Spettacolo sull’acqua
di Marina Floris
Introduzione: sigla della trasmissione “ Che tempo che fa” sigla delle previsioni del tempo.
Voce fuori campo che dà lettura delle previsioni in Sardegna.
In Sardegna condizioni di tempo stabile, tendenzialmente variabile in serata per il riposizionamento dell'alta pressione delle Azzorre in sede mediterranea ma con infiltrazioni d'aria fresca dalle Alpi. Sul suo bordo sud-orientale affluiranno quindi venti più freschi orientali che daranno luogo ad un po' d'instabilità pomeridiana in prossimità dei rilievi, specie nei monti della Sardegna centrale fino alle coste meridionali. Temperature intorno alla media stagionale, mite sulle coste, caldo debole nella pianura interna e nelle zone collinari.)
Alla fine temporale con accostamento di un gioco di luci sul palcoscenico che lo accompagnano.
A conclusione del temporale che svanisce lentamente entrano in scena le ballerine con l’ombrello ballano la coreografia di (Traccia n 5- 2 min )
Sul finire del ballo
Da dietro le rocce della scenografia esce una Goccia
Goccina: Ooh, dove sono? Che freddo! Ahi che male! Dove sono caduta? Quante spine! Cosa c’è laggiù? Si vedono dei paesi, ma che paesi, ehi, ( rivolta alle ballerine che abbandonanolentamente la scena) dove andate? Ditemi dove sono caduta? Ehi? Come ? ( Si guarda intorno, Sullo sfondo l’immagine di Brucu Salamu) Ho capito sono in Sardegna. A che altezza siamo? Forse è “ Bruncu Salamu” “mi andadat beni, sciu chistionai su sardu puru” sono istruita io, cosa credete! Ah questo è un posto magico, che sprigiona energia, più in là c’è anche il nuraghe” S’omu, e sorcu” e anche un pozzo sacro, lo conosco! La settimana scorsa, invece, sono caduta sulle Alpi, il M. Bianco,” Ci fiada unu friusu” ma, ehi voi dove andate …mi avete riconosciuto? Sono una goccia d’acqua, anzi una goccina, pensate dentro di me ci sono miliardi e miliardi di molecole di H2O, dicono gli studiosi (2 atomi di idrogeno e 1 di ossigeno) boh che ne so io di queste cose! La cosa fondamentale è che io sono la vita. Poi inciampa e barcollando dice
goccina :
oh che ruzzolone! Mi sono tutta spettinata, ehi dico a voi ragazze con l’ombrello, non lasciatemi sola. ( Loro escono dal palcoscenico e lei continua) che belline quelle ragazzine, mi sarebbe piaciuto bagnarle, ma quando mai, io, inutile gocciolina posso approdare sulle loro pettinature perfette e pulite, eh, si!
Da dietro le rocce escono altre goccine
Si lavano continuamente, docce, vasca e sprecano come se si dovessero fare il lavaggio universale. ( Parte “ La vasca “ di Alex Britt e loro ballano e cantano) che spreco” Bisognerebbe ricordare tutti i giorni che le disponibilità di acqua dolce non sono inesauribili.
Goccione: ciao bella goccina, da dove vieni?
Goccina : indovina, sempre sali e scendifino a Rio Mannu e poi giù, fino al golfo di Cagliari, mai un minuto da dedicare a me, alla mia bellezza, non ho neanche il tempo di specchiarmi in un fiume, farebbero al caso mio anche questi piccoli torrenti sardi che, purtroppo, sono quasi sempre asciutti perché in Sardegna piove poco.
Goccetta: E poi se anche ci fosse acqua, come potresti specchiarti, con tutte le porcherie che le persone vi buttano!
Goccina: Hai proprio ragione, gli uomini sono proprio strani “deu non ddus cumprendu”, lavorano tanto per costruire laghi artificiali, argini per fiumi, poi sporcano e inquinano; però, in Sardegna siamo fortunati. Una volta mi è capitato di cadere nel lago di Gusana, è artificiale ma pulito ed è per questo motivo che le sue acque limpide ospitano tante specie viventi.
Gocciona:
Si ma se ci pensi che fatica facciamo! Si fa presto a parlare di acqua e quindi di noi, del nostro viaggio, ne parlano i contadini, a scuola, i libri, i meteorologi, siamo sulla bocca di tutti, non sanno quanto è faticoso essere gocce d’acqua.
Goccina : Già noi, piccolissime gocce d'acqua ce ne stiamo strette una vicina all'altra e veniamo portate dal vento sotto forma di nuvola.( Sottofondo ventoso) Quando le nubi vengono a trovarsi in una zona di aria fredda, ci raffreddiamo, diventiamo pesanti e precipitiamo sotto forma di pioggia
Gocciona:poi dopo aver dissetato piante e animali penetriamo nel terreno e raggiungiamo gli strati più profondi della terra, poi tutte insieme sgorghiamo dalla sorgente correndo giù lungo il pendio formiamo un torrente, poi un fiume e finalmente raggiungiamo il mare....... E la storia ricomincia da capo, perchè il gioco dell'acqua non finisce mai, che fatica, ci pensi.
Goccina: Si, ci penso ma mi rendo anche conto di quanto siamo importanti, noi, l'acqua, formiamo l'idrosfera, siamo gli oceani, i mari, i ghiacciai, i laghi, i fiumi. Abbiamo una notevole funzione termoregolatrice, raffreddandoci e riscaldandoci più lentamente del suolo, regoliamo la temperatura del nostro pianeta.
Goccione: Pensate, la superficie terrestre è occupata per il 71% dall’acqua, perfino il corpo umano è formato per il 70% di acqua, siamo presenti anche nel sottosuolo, siamo la riserva sotterranea con le falde acquifere, io ne sono orgoglioso, ma siccome sono pigro tutto questo mi stanca, e poi non sempre la terra è ospitale non credi?
Goccina: Anzi qui si sta bene, che bella terra è la Sardegna!( Parte musica sarda e tutte accennano passi di ballo sardo poi lei continua) C’è il sole, il mare, sulle dolci sponde del poetto, quando c’era la sabbia bianca come la neve, ho incontrato il mio lui, ora è lontano.
Goccione ( mostra gelosia ): Lontano? Lontano dove? E poi chi è ?
Goccina: Ora si trova sulle Cascate del Niagara, tutta colpa del ciclo dell’acqua.
Goccetta : Dai muoviamoci, non rattristarti, dobbiamo arrivare al mare, là ci sono nostri amici e faremo baldoria, mi hanno detto che ci aspettano anche le sirene e tanti abitanti del mare.
Goccione: Hai detto le sirene? Davvero? UHAO! finalmente le vedrò, sono molto belle !
Goccina : Si sonocarine! Ma in quanto a bellezza sono molto meglio io.
Goccione: Si è vero sei una bellissima goccia d’acqua, ma riuscirai a concludere il viaggio con tutti i pericoli cui andrai incontro? Siamo ancora a metà strada e chissà quanto dovremo faticare per arrivare alla fine.
Goccina: Hai ragione, se tutto va bene, dopo una bella giornata di sole che ci farà passare allo stato di vapore, saliremo di nuovo su nel cielo e poi di nuovo giù, ma da dove incomincia il nostro viaggio? Te lo sei mai chiesto?…
Goccione:Il ciclo idrologico non ha un punto di partenza, ma un buon posto da dove cominciare è il mare. E’il sole, che attiva il ciclo dell’acqua, riscalda l’acqua del mare. Parte di essa evapora nell’aria. Ecc ecc, sai come continua no? Troveremo la forza per ricominciare?Lo facciamo insieme ci stai?
Goccina: Si dai, insieme sarà tutto più facile, anche sorbirci le lamentele degli uomini, ripeto che sono proprio strani.Ci invocano quando non scendiamo dal cielo, ci temono quando cadiamo abbondantemente, ci usano, il più delle volte ci sprecano, poi si lamentano quando arriva la bolletta. “ E io pago!” dicono
Gocciona Non pensarci, pensiamo solo a come siamo utili, anche se qui, nel mondo occidentale non si rendono conto, tutto è scontato: il cibo, l’acqua, il benessere.
Goccetta: E’vero, ci sono paesi dove devono sudare per avere un po’ d’acqua, lì è tutto diverso. Mi è capitato, tempo fa, di cadere in Libia, mi sembra, ricordo che ero in Africa, che sofferenza, che fatica per quei popoli avere un po’ d’acqua.
Goccione: Venite siamo arrivati a destinazione, rilassiamoci un po’, qui vicino al mare c’è da divertirsi, di solito si balla, si canta, guarda ci sono anche le meduse! Stai vicino a me, poi ci faremo anche un goccino, ci stai?
Le meduse intonano la canzone “ Baciala “ e il Goccione e la Goccina si prendono per mano
Poi tutti ballano con la musica della Sirenetta “ “In fondo al mar”
FINE