Sposati, amore mio!

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NON MANDARMI FIORI

SPOSATI, AMORE MIO!

di GIULIO C. CARLOTTO FARNESE

(All’aprirsi del sipario una canzone originale accompagna l’apparire della scena:un elegante soggiorno.  Sulla destra una porta di accesso all’appartamento che si intende posto al piano terra con intorno un giardino che si intravede dai vetri della porta. In fondo una ampia finestra, che da nel suddetto giardino .Un divano, poltrone,una tavola da pranzo e mobili gradevoli che creano una calda ed elegante atmosfera.  Sulla sinistra una porta da cui si accede all’interno della casa. Sul divano in vestaglia da camera  è disteso Giorgio sepolto da piumini e coperte. Dorme e si agita in maniera scomposta. Straparla nel dormiveglia. Intanto si sente una voce fuori campo, che canta una canzone. )

                                   SCENA I

CATERINA: (entrando in camicia da notte e vestaglia )Giorgio? Giorgio? Ma che fai qui? Sveglia che è tardi. (tirando via le coperte e trascinando a terra Giorgio )Uffà

 

GIORGIO:(come se stesse sognando)  Che notte!  Sto male,  male! Mi sento strano, e quando sono così c’è qualcosa di orribile che cresce in me!….Lo so di certo!,…. .Che avrò?

 

CATERINA: ( avvicinandosi al suo orecchio e spaventandolo) Come sono preoccupata! Che male sarà oggi? (con ironia)Dai, alzati, che la colazione è pronta…

GIORGIO:Non riesco a prendere sonno la sera. Ho degli  incubi tremendi...

CATERINA: Si, si! L’ho intuito stanotte!......Quando russavi!!!…. Adesso va meglio vero?

GIORGIO: No! Ho una brutta emicrania!

CATERINA: (ripetendo uno slogan della pubblicità) “ Ma ora c’è Akmadim e sei di nuovo in forma, per te, per i tuoi cari, per la tua felicità. Leggere attentamente il foglio illustrativo” Una piccola pillola giù e il dolore non c’è più…(ride)

GIORGIO: ( Giorgio ha un tremendo e comico sussulto)

CATERINA: “E per la vostra sinusite allergica ?  Prova lo spray premiato come prodotto dell’anno! (altro sussulto) durante una riunione importante o nel bel mezzo di una elegante cena  (idem) metti in tasca il Sirod ti salverà da una brutta figura.” (ride) ……Avanti il caffè si raffredda.

GIORGIO: (Alzandosi) Prevenire! Prevenire! Non aspettare che la malattia ti aggredisca.

( Caterina tira le tende e apre la finestra. Qualcuno ha suonato)

CATERINA:  Giorgio, Giorgio?...... Apri per favore? ( Ma Giorgio va in quinta e Caterina ha un gesto di  disapprovazione) ….E ti pareva! Tutto da sola come al solito.

( Caterina apre la porta d’ingresso a vetri che lascia intravedere un piccolo giardino in quinta)

ALBERTO: Buongiorno Caterina (prova ad entrare ma Caterina gli sbarra la strada)

CATERINA:  Sei già ubriaco ? No, no, non puoi adesso sono impresentabile Alberto.(nascondendosi sotto un voluminoso scialle preso da un attaccapanni vicino)

ALBERTO:  (riprovando ad entrare) Prendo solo un caffè e vado via…..(chiama) Giorgio.

CATERINA:  Sta dormendo! Sarebbe meglio se lo chiamassi più tardi.

ALBERTO: Più tardi non posso, sto per andare in studio. Devo incontrare una nuova cliente. (c.s.)Giorgio?

CATERINA: Ma Alberto, ti prego…non urlare a quest’ora.

ALBERTO: Sai Rita e i ragazzi sono da mia suocera…..

CATERINA: .Lo immaginato…… dall’alito.

ALBERTO: ….E ho pensato che tutta questa roba: latte, succo di carote, il miele e la uova fresche…prende tutto poggiato per terra dietro di lui e girandosi cade) Vanno a male visto che io non so cucinare e ..

CATERINA: ,,,,,,(senza aiutarlo a rialzarsi)E non sai prepararti nemmeno un caffè per la colazione.

ALBERTO: Esatto ( rimettendosi in piedi  fa per entrare, ma poi si ferma e chiama con voce portata)

Ciao Giorgio! ( dopo una breve pausa non avendo avuto risposta) Sai che faccio Cate?

CATERINA: Dimmi pure mio caro inesorabile….

ALBERTO: Vado a prenderti anche i surgelati così ti possono servire per noi tre a cena (e via)

CATERINA:Noi tre? (furiosa) Giorgio, Gorgioooo

(Intanto contemporaneamente Giorgio noncurante di Caterina e di Alberto entra in preda al panico, fa il gesto di misurarsi la febbre con la mano un paio di volte, poi corre ad un mobile e ne tira fuori una grossa scatola piena di medicine. Entra e esce. Cerca in maniera confusa e disseminando il pavimento di pillole e boccette. Alla fine trova un termometro. Lo mette in bocca e intanto cerca delle pillole. Senza mai accorgersi di ciò che succede a Caterina e tra Alberto e Caterina)

GIORGIO: Akmadin…….(e ingurgita due compresse sempre tenendo il termometro tra le labbra) Sirod ecco…una e due(spruzza nel naso) …L’acqua…(esce)

( Caterina è fuori e faticosamente tiene tutta la merce di Alberto tra le braccia. In maniera goffa tenta di raccogliere anche il giornale che le è sfuggito, ma con un colpo maldestro chiude la porta dietro di sé proprio quando Giorgio al massimo della disperazione entra con un bicchiere in mano,guarda il termometro e  si precipita in quinta. Caterina  rimasta fuori casa,dalla porta a vetri chiusa si vede che barcolla con tutto la roba , strattona, si gira, suona alla porta, chiama, si innervosisce e così le uova le scappano da mano; ma nel tentativo di raccoglierle lascia cadere le bottiglie che fragorosamente. Scivola spiaccicando il viso sulle uova lanciate dai suoi sconnessi movimenti sul vetro. Il visoe i capelli sono pieni di albume che cola dappertutto)

CATERINA: Giorgio!  Giorgio!   Alberto!(con rabbia)

(Nel chiudersi la porta ha però lasciato impigliata la vestaglia. Caterina è furiosa e tira per liberarla dalla morsa della porta, ma non riesce. Allora tira più energicamente e così la vestaglia si strappa e la lascia seminuda)

ALBERTO: Oh, oh!? Niente male…..(apparendo improvvisamente)

CATERINA:  (fugge e  prova ad entrare dalla finestra  in fondo comicamente. Si copre alla meglio e scavalcando il davanzale capitombola in scena travolgendo vasi tende e tavoli a gambe all’aria)

Gioooorgio!

ALBERTO: (appare all’esterno, comodamente affacciato al davanzale della finestra) Se ti aiuto mi fai un caffè? (Caterina gli lancia un oggetto  con un grugnito e Alberto  scompare nel giardino)

                                  SCENA II

(Stacco musicale e cambio scena)

(Giorgio  è seduto al tavolo da pranzo dove è imbandita la colazione. Sta leggendo una ricetta medica  e  prende con attenzione delle pillole. Poi misura la pressione. Caterina va sù e giù dalla cucina e finisce di preparare una accurata tavola.)

GIORGIO: Quattro di tarassaco, più cinque di finocchio selvatico fanno nove….

CATERINA: Cosa facevi prima, quando ti chiamavo ripetutamente?( si riassetta alla meglio e si allontana per prendere una vestaglia pulita)

GIORGIO: … Cosa hai fatto ai capelli? (leggendo)Un piccolo clistere emolliente …e sì è necessario

CATERINA:  (rientrando)Ripetutamente, hai sentito? Grrr! Sto provando una nuova maschera…cosa vuoi che faccia sono caduta io le uova, il latte e tutto il resto mentre tu…tu….

GIORGIO:Oh! Oh! ( Improvvisamente mettendosi in piedi di scatto  e tastandosi il petto)….Senti Cate?

CATERINA: Sono caduta io le uova, il latte, e tutto il resto.

GIORGIO: Ahia! Hai sentito?

CATERINA: ..Si ho sentito…

GIORGIO: (grave) ..E…non ti preoccupi…. Mi sento un dolore al petto.

CATERINA: Si , si, mi preoccupo!….E come?!!….  (sensuale e ironica)E’ grave!……ma ho avuto un inizio di giornata inaspettato…..caro. e se permetti mi gira un po’ di rabbia tu e tuoi gravi problemi mentali….di salute, ma…..  scusa Gio’, …scusa tesoro, ma il tuo amico Alberto….

GIORGIO: Il mio amico Alberto, il nostro amico!

CATERINA : Si. Si! Il nostro.. è un amico invadente. Vuole che lo coccoliamo a pranzo cena e colazione mentre sua moglie è fuori…..(sorride)

GIORGIO: Ho telefonato al Dottor Morace per un controllo per il mio sonno notturno.

CATERINA: Ma sei hai dormito come un ghiro.

 GIORGIO: ..Un controllo generale….forse….forse…se Dio nella sua grande onnipotenza vorrà (quasi con le lacrime) forse non è niente di grave..o forse è meglio da Loreto: l’iridologo…

CATERINA:  Amore, quando sei così preoccupato corrughi qui le sopracciglia e hai un’aria da bambino …molto sexy( lo bacia)

GIORGIO:  (sta per cedere alle profferte di amore ma si ritrae) Non è il momento, sono così giù. Gianni chi sa se è in grado di vedere cosa ho.

CATERINA: Ma sei ti sei fatto controllare due settimane fa?Tutti questi Signori Dottori si divertono con te, con le tue malattie. Hanno trovato una buona gallina da spennare….

GIORGIO: Ma l’organismo può farti delle brutte sorprese quando proprio non te lo aspetti. Tu ti sei fatto controllare e lui è buono,  buono, per non farsi scoprire…ma appena tu molli le difese, (ha un brivido di freddo) le barricate della vita….lui tac! (ha un sussulto e dei tic alla spalla) Inizia la sua azione sadica e devastante…tutto inizia con un piccolo dolore qui al piede, piccolo, piccolo sai? … E poi sale  piano, piano  alla gamba ..tic  al bacino tic,tic tic , all’inguine tratatac e su, su, su per tutto il corpo.(incomincia a balbettare con  tic alla spalla) E’ la catastrofe…(beve con un brivido di freddo)

CATERINA: (ride) …Beh nell’attesa della battaglia……mangia la colazione!

GIORGIO: No, no, aspetto che Gianni mi abbia almeno visitato….se basterà…

CATERINA: Almeno prendi un cornetto caldo, non credo che si vedrà nell’elettrocardiogramma.(come uno slogan pubblicitario sensuale e avvincente)

GIORGIO: Troppo indigesto!…Meglio digiuno! Il digiuno in questi casi è un toccasana, dice il macrobiotico…

CATERINA:  E’ al cioccolato….(c.s.)

GIORGIO: No!

CATERINA:  Vorrei sapere  cosa devo fare con te amore.

GIORGIO: Va bene…solo un piccolo pezzetto di toast…

CATERINA: (sia alza e va in cucina)

( Giorgio, prende un pezzo di torta poi lo allontana, poi lo guarda intensamente, sta per addentarlo, ma poi lo allontana definitivamente mentre Alberto lo guarda dalla finestra ridendo)

CATERINA: Devo raccontarti una cosa…(rientrando) Sai la novità?….

GIORGIO: Chi è morto?

CATERINA: (ridendo) …..I Bellucci…..

GIORGIO: I Bellucci? Sono morti? Anche loro?....

 

CATERINA:  Ma no! Non è morto nessuno……I Bellucci ....

GIORGIO: E chi sono?

CATERINA: Quelli che abitano qui  all’attico scala B. Li conosco solo di vista….ma ne ero sicura… me lo aspettavo……stanno per divorziare!

GIORGIO: Li conosci appena e sapevi che erano in crisi?

CATERINA: Gildo il parrucchiere….Oh, quella povera donna…lui deve sicuramente avere qualcosa che non va…

GIORGIO: E che ne sai……forse è lei che non va.( intanto si è riavvicinato la torta e la guarda)

CATERINA: No, no, lei è tanto carina…l’ho vista una volta in portineria mentre ritirava la posta…

GIORGIO: Carina mentre si ritira una raccomandata non significa carina anche a casa…..No, Caterina, niente burro è pieno di colesterolo (alludendo al toast)…di grassi saturi quasi completamente HDL…

CATERINA: Giorgio, lo sai fino a qualche mese fa non sapevi neanche che esistesse il tuo Signor Colesterolo?

GIORGIO: (arrabbiato) Scherza, scherza pure con i drammi dell’esistenza umana, ma lo sai  che ogni giorno..tic ogni giorno..tac ( con un piccolo groppo in gola e un mancamento) quelli della mia età muoiono come le mosche….lo leggi mai  l’inserto sulla salute del lunedì? Agghiacciante!

CATERINA: Beh! Se ti agghiaccia tanto perché lo leggi?

GIORGIO: Ah! Certo! Dovrei mettere la testa sotto terra come gli struzzi….(tra sé con brivido) Oddio “sotto terra”,  che brutte parole…sotto (brivido) e …terra ( sussulto)  (fa  scongiuri e tocca una serie di amuleti che tira fuori dal pigiama)….Ecco!

CATERINA: Ma perché quando senti che qualcuno soffre di qualcosa, hai improvvisamente lo stesso male?

GIORGIO:  Che vorresti dire?

CATERINA: Oh! Andiamo! Quando si è operato quell’impiastro di Alberto di ernia, credevi di averla anche tu e ti sei messo quell’orrido cinto (ride di cuore)

GIORGIO: E’andata bene (toccando la collana che tira fuori dalla camicia piena di amuleti) ….ma  la pancia mi faceva male..

CATERINA: La tua solita ipocondria…

GIORGIO: Io non sono ipocondriaco…. Te ne accorgerai solo quando sarò finito in un letto di ospedale e chissà dove…allora cambierai idea….ma sarà troppo tardi..

CATERINA: (ridendo quasi a strozzarsi) Fai tardi in ufficio..

GIORGIO: (Girandosi  e quasi meccanicamente afferra un pezzo di torta e lo ingoia)…Oggi forse è meglio che non vada al lavoro…sai con questo dolore al petto… non so se è prudente… vado a farmi  misurare la pressione da Alberto.

CATERINA:  No! Da Alberto no! Lascio lì dov’è. Sù piccolo! Credo che tu possa arrischiarti a prendere una tazza di tisana e dei croccantini al mirtillo! (ironica)

GIORGIO: ( uscendo) Già…forse una tazza di tisana…. chiara…non può farmi male….qualunque cosa possa avere.( con un gran respiro di rassegnazione)

ALBERTO: (entrando dalla finestra) Allora Cate? “C’è posta per me”!

CATERINA: Va via! ( gli svuota la bottiglia di latte in testa)

Stacco musicale e cambia la scena. Siamo nello studio medico del dottor Morace. In fondo una porta che porta nel bagno.

 

                                   SCENA III

DOTTOR MORACE: Oh, caro Giorgio  come stai?

GIORGIO: Eh! ….Ahia (con la mano al petto) ..Non bene…

DOTTOR MORACE: Certo come potresti tu ..star bene!….. Sei stanco?

GIORGIO: No, no! Cioè, un po’, forse di più…in fondo non ho dormito granché stanotte e…

DOTTOR MORACE:  Io sono stanco morto, stamattina avevo venti pazienti con la febbre di stagione, due con il mal di gola  quattro con la dissenteria e ho fatto otto visite a domicilio.  E sono in procinto di avere un terribile raffreddore. (starnutisce) Vedi, me lo hanno  attaccato.Avrei dovuto specializzarmi in chirurgia plastica…(soffiando il naso)una tiratina lì, una scalpellatina là  un po’ di acido ialuronico, un po’ di silicone e avrei potuto dormire al mattino,  viaggiare in tutto il mondo per gli aggiornamenti e  costruirmi una villa in costa azzurra come un  mio compagno di corso all’università……

.

GIORGIO: Io avrei un dolore…

DOTTOR MORACE: …..Ha fatto soldi a palate e quando viene la primavera tutti vanno da lui per qualche ritocco  ed è come se ci fosse un rimborso delle tasse.

GIORGIO: ….Vedi questo dolore….

DOTTOR MORACE: …Fortuna che oggi è venerdì….

GIORGIO: ….Mi prende qui….

DOTTOR MORACE: …Stasera parto e vado al mare a casa di mia suocera. Là si sta veramente bene, Giorgio..

GIORGIO: Ho bisogno che mi visiti subito..

DOTTOR MORACE:  A volte con mio cognato usciamo con la barca e chiacchieriamo, mangiamo qualcosa che ci preparano le donne e si pesca…sperando che il raffreddore non mi rovini il weeck-end

GIORGIO: …e quando torni?..

DOTTOR MORACE:. ..Si trovano delle aguglie, polpi, occhiate..insomma un po’ di tutto. Mio cognato è commercialista…lui non si occupa altro che di conti, un F24, oggi un ricorso domani e ci si è fatto il gozzo..

GIORGIO; ..E te ne stai per mare per tutto il fine settimana?

DOTTOR MORACE: Si, fino a lunedì.

GIORGIO: E se qualcuno ha bisogno di te per un caso di emergenza? Hai con te il cellulare vero?

DOTTOR MORACE:  Cellulare? Ma sei impazzito?  Non ci penso proprio. Ma poi, quale emergenza? Il novantacinque per cento dei miei pazienti scoppiano di salute…solo il cinque per cento ha qualcosa di serio e quelli li mando dai miei amici specialisti…..allora Giorgio…che hai questa volta?

GIORGIO: Vedi Gianni…ho un dolore..

DOTTOR MORACE: Vuoi che ti visiti?  E’ inutile, ormai ti conosco.

  

GIORGIO:  ….Se pigio qui…fa male da morire.

.

DOTTOR MORACE: E tu non pigiare….si tratta di un dolore che si manifesta di notte, dopo pranzo o appena sveglio?

GIORGIO: ..Sì, sì, proprio così..

DOTTOR MORACE:No, no, no! Uno dei tre!

GIORGIO: Si ,(riflettendo)  Si!

DOTTOR MORACE: Si, cosa?

GIORGIO: Direi  appena sveglio. Acuto..

DOTTOR MORACE: (grave) Acuto. Oh, oh, oh…vediamo un po’.

GIORGIO: (quasi contento spogliandosi) Hai idea  di che cosa possa essere?.... Nulla di serio?…(sorridendo amaro) Lo sai come si preoccupa Caterina….

DOTTOR MORACE:  (guardandolo con rimprovero)  E già…Caterina…(visitandolo)Fai un bel respiro,….espira…respira….espira…respira.( Ad ogni tentativo il dottore sembra soddisfatto e allora Giorgio trattiene il fiato) espira!!! ( il dott. sembra affranto, si siede e scrive poi dopo lunga pausa, mentre Giorgio sembra in crescente tensione) ti puoi rivestire.

GIORGIO: Allora? Cattive notizie! Voglio sapere tutto se devo lasciare questo mondo. C’è qualcosa vero?

DOTTOR MORACE: Si il tua solita paura di vivere….prendi questa polvere da sciogliere in acqua prima di ogni pasto.

GIORGIO: Gianni, e quell’ultimo ecocardiogramma….?

DOTTOR MORACE: Che?

GIORGIO: Dimmi la verità Gianni!

DOTTOR MORACE: Ma non lo so….me lo daranno tra una settimana…

GIORGIO: Sono già due settimane…deve essere molto complicato da leggere.

DOTTOR MORACE: …E’ la più grande cardiologa della città ed è molto occupata. Devi aspettare..e ha una miniera d’oro in mano, porca miseria….

GIORGIO: Ma a tuo giudizio..

DOTTOR MORACE: Gio’ tu sei sano come un pesce! Magari stessero tutti come te…

GIORGIO: Ma questo dolore….potrò vivere a lungo.

DOTTOR MORACE: Puoi prendere una pillola subito.. di là c’è un bicchiere e l’acqua.

GIORGIO: Allora è grave? Perché insisti tanto….

DOTTOR MORACE: Ah!

GIORGIO: (guardando il dottore che scrive) E la mia cartella clinica?

DOTTOR MORACE: Si!

GIORGIO: Ma non scrivi un po’ troppo per una semplice gastrite?

DOTTOR MORACE: ..Adesso la chiamo…Così ho il pretesto per farti pagar cara la visita. Adesso la chiamo (ride mentre forma il numero ) Pronto? (Giorgio  va a prendere l’acqua )Proprio adesso parlavo di lei con un mio paziente. .. quel mio amico …..si quello di cui le parlavo. ( a Giorgio che nel frattempo è rientrato)Va a prendere la pillola che intanto aspetto che risponda la dottoressa (  Giorgio finge di uscire ma  il dottore si guarda intorno  e se ne accorge ) Come ? Si,si mi rendo conto che lei è molto occupata, per questo non le ho messo fretta…(Giorgio rientra sospettoso)Vai a prendere un po’ d’acqua di là( a Giorgio che  si allontana per prendere l’acqua)  Sì  tesoro sono qui in studio…Ho detto a mia moglie che vado al congresso….ci vediamo all’aeroporto. Porta poche cose così si viaggia col bagaglio a mano….Non l’ho detto a nessuno figurati se lo dico ad Alberto….(raschiando la gola) Ehm!  Come non puoi venire?…Ancora con mia moglie?  Ma tesoro, chi ci pensa più a mia moglie, siamo insieme ancora per non traumatizzare i ragazzi, ma lei lo ha capito sai….ti assicuro che con mia moglie..(Giorgio rientra senza essere visto)…. È finita!!. ….E’ finita da un pezzo. Ma non posso dirglielo così di colpo…. Lo sai che è una persona fragile….. Lo so, lo so per il bene di tutti dovrei farlo. Prometto che lo farò. Si, si,  è proprio finita. Certo che mi dispiace, ma che posso farci. Sta tranquilla non ti metterò in difficoltà. Ancora qualche settimana.  Qualche settimana e poi sarà quel che sarà. Eh, quando il cuore perde i colpi….sarebbe meglio un taglio netto…ma questo rovinerebbe tutti…tutti.  Certo,  le consiglierò una pillola, un supporto farmacologico, con quella gastrite che ha… per alleviare il dolore grande che verrà.....ancora qualche  settimana… . Ma …io sono tranquillo,  non ho nessun problema, tutto finisce a questo mondo. Sembra una banalità ma è così.

No,no,no non glielo dico…credo che sia meglio  che io vada comunque…tanto ormai….che posso fare? Restare in attesa che …. Lo capisci vero? Meglio non dir nulla a  nessuno,  se arriva la voce a casa  è una tragedia, tanto vale che glielo dica io stesso. Non lo saprà. (Giorgio torna in bagno a posare il bicchiere e a rivestirsi).

 …Altrettanto…Ciao amore, a presto e sii puntuale.

GIORGIO: (  Rientra  in angoscia per l’equivoco e si accascia comicamente su una poltrona)   Gianni? Ti dispiace se ti faccio una domanda un po’ indiscreta?

DOTTOR MORACE: Dimmi pure Giorgio caro.. Ma che fai tirati su….

GIORGIO: Mettiamo che tu scoprissi che hai un paziente che ha poco da vivere..e che potrebbe morire così, di colpo.

DOTTOR MORACE: Sì?...

GIORGIO: Glielo diresti?

DOTTOR MORACE:  Beh! Non so! E’ sempre un dilemma per noi medici. Se sapessi che lascia la famiglia da poter stare tranquilla economicamente o altro,….. ecco  non avrei nessun motivo di dirglielo.

GIORGIO: Mettiamo che fosse un tuo vecchio amico…come me?

DOTTOR MORACE: I tuoi affari sono in ordine, il testamento già fatto, (Giorgio annuisce) quindi non te lo direi…(ridendo)….posso fare altro per te….

GIORGIO: No Gianni è già tanto…Ti rivedrò?

DOTTOR MORACE:  No, non credo. Ti devo lasciare altrimenti perdo l’aereo e mia moglie mi ammazza.( con lacrime da raffreddore improvviso) Addio Gio’ E sù con la vita (starnuto mentre Giorgio esce)

                                SCENA IV

(Soggiorno Caterina è seduta al tavolo e è intenta a smontare un apparecchio)

ALBERTO: Caterina?(facendo capolino dalla finestra che dà sul giardino)

CATERINA: Si… Alberto?

ALBERTO: Ma che stai facendo?

CATERINA: Sto smontando il misuratore di colesterolo, trigliceridi, glicemia e carnitina nel sangue e sostituendo i sonniferi di Giorgio:.. con caramelle di orzo perlato.

ALBERTO: Come, come?

CATERINA: Sono o non sono una moglie affettuosa?...Lo sai com’è Giorgio, crede di non potere addormentarsi senza un sonnifero,  e allora invece  del Tardet prende un po’ di zucchero. E’ molto rilassante.

ALBERTO: E  il misuratore?

CATERINA: Da cinque anni,  l’ho tarato per avere sempre lo stesso risultato. Un gioco da ragazzi….

ALBERTO: Pazzesco!

CATERINA: E poi, figurati che  quando ne prende due  di orzo si addormenta più in fretta (entra Giorgio affranto) Giorgio sei tu? ( a  Alberto) Acqua in bocca ….(a Giorgio) Ma che ci fai qui?

GIORGIO: Mi è tornato il mal di testa e non vado al lavoro oggi..

CATERINA: Vuoi un pillola?

GIORGIO: No, quelle mi fanno dormire subito.

CATERINA: Allora riposa, e quando hai fame c’è una  bella parmigiana di melanzane in frigo. Io vado.(esce)

ALBERTO: Ciao Giorgio..

GIORGIO: Ciao…..

ALBERTO: (affacciato alla finestra) Come va ?

GIORGIO: Mah!

ALBERTO: (scavalcando il davanzale e entrando in soggiorno)

Rita e i ragazzi stanno volando verso la casa di sua madre e io sono solo…..che fai?

GIORGIO: Mangio!

ALBERTO: Cioccolatini?... Giorgio sono colesterolo allo stato puro lo sai?.......Che c’è , mi sembri un po’ giù….

GIORGIO🙁 guardandolo fisso negli occhi) Alberto posso aver fiducia in te?

ALBERTO: Certo!

GIORGIO: Bene! Ho appena avuto una notizia tragica! Giura sulla  tua vita che mantieni il segreto!.....No, non posso fidarmi di te…..

ALBERTO: … Sei rimasto senza soldi? Porca miseria!  I fondi di investimento sono crollati? Lo sapevo! Me lo sentivo! Puoi fidarti!……Gio’ sono tuo  amico! Oh porca miseria!….che disastro….che disastro!!…

GIORGIO: Fermati…..Fermati. Lì tutto a posto.

ALBERTO: Meno male che paura…e allora che cavolo è?

GIORGIO: …Sai quel doloretto al petto che  mi venuto un po’ di tempo fa?

ALBERTO: La tua gastrite cronica….

GIORGIO: Beh! Non si tratta proprio di gastrite.. Cala il sipario Alberto. E’ venuto il momento mio

ALBERTO: Il sipario? Momento? Quale momento ?

GIORGIO: …..Vengo or ora dal dottore.. Mi ha dato solo poche settimane di vita.

ALBERTO: ( gridando) Ma andiamo che cavolo st….

GIORGIO: Sssss!

ALBERTO: Non ci credo!

GIORGIO: E’ vero il mio motore perde i colpi…

ALBERTO: Oh….porca zozza….ma ne sono sicuri?

GIORGIO: ..Lo dice Mariani la più grande cardiologa della città.

ALBERTO:…Io non so che cosa dire?.....Così all’improvviso?.....  …Giorgio io credo….. che…..sono senza parole…sono senza forze…sono senza testa…sono senza terra sotto i piedi…sono allo stremo e mi sento di morire…

GIORGIO:  No! Questo è per me!...Devo bere qualcosa.

ALBERTO: Io devo bere qualcosa!..Cioè anch’io…scusa Gio’

( si alzano e Alberto lo tiene per un braccio premuroso)

… un Martini Dry.. molto Dry ci vuole

GIORGIO: Come farò a dirlo a Caterina.

ALBERTO: Caterina?...Non glielo dirai mai..

GIORGIO: Non posso ….ne morirebbe.

ALBERTO:Anche lei?!

GIORGIO:Tu la conosci, sai com’è…

ALBERTO: Si, mi ricordo quando ebbe quell’attacco di “fuoco di S.Antonio”

GIORGIO: S.Antonio? Che c’entra S.Antonio?

ALBERTO:  Sai S.Antonio era considerato colui che combatteva il demonio sotto forma di serpente…

GIORGIO: Il serpente ,il demonio, Caterina? Ma che dici?

ALBERTO: Beh! Quella parola greca che indica il virus.

GIORGIO: Ah, ho capito, quando Cate’ ha avuto l’Herpes Zoster.

ALBERTO: Appunto, ti ricordi come era abbattuta figurati….

GIORGIO:..Se muoio!

ALBERTO: Oh! Scusa Giorgio, ma come avvocato, come vecchio amico, tuo vicino…

GIORGIO: Qualcuno, sai, dovrà occuparsi dei particolari del funerale…..vuoi occupartene tu?

ALBERTO: Certo, con piacere…. Oh, scusa…( si alzano e Alberto è completamente ubriaco e Giorgio lo accompagna alla finestra per farlo scavalcare, ma non ci riescono e allora stanno per andare alla porta ma entra Caterina)

CATERINA: ( che ha osservato tutto)  Di cosa?….

GIORGIO: Tesoro? Sei qui? Come sono felice di vederti, (abbracciandola con forza e baciandola a lungo mentre Alberto osserva barcollando) Come vanno le cose?

CATERINA: Oh Gio’, Non ho potuto fare benzina né prendere un taxi. Sono senza un euro:la carta di credito non funziona , non mi da soldi al bancomat!Alberto, hai notizie di  Rita?

ALBERTO: Si! Sta per tornare…. Troppo presto purtroppo....( la bacia a lungo come Giorgio)

CATERINA: Sei pazzo? Non sono Rita. Al’ sei di nuovo ubri….

GIORGIO: (le fa segno di stare zitta)

ALBERTO: Voglio che tu sappia che puoi sempre contare su di me..  Cate’ hai sposato un uomo veramente nobile…che pensa sempre agli altri anche col sipario…cioè nel momento..

CATERINA: Che sipario? In che senso?

GIORGIO: Momento simile,… simile,…… simile a questo…. cioè quando è così ubriaco perso…(sottovoce)

CATERINA: Ah si, hai dei veri amici Alberto. Coraggio!

ALBERTO: Ma come fai? Sei braviss…… (piangendo)

GIORGIO: Forza scavalca! Da qui fai prima…

ALBERTO: Caterina…voglio dirti ..che io sono il vostro amico, fratello, vicino…giusti…cioè giusto!?

GIORGIO: Alberto…..

ALBERTO: Se avessi bisogno in ogni momento per il suo sipar…. (Giorgio lo capitombola fuori)..

CATERINA: Grazie Alberto…….E’ proprio ciucco. (a Giorgio)

GIORGIO: Già …quante volte hai digitato il codice? Più di una volta vero? (Caterina annuisce)Allora è bloccata perché il pin lo ricordi male....Sei troppo distratta Cate’..

CATERINA: (ridendo) A volte non ci sto con la testa.  Beh! Capita no?..

GIORGIO: Cate’… per favore sta ferma e siediti….Cate’ mi ascolti….Devo parlarti.

CATERINA: Oh Gio’ per favore, devo inventarmi qualcosa per cena, non ho niente!

GIORGIO: Caterina perché non vai a scuola serale?

CATERINA: Cosa?

GIORGIO: ….Un  paio di volte a settimana per imparare economia, contabilità, …..

CATERINA: Sei pazzo?

GIORGIO:…..Sono le piccole cose che servono nella vita per affrontare gli imprevisti…

CATERINA: Eh!?

GIORGIO: Cosa significa, per esempio, F24 ?...

CATERINA: Ma chi se ne frega…

GIORGIO: …..Ti potrebbe servire…. E sai cos’è quella terribile cosa che si chiama Equitalia Gerit?

CATERINA: Ma son cose che sai tu….che senso ha sap…..

GIORGIO: Quanto costa questa mozzarella….

CATERINA: Boh!

GIORGIO: E questo prosciutto?...

CATERINA:  ……..Hai perso il posto?

GIORGIO: Come fai a sapere se ti hanno imbrogliato?

CATERINA: …..Hai perso il posto?…

GIORGIO: No! E’ un questione di principio…….

CATERINA: Hai perso il posto!! Che disastro! E’ stato quella tua collega vero? Come si chiama? Giovanna Amirante mi pare.

GIORGIO: No, non ho perso il posto…. Quello è sicuro fino a che…… campo..

CATERINA: E allora? Tira a campare…

GIORGIO: Magari

CATERINA:….Vai a vedere che fa Alberto e  vedi se vuole pranzare con noi, digli che siamo  in quattro col Signor  Equitalia.....

                                    SCENA IV

(Stacco musicale. Lontano da orecchie indiscrete, Alberto e Giorgio parlano è sempre più ubriaco mentre Caterina entra e esce dalla cucina e prepara la cena)

GIORGIO: Sono stato a Bali  l’altro anno. Un isola magnifica. Tante splendide risaie e..funerali. Gli induisti mi pare o altre religioni prevedono che quando lui muore la vedova si butti anche lei nel rogo e così finiscono tutti i problemi…

CATERINA: Vuoi andare a Bali? Oh,si! Che bella idea. Anche Marisa era dell’avviso di fare un viaggetto in primavera e tornare là. (va in cucina)

ALBERTO: Senti Giorgio, ci ho pensato sopra e ho deciso, quindi è inutile che mi dici di no! E lo considero un privilegio…

GIORGIO: Cosa?

ALBERTO: ..Voglio scrivere  la lettera di commiato che leggerò in chiesa.

CATERINA: ( rientra e si avvicina a Giorgio con tono sensuale) Ma che confabulate voi due…Gio’ Ho preso dei gamberi rossi li cucino in guazzetto….ti va? (lo bacia a lungo e poi si allontana)

GIORGIO: ( a Alberto) Va bene! Volentieri! Sicuramente mi scriverai qualcosa…che me la ricorderò per un pezzo….Vorrei poterci essere anch’io…

ALBERTO: Ti farò dare un’occhiata alla brutta copia prima che te ne vai… scusa.

CATERINA: Come si chiama quel piatto balinese a base di riso (dalla cucina poi in scena a Giorgio baciandolo) Era molto molto afrodisiaco…Devo chiederlo a Marisa.(va al telefono)

GIORGIO: …Caterina non può cavarsela da sola…

ALBERTO: Ma no, Gio’…..E’ ancora una bella donna, vedrai che si accaserà presto e così….. Oh, scusami non dovrei dire certe cose. E’ troppo presto…non te ne sei ancora andato.

GIORGIO: Non preoccuparti…tanto…Certo che la possibilità esiste.. e sarebbe una buona soluzione, ma se sposa l’uomo sbagliato eh?...... Che ne sai se incontra un calciatore tutto muscoli  e niente materia qui (indica la testa)Potrebbe finire come una di queste starlette  che si vedono sui giornali scandalistici. Te lo immagini  ricordi Giannetta?

ALBERTO: Chi?

CATERINA: Nasigoreng! Perfetto tesoro! Ti lascio in fretta perché sto preparando la cena. Ciao….. e  ciao…e..a presto. Dio mio! Che stress quando attacca il bottone, non la smette più.  Perfetto ho tutti gli ingredienti! (ritornando in cucina) Alberto stasera  si va in Indonesia e poi….. vai a casa ( allusiva) subito, che domani sicuramente ti devi alzare presto…..vero?

ALBERTO: Non preoccuparti per me, io sto bene con voi e( accorgendosi dello sguardo feroce e immobile di Caterina ) la…..sera…non ho mai sonno…..Ho capito,tranquilla. (Caterina esce di nuovo)

GIORGIO: Giannetta, quella che abitava al n° 245…Quando Carlo morì, lei si sentiva sola e scappò con il primo venuto …un cubano….disoccupato.. che le mangiò tutto..

ALBERTO: Questo potrebbe succedere anche a Caterina…Oddio, Oddio..

GIORGIO: ..Potrebbe mettersi col primo che capita…

ALBERTO: Porca vacca!

GIORGIO: Sposare un uomo adatto!… Lo troverò io.  Questo è amore vero. Ci vuole un altro marito per Caterina!

ALBERTO: Perché mi guardi così?

GIORGIO: E’ mio dovere..

ALBERTO: Ma io ho già moglie, Giorgio…

GIORGIO: No, non tu….ci sono tanti buoni partiti..

CATERINA: A Tavola!(entrando con un grande opiatto tutto decorato di fiori e vegetali)

                                      SCENA V

( Stacco musicale. Stanza da letto semibuia. I protagonisti dormono o quasi, anzi sognano)

GIORGIO: ( nel sogno agitato) Sì, Caterina devi trovarti un marito nuovo…..sì io sono d’accordo…..ecco te ne ho portati una dozzina……Avanti il primo…

(Giorgio balza giù dal letto è balla un tango molto sensuale con Caterina come a spiegarle cosa le potrebbe capitare)

 GIORGIO-BALLERINO: Ho finito i soldi cocca….

CATERINA:  Già

GIORGIO-BALLERINO: Dammi i soldi dell’assicurazione di Giorgio…

CATERINA: Eccoli, tesoro…ti bastano?

GIORGIO-BALLERINO: Quando sono finiti ci vendiamo la casa…

(Improvvisamente  Giorgio si sveglia,   E’ di nuovo a letto tutto sudato. Si alza, si guarda intorno. E’ notte. A un tratto vede i piedi di Caterina dormiente che si muovono a tempo di musica e e cade svenuto)

                                     SCENA VI

 (Un elegante studio di pompe funebri con un enorme cartello che fotografa il suolo dove ci sono delle eleganti tombe)

SIG. MARCETTI:: Si accomodi, si accomodi. Ci siamo già conosciuti?

GIORGIO: No non credo proprio…almeno non nel senso….

S.M.: Ha chiamato altre volte per l’acquisto del riposo?

GIORGIO:  Mi vengono i brividi ( sussulta)No, no assolutamente no!

..

SIG. MARCETTI:: …Oggi è stato un giorno occupatissimo. Pensi che un intera famiglia è venuta qui da me..

GIORGIO: E quanti erano?

SIG. MARCETTI: …I genitori e i bambini, i quattro nonni, due tate e il vecchio giardiniere di famiglia ….dodici posti….Che,  piacere, che gioia, essere  di aiuto all’umanità.Immergersi in questo amore familiare. Venuti insieme per costruire il futuro insieme… per sempre.

GIORGIO:  Futuro?…

SIG. MARCETTI: … Futuro,certo. Sapere che ci si ritroverà presto insieme.

GIORGIO:Presto?

S.M.: Subito o un po’ più in là, quando si desidera da noi è tutto pronto.

GIORGIO: Si desidera?....... E non capitano spesso occasioni di questo genere…

S.M.: Già, ma non creda sa? Ce ne per tutti.

GIORGIO:  Si,si! Lo so!..

SIG. MARCETTI: Ma parliamo di noi…Ha visto il nostro sito su internet?

GIORGIO: ….Ci mancava…..

SIG. MARCETTI:  A proposito di internet devo dirle qualcosa di entusiasmante, ma dopo. Le dispiace se prima compilo il nostro questionario? Nn ha nessun parente che risiede da noi?

GIORGIO: No, non ancora, purtroppo….per lei..

SIG. MARCETTI: Come?

GIORGIO: No..., nessuno.

SIG. MARCETTI: Ha visto la nostra campagna pubblicitaria?

GIORGIO: No, … mi dispiace. Mi è sfuggita.

SIG. MARCETTI: Che peccato!….Ma rimediamo subito, ne ho qui una copia…guardi, guardi, che meraviglia,  il silenzio… la vista,il mare.

GIORGIO:  E’ davvero una posizione bella c’è tutto il mare sotto azzurro. Peccato…

S.M.: No non è peccato….

GIORGIO: No dicevo…che spreco

S.M.: Come?

GIORGIO: Lasci perdere, sono  pensieri difficili da spiegare … a lei. Comunque davvero molto attraente anzi  è emozionante. Da morirci sopra, non trova?

SIG. MARCETTI: Qui noi siamo a gestione familiare e suggeriamo che tutta la famiglia venga in comitiva e scelga il luogo dove riposare….

GIORGIO:…. per l’eternità….

S.M.  A volte facciamo dei degeneur sur l’erbe. Lei ha figli?

GIORGIO: No!

S.M.: Uh! “Quel dommage”di solito i ragazzi sono entusiasti, si divertano tanto..

GIORGIO: Come no!  Così…all’aperto…Che gioia!!

SIG. MARCETTI: Ora se ci fa caso Qua là ci sono delle telecamere. Indovini a cosa servono

GIORGIO: Telecamere?

S.M.: Su, indovini, si sforzi…Non ci arriverà facilmente. Glielo dico io: Ogni luogo ha la possibilità di essere collegato con una passsword al suo computer, così quando……

GIORGIO:  ……ho nostalgia del posto, vado mi collego e ….godo

S.M.: Esatto!!

GIORGIO: Una vera genialità da parte vostra.

S.M.: Tutti alla stessa altezza tutti uguali….

GIORGIO: …Davanti a Dio e davanti agli uomini. Una specie di comunismo dell’aldilà

SIG. MARCETTI: Questa è veramente divertente me la segno….

GIORGIO: Signor Marcetti se non le dispiace vogliamo passare agli affari?

SIG. MARCETTI: Subito, subito, prendo il blocchetto delle ordinazioni…..Eccolo! Allora? Quanti siete in famiglia?

GIORGIO: Soltanto io e mia moglie.

SIG. MARCETTI: Ah! Beh!....Soltanto in due?... Non importa…….non c’è neanche un altro arrivo per caso?

GIORGIO: …Forse un altro uomo…. più in là.

SIG. MARCETTI: …In che senso?

GIORGIO: (Molto in fretta con ansia)Posso farle una domanda?... Se per caso il marito dovesse morire per primo e se dopo la moglie si risposasse…..se poi morisse anche la moglie e venisse sepolta accanto al primo marito…quando muore anche il secondo marito viene sepolto accanto agli altri due…insomma vengono tutti sepolti insieme?

SIG. MARCETTI: ……Sì,allora …riepiloghiamo marito, moglie….. l’altro…..vero? Ma sì, sì,! Tutto quello che vuole.

GIORGIO: Allora tre posti…Abbondiamo. Bisogna essere altruisti. Bisogna essere lungimiranti.

SIG. MARCETTI: Bene, bene, prenotazione per tre

GIORGIO: E quanto mi costa?

SIG. MARCETTI: Dodicimila  euro

GIORGIO: Cosa? Dodicimila euro?

SIG. MARCETTI: Facciamo undicimila e ottocento e il terzo è praticamente regalato se si interviene entro l’anno.

GIORGIO: Se no scade la garanzia…Le faccio un assegno!…

SIG. MARCETTI: Le preparo la ricevuta altrimenti…

GIORGIO:…Non mi vale la garanzia…

SIG. MARCETTI: (ridendo) Che simpatico!

GIORGIO: E inoltre vorrei che mia moglie non lo sapesse.

SIG. MARCETTI: Eh? Ah!  Che carino, vuol farle una sorpresa?

GIORGIO:

SIG. MARCETTI: Oh! Sarà una bella sorpresa …con questi prezzi? Un pensiero veramente affettuoso…..le faccio vedere la piantina… le assegnerei i loculi K 1,2,3,  con vista sul mare vicino al monumento dei bersaglieri…sa abbiamo fatto un pacchetto tutto incluso per le forze armate…. E’ fortunato, proprio fortunato. E’ un ottimo terreno, asciutto e soprattutto panoramico…un incanto!

GIORGIO:  Asciutto?!  E ben controllato dalle forze dell’ordine.Meno male, di questi tempi….

SIG. MARCETTI: Sì!! Proprio!

GIORGIO:E quando sarà disponibile?

SIG. MARCETTI: Sono sempre puliti e ordinati per l’emergenza e, quando lei è pronto, noi siamo qui ad attenderla.

GIORGIO: Ora si che sono più tranquillo….Grazie (sta per andare) Oh! Mi raccomando però! Non voglio sorprese!

SIG. MARCETTI: Dorma su due guanciali!

GIORGIO: A lei piace molto il suo lavoro vero?

SIG. MARCETTI: Certo! Io amo il mio prossimo

GIORGIO: Arrivederci! Arrivederci? Mah! Chissà!

SIG. MARCETTI: Oh Signore dimentica i suoi buoni punti…….

GIORGIO: (Tra sé) Ma và a ffà…..

                                   SCENA  VII

( Stacco musicale. Cambio scena. Giorgio chiama Alberto appare dalla finestra )

GIORGIO: Alberto, Alberto. L’ho fatto!

ALBERTO: Cosa?

GIORGIO: Sono andato a comprare un posto al cimitero.

ALBERTO: Ah Bene ! Bravo ! E’ scaramantico…….( si accorge di aver fatto una gaffe beve)

GIORGIO: Ora mi è rimasto soltanto un problema! Poi smetterò di agitarmi mi metterò a letto e aspetterò

ALBERTO: Che problema?

GIORGIO: Un marito per Caterina. Guarda, è l’elenco di tutti gli scapoli disponibili

ALBERTO: Molto scoraggiante non trovi?

GIORGIO: No, no! Te lo dico e ridico: i boschi della vita sono pieni di scapoli

ALBERTO: Quali boschi Gio?

GIORGIO: Lascia perdere…E’ l’ora della pillola

ALBERTO: Non lo trovi inutile a continuare a prendere le pillole?.......Anche perché quelle…..Scusami, Giorgio, scusami.

(Suonano alla porta e entra un piccolo uomo con forte accento dialettale, vestito con gusto eccessivo dei particolari, con un mazzo di fiori)

SIMONE: Ehi ( bacia Caterina che è andata ad aprire e la prende in braccio)

CATERINA: Mi metta giù, subito!……( dopo un lungo bacio)..Ma come si permette?

SIMONE: Caterina?

CATERINA:….Simone,,,,Simone Campi…

SIMONE: Caterina, Caterina la  “gran gnocca”…

(Intanto a questa scena Giorgio si è alzato ed e andato a prendere un vistoso corpo contundente e sta per avventarsi sul nuovo arrivato, ma Alberto lo trattiene indicandogli, a gesti, un possibile suo sostituto)

CATERINA: Simone….

SIMONE: Caterina sei bella come sempre…

CATERINA: Non è vero stupido…

SIMONE: Caterina …..Caterina che bello rivederti

ALBERTO: Giorgio, Giorgio non dici niente?

GIORGIO: Levo le tende , che qui do fastidio…

CATERINA: Sciocco! Voglio presentarti mio marito Giorgio.  Amore ti presento Simone Campi il mio vecchio….

SIMONE: …Fidanzato. Salve  Gianni!

GIORGIO: Giorgio!

SIMONE:  Ok Giorgio ..

GIORGIO: E sono suo marito! …Per il momento almeno

SIMONE:  Oh così l’hai sposata tu la piccola Caterina la “ gran gnocca”…

GIORGIO: Già, hai visto? Pensa un po’….

SIMONE: Senza offesa… il fatto è che Caterina era un mito nella nostra scuola. Non puoi immaginare  quando passava, tutti i maschi della scuola erano fuori a guardarla. E poi giravano delle foto….truccate è chiaro…ma quanti sogni la sera.

GIORGIO: Che simpatico!

SIMONE: …E credevamo che avrebbe finito per sposare qualcuno come Kevin Costner e invece..

CATERINA: (ridendo di cuore e un po’ eccitata) Che dici?

GIORGIO: …Poi si è accontentata di me..

SIMONE:….Ha scelto uno di noi mortali e credo che abbia scelto bene.

CATERINA: Certo!…..Simone che ci fai qui?

SIMONE: Sono appena arrivato, per combinare qualche affare… Dai! Cambiati che usciamo! Voglio sapere tutto di te

GIORGIO:  (alludendo al bicchiere di vino che ha in mano)Siamo invitati anche noi? Ma no, no! Andate pure, non vi vedete da tanto! Restate un po’ soli.  Ci sentiremmo in imbarazzo. Noi vi aspettiamo qui e ci vediamo un po’ di TV…

CATERINA:  Su! Stupido! Preparati!(a Simone)...Quanti anni sono passati?

SIMONE:Un’eternità ( si avviano parlottando entrando e uscendo dalla camera da letto, mentre Caterina raccoglie le sue cose per uscire)

CATERINA: Simone di che cosa ti occupi?

SIMONE: Ho un caseificio….

CATERINA: Meraviglioso!…

GIORGIO: Meraviglioso! Si  possono guadagnare dei bei gruzzoletti esentasse.

CATERINA: Sul serio?

( intanto Alberto già ubriaco spia dalla finestra attentamente il look di Simon,e molto eccessivo e soprattutto le scarpe di pitone)

SIMONE: Tutti quelli che si lamentano di non avere abbastanza soldi dovrebbero buttarsi nei generi alimentari.

GIORGIO: Sì!  E finalmente risolviamo questo dannato problema della povertà

SIMONE: E tu Giorgio che lavoro fai?

CATERINA: E’ nel campo della energia alternativa.

SIMONE: E quanto hai il 51%?

GIORGIO: No! Ho lo stipendio alla fine del mese…..

CATERINA: Tua moglie è venuta con te?

SIMONE: Non sono sposato.

CATERINA: Simo, come? …No! Non ti credo..E come hai fatto a scamparla?

SIMONE: E’ stata un po’ colpa tua, lo sai?..... Passerotta?

CATERINA: Passerotta…Oh!  Ancora mi chiami così( ride)

SIMONE: Dopo che mi piantasti…

GIORGIO: Dio, che voltastomaco!

ALBERTO: (tirando energicamente Giorgio che sta per perdere la pazienza e sporgendosi comicamente dalla finestra e cadendo miseramente) Giorgio!.....

CATERINA: E’ il nostro vicino e amico Alberto.

SIMONE: Ma da dove entra? Salve

ALBERTO: Oh, oh (salutando)

GIORGIO: Si, si, ho capito…

ALBERTO: Giorgio…..

GIORGIO: Ho capito!....

CATERINA: Perché non mangiamo qui a casa…

GIORGIO: Certo….passerotta! Voglio un’insalata con aceto, sale e…caciocavallo!

( Giorgio si sta avviando verso l’interno ma Alberto  lo blocca  gli tappa la bocca e sottovoce ..)

ALBERTO: Giorgio, Giorgio, sono finite le preoccupazioni! Abbiamo trovato un uomo per Caterina!

GIORGIO:  Ssssss! Chi?

ALBERTO: Chi?: Ma Simone, quello là…

GIORGIO: Ma sei matto Caterina sposata a quel cafone ripulito……preferisco continuare a vivere.

ALBERTO: E’ pieno di soldi Gio’, pieno..

GIORGIO: Non è il solo a essere pieno di soldi oggi

ALBERTO: E quanto tempo….

GIORGIO: Ssssss!

ALBERTO: ……Ti resta per cercane un altro?....Oh scusami!... e  chi ti dice che andrebbe bene anche a Caterina

(I due poco lontano si divertono con i ricordi dei vecchi tempi e sembrano andare molto d’accordo)

GIORGIO: (dopo aver guardato a lungo il loro accordo)…Se questo può renderla felice….( si avvicina a Caterina e Simone)

CATERINA: Salve !

SIMONE: Ben tornati!

GIORGIO: Simo, vecchio mio!... Pensavo che stasera dai nostri amici c’è un festa danzante ai bordi della piscina….

CATERINA: Perché non vieni anche tu?

GIORGIO: Sei ospite mio e di Caterina.

SIMONE: E’ molto gentile da parte tua ma come si mangia? Si mangia bene? Se no è meglio stare a casa ci facciamo due linguine alla puttanesca e considerato che non sono detraibile dalla tasse….(risate) vuol dire che ricambierò con una bella bottiglia di champagne…

                                      SCENA VIII

( Stacco musical. Giardino di casa dopo cena)

GIORGIO: Davvero simpatico. E’ proprio un ragazzo in forma! E’ un piacere giocare a bridge con lui

CATERINA:  Si, è discreto…

GIORGIO: (risata) Perché parli di lui con tanta sufficienza. Sei stata così felice di averlo rivisto

CATERINA: E’ stata una sorpresa….

GIORGIO: Andiamo ! Non gli toglievi gli occhi di dosso…

CATERINA: Lo credo è stato con noi ieri sera fino all’alba poi oggi tutto il pomeriggio,  alla mostra su i preraffaelliti. Dove siete scomparsi e vi ho trovato al bar. E ancora domani al mercatino , poi al bingo…

GIORGIO: Gli Piace tanto…più dei preraffaelliti.

CATERINA: Non è così? Perché mi guardi?

GIORGIO: Si!

CATERINA: Ma che ti aveva preso? Se avessi passato tutto quel tempo con un altro uomo, saresti diventato verde dalla gelosia.

GIORGIO: Io?

CATERINA: Mmm, mmm. Sei sempre stato così (abbracciandolo sensualmente)

GIORGIO: Io non sono affatto geloso.

CATERINA: Ti ricordi alla festa di capodanno, quando Enrico mi aiutò a togliermi la pelliccia? Eri paonazzo dalla rabbia.

GIORGIO: A toglierti la pelliccia? Sembrava che ti sbucciasse come una banana, e ti palpeggiava per mangiarti visto che eri dolce e al punto giusto

CATERINA: (Ride) Vedi che eri geloso?

GIORGIO: Certo che ero geloso!.....E tu non ti arrabbieresti se non lo fossi?....(Si abbracciano teneramente e poi sempre più con passione)

CATERINA: E’ tardi E’ già tardi e domani ho l’incontro con  il capo del volontariato.

GIORGIO: ( con ardore baciandola) Si,Si, tanta beneficenza.

CATERINA:…..Oh, Giorgio se non la finisci…faremo l’alba.

GIORGIO: Non sarebbe la prima volta.

(Stacco musicale.)

                                      SCENA IX

ALBERTO: Giorgio….. ho bisogno di aiuto non sono in grado di sistemare quest’affare. (alluce al papillon)

GIORGIO: Dopo, dopo, voglio farti sentire una cosa.

ALBERTO: Che stai facendo?

GIORGIO:(legge)  GUARDANDO I BOSCHI DI PINI SULLA COLLINA E LA FATTORIA LONTANA NITIDI ALL’ORIZZONTE SOTTO UN CIELO AZZURRO PAVONE, MENTRE UNA COPERTA DI NUVOLE AMARANTO STA PER AVVOLGERE LA TERRA, IL MIO PENSIERO TI IMMAGINA OVE PER POCO IL COR NON SI SPAURA, MENTRE CAMMINI IN RIVA AL MARE SENZA NEANCHE TIRARTI SU I PANTALONI PER NON BAGNARLI. MENTRE LE GOLE DELLE ONDE URLANO COME CIVETTE INSIEME ALLO SCIABORDARE DELLE ACQUE. POI TI VEDO FERMARTI, TROPPO COMMOSSA PER PIANGERE E IN ALTO VEDI LA LUNA MORBIDA. E IN BASSO LA MIA SEDIA VUOTA.  SII CORAGGIOSA AMORE. IO VOLO VIA. LA MIA IPOCONDRIA MI SI PORTA VIA.

P.S.

AH! PERDONA IL GIOCO DI PAROLE, COME VEDI HO CONSERVATO IL MIO SENSO DELL’UMORISMO FINO ALLA FINE.  DEVI SPOSARTI AMORE MIO, DI NUOVO. SIMONE E’ UN MARITO IDEALE. NON SENTIRTI MINIMAMENTE IN COLPA NELLO SPOSARE SIMONE, DOPO UN PERIODO DI TEMPO CHE LE TUE AMICHE DEL CLUB, VORRANNO CONSIDERARE SUFFICIENTE. IL TUO DEVOTO MARITO IL DEFUNTO GIORGIO M.

( durante la lettura Giorgio non trattiene atti comici di gelosia e gesti di soddisfazione per la perfezione struggente del testo)

ALBERTO: (piangendo) Oh! E’ bellissimo. (corre alla bottiglia di wisky e beve)

GIORGIO: Oh!  Vacci piano, in questi giorni……

ALBERTO: Si, e ho intenzione di rimanerci attaccato. Tu non ne hai bisogno, ma io se non mi tengo su con questo cado a pezzi

GIORGIO:Zitto che Caterina ti può sentire..

ALBERTO: Gio’ voglio dirti quanto io sia fiero di te e delle cose meravigliose che stai facendo per Cate. Sei così altruista, così nobile…Insomma al punto da incoraggiare tua moglie con un altro uomo……Giorgio?...Non ti disturba l’idea che Caterina possa sposare quel tizio e……. si insomma…….

GIORGIO: Vuoi dire….. ci vada a letto?

ALBERTO: Già, la trombi insomma

GIORGIO: No, Alberto!........

ALBERTO: Beh, a me dispiacerebbe immaginare che mia moglie…  nelle varie posizioni…che so in altalena…in giardino.

GIORGIO: (impassibile)Non lo farebbe mai con un altro uomo.  Lei non avrà bisogno dopo me, di trombare……Ha già avuto abbastanza. Lei avrà bisogno solo di un amico. Qualcuno che le stia accanto….E che l’aiuti a percorrere l’ultimo tratto del viale.

ALBERTO: E’ una bellissima immagine….. anche se io in verità la vedo….sarà l’alcool (piange ubriaco)

GIORGIO: Lo so che sentirai la mia mancanza…….Sai ? La fine imminente sembra abbia acutizzato tutti i miei sensi……Vedi questa foglia, Alberto?

ALBERTO: Non troppo distintamente Gio’.

GIORGIO: E’ bellissima….Ha una tale forza! Con tuute le sue nervature da ragno e il suo verde, sfumato ai bordi in perfetta nuance, così fresca e al tatto senti come è liscia! Tutte queste magnifiche sensazioni arrivano troppo tardi….per me……Perché non ne ho goduto ogni giorno della mia vita….Ma tu, tu hai ancora tutta la vita avanti a te….Alberto, Alberto svegliati! Sentiti vivo apprezza la bellezza che ti circonda…..Non capisci quello che ti dico?

ALBERTO: Sì! Certo! Tutte le volte che posso accarezzerò qualcosa di liscio (accarezza il tavolo) Oh! Come è liscio!

                                 SCENA X

( In scena un tavolo da pranzo di un elegante privè. Giorgio in abito elegante è triste e solo. Dalla quinta vengono suoni e musica da ballo)

CATERINA: (arrivando in abito da sera) Lo sai che in tutta la sera non hai fatto nemmeno un ballo? Beh! Che ti prende?...Non ti senti bene?

GIORGIO: No! Io sto benissimo

CATERINA: Allora perché non balli con me?

GIORGIO: No, vedi …, ma non è quello che generalmente significa sentirsi bene. Perché non fai un ballo con Simone.

CATERINA:..E’ tutta sera che balliamo insieme…

GIORGIO:E’ un ballerino meraviglioso..

CATERINA: Che cosa ne sai tu? Hai ballato con lui?

GIORGIO: …Del resto, fa tutto così bene, non trovi?

CATERINA: ( guardandolo con aria estremamente stupita e poi inviperita si alza e va a cercare Simone) Simone, Simone, caro, mi fai ballare tesoro

GIORGIO: (Ha un gesto di rabbia)

SIMONE: (entrando dalla quinta opposta) Gio’, Gio’, o , non credo che tu conosca Giorgio Mucci, vero? Giorgio, questa è Lidia Bellucci. E’una vostra vicina.

LIDIA: Salve, sono lieta di conoscerla.

GIORGIO: Piacere mio, signora.

LIDIA: Sa credo di aver già conosciuto una volta sua moglie. Ci siamo incontrate ala posta.

GIORGIO: Si, deve avermelo detto

LIDIA: Beh! Volete scusarmi, devo fare una telefonata a casa alla baby sitter, qui c’è troppa confusione……Faccio subito tesoro. (esce ancheggiando)

SIMONE: Beh! Non mi chiedi come vanno le cose?

GIORGIO: E va bene: come vanno le cose?

SIMONE: Ok, via libera stanotte! 1097

GIORGIO: Come?

SIMONE: Se conosci qualche altra pollanchella sola, fammelo sapere, con stasera sono appena a quota 1097. Per la fine dell’anno vorrei arrivare a quota 1100. Qui si raccatta sempre…vado in pista…chissà….

ALBERTO: (Parlando al telefono ubriaco) Ma tu l’apprezzi la vita che hai intorno?...Si, o no? Rita lo guardi mai un albero,  una foglia con le sue nervature? la guardi davvero? Rita, Rita mi senti? E’ magnifico, sai, il suo verde sfumato sulle punte. E senti, senti come è liscia. Svegliati, svegliati! Vivi la tua vita!...Ciao Giorgio!....Ti voglio bene!

GIORGIO: Una donna così graziosa, ingenua e gentile…quasi come Caterina……

ALBERTO: Chi Gio’?

GIORGIO:…….Cadere nella trappola di quel….. quel mandrillo da strapazzo, quel…

ALBERTO: Che ore sono Gio?

GIORGIO:…Forse devo fare qualcosa per impedirglielo…

ALBERTO: Fare che?

GIORGIO: Fare almeno una buona azione prima di andarmene.

ALBERTO: Andare dove?

GIORGIO: E’ strano…trovarsi di fronte alla grande avventura, sovverte  tutti i tuoi valori morali.

ALBERTO: Come? …Ideali?

GIORGIO: Si! Voglio proprio farlo, devo salvare Caterina da questa marmaglia.

ALBERTO: Fare cosa Gio’? (Giorgio si alza e rapidamente esce in cerca di Linda) Ma come è liscio questo tavolo…

GIORGIO: (Rientrando con Linda che è ancora a telefono)

LIDIA:…Si, non farò più tardi dell’una e mezza…D’accordo…Bene arrivederci…Salve, cosa c’è? Perché mi ha trascinato qui?

GIORGIO: Signora posso parlare con lei in privato?

LIDIA: Ma certo Giorgio.

GIORGIO: Bene, venga! Appartiamoci  di là. ( si siedono e cominciano a parlare)

ALBERTO: (Entra con un bicchiere di whisky nuovo) Devo toccare bene i tavoli,  se sono lisci, devo godermi la vita…capito?

GIORGIO: Queste parole le ricordano niente? “ So che è un momento di crisi. No! Non dirmi di no! Non parlare. Io ti sono amico. Devo aiutarti!. Ti sentirai sola. Che ne diresti di bere tranquillamente qualcosa insieme questa sera?” Lei è la 1100.

LINDA: La prego continui Signor M.

ALBERTO: L’albero non è liscio però allora non può godersi la vita…devo chiederlo a Giorgio.

LIDIA: Si Giorgio, lei non sa quanto le sia grata.

GIORGIO: Oh! E’ un dovere…anche verso Caterina

LIDIA: Come?

GIORGIO: No niente…

LIDIA: No, lo dico davvero. Lei mi ha impedito di coprirmi di ridicolo davanti a tutti e anche ai miei figli. Completamente ridicola….Come potrò mai ringraziala?

GIORGIO: Lei non deve ringraziarmi….era una questione morale prima di andarmene…

LIDIA: Beh! Dovunque vada, non la dimenticherò mai…mai! (lo bacia sulla bocca)

CATERINA: (entrando) Smettila di bere Alberto……(vede i due e scappa in sala tra gli spettata tori come se stesse alla ricerca dell’auto)

GIORGIO: Caterina! Caterina! Caterina aspetta! Ti prego lascia che ti spieghi

CATERINA: Non c’è bisogno di spiegazioni…Baciare una donna alle mie spalle e complice Alberto..

GIORGIO: Ma non era una donna era Linda Bellucci.

CATERINA: Cosa?

GIORGIO: Si Linda B…Stavo cercando…

CATERINA: Ora capisco perché stanno per divorziare…

GIORGIO: Dove vai Cate…di là si va nel foyer…

CATERINA: Non cercare di cambiare argomento…..Immagino che lo sappia tutta la città…il lattaio….Alberto…..le mie amiche…Tutti tranne me.

GIORGIO: Ma si può sapere di cosa stai parlando?

CATERINA: Adesso torna tutto…

GIORGIO: Cos’è che torna adesso.

CATERINA: Tu che mi gettavi tra le braccia di quell’idiota, quel cafone di Simone….per non sentirti colpevole, mentre tu andavi con un’altra donna

GIORGIO: Ma cosa vuoi dire…

CATERINA: E cercavi di mandarmi alla scuola serale..e già! Per avere qualche serata libera…

GIORGIO: Stai facendo un terribile sbaglio…

CATERINA: Io ti lascio caro Dott. M….non voglio passare un’altra notte sotto lo stesso tetto con un fedifrago e concubino.

GIORGIO: Io?........

CATERINA: Sei un rozzo gallo italiano e un adultero.

GIORGIO: Caterina, devo dirti una cosa…

CATERINA: Su! Dilla! E togliti il rossetto dalla faccia.

GIORGIO: Caterina, non avrei voluto dirtelo…ma devi sapere la verità. Non voglio che tu pensi che sono un marito infedele…mai!...Specialmente ora che sono agli sgoccioli della mia vita….

( espressione di disgusto e di insofferenza di Caterina)

E’ vero cercavo di spingerti verso Simone. Ma lo facevo per un motivo assolutamente altruistico….si! E perfino nobile! Voleva che tu avessi qualcuno…..

CATERINA: Che io avessi qualcuno? Che cavolo dici?

GIORGIO: Dopo che me ne sarò andato.

CATERINA: Ah ! E’ così? Te ne vai con  quel bidone rifatto di Linda Bellucci.

GIORGIO: No!….Ti ricordi che ieri sono andato dal Dottore per quel dolore che ho al petto?

CATERINA: Si! La tua gastrite….

GIORGIO: Ho mentito. Caterina….E’ arrivata la mia ora…

CATERINA: Certo! L’ora di prendere la pillola.

GIORGIO: Parlo sul serio…il mio motore ha cominciato a perdere colpi..

CATERINA: E allora fatti  pulire il carburatore.

GIORGIO: E’ vero! Telefona al Dottore..te lo dirà lui…Forse mi restano solo poche settimane di vita…

CATERINA:( in lacrime) Oh Giorgio… cosa dici? Dimmi la verità…non scherzare  su queste cose …..

GIORGIO: E’ così!

CATERINA: (abbracciandola disperata) Non mi lasciare….

GIORGIO: No, no Cate…calma in fondo è peggio se avessi un’altra donna.

                                     SCENA XI

(  Stacco musicale romantico. Giorgio appare in giardino su una sedia a rotelle, spinta da Alberto, sempre alticcio

)

GIORGIO: Basta così Caterina….parcheggio qui per un po’. Gira appena la sedia, voglio guardare il mio giardino…Bene

GIORGIO: E’ bellissimo Cate.

CATERINA: Come ti senti?

GIORGIO: Beh! Forse sono più debole di ieri

CATERINA: Oh no!

GIORGIO: Credo che questa sedia distrugga tutte le mie forze,

CATERINA: E’per questo che ti ci abbiamo messo, per conservare le tue energie..

GIORGIO: Si, lo so…..

CATERINA: Ho comprato i biglietti partiamo alle 7,45 del mattino. Quando arriviamo a Parigi troviamo una macchina che ci porterà alla clinica

GIORGIO: Cate io credo che sia inutile questo viaggio fino alla clinica

CATERINA: Inutile, niente è inutile..

GIORGIO:…Poi costerà tanto..

CATERINA: Ma non me ne importa niente di quanto costerà

GIORGIO: Serve solo a prolungare le cose. Io me ne starò aggrappato agli ultimi fili.

CATERINA: Spenderemo quanto sarà necessario. (piange)…Alberto!

(Alberto lo copre amorevolmente nonostante la temperatura tiepida)

GIORGIO: Grazie AL’

CATERINA:  (ad Alberto sottovoce) Sei riuscito a rintracciare il dottor Marchetti

ALBERTO: Macchè, non c’è nemmeno la sua segreteria telefonica….

CATERINA: Vuoi scherzare…?

ALBERTO: Niente,niente.

CATERINA: ….E pensare che l’ho accusato di essere infedele, mentre invece le sue intenzioni erano così altruiste,,,così nobili

ALBERTO: Hai un uomo veramente eccezionale come marito. Quando hanno fatto Giorgio Mucci,  hanno buttato via lo stampo..(piangono)

CATERINA: Nessuno risponde sono proprio stufa di questo dottor Marchetti…in un momento come questo se ne va a pescare…( si soffia il naso) Bella serietà professionale. (piangono entrambi)…Aspetta che mi capiti davanti…….Gio’,Giorgio?

GIORGIO: Si tesoro?

CATERINA: Vado a prenderti la borsa d’acqua calda che ho preparato

GIORGIO: No. Vieni qui..accanto a me..viviamo questi ultimi momenti….Lo sai che proprio mi sorprendi..

CATERINA: Davvero?

GIORGIO: Hai sempre avuto tanto bisogno degli altri e invece affronti questa tragedia come una troiana. Senza perdere la testa

CATERINA: Tesoro, prima non ho mai dovuto fare nulla. Eri sempre tu che ti occupavi di tutto.

GIORGIO: Se lo avessi saputo te lo avrei detto subito che stavo per morire

CATERINA: Dovevi farlo. Prometti che non mi nasconderai mai più una cosa così grave.

GIORGIO: Sta tranquilla! Non c’è ne sarà più bisogno…….Abbiamo vissuto delle magnifiche ore insieme

CATERINA: Si, meravigliose…

GIORGIO: Ti ricordi quella brasserie del musèe d’Orsay a Parigi?

CATERINA: Si dove facemmo conoscenza….

GIORGIO: Conoscenza…? Fu un vero abbordaggio

CATERINA: No, non è vero.

GIORGIO: Si…stai seduta lì con tre amiche e mi guardavi distrattamente e non sapevi cosa fare e allora io mi venisti accanto, e mi dicesti: “ mi scusi sto pranzando insieme a due amiche e avremmo voglia di ordinare del “coq au vin” ma siamo in tre e  il ristorante prevede un ordinazione minimo per quattro…e se lei….

GIORGIO: Si ti ricordi?

CATERINA: Si fu proprio un abbordaggio……( si baciano teneramente)….

Tesoro vai a riposare sul retro c’è più fresco. Io preparo qualcosa per cena. ( lo accompagna in quinta. Mentre dal cancello del giardino si sente chiamare)

                                 SCENA XII

DOTTOR MORACE: Oilà..ho visto le luci accese e son passato un momento per vedere se volete un po’ di pesce.(mostra una sacca piena di pesce)

CATERINA: No, grazie Gianni.

DOTTOR MORACE: Ti prego Caterina devi accettarlo per forza. Ne ho una cesta piena in macchina!

CATERINA: Davvero Gianni? Quanto sei gentile. Che bello per te, che tu possa abbandonare tutto per andartene a pescare tutto il giorno?

DOTTOR MORACE: Non capita molto spesso. Fortunatamente non c’era  niente di urgente che mi trattenesse.

CATERINA: Niente di urgente? ( su tutte le furie)E il fatto che tu abbia un paziente in punto di morte non ti sembra urgente?

DOTTOR MORACE: Come?

CATERINA: Non sono  stata mai tanto delusa da qualcuno in tutta la mia vita! E tanto vale anche che ti dica il resto e che te lo dica in faccia: Non voglio più vederti in vita mia né durante la sua agonia.

DOTTOR MORACE: Non vuoi più vedermi….e quale agonia?

CATERINA: Questa che è già iniziata…

DOTTOR MORACE: Non capisco! Forse ho preso un colpo di sole..

CATERINA: Senti, il fatto che tu non voglia dirmelo è una cosa…ma che tu te ne vada lasciando Giorgio…mentre lui….mentre lui sta morendo.

DOTTOR MORACE: Ho capito bene..Cate?  Hai detto che Giorgio sta morendo?

CATERINA: Smettila, non fare la commedia con me. Tanto so già tutto. E lo porterò via in una clinica domattina.

DOTTOR MORACE: (ride a crepapelle)

CATERINA: Come puoi ridere in un momento come questo..

DOTTOR MORACE: Ne ho conosciuti di maniaci  ipocondriaci nella mia carriera, ma nessuno è mai arrivato al punto di tuo marito.

CATERINA: Ma allora? Non è vero?

DOTTOR MORACE: Gli ho fatto una visita completa due settimane fa. Giorgio ci seppellirà tutti. A meno che non muoia dalla paura di morire

CATERINA: Vuoi dire che non ha niente?

DOTTOR MORACE: Assolutamente niente. Gliel’ho confermato anche in studio venerdì scorso

CATERINA: Come mi ha potuto fare una cosa simile a me. Perché mi ha detto che stava per morire? Perciò non vuole andare a Parigi, non vuole la carrozzella…..

DOTTOR MORACE: Quando rinasco mi specializzo in psichiatria. Guadagnano delle fortune.

CATERINA: Che motivo poteva avere?

DOTTOR MORACE: Non lo so! Non lo so…..

CATERINA: Fare una cosa di questo genere a me?....( da un atteggiamento di pianto passa a quello di rabbia vendicativa)….Ma certo! Ma certo!

DOTTOR MORACE: Che cosa?

CATERINA:….Te lo dico io perché! Perché io sospettavo che avesse una relazione con un’altra donna. Ecco perché! E quando l’ho scoperto…ha detto questa ridicola bugia.

DOTTOR MORACE: Caterina il mio consiglio in circostanze di questo tipo è quello di cercare di dimenticare…

CATERINA: Dimenticare?

DOTTOR MORACE: Ma a memoria d’uomo nessuno ha mai accettato il consiglio.

CATERINA: E io non ho alcuna intenzione di essere la prima…

DOTTOR MORACE: Lo prevedevo….Cate ? Non li vuoi questi pesci? Ci puoi mangiare una settimana….

CATERINA: Odio il pesce e puoi ficcartelo dove ti pare! (entra in casa)

DOTTOR MORACE: Ho capito! Questa è la volta che mi prende uno choc anafilattico da overdose da pesce.

                                  SCENA XIII

( Stacco musicale.Caterina entra portando cautamente la carrozzella con Giorgio dormiente. E’ vestita in maniera provocante e sexy. Si avvicina al marito e gli da un sonoro schiaffo.)

CATERINA: Oh tesoro! Tesoro mio hai avuto un altro incubo?

GIORGIO: Non so…stavo sognando…

CATERINA: Povero amore…

GIORGIO: ..Mi è sembrato….

CATERINA: Si?

GIORGIO: …Come se qualcuno mi schiaffeggiasse..

CATERINA: E’ passato tesoro! Ora ci sono qua io…E’ una serata così calda e ho pensato di mettermi qualcosa di leggero

GIORGIO: Sì….anch’io sento molto caldo… sono tutto sudato..

CATERINA: Oh!

GIORGIO: Non è il profumo che ti ho regalato per il nostro anniversario?

CATERINA: In un certo senso. E’ il profumo che ho cambiato con quello che mi hai regalato…(Giorgio si avvicina e tenta di baciarla ma lei al momento opportuno si scosta.)….Che serata magnifica e dolce…Gio’?

GIORGIO: Si?

CATERINA: Ricordi il nostro quinto anniversario?

GIORGIO: Come potrei dimenticarlo. Ricordo tutto nei minimi particolari

CATERINA: Venimmo a casa subito dopo cena…una serata proprio come questa…luna piena bevemmo lo champagne nel patio…..Peccato che non possiamo farlo anche stanotte.

GIORGIO: Perché no?

CATERINA: Ma tesoro nelle tue condizioni…non ne avresti la forza.

GIORGIO: Senti in qualche modo le troverò le forze..

CATERINA: Mi pare che ci sia una bottiglia di champagne nel frigo…Vado a prenderla.

GIORGIO: Ci vado io…

CATERINA: Amore?

GIORGIO: Si?

CATERINA: Non c’è un po’ di musica?

GIORGIO: Era il coro dei cherubini quello che si sentivi.( esce e dopo qualche secondo si sente la musica. Caterina si prepara ancora più sensuale spingendo la sedia a rotelle. Eccolo che rientra pimpantissimo con champagne e bicchieri di cristallo)…Tesoro ma …( si siede cantando felice ma Caterina gli da una spinta che lo fa’ rovinare giù  e poi gli versa addosso la bottiglia di champagne) Cate, Cate, Caterina ma che succede ( tenta di rientrare ma è tutto chiuso) Ma che succede? Fammi entrare o prenderò un malanno.

CATERINA:  Smettila di bussare alla porta, tanto non ti apro e farai svegliare i tuoi compagni prossimi: i morti.

GIORGIO: Insomma Caterina mi dici che ti prende? Che cosa c’è?

CATERINA: Domandalo a Linda Bellucci.

( e gli lancia un cesto con tutte le medicine)

GIORGIO: Fammi entrare e spiegami… Ho freddo e così morirò per un raffreddore.

CATERINA: Bene e cerca di attaccarlo anche a Linda.

(lancia un borsa d’acqua calda  che si apre e bagna completamente  Giorgio)

GIORGIO: Mah! Toh! Guarda! Le mie pillole per il raffreddore.

                           SCENA XIV

(Chiamando al di là di una siepe del giardino)

GIORGIO: Al, Al, Alberto?

ALBERTO:  Giorgio? Che ci fai fuori? Ehi grazie! (prendendo la bottiglia vuota di champagne che Giorgio ha ancora in mano).

GIORGIO: Andiamo a casa!

ALBERTO: tua o mia?

GIORGIO: (arrabbiato) Tua!!

ALBERTO: Andiamo! Io vado pazzo per lo champagne. Ma come sapevi che ero a corto di bomba?

GIORGIO:Piantala e dammi un asciugamano.

ALBERTO: Ho appena finito di scrivere il tuo elogio funebre.

GIORGIO: Non voglio sentirlo!

ALBERTO: E invece si! Ci tengo: In paradiso avevano bisogno di una persona simpatica e quindi hanno chiamato Giorgio Mucci. Si Giorgio, proprio lui, un uomo….

GIORGIO: Alberto, Alberto? Non voglio sentirlo..

ALBERTO: ….Siamo piuttosto nervosi….

GIORGIO: Si! Siamo piuttosto nervosi!

ALBERTO: Allora dovrò fare una piccola correzione qui….inalterabile buonumore…cancellato (cancella)

GIORGIO: Caterina mi ha buttato fuori di casa.

ALBERTO: Caterina?....e perché? (dandogli un asciugamano)

ALBERTO: Ma io la conosco. Non farebbe mai una cosa simile senza un motivo…

GIORGIO: Mi ha visto mentre una donna mi baciava…

ALBERTO: Ah,ah,ah, marito fedele e devoto ..(cancella)

GIORGIO: Ma smettila…….era una cosa assolutamente innocente…è troppo lungo spiegarti ora…. Dovrò dormire nella stanza dei ragazzi..

ALBERTO: Non si può la stanno ridipingendo…dovrai arrangiarti con me.

GIORGIO: Ma stai scherzando?  Non ci penso proprio….

ALBERTO: E sappi che io dormo a sinistra e con la finestra aperta…

GIORGIO: Va bene per il posto ma la finestra rimane chiusa…non voglio ammalarmi per tue stupide fissazioni….

ALBERTO: (cancellando) Cortesia e considerazione per il prossimo.

                                      SCENA XV

(Stacco musicale. E’ la mattina seguente e in giardino ci sono Caterina e Simone che parlano. Simone ha delle orrende scarpe)

SIMONE: Ho sentito la brutta notizia e ti assicuro che mi ha sconvolto.

CATERINA: E chi te lo ha detto?

SIMONE: Il lattaio!

CATERINA: IL lattaio?

SIMONE:  Io vi ho visto così uniti che non posso credere a tutto questo. Cara, se posso fare qualcosa per fare qualcosa per te non devi esitare a chiamarmi.

CATERINA:  No, no, non credo proprio al punto in cui siamo…

SIMONE: Le prossime settimane saranno piuttosto dure. Ti sentirai sola. (avvicinandosi) Già. Senti Caterina che ne diresti di bere insieme qualcosa stasera e magari trovare un modo per avvicinarti a Giorgio….

 CATERINA: Bere? Stasera?

( Intanto Giorgio è arrivato dalla casa di Alberto ancora in pigiama e sta ascoltando irritato la conversazione, quando viene raggiunto dal Lattaio)

LATTAIO: Buongiorno Signor Giorgio ( a bassa voce e ridendo) Mi perdoni , ma come moribondo mi sembra piuttosto in forma

GIORGIO: Come lo sai?

LATTAIO: Me lo ha raccontato il Dottor Morace quando gli ho portato il latte stamattina. Ecco il latte! Questa camicia da notte sta meglio alla moglie del Sig. Alberto ( esce lasciando Giorgio imbambolato)

GIORGIO: ( prendendo il cellulare con rabbia trattenuta ) Gianni?…Gianni? Pronto! Smettila di ridere…. E ba….Basta ! Dimmi che succede!....Non è vero che sono ipocondriaco! Lo so..lo so che mi avevi detto che non avevo niente! Ma come faccio a sapere se è la verità….Ho comprato anche il loculo al cimitero…ma voi medici quando dite ai vostri pazienti che non hanno niente, lo dovete dire in modo che siano sicuri che non hanno niente…stronzo! Smettila di ridere….Caterina lo sa? Come? Crede che io stia nascondendo un relazione? No, non mi piace il pesce!! ( chiude violentemente)

ALBERTO: (che è sopraggiunto) Ho cancellato tante troppe cose dal tuo necrologio…credo che ne dovrò aggiungere qualcuna

GIORGIO:  Io continuerò a vivere!

ALBERTO: E’ questo che voglio sentirti dire Gio. Lottare fino all’ultimo!

GIORGIO: No! Sei fuori pista! Ho saputo ora dal Dottor Morace che non ho niente di niente se vuoi saperlo! (con aggressività )

ALBERTO: Non stai per morire?

GIORGIO: Sano, come un pesce dice il dottore! Un malinteso……E’ stata tutta colpa mia.

ALBERTO: ..Ma mi avevi detto che il dottore…

GIORGIO: Lo so che te lo avevo detto ma mi sono sbagliato!...E ti chiedo scusa.

ALBERTO: Te la cavi con poco! Maledizione. Sono tre giorni che bevo come una spugna e ho passato due giorni e due notti a scrivere il tuo necrologio. E ora mi dice che non hai nemmeno un po’ di gastrite

GIORGIO: Ti ho chiesto scusa!

ALBERTO: Ho fatto la figura dell’idiota piangere, bere , e scrivere i necrologi.

GIORGIO: Ti ho detto che ti chiedo scusa!

ALBERTO: E io ti dico che non lo dovevi fare al tuo migliore amico!

LATTAIO: Ultime notizie: sta per andare a RIO (esce)

ALBERTO: ( Mentre Giorgio si avvia verso casa, guardando i fogli del necrologio sta per buttarli nella pattumiera poi ripensandoci) …Mah! Prima o poi gli toccherà.

 

                             SCENA XVI

(stacco musicale. Giorgio, Caterina e Simone sono  a leggere le ultime volontà di Giorgio)

CATERINA: (dopo aver ascoltato le ultime parole)  E’ rivoltante, pensare di dire quella tragica bugia per nascondere i tuoi sporchi affarucci sentimentali.

SIMONE: Sporchi!

CATERINA: Se penso che eri quasi riuscito a farmela….

SIMONE: Incredibile!

CATERINA: E io che volevo portarlo in una clinica a Parigi

SIMONE: Sei stata una scema Caterina

CATERINA: Dimmi Simone, tu che sei un uomo vero, che cosa pensava di guadagnarci? Non pensava che prima i poi l’avrei scoperto?

SIMONE:  Infantile!E il dottore…… Come pensava di cavarsela? prima o poi avrebbe tirato fuori un’altra frottola, che so uno sbaglio sulla radiografia o la scoperta di una miracolosa medicina e si sarebbe buttato in ginocchio gridando: miracolo! Miracolo! E tu ci avresti creduto.

CATERINA: Sì! Avrei creduto anche a questo…..

                                    

                                      

                                   SCENA XVII

(stacco musicale)

GIORGIO: Questa volta vuole veramente lasciarmi.

ALBERTO: Si ma stavolta la finestra rimane aperta!

GIORGIO: Tu sei un avvocato, quindi sai di queste cose esatto?

ALBERTO: Esatto.

GIORGIO: Quando una moglie crede che il marito abbia un’amante, come fa a convincerla che non è vero?

ALBERTO: Non può!

GIORGIO: Ma io non ho un’amante.

ALBERTO: Non fa differenza.

GIORGIO: ma un uomo è innocente fino a prova contraria.

ALBERTO: Hai a che fare con tua moglie, qui non c’entra la costituzione.

GIORGIO: Vuoi dire che non c’è niente da fare?

ALBERTO: Ci sarebbe una cosa.

GIORGIO: Quale?

ALBERTO: Confessa e chiedile di perdonarti

GIORGIO: Perdonare che cosa?

ALBERTO: Il fatto di avere un’amante.

GIORGIO: Quando invece non ce l’ho?

ALBERTO: Esatto!

GIORGIO: C’è chi se la cava negando , ma io sarei il primo a farmela confessando.

ALBERTO: A parte la realtà. Tu sai di non avere un’amante….

GIORGIO: Esatto!

ALBERTO: Mentre Caterina è convinta di sì. Allora perché ostinarsi: ammettilo!

GIORGIO: Ma non so…

ALBERTO: Senti, Caterina ti ama e comunque è abituata a te, ma è una donna, e quale donna non desidera vedere il proprio marito strisciare?

GIORGIO: Credi che funzionerebbe?

ALBERTO: Tutte le donne non chiedono altro che scoprire  qualcosa su i mariti e tu ti offri volontario. Lei ci cascherà e come!

GIORGIO: E va bene seguirò il tuo consiglio! Le confesserò di aver avuto un amante, chiederò il suo perdono, e questo è quanto.

ALBERTO: No, no, no! Mica è così facile…

GIORGIO: Ma io confesso, che altro può volere?

ALBERTO: Molte cose. Le donne vogliono sapere com’era l’altra, e che aspetto aveva, quanti anni aveva e se era innamorata, dove la portavi, e se qualche amica comune vi ha mai visto insieme.

GIORGIO: Chiedono tutto questo?

ALBERTO: E quel che è più importante: ne valeva la pena?

GIORGIO: Devo dire si?

ALBERTO: No! Anche s e è stato uno schianto, si deve sempre dire che non era un granchè.

GIORGIO: Io non posso rispondere a tutte queste domande.

ALBERTO: Devi farlo! Altrimenti crederà che invece di un’amante tu ne abbia a dozzine e che tu non riesca a tenerle tutto a mente, mentre lei farà le domande tu dovrai rispondere a tutto gas.Tac, tac,

GIORGIO: A tutto gas?

ALBERTO: Sì. E non bisogna mai appellarsi alla clemenza della corte.

GIORGIO: Beh! Io non sto chiedendo clemenza! Io sono innocente….

LATTAIO: Se ne va davvero!

ALBERTO: Bisogna che la fermi

.(esce di corsa e spunta nella platea dove Caterina è comparsa con delle valige voluminose al seguito)

Caterina, Cate…ti prego non prendere delle decisioni affrettate voglio confessare. Ti ho mentito, ho deciso di dirti tutta la verità, mettere tutto in chiaro e chiedere il tuo perdono. (e la mette seduta)

CATERINA: (alzandosi lo riempie di schiaffi)

GIORGIO: Caterina, Caterina ti prego…

CATERINA: Allora avevo ragione!

GIORGIO: Si! Sono un verme si!

CATERINA: Lasciami andare Giorgio….

GIORGIO: Non è meglio chiarire i dubbi e discuterne con calma… e comportarsi da gente civile qui in strada….

(rivolgendosi a una spettatrice che guarda)

Lei cosa guarda? Si impicci dei fatti suoi..

CATERINA: E va bene, discutiamone..

GIORGIO: Allora fammi delle domande e io ti risponderò con calma.

CATERINA: Va bene! Chi è? Perché non è Linda, le ho parlato a telefono stamattina e mi ha raccontato tutto come è andata……Allora chi è?

GIORGIO: Si chiama ……..🙁dice il nome e cognome dell’attrice che  interpreta Caterina)

CATERINA: Dove l’hai conosciuta?

GIORGIO: A teatro.Durante una commedia

CATERINA: E’ giovane?

GIORGIO: Si!

CATERINA: Che cosa fa la ballerina o la troia?

GIORGIO: No! E’ una splendida attrice.

CATERINA: Qualcuna delle mie amiche vi ha mai visto insieme?

GIORGIO: Forse qualcuna, ma non le conosco.

CATERINA: Quando devi vederla?

GIORGIO: Mai ! E’ tutto finito….ci siamo lasciati

CATERINA: E dopo quello che mi hai raccontato ti aspetti che ti creda?

GIORGIO: E’ la verità.

CATERINA: Gio’ tu lo sai che io capisco sempre quando menti.

GIORGIO: Ti sto dicendo la verità. Non ho intenzione di non vederla mai più…sono pentito….anzi ce l’ho con lei la odio.

CATERINA: Non ci credo che vi siete lasciati. Non ci credo.

GIORGIO: L’ho spedita a Parigi…volevo che iniziasse una nuova vita

CATERINA: Come sarebbe a dire?

GIORGIO: Ho insistito perché se ne andasse…si ho insistito..le ho dato del denaro e l’ho messa su un aereo.

CATERINA: Davvero? E quanto denaro le avresti dato?

GIORGIO: :::Non ricordo esattamente….e invece si! Aspetta che ti faccio vedere….ecco l’assegno che le ho dato….mille euro..

CATERINA: Schifoso… e tu mi tormentavi con la scuola serale per risparmiare su due etti di prosciutto.

GIORGIO: Ma era per salvare il nostro matrimonio.

CATERINA: E invece non è servito a niente. E’ troppo tardi.

GIORGIO:Troppo tardi perché?

CATERINA: Prima volevo andare a parlare con il mio avvocato. Poi ho cominciato a riflettere. Sto facendo la cosa più giusta? Giorgio non mi aveva mai mentito prima e forse avrei dovuto dare il beneficio del dubbio …ma ora che hai confessato …è tutto finito.. non ti voglio più…Non sento nulla per te solo….pietà.

GIORGIO: Immagino che non servirebbe a nulla se io negassi di nuovo tutta la faccenda. Se  ti dicessi che io non ho mai avuto un’altra donna, che ho inventato tutta questa faccenda sperando che mi perdonassi.

CATERINA: No! Non farlo Giorgio, non farlo.

GIORGIO: Caterina…

CATERINA: Vado via sul serio. E non cercare di seguirmi…Addio Giorgio!

ALBERTO:Gio,Gio,Giorgio? Dove sei? Ha! Eccoti qui….Ha funzionato? Non ha funzionato? Nemmeno un pochino? E’ stato un fallimento vero? Guardiamo se indovino, vuoi picchiarmi? No non vuoi picchiarmi…ma qualcosa vuoi farmi ( cade in un baule di scena e G. lo chiude dentro) Aiuto…aiuto.|

                                SCENA XVIII

( Stacco musicale. Soggiorno dell’inizio commedia. Caterina rientra in cas. E’ molto provata dopo una notte insonne probabilmente. Sulle note della musica, ( potrebbe cantare i suoi pensieri dolorosi) si guarda intorno  e svogliatamente prepara poche cose  per partire, ma suonano alla porta e va ad aprire)

SIG.MARCETTI: Scusi il Signor Giorgio è in casa?

CATERINA: No! Non c’è! (e sta per chiudere la porta)

SIG.MARCETTI: Lei è sua moglie?

CATERINA: Si! …..Sono io ma …….

SIG.MARCETTI:..Se non le dispiace le lascerò soltanto questo. E’ il contratto. E siccome suo marito ci ha dato un assegno e precisamente per mille euro, ho pensato che avrebbe gradito la ricevuta.

CATERINA: Le ha dato un assegno di mille euro?

SIG.MARCETTI: Si infatti.

CATERINA: Per che cosa?

SIG.MARCETTI: Per la sistemazione nel nostro parco per defunti…dica a suo marito di accompagnarcela qualche. domenica, è incantevole ora. E’ tutto un fiore.

CATERINA: Mi faccia capire. Mio marito ha comprato un posto al cimitero?

SIG.MARCETTI: Si, non glielo aveva detto?

CATERINA: No.

SIG.MARCETTI: Per la miseria. Mi taglierei la lingua. Mi ha detto che voleva farle una sorpresa…Non vorrei averle rovinato tutto.

CATERINA: No, no per niente…..Allora è vero che ha inventato tutto. (gridando al sig.Marcetti ) Non c’è nesuna altra donna!

SIG.MARCETTI: Infatti! Abbiamo preso accordi per un altro uomo. Suo marito è stato spendido e lungimirante: ha prenotato un posto anche per il suo secondo marito….Un’idea originale. La useremo per la prossima campagna pubblicitaria. Il Signor Giorgio non ce l’avrà con me, perché mi sono lasciato sfuggire la notizia?

CATERINA: …Noi non glielo diremo! Si riprenda tutto e glielo invii per posta, così non saprà mai che io so tutto.

SIG.MARCETTI: Lei è una brava moglie. Grazie di tutto…(sta per uscire ma Caterina si accorge che Giorgio sta per rientrare e allora tira a sé  violentemente il Signor Marcetti che ruzzola per terra).

SIG.MARCETTI: uscirò dal retro….E si faccia.. viva…(ride)

GIORGIO: Mi permetti di accompagnarti dove vuoi tu?

CATERINA: Forse ho cambiato idea…

GIORGIO: E la mia relazione?

CATERINA: Ho deciso di perdonarti.

GIORGIO: Davvero?

CATERINA: Si..(  si baciano con entusiasmo ma suonano alla porta) si…si…

GIORGIO: Non ti muovere. (va ad aprire e appare Simone con un mazzo di rose)

SIMONE: Ma come Giorgio, sei ancora qui?( Giorgio lo colpisce con un pugno e contemporaneamente prende le rose nascondendole dietro la schiena e chiude la porta)

CATERINA: Chi era?

GIORGIO: Il fioraio. (Si abbracciano e si baciano a lungo e cantano un motivo di chiusura)

                                              FINE