STORIA DELLA NASCITA
(quando nacque il Bambinello...)
di Salvo La Spina
P E R S O N A G G I VER.2
S. GIUSEPPE
MARIA SS.
iL BAMBINELLO
IL BANDITORE
LA FOLLA
GLI ANGELI
IL PARENTE DI S. GIUSEPPE
SARA SUA MOGLIE
VICINA 1^
VICINA 2^
IL PECCATORE
LA PECCATRICE
LA PUBBLICANA
L ' INDOVINO
IL CIECO
IL PASTORE
1° CORO DEGLI ANGELI (*)
2° CORO MOBILE
IL CANTASTORIE
L' ANGELO AZARIA
I TRE RE MAGI
I LETTORI
IL PASTORE CHE RACCONTA
VARI PERSONAGGI (OSTI, AVVENTORI, VIANDANTI E I
PERSONAGGI COMUNEMENTE PRESENTI NELPRESEPE
(*) N.B. - GLI ANGELI NON DEVONO ASSOLUTAMENTE AVERE
"ADDOBBI" CHE NE RIVELINO LA NATURA ( AUREOLA,
ALUCCE, LUSTRINI ETC.)
DOVRANNO INVECE ESSERE SCELTI CON MOLTA CURA.
CAMICIONI DI TELA GREZZA BIANCO PANNA, PIEDI NUDI
OPPURE SCARPE TELA BIANCA ( DE FONSECA)
NOTA - I LETTORI SARANNO VESTITI CON DOLCEVITA E PANTALONI
NERI
SCARPE DI TELA NERA (DE FONSECA)
I CANTASTORIE SARANNO VESTITI CON ABITI DEI
POPOLANI DEL 1600/1700.-
I RESTANTI PERSONAGGI SARANNO VESTITI CON CURA
COME LE FIGURINE NEL PRESEPE.
L' OPERA PRESENTE ED I CANTI SONO STATI DEPOSITATI
ALLA S.I.A.E. E COSTITUISCONO UNICO
CONTENUTO INSCINDIBILE.-
COSI' COME DICHIARATO SU MOD.91 SIAE-CONDIZIONI
PARTICOLARI- OGNI MODIFICA, RIDUZIONE, ADATTAMENTO,
TRADUZIONE O ESTRAPOLAZIONE,
DOVRA' ESSERE CONCORDATA CON L'AUTORE O GLI
AVENTI DIRITTO, CHE RILASCERANNO AUTORIZZAZIONE
SCRITTA PREVIA PRESENTAZIONE DELLE MODIFICHE.
L' AUTORE O GLI AVENTI DIRITTO SI RISERVANO LA
RAPPRESENTAZIONE DELL' OPERA,COME DA 4° E 6° COMMA
ART.61 DEL REGOLAMENTO GENERALE.
--
Ove fosse impossibile trovare i canti contenuti in questo copione (i canti si riferiscono alla versione siciliana), si potranno sostituire con altri, purche’ attinenti il momento: saranno allegri e gioiosi.
Le luci saranno molto forti e colorate.
Invece di ricorrere ai soliti microfoni che faranno capire poco dei dialoghi, installare dei microfoni “a tartaruga”; comunque e’ bene far amplificare la scena a una ditta seria (costa relativamente poco e l’affidabilita’ e’ garantita).
Si sconsiglia di far recitare l’opera a bambini in eta’ prescolare o scolare.
Vanno meglio quelli delle medie, medie superiori, o adulti.
Preparare bene i costumi, evitare i soliti vestiti “recuperati in casa”, ma cucire dei veri e propri e abiti (se possibile).
Abbiamo assistito, in altri spettacoli, all’ entrata in scena di ragazzi che hanno “dimenticato” di levare: occhiali, orologi, anelli, percing, o ancora con grembiuli sponsorizzati, scarpe da tennis che si vedono sotto i costumi, jeans etc.
P R I M O A T T O
VOCE FUORI CAMPO Un candido giglio in terra comparve,
Il suo profumo penetro’ l'universo
Fu tanto forte che giunse fin lassu’ in cielo
Pei cui l’ Eterno Padre l' odoro’;
A suo tempo il fiore s’apri’
e a nove mesi spampino’
ed invece di far frutto fece Dio;
Maria e' il giglio e Vergine rimase!
(All'apertura del sipario si intravede da un lato Maria che lavora
al telaio, sottofondo musicale dolce che accompagna per qualche attimo)
(LEITMOTIV)
LETTORE "E l' Angelo Gabriele fu mandato dal Padre Onnipotente in una
citta' della Galilea chiamata Nazareth.
La’ abitava una Vergine promessa a un uomo di nome Giuseppe.
Giuseppe, uomo giusto e puro, era della famiglia del Re Davide.
La Vergine si chiamava Maria.
Quando entro’ l' Angelo Le disse: "AVE O PIENA DI GRAZIE "
( LUCE SULL'ANGELO AZARIA )
AZARIA In quella stanzetta piccola dove Maria pregava e lavorava
si spalanco’ all’ improvviso la porta del Paradiso.
Lo Spirito Santo aspettava, trepidante, la risposta della sua Sposa
Tutta Bella. A Lei s' inginocchio’ l'Arcangelo:
"Ave Maria, piena di Grazie....!
Quante volte abbiamo inteso e ripetuto queste parole, che sono
ancora piu’ dolci del miele!
Maria e' pallida, spaventata, s'accosta al muro piu’ vicino che c'e',
si nasconde si fa piccola piccola, e l’ Angelo Gabriele, riverente e
umile, davanti a quella bambina di quindici anni, ripete:"AVE !"
e Le annunzia che sara' madre di Gesu'.
Maria Gli domanda col cuore impaurito "Come puo’ essere? Io non
conosco uomo! Forse L' Onnipotente non gradisce l'offerta della
sua serva, forse non mi vuole Vergine per amore Suo?".
E Gabriele splendente di gioia la rassicura: "Lo Spirito Santo, che
tutto puo', ti fara' madre!". E in quel preciso momento, Maria
abbasso’ gli occhi fino a terra dicendo: “Sia fatto secondo la Tua
parola”.
E l'Angelo ancora piu' contento vide lo Spirito Santo scendere
Per abbracciare la sua sposa.
Poi tutto fu silenzio,... pace,... mistero....
Era cominciata la salvezza dell’ umanita'.
"AVE", quante volte l'avete pronunziata questa parola e forse
nessuno si e’ accorto che e' l' esatto contrario di "EVA".
Anche Eva era nata pura, ma poi cadde nell’ errore della
superbia, di saper fare a meno della Volonta’ Divina e di poter far
tutto con la propria.
Per questo ci voleva un’ altra donna per schiacciare la testa del
serpente infernale.
Ci voleva una donna che rispondesse a Dio con il contrario della
superbia: “L’ Umilta'”.
(LUCE SUL CORO ED I CANTASTORIE)
MUSICA
CANTO
Quanto sei pura Vergine Maria,
Quanto sei bella e degna di lodare,
nella sua camera, chiusa, Lei leggeva,
E l' Angelo la venne a visitare.
Madre d' Amore Piena, le dicea,
che Frutto bello che dovete fare:
Il Verbo Eterno ha adombrato a Voi,
perche’ il mondo vuole illuminare.
LA MUSICA CONTINUA E FINISCE CON I CONTROCANTI.
DOPO IL CANTO LE LUCI SI ATTENUANO.LUCE LUNARE E SPOT SUL LETTORE
(IL LEITMOTIV INIZIA SUBITO)
I^ LETTORE Per Maria chi ha rispetto,
di Giuseppe chi fa conto,
se ha un cuore dentro il petto,
senta, senta questo racconto;
il viaggio doloroso,
di Maria con il suo Sposo. Via la musica.
Dalla parte opposta si anima la "piazza" di Nazareth, Maria in penombra
Giuseppe e' in mezzo alla gente, che parlotta.
2^ LETTORE San Giuseppe stava un giorno
nella piazza a Nazareth,
passeggiando per i suoi fatti.
Sente un suono di trombette;
sente leggere un editto,
che il cuore assai gli ha afflitto.
1^ LETTORE Quest’ editto, recitava
che ogni uomo, d' ogni eta’,
iscriver si dovea
alla propria citta’
e in tributo poi pagare
qualche somma in denari.
SALE SUL PALCO
(si ode un rullo di tamburo, entra dalla sala il banditore)
BANDITORE (cantilenando lento) Correte, correte, correte!
(rullare lungo del tamburo)
Correte, correte tutti,
maschi e femmine, grandi e bambini -
(altro rullare di tamburo)
A nome dell’ Imperatore re,
(tre colpi di tamburo)
Uomo potente e di grandi imprese!
(un colpo di tamb.)
Vuol sapere, questo signore quant ’e’
tutta la gente del paese!
Percio' ognuno, insieme a la famiglia,
alla sua citta’ andare deve entro il mese.
(a soggetto mormorio degli astanti)
Ai trasgressori, ben che si sa',
dieci denari e carcerato va'!
(mormorio di disapprovazione, poi la calca si dirada, il banditore
accompagnato dal tamburo, sempre lentamente, esce dalla sala)
MUSICA
CORO A QUATTRO VOCI DISPARI-PLETTRI-FLAUTO CELTICO
E PIVA O ZAMPOGNA
CANTO
Pubblicato avea il re quell’ editto rigoroso,
San Giuseppe l'ascoltava nella piazza rispettoso.
. Poveretto era confuso, come faccio con Maria
che se sente questo editto vuol venire con me’.
E Maria gli rispose "Facciamo la Volonta di Dio,
Come Dio ha disposto vengo dove andate Voi".
A quattr' ore della la notte, San Giuseppe le dicea:
"Ho fatto quanto ho potuto, di piu’ non posso Sposa Mia!”
(via canto)
S.GIUSEPPE Cose da pazzi......Maria, or ora in piazza hanno letto un
editto, perche’ l’ Imperatore, entro questo mese, vuol sapere
quant’ e’ la gente del territorio…………
Ma io dico, come ci vado a Bethlemme ?......
Siamo senza soldi e quel po’ di lavoro che ho, lo devo lasciare
per andare la’!
E a te? Come lascio a te in queste condizioni....
…ormai mancano pochi giorni.......mi sento frastornato e
cunfuso.
Ma intanto devo andare, perche’ a chi non va a registrarsi
e paga il tributo, gli fanno una multa e poi va’ in carcere.
(Maria seduta al telaio si alza lentamente, e' in stato
avanzato di gravidanza, si avvicina dolcemente allo sposo....
Maria carezza il volto di Giuseppe e cerca le mani strigendole)
MARIA SS. Giuseppe non t'affliggere, vengo io con te., cosi’ ti faccio
Un po di compagnia …. (sorride)
Andiamo tutt'e due, Dio avra' cura di noialtri poveretti!
(Piu' decisa e convincente)
Se il nostro Imperatore vuole che andiamo a iscriverci,
noialtri, ubbidienti, andiamo e gli paghiamo il tributo!
I soldi ce li fara’ trovare l’ Onnipotente.....
Cuore allegro, Sposo mio, non ti frastornare.
(il volto di Giuseppe si rischiara....)
S. GIUSEPPE Maria tu mi consoli!....Grazie.....
Ma, se dobbiamo partire bisogna che compri qualcosa
per il viaggio,......vediamo, ora esco , vediamo cosa mi fara’
trovare la Divina Provvidenza!
(Giuseppe esce di scena, Maria ritorna al telaio )
(Luce sopra i cantastorie, Maria in penombra)
MUSICA
CORO A QUATTRO VOCI DISPARI E ORCHESTRA D'ARCHI
CANTO
Benedetto Giuseppe!
Della Madre di Dio,
Santo puro e pio,
Tu sei caro sposo.
Padre dolce e amoroso,
di Cristo Signore,
foste Serafino
del Divino Amore.
Pregate il Signore,
Pregatelo per me,
Voi che di Verginita’
siete vero giglio.
Pregate per noi il Figlio,
per tutti i nostri errori,
piangendo di dolore
e vero pentimento
Dateci la grazia
d'amare il vostro Figlio;
dateci il vostro aiuto,
Voi di purezza Giglio.
Dacci la buona sorte
d' avervi a lato,
quando all’estremo stato
saremo all' agonia.
(Luci cantastorie sotto reostato, salgono su Giuseppe
che e' rientrato e su Maria al telaio)
S.GIUSEPPE Maria, guarda ho comprato quest' asinello per tu potere
viaggiare!
(mostra l'asino attraverso la porta) Non conviene andare a
piedi nel tuo stato.
Ho incontrato quel tizio al quale feci il tavolo e le sedie e che
mi doveva tutti quei soldi…. ti ricordi Maria?....
Ebbene me li ha dati e ho comprato questi quattro pesci e il
pane.
Dovrebbero bastare anche per pagare il tributo e per tutto il
viaggio fino a quei luoghi lontani; ma anche se non
dovessero bastare, troveremo sicura ospitalita’ nei miei
parenti che ho la’: una mano d’aiuto ce la daranno!
( Giuseppe e Maria prendono da alcune gerle i panni e i poveri effetti personali, preparandosi alla partenza)
MUSICA DI SOTTOFONDO-(LEITMOTIV)
in scena entrano due angeli in vesti semplici che porgono a Maria
in un simbolico passa-mano i panni.
ALLA FINE DEL PASSAMANO
MARIA SS. Giuseppe, marito mio, prima di metterci in viaggio fatemi una
grazia: beneditemi!
(Giuseppe poggia una mano sul volto di Maria e la aiuta ad alzarsi)
S.GIUSEPPE Maria ....io devo benedire Te? Tu che sei la custode del
Figlio dell’ Eterno Padre?
Io ti devo fare una grazia, a te che di Grazie sei il mare,....?
Si! Ti benedico Maria……(la benedice) Tu sei la mia
felicita’ e la luce dell’anima mia………..
Ora pero' partiamo che la strada e’ lunga da fare e ci
saranno grandi affanni, ma arrivando a Bethlemme tutto
passera'. Li ho tanti parenti ........e stai sicura che quando
ci vedono arrivare, ci tratteranno bene e ci faranno buon
viso, ci ristoreranno e ci faranno riposare (lo dice
dubbioso).
MARIA SS. Sposo mio, non ci dobbiamo preoccupare, si fara’ la Divina
Volonta’! Quanto Dio vuole e dispone, sara’ la nostra
gioia! Non mettiamoci in afflizione, allegria nel nostro
cammino e confidenza nel Divin Volere e nella
Provvidenza Divina! E anche se ci dovessero rifiutare,
diremo sempre :” Ti ringrazio o mio Signore!”
S.GIUSEPPE L'ora e’ tarda, che facciamo? Sposa cara partiamo, via.
LETTORE 1^ Maria Vergine, ubbidendo, si mise a cavallo di quel povero
animale e offriva il Suo cuore e i Suoi pensieri all'Eterno
Dio. San Giuseppe camminava e teneva le redini, mentre
diecimila serafini accompagnavano i viandanti Santi nel
viaggio tanto duro.
(Ai due angeli presenti sulla scena, che nel frattempo rimangono muti, se ne aggiungono altri oltre che i cantori con gli strumenti.
Accompagnano Maria e Giuseppe fuori )
MUSICA
PER SOLO, CORO A QUATTRO VOCI, PLETTRI E PIVA
CANTO
VIAGGIO DELLA SACRA FAMIGLIA
San Giuseppe il falegname,
Maria porta sull’asinello.
Per le strade storte e brutte,
Le sue cose dentro un sacco
Leru Leru Leru!
Leru Leru Leru!
Leru Leru Ohila!
Camminarono tre giorni,
Per quelle strade, forestieri,
Vanno avanti per quei luoghi,
Gli angioletti per compagnia.
(Rientrano Maria e Giuseppe sulla scena, si guardano intorno, posano
qualche masserizia, bevono un sorso dalla borraccia.Quasi notte)
MARIA SS. Giuseppe, quanta strada abbiamo fatto.....Sono stanca ed ho
tanto sonno.
S.GIUSEPPE Si Maria, riposiamoci, siediti qui’!
(La fa sedere su un gradino. Si guarda in giro)
Mi pare questa la casa di quel parente di cui ti parlavo....Aspet-
tami qui’, provo a bussare,.....speriamo che abbiano un posto per
dormire…..(bussa)
C’ e’ nessuno in casa?......(guarda verso Maria)
PARENTE (felice di vederlo)
Giuseppe! (si abbracciano) Giuseppe!.........Sono
contento di viderti!....Cosa ti porta da queste parti?
S.GIUSEPPE Ho preso moglie, ed e' qui’ con me...
(fa cenno verso Maria e le si avvicinano)
E’ Maria, e' figlia di Anna e Gioacchino, ed anche Lei e'
discendente da David
MARIA SS. (abbassa un poco la testa)
La pace del Signore sia sopra di te.
PARENTE Con te c’e’ gia’ Maria!
S.GIUSEPPE Vengo da Nazareth per ubbidire all' editto dell’ imperatore di
Roma, e non abbiamo trovato alloggio in nessun posto
Non ci potresti alloggiare qualche giorno da te?
Sicuramente, appena passa questa confusione, qualche casa
trovo.
(in confidenza)
Ho intenzione di stabilirmi qui’ per sempre, perche' c'e' piu'
Lavoro qui’ che a Nazareth.
PARENTE Ah, fosse per me sarei contento Giuseppie ma e’ giusto '
pero', sapere cosa ne pensa mia moglie!.
(si avvicina verso la casa e chiama)
Sara!......Sara!....Affacciati Sara!............
(dopo un po si affaccia Sara)
Sara, ci sono i nostri parenti di Nazareth, ti ricordi?
Te ne ho parlato tante volte? Sono venuti per il censimento e
Vorrebbero essere ospitati per qualche giorno…..
S.GIUSEPPE Se non vi diamo troppo disturbo,...sapete, non vorremmo
stonarvi la testa,.....ma e’ che non abbiamo trovato alloggio
In nessun posto e mia moglie, Maria, aspetta........
SARA (Con falsa cortesia ) Ma amico mio, non vi possiamo dare
aiuto........Dove vi ospito?
( rivolta al marito )
Non glielo hai detto tu che non abbiamo posto dove alloggiarli?
PARENTE Ma Sara, non hanno dove andare,....non vedi che non hanno
dove andare?.......E quella poveretta di Maria e' stanca, e’ notte,
fa freddo!....
SARA Hai ragione ma che possiamo farci? Posto non ne abbiamo
purtroppo,... arrangiatevi in qualche altro posto.....
S.GIUSEPPE Ma’.....
SARA (Inviperita) Allora avete anche la faccia tosta?
Non l' vete capito che con questa confusione e questo va’ e vieni
di gente siete d’impiccio?.....
Non abbiamo cosa farvi, Dio vi accompagni.
(al marito )
Entra dentro tu! Buona notte!
( entra in casa tirandosi il marito e chiudendo con violenza la porta )
( Giuseppe e Maria si allontanano silenziosamente )
VICINA 1 ( bussando alla porta di Sara )
Sara chi erano quei due? Cosa volevano a quest’ora?
SARA (ben disposta a conversare)
Giusto qui’ dovevano capitare, ……..mi hanno fatto litigare con mio
marito……….......erano suoi parenti e volevano essere alloggiati.
Ora io ricevevo in casa due persone che non conoscevo
Solo perche’ parenti di mio marito!
Io metto la casa sottosopra per loro......
.......per due straccioni....
VICINA 1 Ma non potevano alloggiare nella locanda?
Li c’e’ posto per tutti!......
SARA Ci sono stati, ma certamente con tutta questa gente che arriva da
tutto il mondo, non si trova posto….specialmente a quest’ora…..
VICINA 2 Che avete donna Sara che sbraitate con questo buio? Cosa e’
successo?
VICINA 1 Sono arrivati di lontano i parenti di Sara e lei no li ha voluti
ricevere.
VICINA 2 Ah! .......Ma Lei m’e’ sembrata incinta?
SARA Si .....proprio,......mi voleva venire a partorire in casa questa
sventurata.......Me ne mancano di guai a me!?
Mancava solo Lei, per chiudere l’ opera!.....
VICINA 2 Ma erano parenti vostri, m’e sembrato di sentire?
SARA Ma quali parenti miei! Di mio marito!.........e poi a voi cosa
interessa?.......Ora in tutta Bethlemme c’e solo mio marito parente
loro? Questa gente crede che perche’ sono discendenti di Re
Davide possono disturbare tranquillamente!
Poi chi sono questi discendenti?........
Mio marito, questo falegname che t’ arriva nella notte con
una moglie…incinta, ….i discendenti di Davide!
Pidocchiosi, mendicanti e cenciosi tutti quanti !.....
VICINA 2 Ma vostro marito, voleva riceverli?
SARA Certo, tanto lui cosa ci mette di suo?
Si fa bello con la gente e a me come una scema tocca
lavorare il doppio, e lavare, e pulire, e cucinare, e fare da levatrice
e balia, ........sempre io!.......Ma fatemi il favore........!
( rientra sbattendo la porta )
VICINA 1 (rientrando anche lei)
Certo pero'........ che femmina senza cuore e senza pieta'!
Non si muove a compassione neanche dei suoi figli.
VICINA 2 (ritirandosi pure lei)
Sventura sul pollaio dove a cantare e’ la gallina!
Quando a comandare c’e’ una femmina come lei non c’e’timor
di Dio!
Dovrebbe vergognarsi davanti a tutti per quello che ha fatto!.....
Commare vi saluto.
VICINA 1 Avete ragione. Vi saluto anch’io.
( entrano e chiudono gli usci )
SARA ( spalancando la porta e gridando inviperita alle vicine )
Ma a voi cosa interessa?.....Male lingue, sapete solo sparlare,
sapete.
Siete buone solo per allargarvi la bocca!… S' e' vero che avete
tutta questa pieta', perche' non ve li ricevete a casa vostra??
Perche’ non li andate a cercare?....Perche' non lo fate ora!?.......
Perche' non lo fate!? ..........Voi che siete tutte "Casa e
Chiesa"?..........Razza di vipere, ecco cosa siete!...........
( in casa mentre rientrano Giuseppe e Maria con loro il coro )
(leitmotiv o motivo appropriato)
SOLO Cavaliere e buon signore,
voi dite che amate Dio;
alloggiate questi stranieri,
perche’ il freddo e’ troppo rio.
CORO Alloggiate questi stranieri
perche il freddo e’ troppo rio.
SOLO O staffiere non sentite,
Mandar via questi villani
e di chiudergli la porta,
aizzandogli i cani.
CORO E di chiudergli la porta,
aizzandogli i cani.
TUTTI O staffiere......
(leitmotiv)
2^ LETTORE San Giuseppe e Maria furono sempre allontanati e
disprezzati da tutti, solo il Padre Onnipotente li volle bene e
gli Angeli li protessero.
LETTORE Modesta e rispettosa, viaggia la Madre.
Ogni cuore innamorava, di chi guardava a caso, con un solo
sguardo.
Il Suo candore rifletteva il grande amore di Gesu’ che
portava dentro, ma quante lacrime d’affetto Le scapparono
dagli occhi, scoprendo che ancora doveva nascere e Suo
Figlio gia’ pativa!
2^ LETTORE Per la strada s’ incontro’ con diversi peccatori e con uno
sguardo che dava loro li convertiva, quei cuori di pietra.l
( fine leitmotiv si avvicinano a loro man mano: )
PECCATORE "Per pieta’ Maria guardate,
questo cuore converitite”.
PECCATRICE O Maria di pieta', Madre d’Amore.
E' sdegnato il Padre e non sopporta
Piu’ il peso dei nostri errori,
PECCATORE Solo Tu, o Madonna, puoi riparare
l' ira gia' soprastate ed il furore,
Tu sola puoi, che di Grazie hai il mare,
Madre pietosa di noi peccatori.
1^ LETTORE Agli afflitti che vedeva,
con pieta’ li consolava,
per gli infermi che scopriva
con piu’ affetto Dio pregava.
( ai primi che si sono inginocchiati si aggiunge )
LEBBROSO "Sono povero, o Maria,
deh! Pieta’ dell’ alma mia. !”
PUBBLICANA Mondo birbante t’ho conosciuto, sei malvagio e
Cattivo.
Chi ti pratica e ti serve ha in cambio
dolori, pene e poi dannato.
Da oggi ti sconosco mondo sbandato,
e , per quello che mi riguarda,
ti lascio al tuo destino.
Faccio il voto che ti devo allontanare
e mi butto ai piedi di Maria.
CIECO Stella meravigliosa che state ad Oriente,
dolcezza che il mondo non conoscea,
Madre siete la luna risplendente,
Date, Vi prego, date conforto e luce all’ anima mia.
LA PUBBLICANA Ho praticato e visto mille genti, non trova piu’
pace l’anima mia, Voi siete la Regina piu’
potente che ci sia, incatenate, o Madre, l’ anima mia.
UN PASTORE Per questo cuore e’ venuta la fine. La sentenza
ha dato il Signore; dove mi rivolgo trovo spine, nessuno ha
pieta’ d’un peccatore.
Ma Voi siete, o Madre, l’ Avvocata
e siete, nel patire, conforto.
TUTTI Voi siete la Gran Madre di Dio Amata, noi Vi preghiamo
per questo Bel Figlio che portate in Seno!
( sulla musica, Maria li benedice e adagio si allontanano )
AZARIA Uomini che ascoltate questa storia, voglio raccontarvi un mistero
che non conoscete, voi conoscete cio’ che il Vangelo vi ha rivelato,
Ma ci sono altre cose che non conoscete e che il Signore non vi
ha rivelato, L' Onnipotente, ora mi ha dato il permesso: quando
lucifero sconvolse l’ordine del Paradiso, avemmo gran spavento,
fu come se in petto ci si fosse squarciato il cuore. S’era distrutta la
Carita’ che e’ l’unica virtu’ che c’e’ La sopra. E tra di noi circolava la
superbia e piangevamo per il dolore che si stava dando a Dio e
alla Divina Volonta’, capimmo anche che potevamo cadere in
quell’ abisso dove precipitava lucifero!
Allora alzammo gli occhi verso l’ Onnipotente e ,quel sole che e’ il
Suo Volto risplendente, ci torno’ la Pace rubata, il Suo pensiero ci
fece Vedere Maria!….Maria…..La nostra Regina! Ci fece vedere le
Sue gioie, le Sue sofferenze, la Sua pace, la Sua umilta, la Sua
generosita’, il Suo amore, il Suo vivere la Volonta’ Divina.
Avevamo aspettato, soffrendo, secoli e secoli, ora si compiva
Il Disegno dell’ Universo; Maria ed il Figlio,… due cuori che
battono in uno solo,…, uniti nello stesso destino, ….tutti e due nello
stesso dolore, …..nella stessa macina che trasforma il frumento in
farina per fare il pane e poter mangiare e sfamarci.
(calano le luci)
( Musica "leitmotiv", possibilmente il canto dell'editto, sipario)
F I N E P R I M O A T T O
S E C O N D O A T T O
(inizia con il leitmotiv lento dell'inizio I° atto)
LETTRICE Cinque giorni di cammino son trascorsi, sono stanchi ed
Affamati.
1^ LETTORE Pensa tu a Giuseppe che, stanco e sfinito, riguardava la sua
sposa, poverina, in quello stato che sospirava affannata.
CORO Poveracci li vedeano,
Nessun conto ne faceano
ANGELI E viaggiava modesta,
ghiacciata e sfinita.
Cosi’ stanchi ed affannati
Nel freddo andavano avanti
senza sosta, camminando,
nessuno si curava di loro.
CORO Poveracci li vedeano,
Nessun conto ne faceano.
ANGELI Son costretti a riposare,
nelle stalle, negli angoli
e alloggiare nelle stamberghe,
queste celesti e grandi persone.
CORO Poveracci li vedeano,
nessun conto ne facevano.
ANGELI Oh che eccesso d’umilta’
Chi non piange per pieta’!
Senza pianger, chi puo’ stare,
Riflettendo come Maria,
e' costretta ad abitare,
degli animali in compagnia.
Che vergogna Maria sente.
messa in mezzo a tanta gente!
(via leitmotiv)
(come apparso dal nulla, gli va' incontro un vecchio che li saluta, Maria
risponde; )
usare la tecnica dell’ “apparizione”: tulle illuminato con l’illuminazione differenziata
MARIA SS. Vi saluto, buon vecchietto vi accompagni la Grazia di Dio
e Ti perdoni il peccato la Santita’ Infinita’.
Siam venuti da Nazareth senza alcuna sosta,
siamo stanchi, stremati, chi siete voi?
INDOVINO Sono un povero vecchio e vivo povero e solo,
vi offro la mia casa, benche’ non sia cosa per Voi.
Se non e’ alla Vostra altezza, compatite o mia Signora.
Siete stanchi poveretti, se volete stare qui’ con me’,
Signora, puoi scendere se vuoi!
E tu, buon vecchio che hai fatto tanta strada, sempre a piedi;
portando per trecento e rotte miglia questa poveretta!….
Se Ti piace o Gran Signora,
ti indovino la sorte.
Anna, detta, fu tua madre,
e Gioacchino fu il padre.
Ti battezzaron Signora Mia,
e Ti misero Maria.
Piccolina ti portarono,
e al tempio presentarono;
la’ mangiavi e lavoravi,
Poi Ti dettero uno sposo,
assennato e grazioso;
per miracolo di Dio,
il bastone suo fiori’.
Eri in camera inserrata,
ti portaron l’ imbasciata
e venendo salutata,
dentro fosti Tu turbata..
" Sei l’ancella del Signore,
da Te viene il Redentore",
e del Cielo, Alma Regina,
Tu di Grazie fosti piena.
San Giuseppe, il tuo sposo,
stava tutto pensieroso;
gravida vedendoti.
Il suo cuore ebbe gran pena.
Poi dall’ angelo avvisato,
resto’ tutto consolato,
e la tua bella presenza,
a Lui porto’ piu’ riverenza.
Fra tre giorni, a mezzanotte,
un bel Giglio Voi farete.
Figlio dolce ed adorato,
che da tutti sara’ desiato.
Quando poi verra’ in terra,
sara' pace e nente guerra.
Tutti gli angeli a cantare,
e i pastori a festeggiare,
si diranno per la via:
"..sara' nato il Messia!".
Sara' messo, o mia Signora,
fra un asino ed un bue,
in una povera mangiatoia,
questa e’ la Sua ventura..
Il Tuo Figlio Redentore,
fortunato chi lo vede.
Che con cuore e grand’ amore,
si adora e con gran fede.
Ce ne son pero’ di quelli
che adorano vitelli.
Ce ne son ancor piu’ matti,
che adoran cani e gatti.
E ce ne d’accosto e spasso,
che adoran….satanasso!
Ammirando questo Bambino,
uomo ed Essere Divino.
Vero uomo e vero Dio,
e' per Te il cuore mio.
Sara' Eterno Trino e Uno.
( si inchina)
Dacci Tu, dacci perdono.
E Voi Madre di Clemenza
Disponetevi a pazienza.
( Scompare com'era apparso, luce avanti al tulle, su di lui buio, poi anche su Maria e Giuseppe)
( Luce su Lettore e poi su detti )
LETTORE Sono arrivati nella citta' e sono stanchi, sfiniti,
stremati.
S.GIUSEPPE Ho pagato il tributo e mi sono iscritto insieme a te…
Maria non ho trovato nessuna casa, gli alberghi son pieni
di gente di ogni luogo,.......neanche se c’era una festa!
Ho domandato un posto e mi hanno cacciato da dove ho
bussato.
Dove andiamo stanotte? (abbraccia Maria)
CORO Poveracci li vedeano,
Nessun conto ne faceano.
S.GIUSEPPE Ora che mi ricordo. Qui’ vicino c’e’ una grotta,…la usano
per ricovero degli animali e per metterci il fieno,…..ci
possiamo accomodare li stanotte e domani con un po’ di
calma, cerchiamo qualche altro posto.
MARIA SS. Bene marito mio, meglio che niente, e poi se c’e’ un poco di
paglia, la sistemiamo per dormire ed e' ottima!
(li attorniano gli angeli)
LETTORE Tutti gli angeli li avevano accompagnati e circondarono la
grotta di luce e splendore come mai se n’era visto in
terra.
San Giuseppe li vedeva e godeva contento.
(Maria con una fascinella di sarmenti pulisce la grotta)
MUSICA
PER CORO A 6 VOCI BATTENTE, ORCHESTRA D'ARCHI
PLETTRI E FLAUTO CELTICO MELODICO SOPRANO.
Pulimogli la grotta,
che il Messia sta’ per venire;
e' contenta la sua Mammina,
perche’ e’ ora di partorire.
GLI ANGELI CANTANO
E STANNO A AVVERTIRE
CHE IL BAMBINO
STA' PER VENIRE.
Sutto un albero di limone,
c'e' Sant'Anna che cuciva;
che cuciva i pannicelli,
per fasciare nostro Signore.
Sotto un albero di mandarino,
coricarono il Bambino;
gli cantavan canzoncelle,
per quegli occhi tanto belli,
Sotto un albero di gelsomino,
Fa la nanna il mio Bambino;
Fa la nanna con l’angiolelli,
e son d’oro i suoi capelli!
Durante il canto di prima, a soggetto, S.Giuseppe e Maria si seggono su
uno sgabello da mungitore, Maria , su una gerla Giuseppe e mentre la musica continua in sottofondo, anche sul lettore, fanno un pasto frugale. Maria sente che il Bimbo sta' per nascere e dice:
( un po affannata per il parto che si annunzia prossimo )
MARIA SS. E’ notte fonda, Giuseppe va a dormire e riposati,
io mi dico le preghiere, poi mi riposo anch’io!
(Giuseppe con dolcezza la accarezza)
(riparte il leitmotiv)
LETTORE Si ritira S. Giuseppe, in quell’angolo di quella povera grotta, ma
non dorme, no, e’ troppo grande la gioia che sale dal cuore, …
Gli par di vedere Gesu che e’ nato…………
Non dorme neanche Maria che e’ chiamata da Dio ed e’ messa
In orazione...........
MARIA SS. Con il freddo il Bambinello nascera’,
Come mai questo Bambino, Grande Dio di Maesta’,
dei re, il Re tremendo, nasce al freddo?
Il Signore dei Cieli come nasce nei rigori?
Tu Dio di Ricchezze come nasci povero?
Non mi basta, no, il cuore di vederTi penare.
Se devi nascere, perche’ non nasci nei palazzi?
Perche’ non vieni in grande pompa?
Tu Sommo e Grand’Amore, Tu vuoi nascere in dolore!
Ma dato che hai voluto me per madre, il mio cuore ti sara’'
palazzo, ti sara’ culla d’ amore , ti sara’ ricchezza e gioia,
Il mio cuore ti sara’ consolazione nelle pene,
fuoco nel freddo di questa notte.
Ma quando nasci Figlio mio? Quando darai pace a questa
umanita’ infelice?
Quando la Tua Mamma Ti potra’ stringere al petto?!
( Su queste parole di Maria le luci si oscurano e si sente il vaggito di un bimbo che e' nato, la musica si alza)
(Su Maria e Giuseppe che ora le e' vicino,occhio di bue. Maria e Giuseppe
restano ora fermi in una posa plastica sembrano le statuette del presepe,
Giuseppe si appoggia al bastone, dietro di loro una luce fortissima.
Nel frattempo si illumina un'altra parte della scena dove sono
i pastori che vegliano accanto al fuoco)
PASTORE Si racconta da tempo antico, che i primi che videro
Il Signore, furono i pastori.
Era una notte di luna piena e nelle campagne di Bethlemm
c' era tanto freddo, i pastori erano seduti vicino al fuoco e alle
pecore, i cani che abbaiavano si sentivano piu’ in la’ e
sembravano confondersi con il buio degli alberi, alti e fermi…..
D’ improvviso l’aria sembro’ scomparire, sembro che il mondo
non ci fosse piu’, gli alberi sembravano colonne di pietra
immobili!
Il cielo si fuse con la terra!
Le pecore e i cani non si sentirono piu’.
Non si senti piu’ niente.
I pastori che camminano qui’ e la, nella campagna,
i pastori che parlano con la luna e nuotano nel buio,
i pastori quella notte ebbero paura e sentirono che
doveva succedere qualcosa, qualcosa che non era della terra.
Anche la fiamma del fuoco sembro’ fermarsi.
Adagio adagio, in quell’aria di mistero, si sentono, lontano,
Un canto e una musica da non potersi raccontare, sembrava
uscissero dalla terra, dalle pietre, dagli alberi, dal fuoco, calare
dalle stelle che in cielo lucevano prepotenti e avvampanti,
come mai s’erano viste……
All’ improvviso una luce forte, cosi’ forte che sembrava che
ogni cosa stralucesse come oro, cosi’ forte che sembrava ci
fossero cento soli forti a far giorno.
Comparve un angelo e ci disse che Dio era nato in una grotta.
Poi l’angelo scomparve.
Da tanto tempo s’aspettava che Dio venisse in terra. Lo
aspettavano i nostri padri, i nostri nonni, i nonni dei nostri
nonni,.....e anche i pastori lo aspettavano….e appena lo
seppero andarono.
Cosa potevamo portare a Dio?......
Cosa puo’ portare un pastore a Dio?.......
Solo una pecorella, un po di latte...
Un po di latte e una pecorella, insieme alla nostra poverta’.
Insieme agli affanni e a la sofferenza.
Insieme alla nostra puzza di selvatico.
E questo gli portammo!
......E Dio se lo accetto’!....
Se lo accetto’, perche’ anche lui era povero e i pastori, perche’
era un povero, quella notte andarono, perche’ l’ Angelo ci
disse che Dio era nato in una grotta,....quella notte i pastori, si
alzarono e vollero andarle a trovarlo.
Se l’angelo ci avesse detto che Dio era nato in mezzo all’oro
dei palazzi, i pastori rimanevano seduti accanto al fuoco e,
probabilmente, non sarebbero andati.
Se Dio nasceva nell’oro dei palazzi, forse neanche l’ angelo
veniva.
MUSICA
PER SOLO, CORO A 4 VOCI DISPARI, PLETTRI
FLAUTO DOLCE IN LEGNO.
Il pecoraio quella notte, un regalo Gli ha portato,
la ricotta e un agnello, per giocare il Bambinello
Il capretto con le corna, lo lascio’ a sua moglie,
lo lascio’ a sua moglie che per tutti l’ha cucinato.
Il cacciatore in quella notte, qualche cosa Gli ha portato:
Gli ha portato un conigliello, per giocare il Bambinello
Le pernici il cacciatore, le lascio’ a sua moglie,
Le ha lasciate alla moglie che con l’aglio le preparo’.
Il bottegaio quella notte, qualche cosa Gli ha portato:
Gli porto’ formaggio fresco e del vino dentro a un fiasco.
Il formaggio con il pepe lo lascio’ a San Giuseppe,
lo lascio’ a San Giuseppe che col pane se lo mangio’.
Anche io andai alla grotta e non avevo cosa portare,
mi portai tanta pace e nell’alma tanta luce,
Fu Gesu’ il Bambinello che il mio cuore ha cambiato,
che il mio cuore ha cambiato, un’agnello e’ diventato.
(allegro e brioso)
LETTORE Nato gia’ e’ il Gran Messia,
Comincio’ a pianger e singhiozzare
e la Vergine Maria
si rimise a lacrimare.
Lo piglio’ con sommo affetto
e lo strinse forte al petto
San Giuseppe s’e’ svegliato,
gia’ dall’estasi profonda
e con dolce meraviglia,
si stupisce e si confonde.
Corre presto e spaventato,
che Gesu vedette nato.
Oh pensate come e’ contenti,
che grandissima allegria,
si scordo’ di affanni e stenti,
con somma gioia.
E con tanto suo piacere
Fu’ cosi’ che prese a dire:
S.GIUSEPPE "Che fortuna fu’ la mia!
Oh che onore ho avuto io,
d' adorare, con Maria,
nella grotta, il Sommo Dio!
Madre Santa e mia Signora,
io Vi faccio tanti auguri!
Che Bel Figlio avete fatto,
o che bella Creatura,
quant'e' bello, vago, intatto.
Il Suo Volto mi innamora.
Che son belle le sue ciglia,
alla Madre rassomiglia.
O che occhi profondi,
o che lingua piccolina,
siete veramente bello,
siete tutto un gioiello.
Quanto sei bello Figlio mio,
ma piu’ bello e’ che sei Dio."
( sulle ultime parole di Giuseppe inizia il canto seguente solo chitarra, poi si
vivacizza man mano. )
(cominciano ad arrivare i pastori)
MUSICA
PER CORO A 6 VOCI DISPARI,CORO VOCI BIANCHE, ORCHESTRA D'ARCHI,
OBOE E CHITARRONE CONTRALTO
CANTO
Sta’ scendendo una pastorella,
Sta’ scendendo dalle montagne;
porta in testa una canestrella,
di nocciole e di castagne.
SVEGLIA PASTORE NON DORMIRE PIU’,
NON VEDI CH’E’ NATO IL BAMBINO GESU’.-
x 2 volte
C'era un povero panettiere,
Niente aveva da portare;
Gli porto’ un panettello,
Per amore del Bambinello.
Cera un povero pecoraio,
Niente aveva da portare;
Gli porto’ dentro una cesta,
del formaggio e ricotta fresca.
Arrivarono tre regnanti,
tutti e tre dall’ Oriente;
con la stella in compagnia,
adorarono il Messia.
MUSICA
SOLO, CORO A QUATTRO VOCI DISPARI,CHITARRA
E FLAUTO DOLCE MELODICO IN LEGNO ROSA.
(solo)
Venne al mondo il Bambinello,
Con un dente solo ed un capello,
e quel capello che avea.
Come oro gli lucea.
Balla balla Bambinello,
dove balli e’ tutto tuo,
dove poggi il tuo piedino,
nasce un ramo di biancospino.
./. alza di un tono e vivacizza (SI RADD.IL TEMPO)
Sotto una nocciolina.
c'e' una culla piccolina;
coricarono il Bambino,
San Giuseppe e San Gioacchino.
(coro)
SVAGLIA PASTORE, NON DORMIRE PIU’,
NON SENTI CHE E’ NATO IL BAMBINO GESU’
Sutto un albero di limone,
c'e' una donna che cucia;
che cucia le fasciature,
per fasciare nostro Signore.
Sotto un albero di cerasa,
San Giuseppe fa la casa;
Fa la casa al Signore,
senza pietre ma con l'amore.
(continua la musica in sottofondo)
PASTORE C'era un pastore che domandava:
che cos’ e’ questo segno?
Dato che c’e’ questo festino,
sara’ nato Gesu’ Bambino.
PASTORELLA Vi saluto buon vecchierello,
altrettanto a Voi Signora;
dato che avete un Figlio tanto bello,
auguri di cuore,
LETTORE Ne mancavano palazzi,
per il Re della natura, SFUMA LA
volle nascere agli strapazzi, MUSICA
di una povera mangiatoia.
Veramente siamo pazzi
Se amiamo le ricchezze.
(luce sul coro )
MUSICA
PER GRUPPO DI PLETTRI,CORO A 4 VOCI,FLAUTO
CELTICO, E PIVA O LAUNEDDAS.
CANTO
A' la notte di Natale
Quando nasce il Bambinello;
nato in mezzo alla paglia, |
Fra un bue e un’asinello. |2 volte
LA NINNA NANNA O FIGLIO CANTIAM,
LA NINNA NANNA PER DORMIRTI UN PO’;
LA NINNA NANNA O CARO BAMBINO, |
LA NINNA NANNA PER DORMIRTI UN PO’! |2 VOLTE
San Giuseppe incantato,
Con la Vergine Maria;
Lo guardava estasiato
e piu’ il cuore piu’ si apria! 2 VOLTE
Figlio mio la tua Mamma,
Ti volea addormentare;
Dormi, dormi Figlio Bello,
Dolce Piccolo di mamma. 2 VOLTE
DONNA E Maria Madre d’Amore,
A Gesu' solleva in alto, MARIA ESEGUE
in mezzo a tutti i pastori, QUANTO LA DONNA
se l' abbraccia e se lo stringe. DESCRIVE
" Figlio povero t’ho fatto!",
Gli dicea con cuor contrito;
ma non e' com' hanno detto,
che sei Re del Paradiso.
MARIA SS. Quanto e' bello il tuo viso,
Figlio dolce e grazioso,
Ti sei preso un grosso peso,
caro Padre, Figlio e Sposo.
Nove mesi dentro me,
Dentro il seno di Tua Madre;
Per comando rigoroso,
del Divino Eterno Padre.
Tutti gli angeli e le squadre.
quali hai al Tuo comando,
le bellezze Tue leggiadre
ora qui stanno adorando.
Quante lacrime daranno,
questi Tuoi occhi sereni.
L'uomo pecca e fa gran danno,
e Tu Figlio pati pene.
Veni qua, mio Sommo Bene,
Vieni qui’ dalla Tua Mamma
Stare al freddo non conviene
a questa tua tenera carne.!
Come Padre e Sposo eletto,
io v’adoro o Dio incarnato,
Come piccol pargoletto,
Figlio mio t’ho abbacciato..
(alza il Bambino dalla paglia e lo porta al petto)
LETTORE In tal modo ha parlato
la Superna Imperatrice;
La sua Santa mano ha alzato
E i pastori benedice.
Vanno a casa unitamente,
felicissimi e contenti.
MUSICA
PER SOLO ( VOCE FEMMINILE ), CHITARRA E FLAUTO
DOLCE MELODICO IN LEGNO ROSA.
C' e' chi e' ricco e chi e' poverello.
C' e' chi e’ servo e chi padrone.
C' e' chi e’ bello per vendere amore.
Sei nato tu, e’ nato il nostro sole.
C' e' chi e’ re e chi e’ villano.
C' e' chi e’ cattivo e chi ha tanto amore.
Chi viene in terra per l’uomo salvare.
Figlio mio bello, Tu sei il nostro sole.
,
Figlio mio bello, quand’ e’ che sei nato,
nel nostro cuore la pace ci fu';
poco duro’ tale buona nuova,
nascessi ora, nessun Ti vuole piu’.
CORO C’ e’ chi e’ ricco......
Chi nasce e gode per tutta la vita.
Sei nato povero e solo a soffrire.
Sei nato povero ma ricco d’amore,
Sei nato Tu, e’ nato per noi il sole!
S.GIUSEPPE Chi nasce e gode per tutta la vita, chi nasce e solo deve
Soffrire……….ma chi l’ha detto?
Lo dici tu!
( al cantastorie ) O lo dici tu?
O lo dici tu, uomo che hai il cuore chiuso! (al pubblico)
(se si recita in chiesa indica il Crocifisso oppure salta i prossimi due righi)
Vedete questo Figlio? Lo vedete a Cristo?
E' qui’ per te, ma tu non Lo senti……..
(scende in mezzo al pubblico)
E' Natale! Ora poi tornate alle vostre case, mangiate,
vi saziate, ridete:
"Allegria, allegria, beviamo che nasce il Signore…"
Non avete concluso niente!
Non valgono niente neanche queste mie parole.
Si, neanche queste mie parole, perche’ tu lo sai che non sono
S. Giuseppe, io sono uno come te e qui’, stasera,
siamo venuti per fare una recita, con personaggi finti, sono come
te .....guarda.......(si accalora)
( si apre il vestito che lascia vedere abiti moderni:
jeans, maglietta di cotone, scarpe di tela, per questo
effetto usare una tunica chiusa con lo "strapp" )
(quasi gridando, accalorandosi)
Si! Io sono come te, ma qui dentro quanti San Giuseppe ci sono
a patire e soffrire, quante Marie a piangere per i loro figli..…….
perche’ sanno che presto moriranno?
Quanta gente che tu non riesci a vedere!?
E v' assicuro che l’anno che viene siamo tutti qui’ a cantare al
Signore che nasce
. E non avete concluso niente e continuate a non vedere; come non
sentite chi soffre, come non sentite chi vuole giustizia e pieta’……
...... e voi non gliela date.
E non gliela potete dare perche’ non ce l’avete! Vi fate il segno
della Croce, andate alla Messa che nasce il Signore e poi,… e poi
continuate sempre la vostra vita di giusti, la vita per l’occhio della
gente.
E c'e' invidia nel cuore! Avete seminata la superbia nelle vene.
Volete la pace, essere ricchi, volete un altro mondo…..e vi fate
la guerra!
Pace! Pace!.....Pace io vi dichiaro…………
Fino a ora avete dichiarato guerra, io vi dichiaro pace, PACE!
Pace a te anima mia, a te che che soffri.
A te che muori per le nostre ingiustizie. Pace, pace a chi nasce, a
chi vuole nuova vita, a te che vuoi rinascere, pace!
Quella stessa pace che gli angeli cantarono e che noi non abbiamo
Sentito mai!
( si ricompone, risale e si rimette accanto a Maria in posa plastica)
(SALE FESTOSA LA MUSICA )
MUSICA
PER SOLO, CORO A QUATTRO VOCI, PLETTRI
PERCUSSIONI, FLAUTO DOLCE CELTICO CONTRALTO.
TAMBURIATA
Sopra un asinello sta' Maria,
Giuseppe li vicino si mettea;
Nella nottata nera a camminare,
per la sua sposa una stanza cercare...!
PER LA SUA SPOSA UNA STANZA CERCARE
Tutti in faccia ci chiudono le porte,
dove dobbiam dormire questa notte?
Fuori dalla citta’ una grotta a stalla usata,
ci puo’ riparare in questa nottata!
CI PUO’………..
Maria sente i giorni suoi arrivare,
e' giunto il momento di partorire;
mette il Bambino in una mangiatoia,
il manto suo lo mette a covertura...!
IL MANTO…
Arrivan da lontano tre Regnanti,
per vedere il Signore delle genti;
oro, incenso e mirra sotto i manti,
la stella li accompagna dall’Oriente...!
LA STELLA…
Una stella splende alta sopra le grotta,
i pastori la guardano da qua’ sotto;
si sente un’armonia di paradiso,
Il Signore giu’ dal cielo in terra e’ sceso.
IL SIGNORE….
E nato, e’ nato il Bambinello,
E’ nato in mezzo al bue e l’asinello;
e’ nato alla miseria e al dolore,
e’ nato il Messia il Redentore.
E’ NATO, E’ NATO….. (AD LIBITUM)
(IL SIPARIO SI CHIUDE LENTAMENTE)
F I N E