MARIO FRATTI
SINCERITA’
Atto Unico
Le persone
CLAUDIA : una bella donna; sicura di sé
BOB : intelligente, sensibile, timido
Oggi a New York, l’appartamento di Bob.
Claudia entra e studia Bob con curiosità ed interesse.
Tende la mano cordialmente.
CLAUDIA : Piacere.
BOB : Piacere. Si accomodi. (Bob è a disagio, incerto. Claudia continua a studiarlo) Che posso offrirle?
CLAUDIA : Niente.
BOB : Un liquorino?
CLAUDIA : No.
BOB : Un caffè?
CLAUDIA : No. (Bob è nervoso; non sa cosa fare)
BOB : Altro?
CLAUDIA: (cordiale ma vagamente ironica) Ho detto “niente”. Significa “niente”.
BOB : Oh scusi. E’ l’abitudine. Con mia madre si doveva dir “no” almeno tre volte. Alla quarta, si poteva accettare. Avevo dimenticato che con lei…
CLAUDIA : Karl mi ha parlato di te.
BOB : Che le ha detto?
CLAUDIA : Mi ha descritto la tua personalità. Gusti, abitudini, hobbies. Coincidono con i miei.
BOB : Ne sono contento. Che altro le ha detto?
CLAUDIA : Intelligente, sensibile, timido.
BOB : Non sempre sono timido… Con lei, particolarmente… Deve ammettere che è una situazione insolita.
CLAUDIA : Perché insolita?
BOB : Ci vediamo per la prima volta. Karl deve averle detto molto, di me.
CLAUDIA : Poco. Quel che sa.
BOB : Siamo amici da anni. Sa molto. Che le ha raccontato?
CLAUDIA : Una decina delle vostre… avventure.
BOB : (allarmato) Una decina? Siamo andati insieme… quattro o cinque volte.
CLAUDIA : Di più. Hai poca memoria.
BOB : Le ha raccontato di noi due e le… californiane?
CLAUDIA : Sì.
BOB : Anche quel che accadde quando uno dei mariti…?
CLAUDIA : Anche.
BOB : E di quando finimmo in prigione, per una notte, perché…
CLAUDIA : Anche. Da un uomo esigo sincerità.
BOB : Si può esigere solo quando… si è intimi.
CLAUDIA : Lo conosco da due anni.
BOB : Siete ancora… amanti?
CLAUDIA : No. Che ti ha detto di me?
BOB : Complimenti, solo incredibili complimenti.
CLAUDIA : Ti ha raccontato com’è finita?
BOB : No… E’ stato un po’ vago su quel soggetto. Misterioso.
CLAUDIA : Mi ha mentito. Odio ipocrisia e menzogna.
BOB : Io pure. E’ perciò che ho chiesto a Karl…
CLAUDIA : “Chiesto”?
BOB : Più precisamente… Stavo parlando della mia diffidenza per le…
CLAUDIA : … Donne. Lo so, me ne ha parlato.
BOB : Una volta scottato…
CLAUDIA : Conosco la storia. La donna che ti raccontò d’essere incinta. Non si odiano tutte le donne perché una ha mentito.
BOB : Non odio tutte le donne. Odio l’ipocrisia, le schermaglie, la falsa modestia, l’inganno.
CLAUDIA : Non solo le donne son colpevoli di quella lunga lista di peccati. Anche gli uomini. C’insegnano a mentire dalla culla.
BOB : Ho provato tante volte ad esser sincero. Costa.
CLAUDIA : Costa.
BOB : Si paga un caro prezzo, a volte.
CLAUDIA : Meglio così. Le rare vittorie, amicizie, relazioni sono più preziose.
BOB : Se dici, per esempio, ad una donna che la ami sinceramente, appassionatamente…
CLAUDIA : Non dirlo. Dimostralo.
BOB : (sorpreso ed affascinato) Karl aveva ragione… Lei è spe-ciale, unica. Ha mai mentito?
CLAUDIA : I primi anni, come tutti. Peccati veniali. Decisi un giorno, anni fa, di non mentire mai più, mai. Ho mantenuto la parola. (Bob la fissa con ammirazione)
BOB : Com’è possibile?
CLAUDIA : E’ possibile.
BOB : Ha molti amici?
CLAUDIA : Pochi. Non importa. Meglio pochi amici leali che molti ipocriti. E tu?
BOB : Poche… (si corregge) pochi… Karl… un’amica d’infanzia che, purtroppo…
CLAUDIA : … Mentiva, lo so. Karl me l’ha detto. E mi ha raccontato la vostra conversazione. Tu giuravi che tutte le donne mentono. Lui ti ha detto: - “Telefona a questo numero. Claudia non mente mai”.
BOB : Proprio così. Ma sono ancora un po’… incerto…
CLAUDIA : … e diffidente. Ecomi qui. Pronta a tutto!
BOB : (dopo un breve silenzio, timidamente) Ho sempre sognato una donna assolutamente sincera. Senza ipocrisia, maschere…
CLAUDIA : L’hai trovata.
BOB : …Se io le dicessi adesso… andiamo nella mia camera da letto e… (gesto vago)
CLAUDIA : Direi… (lo studia; lo tiene in sospeso) “no”. Non ci cono-sciamo.
BOB : Mi scusi. Vede? Ho cominciato con un primo passo falso.
CLAUDIA : No. Mi desideri. Lo hai annunciato con chiarezza ed onestà. E’ un primo passo.
BOB : Positivo?
CLAUDIA : Positivo.
BOB : (incoraggiato) C’è quindi speranza che noi…?
CLAUDIA : C’è sempre una speranza. Comincia col darmi del “tu”.
BOB : Certo, Claudia… (una breve pausa) Karl… come l’hai conosciuto?
CLAUDIA : Presentato da un’amica.
BOB : Per quanto tempo siete stati…?
CLAUDIA : Sei settimane. Ogni mercoledì e sabato.
BOB : Sei molto precisa… Gli hai raccontato degli altri?
CLAUDIA : Quando ha domandato.
BOB : Preferisci che l’uomo domandi o non…?
CLAUDIA : Preferisco che sia sincero con se stesso e con gli altri. Se vuoi far domande, fai pure. E’ un modo per conoscerti.
BOB : (sorpreso) Conoscere… me?
CLAUDIA : Certo. Il tipo di domande rivela, tradisce la personalità dell’inquisitore.
BOB : Non sono un inquisitore.
CLAUDIA : Non ancora.
BOB : Scusa se… Voglio conoscerti meglio.
CLAUDIA : E’ la strada giusta. Ci stiamo conoscendo.
BOB : Hai una forte personalità, drammatica, vitalissima… M’inti-morisci, un po’
CLAUDIA : Hai detto nuovamente la verità, quel che senti. Cominci ad interessarmi.
BOB : “Cominci”?
CLAUDIA : Ci vuol tempo.
BOB : Giorni, settimane, mesi?
CLAUDIA : A volte.
BOB : Ed altre volte?
CLAUDIA : Bastan poche ore.
BOB : (incoraggiato) Sono il tipo che, forse, potrebbe riuscire in… poche ore?
CLAUDIA : “Riuscire”?
BOB : Verbo sbagliato, scusami. E’ un linguaggio acquisito. Il solito lavaggio del cervello che abbiamo subito per anni. “Riuscire” a… diventar buon amico, intimo.
CLAUDIA : Tutto è possibile.
BOB : Grazie. Son vagamente incoraggiato… Ed affascinato, devo dirti la verità.
CLAUDIA : “La verità”, bene.
BOB : Non ho mai incontrato una donna come te.
CLAUDIA : Ed io non ho mai incontrato un uomo che non avesse paura della verità. Anche tu ne hai paura.
BOB : Devo ammettere che la verità, qualche verità può ferire. Ad un uomo, per esempio, diresti mai che… non sa amare?
CLAUDIA : In termini umani, gentili, teneri. Quando si ama si sa come cementare una relazione.
BOB : Cementare?
CLAUDIA : Non volevo dire “cemento” come unità indissolubile, matri-monio. Volevo solo dire… migliorare la relazione. Parlare apertamente, scambiare idee, opinioni, sentimenti. Rivelarsi. Dire la verità, insomma.
BOB : Sei incredibile, ammirevole. A tua madre, dici sempre la verità?
CLAUDIA : Rispondo a tutte le sue domande. Con assoluta sincerità.
BOB : A tuo padre?
CLAUDIA : Mio padre è morto.
BOB : Se fosse vivo, gli diresti tutto?… Il nome degli amanti, il numero…
CLAUDIA : Se avesse questo insolito bisogno di conoscere i dettagli, lo soddisferei. Gli direi tutto.
BOB : A costo di ferirlo, sconvolgerlo?
CLAUDIA : Chi ha la necessità, il coraggio di domandar tutto, è preparato alle risposte. Le ha già intuite, le conosce; non ne sarà sconvolto. (un silenzio)
BOB : …Se ti domandassi – bada, non te lo sto domandando – se ti domandassi quanti amanti ci sono stati nella tua vita, mi risponderesti?
CLAUDIA : Certo.
BOB : Mi diresti i nomi, gli indirizzi…?
CLAUDIA : Il nome, certo. Ho dimenticato cognomi ed indirizzi.
BOB : Dimenticati… veramente?
CLAUDIA : Diciamo… cancellati. Con uno sforzo potrei forse ricordarli. Non ne vale la pena.
BOB : Sei straordinaria, Claudia. Un bicchierino, un caffè?
CLAUDIA : Niente, grazie. (una breve pausa) Più tardi, forse.
BOB : (incoraggiato) Ho letto in quel “più tardi” una… vaga promessa. Era una promessa?
CLAUDIA : Di andare a letto? No. Non ci conosciamo.
BOB : Un po’ di più, devi ammetterlo. Ci conosciamo un po’…
CLAUDIA : Lo ammetto.
BOB : Ti piaccio… un pochino?
CLAUDIA : Stai abbandonando la maschera. Lo apprezzo.
BOB : (nervosamente; a disagio) Sono emozionato… Come al mio primo appuntamento.
CLAUDIA : E’ il nostro primo appuntamento.
BOB : Primo, insolito, unico. Sono emozionato e felice.
CLAUDIA : Te lo leggo negli occhi.
BOB : Leggi forse anche un po’ di… timore?
CLAUDIA : Lo leggo.
BOB : Un uomo, per te, quali virtù deve avere per meritare… il tuo amore?
CLAUDIA : Deve essere un uomo.
BOB : Cioè?
CLAUDIA : Non conosci ancora il significato della parola “uomo”?
BOB : (timidamente) Vuoi dire, forse… maschio. Sessualmente attivo ed aggressivo?
CLAUDIA : No. Temete tutti quello. Parlavo di altre virtù. Sincerità, lealtà, coraggio, amore per il prossimo, per l’umanità.
BOB : (felice) Quelle virtù credo di averle. A volte, quando le donne dicono: - “è un vero uomo”, vogliono dire… frequenza di… passione, attività sessuale.
CLAUDIA : Non è il numero degli amplessi che conta. E’ la qualità.
BOB : … “qualità”… Ammettiamo che la mia… qualità sia inferiore a quella di altri… Me lo diresti?
CLAUDIA : Siam tutti differenti. Si ama in mille modi differenti. Se tu mi ponessi quella domanda, ti risponderei.
BOB : Con… gentilezza?
CLAUDIA : Con umanità. Chi ama, sa amare.
BOB : Mi piace quel che dici, come lo dici. Se io quindi non fossi il migliore, sarebbe perché non ti amo?
CLAUDIA : Si cresce insieme. S’impara insieme.
BOB : Claudia, dici cose meravigliose. Rassicuranti. Vedo che sai esser sincera. Sempre?
CLAUDIA : Sempre. Ne dubiti?
BOB : Non più. Sempre meno.
CLAUDIA : Benissimo. Cominciamo a capirci.
BOB : Buon segno. Certo… io devo confessare che ho qualche difficoltà ad essere sempre sincero…
CLAUDIA : In quali occasioni?
BOB : In ufficio, per esempio… Vorrei esser sincero. Non mi è facile.
CLAUDIA : Di che hai paura?
BOB : Irritazione, odio, licenziamento.
CLAUDIA : Pochi son sinceri. Saresti l’eccezione. Ti ammirerebbero.
BOB : Ho un amico, un sacerdote che conosco da anni. Se gli dicessi la verità, come la penso veramente, quello mi morirebbe di crepacuore.
CLAUDIA : Prova. Ti stima. Forse lo salvi.
BOB : Da che?
CALUDIA : Le illusioni alle quali non credi. Fede, mancanza di fede e ideologie son contagiose. Redimono.
BOB : (riflettendo) “Redimono”… Hai mai fatto paura a nessuno?
CLAUDIA : A molti. Quelli che non han le caratteristiche del vero uomo.
BOB : Che sarebbero… lealtà, coraggio, amore per il prossimo…?
CLAUDIA : Esattamente.
BOB : Se dovessimo – lo spero – diventare amanti…
CLAUDIA : (interrompendo) Preferisco l’espressione: - “amarci”.
BOB : Perdonami. Vecchie abitudini. Linguaggio atavico. Le catene che ci portiamo addosso.
CLAUDIA : Anch’io. Fino ad un certo compleanno. Quando promisi di rinnovarmi e cambiare.
BOB : Quale compleanno?
CLAUDIA : Il ventiduesimo. Fino a ventidue anni mentivo pure io. Istinti-vamente, a volte. Senza rendermene conto. L’abitudine alla menzogna.
BOB : E’ quel che temo pure io. Potrei mentirti… per sbaglio.
CLAUDIA : Un lapsus perdonabile.
BOB : Dicevo… con te sarei estremamente sincero. Ti chiederei tutto.
CLAUDIA : Avresti tutte le risposte.
BOB : Alludevo ad altro.
CLAUDIA : L’ho capito. Avresti tutte le risposte.
BOB : Tutte?
CLAUDIA : Tutto è permesso, umano ed accettabile sotto le ali del-l’amore.
BOB : Sono eccitato, felice, commosso. Tremo tutto, dentro.
CLAUDIA : Un’ammissione umanissima. Mi piace.
BOB : Hai avuto molti amanti?
CLAUDIA : Molti.
BOB : Quanto tempo è durata la relazione più… importante?
CLAUDIA : La più importante; dodici giorni. La più lunga, otto mesi. (una breve pausa)
BOB : Li hai amati tutti?
CLAUDIA : Solo se si ama, è lecito amare. Una volta, mille volte.
BOB : (allarmato) Mille?
CLAUDIA : (vagamente ironica) Meno di mille, non preoccuparti.
BOB : Non mi preoccupo. E’ che…
CLAUDIA : Sei curioso. Domanda pure. Non mento mai.
BOB : La prima volta… molti anni fa?
CLAUDIA : Non molti. Sette anni fa.
BOB : Fu piacevole?
CLAUDIA : Non ebbi l’orgasmo, se è quel che vuoi sapere.
BOB : La prima volta, generalmente…
CLAUDIA : Né la seconda, terza, decima. Ci cuol tempo.
BOB : (studiandola) Ci vuol tempo… ma poi le cose… migliorano.
CLAUDIA : Vuoi sapere se son frigida? Non lo sono. Nessuna donna lo è.
BOB : Evidentemente… sei un tipo vivo, passionale, ardente.
CLAUDIA : (vagamente ironica) Viva, lo vedi.
BOB : Ti è facile, adesso, avere… felicità?
CLAUDIA : Chiamiamoli orgasmi.
BOB : Ti è facile, adesso, avere orgasmi?
CLAUDIA : Più facile.
BOB : Ma non avviene sempre.
CLAUDIA : E’ un fatto ben noto. Non avviene sempre.
BOB : L’ultima volta, per esempio…?
CLAUDIA : Tre settimane fa. Niente orgasmo.
BOB : E per quella ragione… troncasti la relazione.
CLAUDIA : Non preoccuparti. Fu per altre ragioni.
BOB : Che ragioni?
CLAUDIA : Falso, meschino, egoista.
BOB : (lentamente, studiandola) … “egoista”… devo confessarti che una volta, una donna, mi accusò di essere egoista. Vedi, son sincero.
CLAUDIA : Lo apprezzo.
BOB : Forse… anche tu mi diresti la stessa cosa… Quel tuo ultimo amante, era egoista in che senso?
CLAUDIA : (sorridendo) Si è egoisti in cento modi.
BOB : Parlavo di lui, solo di lui. Son curioso sulle ragioni per le quali… hai troncato la relazione… L’hai lasciato tu?
CLAUDIA : Io.
BOB : Perché?
CLAUDIA : Sembrava intelligente ed aperto. Meritevole di amore. Non lo era.
BOB : Egoista… in letto?
CLAUDIA : E’ questo che ti preoccupa. Era umano. A volte egoista, a volte altruista.
BOB : Fu egoista quell’ultima volta?
CLAUDIA : Quell’ultima volta? No. Fu meschino e falso. Una lite. L’addio. Odio chi mente. (un silenzio; lei lo fissa) A che stai pensando?
BOB : A quell’uomo, quell’ultima volta insieme…
CLAUDIA : …al suo egoismo. Che supponi fisico. Era altruista, sessualmente. Egoista, spiritualmente.
BOB : Che vuol dire… altruista, sessualmente?
CLAUDIA : Non lo sai?
BOB : Lo so. Ma mi piacerebbe sentire la tua versione.
CLAUDIA : Chi preferisce amare ad essere amato.
BOB : (riflettendo) … una bella definizione… Credo di essere in quella categoria.
CLAUDIA : Sembri preoccupato. Di che? Sputa il rospo.
BOB : Certo, certamente… Non voglio mentire con te… Ultima-mente, le donne, in molti libri danno estrema importanza all’orgasmo femminile… Tu, che ne pensi? E’ importante?
CLAUDIA : E’ importante. Ma non assolutamente necessario.
BOB : Bene… Se io, quindi… se non riuscissi a…?
CLAUDIA : Non preoccuparti. Tutto a suo tempo.
BOB : Bene… Meglio così… In un libro femminista ho letto che… una donna ha diritto a ventiquattro orgasmi…
CLAUDIA : (divertita) All’anno.
BOB : Oh no! Quello sarebbe facile.
CLAUDIA : Al mese?
BOB : Secondo quella femminista… al giorno.
CLAUDIA : Ridicolo. Dimmi di te. Perché hai paura delle donne?
BOB : Io? Oh no! Non ho paura…
CLAUDIA : Molte esperienze negative?
BOB : No.
CLAUDIA : Problemi… fisici?
BOB : No.
CLAUDIA : Psicologici? Chi dubita della sua virilità, la debilita.
BOB : Io, debilitato? Mai! Non ho mai fatto cilecca. (un silenzio; lei lo fissa; lui è intimidito) … Una volta sola… Ero molto giovane… Una prostituta che aveva fretta. Non riuscii a…
CLAUDIA : Succede a tutti. Fu crudele con te? Ti derise?
BOB : Oh no! Fu gentile. Fece finta di niente.
CLAUDIA : Vedi? Le donne non son poi dei mostri. E quella prostituta aveva molte ragioni per odiare gli uomini.
BOB : Che ragioni?
CLAUDIA : Le conosci. Son moltissime. Aveva l’opportunità di vendi-carsi. Non lo fece.
BOB : Tu, hai ragioni per odiare gli uomini?
CLAUDIA : No. Odio solo chi mente. Uomini e donne. Indiscriminata-mente.
BOB : (dopo un breve silenzio) Scusami se approfitto di questa insolita situazione per chieder prima… per saper tutto, chia-ramente. Amo la chiarezza.
CLAUDIA : Anch’io. Chiedi pure.
BOB : Sei il tipo di donna che… ha bisogno di essere amata ogni giorno?
CLAUDIA : No.
BOB : (dopo una breve esitazione) Prendi… l’iniziativa?
CLAUDIA : Solo se ne sento il desiderio.
BOB : Ne senti spesso il desiderio?
CLAUDIA : Non ho mai contato le creste delle mie emozioni. Tu, le conti?
BOB : Non mi fraintendere, ti prego. Gli appetiti degli umani son differenti. Giacchè ho questa unica, miracolosa occasione di saper prima… saper tutto.
CLAUDIA : Continua.
BOB : Un uomo ideale, per te, quante volte alla settimana do-vrebbe…?
CLAUDIA : Solo quando lo desidera.
BOB : (contento) Bene, benissimo, magnificamente… Supponiamo che per una settimana, dieci giorni al massimo, diciamo, se fossi terribilmente occupato con il mio lavoro, preoccupato, distratto e non potessi…?
CLAUDIA : Fra le virtù dell’uomo-uomo dovrebbe esserci amore per il suo lavoro.
BOB : Oh, io lo amo molto, moltissimo! A volte son preso da questa febbre creativa per settimane e settimane… (si corregge, allarmato) Non che non desideri amore per settimane e settimane. Generalmente…
CLAUDIA : Generalmente?
BOB : (vago) Non ho mai ignorato, trascurato la mia donna per più di dieci, dodici giorni, a volte. Raramente, nei periodi crea-tivi.
CLAUDIA : (vagamente ironica) Quante volte alla settimana, il tuo… desiderio di amare?
BOB : (incerto) … Due, tre volte.
CLAUDIA : La verità.
BOB : Con Karl, mi hai detto, mercoledì e sabato. Anch’io. Due volte alla settimana è l’ideale per me, una misura perfetta! (Claudia lo studia; lo fissa) Un’ora circa… più o meno… dopo il telegiornale… verso mezzanotte… (Claudia continua a fissarlo) I giorni li scegli tu… lunedì e giovedì, martedì e venerdì… mercoledì e sabato… Per me è lo stesso.
CLAUDIA : Sei generoso.
BOB : Lo credi veramente? Sei sincera?
CLAUDIA : Son sempre sincera. (un breve soilenzio)
BOB : (guardandola con ammirazione) Claudia, sei la donna idea-le… Lo sento, ne son convinto… Mi sto innamorando di te… La tua sincerità… la tua personalità… Abbiamo un mondo in comune… Forse, dovremmo… Forse, siam nati l’un per l’altra…
CLAUDIA : Forse.
BOB : Ti chiedo, onestamente… con tutta sincerità, con tutto il mio cuore… Vuoi essere la mia amica, compagna, aman…(cor-reggendosi) La mia donna?
CLAUDIA : Ad una condizione.
BOB : Quale?
CLAUDIA : Le tue domande rivelano un problema… un complesso.
BOB : (allarmato) Che complesso?
CLAUDIA : Sei incerto, insicuro. Hai paura delle donne.
BOB : Non è vero! Le adoro!
CLAUDIA : E’ possibile. Ma voglio una conferma, prima.
BOB : Che conferma?
CLAUDIA : Voglio accertarmi, essere sicura che…
BOB : Sicura di che’
(Claudia indica l’inguine di Bob).
BOB : (sorpreso) Qui?
CLAUDIA : Qui, adesso.
BOB : (incerto, scosso) E’ piuttosto insolito…
CLAUDIA : Sono insolita. L’hai detto.
BOB : Non sarebbe meglio se…? (indica la camera da letto)
CLAUDIA : No. Meglio chiarezza e sincerità, adesso. L’hai detto anche tu. Voglio vedere se ne vale la pena. (indica di nuovo)
BOB :Vuoi dire qui, adesso, così?
CLAUDIA : Qui, adesso così!
BOB : Ti prego, non insistere. E’ imbarazzante, umiliante… Stai rovinando tutto.
CLAUDIA : Chiarezza ed onestà, ricordi?
BOB : Abbiamo tante cose belle in comune… hobbies, l’opera, musica classica, week-end in campagna, tolleranza, pronti a capire, accettare, rispettare gli altri… Il nostro amore per la verità. Una coppia perfetta.
CLAUDIA : Verità piena ed assoluta, ora.
BOB : Ti prego, non insistere.
CLAUDIA : Non deludermi. Mostrami che sai affrontare la verità. Biso-gna essere realisti, nella vita. Se non ne vale la pena, non ne vale la pena. Bisogna saper accettare la realtà.
BOB : (scongiurandola) Ti prego, Claudia. Stai distruggendo una relazione ideale, perfetta.
CLAUDIA : Verità, solo verità, nient’altro che la verità. (un silenzio; Bob decide con riluttanza; con le spalle al pubblico, si mostra a Claudia; lei osserva in silenzio; volto impenetrabile, per alcuni secondi; poi sorride)
CLAUDIA : Volevi una donna sincera… L’hai trovata. (fissa di nuovo l’inguine dell’uomo) Ne vale la pena. (gli sorride; comincia a sbottonare la camicetta)
BOB : (lentamente, con una vena di tristezza) Troppo tardi, Claudia… Ho paura di te… Una donna come te, sincera come te, fa paura.