Sogno di una notte di mezza estate

Stampa questo copione

        SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

rivisitazione con musiche e balletti

<<<<<<<<<<<SIPARIO APERTO MUSICA DI SOTTOFONDO<<<<<

Entra Puck, va avanti e indietro dal palco come se stesse cercando qualcosa..... si accorge del

pubblico..........

Puck: Buonasera gentili mortali, benvenuti in questa notte incantata di plenilunio. La terra, dopo

           l’ardore meridiano, profuma come un incensiere, la fresca luce lunare si riversa tra i boschi,

           sui prati, nelle valli; le acque sono di fuso argento, le siepi nel buio si costellano di lucciole

           vagabonde, le fronde tremano appena cantando sommesse canzoni.

           E’ il vento che le fa fremere e cantare così o sono i sospiri degli innamorati?

           Spesso, nelle dolci e chiare notti estive, gli innamorati aspettano il proprio amore e sospirano

           talvolta... anche piangono... ma poi l’alba dissolve tutti gli affanni e le ultime lacrime.

           Pene d’amore... notti estive...Vi vogliamo raccontare cosa avvenne proprio in una notte di

           mezza estate in un bosco; è una bella storia d’amore, incantesimi, fate.....

           Ma, l’alba sta per arrivare, e meglio che vada ora....

Dopo il discorso di Puck, riparte la musica, si fa giorno e la città si popola di gente..

Entrano gli artisti, ad uno ad uno con i loro strumenti di lavoro, e anche qualcun altro …

Si ferma la musica ed entra il banditore accompagnato da Matteo:

                   “Gentilissimi cittadini di codesta città, udite..udite

                     Il giorno 24 del corrente mese il nostro illustrissimo duca Teseo si unirà

                     in matrimonio con la sua dolcissima compagna, la divina duchessa Ippolita.

                     Sarà un giorno di festa e di felicità per tutti, una festa che rimarrà fissa nella

                     memoria di ognuno di noi per i secoli a venire………….

                     Per l’occasione il duca invita tutti i concittadini alla grande festa e per l’occasione

                     ci sarà una competizione aperta a tutti gli artisti che volessero cimentarsi nella

                     preparazione di uno spettacolo per l’intrattenimento della serata e a chi sarà

                     scelto spetterà un riconoscimento sostanziale……….”

                     Firmato…il vostro amatissimo duca Teseo

Quando esce la gente pian piano esce magari sbirciando il manifesto….

=== si abbassano le luci ad indicare che si fa sera =========

        entrano a gruppi gli artisti…uno solo o due insieme

Flauto: Ehi ragazzi, ma chissà cosa avrà di così importante da dirci Pietro Zeppa!

Beccuccio: Già, sembrava così impaziente.. ah eccolo che arriva

Zeppa:  Ragazzi, ci siamo tutti? Fuso, Tassello, Flauto, Beccuccio …. Ehi, ma dov’è Bottom?

Beccuccio: Bottom? Non s’è visto!

Bottom: (entrando in scena) Chi è che nomina il mio nome invano? Eccomi!

               C’è bisogno di me? Al vostro servizio mio caro Zeppa!

Zeppa: Bene, adesso ci siamo proprio tutti!

Bottom: Direi di si...Allora, cosa c’è di così importante? Perché tutta questa fretta?

Zeppa: Spero che la voglia di recitare non vi sia passata perché.... guardate qui...leggete.. è la

                nostra grande occasione!  

                 < breve pausa  <

Flauto: Si, ma ...noi..... che cosa possiamo fare?

Zeppa: Ho qui giusto qualcosa.....

Bottom: E bravo il nostro Zeppa..... Cos’hai da proporci? su.. parla.. non tenerci sulle spine...

Zeppa: Il soggetto della nostra rappresentazione è: “ La lamentevole commedia e crudelissima

                morte di  Piramo e Tisbe”.

Bottom: Uhm... un dramma giocoso, un eccellente capolavoro, ne sono certo.

               Bene ragazzi, sentiamo un po’ le parti che dovremmo sostenere.

Zeppa: Allora, a te Bottom spetta la parte di Piramo.

Bottom: Che cos’è Piramo? Un amante o un tiranno?

Zeppa: Un’amante che si uccide generosamente per amore.

Bottom: Uhm .. Piramo.. un amante!! E’ una bella parte. Ci vorrà qualche lacrima. Farò piangere

               il pubblico, scatenerò la commozione di tutti...Certo che me la sarei cavata benissimo

               anche nella parte di un tiranno.......Il tono vocale mi assisterebbe...

Zeppa: Va bene Bottom...

Bottom: Farei crollare il teatro.. rocce ruggenti, colpi furenti frangeranno i denti del carcere odiato.

Zeppa: Va bene Bottom.....

Bottom: ... Sovrano brillerà da lontano...

Zeppa: Basta così... Flauto tu invece farai la parte di Tisbe.

Flauto: Tisbe e che cos’è?  Forse un cavaliere solitario?

Zeppa: No, è la donna che è amata da  Piramo.

Flauto: Una donna? Non vorrai mica farmi fare la parte di una donna? Con questa barba e questi

           capelli!?

Zeppa: Non ti preoccupare .. avrai una maschera e potrai fare la voce in falsetto

Bottom: Una maschera? Falla fare a me Tisbe...  “Tisbe, Tisbe...”. “Ah, Piramo, mio dolce amore,

               la tua cara Tisbe, la tua cara signora...”

Zeppa: Non cominciamo. Tu farai Piramo e tu Tisbe... è deciso! Andiamo oltre.

                Fuso, tu sarai il padre di Piramo, io stesso il padre di Tisbe e tu Beccuccio, farai la parte

                del leone.

Beccuccio: E’ lunga la mia parte? Ti prego, dammela subito, sai che ho poca memoria, ho

                    bisogno di iniziare subito a studiarla.

Zeppa: La tua parte è semplice. Devi solo ruggire...

Bottom: Ruggire? Sono un maestro del ruggito. Sentite un po’: “ROARRR”.

                Il duca stesso mi chiederà di rifarlo ancora, ne sono certo

Zeppa: Già, ma non la Duchessa e le altre donne .... se si mettessero a strillare sarebbe la fine per

                noi.   Ci farebbero impiccare!

Tutti: Impiccare?

Bottom: Beh, allora ruggirò con una voce così aggraziata che sembrerò un usignolo: “ROARR”

Zeppa: Basta così, le parti sono decise. Mi raccomando, studiatele per domani sera.

                Ci troveremo nel bosco dove nessuno potrà disturbarci o spiarci.

                Io intanto mi occuperò   dei costumi. Non mancate.

Bottom: Non mancheremo, questa è la nostra grande occasione, vero ragazzi?

Zeppa: Allora domani alla quercia del Duca alle 5. Intesi!

<<<<< CHIUSURA SIPARIO>>MUSICA SU CAMBIO SCENA

             FUORI DEL SIPARIO CON OCCHIO DI BUE

Puck: Ehi spirito, dove te ne vai?

Fata: Per colli, per valli,per rovi e cespugli, per prati e steccati, per fiamme e per flutti, ovunque me

          ne vado, più veloce e leggera della luna nella sua sfera.

          Io servo la regina delle fate: le adorno di primule il capo, le dono rubini smaglianti; ora vado

          a cogliere la rugiada, perla da appendere al suo leggiadro collo.

          Addio, spirito zotico, ora devo andarmene, la regina sta per giungere col suo seguito etereo.

Puck: E’ il re che farà festa qui stanotte; bada che la regina stia lontana. Oberon è furibondo con

           lei, per la sua bellezza che attira ammiratori come il miele con le api; Per non parlare di

           Titania, che è gelosa persino del più innocente sguardo che il  mio re scambia con la fan-

           ciulla più insignificante. Non appena si incontrano si accapigliano con decisione tanto che i

           loro elfi, per paura, se ne stanno nascosti.

Fata: Ehi, ma ho capito chi sei!!! Tu sei Puck, lo spirito maligno che si diverte a spaventare le

          ragazze del villaggio, che screma il latte, oppure non fa lievitare la birra o che con arguti

          tranelli fa perdere la strada ai viaggiatori notturni, ridendo dei loro guai. Per non parlare....

Puck: Si, hai indovinato!!!  Io sono proprio quell’allegro vagabondo notturno. Io sono il giullare

           di Oberon e lo faccio ridere. Quando qualche contadina saputella si mette a raccontare una

           di quelle storie dell’orrore, io mi trasformo in sgabello e non appena prova a sedersi io le

           sfuggo di sotto mandandola a gambe all’aria. E la senti urlare: “Il mio povero culo”, mentre

           tutta la compagnia ride a crepapelle e giura di non essersi divertita mai così tanto.

<<<<<<APRIRE SIPARIO….BALLETTO (MASSIVE ATTACK 2) .

              Alla fine le fate rientrano conTitania <<<<

Fata: Ecco la mia padrona, magari non ci fosse

=======rullo di tamburo e fumo =========

Puck: Fatti da parte ora, arriva Oberon!

Oberon: Cosa mai vedo al raggio di luna, l’orgogliosa Titania.

Titania: Sei tu dunque geloso, Oberon? Fate, andiamocene di qui, ho giurato di evitare il suo letto

               e la sua compagnia.

Oberon: Fermati, sfrontata. Non sono forse io il tuo signore?

Titania: Dunque io dovrei essere la tua signora! Ma io so bene che il giorno che te ne sei andato

               dal paese delle fate, poi travestito da pastore ammiravi le dolci contadinelle! Perché sei

               tornato dunque? Forse perché la tua amata, la tua valorosa amazzone, la tua innamorata

               sta per sposarsi con Teseo? Beh, allora tu sarai sicuramente qui per portare loro gioia e

               prosperità.

Oberon: Come puoi rimproverarmi la mia amicizia per Ippolita, proprio tu che non ti sei fatta

                nessuno scrupolo ad innamorarti di Teseo? Hai fatto di tutto per stare con lui!

Titania: Queste sono tutte invenzioni della gelosia! Ogni volta che io e Teseo ci incontravamo,

                tu hai smosso mari e monti pur di non lasciarci in pace. Ed ora tutta la natura ne risente:

                Non c’è più armonia, la magia di ogni cosa sembra svanita!

Oberon: Tu sei mia moglie! Dovevo pur fare qualcosa per difendere il mio diritto!

Titania: Oh, certo!  Chissà perché però tutto rifioriva e risplendeva non appena avevi l’occasione

               di startene in compagnia di Ippolita! Ed ora guardati intorno! Neppure le stagioni sanno

                più cosa fare. Le mie fate non ce la fanno più, lavorano tutto il giorno per rimediare ai

                tuoi capricci!

Oberon: Ebbene, poni riparo a questi disordini! Tutto dipende da te, devi solo chiedermi perdono

               per la tua superficialità con Teseo!

Titania: Sfrontato geloso!!! Io chiederti perdono? E tu allora? Tra i due qui tu sei sicuramente il

              più colpevole! I tuoi amori non si riescono nemmeno a contare!

Oberon: Per quanto tempo hai intenzione di rimanere in questo bosco?

Titania: Forse fino a dopo le nozze di Teseo. Se vuoi unirti a noi in pace e partecipare ai balli e ai

               concerti che stiamo organizzando, sei il benvenuto, altrimenti va pure e ti prometto che

               non ti darò più fastidio.

Oberon: Chiedimi perdono e verrò volentieri con voi.

Titania: Neppure per tutto il tuo regno! Fate, andiamo!

<<<<<<<<<<<<<TITANIA ESCE CON LE FATE<<<<<<<<<<<<

Oberon: Ebbene, vattene per la tua strada, ma non lascerai questo bosco prima che io ti abbia

               punita.

=========CHIUSURA SIPARIO ====== MUSICA

                      Apertura sipario (solo violino in scena)

<<<<<<<<<<<<<<<< SCENA PALAZZO<<<<<<<<<<<

Scarsa illuminazione sulla scena

All’inizio è presente solo Teseo, che guarda verso l’alto. Sospira e cammina avanti e indietro impaziente ma con compostezza e pensoso.

Entra Ippolita andandogli incontro

Ippolita: A cosa stai pensando Teseo? Mi sembri così impensierito…

<<<<<<<<Si avvicinano e si prendono per mano o altre affettuosità<<<<<<<<<<<<<

Ippolita: Non dirmi che hai dei ripensamenti? L’impavido duca nutre qualche timore in 

               vista del grande evento?

Teseo: Ripensamenti ? Ippolita, mi credi capace di tirarmi indietro proprio adesso ?

            E’ l’opposto semmai. Mancano solo 4 giorni al nostro matrimonio.

            Ma quanto mi sembra lenta la luna vecchia a declinare. Sembra voler ritardare i

            miei desideri.

Ippolita: 4 giorni passeranno in fretta, vedrai. Non farai in tempo ad accorgerti.

Teseo: Desidero che sia un giorno speciale, ben diverso dalle circostanze burrascose in cui ti ho

            conquistato. Ci sarà gioia, festa e splendore ovunque.

Entra Filostrato.

Filostrato: Scusatemi se vi interrompo signoria, ma vi attende l’udienza con Egeo,

                 la figlia Ermia e i due rivali.

Teseo: Sono pronto a riceverli, Filostrato. Fai pure entrare tutti.

Entrano Egeo, Ermia, Lisandro, Demetrio introdotti da Filostrato.

Egeo: Che tu sia felice o Teseo, illustre nostro duca

Teseo: Grazie buon Egeo: qual novità mi porti?

Egeo: Vengo pieno di tristezza ad accusar il mio sangue, la mia figlia Ermia

            Mio signore, io ho dato a quest’uomo, il nobile Demetrio, che tu ben conosci, il mio con-

            senso perché la sposi. E costui, invece (indica Lisandro) ha ammaliato il cuore di mia figlia:

            “Tu, tu, Lisandro, le hai scritto dei versi,  tu, al chiaror della luna, hai cantato sotto il suo

            balcone con voce amabile dei versi d’amore. In poche parole, con la tua scaltrezza hai rapi-

            to il cuore di mia figlia”.

Teseo: Che dite voi Ermia? Siate saggia, bella fanciulla. Vostro padre dovrebbe essere per voi

             come un dio e poi Demetrio è un degno giovane!

Ermia: Anche Lisandro lo è!

Teseo: Senza dubbio. Ma Demetrio ha l’approvazione di vostro padre.

Ermia: Vorrei che mio padre guardasse coi miei occhi!

Egeo:  Ora basta! Mio magnanimo duca, se lei qui alla vostra presenza rifiuta ancora di sposare

             Demetrio, io chiedo l’antico privilegio di questa città per il quale io posso disporre di

             lei secondo il mio desiderio essendo lei cosa mia!

Ermia: Mio buon duca, vi supplico di perdonarmi, non so davvero quale forza mi renda così

             coraggiosa da difendere qui in pubblico i miei pensieri.

Teseo: E allora la legge è chiara: o morire o essere rinchiusa in clausura a vita.

             Però bella  Ermia meditate........ pensate alla vostra giovinezza, alla vostra bellezza....

             Volete veramente correre questo rischio? Credetemi dolce Ermia, è più felice in terra la

              rosa da cui si stilla il profumo di quella che appassisce sulle sterili spine.

Ermia: Così io vivrò, così morirò, mio signore, piuttosto che concedermi a quest’uomo che io non

             sopporterei come mio compagno.

Teseo: Prendete tempo e riflettete. Fra quattro giorni ci sarà la luna piena ed io mi unirò in

            matrimonio con il mio dolce amore. In quello stesso giorno preparatevi a morire, o a giurare

             eterna castità e vita solitaria oppure a sposare Demetrio come vostro padre desidera.

Demetrio: Acconsenti dolce  Ermia, e tu Lisandro abbandona la tua pretesa  assurda di fronte al

                   mio diritto.

Lisandro: Tu hai l’amore di suo padre, o Demetrio. Lascia a me quello di Ermia, e sposati con lui.

Egeo: Sfrontato Lisandro. E’ vero, lui ha anche il mio amore, e questo gli dà il diritto di avere ciò

            che è mio, quindi anche Ermia.

Lisandro: Signore, io ho la stessa nobiltà di Demetrio, i miei possedimenti non sono minori dei

                 suoi. Io amo Ermia e quello che più conta anche lei mi ama.

                 Perché dunque dovrei rinunciare a  sostenere il mio diritto?

                 Demetrio, glielo dico in faccia, corteggiava Elena, la figlia di Nedaro, e aveva conquista-

                 to il suo cuore; ed ora la povera fanciulla si dispera e si strugge per quest’uomo

                 capriccioso ed incostante.

Teseo: Devo confessare che ne avevo sentito parlare, ma preso dai miei affari me ne sono

             dimenticato. Demetrio, Egeo, venite con me; ho per tutti e due istruzioni riservate.

             Per quanto ti riguarda, Ermia, cerca di adeguarti al volere di tuo padre, perché in caso

              contrario la legge, che non posso in alcun modo mitigare, vi condannerà a morte

          o alla vita claustrale.

Vieni mia bella Ippolita, che pensi amor mio? Egeo, Demetrio, venite.

<<<<<<<<<<<<<<< ESCONO TUTTI TRANNE LISANDRO E ERMIA

                                    sottofondo musicale da CD <<<<<<<<<<<<<<<

Lisandro: Cos’è amore? Perché sei così pallida?

                 Come mai le rose del tuo volto appassiscono così in fretta?

Ermia: Forse per mancanza di pioggia, eppure potrei inondarle con la tempesta dei miei occhi.

Lisandro: Ahimè, da quanto ho potuto leggere o udire di racconti o storie vissute, il corso di un

                 vero amore non è mai andato liscio: o c’era differenza di nascita...

Ermia: Sventura! chi è troppo in alto non può legarsi a chi è in basso....

Lisandro: O c’era differenza di età....

Ermia: Dispetto! Chi è troppo vecchio non può unirsi a chi è giovane....

Lisandro: Oppure dipendeva dalle scelte dei parenti....

Ermia: Inferno! Scegliere l’amore con gli occhi degli altri.

Lisandro: Perfino quando la scelta è concorde, la guerra, la morte, la malattia assediano l’amore

                 lo rendono momentaneo come un suono, furtivo come un’ombra, fuggevole come un

                 sogno, breve come un lampo che in una notte nera sveli, ad un tratto, cielo e terra, ma

                 prima che si possa dire “Guarda!”, le mascelle del buio l’hanno divorato. Così in un

                 istante svanisce ogni cosa che brilla.

Ermia: E’ dunque legge del destino che gli amanti fedeli debbano sempre vivere in pena? Se i

             pensieri, i sogni, i sospiri, i desideri e le lacrime sono un sacrificio che impone l’amore,

             seguaci indivisibili delle anime innamorate, noi pure, Lisandro, diamo una grande prova

             di pazienza.

Lisandro: E’ un buon consiglio...Dunque Ermia ascoltami:”Io ho una zia vedova, erede di una

                 grande fortuna e non ha figli. Abita non lontano da qui e mi considera suo unico figlio.

                 Da lei, Ermia dolce, ti potrò sposare, poiché là non può raggiungerci questa dura legge.

                 Se m’ami, fuggi domani notte dalla casa di tuo padre: ti aspetterò nel bosco, dove ti

                 ho incontrata una volta che eri andata con Elena a festeggiare un mattino di maggio.

Ermia: Mio amato Lisandro, io ti giuro sulla forza del mio amore che domani notte ti incontrerò al

             posto che mi hai indicato.

Lisandro: Mantieni la promessa amore mio.......... Ecco... Elena che viene

Ermia: Che Dio ti benedica, Elena bella... Dove vai?

Elena: Mi chiami bella? Non dirmi più bella visto che Demetrio ama la tua di bellezza: bellezza

            felice. I tuoi occhi sono come stelle polari, il suono della tua voce è così melodioso... Sai

            Ermia.... prima di lasciarti vorrei essere contagiata dal tuo fascino.

            Se possedessi il mondo intero, tutto te lo donerei tranne Demetrio, è ovvio, pur di mutarmi  

            in te. Insegnami a sembrare come te, insegnami i modi per conquistare il cuore di

            Demetrio.

Ermia: A dire il vero io lo guardo con durezza, eppure lui continua ad amarmi.

Elena: Ah, se solo i tuoi sguardi insegnassero quest’arte ai miei sorrisi!

Ermia: Vedi, io gli lancio maledizioni, lui in cambio mi dà amore...

Elena: Ah, se le mie preghiere ottenessero tanto.......

Ermia: Più lo odio, più mi segue...

Elena: Più lo amo e più mi odia......

Ermia: La sua follia, Elena, non è colpa mia!

Elena: Lo so Ermia, è colpa non tua, ma della tua bellezza, avessi io questa colpa!

Ermia: Consolati Elena.... Demetrio non vedrà più il mio viso, poiché Lisandro ed io fuggiremo da

             qui.

Lisandro: Elena, vogliamo svelarti i nostri piani. Domani notte, nell’ora in cui la luna si specchia

                 nelle acque e l’ora è propizia a celare le fughe degli amanti, abbiamo deciso di fuggire

                 furtivamente dalla città.

Ermia: Io e Lisandro ci incontreremo nel bosco, proprio dove noi due per tante volte ci siamo

             distese su letti di tenere primule, confidandoci i nostri più infimi segreti.

             Addio, dolce compagna di giochi, prega per noi... Ti auguro che la fortuna ti conceda il tuo

              Demetrio.

Lisandro: Addio Elena. Buona fortuna.  Ermia, mantieni la promessa... a domani!

<<<<<<<<<<<<<<ESCONO UNO ALLA VOLTA LISANDRO ED ERMIA<<<<<<<<<

Elena: E’ incredibile quanto alcune persone siano più felici di altre! E pensare  che tutti mi

            considerano bella quanto lei. Ma a che serve, se Demetrio non la pensa così?

            Lui si ostina a non vedere quello che per tutti è ormai chiaro e così come lui si sbaglia a

            struggersi per gli occhi di Ermia, così sbaglio io ammirando le sue virtù.

            Si dice che l’Amore sia come un bimbo, perché nelle scelte sbaglia quasi sempre .

            E come i ragazzi per gioco sono spesso spergiuri, così è l’amore, come un ragazzo sempre e

            dovunque. E pensare che quel vile di Demetrio, prima di incontrare Ermia giurava di essere

            solo mio, mentre è bastato che incrociasse il suo sguardo per farlo scomparire e con lui tutti

            i suoi giuramenti.....

            Idea!!!!!  Andrò a dirgli della fuga della sua bella Ermia, così domani notte la inseguirà

            per tutto il bosco; e quando mi ringrazierà per l’informazione, il prezzo che dovrà pagare

            sarà molto caro.  

            Demetrio……Demetrio..aspetta, devo parlarti!!!

======= CHIUSURA SIPARIO…. MUSICA suonata…..DURANTE IL CAMBIO SCENA PASSANO FUORI SCENA LISANDRO, ERMIA INSEGUITI DA DEMETRIO ED ELENA

         

<<<<<<<<<<<<Apertura sipario con SCENA PUCK-OBERON CON  RACCONTO  CUPIDO   <<<<<<<<<<<< Entra Oberon pensieroso, arriva Puck <<<<<<

Oberon: Mio caro Puck, vieni qui!

Puck: Eccomi, mio signore!

Oberon: Ho un ambasciata molto importante da chiederti!

Puck: Sono pronto, sarò più veloce del vento!

Oberon: Tempo fa, in una giornata di splendido sole, mi capitò di vedere Cupido errare in cerca di

                una bella vestale, tutto armato. Ed improvvisamente la vide seduta su un tronco: prese la

                mira, ma, ahimè, la freccia trovò sulla sua strada un fiore, un piccole fiore d’occidente,

                bianco come il latte che divenne rosso per la ferita prodottagli da Amore.

=======BALLETTO MOBY 4

                Cercami quel fiore: il succo di esso sprizzato sulle palpebre di uno che dorme, sia uomo,

                sia donna, lo fa spasimare d’amore per la prima creatura vivente che vede destandosi.

                Io ti aspetterò qui; ci rivediamo tra un’ora esatta.

Puck: Non mancherò!

===== PUCK ESCE, RIENTRA E VA A PRENDERE IL FIORE, QUINDI RIESCE=======

<<<<<DAL FONDO ENTRANO DEMETRIO (prima da solo) E POI ELENA<<<<<<<<<<<<

Demetrio: Chissà dove son finiti Lisandro ed Ermia; Sto impazzendo a furia di girare in mezzo a

                   queste piante.

<<<<<< entra Elena <<<<<<< : Demetrio!

                    Dunque tu mi hai seguito? Ma lo sai che io non ti amo! Non esporti al mio odio; il

                    solo vederti è per me una pena!

Elena: E’ per me è una pena il non vederti. O cuore impenetrabile, tu mi costringi a seguirti, sei

             come una calamita.

Demetrio: Non ti rendi conto che stai mettendo in gioco il tuo onore seguendo un uomo che non ti

                  ama nel pieno della notte?

Elena:  La tua stessa virtù è la mia unica difesa; non è notte quando io ammiro il tuo volto.

             E questo bosco non è un luogo deserto perché  tu sei tutto  il mio mondo.

Demetrio: Ora basta!! Io fuggirò, mi nasconderò nelle macchie, ti abbandonerò alle bestie feroci

                   non mi arresterò alle tue preghiere, lasciami.

Elena: Vergognati Demetrio! Sai bene che noi donne non possiamo combattere per amore come

             gli uomini....(mentre Demetrio esce) Ma io ti seguirò, trasformerò il mio cielo in inferno e

             sarò pronta a morire per l’uomo che tanto amo.

Oberon: (nascosto dietro ad un albero) Addio, vaga ninfa,: prima che tu lasci questo bosco sarai tu

               che fuggirai ed egli ti chiederà amore

<<<<<<<<<<<<<<Rientra Puck <<<<<<<<<<<<<<<<<

Oberon: Ben tornato Puck, mi porti il fiore?

Puck: Eccolo , mio padrone.

Oberon: Bene! La senti questa musica? (CHINA) La riconosco molto bene! E’ la canzone che Titania

               ama ascoltare prima di coricarsi. Le fate danzano per lei finché pian piano si lascia andare

               cullandosi tra i fiori. Sarà quello il momento in cui agirò.

               Nel frattempo prendine un po’ anche tu; gira per il bosco, troverai una giovane innamorata

               e un giovanotto che non vuol saperne di lei.

               Bagna le ciglia di quel superbo, ma... bada ... fa in modo che la prima cosa che veda al

               suo risveglio sia la fanciulla.

Puck: Parto immediatamente, mio signore!

Oberon: Ci ritroveremo qui al canto del gallo!

<<<<<<<<<<<ABBASSARE LE LUCI E RIALZARE MENTRE PARTE IL BALLETTO

                         BALLETTO TITANIA (CHINA) CHE SI ADDORMENTA<<<<<<<<<<<<<<

<<<<<<<<<<<Oberon spruzza il succo sugli occhi (campanellini)<<<<<<<<<<<<<

Oberon: Qualsiasi cosa vedrai appena ti risveglierai, diventi l’oggetto dei tuoi mille sospiri.

<<<<<<<<<<<<<<  Oberon esce ed entrano Lisandro ed Ermia<<<<<<<<<<

Lisandro: Tesoro, il lungo vagare nel bosco ti ha stancato e ad esser sincero ho smarrito la via!

                  Se vuoi Ermia possiamo riposarci ed aspettare l’arrivo del giorno.

Ermia: Va bene Lisandro: cercati un giaciglio mentre io poserò il capo su questo cuscino d’erba!

Lisandro: Se tu solo vuoi un unico cuscino può bastare per entrambi, amor mio!

Ermia: Eh, no, caro mio, il mio amore ti chiede di stenderti un poco più in là!

Lisandro: Ermia, cerca di capire quanto ti ho detto! Quando ti parlo d’amore è col cuore che mi

                 devi intendere. Perciò, non negarmi un po’ di posto accanto a te e ti prometto che non ti

                  comprometterò!

Ermia: Tu si che sai incantar con le parole! Maledetti i miei modi e il mio orgoglio se per un solo

             istante ho voluto dir che m’ingannavi. Ma in nome del pudore ti prego, allontanati un poco

             Buona notte caro, finché avrai vita non muti il tuo amore!

Lisandro: Dolce Ermia, se non ti sarò amico, la mia vita finirà!

Ermia: Sogni d’oro amor mio.

<<<<<<ABBASSARE LE LUCI ----entra Puck  con lanterna <<<<<<<<<<

Puck: Ho girato invano per questo bosco. Ma... cosa vedo? Questo chi è? Deve esser lui il

           giovine di cui parlava il mio padrone!

           Ed ecco là la dolce creatura, addormentata! Non ha osato stendersi accanto a questo zotico!

           Miserabile, ti verso l’incantesimo di questo fiore. Al tuo risveglio possa con te svegliarsi

           l’amore verso costei!

<<<<<<<<< Entrano Demetrio ed Elena <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Elena: Dolce Demetrio uccidimi pure, ma fermati!

Demetrio: Vattene! Smettila di perseguitarmi!

Elena: Non lasciarmi sola al buio, ti prego!

Demetrio: Fa come vuoi! Io me ne vado solo!

Elena: Ahhh! Sono sfinita! Più lo imploro e meno ottengo! Grazie ai suoi occhi splendidi ora

             Ermia è felice. Ma cosa li rende così brillanti? Certamente non le lacrime poiché i miei

             han pianto più dei suoi.

             Ma quale specchio malvagio ed ingannevole mi ha indotto a competere con gli occhi di

             Ermia pari a delle stelle?

             Ma chi c’è qui? Lisandro disteso per terra: Lisandro amico mio, se sei vivo svegliati!

Lisandro: Per amor tuo attraverserò il fuoco o eterea  Elena! Dov’è Demetrio? Quel nome

                 spregevole è degno solo di morire infilzato dalla mia spada!

Elena: Non dir così Lisandro, che t’importa se egli ama la tua Ermia? Lei ama solo te, accontentati

Lisandro: Accontentarmi di Ermia? Rimpiango il tempo perso con lei. E’ Elena che io amo; del

                 resto chi non darebbe in cambio un corvo per una colomba? La ragione mi dice che tu

                 sei la più degna! Finalmente ora, grazie alla mia maturata esperienza comprendo meglio

                 i miei desideri che mi conducono a te!

Elena: E quando mai ho meritato da te una tale derisione? Non ti basta, bel signorino, il fatto che

             mai avrò per me uno sguardo del mio Demetrio? Perché anche tu devi burlarmi per la mia

             pochezza? Facendo il cascamorto mi offendi e mi disprezzi!

             Comunque addio, ti credevo una persona più gentile.

             E’ triste che una donna umiliata da un uomo debba anche essere umiliata da un altro!

             

             <<<<<<<<<<<(Elena esce)<<<<<<<<<<<<<

Lisandro: Elena ..aspetta! Ermia non l‘ha vista! Ermia continua pure a dormire e fa che non ti veda più.

                 Provo nausea per te, come se avessi fatto indigestione di un cibo squisito. Ora ogni mia

                 forza e facoltà vuole amare solo Elena; che io possa essere suo cavaliere

<<<<<<<<<<<<<<<Lisandro esce ---musica terrore suonata <<<<<<<<<<<<<<<<<

Ermia: Aiuto Lisandro, aiuto! Che sogno ho fatto! Guarda come tremo di paura.

             Ho sognato che una serpe mi rodeva il cuore e tu ridevi assistendo allo scempio crudele.

             Lisandro! Dove sei? Non mi senti? Dove sei andato? Parla per amor mio.

             Mi sento svenire dalla paura! Se non ti trovo subito, troverò la morte!

<<<<<<Esce anche Ermia <<<<<<<<<<

=======CHIUSURA SIPARIO E FINE PRIMO TEMPO =========

                                   

                                A T T O    T E R Z O

Titania addormentata in un angolo. Entra Puck col suo fare sbarazzino. Poi sente arrivare gli artisti e si nasconde.

Zeppa: Qui dovrebbe andare bene!

Bottom: Io dovrei subito fare un’osservazione! In questa commedia ci sono almeno due cose che

               non piaceranno mai: il fatto che Piramo  deve sfoderare una spada per uccidersi...

Leone: E’ vero, le signore non potranno soffrire una scena del genere.......

Bottom: Ma se noi scrivessimo un prologo che spieghi che le spade sono finte...sparirà ogni timore.

Zeppa: Bene,  scriverò un bel prologo in versi.

Bottom: E poi il leone....un leone dove vi sono delle signore è una cosa spaventosa!!!

Beccuccio: Dunque occorre un altro prologo che spieghi che il leone non è un leone e fare in

                   modo che il pubblico possa vedere almeno metà del mio volto attraverso la maschera;

                   ed io stesso parlerò al pubblico: “Signori, belle signore, non tremate, non abbiate

                   paura, io non sono un vero leone, sono un uomo, sono Beccuccio il falegname.

Zeppa: Può andare. Ci sono altri 2 problemi però: Come ben sapete i 2 amanti si incontrano al

               chiar di luna e parlano attraverso la fessura di un muro........

Tassello: La sera della rappresentazione ci sarà la luna piena!

Bottom: Benissimo, allora basterà lasciar aperta una finestra del salone e il chiar di luna potrà

               illuminare la scena. Ricordiamoci però che se la luna non ci fosse una di noi farà la luna!

Fuso: E’ il muro? Non possiamo portare in scena un muro!

Bottom: Il muro...il muro....Non ci sono problemi! Qualcuno di noi farà il muro!

               Avete un po’ di calce, un po’ di creta? Lo imbratteremo un po’ e terrà le dita aperte così

               e........ da quell’apertura Piramo e Tisbe si sussurreranno le loro parole d’amore.

Zeppa: Bene, allora siamo a posto. Possiamo cominciare. Piramo, inizia tu!

Piramo: Tisbe, simile alla fragranza dei fiori odiosi...

Zeppa: Odorosi, odorosi!!!

<<<<< Piramo esce <<<<<<<<<rumore---------

Tisbe: Tocca a me?

Zeppa: Si, tocca a te.. Piramo è uscito perché ha sentito un rumore....

<<<<<<<< Gli attori rimangono bloccati in scena.. l’attenzione si sposta su Piramo e nel     frattempo entra anche Puck che comincia a fare degli scherzi a Piramo ed alla fine gli infila le

                    orecchie d’asino. A questo punto riprendono a recitare gli artisti<<<<<<<<<<

Tisbe: Radiosissimo Piramo, candido come un giglio, sincero ed ardente come un cavaliere infati-

            cabile, io ti troverò alla tomba del nonno...

Zeppa: Alla tomba di Nino, bello!!!! E poi questo ancora non lo devi dire. Non devi recitare

               tutta la tua parte d’un sol fiato!!!!.. Piramo tocca a te!!!!!

<<<<<<<<< entra Piramo <<<<<<<<<<<<con musica terrore da CD

Zeppa: Oddio, un mostro! Per carità amici fuggiamo, qualche maledizione ci ha accolti!

Beccuccio: Ohh, Bottom, cosa ti è successo?  Cosa vedo sulle tue spalle: una testa d’asino!!!!

Bottom: Ehi, ma dove fuggite tutti? Su smettetela! Chi volete spaventare!

               (rivolto verso il pubblico): Ora capisco... vogliono prendersi gioco di me, vogliono fare

                un asino di me e spaventarmi. Ma io non mi muovo di qui. Anzi, sapete cosa vi dico?

                Mi metterò a cantare, così loro capiranno che Bottom non ha paura.

Titania (svegliandosi): Qual angelo mi sveglia nel mio letto di fiori? Io ti supplico, gentile mortale

             di cantare ancora. Il mio orecchio si innamora alle tue note, il mio occhio rimane affascina-

              to dalle tue forme.

Bottom: Mi pare signora, che non ne abbiate motivo... sebbene ad onor del vero la ragione e l’amor

               in questi tempi vadano poco d’accordo........

Titania: Tu sei saggio, quanto bello..

Bottom: Voi esagerate, ma sono abbastanza saggio per poter uscire da questo bosco

Titania: Tu non vai da nessuna parte. Qui tu sei nel mio regno, dove l’estate è perpetua. Io ti amo,

               vieni con me

<<<<<<<<< entrano le fate <<<<<<<<<<<<

               Su, fate, ballate per lui, presto, servitelo. Siate cortesi e buone verso questo signore.....

<<<<<<<<  musica suonata <<<<<<<<<<<<

<<<<<<<< alla fine Titania esce con Bottom <<<<<<<<

<<<<<<<<<<<<Entra Oberon<<<<

Oberon: Mi domando se Titania si è svegliata; e aprendo gli occhi, chissà cosa avrà visto che

               ora la fa delirare d’amore....

<<<<< Entra Puck <<<<<<<<<<

               Ecco il mio messaggero. Allora, spirito pazzo, che incanto regna stanotte nel bosco?

Puck: La mia regina si è innamorata di un mostro; un mortale al quale io per dispetto ho messo sul

           capo una testa d’asino.

Oberon: Perfetto! Nemmeno l’avessi fatto apposta! Ma, hai cosparso gli occhi del giovane col

               filtro d’amore come ti avevo comandato?

Puck: Missione compiuta! L’ho sorpreso nel sonno con la ragazza al suo fianco. Quando

           si è svegliato deve averla vista per forza.

<<<<<<<<<< entrano Demetrio ed Ermia <<<<<<<<<<<

Oberon: Rimani Puck! Eccolo che viene.

Puck: La donna è lei, ma l’uomo non è lui!

Demetrio: Perché respingi chi tanto ti ama? Quello sguardo crudele riservalo per il tuo nemico.

Ermia: Tu mi dai motivo di maledirti! Il tuo aspetto è quello torvo di un assassino. Se hai ucciso

             Lisandro nel sonno, se ti sei macchiate le mani del suo sangue, uccidi pure me! Dov’è

             ora il mio Lisandro?

Demetrio: La tua collera è originata da un errore! Io non mi sono macchiato del sangue di

                  Lisandro!

Ermia: Ti prego, allora, dimmi che è vivo!

Demetrio: Se te lo dico, che cosa mi dai in cambio?

Ermia: Il privilegio di non vedermi mai più! (Ermia esce) 

Demetrio: E’ inutile seguirla finché è così arrabbiata! Sono stanco ora. Mi riposerò qui per un po’.

Oberon: Hai visto che cosa hai combinato? Svelto, corri più veloce del vento, cerca nel bosco la

               bella Elena, conducila qui con qualche trucco. Io intanto incanterò gli occhi di costui!

Puck: Parto subito. Sarò più veloce di una freccia! (esce)

<<<<<<<<<< scena incantesimo (campanellini) <<<<<<<<

Puck: (rientrando): La bella Elena è già qui! E’ non è sola!

Oberon: Fanno un tal baccano che finiranno per svegliarlo!

Puck: Così in due una sola ameranno, sarà uno spasso questo inganno, non c’è cosa che mi piaccia

           di più del vedere il mondo a testa in giù.

<<<<<< entrano Lisandro ed Elena <<<<<<<<<<<

Lisandro: Perché credi che io ti faccia la corte per dispetto? Io piango nel giurarti amore: un

                 giuramento nato così non può che essere sincero!

Elena: Riveli sempre più la tua perfidia: santa e diabolica insieme. Quei giuramenti li hai fatti

            ad Ermia. Vuoi forse rinnegarla?

Lisandro: Quando le giurai fedeltà non ero in me!

Elena: Tanto più lo sei adesso, se la rinneghi per me!

Lisandro: Demetrio ama Ermia, non ama te!

Demetrio: (svegliandosi) Oh, Elena, dea, ninfa perfetta, divina, che meraviglia i tuoi occhi, che

                   gioia incontrarti, lascia che io baci la tua mano!

Elena: Al diavolo! Vi siete pure messi d’accordo per prendermi in giro! So che mi odiate, ed

            ora, così come siete rivali nell’amare Ermia, siete rivali nel deridermi!

            Nessuno mi provocherebbe sino a tal punto, solo per divertirsi!

Demetrio: Lisandro, non calpestare il tuo amore per Ermia, io non la voglio più, ora il mio cuore

                  appartiene ad Elena. Eccola che arriva...

Ermia: (entrando)  Lisandro, ecco che finalmente ti trovo. Ti pare gentile andartene così?

Lisandro: Può rimanere chi è spinto dall’amore ad andarsene?

Ermia: Ma di quale amore parli?

Lisandro: Parlo della mia bella Elena, il mio unico amore! E’ per lei che ti ho lasciato.

Ermia: Non può essere vero! Tu non pensi a ciò che dici!

Elena: Toh, eccone un’altra nel complotto! Vi siete messi d’accordo tutti e tre per deridermi.

             Anche tu, Ermia; come puoi farlo? Siamo cresciute fianco a fianco come due sorelle ed

             ora stai distruggendo la nostra amicizia!

Ermia: Non ti capisco, sei tu a prendermi in giro, non io!

Elena: Ma come, non sei tu che hai spinto Lisandro a corteggiarmi? E come è possibile che

            Demetrio si dica innamorato di me, dopo avermi respinto per tanto tempo?

            Sono sempre stata infelice, perché non amata. Questo avrebbe dovuto indurti a compassione

            e non a disprezzo.

Ermia: Non ti capisco....

Elena: Smetti di fingerti addolorata, per poi prendermi in giro appena mi volto...... Ma del resto...

            la colpa è anche un po’ mia! (Elena fa per uscire)

Lisandro: Non andartene dolce Elena...ascoltami

Elena: Magnifico!

Ermia: Caro, non prenderla in giro così...

Demetrio: Se non te lo dice lui te lo dirò io!

Lisandro: Né tu, né Ermia potete costringermi a rinunciare ad Elena. Io l’amo e sono pronto a

                 battermi per lei!

Demetrio: Sono io che ti amo, e più di quanto possa amarti lui!

Lisandro: Se davvero lo credi, provalo!!!

Demetrio: Presto, andiamo!!!!

Ermia: Lisandro, cos’è questa storia???

Lisandro: Lasciami!!!

Demetrio: Ma guardalo come finge di seguirmi! Vigliacco!!!

Lisandro: Lasciami, brutta gatta morta!

Ermia: Che villano!!!

Lisandro: Vattene, essere odioso!!!

Ermia: Tu stai scherzando!!!

Elena: Certo, e pure tu!

Lisandro: Con te, Demetrio, manterrò la parola!

Demetrio: Mettilo nero su bianco, di te non mi fido!

Lisandro: Ma che devo fare? Ammazzarla? La odio, ma non voglio farle del male!!!

Ermia: Niente potrebbe farmi star peggio del tuo odio! Come puoi essere così crudele?

            Stanotte dicevi di amarmi!!!

Lisandro: Non so che dirti...l’unica cosa di cui sono certo è che amo Elena!

Ermia:  Imbrogliona! Sei venuta a rubar l’amor mio!!!!

Elena: Tu proprio non conosci ritegno! Io sono gentile, ma tu vuoi proprio che ti insulti:

             nanerottola!

Ermia: Di un po’, credi che sia tanto bassa da non riuscire a ficcarti le unghie negli occhi?

Elena: Signori, vi prego, non lasciatemi sola.. Quando si arrabbia è davvero una peste, per quanto

            piccola e feroce!

Ermia: Ancora piccola???? Perché le permettete di insultarmi così? Lasciate che la prenda!

Elena: Ermia, non essere così cattiva con me, non ti ho mai fatto torto, salvo che per amore di

            Demetrio, quando gli ho detto della tua fuga nel bosco. Ma ora sono pentita e se mi lasciate

            andare in pace, me ne ritornerò in città e non vi seguirò più!

Lisandro: Smettila, nanerottola....non ti preoccupare Elena...non ti farà del male

Demetrio: Non preoccuparti di Elena: bada che se ti viene in mente di mostrarle anche un solo

                   briciolo d’amore, la pagherai cara!!!

Lisandro: Ora seguimi, se ne hai il coraggio, e mettiamo alla prova chi dei due ha diritto ad Elena!

Demetrio: Andiamo!

<<<<<<<<<<<escono dalla scena<<<<<<<<<<<<<<<

Ermia: Guarda un po’ cos’hai combinato! Non posso più fidarmi di te!

Elena:  Sono io che non mi fido più di te: con una come te non ci rimango neanche un attimo di

              più. Tu avrai la mano lesta per picchiarmi, ma io ho le gambe più lunghe per scappare!

               (Elena esce)

Ermia: Non so più cosa pensare!!! (esce anche lei)

Oberon: Presto Puck, confondi le idee a quei due, fa in modo che non si facciano del male, io

               intanto farò calare la nebbia. Tieni questo succo: è in grado di annullare il precedente

               incantesimo; versalo sugli occhi di Lisandro e fa in modo di non sbagliare questa volta.

               Poi penseremo alle ragazze.

<<<<<<<<<SCENA LITIGIO LISANDRO – DEMETRIO

                     musica Alan Parson 1 e fumo su luci basse <<<<<<<<<<<<<<<<<

                                     Q U A R T O       A T T O

Titania: Vieni, siediti su questo letto di fiori!

               Vuoi ascoltare un po’ di musica, mio dolce amore?

Bottom: Mi piace molto la musica; anzi, perché non chiedi alle tue fate di ballare ancora un po’

               per noi?

<<<<<<<<<BALLETTO (cade una fata durante il balletto..risate) <<<<<<<<<<

Titania: Fate, smettetela, vi sembra questo il modo di comportarvi di fronte ad un ospite così illustre?

              Dormi ora, io ti stringerò tra le mie braccia. E voi, fate, disperdetevi è andate in ogni direzione

               (le fate si dimostrano piuttosto stressate) 

<< quando si addormentano spunta da dietro un albero Oberon e nel frattempo entra Puck<<<

Oberon: Benvenuto Puck...Guarda che spettacolo! Comincia a farmi pena la sua follia d’amore.

               Ora la risveglierò, la libererò dall’incantesimo e dopo questa follia d’amore ritornerà sicu-

                ramente tra le mie braccia.

                E tu, Puck, non appena ce ne saremo andati, libera quel mortale da quella testa mostruosa

                perché possa ritornare alla sua vita.

<<<<<<<<<tocca le palpebre di Titania (campanellini) <<<<<<

               ed ora, mia Titania, mia diletta regina, svegliati!!!

Titania: Oberon, sei tu! Che pazzia, sognavo di essere abbracciata ad un asino.......

Oberon: Era forse lui?

Titania: Oddio, come è potuto succedere ciò? Dunque la mia gelosia mi ha portato fino a questo

               punto? potrai perdonarmi, Oberon?

Oberon: Lascia stare, ora.

               Ti prego, Titania, accendi la tua musica perché questi cinque dormienti cadano in un  

               sonno profondo!

           <<<<<<<<<<MUSICA (CHINA) e Oberon e Titania escono lentamente<<<<<<<<<<

Oberon: Presto, l’alba sta per spuntare.

Titania:  Andiamo Oberon, lungo la via mi spiegherai cos’è successo in questo bosco mentre

                dormivo

<<<<<musica intro su caccia -  SPARI -CANI - luce del giorno<<<<<<<<<<<<<<

          

<<<<<<<<< Teseo ed Egeo entrano sul palcoscenico <<<<<<<<<<<<

Ippolita: (dall’esterno) Allora, avete trovato qualcosa? (entra)

Teseo: Beh, come cinghiali mi sembrano un po’ troppo tranquilli!

Egeo: Mio signore, ma quella è mia figlia!

Ippolita: E quelli sono Lisandro e Demetrio!

Teseo: E’ quella è Elena! Presto, svegliamoli! (colpo di tosse)

             Buongiorno amici! Come mai vi trovate qui tutti insieme?

Lisandro:  Mio signore, non so come sia giunto qui! Credo di esservi arrivato con Ermia.

                  Volevamo andarcene dalla città in un luogo dove potessimo, lontano dalla dura

                   legge...

Egeo: Basta. Basta così... Volevano fuggire per sottrarre la sposa a Demetrio e una figlia a me!

Demetrio: Mio signore, la bella Elena mi informò della loro fuga, della loro intenzione di venire

                  qui nel bosco e infuriato io li ho seguiti, mentre la bella Elena, innamorata seguiva me.

                  Ma, non so per quale incanto, non amo più Ermia e il mio cuore ora è tutto per Elena.

Teseo: (si confronta con Ippolita)  Egeo, mi opporrò al tuo volere, poiché fra poco, nel tempio, al

             nostro fianco voglio che queste coppie siano unite in matrimonio.

             Presto, venite con noi in città. Celebreremo una grande festa, vieni Ippolita.

             (escono Egeo, Teseo e Ippolita)

Lisandro: Ma sogno o son vivo? Avete sentito che cosa ha detto il duca? Presto Ermia,

                 seguiamoli!

Elena: Demetrio, sei proprio tu, vero?

Demetrio: Si, sono proprio io, presto andiamo anche noi!

<<<<<<<<ESCONO TUTTI RIMANE SOLO BOTTOM NASCOSTO IN UN ANGOLO<<<<<

                  MUSICA DI SOTTOFONDO (Vatel 8)                  

                  Bottom si sveglia

Bottom:  Quando giunge la mia battuta d’entrata, chiamatemi ed io vi risponderò. Ecco, io

                 inizierò con “Bellissimo Piramo”... Ehilà...Pietro Zeppa?  Flauto?.. Beccuccio

                 calderaio?... Fuso? Mio buon Dio, se la sono squagliata e mi hanno lasciato qui a

                 dormire..Ehi, ragazzi.. Dove siete tutti?

                 Ho fatto un sogno che non c’è testa di scienziato che possa dire che razza di sogno era..

                 mi sembrava di avere come....

 

<<<<<<<<<Si sente parlare da fuori scena gli artisti <<<<<<<<<<<<<<

Zeppa: Avete fatto cercare Bottom? E’ tornato a casa?

Fuso: Non se ne sa nulla... se non torna tutto va a monte ...

Zeppa: Che guaio, che tragedia, non c’è da nessuna parte un operaio capace di fare Piramo

             come lui..

Tassello: No davvero, il fatto è che ha più talento lui di tutti gli operai messi insieme!

Flauto: (mentre entrano in scena)  Eccolo.. eccolo... Bottom!

Zeppa: Bottom...oh giorno fortunato, oh ora felicissima (tutti lo abbracciano)

Bottom: Dove stanno i ragazzi, dove sono questi bravi ragazzacci.. maestri, ho da raccontarvi

               meraviglie... ma che sto a parlare di me.. abbiamo cose importanti a cui pensare...

               prendete su tutti i costumi, lacci nuovi e fiocchetti nuovi per gli scarpini.. ciascuno

               ripassi bene la sua parte... Tisbe deve metter su una camicia pulita, e tu, Beccuccio

               Leone non devi tagliare le unghie .. roarr.. se no che razza di leone sei? E nessuno

               nessuno deve mangiare aglio né cipolla, perché così il fiato l’avremo dolce dolce...

               via..via.. andiamo via.

                                         A T T O     Q U I N T O

======== CHIUSURA SIPARIO CON MUSICA DA CD DURANTE IL CAMBIO SCENA  ==

                    SI RIAPRE IL SIPARIO CON IL BALLETTO (PINK)

Ippolita: E’ molto strano, Teseo, ciò che raccontano questi amanti.

Teseo: Più strano che vero! Gli amanti ed i pazzi hanno un cervello così fervido, una fantasia

             talmente fertile, da concepire più di quanto la fredda ragione possa comprendere.

             Così, se si spera di provare una certa gioia, ci si inventa la persona che reca quella gioia;

             o se di notte, si prova una certa paura, si scambia facilmente un cespuglio per un orso.

<<<<<<ENTRANO GLI AMANTI <<<<<<<<<

Teseo: Ecco gli amanti pieni di felicità. Gioia a tutti!

Lisandro: A voi più che a tutti , vostra grazia.

Teseo: Bene... vediamo con quali spettacoli festeggeremo. Dov’è il nostro maestro di cerimonia?

             Che intrattenimenti sono in programma?  Chiamate Virgilio..

Virgilio: Sono qui, possente Teseo!

Teseo: Di un po’, che passatempi hai in programma questa sera?

Virgilio: Ecco l’elenco degli spettacoli previsti; scegliete voi quello che preferite.

Teseo: Uhm, la battaglia dei centauri, cantata da un eunuco per solista ed arpa.. no non ci interessa.

             L’orgia delle baccanti ubriache, che nella loro follia stracciano il cantore Tracio.

             Roba vecchia, già rappresentata.. Uhm, guarda questa: L’interminabile breve scena del

             giovane Piramo e la sua diletta Tisbe. Farsa molto tragica.

             Tragica farsa? Interminabile e breve? Chi sono quelli che la mettono in scena?

Virgilio: Si tratta di operai con le mani incallite dal lavoro, ve li sconsiglio, signore!

Teseo: Invece li staremo a sentire, poiché non vi è mai alcun male in ciò che è offerto con

             schiettezza e senso di rispetto. Forza, di loro di prepararsi. (Virgilio esce)

Ippolita: Spero che non si tratti di una prova troppo dura per loro, tanto da annullare i loro sforzi!

               Virgilio ha detto che in questo genere non valgono nulla!

Teseo: Bene, vorrà dire che noi saremo tanto più generosi nel ringraziarli per quel nulla.

             Li valuteremo in ragione dell’impegno e non del merito.

=======Teseo, Ippolita e i 4 amanti escono.. entra Zeppa  ========

Virgilio: Pietro Zeppa! Venite! Si, dico proprio a voi!

======== Zeppa si avvicina =========

            

              Hanno… scelto il vostro spettacolo!

====== Zeppa rimane senza parole, quindi con calma si avvicina agli altri =======

Zeppa: Hanno…..scelto il nostro spettacolo!

Gli artisti: Hanno scelto noi?

====== scena di panico ==========

======= MUSICA d’ingresso suonata..entrano Ermia, Elena, Demetrio e Lisandro quindi Teseo e Ippolita che prendono posto =======

Virgilio: (rientrando) Se piace a vostra grazia, lo spettacolo è pronto!

Teseo: Bene, avanti gli artisti...

<<<<<<<<<<SQUILLI DI TROMBA O MUSICA <<<<<<<<<<<<<

Fuso: (tentennante) Nello spettacolo che viene... io Fuso... io Fuso.. sono.. sono un muro con una

           fessura attraverso cui gli amanti... gli amanti....

Zeppa: Piramo e Tisbe! Piramo e Tisbe!!!!

Fuso: Piramo e Tisbe...che.. che parlano e si guardano per mezzo di questo buco.

Teseo: (commenta) E’ il muro più umano che abbia mai visto... oh, si avvicina Piramo

Piramo: Oh minacciosa notte, oh notte che ci sei sempre quando il giorno è andato.. oh notte.. la

               mia Tisbe temo la sua promessa ha scordato.. Oh muro, dolce amabile muro, mostrami la

               fessura.... grazie...grazie.. ma cosa accade? Tisbe non vedo! Oh, perfido muro, dannate le

               tue pietre se la mia Tisbe non fanno ammirare...

Flauto: (entrando) Oh muro, che spesso hai udito le mie lamentazioni e che separi il mio bel

              Piramo da me...(risate del pubblico) .. le mie labbra hanno baciato i tuoi mattoni polverosi

              che con calce a te son saldati... amore mio...

Piramo: Oh bella Tisbe, baciami, sono il tuo amante...baciami attraverso il buco di questo muro

               (fanno per baciarsi ma si danno una testata).. ahi.. vuoi tu alla tomba di Ninetto

Zeppa: Sarebbe alla tomba di Nino...

Piramo: Sarebbe alla tomba di Nino.. vuoi tu alla tomba di Nino incontrarci tra pochi secondi?

Flauto: Per la vita e per la morte sono già lì

(entrambi escono dalla loro parte)

Fuso: Così io.. da muro.. la parte ho esaurito.. ed ecco il muro.. è sparito!   (esce di scena)

Ippolita: (mentre entra in scena il leone) ora tocca al leone! Che buffo questo leone.

Beccuccio: Voi signori, i cui teneri cuori hanno paura quando il leone selvaggio in uno scatto

                    ruggisce   ROARR ROARR ROARR

Zeppa: Chiaro di luna.. chiaro di luna!!!

Tassello: Questa lanterna la luna rappresenta .. questa lanterna la luna rappresenta... perciò io

                 sono l’uomo della lanterna e anche l’uomo della luna... questo devo dirvi e l’ho detto..

Teseo: Silenzio.. silenzio.. ecco che arriva Tisbe..

Flauto: Dov’è il mio amore?

Beccuccio: ROARR ROARR ROARR

Flauto: Aaaaahhhhh! (fugge terrorizzata)

Teseo: E poi arriva Piramo

Piramo: Soave luna, ti ringrazio, per il tuo chiarore .. per i tuoi scintillanti lumi.. così la mia vista

               illuminerai perché io veda il mio amore Tisbe.. ma .. fermo.. cosa i miei occhi stanno

               vedendo??? Il suo manto imbottito di sangue.. Oh mio tormento.. Oh mio dolore...

               perché mai natura il leone hai inventato che la mia bella ha divorato.. e adesso morire io

               devo con questa spada.. devo trafiggere il mio cuore così.. così io vado.. addio.. così addio

               ... voglio morire...

<<<<<<<< breve momento di silenzio<<<<<<

Flauto: (entra e si avvicina) Dormi mio divino? Oh.. ma sei morto!!! Oh.. Oh  mio Piramo.. oh

              mio amore, alzati.. parla...oh morto..Per i tuoi dolci occhi coperta sia.

              (rivolto al pubblico)

              I suoi occhi erano verdi come la vita.. vieni morte a prendere anche me, poiché hai tagliato

              con la cesoia il suo filo di seta .. vieni spada.. trafiggi anche me, trafiggi il seno mio..

              trafiggi il seno mio... Addio.. addio.. addio

<<<<<<<<<<commozione, silenzio, applausi del pubblico <<<<<<<<<<<<

Teseo:  Bene, bene! Ridendo e piangendo, fremendo e scherzando è arrivata mezzanotte!

             Amanti, l’ora più dolce è scoccata! Amici, anche voi, andate a godervi il vostro

             meritato riposo!

Bottom: Se vostra grazia lo desidera possiamo allietarvi ancora con….

Teseo:  Messere, non chiedete a voi stessi più di quanto potete dare! Buonanotte!

===== Musica d’uscita ufficiale suonata.  Escono tutti, rimangono solo gli artisti  =======================

Beccuccio: Non chiedete a voi stessi più di quanto potete dare?

Zeppa: Bottom, cosa ti è venuto in mente di fare?

Bottom: Ragazzi, indipendentemente dal giudizio che verrà espresso, volevo dirvi che è stato un

              piacere recitare con voi!

Virgilio: (entrando) Pietro Zeppa!

===== Zeppa si avvicina e prende il foglio ============ 

Zeppa: Un’esecuzione egregia… (ripetendo più forte) Un’esecuzione egregia!

Tutti:   Un’esecuzione egregia!!!!!!!

===== abbracci e salti di gioia ==========

Bottom: Andiamo ragazzi! Dobbiamo festeggiare!

Beccuccio: Si questa notte sarà una lunga notte anche per noi!

===== escono gridando:  “Un’esecuzione egregia!!!!!!” =========

====   si abbassano le luci e rientra Puck =========

Puck: Se noi ombre vi abbiamo irritato, non prendetela a male, ma pensate di aver dormito e che             questa sia solo una visione della fantasia. Non prendetevela miei cari signori, perché questa            storia da ogni logica è fuori. Noi vi offriamo solo un sogno, della vostra indulgenza abbiamo            bisogno.            Come è vero che sono un Puck onesto, vi prometto questo, che per fuggire alle lingue di            serpente faremo assai di più, prossimamente.            Se no chiamatemi pure bugiardo e mentitore.            Per ora buona notte signore e signori, siamo amici e Puck vi farà felici.