Sotto a chi tocca

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Commedia in tre atti

di Luigi Orengo

PERSONAGGI

Bartolomeo Pittaluga

 Emanuele Pittaluga, suo cugino

Gaetano Pittaluga suo cugino

 Maddalena Pittaluga sua cugina

Nicoletta, la di lei figlia

Gerolamo Tiscornia, vicino di casa di Emanuele e Gaetano

Amelia, la di lui figlia

 Pitto notaio,

Avvocato Grafigna,

Teresa la serva di Emanuele e Gaetano,

 Carlotta la portinaia



Salotto da pranzo. una porta per parte e una comune. A sinistra un divano con tavolino e una poltrona. a Destra un tavolo con 4 sedie. Altre 2 addossate alla parete.

A Sinistra dipinti a tema risorgimentale, a Destra dipinti a tema religioso.


ATTO PRIMO

SCENA PRIMA

Carlotta e Teresa

CARLOTTA Ma davvero?... E' così ha scritto il Console dell'America?

TERESA No... il Console si è rivolto in Municipio. Il Municipio ha chiamato tutti i Pittaluga che c'erano in città ed é risultato che si trattava di questi Pittaluga.

CARLOTTA Ah ecco! E così, quanti sarebbero a dividere l'eredità?

TERESA Quattro. I due che sono qui in casa, il Signor Bartolomeo e la signora Maddalena.

CARLOTTA Ah quella che viene qui ogni tanto e ha la figlia che canta?

TERESA Studia, ma mi pare che...

CARLOTTA Però... Che fortuna!

TERESA Se ne avessero bisogno! A questi due qui in casa non ci manca niente!

CARLOTTA E poi due scapoli... tranquilli!

TERESA Tranquillissimi! Solo le loro idee sono un poco differenti! Uno tutto Garibaldi, Mazzini e Calatafimi... L'altro tutto Madonne e Santi!

CARLOTTA A proposito... E' vero che il Signor Gaetano s'è fissato di farsi prete?

TERESA Pare... Così uno si fa prete e l'altro (si sente tuonare) Tuona... Si guasta il tempo...

CARLOTTA Nuvole di passaggio ma... (suona il campanello) Comoda! Vado io tanto  bisogna che vada giù in portineria! (Esce)

TERESA E chi sarà?

CARLOTTA (da dentro) Si accomodi pure!

SCENA SECONDA

Tiscornia, Amelia e Teresa.

TISCORNIA E' permesso?... Disturbiamo?

TERESA Oh avanti signor Tiscornia, ma sono sola...

TISCORNIA (a Teresa) Ah..e tarderà molto a tornare il Signor Gaetanino? Perchè, intendiamoci, è di lui che...

TERESA Sì, sì, lo so. Non dovrebbe tardare troppo... S'accomodino...

TISCORNIA Grazie... Siedi Amelia. (a Teresa) Questa è mia figlia Amelia.

TERESA Piacere.

TISCORNIA L'ho in casa per pochi giorni.  Deve ritornare in convento per prendere i voti.

TERESA E' proprio deciso? Si fa monaca?

TISCORNIA Sì! Sì! Non fa che seguire la sua vocazione.. Così anche io avrò una  monaca in famiglia!

TERESA Bella cosa ma mi pare che una bella ragazza giovane, come lei, potrebbe anche prendere marito!

AMELIA Papà!

TISCORNIA (ad Amelia) Non t'impressionare cara!.. (A Teresa) Marito? E' una di quelle cose che si vedono fare tutti i giorni e molto malamente. Bisogna  invece tener conto  di tutto il bene che si prepara in questa vita... (segnandosi) E nell'altra! Non mi preoccupo  di restar solo pur di poter offrire questa bell'anima al Paradiso!

TERESA Sarà... Lei che pratica le canoniche, se ne intende certo più di me.

AMELIA E poi non calcola la gioia di essere la sposa del Signore?

TERESA Sì, ma ne ha già tante...

AMELIA Papà!

TISCORNIA (cambiando discorso) E' andato lontano il Signor Gaetanino?

TERESA non so, è uscito con suo cugino Emanuele per affari di famiglia.

TISCORNIA Bene! Bene! Se non si disturba aspettiamo!

TERESA Euh... Tanto sento che il tempo... (Campanello) Possono essere loro, permettono? (esce)

AMELIA Papà!

TISCORNIA Non ti spaventare Amelia! Il Signor Gaetanino è una brava persona per bene.

SCENA TERZA

Gaetano, Tiscornia e Amelia

GAETANO Oh riverito Signor Tiscornia, sono spiacente di essermi fatto aspettare. Signorina...

TISCORNIA Avevo piacere che la mia Amelia, prima di ritornare in convento a prendere i voti, potesse riverire una persona pia e religiosa, una persona amica.

GAETANO Grazie Signor Tiscornia... Comodi! (tutti e 3 si siedono) Dunque, tra pochi giorni, lei sarà felice... io invece...

TISCORNIA (a Amelia) Perchè lo sai, vero Amelia, lui si fa prete.

AMELIA Sì, Papà... Me lo hai detto...

GAETANO E chi mi ha incoraggiato al passo, chi mi ha sempre dato dei buoni consigli, è stato il suo papà, signorina. E sento che mai me ne pentirò!... Il mondo... Cos'è mai il Mondo! Ne ho avuto una prova proprio oggi ad una radunanza di famiglia... Sa che eravamo stati chiamati in Municipio?

TISCORNIA Già! Risulta loro parente quello...

GAETANO Appunto!

TISCORNIA Ah! E c'è forse un testamento?

GAETANO Un testamento piuttosto originale...

TISCORNIA Originale?

GAETANO Originalissimo. Lo zio morto teneva soprattutto che il nome dei Pittaluga non si estinguesse ed escludendo nostra cugina Maddalena, ha lasciato eredi noialtri tre cugini maschi: Emanuele, Bartolomeo e.. me! Alla condizione che prendiamo moglie, diventando erede universale quello tra noi tre che, per primo, avrà un bambino.

TISCORNIA Oh, che originale!... Ma cosa gli è venuto in mente...

GAETANO E se questo bambino non ci sarà, subentrerà, come erede universale, la Congregazione di Carità.

TISCORNIA Ah bene! Che raggiro però, che imbroglio!

GAETANO Ora dato che di noi tre, Bartolomeo resterebbe subito scartato per il fatto che ha moglie da dodici anni ma è separato, come aventi diritto, non resteremmo che io e Emanuele.

TISCORNIA Vediamo già come i denari sono subito fonte di pacciughi. E poi si sa, cosa sono queste eredità, più discorsi, fastidi che...

GAETANO Oh no. Per quello pare si tratti di una sostanza imponente. Il Console ha ritirato dalle banche una somma di circa cinque milioni...

TISCORNIA Cinque...

GAETANO Milioni... e calcolando i terreni da vendere... pare che si possa arrivare a circa dieci milioni...

TISCORNIA Dieci...

GAETANO ...Milioni!

TISCORNIA Amelia... hai sentito?

AMELIA Sì Papà!

TISCORNIA Dieci milioni! Quando uno non se lo aspetta, è una cosa che impressiona.. (tuona)

GAETANO Ma sono burrasche passeggere...

TISCORNIA Dieci milioni... Che acqua... Che acqua!

GAETANO Eh già. E così, signorina, vuol dire che fra pochi giorni...

AMELIA Sì fra pochi giorni... Papà mi accompagnerà in convento... Vero Papà?

TISCORNIA Dieci milioni!... Chi poteva immaginare...

GAETANO Eh già, con la splendida giornata,,,

AMELIA Col sole di questa mattina...

TISCORNIA Già! Col sole di dieci milioni fa...

SCENA QUARTA

Teresa e Detti

TERESA (entrando) Permesso, di là c'è la finestra aperta e finisce che si allaga (esce)

GAETANO Che cambiamento improvviso, eh Signor Tiscornia?

TISCORNIA Eh?

GAETANO Dico che sembra il diluvio universale.

TISCORNIA Ah, già.. già... Dieci milioni... (campanello)

GAETANO Teresa, suonano.

TERESA (tornando) vado vado! (esce)

AMELIA E noialtri, Papà, come si fa a ritornare a casa?

TISCORNIA Dieci milioni...

AMELIA Papà!

TISCORNIA Eh?

AMELIA Come si torna a casa?

GAETANO Non occorre nemmeno che vadano via subito, fra dieci minuti può esserci il sole, le pare?

TISCORNIA E già... Fra dieci milioni torna il sole...

SCENA QUINTA

Bartolomeo, Teresa e Detti

BARTOLOMEO (entrando con Teresa) E' inutile, già son cose che capitano solo a me.

TERESA Eh già... Già... si accomodi.

GAETANO Oh Bartolomeo! Ti sei bagnato?

BARTOLOMEO Eh, ma il cappellano mi chiede se mi sono bagnato, son qui che sembro la cascata del Niagara.

TERESA Signor Bartolomeo, mi bagna tutto in terra...

BARTOLOMEO Ma se non mi spremo, mi liquefaccio... (a poco a poco cessa di piovere)

TERESA Aspetti! Benedetto! Le do una giacca del Signor Emanuele! (esce)

GAETANO E come è andata?

BARTOLOMEO E' andata che viene giù acqua bagnata! Ero in piazza... Ho detto: proseguiamo, cesserà... Ma sono disgraziato io!

TERESA (tornando con una giacca da camera di Emanuele molto larga) Andiamo! Su! Si metta questa! E' la giacca di suo cugino!

BARTOLOMEO Grazie Teresa! Sono proprio da buttare nell'umido!

TERESA (aiutandolo a sfilarsi la giacca) Forza!..

BARTOLOMEO Piano... Ohi... il braccio lasciatemelo!

TERESA E' stoffa che con l'acqua... stoffa inglese eh?

BARTOLOME Ah no! Come stoffa è buona... Però è un vestito che quando piove... Bisogna stare in casa. (intanto hanno finito) E grazie! (starnuto) Alè... ci mancherebbe una costipazione!

TERESA E basta che poi faccia un poco di moto...

BARTOLOMEO Eh, semmai che non ne ho fatto del moto... Ho fatto tutto di corsa per pigliarne meno...

TERESA (con la giacca bagnata) Andiamo su! Prenda la roba che ha in tasca... Perchè io le mani nelle tasche degli altri... (Bartolomeo mette le mani nelle tasche del grembiule di Teresa) Cosa tocca? Sono le mie tasche quelle!

BARTOLOMEO (a Teresa) E mettetevi dritta! Scusate! Se vi mettete storta... Io ci vedo benissimo ma quando piove mi si appannano gli occhiali e vedo meno bene. Ecco le chiavi di casa, il portafoglio... il fazzoletto...

TERESA Quella è la fodera!

BARTOLOMEO (si ferma e si tocca in tasca) Sì sì. E' qui. Io ci vedo benissimo ma quando piove mi si appannano gli occhiali e vedo meno bene. Me ne ero accorto.

TERESA Preso tutto? Così lo metto ad asciugare dai fornelli.

BARTOLOMEO Attenzione a non abbrustolirla!

TERESA Non prendo mica la giacca per una fetta di pane! (esce)

TISCORNIA Teresa sa quel che fa!

BARTOLOMEO (voltandosi verso il Signor Tiscornia) Ah, mi pareva ci fosse qualcuno...

GAETANO Il signor Tiscornia con sua figlia, la Signorina Amelia!

BARTOLOMEO (a Tiscornia) Ah, tanto piacere. Ho sentito dire che lei si farà suora?

TISCORNIA Sono il papà. La mia figlia è qui! (gliela presenta)

BARTOLOMEO Sì sì ci vedo benissimo ma quando piove mi si appannano gli occhiali e vedo meno bene. (a Gaetano) Ed Emanuele non è ancora tornato?

GAETANO No. No. Non s'è ancora visto.

BARTOLOMEO Si capisce, si sarà messo al coperto. Certe cose capitano solo a me. Se mi mettessi a fabbricare scarpe, nascerebbe gente con le gambe che vanno dalle ginocchia in su. (cambiando discorso al Sig. Tiscornia) Signor Tiscornia, ha sentito del testamento dello zio Nicola? Quello doveva avere qualche pallino in testa... Macché pallino, l'osteria col campo da bocce incorporato! Vuole che prendiamo moglie! E' scalogna! io ce l'avrei già, l'ho presa dodici anni fa, dopo sei mesi mi è scappata. Poi dicono di non credere alle superstizioni. Il giorno del matrimonio mi ha attraversato un gatto nero. Dovevo immaginare.

GAETANO Per quello sei libero di pensarla come vuoi, ma quello che t'è successo è stata più una fortuna che una disgrazia. Non era la donna per te.

TISCORNIA Si vede chiaro che è stata la mano della Provvidenza.

BARTOLOMEO Sarà anche stata la Provvidenza ma intanto così sono fuori corsa, strada chiusa! Si figuri, Signor Tiscornia, non erano nemmeno sei mesi che mi ero sposato... Un giorno, pioveva, avevo gli occhiali appannati, entro, faccio il corridoio, vado in camera da letto...

GAETANO Lascia perdere!

BARTOLOMEO (a Gaetano) Per via della monaca? (Pausa) Ce la voglio raccontare! Tanto è roba mia, non vado in disgrazia se racconto cose mie... Dicevo che vado in camera da letto, vedo qualcosa nel letto, allungo la mano, la accarezzo... sento una barba... Era il testimone!

AMELIA Papà!...

GAETANO Bartolomeo, Certe cose...

BARTOLOMEO Già, per via della Monaca! (A Gaetano) Non ci pensavo!

TISCORNIA Non aveva visto bene?

BARTOLOMEO Ecco, non avevo visto bene. Era una giornata umida... E così l'abbiamo aggiustata.

GAETANO E poi che bisogno c'è di ricordare certe cose?

BARTOLOMEO Ma se non mi sfogo scoppio! Anche perchè dove sia finito Barbablu non lo ho mai saputo.

AMELIA Papà!

TISCORNIA E' finita, Amelia! (a Bartolomeo) E' finita vero?

BARTOLOMEO Dove è finita mia moglie non lo so. Certamente è finita, dopo che è passata dal tipo della barba non la riprendo più. Comunque ora per me la strada è chiusa. Non ho nemmeno pensato a fare divorzio.

TISCORNIA Non dica delle eresie.

 

BARTOLOMEO Più eresia di quella dello zio Nicola. Vuole che prendiamo moglie! Io ce l'avrei ma ho le gambe tagliate. Qui Gaetanino si fa prete e anche lui... L'altro mio cugino Emanuele poi ha più di 75 anni e per lui il tempo si è messo sull'amaca.

AMELIA Papà!

GAETANO Bartolomeo!

BARTOLOMEO Ah per via della monaca... e poi cos'ho detto! Che il tempo si è messo sull'amaca... E con questo?

TISCORNIA E già, ormai è tornato il sole.

BARTOLOMEO Ecco, è ritornato il sole. Ecco lì che anche stavolta l'abbiamo aggiustata.

TISCORNIA Certo che dei 3 solo il Signor Gaetanino potrebbe uniformarsi alla volontà dello scomparso...

GAETANO Ma, Signor Tiscornia, lei conosce la mia volontà...

TISCORNIA Certo, prima la vocazione... certo che considerando...

BARTOLOMEO Ma lui ha bello che considerato. Si fa prete.

AMELIA Papà!

TISCORNIA Ben allora noialtri, dal momento che il tempo... leviamo il disturbo. Amelia andiamo?

AMELIA Sì papà!

TISCORNIA Allora saluta tutti! Signori... Signor Gaetanino! (esce con Amelia)

BARTOLOMEO Riveriti, riveriti... Sorella, sorella...

GAETANO Sono già andati!

BARTOLOMEO Mi pareva troppo silenzio.

SCENA SESTA

Gaetano e Bartolomeo

GAETANO Gran brava persona il Signor Tiscornia, un papà modello.

BARTOLOMEO Modello di cosa non si sa... So solo che tutto l'impegno per far fare la monaca a sua figlia è per risparmiare la dote... Con tutti i soldi che ha...

GAETANO Che aveva!

BARTOLOMEO Ha tre appartamenti affittati!(urta un mobile)

GAETANO Ma cosa combini Bartolomeo?

BARTOLOMEO Ma è il modo di mettere il mobilio?

SCENA SETTIMA

Maddalena, Nicoletta, Emanuele e Detti

MADDALENA (da dentro) Buongiorno Teresa!

TERESA (Da dentro) Buongiorno!

GAETANO Ecco Emanuele!

MADDALENA (entrando) Oh ci sei anche tu Bartolomeo!

NICOLETTA Addio zio. Ma che giacca ti sei messo?

EMANUELE Oh ciao Bartolomeo!

BARTOLOMEO Oh ciao parentela disgraziata!

EMANUELE Che caldo, fuori c'è un sole che si abbrustolisce.

BARTOLOMEO Eh s'intende. La burrasca era tutta dedicata a Bartolomeo Pittaluga. N'ho presa tanta di acqua che mi sono messo una tua giacca!

EMANUELE Ti sta fin bene! (ridendo)

BARTOLOMEO (imitandolo) Ti sta fin bene! (con voce sua) s'intende io sono mingherlino, tu sei traccagnotto. E acqua voialtri?

EMANUELE Nemmeno una goccia! Quando ha iniziato siamo entrati in un caffé e abbiamo aspettato che terminasse.

MADDALENA Chi ha un po' di cervello fa così!

NICOLETTA Ma scusa zio, se ti infilavi in un portone!

EMANUELE In una bottega qualunque!

MADDALENA In chiesa!

BARTOLOMEO Ecco ora tutti fanno a gara a darmi dello scemo! Piuttosto ragioniamo un poco sul testamento. (fa per sedersi in braccio a Maddalena)

MADDALENA Ohi! Qui ci sono io!

BARTOLOMEO Prima c'ero io! Si avverte (fa per sedersi sul cappello di Nicoletta)

NICOLETTA Ohi! il mio cappello...

BARTOLOMEO E tienilo in piedi! Devo stare in piedi io per far star seduto il tuo cappello... (si siede accanto a Nicoletta prendendo un lembo del suo vestito scambiandolo per la propria giacca)

NICOLETTA Molla il vestito!

BARTOLOMEO Ma questo...

NICOLETTA E' il mio vestito!

BARTOLOMEO Ah vero! Il mio è più chiaro (la giacca deve essere più scura del vestito) In merito al testamento! Dobbiamo star legato a un testamento di dodici anni fa?

EMANUELE Eh se non ne risultano altri!...

BARTOLOMEO Ma tuo padre, che poi era suo fratello...

MADDALENA Vero! chissà se dopo quel testamento non ha mandato qualche carta... si scrivevano se non ricordo male...

EMANUELE Mio padre non mi ha mai detto niente!

BARTOLOMEO E tre anni fa, quando è morto tuo padre, avete guardato dappertutto?

EMANUELE E dove?

BARTOLOMEO Non so. Magari in mezzo ai suoi libri... A volte qualche papiello... c'è chi le usa come segnalibro...

GAETANO Qualche volta li ho aperti quei libri per motivi di studio. E' roba senza interesse... Devono essere in quella stanza di là dove ci sono scarabattole di tutti i tipi.

EMANUELE Sì! Sì! E' di là! Ci saranno sui 300 libri!

BARTOLOMEO Siamo tre uomini... Ci pigliamo cento libri a testa, ci bagniamo il dito e li guardiamo...

EMANUELE Lascia perdere! Tanto più che quando hanno fatto i lavori non hanno visto la dispensetta, hanno coperto tutto con la carta da parati e ci hanno fatto passare davanti i fili della luce.

BARTOLOMEO Be'! Per un po' ti tappezzeria e 2 filetti della luce si molla tutto?

EMANUELE Ma lascia perdere! Poi il Console ne saprebbe qualcosa no?

MADDALENA Ad ogni modo è grossa. Non ricordarsi nemmeno di sua nipote, la Nicoletta, che porta pure il suo nome.

BARTOLOMEO Questa è una barzelletta. Con sto discorso tutti quelli che si chiamano Nicola o Nicoletta avrebbero diritto ai dieci milioni. Diamo qualcosa anche a Nicola di Bari!

GAETANO Poi bisogna sempre rispettare le intenzioni di un morto!

BARTOLOMEO Oh cappellano... rispettare le intenzioni è una bella ragione ma dieci milioni ne meritano delle collezioni di rispetti...

MADDALENA Vuol dire allora che tutti sti soldi se li piglia la Congregazione di Carità?

EMANUELE Un momento!  La Congregazione, semmai, sarà l'ultima ad avere diritto, perchè se Bartolomeo è fuori combattimento e Gaetano si fa prete, ci sono ancora io.

BARTOLOMEO Un'altra barzelletta per farci ridere... Fa come ha fatto quella merceria che c'era qui all'angolo...

EMANUELE Cosa ha fatto?

BARTOLOMEO Ha messo un cartello "CHIUSO PER CESSAZIONE D'ESERCIZIO"... Mettitelo pure te il cartello.

EMANUELE Ma un uomo sulla cinquantina...

BARTOLOMEO Cinquantina?

EMANUELE E va bene, 55!

BARTOLOMEO 55 più otto che se lo riporta da qualche anno! Fanno quasi 66...

EMANUELE E anche se fosse, a quell'età è non sarà difficile aver figli?

BARTOLOMEO E' facilissimo! Basta che la moglie sia giovane e bella!

GAETANO Mi pare che siano discorsi inutili...

MADDALENA Comunque Emanuele, data la sua prestanza, potrebbe pretendere una donna... non dico giovane giovane... ma ancora capace di...

BARTOLOMEO ...Magari che abbia della signora...

MADDALENA Certo! Che conosca già il mondo!

BARTOLOMEO Magari vedova...

MADDALENA Sì! Ma s'intende ancora in buono stato.

BARTOLOMEO Insomma, sul tipo diremo di mia cugina Maddalena. Cugino, hai capito il latino?

MADDALENA Che scemo! Qui non si tratta di latino ma di salvare la situazione...

BERTOLOMEO Abbiamo capito! A ogni modo, signora, abbiamo ricevuto la vostra domanda, ne abbiamo preso nota, ripassate...

SCENA OTTAVA

Teresa e detti

TERESA (riporta la giacca di Bartolomeo) Ecco qui la giacca!

BARTOLOMEO Asciutta?

TERESA Certo! L'ho messa un poco davanti ai fornelli... Se anche l'avessi lasciata qui... Con certi discorsi si sarebbero asciugate perfino le tasche!

EMANUELE Come?

TERESA Nulla! Parlavo tra me e io!

BARTOLOMEO (a Maddalena) Qui oggi parlano tutti in latino!

MADDALENA Che lingue!

BARTOLOMEO Ben, qui si parla, si parla... (fa per sedersi su una sedia girata dalla parte opposta)

EMANUELE Stai attento Bartolomeo!

BARTOLOMEO E chi ha girato questa sedia?

GAETANO E' stata la Teresa! (gira la sedia dalla parte giusta)

BARTOLOMEO Brutta scema... Quando girate la...

GAETANO Non sono la Teresa! La Teresa è già andata via!

BARTOLOMEO E allora si dice (sta per rigirare la sedia)

GAETANO Guarda che è già girata!

BARTOLOMEO Grazie! Io ci vedo benissimo ma quando piove mi si appannano gli occhiali e vedo meno bene. Allora parliamo di questo testamento?

EMANUELE E di cosa vuoi parlare? C'è poco da dire! C'è da fare un figlio!

BARTOLOMEO Io domani vado dall'Avvocato Graffigna!

EMANUELE Denari buttati via. L'ha detto anche il Notaio o si prende moglie o addio denari!

SCENA NONA

Teresa, Notaio e Detti

TERESA (entrando col Notaio) C'è il Signor Pitto, il notaio.

EMANUELE Avanti signor Notaio. S'accomodi pure. Abbiamo novità?

PITTO Felice sera a tutti. Mi fa molto piacere che siate tutti presenti così restate tutti avvisati.

BARTOLOMEO Dica signor Notaio. E' mica saltato fuori un altro testamento, per caso?

PITTO No... No... Niente di nuovo. Soltanto...

MADDALENA Dica signor Notaio...

PITTO Nell'atto di stamattina voi avete apposto tutti la firma! Ebbene la Congregazione, per il tramite del suo avvocato, fa sapere che vuole le firme originali pure sulla sua copia. Ragion per cui domattina alle 10 Vossignori dovreste avere la bontà di ritornare nel mio studio.

BARTOLOMEO E daje! Corri su e giù... Scusi ma per me è una sfacchinata e una tramvaiata continua. Mi possono essere riconosciute le spese di viaggio.

PITTO Abbia pazienza ancora una volta.

EMANUELE La colpa è pure tua. Per spendere meno hai preso la casa laggiù...

BARTOLOMEO E mi dica un poco signor Notaio, non possiamo mica attaccarci a qualcosa per buttare per aria questo testamento? (nel dire questa battuta Bartolomeo butta per aria il cappello del Notaio)

EMANUELE Il cappello!

BARTOLOMEO Ce l'ho grazie! E' qui! (mostra il cappello)

EMANUELE Il suo! (raccoglie il cappello e lo dà a Pitto)

PITTO Macchè! Niente da fare! E' perfetto!

BARTOLOMEO Intanto io domani, già che mi tocca sta sfacchinata in città, vado dall'Avvocato Graffigna!

PITTO Denari buttati via Signor Bartolomeo!

BARTOLOMEO Io sono testone. Ci vedo benissimo ma per vederci meglio, invece che dall'oculista vado dall'Avvocato.

GAETANO E un accordo con la Congregazione?

PITTO Per come stanno le cose, la vedo impossibile. Vedano piuttosto loro di uniformarsi alle condizioni del testamento! Tolgo il disturbo. A domattina nel mio studio! (Esce)

GAETANO Non dubiti!

EMANUELE (rivolgendosi all'interno) Teresa, accompagni il Notaio!

BARTOLOMEO Riverito!

EMANUELE E' già andato!

BARTOLOMEO Come cammina quel Notaio!

GAETANO E' una persona a modo!

TERESA (rientrando) E loro cosa fanno qui? Si fermano mica?

MADDALENA Perchè, Teresa, diamo fastidio?

TERESA No! No! Dicevo per sapermi regolare col mangiare! (il tono della battuta è contrario al testo)

MADDALENA Tranquilla! Ce ne andiamo tra poco!

EMANUELE Se volete restare, senza complimenti! Anche te, Bartolomeo, se credi...

BARTOLOMEO Senti che maniera di invitare la gente! (imitando Emanuele) Se credi... Per la serie "se resti mi fai un piacere, se te ne vai me ne fai due!" Fino a che non è sistemato il testamento non ci mangio qui. Non voglio mica fare come quelli invitati dei Borgia! Un bruciorino di stomaco e poi tac! (cambiando tono) (a Maddalena e Nicoletta) Aspettatemi che vengo! (agli altri)  Vado che c'ho da farmi tutta la tramvaiata fino a casa mia...

GAETANO Ma anche te, cosa t'è saltato in mente di andare a stare laggiù... siamo tutti in zona!

BARTOLOMEO Tutto per fare un piacere a un amico che stava male...

GAETANO A far del bene, s'acquista sempre del bene! (guarda in alto)

BARTOLOMEO Nossignore!

EMANUELE Ha ragione!

BARTOLOMEO (a Gaetano) Anche lui mi dà ragione!

EMANUELE (a Bartolomeo) Io dicevo che ha ragione Gaetanino!

BARTOLOMEO Allora non capisci niente. (A Gaetano) Ma resta nostro parente? Bisogna informarsi. (cambiando tono) Per tornare al fare del bene no...  Io ho fatto del bene a un amico. Gli ho prestato dei soldi... Ho perso soldi e amico... Pazienza, l'amico...

MADDALENA Ve' Poche parole, vieni o non vieni?

BARTOLOMEO Vengo! (si mette la mano in tasca) Alè! Scalogna di Bartolomeo Pittaluga!

TUTTI Che succede?

BARTOLOMEO Stamattina la mia vicina... La Signora Concetta... Mi fa "Sciur Bartumè, stammattina aggia andare in città"...

EMANUELE Ma come parla?

BARTOLOMEO La nostra lingua! Viene da Napoli! e mi dice "Mello faribbe 'nu piachiero? Me lo comprirebbe'n'etto di butirro frisco frisco?" Io l'ho comprato. La Teresa mi ha messo la giacca vicino ai fornelli! (leva la mano di tasca tutta sporca di burro sciolto o la carta vuota).

FINE PRIMO ATTO


ATTO SECONDO

SCENA PRIMA

Teresa, Maddalena e Nicoletta

TERESA S'accomodino pure!

MADDALENA Ma sono mica ancora a pranzo?

TERESA No, hanno finito. Il signor Emanuele è di là nella sua stanza a fumare... la passione della pipa non gliela leva nessuno. Il Signor Gaetano è di là che legge.

MADDALENA Allora avvertite un po' il Signor Emanuele, avrei da dirgli due parole.

TERESA S'accomodi che glielo chiamo subito! (esce e poi da fuori) Signor Emanuele, C'è la Signora Maddalena che lo desidera... (rientrando) E' qui che cammina...

NICOLETTA Mamà io direi di pensarci ancora un poco...

MADDALENA Non fare la scema, Brava! La pipa?

NICOLETTA La Pipa è qui! (mostra una borsina da regalo)

MADDALENA Taci che è qui...

SCENA SECONDA

Emanuele, Maddalena e Nicoletta

EMANUELE Oh Maddalena, buona sera. Nicoletta... Come mai questa bella visita?

MADDALENA Veramente temevo di disturbare, ma quando Teresa m'ha detto che stavi fumando allora...

EMANUELE Dopo pranzo una pipata la faccio sempre e, se non do fastidio, la continuo.

MADDALENA Fa pure. In casa anche noialtre...

EMANUELE (stupito) Fumate la pipa?

MADDALENA Vuoi scherzare? Dicevo che la Nicoletta a casa si fuma la sua sigarettina.

EMANUELE Ah sì? Bene bene. Comoda Maddalena. Nicoletta siediti pure.

MADDALENA Grazie, grazie.

NICOLETTA Grazie.

EMANUELE E dunque?

MADDALENA Dunque... Nicoletta,abbi pazienza, ho da dire una cosa...

NICOLETTA Sì mamma, tanto vedo questi libri. Posso, zio?

EMANUELE Sì sì! (A Maddalena) E allora?

MADDALENA (con tono di confidenza) Ecco, come parente, vero i vostri interessi sono un poco interessi comuni, per cui, tanto che si mangiava pensavo alla bella idea che ha avuto lo zio Nicola di fare un testamento così bislacco.

EMANUELE Eh, purtroppo, ma d'altronde...

MADDALENA Lasciami dire. Sai che Gaetanino ha deciso che, appena prete, andrà nei missionari, quindi ci lascia. E allora pensavo, a parte la questione del testamento, stammi d'ascolto, cosa farai da solo, senza una persona che ti sia affezionata...

EMANUELE io? E no... Se mai... (indica verso la cucina alludendo a Teresa)

MADDALENA Ma cosa vuoi sperare da una persona di servizio?

SCENA TERZA

Teresa e detti

TERESA Mi scusino se disturbo.

EMANUELE Cosa c'è?

TERESA I tubi... c'è l'operai dei tubi nel bagno e dice che ne avrà anche per domani.

EMANUELE Ditegli che si dia d'attorno.

TERESA Che si dia d'attorno? Tutti qui si danno d'attorno mi pare (Esce)

MADDALENA Dunque hai inteso?

EMANUELE Sì ma tu cammini un po' troppo.

MADDALENA Chi ha tempo non aspetti tempo. Sono dieci milioni... Sai che ho sempre pensato più agli altri che a me e tanto che mangiavo, pensando, mi sono detta, ma che scema! E' non c'è la Nicoletta?

EMANUELE La Nicoletta? Per far cosa?

MADDALENA Emanuele! Per fare la cosa che ti metterebbe a posto nei riguardi del testamento... Emanuele son dieci milioni...

EMANUELE Eh ho capito ma...

SCENA QUARTA

Teresa e Detti

TERESA mi scusino ancora una volta ma mi occorrerebbe la chiave dell'armadio....

EMANUELE Ma le chiavi non le avete tutte voi?

TERESA Dell'Armadio dei ferri. Ho bisogno di un martello.

EMANUELE Ah dell'armadio dei ferri. Quella sì che ce l'ho io... (la toglie dalla tasca) Eccola... Poi ridammela.

TERESA Ritorna subito! (esce)

MADDALENA Occorre rimediare al più presto a questo stato di cose...

EMANUELE Ma ho capito bene? Io sposare la Nicoletta?

MADDALENA Ebben? Sì è vero c'è qualche anno di differenza, ma tu sei un uomo ancora... La Nicoletta è figlia brava, che capisce la situazione e ti potrebbe fare buona compagnia...

EMANUELE Ma figurati! Prima di tutto mi ci vorrebbe una che si adattasse alle mie abitudine...

MADDALENA E la Nicoletta...

EMANUELE E poi non dovrei, semmai, cercare l'insalatina di primo taglio... senza pensare che la Nicoletta avrà già qualcheduno per la testa che non sono io.

MADDALENA Oh, per quello no, ne rispondo io. La Nicoletta se la levi dalla musica...

EMANUELE E allora lasciala nella musica.

MADDALENA Emanuele, lo sai che quando mi metto una cosa in testa... Nicoletta, allora senti, qui Emanuele è ben contento...

EMANUELE Ma un momento, prima di tutto è la tua mamma che...

MADDALENA Ma certo, per il tuo bene, Emanuele ed anche per quello della Nicoletta. Te che ne dici cara?

NICOLETTA Ma io... Certo che quando mamma me ne ha parlato...

EMANUELE ...E lo credo!

MADDALENA Ma si capisce, è la prima impressione, come in tutte le cose, ma poi... Parla Nicoletta! Poi...

NICOLETTA E poi, certo che dicono che è sempre meglio un uomo...

MADDALENA E già... E poi...

NICOLETTA E poi anche nel tuo interesse, per via del testamento...

MADDALENA Sentito?

EMANUELE Un momento! Oltre tutto s'è aperto il testamento ieri e mi pare un po' precipitare le cose... pensiamoci un po'.

MADDALENA Emanuele, se ci si pensa, ci può essere qualcheduno che passa avanti...

EMANUELE Ma sono cose, semmai, che hanno bisogno del suo tempo.

MADDALENA Ah, per quello s'intende. Intanto una certa simpatia c'è!

EMANUELE Ah quello sì!

MADDALENA E dunque? Anzi, ti dirò che me n'ero anche un po' accorta!

EMANUELE Ma no, intendiamoci, io dicevo nel senso di...

MADDALENA Capisco, bisogna anche dire che la Nicoletta mi parlava di te in un modo speciale.

NICOLETTA Mamma!

MADDALENA La verità va sempre detta, anzi, senti Emanuele, venendo qui la Nicoletta in una vetrina ha visto una pipa di schiuma con la testa di Garibaldi. Ebben m'ha detto "Mamma, compramela. Voglio regalarla a Emanuele!" Che pensiero eh? Nicoletta dagliela! La pipa s'intende!

EMANUELE Ma no, non se ne parla nemmeno!

MADDALENA E perchè Emanuele? E' un regalo di una parente. Vuoi rifiutarlo? Dagliela, dagliela Nicoletta.

EMANUELE Ma... ma cosa ho da dire... Nicoletta, non so proprio come ricompensarti.

MADDALENA Ma cosa parli di compensi, tra voialtri due...

EMANUELE E allora, per ora, grazie!

MADDALENA Ma figurati! E adesso, caro Emanuele, leviamo il disturbo. E' meglio non dare di capire quello che è avvenuto.

EMANUELE Ma pensiamoci un po' bene.

MADDALENA Già tutto pensato! Nicoletta Saluta Emanuele.

NICOLETTA Buonasera e arrivederci.

EMANUELE Arrivederci ma...

MADDALENA Sono proprio contenta di vedervi così contenti.

EMANUELE Sì! Sì! E grazie della pipa.

MADDALENA Non disturbarti. Conosco la strada... E ancora complimenti, Emanuele... Sei un uomo fortunato (esce con Nicoletta)

SCENA QUINTA

Emanuele e Teresa.

EMANUELE Mi pare un'idea balorda...

TERESA Signor Emanuele, s'è mica sbagliato di chiave? Non apre e se non bastasse la chiave è rimasta dentro e non c'è più verso...

EMANUELE Strano! Io ho sempre aperto.

TERESA Se non fosse stato qui a farsi fare dei complimenti, a farsi predire l'avvenire.

EMANUELE (stupito) Predire l'avvenire?

TERESA Non sono mica scema! Semmai che non s'è capito che sono venute per... Cosa vuol dire il regalo della pipa con la testa di Garibaldi!

EMANUELE Vuol dire che vi fermate dietro le porte per stare a sentire.

TERESA Stavo levando un poco di polvere nel corridoio.

EMANUELE Ben, un'altra volta lasciate che ci nascano magari i funghi nel corridoio, così farete a meno di capire pulpito per polpetta!

TERESA Son venute loro a portargliela la polpetta con la scusa del testamento, le vuole sbattere la Nicoletta e, semmai, non sarebbe proprio niente adatta! La madre della Signora Maddalena non ha mai avuto altro che femmine. E la signora Maddalena? Anche lei una femmina, la Nicoletta... femmina pure lei!

EMANUELE E con questo?

TERESA Vuol dire che se anche lei sposasse la Nicoletta, per bene che vadano le cose, ci pianterebbe una femmina come figlia! E allora? Me lo saluta il testamento! Ci vuole un maschio, mica una femmina... Io non ho mai parlato di niente, ma vuol dire che a me, si darebbe un calcio?

EMANUELE E chi parla di dare calci?

TERESA E le cure che ci ho sempre avuto? Se lei è ancora un ometto... Lo deve a me, quando è un po' già, non sono piena di attenzione, panni caldi, vin brulé... e poi le pietanzette.. E poi una cosa... e poi un'altra, non può negare che me l'ho sempre tenuto su...

EMANUELE E chi dice di no...

TERESA E poi la mia mamma, ad eccezione di me... quattro maschi, la sorella di mia madre cinque maschi, uno dopo l'altro! E non li ha mica presi fatti, li ha fatti lei!

EMANUELE Ma senti un po' quest'altra qui! (campanello) Andate! Andate a vedere chi c'è... che vado di là a prendermi un poco di tabacco...

TERESA Già, per vedere se la testa di Garibaldi tira bene... (Campanello)

EMANUELE Andate a vedere chi c'è...

TERESA E vado! (esce)

EMANUELE Ohimè, signori, la mia condizione mi ha posto di essere destinatario di piaceri, con la via lastricata dì delizie e tappezzata di gioie da parte di due donne... Insomma mi danno ad intendere che ben presto io mi sarò arricchito... Ma auguro loro tanto bene quanto oneste sono state le loro promesse!… Però... alla mia età... due proposte in una giornata: non c'è male! (esce)

SCENA SESTA

Tiscornia, Amelia e Teresa

TERESA Sì, sì, c'è! S'accomodino che ce lo chiamo! (esce)

TISCORNIA Grazie Teresa! Credimi Amelia che è forse molto meglio così. Sai che se decido una cosa è sempre per il tuo bene.

AMELIA Sì papà!

TISCORNIA Inoltre qui si tratta di salvare una creatura e fare nel contempo opera Santa e Religiosa. Ti pare?

AMELIA Sì papà!

SCENA SETTIMA

Teresa e Detti

TERESA Viene subito!

TISCORNIA Sta bene, grazie buona donna! (Teresa esce)

AMELIA Papà!

TISCORNIA E' qui... Sù con le spalle... Ecco... così!

SCENA OTTAVA

Gaetano e Detti

GAETANO Buonasera, signor Tiscornia, buonasera signorina Amelia.

TISCORNIA Felicissimo Signor Gaetanino.

GAETANO A cosa devo attribuire il piacere... s'accomodino.

TISCORNIA Ecco qui... Lei ha in me la più completa fiducia?

GAETANO Naturalmente.

TISCORNIA Bravo! E allora, ecco qui. Ho pensato al testamento di suo zio, sì... e mi sono domandato, unicamente per scrupolo di coscienza, se si può mettere sotto i piedi la volontà di un'anima che se n'èè andata al Creatore. E mi sono risposto, no... prima, la volontà di quello che è lassù e ci vede e poi, semmai, i nostri desideri e le nostre ambizioni...

GAETANO Signor Tiscornia, lei però conosce la mia vocazione.

TISCORNIA Che io ho assecondato in ogni modo. Ma oggi insistere sarebbe come eliminare la volontà di un morto o andare contro la volontà di Dio. L'uomo propone, Dio dispone! Vorremmo noi, proprio noialtri, combattere i voleri della Provvidenza.

GAETANO Ma allora, io, da un momento all'altro, dovrei abbandonare le mie idee, non solo ma, per seguire le volontà di... Dovrei anche cercare moglie?

TISCORNIA E' appunto per questo motivo io, che sono un po' il suo tutore, sono qui per darle un aiuto!

GAETANO Ma così all'improvviso mi parla di cose che...

TISCORNIA Ed è qui che si vedono gli amici. Pure privandomi di una grande soddisfazione... Signor Gaetanino guardi quello che faccio... Le do in sposa la mia Amelia.

GAETANO La signorina Amelia?

TISCORNIA Lo sono un vero amico?

GAETANO Ma signor Tiscornia, così senza nemmeno...

TISCORNIA Non c'è tempo da perdere, il testamento parla chiaro. E poi via, vorrebbe girare le spalle a dieci milioni?

GAETANO I denari non contano, è sempre stato uno dei nostri principi!

TISCORNIA Verissimo! Ma qui è appunto dove comincia la nostra missione. Pensi a questi denari in mano a certe persone senza timore di Dio...servirebbero forse a fare del male! Pensi invece a dieci milioni nelle mani di due santi... quante opere buone, quanti disgraziati confortati... Ecco quello che vuole la Provvidenza! Ti pare Amelia che papà dica bene?

AMELIA Sì Papà!

TISCORNIA Ho detto bene, Signor Gaetanino?

GAETANO Eh...

TISCORNIA E allora, si lasci guidare da me... e per ora, silenzio con tutti. Questo specialmente mi raccomando.

GAETANO In quanto al silenzio, va benissimo, ma signor Tiscornia, per il matrimonio...

TISCORNIA E per il matrimonio, cosa? Che lei si deve sposare è ormai deciso. Quanto alla scelta, quando ha un amico come me, che per lei sacrifica sentimenti e figlia, non c'è più niente da dire. Cosa ne dici Amelia?

AMELIA Eh... sì papà!

TISCORNIA Vede Signor Gaetanino? Amelia è contenta, io sono qui pronto a fare tutta la sua volontà e a lei non resta che pregare il Signore perchè tutto vada bene.

GAETANO E io le confesso, che così di colpo non mi aspettavo...

TISCORNIA E invece eh? E alla svelta occorre fare, prima che qualcheduno, come si dice, non voglia usare il remo. Anzi, per guadagnare tempo... (guarda l'orologio) sì, se vado subito, ce lo trovo ancora il prevosto e, così, una volta al corrente lui... in quattro e quattr'otto...

GAETANO Mah!

TISCORNIA Mi lasci fare a me! In due minuti mi sbrigo! (amelia si alza) Te no, Amelia, meglio che tu non ci sia... Allora io le lascio un momento qui Amelia, cinque minuti e poi ritorno a prenderla. Intanto due parole tra voialtri non guastano...

GAETANO Io sono ancora qui che penso...

TISCORNIA A nulla! Non deve pensare a nulla... Penso io a tutto... arrivederci... ciao Amelia...

AMELIA Addio papà!

GAETANO Signore....

TISCORNIA Comodi, un lampo e in dieci milioni... minuti ritorni! (esce)

SCENA NONA

Gaetano e Amelia

GAETANO Stia comoda (la fa accomodare sul divano e poi le siede accanto)

AMELIA Grazie!

GAETANO Eh...

AMELIA Eh...

GAETANO E... in casa hanno sempre lo stesso gatto?

AMELIA Sì! Abbiamo sempre lo stesso gatto!

GAETANO E' bello... E poi chi vuole bene alle bestie...

AMELIA Eh, già, vuol bene ai cristiani.

GAETANO E suo papà, in casa, l'ha poi cambiata la tappezzeria?

AMELIA No, non l'ha più cambiata. Dice che è un fastidio dover far grattare tutti i muri.

GAETANO Certo... dover far grattare ... io invece, la domenica, in sacrestia insegno la dottrina ai bambini.

AMELIA E' tanto bene che si guadagna!

GAETANO E... non le rincresce di dover rinunciare alla sua vocazione?

AMELIA No, perchè così obbedisco al papà.

GAETANO E' proprio una brava figlia. Ma e... cosa ne pensa dell'idea di suo papà?

AMELIA Papà dice che anche il matrimonio è un sacramento.

GAETANO E' vero... certo che non ci siamo visti in tutto che due volte e...

AMELIA A me non era nuovo nemmeno la prima volta!

GAETANO Davvero?

AMELIA Quando è venuto in parlatorio l'ho presto per il Baciccia.

GAETANO Il Baciccia?

AMELIA Il Baciccia è il giardiniere delle monache... è tanto bravo... Una volta è servito a suor Candida come modello quando ha dipinto Sant'Ilario... per prenderci i lineamenti...

GAETANO Ah ecco!

AMELIA Era il quadro da mettere sopra l'altare. Quando il giorno di Sant'Ilario la Madre l'ha scoperto, avesse visto che bellezza... appena le suore, che erano tutte lì, l'hanno visto hanno detto tutte "Ohhhh... Il Baciccia!"

GAETANO Vuol dire che le ricordo Sant'Ilario?

AMELIA Come vuole... Sant'Ilario o il Baciccia.

GAETANO E il Baciccia lo avrebbe sposato volentieri?

AMELIA Se il papà avesse voluto!

GAETANO E' proprio una brava figlia. E le farebbe più piacere sposare me o il Baciccia?

AMELIA Eh, veramente... Lei è una persona, come dire, più di riguardo!

GAETANO Ah!... E poi il matrimonio è una cosa religiosa e c'è mezzo, come diceva il suo papà, di vivere facendo del bene.

AMELIA Eh già, già. Poi io so che al mondo ci sono tanti divertimenti!

GAETANO Certo. Ce ne andremo al Santuario della Madonna della Guardia, alla Fiera di San Cipriano.

AMELIA E poi la Revello, una signorina che era con noialtre dalle monache e che è stata 5 giorni a casa sua, si è fidanzata e quando è ritornata ne ha raccontate di quelle...

GAETANO Ah sì, e cosa le ha raccontato?

SCENA DECIMA

Teresa, Detti poi Bartolomeo

TERESA (entrando) Signor Gaetanino... Se mi cercano, vado un momento giù dalla portinaia... Lascio la porta aperta perchè ritorno subito.

GAETANO E va bene, Teresa, andate pure.

TERESA (E cosa si diranno?)(esce)

GAETANO E allora, quella sua compagna ce l'ha detto che i fidanzati bisogna che si vogliano bene...

AMELIA Sì me l'ha detto... ma non è mica fare peccato, vero?

GAETANO Basta farlo col timor di Dio.

AMELIA Ah... è vero che gli sposi si danno anche dei baci? Me lo ha detto la Revello.

GAETANO Credo di sì.

AMELIA Ma perchè?

GAETANO Perchè il bacio è come un contratto, come una promessa. Come dire, faremo tutto bene.

AMELIA Perchè il bacio sarebbe come dire che faremo tutto bene... che siamo d'accordo.

GAETANO Ecco, come noialtri che adesso siamo d'accordo.

AMELIA E quando si è d'accordo non è peccato.

GAETANO No. E allora?

AMELIA E allora cosa?

GAETANO Allora glielo do?

AMELIA Eh se siamo d'accordo... (Gaetano le dà un bacio sulla guancia)

GAETANO Amelia cosa ha sentito?

AMELIA Oh che impressione, che emozione... Come quando hanno scoperto il Baciccia.

GAETANO Sant'Ilario.

AMELIA Sì, sì. Sant'Ilario, ma ancora meglio.

GAETANO E allora!! (altro bacio in quel momento entra Bartolomeo).

BARTOLOMEO Eppure gatti in casa non ne tengono...

GAETANO Bartolomeo!

AMELIA Ci avrà visto?

GAETANO Ci vede poco...

BARTOLOMEO Ma qui c'è qualcheduno... Emanuele?

GAETANO Sono Gaetanino... E come mai qui a quest'ora?

BARTOLOMEO Eh, diceva il Signor Ceresa che i galantuomini sono fortunati come i cani in chiesa.

GAETANO Ma cosa volevi?

BARTOLOMEO Niente, ma quando stamattina sono capitato qui tutto bagnato, la Teresa mi dà la giacca di casa di coso...di Emanuele, le do la mia da asciugare e ci levo la roba dalle tasche e la metto in quelle del coso... della giacca di Emanuele. Quando esco, mi rimetto la mia... Intendi la scalogna? Arrivo a casa e non riesco ad aprire la porta. Non ho più la chiave. Me l'ero scordata nella giacca di Emanuele.

GAETANO Potevi suonare!

BARTOLOMEO Ma se in casa non ho nessuno, donne in casa non ne voglio. Cosa potevo suonare? La tromba intrepido?

GAETANO Già. piuttosto che farsi la strada fino a qui, non c'è un albergo dalle tue parti?

BARTOLOMEO Ma ho lasciato tutto nella giacca di Emanuele, pure il portafoglio. Fortuna che avevo un po' di moneta in tasca e ho potuto prendere il tramvai. Del resto mi toccava farmela a piedi. Il giorno in cui sono nato io hanno inventato la scalogna. E Emanuele dov'è?

GAETANO Va pure! E' nella sua stanza. Attenzione che lì c'è una sedia.

BARTOLOMEO Tranquillo! Non sono mica orbo! (si vede riflesso nello specchio) Oh riverito... Chi è quello lì?

GAETANO Ma è lo specchio!

BARTOLOMEO Ah... mi pareva di conoscerlo... Giusto di più non vado... (gridando) Emanuele...

SCENA UNDICESIMA

Emanuele e detti

BARTOLOMEO Emanuele! E' diventato sordo, quel vecchio lì...

EMANUELE (entrando) Cosa c'è? Sei te, Bartolomeo? E cosa ti manca?

BARTOLOMEO Il portafoglio.

EMANUELE Il portafoglio e lo dici a me?

BARTOLOMEO E a chi l'ho da dire, l'ho dimenticato oggi  nelle tue tasche?

EMANUELE Nelle mie tasche?

BARTOLOMEO Sì, nella tua giacca da casa, quando la Teresa mi ha disfatto il burro nella mia...

EMANUELE Allora è questa (si fruga nelle tasche e ne trae un portafoglio che consegna a Bartolomeo) E' vero, questo mio non è. Becca! (Bartolomeo guarda dentro) Cosa guardi? Se ci sono i soldi?

BARTOLOMEO Sono proprio quelli che mi interessano... Non fare il genovese... fuori il resto!

EMANUELE Non l'ho toccato... c'è dell'altro?

BARTOLOMEO La chiave di casa.

EMANUELE Anche la chiave di casa? Qui non c'è altro! Ah, perbacco, se non mi sbaglio è quella che ho dato a Teresa per aprire l'armadio dei ferri. Il guaio è che è rimasta nella serratura. Lì o s'è rotta la chiave o la serratura.

BARTOLOMEO Semmai che non è scalogna questa qui. Ma non hai sentito al tatto che non era quella dei ferri? Al tatto si deve sentirlo... (tastando Emanuele) Questo è un uomo... ma che uomo, è Emanuele... Ti sei Emanuele?

EMANUELE Sì! Sono io. Beh non ti arrabbiare, andiamo di là e fra tutti e due vedremo di... (vede Amelia) Oh Buonasera!

BARTOLOMEO E chi c'è?

AMELIA Buonasera!

GAETANO La signorina Tiscornia.

BARTOLOMEO La gatta...

GAETANO Il signor Tiscornia è venuto per farmi visita. Poi si è ricordato di una certa pratica urgente che ha col curato e allora ha fatto una scappata in curia e poi ripassa a prendere la signorina.

BARTOLOMEO Ecco come è andata la faccenda. E la signorina, intanto, è rimasta qui...

GAETANO E sì, perchè aveva desiderio di vedere l'ultimo numero della Settimana Religiosa che loro in casa non hanno ancora ricevuto.

BARTOLOMEO Ecco come è andata la faccenda... L'ultimo numero della Settimana Religiosa... disguidi postali, Signorina.

GAETANO Vado subito a prenderlo, signorina... (Esce)

EMANUELE Ben, con permesso, andiamo allora Bartolomeo?

BARTOLOMEO E andiamo. Eh, ma Emanuele, non doveva farsi monaca quella lì?

EMANUELE Eh, credo.

BARTOLOMEO E allora?

EMANUELE E allora cosa?

BARTOLOMEO Perchè allora fa la gatta? (escono)

SCENA DODICESIMA

Amelia e Gaetano

AMELIA (a Gaetano che è rientrato con una rivista) E' sicuro che non abbia visto?

GAETANO Stia tranquilla...

AMELIA Avremo fatto male...

GAETANO E perchè? Dopo tutto se è il destino, la mano della Provvidenza. Non si muove foglia che Dio non voglia.

AMELIA E' vero! E poi, se anche ail Papà è contento!

SCENA TREDICESIMA

Bartolomeo, Emanuele e detti

BARTOLOMEO (rientrando con Emanuele) E già! Lo sapevo! Lo sapevo!

EMANUELE Non c'è nemmeno un ferro per farci leva...

BARTOLOMEO Eh no, la scalogna è lì. Il ferro da farci leva ci sarebbe, ma è chiuso dentro all'armadio dei ferri e la chiave è lì. Non entra e non esce!

EMANUELE Mi rincresce proprio...

BARTOLOMEO Rincresce più a me. E adesso per poter entrare in casa, ho mica da portare l'armadio dei ferri a casa mia?

EMANUELE Domani mattina chiameremo un fabbro... e per stanotte ti arrangeremo qui alla meglio.

BARTOLOMEO Meno male, volevo vedere se ci avevo anche da rimettere i soldi dell'ostello, dell'albergo!

GAETANO Lo si potrebbe arrangiare di là, nell'ottomana... nello stanzino...

BARTOLOMEO Ma che arrangiare... io voglio dormire bene e se sono qui la colpa è di quel coso lì che ha dato la chiave sbagliata... (parlando dalla parte opposta a quello dove si trova Emanuele) Se tu, invece di dare la chiave sbagliata, avessi...

EMANUELE E sono qui!

BARTOLOMEO Quando s'incomincia un discorso che sei lì... resta lì... e voglio dormire bene, con due cuscini... che io sono abituato, fino da bambino, a dormire con due cuscini sotto la testa.

EMANUELE Adesso lo dico alla Teresa... Teresa!

GAETANO Non c'è, è andata un momento giù dalla portinaia.

BARTOLOMEO E s'intende. Se era per un altro c'era, ma per me...

GAETANO Ma non può tardare, ha detto che ritornava subito.

BARTOLOMEO se si trattasse di un altro ritornerebbe subito, ma siccome ne ho bisogno io, adesso quella lì, ci scommetto mille lire che se ne sta fuori mezz'ora o tre quarti d'ora.

SCENA QUATTORDICESIMA

Teresa e detti

TERESA (entrando) Eccomi qui!

BARTOLOMEO E si capisce, ci ho scommesso 1000 lire e allora eccola qui subito!

EMANUELE Dunque, Teresa, prendete delle lenzuola e 2 cuscini e con l'ottomana che c'è nello stanzino delle cose vecchie, preparate un letto per Bartolomeo.

BARTOLOMEO Nella stanza delle carabattole? Oh, io sono abituato a dormire bene eh, Teresa? Se n'è andata quella scema?

TERESA Son qui!

BARTOLOMEO Allora, intesi, due cuscini e 2 lenzuoli, uno sopra e uno sotto e io in mezzo ai lenzuoli...

TERESA E va bene... E cosa è diventato un albergo questa casa?

BARTOLOMEO E mugugna anche. Mi rompe la cosa nel coso, mi disfa il coso nella cosa e vuol ragione lei!

TERESA Se parlo ho i miei motivi. Una volta qui tempo si stava in pace. A proposito tira bene Garibaldi? (esce)

GAETANO E ti sembra una pipa da comperare?

EMANUELE Perchè si tocca Garibaldi? E poi non l'ho comprata... l'ho guadagnata a una gara.

BARTOLOMEO A una gara? Abbiamo un cugino che gareggia? A che gara? gara di bicicletta?

EMANUELE A una gara di bocce. Una boccia sul pallino...

BARTOLOMEO Eh bravo! Coi pallini si ottengono pipe... Tornando alla stanza delle scarabattole. Mi mettete lì? Non sono mica un cavatappi rotto!

EMANUELE E' una stanza come le altre.

BARTOLOMEO Ma non è mica quella dove c'è la dispensetta dei libri vecchi?

EMANUELE Lascia perdere. non ci arriveresti nemmeno con una scala...

BARTOLOMEO E si prende una scala! Se non basta una scala... prendiamo un poker! (Campanello)

AMELIA E' certamente papà!

EMANUELE Teresa sta facendo il letto! Vado io (fa per uscire)

BARTOLOMEO Faccio prima io! (parte e inciampa in un mobile) Corpo di un diavolo!

AMELIA Ma potevo andare io!

BARTOLOMEO Se andava lei questa ginocchiata non la prendevo!

SCENA QUINDICESIMA

Tiscornia e detti

TISCORNIA Buonasera signori.

BARTOLOMEO Buonasera signor Tiscornia.

EMANUELE E' già passato!

BARTOLOMEO Come cammina quello lì.

TISCORNIA Scusino signori se ho abusato dell'amicizia, lasciando qui mia figlia Amelia.

EMANUELE Ma si figuri.

BARTOLOMEO Ha fatto bene, così... lei intanto è andato a prendersi un cono gelato?

TISCORNIA No ma per una pratica che domani mattina sarebbe stato troppo tardi, ecco.

BARTOLOMEO E già, già. Ecco come è andata la faccenda. Ben permesso, vado un po' a vedere che letto mi preparano. (esce)

TISCORNIA E Amelia... noialtri leveremo il disturbo...

EMANUELE Ma si figuri.

TISCORNI Saluta Amelia.

AMELIA Riverito, Signor Emanuele. Signor Gaetanino.

GAETANO Signori Tiscornia, Signorina Amelia.

TISCORNIA (a Gaetano) Sempre contento di me?

GAETANO Tanto, Signor Tiscornia.

TISCORNIA Bene, bene! (di colpo manca la luce)

EMANUELE Alè, adesso manca la corrente. (chiamando) Teresa, accendete un poco due candele...

BARTOLOMEO (da dentro) Teresa, Teresa, una candela accesa... Sono sulla scala col naso nel muro e non ci vedo.

EMANUELE Presto Teresa!

TERESA (da dentro) Eh, il tempo che ci vuole, no?

EMANUELE ma cosa ci fa Bartolomeo in cima alla scala?

TERESA (entrando) E mah? Ha voluto la scala per andare a cercare in quella dispensetta che è su in alto... Io ce l'ho detto che non c'è niente! (esce)

EMANUELE Tant'è finché non ha visto quei libri...

AMELIA Papà, andiamo noialtri?

TISCORNIA Un momento, cara. Se ti muovi puoi inciampare.

GAETANO Vi rincresce di stare qui vicino a me?

AMELIA No ma così al buio!

SCENA SEDICESIMA

Teresa con candele accese e detti, poi Bartolomeo

TERESA (entrando con candele accese) Ecco qui.

EMANUELE Meno male!

BARTOLOMEO (entrando) E' scalogna! mi sono mezzo rovinato un dito con quella scala... (rivolgendosi a Tiscornia) Emanuele, sei scemo, potevi dirmi che quella scala...

TISCORNIA Ma non sono Emanuele...

BARTOLOMEO (a Teresa che è rientrata con altre candele accese) Emanuele, finalmente sei qui e...

TERESA Ma io non sono Emanuele!

BARTOLOMEO Dove sei?

EMANUELE (un po' lontano rispetto a Bartolomeo) E son qui!

BARTOLOMEO (verso Emanuele) Però potevi dirmelo... Poi che ci tenete in quella dispensetta dei libri? Le ante erano dure... Ho tirato un po' e poi... quando ha aperto ha fatto un lampo...Cosa ci tenete fuochi artificiali?

EMANUELE Ho capito! Ha strappato i fili della luce ed ora siamo senza luce elettrica! E Adesso?

BARTOLOMEO Faremo come gli antichi. Con una candela... (siccome è miope fa fatica a prendere una candela) Una candela ferma! Ora che la dispensetta è aperta

TERESA E' aperta ebbene?

BARTOLOMEO Io mi prendo tutti quei libri... Me li passo e vedremo un po'...

EMANUELE Auguri! Saranno più di trecento libri lì dentro!

TERESA Ma scherza? Non si ricorda che l'anno passato prima di far tappezzare è venuto quel suo amico... quello che vende i libri vecchi... e s'è portato via tutto?

EMANUELE Già è vero!

BARTOLOMEO (gli si spegne la candela) Ne voglio una che funzioni! questa ha lo stoppino guasto! (Teresa gliela riaccende) No! Quella non la voglio più! Ne voglio un'altra... (gliene danno un'altra facendo il cambio)

TISCORNIA Ci scusino ancora. Noi andremmo proprio.

BARTOLOMEO Io pensavo che ve ne foste già andati... Gaetanino hai fatto vedere alla signorina l'ultimo numero della settimana religiosa?

GAETANO (col tono di chi vuol tagliar corto) Sì sì!

TISCORNIA L'abbiamo ricevuto proprio stamattina. La mia Amelia me l'ha già letto tutto.

BARTOLOMEO Ecco come è andata la faccenda.

GAETANO Teresa, per favore fate luce ai signori (tutti salutano a soggetto e Tiscornia e Amelia escono accompagnati da Teresa che poi ritornerà)

EMANUELE Intanto Teresa date il catenaccio alle porte. Bartolomeo ti manca qualcosa?

BARTOLOMEO Non ho manco un fiammifero, se durante la notte ho da accendere la candela.

EMANUELE Toh eccoti la mia scatola! (gli dà dei fiammiferi togliendoli dalla tasca)

TERESA (rientrando) Signor Emanuele, sulla tavola dell'entrata si è dimenticato la pipa nuova.

EMANUELE sarà stato quando...

TERESA Così signore tiene i regali?

BARTOLOMEO Che regali, l'ha vinta alle bocce!

TERESA Quella di Garibaldi? E' un regalo della signorina Nicoletta!... (mette un mazzo di candele sul tavolo) Qui ci sono le candele! Buonanotte a tutti! (esce)

BARTOLOMEO Ecco come è andata la faccenda! E bravi cugini, mi pare che andiate tutti e 2 a fare la fine del pesciolino col totano.

EMANUELE Sarebbe a dire?

BARTOLOMEO Il totano quando vede il pesciolino gli fa ballare davanti le sue gambette e quando il pesciolino è lì lì per crederci gli butta tutto il suo coso nero. il pesciolino non capisce più niente e il totano se lo mangia.

EMANUELE Ho capito

GAETANO Io non ho capito nulla.

BARTOLOMEO Te lo spiego in altro modo. Voi due sareste i pesciolini... te un bel nasello... e i totani sarebbero una mia cugina con la pipa di Garibaldi, l'altro il Signor Tiscornia per via della Settimana Religiosa.

EMANUELE Ahimemì! Buonanotte

GAETANO Buonanotte!

BARTOLOMEO Sogni dolci. Buonanotte

TERESA (rientrata) Come Buonanotte? Si ferma a dormire?

BARTOLOMEO E mi chiede se mi fermo a dormire? Faccio preparare un letto, mi spoglio, vado sotto, spengo la luce.. e quando sono sotto sbrigo la corrispondenza!

FINE SECONDO ATTO


ATTO TERZO

SCENA PRIMA

Carlotta e Bartolomeo

CARLOTTA Mai vista tanta confusione in famiglia eh?

BARTOLOMEO (che sta scrivendo indirizzi sulle buste) Dal giorno in cui si è aperto il testamento.

CARLOTTA In fondo, il più tranquillo è lei!

BARTOLOMEO In fondo ma anche in cima. Io ho sempre visto che chi corre inciampa e finisce per terra. Come diceva... Sì il coso col coso nel coso... (vede Carlotta stupita) Sì quello che aveva sempre il dito nelle orecchie!... Napoleone! Diceva "lento nel decidere, veloce nell'agire, non serve correre per arrivare!"

CARLOTTA Vangelo! Intanto alla Signora Maddalena correre non è servito a niente! La Teresa, stando ferma, c'è passata davanti!

BARTOLOMEO Ci vuole ben altro che le pipe alla Garibaldi!

CARLOTTA Però la Teresa ha fatto un bel passo! Da serva a padrona! E l'altra coppia? Io pensavo di andare a sentire la Messa di Don Gaetanino!

BARTOLOMEO E quella santificetur là che pareva fosse nata monaca! Monaca di Sant'Agostino con due teste sul cuscino!

CARLOTTA E così è rimasto fuori lei!

BARTOLOMEO Io ho messo le pratiche nelle mani dell'Avvocato Graffigna... E chi parla male di quell'avvocato lì...

CARLOTTA E bravo! Così invece di prenderne se ne farà mangiare...

BARTOLOMEO Sa che spenderli porta bene? A non spenderli porta disgrazia... Difatti chi non li può spendere è un disgraziato! (campanello)

CARLOTTA Vediamo chi c'è! (esce)

BARTOLOMEO Andiamo avanti con sti indirizzi. (avrà un elenco davanti e scriverà su delle buste che poi ordinerà sul tavolo) Signor Passalacqua, fabbrica di impermeabili... ma con un nome così ti metti a far impermeabili? già m'immagino l'insegna "IMPERMEABILI PASSALACQUA" A lui non ce la mando! E' troppo stupido!

CARLOTTA (rientrando con dei fiori) Signor Bartolomeo, hanno portato dei fiori!

BARTOLOMEO Fatemeli vedere!... (Carlotta glieli mette sotto al naso) Belli!... (guardando la carta che avvolge i fiori) tutti bianchi... Avete dato qualcosa?

CARLOTTA No, glielo vado a dire!

BARTOLOMEO (prende fuori il portafoglio e estrae una banconota) Date questo. E' una banconota da 50!

CARLOTTA Non voglio far i conti in tasca a nessuno! Ma... Secondo me con 10, ve la cavate!

BARTOLOMEO No! No! 50 e se vi tenete qualche cosa... vi succede una disgrazia!

CARLOTTA Oh per l'amor di Dio! (esce e rientra dopo poco)

BARTOLOMEO Tanto con quel che mi è capitato oggi posso anche fare una signorata!

CARLOTTA (curiosa) cosa è successo?

BARTOLOMEO A parte che mi sono messo le scarpe al contrario... Porta bene! Ma il bello è successo quando sono uscito di casa. Esco e patatrac! Me lo trovo lì sotto la suola della scarpa dritta...

CARLOTTA Ma cosa? Un portafoglio?

BARTOLOMEO No! Di meglio!

CARLOTTA Un anello con brillanti?

BARTOLOMEO Di meglio! (piccola pausa) un chiodo storto che... stortissimo! (lo mostra a Carlotta)

CARLOTTA Ebben? Io che credevo...

BARTOLOMEO Mi dite così? un chiodo storto sotto alla scarpa dritta di prima mattina... Mi dite "Ebben?"

CARLOTTA Se me lo chiedeva... in portineria ne ho un cassetto pieno di chiodi... storti, dritti, carpiati, con la ruggine, poca ruggine, tanta ruggine...

BARTOLOMEO Ma va trovato mica ottenuto! E poi stamattina mi è andata bene che non ho incontrato il Signor Repetta!

CARLOTTA E chi è?

BARTOLOMEO Un amico del Signor Tiscornia, non so perchè ma tutti i suoi amici portano sfortuna.. Se ne incontra uno... Ci capita una disgrazia!

SCENA SECONDA

Tiscornia e detti

TISCORNIA (entrando) Oh di là, siamo pronti? Non vorrei che gli altri si facessero aspettare...

CARLOTTA Ben, allora già che ha la compagnia io vado. Se hanno bisogno mi fate chiamare, sono in portineria (Esce)

TISCORNIA (vedendo Bartolomeo che è tornato a copiare gli indirizzi sulle buste) E qui con gli indirizzi siamo pronti?

BARTOLOMEO Quasi, ma tanto fino a stasera non si impostano...

TISCORNIA (prende in mano una busta già compilata) Girolamo Pratolongo...  Ah, bene! Mi fa piacere che non l'abbiano dimenticato... E' un mio grandissimo amico Girolamo... Che non si perda, mi raccomando!

BARTOLOMEO Ah! E' un suo amico? (prende la busta destinata a Pratolongo)

TISCORNIA Sì! Sì! Mi raccomando che arrivi a destinazione!

BARTOLOMEO (non visto da Tiscornia, strappa la busta) Raccomandato! (si mette in tasta i resti della busta)

SCENA TERZA

Emanuele, elegantissimo, e detti

EMANUELE Eccomi qui! Signor Tiscornia mi faccia per favore di farmi un poco il nodo nella cravatta.

BARTOLOMEO Te lo faccio io il nodo... O sposo!

EMANUELE  Oh, per l'amor di Dio!

TISCORNIA (mentre fa il nodo) Stringo troppo?

BARTOLOMEO Evviva lo sposo... Lasciati un po' vedere... (gli guarda la nuca) Oh ma che barba lunga...

EMANUELE Sono i capelli!

BARTOLOMEO Mi pareva! bel vestito nuovo... bleu...

EMANUELE Ma che bleu... E' nero!

BARTOLOMEO E' tanto nero che non si vede nemmeno il colore!

EMANUELE E' per la circostanza... E anche tu per venire in Municipio, avresti dovuto...

BARTOLOMEO Io non ci vengo in Municipio. Per me il Municipio porta disgrazia.

SCENA QUARTA

Amelia, Gaetano e detti

GAETANO Noialtri siamo pronti!

EMANUELE Oh... oh! Qui l'Amelia ha cambiato completamente. Non ci faccio troppo una bella figura io con la Teresa.

BARTOLOMEO Come sta bene, proprio una bella signorina!

TISCORNIA Eh, è mia figlia!

BARTOLOMEO Ed è bella... Certe cose non si capiscono. Si vede che sua moglie doveva proprio essere una bella donna!

TISCORNIA Sì, anche la mia povera Luigia...

BARTOLOMEO Allora si capisce! Complimenti signorina!

AMELIA Grazie!

GAETANO E la Teresa?

SCENA QUINTA

Teresa e detti

TERESA (entrando vestita elegante) Mi sono fatta aspettare, vero?

EMANUELE Ci hai messo più dell'Amelia ma in orario.

TERESA ho un po' ritardato per via di questo vestito...

TISCORNIA Ma che bella coppia!

EMANUELE Grazie... come a dire che noialtri...

BARTOLOMEO Voialtri, come anzianità ci avete tutto da guadagnare, l'anzianità fa grado.

TERESA Però un bel pezzo d'ometto ce l'ho anche io.

EMANUELE E semmai! Quando facevo il militare...

BARTOLOMEO Ahimemì! Adesso si mette a parlare del tempo delle Crociate!

TISCORNIA Piuttosto signori che non venga tardi.

GAETANO E sì, sarà bene incamminarsi se no, con l'essere a due passi dal Municipio, finiremo per far tardi.

SCENA SESTA

Maddalena e detti

MADDALENA (entrando) Permesso? C'era la Carlotta sulla porta e mi sono permessa... Oh signorina Amelia come sta bene.

TERESA E la Nicoletta?

EMANUELE Verrà al Municipio?

MADDALENA No, credo che non possa.

TERESA Vado a mettermi il cappello.

GAETANO (ad Amelia) Amelia anche te... (Amelia esce)

MADDALENA La Teresa si mette il cappello?

BARTOLOMEO Non so... Teresa domanda qui la maddalena se vi mettete il cappello...

MADDALENA E taxi!

TERESA Sì, mi metto il cappello. Faccio come ha fatto una che conosco io che vendeva cavoli e patate, si è sposata e ha messo su cappello! (Esce)

BARTOLOMEO  Come ce l'ha detta bene! Maddalena, io ho capito di chi intendeva parlare... parlava di te!

GAETANO Si potrebbe anche andare a piedi, è tanto vicino...

EMANUELE no, no, è meglio prendere due macchine... a piedi magari qualcuno ci ferma...

BARTOLOMEO Le guardie!

GAETANO Io vado avanti e faccio venire le macchine! (Esce)

AMELIA (rientrando) Eccomi pronta!

MADDALENA Oh ancora meglio!

EMANUELE Teresa! Andiamo, viene tardi.

TERESA (da fuori) son quasi pronta!

MADDALENA Storie! La Teresa non ha mai messo il cappello ci vuole il suo tempo! (a Bartolomeo) La Nicoletta a quest'ora...

BARTOLOMEO A quest'ora l'avrebbe anche già preso... il cappello!

TERESA (entrando) Eccomi! Andiamo?

MADDALENA Ohime! Il cappello tutto di traverso. Che ridicola! Sembra in maschera!

BARTOLOMEO Teresa, Maddalena qui dice che sembrate in maschera!

MADDALENA (imbarazzata) Dicevo che ha il cappello di traverso!

AMELIA Qui... Qui... Lo sistemo io!

TISCORNIA Andiamo allora? (esce con Amelia)

EMANUELE Andiamo! Ciao Bartolomeo (esce con Teresa)

MADDALENA Non vieni?

BARTOLOMEO No, no, meno disgrazie vedo meglio sto... e tanti saluti al Municipio! (esce la Maddalena, saluti a soggetto).

SCENA SETTIMA

Carlotta e detto

BARTOLOMEO (sta ricopiando gli indirizzi sulle buste delle partecipazioni)

CARLOTTA (entrando) E' sempre lì? Non ha finito?

BARTOLOMEO Quasi!

CARLOTTA Anche il caos qui dentro! Dico come stava bene la signorina Amelia! Il signor Gaetanino ha scelto un bel bocconcino!

BARTOLOMEO Ma lui non ha colpa. La colpa è tutta di coso...

CARLOTTA Del signor Tiscornia?

BARTOLOMEO no! No! Di Sant'Ilario! (riprende il suo lavoro) Sig. Pelucco... Domenico... Via Mira... numero... numero?  non ce l'hanno messo!

CARLOTTA Io lo conosco... so dove sta!

BARTOLOMEO Pelucco Domenico che sta in via Mira? Grazie! Me lo dice lei?... Numero?

CARLOTTA sì! Sta proprio lì vicino allo stagnino! E' la casa accanto! (esce)

BARTOLOMEO Pelucco Domenico... Via Mira... proprio lì vicino allo stagnino!

SCENA OTTAVA

Carlotta, Nicoletta e detto

NICOLETTA (entrando) E' tanto che sono andati?

CARLOTTA E' già un po'... c'è la signorina Nicoletta...

NICOLETTA E' qui?

BARTOLOMEO No! sono uscito che saranno 4 minuti... Ormai sono già in Piazza... se arrivavi 5 minuti prima... Eh ma non mi vedi se ci sono o se non ci sono?  E' come l'altro giorno in via Luccoli, trovo uno che mi fa: "Oh Signor Bartolomeo, lei è qui?" No, sono a Milano... questo è mio fratello! e me ne sono andato.

NICOLETTA Oh quanta roba che ... (prendendo in mano l'elenco degli indirizzi)

BARTOLOMEO Non mi far confusione, brava! Sono passato a scritturale e da stasera guardiano.

NICOLETTA Guardiano?

BARTOLOMEO Guardiano notturno! Siccome i colombi partono... diventano colombi viaggiatori... Mi hanno chiesto se per due o tre notti...

NICOLETTA Ma non potevano lasciarci la Carlotta?

BARTOLOMEO Ce l'hanno lasciata una volta... son mancati 3 lenzuoli!

CARLOTTA Cosa ha detto?

BARTOLOMEO (piano a Nicoletta) Potevi dirmelo che c'era! (a voce forte) E' riuscita anche questa volta! Io, quando voglio sapere se una persona c'è intorno a me, siccome ci vedo poco, ne parlo male... e quella persona...

CARLOTTA Ah va bene!

BARTOLOMEO (piano) E anche questa volta me la sono cavata. Ma i tre lenzuoli li ha portati via per davvero!

NICOLETTA E taci che...

BARTOLOMEO (sottovoce) Non ha mica sentito... (a tono medio alto) avete sentito? E allora mi sono detto, se devo dormire là mi ci vuole una camicia da notte... solo che non potevo mica mettermela addosso per venire qui se no era una camicia da giorno...

NICOLETTA Non potevi far un pacchetto...

BARTOLOMEO Già... un pacchetto.. Metti che trovo da far due chiacchiere mentre sono sul tramvai... arriva la mia fermata... scendo e il pacchetto resta là... E allora ci vorrebbe un recipiente col manico da tenere in mano così scendo io, scende il braccio, scende la mano e il manico del recipiente col recipiente e posso discorrere benissimo... solo che non ho valigie... l'ho chiesto alla Signora Concetta...

NICOLETTA Quella del burro fuso?

BARTOLOMEO Quella!

NICOLETTA Poi come hai fatto? Glielo hai poi preso?

BARTOLOMEO Il bottegaio l'aveva finito e c'ho preso il gorgonzola bianco bianco... Se n'è accorta... Non se l'è presa... tornando al discorso... c'ho chiesto la valigia... m'ha dato la chiave e mi ha detto "Facite buon viaggio e mandate u' cartulina si credete!"... Solo che non posso aprire la valigia!

NICOLETTA Perchè? hai perso la chiave?

BARTOLOMEO No! la solita mia scalogna! Per non perderla la chiave l'ho messa in una busta... per non perdere la busta e la busta l'ho messa in valigia! (a Nicoletta) Ora se permetti vado avanti con questi indirizzi...

CARLOTTA Signorina Nicoletta, se avesse visto l'Amelia come stava bene...

NICOLETTA Com'era vestita?

CARLOTTA Tutta di bianco  con un velo che toccava fino a terra ed uno strascico che dal portone arrivava fino a...

BARTOLOMEO (indifferente) ...Corso Dogali 32!

CARLOTTA Vuole vederlo? E' di là sul letto! (esce e va in camera da letto)

NICOLETTA Permetti zio? Vado a vedere il vestito! Ma cosa fai?  scrivi fuori dalla busta?

BARTOLOMEO Sarà una busta di tipo corto, si sarà ritirata. (Nicoletta esce e segue Carlotta) Tagliavacche Pasquale... Questo farà il macellaio!

SCENA DECIMA

Bartolomeo Solo

BARTOLOMEO (ricopia l'indirizzo) Via Canneto il lungo! Questo arriva a casa tardi, garantito... numero... numero non ce l'hanno messo... (scrive) proprio lì vicino allo stagnino. (Campanello) Carlotta, hanno suonato! Carlotta! Ho capito, lei e l'altra sono con la testa nel vestito!Vado io! (esce)

SCENA UNDICESIMA

Carlotta, Bartolomeo e Graffigna

CARLOTTA (entrando) Hanno mica suonato, Signor Bartolomeo? Sarà andato lui... (esce)

BARTOLOMEO (entrando) Si accomodi avvocato che non c'è nessuno.

GRAFFIGNA Ho telefonato dove lei mi aveva detto e là mi hanno riferito che era qui e, trattandosi di un particolare che ha la sua urgenza, non mi sono fatto scrupolo di venirla a cercare.

BARTOLOMEO Ha fatto bene, s'accomodi, ci deve essere ancora qualche sedia libera.

GRAFFIGNA No, no, niente sedersi. Occorre invece andare via subito insieme...

BAROLOMEO Ma io avrei un po' da fare...

GRAFFIGNA E' questione di un momento, è proprio qui a due passi e poi ho giù la macchina. Una firma e lei è libero.

BARTOLOMEO Una firma? (nota il monocolo dell'avvocato) Avvocato se n'è accorto che ha perso mezzo occhiale?

GRAFFIGNA Ah il monocolo, la caramella...

BARTOLOMEO Come?

GRAFFIGNA La caramella...

BARTOLOMEO Caramella? No, grazie! Vuol dire che ha trovato la strada per...

GRAFFIGNA La cosa è lunghetta, lei s'è messo completamente nelle mie mani e dunque è inutile che le dia tanti dettagli. Piuttosto l'avverto che ho naturalmente dovuto sostenere delle altre spese, carte bollate, rilievi, copie di documenti...  Ha qualcosa in tasca?

BARTOLOMEO Cinquecento bastano?

GRAFFIGNA Ma non c'era nemmeno questa urgenza!

BARTOLOMEO No, no, non pagare porta disgrazia! Chi non paga è un disgraziato!

GRAFFIGNA Eh, ora che ci penso, ci sarebbe anche da fare un atto che costerà ancora mille lire...

BARTOLOMEO Mille lire? Lo sapeva... aveva visto, eh avvocato, che avevo ancora mille lire in tasca... adesso non ne ho più.

GRAFFIGNA Bene, bene ma c'era tempo. Allora si va?

BARTOLOMEO Una firma, che firma?

GRAFFIGNA Lei si lasci guidare da me e non mi domandi. Allora in due minuti ci sbrighiamo!

DODICESIMA

Carlotta, Nicoletta e detti

CARLOTTA (entrando) Eh sì, ce l'hanno ricamato le monache...

NICOLETTA E' proprio da mettere in vetrina.

BARTOLOMEO (a Graffigna indicando la Carlotta) E' la Nicoletta, mia nipote. Resterebbe la figlia di mia cugina la Maddalena.

GRAFFIGNA Oh possibile?

CARLOTTA Non io, è questa qui!

BARTOLOMEO Questa è la portinaia.

GRAFFIGNA Non sapevo che avesse una nipote così giovane e bella...

NICOLETTA Oh, per carità, avvocato.

BARTOLOMEO E canta. Ha una voce che bisogna sentirla. Io non l'ho mai sentita ma ha una voce potente... Dicono che passa da una parte all'altra, buca i muri... Ha già una scrittura.... L'hanno presa per fare delle gallerie.

NICOLETTA Zio!

GRAFFIGNA Noialtri sarebbe meglio andare...

NICOLETTA Vai anche tu?

CARLOTTA E non ritorna più?

BARTOLOMEO Già che ci sono resto pure sotto a un tramvai!... Cinque minuti e sono di ritorno, vero avvocato?

GRAFFIGNA Sì, sì, cinque minuti!

CARLOTTA Riverito!

NICOLETTA Ciao!

BARTOLOMEO S'accomodi avvocato... no, no, conosco l'educazione... prima lei...

SCENA TREDICESIMA

NICOLETTA E' quello lì, l'avvocato Graffigna?

CARLOTTA Eh già, vuole proprio farsi mangiare dei soldi!

NICOLETTA Ma fra tutti! E Emanuele, sposare una serva!

CARLOTTA E' tanto che era in casa... E poi semmai non era certo uomo per lei, signorina!

NICOLETTA Per quello nemmeno a parlarne... (campanello) Che siano già qui? (Carlotta esce)

SCENA QUATTORDICESIMA

Gaetano, Amelia e Dette

CARLOTTA (rientrando seguita da Gaetano e Amelia) Oh ma hanno fatto proprio presto!

GAETANO Siamo arrivati appena in tempo... Oh Nicoletta!

NICOLETTA Complimenti! Complimenti! E gli altri?

GAETANO Saranno qui a momenti! Io e l'Amelia siamo stati i primi!... Siamo tornati subito perchè dobbiamo partire in giornata.

AMELIA Andiamo un poco in riviera!

SCENA QUINDICESIMA

Notaio Pitto, Emanuele, Teresa, Tiscornia, Maddalena e detti

PITTO (entrando con gli altri) E pensino che li avevano già chiamati 2 volte!

EMANUELE Oh Nicoletta! Siete qui?

NICOLETTO Eh almeno a salutarvi prima che partiate.

TERESA Grazie, grazie cara!

PITTO Ben, è arrivato il momento di lasciare gli sposi in libertà!

EMANUELE Un momento, Signor Notaio, un po' di moscato. Teresa?

TERESA Certo. Mi levo prima il cappello che mi scalda la testa.

PITTO E così per essere in regola con la volontà dello zio morto il più è fatto.

TISCORNIA Finora veramente siamo a metà strada.

PITTO E va ben, ma adesso rimane la parte più facile e col miraggio di dieci milioni...

TISCORNIA Sicuro che è proprio un bel bocconcino!

TERESA Emanuele, se toccassero a noialtri, te lo dico subito, automobile niente.

EMANUELE Va ben, ne parleremo, tanto prima... Carlotta per piacere... (le fa cenno di andare a prendere il moscato)

CARLOTTA Ho capito! (esce)

AMELIA Oh ma anche noialtri, se il destino lo vorrà, non intendiamo certo comperare automobili... Faremo invece opere sante, vero Gaetanino?

GAETANO Sì, sì!

AMELIA Regaleremo subito un bell'organo alla parrocchia, vero papà?

TISCORNIA Ci penseremo. Non bisogna nemmeno buttarli via is oldi!

PITTO Bene. Il modo di impiegarli si trova sempre. La conclusione è che si tratta di un bel capitale... a proposito è bene che sappiate che questo capitale è depositato presso il Banco del Rio de Plata (rientra Carlotta)

EMANUELE E chi dovesse ritirarli come fa? (campanello)

TERESA Ohimemì

CARLOTTA Vado io! (Esce)

PITTO Per ritirarli, presenti naturalmente tutti quelli che hanno firmato l'atto, occorre innanzitutto che il legittimo erede abbia adempiuto fedelmente alle clausole del testamento...

TISCORNIA  Chissà chi sarà il fortunato?

CARLOTTA (entrando) Il Signor Bartolomeo!

SCENA ULTIMA

Bartolomeo seguito dall'Avvocato Graffigna e detti

BARTOLOMEO (entrando con Graffigna) Ci scommetto che non vi eravate nemmeno accorti che mancavo... E se permettete è con me l'avvocato Graffigna.

EMANUELE Avanti, avanti Avvocato!

BARTOLOMEO Avvocato s'accomodi... Si mette sempre storto!

PITTO Riverito, Avvocato!

GRAFFIGNA Saluti Notaio, ho accompagnato il signor Bartolomeo.

EMANUELE Ma cosa ti sei messo all'occhiello? Due chiodi?

BARTOLOMEO Uno di mattina e uno di pomeriggio... quando si dice la fortuna... scendo con l'avvocato. Primo passo fuori dalla porta... un altro chiodo!

TISCORNIA E lei crede a queste scemate?

BARTOLOMEO  Scemate? Ognuno fa quello che può. In conclusione è una corsa, una maratona che facciamo in famiglia... Vince chi arriva primo al traguardo, no? Ora che la gara è aperta possiamo farci le confessioni... Coso... quello della Settimana Religiosa dove è?... Dimmi.. l'hai fatto per i dieci milioni.

GAETANO No, caro, se ho fatto questo, l'ho fatto per il bene che è nato tra me e l'Amelia e per rispettare la volontà dello zio Nicola e nient'altro.

BARTOLOMEO Mi fa molto piacere. E te, Emanuele, tu invece l'hai fatto per i dieci milioni, eh?

EMANUELE Macchè, non mi conosci. E' un passo che un uomo è sempre bene che faccia, per cui, meglio tardi che mai!

BARTOLOMEO Anche questa dichiarazione mi fa piacere... Io invece vi dico la verità. Sono proprio i 10 milioni che mi piacevano... E allora sono andato a cercare l'avvocato Sgraffigna!

GRAFFIGNA Graffigna!

BARTOLOMEO Vedremo! Insomma... con la riserva di una piccola percentuale sull'affare... (rivolto a Graffigna che protesta) Non faccia lo Sgraffigna! ho detto "non si tratta di camminare ma d'arrivare in tempo!"

EMANUELE Ma vuoi spiegarti?

BARTOLOMEO Siamo qui per delle spiegazioni. Avvocato dica a questi signori, i passi fatti e tiri fuori le carte! io intanto mi tocco ripetutamente i chiodi!

EMANUELE Ma che carte?

GAETANO Che novità è questa?

GRAFFIGNA Ecco qui. Mi fa piacere che ci sia pure il Notaro Pitto... persona competente e dentro nella questione... potrà constatare ogni cosa. Dunque... Dalle ricerche che ho fatto, sono venuto a sapere che la signora Irene Borgarello in Pittaluga, abbandonato il tetto coniugale, si rifugiò in Francia, facendo delle scappate ogni tanto in Italia...

TUTTI Ebben? Con questo?

BARTOLOMEO Un momento! Lasciatelo parlare! (all'Avvocato) Scusi avvocato ma sono miei parenti...

GRAFFIGNA Sono venuto a sapere che la nominata Irene Borgarello, tre anni fa, a Nizza, ha reso l'anima al Signore...

BARTOLOMEO E pace all'anima sua. Una preghiera.

EMANUELE E con questo? Ora è vedovo! Che riprenda moglie e poi ne parleremo

BARTOLOMEO Ne parliamo subito! Avvocato, ci conti l'altra strofetta... Io tocco i chiodi!

GRAFFIGNA Le ricerche hanno portato a scoprire che la nominata Signora, da tempo, ha avuto un figlio...

BARTOLOMEO Maschio!

GRAFFIGNA Figlio abbandonato in una delle sue scappate in Italia.... A Genova... All'istituto degli Artigianelli.

TUTTI Ebben?

TISCORNIA Ma quel bimbo non era mica suo!

GRAFFIGNA Era figlio della moglie e non avendolo disconosciuto, ecco che per forza di legge rimane figlio legittimo del Signor Bartolomeo e ne porterà il nome! Questi diventa l'unico erede della sostanza dello zio!

TUTTI Ma davvero?...

PITTO (esaminando i documenti che l'avvocato gli ha consegnato) Eh, non c'è niente da dire. Siamo in perfetta regola!

EMANUELE Oh!

GAETANO Ma allora...

BARTOLOMEO E allora... se vi piace la marmellata, al traguardo ci sono arrivato prima io!

TUTTI Oh!

FINE