Sibilla ridens

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SIBILLA RIDENS

SIBILLA RIDENS

DUE ATTI

di

Guido Palliggiano

PERSONAGGI

CANTASTORIE

GUERIN MESCHINO

FILIBERTO

MAGO ROMITO CALAGABACH

FOLLETTO

ANGELO

DIAVOLO

ANUELLO

MADRE DI ANUELLO

FRATI ROMITI

-CAMPANELLINO

-LUCILLO

-SALTERELLO

ALCINA

ANTINISKA

STREGHE

-LUCILLA

-ATHINA

-MARELLA

MAMMA STREGA

ANIMALETTI

-NIGLIO

-PROTTO

-BIATTO

-SETTO

EBREO ERRANTE

SIBILLE

-MERA

-DERA

-ZERA

-TERA

PAPA

PRIMO ATTO

 (Inizio spettacolo apertura sipario con musica di sottofondo ed effetti luce)

(entra il cantastorie dal fondo della sala, suonando un tamburo, attirando l’attenzione del pubblico quindi si posiziona la centro del palco con il sipario chiuso)

PROLOGO

CANTASTORIE: udite, udite signore e signori, vecchi e bambini rispettabile pubblico, stasera in questo pubblico teatro assisterete alla rappresentazione della storia di un leggendario e temerario eroe dei tempi andati…

(srotola una grande pergamena con delle vignette)

questa e’ la storia del guerin detto il meschino perché poverino di ignoti natali

innamorato ed amato dalla principessa elissena per poterla impalmare fu costretto a peregrinare

poiché  solo se nobile e di certi natali la poteva sposare.

ahinoi ! al meschino fin da bambino il destino gli  aveva giocato un tiro mancino.

ne padre ne madre gli eran palesi

ed ecco che inizia il suo viaggio… tra insidie, tranelli, inganni ed affini il prode si avvia pei monti sibillini.

(riavvolge la pergamena)

udite ascoltate con grande attenzione…e che poi non si venga a cercar spiegazione

(uscendo di scena e suonando il tamburo ripete)

con grande attenzione e che poi non si venga a cercar spiegazione 

                                  

SCENA  I

 (la scena si svolge a sipario chiuso)

(Entra Guerino in scena lateralmente al sipario ed in proscenio cavalcherà un

manico di scopa con la testa di cavallo)

GUERIN: Largo al prode Guerino! Guai a chi ostacola i miei passi, sono alla ricerca degli alberi del sole, dove soltanto là potrò conoscere il nome di chi mi mise al mondo e quindi sposare la nobile Elisena di cui sono follemente innamorato  e ricambiato !   

FILIBERTO: (si ode il rombo di una grossa moto ed entra possibilmente su una moto) Fermo là straniero chi osa invadere i miei spazi, e poi da quando un rozzo osa pronunciare il nome della nobile Elisena?  Per conquistare e possedere Elissena occorrono nobili natali. Allora straniero rendi palesi i tuoi natali o con la mia rombo di tuono schiaccerò le tue misere spoglie ?

GUERINO :Guerino è il mio nome detto il meschino proprio perché non conosco i miei genitori…

FILIBERTO : Allora come vedi caro Guerino… il tuo problema è a monte…

 

GUERINO : Appunto lasciami passare che devo andare su per i monti ! Alla ricerca degli alberi del sole.

         

FILIBERTO: Ignorante e meschino ma quali monti !  Di qui non passa nessuno a meno che non lo faccia sul mio corpo, rassegnati tu non potrai mai avere Elissena perché non conosci neanche i tuoi natali, figlio di N.N…non nobile e niente natali, come no Martini no party.

GUERINO: Chi credi di essere spavaldo sbruffone lasciami andare e tempo trecento notti tornerò con casato e genitori!

FILIBERTO: Attento potresti scoprire d’esser non nato in un casato ma in un casino.

 

GUERINO : La lontra va lavata !

FILIBERTO: Giusto, ignorante! Perché puzza come te.

GUERINO: E allora mettiti in guardia

 FILIBERTO: Un meschino che osa sfidare il nobile Filiberto Rambo dei Big-Jim

GUERINO: Fammi largo che ho fretta sono atteso e sospirato dalla nobile     Elisena

FILIBERTO: Sospirato…ah ah. Solo un Big-Jim può sposare…

                     

GUERINO:   Barbie, la figlia di barbagianni

(I due si sfidano a duello : con musica di sottofondo)

 

FILIBERTO: Mi hai stancato Guerino… che fa rima con Meschino…(inizia a sparare con una pistola laser multi suono e multicolore) scansati questa!

GUERINO: Presto fatto (risponde al fuoco con lancio di caccole e pernacchie) caccola rotante, scoreggia ipergalattica .

(Filiberto scappa tramortito e  terrorizzato)   

GUERIN: Mai più permetterò a qualcuno d’infamare la mia identità. Devo scoprire le  mie origini, ed ora via più veloce della luce alla ricerca degli alberi del sole. Anche  se dura si parte per l’avventura… Elissena, Elissena…

(si avvia dietro il sipario che lentamente si apre, parte una musica di sottofondo di stile classico ed entrano le ballerine che eseguono una coreografia di stile classico introducendo l’ingresso del  Calagabach, quasi alla fine della musica, che risulterà infastidito dalla presenza delle ballerine scacciandole, con la minaccia di un sortilegio…)

                                              

SCENA II

MAGO :  (avrà una caratteristica che ogni tanto mentre parla s’addormenta) Sciò…sciò via…via fastidiose libellule, che vi trasformo in zanzare !!! Via ! Cala là…cala qua…chi lo sa. Tutti dicon sempre bah. Sono mago Calagabach,   sono mago e gran veggente … se mi date un po’ di vino tutto vedo ed indovino! (canticchiando) Tutti mi vogliono… tutti mi cercano… cala ca bah…cala ca qua … cala ca su… cala ca giù…ma uno alla volta per carità… dite chiedete ed il sottoscritto vi esaudirà…(vedendo Guerino)  Chi sei tu straniero?

GUERINO :  Io veramente sono Gue ...

MAGO       :  Non dirmelo…sei Guerino.

GUERINO : E’ vero… come fai a saperlo ?

MAGO       : Chi credi che io sia ingenuo pellegrino di nome Guerino.

GUERINO : son confuso… ma o sei Silvan o sei Merlino.

MAGO       : più che confuso, direi cretino.

GUERINO : Questa è un’offesa mago burino !

MAGO       : Non ho tempo da perdere vieni al dunque beduino ! Cosa ci fai qui alla porte degli alberi del sole… al cospetto del grande Romito Calagabach … lascia che indovino sei qui per conoscere una cosa molto importante… non è forse vero ?

GUERINO : (tra se) sarà pure un burino però è mago !

 

MAGO       :  E Guerino come ?

GUERINO : Mesc…

MAGO       :   Non dirmelo lo so! Meschiaccio.

GUERINO : Cosa si schiaccia?

MAGO    : No dico Meschiaccio… un pisolino, mi faccio un bel quartino, magari un buon grappino e poi predico ed indovino (dorme)

GUERINO : Mago… Calagabach… ma pensa te questo parla e s’abbacchia.

MAGO       : (risvegliandosi) …allora Meschiaccio ?

GUERINO : Eh si, maschiaccio, che mi devo  schiaccià.

MAGO     : Zitto… guardati il naso che hai da schiacciarti un brufolo quanto una cipolla… Allora dicevamo, sei Guerino Meschizzo !

GUERINO : Se appannata la palla? Sono Meschino.

MAGO    :   Lo sapevo volevo vedere se eri attento. E cosa cerchi maschietto?

GUERINO :Meschino,mago…Meschino ! Sono venuto per conosc…

MAGO       :  Non dirlo lo so! Te l’ho detto sei venuto a conoscere qualcosa.

GUERINO :  Giusto!

MAGO       :  Eh sono indovino!

GUERINO :  Volevo sapere dei miei geni…

MAGO       :  I tuoi genitali.

GUERINO :  Quello lo so, sono masculo. Mago… genitori !

MAGO      : Bravo vedo che sei attento. Lascia che mi concentri….(dorme) E va bene so tutto e vedo e prevedo tutto, tranne…

GUERINO : …tranne ?

 

MAGO       : … i genitori.

GUERINO : E ti pareva, ma come io arrivo fin qua dal mago Calagabach, dopo aver combattuto e annientato mostri, draghi, eserciti, tiranni ed infedeli, ed incontro un mago che indovina tutto tranne che i genitori

 

MAGO      : Ma tu per questo sei meschino purtroppo il mago che indovinava i genitori è andato in pensione…

GUERINO : in pensione ? cose da pazzi se un giorno dovessi regnare su un paese abolirei le pensioni e farei lavorare tutti finché morte non giunga !

MAGO      : Ma non disperare torna verso ponente e lungo la strada troverai chi ti può essere d’aiuto…

GUERINO : e chi ? Sputa il nome… Calagabach !

MAGO    : La fata Alcina. Ma sta attento alla sua cucina non è sempre genuina. (esce) Cala la… cala qua… e chi lo sa ! Tutti dicon sempre bah!

 

GUERINO : Com’è dura l’avventura  ma il mio amore per Elissena è fiero e non teme ostacoli. (monta sull’ipotetico cavallo) Ponente eccomi che ritorno Elissena, Elissena… (mima una lunga cavalcata accompagnato da una musica ad hoc, nel frattempo una macchina del fumo simulerà la nebbia al termine della musica Guerino smonta da cavallo  per cercare un giaciglio, ma sente dei rumore ed intravede qualcuno ) Ma sento un rumore, chi è?

                                              

 

 

SCENA III

FOLLETTO :Pss…non gridare, Hei  straniero dove vai? E chi sei?

GUERINO :  Sono Guerin Meschino e cerco la fata Alcina.

FOLLETTO : Straniero questa è la strada sbagliata. Devi cambiare rotta.

GUERINO :   Di nuovo…E tu chi saresti?

FOLLETTO: Qui le domande le faccio io, sei entrato nel mio territorio, e per questo affronto potrei trasformarti in qualunque animale, anche se a guardarti bene ti farei un favore.

GUERINO : Ma ti sei guardato gnomo sembri un gremlins! E poi chi ti dice che sto sbagliando strada, la mia audacia , il mio amore e la mia purezza m’indicheranno la retta via !

FOLLETTO: Certo ! ma hai pure bisogno di un aiuto !

GUERINO :  Questo è vero, sai indicarmi dove trovare la maga Alcina ?

FOLLETTO: No !

GUERINO :E ti pareva !

FOLLETTO: Mai dire mai straniero! Oggi è il tuo giorno fortunato ho per te una  proposta che non potrai rifiutare.(a parte) …Devo provare la purezza di quest’uomo  per capire se è in grado di affrontare la fata…

 

(Compare il Diavolo, figura femminile che durante la coreografia cercherà di sedurre Guerino)

FOLLETTO : Ecco, vedi, questa donna ti potrà aiutare, vai straniero ti condurrà in un luogo dove ogni tuo desiderio sarà esaudito, dove potrai rifocillarti e  godere di gioie a te sconosciute.

GUERINO :E questa donna mi condurrebbe in questo paradiso?

FOLLETTO :Diciamo…si (molto ammiccante) …in cambio della tua verginità !

GUERINO : Non posso, e poi a guardarla bene non saprei neanche cosa darle, inoltre sono promesso ad Elissena !

FOLLETTO :Elissena Elissena, tu sei qui…vuoi vedere lei nel frattempo dov’è?

GUERINO :   tu puoi ?

FOLLETTO : Certo ! fuma quest’erba e lasciati andare …fuma fuma

 (gli accende uno spinello Guerino fuma)

COREOGRAFIA

(parte una musica dance molto dura sulla quale escono le ballerine ed eseguono una coreografia al termine della quale tra le ballerine che escono sarà comparso l’angelo che resta in scena con il diavolo)

                                              

SCENA IV

GUERINO :(risvegliandosi) Che strano, no non posso crederci…non è possibile nessuno …si nessuno parlava con nessuno… nessuno si guardava negli occhi  folletto maledetto mi hai ingannato, non ho visto neanche Elissena.

(intanto in scena sono rimasti  l’angelo e il diavolo, non visti da Guerino, si rivolgeranno a lui, e lui si sentirà frastornato dai loro commenti)

ANGELO : Vedi Guerino, questo avverrà a chi si chiuderà in se stesso e non sarà   aperto verso gli altri, nasceranno dei luoghi chiamati discoteche dove i ragazzi con una pillola crederanno di comunicare, e con una musica frastornante non ascolteranno più i suoni della natura.

DIAVOLO : No, Guerino  non darle retta questa è l’evoluzione, è il progresso, è inevitabile ascolta me se vuoi arrivare dalla fata.

ANGELO : Ricorda solo restando puro scoprirai ciò che vorrai !

DIAVOLO : Fatti furbo i puri facilmente s’ingannano…

ANGELO : sii puro…

DIAVOLO : Fatti furbo !!!

ANGELO : …purezza…

DIAVOLO : scaltrezza !!!

 

(escono girandogli intorno e facendogli vento)

                           

SCENA V

GUERINO:  Ma io non ci sto capendo niente, chi è che parla…queste montagne cominciano a farmi paura…sarà la fame, quel tabacco mi ha lasciato la testa e lo stomaco vuoto. Ma qui ce ne sono persone normali ? Ah, ecco. Una locanda…Ehi  non c’è nessuno qua dentro?

ANUELLO : Chi è?

GUERINO : Sono Guerino.

ANUELLO : Guerino chi?

GUERINO : Guerino detto il  Meschino…

ANUELLO : E cosa vuoi?

GUERINO : Voglio entrare !

ANUELLO : C’è un elefante in mezzo al lago come lo tiri fuori?

GUERINO  : Che stupidaggine, bagnato!

ANUELLO : Bravo straniero, le cose più semplici sono sempre le migliori, accomodati.

GUERINO  : Grazie, ma scusa questo è un forte o una locanda ?

ANUELLO  : Faccio sempre così per conoscere la semplicità degli avventurieri hai fame ? vuoi mangiare ?

GUERINO : Anche,  ma ho bisogno di sapere altro !

ANUELLO : cosa ti assilla dimmi e se so ti risponderò !

GUERINO : Sono in cerca della fata Alcina.

ANUELLO : Anche tu? Eh sapessi quanti la cercano e con quanti ho dovuto combattere !

GUERINO: quindi sei a guardia della fata ?

ANUELLO: ma che dici, che hai capito, devo combattere per difendere la verginità di  mia sorella Antiniska e la mia povera madre.

GUERINO    : Perché è vergine anche lei ?

ANUELLO : Ma che dici, è una povera vecchina indifesa che non farebbe male ad una mosca… se non ci fossi io a difenderla sarebbe perduta.

GUERINO   : bravo, tutto questo ti fa onore !

(nel frattempo entra in scena Antiniska e Guerino nel vederla resta folgorato)

GUERINO : zitto, che vedono mai i miei occhi… un raggio di sole in una notte buia e tempestosa! Dimmi non sarà per caso la fata Alcina che prende sembianze leggiadre per ingannarmi ?

ANUELLO: Ma no, lei è mia sorella Antiniska. Capisci ora le mie responsabilità: con una sorella così ed una madre malata ed indifesa…

GUERINO : Ti comprendo e voglio aiutarti dammi il tempo di incontrare la fata Alcina e che mi sveli l’identità dei miei genitori e tornerò a difendere l’onore di tua sorella e l’integrità della tua locanda.

ANUELLO : capirai con tutti i mascalzoni che ci sono in giro di questi tempi, chi non vuol pagare, chi ti vuol rapinare, chi ti paga con monete false, chi ti chiede il pizzo, chi ti vuol vendere i fazzolettini, chi ti vuol lavare i vetri, chi ti vuol leggere la mano, chi ti cerca una sigaretta, chi ti vuol stuprare la sorella… oggi il commercio è diventato difficile !

GUERINO : Accidenti però non si direbbe tutta questa gente… fin quassù !  Più che una locanda sembra un autogrill !

ANUELLO : Ecco perché a chiunque arriva faccio un indovinello, per scoprirne la semplicità, oggi la gente non è più genuina…

GUERINO : Posso parlare con tua sorella ?

ANUELLO : Tu puoi, mi ispiri fiducia ma fa presto… se arriva la mamma non sopporterebbe il dolore di vedere Antiniska che parla con uno straniero.

GUERINO :Oh leggiadra meraviglia della natura, so che il tuo nome è Antiniska ed il mio cuore al solo pronunciarlo palpita irrefrenabilmente…

ANTINISKA:Oh straniero di nome ma non di fatto, il solo averti visto mi è sembrato l’averti atteso chissà da quanto… leggo nel tuo sguardo la fierezza, la dolcezza, la tenerezza ed il tutto mi dà ebbrezza !

GUERINO : Credimi se già sapessi ciò che più mi preme nella vita, affonderei le mie radici al tuo fianco per suggellare la tua linfa.

ANTINISKA : Fallo ed io annaffierò il tuo arbusto con il mio amore…

GUERINO : Tempo dieci anni e sarò per sempre al tuo fianco !

ANTINISKA : Va e soddisfa le tue brame… io resterò casta ad aspettarti, sarò la tua Penelope !

GUERINO : Vado col cuore gonfio di gioia, e poi son tranquillo ai tempi d’oggi ci son più froci che proci !

 

MADRE   : (dall’interno) Anuello, Anuello!! Sfaticato incallito, dov’è tua sorella e  dove hai messo i colpi del mio fucile?

ANUELLO :(rivolto ad Antiniska) tu sparisci… (Antiniska esce di scena) (a Guerino) e tu vieni mettiti giù…ripariamoci che quella non scherza…

(I due si accovacciano, nascondendosi) 

SCENA VI

MADRE      : (entrando in scena)  Alto là chi va là, fermi o sparo, faccia a terra.

GUERINO :  chi è tua suocera ?

ANUELLO : magari… è mia madre !

GUERINO : ah ! la vecchina malata e indifesa!

ANUELLO : diciamo…

MADRE   : venite fuori razza di bastardi, mangiapane a tradimento, vi scuoio e ne faccio poltrone a dondolo ! (sputa per terra)

ANUELLO  : Mammina…sono io , non sparare.

MADRE     : Sempre la stessa storia, appena puoi perder tempo …

ANUELLO : Ma no, stavo chiacchierando con questo straniero !

MADRE :    Appunto perdi il tempo, hai fatto il tuo dovere ?

ANUELLO: Si mammina il bucato è steso, le stoviglie lavate ed i tavoli apparecchiati…è tutto in ordine.

MADRE      : Chi è questo un altro scavezzacollo?

ANUELLO  : Uno straniero di passaggio !

MADRE  : Hai ricominciato con i tuoi indovinelli idioti? Mentre io devo difendere la mia locanda, e tua sorella  dai delinquenti.

ANUELLO  : No, nessuno indovinello ti giuro. (ammicca verso Guerino)

GUERINO : Vi giuro signora non spari.

ANUELLO : Mammina questo è un bravo uomo si chiama Guerino ed è diretto dalla fata Alcina.

                    

MADRE  : Non sei il primo sprovveduto che viene qui a cercare la fata misteriosa, credendo di trovare chissà quale paradiso, invece ahimè...troverai l’inferno, il fuoco, le fiamme (rialza il fucile e lo punta) a volte dubito persino di questo stupido di mio figlio ! Perciò è meglio restare sempre in guardia.

GUERINO: Ma io sono qui per un nobile intento… e pronto a tutto !

MADRE  : Sarebbe ?

GUERINO: Conoscere le miei origini e l’identità dei miei genitori.

MADRE    : E’ dunque questo il motivo della tua ricerca?

GUERINO: Esattamente e mai cosa al mondo mi è stata più cara, quindi non  temo ne fuoco ne fiamme.

MADRE   : Sei il primo che giunge qui cercando dalla fata una cosa così pura. Se è così voglio aiutarti, devi sapere che i tanti cavalieri che hanno incontrato la fata, non sono più riusciti a tornare indietro.

GUERINO: E perché?

MADRE  : La fata aiutata dalle sue sibille trattiene a se tutti coloro che la cercano.

GUERINO: Se è per questo, io non temo nulla .

MADRE  :  Non basta il coraggio… devi sapere che per ogni puro conquistato, vivranno 100 anni in più , assicurandosi l’immortalità.

GUERINO: Nulla mi potrà fermare sono in viaggio da anni e tanto determinato che non mi lascerò ingannare (ammiccando verso Anuello) ed oggi proprio ho scoperto che ho un motivo in più per tornare indietro…

MADRE  : Tutti dicono cosi e tutti ci cascano perché la cercano per beceri interessi come il potere, la ricchezza, la lussuria.

GUERINO: Sbagli o gagliarda vecchietta io non sono qui per cupidigia !

ANUELLO: Mamma aiutiamolo sento che è sincero e credo che riuscirà a tornare, anche per la serenità della nostra famiglia !

 MADRE  : Zitto tu,  lo sai che qui le cose le decido io.

ANUELLO: Certamente…

MADRE  : Ho deciso… ti darò una mano. Anuello , Anuello!

ANUELLO: Si mammina?

MADRE  : Accompagna Guerino dai frati romiti e poi torna subito qui che c’è da fare! C’è da scavare una trincea e stendere il filo spinato e proteggere tua sorella !

 

ANUELLO:  Certo mammina , andiamo Guerino !

GUERINO:  grazie di tutto signora, e stia tranquilla tornerò…vedrà che tornerò.

 

MADRE    : Attento alla tua purezza ! (esce)

                                     

SCENA VII

ANUELLO:Mi raccomando Guerino non ti scoraggiare se al tuo ritorno le persone non avranno fiducia in te. Qualcuno potrà pensare che tu sia stato contaminato dalla fata ed avrai venduto a loro la tua purezza !

GUERINO: Farò tesoro dei  vostri consigli, tu però mi raccomando proteggi tua sorella, sento che io e te diventeremo parenti.

(stacco musicale quindi bussano alla porta dei frati romiti)

CAMPANELLINO: Con l’angoscia e col tormento chi è che bussa a sto convento ?

 

ANUELLO:  Frate sono io.

CAMPANELLINO: Io chi?

ANUELLO:   Anuello

CAMPANELLINO: No, mi dispiace non c’è tuo fratello.

ANUELLO: Ma no! Che ha capito, sono Anuello e sto con Guerino !

CAMPANELLINO: Io cretino? Screanzato mascalzone resta fuori dal portone !

ANUELLO: (rivolto a Guerino) E’ un po’ sordo non farci caso… ora ci riprovo …  frate campanellino aprite il portone al devoto Anuello…

CAMPANELLINO : Vai via questo è un convento non un bordello !

GUERINO: Ma sei sicuro che mi potranno aiutare? Non mi danno molto affidamento.

ANUELLO: Sta tranquillo ora chiamo frate Lucillo che è un po’  più arzillo. Frate Lucillo aprite il portone (bussa energicamente)

LUCILLO  :  Con la forza di un portento chi è che bussa a sto convento?

ANUELLO: sono Anuello e son  qui con Guerino detto il Meschino che ha bisogno del vostro conforto spirituale.

LUCILLO  :  Non ti vedo?

GUERINO: Sfido io, se non apre il portone ?!

ANUELLO:  No, non è questo, e che lui non ci vede proprio!

GUERINO: Accidenti andiamo di bene in meglio !

ANUELLO: Stai tranquillo, nessuno più di loro conosce il segreto della fata Alcina.

LUCILLO  : Figliolo abbi pazienza, ora vien giù di corsa Salterello ed usciremo dal cancello.

ANUELLO: Caro amico ora ti devo lasciare, mentre vien giù Salterello ne passa di tempo, sai è zoppo ed io devo tornare alla locanda per proteggere Antiniska e la mammina…

 

GUERINO: Va pure, ti capisco e fatti onore e grazie di tutto !

ANUELLO :Prego di tutto ! (esce)

SCENA VIII

(Appaiono i tre frati uno zoppo, uno cieco e un altro sordo, i tre parlano a tempo di RAP, battendosi sul petto)

CAMPANELLINO: Ave a te che sei contento di bussare a sto convento.

LUCILLO: Io non vedo ma però sarai brutto anziché no

SALTARELLO: Se una mano tu vorrai qui conforto troverai

GUERINO: Speriamo !

SALTARELLO: Ave a te o fratello, io son frate Saltarello e tra i tre ti convien parlar con me.

 

GUERINO: Veramente tra i tre… ho un po’ d’imbarazzo !

LUCILLO: L’abito non fa il monaco ! (indicando Campanellino)

CAMPANELLINO: Come osi ti faccio girare lo stomaco?

SALTARELLO:    No! Faceva un’osservazione !

CAMPANELLINO: Ah, dobbiamo andare alla stazione ?

GUERINO: Andiamo bene, vorrei spiegarvi il motivo della mia visita , se permettete !

LUCILLO :  Parla pure fratello

GUERINO: Anuello e sua madre mi hanno detto che voi potete indirizzarmi dalla fata Alcina. Vi prego aiutatemi , solo lei potrà svelare il segreto della mia nascita e la identità dei miei genitori.

SALTARELLO: Noi possiamo darti una mano ma il nostro aiuto varrà solo se possiedi un animo puro.

CAMPANELLINO: La frase che ti diremo di pronunciare servirà a non farti corrompere dalla fata. Ma la tua forza di volontà sarà determinante.

LUCILLO:  Gesù Nazareno aiutami dovrai pronunciare quando la fata o chi per essa ti vorrà affascinare, pertanto…

(riprendono a parlare a tempo di RAP)

SALTERELLO : or sappiamo o straniero, che tu cerchi un sentiero.

CAMPANELLINO : attraversa la campagna e vai su per la montagna.

LUCILLO : ma sta attento o Guerino, non cascar come un cretino.

(parlato normale)

GUERINO: Grazie di tutto non sapete quanto avete fatto per me .

CAMPANELLINO: Che Dio ti benedica fratello fa valere i tuoi sentimenti.

 

SALTERELLO: e ricorda  stai attento alla fata Alcina…non e’ tanto genuina…

CAMPANELLINO :  ciò che t’offre non è  farina…

 LUCILLO : ma è una perfida polverina.

(i frati escono a tempo di Rap)

SALTERELLO: tieni duro e resta puro

CAMPANELLINO : e sul cammin tu vai sicuro

LUCILLO : abbi fede nel futuro

SALTERELLO: te lo dico e te lo giuro

CAMPANELLINO : se fai luce nello scuro

LUCILLO : alla fin sarai maturo

GUERINO: Un infida polverina, e che ti può fare una polverina, uno starnuto…mah io rimango stupefatto… che sarà poi questo fatto…

(Guerino s’incammina ed esce di scena per rientrarvi dopo l’azione di maga Alcina)

SCENA IX

ALCINA:  (entra in scena e sul percorso che dovrà intraprendere Guerino dissemina polvere e brillantini)

                   Questo è il sentiero dello straniero, fuoco fiamme rosse e gialle, qui mi gioco l’avvenire son malvagia per non morire… polverina, polverina fai il gioco di fata Alcina !

GUERINO:  (rientra in scena ed annusa la polvere cosparsa nell’aria, barcolla e si appoggia ad una quinta andando in estasi con un volto inebetito)

COREOGRAFIA (con musica spognoleggiante e molto conturbante)

                  

(durante la coreografia usciranno dai lati opposti l’Angelo e il Diavolo che assisteranno alla coreografia)(alla fine)

        

 GUERINO: Ammazza oh! Che sogno conturbante, mi sento tutto accaldato come se fossi passato tra il fuoco…sento un prurito dappertutto, pure nei calzoni…sarà stata quella polvere pruriginosa…sarà il fuoco dell’inferno!

(l’Angelo e il Diavolo a ridosso di Guerino)

ANGELO : Guerino non lasciarti ingannare…

             

DIAVOLO : Altro che inganno hai visto che emozioni…

ANGELO : Illusione…

                            

DIAVOLO : sensazione

ANGELO : violazione…

                            

DIAVOLO : vibrazione

ANGELO : tentazione…

                            

DIAVOLO : trasgressione

ANGELO : perdizione…

                            

DIAVOLO : eccitazione

ANGELO : Guerinooooo…

                            

DIAVOLO : Guerinooooo…

ANGELO : Guerinooooo…

                            

DIAVOLO : Guerinooooo…

(Guerino mentre il Diavolo e L’Angelo si allontanano l’uno a destra e l’altro a sinistra, si sente stordito ed ora barcolla verso destra ora verso sinistra dando la sensazione di aver smarrito la strada nel frattempo cala il sipario su una musica spettrale)

FINE PRIMO ATTO

SECONDO ATTO

                                               (SIBILLA RIDENS)

SCENA X

ANTINISKA :(sfogliando una margherita) torna, non torna, dieci anni, mi ha dato tempo, lui che con il suo sguardo sciolse il gelo che devastava la mia anima; m’ama non m’ama, torna non torna… o spiriti e anime benigne tate che io lo possa rivedere suggellare con un bacio il mio eterno amore… Guerino dove sei… Guerino !

ALCINA:  (entra in scena nuovamente e dissemina polvere e brillantini)

                 Stupida innamorata, finirà con l’intralciare i miei piani, ed impedire che il Meschino arrivi all’antro e cada tra le mie braccia e guadagnare così altri cento anni di vita ah ah ah... polverina polverina fa che Antiniska il mio piano non impedisca… che la memoria le sia ostile e che diventi puerile…ah ah ah (esce ridendo)

GUERINO: (entrando ed incredulo) Che vedono i miei occhi sogno o son desto non è possibile è un miraggio, è lei o non è lei… (avvicinandosi) luce dei miei occhi !

ANTINISKA :Oh Roger, riconosco i tuoi occhi a palla, la tua faccia come dire… da pesce lesso. Guardami Roger sono la tua Jessica.

GUERINO: Ma cosa dici, forse non sta nei panni per avermi rivisto e sconnette… damigella sono Guerino.

ANTINISKA : Ma allora la fata non ti ha rapito, non ti ha sedotto.

GUERINO: Ma chi la fata Alcina?

ANTINISKA : Oh si, quella maledetta, ma tu non sei Roger.

GUERINO: Ah finalmente mi hai riconosciuto. Ma perché sei qui ?

ANTINISKA : Il mio nome è Jessica e sono così Arrabbit…

GUERINO: Ma scusa hai per caso una sorella gemella di nome Antiniska ?

ANTINISKA : No !

GUERINO: Ma questo è un mistero, continua parlami di te.

ANTINISKA : Sono stata abbandonata dal mio Roger, oh Roger, Roger!

GUERINO:Ma no sono io Guerino… e non ti ho abbandonata, sto solo cercando la fata Alcina…

.

ANTINISKA : Ah  la fata, mi perdoni ma sono stravolta da questa faccenda  del mio amato….

GUERINO:  Roger !?

ANTINISKA :  Oh ma allora lo conosci!

GUERINO: No, ma ne ho sentito parlare.

ANTINISKA : E’ andato in cerca di quella fata ammaliatrice e da allora non è più tornato (piange)

GUERINO: Ma no, è che ancora la devo incontrare.

ANTINISKA :Si ed io sono rimasta qui ad attenderlo casta e pura, sola tanto sola ma tanto che lei non immagina! (cerca di abbracciarlo)

GUERINO: No immagino, ma ti prego ora devo andare...

ANTINISKA: No, anche tu vai via... tu che mi avevi promesso un’ora d’amore!

GUERINO : Un’ora, ma che dici con gli arretrati che ho ci vuole almeno un anno!!! E poi voglio che tu sia mia per la vita ma ora ti prego lasciami andare per poi da te tornare per poterti impalmare !!!

ANTINISKA CANTA CANZONE:

PER UN’ ORA D’AMORE NON SO COSA FAREI

PER POTERTI SFIORARE NON SO COSA DAREI

CHIUDO GLI OCCHI E PENSO A TE

E COL MIO ROGER DIFFERENZA NON C’E’

SOLE GIALLO MARE BLU

NON SO PROPRIO CHI MI ATTIZZA DI PIU’

IO PER UN’ORA D’AMORE VENDEREI ANCHE

IL CUORE, IO PER UN’ORA D’AMORE…

GUERINO:Sono convinto che ha annusato quella polverina anche lei, scusami ma ti lascio , devo trovare la fata, devo sapere i nomi dei miei genitori.

ANTINISKA : No, vieni qua, vieni che ti faccio dimenticare pure il tuo di nome…

GUERINO: No…no (si divincola e fugge inseguito da Antiniska)

SCENA XI

(musica tipo Carmina Burana e luci tenebrose entrano le tre streghe trascinando un pentolone)

 

LUCILLA:  Uno due, tre e quattro…

 

ATHINA:   Otto vite come i gatti…

LUCILLA: Cretina, i gatti hanno sette vite.

ATHINA:  Sta zitta vecchia rimbambita e non blaterare che ti cade la dentiera nel pentolone.

LUCILLA: Ah brutta strega pidocchiosa, ora ti finisco di deturpare quella  disgustosa faccia rugosa.

MARELLA: Zitte brutte cornacchie assatanate, e continuiamo il nostro rito. Ricominciamo…

TUTTE E TRE: Uno due tre e quattro, sette vite come i gatti…, cinque sei sette e otto…

ATHINA:  … t’abbotto come una zampogna

LUCILLA:  … e che sarebbe?

ATHINA:   Vuoi vedere?

LUCILLA:  Si !

(Athina le da uno schiaffo e le fa cadere un dente nel pentolone)

LUCILLA:  Il mio ponte! Venti pozioni magiche mi è costato, ah ma io te li strappo questi quattro capelli luridi che hai !

ATHINA: Il mio allungamento, ho dato via sei code di topo…

LUCILLA: E che bisogno c’era è già una coda di topo !

ATHINA:  Brutta serpe siliconata ti sgonfio, sai!

MARELLA: Cosa sta facendo?

ATHINA: Dov’è il mio spillone, dov’è ora ti faccio vedere io…

MARELLA: Stai ferma vecchia pazza.

LUCILLA: Aiuto, aiuto… ( Athina le buca il seno)   Non è possibile me l’ero fatto fare come la Parietti e guarda che disastro! Dammi la forchetta, dammi la forchetta.

MARELLA: Stupide oche spennate, fermatevi

LUCILLA: Lasciami che ora la faccio scoppiare come un pallone! Tiè…

(Lucilla le buca il sedere)

ATHINA: Oh no era come quello della Marini. Ah ma ora, basta! Ti trasformo in una tarantola.

MARELLA : Voi siete due tarantole e per giunta piene di silicone ! Siete la vergogna di tutte le streghe!

LUCILLA : Zitta tu…stronza !

MARELLA :  cessa !

ATHINA :     mappina !

LUCILLA :  latrina !

MARELLA : cacatronole

ATHINA :     tofa !

LUCILLA :  zoccola !

MARELLA : zezzosa !

ATHINA :     fetosa !

LUCILLA :  merdosa !

MARELLA : zellosa !

ATHINA :     cazzosa !

LUCILLA :  Scccccc…vecchie bavose ho una percezione…

MARELLA: (guardando nel pentolone) anch’io vedo un uomo, no… è un bambino, no… è proprio un uomo, insomma una specie…d’uomo!

SCENA XII

ATHINA: Occhi a palla… si avvicina. Ma questo è … (entra Guerino) ciao Guerino

GUERINO:   Come conosci il mio nome?

LUCILLA: (indicando Marella) Vedi caro la nostra adorata sorella sa tutto!

GUERINO:  Allora sa anche chi sto cercando?

ATHINA:    No!

MARELLA: Zitta cornacchia… ma certo caro, qui c’è la pozione fatta apposta per te…

LUCILLA: conosciamo il tuo problema e soluzione troverai se la pozione tu berrai !

GUERIN: Certo che avete un brutto aspetto …ma come mi hanno suggerito i romiti l’abito non fa il monaco, prenderò la vostra pozione. (beve)

TUTTE E TRE:   SE DI NOI TI FIDERAI

                           OGNI DUBBIO RISOLVERAI

                           L’ELISIR OR TU BERRAI

E MADRE E PADRE TROVERAI

                           BEVI…BEVI…BEVI

(Guerin beve , le tre streghe gli iniziano a girare intorno a mo’ di girotondo, nel frattempo entrano le ballerine che si allineano di faccia al pubblico ed iniziano la danza “maori” dei giocatori di rugby neozelandesi)

COREOGRAFIA senza musica impostata sul parlato cadenzato delle ballerine

TUTTI :  Se non dormi guai a te

               Guè guè guè        

                 Fai la nanna su bebbè

Guè guè guè

Hai un minuto su per giù

               Uh uh uh

               Dormi ora o mai più

               Uh uh uh

Azione, flessione, torsione,

tensione, arpione, burlone,

cagone, ciclone, coesione

esplosioneeeee  (escono tutti i ballerini gridando)

(nel frattempo mentre le streghe sono rimaste al fianco di Guerino è entrata la mamma che intona una nenia)

MAMMA: dormi, dormi dolci sogni

                mamma e’ qui con te che dormi

                e se il lupo poi verrà,

mamma è qui e ti salverà.

GUERINO: Questa musica, queste parole, questa voce mi è familiare ma… mamma…

MAMMA: Guerin, figlio mio ma sei proprio tu? Sapessi quanto ti ho cercato vieni qui fatti abbracciare.

GUERINO: Si mamma, finalmente ti ho trovata è finito il mio inferno, e mio padre dov’è ?

MAMMA : Non è qui e per trovarlo e conoscerlo dovrai recarti nella grotta della sibilla…

GUERINO: ma perché hai il viso coperto ?

MAMMA: Oh figlio mio, e una storia triste ascolta: tuo padre prima che ci abbandonasse mi picchiava continuamente.

GUERIN:  E perché mai?

MAMMA: Era sempre ubriaco e scaricava su di me ogni sua frustrazione!

GUERIN: No mio padre non può essere stato una persona del genere! Lo sento…qualcosa di lui mi sarà pur restato…non è che anche tu mi stai ingannando? Sei certa di essere mia madre ?

MAMMA:  Ma come non senti il richiamo del sangue ? Vieni lasciati baciare !

GUERIN:  non toccarmi e poi perché ti nascondi dietro quel velo ?

(le tira il velo dal volto) Oh Dio !

MAMMA: Ah ah ah ! Questo è lo specchio dell’anima, guardami e vedrai chi sei. Ti riconosci Guerino ?

GUERIN: No, nooo! Gesù Nazareno aiutami!

(Le streghe gridano, luci, lampi, saette e svaniscono gridando e bestemmiando, Guerino sviene )

SCENA XIII

(musica di sottofondo sull’ingresso degli animaletti che escono dalle quinte lentamente e da posizioni diverse, quindi avvicinandosi a Guerino lo circondano)

ANIMALETTI: Guerino, Guerino sveglia!

GUERIN:  Gesù Nazareno aiutami!! Gesù Nazareno aiutami!!!

(farfuglia ma resta sempre semi addormentato come in preda ad un incubo)

NIGLIO : Calma è tutto passato..

PROTTO:  Svegliati ora fa presto…..

BIATTO:  Come si fa ora se arriva quel essere viscido non potremo aiutarlo!

SETTO :  Hai ragione sbrighiamoci !

NIGLIO:  Guerino coraggio….

PROTTO:  Quelle maledette streghe che intruglio infernale gli hanno dato da bere !!!

BIATTO : Portiamolo via.

SETTO : Forza ragazzi , solleviamolo e portiamolo via.

(lo aiutano ad alzarsi e lo portano fuori scena)

GUERINO:  Sto ancora sognando vedo degli strani animali che parlano!

NIGLIO:   Zitto e vieni con noi.

(Escono)

SCENA XIV

ANGELO: Oh Signore ! Fa che quel giovane valoroso riesca nel suo nobile intento !

DIAVOLESSA:   Prega, prega ne ha davvero bisogno quello stolto.

ANGELO:  La mia preghiera è per lui fonte di salvezza!

DIAVOLO: Perdi il tuo tempo, è già spacciato…

ANGELO: E perché?

DIAVOLO:Sulla sua strada c’è già l’ebreo errante che arresterà il suo cammino!

ANGELO: Stai sbagliando mia cara, gli animaletti del bosco lo hanno già  portato via. Sappi che i tuoi mezzucci con me non funzionano.

DIAVOLO: Ma perché ti ostini a voler aiutare quell’ idiota, lascialo a me e sarà anche più contento.

ANGELO:  Ma sai già che da me non otterrai nulla

DIAVOLO: dimenticavo i tuoi disgustosi sentimenti di altruismo.

ANGELO:   Quelli che tu non conosci per niente !

DIAVOLO:   Mi fai cariare i denti ! Angelo sei patetico !

(Si accende una sigaretta e le butta il fumo in faccia)

ANGELO:  (Tossisce) allontanati da me!

DIAVOLO: Che c’è ? Hai paura di essere contaminato, o per caso di... scoprire che ti piaccio !

ANGELO: Ma non farmi ridere…

DIAVOLO: (cacciando una bottiglietta di liquore) Allora dai beviamo ed ognuno brinderà alla propria vittoria  !

ANGELO: Le preoccupazioni non si affogano nell’ alcool.

DIAVOLO:  Crepa testarda! Te le ho date le opportunità per essere felice. E sappi, che io non mi arrendo e giocherò fino in fondo la mia partita…guarda è in arrivo il mio asso nella manica !

SCENA XV

 

EBREO:  Ma cosa  credi Demonio che io non abbia nulla da fare?

DIAVOLO:   Che?

EBREO:  mi mandi a strisciare sulla strada di un uomo che non c’è!

DIAVOLO: Taci lurido serpente ed ascoltami: quelle luride canaglie del bosco lo hanno portato via, prima che tu arrivassi.

EBREO: E a chi dobbiamo questo lampo di genio? Lasciami indovinare...a quel maledetto Angelo!

ANGELO: Sappi che il maledetto possiede un’arma che va al di là di  ogni vostra perfidia!

EBREO:  Oh…ma che paura sto tremando tutto. E quale sarebbe?

ANGELO:  Il perdono!

EBREO: oh Demonio attento, ora il nostro Angioletto ci disintegrerà con due colpi di perdono.

ANGELO: Povere anime! Spero che possiate riconciliarvi con voi stessi un  giorno… Addio. Vado a continuare anch’io la mia partita ! (esce).

DIAVOLO: Ah, finalmente possiamo escogitare un piano per incastrare il Meschino.

EBREO: Si! Ma questa volta dovrai farlo senza di me.

DIAVOLO:  Come osi contrastarmi!

EBREO:   Sono stanco di strisciare a vuoto.

DIAVOLO:  Non striscerai a vuoto dai retta a me.

EBREO: Cosa mi offri in cambio?

DIAVOLO: Ti conosco vecchia serpe lussuriosa. Ricorda: ne so una più del diav... insomma credi che non sappia i tuoi vizietti.

EBREO:  Ti riferisci alla Sibilla Ridens!

DIAVOLO: Esattamente! Sai bene che senza il mio aiuto non potresti averla! Allora che c’è non fremi più dal desiderio di possederla… farla tutta tua, strisciare la tue pelle squamose sul suo corpo color della luna. liscio come la seta e sodo come l’alabastro…?

EBREO:  (visibilmente eccitato)  Basta, così mi fai ardere …mi hai convinto…

DIAVOLO: Se vuoi avere la Sibilla devi fare in modo che sia prima Guerino a cadere tra le sue braccia!

EBREO:   Sarà semplicissimo per un essere viscido come me!

DIAVOLO: E allora seguimi e dammi ascolto…

(Escono i due ed entrano gli animaletti)

SCENA XVI

PROTTO: Allora Guerino hai capito tutto?

NIGLIO: Non devi farti assolutamente tentare.

SETTO: Altrimenti non uscirai mai più dall’antro della Sibilla.

BIATTO: Ricorda: che lei è una ammaliatrice.

GUERINO: Ho capito tutto!

NIGLIO : E poi ricorda…

BIATTO : Alcina non è sempre genuina.

GUERINO: Va bene allora vado.

PROTTO: Ah, a  proposito, un’altra cosa..

NIGLIO: Stai attento perché la fata può tramutarsi in qualunque cosa…

SETTO: E’ una maga delle trasformazioni…

BIATTO: Non sottovalutarla mai, ora vai.

GUERINO: Come posso ricompensarvi per il vostro aiuto!

PROTTO: Non pensare a noi….

NIGLIO:  il bene non va mai ricompensato…

SETTO: in fondo è sempre il male che si paga…

BIATTO: Ricorda i nostri consigli….

TUTTI E QUATTRO:   Addio!!!

GUERIN:   Addio e grazie.           

(Escono tutti)

SCENA XVII

(entra l’Ebreo con le quattro sibille)

EBREO:  Aspettate devo controllare se è tutto in ordine (pulisce a terra) e non  temete… ci sono io a proteggervi!

MERA:  Non abbiamo certo bisogno di un invertebrato come te…

ZERA : sappiamo difenderci da sole!

EBREO: Oh, perdonatemi! Non volevo offendervi mie  meravigliosità, mie splendosità!

MERA:   Taci! Viscido ignorante e sbrigati non abbiamo tempo da perdere.

TERA :  Allora dov’è il Meschino ?

DERA : Avevi giurato di condurci da lui, ma qui non c’è nessuno !

EBREO : Ve lo porterò, ve lo porterò, statene certe e prima che voi pensiate !

ZERA : Sei certo che sia un puro ?

EBREO : Puro…puro come un angioletto…

TERA : Attento a te che se c’inganni, Alcina ti schiaccia la testa come un lurido serpente quale sei…

EBREO: Oh scusate ! Solo un’altra cosa da definire, a proposito della sibilla Alcina…

MERA :   Che altro c’è?

EBREO: Volevo solo accertarmi che  foste a conoscenza dell’accordo.

MERA: Si lo conosciamo…

EBREO : Sapete com’è, un puro per voi vale 100 anni di vita in più…

ZERA : e per te una notte d’amore !

EBREO : Eh no !!! Almeno sette…

TERA : al massimo due !

EBREO : sette !

DERA : tre e chiudiamo l’accordo.

EBREO : No ! No ! Sette !

MERA: quattro !

EBREO : sette !

ZERA : cinque o niente !

EBREO : sette ! o niente !

TERA : sei e la domenica ti riposi e ti vedi le partite su SKY !

EBREO : accetto !

MERA : ed ora portaci il santarellino !

EBREO: In men che non si dica o mie padrone. Eccolo, eccolo che arriva !

(l’ebreo esce ed entra Guerino)

SCENA XVIII

(le sibille circondano Guerino)

GUERINO:  Che stanchezza… però sento di essere vicino…

MERA: A che cosa Guerino?

GUERINO: Alla….alla soluzione…

MERA: Ma è già qui la soluzione

GUERINO : Dove?

MERA: Sono io, guardami… (lo accarezza ammaliandolo)

GUERINO:  ma che mi sta succedendo ? Un’altra volta quel prurito strano per tutto il corpo e nei calzoni!

DERA:  Lasciati andare e non temere

GUERINO: Sento… una strana attrazione verso queste donne !

ZERA : Devi assecondarla Guerino! Se è il tuo istinto... seguilo…

(le sibille gli cominciano a girare intorno)

TERA:        PER OGNI PURO CHE INGANNIAMO

                   CENTO ANNI IN PIU’ CAMPIAMO.

MERA:     PER OGNI PURO CHE INGANNIAMO

                   CENTO ANNI IN PIU’ CAMPIAMO.

 

DERA:       PER OGNI PURO CHE INGANNIAMO

                   CENTO ANNI IN PIU’ CAMPIAMO

ZERA:       PER OGNI PURO CHE INGANNIAMO

                   CENTO ANNI IN PIU’ CAMPIAMO

GUERINO: Ma...ma…

DERA:  Ascolta Guerin c’è un posto dove potrai trovare la tua vera identità e ricordati: chi cerca trova ma non sempre chi ha trovato ha cercato…

ZERA:   Tu nella vita vuoi trovare o vuoi cercare?

TERA:   Se vai per trovare non sai se hai ben cercato !

DERA:   Ma se hai cercato potresti non aver trovato !

    MERA:  Vieni rilassati e’ arrivato il momento di non cercare lasciati andare, lascia a me fare senza la mente impegnare, ti porterò dove si può viaggiare!

GUERIN: Mi sono stancato di viaggiare, ho i piedi che mi fanno male.

MERA:   Chiudi gli occhi e ti farò volare!

     

SCENA XIX

(parte la musica di una tammurriata  entrano le ballerine  compreso Alcina,e l’ebreo, le sibille, tutti  eseguono una COREOGRAFIA, Guerino alla fine cade a terra e scopre che una delle  sibille ha le zampe di capra al  termine le ballerine usciranno di scena e resteranno Alcina le sibille e l’ebreo)

GUERINO: E questo perché mi faceva volare, mi fanno male i piedi più di prima. Ah i piedi, i piedi, i piedi, ho fatto i piedi come due zampogne. Ah! Una femmina con i piedi come una capra.

ALCINA:  Se il segreto manterrai, molto ricco diverrai e da domani otterrai tutto ciò che tu vorrai !

GUERINO: Non lo posso dire neanche al mio migliore amico ?

ALCINA:  Taci, Meschino

GUERINO: Mi chiamo Guerino !

ALCINA:  Taci Meschino e ascolta Guerino

                     il potere potrai avere

                     e la gioia del piacere,

                     col danaro puoi comprare

   e nulla più desiderare.   

GUERINO: Io cerco la fata Alcina ! E sono disposto a tutto purché mi faccia  sapere chi sono i miei genitori ?

ALCINA    : Eccomi… finalmente mi hai trovata…

GUERINO: Cacchio sapessi quanto ti ho cercata ! Allora ora che sono qui scioglimi questa incognita che mi assilla e mi rode fin da bambino…

ALCINA  : meschino stupido e cretino,

puro semplice e sciocchino… 

vieni carino

questo e’ l’antro del tuo destino

hai bisogno di un lettino

di un massaggio sopraffino

che ti stimoli un pochino

entra con me nell’antro oscuro

che ti svelerò il futuro

tra le braccia mie ammalianti

non avrai mai più rimpianti

se con me tu giacerai

il segreto scoprirai

(intanto le quattro sibille iniziano a spogliare Guerino che resterà scalzo con dei mutandoni di lana per poi entrare nell’antro e seguire maga Alcina  )

EBREO : (indicando la strada dell’antro) …prego, prego da questa parte o nobile cavaliere, entra pure Guerino… credimi che uomo fortunato che sei, è meglio della città dei balocchi… lusso…sesso…sfarzo… Bacco, Tabacco e Venere… vuolsi così, colà dove si puote… entra e più nulla domandar.

MERA : Che tu sia il benvenuto Meschino…

DERA  : Affronta il tuo destino…

ZERA :  E con Alcina fa il carino…

TERA : E scoprirai d’esser un principino…

GUERINO : Allora… ditemi, ho nobili Natali…

EBREO : Per ora entra che ti aspetta una Pasqua con i fiocchi…

(lo trascina all’interno dell’antro seguito dalle quattro sibille)   

SCENA XX

(musica celestiale con lamenti e sussurri, quindi cavalcata delle valchirie nel frattempo la scena si affolla lentamente di personaggi, entra il folletto)

FOLLETTO : Prego signori da questa parte, qui si accettano scommesse sulla sorte del prode Guerino… forza ve lo do 10 ad uno se esce e alla pari se resta.

(quindi entrano Anuello, Antiniska e mago Calagabach)

ANTINISKA : Forza fratello chiedi al mago cosa prevede, il tempo è passato ed io ho giurato, e son disperata e disorientata…

ANUELLO : (rivolto al mago) Allora mago, cosa prevedi, esce o non esce, torna o non torna, ti prego rispondi ho qui mia sorella che è incandescente…

ANTINISKA:  dai piglio alle tue arti divinatorie…

CALAGABACH : Miei cari figlioli, in tutta confidenza ma vi pare che se ne fossi certo di ciò che dico e predico, starei qui a perder tempo con voi, sarei già corso alla prima ricevitoria a giocare sei numeri al super enalotto… lo sapete che a chi indovina gli danno 40 milioni di euro. Affidatevi alla fortuna…

ANUELLO : Ma quella è bendata…

CALAGABACH : appunto quindi non vede né prevede…

ANUELLO : Se è così sorella speriamo di essere fortunati, ti dirò non mi dispiaceva Guerino come cognato…

ANTINISKA :  Se è così preferisco affidarmi alla fede e se lui sente ciò che io sento allora sono certa che lo avrò tra le mie braccia…

DIAVOLO : (che è entrata un attimo prima accompagnata dalle streghe) Illusa, confusa ed ottusa ma cosa aspetti ormai lui ha ceduto la sua purezza ed appartiene al mondo dei perversi, la sua anima ed il suo corpo si sono persi tra le braccia della sibilla ed il suo amore per te si è ridotto in argilla !

ANGELO : (che sarà comparso mentre il Diavolo consuma la battuta)

 Non disperare candida figliola c’è un’arma che non ferisce ma che lenisce e che i malvagi non sanno usare…il perdono

DIAVOLO : Ma smettila non continuare ad illuderla.. ammetti hai perso !

ANGELO : E no cara mia mentre tu tramavi e attuavi il tuo diabolico piano sappi che io correvo ai ripari e preparavo la controffensiva… fate largo o impuri lasciate che passi chi ha facoltà di stabilire chi si aggiudica la partita…

SCENA XXI

(Musica religiosa, inizia la processione. Entra il Papa seguito in processione da tutti i personaggi)

PAPA:        Hic est situs ubi ibis

                   redibis non morieris in bello.

                   Hoc est diabolicum antrum

                   Ubi Sibillae bibunt animam

                   Purorum.

 (Escono dall’antro l’ ebreo le sibille e maga Alcina ed infine  Guerino in fasce)

PAPA:    Haec est Sibilla?

GUERINO:  Me meschino ! Il Papa che m’ha colto ignudo come mamma m’ha creato. Che vergogna! Eminenza mi offro a voi con riverenza e vi dico con coscienza che  son colmo d’innocenza.

PAPA:  Tu mi dici codeste parole, ma tutti sanno che nessun uomo finora è mai entrato nell’antro della Sibilla, per poi uscirne puro come tu vuoi farmi credere.

GUERINO:  O Papa, mi prostro ai suoi piedi e non faccio peccato, giurando di      non aver mai tradito i miei sani principi e la mia fede.

PAPA:  Ho già sentito queste parole, pronunciate da chiunque sia entrato in quell’ antro maledetto. Ma nessuno ha mai superato l’unica prova che può testimoniare la verità. Apri le mani, Guerino…

GUERINO:  Si...si…

PAPA:  Impugna il crocifisso e portalo al petto.

(Fascio di luce, musica Gregoriana di sottofondo,a questo punto tutti i malvagi diavolo in testa si ammasseranno sul palco alla sinistra del pubblico, Guerino al centro  gli altri dietro al  Papa che  prega in latino)

PAPA: AGNUS DEI, QUI TOLLIS PECCATA MUNDI

            PARCE NOBIS, DOMINE. ORA PRO NOBIS

            SANCTA DEI GENITRIX.

Alzati Guerin Meschino il mio scetticismo era dovuto alla rarità di questo evento. Tu sei l’unico che non abbia ceduto alle tentazioni della Sibilla. La quale non è riuscita a contaminarti, poiché tu la cercavi per un nobile intento. Se puro sei uscito da questa avventura puoi sentirti figlio di madre natura !

ANTINISKA: Guerino…

GUERINO : Antiniska…

(i due si abbracciano al centro della scena avvolti in un fascio di luce)

MUSICA …

(Entra il cantastorie e si rivolge al pubblico nel frattempo  tutti gli attori  restano immobili nelle proprie posizioni)

CANTASTORIE : Sarà vero… sarà falso…o è stata tutta una farsa ?  Sipario !

F I N E