Sorrisi alla greca e contorni misti

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Sorrisi alla greca e contorni misti

Sorrisi alla greca e contorni misti

Commedia in due atti di Marco Bertoncelli

Personaggi

Achille                        Chef di una locanda dell’antica Grecia

Cleo                Cameriera ed aiutante di cucina

Paride             Tuttofare

Penelope         Serva

Barnaba          Cameriere, in un ristorante dei giorni nostri

Agnese           Una cliente

Raimondo       Un cliente

Giobbe                        Un cliente

La scena si svolge contemporaneamente in due ambienti diversi:

Da un lato una cucina ambientata nell’antica Grecia, con personaggi adeguatamente in costume, stoviglie dell’epoca ecc. Unica “trasgressione” allo stile dell’antica Grecia la presenza di un telefono che potrebbe essere ricavato da arnesi di cucina adeguatamente confezionati.

Dall’altro, la sala di un ristorante dei nostri giorni, con arredamento e stoviglie moderni e attori i cui costumi ricalcano fedelmente le nostre abitudini attuali.

I due ambienti sono collegati da una porta, posta sul fondo del palcoscenico, fatta in modo tale che chi esce da un lato non entri direttamente nell’altro ambiente ma consenta uno scambio di personaggi tale per cui un attore, con un determinato ruolo, esce da un ambiente, un altro attore, con il medesimo ruolo ma con stile diverso ed adeguato all’ambiente, entra nell’altro.

Su entrambi i lati del palcoscenico, due porte consentono l’accesso “dall’esterno” ai rispettivi ambienti.

Al fine di evitare che la controscena che si dovrà realizzare nell’ambiente in cui non si svolge la scena principale, prevalga e distolga il pubblico da quanto avviene nell’ambiente attivo, è opportuno che i personaggi che vi operano assumano atteggiamenti di attesa.

Il regista comunque, potrà chiedere agli attori di mantenere il proprio personaggio anche in tali circostanze, assumendo, atteggiamenti di recitazione che non risaltino rispetto alla vicenda che si sta svolgendo nell’ambiente accanto.

Appropriati giochi di luce potranno valorizzare l’ambiente in cui, di volta in volta, si svolge la scena principale.

Primo Atto

In scena sono Achille, Cleo e Penelope; la commedia inizia con il ritmo della danza  Sirtaki; qualche secondo dopo l’inizio della musica entra in scena anche Paride.

 

Fintanto che la musica si sente, gli attori “greci” compiono tipiche operazioni di cucina seguendo il ritmo della musica.

Il Sirtaki va in crescendo per cui anche i movimenti degli attori saranno in crescendo creando così situazioni comiche. In questa fase la sala del ristorante è libera, gli attori che rappresentano i tempi attuali entrano successivamente.

 

Achille mescola in una pentola, Penelope pela le patate (Penelope continuerà a pelare patate per tutta la durata della commedia), Cleo asciuga e dispone le stoviglie, Paride entra portando un cesto di verdure e prende da subito il ritmo della musica.

 

Quando la musica cala

 

Achille            Penelope, hai finito con le patate?

 

Penelope        No! non ancora

 

Achille            Muoviti!

            E tu Cleo, hai finito di asciugare le stoviglie?

 

Cleo    No! non ancora

 

Achille            Datti una mossa!

            Paride, sei già stato dal pescivendolo?

 

Paride e Achille Insieme

            No! non ancora

 

Paride Se sapevi già la risposta perché me lo chiedi?

 

Achille            Per tutti gli dei!

            Così giusto per sentire se siete vivi. prendersela con dei      moribondi non avrebbe alcun senso

 

Breve pausa in cui tutti sono impegnati nelle loro attività

 

Achille            Cleo!  Vedi se è arrivata gente (Cleo va verso la porta entra           e dall’altra sbuca per un secondo la testa di Barnaba che subito si            ritrae)

Cleo    rientrando

            No non c’è ancora nessuno

 

Achille            E tu (rivolto a Paride) dammi una mano mescola qui…….sempre dallo     stesso verso che se no si smonta

            Dai! svelto che devo fare una telefonata!

 

Paride A chi telefoni?

 

Achille            Oh senti questa che bella!

            Saranno affari miei a chi telefono! No?

 

Paride rivolto a Penelope

            Il capo aspetta qualcuno?

 

Penelope         continua a pelare le patate

 

Paride rivolto a Penelope

            Ehi dico a te!?

            Il capo aspetta qualcuno?

 

Penelope        Io so di non sapere!

 

Paride To’! Ecco che questa si è messa a studiare………

 

Achille            Pronto, pronto?

            Parlo con la segreteria della maga Circe?

            Si grazie……..            Aspetto in linea

            Rivolto agli aiutanti

            Eh sbrigatevi e non state tanto a origliare che poi vi spiego tutto

            Si pronto? ……Si sono io ciao………

 

Paride Senti? gli da del tu.

 

Cleo    Ti credo! È la sua fornitrice ufficiale di maialetti

 

Paride Che lui spaccia per cinghiali

 

Cleo    Già, dopo che ha litigato con Diana, sai, la dea della caccia, quella gli       passa giusto gli avanzi del Peloponneso!

 

Achille            Allora è confermato?

            Quando vengono?

            Oh mamma!?

            Non lo sai…….non lo dicono…… ma scusa…. tu che sei una maga          non potresti…… no no no va bene             va bene

 

            Pensavo un filtro una pozione no no

            Va bene……… va bene……… giochi leali!……… Come alle olimpiadi, senza adenoidi!

 

            Come!?……..

            Neanche asteroidi no…… no…… va bene! Leali!

            Come dici?!……(Preoccupato) Potrebbe essere anche stasera…

            (Come per dire speriamo di no) Speriamo…….

 

            Va bene va bene……… Ciao

            Ah se senti qualcosa chiamami a qualsiasi ora……… anche alle     calende greche            ciao     ciao.

 

Pensieroso e preoccupato Achille ritorna a mescolare nella pentola……….

 

Paride Cosa succede?

 

Achille            Perché non pensi agli affaracci tuoi?

 

Cleo    Grane? Impossibile! Che grane possono avere delle creature           oniriche?!

 

Achille            È possibile…è possibile!

 

Paride Rischiamo la pelle?

 

Achille            Peggio!……Rischiamo il ristorante!

 

Paride Ah be’. Allora il rischio è tuo!

 

Achille            Si così tu finisci sotto il Partenone a chiedere l’elemosina e voi due a        fare le veline al circo.

 

Cleo    Bé sempre meglio che a chiedere l’elemosina

 

Achille            Dipende da quanta fame hanno i leoni

 

Paride Insomma ci vuoi dire cosa ci sta per capitare? Giove ha deciso di   rilanciare l’idea del diluvio?

 

Achille            No no

 

Cleo    Eolo ha pensato di scatenare una tempesta?

 

Achille            No no

 

Paride Ho capito! A Vulcano gli è caduto un tizzone sul piede e sta per    scatenare un mezzo inferno!?

 

Achille            Macché!

 

Cleo    Insomma ci vuoi dire cosa ci riservano gli dei per stasera?

 

Achille            Come per continuare, interrotto da Paride

            Avremo dei clienti…….

 

Paride Ah bene! Sai che novità, per un ristorante

 

Cleo    Capirai! Se ti lamenti per questo……

 

Achille            Ma non sono clienti comuni, sono clienti speciali

 

Paride E chi saranno mai!? Abbiamo servito il tiranno di Siracusa,            abbiamo servito il re di Cnosso, abbiamo dato da mangiare a Bacco e   Arianna…

 

Cleo    ridendo

            ah già, ti ricordi quella sera!?  che risate!

            Lui ubriaco spolpo che non si reggeva più e girava per il locale a fare il      casca morto con tutte le muse (Dei! Mai sognato belle muse così brutte!!) e lei dietro con il gomitolo di filo che passava fra gambe,             tavoli, braccia, candelabri..

 

Paride            ridendo

            Alla fine per sgarbugliare la matassa abbiamo dovuto chiamare il   Minotauro!

 

Achille            preoccupato, senza mai aver riso   Peggio, peggio! Molto peggio!

            È la commissione che deve valutare chi sarà il cuoco dell’olimpo per i       prossimi quattro anni!

 

Penelope        cessa di pelare patate e li guarda ansiosa

 

Paride            diventando serio         Vuoi dire che…..

 

Achille            annuisce mortificato

 

Cleo    fra il serio e il sorpreso          Ma no!? Ti sei iscritto…

 

Achille            annuisce mortificato

 

Paride Tu…tu… tu hai fatto questo!?

 

Achille            annuisce la terza volta sempre più avvilito

 

Paride e Cleo e Penelope insieme

            Per tutti gli dei!

 

Tutti tornano alle loro occupazioni con più fervore e intensità

 

Achille            deciso

            Sentite, ora è inutile piangere sul latte di Zeus, rimbocchiamoci le mani e se facciamo il salto lo facciamo tutti insieme d’accordo?

 

Paride Qui c’è il rischio di saltare dritti dritti in bocca ai ciclopi

 

Achille            Vuoi mollare?

 

Paride Ho detto questo?

 

Achille            E allora?

 

Paride Vedremo. Quando sarà ora di fare il salto, come lo chiami tu, ci     penseremo

 

Cleo    Parenti italiani?

 

Paride Alla lontana! Cugino di Giulius Andreotus

 

Cleo    Sorpresa Tò! Lo facevo più giovane!

 

Achille            Dai allora, ce la possiamo fare!

            Cleo, vedi se è arrivata gente (Cleo esce e aspetta dall’altra nascosta        dalla paratia, quando sarà il momento, uscirà Barnaba)

            E tu, vai a prendere la salvia, il rosmarino, l’alloro e tutto quello che          serve per un buon arrosto (Paride si avvia di corsa)

                                                                                                                                  (Gridandogli dietro) Non badare a spese! Paga Zeus… (più riflessivo)                                                             se gli dei vorranno      

            Sala ristorante

 

Raimondo, Agnese e Giobbe entrano ridendo e raccontandosi delle barzellette si fermano sulla soglia della porta.

I gesti non devono essere sciolti, per quanto possibile, senza esagerare, i tre commensali dovrebbero muoversi in modo meccanico, senza dar nell’occhio al pubblico, “quasi” come degli automi; qualche gesto, motto, qua e là, senza esagerare.

 

Arnese            Sapete cos’è un cavillo?

 

Raimondo      assumendo un tono formale

            E come no?!

            È una argomentazione dettagliata e precisa che consente agli avvocati,      quelli buoni, di tirarti fuori dai guai quando ne hai bisogno

 

Agnese           ridacchiando

            No acqua, acqua

 

Giobbe           stando al gioco

            È una cava di argilla del conte Spillo

 

Raimondo      Te devi esserti bruciato il cervello in qualche discoteca di terz’ordine

 

Giobbe           Ma si!  È un vezzeggiativo delle cave di argilla, dal tardo latino CAV –    CAVA al più recente Altobelli detto Spillo

 

Agnese           ridendo           Fuochino

 

Raimondo      con allegria     Questi sono ubriachi prima ancora di cominciare a bere

 

Agnese           insistente e allegra      Allora!? Volete sapere cos’è?

 

Raimondo e Giobbe

            No!

            Risparmiacelo!

 

Arnese            È un animillo che tritta e galippa

 

Tutti ridono

 

Giobbe           Visto che c’ero andato vicino?

 

Raimondo      sempre in attesa dell’arrivo di Barnaba

            E allora? Tu lo sai cos’è un Bullone?

 

Agnese           di rimando

            Eri tu! Quando mi facevi la corte!

 

Giobbe           Ma va la! È un plecipizio plofondo plofondo

 

Tutti ridono

 

Raimondo      (Tornando leggermente più serio)Secondo voi ci possiamo            accomodare?

 

Giobbe           Proviamo, mal che vada ci faranno alzare

 

Un tavolino è posto all’estremità della sala, distante dall’ingresso dalle cucine; un altro tavolo deve essere sistemato al centro della sala. I tre, entrando si mettono tra i due tavolini incerti se occupare l’uno o l’altro.

 

Barnaba         entrando

            Cosa fate in piedi, non è mica una pizzeria al taglio questa, sedetevi, se     aspettate che vi sposti la sedia state freschi.

            Uscendo

            Fate presto che la pasta si fredda

 

I tre si guardano e sbottano in una risata

 

Raimondo      Andiamo bene!

 

Arnese            Siamo nel posto giusto!

 

Giobbe           Me lo avevano detto che era un ristorante un po’ particolare,

            Peggio che ai vecchi tempi!

 

Levandosi il cappotto vanno a sedersi al tavolino d’angolo e si sistemano sulla sedia, chiacchierano fra di loro mantenendo la contro scena attiva fin tanto che l’attenzione si sposta nella cucina.

Così dovrà essere per l’intero spettacolo: quando una scena si svolge in un ambiente, gli attori sul palcoscenico che recitano nell’ambiente adiacente devono mantenere una giusta attività corrispondente ai propri personaggi. Le luci potrebbero aiutare abbassandosi e alzandosi in funzione di dove si svolge la scena, in nessun caso tuttavia, una parte del palcoscenico deve restare completamente al buio.

Cleo    rientrando trafelata in cucina

            Sono in tre. Due uomini e una donna!

 

Achille            ansioso            Come sono?

 

Cleo    La donna niente di speciale! ma uno dei due (fischio di ammirazione)

 

Achille            Intendevo come sono!? Sono vestiti bene?, che atteggiamento       hanno?

 

Cleo    Sembrano allegri. Sono entrati raccontandosi barzellette

 

Achille            Sono loro! Viaggiano in incognito!

 

Breve pausa in cui tutti si occupano delle loro faccende

 

Achille            Li hai trattati bene?

 

Cleo    Come al solito, non si è mai lamentato nessuno.

 

Achille            Senza dare nell’occhio vai alla porta e appendi questo (gli passa un           cartello con scritto “chiuso per turno”) e ricordati di toglierlo quando    saremo alla fine, non voglio essere disturbato da nessuno!

            Cleo fa per uscire

            No no, non adesso razza di medusa, cos’hai al posto del cervello!?

            Dopo, ho detto dopo, senza farti notare

 

Cleo    Quante storie! Per me non sono questi

 

Achille            Cosa ne sai tu!?

 

Cleo    Mah, io di clienti ne ho visto tanti, ma questi non mi sembrano proprio      degli agenti in borghese

 

Achille            Guarda che la tunica non fa il senatore

 

Cleo    E con questo? Hanno un’aria strana… svampita

 

Achille            Chiediamo a Penelope!

 

Cleo    A Penelope?

 

Achille            A Penelope si! A Penelope, ti secca!?

             

Cleo    poco convinta

            No, no!  chiediamo a Penelope, per quello che servirà!

 

Achille            Che sarà mai!, le ho perfino fatto fare il ginnasio!

            Avvicinandosi a Penelope che continua a sbucciare patate

            Sono loro?

 

Penelope        Io so di non sapere!

 

Cleo e Achille contemporaneamente

            Ecco!

 

Achille            Ach! Più la mando a scuola e peggio è!

 

Entra Paride con un sacchetto di iuta in mano e una corona d’alloro sulla testa

 

Achille            Hai trovato tutto?

 

Paride            chinando il capo

            È tutto qui!

 

Achille            cercando di prendere il sacco

            Non serve che ti inchini, basta che mi dai il sacco!

 

Paride            ritraendo il sacco

            No fermo.

 

Achille            tirando il sacco

            Dammi ti dico!

 

Paride            facendo resistenza e Achille tirando il sacchetto (a soggetto)

            Ma no, aspetta - molla - lascia stare - dammelo

 

Achille            dando un calcio a Paride

            E lascia!

 

Paride            molla il sacco e si massaggia la gamba colpita

            Ahi!

 

Achille            preso il sacco a Paride ci guarda dentro, ci infila una mano lo gira e lo     rigira e ne tira fuori una boccetta di profumo - leggendo

            “Lacrime di Morfeo”

            Parfum            Agorà Vendome n. 3 Lutezia Gallia

            Cos’è?

 

Paride            sempre lamentandosi per il colpo ricevuto

            Una lanterna a petrolio!

            Uhhhh che dolore (massaggiandosi la gamba colpita)

            Si vede che sei rimasto uno zotico dell’istmo!

            Cosa vuoi che sia!

            Una sorpresa per Cleo! Ecco cos’era…

 

Achille            partendo gentile e alterandosi via via

            Senti Paride, prima che, come dire.…, prima che mi prenda uno     sciupon de futa, come dicono a Sparta, hai detto che hai trovato tutto!

            Dove sono gli aromi?

 

Paride            chinando il capo

            Qui!

 

Achille            prendendolo per il bavero

            Io sono lusingato del tuo fare servizievole e devoto e mi si spezza il          cuore a doverti ridurre a uno straccio! Ma ho bisogno della            salvia capisci? della salvia e del rosmarino!

 

Paride            scotendosi e chinando il capo

            Qui mannaccia ai satiri e alle erinni! Sono tre ore che te lo dico!

            Sono qui! (togliendosi la corona) l’alloro è questo, eccolo qui, e     questo è l’olivo e qui c’è la mentuccia, la salvia e il rosmarino sono li    dentro da qualche parte; il peperoncino non me l’hanno      dato

 

Achille            Perché?

 

Paride Perché non gliel’ho chiesto!

 

Achille            Imbecille, meno male che me ne era rimasto un mazzetto! Tanto ti ci         voleva a parlare!?

 

Paride E tu non hai visto che ti porgevo il capo? Visto che non sei uno Zeus        eterno, che non sei mai entrato in senato e, soprattutto che non mi        paghi da tre lustri, non ti è venuto il sospetto che il mio non era un             inchino?

 

Achille            E che ne sapevo io che adesso le droghe le vendono in confezione            olimpica!

 

Cleo    Grazie del pensiero Paride sei sempre molto gentile. (Con un sospiro)       come sarebbe bello se i sogni diventassero realtà!

            Pausa e poi rivolta a Achille

            Cosa c’è per cena stasera?

 

Achille            intento a scegliere le droghe

            Non lo so!? Serviti quello che vuoi

 

Cleo    decisa  Il menu!

 

Achille            Il menu!?

 

Cleo    Il menu si!

            Potresti anche dirmelo visto che lo devo presentare

 

Achille            rientrando nella vicenda

            Ah già… è vero; il menu!.

            Oh bè niente di nuovo, cuciniamo come al solito:

            Per primo lasagnette al pomodoro o risotto ai funghi e di    secondo uova con contorno di funghi misti

 

Cleo    Uova?

 

Achille            Uova! Come al solito.

 

Cleo    Come sono le uova?

 

Achille            Come al solito, ovali… grandi così, con il guscio….

 

Cleo    con tono alterato

            Come le prepari le uova!?

 

Achille            Eh come sei permalosa!

            Al tegamino!

            Con la salvia o il rosmarino! Come le preferiscono!

 

Cleo    E poi?

 

Achille            E poi cosa?

 

Cleo    Solo uova?

 

Achille            Al tegamino, strapazzate, alla coque, all’occhio di bue, in frittata, come    le preferiscono! Ah, di gallo s’intende….

 

Cleo    Di gallo!? di gallina!

 

Achille            Di gallo ti dico!

            Se no che specialità sarebbero!

 

Cleo    Ho capito! Mi devo arrangiare come al solito

 

Prende un cestino con del pane, il cartello con “Non disturbare” ed esce verso la sala

                                                                                                                                 

            Barnaba rientra in sala portando un cestino con delle confezioni di grissini e va a sistemarli sul tavolo che fa più comodo a lui, esce per sistemare il cartello e rientra rivolgendosi ai commensali

 

(nella controscena che si svolge in cucina fintanto che la scena si svolge nella sala, Achille deve parlare con Paride e mandarlo fuori gesticolando)

 

Barnaba         rivolto ai commensali con aria autoritaria

            Cosa fate li!? Chi vi ha detto di sedervi li!?.

            Con tutti i tavoli liberi che ci sono, tutti quelli che entrano vanno a            sedersi lì!

            Sedetevi più vicino che sennò devo fare un sacco di strada

 

Raimondo      Ma scusa, se questi tavoli non vanno bene perché li tenete?

 

Barnaba         Se fosse per me li avrei già levati da un pezzo!

            Tanto… per la gente che viene! Ma provate voi a convincere il       vecchio, è convinto che prima o poi finiremo sul gambero rosso!

            Povero vecchio, credulone e arruffone

            Breve pausa

            E poi quelli che si siedono lì non lasciano mai mance!

 

Esce

 

I tre sbottano in un’altra risata e alzandosi vanno a sistemarsi all’altro tavolo

 

Raimondo      È tornato al “mittente”!

 

Barnaba         mettendo dentro la testa

            Certo che la tento non tono mica tordo!

 

I tre rimangono sbalorditi, appena Barnaba ritrae il capo

 

Agnese           rivolta a Raimondo

            Mamma mia che caratteraccio! Ma dove ci hai portato!?

 

Raimondo      Ma dai che qui si mangia benissimo!

            Il vecchio poi, come lo chiama lui, se ci riconosce è capace di farci            mangiare le lucertole che gli mettevamo di nascosto nella minestra           quando aveva una locanda vicino al tribunale dei minori.

 

Giobbe           Chissà se si mangia ancora come una volta, vi ricordate che mangiate        eh, polenta e fasoi inbogonè con le codeghe! roba che se li mangiassi       adesso avrei bisogno quanto meno dell'idraulico liquido!

 

Raimondo      Si, o di Mister Muscolo! Esagerato

 

Agnese           Certo che ne è passato di tempo, dimmi Giobbe come ti va la vita?.           Cosa fai adesso?

 

Giobbe           Lavoro all'ufficio meteorologico

 

Raimondo      Ironico

            Sei uno di quelli che tirano a indovinare che tempo farà?

 

Giobbe           Rispondendo a tono

            No no, faccio parte del gruppo che fa la danza della pioggia quando         arriva la siccità!

 

Barnaba         Rientra ad apparecchiare, porta i piatti, i bicchieri e i tovaglioli.

            I tre amici si interrompono un attimo

            Arrivando Barnaba grida rivolto alla cucina

         Si si arrivo, arrivo!  Se devo apparecchiare come faccio ad andare in cantina?

Achille            gridando dall’altro lato

            In cantina ci dovevi andare prima!

                                                                                                                                 

            Barnaba         sempre gridando

            E qui allora?

            Chi glielo legge il regolamento?

            Apparecchia, sparecchia, servi, porta… e che è?! mica è una trattoria         questa, una trotteria è! Anzi, una galopperia.

 

Raimondo      ridendo fintanto che Barnaba sta finendo di apparecchiare

            Ti fa correre eh?

 

Barnaba         Si… si! Ma basta metterlo in riga ogni tanto che lui si quieta

            Ora vi porto il pane e le posate……..

            Uscendo rivolto alla cucina

            Cosa ti ga che te seite brontolar?

Cleo    rientra in cucina con lo stesso tono di Barnaba

            Possibile che quando sono in sala continui a chiamarmi e a darmi   ordini anche a distanza?

 

Achille            senza rispondere ai rimbrotti di Cleo

            Allora!? Sono loro?

 

Cleo    Non lo so! Non si capisce.

 

Achille            Viaggiano in incognito eh.Sono più furbi di quanto si creda, ma    deve ancora nascere chi la fa in barba al vecchio Achille!

            Hai preso le ordinazioni?

 

Cleo    No, non ancora! Prima gli leggo il regolamento e poi prendo le       ordinazioni.

            Paride dov’è?

 

Achille            L’ho mandato a prendere delle stoviglie che mi potranno servire

 

Dopo due secondi Paride rientra portando a due mani una pila di stoviglie di coccio e tenendo una pergamena in bocca, posa le stoviglie e prende la pergamena

 

Achille            Sei tornato finalmente!          Ce ne hai messo di tempo!.

 

Paride Ho fatto prima che ho potuto!

            Porgendo la pergamena ad Achille Tieni, questa è per te!

 

Achille            Cos’è? Lo scontrino?

 

Paride Una multa

 

Achille            alterandosi

            Come una multa?

 

Paride            con finta non curanza

            Ho messo la biga in divieto di sosta!

 

Achille            sempre alterato

            Hai parcheggiato in seconda fila? Te lo dico sempre di non            parcheggiare in seconda fila! Quante volte ti ho detto di stare attento!    Se nessuno è parcheggiato in seconda fila non devi mettere la biga in        seconda fila perché vuol dire che c’è l’oplite di quartiere, se invece        arrivi e ci sono bighe in seconda fila allora puoi metterla dove ti pare,    anche in terza fila se vuoi, tanto l’oplite di quartiere non c’è! Quand’è      che capirai!?

 

Paride Non ero in seconda fila, avevo uno zoccolo sul marciapiede

 

Achille            Legge borbottando il documento (addì  alle ore… in via…..a soggetto)      e poi

            Che razza di servizio pubblico!?

            Bighe che viaggiano a 30 frustate all’ora, bighe che fanno l’inversione      a Y greca in piena polis e gli opliti, se mai le vedono, si    girano dall’altra parte! E qui, per uno zoccolo sul marciapiede, 20 dracme di multa!

            Non c’è paragone!

 

Paride Si ma vedi…

 

Achille            Vedi niente, con questa se ne è andato il guadagno di una serata.

            Parcheggi non ne fanno, se devi andare all’agora devi lasciare la biga        al tempio di Giunone, se passi vicino a un teatro devi mettere i sotto           zoccoli ai cavalli, devi avere secchiello e paletta sempre con te,      niente             che andiamo…..

 

Paride Si, ma …

 

Achille            Ma cosa per Giunone! Ma cosa!?

 

Paride (Incerto)È che sotto lo zoccolo del cavallo c’era il sandalo dell’oplite

 

Achille            Il sandalo!?

 

Paride Annuendo Dell’oplite.

 

Achille            Ho capito,.ho capito; il sandalo dell’oplite...E allora?!

 

Paride Nel sandalo c’era il piede

 

Achille            inseguendo Paride che fugge per la cucina

            Cosa?

            Maledetto da Apollo te e chi ti ha mandato!

            Fermati che ti riduco a uno zabaione! Abbi almeno il coraggio       delle tue azioni…(A soggetto)

            Quando si fermano

            La multa te la detraggo dallo stipendio!

 

Paride Ma se mi devi ancora lo stipendio di tre lustri!

 

Achille            tornando più tranquillo alla propria occupazione

            E va bene! Tre lustri meno una multa.

 

Paride            sicuro

            La multa la paghi tu!

            Hanno preso il numero di targa della biga e dei cavalli

 

Achille            E allora?

 

Paride La biga è tua no?

 

Achille            Sicuro!

 

Paride Bene: se nessuno paga, i punti alla patente li levano a te.

 

Achille            tornando a inseguirlo per la cucina

            Maledetto da Apollo due volte, te e chi ti ha mandato…(a             soggetto)

            Fermandosi ansante

            Avessi 20 anni di meno… Hai preso tutto almeno?

 

Paride Si, c’era tutto

 

Achille            controllando i vasi di coccio

            Bene!

            Saranno anche nuove queste stoviglie ma se non si decidono a       inventare un materiale migliore, fare il nostro lavoro sarà sempre più            difficile:          quando le hai usate due volte devi cacciarle via!

            Ci vorrebbe qualcosa dove l’unto non attacca, che non rimangano             odori o sapori strani, facili da lavare e magari che si veda dentro per         controllare l’amalgama.

 

Paride Vetro

 

Achille            sorpreso          Come dici?

 

Paride Si chiama vetro!……

            Meglio se cristallo, sembra che sia un materiale nuovo, appena       scoperto.

 

Achille            Ma cosa stai dicendo? Chi ti ha detto tutte queste cose!?

 

Paride Me le ha dette Menelao, il bottegaio

 

Achille            E lui come lo sa!?

 

Paride È il suo lavoro!

            Dice che ne ha ordinate un po’ per vedere se vanno bene come si   dice in Gallia e in Etruria.

            Se vuoi provarle è disposto a farti uno sconto!

 

Achille            Uno sconto? A me!?

            Brav’uomo quel Menelao, devo ricordarmi di lui alle prossime       calende! Cosa fa di cognome?

 

Paride “Le mani”

 

Achille            Rivolto a Penelope prima e a Paride poi

            Hai sentito? Altro che la teoria! La pratica serve!… e la      grammatica!

            Questa la mandi a scuola e tutto quello che sa dire è di sapere di non        sapere! Tu che sei uno zotico, un villico, braccia rubate             all’agricoltura appena nata, tu ne sai più di lei! e si che non sei       un semidio o un baciato da Atena, sei……sei……..

 

Cleo    intervenendo come sopra pensiero

            Io son colei che sono!

            Pirandello! La signora in giallo! RAI 1! Ore 14,30! Tutti i santi      giorni!.

 

Achille            rivolto a Penelope

            Cosa ha detto?

 

Penelope        Io so di non sapere!

 

Cleo    come rinvenendo

            Oddio scusate! stavo entrando in un incubo!

                                                                                                                                 

            La scena si sposta in sala, in cucina tutti si affaccendano alle proprie occupazioni, se serve accennando a delle conversazioni mimate

 

Agnese           Riprendendo la conversazione

            Ma tu sei quello che fa le previsioni o quello che le annuncia……

 

Raimondo      intervenendo

            Il secondo che hai detto

            L'ultima volta che l'ho visto ha detto testuali parole: “Domani una             spruzzatina di neve è possibile anche sulle aree pianeggianti della     nostra provincia”: due metri e trenta centimetri di neve: erano 30 anni       che non nevicava così!

 

Giobbe           Be sai! Qualche volta ci si diverte, poi la gente ti telefona… è        come se il tempo dipendesse da noi! Una volta ho annunciato        temporali sparsi su tutto il territorio! Non l’avessi mai fatto! Mi hanno      telefonato gli albergatori, le associazioni di categoria, persino il sindaco!             Mi ha detto che sono un incosciente, che gli ho rovinato la stagione!

 

Agnese           Hanno ragione! La multa dovrebbero darvi quando sbagliate

 

Giobbe           Figurati, la multa…..

 

Agnese           Si caro, la multa! E salata anche!

 

Giobbe           Va bene .. va bene pure la multa, a patto che ci diano un premio    quando le azzecchiamo!

 

Raimondo      Pure un premio

 

Giobbe           Certo! un premio ogni volta che ci azzecchiamo, una multa ogni volta       che le sbagliamo, è una questione di equità

 

Agnese           Altro che premio! si, i danni vi farei pagare a voialtri, tze un servizio         pubblico……

 

Giobbe           E come no? Pure i danni paghiamo….. voi quanto pagate per sentire le     previsioni?

 

Agnese           Niente, ci mancherebbe altro che ci facessero pagare anche le         previsioni del tempo!

 

Giobbe           E allora? Se non paghi che danni vuoi da me! Cambia canale e hai fatto    pari

 

Agnese sta per rispondere ma interviene Raimondo

 

Raimondo      Calma…Calma, non litigate per così poco! E tu, allora, cosa hai fatto!?

 

Giobbe           Cosa dovevo fare!? Niente! Adesso quando devo prevedere          pioggia mi presento con impermeabile e ombrello e sto zitto! Se         vogliono capire…

 

Raimondo      E tu dì sempre che è variabile, che dipende dalla luna!

 

Giobbe           La luna?

 

Raimondo      E insomma, se quella è capace di muovere le maree cosa vuoi che gli         costi provocare un acquazzone!?

            Vedrai che prima o dopo scopriranno che è colpa della luna!

 

Agnese           Inizia a compiere dei gesti come se stesse per starnutire

 

Raimondo      Ferma....

 

Giobbe           Quando vede che Agnese sta per avere uno starnuto comincia ad   agitarsi sulla poltrona

 

Agnese           Continua ad agitarsi come per starnutire

 

Raimondo      Ferma di prego, non farlo, non farlo non farlo! (Così dicendo comincia a spostare indietro la sedia come per scappare o intervenire)

 

Agnese           Quando la situazione si è surriscaldata al punto giusto Etcì Etcì Etcì         (serie di starnuti)

Contemporaneamente Raimondo risponde allo starnuto e Giobbe inizia la propria scena

 

Raimondo      Salute!

 

Giobbe           Si alza e inizia a colpire l’aria con dei pugni (come un pugile che sta         combattendo) sfiorando i compagni di tavolo che schivano i colpi e     reagiscono

 

Agnese           Fermo, fermo!

 

Raimondo      Basta, basta!

 

Giobbe           Continua a colpire a vuoto fintanto che Raimondo non lo abbraccia e lo   tiene fermo

 

Raimondo      È passato?

 

Giobbe           Si

 

Raimondo      (allentando la presa) Posso lasciarti?

 

Giobbe           Si, si tranquillo

 

Agnese           Ma che ti prende? Ti è partita la ram?

 

Giobbe           (Ricomponendosi) scusate mi è partito l’antivirus

 

Agnese           E va bene ma datti una resettata

 

Giobbe           Tranquilli, tranquilli, è passato tutto, cosa stavate dicendo?

            Ah si, il buco dell’ozono

 

Raimondo      Ecco, bravo: quello se invece di bucarsi si spinellava era meglio!

 

Scoppiano a ridere

In cucina Cleo prende una caraffa di coccio di acqua e una di vino e si avvia verso la sala

                                                                                                                                    

            Giobbe           Ridete ridete, non sapete quante cose dipendono da noi meteorologi!       Le gite domenicali, le serate danzanti, le fortune dei poeti…..

 

Agnese           Pure!?.

 

Giobbe           declamando

            La nebbia agli irti colli, piovigginando sale …

 

Barnaba         Arriva portando acqua (in una bottiglia di plastica) e vino

            Posa il vino sul tavolo e prima di posare l'acqua

            La bottiglia è tappata e il tappo è uguale all'etichetta!

            Toglie il tappo in modo tradizionale

            Controllare fin che sono qui, la bottiglia devo restituirla, il tappo è            vostro.

 

Giobbe e Raimondo fanno il gesto di prendere le bottiglie per versare da bere quando Barnaba li interrompe con un tono imperioso

 

Barnaba         Un momento signori! Prima il dovere!

 

La regia fa partire la registrazione come se ci si trovasse su un aereo, Barnaba mima le diverse situazioni cose se si trattasse di un assistente di volo.

 

Signore e signori,

Nel darvi il benvenuto a bordo del ristorante “Il nettare degli dei” Vi invitiamo a sistemare i bagagli nell’alloggiamento sotto la Vostra poltrona o direttamente sotto il tavolo

 

Barnaba         Fatto?

(controlla che Agnese ponga la borsetta sotto la sedia e che Giobbe tolga la giacca dalla spalliera della sedia e la deponga sotto il tavolo, Raimondo mostra le mani per far vedere che non ha bagaglio)

 

Raimondo      incerto su come comportarsi

            Io.non ho bagaglio

 

Registrazione

Il comandante desidera richiamare la vostra attenzione su alcune dotazioni e procedure di sicurezza di questo ristornate

 

Osservate come allacciare e slacciare le cinture di sicurezza

Barnaba         esegue

 

Questo ristorante è dotato di quattro uscite di sicurezza: una da dove siete entrati, una dalla cucina dietro di voi e due in coda, dalle finestre dei servizi.

In caso di evacuazione, un sentiero luminoso vi guiderà verso l’uscita a voi più vicina

Barnaba le indica come sugli aerei

 

In caso di decompressione le maschere per l’ossigeno si renderanno automaticamente disponibili: prendete una maschera e portatela sul viso.

Coprite naso e bocca e respirate normalmente.

 

Il bavaglino è sistemato sotto la vostra poltrona!

In caso di necessità indossatelo come vi sta mostrando l’assistente di volo

Agganciate le cinghie sul davanti e tirate le estremità superiori in modo che aderisca al sotto mento.

Barnaba indossa un bavaglino

 

In caso di urgenza, la presa elettrica è sistemata ad ogni angolo del tavolo. Raggiungete la presa più vicina a voi e azionate l’interruttore possibilmente senza sporcare il pavimento.

Se viene utilizzata una presa di emergenza, ricordarsi di staccare il cavo di collegamento prima di abbandonare il ristorante.

 

Per ulteriori informazioni si prega di prendere visione delle norme di sicurezza riportate sul cartoncino posto nella tasca della poltrona di fronte a voi.

 

Raimondo      C’è, c’è altro?

 

Barnaba         No!

 

Agnese           sollevata

            Bene, cominciavo a preoccuparmi

 

Giobbe           Cosa ci portate di buono?

 

Barnaba         assumendo un’aria francese

            Come entrè posso proporvi delle tagliatelle con pomodorini di Sicilia e     foglioline di basilico

 

Raimondo      Per me va bene, purché non sia troppo abbondante!………

 

Barnaba         Oppure posso proporre un risotto di funghi porcini con gamberi e vongole

 

Giobbe           No no prendo anch’io le tagliatelle ai pomodorini! È tanto che       non le mangio, e poi qui mi hanno detto che la pasta è fatta molto         bene! vero?

 

Barnaba         Mercì monsieur

            E per madame?

 

Agnese           che era rimasta assorta durante questo tempo

            No no! Io vorrei qualcosa di diverso, di più… di più……

 

Barnaba         Posso proporre dei raviolini di anatra con due tre tortelli di cipolla rossa    candita.

 

Agnese           L’ho presa ieri, no no non mi intriga… non mi intriga… e poi la     cipolla…

 

Barnaba         Allora abbiamo degli spaghetti con salsa di gallinella e scorfano, totani     e pomodoro macerato

 

Agnese           Come risentitaOh gli scorfani li trovo orribili, come sono volgari, non si   addicono alla mia persona… alla mia età! No no no per carità!

 

Barnaba         Possiamo proporre dei cappelletti della tradizione in doppio brodo di        cappone con fegato grasso e tartufo nero d’inverno

 

Agnese           mostrando un po’ di interesse

            Uhm!? Come sono fatti!?

 

Barnaba         Oh be’! La parte più difficile è prendere il cappone e convincerlo a           farsi tagliare in quarti, fatto questo si aggiunge la cipolla, il sedano, la     carota…

 

Agnese           A no no, se c’è la cipolla non posso prenderle! (rivolta anche agli altri       avventori) sapete, sono            allergica

 

Barnaba         Allora possiamo dire allo chef di non mettere la cipolla e sostituirla           con un pizzico di dragoncello

 

Agnese           No, no, no… anche il fegato,… è grasso! E poi non mi piace          molto!.E poi questo piatto lo prepara sempre anche una mia           amica carissima che mi ha inviata proprio domani sera! Mi parrebbe di farle torto a prenderlo anche qui da voi

 

Barnaba         Un moment, s’il vous plait!

            Vedo se lo chef può prepararle qualcosa di speciale!

 

Agnese           un po’ sorpresa

            Si certo.…

 

Barnaba           si avvia verso la cucina

Cleo    Entrando in cucina su tutte le furie facendo l’atto di cercare per tutta la     stanza

            E questo non gli va, e quello gli sta stretto e l’altro gli sta antipatico

            (a soggetto)

 
Achille            Che succede?

 

Paride Calmati non ti innervosire, cosa ti serve!?

 

Cleo    prendendo una clava da un cassettone dove era nascosta

            Ecco cosa mi serve!

 

Esce con la clava                                                                                                     

            Barnaba         entra con un manganello

            La signora gradirebbe forse un assaggio di tagliatelle con pomodorini di   Sicilia e foglioline di basilico!?

 

Agnese           Ma….

 

Barnaba         rotea il manganello con fare minaccioso

 

Agnese           Mezza porzione! Giusto un assaggino.

 

Barnaba         Mercì madame

 

Giobbe           mentre Barnaba si avvicina a una credenza e prende un metro da             sartoria e un taccuino con la penna

            Scusi, ci sono ingredienti surgelati?

 

Barnaba         Ma le pare signore! Non faccia domande insolenti per cortesia       che se la sente lo chef!?

            Riavvicinandosi al tavolo E ora, in piedi!

 

Raimondo      Come in piedi scusi!?

 

Barnaba         mostrando bene il metro

            Devo o non devo portavi da mangiare? Se non prendo le misure quanto    ve ne devo portare?

 

Giobbe           Alzandosi insieme agli altri e parlando come per giustificare quanto sta     accadendo

            Be, in effetti, uno non ci pensa! Portarne troppo sarebbe uno         spreco e poi, se glielo restituiamo non può mica farcelo pagare!

 

Agnese           Portarne poco ci lascerebbe uscire con la fame.…

 

Barnaba         li guarda uno a uno e prende le misure facendosi aiutare da loro e sul       taccuino segna le misure.

A soggetto frasi del tipo “ecco misuri da qua a qui”, “tenga il metro ora”, “non si preoccupi non le faccio del male”, “sarà sufficiente un metro?” e così via………

 

Dopo aver preso le misura a ciascuno di loro, controlla il taccuino e chiude rivolgendosi al più robusto dei tre

Lei, dalle tabelle che ho io, dovrebbe esser alto 3 metri e 70! vabbè affari suoi, accontenteremo anche voi!

 

Barnabaesce

 

Fintanto che Barnaba esce

Raimondo      Bzzzzz  pitpitpit   didididididid……

 

Giobbe           Raimondo stai bene?

 

Agnese           Guarda Raimondo come allucinata

 

Raimondo      Bzzzzz  pitpitpit   didididididid…zizizip   triiin biibididididid…

 

Agnese           Come terrorizzata

            Ma cos’hai?

 

Giobbe           Dandogli come degli scossoni dalle spalle

            Oh! Oh!

 

Raimondo      Bzzzzz pitpitpit  didididididid…zizizip triiin                       biibididididid…mmmmmmmmm puffffff

            Ecco è arrivato!

 

Giobbe e AgneseInsieme

            Ma cosa?

 

Raimondo      la E-mail! Quando mi ha preso le misure deve avermi acceso il modem!

 

Giobbe e AgneseInsieme

            Ma va!

Cleoentra in cucina e si prepara per portare la pasta in sala, la scena in cucina si svolge in silenzio       

            Raimondo      rivolto a Giobbe

            Piuttosto, dicci di tua moglie: come sta Marilena?

 

Giobbe           raccontando le proprie vicende

            Marilena ormai chissà dov'è! Ci siamo lasciati! Dopo quattro          anni e due figli, ora i figli vivono con lei Paolo adesso ha 14 anni e      Romina 12, li vedo ogni tanto, quando posso e quando me li lasciano        vedere.

 

Agnese           Come sarebbe a dire “quando te li lasciano vedere!”

 

Giobbe           Dopo che ci siamo separati lei si è trasferita ed è tornata a Cuneo, lavora nell'aziendina di famiglia sai, 80 ettari di cui 40 a vigneto 3000      capi di bestiame, roba da niente, insomma!

            Il bello è che mi fatto causa per avere gli alimenti!

 

Raimondo      Gli alimenti?

 

Giobbe           Gli alimenti si! Per lei e per i figli.

 

Raimondo      E tu cosa hai fatto!?

 

Giobbe           Io? Io avevo un piccolo negozietto di elettrodomestici ma ora, con            i centri commerciali ecc. ecc. si lavorava ma non c'era certo da       diventare ricchi.

            Il giorno prima di andare dal giudice ho chiuso tutto, ho venduto il           negozio e mi sono messo a fare il meteorologo, tiè!

            Poi sono andato dal giudice e ho chiesto non gli alimenti, che mi pareva   poco decoroso, ma di poter mantenere io il medesimo tenore di vita che             avevo prima.

 

Agnese           E il giudice?

 

Giobbe           Mah!

            È ancora la che pensa!

            Non lo so ma se quando ha finto di pensare deve trovare qualcuno che     scriva la sentenza, un altro che me la porti, poi che ci sia il ricorso e nel frattempo non ci sia un condono un armistizio o qualcosa del genere,        credo che nel 2020/2021, giorno più giorno meno, di saper qualcosa.

 

Raimondo      Ma perché vi siete separati?

 

Giobbe           Perché andavamo d’amore e d’accordo no? Se no che senso aveva            separarci!

            Ha senso ricordarlo?

            La realtà è che quando ti sposi hai tanti amici intorno, sei felice…             hai tante aspettative, preti davanti, preti dietro, chierichetti, ospiti……

            Baci abbracci complimenti e auguri!

 

            Poi però, quando ti separi sei solo, proprio solo…

 

Entra Barnaba portando tre piatti di tagliatelle

Barnaba         Buon appetito!

 

Giobbe           Bè, bando alle ciance! Allegri che si mangia!

 

Raimondo      sollevando un bicchiere per un brindisi

            Un brindisi alla nostra vecchia amicizia

 

Tutti brindano, bevono un goccio di vino e iniziano a mangiare con un certo rumore di forchette che roteano nei piatti e tagliatelle che vengono succhiate

 

Barnaba         si allontana

La regia mette in sottofondo il tema di HYMN tratto dall’album “Opera Savauge” (altra musica indicata potrebbe essere individuata in alcuni movimenti di “Zorba il greco” di M.Teodorakis; possono essere individuati anche analoghi motivi rilassanti e in qualche modo collegati alla cucina mediterranea)

 

Fintanto che la musica suona i tre si addormentano; a soggetto, prima rallentando il ritmo delle cucchiaiate, poi sistemandosi meglio sulla sedia, tenendosi la testa con le mani, con sbadigli sempre via più frequenti fintanto che ogni gesto finisce e i tre finiscono addormentati nelle posizioni più strane (chi tenendosi per mano, chi succhiando il pollice, ecc.

Al termine della musica i commensali rimangono addormentati  e la scena si sposta in cucina

 

Achille            apprensivo

            Stanno mangiando?

 

Cleo    Si! mi pare

 

Achille            Hanno gradito?

 

Cleo    Si, mi pare.

 

Achille            sempre apprensivo

            Eh mi pare, mi pare! Bisogna essere sicuri!

 

Cleo    Cosa vuoi che faccia?

 

Achille            Va di là a vedere!

 

Cleo    Non posso è troppo presto, e poi non senti il silenzio che c’è?         staranno ancora mangiando

 

Paride            rivolto ad Achille

            Lascia stare! Vedrai che se avranno di che lamentarsi te lo faranno            sapere

 

Achille            con dire preoccupato

            Ah non ne dubito!

            Mi vedo già al cospetto del tribunale di Zeus, con Mercurio e        Urano e Apollo

 

Paride (mimando le forme femminili) E Atena, Diana, Afrodite…… Giunone!

 

Achille            Si, si! pensi sempre a quelle tu!

 

Paride E tu no? Breve pausa e poi come pensando

 

Achille            (rivolto a Penelope che nel frattempo ha cominciato ad invertire il             proprio lavoro e da qualche momento, invece di pelare le patate   agisce come per riattaccare la buccia)          Hai finito con le patate?

 

Penelope        No, non ancora!

 

Achille            (dà uno sguardo a Penelope come per accertarsi a che punto è il suo        lavoro e, vedendola riattaccare le bucce trasale) Ma che cavolo stai       facendo?!

 

Penelope        Non sono cavoli, sono patate!

 

Achille            Ma cosa fai? le riattacchi?

 

Penelope        Perché, non dovevo?

 

Achille            (Avventandosi su Penelope) Miseria infame! Ecco perché non finisci         mai! Ma io ti riduco a una schiava degli inferi, ti infilo nell’ombelico del          mondo e ti mando a pelare patate all’infinito, (prendendo un barattolo         di sale e cospargendo di sale il capo di Penelope) te le faccio         sbucciare, mangiare, ti metto il sale sulla zucca e ti metto arrosto con       le tue patate!

 

Paride (Intervenendo a fermare Achille) Stai fermo stai fermo cosa fai

 

Achille            Ma non hai visto? Questa disgraziata sta riattaccando la buccia alle           patate!

 

Paride E allora? lo sai che da quando è tornata da Itaca non è più la stessa

 

Achille            E intanto io pago!

 

Paride E va bene va bene, una volta tanto fai anche tu una buona azione

            Piuttosto, dimmi una cosa! Hai messo anche il peperoncino nel ragù?

 

Achille            preoccupato di aver commesso un errore

            Si!… Perché? Ho fatto male secondo te?

 

Paride            rassicurandolo e poi curioso

            Ma no, ma no .

            Ma il peperoncino non è afrodisiaco?

 

Achille            sentito il motivo di preoccupazione di Paride, rincuorandosi

            E secondo te se era afrodisiaco lo davo a loro?

            Stai zitto va là che mi deconcentri! Dunque dai che            prepariamo i funghi! Quanti sono gli ispettori?

 

Cleo    senza disattendere al proprio lavoro

            Tre

 

Achille            Bene e noi abbiamo quattro qualità di funghi

 

Paride E allora?

 

Achille            chiudendo la frase incerto sulle parole da usare

            E allora… non so se sono buone o se sono…se sono………           non buone ecco!………

 

Paride            investigativo

            Buone o non buone?

 

Achille            Si insomma…..Buone o…cattive!

 

Paride Cattive?

 

Achille            Non buone!

 

Paride            calcando sul tono

            Velenose vorrai dire!

 

Achille            Uhhhh quanto sei pignolo.

 

Paride E come fai a non saperlo!

 

Achille            Non lo so e basta! Nessuno lo sa!

            Non sono mica funghi coltivati, e chi li coltiva i funghi? quelli vengono    e vanno con la luna, le maree, i venti… Neanche Euridice lo sa         che pure di stagioni se ne intende!

            E poi, perché bisogna sapere tutto nella vita? Tu sai tutto per caso?           Guarda lei! Pela patate e dice che sa di non sapere, eppure             vive tranquilla!           Quando lo dice lei va bene;. quando lo dico io non va         più bene!

 

Paride Si! ma questi sono funghi! e possono essere velenosi! Velenosi      capisci?

 

Achille            E allora?

            Come pensi che abbiano fatto gli dei a imparare a distinguere quelli          buoni da quelli non buoni?

 

Paride Velenosi!

 

Achille            E va bene! Velenosi!

            Provando e osservando!… Come noi.

 

Paride Gli dei non avevano bisogno di provare!

 

Achille            Ma noi che dei non siamo…, e visto che gli dei non ci dicono        niente noi dobbiamo provare! Se non proviamo non lo sapremo            mai! Vuoi provare tu?

 

Paride No grazie, preferisco le carote!

 

Achille            Vuoi che li facciamo provare a Cleo? O a Penelope?

            A Penelope no di sicuro! Anche se fossero velenosi, ti risponderebbe        “io so di non sapere” e si tornerebbe da capo.

            Qualcuno che li provi ci vorrà pure!

            Breve pausa

            Dunque tre commensali e quattro funghi… allora vediamo…

            uhhh guarda questo come è carino, rosso e pallini bianchi, deve     essere una leccornia, ecco, questo lo taglio a pezzettini e lo metto in        tutti i piatti, così!, di questi invece, ne metto uno per piatto

 

Paride E poi?

 

Achille            E poi e poi e poi! poi andiamo per esclusione!

            Se muoiono tutti e tre, o sono tutti velenosi o è velenoso solo         quello che ho dato a tutti e allora la prossima volta, quello bianco e          rosso lo diamo a uno solo; se ne muore solo uno o solo due significa          che quello che ho dato a tutti è buono e gli altri no!

 

Paride E se a uno gli viene solo il mal di pancia e agli altri no!?

 

Achille            Faremo degli altri esperimenti, il problema non è questo! il             problema è quando i funghi velenosi fanno male il giorno dopo!  Se        non lo vengo a sapere non riesco a farli rientrare nelle statistiche.

            Rivolto a Cleo

            Dai, vai a vedere se hanno finito e prendi le ordinazioni per il        secondo.

Penelope        Cosa faccio, vado avanti?

 

Cleo si avvia verso la sala, Achille scatta verso Penelope come per tornare a colpirla, Paride si avventa su Achille e lo ferma (a soggetto; la scena deve essere brevissima e deve terminare non appena Barnaba entra nella sala ristorante)

                                                                                                                                 

            Barnaba         rientrando e trovandoli tutti addormentati

            Oh perbacco! Mi pareva di sentire troppo silenzio

            Prende dei fili elettrici, si avvicina di corsa ai commensali, li collega al      tavolo e ad ognuno dei tre personaggi inserendo la presa nelle loro       mani.

 

I tre personaggi, a mano a mano che ricevono energia, si scuotono e si ravvivano destandosi come da un lungo sonno e riprendendo normalmente la conversazione

 

Barnaba         appena li vede rianimarsi e cominciando a sparecchiare i piatti

            Il cibo è stato di loro gradimento?

 

Raimondo      Si grazie!

 

Giobbe           Veramente saporito

 

Agnese           Soporifero vorrai dire!

 

Barnaba         Come dice scusi?

 

Agnese           Io l’ho trovato, come dire… meditativo

 

Raimondo      Forse un pochino pesante

 

Giobbe           Be si in effetti, difficile da digerire

 

Barnaba         come offeso

            Oh non sia mai!

            È una delle nostre migliori preparazioni!

 

Raimondo      Sarà anche una delle vostre migliori preparazioni ma forse stavolta allo     chef è scappato un tantino di arsenico!

 

Giobbe           E ma poco poco poco…

 

Raimondo      Poco dici? bastava sentire Agnese… Russava come una     locomotiva!

 

Agnese           Perché tu scusa

            Sembravi un trombone sfiatato

 

Barnaba         Ma monsieur vi prego, vogliate tenere un comportamento degno di           questo locale

 

Raimondo      Ma quale locale, cos’è un locale questo?!

 

Giobbe           Esagerato!

 

Agnese           Ma mi faccia un piacere!..e poi dica al cuoco da parte nostra di non           esagerare con le droghe che non è ancora tempo di andare in letargo!

 

Barnaba,                                                              con aria offesa, termina raccogliendo (non senza difficoltà) anche i fili           elettrici che aveva dato in mano ai commensali ed esce. I commensali         infatti, quando Barnaba cerca di togliere dalle loro mano i fili, fanno            resistenza e cercano di non farseli prendere opponendo una misurata            resistenza (brevemente a soggetto - )

Cleo    Si erano addormentati!

 

Achille            Addormentati?!

 

Cleo    Addormentati! Cosa hai messo nel ragù oltre al peperoncino?

 

Achille            facendo un po’ lo gnorri

            Niente di diverso dal solito, solo un po’ di camomilla e………

 

Paride E…?

 

Achille            E basta!.Camomilla e basta

 

Paride No, tu non ci freghi! Ormai ti conosciamo troppo    bene! Cos’altro ci hai messo?

 

Achille            sottovoce         Valeriana

 

Paride Come?

 

Achille            Un po’ più forte          Valeriana

 

Paride            gridando

            Valeriana!? Ma quanta ne hai messo?

 

Achille            Facendo intendere a Paride di parlare di Cleo Ssssst! Non gridare            che si sveglia!

            Due etti perché?

 

Paride Per gli dei dell’Olimpo!

            Una dose da ecatombe, avresti addormentato lo stadio di Atene    durante la finale dei giochi olimpici!

 

Achille            Si sono offesi?

 

Cleo    Un pochino

 

Achille            Come un pochino

 

Cleo    Un pochino! Lo dici sempre anche tu che chi troppo sogna la mente          annebbia!

 

Achille            si alza e si dirige deciso verso la porta del ristorante che dà alla sala

            Ma come si permettono di offendersi quei grassoni…

 

Paride e Cleo a soggetto prendendolo prima che varchi la soglia

            Calmati! Calmati! Non sono dei grassoni e poi                     ricordati: la commissione, il cuoco dell’Olimpo il concorso….

 

Achille            Già, già sto calmo, sto calmo lasciatemi!

            Breve pausa, quando sembrava che si fosse calmato

            Ma come si permettono quel falsi magri… poi a soggetto li             liofilizzo; quelli si sono bolliti il cervello! Dov’è la mia mazza!   Lasciatemi fare….

 

Tutti insieme afferrandolo nuovamente e contemporaneamente

            Calmo sta calmo a soggetto

                                                                                                                                                                                                      


Secondo Atto

            La scena si svolge in sala, mentre Raimondo e Giobbe stanno sfogliando un menu per scegliere il secondo, Agnese prende la sua borsetta, che deve contenere le solite cose più qualche dischetto e/o oggetto informatico, fa un po’ di posto sul tavolo e ne rovescia il contenuto sulla tovaglia

 

Giobbe e RaimondoInsieme

            Ehi attenta!

 

Giobbe           Se hai bisogno dell’accendino basta chiederlo

 

Agnese           non risponde e comincia a prendere gli oggetti, uno per uno, con aria molto seria e attenta; dopo averli guardati un attimo, li dispone con estrema cura, in ordine sulla tovaglia

 

Raimondo      Ma cosa tiene nella borsetta?

 

Giobbe           Con l’aria di chi ha capito

            Zitto, zitto!

 

Raimondo      Ma che casino!

 

Giobbe           Zitto, zitto! (Con aria grave) Gli si sono sputtanati gli indici!

 

I due osservano in religioso silenzio fintanto che Agnese termina di mettere in ordine gli oggetti e li ripone con doviziosa cura nella borsetta.

 

Agnese           Fatto!

 

Raimondo      Succede spesso?

 

Giobbe           Stai meglio adesso?

 

Agnese           Annuendo

            Grazie. Ogni tanto devo resettare il sistema

 

Giobbe           E fare una ricompattazione degli archivi giusto?

 

Agnese           Giusto!

 

Barnaba entra per prendere le ordinazioni per il secondo, i commensali ascoltano attenti e riprendono a sfogliare il menu

 

Barnaba         Per secondo lo chef consiglia Oeufs à la Tripe o, se preferite Oeufs en      Gelée au  Crevettes molto delicati

 

Giobbe           Uhm Qualche proposta di carne?

 

Barnaba         Certamente, possiamo proporre Éstouffade de Boeuf Provençale, che       non è altro che una bistecca di vitello o anche Fondants de Poisson au    Beurre de Citron, pesce azzurro o viola credo, con un po’ di limone.

 

Raimondo      E cos’altro ancora?

 

Barnaba         Una petit Omelette au  Fines Herbes … o anche oeufs con Pavés   de Rumsteak au Poivre Vert ma se posso permettermi consiglierei loro   Oeufs en Gelée au  Crevettes

            Vi assicuro che sono una specialità!

 

Agnese           Per me va bene

 

Giobbe           Ma si dai, anche per me!

 

Raimondo      Andata

 

Barnaba         raccogliendo i menu

            Per contorno possono gradire dei petit champignon in crema di      champagne?

 

Giobbe           Ci fidiamo

 

Barnaba         Grazie signori! Buon proseguimento

 

Barnaba           esce

Cleo    Ehi Achille, ti ho piazzato le uova!

 

Achille            Brava!

 

Cleo    E riscalda anche i funghi, andati anche quelli!

 

Achille            Sei eccezionale!

            Il tuo contributo alla scienza è superlativo!

            Dopo una breve pausa

            Come le devo preparare le uova?

 

Cleo    Con la gelatina di gamberetti

 

Paride partecipa alla scena dapprima contento per il risultato ottenuto ma poi, appena sente la parola gamberetti, diventa sempre più piccolo piccolo e cerca di nascondersi senza riuscirci

 

Achille            Ah bene…poi, con un sobbalzo Con che cosa?

 

Cleo    ripetendo sorpresa

            Con la gelatina di gamberetti

 

Achille            Di gamberetti?

 

Cleo    Perché!? Cos’è che non va?

 

Achille            come aggredendo Cleo

            Ecco! Lo sapevo, con tutte le preparazioni di uova che avevamo    disponibili in cucina quella con i gamberetti Quella con i gamberetti          capisci?

 

Cleo    Si si capisco ma…cambiando tono No non capisco!?

 

Achille            Non abbiamo gamberetti!

 

Cleo    sorpresa e scocciata

            Ci mancano i gamberetti? e adesso lo dici!?

 

Achille            Perché? quando dovevo dirlo?

            E poi che ne sapevo che tu (calcando sul tu per affibbiargli la        responsabilità) avresti tanto insistito perché prendessero le uova con i       gamberetti!?

 

Cleo    Ma se mi hai detto tu di piazzare le uova!

 

Achille            Le uova, no i gamberetti!

 

Cleo    E allora dovevi toglierli dal menu!

 

Achille            Quale menu!?

 

Cleo    Il menu di sala! Chi l’ha preparato il menu di sala?

 

Achille            Ah io no di certo

 

Achille e Cleo prima si guardano un secondo e poi insieme

            Parideeeeeeeeeeeee

 

Paride            esce mogio mogio dal nascondiglio che si era ricavato (a soggetto)

            Non fatemi del male, vi prego…

 

Achille            Ti strozzerei! con tutta la fatica che ho fatto!

            Sei… sei… sei…

 

Paride Incredibile?

 

Achille con un grido si getta sopra Paride per strozzarlo, interviene Cleo che li divincola

 

Cleo    a soggetto chiudendo con ehi ehi state fermi! cos’è!? la fantasia che          supera la realtà? Guardate Penelope com’è tranquilla

 

Penelope        che continua distaccata nel suo lavoro, con tono di chi non vuol essere      coinvolto Io so di non sapere!

 

Achille            staccandosi e infuriato           Scemo!

            Sei la prova vivente che la teoria dell’evoluzione è una bufala! tu   sei qui! e il tuo cervello è rimasto nel pleistocene

 

Paride Prova a telefonare a qualche tuo collega, forse ne hanno….

 

Achille            Figurati che telefono ai colleghi! Quelli appena sanno che uno è     in difficoltà lo affondano! minimo minimo mi passano gamberetti          scaduti da tre mesi!

            e poi cosa gli racconto “Sai ho qui quelli della commissione, ma si sai        quelli dell’Olimpo… e si mio caro, ti sto fregando il posto al       cospetto degli dei! Me li presti tre etti di gamberetti?

 

Paride E allora come si può fare!?

 

Achille            Vai a prenderli direttamente da Poseidone! il Dio del mare, e se non         trovi lui corri fino alle Eolie dove dovresti trovare le sirene, puoi chiedere a loro, io intanto preparo la salsa

 

Paride Ma stai scherzando?

            Per arrivare da Poseidone saranno almeno 42 chilometri

 

Achille            E 195 metri per l’esattezza!

 

Paride Mi presti la biga?

 

Achille            Ma neanche per idea!

            Corri o di te troveranno solo degli accenni nell’odissea!

 

Paride            esce di corsa e uscendo grida verso Penelope

            Che strada prendo per Poseidone?

 

Penelope        Io so di non sapere!

 

Achille            rivolto a Penelope

            Ma vai a Patrasso………

                                                                                                                                   

            La scena si sposta in sala da pranzo

Squilla un telefonino con un suono di  muggito

 

Giobbe           guardando il proprio telefonino

            Scusate, è una telefonata importante

 

Raimondo      Fai fai pure, non preoccuparti.

            Rivolto a Agnese

            Per un attimo mi pareva che mi stessi dicendo qualcosa!?

 

Agnese           No ti sbagli, stavo canticchiando tra me e me

 

Raimondo      Ah già che tu cantavi; canti ancora!?

 

Agnese           No ormai, non ce la farei più!

 

Raimondo      Cantavi in un coro se non ricordo male…

 

Agnese           annuendo        “Le voci rauche”

 

Raimondo      Come?

 

Agnese           Il nome del coro. “Le voci rauche”

 

Raimondo      Era dura avere successo con un nome simile!

 

Agnese           Si ma sai, noi facevamo musica alternativa, un genere nuovo che   nessuno suona            ancora

 

Raimondo      E ti sfido scusa! se per cantarlo ci vogliono le voci rauche!

 

Agnese           E pensare che il nostro cervello è fatto da più di 100 miliardi di neuroni

 

Raimondo      Scusa?

 

Agnese           continuando senza far caso all’interruzione

            E che ognuno di questi da vita a 10.000 connessioni differenti, che in       altre parole significa che i 100 miliardi di neuroni che ti appartengono         danno vita a più di un milione di miliardi di collegamenti diversi………

 

Raimondo      Cosa stai tentando di dirmi!?

 

Agnese           Ce ne fosse uno!

            Un solo collegamento che ti funziona!

 

Raimondo      Ah! ecco dove volevi arrivare!

 

Agnese           Comunque, visto che lo vuoi sapere, il coro c’è ancora, e canta sempre!     solo che lo conoscono in pochi

 

Raimondo      Giusto i parenti!

 

Agnese           Sono io che non ho più tempo da dedicargli

 

Giobbe           chiudendo la telefonata e inserendosi senza lasciar finire la frase ad          Agnese

            D’accordo come vuoi, ci sentiamo più tardi, dimmi come è andata

            Va bene vabe ciao, ciao a dopo……..

            Scusate era il mio agente di borsa, mi chiedeva se volevo comprare le        Cirio e le Parmalat

            Faccio bene secondo voi?

 

Raimondo      senza rispondere alla domanda di Giobbe

            Ti sei fatto il telefonino nuovo?

 

Giobbe           E come no!?

            Mi sono fatto il motorola

 

Agnese           Ma non avevi un Nokia?

 

Giobbe           Si ma poi ho cambiato!

            Questo ha gli SMS gratis

            Umts, Edge, banda larga…

 

Raimondo      rivolto a Agnese

               L E tra large

 

Giobbe           E come no!?

            E poi fa le foto – tridimensionali!.

 

Agnese           orgogliosa

            Ah però!         Il mio invece ha la videocamera

 

Raimondo      Funziona?

 

Agnese           Certo!?            È pure subacqueo

 

Raimondo      Il telefonino!? Subacqueo?

 

Agnese           Subacqueo si

            Vedi, qui tengo l’auricolare (mostrando un orecchino vistoso o se si          preferisce una spilla per capelli vistosa), qui il microfono (staccandosi e        riattaccandosi una spilla dalla camicetta o un qualche altro oggetto da             portare sul colletto) e ho pure due antenne (mostrando indice e mignolo    alzati verso Raimondo)

 

Raimondo      Si ma il cellulare, quello vero, dove lo tieni?

 

Agnese           Qui nella borsetta!

 

Raimondo      Capito Tecnologia Wireless! Superata!

 

Giobbe           Perché?           Tu che telefonino hai?

 

Raimondo      Ah il mio è di ultima generazione

            Me l’hanno impiantato ieri!

 

Agnese           Dove lo tieni?

 

Raimondo      Qui (alzandosi se necessario in modo che il pubblico possa vedere,            solleva il pantalone, sulla gamba di Raimondo, retto con dell’adesivo o          del cerotto, deve essere visibile un piccolo telefonino – anche giocattolo        – munito di una presa da infilare in un apposito aggeggio anche questo     fissato alla gamba)

            Prende energia dal movimento degli adduttori.

            Vedi questo filo?

            Quando dormo posso inserirlo in questo cavetto, vedi?

            Le telefonate entrano da qui e via via via salgono dirette al cervello          (mimando con la mano l’ascesa delle telefonate in arrivo al proprio   cervello)

 

Giobbe           Sempre che il cervello si trovi al suo posto!

 

Agnese           E quando dormi come fai a rispondere?

 

Raimondo      Perché!? Tu quando parli al telefono sei sempre sveglia?

            E poi è tutto programmato!

            Non devo mica rispondere…. Memorizzo (facendo segno alla propria      testa) e risparmio tempo!

            Sapessi quanto tempo perdevo ad ascoltare la segreteria     telefonica!.Basta sprecare tempo e energia!

            Adesso, anche per gli SMS è sufficiente che io pensi un     numero (fa l’atto di pensare) penso un messaggio (sempre           mimando l’atto di pensare) e lui automaticamente lo invia.

 

Agnese           Ma va? (ah si?)

 

Raimondo      Vuoi provare?

            Dammi il tuo numero

 

Agnese           343 773992783

 

Raimondo      si concentra e pensa

            Dopo un secondo si sente il suono di un messaggio in arrivo

 

Raimondo      Visto?

 

Giobbe           fintanto che Agnese guarda incredula il proprio cellulare

            Straordinario! Lo vorrei anch’io; dove lo hai preso?

 

Raimondo      In america!

            Comunque costa una cifra e poi non tutti lo possono prendere

 

Giobbe           Perché no?

 

Raimondo      Be, essendo collegato direttamente al cervello un minimo di materia         prima ci vuole

 

Giobbe           ribattendo

            Comunque sia, il futuro è della velocità!

            Adesso possiamo prenderci dei telefonini che trasmettono milioni di         byte al secondo

 

Agnese           che ha ripreso a seguire la conversazione

            E cosa te ne fai?

 

Giobbe           Bè, per esempio, posso parlare più veloce

            Parlando il più veloce possibile

            Cosa fai stasera dopo cena!?

 

Agnese           Come?

 

Giobbe           Visto? È la ricezione che da ancora qualche problema!

            Ma è questione di tempo, solo questione di tempo

            Adesso per esempio è già possibile inviare messaggini, file, e-mail,            foto, video….

 

Raimondo      mimando e prendendo in giro l’amico

            E domani ci farai pure il pieno di benzina!

            Fai il numero della pompa, appoggi il telefonino al serbatoio… e giù         tutto in automatico

Nella parte accanto si vede entrare Paride con un sacchettino in mano, sudato ansimante e distrutto dalla fatica

Consegna il sacchettino a Achille e si butta su una sedia o su uno sgabello e cerca di riprendere fiato

Achille e Cleo si precipitano sui gamberetti e cominciano a lavorarli

                                                                                                                                   

            S’ode il muggito del telefonino di Giobbe

 

Giobbe           Scusate (rispondendo al telefono) si ah sei tu!? Ciao dimmi dimmi,   no     no , aspetta un momento, salutiamo il brigadiere “Buonasera    brigadiere” sapete, visto che ci ascoltano tanto vale essere gentili   anche con loro

            No, no non ti preoccupare!

 

S’ode il telefono di Agnese (un suono di campane a festa)

 

Agnese           Scusate mi chiamano (rispondendo al telefono) Si sono io, chi parla           scusi? Ah sei tu Clara……..

 

S’ode il telefono di Raimondo (un suono come di fischio di locomotiva o sirena di una nave)

 

Raimondo      Scusate, il telefonino (rispondendo al telefono) dimmi Fabio, cosa             posso fare per te?.

 

I tre iniziano a parlare a soggetto alzandosi e movendosi sul palcoscenico ogni tanto si deve sentire un frase del tipo “scusa ma il segnale è coperto” “scusa ma sono in una zona in cui il telefono non prende” “ma per diana, ci sono delle interferenze” e via via che queste frasi aumentano i personaggi devono prendere le posizioni più strane e utili per ascoltare la telefonata.

Chi sale sopra una sedia, chi cerca di fare ponte con un quadro o un oggetto metallico, chi sotto il tavolo, ecc.

 

Il finale di scena lo governa Giobbe che quando sente che entrambi gli altri personaggi salutano con ripetuti ciao interviene con un ciao più secco a chiudere la scena

 

Insieme           Ciao ciao ciao

 

Giobbe           Ti richiamo io eh ciao

 

Tutti insieme  Scu……….

            (Dopo due secondi) Scusat………..

            (Dopo due secondi) Scusate ma era una telefonata importante

 

            Breve pausa di altri due secondi e sempre tutti insieme

            Adesso stacco, così non rompono più!

 

Barnaba,        che intanto era entrato con i secondi piatti

            Visto? Basta programmarli!

            Lor signori vogliono cortesemente riprendere il proprio posto in sala?

 

Raimondo, Giobbe e Agnese si risiedono imbarazzati al proprio posto

 

Barnaba         dopo aver posato i piatti sul tavolo

            Signore e signori

            Lo chef informa che da questo momento ogni dispositivo elettronico        deve essere spento

            Si prega di indossare il bavaglino di sicurezza, di portare lo schienale        della poltrona in posizione verticale e di controllare la chiusura del           tavolinetto di fronte a voi!

            Di nuovo Buon appetito

 

Esce

Cleo    Fatto! Sono a posto!

 

Achille            Bene!

 

Cleo    Se vuoi possiamo preparare i dessert

 

Achille            Si, hai ragione!

            Aspetta che faccio una telefonata

            Paride, fintanto che telefono fai un salto a casa mia a prendere la noce      moscata che l’ho dimenticata!

 

Paride            uscendo un po’ claudicante perché ancora stanco

            (con voce strascicata)

            Si signore

 

Achille            componendo il numero

            Che sarà mai per 50 km di corsa; ai miei tempi……

            Pronto!? Ciao ……Sono io! Achille

            Benone, benone grazie!

            Senti, volevo sapere, il muro che hai costruito il mese scorso………

            Si esatto quello storto!

            No no non è caduto no……

            Certo che sono contento, ti ho detto io di farlo storto!

            Tu non ti preoccupare a questo ci penso io

            Dimmi piuttosto, quanto ti devo?

            Niente!? come niente…

            Come dici?…. Ti basta che non si sappia in giro che il muro l’hai   costruito tu?

            Ah be se è solo questo che vuoi

            Ah a proposito…

            Funziona sai,.funziona che è una meraviglia!

            Hai fatto un lavoro perfetto!.

            No… è che adesso non ho tempo ma ti spiegherò, ti spiegherò tutto          grazie… grazie tante……ciao!

            Posa il telefono; rivolto a Cleo

            Cleo vai in cantina a prendere il pandoro!

            Dunque vediamo un po’ (così dicendo si avvicina a una piccola lavagna   appesa in modo che possa essere vista dalla platea (o, eventualmente   presa in occasione della scena) dove sono riportate delle annotazioni        per la spesa)

 

            Cancellando la lavagna Allora……… Ricapitoliamo! contando sulle dita

            Tre primi a due dracme cadauno fanno sei dracme; due di acqua e             mezzo di vino rosso che fanno 8 dracme in totale

            Segna VIII in numero romano sulla lavagna

            Nel frattempo entra Paride, posa una noce di cocco su un tavolo e             esce nuovamente

Achille            prosegue

            E poi tre secondi e tre contorni, vabbè lasciamo stare i contorni, è solo      per l’esperimento, e sono altre 14 dracme

            Segna  IV in numero romano sulla lavagna sotto o in fianco all’altro VIII

 

            E adesso viene il bello…

 

Sale anche Cleo con un grande vaso dove è scritto PANDORA, si avvicina a Achille e cominciano a confabulare tra loro

Achille e Paride A soggetto

            Dunque prendo l’asta e riporto l’astina

            Ma no, no! Devi scomporre il V e ottenere una L

            Ma no, la L è 50 vuoi che 8 + 14 faccia 50? Solo per l’erario

            A soggetto

            Certo che se qualcuno non si inventa qualcosa, coi numeri romani non si va da nessuna parte! Cleo dai che escono i numeri del lotto!

 

Fintanto che stanno discutendo si sente il ronzio di un insetto, dopo un attimo entra Paride con una paletta primitiva all’inseguimento di una mosca.

Tutta la scena si svolge a soggetto nel senso che Paride dovrà inseguire la mosca che ovviamente andrà a posarsi sulle persone, ed egli mimerà l’azione come per colpirla ma la mosca fugge sempre un attimo prima che parta il colpo (la regia dovrà operare in perfetta sintonia con Paride prima e Barnaba dopo per fare in modo di dare i giusti tempi di volo e di posa alla mosca)

Chiaramente la mosca vola e si sposta nella sala da pranzo: come Cleo, Paride entra nell’anticamera e si ferma per lasciare il compito dell’inseguimento a Barnaba che entra in sala con una classica paletta da mosche (o anche una racchetta da tennis adattata per l’occasione); l’insetto giocherà a saltellare sui diversi commensali.

 

La scena deve essere muta e i commensali faranno finta di mangiare scacciando la mosca senza dare a vedere che hanno avvertito la presenza di Barnaba.

A un certo punto Barnaba darà una forte bacchettata in aria e (magari al 2* terzo tentativo) quando la regia farà cessare il ronzio (magari con un colpo sordo), Barnaba farà l’atto di osservare la mosca che cade nel piatto di un commensale.

Senza pensarci due volte Barnaba si avvicina al tavolo mette le mani nel piatto dove è caduta la mosca, la prende e la porta via

                                                                                                                                   

            Barnaba         Scusate

 

Giobbe           Ma è inaudito!

 

Raimondo      Ma come si permette!

 

Barnaba         Signori chiedo scusa! Ma la mosca non è compresa nel prezzo!

 

Giobbe           E allora?          Bastava dirlo e avremmo pagato la differenza!

 

Raimondo      Che postaccio!

 

Agnese           Ah, per conto mio non ne parlerò certo bene agli amici

 

Riprendono a mangiare mentre Barnaba torna verso la cucina

Paride            entrando trionfante in cucina fiero della mosca che tiene in pugno

            Eureka eureka

            L’ho presa, l’ho presa

 

Achille            Stai zitto lasciami ragionare – dunque - sposto l’asta di qui e metto           quest’altra di qua, no così viene M mille, mi pare troppo…

 

Cleo    Ci deve essere la soluzione

 

Paride            guardandoli un po’ distratto

            Dove la metto?

 

Achille            Che cosa?

 

Paride La mosca!

 

Achille            È viva o è morta?

 

Paride            guardandosi piano nella mano

            Mah prima non dava segni di vita, ma mi sembra più tramortita che           morta

 

Achille            Ah bene, giusto quel che ci vuole per preparare della buona noce   moscata! Mettila da qualche parte e vieni a darci una mano.

 

Paride            si guarda un po’ in giro e si avvicina al vaso di Pandora

            Anche nel vino si potrebbe mettere, un buon moscatello a fine pasto         non lo si rifiuta nessuno

            Pandora!? Che cosa sarà mai? (così dicendo apre il vaso per           cacciare dentro la mosca al che si odono suoni di temporali, vento e     bufere, grida e urli strazianti la cucina trema e tutti si gettano a terra         gridando a soggetto e spaventati. Rimangono a terra fintanto che le urla          non cessano).

 

Achille            rialzandosi

            Cosa hai fatto disgraziato!?

 

Paride Niente! Ho solo cercato di mettere la mosca nel vaso, ma appena ho          sollevato il coperchio è successo un pandemonio

 

Achille            Disgraziato di un disgraziato

            Qual’era il vaso?

 

Paride Questo

 

Achille            Nooooooooo

            Questo è il vaso di Pandora!

            Disgraziato di un disgraziato mi hai rovinato! Hai rovinato il mondo!

 

Paride Ma io cosa ne sapevo

 

Achille            rivolto a Cleo

            E tu vecchia arpia, ti ho detto di prendere il vaso del pandoro!? Perché     hai portato questo?

 

Cleo    come per discolparsi

            C’era solo questo!

 

Achille            Ma questo è il Vaso di Pandora!

 

Cleo    Pandoro pandora colomba o panettone che differenza vuoi che faccia?

 

Achille            Ma allora, che fine ha fatto il vaso con il pandoro!?

 

Insieme           Dopo un attimo, tutti e tre insieme

            Penelopeeeeeeee?

            Che fine ha fatto il vaso con il pandoro?

 

Penelope        Perché guadate me!?

 

Achille            molto deciso

            Che fine ha fatto il vaso con il pandoro?

 

Penelope        Io so di non sapere!

 

Achille            gridando furioso

            e io non vedo non sento e non parlo va bene?

            E soprattutto non dico stronzate!

 

Cleo    Questa, quando la racconto a Barnaba mi prende per scema!

                                                                                                                                   

            Agnese           contenta

            Si miei cari, forse stavolta è la volta buona!

 

Raimondo      Te lo sposi?

 

Agnese           riflessiva

            Ma?! Mai mettere limiti alla provvidenza;.se sarà bravo,.tanto dura            poco!

 

Giobbe           È generoso?

 

Raimondo      Come l’hai conosciuto?

 

Agnese           con accento lombardo o piemontese

            Ha una fabbrichetta…

 

Raimondo      Si, ma come l’hai conosciuto?

 

Agnese           Ha una fabbrichetta con 40 dipendenti….

 

Raimondo      Ohhh! L’hai conosciuto a una festa della parrocchia, a un funerale, allo     SMAU?

 

Agnese           Ha una fabbrichetta …

 

Giobbe           Ho capito! Ti sei innamorata della catena di montaggio!

 

Agnese           tornando con voce normale

            Come hai fatto?

 

Giobbe           Cosa?

 

Agnese           A capire che mi sono innamorata della catena di montaggio

 

Giobbe           Oh è stato semplice! Spruzzi olio da tutte le parti!

 

Raimondo      E tu invece come hai fatto?

 

Agnese           Bé, anche per me è stato semplice, prima lui mi ha chiesto una       consulenza su…..non mi ricordo più che cosa,.niente di speciale…così      abbiamo fatto quattro chiacchiere, un paio di riunioni, una tavola   rotonda e dai e dai e dai finalmente si è deciso e mi ha invitato a cena!.

 

Raimondo      con tono scherzoso

            Vigliacca!

 

Giobbe           Anch’io ho provato a farmi invitare a cena dalla mia capo ufficio, a           momenti mi trovavo a lustrare scarpe sui marciapiedi di New York

 

Raimondo      Perché?

 

Giobbe           Lei è convinta che si debba partire dal basso

 

Raimondo      Tanto valeva che ti facesse partire dai tombini!

 

Agnese           con aria un po’ risentita

            Be!? Ma vi interessa o non vi interessa la mia storia?

 

Raimondo      Ma si, si

 

Giobbe           col tono della pubblicità

            Silenzio! breve pausa in cui tutti aspettano che dica qualcosa Parla            Agnese

 

Agnese           Se non vi fa piacere che vi racconti la storia la rimuovo così libero un        po’ di RAM

 

Raimondo      Ma no, ma no ti dico! Parla

 

Giobbe           Ti ascoltiamo

 

Agnese           Bene, allora, ero arrivata a quando mi ha invitata a cena

            Che cena bellissima e che ristorante di lusso, mica dove ci porti tu             quando ci inviti!

 

Giobbe           Ti pareva

 

Agnese           Tavoli rotondi, tovaglie di fiandra ricamate a mano, posate d’argento,       bicchieri di cristallo, un bouclé di rose rosse sul tavolino, e candele, quante candele.

            E camerieri, che camerieri belli, alti, puliti, e che clienti, seduto vicino a    noi c’era il famoso Topazio

 

Raimondo      Chi è?

 

Giobbe           Come chi è,

            Da Top - Massimo e Fazio, il suo cognome

 

Raimondo      Ah! Ho capito

            Il mause della banca d’Italia, vai, vai avanti

 

Agnese           E lampadari di Murano, quadri antichi alle pareti, vetri decorati a mano    alle finestre…

 

Raimondo      Da mangiare ce n’era?

 

Agnese           Certo che ce n’era!

            A un certo punto abbiamo ordinato un’aragosta di 7 chili

            Ci pensate? 7 chili innaffiati da champagne e cognac

 

Raimondo      col tono di chi irride

            Il cosiddetto “Ippopotamo di mare”

 

Giobbe           col tono di chi irride

            Il calamaro gigante

 

Agnese           Noto una certa ironia nei vostri commenti

 

Raimondo      Scherzi!? Noi aragoste di 7 chili le troviamo tutte le mattine dalla Giggia, il banco pesce della quinta strada.

 

Giobbe           Senti! Lascia stare la cena che è meglio va!? Piuttosto, perché hai detto    che dura poco?

 

Agnese           Beve, fuma, mangia che sembra un cavallo, e corre a 200 all’ora in            autostrada, dove vuoi che vada!?

 

Raimondo      Mi sa che prima o poi gli capita un infarto

 

Agnese           Già fatto!

 

Raimondo      Già fatto!??

 

Agnese           Tre!

 

Giobbe           Ohe Agnese, vedi di sbrigarti perché se tanto mi dà tanto…

 

Raimondo      Ma va la che potrebbe capitare prima a uno di noi!

 

Giobbe           Toccando ferro

            Si, di andare alla rottamazione!

 

Raimondo      rivolto a Giobbe

            Quanto pensi che ci metterà?

 

Giobbe           A schiattare?!

 

Raimondo      A ripulirlo!?

 

Agnese           con tono scherzoso     Infami

 

Giobbe           Oh be!?

            È difficile da dire, bisogna vedere, se è sposato, se ha figli….

            L’ultimo quanto tempo ci hai messo?

 

Agnese           con tono scherzoso

            Bastardi!

            Non capite che comincio anch’io ad avere una certa età!?

            Bisognerà bene che mi trovi un posto caldo dove passare l’inverno!

 

Raimondo      Usando lo stesso tono di voce estasiato di quando parlava AgneseGià,     la fabbrichetta!

 

Agnese           La fabbrichetta la fabbrichetta, perché no?

            Non penserai mica che i circuiti del mio cervello possano essere     accantonati così! Dalla sera alla mattina, dopo soli pochi anni di           lavoro

 

Giobbe           Ehi, ehi! Guarda che ormai sei stata ammortizzata anche tu!

 

Raimondo      E con l’ammortamento anticipato!

 

Giobbe           Già mia cara! La garanzia è scaduta!

 

 

Agnese           E chi dice niente!. Ma l’archivio lo tengo io, è tutto qui dentro       (toccandosi la testa) eeeeeeeeeeee…….

 

Raimondo      Oh no!

 

Giobbe           Disperato e sentendo i primi sintomi dell’antivirus

            Ti prego non farlo

 

Raimondo      Gridando disperato

            Acqua presto dell’acqua portate dell’acqua

Agnese           Eeeeeeeee………

 

Giobbe           Si alza e comincia a fare gesti di riscaldamento ginnico, come un pugile    che sta per salire sul ring

 

Raimondo      Alzandosi per mettere un fazzoletto al naso di Agnese inciampa e fa           cadere (o in qualche modo colpisce) la sua borsetta

 

Agnese           dà un forte starnuto

            Etci

 

Se Raimondo o Giobbe nell’alzarsi non riescono a colpire la borsetta di Agnese, deve provvedere lei facendola cadere o calciandola

 

Raimondo      Oh no! Mi è ripartito il modem!

 

Giobbe           Appena sente lo starnuto di Agnese comincia a tirare pugni all’aria,         stando attento a non colpire nessuno e girando per il ristorante come       un pugile si muove sul ring

Raimondo      Bzzzzz zipzipzipz  bizibizibizi zzzzzzzzzzzzz ppppiiiit ssssiiisssisisisis

 

Agnese           Riprende la borsetta e inizia a compiere i medesimi gesti di rimessa in       ordine del contenuto stavolta declamando ad alta voce

            File punto zip a posto!  Cartella di windows a posto! Sorgenti in ordine!   Norton commander agli ordini! File t t, Punto e e e pdf O Kappa! (A       soggetto)

 

Il tutto prosegue per qualche secondo, fintanto che entra Barnaba

 

Barnaba         entrando di corsa con una bottiglia d’acqua rigorosamente di plastica

            Pronti con l’acqua!

            La bottiglia è tappata il tappo è uguale all'etichetta.

            E voilà

Barnaba         apre la bottiglia di acqua facendo saltare il tappo esercitando una             pressione sulla bottiglia con le cosce.

            Appena il tappo parte, tutti i commensali, si buttano a terra cercando        rifugio, chi sotto il tavolo chi sotto le sedie, ecc.

 

Dopo un secondo       A soggetto, cos’era? Cos’è stato? Hanno sparato?

 

Agnese           una volta che si è riseduta

            Cos…. Cos’è stato?

 

Raimondo      Deve essere stato un aereo

 

Giobbe           O un colpo di mortaio, c’è un poligono qui vicino?

 

Barnaba         La signora si è ripresa!?

 

Raimondo      titubante Pare,. pare di si

 

Barnaba         fa l’atto di allontanarsi portandosi via l’acqua

 

Raimondo      No no l’acqua la lasci!

 

Giobbe           Manca mai che ci si debba difendere

 

Barnaba         posa l’acqua, raccoglie le stoviglie dalla tavola ed esce

Cleo    rientrando in sala

            Dai! Preparate i dolci che io ho quasi finito di sparecchiare

 

Achille            Si i dolci, come se adesso fosse una cosa facile!

            L’ultimo pandoro che c’era se l’è pappato questa qui

            Facendo il verso a Penelope

            “Io so di non sapere”  E intanto pappa

            È questo che ti insegnano a scuola eh? è questo?

 

Penelope continua a pelare patate e non risponde

 

Achille            E parla una buona volta!

 

Penelope        Tutto scorre,…tutto è in divenire…

 

Paride Questa devono avergliela insegnata nell’ora di filosofia

 

Achille            Sentite, abbiamo della farina in casa non è vero?

 

Paride Si, grazie a Zeus nel ristorante la farina non è mai mancata

 

Achille            Cleo! sono rimaste delle uova?

 

Cleo    Si, un paio!

 

Achille            Bene! Dai impasta che prepariamo un dolce nuovo

 

Paride Non è che poi tiri fuori le merendine dell’otre bianco?

 

Achille            Scherza scherza!

            Ma non finisce mica qui sai, non finisce qui!

            Se vinciamo il concorso bene! se vinciamo il concorso ci trasferiamo         all’Olimpo, nelle cucine di Diana e Gea e stiamo tranquilli 4 anni!. Ma se           perdiamo ce ne andiamo!.

 

Paride Dove andiamo?

 

Achille            Andiamo a Siracusa, nella magna Grecia, anche se là comanda un tiranno, non me ne frega niente!

            E apriamo un ristorante! Se non funziona un ristorante nella Magna           Grecia!

            E poi là insegna un certo archio… arche….

 

Penelope        Archimede!

 

Achille            Ecco appunto

            Archimede! Così potrai imparare un po’ di matematica che a te le scienze ti fanno male!

            Che frutta abbiamo in cucina?

 

Paride Dei datteri e una noce di cocco

 

Cleo    Ci deve essere anche un ananas da qualche parte

 

Achille            Perfetto, perfetto! Tagliate tutto a pezzetti e impastate per bene

            Datteri, Noce di cocco e Ananas

            Lo chiameremo DNA!

 

Paride DNA?

 

Achille            Certo!?

            Lo faremo diventare il più famoso dolce degli dei!

            Ci metteranno almeno 4000 anni a trovare la ricetta

 

Cleo    Si, e a capire come si amalgamano tra loro gli ingredienti ci            metteranno almeno altri 4000 anni.

 

Achille            A dir poco! Impasta… impasta…

 

Paride            impaurito

            Ahh senti!

            Quando sono stato a casa tua, prima, ti ricordi?.

            Quando mi hai mandato a prendere….

            Ho visto il muro!

 

Achille            molto attento e inquisitore

            Il muro!? Quale muro?

 

Paride            impaurito

            Quello che hai fatto costruire in giardino. Hai presente? Per tener su         la terra

 

Achille            con atteggiamento di attesa per sentire cosa dirà Paride

            Ahhhhh! Si, si, ricordo vagamente

 

Paride            esitante            È. .è…

 

Achille            Come?

 

Paride Si insomma, è…

 

Achille            È bello vero?

 

Paride Si carino, ma è…

 

Achille            È troppo alto forse?

 

Paride No, no l’altezza è giusta, ma, come dire, è storto.

 

Achille            come aggredendo Paride

            Cos’hai detto?

 

Paride            facendo il gesto di difendersi da possibili bastonate

            No no non volevo non volevo

 

Achille            Ripeti!

 

Paride            sempre facendo l’atto di coprirsi per ripararsi dalle botte

            È ..è storto

 

Achille            Paride! Sei grande!

            Sei il più grande amico che io abbia mai avuto

            Sei scemo, ma sei anche la persona più dolce più vera più sincera che        io abbia mai conosciuto

            Vieni figlio mio, vieni che ti abbraccio!

 

Si abbracciano

 

Paride Ma, ma non capisco

 

Achille            Ma come!? non capisci?

            Vedi Paride, quel muro l’ho fatto costruire io così!

            La prima volta l’impresa lo aveva fatto diritto, bello, come si dice, a          regola d’arte! Ma non andava bene, non lo volevo così!

            Io volevo un muro che parlasse alla gente che passa, un muro al     quale la gente deve rispondere! per gli dei, io volevo un muro vivo!

            E allora l’ho fatto fare così! storto.

 

Paride Non non capisco

 

Achille            Paride! Hai mai avuto l’impressione che la gente, gli amici,le persone        che conosci, siano diverse da quello che ti fanno vedere?

            Hai mai pensato “questo me la dà a intendere” o “questo è un        galantuomo ma non me la racconta dritta”?

            Ecco! il muro fatto così serve a far uscire le persone, a scoprire gli             amici veri da quelli finti! a capire di chi ti puoi fidare!

            Tu Paride finora, sei stato il solo, l’unico! che ha avuto il coraggio             di dirmi che quel muro è storto!!

            Per tutte le arpie dell’universo se è storto! è storto si! l’ho voluto io così!.

            Gedeone, hai presente Gedeone!? quello che viene sempre e          ci invita a cena ben sapendo che con il lavoro che facciamo, quando             mai andremo a cena da lui!?

            Quello arriva, guarda il muro, sorride e fa “Bello… bello…è proprio un    bel muro”

            E l’altro? Fidia? Ma si dai, quello che fa lo scultore!:”Oh che         bel muro un po’ tozzo ma particolare, particolare” e l’altro, quello    che fa il Gran Mogol al tempio di Apollo!? Ma si dai lo conosci anche      tu, se non sei un seguace di Apollo tu che corri dalla mattina alla             sera!? “oh che muro strano, mi ricorda Atlante nel suo sforzo quotidiano di reggere il mondo”

            Mi rincresce dirlo ma l’unica cosa intelligente davanti a quel muro l’ha      detta un certo Socrate che passando di là si è fermato a guardarlo e a        un certo punto è sbottato declamando:“Io so di non sapere” e se ne è             andato a capo chino e pensieroso! (guardando Penelope) eppure   non ho ricordi che sia venuto a cena nel nostro ristorante!

            Ma nessuno, dico nessuno prima di te mi aveva mai detto che quel            muro è storto

            Che è la verità, semplice, pulita, comprensibile!

            Solo gli amici, i veri amici avranno il coraggio di dire che quel muro è       storto!

 

Paride Mi fai commuovere

 

Achille            E mo ti fo pure piangere se il dolce non è pronto fra 5 minuti

            È pronto l’impasto?

 

Cleo    Si, è pronto!

 

Achille            Bene, bene, bene! Allora lo faccio a forma di ciambella!

            No, non mi piace, lo metto in un tegame!

            Peggio!

            In una terrina, ecco si, datemi una terrina!

            no no no non va non va

            è un dolce nuovo ci vorrebbe una forma nuova…………

            ……………………

            Eureka ho trovato! ho trovato!

            Lo preparerò in forma di treccia!

 

Paride Di treccia?

 

Achille            Si insomma, come se fosse una treccia!

            Una doppia elica! Ecco!

            Ora ci vorrebbe qualcosa per decorarlo…..

            C’è mica dell’uva passita in dispensa?

 

Cleo    Si, se non ricordo male dovrebbe esserci!. Eccola!

 

Achille            Dammene qualche acino, li metterò qui, così, per decoro

            Ecco!….ecco!

 

Cleo    Sembrano tanti semini

 

Achille            Già,.i famosi cromo semini!

            Ecco ecco bello eh

            Non è invitante!?

 

Paride            contemplativo

            Misterioso

 

Cleo    contemplativa

            Affascinante! Domattina corro subito a raccontarlo a Marcella!

                                                                                                                                   

            Raimondo      Certo che noi non riusciremo mai a raggiungere la perfezione assoluta

            Non riusciremo mai ad eguagliare la natura! Vi è mai capitato di    pensare ai colombi!?

 

Giobbe           Onestamente no, ma…

 

Raimondo      Uno li prende, li incappuccia, li mette in una gabbia, chiude bene la           gabbia, li porta a migliaia di chilometri di distanza e questi, appena          liberi, fanno due giri e via tornano a casa! Ma come faranno?

 

Giobbe           come rispondendo a intuito

            Ma!? non lo so

            Sfrutteranno le correnti

 

Raimondo      Ma va!

            Proprio tu che lavori al meteo? Venti da sud venti da sud e quelli tornano! Ma questo va bene se sei a Milano e li hai portati a Crotone        ma questi tornano a Milano anche quando il meteo dice venti da nord o    venti da ovest!

            No, no non possono essere le correnti d’aria

 

Agnese           Allora si baseranno sul sole, o sulla luna

 

Raimondo      E va bene! e se anche fosse?

            Chi glielo ha insegnato, dico io, chi glielo ha insegnato!?

 

Giobbe           Oh mamma! Riconosceranno la strada che hanno fatto all’andata,             Milano Crotone - Crotone Milano!. sulla Salerno Reggio Calabria         stai fermo delle ore, a Roma, sul raccordo anulare, se solo fai un metro             ti saltano addosso “an vedi ohh n’do vai, e mettete in coda, a li     mortacci” a Pian del Voglio hanno cambiato la segnaletica in “Voglio    andar a Pian” tanto per dirti quanto si corre sugli Appennini, hai voglia     di imparare la strada!  fai in tempo a imparar la strada, la geografia i dialetti locali, le feste del S. Patrono… figurati i colombi che nascono              programmati per fare questo!.

 

Raimondo      Sicché per te riconoscono la strada.

 

Giobbe           La strada si!

            guardano di qua e di là, un campanile una chiesa, sai, si fissano un            particolare in testa

 

Raimondo      Dall’alto…

 

Giobbe           Eh dall’alto si dall’alto e da dove se no?

            Se devono volare voleranno in alto no?

 

Raimondo      Ma se quando li abbiamo portati a Crotone erano in macchina bendati!

 

Agnese           Oh poveri e se sbattono contro un ponte dell’autostrada?

 

Raimondo      Scusa?

 

Agnese           E no, scusa te!

            Se li fai volare bendati c’è pure il rischio che si tamponino che sbattano    contro qualcosa, che ne so un campanile, un aeroplano, una             mongolfiera

 

Giobbe           Ma cosa dici! Erano bendati all’andata non al ritorno!

 

Agnese           Ah no, allora no!

 

Giobbe           a Agnese

            Non ti disturbare cara, torna pure in stand by

 

Raimondo      La realtà è che sono semplicemente perfetti!

 

Giobbe           Perfetti?

            Prova dire loro di fare un 730!

 

Raimondo      E gli uccelli migratori? Le rondini?

            Un segnale invisibile e tac, due giri tutti insieme e via verso terre   lontane

 

Agnese           E dagli con questi due giri

 

Giobbe           E poi chi ti dice che sia un segnale solo, magari è un passa parola

            L’uccello capo dice “oddio ho dimenticato la porta del nido aperta,          scusate amici, devo tornare per forza” “ma no dai” “cosa vuoi che    accada” “no, no, sapete come sono fatto devo tornare devo tornare”         eh ma se vai via tu non ci si diverte più” “bevi ancora un goccio con noi”

            Appena la notizia si sparge anche gli altri “non mi ricordo se ho chiuso il   gas, devo dar da bere alle piante, ho lasciato il rubinetto dell’acqua           aperto, meglio evitare le code..e via tutti dietro il vecchio!

            Per loro poi, è facile, la strada la conosce il vecchio,.gli altri tutti    dietro

 

Raimondo      Ma loro sono animali capisci, animali!

 

Giobbe           Si! e allora!? cosa vorresti dire? sono animali specializzati!

 

Raimondo      Esatto!

            Loro sono animali specializzati e noi siamo animaloidi tant’è che loro        riescono a mettersi in contatto e dialogare tra loro in un attimo, si       scambiano informazioni, si chiamano, si aiutano, se uno va piano il             vecchio rallenta, se uno esce dal gruppo un altro lo rincorre,. noi    invece! manco se arriva una squadra di sistemisti riusciamo a collegarci fra di noi………

 

Giobbe           E allora vuol dire che siamo come l’Inter

 

Agnese           Come chi?

 

Giobbe           Come l’Inter! Non riusciamo ad andare in rete!

 

Raimondo      Sempre voglia di scherzare, mai che tu stia serio un minuto!

            Pensate che noi sfruttiamo solo il 10% del nostro cervello, tu poi

 

Giobbe           E no caro mio, passi il resto ma questo non è vero!

 

Raimondo      Ma si ti dico!

 

Giobbe           Ma no che non è vero, è una affermazione comune, una      leggenda metropolitana! Una di quelle bufale che ogni tanto ci dà     in pasto la stampa! Non c’è nessuna evidenza scientifica che si      utilizzi solo una parte della nostra materia grigia!. Se poi fai conto             che non puoi rimuovere niente senza che si avvertano conseguenze

 

Raimondo      Ma ti assicuro!

            L’ho letto su Focus e l’hanno detto a Super Quark

 

Giobbe           Ah bè! Allora!….

 

Agnese           Su, su dai non litigate!

 

Giobbe           Bè tu fa come vuoi! Io comunque ti sconsiglio di fartene togliere   non il 10% ma anche solo lo 0,1% della robaccia che hai li dentro

 

Agnese           vedendo entrare Barnaba

            Cosa dite ci facciamo portare il conto?

 

Giobbe           Cameriere scusi! Ci porta il conto!?

 

Barnaba         Corro

 

Giobbe           Sarebbe la prima volta!

 

Barnaba         esce di corsa e di corsa esce anche Cleo ma Barnaba rientra in     scena quando ancora Cleo sta discutendo con Achille

 

Adesso le scene si svolgono contemporaneamente

 

Barnaba         Ecco il conto signore

 

Giobbe           È salato!

 

Barnaba         Non siamo in una pasticceria signore!

Appena terminata la frase i due continuano a gesticolare e confabulare come se stessero discutendo, attendendo che siano date le battute che devono essere date in cucina

Achille            Allora glielo porti il DNA?

 

Cleo    Non lo vogliono!

 

Achille            Come non lo vogliono!

 

Cleo    Non vogliono dolci!

Appena data la battuta i due continuano a gesticolare e confabulare come se stessero discutendo, attendendo che siano date le battute che devono essere date in sala da pranzo

                                                                                                                                   

            Giobbe           dopo aver letto il conto sulle battute che si svolgono in cucina

            Non lo pago! (rivolto agli altri e facendo l’atto di andarsene)          Andiamocene!

 

Barnaba         L’avverto signore che questo è l’unico ristorante che ha il “buttadentro”

 

Raimondo      Voglio parlare con il titolare!

 

Barnaba         Ma si figuri! per così poco!

Mentre i commensali cercano di andarsene, aspettando le battute che devono essere date in cucina, Barnaba gesticola trattenendoli al loro posto.

Cleo    Non vogliono dolci! Vogliono il conto

 

Achille            dando leggeri segni di squilibrio

            Ho capito non sono mica sordo

            E il caffè?

 

Cleo    gridando di più per farsi intendere

            Il conto! vogliono il conto!

 

Achille            afflitto confuso stordito

            Ma, ma, ma come è possibile? non capisco, non vogliono il dolce…           Paride, hai sentito? non vogliono il dolce.

Achille, ormai sconfortato, cerca il sostegno di Paride ma questi già si è avvicinato a Penelope e insieme iniziano a fare il loro giro tondo, sempre attendendo che siano date le battute in sala da pranzo, Achille dapprima va verso di loro ma quando vede che non è possibile fermarli, torna sui suoi passi e si dirige deciso verso la sala da pranzo trattenuto da Cleo

                                                                                                                                   

            Giobbe           (Appena terminata la battuta di Achille, rivolto agli altri commensali con i quali si era instaurata la discussione e che, a gesti, cercavano di           calmarlo)No! lui ci ha fatto la cresta l’ho visto benissimo! Ha corretto il conto quando usciva dalla cucina.

 

Barnaba         Ma come si permette (fa l’atto di riprendersi il conto)

 

Giobbe           Metta giù le mani eh metta giù le mani o chiamo i carabinieri!

 

Raimondo      strappando il conto di mano a Barnaba e sbattendoglielo sul volto

            Questo sarebbe il famoso “conto molto su di lei”

 

Intanto in cucina Paride e Penelope si erano alzati e hanno cominciato un ballo le cui parole si sentono quando in sala le voci si abbassano (dopo il “conto molto su di lei”

Paride e Penelope (continuando e alzando o meno il volume a seconda delle pause della scena)

            Giro giro conto

            Achille è tutto tonto………..

            Cleo ci fa la spia

            e…….Tutti giù per terra

 

Achille            dapprima afflitto e confuso ma poi deciso e iniziando a dirigersi verso la   sala

            Ma come si permettono

            Con tutta la fatica che ci è costato………

 

Cleo    Stai calmo Achille, ci hanno solo chiesto il conto…….

 

Achille            dirigendosi verso la sala

            Le prove, gli esperimenti, i tentativi

            Voglio conoscerli voglio vedere che faccia hanno questi cretini

 

Cleo    trattenendolo

            Non sono cretini

 

Achille            Non vengono da Creta?

 

Cleo    sempre trattenendolo

            Non lo so, può darsi!

 

Achille            Allora sono cretini anche se non vengono da Creta

            Voglio darglielo lo stesso

            Un favore me lo devono, voglio che lo assaggino (a soggetto fin    tanto che Cleo lo trattiene)

 

Penelope e Paride continuano a danzare

                                                                                                                                   

            Dopo il “Conto molto su di lei” e fintanto che vengono date le battute in cucina, la scena si anima e i commensali cominciano ad alzarsi in direzioni diverse e a muoversi per la sala con gesti molto meccanici Barnaba tenta di trattenerli ma, essendo che si muovono in tutte le direzioni, non riesce nel suo intento: egli sii avvicina a turno ad ognuno di loro con i quali intreccia dialoghi che devono essere secchi e decisi!

Barnaba         Cosa stà facendo lei!

 

Raimondo      che corre sul posto

            Il conto corrente

 

Barnaba         rivolto a Agnese che sta assumendo le pose più strane

            E lei non faccia la conto-rsionista

 

Agnese           1231    1230    1229    1228    1227   

 

Barnaba         Ci mancava pure il conto alla rovescia

 

Giobbe           andando avanti e indietro per la sala e ripetendo incessantemente

            Io vado e poi vengo

            Io vengo e poi vado

            ……….

 

Barnaba         rivolto a Giobbe

            Si fermi, si fermi anche lei! cosa sta facendo?

 

Giobbe           Il torna conto!

La situazione degenera tanto in cucina che in sala da pranzo e Barnaba e Cleo sono costretti ad alzare la voce, contemporaneamente per far cessare le proprie situazioni che stanno precipitando!

Subito dopo la battuta del “Torna conto” entrambi prendono in mano risolutamente la propria situazione.

Barnaba e Cleo insieme

Smettetela vi dico!

 

Basta! Basta! Basta!

A soggetto e spegnendo via via tutti i personaggi

A mano a mano che i personaggi vengono “spenti” questi devono rimanere fermi nella loro ultima posizione

Lo spegnimento dei commensali avviene mediante la ricerca di un pulsante da parte di Barnaba, lo spegnimento dei personaggi di cucina avviene mediante un soffio (o un bacio) di Cleo.

 

Dopo aver ristabilito la normalità nella propria situazione, con aria sconvolta, Barnaba e Cleo si avvicinano retrocedendo (senza vedersi) al centro della scena, fintanto che l’uno tocca con le proprie spalle, le spalle dell’altra

Barnaba e Cleo Insieme

Ahhhhh!

 

Barnaba riprendendosi

Ah sei tu!?

  

 

Cleo

Si!…almeno credo!

 

Barnaba

Cosa fai conciata in quel modo?

 

Cleo guardandosi sorpresa

Non lo so!

Stavo sognando di essere la cameriera di una locanda dell’antica Grecia

 

Barnaba

Stavi sognando!?

E da quando in qua si fanno i sogni in tinta con la camicia da notte?

 

Cleo

Bo!? E che ne so! Sono mica una psicologa!

Può darsi che mi sia vestita così durante il sogno, ero così presa dagli avvenimenti!

Achille, Penelope, c’era un via vai di eroi e semi dei che avrebbe fatto impazzire Emilio Fede.

Tu, piuttosto, cosa fai ancora combinato in quel modo, a quest’ora di notte!?

 

Barnaba guardandosi a sua volta un po’ imbarazzato

Oh bè niente, stavo preparandomi per fare una sauna prima di venire a letto

 

Cleo

Che? In sauna!? Vestito…..vestito così!?

 

Barnaba Prima imbarazzato cercando una scusa

Ma no…Oddio…..si insomma…..

Deciso ‘mazza che occhio che hai per i particolari!

 

Cleo

E allora?

 

Barnaba

Bé, in realtà non stavo preparandomi per andare in sauna

 

Cleo Ironica

Ah no!?

 

Barnaba

Stavo giocando!

 

Cleo

Immaginavo!

Sempre a perdere tempo con le tue cianfrusaglie

 

Barnaba sarcastico e immediato

Ah perché sognare di essere la cameriera mitica aiuta il PIL a crescere!

 

Cleo

Sempre meglio passare il proprio tempo in compagnia dei vecchi eroi che vivere in simbiosi con quattro pezzi di ferro stampato!

(Dopo una breve interruzione) Almeno hai finito per stasera?

 

Barnaba

Li ho spenti tutti!

 

Nella tasca di un commensale si sente squillare un telefonino (con un suono normale)

Barnaba si alza cerca il telefonino e lo spegne dando una botta sulla testa al commensale

Ecco Adesso si è spento anche questo

Ultimamente mi ha preso la sindrome della sveglia, non la sopporto più!

 

Cleo

Meno male, sai quanto consumano quei giocattoli!

 

Barnaba

Giocattoli!? Questi?! Non ci crederai ma questi sono computer veri e propri cara mia, dell’ultima generazione!

E poi non consumeranno certo più dei tuoi sogni, delle tue fantasticherie!

 

Cleo

Ah così per te i miti degli antichi greci o dei romani, sarebbero delle favole!

delle fole!

Povero illuso!

Bada bene che le tue carabattole non prendano fuoco!

 

Barnaba

Le mie carabattole, come le chiami tu, sono il futuro dell’umanità!

La tecnologia, cara mia, risolverà tutti i nostri problemi!

Mica i tuoi miti! che ormai non si studiano più neanche al liceo

 

Cleo

E ciò è male ragazzo mio! Perché nei miti ci siamo dentro anche noi!

I miti sono stati la prima risposta dell’umanità alla domanda perché?!

 

Barnaba

Allora i computer sono come miti!

 

Cleo

Cosa vuoi dire!?

 

Barnaba

Che come i miti, anche i computer li abbiamo costruiti noi!

 

Cleo

È vero!

 

Barnaba

Ormai sono perfetti!

 

Cleo

Balle! Per tanto belli e specializzati che siano non sapranno mai essere imprevedibili, arruffoni simpatici e intriganti come lo siamo noi!

 

E poi il mito non muore mai!

 

Barnaba

Come l’uomo, anche l’uomo non può mai morire!

 

Cleo

I computer invece puoi rottamarli!

 

Barnaba

Prova a rottamarne uno senza prima averne costruito un altro!

Magari diversi,. ma saranno sempre con noi!

 

Cleo

Non ti capisco

 

Barnaba

E se tu capissi qualcosa ci troveremmo così inguaiati?

 

Cleo sarcastica

Ah ah ah  ha fatto la battuta! Ha fatto…peccato che l’hai copiata!

 

Barnaba

I computer sono macchine, capisci?

Macchine! e le macchine sono nate con l’uomo, come il mito!

In natura non ci sono né miti né macchine

 

Cleo

No?

 

Barnaba

Hai mai visto un gatto inseguire un topo con la bicicletta?

 

Cleo

Certo!

Auto gatto e moto topo!

 

Barnaba

Scema!

E un delfino a vela? O un’aquila con l’elica?

L’uomo ha costruito macchine nel passato e continuerà a costruirle anche in futuro, finché ne avrà la forza!

 

Cleo

Passato futuro, futuro passato

Anche noi saremo dei trapassati in futuro

 

Barnaba accompagnando la frase con qualche semplice gesto scaramantico

Ah bè spero molto, molto in futuro! Futuro remoto…ecco

 

Cleo

Eh Si ma  intanto siamo qui, nel presente! Fatti di carne e di spirito

 

Barnaba

Di corpo e di anima!

 

Cleo

Con la nostra personalità, il nostro carattere,

 

Barnaba

I nostri carismi!

 

Cleo

Con la capacità di credere e di amare!

 

Barnaba

Con tante cose ancora da imparare e tante cose da costruire

 

Cleo

Siamo noi che da sempre, ci siamo costruiti i miti

 

Barnaba

E siamo sempre noi che ci costruiamo le macchine

 

Stando abbracciati e declamando alternati o insieme secondo le indicazioni di regia

Noi!

Vecchi e bambini

Liberi e schiavi

Sani e malati

Belli e brutti

Uomini e donne

 

Mogli e mariti

Nonni e nipoti

Stolti e sapienti

Poveri e ricchi

Uomini e donne

Noi!

 

Barnaba rivolto direttamente al pubblico

State solo attenti a una cosa!

Se i miti ci prendono la mano……..

 

Cleo

Se mitizzeremo le macchine

 

Barnaba

Saranno loro a far vivere noi

Cleo

Dipenderemo da loro e perderemmo il dono più grande!

 

Barnaba e Cleo insieme

La nostra libertà!

 

 

Sirtaki

Al suono del sirtaki le scene tornano ad animarsi e tutti ballano a soggetto o imitano i loro comportamenti precedenti

Sipario