SPONSORS PER UN MANIACO
di Virginia Consoli
Siamo nel classico giardinetto di una cittadina di periferia. Piante e alberelli
qua e là. Una piccola panchina di fronte al pubblico. E’ il crepuscolo. Luci
fioche illuminano il palco. Si odono in sottofondo le note di un blues.
Entra dalla sinistra il tipico maniaco con l’impermeabile. Sogghigna, ha lo
sguardo fisso e un po’ ebete, i capelli in disordine. Ridacchia fra sé e sé. Si
mette di spalle al pubblico, al centro della scena, di fronte alla panchina. E’
pronto ad “esibirsi”.
Si odono, pre-registrate, voci di donne che si imbattono nel maniaco. Ogni volta
che l’uomo sente le voci s’apre il cappotto. Le “voci” non sembrano
particolarmente spaventate. Se possibile, intensificare le luci in concomitanza
con le parole registrate ed abbassarle nei pochi secondi in cui non si sente
nulla, in modo da simulare l’andirivieni che c’è nel parco.
PRIMA VOCE ( registrata. E’ una donna sulla quarantina ) : “ Io sono
un’insegnante, sa...sono abituata a metter voti...Lei si merita un bel 5 - -”
( fa un risolino. Il maniaco ha un moto di stizza )
SECONDE VOCI ( sono due bambine ) : “Uh, guarda lì...un’asticella...un po’
moscia...Dài, che ci giochiamo a freccette !” ( Il maniaco, spaventato, si copre
e scappa via verso destra. Non appena l’intensità delle luci diminuisce,
timidamente rientra. Guarda il pubblico come per dire “Che giornataccia!” )
TERZE VOCI ( sono due adolescenti ) : “Eccolo là...non è quello che vende i
telefonini...il tenente Colombo, con l’impermeabile...” “ Ma va, scema! Non vedi
che ha il terminale scarico ? Ah, ah !” Non fai proprio paura a nessuno! Ah, ah
!”
Queste ultime parole sono proprio una staffilata per il maniaco, che si siede
furioso in un angolo del palcoscenico. Passa qualche istante e il suo sguardo si
illumina, vedendo arrivare da sinistra, stavolta in carne ed ossa, una
vecchietta. Molto miope.
LA VECCHIETTA ( esterrefatta, puntandogli gli occhi addosso, ma distinguendo ben
poco ) : Oh, povero giovanotto... Ma non mi dica... Le hanno rubato i vestiti,
vero? Ah...ma che mondo infame! L’hanno abbandonata qua, con solo l’impermeabile
addosso...eh, già, si vede ad occhio nudo che è di infima qualità, per questo
gliel’hanno lasciato... ma pensa te ! Una brava persona come lei...si vede
subito! ( scrutando bene ) Intelligente... si vede dall’occhio vispo ( Il
maniaco strabuzza gli occhi ) e che fronte spaziosa ( gli scompiglia i capelli.
L’uomo tira via la testa di scatto ) ...il naso volitivo... ( Glielo solletica.
Il maniaco starnutisce) Ecco,vede...se non si rivestirà subito, si buscherà un
raffreddore! E’ proprio una zona malfamata, questa, ma io ci passo lo stesso,
non ho mica paura, sa ! ( Il maniaco fa un gesto come per dire “Tanto chi ti
tocca?” ) Adesso vado ad avvisare subito la polizia ! ( Il maniaco tenta di
bloccarla facendo segno di no vigorosamente) Ma come no, giovanotto? Non si
muova di qui, piuttosto ! Poi la porto a casa mia, così la rivestirò con gli
abiti del mio povero marito, Ninin, che Dio l’abbia in gloria, che aveva proprio
le sue misure... ( aguzza gli occhi)... soprattutto , a quanto vedo, il cavallo
dei pantaloni e il giro del torace... Eh, lei è uno degli ultimi uomini veri
rimasti... non ce ne sono più molti, sa... ! ( Si allontana verso sinistra,
tenendolo d’occhio- per quanto sia consentito alla sua miopia ) Non si muova,
eh, non si muova! ( Esce )
Il maniaco fa un gestaccio all’indirizzo della vecchia e cerca di rassettarsi un
po’. E’ decisamente provato.
Entra all’improvviso, dalla destra, una giovane donna sulla trentina che indossa
un tailleur molto elegante. Ha i capelli raccolti in uno chignon, porta
occhialini e valigetta 24 ore, con un’aria molto da “professionista”. Quasi
meccanicamente, debolmente e con poca fiducia, il maniaco si “esibisce”. La
donna mostra un vago interesse per quello che vede, poi ne approfitta subito per
quello che aveva in mente.
LA DONNA ( con piglio sicuro ) Buonasera e Lei, caro Utente. Io sono Marina
dell’Assicurazione “Io lavoro...e penso a te”...sicuramente, Lei avrà sentito
parlare di noi...! (Il maniaco scuote la testa, facendo segno di no. La ragazza
incalza ) No?! Beh, poco male. Io sono qua apposta. Ha mai pensato di intitolare
una polizza al Suo...ehm... ( guarda verso il basso ) “migliore amico” ? ( Il
maniaco fa di nuovo segno di no. La ragazza è costernata ) Ma come no ?! Tutti
gli strumenti di lavoro vanno assicurati, caro il mio signore ! Mi fa specie che
una persona previdente e intelligente come Lei...si vede dall’occhio vispo,
eh...non ci abbia mai pensato ! Con tutte le offerte vantaggiosissime che la
nostra Assicurazione Le propone, non avrà di che preoccuparsi ! Che diamine! Le
dive si assicurano le gambe e i seni, i musicisti i loro strumenti, i tassisti
le loro macchine... e Lei no ? Ma perché Voi Utenti vi discriminate da soli ? Ci
siamo qua noi, pronti a servirVi come volete ! Ma Lei...
( insinuante ) ha mai pensato ai rischi che corre col Suo mestiere? ( Il maniaco
fa un’espressione sgomenta, cercando conforto verso il pubblico. Meccanicamente
fa segno di no. La donna fa finta di scandalizzarsi di nuovo ) Ma è
incredibile...incredibile...se non ci fossimo noi, pronti a metterci al Vostro
servizio, come fareste? Ah, che bambinoni...bambinoni disattenti ! Ha mai
pensato che potrebbe passare qualche cane inferocito ed azzannarLa ? ( L’uomo
sbarra gli occhi e si protegge il basso ventre con le mani, chiudendosi nel suo
impermeabile) O un micione dalle unghie affilate ? ( Il maniaco si ripiega su di
sé ) O un rattone di fogna, che si papperebbe un gatto...e magari qualcos’altro
che non nomino, in un sol boccone ? O la siringa di qualche drogato ? ( Il
maniaco è raggomitolato su se stesso, è diventato una palla informe ) E non ha
mai considerato il fatto che, da un giorno all’altro, potrebbe arrivare un altro
maniaco, magari più dotato di Lei, e potrebbe farLe concorrenza sleale ? Senza
contare tutti gli extracomunitari che vengono a portarci via anche questo
lavoro... ( parla un po’ più sottovoce)...non vorrei sembrarLe spregiudicata, ma
pare che, secondo i più recenti sondaggi, la pelle scura tira molto in questi
campi, eh... soprattutto fra le casalinghe un po’ annoiate, di cui l’Italia è
piena... A tal proposito, per evitare questi problemi di sovraffollamento da
immigrazione, se Lei accetterà di sottoscrivere la nostra polizza, Le potrei
indicare i nomi di alcuni candidati alle prossime Comunali che, qualora eletti,
faranno il possibile per ovviare a questo inconveniente...Siamo anche in
contatto con alcuni scafisti al di là dell’Adriatico, sa... La “Io lavoro...e
penso a te “ ha delle filiali anche dell’estero, ci terrei a precisarlo. (
All’improvviso, cambia tono e diventa dura ) Allora ? Ha riflettuto su quello
che le ho appena detto ? ( Il maniaco è in ginocchio e giunge le mani
all’indirizzo della donna, come per chiedere “Pietà!”. L’assicuratrice è
visibilmente soddisfatta di sé ) Andiamo...mi sa che l’ho convinta... ( Il
maniaco, con le lacrime agli occhi, le fa segno di sì ) Oh, menomale...non è mai
troppo tardi per ravvedersi, caro signore ! ( Prende dalla valigetta dei fogli )
Questi, gentile cliente, sono tutti i fogli della pratica per l’iscrizione alla
“Io lavoro...e penso a te!”. Se avrà la cortesia di compilarli, li potrà portare
al mio ufficio, al seguente indirizzo ( gli dà un bigliettino da visita. Si fa
maliziosa )... magari, Lei può anche venire fuori dai miei orari
d’ufficio...basta una telefonatina precedente... dati...ehm...i suoi
gusti...Chissà, potremo approfondire la nostra conoscenza, visto che Lei è uno
che se ne intende...e neanch’io sono del tutto a digiuno di certi passatempi...
( Il maniaco balza in piedi e torna a sorridere contento) Del resto, non
dobbiamo mica essere solo assicuratrice e cliente, no?
( Il maniaco fa per allungare la mano, ma la donna gliela schiaffeggia. L’uomo
fa un balzo all’indietro ) Ehi, ehi, non anticipiamo di troppo i tempi! Intanto,
Lei mi deve la prima rata della Sua assicurazione per questo mese... Sono 300
euro...
( Il maniaco fa segno di non avere soldi ) Oh, signore...Male, molto male. In
questo caso, Lei dovrà per forza passare dal mio ufficio fuori orario, per
evitarmi delle spiacevoli discussioni con i miei capi...Beh, per dimostrarLe la
disponibilità del nostro Ente, Le lascio ugualmente i fogli per
l’iscrizione...guardi come siamo magnanimi! (Il maniaco sorride con espressione
bovina. La ragazza fa per andarsene, quando si ricorda di un particolare. Estrae
dalla valigetta un foglio con una lista di nomi e la fa vedere all’uomo, il
quale vuole sapere che cosa significhi quel pezzo di carta ) Questa, caro
cliente, è la nostra lista personalizzata di “Sponsors”, diversa a seconda dei
mestieri dei nostri cari assicurati... sì, perché la “Io lavoro...e penso a te”
si occupa di tutto, ma proprio di tutto, eh ! Vista la Sua occupazione, questi
sono gli sponsors che mi sembrano più indicati... ( Il maniaco legge
attentamente. La ragazza sciorina l’elenco ) Questa è un’agenzia che recluta
ragazzine abituate a stare tutto il giorno davanti alla TV...Spettatrici ideali,
quindi... pronte ad ammirarLa in tutto il Suo splendore anche per delle giornate
intere... ( L’uomo è contento ) Questo è un negozio di impermeabili... pare che
ci sia anche quello originale del tenente Colombo ! ( Il maniaco sgrana gli
occhi, ripensando alle ragazzine che lo avevano preso in giro prima ) Cosa c’è,
caro cliente? ( Il maniaco le fa segno di andare avanti ) Ci credo che è
turbato...il Suo impermeabile è ormai logoro...segno, comunque, di un onesto e
assiduo lavoro, costante e proficuo... ma è proprio ora di cambiarlo, sa ? Per
la bisogna, tenga presente, per l’appunto, il negozio di cui sopra... ( La donna
scorre l’ultimo foglio )... e questo, per concludere, è l’indirizzo di
un’associazione di maestre particolarmente esaurite che, non sapendo più come
far stare fermi i loro pargoli, sono in cerca di uno spettacolo “un po’ fuori
dal comune” per riuscire a far stare seduti i loro alunni almeno per cinque
minuti, dato che gli spettacoli consigliati dal metodo Montessori si sono
rivelati fallimentari. Il suo show, caro il mio cliente, mi sembra
particolarmente adatto all’occasione. ( Lo guarda intensamente ) E’ vero che è
soddisfatto ? ( Il maniaco fa vistosamente segno di sì con la testa) Non avevo
dubbi ! Nessuno si è mai lamentato di noi...! Beh, io ora devo proprio scappare.
Non ho ancora finito il giro dei clienti. Io Le ho lasciato tutta la Sua
documentazione e... ( riprende il tono provocante)... passi pure dal mio ufficio
quando vuole...A bientot...! ( Esce dalla destra facendogli l’occhiolino. Il
maniaco la saluta e le manda un bacio )
Passa qualche secondo. Il maniaco è tutto contento di sé e fischietta, leggendo
la pratica. Si sente all’improvviso una voce femminile roboante. Dal fondo della
sala, un’altra giovane donna, vestita elegantemente, apostrofa il malcapitato
maniaco. E’ un’agente della SIAE.
LA FUNZIONARIA SIAE : Ehi, senta...senta, lei !
Il maniaco è spaventato. Fa un’espressione come per dire “Cerca me?”
LA FUNZIONARIA SIAE : Sì, sì, parlo proprio con lei... ( dalla platea sale sul
palcoscenico, piazzandosi vicina al maniaco )...Senta..Lei ha pagato gli oneri
SIAE del caso?
Il maniaco spalanca gli occhi, scuotendo la testa.
LA FUNZIONARIA SIAE : Ahi,ahi, signore, sono costretta a metterle una multa!
( Estrae da una tasca penna e fogli. L’uomo sobbalza dalla sorpresa. Non si
aspettava anche questa ) Eh, sì, signore, lei non si può esibire gratis. Deve
pagare una tassa, seppur minima. Lei rientra nella categoria...ehm, vediamo...
“Piccolo...”
( s’interrompe e prosegue ironicamente guardando meglio le grazie dell’uomo e
alludendo ) .... “eh, già... veramente piccolo, ma proprio al minimo,
eh...Piccolo diritto artistico “...come se fosse uno spettacolo di body art...
via, l’ho anche nobilitata, anche se non se lo meriterebbe, dato che ho visto di
meglio in vita mia... Lei sa che cos’è la body art ? ( Il maniaco scuote la
testa, arrabbiatissimo ) No? Beh, peggio per lei. La legge non ammette
ignoranza. Dunque...sono 500m euro ! Non ha soldi con sé ? Allora passi domani
presso l’Ufficio competente del Comune della città in cui risiede... e si
prepari anche qualche spicciolo di mora per questo ritardo ! Buonasera! (Esce da
sinistra )
Il maniaco è sempre più affranto. Si lascia cadere seduto per terra, piangendo
di rabbia. Prende i fogli dell’assicurazione e della SIAE e comincia a
mangiarseli. Da lontano si odono note di una musichetta ironica. La luce si
affievolisce pian piano. Buio.
F I N E