Si fa tardi la sera

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ANDREA: “Pronto…pronto (prende in mano la sveglia e guarda l’ora) Pronto…

Si fa tardi la sera

di Stefania Cofano

Musica: “SOTTO LE STELLE”  (Musica e testo  di Orlando Andreucci)

Il sipario si apre su una camera da letto il telefono sta suonando...

ANDREA:  “Pronto…pronto (prende in mano la sveglia e guarda l’ora) Pronto….chi parla? (pausa) Francesco? Francesco chi? (si siede sul letto ancora insonnolito) Rossi? (bofonchia) hai capito che cognome insolito! No, no, non ho detto niente! (pausa) Ah! Francesco Rossi di via Santamaura! Ma certo che mi ricordo! Ma no che non mi disturbi! (fa un gesto con la mano per esprimere tutt’altro) io? Io dormivo? Nooo (soffocando uno sbadiglio) io sono sempre sveglissimo a quest’ora….capirai e chi dorme alle 7 di sabato mattina! Pronti!eccomi qua! Che succede come mai mi sve..voglio dire come mai che mi telefoni a quest’ora?…voglio dire ..ma che bella sorpresa! Come mai che hai pensato di chiamarmi? (silenzio resta in ascolto) una cena? Io e te? Ah! No..eh! mi sembrava un po’…strano! No, no che c’entra…dimmi, dimmi (resta in ascolto) ah! Una rimpatriata (fa’ un gesto con una mano a significare sai che divertimento!) Sì, no…no…sì..sai non sono tanto propenso…non mi piacciono molto ste’ rimpatriate!..no, che centra …le trovo tristi ecco tutto!…va beh! Sì, sì, no..no..ho detto va bene! (alza gli occhi al cielo) e quando sarà sta’ storia? No dicevo quando sarà questo incontro conviviale? (fa’ un gesto di stizza) Ah sabato prossimo da Pino er  Braciola. No, non sò se sarò libero,adesso… poi vediamo. Sì..   senti visto che non siamo noi due, chi altro ci sarà?… Quelli di Santamaura?! Ma dai! Tutti tutti? E che sarebbero vediamo un po’ (e comincia a contare con le dita) Andrea cioè io, sì..Francesco che sei tu, sì ..Mario? ah Mario no, come mai? Ah! Lavora all’estero…in America, niente meno... ma guarda! Roberto? No Roberto non lo hai rintracciato. ..eh già dopo tutti questi anni! Ah! Paolo! No neanche lui! Ci sarà Giulio, Sergio, Flavio…ma certo che me li ricordo! Senti e le donne? Le hai trovate?Lei hai rintracciate tutte? Ma dai! Marisa, Stefania, Bruna, Maria Pia, Giorgia, Daniela…e Arianna….Arianna, sì certo che mi ricordo di lei! (deglutisce a fatica e si sistema meglio sul letto) Come dici? Hai contattato lei per prima e ti ha già detto che verrà? Benissimo! Senti adesso che ci penso, non credo di avere impegni per il prossimo sabato. Sì certo che puoi contare su di me ci sarò, ci sarò senz’altro! Va bene, grazie sì. Sì certo….poi ci risentiamo? Ah, non c’è bisogno, Ok! Allora alle 8,3° da Pino er Braciola, sì ho capito alle 20,30 certo e che ceniamo alle 8,30 del mattino! Ok,ok, ciao-ciao-ciao”.

Andrea si rimette comodo nel letto, le braccia sotto la  testa e mormora…Arianna (stacco musicale solo musica)

In una camera da letto una signora con una mascherina sugli occhi si gira continuamente nel letto, aggiusta il cuscino, aggiusta le coperte, senza riuscire a trovare una posizione comoda per dormire. Ad un tratto squilla il telefono. Balza sul letto alza la mascherina  e la mette sulla testa, cerca a tentoni la luce l’accende e afferra il telefono:

“Pronto…pronto!” è agitatissima la voce è quasi stridula:

“ma chi parla? Chi? Francesco? …Francesco..Francesco(ripete pensosa) io non conosco nessun Francesco, ha sbagliato numero” e riattacca.  Spegne la luce, sbuffa e di ridiscende nel letto.

Squilla di nuovo il telefono.

“Pronto? Ma insomma chi è?! Ma  Francesco chi?…sì mi chiamo Marisa, ma lei come lo sa?…Francesco di Via Santamaura?…Ma sì adesso ricordo! (improvvisamente cambia tono  si aggiusta sui cuscini, si siede sul letto e parla tutto d’in fiato) “ Ma che sciocca, ma non ci pensavo proprio, come stai? Ma che bella sorpresa! Quanti ricordi! E quanti anni! Ma tu guarda dopo tutto questo tempo! Chi poteva immaginare! Pensa non riuscivo a dormire, sai non dormo più molto bene, e dire che ero una dormigliona! Ma adesso che vuoi, vado a letto stanchissima che mi si chiudono gli occhi, poi come metto la testa sul cuscino mi sveglio. Mi giro e mi rigiro, non voglio rialzarmi per non perdere quel po’ di sonno, così resto a letto, poi ho caldo, poi ho freddo e poi i pensieri! I pensieri!, pillole per dormire non voglio prenderne…(finalmente tace un momento, per poi ricominciare sempre tutto d’un fiato)  “come mai mi hai telefonato?.. .una cena! Ma che bella idea! Ma sì che ci vengo volentieri! Per quando hai pensato di organizzare? E dove? Sai abito un po’ fuori mano ma non è necessario che passi a prendermi, ti raggiungo io, non ho una gran macchina, ma a me piace guidare e non problemi anche a guidare la sera. Se per un motivo qualsiasi non dovessi avere la macchina, prendo il 170 e ti raggiungo ovunque tu sia” (si ferma per riprender fiato e finalmente ascolta).

“ah, non siamo soli…vengono anche gli altri di Via Santamaura! Ma è stupendo, ma che bellezza! Ma come sono contenta!” (sta per ricominciare, ma viene fermata da quello che le viene detto dall’altra parte del telefono).

“Il prossimo sabato da Pino er Braciola alle 20,30, perfetto, no, non lo conosco, ma non c’è problema, mi informo…come ti stanno suonando alla porta? Ah sì, vai, vai non c’è problema, ma figurati …capisco. Allora ci vediamo,,,ciao-caio-ciao.”

Riattacca il telefono e prende a pugni il cuscino contentissima. Poi si tocca i capelli, si toglie la mascherina e li aggiusta come se qualcuno potesse vederla. Si alza di scatto e corre all’armadio, lo apre e comincia a guadare fra gli abiti.

Buio e stacco musicale

 

Il telefono suona in un’altra camera da letto. Un uomo sta dormendo, russa sonoramente. Accanto a lui una figura indistinta con retina e rotoli, dorme su un fianco. Quando suona il telefono l’uomo sobbalza sul letto, cerca a tentoni la luce sul comodino, l’accende trova anche gli occhiali…la figura indistinta si solleva appena dal cuscino:

“Che fai cretino, non rispondi?”

Lui: “Sì cara, certo cara, subito cara, dormi tesoro”

Lui si alza e si allontana dal letto parlando sottovoce:

“Pronto…pronto chi è? Chi?…”

La figura indistinta ovvero sua moglie, solleva di nuovo la testa dal cuscino e dice:

“sarà una delle tue puttane!”

Lui (costernato): “Erminia ti prego! (copre il microfono con la mano, poi con tono lamentoso, rivolto alla figura indistinta) ma quali puttane!”

Lui (bisbigliando): “Pronto..sì sono Giulio…chi parla? Francesco? ….Francesco di Via Santamaura! Ciao carissimo come stai! Ma che piacere sentirti? Dimmi tutto….una cena? Una cena con tutti gli amici di Via Santamaura? Quasi tutti…beh certo, certo…senti (e abbassa ancora di più la voce) ma Arianna…dico Arianna ci sarà?…Ah sì? (la figura indistinta si agita nel letto, lui alzando leggermente la voce)  sì che mi fa piacere venire! Quando? sabato prossimo alle 20,30 da Pino er Braciola..non no lo conosco, ma ci sarò…no (dando un’occhiata alla figura indistinta)  vengo da solo …sono solo(poi borbotta) come farò non lo so…no, no niente…dicevo  mi organizzerò. Ciao carissimo e a presto.”

Spegne la luce e si rimette a letto con tutti gli occhiali come se volesse vedere nel buio. La figura indistinta, ovvero sua moglie Erminia, tira irritata le coperte lasciandolo scoperto, lui  sorride soddisfatto e si riaddormenta ricominciando a russare.

Buio e stacco musicale.

Una donna è seduta sul letto, sulle ginocchia ha un blocco notes.  Da una grossa busta di plastica prende delle cose ordinatamente imbustate, controlla la targhetta con il codice su ogni busta e le divide in mucchi accanto a lei.

La donna: “Ma tu guarda che rogna! Proprio ieri sera mi doveva arrivare la merce! Con una settimana di ritardo! Non solo, ma si è rotto pure il computer porcaccia la miseria!  Che lavoraccio infame, controllare tutti i codici e scriverli a mano! E mica finisce qui…poi li dovrò riportare sul computer…Accidenti a lui, grande invenzione il computer ma quando si rompe…. Accidenti, accidentaccio a lui! Sempre da sola…guarda se qualcuno mi dà  una mano…mai, quando serve una cosa a me, non ci sta mai, e dico mai, nessuno! D’altronde fra un po’ apro il negozio! Capirai oggi è sabato! …Però queste cose che ho preso sono belle! Speriamo di venderle…ho speso un bel po’, d’altronde bisogna rischiare…non dico tanto …mah!…poi con la concorrenza che c’è! Il negozio dovevo proprio rifornirlo. Però, sono proprio belle queste cose, almeno a me piacciono. Poi quando quell’imbecille di computer ricomincerà a funzionare devo controllare  a che punto sono con il miele, le marmellate, gli incensi…ah! Pure le collanine! C’era       quel tipo che è andato tanto! Le devo assolutamente riprendere. …

Squilla il telefono.

La donna (si gira di scatto e quasi ruggisce): “e adesso chi accidenti è? Mai tranquilli…mai! Pronto…pronto chi parla Sì sono Giorgia…ma chi parla? Francesco…Francesco chi? Francesco di Via Santamaura! A Francesco! ma che te possino!…certo che mi ricordo, ma come stai! Io bene, che faccio? Lavoro…no,non lavoro più al centro…ho aperto un negozietto equo solidale, un po’ in periferia però va bene e poi è mio. L’ho messo su con i soldi che mi ha lasciato povera nonna… e che li tenevo in banca? Non fruttano niente, così almeno,  sto’ pe’ conto mio e non devo dì grazie a nessuno, poi va bene…come dici? no, non me so’ sposata ma che scherzi! Fossi matta! Nooh! so stata un po’ co’ uno, poi me so accorta che insieme a me frequentava n’artre due a turno…, così jo detto ciao core e questo è tutto, Ma te piuttosto perché mi hai telefonato? Una cena? Con quasi tutti quelli di Via Santamaura, ma certo che vengo, con vero piacere! E quando sarebbe? Sabato prossimo da Pino er Braciola? Alle 20,30…no, non ho problemi, il negozio chiude alle 19,30 ho tutto il tempo…Va bene allora ci vediamo ciao..ciao. Ma tu guarda ma chi l’avrebbe mai pensato…va beh! ricominciamo co’ sto’ strazio ”  ( e si rimette a registrare i capi che ha davanti).

Buio e stacco musicale.

Una donna è davanti al televisore seduta sul letto, il programma televisivo la emoziona e lei piange senza ritegno. (voce del personaggio televisivo)

“No amore mio ora che ti ho ritrovata non ti abbandonerò più, non potevo sapere…ma io ti amo ti ho sempre amata e adesso avrò cura di te e del bambino…ci pensi mio figlio! Un figlio nostro…oh amor mio!”

La donna singhiozza e quasi ulula davanti all’incredibile,  melensa storia.

Squilla il telefono

La donna: “ma chi accidenti è? Proprio adesso che mi divertivo tanto! Ma tu guarda vuoi vedere che mi fanno perdere questa puntata?”

Cerca di ignorare lo squillo insistente del telefono, ma il suono continua. La donna si rassegna e afferra il telefono sgarbatamente..

“Pronto? (la voce è piena  di pianto e tira su con il naso) Pronto? Chi parla? Chii? Francesco? …….Francesco di Via Santamaura? Scusi un momento …(si asciuga gli occhi e si soffia il naso) Pronto? È ancora lì? Francesco (ripete pensosa, poi si illumina) Ah sì Francesco! Come stai? (quasi balbetta mentre cerca di continuare a seguire la telenovela).

Sì, sono Maria Pia, no non mi è successo niente! No ti assicuro, non mi disturbi….stavo vedendo la televisione (cerca di trattenere le lacrime). C’è una bella storia ecco…la stavo seguendo… no non ti preoccupare, dimmi, dimmi pure……Una cena fra amici…con gli amici di via Santamaura? Certo ci sarò….sabato alle 20,30 da Pino er Braciola…va bene. Ok d’accordo. Allora ci vediamo, ciao sì ciao ci vediamo ciao”. E riattacca il telefono di corsa sbuffando rimettendosi comoda sul letto e riprendendo a singhiozzare.

Buio stacco musicale.

Una coppia è seduta sul letto, lui cerca di leggere il giornale. Anche lei è seduta le spalle appoggiate ai cuscini  a braccia conserte imbronciata.

La donna: “Allora?”

Lui: “Allora che cosa?” (gira nervosamente la pagina del giornale)

Lei: “Come che cosa?…..Io mi sono stufata sai di fare questa vita…mi sono stufata! Hai capito? Mi sono stufata faccio sempre le stesse cose….adesso mi alzo preparo il caffè, la spremuta d’arancio i biscottini, lo yogurtino, la marmellatina….”

Lui (rassegnato piegando il giornale): “Lo yougurtino, la marmellatina….ma quando mai Io faccio una colazione del genere!”

Lei: “Ma io sì!”

Lui (conciliante): “Ah, ecco dilla tutta…Va vene non ti arrabbiare, dai (cercando di rabbonirla con un bacetto sulla guancia)..la colazione oggi la preparo io!”

Lei: “oggi? E sai che mi importa di oggi…e poi non è la colazione…. è che mi sono stufata!”

Lui: “Ma stufata di che? Si puo’ sapere? Possibile che non ti va bene mai niente e ogni giorno…. anzi ogni minuto ti rode qualcosa?”

Lei: “No a me non rode niente! Sei tu che non capisci o fai finta di non capire ….”

Lui: “Ma si puo’ sapere cosa cavolo dovrei capire? Non ti manca niente, sei liberissima delle tue scelte, fai come ti pare…”

Lei: “Ecco appunto… libera di che? Non sono libera….sei tu che ti disinteressi, io non sono libera, io sono una che si assume le proprie responsabilità, altro che libera! Decido tutto io! E quando mai  ho da te  un aiuto…un consiglio…Ti avessi mai sentito dire quando c’è un problema: “non ti preoccupare ci penso io” mai!”

Lui: “Perchè ci sono problemi? Io non ne so niente…non mi sembra…comunque chi più chi meno tutti hanno problemi”

Lei: “sì ma non tutti hanno una moglie imbecille come me che risolve tutto!”

Lui: “Ahhh, ma che strazio di prima mattina! Ho capito ci sono problemi, risolvi tutto tu! (cercando di troncare la discussione e passare ad altro..)Lo so che sono un marito fortunatissimo (le da un bacetto su una spalla, ma lei si scansa)

Lei: “e finiscila!”

Lui (scocciatissimo): “Ok, sì la finisco, anzi sai che faccio? Adesso mi alzo, faccio una bella doccia…(sottolinea polemico) non faccio colazione, per questo ci sono anche i bar, così mi prendo un caffè decente…è una vita che non bevo un caffè decente la mattina”

Lei: “Certo! Invece quando lo preparava la tua mammina, con le sue manine  sante, era tutta un’altra cosa…vorrà dire che domani, quando verrà a pranzo, almeno il caffè lo lascerò preparare a lei!”

Lui ( si irrigidisce e si volta a guardarla): “Ecco qual’è il problema, quello vero…mia madre! Siamo alle solite vero Stefania? (comincia ad alzare la voce) Ma sai che ti dico che sono io che sono stufo di essere messo in mezzo da voi due, i vostri bronci, le vostre ripicche…”

Lei: “Lo vedi che ho ragione? Anche lei….anche lei”

Lui (la interrompe): “Lei è anziana, è stanca e poi sei sempre che tu che cominci. Ma mi vuoi dire che cosa ti ha fatto quella povera donna?”

Lei (urlando a sua volta): “Che cosa ha fatto? Che cosa fa’ vorrai dire”

Lui sta per rispondere ma suona il telefono…

“Pronto! (è arrabbiatissimo e si sente dal tono della voce)..chi parla? Chi? Francesco? ( cerca di ricordare e questo  lo calma un po’) ah! Ma sì che mi ricordo di te! Ma certo! Sì sto bene e tu come stai? Bene mi fa piacere….Come dici? Sì mi sono sposato (e guarda la moglie come per dire: purtroppo) certo che la conosci è Stefania! Eh già si sapeva che sarebbe finita così (brontola fra i denti sempre guardando sua moglie) anche io lo sapevo….no niente non dicevo niente, come dici? Una cena con tutti gli amici di Santamaura, aspetta un attimo…scusa (copre il microfono con la mano) Stefania è Francesco di Via Santamaura ha detto se andiamo a cena con il resto del gruppo?”

Lei: “Ho sentito, ho sentito non sono mica scema?”

Lui: “Lo so che non sei scema..allora che gli dico sì o no?”

Lei: “Ma digli quello che ti pare!”

Lui. ”Pronto? Ok veniamo, quando sarà questa cena? Sabato prossimo alle 20,30 da Pino er Braciola, va benissimo, eh già con il fatto che siamo insieme ti sei risparmiato una telefonata …bene …Eh già! Senti…(si allontana un po’ dalla moglie e bisbiglia al telefono) Arianna ci sarà? …Ah bene! (riprende il tono normale di voce) Ok ci vediamo allora sabato prossimo, ciao e grazie, ciao stai bene”

Lui (ironico): hai visto poi dici che facciamo sempre le stesse cose…anzi come hai detto? Non facciamo mai niente”

Lei: “che stavi bisbigliando?”

Lui: “io non stavo bisbigliando”

Lei: ”Sì invece, ti ho sentito sai non sono mica scema!”  (e ricominciano a litigare).

Buio e stacco musicale.

Un uomo dorme serenamente abbracciato al cuscino, russa leggermente. Lo squillo del telefono lo fa sobbalzare.

L’uomo: “Chi è, che c’è, chi è stato?…”

Il telefono continua a suonare, finalmente realizza da dove viene il suono e risponde  completamente sveglio.

“Pronto…sì sono Sergio,Ah! ciao Francesco senti mi dispiace ma quelle fotocopie non le ho ancora… come quali fotocopie?…quelle che mi hai chiesto, sai ho avuto un po’ di problemi in questi giorni, no niente di serio, più che problemi direi noie..seccature…l’altra settimana mi si è rotta la macchina l’ho portata subito dal  meccanico di mia fiducia…però è pieno di lavoro così sono giorni che vado a piedi. Due giorni fa mi si è rotto anche lo sciacquone del bagno, l’idraulico mi ha detto che veniva subito, sono rimasto a casa ad aspettarlo e ancora non si è presentato. Poi visto che le rogne non vengono mai sole, l’altro ieri non riuscivo ad aprire l’armadio, ho forzato la chiave per aprirlo e quella maledetta si è spezzata, così adesso non si apre più e non so dove trovare un falegname…., ma per il resto tutto bene, comunque non ti preoccupare in giornata  cerco di fare quelle fotocopie e in qualche modo cercherò per fartele avere….Come dici? Non sei il Francesco delle fotocopie…e con quale Francesco ho parlato fino adesso?….Francesco di Via Satantamaura!?” Ma non mi dire! Ma che bella sorpresa! Ma tu guarda e chi pensava a te? Come dici? stai organizzando una cena con gli altri amici di Via Santamaura, ma non mi dire! E quando, quando ci sarà questo incontro? …..Sabato prossimo alle 20,30 da Pino er Braciola…senti (abbassando la voce come se qualcuno potesse sentirlo)….e ci sarà anche Arianna?…Ah siiiì! Bene, bene….ci vediamo allora, ciao e grazie ciao-ciao.

Si ridistende nel letto riabbraccia soddisfatto il cuscino e mormora: “Arianna…”

Stacco musicale.

Una donna è distesa vestita sul letto, accanto a lei un bambino che cerca di fare addormentare: “ninna nanna, ninna nanna  che bel pupo ha la nonna….”

Suona il telefono.

La nonna: “accidenti proprio adesso che si stava addormentando” Il bambino ricomincia a urlare. Lei lo prende in braccio cercando di cullarlo mentre risponde al telefono.

La nonna (irritata): “pronto, ma sono le 8 del mattino! Ma si può sapere chi è a quest’ora?…ma che scusa e scusa, poi quest’abitudine di dare il tu a tutti…ci conosciamo? Francesco?…non credo proprio…ha sbagliato numero e mi ha fatto svegliare il bambino…, ah! Sì sono Daniela e ci conosciamo…Francesco di Via Santamaura!? Oh Santo cielo! Ma certo che ci conosciamo..eccome (sorride maliziosa)! No non è mio figlio, il bambino è piccolissimo, che faccio concorrenza a Sant’Anna?!….sempre carino, ma gli anni passano sai, no è mio nipote il figlio di mia figlia….sì mi sono sposata..no non lo conosci ….non era del gruppo…lo avresti saputo… fra di noi gli unici che si sono sposati sono Stefania e Flavio… li hai già sentiti li hai invitati  per una cena…non solo loro anche altri del vecchio gruppo e quindi anche io…. certo che mi farebbe piacere, però come ti dicevo faccio la nonna a tempo pieno non so se potrò essere libera…quando sarà? Sabato prossimo alle 20,30 da Pino er Braciola, sì lo conosco non è lontano da qui, lo hai scelto per questo! Come sei carino! Ma non ti credo neanche un po’, beh vorrà dire che una volta tanto sarà mia figlia a fare la guardia al piccolo, sì credo proprio che sarò dei vostri. Va bene allora, grazie ciao,ciao”

Con un sorriso stringe il piccolo che ha ricominciato a dormire. 

 

Stacco musicale.

      

Una donna è seduta sul letto fuma e ogni tanto beve da un grosso bicchiere qualcosa che ha l’aspetto di essere alcolico. Davanti a lei su un vassoio ci sono delle carte sta facendo un solitario. Squilla il telefono rimane con una carta a mezz’aria, posa il bicchiere e risponde la telefono.

Lei: “Sì…, “

“sì Bruna, sono io chi parla? Francesco?” (resta in ascolto guardando verso il soffitto fumando distrattamente) Ah, ho capito, sì certo che mi ricordo,sì (il tono di voce è annoiato e privo di qualsiasi traccia di sorpresa). Spegne la sigaretta lentamente e con cura) dimmi…. una cena …anche con gli altri…non lo so…non ho impegni particolari, però devo vedere un attimo. No, non ti ho detto che sono impegnata con qualcuno, ho detto non ho impegni particolari devo solo vedere un attimo…no, non ho detto che non ho voglia..non ho detto neanche questo, perché interpreti? Comunque  potrebbe anche  essere, o no? Dimmi dove sarà questa cena? Da Pino er Braciola. Tutti gli altri hanno detto sì….Quanti saremo? Circa una decina, ancora non lo sai di preciso…. ho capito! Facciamo così se posso vi raggiungerò, tanto mettere un posto in più a tavola anche all’ultimo momento non credo sia un grosso problema. No, non mi lasciare il tuo numero di telefono…facciamo così, come ti ho detto, va bene? Ok ciao” Lei attacca il telefono e mischia tutte le carte.

Si sente per la prima volta la voce di Francesco.

“Sempre sto’ carattere di merda”

Il palcoscenico è buio la musica accompagna la scena (L’ATTESA musica e testo di Orlando Andreucci).

Sul palcoscenico viene illuminato  un lato della camera da letto che è sempre rimasto in ombra. Uno specchio sulla parete, un cassettone con sopra una grossa scatola porta-gioielli due flaconi di profumo uno da donna uno da uomo, una spazzola, una crema, una scatola per la cipria, dalla serratura del cassettone sporge una grossa chiave. Accanto al cassettone una poltrona con sopra degli abiti e sotto alcune scarpe da donna ed una porta. Dalla porta di volta in volta entrano i vari personaggi nello stesso ordine delle rispettive chiamate telefoniche. Tutti si preparano per prendere parte alla cena.

Andrea è davanti al cassettone indossa un abito completo, sceglie fra varie cravatte, poi ci ripensa si cambia. prende un jeans dalla poltrona lo indossa, prende la giacca dell’abito, lascia la camicia aperta senza cravatta, si passa una lozione sul visto si guarda di profilo allo specchio da un lato poi dall’altro appare soddisfatto  ed esce.

Entra Marisa, da una scatola sul cassettone prende un certo numero di gioiellini inizia a provare i vari orecchini, braccialetti, spille, anelli…finisce per indossarne una quantità notevole…un ultima occhiata al trucco, una goccia di profumo dal flacone sul cassettone, si guarda allo specchio prima da una parte poi dall’altra ..ed esce.

Arriva Giulio, si guarda intorno come se temesse l’arrivo di sua moglie, apre con cautela il cassetto del mobile prende un bel maglione, lo indossa chiude il cassetto che comunque fa rumore, lo zittisce come se fosse una persona. Senza dare uno sguardo allo specchio esce quasi un punta di piedi e chiude piano piano la porta.

Entra Giorgia, guarda nervosamente l’orologio al polso è in affanno perché è in ritardo, mette due grossi cerchi alle orecchie, una collana etnica. Prende dalla poltrona uno svollazzante soprabito e lo indossa, un po’ di ombretto sugli occhi, un po’ di rossetto..ed è pronta. Esce di corsa. La porta si riapre subito torna indietro e prende al volo la borsetta sulla poltrona ed esce definitivamente.

Arriva Maria Pia, ha un abito romantico, sceglie due lunghi orecchini dal porta gioie, un po’ di cipria sul naso una spruzzata di profumo che l’avvolge come una nuvola, poi riapre il porta-gioie e indossa piccoli anellini un po’ su tutte le dita, prende una sciarpa dalla poltrona, un lungo sguardo allo specchio ed esce.

La porta si riapre entrano Stefania e Flavio, non si guardano, lui è pronto per uscire, ha un abito senza cravatta e un piccolo fazzoletto esce dal taschino, cerca di specchiarsi, ma Stefania gli passa continuamente davanti. Stefania lo ignora totalmente: si mette con lentezza la crema sulle mani, un po’ di crema sul collo, spazzola con cura i capelli, apre con lentezza estrema la scatola porta gioielli. Flavio alza gli occhi al cielo, poi rinuncia a qualsiasi rimprovero e si siede disfatto sulla poltrona. Stefania sceglie con calma le scarpe da indossare, si guarda ancora una volta allo specchio poi esce per prima seguita da uno sconsolato Flavio.

Arriva di corsa Sergio indossa camicia e pantaloni, cerca disperatamente sulla poltrona un cinta per i suoi pantaloni. Finalmente la trova, ma non è molto convinto. Apre il cassettone tirando la chiave che si sfila senza che il cassetto si sia aperto e lui rischia di cadere. Riapre il cassetto questa volta tirando per le maniglie, fruga e trova un paio di bretelle le indossa con un gesto come per dire: non si sa mai…controlla di avere le chiavi in tasca ed esce.

Entra Daniela in punta di piedi, chiude piano piano la porta, apre la scatola dei gioielli mette due perle all’orecchio, una goccia di profumo dietro le orecchie, un anello al dito, controlla il trucco, sta per uscire quando un bambino comincia a piangere, sta per precipitarsi alla porta, poi si ferma, si sente un voce di donna, aspetta dietro alla porta che il pianto si calmi, poi esce in punta di piedi.

La porta si apre lentamente con passo lento entra Bruna in ciabatte, ha una gonna lunga e una camicetta che la fanno sembrare una figlia dei fiori, ha ancora i capelli in disordine la sigaretta fra le dita è spenta, cerca senza trovarlo un accendino. Si guarda allo specchio, scuote la testa, e si appoggia con le mani al cassettone, poi alza le spalle inizia a togliere le forcine dai capelli li riannoda con un risultato più o meno come il precedente, con un residuo lampo di civetteria mette un po’ di ombretto, poi per sfumarlo quasi lo toglie, prende una collana e due orecchini pendenti dalla scatola dei gioielli, fa un ultimo tentativo per cercare l’accendino, prende una specie di borsa di Tolfa ed esce.

La porta si riapre e appare Francesco, indossa un paio di jeans ed una camicia. Mentre cerca qualcosa nel cassetto  segue il ritmo della musica, prende una macchina fotografica, cerca un foglietto lo trova, prende il telefonino e compone un numero:

“Pronto, sono Francesco allora tutto pronto? Bene….mi ha preparato una bella tavola sì confermo siamo in 12, senta…sul tavolo dato che non arriveremo tutti insieme faccia trovare un po’ di bruschette…così per passare il tempo…Meglio di no perché se no si ammosciano? Va bene come non detto, faccia lei..va bene d’accordo, ci vediamo fra un po’, arrivederci.

Chiude  il telefonino dà un ultima occhiata alla stanza ed esce. 

Buio con musica di fondo, la musica viene sfumata e l’occhio di bue illumina un uomo che sta accordando una chitarra. Il palcoscenico si illumina mentre  una cameriera predispone la tavola.              

Il chitarrista inizia a suonare ……….(strumentale)

Arriva Francesco, guarda l’orologio e guarda fuori della porta.

La musica viene sfumata. Arriva Marisa.

Marisa: Ciao Francesco!

Francesco: (rimane un po’ perplesso) Ciao!

Marisa: tu sei Francesco no?!

Francesco: Sssì

Marisa: E io sono Marisa..

Francesco: Ciao Marisa! Ma certo…ma certo, Come stai?

Marisa: io benissimo, oh come sono contenta di stare con voi questa sera…vengono tutti? Hanno confermato? E quanti saremo? Se vengono tutti saremo un bel numero immagino. Senti…. e per ordinare  hai organizzato tu un menù fisso  oppure possiamo scegliere quello che vogliamo?  Ma che bello! Il locale l’ho trovato subito…ho anche parcheggiato facilmente, proprio qui di fronte. Ho preferito essere molto puntuale per trovare il posto…tutto sommato ho preferito prendere la macchina piuttosto che il 170, perché  ho pensato: se facciamo tardi e non ci sono più mezzi? Che faccio? Non voglio disturbare nessuno ad accompagnarmi a casa, senti volevo dire….

Francesco: Marisa…Marisa aspetta un attimo! Ma parli sempre a raffica?

Marisa: Lo sai che è sempre stato il mio difetto, quando sono contenta divento ansiosa e allora parlo parlo…ma anche quando ho un problema divento ansiosa e allora parlo, parlo, parlo..

Francesco: E me ne sono accorto!

In quel momento arriva Giulio.

Giulio: salve ragazzi! Come state?

Marisa: Giulio, Giulietto! Ti ho riconosciuto subito sai, qualche capello bianco ma sei sempre tu! (Giulio ha i capelli completamente bianchi, quindi si passa un po’ stupito le mani nei capelli stringendosi nelle spalle) Come stai? Sono Marisa e grazie per il ragazzi! Sei sempre  gentile!

Francesco (fa’ dei gesti alle sue spalle all’indirizzo di Giulio, a significare: adesso chi la ferma più?)

Giulio: Ma certo Marisa! (felice che Marisa dicendo il proprio nome lo abbia tolto dall’imbarazzo),  anche  tu…. non sei cambiata! Ti ho riconosciuto subito: ti ho guardato e ho  detto dentro di me ecco…..(e si blocca) ecco… (guarda disperatamente nel vuoto)

Marisa: ecco Marisa!

Giulio: E brava, proprio così ecco Marisa!

Francesco: Posso? E di me ti ricordi? Chi sono?

Giulio: Ma cero che mi ricordo chi sei, sei Francesco! (si abbracciano, grandi manate sulle spalle) Non sei cambiato per niente! Sempre uguale, (poi allontanandolo un po’ per guardarlo meglio) sembri sempre un ragazzino ma come fai?

Francesco: Eh, sì magari!

Giulio: senti…mi sembra che siamo i primi, chi ci sarà questa sera?

Francesco comincia a elencare: Ci siamo noi ovviamente..poi viene Arianna..

Giulio: ah benissimo ci siamo tutti!

Francesco rimane con le dita pronte per la conta in sospeso,  quando arriva Sergio. Sergio si guarda intorno perplesso, vede il gruppetto di persone, cerca di  avvicinarsi ma è timoroso. Si avvicina Francesco.

Francesco (si avvicina): Ciao Sergio! Come stai!

Sergio. Uh! Francesco! Ma non mi dire….e tu come stai! Come mi hai riconosciuto?

Francesco: Sei rimasto uguale!

Sergio: Eh non direi! Ne sono passati di anni! Ma tu, tu non  sei cambiato…senti e gli altri? Siamo i primi?

Francesco: No, Non siamo i primi….sono arrivati Marisa e Giulio…eccoli là..

Sergio (si avvicina perplesso): Ciao…tu sei… Marisa? E tu.. Giulio?

Marisa e Giulio (all’unisono): Ciao Sergio!

Sergio: Eh! ma che piacere! buonasera, buonasera a tutti! Dopo tutto questo tempo!… chi lo avrebbe mai detto… (poi si avvicina a Francesco e dice a bassa voce) Ma siamo tutti?

Francesco: No, mancano: Arianna, Giorgia, Bruna, Stefania e Flavio, Maria Pia …Da..(non riesce a finire l’elenco)

Sergio: Ma senti da uomo a uomo Arianna….è sicuro che viene tu…l’hai vista?…

Francesco: Da uomo a uomo?Ha detto che sarà dei nostri..ma non l’ho vista…

Sergio (rivolgendosi agli altri) : Bene…bene…

Marisa e Giulio (bisbigliano all’unisono) : ma bene, bene che?…( Giulio si stringe nelle spalle e fa un gesto a Marisa come per dire: ma lascia perdere)

Il musicista nell’angolo della sala guarda con interesse il gruppo mentre continua a cercare un motivo sulla sua chitarra.

Arriva Maria Pia  riconosce Francesco, rimane ferma un attimo poi si avvolge meglio nella sciarpa  e va verso di lui. Ha un’aria sognante si muove come se fosse su un palcoscenico visibile solo a lei:

Maria Pia:   Ciao Francesco…

Francesco: Maria Pia!

Maria Pia: Mi hai riconosciuto!

Francesco: Ma certo stella, hai uno stile inconfondibile! Non potevi essere che tu….

Maria Pia lo guarda compiaciuta, lo prendo sottobraccio stringendolo un po’ a sé….e bisbiglia confidenziale in un orecchio…

Maria Pia:  Tu lo sai come sono distratta e le brutte figure che rischio di fare…dimmi  è arrivato qualcuno?

Francesco con la stessa aria da cospiratore: Sono arrivati Giulio, Sergio e Marisa..

Maria Pia si guarda intorno..Francesco la sospinge verso le tre persone che stanno parlando fra di loro …

Maria Pia: Buonasera…. Sono Maria Pia. Ciao Marisa…(abbraccio convenzionale fra lei e Marisa) Poi Maria Pia si rivolge  ai due uomini porgendo entrambe le mani per il baciamano: “ ciao Giulio e ciao Sergio…(Giulio si produce in un perfetto baciamano: si china leggermente verso la mano della donna e la porta alle labbra sfiorandola leggermente, Sergio lo guarda.. poi ci rinuncia: prende la mano della donna la stringe e la scuote vigorosamente)

Sergio: Ciao Maria Pia ….(e fa un risolino non sapendo più cosa dire, mentre Maria Pia dopo la prima smorfia di dolore per la stretta di mano troppo energica, lo guarda con aria di sufficienza.

Sulla porta del locale appare una coppia. Lei ha un’aria decisamente nervosa, lui si guarda intorno perfettamente a suo agio…

Stefania: Allora?

Flavio: Allora che? (bisbiglia fra i denti)

Stefania: Visto che l’idea di questa cena è stata tua…perché non vai avanti e li cerchi?

Flavio (sempre a bassa voce): Veramente l’idea non è stata mia ma di Francesco, io ho solo accettato…

Stefania: Mamma mia quanto sei pesante e polemico..allora ti muovi? C’è chi c’è morto restando così…

Flavio (con un sospiro di sopportazione) Lì c’è un gruppetto di persone…quindi penso siano loro…(si avvicina  alle persone che parlano fra di loro dandogli le spalle)

Flavio: Buona sera…..(il gruppetto si gira verso di lui)

Il gruppetto: Ciao Flavio!!! Non sei cambiato per niente! Ma come stai (le voci si incrociano tutti sono felici di vederlo, strette di mano, pacche sulle spalle)…Ma guarda, ma non ci posso credere…ma che bellezza..proprio vero…

Flavio si stacca dal gruppo e si avvicina a Stefania che è rimasta imbronciata in disparte…

Flavio: Guardate un po’ chi vi ho portato? Indovinate chi è con me? (e con una punta di orgoglio) Stefania..mia moglie!

Il gruppo: Ma non dire che ce l’hai fatta!

Marisa: Alla fine vi siete sposati!  Ma che bella storia, è vero Maria Pia?

Maria Pia: Eh! Ma si vedeva che sarebbe finita così! Proprio come  nell’ultima puntata  di “Dove il Sole va a Morire”…

Marisa: Dove va a morire il Sole?

Maria Pia: Al solito posto…non è dove va a morire il sole ma “dove il sole va morire”

Bruna: Sì, ammazzato!

Marisa (zittisce Bruna): Shh! E non è lo stesso?

Maria Pia: No. Non è lo stesso…è il titolo di una telenovela!

Marisa: Ahhhh!!!

Flavio si avvicina a Francesco, lo prende sottobraccio e gli chiede all’orecchio “Senti…mi hai detto che sarebbe venute Arianna…o mi sbaglio?”

Francesco: Sì ci sarà anche Arianna, però non è ancora arrivata

Flavio: Senti ma ..l’hai incontrata ultimamente..

Francesco: No, saranno vent’anni che non la vedo…come d’altronde non vedo voi da vent’anni o forse anche più….

Sulla porta arrivano tre signore, sono Giorgia, Daniela e Bruna. Non rispettano la precedenza una con l’altra  e si incastrano nella porta.  La prima a farsi largo con una gomitata  ed entrare è Giorgia. Si aggiusta lo svolazzante soprabito e veleggia verso il gruppo con un bel sorriso sulle labbra. La seconda ad entrare è Daniela, visibilmente sconcertata per la maleducazione della signora che l’ha preceduta. Le va incontro Francesco che le bacia la mano la prende per la vita e l’accompagna verso le  persone riunite vicino al tavolo. Per ultimo entra Bruna. Si guarda intorno come sorpresa, entra nel locale ma non si avvicina agli altri, rimane  in disparte li osserva a lungo poi si gira verso la porta per guadagnare l’uscita, quando arriva Andrea…     

Andrea si ferma sulla porta è sorridente, guarda il gruppo smette di sorridere e mormora: Ma che mi venga un colpo!

Bruna è rimasta bloccata verso l’uscita dall’arrivo di Andrea però sentendo le parole di Andrea, torna indietro e cercando di passare il più inosservata possibile si unisce agli altri mormorando fra i denti: “Salve a tutti”.

Andrea è ancora fermo sulla porta  quando lo chiama Francesco.

Francesco: Ciao Andrea! Tutto il gruppo si gira: “Guarda chi c’è! Andrea…”

Andrea si unisce agli altri, stringe le mani, pacche sulle spalle…

Marisa: Siediti vicino a me….

Maria Pia: Ma sei sempre lo stesso! Siediti accanto a me così parliamo….

Andrea: No, mi metto vicino  Francesco così vedo tutti…dopo tutto questo tempo..vi tengo sotto controllo! (Poi domanda) Allora siamo tutti?

Marisa: Sì direi di sì, possiamo cominciare, ho una fame da lupo e pensare che sono sempre a dieta, però che volete quando si è in compagnia…poi lo dicono anche i dietologhi ogni tanto bisogna fare un strappo alla dieta anche alla più ferrea così il metabolismo riceve una scossa e…..(il chiacchiericcio fra le varie persone continua)

Andrea chiede con discrezione a Francesco: Siamo tutti?

Francesco: Direi di sì..anzi no manca Arianna…

Andrea (a voce alta): Non siamo tutti, manca Arianna (il parlottio finisce)

Francesco: Adesso arriverà, lo sapete è sempre in ritardo. Intanto io proporrei di iniziare con qualche stuzzichino e visto che conosco il locale, vado in cucina a organizzare…un po’ di bruschetta, affettati, olive ascolane…faccio io?

Coro: bravo, come fai tu a noi va sempre bene…(e le chiacchiere intorno alla tavola ricominciano)

La luce illumina solo Andrea che dice a se stesso: Che tristezza, come siamo cambiati…non ci volevo venire…lo sapevo, che è rimasto di noi? Io lo rivedo il cortile dove si aprivano le finestre delle nostre case…l’albero in mezzo al cortile, i ragazzini che ci giravano intorno in bicicletta….ognuno di noi poteva vedere la vita dell’altro svolgersi giorno dopo giorno….altro che il Grande Fratello! Dalle finestre  si vedeva tutto…. la madre di Giulio che lo prendeva a sberle per farlo entrare in casa a studiare, l’alfabeto muto per mandarci i messaggi….oggi i messaggi si mandano con il cellulare… qualche ragazza che nascosta dalle  tende si spogliava….nascosta? era proprio convinta di non essere vista….le tende erano leggere,  trasparenti…perché allora sul più bello chiudevano le persiane? oppure se la luce era accesa la spegnevano ?  Non ci avevo mai pensato….

In quel momento il  suono del cellulare di Francesco che si sta avviando verso la cucina, lo strappa ai suoi ricordi…

Francesco: Pronto? Pronto?non si sente niente…non sento niente… c’è una grande confusione …chi? Ah! Arianna…(gli uomini del gruppo tacciono in ascolto, come paralizzati) come dici arrivi in ritardo?…No non c’è nessun problema, dobbiamo ancora iniziare…va bene non ti preoccupare…ti aspettiamo, no iniziamo a mangiare certo poi quando tu ci raggiungi…certo ok… . a dopo, ciao- ciao. Chiude il cellulare e avverte:Era Arianna, ha detto che arriva più tardi….

Bruna: lo hanno capito….

Francesco alza le spalle e si avvia verso la cucina, Andrea si versa da bere per nascondere l’emozione. Gli altri uomini ricominciano parlare e ridere. Andrea è pensoso non presta attenzione all’allegria del gruppo. Il musicista inizia a suonare e canta una canzone( SEN TE NE VAI –musica e testo di Orlando Andreucci).

Le parole della canzone sono evocative di una storia d’amore vissuta e molto probabilmente finita. Sul palcoscenico la luce illumina solo il musicista e Andrea mente le altre persone intorno al tavolo sono in penombra e mimano la continuazione della serata.

Musica e testo per intero

La musica sfuma si illumina completamente il palcoscenico, entra la cameriera.

Cameriera: Allora? Siete pronti per ordinare?

Parlano tutti insieme: Io una pizza, io le fettuccine al ragù, io solo un secondo..che cosa avete di buono per secondo? Io qualcosa di leggero non ho fame….

Cameriera: No, calma così con capisco niente..allora chi vuole la pizza alzi la mano…

La cameriera inizia a contare ma le mani si abbassano si rialzano in una confusione indescrivibile, chi vuole la “margherita”, chi vuole la pizza molto sottile, chi la preferisce alta ma ben cotta, chi distratto chiede la bistecca. Scoppi di risa e grande allegria

Cameriera: Io ci rinuncio…Francesco ti lascio il blocchetto, fai un po’ tu un giro del tavolo  quando hai finito con le ordinazioni me lo porti di là così facciamo prima.

Francesco: Ok! Allora ricominciamo: chi vuole la pizza margherita alzi la mano! Ricomincia la confusione e le risate.

Francesco: Sempre la solita caciara, che fatica! Allora?

Finalmente riesce  a prendere tutte le ordinazioni e si avvia per andare verso la cucina.

Flavio: Francesco…aspetta ti accompagno, così mi lavo le mani…

Giulio: sì …le mani!…

Flavio: e allora vado a incipriarmi il naso..va bene?

Francesco e Flavio si allontano. Come sono un po’ distanti dal gruppo Flavio domanda:

Senti Francesco…prima era Arianna vero?

Francesco: sì..perché..

Flavio:..così…(e si stringe nelle spalle)…ha detto che viene più tardi?

Francesco (distratto, mentre continua a controllare quello che ha scritto  sul blocchetto): Sì, ha detto che è impicciata…(poi come colpito da un’idea, alza gli occhi dal blocchetto e guarda incerto Flavio, poi con aria complice) Bella ragazza Arianna eh? Te la ricordi? Che stacco di gambe!..

Flavio: Me la ricordo sì!….

Francesco: Dì la verità, ti piaceva Arianna…!

Flavio: E che solo a me? Piaceva a tutti…

Francesco: Senti, ormai me lo puoi dire è passato tanto tempo! Ci hai provato con lei, (incalzante dandogli piccole gomitate complici)su dai dillo, e dillo!

Flavio cerca di fermargli il gomito, ma Francesco è implacabile e insiste sempre con piccole gomitatine di intesa…

Francesco: e dai ammettilo, dillo..!

Flavio: Ma  stai fermo con questo gomito! (e gli rifà il verso) dai dillo..dai dillo…

Francesco: Ahi! Ma…ma.. mi fai male!

Flavio: e tu no?perché le gomitate tue non fanno male?…no non ci ho provato…ho pensato, ho fatto un accenno…poi ho capito che non era il caso…

Francesco (ormai incuriosito). Perché non era il caso? Dai… dai dimmi..dimmi

Flavio (si scansa un po’ per evitare di prendere le gomitatine): che fai ricominci?….no… ho visto che qualcun altro era interessato… e quando è così…sai io lascio perdere…soprattutto se si tratta di un amico…

Francesco: un amico? Allora lo conosco!!! E chi è?

Flavio: Non te lo dico…

Francesco: Dai chi è?…dimmelo e dimmelo!

Flavio: Ma che vuoi che ti dica…mica sono sicuro…

Francesco. Quanto sei bugiardo!…sì che lo sai ….tanto se non me lo dici tu ci arrivo da solo…oppure quello che dici non è vero…

Flavio (seccato che l’amico possa mettere in dubbio le su affermazioni): Andrea…era Andrea che le faceva il filo…ecco tutto.

Francesco: Andrea ( e si piega dalle risate) Andrea? Ma non è possibile! Non ci posso credere..Andrea…ma dai!

Flavio: sì ma che hai da ridere? Andrea…e allora? Perché non può essere?

Francesco: No, certo che può essere ..però non lo avrei mai creduto…

Flavio: piuttosto visto che hai sollevato il discorso, e invece tu? Non ci hai provato? Piaceva anche a te Arianna! Hai detto tu che aveva, che ha ancora spero …uno stacco di gambe! Allora?

Francesco (facendosi serio): mi piaceva Arianna..sì gran bella ragazza..però io non ero interessato a lei, io pensavo a un’altra…

Flavio: E chi era?

Francesco (serissimo): questo non te lo posso dire. Quella era una cosa seria…

Flavio: perché quella di Andrea, faceva ridere?

Francesco (quasi lugubre): lei ha sposato un altro…ha anche avuto dei figli…io non l’ho mai dimenticata…adesso però forse qualche speranza ce l’ho…

Flavio: perché è divorziata?

Francesco: No..è vedova….

Flavio (illuminandosi): aspetta un po’…tu frequentavi soltanto il nostro gruppo e qui di donne che si sono sposate e sono rimaste vedove ce ne sta soltanto una…ma è Da!…(non finisce di dire il nome perché Francesco gli tappa la bocca con le mani)

Stefania: la finite vuoi due! Invece di raccontarvi le barzellette sconce, perché tu non vai a ordinare la cena e tu non provvedi ad andare dove volevi andare?

Appoggiandosi uno all’altro come due ubriachi sghignazzanti, si avviano verso la cucina.

Francesco e Flavio: certo Stefania andiamo subito! ( Flavio continua a ridacchiare, mentre Francesco è molto seccato)

Il musicista inizia a  suonare e canta una canzone (PARADISO – Musica e testo di Orlando Andreucci).

Mentre viene illuminato il musicista la tavolata resta in penombra e smette di parlare per ascoltare la musica.

Al termine del brano il palco viene completamente illuminato, le persone a tavola applaudono.  

Il musicista si alza per l’intervallo, la tavolata ricomincia a parlare.                                   

Cala il sipario fine del primo atto

       

SECONDO ATTO

Il sipario si apre sul palcoscenico la tavolata ha iniziato la cena, si sentono i commenti a bassa voce, piccole risatine. Rientra anche il musicista che si siede e inizia a cercare degli accordi sulla chitarra…

Suona il cellulare di Francesco.

Francesco: Pronto?…ciao Arianna (attimo di sospensione fra i commensali) come dici?… no, ma figurati abbiamo appena iniziato….ma non ti preoccupare certo che ti aspettiamo…

Va bene, benissimo…nessun problema..

Francesco chiude il cellulare e annuncia lanciando uno sguardo complice ad Andrea: era Arianna….ha detto che arriverà fra un po’….(Andrea lo guarda accompagnando lo sguardo con il gesto a significare: E allora? Perché lo dici a me?)

Francesco rivolge un altro sguardo complice  a Flavio, che temendo la reazione di Stefania si concentra nel suo piatto.

Stefania: Francesco perché fai lo spiritoso con Flavio?

Francesco (fingendo di essere sorpreso): io? Io faccio lo spiritoso con Flavio? Nooo! Mai!

Flavio (con voce lamentosa): e per favore! Facciamola finita, anzi fatela finita e lasciatemi cenare in pace!

Stefania fa un gesto di stizza.

Marisa: Ma vi ricordate ragazzi! I nostri balconi e le finestre delle nostre case che davano sul cortile? Certo allora non c’erano i cellulari e il telefono di casa era sotto stretta sorveglianza dei genitori. E chi si azzardava a telefonare! Solo squilli: uno per dire affacciati al balcone che ti devo parlare, due squilli ci vediamo più tardi, tre squilli…

La interrompe Andrea: rispondeva qualcuno di famiglia perché il telefono continuava a squillare…

Tutti ridono.

Marisa (seccata): Perché non ve li ricordate i segnali al telefono? E l’alfabeto morse per comunicare….

Daniela: sì, sì che me lo ricordo!…quante corse da una finestra all’altra per cercare il posto migliore per comunicare senza essere visti dai genitori o dai fratelli!

Francesco: tu però non ti affacciavi mai…

Daniela: ma come no!…mi affacciavo anche io….anche io uscivo con voi, praticamente di nascosto…

 

Francesco (in un bisbiglio): non come avrei voluto io, non con me…

Daniela non risponde e cerca qualcosa nella borsetta attaccata alla sedia

Giulio: come hai detto? …Francesco che cosa hai detto? Non ho sentito niente sono troppo lontano da questa parte del tavolo e non sento niente…

Bruna: Ma che ti frega Giulio! Mangia….che cosa te ne frega di quello che dice Francesco..avrà detto una delle sue solite stupidaggini..

Giulio: ma a me le stupidaggini di Francesco fanno ridere e io voglio ridere, voglio divertirmi un po’ e non pensare a niente.

Giorgia: Giuliè  problemi? (cercando di scherzare) dillo a Giorgetta tua!

Giulio: Ma dai finiscila di prendermi in giro!

Giorgia (serissima): No, Giulio non volevo prenderti in giro…volevo solo essere scherzosa perché uno che parla così qualche problema…vero..lo ha….

Giulio (la guarda incerto): sai conoscendoti!

Giorgia: Ah sì? Perché tu mi conosci? Sei proprio sicuro? 

Giulio: no, non dico questo…Giorgia perché vuoi mettermi in difficoltà!

Giorgia (seccata): veramente sei tu a sentirti in difficoltà…io non voglio mettere in difficoltà nessuno! 

Giulio rimane un po’ incerto, la guarda interessato poi dopo un profondo respiro…

Giulio: sai Giorgia, mi sono sposato….

Giorgia: lo so…

Giulio: già mi sono sposato e….ecco mia moglie, alla quale voglio molto bene…..sai…

Giorgia: a Giuliè…lo sai come sono fatta…non riesco a fare finta di niente…lo sanno tutti che insomma fra te e la tua signora…le cose non vanno molto bene….

Giulio (sbalordito): tutti?! Tutti chi?

Giorgia (sgranocchiando un grissino): tutti…. 

Giulio: ma, ma non è possibile..io non parlo con nessuno! E voi del gruppo non vi vedo da secoli…

Giorgia: Tu non parli….ma altri sì

Giulio: e chi sarebbero gli altri?

Giorgia (guardandolo con tenera condiscendenza come si fa con i bambini): tua moglie Giulio, tua moglie parla…sai ho un negozio equosolidale, dove ogni tanto tua moglie viene a comperare il miele e altre cose e sai come sono le donne….parlano….

Giulio (furibondo): Ah! Mia moglie parla..parla di me!

Giorgia: adesso però non ti incazzare, cerca di non rovinarti la serata…mi dispiace. Accidenti a me e a quando non riesco a stare zitta!   

Giulio: non ti preoccupare non mi rovino la serata! E che dice la mia augusta consorte?

Giorgia: dice delle cose assurde…io ti conosco da tanto tempo..siamo cresciuti insieme e penso di conoscerti….

Giulio: cresciuti insieme non direi…io sono più grande di te…

Giorgia: io ero, sono  la più piccola del gruppo, però ero sempre con voi …e vi osservavo (prendendo tutto il suo  coraggio, aggiunge arrossendo) ti osservavo molto…

Giulio: Ah..ah sì? Non me ne sono accorto…

Giorgia: Certo tu eri più grande…tu eri interessato ad un’altra persona….

Giulio: e chi sarebbe stata quest’altra persona?

Giorgia: non so se è il caso di dirlo…

Giulio: direi di sì..mi sembra che stiamo parlando con molta franchezza…

Giorgia: Arianna…eri interessato ad Arianna…

Giulio (imbarazzato, come cercando nella memoria): Arianna…

Giorgia: Giulio non barare! Non con me, ti piaceva Arianna e sono sicura che se adesso la vedi ti piacerà ancora…

Giulio: perché l’hai vista recentemente?

Giorgia: No, non l’ho vista recentemente….e non evitare di rispondermi perchè non sono fessa!    

Giulio (stringendosi nelle spalle rassegnato): ti rispondo, ti rispondo…è vero mi piaceva Arianna era molto bella….piaceva a tutti noi!

Giorgia: a voi ragazzi, a noi un po’ meno!

Giulio (ridacchiando): certo..certo…comunque mi piaceva e basta. Non ho mai tentato nessun approccio con lei

Giorgia: perché?

Giulio: troppo distante, troppo diversa…un po’ …come dire inquietante…irragiungibile!

Giorgia: e così ti sei accontentato di una moglie più….raggiungibile e un po’… scusa la franchezza rompi ciglioni!

Giulio: non mi sono accontentato. Quando ci siamo incontrati mi piaceva, era carina, minuta, allegra…disponibile. Poi è cambiata. Forse è stata colpa mia. Forse non sono quello che lei si aspettava..non sono un cuor di leone. Non mi piace prendere posizione su argomenti difficili, io sono un mediatore nato. Mi piace vivere in pace con  tutti, serenamente e forse lei aveva bisogno di un uomo più forte, più deciso. Forse è così ….e lei è diventata aggressiva, possessiva, nevrotica. Mangia continuamente e si è ingrassata, certo non è più la mia ragazza, quella che ho conosciuto.

Giorgia: e’ difficile restare come dici tu: la tua ragazza, perché è difficile, anzi impossibile rimanere ragazze! Non voglio avere l’aria di insegnarti niente, ma sai…le donne alcune volte si inventano gli uomini. Voglio dire noi donne pensiamo che il nostro uomo debba avere, anzi abbia, le migliori qualità del mondo. Maqari lo vediamo con gli occhi del cuore, forte, deciso, allegro, disponibile, che ci sollevi dai problemi quotidiani con una frase semplicissima: Non ti preoccupare. Quando scopriamo, come dici tu che invece è un mediatore nato e la famosa frase: non ti preoccupare la diciamo sempre noi…il conto non torna. Il nostro ragazzone in quell’abito che comunque gli ha cucito il nostro amore gli va stretto…. se non riusciamo ad adattarlo….ne cuciamo addosso un altro..che con ogni probabilità non va bene neanche quello, né a lui né a noi…

Giulio (estremamente interessato): cioè?

Giorgia: Prendiamo l’esempio concreto di tua moglie. Lei dice che la tradisci, Ti conosco abbastanza per non crede che sia vero. O per lo meno, non ti dai da fare come dice lei (rifà il verso della moglie): Basta che respira! Non sei quello che forse lei desiderava, ma non vuole rinunciare al suo immaginario. Allora ti rifiuta, e nasconde il suo rifiuto giustificandolo con i tuoi presunti o veri tradimenti…è vero che ti insulta dicendo che sei un puttaniere… ma in questo suo giudizio ti rivaluta e annulla le tue indecisioni, credo alcune volte un po’ vigliacchette…. dandoti una connotazione molto virile, pensando a te come uno sciupa femmine….non solo, ma con questa motivazione scarica in rompimenti, come dicevo prima,  la sua frustrazione

Giulio (stupito): Ma che dici? Non pensavo che fossi così cervellotica! Certo voi donne siete veramente una sorpresa! Io non vi capisco…e quello che mi sorprende sei tu! Non capisco neanche te!

Giorgia (piccata): perché io che cosa ho di diverso? Che pensi che sia una sempliciona priva di cervello?

Giulio: No, non ti immaginavo così…ecco tutto…così difficile, così strana…così..interessante…

Giorgia (appoggiando confidenzialmente la testa sulla sua spalla) : Giulietto mio, hai visto che bella sorpresa Giorgetta tua…

Giulio: magari fossi veramente Giulietta mia!

Giorgia: Mai dire Mai!

Giulio: Tu dici? Vuoi smentire il mio motto uguale a quello dei Carabinieri: nei secoli fedele!

Giorgia: Sul motto adattato a te non ci giurerei, però….si può vedere…

Giulio (stringendola felice): ma che serata! Vieni beviamo un po’ …(mette un po’ di vino nei due bicchieri e fa un brindisi) Alla nostra!….

Maria Pia: Alla vostra? Ragazzi a che cosa brindate?

Giulio e Giorgia (ridacchiando): a noi!

Maria Pia: questo lo avevo capito..anzi sentito…non mi volete far sapere? Allora è un segreto! Quanto mi piacciono i segreti! Nell’ultima puntata di “Non ti scordar di me” ancora non hanno svelato il mistero della paternità di lui. ..

Marisa e Daniela: Come la paternità di lui?

Maria Pia: Pensate…(il gruppo smette di parlare per sentire il racconto di Maria Pia) voglio dire che lui Pierferdinando è innamorato segretamente di Silvia. Lei però aspetta un bambino da lui…

Francesco: Allora innamorato segretamente …non direi…e            quale mistero? Se i due..(lascia la frase a metà e fa il gesto unendo le due dita)

Stefania: zitto un po’, lasciala continuare!

Maria Pia: Volevo dire che i due stanno insieme di nascosto dalle rispettive famiglie  e  lei ha un incidente di percorso…

Bruna: rimane incinta…

Maria Pia: ecco, appunto. Però lei dovrebbe sposare Luigi che è cugino di secondo grado di Viola che è la sorella di una zia Pierferdinando. Quando lei annuncia a lui…

Sergio: lui chi?

Bruna: se non stai attento, qui si ricomincia da capo!

Maria Pia: Pierferdinando, e chi altrimenti? …di aspettare un bambino, lui vuole lasciarla perché dice che il bambino non è il suo. Lei è disperata perché non sa come fare a dimostrare che, è vero che lui è partito..ma prima di partire…

Francesco: che ci do, che ci do…

Coro: shhh!

Maria Pia (si guarda intorno soddisfatta): sì, però lui non si ricorda perché quel giorno dopo aver…come dice Francesco…(e rifà il gesto di unire le due dita) è caduto da cavallo e la botta alla testa che ha preso gli ha fatto perdere la memoria. Al punto che lui non è più partito per la guerra come avrebbe dovuto, ma  è stato raccolto e curato nel convento dei Frati Scalzi dove ha incontrato Frate Gasperino che si viene a sapere è il prozio dell’arciduchessa, sorella della madre della zia di Pierferdinando….

Bruna: Maria Pia…mi sta venendo il mal di testa…

Maria Pia: perché non vi piace? (poi con aria sognante) a me tanto…

Sergio: Ma certo deve essere interessante….

Bruna: ecco brava, raccontala a lui….

Maria Pia (felice di avere un ascoltatore attento): Sai Sergio, a me sono sempre piaciute le storie d’amore a lieto fine, e cosa mi doveva capitare? di lavorare nello studio di un avvocato che più che matrimonialista, è direi un divorzista. Che storie tristi! Nessuna a lieto fine. Si insultano, litigano…i figli sono degli ostaggi in mano a genitori sconsiderati che se li puntano contro l’uno con l’altro come delle pistole….E io preparo le carte da portare in giudizio e scrivo e sento e vedo quello che di più miserevole possono dirsi le persone…si stenta a credere che forse una volta erano innamorate e comunque almeno una volta sono state insieme….dal momento che hanno un figlio….che tristezza! Così quando torno a casa mi metto comoda sul divano e mi vedo tutte le telenovela che passano in TV. Lo so che è un fuggire dalla realtà e che mi rimbecillisco però…

Suona il cellulare di Francesco mentre Maria Pia  continua a parlare ad un Sergio che ormai non l’ascolta più.

Francesco: Pronto?….Pronto? accidenti non si sente niente…

Sergio: forse non c’è campo…

Francesco: Pronto? Ah! Arianna! Allora sei arrivata? Come dici?….va benissimo, ma certo non ti preoccupare…ti aspettiamo…Ok, ciao-ciao-ciao. Era Arianna ha detto che fra un po’ arriverà di non preoccuparci perché se abbiamo già cenato, lei al limite prende un dolce con noi e il caffè….

Il musicista osserva le persone al tavolo, Sergio non ascolta più Maria Pia è perso in un pensiero che lo assorbe completamente.

Penombra sul palcoscenico la luce illumina solamente il musicista e Sergio (CON LE MIE GAMBE - Musica e testo di Orlando Andreucci).

Quando il musicista termina il suo brano, il gruppo applaude e Sergio si scuote..

Maria Pia: Non ti sembra? ….tu che ne pensi?…

Sergio (ancora distratto mormora): certo..certo

Maria Pia (è delusa dalla risposta): hai capito il mio concetto?

Sergio: sì, no, scusa Maria Pia ma la musica mi ha distratto…

Maria Pia: Ma anche io ho ascoltato la musica…prima della musica io ti avevo chiesto se…

Ma Sergio è ripreso dalla sue fantasticherie. La luce illumina solo Sergio:

Sergio: Arianna, se gli altri sapessero quanto ero innamorato di Arianna! Quante notti insonni…quanti bigliettini le nascondevo dentro i libri! A differenza degli altri del nostro gruppo, io andavo nella stessa scuola di Arianna, ero nella stessa classe. Per fortuna che loro non c’erano, perché  avrebbero capito subito chi le scriveva i bigliettini…e chi avrebbe più avuto il coraggio di frequentarli dopo quella figuraccia. Se ci ripenso… mi sento morire…  quella volta che lei ridendo li ha letti ad alta voce in classe... Che vergogna! mi sono sentito così…così un perfetto idiota... così mi sono messo a ridere anche io e a prendere in giro quel povero cretino e illuso che gli scriveva frasi d’amore. Forse se avessi avuto il coraggio di dire: ragazzi c’è poco da ridere quei bigliettini li ho scritti io e la cretina è lei…i sentimenti degli altri vanno rispettati…se ne accorgerà e li rimpiangerà i miei bigliettini  quando nessuno le rivolgerà più frasi d’amore…Ma questo coraggio chi me lo avrebbe mai dato? E perché oggi sono più coraggioso? Continuiamo a raccontarci le favole! Ma siamo seri…sono e resto un timido: si fa presto a dire (e ripete fra i denti…ragazzi c’è poco da ridere…) Ma i timori spariscono veramente con l’età?! Guarda  come sono ridotto: sudo freddo, ho un ronzio nelle orecchie, la lingua appiccicata al palato, lo stomaco in una morsa..e tutto questo perché Francesco ha risposto al telefono ad Arianna! Pensa quando arriverà! E se fosse diventata brutta, vecchia e grassa?…No lei deve essere ancora bella, deve essere ancora giovane, deve essere ancora attorniata da ammiratori che le scrivono i bigliettini, lei deve continuare a rappresentare i mie sogni e la mia giovinezza! Forse ne sono ancora innamorato…No, non credo ….non lo so….lo saprò solo quando arriverà e la vedrò. E che le dirò quando arriverà? Non lo so, non lo voglio sapere, non vedo l’ora di vederla e chiudere questa serata…

Si illumina nuovamente il palcoscenico mentre Maria Pia lo sta scuotendo…

Maria Pia: Pronto-pronto? Sergio sei in linea? Sergio…scusa forse ti sto annoiando…mi dispiace…

Sergio: No Maria Pia, non mi stavi annoiando, scusami ero perso dietro ad alcuni pensieri..

Maria Pia è un po’ seccata : Ecco appunto!…. Pensavi ad Arianna vero?

Sergio: E tu che ne sai? Perché ti è venuto in mente che stavo pensando ad Arianna?

Maria Pia: Così…( e si stringe un po’ nelle spalle)

Sergio: L’ho sempre detto io..l’intuito femminile! Sì in effetti stavo pensando a lei…

Maria Pia: Ne eri innamorato?

Sergio: sì, ma cose da ragazzi…Mi piaceva..

Maria Pia: Non cercare di sminuire….tu non sei e non sei mai stato un ragazzo superficiale!  Non c’è niente di male ad essere innamorati..anzi!

Sergio: Già..non dico che ci sia da vergognarsi, però i primi amori… in genere sono cose passeggere….

Maria Pia: e ha te è passata?

Sergio: Sì, eh!

Maria Pia: Sicuro, sicuro?  

Sergio: Non lo so…

Maria Pia: capisco..neanche a me è passata….

Sergio (interessato): Cosa ti doveva passare?

Maria Pia: anche io avevo preso una cotta, pensavo poi mi passerà…e credevo che fosse passata…non ci pensavo più. Ma  adesso mi rendo conto che forse chissà…questa persona mi piace ancora..

Sergio (stupito e incuriosito): Dopo tutti questi anni?

 

Maria  Pia: e allora Te?

Sergio: Allora è del gruppo?

Maria Pia: forse sì…

Sergio: Non barare…stiamo qui, stiamo parlando al presente … Non ci posso credere! Non me ne ero mai accorto!

Maria Pia: perché come al solito eri troppo preso dai tuoi problemi….

Sergio (offeso):Non è vero che penso solo ai miei problemi, mi sonosempre interessato del gruppo…senti..posso sapere chi è?

Maria Pia: Non è il caso…

Sergio: Io però mi sono confidato con te!

Maria Pia: Eh no! Io ho intuìto e tu hai ammesso! E’ diverso..

Sergio: Allora giochiamo ad acqua e fuoco?

Maria Pia: va bene..

Sergio: Flavio?

Maria Pia: Acqua, acquissima…

Sergio: Giulio?

Maria Pia: Acqua, acqua…

Sergio: Francesco?

Maria Pia: Oceano, altro che acqua!

Sergio (fa una pausa, comincia ad essere in ansia) : Io? (Maria Pia si gira di scatto) Volevo dire io penso sia.. Andrea?

Maria Pia (in un soffio): sssì….

Sergio (deluso): Maria Pia, ma…Andrea..   

Sergio viene interrotto da una discussione fra Flavio e Stefania.

Flavio: No Stefania non ti ricordi bene, io ti facevo uno squillo al telefono e tu ti affacciavi dalla finestra del bagno..

Stefania: ma quando mai! Dal bagno! Ma figuriamoci, mi affacciavo dalla mia stanza!

Flavio: Ma non dire stupidaggini, dividevi la stanza con tua sorella. Se ti fossi affacciata da lì, lei ti avrebbe visto e lo avrebbe detto a tua madre che noi due ci parlavamo dalla finestra…

Stefania: mia sorella non era una spiona e io non parlavo dal bagno…sai che romanticheria! Parlare dal bagno…!

Flavio: e da quando eri o sei una persona romantica?

Stefania: da sempre! Ma certo tu non te ne sei mai accorto, tu non ti accorgi di niente! che ne sai tu di me? Scommetti che se ti chiedo di che colore sono i miei occhi non me lo sai dire?

Flavio: Stefania per favore non dire stupidaggini…

Stefania (girando la testa per non far vedere il viso): allora dimmi di che colore sono?

Flavio: ma che ne so io, celesti..almeno credo

Stefania (trionfante): lo vedi che non lo sai…Ecco di che colore sono esattamente i miei occhi (mette il suo viso sotto a quello di lui per farli vedere) allora?!

Flavio: Sono celesti…

Stefania: non proprio sono chiari con una punta nocciola…

Flavio: Ma che vai raccontando!

Stefania: Guardate..guardate…giudicate voi!

Giulio: Ma sai con questa luce…non si può dire (Giorgia lo tira per la giacca e lo fa star zitto)

Marisa: per favore ragazzi, finitela! (poi rivolgendosi agli altri)  Vi ricordate il sordino?il sordino di Flavio era inconfondibile!  quando non poteva fare gli squilli con il telefono la chiamava con il  sordino, lo sapevamo tutti! Lei si affacciava e con l’alfabeto muto si mettevano d’accordo per incontrasi..

Andrea: sì..hai ragione adesso me lo ricordo! (e accenna un fischio…)

Marisa. No, non era proprio così..

Flavio: Ha ragione era questo (e ripete il famoso sordino)

Sul gruppo scende il silenzio. Flavio abbraccia Stefania e le dice:

Flavio: Ma si può sapere che cos’hai contro di me?

Stefania: la mia coscia! (e si appoggia a lui)

Tutti ridono

Bruna: ma che palle!

Squilla un cellulare ma è quello di Daniela.

Daniela: Oh che guaio! Non lo trovo! Chi sarà! Che sarà successo. Dove l’ho messo questo maledetto cellulare!

Francesco: Calma Daniela adesso lo trovi! Lo troviamo…cosa vuoi che sia successo! Niente…

Daniela: Fai presto a dire…il mio nipotino aveva la febbre…

Francesco: d’accordo ma non è in mezzo alla strada esposto alla neve e ai lupi…è a casa con sua madre!

Daniela: sì lo so però… la madre, sai com’è… se la febbre è aumentata lei non sa che fare…

Francesco: Ma dai non sarà mica scema…poi ha avuto una madre come te!

Flavio fà l’occhiolino a Francesco che fa finta di niente.

Daniela trova il cellulare che nel frattempo a smesso di suonare.

Daniela: e adesso? Io non ci capisco niente con questi benedetti cellulari!

Francesco: Posso? (prende il cellulare dalle mani di Daniela) adesso guardiamo chi ha fatto la chiamata!

Daniela: allora chi era?

Francesco : non lo so, dice numero riservato…(e la guarda)

Daniela: perchè mi guardi? (poi spaventata) Numero riservato!? E se fosse l’ospedale?

Francesco: ma quale ospedale! Forse tua figlia ha chiamato da qualche altro numero e non appare..

Daniela: ma perché avrebbe dovuto chiamarmi da chissà quale numero, se sta a casa con il bambino!

Francesco: ma non lo so, capita…

Daniela (agitatissima): Capita che cosa?

Squilla nuovamente il cellulare

Daniela: Pronto? Dimmi che cosa è successo? Tutto bene? Stai bene? e il piccolo? Come? ….Lei è Armando? Armando? Come mai lei è a casa mia? Io sono Daniela….Ah!…lei non cercava Daniela…ha sbagliato numero. Capisco..certo certo …di niente…    

 

Francesco (abbracciandola) Piccoletta mia! Hai visto che non è niente…

Flavio ammicca a Francesco che gli risponde con un gesto di rassegnazione continuando a circondare con un braccio le spalle di Daniela, e con l’altro un gesto per dire: con te facciamo i conti dopo.

Francesco: Dani poi a casa ti accompagno io, va bene?

Daniela: Sì

Squilla il cellulare di Francesco.

Francesco: Pronto? ..Arianna sì siamo ancora qui….

Alle notizie che arrivano dal cellulare adesso sono attenti solamente Andrea e Sergio, Bruna sta attorcigliando nervosamente la carte dei grissini..

La luce illumina Bruna…

Bruna: Perché sono qui? Ma che ci faccio qui?…..stavo tanto bene a casa mia! Adesso …devo prendere la macchina…trovare il parcheggio….Sono già le 10,30 ora che arrivo a casa saranno le 11,30, mezzanotte..se andiamo con questo ritmo! Mi sta venendo un nervoso! Parte dalla punta dei piedi e mi arriva alla testa….è come un formicolìo! Che cosa mi ha spinto ad accettare? La curiosità? Curiosa di che? Lo sapevo che saremmo stati tutti più o meno mummificati…..Allora che cosa volevo? Adesso che sono qui, incastrata dietro questo maledetto tavolo, su questa scomodissima sedia… mi sento solo più depressa e nervosa di prima…inoltre mi sono ingozzata di pizza, olive ascolane, bruschetta, mozzarelline fritte, grissini, gelato…una mappazza! Mi è rimasto tutto sullo stomaco! E tutto questo perché? perchè i ragazzotti, si fa per dire,  volevano rivedere Arianna…e le ragazze….sempre si fa per dire, volevano rivedere le loro vecchie fiamme…fiamme? ma quali fiamme?! Una volta erano fiamme…adesso a esagerare…sono fiammelle…quanto sono perfida! Perché sono così ? in fondo sono miei amici, abbiamo passato l’infanzia e siamo stati giovani insieme. (ridacchiano) giovani di belle speranze! Chissà se gli altri hanno concluso qualcosa di  quello che avevano sperato? Non mi sembra, o forse mi sbaglio? che ne so io!? In fondo non si va in giro con un cartello al collo: io sono realizzato! Quanto mi sto scocciando!Non mi interessa rimanere qui…va bene cerchiamo di distrarci..perché mi sono scelta questo scomodissimo posto?Beh, sono in fondo al tavolo! un po’ più in là tanto valeva cenare per conto mio!  allora dove ero rimasta?  Vediamo un po’ di far passare il tempo: allora..a Sergio, Andrea e Giulio interessa Arianna, ma non a Francesco, solo a lui non interessa e non è stato mai interessato ad Arianna…a lui piace Daniela..da sempre…. probabilmente la voleva rivedere, ecco perché ha organizzato sto’ cavolo di cena!  Non aveva il coraggio di affrontare la situazione da solo…così…si è inventato sta’ stron….lasciamo andare se comincio a smoccolare non la finisco più! Ma che nervoso! Ma quando andiamo via?! Poi vediamo un po’: chi rimane del gruppo? Flavio…ma Flavio è impegnato..altro che impegnato è sposato con Stefania! Se Stefania viene a sapere o si accorge che Flavio prima di interessarsi a lei era perso per Arianna, gli mangia il cuore! Comunque non sono sicura…ma fra i maschietti del gruppo solo uno ha avuto una vera storia con Arianna…credo…sia stato Andrea. L’ho sempre pensato, che fra loro ci fosse qualcosa di serio… chissà perchè è finita? Tutto sommato a pensarci bene intorno a questo tavolo è l’unico che mi sembra  veramente interessato, gli altri sono tesi…Giulio sulle spine, anche Sergio, sì anche lui era innamorato perso, però il tempo che è passato  ma Andrea lui sta male…almeno quanto me…lui perché è ancora innamorato, e io perché sto male? Forse perchè non lo sono più…..

Francesco: Ragazzi…Arianna non verrà ha fatto troppo tardi è molto stanca…si scusa sarà per un'altra volta…

(voci che si alternano): ma che peccato! Per una volta che dopo tanto tempo eravamo riusciti a stare insieme! Chissà quando ci riusciremo un’altra volta! Non è facile …siamo tutti impegnati!…

Giorgia scoppia in una risata per una cosa che gli sta dicendo Giulio.

Marisa: Giorgia perché stai ridendo?

Giorgia: Giulio mi ha raccontato un barzelletta..

Francesco: Dai raccontala anche a noi, poi chiediamo il conto e andiamo via….

Giulio: Ma è una vecchia storiella, forse la conoscete….

Francesco: Ma dai raccontala! Chi l’ha detto che la conosciamo?

Giulio (cerca di schernirsi): ma è vecchia…è proprio una storiellina…

Francesco: Ti dobbiamo pregare? E andiamo raccontala!

Giulio: Allora..un tizio va dal medico: dottore soffro di amnesia…e il dottore: da quando? da quando che cosa?          

 

Risolini: carina!

Giulio: Hai capito Francesco?  Lui si è già scordato quello che sta dicendo al dottore (e ride di gusto)     

Bruna (fra i denti): Gesù, adesso gli spiega la barzelletta… adesso mi alzo!  non ne posso veramente più! 

Arriva la cameriera che porta il conto.

Francesco (guarda il conto): ragazzi allora sono 23 euro a testa..  

Andrea: tutti i soldi a me..così pago con la carta di credito, perché non ho avuto tempo di passare al bancomat…

Grande movimento, risa, rumore di sedie e saluti:

Ciao allora ci vediamo, ci sentiamo..tanto Francesco a tutti i numeri di telefono…caso mai organizziamo un’altra volta…magari viene anche Arianna….

Il gruppo esce: Francesco con Daniela, Flavio abbracciato a Stefania, Sergio con Maria Pia, Giulio con Giorgia, Marisa e Bruna

Resta Andrea che cerca nel portafoglio la carta di credito. Nel passare per andare a pagare il conto si avvicina all’uomo con la chitarra.

L’uomo lo guarda e inizia a cantare e suonare una canzone……

Andrea ascolta pensoso mentre aspetta la ricevuta del conto (SI FA TARDI LA SERA – Musica e testo di Orlando Andreucci)

Al termine del brano l’uomo con la chitarra lascia il suo posto guarda Andrea e gli dice:

Buona notte…

Andrea: Grazie…buona notte…

Andrea si avvia verso l’uscita del locale…sulla porta che sta per aprire si intravede una figura di donna..

Andrea: Arianna? Arianna ma sei tu? Sei proprio tu?…

F I N E