STASERA
SI RECITA... A DISPETTO
FARSA IN UN ATTO
DI
ALDO CIRRI
OVVERO :
TUTTO QUELLO CHE AVRESTE SEMPRE VOLUTO SAPERE
DI CIÒ CHE SUCCEDE DIETRO ALLE QUINTE DI UNA
RAPPRESENTAZIONE TEATRALE E NON AVETE
MAI AVUTO IL CORAGGIO DI CHIEDERE
OVVERO :
FINE TRAGICOMICA DI UNA TRAGEDIA
PERSONAGGI :
FEDERICO - Regista disperato - anni 40
VITTORIO - Attore consumato - anni 30
MARIANGELA - Attrice da consumarsi - anni 25
GIGI - Attore da retroguardia - anni 30
PAOLA - Attrice a lunga conservazione - anni 70
OTTAVIA - Attrice quasi fatale - anni 25
“CHIACCHIERA” - Suggeritrice miope - anni 40
GIOVANNONA - Costumista e truccatrice d’assalto - anni 50
ARCHIMEDE - Elettricista tuttofare - anni 60
SCENA
L’azione si svolge dietro il fondale di una rappresentazione teatrale : “La
morte di Pericle” una sconosciuta, quanto improbabile tragedia greca. La scena
è il retro del fondale stesso, con al centro un tavolo con uno specchio e i
trucchi e alcune sedie. Sulla destra una rastrelliera appendiabiti su rotelle,
con su attaccati i costumi di scena. Appesi al fondale : un estintore, un’ascia
da pompiere e tre cartelli indicatori : “WC” rivolto verso destra, “CAMERINI”
rivolto a destra e “PALCOSCENICO” rivolto a sinistra. Il fondale termina sulla
sinistra, qualche metro prime della fine del palcoscenico, dove inizia una
quinta, fra i due c’è lo spazio per l’ingresso in scena degli attori, dietro
alla quinta, un praticabile. Al di là di tutta la scena avviene la simulazione
dello svolgersi della tragedia : luci, rumori di pubblico, risate, applausi,
ecc.
PERSONAGGI DELLA TRAGEDIA
VITTORIO - PERICLE
MARIANGELA - ERMIA
GIGI - EPAMINONDA
PAOLA - LA MAGA SETI
OTTAVIA - AFRODITE
SIPARIO
In scena : Vittorio sulla sinistra in toga con il copione in mano, ripassa la parte
alzando ogni tanto il tono della voce. Giovannona (una donna piuttosto
corpulenta) presso il tavolo sta truccando Mariangela, anche lei in costume è
seduta su di una sedia e dà le spalle al pubblico. Paola, sulla destra, si sta
provando alcuni costumi. Al centro “Chiacchiera” sta prendendo appunti sul
copione.
NOTA - Nelle notazioni la “SCENA 1” indica la principale e la “SCENA 2” quella
dove si svolge “La morte di Pericle”
SCENA PRIMA
VITTORIO - (recitando con enfasi e sbirciando ogni tanto il copione) “OH,
ADIRATI NUMI, QUALE VERITA’ SI MOSTRERA’ AL VELO DELLE MIE LACRIME, QUALE
SPETTRO DI COTANTO ORRORE OPPRIMERA’ IL PETTO MIO E NE SOFFOCHERA’ OGNI ANELITO
DI SPERANZA, DITEMI SE IL DOLORE CHE IL TANFO HA SCRITTO PER ME...
CHIACCHIERA - Tanfo ?
VITTORIO - qui c’è scritto “tanfo” !
CHIACCHIERA - (leggendo) Macché “tanfo”... “fato” !... “IL DOLORE CHE IL FATO
HA SCRITTO PER ME !”
VITTORIO - (seguitando)... “DITEMI SE IO SARO’ UNO STRUMENTO DI VENDETTA O DI
RICORDI, DITEMI SE IO SARO’...
FEDERICO - (entrando furente)... Un imbecille !
VITTORIO - ... Un imbecille... (preso dalla recitazione ha ripetuto
l’esclamazione di Federico)
FEDERICO - (seguito da Archimede) Un imbecille ! Ecco quello che sei !
ARCHIMEDE - Ma dotto’, che ne so com’erano vestiti gli antichi greci !
FEDERICO - Lo sai che cosa stiamo facendo ?... Te lo dico io : “La morte di
Pericle” ! E lo sai che cosa è ?... Una tragedia greca ! Quindi se ti dico di
portarmi cinque elmi greci, mi devi portare cinque elmi, e non cinque caschi da
motociclista ! Stiamo facendo del teatro tragico greco e non il campionato del
mondo di formula uno !
ARCHIMEDE - ... Così quanno fanno la battaglie nun se fanno male !
FEDERICO - Pazzi ! Sono circondato da una manica di pazzi ! Fai sparire quei
caschi ! Via !
ARCHIMEDE - Sì dotto’, subito dotto’ !
FEDERICO - Allora ragazzi siete pronti ?
Ognuno continua ad occuparsi delle proprie faccende senza degnarlo di uno
sguardo.
FEDERICO - (urlando) ... Ho detto se siete pronti ?
TUTTI - (all’unisono) Shhhhhh !
FEDERICO - Ch... che c’è...
PAOLA - Ascolta.
Si sente il brusio del pubblico.
FEDERICO - C’è gente in sala ?
GIOVANNONA - (senza voltarsi) E’ quasi piena.
FEDERICO - (agitatissimo comincia a correre a destra e sinistra) Dio...
ragazzi... presto, i costumi, il trucco, Giovannona, Archimede, le luci, le
scene... presto !
MARIANGELA - Oooooo, ti stai zitto !
FEDERICO - (calmandosi) Eh ?... Ah ! (cerca di assumere un cipiglio serio)
Be.... bene... Vittorio ! Paola ! Mariangela ! Fatemi sentire... dunque...
(sfogliando un copione) ... atto quarto scena seconda !
VITTORIO - (atteggiandosi) “PALLIDA FANCIULLA, CHI SEI TU CHE, COME LA LUNA
RIVESTE D’ARGENTO LA NOTTE, TRACCI CON LA TUA VOCE, UN DOLCE SOLCO NEI MIEI
PENSIERI ?”
MARIANGELA - (tenta di recitare, ma in quel momento Giovannona le sta truccando
le labbra) “MIU SIGNORU, LA NOTTU E GLIDUI, MI HANNU CUNDUTTU QUI E SOLU TU
PUTRAI APRIRU IL MIU CUORU CHE...
FEDERICO - Ripeti !
GIOVANNONA - La sto truccando !
FEDERICO - Ripeti !
MARIANGELA - (scocciata recita a voce alta e Giovannona tenta di truccarle le
labbra seguendone il movimento) “MIO SIGNORE, LA NOTTE E GLI DEI MI HANNO
CONDOTTO QUI, E SOLO TU POTRAI APRIRE...
Giovannona si scoccia di fare le acrobazie, sbatte il rossetto sul tavolo e con
le mani sui fianchi guarda Federico inviperita.
FEDERICO - Be’ ? Che c’è ?
GIOVANNONA - Guarda cosa mi hai fatto fare !
Mariangela si alza indispettita e si gira verso il pubblico, ha la bocca tutta
impiastricciata di rossetto fin quasi agli occhi.
FEDERICO - ... Va bene... va bene, continuate... con il trucco... io ho altro a
cui pensare... Paola... ,ma dove si è cacciata ?
VITTORIO - Era qui un attimo fa.
TUTTI - Paola, Paola...
Paola dopo aver provato e riprovato numerosi costumi, nel tentativo di
sfilarsene uno è rimasta prigioniera tra i vestiti della rastrelliera con il
costume che le incappuccia la testa.
PAOLA - (da dietro la foresta dei costumi) Aiuto !
FEDERICO - Che cav...
PAOLA - Aiuto !
VITTORIO - Paola, dove sei ?
PAOLA - Qui... aiut..
CHIACCHIERA - Qui dove ?
PAOLA - Acc...
Improvvisamente la rastrelliera si rovescia in avanti e dal mucchio di vestiti
spunta Paola che cerca di uscirne annaspando alla cieca con un costume
incarcato sulla testa. Per un po’ tutti la stanno a guardare esterrefatti, poi
Giovannona si avvicina e la libera.
PAOLA - S... salve ge... gente !... Ooooo (sviene tra le braccia di Giovannona)
Tutti accorrono mentre Federico si dispera per l’ennesima volta.
FEDERICO - No... no...
GIOVANNONA - Su... su, facciamola sedere...
CHIACCHIERA - Paola... Paola...
MARIANGELA - Ma che le sarà successo...
GIOVANNONA - Ma niente... Paola, Paola !
Paola comincia a riprendersi.
GIOVANNONA - Come ti senti...
PAOLA - C... come mi sento ?
GIOVANNONA - Alla tua età certe cose non le dovresti fare.
PAOLA - Q... quali cose ?
GIOVANNONA - (maternamente) Sei andata a letto presto ieri sera ?
PAOLA - Sì... sì.
GIOVANNONA - A che ora ?
PAOLA - A... alle tre.
MARIANGELA - Alle tre ?
PAOLA - (riprendendosi completamente, ma ancora sostenuta da Giovannona e
Mariangela) La discoteca chiudeva a quell’ora !
CHIACCHIERA - In discoteca ! Alla tua età ?
PAOLA - Be’ ?
FEDERICO - (svenendo a sua volta) Oh no.... !
Tutti lasciano Paola che ricade di colpo sulla sedia e vanno a soccorrere
Federico che nel frattempo si è subito ripreso.
FEDERICO - (piagnucolando) Questa non è una compagnia teatrale... questa è la
corsia di un manicomio completa di sezione geriatrica (indicando Paola).
PAOLA - (alzandosi arrabbiata) Ooooo ! Regista ! Vecchio sarai te ! Io ieri
sera ho fatto tardi perché ero... (imbarazzata)... con il mio ragazzo.
Tutti trattengono a malapena le risate.
VITTORIO - (scimmiottandola) E che cosa ci hai combinato con “il tuo ragazzo” ?
Pausa.
PAOLA - (fatalmente) Follie !
VITTORIO - (ironico) La prossima volta invece di prendere il “Gerovital”
portati dietro la pillola !
PAOLA - (lanciandosi verso Vittorio) Brutto maial...
Tutti accorrono a trattenere Paola. Per un po’ regna il caos, poi Federico
esplode.
FEDERICO - Bastaaaaaa !
Tutti si fermano.
PAOLA - (a Vittorio) Non t’azzardare più...
FEDERICO - Basta !
PAOLA - Se ti riprov...
FEDERICO - Basta !
PAOLA - Non...
FEDERICO - Basta.
PAOLA - Mmmmm...
FEDERICO - Ba...
Per qualche secondo Federico guarda male Paola, poi si volta a prendere il
copione. Paola gli lancia una pernacchia, Federico si volta inviperito e tutti
guardano in alto facendo gli gnorri.
FEDERICO - (leggendo il copione) Avanti, pronti per entrare in scena, Vittorio
?
VITTORIO - Ok !
FEDERICO - Mariangela ?
MARIANGELA - Pronta !
FEDERICO - Paola ?
PAOLA - Devo...
FEDERICO - Basta.
Paola allarga le braccia.
FEDERICO - Ottavia ?
Tutti si guardano.
FEDERICO - Be’ ? Dov’è Ottavia ?
Tutti allargano le braccia.
FEDERICO - Ma siamo diventati matti ! Dobbiamo andare in scena e...
CHIACCHIERA - Manca anche Gigi.
FEDERICO - (sentendosi mancare un’altra volta) A... anche Gigi ?
GIOVANNONA - (pensandoci) Mmmm, manca Gigi e Ottavia... (poi a Federico)
Allegro, regista, te li trovo io !
Poi Giovannona, seguita dallo sguardo sconvolto di Federico, si avvicina in
punta di piedi alla porta del WC
GIOVANNONA - (rivolta a tutti) Shhhhhhh !
Poi, molto lentamente, la apre. Dentro si vede Gigi e Ottavia, in costume, che
si baciano appassionatamente. Giovannona indica i due, che continuano
imperterriti a baciarsi, come per dire “ecco qua”. Federico si riprende, si
avvicina in punta di piedi all’ingresso del WC.
FEDERICO - (gridando) Ottavia ! Gigi !
I due sobbalzano e si mettono la mano davanti alla bocca in un gesto di dolore.
FEDERICO - Che diavolo facevate là dentro ?
GIGI - (con la mano davanti alla bocca) ... Frofafamo il bacio di fena...
FEDERICO - Che ?
CHIACCHIERA - Provavano il bacio di scena.
FEDERICO - Che c’è un bacio nella tragedia ?
CHIACCHIERA - (seccata) Atto secondo, scena quarta.
FEDERICO - E ora che avete ?
OTTAVIA - Ci hai fatto sbattere i denti !
FEDERICO - (malfidato) Mmmm, va bene, facciamo finta che sia così. Avanti,
tutti pronti ! Fra un minuto si va in scena !
Tutti cominciano a darsi da fare e a prepararsi. Ognuno raggiunge il suo posto,
Vittorio, Federico e Chiacchiera, si appostano sulla sinistra in corrispondenza
dell’entrata in scena. Dopo qualche secondo ancora di movimento tutti si
fermano pronti all’apertura del sipario. Pausa.
FEDERICO - Pronti ? Silenzio dietro le quinte !... Luci !
Dietro la scena (sull’ipotetico e invisibile palcoscenico) si accendono delle
luci.
FEDERICO - Vittorio in scena.
Vittorio entra in scena 2.
FEDERICO - Sipario !
Dietro si avverte lo scorrere di una tenda e altre luci si vedono dall’angolo
tra il fondale e la quinta, applausi, poi comincia la tragedia. Chiacchiera
suggerisce.
SCENA SECONDA
NOTA - Da questo momento i personaggi che si trovano al di là della scena,
sull’immaginario palcoscenico a recitare “La morte di Pericle” vengono indicati
con accanto il nome del personaggio che interpretano nella tragedia, per
distinguerli da quando rientreranno in scena, e le battute dette dai personaggi
nella tragedia sono scritte in maiuscoletto. Nella scena principale, durante la
parte iniziale della rappresentazione della tragedia, si svolgono, in silenzio,
tutti i movimenti e le azioni tipiche di un retroscena teatrale.
VITTORIO/PERICLE - (lentamente) “OH MORTE ! QUAL TENEBROSO NUME HA INVOCATO LA
TUA PRESENZA ! QUALE DIO HA DILEGUATO LA NEBBIA DALLE OSCURE CONTRADE
DELL’OMBRA OVE VAGAVI, FAMELICA DI PIANTO EANGOSCIA ED HA SPINTO LA TUA
BRAMOSIA DI LUTTI TRA I CAMPI DI BATTAGLIA, OVE IL SUDORE E IL SANGUE DEI FIGLI
DI ATENE, NON HA PLACATO ANCORA LA TUA SETE...
Federico segue con attenzione Vittorio/Pericle che recita, intanto fa cenno a
Mariangela di prepararsi.
VITTORIO/PERICLE - ... OH MORTE ! QUALI SCELLERATI, DALLE ANUME PUTRIDE ED I
VENTRI GONFI DI CIECO RANCORE, HANNO SCRITTO, CON LE PUNTE DELLE LORO ARMI
INTINTE NEL BUIO DELLA DSPERAZIONE, PAGINE DI UNA STORIA CHE OLEZZA SOLO DI
PUTREFAZIONE, OBLIO E PIANTO. VENTI SEPOLCRALI SPAZZANO LE TRISTI DIMORE OVE IL
SENNO DELLE MADRI SI E’ PERDUTO NELLA NOTTE DELLA TRISTEZZA. OH NUME, IO TI
INVOCO ! RECA SOLLIEVO HAI NOSTRI PETTI ANSANTI, DACCI REQUIE, PLACA IL NOSTRO
DOLORE E DONACI LA FORZA DI AFFILARE LE NOSTRE SPADE ALLA SCOPO ULTIMO DI
VENDICARE I NOSTRI MORTI !”
Federico fa cenno e Mariangela entra in scena 2
MARIANGELA/ERMIA - “GRANDE RE ! DAI PACE AL TUO CORDOGLIO, POICHÉ’ IL FATO HA
DICHIARATO LA SUA SENTENZA”
VITTORIO/PERICLE - “PERCHÉ’, MIA DOLCE ERMIA, PORTI ILLUSIONE E NON CONFORTO ?”
MARIANGELA/ERMIA - “NON E’ ILLUSIONE, NOBILE PERICLE, MA E’ LA VOCE
DELL’ORACOLO DI NEMIOS, CHE CHIEDE DI ESSERE AMMESSA AL TUO COSPETTO”
VITTORIO/PERICLE - “AH ! QUALE ESCREMENTO HAI NOMINATO ! QUALE CUMULO DI
FALSITA’ LE MIE ORECCHIE SI PREPARANO AD ASCOLTARE ! GIA’ ALTRE VOLTE L’ORACOLO
PARLO’, MA CHI RECAVA LA SUA VOCE, NEI TEMPI LONTANI DEI MIEI PADRI, ERA UNO
STRUMNTO DI VERITÀ E DI LIMPIDEZZA, OGGI PARLA PER MEZZO DI UN ROZZO SIMULACRO
DALLA PELLE SECCA !”
Federico fa entrare Paola in scena 2
PAOLA/SETI - (improvvisamente) “NON UN ROZZO SIMULACRO, MA LA SAGGEZZA DELLA
VECCHIAIA HA PER LINGUA L’ORACOLO !”
VITTORIO/PERICLE - “TU ! MALEDETTA MEGERA ! TU CHE SEI SEMPRE STATA FORIERA DI
SCIAGURE, COME OSI PRESENTARTI AL MIO COSPETTO ORA CHE I FIGLI DI ATENE SONO
NEL REGNO DI PROSERPINA E DALLE CASE SI LEVANO CANTI FUNEBRI ! VIA ! VIA !
LONTANO DAL MIO SGUARDO !
Paola rientra in scena 1.
MARIANGELA/ERMIA - “GRANDE RE ! TU DEVI ASCOLTARE LA VOCE DELL’ORACOLO, SOLO
ESSA È APPORTATRICE DELLA VOCE DEGLI DEI !”
VITTORIO/PERICLE - “MAI ! SOLO LA DISPERAZIONE, ORMAI, È LA SOLA VOCE CHE MI
OPPRIMA LA MENTE”
Gigi entra in scena 2.
GIGI/EPAMINONDA - “SIRE ! NESSUN MESSAGGERO ARRIVÒ DAI CAMPI DI BATTAGLIA,
NESSUNA NOVELLA VOLÒ SUL FUMO DELLA MISCHIA FINO A NOI”
VITTORIO/PERICLE - (pausa) GENERALE, EPAMINONDA, AMICO MIO, LA SVENTURA E IL
FATO HANNO VIOLENTATO LE NOSTRE ANIME, C’È MORTE DISTRUZIONE E CENERE INTORNO A
NOI, NULLA CI RECA CONFORTO , (pausa) ORBENE ! MANDA UN MESSAGGERO, CHE VOLI
SULLE ALI DEL VENTO, CHE CORRA SULLE MONTAGNE, CHE CAVALCHI LE NUVOLE, VOGLIO
NOTIZIE E NON QUEST’ANGOSCIA CHE MI DIVORA !”
GIGI/EPAMINONDA - “SÌ, MIO RE !”
Gigi rientra in scena 1
MARIANGELA/ERMIA - “PADRE ! PER UNA VOLTA TI SCONGIURO... PER UNA VOLTA, DAI
ASCOLTO ALLA VOCE DELL’ORACOLO, PLACA LA TUA IRA CONTRO SETI, NULLA SAI DI CIÒ
CHE ESSA RECA. GRANDE RE ! NESSUNO DEI TUOI FIGLI, NÉ DEI TUOI SOLDATI, NÉ DEI
TUOI SUDDITI, NÉ DEI TUOI SCHIAVI E NEPPURE NESSUNO DEI TUOI NEMICI PUÒ
PROFERIRE LE NOTIZIE CHE TANTO BRAMI. ASCOLTA QUINDI L’ORACOLO, ASCOLTA LA
VECCHIA SETI, DIMENTICA PER UNA VOLTA, L’ASTIO CHE TI DIVIDE DA ESSA, PERCHÉ
NESSUNA FIEREZZA PUÒ IMPEDIRE AD UN PADRE DI AVERE NOVELLE DEI SUOI FIGLI,
ACNEH SE QUESTE VENGONO DAL TENEBROSO RESPONSO DI NEMIOS !”
Pausa.
VITTORIO/PERICLE - “E SIA, ASCOLTERÒ LA VECCHIA MAGA, FARÒ TACERE LA MIA IRA
SOLO PER IL TEMPO DELLE SUE PAROLE, MA SOLO PER QUELLO !”
MARIANGELA/ERMIA - “CHE LA MAGA SETI SIA AMMESSA AL COSPETTO DEL RE !”
SCENA TERZA
Federico fa cenno a Paola di entrare in scena 2, Paola fa per entrare, ma
Giovannona la blocca.
GIOVANNONA - Aspetta !
FEDERICO - Che c’è ?
GIOVANONA - (a Paola) Voltati un momento...
Paola si volta e la veste nera da maga che porta manca sul dietro di un pezzo e
si vede la calzamaglia. La situazione diventa concitata. Archimede si avvicina
al gruppetto.
PAOLA - Oh no !
FEDERICO - Dio mio ! Deve entrare in scen !
GIOVANNONA - Aspetta che vedo di sistemartela.
FEDERICO - Presto !
ARCHIMEDE - Che succede ?
CHIACCHIERA - (verso la scena 2 a mezza voce) Reggete la scena !
MARIANGELA/ERMIA - “SIRE... SETI ERA GIÀ LONTANA DAL PALAZZO... PAZIENTA PADRE,
POICHÉ DEI MESSI SONO ANDATI A CERCARLA”
FEDERICO - (a Giovannona) A che punto sei ?
GIOVANNONA - Ho quasi fatto.
PAOLA - Presto ?
VITTORIO/PERICLE - “LA MIA PAZIENZA HA UN LIMITE, CHE SETI SI PRESENTI AL MIO
COSPETTO !
GIOVANNONA - Fatto !
FEDERICO - Paola in scena !
Paola fa per partire.
GIOVANNONA - Aspetta !
PAOLA - Che c’è ancora ?
GIOVANNONA - Il bastone della maga !
FEDERICO - Dov’è ?
PAOLA - Era qui !
GIOVANNONA - Ma dove cavolo...
Poi si volta e vede Archimede che, nel frattempo, ha preso il bastone in mano e
lo sta osservando con curiosità. Giovannona, inviperita, si avvicina ad
Archimede gli strappa di mano il bastone. Mentre Giovannona riconsegna il
bastone a Paola, Federico si avvicina ad Archimede incrociandosi con Giovannona
e, senza accorgersene, va a piazzarsi con i piedi sopra il mantello di Paola e
si mette a discutere animatamente con Archimede. Giovannona fa cenno a Paola di
entrare alla svelta in scena, Paola scatta, il mantello, impigliato sotto le
scarpe di Federico, le si sfila di dosso e Paola entra in scena 2 con la sola
calzamaglia e il bastone. In scena 2 scoppia una fragorosa risata da parte del
pubblico, Federico Giovannona e Chiacchiera restano allibiti.
VITTORIO/PERICLE - (esterrefatto, cercando di rimediare improvvisando) “MA...
MAGA SETI, GLI DEI TI HANNO FORSE TOLTO... LA RUGOSA E TRISTA SCORZA CHE TI
RICOPRIVA ?”
Risate del pubblico in scena 2
MARIANGELA/ERMIA - (improvvisando) SE... SETI, PO... PORTI FORSE TU BUONE NUOVE
?
PAOLA/SETI - (imbarazzatissima, improvvisando) NO... NO, GLI DEI NON MI HANNO
DATO ANCORA IL LORO RESPONSO VA... VADO A SENTIRE... (rientra rapida in scena
1)
SCENA QUARTA
In scena 2 il pubblico continua a ridacchiare. Federico sta per ricadere nella
disperazione. Ormai i personaggi della tragedia sono completamente nel pallone,
hanno perso il filo del discorso e alternano improvvisazione e battute appena
ricordate.
VITTORIO/PERICLE - EPAMINONDA ! A ME IL MIO GENERALE !
CHIACCHIERA - (sfogliando il copione) Epaminonda ! Ma mica deve entrare ?
GIGI - Tocca a me... Archimede l’elmo !
Archimede non sa che pesci prendere e porge a Gigi un casco, sono tutti
indaffarati, nessuno se ne accorge, Gigi se lo infila ed entra in scena.
Chiacchiera se ne accorge all’ultimo e non fa in tempo a fermarlo. Risate del
pubblico in scena 2.
GIGI/EPAMINONDA - (che non si è accorto del casco, entra solenne in scena 2)
COMANDA, MIO SIRE !
I personaggi in scena 2, confusi dalle risate del pubblico, cominciano a
controllare male la tragicità delle battute.
VITTORIO/PERICLE - “OH, ADIRATI NUMI, QUALE VERITÀ SI MOSTRERÀ AL VELO DELLE
MIE LACRIME, QUALE SPETTRO DI COTANTO ORRORE OPPRIMERÀ IL PETTO MIO E NE
SOFFOCHERÀ ONI ANELITO DI SPERANZA, DITEMI SE IL DOLORE CHE IL TANFO HA SCRITTO
PER ME...
Risate del pubblico.
CHIACCHIERA - (da scena 1 a Vittorio-Pericle) Fato ! Maledizione, Fato !
VITTORIO/PERICLE - HEM... CHE IL FATO, MALEDIZIONE, HA SCRITTO PER ME, HA IL
VOLTO CEREO DELL’OBLIO.
CHIACCHIERA - Ottavia, tocca a te !
OTTAVIA - Pronta !
VITTORIO/PERICLE - EPAMINONDA, MIO PRODE, CORRI AD ARMARE LE MIE SCHIERE,
POICHÉ IL TEMPO DEL SANGUE È GIUNTO !
GIGI/EPAMINONDA - CHE LA MIA SPADA SIA UNO STRALE ! VADO, MIO RE !
In scena 2 si sente un tramestio, come se Gigi/Epaminonda scattasse per
eseguire gli ordini, poi si sente un tonfo e il casco da motociclista rotola in
scena 1 seguito da Gigi/Epaminonda esterrefatto dallo scoprire ciò che aveva in
testa. Ancora risate del pubblico in scena 2.
GIGI - (recuperato il casco scatta minaccioso verso Archimede) Brutto
scarafaggio ammuffito... !
CHIACCHIERA - Ottavia in scena !
OTTAVIA - Sì...
Ottavia fa per precipitarsi in sena, ma si scontra con Gigi che si stava
scagliando su Archimede, i due avvinghiati vanno a sbattere su Chiacchiera che
va a finire, insieme al casco di Gigi/Epaminonda in scena 2. Il pubblico
esplode. Federico, fino a questo momento disperato su di una sedia, comincia a
delirare, Giovannona cerca di assisterlo.
FEDERICO - La tra... tragedia, oddio... il co... copione (soggetto).
VITTORIO/PERICLE - (non può fare a meno di iniziare a prendere la faccenda
sull’ironico) OH NUMI ! QUAL MESSAGGERO MI INVIATE, È FORSE AFRODITE CHE VIENE
AD ANNUNZIARE, NO... QUESTA È SICURAMENTE GIUNONE CHE IRROMPE NELLA REGGIA !
Risate. Chiacchiera rientra affannata in scena 1. Giovannone smette di
sorreggere Federico che, seduto sulla sedia, crolla a terra con essa, e corre a
rialzare Ottavia, Archimede corre a rialzare Federico, Chiacchiera e Giovannona
si danno da fare per far entrare Ottavia in scena, Federico moribondo, sorretto
da Archimede, mette il piede sopra la veste di Ottavia.
CHIACCHIERA - (ad Ottavia) Via, in scena !
Ottavia entra in scena 2, la toga, impigliata sotto i piedi di Federico, le si
sfila via e Ottavia entra in scena in guêpiere, reggicalze, calze a rete e
tacchi alti. Risate e fischi in scena 2. In scena 1 : Archimede, segue con gli
occhi sbarrati Ottavia, visibilmente ingrifato. Gigi e Giovannona, cominciano a
ridacchiare. In scena 2 Vittorio/Pericle sta perdendo del tutto il senso
tragico dello spettacolo.
VITTORIO/PERICLE - OH AFRODITE, OH DEA DELLA BELLEZZA, IN QUALE VESTE GLI DEI
TI INVIANO ?
OTTAVIA/AFRODITE - GLI DEI MI IMPOSERO DI MOSTRARMI CON TUTTI GLI ATTRIBUTI
DELLA DIVINA BELLEZZA DELL’OLIMPO.
MARIANGELA/ERMIA - CHE STRANI VESTIMENTI RICOPRONO LE TUE FORME, O DEA DELLA
BELLEZZA !
OTTAVIA/AFRODITE - (con voce leggermente languida) LA MIA BELLEZZA È DESTINATA
SOLO AD ALLEVIARE LE TUE SOFFERENZE O GRANDE RE...
SCENA QUINTA
A questo punto Archimede non resiste più e si precipita, con la lingua di
fuori, in scena 2. Giovannona e Gigi non fanno in tempo a trattenerlo. Si
sentono risate di pubblico e passi di corsa, poi, da scena 2, rientra Ottavia
correndo inseguita da Archimede completamente ingrifato e fuori di testa. Fanno
un giro in scena 1 e poi rientrano in scena 2.
VITTORIO/PERICLE - C... CHI È IL VIL MARRANO CHE ATTENTA ALLA VIRTÙ...
ARCHIMEDE - (a Ottavia in scena 2) Vieni qui, bella cavallona, vieni qui che ti
faccio vedere il copione !
OTTAVIA - (in scena 2) Aiuto !
MARIANGELA - (in scena 2) Fermatelo !
VITTORIO - (in scena 2) Poveri noi...
La tragedia degenera completamente, Paola, Gigi, Giovannona e Chiacchiera si
sbracano dalle risate, Federico, imbambolato e con passo da zombie, si avvicina
verso destra, Ottavia rientra in scena 1 inseguita da Archimede, a sua volta
inseguito da Vittorio e Mariangela. Gigi tenta di fermare Archimede placcandolo
ai piedi, ma non vi riesce e va a finire contro la rastrelliere dei costumi
che, a sua volta va a sbattere contro Federico stendendolo. Giovannona corre ad
aiutare Federico, ma va a sbattere contro Ottavia che, inseguita da Archimede,
dopo un paio di giri del palcoscenico, se la trova di fronte e non fa a tempo
ad evitarla, le due donne finiscono per terra. Archimede sta quasi per saltare
su Ottavia, ma viene placcato, questa volta con successo, da Gigi. Ottavia si
divincola e sfugge ancora in scena 2. Vittorio, che precedentemente aveva
raccolto il casco, lo lancia verso Archimede nel tentativo di fermarlo, ma
poiché Archimede è a terra, il casco prende in pieno Gigi che si sta alzando in
quel momento, Gigi incassa la botta e ricade addosso alla rastrelliera che va
di nuovo a sbattere contro Federico, che, rialzatosi in quel momento, va a
finire di nuovo a terra. Chiacchiera, afferra l’estintore ed esce in scena 2.
Federico rialzatosi si appoggia alla rastrelliera dei costumi e si mette a
singhiozzare dalla disperazione. Paola e Mariangela tentano di rialzare
Giovannona, l’impresa, dato il peso della donna, è ardua. Dopo alcuni tentativi
riescono a sollevarla un po’ dalle braccia. In quel momento, dalla scena 2,
rientrano in sequenza : Chiacchiera, soddisfatta con l’estintore in mano da cui
esce un residuo di schiuma. Ottavia, a piedi nudi con addosso un pezzo di
sipario, si capisce che Archimede le ha strappato tutto. Infine Archimede
completamente coperto di schiuma, ma ormai calmo e mortificato. Paola e
Mariangela, per lo stupore, lasciano andare Giovannona che sbatte il sedere per
terra.
SCENA SESTA
GIOVANNONA - Hai !
VITTORIO - Che disastro !
CHIACCHIERA - Ma che disastro ! Sentite un po’...
Dalla scena 2 si sente un fragore di applausi e di risate del pubblico.
Chiacchiera sbircia in scena 2.
CHIACCHIERA - Hei ! Ci reclamano a gran voce !
Tutti cominciano a guardarsi fra loro, poi cominciano a sorridere e stentano a
credere che gli applausi siano proprio per loro.
MARIANGELA - Se... secondo te la tragedia ha avuto successo ?
CHIACCHIERA - LA tragedia ? La farsa, vorrai dire ?
VITTORIO - E io che credevo di diventare un attore drammatico.
PAOLA - Finalmente !
GIOVANNONA - Come “finalmente” ?
PAOLA - Erano trent’anni che facevo teatro serio, non mi era mai riuscito di
fare qualcosa di allegro ! Vacca boia, non mi sono mai divertita tanto !
CHIACCHIERA - (guardando in scena 2) Ragazzi, il pubblico ci vuole !
GIGI - In scena a raccogliere il successo !
Tutti, eccetto Federico ancora disperatamente attaccato alla rastrelliera, si
apprestano ad entrare in scena 2 tutti soddisfatti, si mettono in fila indiana
ed entrano in scena 2. Applausi fragorosi. Rientrano in scena 1. Gli applausi
continuano. Rientrano di nuovo in scena 2. Ancora applausi. Questa volta
rientrano in scena 1 a passo di danza come in un varietà. Non ancora
soddisfatti, ripetono il tutto ancora una volta più caricati che mai rientrando
in scena 1 chi a passo di danza, chi saltando, chi a cavalcioni di altri.
ARCHIMEDE - Ragazzi, il regista !
VITTORIO - Giusto ! Dov’è ?
PAOLA - Federico... dove sei, il pubblico ti vuole !
GIGI - Ragazzi eccolo qui !
Vittorio e Giovannona, prendono Federico per le braccia e lo rialzano, Federico
è ancora imbambolato.
OTTAVIA - Federico ?
Federico emette un mugolio.
VITTORIO - Abbiamo fatto un successone !
PAOLA - Andiamo, senti che applausi !
Ancora una volta entrano tutti in scena 2 sorreggendo Federico per le braccia.
Ancora Applausi. Rientrano tutti in scena 1. Federico, sempre sostenuto da
Giovannona e Vittorio, si è un po’ ripreso e si guarda attorno stranito. Poi
tutti rientrano di nuovo in scena 2. Applausi più forti. Quando rientrano in
scena 1, Federico, ripresosi completamente è tutto soddisfatto ed è portato in
spalla in trionfo da tutta la compagnia. Il gruppo fa un giro del palcoscenico,
rientra in scena 2. Applausi. Poi si sente un tonfo, applausi ancora più forti.
Il gruppo rientra in scena 1 con Federico sostenuto da Gigi e da Archimede con
una mano sopra un occhio.
FEDERICO - (lamentandosi) Ooooo... ooooo !
GIOVANNONA - (a Vittorio) Perché non l’hai tenuto ?
VITTORIO - (seccato) Perché mi sei salita sul piede, ecco perché !
GIOVANNONA - E tu saresti un attore ?
VITTORIO - Sì, un attore, non un facchino !
GIOVANNONA - Conoscevo un facchino che recitava meglio di te !
FEDERICO - (in uno sforzo supremo) Basta !
Tutti si fermano.
FEDERICO - (crollando a sedere) Basta... sipario, spegnete le luci !
Per un attimo stanno tutti in silenzio, poi cominciano a discutere animatamente
l’uno con l’altro a soggetto e sulla bisticciata finale si chiude il sipario.
SIPARIO
Dal sipario chiuso rotola fuori il casco da motociclista di Gigi.
F I N E DELLA COMMEDIA
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