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Spettatori

Spettatori

di

Eugenia Bartoccini

e

Paolo Cappelloni

Titolo: Spettatori

Genere: commedia

Atti: 2

Personaggi: 6 uomini - 3 donne

Sinossi

Gli spettatori di un film in un piccolo cinema di provincia, ognuno con i propri problemi e i propri interessi. Il film è una banale storia d'amore ma riesce a coinvolgere più o meno tutti gli spettatori i quali, ognuno a suo modo, si riconoscono nei personaggi della storia che giunge ad assumere un potere catartico.


TUTELA SIAE

L'uso senza permesso da parte di chiunque, in qualunque forma, è assolutamente vietato.

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e mail: paolocappelloni@yahoo.it

Nel caso di rappresentazione dichiarare alla SIAE il titolo originale.

Personaggi

Egidio (lo spettatore con i popcorn)

Pietro ed Elettra (la giovane coppia)

Lamberto e Gigliola (la coppia sposata)

Celestino (vecchio irascibile)

Lui e Lei (la giovane coppia che non parla)

Gianni (giovane spettatore)

Le voci degli attori del film:

Peter (con voce di Pietro)

Elaine (con voce di Elettra)

Charlton (con voce di Celestino)

Bert (con voce di Lamberto)

Jill (con voce di Gigliola)

Jadon (con voce di Egidio)

John (con voce di Gianni)

Speaker dell’aeroporto

Nota tecnica

La scelta per cui le voci degli attori del film sono le stesse di quelle degli spettatori ha un evidente significato nell’ambito del lavoro ma, in caso di difficoltà tecniche da parte della Compagnia, esse posso essere sostituite da voci di altri attori, anche con mezzi diversi dalla registrazione

In caso di richiesta per la rappresentazione, il copione sarà corredato di un CD contenente le musiche e gli effetti sonori necessari e di un bozzetto scenico per una migliore visione delle posizioni dei personaggi in scena e dei loro spostamenti.


Primo atto

All’aprirsi del sipario appare al pubblico un palco illuminato, pieno di poltroncine (la sala di un piccolo cinema di provincia). La prima proiezione deve ancora cominciare e l’unico spettatore è Egidio che, stravaccato su una poltrona di terza fila del settore di destra, sta aprendo un grosso pacco di popcorn ed inizia a mangiarne qualcuno. Poco dopo entra una giovane coppia (Pietro ed Elettra), lui è molto cerimonioso ma alquanto impacciato. Egidio si volta un attimo per vedere chi è entrato poi torna a concentrarsi sui popcorn.

Pietro -             (Ad Elettra) Siamo in anticipo per…

Elettra -            (Lo interrompe) Sì, sono le 14 e 20.

Pietro -             (Dirigendosi verso l’ultima fila di poltrone, che è in penombra, nel settore di destra) Cioè, il film deve ancora cominciare.

Elettra -            Eh sì, se siamo in anticipo… (Si ferma) Scusa, ti dispiace se andiamo più avanti?

Pietro -             (Con falso disinteresse) No no! Per me è lo stesso. Anzi, anch’io stavo pensando che qui è troppo lontano. (La conduce alla penultima fila)

Elettra -            Scusa, Pietro…

Pietro -             Sì?

Elettra -            Io preferirei mettermi nelle primissime file.

Pietro -             Ah, sì, per me è lo stesso. Anzi, mi sono accorto che anche qui non andava bene. (Si dirigono verso la seconda fila e si siedono)

Elettra -            Grazie.

Pietro -             Prego. (Sia Pietro che Elettra assumono una posizione con lo sguardo verso l’alto, come di chi si trova troppo sotto lo schermo cinematografico; posizione che manterranno fino alla fine) Non siamo troppo vicini allo schermo?

Elettra -            No no, per me va bene.

Pietro -             Sì, anche per me. Io i film li guardo sempre così. (Pausa, si guarda attorno) Abbiamo fatto bene a venire a quest’ora.

Elettra -            Sì, è vero. A quest’ora non c’è quasi mai nessuno.

Pietro -             Meglio! (Pensando di aver fatto una gaffe) Cioè, non volevo dire che è meglio perché non c’è quasi nessuno...

Elettra -            Allora perché?

Pietro -             Beh… (Pausa, si guarda attorno) cioè, volevo dire… abbiamo fatto bene perché c’è meno confusione.

Elettra -            Ah sì, certo.

Pietro -             Sì, infatti. (Pausa, si riguarda attorno) Comunque…

Elettra -            Cosa?

Pietro -             Niente, dicono che è un bel film.

Elettra -            Sì, dicono. Non tanto per la trama che è abbastanza scontata perché scivola grigiamente su binari precostituiti e senza grossi colpi di scena, quanto per la capacità interpretativa degli attori.

Pietro -             Sì, è vero. (Pausa) Cioè, nonostante i… i binari precostituiti, gli attori sono…

Elettra -            … sono bravi.

Pietro -             Sì. (Pausa) Comunque sono…

Elettra -            … bravi, ho capito.

Pietro -             No, volevo dire che sono… sono contento che hai accettato di… di venire al cinema con me.

Elettra -            Ah, prego, cioè, anche a me fa piacere. Se poi il film è gradevole…

Pietro -             Ma sei venuta solo perché ti hanno detto che il film è gradevole? Cioè, se era brutto non ci venivi?

Elettra -            No, voglio dire: magari andavamo da un’altra parte…

Pietro -             … a vedere un altro film…

Elettra -            Eh, sì.

Pietro -             Ah, grazie.

Elettra -            Prego.

(Entra la coppia sposata (Lamberto e Gigliola) e si siede nella seconda fila del settore di sinistra. Non aprono bocca: Lamberto è in imbarazzo e Gigliola appare nervosa. Egidio li guarda per un attimo poi torna a concentrarsi sui suoi popcorn)

Pietro -             (Si volta un attimo a guardare la nuova coppia poi torna a guardare Elettra)

Elettra -            (Si volta un attimo a guardare la nuova coppia poi torna a fissare lo schermo)

Pietro -             Come si chiama…?

Elettra -            Chi?

Pietro -             Cioè, il film, non mi ricordo il titolo…

Elettra -            Ah. “Ho vissuto con te in un loft di New York”

Pietro -             È il titolo?

Elettra -            Eh sì.

(Lamberto tenta di appoggiare un braccio sulle spalle di Gigliola che nervosamente glielo toglie)

Gigliola -           Smettila Lamberto!

Egidio -             (Si volta un attimo verso di loro poi torna ai popcorn)

Pietro -             (Si volta un attimo poi torna ad Elettra)

Elettra -            (Si volta un attimo poi torna a fissare lo schermo)

Pietro -             Dev’essere una storia d’amore.

Elettra -            Cosa?

Pietro -             Il film. Eh, “Ho vissuto con te in un… loft di New York” (Pausa) cioè in un…

Elettra -            … in un loft!

Pietro -             Sì… che poi sarebbe…

Elettra -            … un loft! (Pausa) Cioè, non sai cos’è un “loft”?

Pietro -             Adesso come adesso mi sfugge…

Elettra -            Un loft è un appartamento ricavato da una fabbrica e ristrutturato in stile moderno la cui superficie è inferiore ai 150 mq.

Pietro -             … e diventa un loft.

Elettra -            Sì, certo.

Pietro -             Giusto, 150 mq…. Adesso mi confondevo con un’altra cosa.

(Entra Celestino, ha un giornale sottobraccio)

Celestino -         (Ad alta voce, senza rivolgersi a qualcuno in particolare) Oh, che culo! C’è poca gente! Meno persone ci sono, meno bestie si vedono! Come s’intitola ‘sto film?

Egidio -             “Ho vissuto con te in un loft di New York”.

Celestino -         Sarà una cagata. (Si siede in terza fila, non lontano da Egidio e si mette a leggere il giornale)

Lamberto -        (Alla moglie, sottovoce) Allora perché sei voluta venire al cinema?

Gigliola -           Io sono venuta al cinema per restare sola! Sei tu che mi hai seguita!

(Entra la giovane coppia che non parla. I due si siedono nell’ultima fila del settore di sinistra, si abbracciano e si baciano fino alla fine del film. Nessuno si accorge della loro presenza tranne Pietro che si volta e li guarda con invidia)

Elettra -            (A Pietro) Chi stai guardando?

Pietro –            Nessuno.

Lamberto -        (Sottovoce) Speravo che la cosa si fosse chiarita.

(Egidio, sempre sgranocchiando popcorn, si volta verso la coppia e segue attentamente il diverbio)

Gigliola -           Si è chiarita sì! La situazione è tanto chiara! (Sottovoce) Hai fatto i porci comodi tuoi con la mia migliore amica!... ex amica!

Lamberto -        (Sottovoce) Ma non hai capito che è stato solo un… un temporaneo sbandamento emotivo? Una cosa che ho fatto perché non ero in me??

Gigliola -           Ah, non eri in te! Per quanti mesi non sei stato in te??

Pietro -             Elettra…

Elettra -            Dimmi…

Pietro -             Niente.

Lamberto -        (Sottovoce) Si, va bene, tu hai ragione, sono un mascalzone, faccio schifo.

Gigliola -           Molto schifo!

Lamberto -        (Sottovoce) Molto schifo.

Gigliola -           Davvero tanto ma tanto schifo!

Lamberto -        (Sottovoce) Davvero ma tanto ma tanto ma tantissimo schifo, mi sono comportato male con te che non te lo meritavi e ti imploro perdono, domando scusa, chiedo venia! Adesso, per favore, possiamo metterci una bella pietra sopra? Non credi di avermela fatta pesare abbastanza?

Gigliola -           Lamberto tu mi hai tradita! Non credi di avermela fatta pesare abbastanza anche tu?

Lamberto -        (Sottovoce) Ma io volevo solo…

Gigliola -           Tradita!

Lamberto -        (Sottovoce)… spiegarti che…

Gigliola -           Mi hai tradita!

Lamberto -        (Sottovoce) Io non vorrei…

Gigliola -           Tradita! Molto tradita!

Celestino –        (Ad alta voce, senza togliere gli occhi dal giornale) Che palle…!

Lamberto -        (Si altera pur rimanendo sulla difensiva) Porca miseria, Gigliola, è successo quattro anni fa! Falla finita!

Gigliola -           Era quello che dovevi fare tu con quella sciacquetta! Farla finita e stare solo con me! E invece…

Lamberto -        Si, ma sono sempre quattro anni!

Gigliola -           Quattro anni, quattro mesi o quattro giorni non fa alcuna differenza! Tu al posto mio avresti fatto la stessa cosa!

Pietro -             È triste vedere una coppia che litiga.

Elettra -            Litigare per qualcosa è sempre meglio che tacere.

Pietro -             (Lancia uno sguardo alle file in fondo, ai due baciatori) Dipende… (Si rivolge ad Elettra) Comunque… (Cita) “L’amore non è bello se non è…”

Elettra -            Ne sei convinto?

Pietro -             Sì, sì! Io litigherei tutti i… (Occhiataccia di Elettra) cioè… a volte può fare… bene!... (Cita, per sminuire il concetto, guardando verso lo schermo ancora vuoto) “Litigarello…”

Lamberto -        Poi chi mi assicura che tu al posto mio non abbia fatto lo stesso e mi abbia tenuto all’oscuro, eh? Io almeno sono stato sincero, dovresti ringraziarmi!

Gigliola -           Ah! Dovrei pure ringraziarti! La sincerità, Lamberto, è qualcosa che mi devi a prescindere, non un favore che mi fai! Così come la fedeltà!

Lamberto -        E chi lo dice, scusa?

Gigliola -           Tu l’hai detto, quando mi hai sposata!

Lamberto -        (Tentando una battuta umoristica che gli riesce male) Doveva essere scritto piccolo piccolo, perché io non me lo ricordo!

Gigliola -           Imbecille! Tu non ricordi, forse, ma io sì!

Lamberto -        Figurati, cos’è che ti dimentichi tu!

Gigliola -           Sicuramente non un tradimento!

Egidio -             (Si intromette, rivolto a Gigliola)Mi perdoni, signora, so che non sono affari miei ma non ho potuto fare a meno di ascoltare…

Gigliola -           (Lo interrompe) Lei cosa vuole?

Egidio -             Volevo dire: non crede che per un fatto accaduto quattro anni fa sia giunto il momento di perdonare? Dopotutto, errare è umano.

Celestino -         (Rivolto verso il punto di protezione) Vogliamo cominciare a proiettare ‘sto cavolo di film?? O dobbiamo venire su per far partire la macchina??

Gigliola -           (Ad Egidio) Sa una cosa? Lei ha ragione: errare è umano. (A Lamberto) Ma che si dice del perseverare, Lambertuccio caro?

Egidio -             (Rimproverandolo, con tono critico) Eh, ma signor Lamberto…! Lei mi persevera…!

Lamberto -        Ma lei che c’entra, scusi? Rumini e stia zitto! Non sopporto la gente che si intromette nelle discussioni altrui!

Gigliola -           E io non sopporto la gente che si intromette e guasta i matrimoni altrui! Eh, Lamberto? Prima con la mia migliore amica, poi con mia cugina…

Lamberto -        Di secondo grado!

Gigliola -           Ti sembra una giustificazione?

Lamberto -        Due anni fa, Gigliola, è stato due anni fa!

Egidio -             (A Lamberto) Mi scusi, ma lei ogni due anni…?

Lamberto -        Mi scusi, ma lei ogni due minuti…?! E che cavolo!

Egidio -             (Col tono di uno che la sa lunga) Eh, se io fossi in lei non farei tanto lo sbruffone!

Lamberto -        (Si altera) Ma cosa vuole da noi??

Egidio -             (Continua) Signora, ascolti me: gli renda pan per focaccia, vedrà poi come righerà diritto!

Lamberto -        (Alterato) Si può avere una conversazione privata esente da commenti di sconosciuti?

Egidio -             Se parlaste più a bassa voce, magari…

Celestino -         La finite con ‘sto casino? State scassando i marroni! Siamo al cinema o ad un talk show??

Lamberto -        (Si alza in piedi)Il film non è ancora iniziato, a chi vuole che dia fastidio? (Si guarda intorno per dimostrargli che nessun altro protesta) Eh?? (Uno alla volta, tutti gli altri, compresi i due ragazzi in fondo, senza staccarsi, alzano la mano; Pietro per ultimo)

Gigliola -           Lamberto ti stai rendendo ridicolo, mettiti seduto.

Lamberto –       Ah, bene! Certo che mi metto seduto, ma non qui! Sono stanco delle tue lamentele! (Si allontana)

Gigliola -           Dove vai, adesso?

Lamberto –       In disparte, così sarai contenta. (Va a mettersi in piedi davanti alla tenda dell’ingresso del cinema)

Egidio -             Signora, non se la prenda, gli uomini fanno sempre così: fuggono dalle conversazioni difficili che non possono sostenere.

Gigliola -           (Dopo aver guardato dov’è Lamberto) Grazie, signor…?

Egidio -             Egidio, piacere.

Gigliola -           (Con un moto di ripicca) Piacere mio. Senta, non è che magari si vuole sedere vicino a me? (Ad alta voce, per farsi sentire da Lamberto) Tanto il posto è vuoto!

Egidio -             Molto volentieri! (Si siede dove prima c’era Lamberto, le porge il pacco di popcorn) Popcorn…?

Gigliola -           No, grazie.

(La luce si spegne, si accende il fascio di luce che proviene dalla saletta di proiezione, i volti degli spettatori vengono illuminati solo dalla luce dello schermo, Celestino chiude il giornale. Musica (1). Entra Gianni e si va a sedere in seconda fila, davanti a Celestino, allungando le gambe sullo schienale della poltrona di fronte)

Gianni -            Wow! Giusto in tempo!

Celestino -         Ma porc…! (Ad alta voce, a Gianni) Senta lei, con tutto lo spazio che c’è viene a spaparanzarsi proprio qui davanti??

Gianni -            Se le do fastidio si sposti pure!

Celestino -         Ma che cavolo di discorsi sono! Lei è arrivato adesso! Sarà lei che non deve rompere le palle a me e trovarsi un altro posto!

Gianni -            Dove trovo un posto migliore di questo??

Celestino -         (Si sposta di una poltrona)Ma te guarda che razza di teste di cavolo ci sono in giro! In galera, dovrebbero metterle, certe persone! (Gianni resta con le gambe sullo schienale della poltrona di fronte) Guardate come si è stravaccato! I calci in culo, per certa gente!

Gianni -            (Sarcastico) Silenzio in sala!

Pietro -             (Sottovoce) Di chi è la colonna sonora?

Elettra -            (c.s. Guardando verso lo schermo) Non lo so.

Pietro -             (Guardando Elettra, c.s.) Bella.

Elettra -            (c.s.) Come…?

Pietro -             (Guardando Elettra, c.s.) Dicevo: bella… (Indicando lo schermo) la colonna sonora.

Elettra -            (c.s.) Ah, sì.

Celestino -         Silenzio, porco Giuda, che comincia!

Gianni -            (Imitando Celestino in modo beffardo) Silenzio, porco Giuda, che comincia!

(La musica sfuma)

Jill -                 Allora? Come ti trovi nel tuo loft newyorkese, Elaine?

Elaine -             Magnificamente, Jill! È un sogno! È… è fantastico! Come lo è New York! Oh, Jill, sono così felice! C’è solamente un piccolo difetto…

Jill -                 Quale?

Elaine -             Beh, quel loft è così grande, troppo grande per me e mi ci sento un po’ sola.

Bert -               Potrei venire a trovarti io, ogni tanto.

Jill -                 Bert! Ci provi anche con la mia migliore amica, ora??

Bert -               Ma Jill cara tesoro mio…! L’ho detto così per dire, per gentilezza!

Jill -                 Conosco bene le tue gentilezze! (A Elaine) Sai una cosa, Elaine? Dovresti mettere un annuncio sul giornale! C’è un sacco di gente che cerca qualcuno con cui dividere un appartamento! Gente referenziata, s’intende, altrimenti ti potrebbero capitare individui come… Bert!

Bert -               (A Elaine) Vero! All’inizio sarebbe un trauma ma dopo il primo impatto non ti lamenteresti più!

Jill -                 (Lo riprende) Bert, smettila!

Bert -               La situazione si farebbe subito… scoppiettante!

Egidio -             (A Gigliola) Popcorn…?

Gigliola -           No, grazie.

Elaine -             (Ridendo) Ah ah, Bert! Sei veramente unico!

Jill -                 Sì, e io l’ho pescato proprio nel mazzo!

Egidio -             (A Gigliola) Gli uomini sono tutti uguali.

Gigliola -           Perché, lei non è un uomo?

Egidio -             Certo! Ma io l’ho capito e mi comporto diversamente dagli altri!

Gigliola -           Ah, ecco.

(Si rimettono a guardare il film. Pausa)

Pietro -             (Ad Elettra, ridendo) Hai visto?? Hanno sbagliato!! Si è vista lei prima con un vestito rosso, poi con i pantaloni e adesso di nuovo con la gonna!! (Ride)

Elettra -            Non hanno sbagliato, Pietro, il regista ci vuol far capire che stanno passando i giorni…

Pietro -             (Tornando serio) Ah.

(Effetto campanello) (2)

Jadon -             Hei! Salve biondina!

Elaine -             Chi sei?

Jadon -             Mi chiamo Jadon, tanto piacere! Ho letto per caso il tuo annuncio sul New York Times e mi sono detto: ehi, potrebbe farmi comodo dividere un loft con qualcuno…

Elaine -             Ah, capisco.

Jadon -             … ed ora che ho visto con chi dovrei dividerlo ne sono ancora più convinto! Allora? Che ne dici, dolcezza?

Elaine -             Di cosa?

Jadon -             Come, di cosa? (Mellifluo) Di abitare insieme in questo loft e starci al caldo come due piselli nello stesso baccello!... Una sigaretta?

Elaine -             No, grazie.

Jadon -             Nel senso che non fumi?

Elaine -             Nel senso che non ho intenzione di dividere il loft con uno come lei.

Jadon -             Ehi, mi dispiace, piccola, mi dispiace per te. Ma sai una cosa? Ti stai perdendo una grossa occasione!

Elaine -             Vorrà dire che ne troverò un’altra.

(Effetto di porta che viene sbattuta) (3)

Gianni -            Alla faccia della gente referenziata!

(Effetto campanello) (4)

Elaine -             Sì…?

Peter -             Buona sera, il mio nome è Parker, Peter Parker.

Elaine -             Ciao Peter, io sono Elaine, Elaine Lowry.

Peter -             Sono venuto per quell’annuncio…

Elaine -             Sì, lo immaginavo.

Peter -             Dannazione, sono due giorni che vago per questa città in cerca di un posto decente dove poter far riposare queste mie quattr’ossa stanche e indolenzite!

Elaine -             (Sorridendo) Ah ah! Sei nuovo di queste parti?

Peter -             Sì, è la prima volta che vengo a New York.

Elaine -             Oh, bene. Anch’io ci sto da poco. Come ti ci trovi?

Peter -             Sai una cosa? Ci si deve abituare ad una città come questa: la chiamano la “Grande mela” ma sono convinto che per viverci bisogna imparare a sbucciarla!

Elaine -             (Ride) Ah ah! Da dove vieni, Peter?

Peter -             Da Ottumwa, nell’Iowa.

Elaine -             Io da Worcester, nel Massachusetts.

Peter -             Fantastico.

Elaine -             Sì, certo. Credo comunque che sarà tutto molto diverso, qui a New York.

Peter -             Vero. New York è molto diversa da Ottumwa nell’Iowa!

Elaine -             Oh sì! Anche da Worcester nel Massachusetts!

Celestino -         Lezione di geografia!

Lamberto -        (Ad alta voce, per farsi sentire dalla moglie) Dev’essere una storia d’amore.

Gigliola -           (Senza voltarsi, ad alta voce) Piantala!

Celestino -         Silenzio, porca puttana!

Gianni -            (Continuando ad imitare Celestino in modo beffardo) Silenzio, porca puttana!

Lamberto -        (Va a sedersi sulla poltrona dietro a Gigliola. C.s.) A te sono sempre piaciute le storie d’amore.

Gigliola -           (Si volta un attimo verso Lamberto. C.s.) Anche a te, ho notato!

Egidio -             (A Gigliola) Popcorn…?

Gigliola –           Le ho detto di no.

Peter -             Sai una cosa? È stato un caso che abbia letto quel tuo annuncio sul giornale: ci avevo avvolto un hamburger con manzo, bacon, formaggio, senape, ketchup, chili e una foglia d’insalata e mentre lo addentavo mi son trovato davanti agli occhi: “AAA cercasi persona rispettabile per eventuale coabitazione…” e sono diventato tutto rosso in viso!

Elaine -             Arrossisci per così poco?

Peter -             No. È stato per via del ketchup…

Elaine -             (Ride)

Peterr -            Ti si illumina il viso quando ridi! Sei davvero convinta di voler ospitare proprio me?

Elaine -             Certo! Perché che no! È tanto grande qui e io… sono sola.

Peter -             Te ne sono grato e, credimi, non occuperò molto posto in questi 148 mq.

Lamberto -        (Ad alta voce, per farsi sentire dalla moglie) Sì, sì, è una storia d’amore!

(Musica) (5)

Celestino -         (A Gigliola e ad Egidio) Si andrà avanti per tutto il film con questa frantumazione di popcorn?

Egidio -             A lei cosa interessa, scusi?

Celestino -         Non capisco se la colonna sonora di questo film è la musica o lei che mastica quelle cagatine di polistirolo!

Egidio -             Ma mi faccia il piacere!

Celestino -         (Stizzoso) Ma me lo faccia lei!

Pietro -             (Ad Elettra) Vuoi un pacchetto di popcorn?

Elettra -            No, grazie.

(La musica sfuma)

Peter -             Cosa ti ha portato qui a New York da Worcester nel Massachusetts?

Elaine -             Un uomo, sì, un farabutto, una canaglia, sicuramente una carogna, un disgraziato, un fetente e mascalzone.

Gigliola -           (Ad alta voce, per farsi sentire da Lamberto) Sta parlando di te!

Peter –             In che senso?

Elaine -             Oh, è una vecchia storia. Riguarda una persona su cui avevo posto tutta la mia fiducia, alla quale avevo elargito tutto il mio amore, la mia dolcezza, il mio affetto e la mia tenerezza e alla quale avevo dato praticamente tutta me stessa.

Gigliola -           Guarda un po’ le coincidenze!

Peter –             Capisco. Una storia sbagliata…

Elaine -             Sì, piena zeppa di errori: da parte mia per essere stata un’ingenua e da parte sua perché mi ha piantata per scappare a (Lo pronuncia in fretta, con disgusto) Tahleka nell’Oklahoma con Tarika Thackeray.

Peter -             Puoi ripetere, per cortesia?

Elaine -             No, lascia perdere, è difficile per me, ripetere certe cose.

Peter -             Ti capisco.

Gigliola -           (Ad alta voce, per farsi sentire da Lamberto) Lamberto, hai per caso conosciuto Elaine?

Lamberto -        Stupida!

Celestino -         Ma porca troia! Volete chiudere quei cessi di bocche??

Gianni -            (Continua ad imitare Celestino)… quei cessi di bocche??

Elaine -             Ma sai una cosa? Un errore può spezzare in due una vita ma questa può essere riempita con qualcosa che le dia sapore e sostanza.

Peter -             Vero, la vita è come un hot dog!

Elaine -             Già… e tu? Perché hai deciso di venire a New York da Ottumwa nell’Iowa?

Peter -             Mio padre, sì, un uomo duro, scolpito nelle rocce dell’Iowa, con un carattere difficile, irascibile, collerico, iracondo, irritabile, astioso, ombroso, permasolo, rancoroso, sanguigno, stizzoso, isterico, nervoso, suscettibile, bizzoso, intollerante… a volte nevrotico. Ma non voglio parlare di mio padre…

Elaine -             Come vuoi, Peter, comunque… sai una cosa? Credo che tu abbia fatto bene a lasciare l’Iowa.

Gianni -            (Ad alta voce, rivolto a Celestino) Ha sentito, lei, cosa pensa la gente dei vecchi scorbutici?

Celestino -         (Sarcastico) Vogliamo fare un cineforum per sottosviluppati??

Peter -             Anch’io lo credo, Elaine… soprattutto ora che ho incontrato te.

Elaine -             (Imbarazzata) Peter…

Peter -             Elaine…

Pietro -             Elettra…

Elettra -            Sì…?

Pietro -             Niente…

(Musica) (6)

Egidio -             (Sottovoce, a Gigliola, per non farsi sentire da Lamberto) Lei abita qui in città?

Gigliola -           Sì.

Egidio -             Anch’io. (Si volta verso Lamberto) E… viene spesso al cinema?

Gigliola -           (Ad alta voce) Ogni due anni! (Guardando Lamberto che non raccoglie l’insinuazione)

Lamberto -        Certo, perché spendere soldi nella terapia di coppia quando si possono sbandierare i fatti nostri col primo sconosciuto incontrato al cinema?!

Celestino -         Ma chi stracavolo se ne frega delle vostre terapie di coppia??

Gianni -            (Solita imitazione)… chi stracavolo se ne frega?

Celestino -         Senta lei… mi sta prendendo per il culo??

Gianni -            (Ipocrita) Io?? Non mi permetterei mai!

Egidio -             Spero di rivederla prima dei prossimi due anni…

Gigliola -           (Ad alta voce) Non dipende da me!

Elettra -            Questo dev’essere un flashback…

Pietro -             (Si volta verso di lei) Si, Elettra, anche a me sembra di aver già vissuto questo momento, cioè di averti già incontrata, non so quando, forse in un’altra…

Elettra -            Pietro, parlavo del film!

Pietro -             Ah.

Elettra -            Vedi, devono essere tornati a quando lui viveva ancora a Ottumwa nell’Iowa.

Pietro -             Ah, sì... Ma lui non era di Worcester nel Massachusetts?

Elettra -            No, è Elaine che viene da Worcester nel Massachusetts!

Pietro -             Sì, è vero. È che confondo sempre l’Iowa con il Massachussets!

(Sfuma la musica)

Peter -             Ehi, pa’, capisco che da quando è morta ma’ hai dovuto allevare me e i miei otto fratelli: Orson, John, Jimmy, Henry, Joshua, Bob, e Matt.

Charlton -         …e Ricky

Peter -             … e Ricky. E so che è stata dura per un uomo solo; ma tu non ti sei mai comportato bene con me, solo perché ero il più piccolo…

Charlton -         Ma chi stracavolo se ne frega se sei il più piccolo! Sei solo una merda di cowboy! Ecco quello che sei e che rimarrai! E spiegami dove diavolo hai imparato a rivolgerti in questo modo a tuo padre? Figlio degenere! (Gli dà uno schiaffo)

Gianni -            Madonna che legnata!

Celestino -         Ha fatto bene! Così si raddrizzano i figli! Legnate e acqua fresca!

Charlton -         Io, sottospecie di cowboy venuto male, mi sono sempre comportato bene con tutti voi!

Peter -             (Ironico) Sì, certo! E ci hai sempre lasciato il segno!

Charlton -         Perché è così che si raddrizzano i figli!

Celestino -         Visto?? Bravo! Così si parla!

Peter -             Pensaci, pa’, dopo che avrò lasciato Ottumwa, qui nell’Iowa, e sarò a New York, a mille miglia da te e dai tuoi modi maneschi…

Charlton -         (Lo interrompe) Perché? Hai intenzione di lasciare Ottumwa e l’Iowa?

Peter -             Sì, pa’. È la mia vita e… credimi, pa’, non sentirò la mancanza degli ululati dei coyote e della sconfinata prateria irta di cactus, né tanto meno di queste montagne dalle rocce dure come il tuo animo e come le tue… carezze! Addio, pa’!

(Musica) (7)

Gianni -            (Alludendo a Celestino) Già, alla fine si ritrovano così, i vecchi dal carattere difficile, irascibile, collerico, iracondo, irritabile, eccetera, una volta che i figli sono cresciuti.

Celestino -         Qui non c’è nessuno che ha bisogno dei suoi commenti sbrindellati.

Gianni -            Potrebbe capitare anche a lei…

Celestino -         (Collerico) Ma che diavolo vuole da me?

Gianni -            Visto che lei fa commenti ad alta voce al cinema, li faccio anch’io!

Celestino -         (C.s.) Mi fa seguire questa merda di film, sì o no?

Gianni -            Prego, si confronti pure! (Sarcastico) Silenzio in sala!

Lamberto -        Ognuno ha le sue magagne, eh?

Gigliola -           Prego?

Lamberto -        Pensi che ce l’abbia con te? Mi rivolgevo al signore!

Gigliola -           Eh, giusto al Signore ti devi rivolgere, tu!

Egidio -             Dai, Gigliola, non agitarti.

Lamberto -        Siamo già passati al tu, là davanti?

Gigliola -           Scusalo, Egidio, è sempre stato un tipo geloso, anche se lui non ne ha mai avuto motivo… lui!

(La musica sfuma)

Elaine -             Ma dimmi, Peter, hai lasciato solo tuo padre e i tuoi otto fratelli, a Ottumwa nell’Iowa, o anche qualcun altro?

Pietro -             È finito il flashback…

Elettra -            Così sembra.

Peter -             Intendi dire… una ragazza? Beh, avevo un’amica, laggiù, era separata, una donna forte, tutta d’un pezzo e con lei era nata una certa simpatia.

Elaine -             Capisco.

Egidio -             (A Gigliola) Nemmeno un popcorn…?

Gigliola -           Giusto uno, grazie.

Peter -             … già, ma poi mi sono accorto che loro, nonostante la separazione, si amavano ancora e alla fine tornarono insieme. Mah, in fondo ne fui contento.

Elaine -             Fantastico.

Peter -             Sì, anche se il loro riappacificamento non fu tutte rose e fiori.

Elaine -             Come in tutte le coppie.

Peter -             Certo. L’ultima volta che mi scrisse dal penitenziario di Des Moines mi disse che gli aveva sparato 22 colpi ma che il litigio era nato per futili motivi.

Lamberto -        (Ad alta voce) Per futili motivi…!

Gigliola –           (C.s.) Il tuo cervello, è futile!

Celestino -         Sssssst!

Elaine -             Occorre sempre comprensione, nella coppia.

Peter -             Certo, comprensione, tolleranza e soprattutto… amore.

Elaine -             Sì, certo… amore.

Pietro -             (Ad Elettra) Hai detto qualcosa?

Elettra -            No.

Pietro -             Ah.

(Musica romantica di sottofondo) (8)

Peter -             Elaine…

Elaine -             Peter…

Gianni -            Oooh! Finalmente una scena d’amore!

(Breve pausa in cui si sente solo la musica. Si nota l’imbarazzo di Pietro che tossisce e di Elettra che si soffia il naso non sapendo dove guardare, mentre tutti gli altri che hanno gli occhi fissi allo schermo, solo la coppia dell’ultima fila continua a baciarsi imperterrita.)

(La musica continua)

Egidio -             (A Gigliola) Preferisci qualcos’altro al posto dei popcorn…?

(Lamberto, sospettoso, si alza e torna a sedersi vicino a Gigliola che risulta, ora, tra Lamberto ed Egidio)

Gigliola -           (A Lamberto) E tu…?

Lamberto -        Da lì dietro non vedevo bene.

Egidio -             Allora perché non va più avanti?

Lamberto -        Ma chi è lei che si mette in mezzo fra marito e moglie??

Egidio -             Guardi che è sua moglie ad essere in mezzo! Fra me e lei!

Celestino -         Ma porcaccia di quella puttana! Volete smetterla??

Gianni -            (C.s.)… volete smetterla?

Peter -             Oh, Elaine… (Sospiri)

Elaine -             Oh, Peter… (Sospiri)

Peter -             (Sottovoce) Che cosa ti ha spinto ad accettarmi con te, in questo loft?

Elaine -             (C.s.) Il destino?

Peter -             (C.s.) Se è lui, è un destino meraviglioso!

Elaine -             (C.s.) Oh, Peter!

Gianni -            Però… che corpo!

Celestino -         Silenzio in sala!!!

Gianni -            (C.s.)… in sala!

Celestino -         Lei me li sta facendo girare a frullatore!

Gianni -            Per così poco?? Ho fatto solo un commento estetico!

Celestino -         Se li infili dove dico io, i suoi commenti estetici!

Gianni -            (Allusivo) Non vuole essere disturbato, in certi momenti, eh??

Celestino -         Ma mi faccia il piacere!

(La musica sfuma)

Elaine -             (Entusiasta) Sai una cosa, Jill?

Jill -                 Dimmi, Elaine.

Elaine -             Voglio dirlo solo a te perché sei la mia migliore amica!

Jill -                 Confidati, piccola mia.

Elaine -             Ecco, Jill: mi è successa una cosa straordinaria! Ho incontrato un uomo meraviglioso!

Jill -                 Fantastico!

Gigliola -           Beata te!

Elaine -             Sai l’annuncio che mi consigliasti di mettere sul giornale??

Jill -                 Sìì?

Elaine -             Beh, dovresti vedere chi mi è capitato! Si chiama Peter, (All’unisono con Pietro ed Elettra) è dell’Iowa.

Elettra -            È dell’Iowa.

Pietro -             È dell’Iowa.

Jill -                 Wow!

Elaine -             È alto, biondo, intelligente, divertente…

Jill -                 Il contrario del mio Bert!

Gigliola -           Assicurati che sia anche scapolo, fanciulla!

Elaine -             Sai, non vede l’ora di trasferirsi definitivamente nel mio loft!

Jill -                 Ma è meraviglioso!

Pietro -             Immagino sia una cosa carina vivere così… ma non in un loft!

Elettra -            Perché no? A me piaccion i loft.

Pietro -             Ah. A me, invece, piacerebbe vivere in una casetta in… in due… due persone che… cioè che vivono in due in una casetta di campagna. Dev’essere bello, no?

Elettra -            Mah, non mi piace la campagna, poi dipende con chi vai ad abitare.

Pietro -             Beh, se quel qualcuno fosse alto, biondo, intelligente, divertente e Iowanes… Iowanian… cioè dell’Iowa non avresti problemi, proprio come Elaine.

Elettra -            Ma Pietro, quello è un film, le cose nella realtà non succedono in questo modo, non si va a vivere insieme così, in un loft appena conosciuti! Non esiste il colpo di fulmine!

Elaine -             Sai, Jill, è stato un vero colpo di fulmine! Uno sguardo ed entrambi avevamo già capito tutto! Non posso pensare che al mondo esistano persone così aride, squallide e meschine… da non poterci credere! Che tristezza!

Pietro -             (Ad Elettra, che ad oggi aggettivo si è sprofondata sempre più nella poltroncina) Non te la prendere, Elaine è fatta così.

Elaine -             A te come va con Bert?

Jill -                 Oh, Elaine! Quello con Bert non è un vero rapporto ma una missione che devo svolgere per mettere a prova la mia capacità di perdonare la sua collezione di tradimenti… finché non mi stancherò definitivamente!

Gigliola -           Parole sante!

(Musica) (9)

Pietro -             New York sotto la neve!

Elettra -            Sì, la temperatura di New York può raggiungere una minima di 20 gradi sotto zero.

Pietro -             Ah.

Egidio -             (A Gigliola) Molto romantico!

Gigliola -           (Allusiva) Da molto tempo mi sfugge il significato di questa parola!

Pietro -             (Seguendo il film, sempre con la testa verso l’alto) Hyde Park!

Elettra -            (Idem. Lo corregge) Central Park.

Pietro -             Eh?

Elettra -            Questo è Central Park, Hyde Park è a Londra.

Pietro -             Ne sei sicura?

Elettra -            Certo! L’ho visto!

Pietro -             Central Park?

Elettra -            No, Hyde Park.

Pietro -             Ah, sei stata a New York?

Elettra -            No, a Londra.

Pietro -             Ah, e hai visto…

Elettra -            Hyde Park!

Pietro -             Ne sei sicura?

Elettra -            Certo! Se ti dico che ci sono stata…!

Pietro -             Dove?

Elettra -            Al Central Park! Cioè, volevo dire: a Hyde Park!

Pietro -             Non è che ti confondi fra Central Park e Hyde Park?

Elettra -            No, no!

(La musica continua)

Peter -             … Ne sei sicura?

Elaine -             Oh, sì, Peter! È meraviglioso! Se potessi… resterei sempre qui con te al Central Park!

Pietro -             … Ecco!

Elaine -             (Ad alta voce, entusiasta) Guarda, Peter!

Celestino -         (Ad alta voce) Ehi! Hanno inquadrato una pantegana!

Elaine -             (Ad alta voce) C’è uno scoiattolino!

Gianni -            Ognuno vede le cose secondo i propri occhi!

Jadon -             Ehi! Guarda chi si vede! Ciao, Elaine!! Ti ricordi di me? Sarei dovuto essere il tuo coinquilino ma…

Elaine -             Sì, ricordo, ehm, Peter, questo è…

Jadon -             Carpenter, Jadon Carpenter, piacere!

Peter -             Piacere.

Jadon -             Sigaretta…?

Peter -             No, grazie.

Gianni -            Perseverante…

Elaine -             Bene, ora noi dobbiamo andare…

Jadon -             Capisco…

Gigliola -           Meno male…!

Jadon -             Dovesse liberarsi il tuo loft, un giorno, fammelo sapere! Arrivederci!

Elaine -             Era uno che…

Peter -             Sì. ho capito… È uno che aveva letto il tuo annuncio. Vogliamo tornare a casa? È molto freddo qui.

Elaine -             Sì, hai ragione, è un posto fantastico, qui, ma è tanto freddo e staremo molto meglio al caldo nel nostro loft!

Peter -             (Malinconico) Già, il nostro loft…

Elaine -             Ma che hai, amore? Hai cambiato improvvisamente umore!

Peter -             Che vuoi che ci sia, Elaine?

Elaine -             Non so, improvvisamente non mi sembri più tu! È a causa di quell’individuo…?

Peter -             No, no, Elaine, è solo qualche malinconico pensiero che mi ha attraversato la mente come le nuvole che attraversano il cielo quando minaccia pioggia sulle praterie dell’Iowa.

Elaine -             Ne vuoi parlare?

Peter -             Sei bellissima, Elaine.

Elaine -             Ti voglio bene, Peter.

Gianni -            (Ad alta voce) Bacio! Bacio!

Celestino -         Silenzio!

Gianni -            (Imitandolo)… in sala!

Pietro -             (Ad Elettra) Hai detto qualcosa?

Elettra -            No, niente.

Pietro -             Mi era sembrato.

(Si accende la luce piena sul palco e si spegne il fascio di luce della saletta di proiezione. Sia Egidio che Lamberto vengono sorpresi con una mano dentro al sacchetto di popcorn tenuto da Gigliola, Gianni, blandamente, toglie le gambe dallo schienale della poltrona davanti. La giovane coppia non si scompone e continua a baciarsi)

Celestino -         (Riaprendo il suo giornale) Che cagata di film!

(La musica lentamente sfuma)

Sipario

Fine del primo atto


Secondo atto

(C’è ancora la luce dell’intervallo)

Gianni -            Certo che… se ne vedono di tutti i colori!

Celestino -         Ma che cavolo di film sta guardando, lei? Ci sono un uomo e una donna che si incontrano e si mettono a vivere insieme in quella merda di scantinato! Tutto qui!

Gianni -            Non stavo parlando del film, mi riferivo a quello che succede qui in sala!

Celestino -         Allora? Cosa vuole dire?

Gianni -            Voglio dire che a volte è molto più interessante quello che capita agli spettatori di quello che combinano nella pellicola!

Lamberto -        Cosa intende dire, lei, che stiamo dando spettacolo?

Celestino -         Quindi lei oltre che a frantumare i cosiddetti è anche un acuto osservatore!

Gianni -            Sì, mi piace osservare come si comportano le persone. Loro tre, per esempio…

Lamberto -        Loro tre chi?!

Gianni -            (Accennando col capo a Lamberto, Gigliola ed Egidio)… Sono un classico: il sempreverde triangolo amoroso: il farfallone, la trascurata, l’altro che offre premuroso i popcorn…

Lamberto -        Senta un po’, lei…!

Gianni -            Dal momento che mette in piazza gli affari suoi, poi non si può lamentare se qualcuno si azzarda a commentare! (Continua, rivolto a Celestino) Poi ci sono quei due ragazzi…

(I due ragazzi sul fondo si staccano per un attimo e guardano Gianni incuriositi, credendo che il commento fosse rivolto a loro, poi tornano a baciarsi)

Gianni -            Sicuramente è la prima volta che escono insieme. Lui l’ha portata al cinema perché il cinema è galeotto, tant’è vero che sono venuti a vedere una storia d’amore. Guardi com’è in imbarazzo lui, non fa altro che gaffe, parla a vanvera…

Elettra -            (Girandosi verso Gianni) Anche se fosse non capisco cosa lei ci trovi da ridire!

Pietro -             (Facendosi coraggio)… da ridire!

Gianni -            La mia era solo una considerazione, vi ho notato perché siete a metà strada tra quei due in fondo sala e la coppia sposata!

Pietro -             Non è vero, noi siamo in seconda fila!

Elettra -            Era in senso metaforico, Pietro.

Pietro -             Ah.

Gianni -            Che vi dicevo? È talmente goffo che…

Elettra -            Che, cosa?! Forse non se lo ricorda, ma come si sentiva lei la prima volta che ha invitato fuori una ragazza?

Gianni -            Non saprei, ne ho avute tante…!

Elettra -            Difficile a credersi, sa?

Gianni -            Tutto pepe, eh, la fanciulla?

Celestino -         (Sarcastico) Che fortuna avere uno psicologo in sala!

Gianni -            Non serve mica uno psicologo per capire che un vecchio dal carattere difficile, irascibile, collerico e solo ha bisogno di riempire le ore venendo al cinema! E perché no, a vedere una storia d’amore, così diversa da quello che è il suo essere!

Celestino -         Ma chi si crede di essere, lei?!

Gianni -            Ho colto nel segno, eh? Non dev’essere piacevole essere messi di fronte alla verità!

Celestino -         Se proprio vuole a saperlo, io sono venuto al cinema semplicemente perché… ehm… perché un cinefilo serio deve vedere tutto, anche le porcate come questo film qua!

Gianni -            Se lo dice lei…

Celestino -         Ma guarda te se io devo pagare uno straccio di biglietto per sentirmi dire cosa devo fare! (Rivolto alla saletta di proiezione) Ricomincia ‘sto film dei miei cosiddetti??!

Gigliola -           Sono venuta al cinema per stare tranquilla e invece mi ritrovo nel bel mezzo di una terapia di gruppo!

Egidio -             Non ti agitare, Gigliola, prenditi altri due popcorn!

Gigliola -           Ma andate al diavolo, te, i popcorn, Lamberto, mia cugina e… gli psicologi da strapazzo! (Si alza e va a sedersi su una poltrona di prima fila, lontana dai due, assumendo la stessa posizione di Pietro ed Elettra: con lo sguardo verso l’alto).

Lamberto -        (A Egidio)Ha visto cos’ha combinato?

Egidio -             Io?!

Lamberto -        Sì, lei! È una cosa ributtante approfittare dei dissidi di una coppia per… per… ma mia moglie non è quello che lei pensa!

Egidio -             Io non penso niente, di sua moglie. Faccia pure come le pare! (Si alza e va a sedersi nella fila di Celestino a qualche poltrona da lui)

Gianni -            Vedete come un triangolo non quadra mai??

Celestino -         Si intende anche di geometria?

Gianni -            Beh, riesco a distinguere un acuto da… un ottuso!

(La luce si spegne, musica (10), si accende il fascio di luce che proviene dalla saletta di proiezione, i volti degli spettatori vengono illuminati solo dalla luce dello schermo. Gianni si stravacca di nuovo con le gambe sulla spalliera della poltrona davanti.)

Celestino -          (Richiudendo il giornale) Oh, era ora!! (La musica sfuma)

Peter -             (Parla al telefono col fratello) Sì, John, capisco che è anche mio padre ma io vivo ormai a New York.

John -              (All’altro capo del filo) Ascolta, Peter: Conosco il difficile rapporto che c’è sempre stato fra te e pa’ ma di fronte al male non credi sia meglio dimenticare il suo carattere e… cercare di perdonare?

Peter -             È molto grave?

John -              (All’altro capo del filo) Abbastanza, direi. Sai: mi ha sussurrato di dirti che ti vuole bene.

Peter -             Capisco. Già, solo ora che si sente fragile, debole, fiacco, indifeso, vulnerabile e malato riesce a dire che ci vuole bene! Sono comportamenti, quelli di pa’, che si dovrebbero cambiare quando si è più giovani, non quando si ha paura di morire!

John -              (All’altro capo del filo) Lascia perdere le ripicche, Peter, fallo per tutti noi. Fallo per Orson, per Jimmy, per Henry, per Joshua, per Bob, per Matt e per me.

Peter -             E per Ricky.

John -              E per Ricky.

Peter -             Sì, ok, ok, John, verrò là e mi comporterò con pa’ come lui non si è mai comportato con me. A presto. (Chiude)

Gianni -            Già, a volte capita che qualcuno si prenda cura dei vecchi anche se si sono comportati male! (Alzando la voce, con tono allusivo, per farsi sentire da Celestino) Ma non sempre!

Elaine -             (Euforica) Ciao, Peter.

Peter -             Elaine…

Elaine -             Devo parlarti, Peter! È successa una cosa meravigliosa! Il giornale per cui scrivo ha deciso di mandarmi in Europa! A Parigi! Sarò corrispondente dalla Francia! Non è fantastico??

Peter -             Oh, sì, è fantastico, Elaine.

Elaine -             Tu, naturalmente, verrai con me! A Parigi troverai sicuramente un lavoro che ti soddisferà!

Peter. -            Elaine…

Elaine -             Che c’è, Peter?

Peter -             Anch’io devo parlarti, ma la mia novità non è così meravigliosa come la tua.

Egidio -             Ahia!

Elaine -             Ok, ok, Peter, dimmelo: (Sotto choc) ti sei stancato di me!

Peter -             No, è che…

Elaine -             (C.s.) Dimmelo! Ti sei stancato di me!

Peter -             No, è che…

Elaine -             (Incalzante. C.s.) Oh Peter! Ti sei stancato di me!!

Peter -             No, è che…

Elaine -             (Incalzante. C.s.) Ti sei stancato…

Peter -             (Grida) Elaine!

Elaine -             … di me!

Peter -             No, è che…

Elaine -             Peter…

Peter -             Zitta! Il fatto è che… devo tornare a Ottumwa, nell’Iowa. Mio padre è molto malato e tramite i miei fratelli chiede insistentemente di me.

Elaine -             Oh, Peter! Perché non me l’hai detto subito? E tu tornerai da tuo padre, a Ottumwa nell’Iowa? Dopo tutto quello che lui ti ha fatto per una vita?

Peter -             Già, ora che non è più l’uomo forte, duro, deciso, ferreo, granitico, impetuoso, energico e gagliardo di una volta sta perdendo tutta la sua arroganza, tutta la sua aggressività, tutta la sua tracotanza, tutta la sua prepotenza, tutta la sua violenza e… chiede aiuto.

Elaine -             Capisco, Peter, E tu… tornerai laggiù.

Peter -             Devo, Elaine, devo, nonostante tutto.

Elaine -             Peter Parker…

Peter -             Elaine Lowry…

(Musica) (11)

Gianni -            Già, anche i vecchi cambiano quando si ritrovano soli e… indifesi!

Celestino -         (Tossisce, imbarazzato)

Lamberto -        Stanno facendo l’amore per l’ultima volta.

Gigliola -           Perché nonostante tutto, fra loro c’è amore!

Lamberto -        Cosa vuoi dire?

Celestino -         Silenzio, per cortesia!

Pietro -             (Con uno slancio che subito si spegne) Elettra…

Elettra -            Sì?

Pietro -             Niente, te lo dico dopo. (La musica sfuma)

Elaine -             Sarà una delle tue ultime notti, qui nel loft?

Peter -             Viste le circostanze, temo di sì, Elaine.

Elaine -             Come vorrei che questo non fosse un semplice loft ma un’isola, la nostra isola di 148 mq: un luogo meraviglioso fuori dallo spazio e dal tempo!

Peter -             Invece tu andrai a Parigi, in Francia, Elaine, ed io… a Ottumwa…

Elaine -             (All’unisono con Pietro ed Elettra) …nell’Iowa.

Pietro -             …nell’Iowa.

Elettra -            …nell’Iowa.

Peter -             Sì, devo farlo, Elaine.

Elaine -             Ci incontreremo ancora, Peter?

Peter -             Temo di no. Vedi: siamo due persone troppo diverse, noi due: tu sei una giornalista d’assalto, hai una tua carriera che ti porta in giro per il mondo. Questa è la tua vita. Io invece sono rimasto quello di sempre: un cowboy dell’Iowa, dèdito alle mandrie e ai raccolti… ed è la mia vita.

(Musica struggente) (12)

(Lamberto si alza lentamente e va a sedersi vicino a Gigliola che si sposta subito di un posto)

Lamberto -        (Si sposta anche lui, per tornare vicino a lei) Tesoro ti prego, facciamo pace, dai!

Gigliola -           (Si sposta di un posto) Adesso vuoi fare pace, eh?

Lamberto -        (La segue) Non ho capito cosa c’è di male in questo!

Gigliola -           (Si sposta di un posto) Tu! Tu sei la parte malsana della nostra relazione!

Lamberto -        (La segue) Ma Gigliola, aspetta!

Gigliola -           (Essendo finite le poltrone, si alza) Vado in bagno!

Lamberto – Ma perché, Gigliola?

Gigliola -           Ho le mie necessità!

Lamberto -        Ognuno ha le proprie necessità ma esiste anche il perdono!

Gigliola -           Stavo parlando di necessità fisiologiche, Lamberto!

Lamberto -        Ah, scusami. Fai pure (Gigliola esce. La musica sfuma)

(Effetto aeroporto) (13)

Speaker -         The flight AA723 to Des Moines, Iowa, will be boarding at gate 9.

(Rumore di aereo in partenza) (14)

Peter -             Addio, Elaine.

Elaine -             Addio, tesoro.

(Rumore di aereo in partenza) (15)

(Pietro si asciuga furtivamente una lacrima, la coppia dell’ultima fila si distrae un attimo guardando la scena dell’aeroporto poi torna a baciarsi, Celestino tossisce, imbarazzato. Gigliola rientra e resta in piedi in fondo alla sala. Musica struggente) (16).

Pietro -             È partito davvero!

Celestino -         Peter ha un padre fortunato!

Gianni -            Nonostante tutto!

(Gigliola va a sedersi in penultima fila)

Egidio -             Accidenti, ho finito i popcorn!

(Lamberto si alza furtivamente ed esce)

Pietro -             (Ad Elettra) Pensi che si rivedranno?

Elettra -            Dipende.

Pietro -             Da cosa?

Elettra -            Se entrambi lo vogliono… succederà; ma devono volerlo tutti e due.

Pietro -             È giusto.

(La musica sfuma)

Charlton -         Grazie di essere tornato, Peter.

Peter -             Sono sempre tuo figlio, pa’.

Charlton -         Allora ti ho cresciuto bene.

Peter -             No, pa’, mi sono cresciuto bene da solo.

Charlton -         Resta qui, Peter, il tuo posto è questo; solo tu hai la stoffa del cow boy.

Peter -             Solo ora me lo riconosci. Ora riesci finalmente a dirmelo, pa’, dopo più di vent’anni!

Gianni -            Non è mai troppo tardi!

(Lamberto rientra con un sacchetto di patatine e furtivamente va a sedersi vicino a Gigliola).

Lamberto -        Patatine…?

Gigliola -           Credi di potermi comprare con delle patatine?

Lamberto -        Preferivi i popcorn?

Gigliola -           Non essere stupido, Lamberto.

Lamberto -        Non ti sposti più? Sei stanca di tenermi lontano?

Gigliola -           Ho visto il film da ogni angolazione possibile. Mi hai preso per sfinimento!

Lamberto – (Con fare insinuante) È una tattica anche questa.

Gigliola -           E ti senti un grande stratega?

Celestino – (Gentilmente) Per cortesia, potreste parlare più piano?

Gigliola -           (Più piano) E ti senti un grande stratega?

Lamberto -        (C.s.) Sì.

Gigliola -           (C.s.) Illuso.

Charlton -         Vai alla finestra, Peter, guarda: oltre il nostro ranch c’è la prateria, (All’unisono con tutt gli spettatori) irta di cactus…

Tutti -               …irta di cactus.

Charlton -         … che arriva fin laggiù, ai piedi delle montagne, quelle montagne che tu conosci come le tue tasche. Sai che è tutto tuo. Questa è la tua prateria, la tua libertà, la tua vita, Peter.

Pietro -             A me piacerebbe vivere nella prateria! (Ad Elettra) A te?

Elettra -            No.

Pietro -             Ah.

Peter -             Sì, pa’, in fondo sono sempre stato un cowboy. A New York mi mancava tutto questo, ma ora mi manca…

Lamberto -        Gli manca!

Charlton -         Chi ti manca, qualche bambola di New York?

Peter -             Non è di New York, è di Worcester, nel Massachusetts.

Charlton -         Perché non l’hai portata con te a Ottumwa nell’Iowa?

Peter –             Perché non è stato possibile, pa’. Se n’è andata.

Charlton -         Se se n’è andata significa che non provava niente per te.

Peter -             Dannazione…

(Musica) (17)

Pietro -             Pensi che abbia ragione suo padre? Che Elaine non ami davvero Peter?

Elettra -            Beh, non lo so, di sicuro ha preferito il lavoro a lui.

Pietro -             Tu cosa avresti fatto al posto suo?

Elettra -            Dipende.

Pietro –            Da cosa?

Elettra -            Dipende da chi lascio e per quale lavoro.

Pietro -             Beh, se è vero amore non si sta a guardare certe cose.

Elettra -            Perché, tu al posto di Elaine cos’avresti fatto?

Pietro -             Io sarei Peter, al massimo. Tu saresti Elaine!

Elettra -            (Alzandosi) Beh, forse per Peter lo farei.

Pietro -             (Guardando da un’altra parte) E per Pietro?

Elettra -            (Che non ha sentito, si avvia) Vado in bagno.

Pietro -             (Tra sé, con un gesto di stizza) Porca puttana! Proprio adesso??

(Elettra esce. Musica parigina) (18)

Elaine -             Che cos’è questa musica?

Jill -                 Non ti piace? L’ho messa apposta per te, per prepararti al tuo soggiorno parigino!

Bert -               Ma il CD l’ho dato io, a Jill!

Jill -                 Bert! Non ti smentisci mai!

Elaine -             Non litigate! Vi ringrazio entrambi, siete davvero degli amici. Avrò certamente bisogno di cose come questa per ambientarmi, anche se non so se basteranno.

Jill -                 Perché dici così?

Elaine -             Lo sai benissimo, Jill.

Jill -                 Elaine!! Non mi dirai che pensi ancora a quel Peter dell’Iowa?!

Bert -               Certo che ci pensa ancora! Uomini come noi non si dimenticano facilmente! (A Elaine) Ti vado a preparare un drink, Elaine?

Elaine -             Sì, grazie, Bert. (A Jill) Sai una cosa, Jill? La storia con Peter, benché molto breve, è stata troppo importante per essere dimenticata così in fretta. Anche tu sai come è difficile scacciare dalla mente e dal cuore la persona che ami.

Jill -                 Stai alludendo a Bert, vero? Sì, hai ragione, perché nonostante tutto lo amo davvero, accidenti a lui! Ma ora tu devi pensare al tuo lavoro e Parigi, credimi, sarà un’esperienza meravigliosa!

Elaine -             Forse hai ragione, Jill, È il mio lavoro, questo, la mia vita; è un treno che non posso perdere.

Pietro -             (Tra sé) Come si fa ad andare in treno dall’America fino in Francia??

Gianni -            (A Pietro, ad alta voce) È una metafora, quella di Elaine!

Pietro -             Ah, grazie.

Jill -                 Quando partirai?

Elaine -             Lunedì, Jill, partirò lunedì.

(La musica parigina sfuma)

Lamberto -        Separarsi è davvero una cosa orribile, soprattutto quando dipende da fattori esterni.

Gigliola -           Già, hai ragione.

Lamberto -        Per separarsi bisognerebbe avere delle motivazioni davvero molto serie.

Gigliola -           Sì, suppongo di sì.

Lamberto -        Perché poi magari, a cose fatte, uno si pente di certe decisioni… non credi?

Gigliola -           Lamberto, stai parlando del film, vero?

Lamberto -        Patatine, Gigliola?

(Effetto aeroporto) (19)

Speaker -         The flight AA482 to Paris, France, will be boarding at gate 5.

(Musica western) (20)

Peter -             John! Porto fuori la mandria! Tornerò al tramonto, quando il sole arrosserà questa prateria…!

Tutti -               … irta di cactus!

(Effetto aeroporto) (21)

Speaker -         Last announcement: the flight AA482 to Paris, France, will be boarding at gate 5.

(Effetto aereo che parte e Musica western in sottofondo) (22)

Peter -             Se pa’ ha bisogno di qualcosa, pensaci tu, d’accordo? A stasera! (Tra sé) Dannazione!Mi dispiace, Elaine, che tu sia così lontana.

(Elettra rientra e torna a sedersi)

Elettra -            Cosa mi sono persa?

Pietro -             Beh, Jill ha saputo che Elaine sarebbe partita per Parigi e l’ha invitata a casa sua, poi… poi le ha consigliato di pensare alla carriera e Elaine in un certo senso le ha dato ragione, poi ha detto che partirà lunedì e alla fine ha detto una… metafora.

Elettra -            Ah. E Peter?

Pietro -             Peter è rimasto nel suo ranch dell’Iowa e nell’ultima scena c’era lui che praticamente portava la mandria fuori e poi si è visto anche l’aeroporto poi di nuovo la prateria irta di cactus e poi di nuovo l’aeroporto.

Elettra -            Poi?

Pietro -             (Guardandola) Poi… sei arrivata tu.

Elettra -            Ah, ok.

Lamberto -        Come sei dolce quando mangi le patatine!

Gigliola -           Non hai mai avuto tante attenzioni per me come oggi.

Lamberto -        Ti dispiace?

Gigliola -           Mi dispiace che tu lo faccia solo per farti perdonare.

Lamberto -        Ti assicuro che sono sincero. Ci sarà un’altra occasione?

Gigliola -           Ma certo! (Guardando lo schermo) In questi film c’è sempre il lieto fine!

Lamberto -        E nella realtà?

Gigliola -           Dipende dagli attori!

Lamberto -        Prima, Jill, l’amica di Elaine, ha detto: “Hai ragione, perché nonostante tutto… lo amo davvero, accidenti a lui!”

Gigliola -           (Guardando lo schermo) E Elaine ha detto: “La storia con Peter è stata troppo importante per essere dimenticata così in fretta” Accidenti a lei!

(Malinconica musica western) (23)

Peter -             Come avrei voluto condividere con lei questi bei tramonti nella prateria irta di cactus!

(Sfuma la musica western ed inizia una malinconica musica francese) (24)

Elaine -             Non immaginavo che Parigi potesse essere così triste! Passeggiare lungo la Senna senza di lui è come bere champagne in un bicchiere di carta!

Elettra -            Povera Elaine…

Pietro -             Povero Peter…

(Sfuma la musica francese e torna la malinconica musica western) (25)

Peter -             Avremmo cavalcato insieme e le avrei mostrato quanto è meravigliosa la mia terra!

(Sfuma la musica western e torna la malinconica musica francese) (26)

Elaine -             Saremmo andati a cena in qualche ristorantino di Montmartre dove avremmo mangiato “Tartare de thon rouge fin et œuf de caille poché”, “Escalope de foie gras de canard sautée au vin et aux raisins muscats”e sorseggiato Champagne e Chassagne-Montrachet.

Lamberto -        Gigliola?

Gigliola -           Si?

Lamberto -        Come avrei voluto passeggiare con te in bicicletta e condividere i tramonti del nostro bellissimo lungomare!

Gigliola -           Saremmo andati a cena sul molo dove avremmo mangiato “Pesce spada al finocchio selvatico”, “Merluzzo in salsa verde” e sorseggiato Verdicchio e Falanghina.

(Sfuma la malinconica musica francese)

John -              (Grida) Peter!! Torna al ranch!

Peter -             (C.s.) Che c’è, John? Sta male pa’??

John -              (C.s.) No, Orson mi ha riferito che Jimmy gli ha detto che Henry ha saputo da Joshua che Bob è stato avvertito da Matt che Ricky è con una pupa che chiede di te!

Peter -             (C.s.) È Dorothy?

John -              (C.s.) No!

Peter -             (C.s.) Susan?

John -              (C.s.) No!

Peter -             (C.s.) Meggy?

Gianni -            Però, questo Peter…!

John -              (C.s.) No! Non la conosco! Ha un accento… come se venisse da Worcester nel Massachusetts!

(Musica, effetto cavallo al galoppo, la musica si fa romantica) (27)

Elaine -             (Grida) Peter!!

Peter -             (Grida) Elaine!!

Gigliola -           Lamberto…

Lamberto -        Gigliola… abbiamo fatto bene a venire al cinema!

Gigliola -           L’idea è stata mia.

Lamberto -        Ma io sono stato costante, tenace e perseverante.

Gigliola -           Devo ammetterlo. Probabilmente anche la mia è una missione che devo svolgere per mettere a prova la mia capacità di perdonare.

Elaine -             Peter…

Peter -             Elaine…

(Continua la musica di sottofondo)

Lamberto -        Gigliola…

Gigliola -           Lamberto…

(Lamberto e Gigliola si abbracciano e si baciano insieme alla coppia dell’ultima fila che non ha mai smesso)

Pietro -             Elettra…

Elettra -            Pietro…

Pietro -             Si?

Elettra -            Mi hai chiamata tu…

Pietro -             Sai, in fondo mi potrebbe anche piacere vivere in un loft…

Elettra –           Io invece potrei anche abituarmi a vivere nella prateria, cioè… in campagna.

Pietro -             Potremmo sempre arredare un loft in campagna.

Elettra -            O una casetta con giardino in pieno centro.

Pietro -             L’importante è che… ci sia tu.

Elettra -            … e tu.

(Pietro le mette un braccio attorno al collo e teneramente si baciano)

Celestino -         Beh, fanno sempre un certo effetto, questi film.

Gianni -            Già, li critichiamo tanto ma poi… (Indicando le coppie con un cenno del capo) li guardiamo e ci lasciamo coinvolgere.

Celestino -         Eh, sì, è la natura!

Egidio -             Questo succede solo alle persone influenzabili.

Gianni -            Lei invece non si fa influenzare e mira dritto al sodo, eh?

Egidio -             Seguo il mio istinto.

Gianni -            Certo, lei non ha scrupoli di alcun genere.

Egidio -             Semplicemente non mi lascio sfuggire le occasioni.

Gianni -            Quindi lei è uno che tenta sempre di cogliere l’attimo. (A Celestino) Il signore, qui, è uno che coglie molto!

Celestino -         Ah, è un grande…

Egidio -             (Lo interrompe) Ma questa volta non ci sono riuscito.

Gianni -            Già.

(La musica si attenua fino a sfumare)

Peter -             Che cosa è successo?

Elaine -             E me lo chiedi? Parigi era la città più brutta del mondo, senza te.

Peter -             Sai una cosa? Anche la prateria irta di cactus non era mai stata così vuota.

Elaine -             Forse non siamo fatti per città come New York.

Peter -             Non abbiamo imparato a sbucciare la grande mela… Resterai?

Elaine -             Ti amo.

Pietro -             (Guardando Elettra) Anch’io. (La bacia)

Lamberto -        (Guardando Gigliola) Anch’io.

Gigliola -           Anch’io, Lamberto, nonostante tutto.

Gianni -            (Descrive gli ultimi fotogrammi del film) Primo piano dei due…

Egidio -             (C.s.) La macchina si sposta…

Gianni -            (C.s.) Campo lungo…

Celestino -         (C.s.) Panoramica…

(Musica finale) (28)

Lamberto -        (C.s.) Musica finale…

Egidio -             (C.s.) Titoli di coda.

(La musica si alza poi lentamente sfuma. Si accende la luce. La giovane coppia in fondo alla sala si alza ed esce. Pietro ed Elettra restano abbracciati)

Gigliola -           (Alzandosi) Bello…

Lamberto -        (Alzandosi a sua volta) Sì, ma ora andiamo a casa. (Prende Gigliola sotto braccio e si avviano fino ad uscire)

Egidio -             (Riferendosi al giudizio di Gigliola, mentre la guarda uscire) Bello… come si fa a dare un giudizio così generico?

Gianni -            Probabilmente per “bello” la signora ha voluto intendere che il film è riuscito nel suo intento: quello di essere credibile, umano e che con la sua discrezione e chiarezza espositiva ha forse cambiato, o mantenuto inalterato, il corso della sua vita.

Egidio -             Eh! Mi sembra un potere eccessivo, per un film!

Gianni -            (Alzandosi ed uscendo) Chissà…!

Celestino -         (Alzandosi ed uscendo) Già, chissà…!

Egidio -             (Alzandosi ed uscendo) Mah! A me, la vita, non l’ha cambiata affatto.

(Restano solamente Pietro ed Elettra)

Pietro -             Elettra…

Elettra -            … Sì?

Pietro -             Lo riguardiamo?

Elettra -            (Si alza) Sì… ma dall’ultima fila! (Pietro prende Elettra per la mano e la conduce verso i posti in cui c’era la giovane coppia appena uscita, entrambi si siedono e si abbracciano baciandosi)

(Si spegne la luce e si riaccende il fascio di luce proveniente dal proiettore) (Musica iniziale del film) (29)

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