Mario Solina
SICILIANISSIMA
commedia semidialettale
in due atti
PALERMO 1981
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Io non ho che te,
cuore della mia razza
S. Quasimodo, Isola
Noi abbiamo usi e tradizioni poco studiati, abbiamo glorie ignote da portare alla luce tutto a documento prezioso di storia. Il popolo nostro stato negletto, e cos i suoi sentimenti, le sue passioni, la sua poesia...
E quanti tesori non ci sono palesi, sol perch obliando o spregiando le nostre, per ardente sete di novit appressiamo i labbri alle fonti straniere! A questa classica Terra nostra, maestra ed emula di Grecia in civilt, vincitrice di Atene e Cartagine, e sol vinta da Roma, ma gloriosa cadendo col divino Archimede; a questa Terra, grande eziandio nellabisso della sventura, ingiuriata e dileggiata da chi nato pur ieri, molti serti sono stati strappati dal furore, o dallinsania, o dallinvidia delluomo
S. Salomone Marino, Le Leggende siciliane
I
A PROPOSITO DI SICILIANISSIMA
Con Sicilianissima ho voluto una creazione - favola, dramma e farsa - che la sicilianit, spesso, contestualmente esprime.
Desiderio o ambizione di allineamento, non importa, per sfatare la convinzione logora e improduttiva di risultati secondo la quale il Teatro debba essere storia duna letteratura drammatica e non visione organica e sufficientemente esauriente di tutte le sue componenti.
Condivido le citazioni di Giovanni Calendoli sopra riportate.
Sono fautore di un particolarissimo teatro popolare.
Popolare fu la grecit nellindole dei pi autentici scrittori siciliani; e nel popolare, conSicilianissima, ho affondato le radici.
Ho sempre affidato lavvenire del Teatro alla convinzione di Bernard Dort, secondo il quale esso costituisce un servizio pubblico popolare sulle nozioni di arte e di ricerca.
Condivido la definizione di un teatro popolare prospettata da Jean Vilar: Un pubblico di massa, un repertorio di alta cultura, una regia che non imborghesizzi, non falsifichi le opere.
Alla massa rivolta, con lausilio di umili personaggi, la trama di Sicilianissima, che per annovera quale protagonista un professore (filtro di quellalta cultura attraverso cui la definizione di Vilar si concretizzi).
Alla massa appartengono le vicende del quotidiano, nellintento che suscitino riflessione e non soltanto utilitaristici coinvolgimenti del livello gaudente e del livello naf, per rifarci alle categorie di Fersen.
* * *
II
Nel primo atto di Sicilianissima, con riferimento ai canoni ferseniani, il teatro devasione (spettatore gaudente che consuma allegria grazie al comico, al domestico, al patetico) e il teatro naf (spettatore a adesione acritica, ma generoso e autentico) sono sistemati. Per buona pace del consenso genuino e delladesione allevento teatrale.
Resta da verificare il pi decantato requisito del teatro popolare: lincentivazione di alta cultura, che Vilar pretende da quel servizio pubblico popolare quale il Teatro deve essere.
In Sicilianissima la chiave di volta sta in una operazione culturale per il Teatro (e per la Sicilia, segnatamente).
Questo lavoro, dunque, si colloca - eccentrica stranezza, per allineamento con lenunciata ricerca - nel pi autentico popolare, aspirazione favolistica dove, lungo larco del delirio, preme uniperbole a radice culturale.
E, nel momento di maggior farneticazione, nellapoteosi di quel delirio (forse la favola sta l), si scoprir che, a mente del protagonista, risiede pure in un orgiastico culto del fantastico la radice dellanima popolare siciliana, che in questo culto affonda la sua religione del vivere.
Dopo Nino Martoglio, la cui memoria fresca nella platea, ma planetariamente distante da metodi e forme contemporanee (e anche dalla tipologia dellinterprete-mattatore), il Teatro siciliano piombato nel silenzio.
Colpa della mediocre caratura degli autori (taluni improvvisati o gretti), della scomparsa di geniali interpreti, sempre meno fedeli al palcoscenico? O conseguenza dellappiattimento culturale nelle scelte dei Teatri? (degli Stabili soprattutto, i quali, anzich veicolare nuovi testi, si sono comodamente adagiati nella dormeuse dei decotti classici, posti in perenne circuitazione dai mostri sacri, a scapito delle nuove produzioni).
III
Oppure, conseguenza del mai composto dissidio nelluso dun dialetto ufficiale per il teatro siciliano, che fomenta steccati e fiacca le intenzioni delle categorie menzionate?
Non sta a me dirlo. Certo che - amaro registrarlo - con la morte di Martoglio il Teatro dialettale siciliano si liquefatto.
Con Sicilianissima ho adottato un rischioso tentativo di conciliazione nellambito di innumerevoli requisiti, necessario ad un Teatro di Sicilia che alimenti nuovicontenuti.
Perch, sul piano del popolare, i concetti di massa e alta cultura non facessero imbestialire Vilar.
Perch forme e temi fossero consoni alla definizione di Teatro, che ho riportato nellamplificante definizione di Dort.
Perch in Sicilia operatori culturali, registi, attori, potessero intravedere approcci alla base dei quali stiano coraggio, tradizione e cultura della loro terra.
Patria di Brancati, Guttuso, Quasimodo, Pirandello, Sciascia, Vittorini e Teocrito (di Capuana, Verga e di tantaltri mancia!), al requisito culturale i pi recenti scrittori siciliani hanno accordato scarso rilievo, salvo ad umiliarlo con trasposizioni in oscenit filmiche e televisive dun grottesco che rasenta il macabro.
Unimpresa del genere progettato in premessa per Sicilianissima esigeva presunzione ed io, in tal cimento, purtroppo non sono ferrato. Occorreva coraggio, e ho cercato di farne uso.
Dopo Martoglio, era doveroso imboccare una strada per ridare voce, attraverso il binomio cultura e tradizione, al nostro roco Teatro.
IV
Tentativi, verifiche e convinzioni marciano di pari passo. Attraverso Sicilianissima, nel ventaglio delle progettazioni registiche a disposizione, almeno il seme del tentativo potr legittimare limpegno di chi vorr condividere il credo di Calendoli, di Dort, di Vilar e, poco importa, lo sforzo mio.
Palermo, dicembre 1983 Mario Solina
PERSONAGGI
LUIGI RISICA Professore
FIORELLA DE NOVA Assistente
Francolin pulvirenti Pedicure
ANTONELLA PULVIRENTI Moglie del pedicure
PAOLO DE GOMEZ Y ALMEIDA
Y AYALA Nipote di Risica
DON VITO CORNICCHIONE Mafioso autorevole
In Sicilia, oggi.
La presente edizione sostituisce e annulla le precedenti.
La scena su due piani:
I)PIANO TERRA (pavimento del palcoscenico) dove, sulla destra, c lo Studio di Risica, con scrivania, telefono, poltrona e sedia rivolta verso il pubblico.
Sulla sinistra, un salottino con divanetto, due poltrone, un tavolino. Sui mobili, suppellettili di scarso pregio e, in evidenza, stalagmiti e stalattiti.
Dal lato opposto al salottino, una ideale comune.
II)PIANO RIALZATO, costituito da una piattaforma di legno, a semicerchio, che lascia scoperta la convessit nella quale si ricava lo spazio gi descritto del pianterreno (I). Vi si accede con una comoda scaletta, adattata centralmente come il peduncolo di un fiore.
Il piano rialzato sar un mezzo ferro di cavallo, ma tale da consentire il massimo doperabilit.
I mobili del piano terra saranno bassi e disposti in modo da non occultare la visibilit del piano superiore. Lo sfondo della pedana sopraelevata (II) riproduce enormi stalattiti e stalagmiti, raffigurate come la dentatura dun mostro e saranno stilizzati in modo da apparire come denti promananti da imponenti gengive.
Sul piano rialzato, due considerevoli cespugli di fichi dIndia, uno per ogni lato.
Risica siede alla scrivania del piano terra, legge un libro sul quale sta per addormentarsi. Indossa vestaglia e ciabatte, ha una retina da capelli in testa. Ha oltrepassato i sessantanni, ha barba grigia, pu anche appoggiarsi ad un bastone. E trasandato. Suonano alla porta. Risica si scuote, va alluscio.
ATTO PRIMO
S INCOMINCIO COL DIRE
RISICA Sonata fuori ordinanza (rientra dalla comune con lospite)
FIORELLA (*)
( unavvenente, procace quarantenne. Elegante, cappotto dal collo alto, reca in mano una valigetta, un ombrellino e, sottobraccio, una vistosa busta contenente libri che fuoriescono)
Finalmente in Sicilia, CAPUT MUNDI! Il Professore Risica? (porge la mano. Risica resta immobile) Fortunatissima, Fiorella DE NOVA
(Depone ombrellino e busta sopra il tavolino. Un libro cade, Risica lascia che Fiorella lo raccolga)
Siete il professore?
RISICA No, sono lArcidiavolo. Per Voi, ho ricevuto caterve di segnalazioni. A giudicare dai sostenitori, Vi spetterebbe un seggio alle Nazioni Unite...
FIORELLA (con uso spregiudicato delle sue grazie) Chi ha pi polvere spara Io, oltre ai mortaretti scientifici (indica la busta), sparo polveri damist
RISICA E fu subito meritocrazia!
FIORELLA E ho pure larma segreta, io
RISICA Un clistere di modestia vi farebbe bene
FIORELLA odio le lavande gastriche
RISICA CAJORDAZZA !
FIORELLA Che avete detto?
RISICA ho detto: viva la Contessa del Bal Tabarin
FIORELLA io sono baronessa (sappressa a Risica) Posso?
(senza benestare, toglie il cappotto. Emergono una vistosa scollatura e prorompenti seni)
RISICA Vade retro. Se larma segreta sta nella sinfisi pubica... non c uccello che voli. El pube de oro!
FIORELLA (corregge) El pibe de oro: Maradona
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(*) Questo personaggio denoter marcato accento emiliano; subordinatamente toscano o romano. Risica imiter laccento prescelto quando vorr usare toni canzonatori nei confronti di Fiorella.
RISICA ma quale Maratona e Salamina! Femmine scellerate abbiamo in giro: IN HOC SIGNO VINCES! (ostile, indica le grazie esibite)
FIORELLA E lo slogan dellimperatore Costantino
RISICA ilmarchio di fabbrica delle PALLE MOLLE (un equivoco gesto fumatorio). Finora, nessuno ha osato attentare alle mie sacrali BIGLIE di CORINDONE (stringe i due pugni in basso)
FIORELLA (a voce bassa, conta con le dita) ...Fluorite, apatite, CORINDONE e diamante. Per durezza, Vi siete posto al penultimo grado della Scala di Mohs
RISICA e voi allultimo della mia
FIORELLA (fra s) il nemico appare inespugnabile
RISICA Come mai questo sbarco di una studiosa (emiliana, romana o toscana etc.) in Sicilia? Meglio Assistente in (Roma), che professore in questIsola detestabile. O, le Colonie, attraggono come fiere alla vista del sangue?
FIORELLA Detestabile, altro che! Ma, con uno sbarco, visto che carriera ha fatto Garibaldi? (Risica la squadra)
RISICA s, ma dopo lo sbarco, Garibaldi fu ferito...
FIORELLA (offre una sigaretta) Vuole?
RISICA Senzamaiddio! Trinciati di polenta Risica non ne fuma. Schifu...
(Fiorella depone borsetta e sigarette nel posto pi prossimo a Risica. Scruta lambiente)
Belle! ( verso le stalagmiti, indugia, le sfiora)
RISICA (con balzo felino, mentre Fiorella carezza le stalagmiti, ruba dal pacchetto una sigaretta, se ne gode il profumo sotto il naso. La nasconde. Al pubblico)
Poi ma fumu: sta scimunita, saziu non ne deve avere
FIORELLA Stalagmiti! (con dolcezza, le indica)
RISICA NO, ZANNE DI LATTE del professore Risica
FIORELLA (sorriso di compiacenza, poi indica le stalagmiti) Mi sento in bocca a una balena
RISICA Sapete De Amicis come defin la capitale di questIsola?
FIORELLA Terribile
RISICA e fu molto stitico
FIORELLA (insinuante) So che Lei, in Olanda, colp con la frase LEuropa agli europei, la Sicilia allUganda
RISICA (fra s, smemorato) LEuropa agli... la Sicilia allUganda
FIORELLA Pare che in un Convegno abbia cos esordito Signori, io vengo da Palermo, ma sparo col cervello, non con la lupara! E, fra le risate generali, abbia imperversato Voi siete abituati ai nostri famelici emigranti. Io, quanto a fame, posso contentarvi, un po meno quanto ad ignoranza
RISICA (cerca di ricordare) Quanto a fame...
FIORELLA Eh? (spera una conferma)
RISICA E Voi, prima delle pubblicazioni, esibite queste credenziali?
FIORELLA Una cosa ci accomuna: il disprezzo per i siciliani
RISICA E che altro avete in serbo, per questo sbarco?
FIORELLA Tutto ci che Lei detesta, professore
RISICA Dottoressa De Nova, il Preside di Geologia cos intimo da interessarsi a lei mitragliando telefonate?
FIORELLA Certo: compagno politico e socio in affari di mio padre
RISICA E il Sottosegretario alla Ricerca?
FIORELLA Lonorevole Sottosegretario fratello di mamma
RISICA baronessina, sa quale favore mi dovrebbe fare?
FIORELLA Onoratissima, professore. Tranne che non chieda di calarmi le mutande
RISICA Lei deve - mutandine a parte - chiamare tutti gli amici che mi hanno assediato, e deve dire: Risica mi ha incaricato di salutarvi, uno per uno. Poi mi ha detto che, lui, di Rettori, Ministri, se ne pulisce... le scarpe. Anzi: il culo! E che, sul pi bello, lho presa per un braccio (le va contro) e lho catapultata dalle scale!
(fa per buttarla fuori. La De Nova prende la valigia. Sta un attimo in atteggiamento di sfida. Poi rispettosa)
FIORELLA Ho sbagliato in qualcosa?
RISICA I lacch del potere li esecro, mi sinquina la saliva solo a nominarli. Per questo vi ho ruzzolato dalle scale. Voi siete, signora De Nova
FIORELLA signorina, per essere esatti! (depone la valigia)
RISICA signorina, siete la pi sporca ruffiana che abbia aspirato ad una Cattedra
FIORELLA ma professore
RISICA s, siete STERCUS MIRABILIS: cacca paludata da scienziata! Uninsolente mai vista, che sputa sul vassoio dove espongo...
FIORELLA mhanno soffiato che odiate questa terra a spada tratta
RISICA e vi siete fiondata sul mio PUNTO DEBOLE!
FIORELLA arrabattarsi umano...
RISICA che bel tiro le hanno giocato!
FIORELLA un tiro?...
RISICA (con ghigni mefistofelici) Lhanno infinocchiata!
FIORELLA Ci sono cascata?
RISICA e siete caduta male. Che rumore di ossa rotte sento in questa stanza! Vi hanno detto Con Risica, insulta la Sicilia ed entri nelle sue grazie
FIORELLA Due gaglioffi mhanno detto Fiorella, sta attenta, Risica ANTISICILIANO. Chi parla a favore dun siculo, lo sbrana. Ho tentato la Vostra fobia. Mi hanno detto anche...
RISICA Vi hanno detto che quando i MANGIAPOLENTA insultano, io divento un traliccio? E che, quando gli industrialotti del Nord mi sfrecciano sotto gli occhi con i loro cabinati, io volto la faccia schifato e mi rifugio sulle Acque dellisole dolci del Dio, o fra i verdi colli di Tindari. L una voce mi ammonisce Loro hanno i panfili, noi abbiamo i NOBEL per la letteratura. Quale Nobel ha procurato la giungla mercatoria? Spennellati dilarit, siete una realt tragica
FIORELLA guazziamo nella stupidit (fra s) sto rosolando. Mhanno buggerata (A Risica) allora un amore sfegatato
RISICA No: omaggio alla Storia oltraggiata. Le Maschere di PIRANDELLO, Nobel a tre pizzi, protestano - eternamente vive - mia nordica burina. Questi Nobel sono ITALIANI quando fa comodo fregiarsene? E poi, per gli altri giorni, la loro terra uno schifazzo? (verso Fiorella) Italioti, vi sbrano!
FIORELLA la culla della nostra cultura siciliana. (dolce, flemmatica) Ho sempre adorato la Sicilia: solo stavolta, per perfida coincidenza, lho rinnegata
RISICA siete troppo ruffiana. Ruffiana e voltafaccia. SPUTARE sulla Sicilia, prima, vi andava a meraviglia. Ora non consento di vomitarmi in faccia
FIORELLA io non vomito, amo. Io adoro la Sicilia. Fu Teocrito il primo poeta universale. Siciliano, come Brancati, natura straripante di quest Isola. E qui ho
conosciuto lamore per la prima volta. A Stromboli, amai un pescatore... e mi sembrava un principe! Resta il principe pi suggestivo che ho stretto fra le braccia: forte e policromo, come le vostre tinte
RISICA col vostro bastardo romanticume, Voi tentate di strapigliarmi per il culo. Ma il principio della Vostra fine. Qui, dipende tutto da me. E, quant vero Dio, in cattedra, non ci salirete mai. Siete una canaglia
QUANDO IL QUARZO E IL FELDSPATO
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FIORELLA ...Dopo Stromboli, questa Canaglia fu trasferita. LAfrica, perdutamente povera e felice, fu dalla parte Sua (indica Risica, squilla il telefono)
RISICA (risponde) Interurbana? Attendo in linea? No, attendo in trincea, parola mia! (pausa) E il professor Lodetti? ...La De Nova le sta a cuore? LHO GIA SISTEMATA, collega mio... (sguardi ostili sulla De Nova) Certo che in buone mani. In mani migliori non poteva capitare. Arrivederci, caro Lodetti. Ma come no, stia tranquillo (ritorna in salotto. Un sospiro, poi allimprovviso)
Me lhanno ammazzato!
FIORELLA (terrificata) Chi Vi hanno ammazzato?
RISICA un cane chiamato Argo
FIORELLA come il cane di Ulisse
RISICA quello era un bastardo. Il mio era un purosangue. Di padre ORGOGLIO e di madre COSCIENZA era il mio Argo. Caini, me lhanno ammazzato
FIORELLA la solita pasticchetta dei vicini? Dava fastidio?
RISICA signorina, di un CANICIDIO ideale parlo
FIORELLA se un CANICIDIO, transeat! (smorfia di vezzeggiamento sdolcinato)
RISICA s, ma non miagolate. Perch, in questa terra, si fanno pure tanti GATTICIDI
FIORELLA ma quando i GATTI muoiono (si addita smorfiosamente) i TOPI ballano
RISICA qui topi non ce n, ci sono CRASTI
FIORELLA CRASTI? E chi sono?
RISICA se resterete, ne conoscerete tanti. Crasto... viene dal greco KRASTION: gente di malaffare, brutti ceffi. Insomma, gente del Vostro rango (occhieggia al pubblico per sottolineare letimologia inventata )
FIORELLA (noncurante, con dolcezza) Furono anni in cui, sulla scorta di Bascom... Le onde e le spiagge
RISICA opera magistrale! (al pubblico) Questa, Bascom, lha studiato in cartolina
FIORELLA ...dalle spiagge dAfrica, continuai a FLIRTARE con le vostre. Le spiagge sono eserciti mutevoli di sabbia. Cominciai a somigliarci, INQUIETA e MUTEVOLE anchio, alternando amore ed ansia per la Sicilia. Gi allora, prescelsi questISOLA
RISICA siete volpina, ma Vi fotto lo stesso. Al concorso, INIDONEA Vi faccio
FIORELLA non sono volpina. Sono un innesto del quarzo al feldspato: dura come quarzo in roccia cristallina
RISICA e per quale minchiata sguazzate nel feldspato?
FIORELLA perch sono selvaggia, come questIsola. Non cerco Cattedre, ho la mia dignit, io! (squilla il telefono, Risica risponde)
RISICA S, come no. Ma si figuri: per la De Nova questo e altro. Ma quale disturbo, laspetto a braccia aperte. Arrivederci (riappende il telefono, poi fra s) A braccia aperte, e a scudiscio armato. Stanno arrivando tutti. Sono accerchiato
FIORELLA Ma chi Vi sta accerchiando?
RISICA C il Secondo SBARCO degli ALLEATI. Pu succedere di tutto. Pare che abbiano teso un AGGUATO
(attira sul PIANO RIALZATO Fiorella, che segue Risica. Entrambi salgono sul piano rialzato)
( ------------------------SULL ALTA PIATTAFORMA-------------------)
FIORELLA Un agguato? I siciliani parlano sempre a mezze frasi. Chi sta arrivando? Per carit! (Risica conferma col capo) Io prendo la valigia e me ne vado. Si trattasse dun sequestro...
RISICA sequestri di quadrupedi, qui, non se ne fanno
FIORELLA e allora, fatemi andare in bagno
RISICA DIARREA DA LUPARA. Aah, aah! (con artefatta cerimoniosit) Prego, la prima porta a destra, da questa parte (indica una porta inesistente)
FIORELLA m passata
RISICA meno male. Vi stavo incapizzando lo sciroppino per la malaria
FIORELLA quale MALARIA?
RISICA COSA NOSTRA, COSA NOSTRA. Talvolta, questaria cattiva forma sulla pelle chiazze a forma di rosa. Un rosone, vah, sullEPITERMITE di chi fa passi falsi. Questo ROSONE tutto a PALLINI, dun grigio argentato, fantastico (mima un rosone da sparo)
FIORELLA un rosone pois !
RISICA (mefistofelico) S, bedda mia: FLORA a pallini, e FAUNA di CRASTI (toglie la retina dai capelli, la fa roteare sullindice teso, va a deporla sopra una pala di fico dIndia, quasi dovesse usarla come bersaglio. Assesta la retina. La squadra, prende la mira, quasi volesse spararvi contro)
FIORELLA con CONTORNO di zagara e, per dolce, CASSATA: piatti tipici siciliani
RISICA ma quanto siete brava: qui tutto finisce sempre a CUL-IN-ARIA. Come avete detto di chiamarvi? Fiorella? (Fiorella annuisce) FIORIN FIORELLO lamore bello vicino a te (canticchia, sul motivo omonimo) Fiore di LUPARA, se la vita amara Che tragedia, qui tutto una tragedia
FIORELLA qui tutto un TIRO A SEGNO
(attira a s il professore per trascinarlo gi nel salottino. Risica declina)
Lei simpaticissimo, Professore: li porta bene gli anni
RISICA io porto bene il FRAC (si fionda dietro un cespuglio, si nasconde, fa sbucare la testa) Cucuu! (corre a nascondersi dietro il cespuglio opposto)
BABAU-SETTE! (a bruciapelo) Li sentite i lampi?
FIORELLA i lampi, semmai, si vedono
RISICA io li sento. Si sentono e basta
FIORELLA non vedo niente
RISICA siete pure cieca
(testa e mani verso il cielo, insegue lampi inesistenti per catturarli)
FIORELLA Ma che fate, che fate? Acchiappate farfalle o Vi preso il fuoco?
RISICA il fuoco c pure. Un fuoco grande. Ma come, non li vedete questi lampi?
FIORELLA io vedo fichi dIndia
RISICA (imita un volatile) Uuh! Uuh! Uuh! Neanche questuccellaccio vedete?
FIORELLA Io vedo un pavone, appollaiato sopra uniperbole
RISICA i siciliani soffrono diperbolite, ma nelle mie viscere si agita il brontolio dun gallo
FIORELLA un galletto siculo! (imita il verso del gallo) Chicchirichiii!
(canta e danza sul noto motivo) Ciuri, ciuri, ciuriddu i tuttu lannu
RISICA il mio gallo ruggisce, non farfuglia queste super cavolate
(la esecra mentre canticchia e balla. Fiorella si ricompone)
Guardate alla finestra: corre un fiume senza spartiacque
FIOREI.LA Ma quale finestra? Avete deciso di farmi uscire pazza?
RISICA c, c (va verso lo sfondo, finge di aprire le persiane di uninesistente finestra)
Cittadini, da questa finestra, fra qualche minuto, parler lonorevole Fiorella De Nova... (verso Fiorella) E qui... comincia linquacchio
FIORELLA qui comincia il raffreddore. Se aprite finestre, stecchiti si resta, lINCACCHIO... mai comincer
RISICA Cittadini, per inquacchioso imprevisto, il comizio della Professiressa De Nova non avr luogo. La sostituir io: Siciliani, vogliamo finirla di buttarci gi? Vogliamo ricaricarci? Sangue di cimicia, volete svegliarvi?
FIORELLA Che hanno detto?
RISICA hanno detto di s (chiude la finestra inesistente)
FIORELLA e ricarica sia! Riviva la pi grande Sicilia!
RISICA Ruffiana
FIORELLA senta, professore, lei ricarichi, per smetta di massacrarmi
RISICA ho letto la Vostra monografia sul basalto. Ci manca una rotella, ma non male (va allideale finestra, finge di aprirla, individua qualcosa in lontananza)
FIORELLA uno zuccherino, finalmente!
RISICA Silenzio! Non blaterate, vedo UN UOMO e sembra doppio (sisforza di decifrare)
FIORELLA diplopia. E diplopia, senzaltro!
RISICA ma quale diplopia! E PANAGULIS o il CRISTO di Monreale? Come si rassomigliano!
FIORELLA Eppure, c una bella differenza
RISICA non ce n, bestia. A Cristo, le sue gesta, chi gliele ha scritte? I Quattro Evangelisti! E a Panagulis? Gliele hanno scritte. Entrambi avevano qualcosa da dire, ma furono altri a mettere nero su bianco. Il libro sul basalto, a Voi, chi ve lha scritto?
FIORELLA Non i Quattro Evangelisti
RISICA Pizzuta
FIORELLA Confusionario (fascinosamente dolce)
RISICA Cortigliara emerita
FIORELLA Visionario. I miei libri non sono scritti da altri. Stavo dicendo che... anche lei un incrocio di quarzo e feldspato. E quando quarzo e feldspato si uniscono
RISICA mettono al mondo figli brutti come scarafaggi
FIORELLA nooo, compongono montagne
RISICA a cataclisma avvenuto, le montagne possono incontrarsi. A proposito, dov lombrellino? (lo cerca) Potrebbe servire per assestarvelo addosso, se lei non si offende per un progetto cos sentito, anche se poco aggraziato
FIORELLA lasci stare gli ombrelli, di montagne parlavamo. E la Sua, Professore, una montagna di solitudine, non meno della mia
RISICA (incassa) Sono un isolato: per ci sono razzista. Contro chi vorrebbe che, in Sicilia, la vergogna di essere poveri si debba pagare, come in America, quella di essere negri
FIORELLA Razzista, che Vi manca?
RISICA Tutto e tutti. E sapeste, questa Terra, come mi manca. Certe volte mi trema sotto i piedi
FIORELLA (un attimo pensosa, poi) Cominciamo dagli esseri animati. Ne volete, qui, in carne e ossa?
RISICA Qui, non si pu
FIORELLA aguzzate lingegno
RISICA non lo aguzzo per chi non merita
FIORELLA Consentite che lo aguzzi io? (Risica fa cenni di accondiscendenza scettica)
Ho un rimedio. Soldi ne avete?
RISICA quanto a soldi, quota zero!
FIORELLA magnifico, ci prover pi gusto! Faremo cos: telefoner ai parenti. Dir... Beh, quello che dir sentirete. Voi datemi solo i numeri. (galvanizzata) Su, via!
RISICA ( riluttante. Fiorella lo trascina dietro un cespuglio dal quale Risica estrae una rubrica. Fiorella lo incita ad aprirla, Risica indica un numero) Questo
FIORELLA (corre al cespuglio opposto. Estrae un apparecchio telefonico, con il quale vagando sul piano rialzato, compone il numero. Alla risposta) Pronto? Signora, chiedo perdono, ma Vostro zio sta molto male. Ha un libretto a risparmio. (pausa) Trecento milioni? Di pi, signora. S, proventi dei suoi brevetti. Vostro zio ha inventato un sistema che desalinizza lacqua del mare. Venite subito: con queste cifre, la tassa di successione brucia. Ah, dica agli altri parenti che si affrettino: ogni giorno che passa un invito a nozze per il fisco. Grazie. Arrivederci. Arrivederci (blocca la comunicazione, si frega le mani. Depone lapparecchio telefonico)
RISICA avremo un pellegrinaggio, siete uscita pazza?
FIORELLA avrei voluto partire, dopo le Vostre speronate. Ma ora resto
(squilla il telefono. Fiorella blocca Risica che sta per rispondere)
RISICA rispondo al telefono, Fiorella
FIORELLA un moribondo al telefono sarebbe un miracolato
(risponde con tono da annunciatrice)
SEGRETERIA TELEFONICA del professor Risica. Il professore gravemente ammalato. Prega i parenti di raggiungerlo con urgenza. Grazie (blocca il telefono)
RISICA miracoli dellelettronica! Fiorella, siete formidabile: si stanno passando la voce quei becchi! (i due si danno allentusiasmo)
FIORELLA professore, al posto della Cattedra, lo merito almeno un bacio?
RISICA non uno. A questo punto, dieci baci Vi darei. Ma fate schifo lo stesso
FIORELLA ora, bando alle invettive. Non pretenderete che io mi perda questorgia di sciacalli. Non aspiro al Vostro letto matrimoniale, ma una branda lavrete
RISICA (scurissimo) dottoressa De Nova, tutto questo putiferio lo fate per la cattedra oppure... per sbellicarci dalle risa
FIORELLA lei che ne pensa?
RISICA (squadra la De Nova) Ho una meravigliosa poltrona-letto: di notte ci potrete dormire, ma di giorno, seduta in quella poltrona, starete come un Papa. Per un Papa che ride, ride. Che ride a crepapelle (sbuffano in una lunga risata)
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UNA GRADITISSIMA SORPRESA
(Si spengono le luci per un attimo. Al loro riaccendersi Fiorella esce dal cespuglio dietro al quale era nascosta. Estrae con ritmo frenetico la divisa da crocerossina. Veste un camice scol-
lato, affinch persista lemergere dei seni. Poi, da dietro le quinte, con Risica trascina una sedia a dondolo dove il professore andr a sedere, frontalmente esposto. Alla sinistra del professore, Fiorella colloca uno stativo dal quale pende un flacone per fleboclisi. Il tubicino
collegato ad una mano del professore con appariscenti cerotti. Sulle gambe di Risica, che si culla sulla sedia a dondolo, un plaid dal quale fuoriescono i piedi. Il professore mette una papalina in testa. Poi, saccascia boccheggiante sulla sedia. Fiorella porta sulla scena un tavolino basso, due bottiglie dacqua, di cui una ha come tappo un bicchiere capovolto. Posa sul tavolino un panno bianco sul quale adagia medicinali, siringhe, una campanella da chiamata)
RISICA (suona la campanella. Poi, lamentosamente, quasi stesse per spirare) Ah...ah...
FIORELLA (mentre indossa un copricapo bianco) Comandi, signor Professore? (fra s) Suono breve: un bicchiere dacqua (prende il bicchiere, versa dalla bottiglia, porge a Risica che beve)
RISICA (non finisce dinghiottire che, a causa di unincontenibile risata, polverizza i sorsi) Sono servo-assistito: come le fuoriserie! Per, un suono breve non vuol dire VODKA. Lacqua nellaltra bottiglia. Qui si attenta a un ammalato in stato pomatoso
FIORELLA prova generale semiriuscita (isola la bottiglia della vodka) Ora, recitare la parte!
(Risica prova e riprova il suo boccheggiare. Bussano alla porta. Fiorella introduce dallideale comune i visitatori) Avanti, prego. Avanti.
FRANCOLIN (Parla con strambo accento piemontese. Zoppica, compare dopo Fiorella, seguito dalla moglie Antonella. Ognuno dei coniugi reca in mano una valigia. Francolin indossa un cappello piumato, una camicia sgargiante e una cravatta su cui spicca un fermacravatta. Reca, nellaltro braccio, un cappotto, indossa un fascia collo)
C permesso? Dov el m car mons professor? (depone la valigia, sospinge la moglie che ammicca verso Risica)
ANTONELLA (indossa un cappello nero con veletta. Sotto uno spolverino nero, indossa capi con fantasie sgargianti. Tacchi altissimi, sui quali incespica. Al collo, collane di pessimo gusto. Anelli baggiani su entrambe le mani) Pirmesso, possiamo INTRADURCI?
FIORELLA avanti, avanti! (li accompagna da Risica) Eccolo qua lo zietto, ci teneva tanto a rivedervi (Misteriosa) Teme di non farcela. Ma non niente: unemiparesi al braccio sinistro e alla gamba. Solo mezzo lato. Pare abbia anche un micro-infarto. Purtroppo ha perduto la favella
ANTONELLA La FARELLA ha perduto? Che disgrazia, gli piaceva tanto cucinare. Ora, senza farella, sinquacchier li cavosi
FRANCOLIN (alla moglie, sgarbato) Una pipita nta la vucca appi. Vah, nun parra
FIORELLA la prognosi riservata
ANTONELLA ha stato sempre un uomo riserbato (il marito le d uno strattone per incitarla a non dire stupidaggini) Sempre un gentilmino ha stato. Per questo ci siamo pricipitati, non per altro
FRANCOLIN in nome dei calli, quando si tratta di zio Luigino, Francolin e consorte sono due ALISEI. (a Fiorella) Cortis tota
ANTONELLA (al marito) parra talianu, ca ci fai pi fiura
FIORELLA (sappressa a Risica, amorevole) professore, sentite? A rotta di collo si sono precipitati
ANTONELLA Immecchenossidica, abbiamo lasciato lAMPULLATORIO che aveva la cura (vuol dire coda) dei malati. Il mio coniugio ha detto: Andativini alli casi. Mio zio, il prifissore di CADEMIA, STA INTOSTANDO. Immecchenossidica abbiamo lasciato Torino con le eliche e con le ali: bruhum! (volteggia a braccia tese)
RISICA Nell, con il RIOPLANO si dice (rinviene e si accascia)
FIORELLA Che dolcissimo nome: Nell. Sentite che trasporto ha per voi lo zio
(a Risica) Visto? Lavete chiamata, e Nell, - imm che no si dica - subito qua
(con sguardi furtivi) Per Voi, Professore... (gli fa il gesto di cucirsi le labbra. Poi a Francolin) Avete lasciato lAmbulatorio Siete medico
RISICA SPECIALISTA DE-AMBULATORIO: callista, vah! (c.s.)
ANTONELLA potologo. Veloce pi del rioplano, vola sopra le piragne di Trin, bombarda i nemici e li annienta immecchenossidica: il mio potologo la pi prestigiosa Compagnia per la lotta ai calli
RISICA s, CALLITALIA! (assimila ad ALITALIA, imita un aereo e si ricompone)
FRANCOLIN (alla moglie) Madama moj, podologo, podologo! POTOLOGO il villanzone che pota gli alberi. Ai miei livelli, si dice PEDICURE (pronuncia pedicure con enfasi francesizzata)
RISICA (al pubblico) CALLISTA della peggiore razza. Ventanni fa, per un occhio di pernice, immecchenossidica stavo perdendo un piede nelle sue mani (Antonella sta per guardarlo, Risica si ricompone)
FIORELLA Per andare al sodo, zio molto malato (Risica fa gli scongiuri. Estrae ed agita un corno rosso) Bisogna sistemare questa spinosa questione ereditaria (scorge Francolin in smorfie di dolore) Ma, Voi zoppicate. Un callo ribelle?
FRANCOLIN con me niente calli ribelli, cortis tota: una semplice SLUOGUATURA DI PIRAGNA
RISICA dolce idioma italico!
ANTONELLA Francolin dellanima mia, siediti se hai male (Francolin resiste) Io, con la signorina, sistemo la questione mortuaria
FIORELLA figli ne avete?
ANTONELLA niente PROLIA. Ma per fortuna abbiamo Pilly, una cagnetta che fa deliziare
FIORELLA e allora, con tutta la Pilly, eredi universali! A proposito, consiglierei di far venire qui il direttore della banca. Cos il libretto di due miliardi e mezzo...
(Antonella, per lemozione, sviene fra le braccia di Francolin, che la fa rinvenire a schiaffetti) potr intestarsi ai parenti pi cari. (suadente) Lei, professore, deciso ad intestare a loro i suoi risparmi?
RISICA (in risveglio, balbetta) S, s, amici, parenti cari, va bene, risparmi (Francolin e Antonella si danno a furtivo entusiasmo. Fiorella asseconda) Festa ragazzi, datemi una Mela
FIORELLA per che fare?
RISICA per giocare al TIRO A SEGNO: Francolin fa il BIMBO e io GUGLIELMO TELL
FIORELLA vaneggia... Bene, sarete molto stanchi. Vi ho preparato un bel letto matrimoniale. Cos potrete riposare, in attesa che giunga Paolo de Gomez
FRANCOLIN Nell, in nome dei calli ! (la moglie sera allontanata a curiosare) Nell, non startene l, vientene qui (indica le valigie da trasportare. Poi a Fiorella) A Trin mi fa lo stesso, e lasino (indica s), a furia di MANIPOLEGGIAMENTI METACARPICI, si strafotte di calli (mostra, con smodata tragicit, i palmi delle mani. Antonella si avvicina alle valigie con passetti quasi sulle punte e tenta di sospingerne una, con piede e ginocchia. Mostra - con gesti di maliarda - le proprie unghie lunghissime e laccate, come per dire: una signora come me non pu rovinarsi le mani) Signorina Forella, scientificamente approvato che incavicchiare pesi fa male met AL CARPO (alza una mano), e met AL TARSO (indica un piede). Al tarso, poi!... Vede, si producono callosit a testa panoramica
RISICA A TESTA DI MINCHIA, qui, si producono i calli!...
FIORELLA capisco (esecra Risica per limprudente interloquire. Poi ai coniugi). Su, vi aiuto
(Francolin impugna di malavoglia le valigie, seguito da Antonella e da Fiorella. Tutti e tre ESCONO dal lato opposto allideale comune)
RISICA (soffiandosi con un lembo del plaid) Callista e consorte sistemati!
FIORELLA (rientrando) ... immecchenossidica
RISICA (bussano. Verso la porta) Arriva il gran erede di CARLO MAGNO!
FIORELLA (preleva Paolo dallideale comune) Signor Barone, avanti! (Paolo fa ingresso. E longilineo, ancheggiante, vestito da gag. Ha voce fine, stridula. Ripete meccanicamente le locuzioni ecco-bene, ecco-bene-dunque, che dovr intercalare spesso. Denota la puzza al naso e una carica dimpazienza repressa) Quale magnifica sorpresa: il baronetto Paolo de Gomez y de Almeyda y de Ayala!
RISICA questo Casato qualche sillaba poteva risparmiarla
FIORELLA (esecra Risica con focosi sguardi) dicevamo che il Baronetto giunge, messaggero del padre, sicuramente per un auspicato gesto di pace
RISICA E lArcangelo: lArcangelo Gabriele, signorina! O lApostolo Paolo di META- TARSO?, quello a testa... panoramica
PAOLO (noncurante) Non v stata mai guerra. Piuttosto dica, signorina, la storia dei miliardi testuale o fregnaccia? (si accorge finalmente dellammalato) Ah, laugusto infermo! Cointestare ai discendenti un guizzo felino del cuore, a salvaguardia di lignaggio... e praticit, ecco-bene
RISICA (respiro affannoso, un grido profondo) Staiu murennu. Controllatemi lattasso glicemico... Vedo lArco di Trionfo e larco delle stelle: a Parigi, finalmente. Signori, in carrozza! Per i Campi FLEGREI!
PAOLO sarebbe Elisei. Comunque, per uno stato comatoso, basta lassonanza, sorvoliamo
RISICA sorvoliamo? Allora voglio il paracadute. Colonnello Rocchi, si ricordi che di mamma ce n una sola...
FIORELLA Anche di zio ce n uno solo. E non vogliamo perderlo (ai coniugi che rientrano) Delira... (convenevoli di saluto fra Paolo e i cugini)
RISICA S, uno solo. Per sta partendo (fa il segno di morire)
Colonnello Rocchi, torno da mamma, decollo. Spazio, pi spazio!
FIORELLA resti, resti. Almeno il tempo...
ANTONELLA ...perch il Fischiolo non ci sporpi...
RISICA lo so, col Fischiolo non c remissione di causa...
FRANCOLIN che vuol dire?
RISICA cazzi amari
ANTONELLA aaah! (mostra di non aver capito)
RISICA sottigliezze del diritto, Antonellina. Acqua, datemi un po dacqua, e attenti al distillato degli Zar... (Fiorella e Antonella si precipitano a dissetarlo. Francolin, con mimica funebre, esprime a Paolo la felice certezza che Risica sia spacciato. Dopo aver bevuto e intercettato Francolin nel gesto di morte prossima) Ora lo zio guarir. Colonnello Rocchi, dopo questa bevuta, un leone mi sento!
FRANCOLIN al posto dellacqua, che ci avete accavallato Gerovital? (per la rabbia, si morde le labbra, e sinfila un dito nel naso. Fiorella, disgustata, lo addita a Risica)
RISICA si fanno pulizie quando ci sono avvenimenti importanti
FRANCOLIN (noncurante) Noi ci scusiamo. Dovremmo appartarci un attimo (indica Antonella, con una scarpa in mano, che patisce il mal di piedi e fa impazienti cenni). Ilustr zio, la mia madama moj ha mal di trampoli
ANTONELLA il mio signore invece scaccoleggia (imita Francolin, mani al naso)
RISICA (a Fiorella) Supra a vaddara u cravunchiu
FIORELLA (interroga con lo sguardo)
Risica (spiega) Sopra lernia, pure le pustole!
FRANCOLIN nsitoni, forunchioli
FIORELLA volete dire: piove sul bagnato?
Risica siete dunintelligenza sopraffina
ANTONELLA (sempre pi dolorante) Ci permettete? Siamo cotti
FIORELLA prego, concedetevi un po di sollievo!
(i coniugi ESCONO dallideale porta interna)
RISICA Sapete da quanto vi aspettavo? Da prima del cravunchio (verso il posto di Francolin e Antonella, come fossero ancora presenti. Poi, alla De Nova) Signorina, il clistere tira troppo. Allentate la morsa, mi sento crocifisso (mentre Fiorella manipola tubicino e flebo) Ancora ce n? (squadra atterrito la flebo) Minchiuni, un BUTTIGGHIUNI di LAMBRUSCO pare! Signorina, mi gira la testa - quella vera per, non quella panoramica - . Non vedo la pista datterraggio, siate gentile, innestate il radar
PAOLO che non muoia prima dellatterraggio... monetario. Zucchero non guasta bevanda: per il nostro Casato la quota di due o pi miliardi...
FIORELLA quattro miliardi
PAOLO le mie fonti non sono documentate? Oppure un abbaglio?
FIORELLA Quattro miliardi, baronetto. Sono stati accreditati i diritti dellanno scorso. E una macchina da soldi Vostro zio, una roulette magica
PAOLO su cui non avrei puntato un soldo bucato. Eppure qui aumenta, dora in ora, la posta in palio...
FIORELLA Che magnifica sorpresa. Tanta grazia di Dio lavreste mai sospettata?
PAOLO Mai
RISICA MAI!
PAOLO Piuttosto, signorina, per la donazione, convocheremo subito il notaio?
RISICA No, il prete. Immechenosidica, mi voglio confessare. E lora del GIUDIZIO UNIVERSALE. E fuori lorgano: voglio funerali con musiche di Bach! U parrinu, arriminativi
FRANCOLIN (irrompe) Vuole il prete? Allora...
RISICA semu a buon puntu
FRANCOLIN (verso il cielo) Ilustr colonnello Rocchi, a buon punto siamo
PAOLO (in preda al panico) Il prete, vuole il prete. Ma Voi, ziuccio caro, che peccati avete? Siete un santo: tutto casa e chiesa. Anzi, casa e Universit. E siete scritto nellAlbo doro della geologia (a Fiorella) Un prete ci vuole
FIORELLA andate a prenderlo, io non saprei dove trovarlo
RISICA e voglio pure lARCHIBUGIO, anzi larchiatra. LARCHIATRA PONTIFICIO voglio
FIORELLA bene, lo prenoto in VATICANO
RISICA (canta sul motivo del Nabucco) Va-TICANO, sullali dorate/ va ti posa sui clivi e sui calli (verso il pedicure) / dove olezzano trepide e folli,/ (scruta i nipoti, annusa con ripugnanza) aure dolci del SUOLO NATAL
PAOLO Dio, pure la Lirica
FIORELLA Baronetto, lasci stare il Nabucco, vada!
PAOLO S, vado. Poi torno, ma prima vado
RISICA mi pare il signor Fregoli
(Paolo ESCE dallideale comune)
FRANCOLIN io torno da Nell, scusatemi: ha un piede quanto una MONCOLFIERA. E pure io, se non incapizzo impacchi, lanulario mi addiventa come il TINDONE di un CICCOLO EQUESTRE
(ESCE dalla ideale porta interna)
FIORELLA (a Risica) La storia del prete gagliarda. Visto il baronetto come corso a cercarlo?
RISICA ho chiesto un prete, ma torner con lidraulico
FIORELLA (sottovoce) Accentuate la tensione. Io vado ad aizzarli
(ESCE dal lato opposto alla comune)
RISICA (si soffia col plaid, scruta lapparato sanitario) Chi non RISICA non ROSICA, mio caro Don Luigi! (giocherella coi piedi, ricomponendosi allimprovvisa incursione di Antonella )
ANTONELLA (irrompe in camicia da notte e pantofole, sovrastata da una vestaglia con vistose piume rosa e verdi) Ziuccio dellanima, al prete siamo arrivati?
RISICA siamo allestrema-minzione
FRANCOLIN (entra in pigiama e pantofole) Non c remissione di causa (alla moglie, sguaiato) Ancora ti vai sdivacannu? Se vuole intostare, questo un paese libero, viva la libert!
ANTONELLA Cos questo parlar di CHIANCA?
(ENTRA Fiorella)
RISICA Picciotti, siete sordi? Il telefono sbraita
ANTONELLA non abbiamo sentito
FRANCOLIN quando ludito si fa fino... ciarea: lora s avvicinata!
RISICA (urla) Rispondete! (strizza locchio a Fiorella per imporle di recarsi al telefono)
FIORELLA ma, a questora, chi telefona?
RISICA cercano il MORTO
FIORELLA e se cercano il morto, che dico?
RISICA (prostrato) Che si spera, che si spera. Anzi, no, Signorina, fissi un appuntamento al cimitero. A tumulazione avvenuta. Prima, non voglio gente in mezzo ai calli. Tanto, per le solite RACCOMANDAZIONI sar... (scruta allusivamente Fiorella, che avverte il colpo e scuote la testa)
ANTONELLA (affranta) Oh, zio, zio della mia anima
FRANCOLIN (sadico) E della mia no? (Fiorella risponde al telefono; depone la cornetta poich nessuno allaltro capo. Bussano alla porta)
FIORELLA sar il baronetto col prete
RISICA no, con lidraulico
ANTONELLA se porta un fratacchione, lo zio non si confessa. Una luminaria della scienza fare morte arripizzata: li fratacchioni hanno cipolloni intorcioniati e feto alla piragna. Schifu! Fratacchioni niente, vero zietto?
RISICA niente fratacchioni, preti allo stato puro vogliamo! Guardate se ce n uno in quella valigetta (indica la valigetta della De Nova)
FIORELLA (dopo aver cercato) niente preti
RISICA eppure ce lavevo messo io, per dare unEstrema Unzione in pompa magna (occhieggia a Fiorella, alludendo alle manovre per il concorso)
FIORELLA delira, Dio santo
PAOLO (fa ingresso, seguito da Don Vito, che rotea un orologio appeso ad una catena doro sul panciotto) Che calvario!, ho sudato sette camicie
RISICA dategli il borotalco
ANTONELLA (indica don Vito) E questo sarebbi il prete? (a don Vito) Voi non siete sacristano, vero? Siete un parraco di marca
RISICA prete , abilitato al sirbizio FUNERARIO. Colonnello, il tenente Risica sempre in prima linea! Le granate sono a posto, ora carichiamo le mitragliere. Sentirete che Messa Cantata!
FIORELLA delira
ANTONELLA poveretto... (a Don Vito) Insomma, siete parraco o sacristano ?
DON VITO (sfidante) A serbirla, CAPO-PARROCCHIA don Vito Cornicchione, il pi inteso delle CURIE di Palermo e dintorni: il santissimo dei santi (ha baffi, basette lunghe, camicia e cravatta sgargianti, un vestito gessato. Indossa un cappello, con il quale ossequia ostentatamente ed armeggia, ed un gilet. Scoprendo il doppio petto della giacca, ora mette le dita nei taschini del gilet, ora nella scollatura ascellare)
RISICA Squadrone dei Mamma-santissima, allassalto! Colonnello, abbiamo piazzato anche le lupare, quanto prima piazzeremo le bucce di banana (don Vito sobbalza)
PAOLO in stato comatoso, non preoccupatevi (a don Vito)
FRANCOLIN siamo a buon punto...
RISICA il punto, lo decide il moribondo
FIORELLA (a Paolo) ma dove lavete trovato?...
PAOLO lho incrociato per le scale. Prima non avevo il piacere di conoscere don Vito... CORNACCHIELLA
DON VITO CORNICCHIONE, prego
(si scappella, scruta lambiente, batte ritmicamente la punta del piede)
FRANCOLIN (defilato. Nervosamente, canticchiando il noto motivo) E comu si li cugghieru li belli pira... (lapidario) Mafia intervenuta, eredit fottuta! Zio, a che punto siamo?
RISICA a buon punto, sovrano dei calli
DON VITO Con il permesso delle Voscenze, don Vito Cornicchione ha da dire un quarto pi un quarto di palra: mezza palra in totale. In questa casa, non si muove foglia senza il benestare di don Vito, qui prisente e qui assente
FIORELLA mi scusi, io non sono siciliana...
RISICA e allura, cercate di non sgarrare, Fiorella... LA GUARDIA!
PAOLO ora, Aeroporto Kennedy si chiama
RISICA comunque, se abbiamo laeroporto, decolliamo. Colonnello Rocchi, pure laviazione scesa in campo!
FIORELLA (a don Vito) Scusate, la CHIESA che centra? A questo teatrino manca una rotella
PAOLO di rotelle, ne mancano tante
FIORELLA e poi, che centra Don Vito, Don Tizio, Don Caio?
DON VITO don Vito centra sempre. Naturalmente, non centra n don Vizio, n don Maio. E manco questi sfasciallitti squacquaracchiati (con disprezzo verso i nipoti)
PAOLO non raccolgo, ecco-bene: cnsala come vuoi, sempre briganti siete. Ecco-bene-dunque!
DON VITO Baruni, si livassi (lo sposta). Perch - eccobenedunque aiu a stranutari
PAOLO e perch non starnutite? Ecco-bene-dunque (Don Vito finge di starnutire. Provocante blocca lo starnuto)
DON VITO Picch nun vulissi - si stranuto io - che con un cioscione Vi allapanzassi sopra il Vostro castello, con un JET fornito dalle rispettabilissime AEROLINEE DELLALDILA (indica Risica)
PAOLO siete vastaso, don Vito
DON VITO e vui, siti Baruni. Daccuss, semu pari. Comunque, la menza parola detta: leredit di quattro miliardi destinata alla CHIESA (indica s). Sopra i quattro miliardi, si arrestano scorze, le pizzolierete. Chiaro, Barune delle AGLIATE?
PAOLO De Ayala, prego
FRANCOLIN ...ecco-bene (canzonando Paolo)
DON VITO Baruni di chiddu chi vuliti, ma di la premiata casa Risica, li miliardi toccano alla me CHIESA
ANTONELLA com, com?
FRANCOLIN E che don Vito uomo... molto pio
DON VITO don Franco, siddu pio parola doffesa, giungavi una furminante pipita nta sta linguazza impolentunata
FRANCOLIN pio non parola doffesa. Eparola di papa: Voi siete il tredicesimo pio-pio, ca si futte chiddu ch suo (indica Risica) e chiddu ch mio
DON VITO allora ci siamo capiti: li sordi vanno al Pio qui sottoscritto. I mei picciotti avevano venuto con canne mozze, ma, costatate le vostre PIISSIME intenzioni, hanno fatto un viaggio ammatula
RISICA sto morendo. Il Grande Elemosiniere s perso per strada. Colonnello Rocchi, inizi le ricerche con la Protezione Incivile
DON VITO io, a li picciotti, ci lo avevo detto: lupare in frecorifico! In Sicilia (addita gli interessati) i Baroni ce li sbattiamo; i Professori dUniversit: e quelli, sono pi morti che vivi. Quanto ai callisti, li rascacaddi non hanno mai avuto voce in capitolo
FRANCOLIN quando mai, per carit, cortis don Vito! (sottomesso)
DON VITO mi resta solo lei, nobilissima stranra. Io non so, qui, che cabbasiso atturrate (squadra Fiorella ai seni) Ma se distogliete una sola briciola, non mangerete pi polenta. Cornicchione la sua MENZA-PAROLA lha detta. Si augura non doverne dire altra MENZA
FRANCOLIN don Vito, cu tutti sti MENZI (plurale di mensa) mi vinni un pitittu... ca, si acchiappu un liuni, mi lu sbranu cu tutta la crinera
DON VITO sempre pitittu, voi siculi. La vostra inesauribile fame ha consegnato questa terra a pochi operosi come me. Voi ce lavete consegnata, vittime compiaciute del perfido nume dellEmigrazione, che vi degrada nei miraggi delloro. Che vi affoga nella lontananza. E ve ne state ossequiosi ai signori del Nord, dove cercate oro e scoprite merda! Sospesi tra lELDORADO e il dovere - tradito - di dare braccia, entusiasmo per una Sicilia che di voi ha bisogno e che vi scongiura di tornare. E siccome non tornate, il qui presente don Vito continua a imperversare
(Sgomento sulla scena. Don Vito passeggia minaccioso)
FRANCOLIN (smargiasso) Si volevo arridurmi schiavo, in America mingattavo, e no a Torino
RISICA la febbre mi divora. Il Gigante incandescente dispensa fiumi di lava
FIORELLA che spappola la lingua a chi non tace (fremente contro Risica)
RISICA Colonnello Rocchi, attaccate la febbre, impiccatela sullEtna. Che spifferi, che puzza. Il Vulcano sta eruttando, unindecenza. Sputate nel cratere, spegnetelo (mima un vulcano, precipitazione di scorie) Fetore di prodotti eruttivi: LAPILLI
ANTONELLA LA PILLY non labbiamo portata, ci ammancava puro la cagna! Zio Gigino, prodotto di Franco (indicandone il sedere, come punto di fuga)
E-RU-ZIO- NA-MENTO di NATICARIA...
FRANCOLIN e chiamalo PIRITU, daccuss semu lesti!
ANTONELLA (occhiatacce contro Francolin) Glielo dico sempre: non bere gassose, che poi...
RISICA ti fa fare certe figuracce! Hai ragione, Ninuzza, non si appesta cos una casa. Aria. Aria! (si tura le narici; sdegnosi sguardi contro Francolin; fa segno di aprire la finestra. Mentre Fiorella e Francolin sappressano allideale finestra, Risica improvvisamente) Ssst! (pausa dauscultazione generale. Poi, di botto) A terra, tutti a terra! (tutti si gettano pancia a terra) Sento movimenti tettonici nellaria. E lepicentro qui
ANTONELLA bedda matri (sgomenta)
RISICA come minimo un Terzo grado
ANTONELLA e lassassinu cu ?
FRANCOLIN con il TERZO GRADO lo troveremo
DON VITO (si catapulta su Fiorella) Nun si muvissi, ferma! Ecco cu lASSASSINA: lei (indice su Fiorella). Non era impressione, allura. Ave menzura ca sti movimenti TETTONICI li sento... (agguanta Fiorella, la fa alzare)
La colpa sua: vassa sarrimina troppu! (fissa terrificato i seni di Fiorella) Queste sono oscillazioni TETTONICHE della Scala Mencalli
RISICA Giusto: della Scala... MEN-CALLI (gesto di disprezzo verso il callista)
e PIU TETTE (famelico verso i seni di Fiorella)
DON VITO cu sta gran sorta di TETTE, un malatu arresta siccu (anche gli altri si rialzano da terra, dopo mefistofelica risata di Risica) Signorina, tutto questo ben-di-Dio se lo conservi. Don Luigino, di cuore, troppo tenero. Se ci attisa il ventricolo (gesto allusivo sotto il ventre), il Professore vi calcola SENO, coseno e CO-tagente...
RISICA eh, se non ve ne intendete di co-tangenti! Don Vito, ma voi avete visto tutto: ci che , e ci che non . Proprio Voi, quelli del non sacciu niente, nun vitti niente, ora svelate pure i co-seni ! Muffutu addivintastivu?
DON VITO Ostregheta! Davanti a certe esplosioni, muti come si resta? (indica i seni di Fiorella) Prifissore, in questi casi non si tace: si fanno i complimenti. Si palla, si palla! (vuol dire: si parla)
RISICA veramente, in questi casi, si PALLEGGIA (mima un palleggiamento allaltezza dei seni)
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UN PURO SANGUE NON SI ARRENDE MAI
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DON VITO Palla o non palla, ssa binidica a tutti! (si allontana bruscamente)
PAOLO (aggancia il mafioso) E no, no: il barone de Gomez al primo intoppo non sarresta mai!
(va al telefono, compone un numero. Francolin sta accanto compartecipe)
Signorina, interurbana urgente (estrae unagendina. Alla centralinista) Per favore, ROMEZIA: 25.34.17
FRANCOLINterno secco!
DON VITO e chi ci trasi Romezia? Volevate VENEZIA? Un lapis avete fatto
PAOLO (sfidante) n LAPIS, n penna a sfera. Ho detto Romezia, e ci trasi
RISICA ci trasi e ci nesci (mima denaro che entra in tasca e poi esce. Si ricompone)
PAOLO (al telefono) Pronto? Siete voi, ineffabile don Frank?... Anchio Vi bacio le mani. Ve le strabacio. Anzi, mi prosterno
DON VITO don Frank, in unghia e cataratta? (un inchino in direzione del telefono) Seidita, in questo tilefono?
PAOLO s, SEIDITA. Ma ne basterebbero cinque per Voscenza (agita un manrovescio) Anzi, solo due basterebbero (fa il gesto di cavargli gli occhi)
FRANCOLIN (entusiasta) SEIDITA!
RISICA la mano del Signore! Ragazzi, la mano del Signore vi accarezza
ANTONELLA zietto, la mano del Signore non difittosa: ha cinque dita. La mano della Provvidenza ne ha sei
RISICA bravissima! Visto che la Provvidenza abbonda sempre, Sei-dita della Provvidenza, meno due, che avete sulla testa (agita mignolo e indice a mo di corna), fanno quattro miliardi sul mio conto corrente (sovrappone la mano sinistra al braccio destro teso, avanza lavambraccio come per inseguire qualcuno dal dietro)
PAOLO (continua, al telefono) ...Don Frank, un pascolo abusivo: di Vito Cornicchione si tratta. Vuole appapparsi. E accanto a me. Ve lo passo? (ottiene risposta positiva) Don Vito, al telefono. Don Frank vuole parlare con santa siciliana Chiesa
FRANCOLIN (spavaldo) vi vuole baciare mani e piedi. Ora, cercate di non stranutargli nellarecchia (imita la pantomima con cui don Vito voleva abbattere Paolo con lo starnuto)
DON VITO (titubante. Poi, al telefono) Pronti, prontissimi, ai vostri anoratissimi comandi sempre. Menza parola, don Frank. Gli aredi del prifissore non si toccano. Ma chi fa sguerza? La mia Chiesia, dopo il vostro intervento, ALIMOSINE non ne accetta. Sempre ai comandi, don Frank, a sa binirca a Voscenza (blocca il telefono con rabbia. Tutti gli indirizzano gesti di dispetto, sottolineano la sua sconfitta. Impotente, ma imbufalito, a Paolo) E... s binirica puru a Voscenza (si scappella e abbandona con passi pi lunghi di quelli di un generale sconfitto. ESCE dalla ideale comune. Giubilo degli eredi)
PAOLO (si fa al centro, tronfio) Un purosangue non si arrende mai!
RISICA (indica s) ...e un ronzino, nemmeno. Per, come per le onde, ci sono CAVALLI A CORSA LUNGA e CAVALLI A CORSA BREVE
FRANCOLIN e ci sunnu puru li scecchi
RISICA A proposito di quadrupedi, sfondare col Settimo Cavalleggeri. Colonnello Rocchi, avanti coi baiocchi!
FIORELLA che splendido successo, barone. Adesso, entro le cinque, cambiare lintestazione del libretto. Il professore, senza volergli tirare i piedi (Risica agita i piedi come due tergicristalli) pi l che qua. Provvedete (Risica vuol toccare ferro: appressa una mano allo stativo della flebo. Deve subito ritirarsi per non essere scoperto)
PAOLO Certamiente: Alle cinque della sera, faremo il cambiamento (parodiando Lorca) ...S, Alle cinque della sera ora voglio vederlo! Arrivederci
(ESCE con passo trionfale)
RISICA Alle cinque della sera/si architetta una chimera
FIORELLA (contrariata, per deviare lattenzione) Devo mettere il termometro allo zio
(sappressa a Risica, abbassa il mercurio)
RISICA (additando il termometro) Che NASO LUNGO che avete, signorina. Qui si dicono bugie, per questo i nasi allungano (acchiappa il termometro, lo passa in rassegna. Fiorella glielo strappa di mano. Risica contrariato)
RISICA signora Maestra, la mia COMPAGNA DI BANCO (indica Fiorella), Marina Condello, dice bugie: lei che ha fatto la scorreggia
ANTONELLA veramente, la scorreggia lha fatta Francolino
RISICA (in estasi) La scorreggia, che raffinatezza! (concitato) No, signora maestra. E stata Marina Condello (si tura il naso. Poi allimprovviso) Non voglio morire. Aiuto, si affonda. Datemi una zattera. Anche duno ZATTERINO mi accontento
ANTONELLA lo zio vuole il gelato (con apprensione)
FRANCOLIN s, la granita di limone (sguaiato)
RISICA la GRANATA voglio, con uno spicchio darancia e una spruzzatina di tritolo
FIORELLA poveretto! (seda Risica, lo carezza) Ora provvediamo per il pranzo. Su, bisogna stare in forze!
ANTONELLA Francolin, andiamo a imbastire il DESCHETTO
FRANCOLIN cos potremo fare i SOPRA-TACCHI a Don Vito, visto che le scarpe gliele abbiamo fatte. Andiamo, Nell, ottima idea!
(i due ESCONO dal lato opposto alla ideale comune, seguiti da Fiorella. Si fa buio. Poi la luce si riaccende lentamente. Siamo al pomeriggio atteso dai nipoti, ancora sul PIANO RIALZATO)
IL DADO E TRATTO
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RISICA Sono contento, muoio pi leggero (i nipoti, entusiasti, si appressano a Risica che sventola un libretto bancario. Abbracciano e sbaciucchiano lo zio)
FIORELLA stato gentile questo Trombino, ha fatto il cambio in un attimo
(Risica mette in tasca il libretto)
RISICA anime mie, lo vedete questo? Appartiene a voi tre (estrae il libretto, lo sbandiera) Per, lho fatto intestare a nome vostro e mio. Sicch, niente scherzi
ANTONELLA ci ammancasse artro: di patrone a CAZZONE!
FRANCOLIN di PATRONE a GARZONE si dice
(gironzola attorno al libretto per coglierne qualche particolare)
ANTONELLA non potevate arridurvi GAZZONE
RISICA certo, qui gazzoni niente! (cela fulmineamente il libretto per dare scacco matto allinvadenza di Francolin) Ora, sappiate comportarvi: ho bisogno delle vostre cure. Non passi giorno senza che vi senta
FRANCOLIN ci sentirete, ci sentirete
FIORELLA e come li sentirete!...
PAOLO nostro dovere, ecco-bene
ANTONELLA a Torino abbiamo il tilefino: ogni giorno, filo diretto
RISICA che bello, da Torino in FILO-DI-EFFUSIONE: miracoli dellelettro-magnetica! (gesto dattrazione allaltezza del libretto)
PAOLO stata una giornata campale, vorrei accomiatarmi. Col permesso, sintende, del carissimo zio Gigetto
RISICA Paolino dellanima, che strano effetto fanno i miliardi: ORA mi chiami il carissimo zio Gigetto, PRIMA mi chiamavi quello stronzo di Risica.
Colonnello Rocchi, qui la coerenza andata a farsi fottere!
PAOLO erano piccoli lapsus di un impertinente. Lapsus, zietto
ANTONELLA LAPIS era, e il lapis non tince. Fosse stata penna a sfera
FRANCOLIN S, MATITA COPIATIVA! (uno strattone ad Antonella per zittirla)
PAOLOgrazie a zio Gigetto, siamo dei privilegiati. Ora dobbiamo meritarci la sua stima. Io vado. Porto la lieta notizia al Barone padre, che in trepidante attesa. Sapeste come lattende
FIORELLA eh, lo credo!
RISICA Paolino, lo sai che se ti piglia un colpo, il Barone padre almeno un miliardo si becca (Paolo sorride di compiacenza. Nascostamente fa gli scongiuri)
PAOLO a zio Gigetto piace lo scherzo... E ora di andare. Comincio con lossequiare voi, nobilissima Fiorella
FIORELLA mi prosterno, Baronetto. E teniamoci in stretto contatto
ANTONELLA dobbiamo essere culo e cammsa
FRANCOLIN (nauseato) culo e cammsa!
RISICA e allora, saremo CULO E MUTANDA
PAOLO nuoteremo nella biancheria. Arrivederci. E tu, caro zietto, stammi bene. Tanto, la vita umana nelle mani del Padre Eterno
RISICA nelle mani di Dio tutti siamo: di Dio, o di chi, in terra, ne fa le veci
PAOLO Dio sa, dopo siffatto gesto di bont, quante preghiere gli rivolger perch tu possa vivere il pi possibile!
(saluta ed esce. Avr fatto intendere lartificiosit di quellauspicio)
ANTONELLA (a Francolin) prima che Dio faccia le FECI in terra, smammare per Trin. BABALUCIO, non vedi che il barone ha levato lincomodo?
RISICA Nell, Francuzzu beddu, mi raccomando
(i coniugi baciano lo zio e Fiorella che si era premunita dei bagagli. ESCONO dalla ideale comune)
RISICA (con balzo felino, si disfa di flebo, plaid, getta in aria le pantofole, braccia al collo di Fiorella) Colonnello, novemila lire per tre eredi. E guarda quanta ressa!
FIORELLA (abbraccia Risica) Trombino non Vi ha preso per pazzo?
RISICA No, mha preso sul serio. Incollato al suo orecchio, gli ho detto: sotto questo plaid ho una rivoltella. Se non state al gioco, vi spappolo il cervello
FIORELLA e lui?
RISICA (con sussiego, imita Trombino) Spero di non perdere il posto. Porto in banca un libretto le cui spese sono superiori al versamento (gran risata di Fiorella) Per, gli ho pure detto che in futuro... Sapete, Fiorella, mi avete fatto frullare strane idee.
Chiss se, un giorno, il mondo non dar le natiche su progetti che mi sono guardato
dal gettare in pasto (Fiorella colpita). S, ho deciso di vendere a caro prezzo le mie scoperte. M scattato un relais. Il relais della Svolta mi ripete: ORA il nuovo Risica, o sinabissi per sempre
FIORELLA lacqua dun fiume passa una sola volta. Acchiappatela, facilone che privilegiate gli ideali a scapito di voi stesso. Io ho compreso di che pasta siete fatto quando - fiero - mi avete respinta, e potevo darvi utili, prebende, nel segno dellintrigo e del potere. Siete stato feroce quando offesi la Sicilia. Mi avete respinto come se Vi avessi strappato dalle braccia duna madre. E questa madre io lavessi percossa a frustate
RISICA resta un idolo, la cosa pi mia
FIORELLA bisogna saper assistere alla CADUTA DEGLI DEI Comunque, IL DADO E TRATTO. Presto Vi voglio vedere ricco
RISICA COLONNELLO ROCCHI, mi vedrete, mi vedrete!
(mentre cerca di fare ordine assistito da Fiorella, nasconde il telefono dietro il cespuglio, spolvera e carezza alcune pale dei fichi dIndia, CALA LA TELA)
FINE DEL PRIMO ATTO
ATTO SECONDO
Alla piattaforma sopraelevata concava (II) aggiunta una parte convessa, prima mancante. Ne risulter una piattaforma unificata ad incastro che creer un piano unico, costituito dalla precedente sopraelevazione (II) pi la nuova (III). I personaggi opereranno su questo piano unico sopraelevato). Si avr laccortezza di lasciare un congruo spazio fra limite del sipario e piattaforma superiore, sicch il pubblico possa percepire un gradino, che nel palcoscenico distanzia il piano superiore dal piano inferiore. Allapertura del sipario la scena al buio. Lo sfondo celato da un siparietto nero. Il siparietto conclude la sua corsa allaltezza della piattaforma unificata. A tre quarti circa del piano superiore, sul lato destro, si accende, dallalto, una luce su Risica. Il professore indossa cappotto, vestito, cravatta, cappello e ombrello neri. Porta in mano una canna da pesca, un carniere e una sediolina pieghevole. Annaspa come in una nebbia.
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QUI DA NOI CE IL SOLE
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RISICA Ma... io vi ho vista in qualche posto. (a squarciagola) Chi siete? Rispondete. Siete pure scortese
(dal lato opposto al professore, dallalto, altro faro circolare, irradiante luce rosa, illumina una donna vista di spalle, a piedi nudi. Ha sulla testa un cappello da sole a larghe falde, di paglia. Depone per terra un grande asciugamano bianco, che per la proiezione della luce apparir rosa, lo aggiusta come bagnante sulla spiaggia. Indossa un bikini bianco e si volta allimprovviso, verso il pubblico: Fiorella che reca in mano una grande borsa da spiaggia, che depone al limite del fascio luminoso. La borsa chiara, sicch, sia borsa sia indumenti, appariranno colorati di rosa quando lilluminazione in rosa sar al massimo)
FIORELLA Sono qua (una giravolta)... Alle Vostre Spiagge! (Risica non comprende) Alle Vostre Spiagge (con sottolineatura sbarazzina. Risica si guarda intorno. Il siparietto nero scopre - dal basso verso lalto - tre quarti di scena. I riflettori piazzati dietro il
siparietto illuminano il nuovo sfondo sul quale raffigurata una spiaggia ad insenatura, la cui sabbia, dello stesso colore della piattaforma, sembrer la continuazione del suo arenile. Fiorella, con largo gesto della mano, sottolinea a Risica lo scenario che si creato)
RISICA (incantato) Le nostre Spiagge! Ma chi siete? (verso il mare) Sulle nostre spiagge c il sole, ma fa tanto freddo
FIORELLA me ne accorgo (indica la tetra acconciatura di Risica) Sono io: quella del pellegrinaggio
RISICA ah, la Madonna di Lourdes
FIORELLA ma quale Lourdes! Sono la crocerossina...
RISICA ah, siete (accenna a sedersi, teme di sbagliare, desiste. Al pubblico) Savisse a sconocchiare, megghiu ca non mi siedo
FIORELLA quella che Vi ha reclutato lattore del Centro Sperimentale. Che recitazione! Pareva un vero pezzo da novanta
RISICA corbezzoli, Vi riconosco
FIORELLA E quando il baronetto telefon a don Frank? Ridevo a crepapelle
RISICA anchio, anchio (ride a crepapelle). Ma ero moribondo, guai a tradirmi! (fiscale) Ma Voi con quel costume morite di freddo. Copritevi! Che non abbiate a patire questa prepotenza di fuoco e di gelo
FIORELLA Obbedisco (dalla borsa estrae un maglione beige dolce vita, pantaloni di velluto marrone a coste, impugna un frustino) Ecco, possiamo lasciare lIsola. Prima escursione: Villa Borghese. Ora si pu saltare ostacoli, galoppare Ma Voi, cos, non potete (va nel cerchio luminoso di Risica, gli toglie di mano canna e ombrello; poi cappotto, giacca, pantaloni, camicia, per ultimo il cappello. Risica resta in calzoncini balneari fino al ginocchio, in camiciola a fantasia, indumenti sgargianti, gi predisposti sotto il precedente abbigliamento)
RISICA ora siamo intonati: Scuderia dei Tropici! (si palpa) Ma sono stanco... (squadra la sediolina) Ora massettu. (ci ripensa) Lassamu stari! Si masdirrubbu, sta Marranchiunedda cu la sente?
FIORELLA ecco, restate in piedi. Bisogna sfoltirsi ancora... per un certo unisono
(con calcetti allontana gli indumenti funerei di Risica)
RISICA Caspita se non Vi riconosco: siete LASPIRANTE DI SICILIA! Ma la canna dove lavete messa? (Fiorella gliela indica) brava, meritate tutta la mia stima. A giorni ci sar Consiglio. Nessuno Vi soffier la Cattedra, qui comando io. Dovete restarmi accanto
FIORELLA spogliarsi, spogliarsi ancora...
RISICA per quanto vero Iddio, ho gi deciso
FIORELLA Voi, non io! (Risica annaspa) Che volete fare, volete sedervi?
RISICA no, voglio sposarvi: far di Voi la Signora QUARZO in FELDSPATO (indica s). E ci sposeremo nella nostra Africa
FIORELLA SPOGLIARSI, altro che SPOSARSI! (toglie a Risica la camiciola, i pantaloncini e, mentre Risica si disfa delle scarpe nere, Fiorella prende il proprio cappello da sole e glielo mette in testa. Il Professore appare in costume da bagno, color giallo e verde a strisce, gambali fino al ginocchio, parte superiore come canottiera: un costume fine ottocento. Risica, spalle al pubblico, guarda il posteriore del costume) Bello il costumino a strisce!
RISICA CULO A STRISCE: NOBILE SICILIANO !
Ma cos, cos? (si scruta con stolta compiacenza)
FIORELLA (autoritaria) Scuderia MI-AMI Beach! Bisogna fare presto, tra poco arrivano
RISICA chi arriva? (cerca di proteggere le nudit) Io sento freddo: da qui la Florida distante mille miglia
FIORELLA (va sotto il proprio riflettore che muter, da rosa, in luce bianca) Gi li sento in lontananza. La nudit arginer il loro impeto: pi nudi siamo, pi la gente ci giustifica (toglie labbigliamento indossato, ritorna in bikini)
Qui, di caldo si soffoca, altro che gelo! A MI-AMI, nudi si sta meglio
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TRAFELATI ALLA TUA SPIAGGIA
(i riflettori sotto ai quali sono Risica e Fiorella fanno digradare le luci, fino a spegnerle. Sulla piattaforma introdotto un canotto di gomma, dai cui scalmi penzolano i remi. Il battello sospinto da Paolo e da Francolin. Antonella a bordo. Tutti sono a piedi scalzi. Gli uomini hanno calzoni rimboccati, magliette deposte sul canotto. Antonella alza la gonna per non bagnarsi. Tutti e tre hanno volti, capelli e indumenti bagnati. I due uomini faticano a sospingere il battello che si arresta, sullo sfondo, prua verso Risica)
ANTONELLA (scende precipitosa dal battello) Vi abbiamo SBENTATI
(due riflettori illuminano Fiorella e Risica sorpresi)
PAOLO Abbiamo sventato i vostri divisamenti
FRANCOLIN (a Fiorella) Siete una CAINA
FRANCOLIN (inchinandosi) Salve, caina
ANTONELLA ...Madre dei Ramorazzi!
PAOLO (isterico) Avete circuito mio zio, gli avete estorto la Cattedra. E ci avete gabbati col libretto a risparmio
ANTONELLA eredi del cacchio ci ha fatti!
PAOLO qual Cassa di Risparmio custodisce il tesoro, cugina?
ANTONELLA la Sicilcacca, baronetto! (addita s e gli altri eredi)
PAOLO niente miliardi a chi circuisce con grazie oscene, il sangue ha la preferenza sulla...
FRANCOLIN ...FI...
ANTONELLA (tappa la bocca al marito) ...FI: la targa di Firenze. Firenze, dove trionfa larte pelosa: quella che gratta e vince! Sissignora, del PARPAGLIONE parlo, che fa scialare questo rincoglionito (indica Risica)
FRANCOLIN (intonando il noto motivo di Fiorin, Fiorello)
Fiorin, Fiorello, il PARPAGLIO bello vicino a te!...
ANTONELLA (sullo stesso motivo. A Fiorella) Fiore di mignotta, se luccello scotta...
PAOLO lavete abbindolato, ci volevate estromettere, ma noi siamo qua: luridi, trafelati, ma qua, alla Vostra Spiaggia
(le luci della spiaggia si spengono. I nipoti piombano nel buio. Due cerchi luminosi illuminano Risica e Fiorella)
FIORELLA (a Risica, divertita) Ne avete capito niente? Trafelati alla nostra Spiaggia! (Risica annuisce divertito)
RISICA Alla tua Spiaggia, avrebbero dovuto dire
FIORELLA Cosa cambia?
RISICA Guarda! (indica il velario nero che, dalla posizione di tre quarti, si alza completamente e palesa, sopra il breve arco di mare, in vece del cielo, tante stratificazioni di roccia. Dal lato di Risica, viene calato un sole penzolante, luminosissimo)
QUI, DA NOI, CE IL SOLE... (la luce del sole, per riflesso, illumina anche i nipoti, plasticamente inerti accanto al canotto) ...MA FA TANTO FREDDO
(riprende la giacca nera, la indossa. Antonella, indispettita, raccatta il funereo cappello dello zio e glielo mette in testa. Risica, contrariato, lo lancia contro Antonella, che rientra nel canotto. Fiorella, soddisfatta del gesto di Risica, gli offre il proprio cappello di paglia che Risica, compiaciuto, si mette stizzosamente in testa) S, qui fa tanto freddo!
FIORELLA QUI? (indica il cuore)
RISICA QUI (indica il cuore) ... E anche QUI (indica il cervello) Per questo ho deciso di chiedere la tua mano. Sono impazzito, lo so, ma voglio floridamente averti accanto
FIORELLA (sguardo sul posto dal quale sono apparsi i parenti) Vi faranno interdire. Comunque, alla salute io ci tengo (estrae dalla borsa un copricostume chiaro, lo indossa)
RISICA No, bisogna spogliarsi ancora
FIORELLA e che facciamo il campo dei nudisti? (si accendono i riflettori bassi, sulla spiaggia)
PAOLO siete grotteschi
ANTONELLA novemila lire in tre! E i miliardi a chi?
FRANCOLIN (stizzosissimo) Ma noi, gi, siamo qui (i parenti si bloccano in un plastico quadro di avversione. Buio. Luce su Fiorella, che guarder in direzione della quinta a lei pi vicina e indirizzer il suo dire in laterale profondit, spalle a Risica)
FIORELLA ... In un paese dove manca la dignit, un po di dignit non guasta.
E passato tanto tempo e, ancora, mi scrivete. E io Vi scrivo (esibisce un fascio di lettere che estrae dalla borsa) Mi volete in Sicilia e, pi insistete, pi fuggo. State per diventare miliardario... Ricco Vi perderete: il denaro veleno
(una lampada stroboscopica - alla fine della lettura di ciascuna lettera - dissocer le immagini di Fiorella in una pantomima di pochi secondi, consistenti in strani saluti, smarrimenti, giravolte, abbracci, ripulse. Il lampeggiare dello stroboscopio sar sottolineato da un sottofondo di xilofono e marranzano, che intonano Ciuri, ciuri, in un frenetico ritmo che oscilla tra charleston e boogie woogie, attaccando allinizio dei lampeggi e staccando alla cessazione dei medesimi )
PAOLO (spento lo stroboscopio, ora tra luce eterea) Miliardario! Perci la viperaccia se lo corteggia: captazione deredit
RISICA captazione di marranchione, prego!
FIORELLA (estrae unaltra lettera) ... Rispondo dandoti del tu. Sappi che abbiamo sposato la Geologia: a due padroni non si pu servire. E poi, smettila di fare luniversaleggiante. Sempre siciliano sei: possessivo, esclusivista. Voi, nel bene e nel male, siete eccessivi
(stroboscopio, pantomima di Fiorella, xilofono e marranzano)
RISICA (si spegne lo stroboscopio. Luce su Risica, che si volge verso la quinta a lui pi prossima, spalle alle spalle di Fiorella) ... Nudo, cos, nudo e ridicolo come unanima che si svela, ti ho risposto e ho pianto (legge una lettera, estratta dalla tasca della giacca nera) ... 27 giugno [ dire la data in cui si sta rappresentando la commedia] , ANNO DEL MAI. Stiamo leggendo pagine di un colloquio MAI INTRAPRESO NELLA REALTA. Ecco la rotella che mancava!. Ho intessuto una commedia, sul nostro PRIMO INCONTRO. Ora sono noti i personaggi del gioco a cui stiamo assistendo: la fantasticheria di un IDILLIO con te, Fiorella, quando, spavalda, ti accatapultasti nella mia vita. Ti desideravo e ti ho respinta: lorgoglio, la dignit di una scienza mi hanno tradito e, al posto della trivella, ho messo in moto una Lanterna magica.
FIORELLA (luce. Spalle a Risica, estrae unaltra lettera) ... Consuma la fiamma creatrice della vostra razza, e avrai doppia colpa: essere intellettuale ed essere siciliano. Queste colpe si portano come quella desser negri. E in questa NEGRITUDINE affogherai
(stroboscopio, pantomima, xilofono e marranzano)
RISICA (si spegne lo stroboscopio. Luce su Risica) Non cambiare le carte in tavola: questi negri, da Siracusa, hanno parlato, primi al mondo, per mitigarlo (si volta per inveire verso Fiorella) Combatt contro la Chimera il nostro Antenato, e vinse il Mostro: siamo la razza vincente di Bellerofonte (una risata ebete) Iih, ih! (si pone il cappello davanti dietro)
DON VITO (entra, pollice allapertura ascellare del gilet, dinoccolato)
Siamo dARTOFONTE, sgarri non ne ammette la m cuntrada
RISICA (spiega) ...Fieri come Le Siracusane di Teocrito
FRANCOLIN (gongolante) Modestamente, anchio sono di SERRAUSA! (Siracusa)
PAOLO siete di SERRA-CADDI: vossignoria un sega calli. Questapologo non Vi riguarda
RISICA ha ragione il baronetto. Anche te ho dovuto rispolverare, Paolo, per esaltare le contraddizioni di una nobilt gagliarda (Paolo sinchina)
DON VITO (tossisce per sfott) Ahm, ahm, ahm: GAGLIARDA!... (addita Paolo con allusivo disprezzo)
RISICA e ho dovuto scomodare pure don Vito, senza di che al botteghino non c ressa. Ti ho pagato il pizzo, don Vito Tossicchione, anche tu PARTO DELLA FANTASIA. (Don Vito risponde scappellandosi. Accende un sigaro, indaga tuttintorno con fare poliziesco) Non esisti, eppure il tuo spirito, in questa terra, aleggia. Come ti feci dire, ancora IMPERVERSI
DON VITO PERVERSI e NON PERVERSI, ma a disposizione di lamici: sempre!
RISICA ti ho fatto venire da MAMMA ROMA
DON VITO la mi mamma-santissima!... (in marcato romanesco)
RISICA ...Regina della Celluloide e della rapina a mano disarmata. Ma, ora, scendi dal piedistallo perch tu non vieni da Cinecitt, ma da CINE-PAESELLO, sei lo scarabocchio di unUBIQUA PUZZERIA
DON VITO a servirla: sono un concentrato di PUZZE A TAGLIO di moviola e giuntatrici
RISICA voi cinematografari siete bombaroli a danno della Sicilia, cenciosi travestiti. E ci avete travestito
DON VITO Francuzzo, impalma la consorti. Abballa, che io GIRO (finge di avere in mano una cinepresa, mima una ripresa. Francolin attanaglia la moglie. Esegue, col sottofondo del valzer Vita dartista di Strauss, una danza a largo raggio, maliardo. Mentre Francolin esaspera le movenze, indicando la coppia) ... TRA-VESTITI-CHE-BALLANO!
RISICA quello Rosso di San Secondo, pasquino!
DON VITO non Il Gattopardo? (Il mafioso, con gesto perentorio, ordina di smettere musica e danza. La coppia desiste, sinchina a spezza schiena e retrocede) Avete ragione: co sta camera oscura, sapemo fa solo PASQUINATE, noantri. Per questo er Professore mha collegato co ROM-EZIA: ha condensato la troiona de Roma co la FAC-EZIA
RISICA per annientarvi, il dileggio non basta
DON VITO lo so, non esisteremo pi, solo quando saremo sradicati dal cervello di tutti i siculi
RISICA bravo, reciti come un pappagadduzzu: parli in cinecolor e non sai cos liride. Ti rispedisco al mittente
(non visto dal mafioso, estrae un revolver, spara due colpi in aria)
DON VITO (estrae unarma, la impugna) Cu fu? Alto l!
RISICA (nasconde il revolver, ride sotto i baffi) Niente. Nun c nenti. Qui non riusciamo a vivere se non si schioppettia: giochi innocui, scherzi da bambini. Voi filmate, filmate! (mima la manovella) Se gli schermi non allagano di sangue, non se ne fa cassetta. Caricate sparatorie sul conto di questIsola. Se ROMA MAMMA, noi siamo i FIGLI: con una mano ci pugnala, con laltra asciuga il sangue. Tanto, la CANNIBALATA resta in famiglia! (accorato) Ha bisogno damore la Sicilia...
DON VITO Catarinicchia, a nanna! (carezza la rivoltella) AMOR LO MOSSE, non carneficina! (addita Risica, depone larma)
PER QUESTAMORE RICORDATE CHE...
RISICA Per questamore ricordate che, a oriente di questIsola, urla una voce: il Nobel per la poesia. A Stoccolma, lhanno consegnato a
FIORELLA Quasmodo
RISICA Quasimdo, ignorante Il Nobel, non la medaglia della Pro Loco di Ceccano. Chiaro, seminordica? E restatevene in Florida
(getta il cappello per protesta. Si spegne la luce che lo illumina)
FIORELLA (luce. Lettere in mano. Contro il posto di Risica) Ma tenetevi pure laltro Nobel di Pirandello e coccolatevi Tomasi di Lampedusa. Le vostre canne fumarie produrranno solo POLVERE DI STELLE
(volta le spalle al pubblico, fa scomparire le lettere)
RISICA (luce. A Fiorella, met verso il pubblico) Isolati, come solo noi sappiamo essere, ci sar conforto, forse, lamore per questIsola, che quando pensa e vive intensamente, vive e pensa in universale. Creatura del mio caleidoscopio sentimentale, tu (a Fiorella), muoverai almeno un dito?
FIORELLA (luce. Spalle al pubblico, agita un dito in alto e FA CENNO di NO. Risica sconsolato REGISTRA questo NO. La luce su Fiorella si spegne)
RISICA siamo patetici, vero? (verso Fiorella)
FIORELLA (luce su Fiorella che col capo risponde SI)
RISICA siamo un testa-coda fra i miti
FIORELLA il toccasana per ubriacarsi...
RISICA da queste parti, vino non se ne scarafonchia
(estrae le lettere in serbo, gliele butta contro)
FIORELLA astemi, e fior fiore del pessimismo
(raccoglie e depone in borsa le lettere, con laria di palpare merce che puzza)
RISICA il nostro pessimismo vi ha pasciuto Arte, Poesia, Teatro. Cari concretinisti del Nord, pure SOLITUDINE si chiama il vostro lugubre Carro di Tespi, non diciamo fregnacce, dottoressa. E restituitemi le lettere, tanto sono carta straccia, non sono carta di credito
FIORELLA (estrae le lettere, gliele butta) tenete...
RISICA (mentre raccoglie le lettere) anticamente Epistole, ora carta igienica! Ma io qui vi aspettavo: ancora una volta, uno starnuto siciliano germe della totalit. Non , dunque, capriccio, pur se stasera ho voluto evadere
FIORELLA siete un evasore epistolare
RISICA e questEvasore, per Due Atti, ha creato trame dove cera un po di tutto
(si spegne la luce su Fiorella)
...Cera una giovane protagonista (indica il punto dove Fiorella scomparsa) Cerano i comprimari (indica i nipoti). Cera, pure, la mafiosa partecipazione straordinaria in una tremenda EREDITA. E cera un epistolario - questi scartafacci - CARAMBOLATI di sponda in sponda
FIORELLA (luce) E che sono PALLE DI BILIARDO?
RISICA Per Voi saranno PALLE
FIORELLA allora, questa sontuosa CARTA IGIENICA...
RISICA ben altra eredit, per, tutti ci riguarda. Qualcuno lo definir irreale il gioco di stasera. Ma germe duna razza che fonda il reale nel bizzarro. E questo modo dessere radice siciliana, SICILIANISSIMA, anzi. SICILIANISSIMA: come una sinfonia, che trascina e d i brividi. S: Sicilianissima, questa radice di sopravvivenza universale
I L TEATRO D E L SOLE
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RISICA e, in questorrenda giostra, noi siamo le MASCHERE e i sacerdoti addetti al Sacro Palcoscenico. Che resta, ed , un gran teatro: IL TEATRO DEL SOLE. Il teatro del sole, s. Perch, nelle nostre vene, scorre tanta luce e tanto dramma da poterci riconoscere Sovrani del Reame del Sole, dove la Fantasia illumina e fa da Regina. E quelli come me, i Luigi Risica, si sentiranno sempre il penultimo sovrano di questa dinastia. Lultimo mai ci sar, finch il sole dar luce a questo spazio virtuoso. Cos, grazie a questo Teatro ch una continua SVOLTA, potremo meglio schermirci dal dolore, rinnovarci, pronti a fornire, sempre, lennesimo RE SOLE
FIORELLA Altezza, ai paggetti scappa la pip (indica i nipoti con la tremarella)
RISICA (sguardo di fuoco) nel Regno della Fantasia, lo Stato sono io. Io! E anche il GENIO SONO IO. E lo saranno gli eredi della mia stirpe. Anche i piscioni, perch la Fantasia Genio. (a Fiorella) REGINA FANTASIA volevo incoronarti: PrimAttrice nel TEATRO DEL SOLE. E lavrei trovato il modo con cui, luomo fatto come-dico-io, trova il sole a stemma del suo Regno. Dove, se questindividuo alzer gli occhi verso lAstro Incandescente... allora, per mia sovrana grazia, sar vivo. Me li sbatto i brevetti, la Geodinamica e la Geofisica: sono il RE SOLE, TUTTO SONO IO
FIORELLA Vostra Grazia, siete un attore che improvvisa
RISICA E se non basta, sono pure un Re Mida. Lui trasformava in oro quello che toccava, io lo trasformo in poesia. E, col mio Teatro, in Grecia potr incontrare Le Troiane e La donna di Samo: MENANDRO!
DON VITO (batte un dito su Risica per correggerlo) Laccento: me nandr. Con la donna di Samo ME NANDRO. Prifissore, lei libero di andare dove vuole, ma LE TROIACCE sempre TROIACCE sono. Potrebbe scapparci qualche brutta malattia
ANTONELLA con le troiacce si diventa TIPILITICI
FRANCOLIN esatto: tipica malattia di PILO!
PAOLO (misterioso) pare che in Grecia, per questa malattia, fu trovata morta la VENERE DI PILO
RISICA non toccatemi la Grecia, non profanatela, selvaggi, lasciatela in questo Teatro, di cui parte. Se no, Ulisse novello, scaccer tutti gli indegni pretendenti di questIsola: tutti i Proci via!
DON VITO e che centrano i FROCI? Qui siamo masculiddi con tanto di turlintana. Fatta riserva per il Barone delle Agliate, tranne che non offra debite garanzie...
PAOLO (inviperito) ma quali riserve ?
DON VITO UCCELLARIE! Riserve di CACCIA AL PARPAGLIO
FIORELLA finitela! Cos questo parpaglio?
DON VITO (declama, cantilenando) Il PARPAGLIO un dolce fiore/che si gusta con amore...
FRANCOLIN (sullo stesso tono) che travolge come unonda/il battello che sprofonda...
FIORELLA ma quale battello? Lo zatterone della fantasia? (indica quello in palcoscenico)
FRANCOLIN no, quello dello zio Luigino (una smorfia allusiva)
FIORELLA ma basta! Pensate solo a far teatro
FRANCOLIN TEATRO POPOLARE... (Antonella, di soppiatto, gli assesta un calcio) ...SICILIANO (fra contorcimenti di dolore)
ANTONELLA (mortificata) Non ha mai avuto unanima SENSIBBULE, questo sporco arrascatore di piragna. Io lABBALLARINA avrebbi voluto fare. E, invece, a sedici anni: fuitina. Sotto la protezione del grande zio Luigi (gli schiocca un bacio) sarebbi addiventata prima ABBALLERINA del TIATRO DEL SOLE: come LADDAMILLA STOKOLOKIOVA! (con mosse eccentriche tenta di stare sulle punte)
FRANCOLIN (massaggia lo stinco colpito. Ad Antonella) A casa, non ti stocco solo lOKIOVA (indica gli occhi), ma la STOCCO-LOSSOVA ti far addiventare. STOKKOLOSSOVA suona meglio sopra il Cartillone del Tiatro (minaccia di spaccarle le ossa, mima percosse) Per botte ricevute, sapessi come si abballa!
RISICA anche con Antonella siete serviti. Per questo - IN MEN CHE NON SI DICA - ho trascinato qui pure lei, predestinata al fallimentare talamo; (indica Francolin) da questo minchione ghermita allarte
FIORELLA tutti una tragedia siete!
RISICA s, la Sicilia Grecia, custode di ci che nellEllenico sta
ANTONELLA tutto questo ci sta nellELLENICO? Viva la TELECOM!
DON VITO s, viva la MONTEDISON!
RISICA ...Eschilo, Sofocle, Euripide (Paolo e Fiorella trattengono il riso, mani alla bocca, stanno per sbottare) ALT! Avete la battuta in pizzo, ma vi fermo prima. S, anche il DRAMMA SONO IO. Noi siamo pi antichi del Dramma Antico: non si mai saputo dove cominci la Sicilia e la Grecia finisca (ad Antonella) Nel TEATRO DEL SOLE era la tua passione, Ninuzza, non fra le brume di Torino
(Francolin, compreso che sar oggetto del prossimo commento, avanza)
Francuzzu, inutile che avanzi. Piedi hai curato, e coi piedi hai sempre ragionato. A niente servi. Sei un polo beato nellinsipienza, che pi felice se pi ci guazza. Anzi, come non servi? Servi e come!, tant vero che sei qua
ANTONELLA i bardascioni vanno alla grande (ostile, al marito)
RISICA siamo ostaggio dei bardascioni, cara Nelly. Les bardascions sono in maggioranza. E tu, Francuccio, sei il simbolo di questa MAGGIORANZA: schiuma, acqua che sguazza...
ANTONELLA i bardascioni sguazzano ma pure azzannano
RISICA s, ma INCOCCHIUDIBBULI, come lha bollati il nostro Ninuzzo DARTAGNAN (l), CANNAVAZZI del tutto fa brodo! Grazie anche a te, Francuzzo
FRANCOLIN (stringe la mano a se stesso) Congratulazioni, Francuzzu. Inconchiudibbule, ma esponente della MINGIORANZA: diventerai pi famoso di DON STRUNZO
RISICA il cocchitl preparagli, Ninuzza. Ma non manchi lORINALE
ANTONELLA per gli STRUNZI? (indica Francolin)
RISICA no, per chi evacua sopra cieli tersi
ANTONELLA non capiscio
RISICA evacuatio, Ninuzza, evacuatio...
FRANCOLIN gnoranti! Zio parla dei potenti, che vorrebbero SGRANDINARCI sulla testa. Ecco-bene-dunque, EVACUAZIO: dal latino CACAZIO (calandosi sopra unideale tazza, coi pugni chiusi, stitico)
RISICA (indica la pantomima) Impagabili siamo! (bussano alla porta, Don Vito va ad aprire. Rientra sbandierando un foglio che consegna a Francolin)
ANTONELLA (a don Vito) che cos?
DON VITO tassa ritiro immondizia (addita Francolin)
RISICA rifiuti solidi inurbani...
ANTONELLA lhanno tassato, appena ha messo piede nel Teatro
(Francolin si toglie una scarpa, la tira contro la moglie)
Sporcoarrascatore di piragna, alla larga!Sei pieno di soldi, ma poesia
(Francolin si esibisce in una pantomima contro Antonella, mentre recupera e calza la scarpa)
FRANCOLIN il nostro imbecillismo non ha scampismo (contro la moglie)
RISICA (a Fiorella) la pi grande ricchezza il proprio REALE: in realt, siamo fatti cos. E questo sminchiatissimo reale, per noi, metro della vita
FIORELLA (avvilita) ma vi manca proprio una rotella
RISICA s, andiamo a rotella libera. (declama) LIMMAGINAZIONE ha il grande dono di persuadere gli uomini. La ragione ha un bel gridare, NON PUO SEGNARE IL VALORE DELLE COSE. Capite? Non pu
PAOLO (con aria da primo della classe) PASCAL! LIMMAGINAZIONE di Pascal, che ha i suoi FELICI (indica Risica), i suoi INFELICI (indica gli eredi), i suoi RICCHI (su Risica) e i suoi POVERI (indica i coniugi). Ha i suoi PAZZI (indica s e Francolin) e i suoi SAGGI (indica Risica, stupito per lerudizione di Paolo)...LIMMAGINAZIONE non pu
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(l) Inconchiudibbule la definizione, attraverso il suo Don Procopio, corrispondente a gente insulsa, priva di midollo, del grande commediografo siciliano Nino Martoglio (Ninuzzo), famoso anche per le battaglie finalizzate al riscatto della Sicilia, attraverso il suo giornale Il DArtagnan.
rendere saggi i pazzi, ma li rende FELICI (indica Risica), diversamente dalla RAGIONE che non pu rendere... (tituba, poi addita Fiorella) che MISERABILI (Fiorella ha un sussulto di protesta) Sempre PASCAL. Pascal lo afferma, dottoressa emerita
RISICA siamo rannicchiati in un giaciglio di paure
PAOLO e limmaginazione si sostituisce alla libert, fomenta lesprimersi
RISICA ecco, grazie a Pascal e a Paolo
DON VITO bella coppia! (un inchino di sfottimento)
RISICA ...siamo stati serviti: questa realt, qui, segna il valore delle cose
FIORELLA ogni gesto che facciamo, narra di noi, ci rivela
RISICA bravissima! E noi ci riveliamo con limmaginazione. Di tutto il resto, te ne faccio omaggio, anche di Federico II di Svevia, per far da contrappeso a Federico De Roberto
(tutte le luci si accendono. I cugini si dispongono intorno a Risica)
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ANGELI DEL FANTASTICO
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FIORELLA grazie per limperiale omaggio. Restituite i colpi peggio dun boxeur
RISICA e Vi regalo pure gli Angeli del Fantastico
FRANCOLIN semu nnu spennere!
ANTONELLA (al marito) il nostro fantasismo non ha limitismo: ogni parola che svommichi un pirito
RISICA coi piriti facciamo un armistizio (stremato e tenero)
PAOLO un cessate il fuoco sarebbe meglio, nobilissimo zio
RISICA torniamo agli Angeli, se non li reputate un colpo basso. Impastati a Selinunte, o sulle rive dellAnapo, portano girandole in mano. E potremo salvare la terra. S, salvate questa terra, Numi del Fantastico. (con ritrovata fiducia, balbettante) Ma... voi... lavete gi salvata
DON VITO (con volgarissima inflessione siciliana) Ma chi, a marba?
RISICA marba o gramigna, lhanno salvata, e il Mito nato: nessuno pu seppellirmi perch sono siciliano. E, per i siciliani, continuo risuscitare dal Pensiero universale. Almeno io sono salvo
FRANCOLIN pirfetto, patri Risica, ammuttamu
RISICA s, non assassinateli. Angeli del Fantastico, presto: al capezzale degli infermi di tutto il mondo. Salvate pure quelli che non hanno fantasia - ed notte sul mondo quando la fantasia fallisce -. Salvate chi non ha succhiato al seno della mia terra, e quelli che lhanno rifiutata, offesa, rinnegata
DON VITO si nni futtissi, prifissore. Ci la faremo sucare: accuss! Affirramu sta MEMMELLA, e ci la infuciamo (con la sua mammella fra le mani, indica una forzata applicazione) con il qui sottoscritto, EMELETO (Amleto) non attacca
(la posa di un attore drammatico)
SOCARE O NON SOCARE, questo il TILEMMA. Qui TILEMMI niente. Ci facciamo socare la MENDA, e buona socata!
RISICA grazie, don Vito, se servi ad imporre il nostro seno. Ma voi, Angeli del Fantastico, dove mi porterete?
ANTONELLA al Ristoranti. Uno schiticchio solleva anima e panza (occhi da svenimento)
PAOLO avvertiamo un languorino...
FRANCOLIN ...ca si chiama pitittu , parrando
ANTONELLA nel nostro TABERNACOLO
PAOLO VERNACOLO, scusate
ANTONELLA per carit, gli errori sempre si SCORREGGISCONO!
(gesti dimbarazzo di Paolo e Francolin)
DON VITO prifissore, qui di fame si sdillinquia...
RISICA (furente) sdillinquiare, in Sicilia, come PORTARE VASI a SAMO
FIORELLA con questa Samo, vi siete fottuto la testa: prima LA DONNA, ora i vasi
DON VITO invece di vasare, si potrebbe azzanneggiare qualche porpettina? Siamo in MAGNA Grecia, ma io mi sento ad ASKWITZ
RISICA sicula crapula
FRANCOLIN cu tia parra (ad Antonella)
ANTONELLA vero?
FRANCOLIN CRAPULA fimminile. Per me, avrebbe detto CRASTO
FIORELLA ancora queste controversie crastarole ?
RISICA (implorante) solo pochi istanti, per volteggiare sulla NOSTRA Africa che noi, Fiorella...
FIORELLA avete le traveggole. Noi in Africa? Ma quando?
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LE SPIAGGE DELLA GAZZELLA (*)
RISICA quando lAfrica, REALTA BIFRONTE come la Sicilia, mapparve fasciata di piet e dolore. Sfiorato da una GAZZELLA amorosa e tenera, mincavicchiai nelle sue SPIAGGE
DON VITO si mise a fare puru lesploratore?
RISICA (a Fiorella) e, fin dal primo incontro, ti ho fatto Gazzella dellAmore infinito
FIORELLA Che geologo! Invece di trivellare, Gazzelle a buon mercato. State sciorinando tutto il Divan del Tamarit: Gazzella dellamore disperato, Gazzella della radice amara
DON VITO ...Gazzella di la Squatra Mobile, ca si nattrova, futti a tutti dintra, tantu semu pericolosi
FIORELLA ...manca solo Gazzella dellamore meraviglioso per avere tutto il Divan di Lorca. Ma colmo subito la lacuna: (declama) Fra gesso e gelsomini/ cercai, per darti, nel mio cuore/le lettere davorio che dicono sempre/sempre, sempre: giardino della mia agonia,/il tuo corpo fuggitivo per sempre,/(crescendo in enfasi) la tua bocca senza luce e per la mia morte!
(Risica annuisce rapito, Fiorella gli quasi cascata addosso)
DON VITO (INDIRIZZA a Fiorella un potente SBERLEFFO, che cadr sullULTIMA PAROLA come suggello)
FRANCOLIN sangu e latti!
DON VITO chiedo perdono: se non mallibertavo, mi avrebbi asdirrubato dal Divan
RISICA don Vito, scusate: vi chiamate PERNACCHIONE o sbaglio?
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(*) Pu crearsi un sottofondo di chitarre hawaiane, che inizi qualche attimo prima della rievocazione di Risica. E molto indicato il tema di Marie Hlne nellesecuzione dei noti solisti Santo e Jonny.
DON VITO dopo un pirito come questo, chiamatemi come vi pare
PAOLO tutto Lorca! (indignato, addita don Vito)
FRANCOLIN caro Ayala, cu stu gran piritu il cessate il fuoco saffum
RISICA (a Fiorella) I nostri vulcani sono sempre in eruzione. Quanti sogni ho coltivato, e per colpa loro mi ritrovo solo puzzonate. Grazie, comunque, per aver trasferito in Africa questo incallito terzomondista
FIORELLA un QUARTOMONDISTA siete, che schiccherate tinte di pastello
FRANCOLIN un allitrato, vah! (imita un ubriaco)
ANTONELLA un ALLITTRATO, prego! (contrasta Francolin energicamente e si rifugia dallo zio)
RISICA (carezza Antonella) Col raddoppio duna lettera, Antonelluzza mi trasforma in letterato. Vedi lamore che fa fare! No, TERZOMONDISTA ogni siciliano: qui lEuropa non attacca. Il Reame della Polenta Spiagge pulite non ne mastica
(Dallalto viene calata - dal lato opposto al sole - una luna, irradiata da luce arancione. A Fiorella) Eterno emigrante che sono, non posso scordare di lune, del rosso martirio di sere, di spiagge: perch ci resto io fra gli sciacalli. Mentre, voi Gazzelle oriunde, adescate cuori candidi: mi scaltrite lAfrica e la contaminate
FIORELLA in tanti desideriamo la purezza di quelle Spiagge...
(gli altri annuiscono con convinzione)
ma, da quei litorali, divide un profondo mare...
RISICA e chi non sa nuotare resta escluso dal Grande Spirito dellAfrica. Qui da noi, si pu solo scavare una fossa e piantarci i piedi, per non morire naufrago
(TUTTI bruscamente ESCONO. Risica scruta la fuga. Le luci evidenzieranno la spiaggia, gli strati di roccia, il sole, la luna, ma soprattutto il canotto abbandonato, al quale Risica lancia mesti sguardi. Compunto, il professore riconduce lo sguardo su se stesso.
TUTTE LE LUCI SI SPENGONO.
(Paolo, Antonella, Francolin, Fiorella e Don Vito, non visti, salgono sul canotto, emettono concitato frastuono. Le luci si riaccendono. Risica volge lo sguardo ai sopraggiunti naufraghi, annuisce alla vista di quel rientro in salvo. Tentenna il capo, sottolinea il suo naufragio solitario. Guarda verso i suoi piedi. Con le mani accenna il gesto di scavare. Gradualmente, al pubblico) SCAVA... SCAVA! Ma pi scavi, pi timpantani. La melma tinghiotte e finisci risucchiato da una trappola. Una MASTODONTICA TRAPPOLA (disegna unideale tagliola sotto i piedi. Si ridesta. Prende la canna da pesca, apre lo sgabello, vi siede in riva al mare. Getta lamo e si concentra nella pesca. Tutti, di soppiatto, lasciano il battello, si tuffano in mare raggiungono il piano basso del palcoscenico. L fingono desser pesci, si aggirano allaltezza di Risica e, in prossimit dellamo, fuggono. Giocano a rimpiattino, non abboccano. La provocazione aumenta nel vedere il pescatore costernato. Risica, contrariato per aver pi volte rialzato lamo senza preda, decide di non pescare pi. Si alza, raccoglie gli attrezzi) Non si fa un occhio a una pupa! Mare inquinato, pesci scaltri. Ore sotto il sole e sento un freddo cane (Francolin, Don Vito e Paolo ESCONO. Antonella e Fiorella gironzolano intorno alla poppa della zattera, indagano)
RISICA (indica la poppa del battello) Gli state CIARANDO IL CULO o cercate di SMICCIARE LA MATRICOLA? Gi le mani! Questa barca Felicita si chiama. Manca un puntino per Felicit! E da secoli, affoghiamo in un bicchiere dacqua: basterebbe un puntino per agguantare questa benedetta felicit
(va al canotto, lo carezza)
per approdi concreti, un Vascello-Fantasma!
(Fiorella e Antonella vanno dietro le quinte, indossano costumi da Sirena con scaglie luccicanti. Rientrano e ciascuna risulter DONNA NEL BUSTO, PESCE dal busto in gi. Nel frattempo Risica ha indossato calzoni neri e cappotto. Scorge le SIRENE. Osserva le loro adescanti evoluzioni come da mitiche lontananze, nutre perplessit. Un suono di sirena lacera laria, Risica scosso) Sono SIRENE, pure queste, o AUTOAMBULANZE? (scruta) AUTOAMBULANZE SONO, AUTOAMBULANZE. Con tutto sto casino, certo che i pesci scappano! (le due sagome si nascondono dietro la zattera. Risica cerca perplesso. Le Sirene ricompaiono pi adescanti. Risica decide di andare via. Le due Sirene, con gesti fra il birichino e il canagliesco, cercano di farsi riconoscere. Risica si allontana. Volge uno sguardo indietro, poi ordina A SE STESSO )
RISICA PROFESSOR LUIGI, lei HA SOGNATO TROPPO, ora LA SMETTA DI FARNETICARE!
(discende dalla piattaforma e, portando seco gli attrezzi, transita lungo il PIANO BASSO del palcoscenico ed ESCE)
C A L A L A T E L A
NOTA:
La strofe riportata nella commedia di Gazzella dellamore meraviglioso di Federico Garcia Lorca nella traduzione italiana di Carlo Bo, Editore Guanda, Parma.
Le citazioni de I pensieri di Pascal sono nella traduzione di M.F. Sciacca, Ed. Principato, Milano-Messina.
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RINGRAZIAMENTO:
LAutore ringrazia lattore MICHELE ABBRUZZO per il consenso riservato allopera, concretamente dimostrato con la disponibilit a rivestire il ruolo del protagonista, ed il regista GIUSEPPE DI MARTINO per i preziosi suggerimenti dispensati.
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ultima Revisione 4 ottobre 2017
La presente edizione annulla e sostituisce la precedente
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