Sketch del controllore

Stampa questo copione

Aldo: Non c’è bisogno che tira perché non è che scappo

Aldo, Giovanni e Giacomo

Sketch del controllore

(da 'Tel chi el telun)

Aldo: Non c’è bisogno che tira perché non è che scappo.

Giovanni:  Intanto ha allungato il passo.

Aldo: Ho allungato il passo perché c’ho la gamba piú lunga d….

Giovanni: Eh sí, la gamba piú lunga. Ma mi faccia vedere il biglietto, se ce l’ha.

Aldo: Ce l’ho. Se non ce l’ho, l’ho perso.

Giovanni: Se l’ha perso le farò la contravvenzione, va bene?

Aldo: No, anche lei, le farò, perché mette le mani avanti?

Giovanni: No, ho detto, se non ce l’ha, le farò, futuro, la contravvenzione.

Aldo: Se lo troverò, si rimangerà, anteriore.

Giovanni: Senta tiri fuori ‘sto biglietto se ce l’ha, se no le faccio la contravvenzione.

Aldo: ce l’ho…se non ce l’ho…

Giovanni: Eh andiamo avanti una vita…

Aldo: vuole una sigaretta?

Giovanni: No, grazie.

Aldo: Guardi che non è mica per corromperla.

Giovanni: Sí ci mancherebbe che vuole corrompermi con una sigaretta.

Aldo: Vuole il pacchetto?

Giovanni: Senta non faccia lo spiritoso, mi faccia vedere ‘sto biglietto, se ce l’ha e la chiudiamo lí va bene?

Aldo: Ce l’ho c’erano anche dei testimoni che hanno visto che io il biglietto l’ho fatto.

Giovanni: Testimoni che cosa?

Aldo: Quando sono…quando ero lí sull sulla sul salvagente.

Giovanni: Cosa passa il piroscafo? La pensilina si chiama.

Aldo: Ah la pensilina, sí, è passato il tram, io allora ero ultimo, mi sono messo a correre, avevo in mano il biglietto, l’ho sventolato, inavvertitamente,

Giovanni: È una bandiera non è un biglietto.

Aldo: Tanto che un ragazzo affacciato alla finestra ha detto “Guardate quello lí, c’ha il biglietto”.

Giovanni: Ah!

Aldo: E l’hanno sentito tutti perché l’ha anche gridato forte.

Giovanni: Sul tram è evento infatti certo.

Aldo: Difatti, quando si era sparsa già la voce, quando sono salito da dietro che la gente appena ha visto che c’avevo il biglietto s’è spartita proprio per farmi passare…

Giovanni: “Va’” che arriva Mosé, certo vada avanti sentiamo.

Aldo: E in fondo al corridoio umano c’era la timbratrice.

Giovanni: L’obliteratrice.

Aldo: L’oblitera…. La timbratrice è uguale.

Giovanni: E va beh, quello che vuole.

Aldo: E però non potevo timbrare il biglietto perché c’era una signora tarchiotta appoggiata cosí e io “signora, per favore io sono una persona che ha il diritto e il dovere di fare ….”

Giovanni: No, il dovere, non il diritto, comunque va bene.

Aldo: Il diritto e il dovere di fare il biglietto. Per cui se per favore si può discostare dalla macchinina “ma io di qua non mi levo questo posto l’ho visto prima io”. Signora nessuno gli vuole rubare il posto. Perché ho detto…  cioè… cioè …voglio dire ma no guardi…facciamo una bella cosa, ora io la prendo di perso, la sposto di due o tre metri, poi torno indietro faccio il biglietto, poi la riprendo la rimetto sull’altro lato, perché a me non mi piace lasciare la roba in giro è proprio una cosa mia…

Giovanni: Cosa sta dicendo? L’ha timbrato o non l’ha timbrato ‘sto biglietto?

Aldo: Alché quando l’ho spostata la signora, la gente già diceva, ah ah,

Giovanni: Uh, un’attesa s’era creata, la gente proprio….

Aldo: Un mormorio! Perché era stato proprio un evento! Alché ho timbrato, ho messo dentro la cosa…

Giovanni: Sí.

Aldo: Si è sentito “Spataclumpete!” Tanto che la gente finalmente snervata ha fatto un applauso. Hanno fatto fino la ola.

Giovanni: Ma non dica stupidate.

Aldo: C’erano 100 persone: testimoni che io il biglietto l’ho fatto.

Giovanni: Sí uno timbra sul tram e gli fanno la ola. Allora se sale con l’abbonamento cosa fanno gli sparano i mortaretti gli sparano. Mi faccia vedere ‘sto biglietto se ce l’ha e chiudiamo lí è l’ultima volta, eh.

Aldo: I testimoni non c’entrano niente.

Giovanni: I Testimoni, il testimone è il biglietto timbrato, quello è il testimone.

Aldo: Fai un incidente, “ce l’ha il biglietto?” “No”….Ci vuole il testimone.

Giovanni: Cosa c’entra l’incidente? Ma pensa te. Allora c’è o non c’è?

Aldo: C’è, come non c’è. Mi deve dare il tempo di…

Giovanni: Vediamo nel portafoglio.

Aldo: Questo qui è il bollo della macchina.

Giovanni: E allora? Cosa mi interessa?

Aldo: Per farle capire che io sono uno che paga le cose, non è che sono un defraudatore della società. C’è da pagare il bollo? Lo pago!

Giovanni: Eh, va beh, bravo.

Aldo: Se c’è da pagare la luce, la pago

Giovanni: Va beh.

Aldo: Il televisore, il canone della televisione, lo pago.

Giovanni: E allora?

Aldo; Non ho il televisore tanto per far capire…

Giovanni: Ma non dica stupidaggini. Ho già capito. Il biglietto non ce l’ha. Le faccio la contravvenzione e la chiudiamo lí.

Aldo: Può essere che sia questo? Questo!

Giovanni: Venti minuti per farlo saltar fuori.

Aldo: Tanto lei che doveva fare, doveva andare ad una festa?

Giovanni: Comunque questo biglietto è pluritimbrato.

Aldo: Eh?

Giovanni: È stato timbrato piú volte questo biglietto.

Aldo: Si vede che l’ho pagato di piú.

Giovanni: Non dica stupidaggini! Questi biglietti costano tutti la stessa cifra, mi spiace, ma io devo fare la contravvenzione.

Aldo: Me l’ha venduto un suo collega come un abbonamento.

Giovanni: Non credo proprio che i colleghi…

Aldo: Uno dice una cosa, l’altro dice tutto il contrario…

Giovanni: Ma comunque se lei è ignorante non ci posso fare niente.

Aldo: Oh ignorante glielo dici a un’altra persona non a me.

Giovanni: “Ignorante” nel senso che ignora che quello è un biglietto singolo.

Aldo: Allora lei è un imbecille nel senso che “imbelle”….

Giovanni: Basta per favore chiudiamola qua.

Aldo: E chiudiamo qui.

Giovanni: Mi dia le sue generalità.

Aldo: In generale sto cosí cosí.

Giovanni: Senta, non faccia lo spiritoso per favore.

Giacomo: Cos’è successo?

Giovanni: Niente, non c’ha il biglietto.

Giacomo: Ahia, ahia!

Aldo: Ce l’ho il biglietto, l’ho fatto.

Giacomo: Il biglietto bisogna averlo!

Giovanni: Certo che bisogna averlo.

Giacomo: Gli dia una bella multina.

Giovanni: Senta per favore già è difficile, se viene qua anche lei è un disastro, per favore.

Aldo: Ora si aggregano tutti.

Giovanni: Allora, venga. Nome e cognome, avanti.

Giacomo: Avanti! Sí!

Giacomo: Risponda!

Aldo: Ha scritto?

Giovanni: Cosa ho scritto? Non ha detto niente.

Aldo: Ha scritto. Ho visto che scriveva.

Giovanni: E allora come faccio, me lo immagino?

Aldo: E allora che cosa stava scrivendo?

Giovanni: Cose mie…

Aldo: Neanche mi conosce e già scrive.

Giovanni: I dati!

Giovanni: Come faccio me lo immagino?

Aldo: Eh allora che cosa stava scrivendo?

Giovanni: Cose mie. Avanti!

Giacomo: Non è che siam qua a perdere tempo.

Giovanni: Per favore io non son qua a perder tempo, se lei ha da perder tempo vada a vedere gli scavi!

Giacomo: Un po’ di rispetto per chi ha lavorato, ha fatto la guerra.

Giovanni: Esatto, basta adesso, la guerra ce n’è stata (indica una) … basta! Non è che tutti i giorni c’è la guerra…avanti! Allora? Nome e cognome.

Aldo: …Aia…ha scritto la prima, no, lo dico piano che magari…

Giovanni: Che cosa?

Aldo :…A…

Giovanni: Come si chiama? “A” che cosa?

Aldo: Ah, sta ascoltando me?

Giovanni: Certo.

Aldo: Però non mi guarda. Ayeye.

Giovanni: Cosa?

Aldo: Agliele!

Giovanni: Lei si chiama Agliele?

Aldo: Agliele.

Giovanni: Lei che ha fatto la guerra ha sentito mai un nome cosí?

Giacomo: si l’ho sentito, sí.

Giovanni: Ma non dica stupidaggini…

Giacomo: Nel ’41 l’ho conosciuto.

Giovanni: Sí nel ’41!

Aldo: Può essere che era mio nonno…

Giovanni: Sí suo nonno, Ayeye sentiamo come si scrive ‘Sto “Ayeye”.

Aldo: Ayeye si scrive, A a i lunga, e 2 volte yeye poi y lunga

(Giacomo tenta anche di sillabare il nome)

Giovanni: Sí è un nome che si moltiplica ogni volta che lo dici. Dica il cognome con un nome cosí chissà il cognome. Sentiamo. Ayeye?

Aldo: Ayeye Brazoff.

Giovanni: Cosa?

Aldo: Brazoff. Ayeye Brazoff.

Giovanni: Lei si chiama Ayeye Brazoff? Cioè la mamma marocchina e il papà serbo-croato, eh? Non dica stupidate, non dica.

Aldo: Si vede che si sono conosciuti…

Giovanni: Non ho proprio mai sentito…”Ayeye vammi a prendere le sigarette!”

Aldo: Neanch’io, mio padre non fuma.

Giovanni: Continui a fare lo spiritoso, mi faccia vedere un documento di identità ,va.

Giacomo: Documento, per favore.

Giovanni: per favore. Per favore vada a vedere le ho detto, gli scavi, quello che vuole. Le lampadine…le lampade!

Giacomo: Che? Sono vecchio non sono mica rincoglionito eh, ho capito! Gli scavi…

Giovanni: Allora mi dia ‘sti…eh vediamo se si chiama Ayeye Brazoff…sí ma qua non c’è niente. È vuoto!

Aldo: (perquisisce Giacomo) M’hanno fregato i documenti.

Giovanni: Ma cosa c’entra lui non le ha toccato niente.

Aldo: Sono spariti i documenti chi è stato? Porca miseria! Devo fare una trafila adesso! Uno sta lí sul tram si sente toccare e pensa è uno che vuole divertirsi e invece gli hanno fregato i documenti.

Giovanni: Ma non dica stupidate. Le hanno fregato i documenti e le lasciano il portadocumento?

Aldo: Sono diventati bravissimi adesso.

Giovanni: Non dica stupidaggini tenga qua tenga qua (gli restituisce il portadocumenti vuoto) andiamo in questura e glielo facciamo vedere…(lo afferra ma Aldo si divincola inaspettatamente e comincia a piagnucolare. Continuerà a farlo fino quasi alla fine).

Aldo: (circa) Non ti ho fatto niente.  Sono due ore…(seguono parole incomprensibili) che brutto mestiere fai!

Giovanni: Cosa stai dicendo, sto facendo il mio mestiere. Non sono mica un poliziotto.

Aldo: (circa) Un poliziotto, ecco un poliziotto! (altre parole incomprensibili isolate)

Giovanni: Ma cosa stai dicendo? Metti dentro qualche verbo e si capisce.

Aldo: (parole) i criminali, gente che scippa i vecchi….(parole)

Giovanni: Che cosa? Stai parlando nella tua lingua natia stai parlando. Ma guarda un po’ ‘sto qua.

Giacomo: Gente che sfrutta chi ha lavorato.

Giovanni: Ma stia zitto, con ‘sta storia del “lavorato”….Vergognati! (ad Aldo)

Aldo: Vergognati a me? (sempre frignando rivolto però a Giacomo)

Giovanni: Sí!

Aldo: Vergognati tu! (a Giovanni)

Giovanni: Guarda ma porco Giuda, non potevi dirlo subito “non ce l’ho il biglietto”, non potevi?

Aldo: Sí e tu mi lasciavi andare.

Giovanni: Ma sí chiudevo un occhio va via.

Aldo: Non ce l’ho il biglietto.

Giovanni: Ah adesso! “Ayeye Brozoff”….ma pensa te, ah mi fai pena, vai via va’. Anche tu!

Giacomo: Mi dia del lei che sono anziano!

Giovanni: Eh mi dia del lei, ma pensa tu ‘sti. Dai, andare! Ma porco Giuda.

Aldo: (Uscendo sberleffa Giovanni che si risente e li insegue) Pirla!