Storia di un eremita

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“Giovane Teatro Santagatese”

“Giovane Teatro Santagatese”

la vita di un uomo che tutte le ricchezze abbandonò , in un antro remoto trovò la pace e dedicò la sua unica ed intera esistenza a Cristo…”

questa è la

“Storia di un eremita”

Tratto da una storia vera

 Testo teatrale di Silvano Luca

Anno Domini 2005


Personaggi

·Nicolò Politi       (Fino a 17 anni)

·Nicolò Politi       (Da 17 a 50 anni)

·Almidoro Politi 

·Alpina Politi    

·Messaggero divino

·Satana

· Padre Lorenzo da Frazzanò

·Padre Cosmano

·Due donne

·Leone Rancuglia

·Due frati Basiliani

·Odalische

·Narratore

Storia di un eremita

(personaggi)


Scene

·Dialogo tra i genitori               (Adrano)

·Preghiera S. Nicola di Mira    (Alcara)

·Nascita e primi anni               (Adrano)

·Lite col padre e fuga              (Adrano)

·Falde dell’ Etna                    (grotta “Aspicuddu”)

·Monastero di Maniace          (Maniace)

·Saluto con Lorenzo               (pizzo “Moeli”)

·Vita eremitica (1)                   (Grotta del “Calanna”)

·Monastero Basiliano             (Rogato)

·Vita eremitica (2)                  (Grotta del “Calanna”)

·Morte e beato transito

·Fine

Storia di un eremita

(Scene)


Colonne sonore

·Prima scena: “A”   DIALOGO TRA I GENITORI  Pag. 4

                                    Traccia 1 durata 1m:32 sec (ripetuta 2 volte)

                                    Fine scena (pag. 6) nuovamente prima traccia 20 sec

·Seconda scena “B” PREGHIERA A S. NICOLA DI MIRA  Pag. 7

                                     Brano unico ripetuto  2 volte

·Terza scena “C” NASCITA E PRIMI ANNI  Pag. 9

                                      Brano unico durata 4m:17sec

·Quarta scena “D” LITE COL PADRE E FUGA Pag. 11

                             Primo brano 50 secondi

                             Secondo brano (pag. 13) alla battuta: “Domattina….!”

(il brano parte dal sec. 10 e ripete dal secondo 1m 26)

                            Terzo brano (pag. 15) alla battuta: “Il mattino seguente”

Alla battuta “Perché Nicolò!” riparte dal secondo 54

·Quinta scena “E” FALDE DELL’ETNA  Pag. 17 ripete musica prima scena

                                 Pag. 17 inizio scena satanica:

                                 Brano unico 2m:10 sec ripetuta tre volte

                                Terzo brano 50 secondi (pag. 19)

                                Pag. 20 e pag. 21 ripete musica prima scena

·Sesta scena “F”   MONASTERO DI MANIACE

                          Brano unico da pag. 22 a pag. 24 durata 8 minuti

·Settima scena “G” SALUTO CON LORENZO

                             pag. 25 e 26 ripete lo stesso brano della scena “F”

·Ottava scena “H” VITA EREMITICA PARTE PRIMA

                           Primo brano (pag. 27, 28, 29)Ottorino Respighi (Lunga durata)

                          Secondo brano (Pag. 29) brano delle odalische

                          Terzo brano (pag 30) sax baritono su battuta demonio

                          Quarto brano (pag 30 bassa) dal sec 16-30

                          Quinto brano (31 alta) Notte sul monte calvo….

                          Sesto brano  (31 bassa) sconforto

                         

·Nona scena “I” MONASTERO BASILIANO

                          Brano unico durata 5 minuti (Ripetuto due volte)fino a pag. 36

                        

·Decima scena “L” VITA EREMITICA PARTE SECONDA

                             (Pag 36 alta musica scena nona)

                              Morte di Lorenzo     Pag 37-38 (parte dal sec. 8)

                              Miracolo acqua santa pag 39

                             Annuncio di morte 40- 41

                            Due donne (41 bassa e 42) Da tagliare

· Undicesima scena “M” MORTE E BEATO TRANSITO

                                     Primo brano: Morte Nicolò (Ripetuto 3 volte)

                                    Secondo brano: Leone Rancuglia 

                                                               Battuta narratore

                           

                         

                


“Storia di un eremita……”

Scena prima

(Dialogo tra i genitori)

(personaggi:Narratore, Alpina ed Almidoro)

Buio in scena, piazzato di luci bianche, musica

Narratore: “….La storia che stiamo per raccontarvi, è una storia vera, accaduta tanti anni fa…….la vita di un uomo che tutte le ricchezze abbandonò, in un antro remoto trovò la pace e dedicò sua unica ed intera esistenza alla preghiera, alla carità, all’amore  tenendo sempre lo sguardo fisso su Cristo….(Musica)….questa è la Storia di un eremita….(Musica)

Corre l’anno 1116, nell’antica piana di Catania, s’ erge maestosa la città di Adernò….rappresentante della nobiltà adranita è la dinastia dei Politi, Almidoro e Alpina…..I due coniugi hanno tutto dalla vita ; proprietà terriere, servitù, denaro,oro…..ma un grande vuoto vive nei loro cuori e neanche il lusso più sfrenato può colmarlo….

Entra in scena da sinistra Almidoro…..

Almidoro: (chiama più volte la moglie)  Alpina….Alpina…venite devo parlarti…

Alpina: (Anch’essa entra in scena da sinistra) Eccomi Almidoro, cosa avete  da dirmi….

Storia di un eremita

(dialogo tra i genitori)

Almidoro:   Alpina, vi prego di sedervi.

 

Alpina:   (Preoccupata) Cos’è successo!?Qualche epidemia incombe sulla nostra città o cos’altro? Carestia…pestilenza?

Almidoro:  Niente di tutto questo mia adorata consorte.

Alpina: E allora perché mi parlate  con voce così dimessa?Solo qualcosa di grave può farvi preoccupare…

Almidoro: Vedete Alpina, quanto sto per dirvi è  qualcosa che da troppo tempo tengo dentro di me e credo sia il momento di parlarne con voi…

Alpina: Vi ascolto…

Almidoro: Noi dalla vita abbiamo sempre avuto tutto : soldi, ricchezze, servitù e quant’altro di buono possa desiderare  qualsiasi uomo sulla terra, Dio con noi è stato prodigo di amore e misericordia , ma adesso siamo già in età avanzata e purtroppo dopo di noi nessun erede potrà succedere alla nostra dinastia …questo è ciò che mi preme tanto e rende il mio animo triste e pieno di angoscia…..

Alpina: (capisce)  Quindi voi mi stai chiedendo un erede?

Almidoro : Esatto Alpina …..io voglio un figlio!

Storia di un eremita

(dialogo tra i genitori)

Alpina: Almidoro, voi  stesso avete appena detto che la nostra età è già avanzata, il nostro corpo non ci permette più di essere ragazzini  e come sai benissimo, la mia salute non è delle migliori….

Almidoro:  Comprendo le vostre  parole e capisco il vostro stato d’animo ma appunto per questo ho deciso di parlarvi, alcuni nobili mi hanno menzionato un piccolo borgo sito sui monti Nebrodi subito dopo la vallata del Simeto, dove vi è il culto di S. Nicola di Mira, molti di loro parlano di strabilianti miracoli compiuti da lui; guarigioni, intercessioni…quindi avrei pensato che anche noi potessimo recarci in pellegrinaggio e chiedere al Santo Vescovo la grazia che il nostro cuore attende da anni…un erede!

Alpina:(Felice) Sentirvi parlare così mi rende felice mio adorato!D’accordo! Andremo da S. Nicola e chiederemo la grazia….

Almidoro:  (Anch’egli felice)Bene!!Darò disposizione alcocchiere

Di preparare i nostri cavalli migliori  e il carro  più lussuoso ….partiremo domattina!!

Alpina:  Che nome porta il borgo?

Almidoro:   Alcàra…..(Musica)

I due attori rimangono immobili in scena

Storia di un eremita

(Dialogo tra i genitori)

Scena seconda

(Preghiera S. Nicola di Mira)

(Personaggi:Narratore  Alpina, Almidoro,)

Entrano in scena in scena Alpina ed Almidoro e si inginocchiano innanzi un quadro raffigurante S. Nicola di Mira…..(in sottofondo traccia 2)

Narratore:  E cosi i due anziani coniugi, dopo aver affrontato il lungo viaggio, raggiungono Alcara luogo dove forte era la devozione verso S. Nicola di Mira, Santo nella gloria del Signore, dispensatore  di misericordia verso chi lo invocava ed intercessore presso Cristo….

Alpina: Glorioso S. Nicola, ascoltate la nostra preghiera, siamo ormai anziani ed ammalati ma un grande vuoto non riusciamo a colmare….

Almidoro:  Proprio così Beato pastore, un erede per la nostra nobile casata! Un erede che possa continuare la nostra dinastia all’insegna dell’amore verso Cristo e verso il prossimo diffondendo sempre il seme della carità,della pace, della giustizia…..

Alpina: Intercedete  Voi presso Cristo affinché le nostre preghiere non siano vane e la nostra fede possa essere confermata….

Storia di un eremita

(Preghiera S. Nicola di Mira)

Almidoro:  Una promessa solenne Vi facciamo : Se voi ascolterete la nostra preghiera donandoci la gioia di un figlio, lo chiameremo Nicolò per rendervi grazie di quanto farete  per noi…..

Attimi di Silenzio mentre i due sono immersi nella preghiera.. (leggero sottofondo musicale)…..

Narratore:  e dopo aver incessantemente pregato, fiduciosi guadagnarono lentamente la strada pere il ritorno…..(Musica)

Storia di un eremita

(Preghiera S. Nicola di Mira)

Scena terza

(Nascita e primi anni)

(Personaggi: Narratore, Alpina, Almidoro, Paggi)

Musica, e fermo attori  man mano che il lettore narra la storia:

Narratore:  E fu così che le preghiere dei due coniugi furono ascoltate  ed esaudite……dopo nove mesi esatti, venne alla luce (In sottofondo vagiti)  nella nobile casata un bimbo  dai biondi e dorati capelli, dal viso tenero  e dal vagito angelico…..

Alpina:  (Tiene in braccio il bimbo) Almidoro, è ora di tener fede alla nostra promessa….

Almidoro: Non ho dimenticato quanto promesso tempo addietro, quindi  lo chiameremo col nome del Santo Vescovo che questa grazia ci ha concesso…(prende in braccio il bimbo e lo alza in cielo) Benvenuto al mondo figlio mio…..benvenuto al mondo Nicolò Politi!!(Musica)

Narratore:  (in scena) Fin da Bambino il pargolo dava segni di Santità…dove fu gettata l’acqua utilizzata per il suo primo bagnetto scaturì una sorgente, senza alcuna spiegazione scientifica, il piccolo si allattava al seno materno a giorni alterni….anche la servitù della casa non si dava spiegazioni come questo bimbo non piangesse la notte permettendo a tutti il meritato riposo…..(Musica)

Storia di un eremita

(Nascita e primi anni)

Alpina:  Non finirò mai di ringraziarvi Signore per la grazia che ci avete donato…..

Almidoro:  Avete  ragione Alpina, nostro figlio è il vanto della nostra casata….anche il suo insegnante, don Andrea mi parla di lui come un alunno modello, sempre preparato e attento alle lezioni…pensa che alla sua giovane età è già conoscente della lingua latina!

Alpina: Il mio cuore è felice! Nicolò mi rende più  orgogliosa ogni giorno che passa! (Musica).

Storia di un eremita

(Nascita e primi anni)

Scena quarta

(Lite col padre e fuga)

(Personaggi : Narratore, Almidoro,Alpina, Nicolò Politi, Messaggero Divino)

Musica…..

Narratore:  Il tempo passa…Nicolò cresce e data l’età

 un pensiero attanaglia la mente di Almidoro….

Entra in scena da sinistra Almidoro e Chiama più volte il figlio

Almidoro:  Nicolò…Nicolò…

Nicolò Politi :  Eccomi padre…. mi avete chiamato?

Almidoro:  Si mio adorato erede…hai studiato oggi?

Nicolò:  Il mio insegnante è andato via poco fa e ne stavo approfittando per recitare qualche preghiera alla Vergine…

Almidoro:  (Ironico) Sempre con queste preghiere…non pensi che il Padre eterno possa stufarsi di sentirti sempre pregare….(cambia atteggiamento) Senti figlio mio, è giunto il momento di parlare con te di un argomento un tantino particolare….

Nicolò:  Vi ascolto….

Storia di un eremita

(Lite col padre e fuga)

Almidoro:  Bene…Tu sei la gioia più bella della mia vita e di quella di tua madre…sei bello, furbo ed eccellente negli studi ed è più che normale che un genitore si preoccupi per il proprio figlio….tante nobili casate sono venute per chiedermi di concederti alla propria figlia, ma io ho sempre rifiutato perché a te solo il meglio può essere concesso….e proprio per questo che l’altro giorno ti ho promesso in sposo ad una nobile fanciulla della dinastia Spitaleri e domattina celebreremo il rito!

Nicolò:  (preoccupato) No padre no!

Almidoro:  Cosa significa no?

Nicolò:  (Con voce dimessa e lo sguardo sempre rivolto in basso)Padre, vi prego, la mia umile esistenza è stata già promessa a Cristo e il mio cuore consacrato alla Vergine Maria…non c’è posto per matrimoni e quant’altro di terreno….(Alza lo sguardo) la libertà d’animo, la preghiera…questo è ciò che il mio cuore desidera padre……

Almidoro:  Cerca di riflettere figlio mio adorato…ancora sei giovane ed incosciente, una vita del genere non è pensabile, tutto puoi avere   e qualunque uomo vorrebbe essere al tuo posto…avrai le migliori servitù…ogni tuo desiderio sarà un ordine! E poi la fanciulla che diventerà la tua sposa, è la  più bella di tutto Adernò!

Storia di un eremita

(Lite col padre e fuga)

Nicolò:  Perdonatemi padre se insisto…ma Vi prego di non concedermi in sposo a nessuna fanciulla e di acconsentire alla mia volontà….

Almidoro:  (Arrabbiato) Non scherziamo!!Pensa a me e a tua madre…dopo anni e anni di vita infernale!Sai quante ne abbiamo passate per avere un erede e lui vuole fare il penitente! Adesso il nostro cuore non desidera altro che vederti felice e questa è la tua risposta!?

Nicolò:  Se davvero Voi volete vedermi felice, lasciate che io dedichi i miei giorni alla preghiera e alla devozione….

Almidoro:  (Fuori di se) Ma tu sei matto! Non capisci quanto dolore stai arrecando ai nostri cuori incosciente!! Quindi se non vuoi capirlo con le buone, lo capirai con le cattive : la mia risposta è no! Domani mattina si celebreranno le tue nozze anche contro la tua volontà! E speriamo che la notte possa portarti consiglio…(esce da sinistra infuriato).

Nicolò rimasto solo, prega in ginocchio…

Nicolò:  Benedetto siete Voi Signore Benedetto sia il Vostro santo Nome.. sostenetemi…aiutatemi.. il mio unico desiderio è quello di concederVi la mia esistenza…possa essere segnata dalla preghiera, dalla penitenza, dalla devozione verso la Vergine e dall’umiltà d’animo…il mio cuore è tanto triste, so quanto i miei genitori ci tengono ma la mia vita non è fatta per tali desideri ….

Storia di un eremita

(Lite col padre e fuga)

Attimi di silenzio….sulla destra della scena con uno sfondo di luce  compare il messaggero divino…

Messaggero Divino:  Ave Nicolò…i secoli ti chiameranno Beato…Il Signore Misericordioso e dispensatore  di Grazia ha ascoltato la tua preghiera……d’ora in poi la tua vita cambierà…ti indicherò un antro remoto dove troverai pace e potrai dedicare i tuoi giorni alla preghiera,alla solitudine e alla penitenza…lascia tutto e seguimi…

Nicolò:  Il mio cuore improvvisamente si è rallegrato!Le mie preghiere sono state esaudite…so che questa mia decisione non verrà condivisa da i miei genitori ed è proprio per questo  che ogni istante pregherò affinché Voi, mio Signore, possiate concedere loro tanta misericordia in modo che, anche se con molto tempo, essi possano comprendere le ragioni della mia scelta e condividerle….

Messaggero Divino  (Consegna a Nicolò Croce e Vangelo) Questa sarà la tua spada e questo il tuo scudo che terranno lontano da te ripensamenti e tentazioni…ogni giorno un’ aquila ti porterà sostegno…

Nicolò:  Vorrei avere solo il tempo di scrivere una letterad’addio….

Si siede e mentre scrive piange…sottofondo musicale

Storia di un eremita

(lite col padre e fuga)

Messaggero Divino:  L’ora è giunta….

Nicolò:  Sono pronto…(Musica)

Narratore:  Ed è così che, nel cuore della notte, Nicolò fugge via abbandonando definitivamente il lusso più sfrenato, il cuore intrepido della fanciulla a lui promessa ma soprattutto l’amore dei suoi anziani genitori…da ora in poi una dura vita lo attende piena di insidie e sotterfugi, segnata da digiuni, penitenza e preghiera…un cammino tortuoso che lo condurrà dritto alla Santità…(Musica)…

Il mattino seguente…

Almidoro:  (Bussa con forza) Nicolò…Nicolò…apri! E’ tardi!...forza….svegliati…la tua fanciulla ti aspettando e gli invitati sono già arrivati  (Entra) dove sei? Cosa?

Si siede e pieno di angoscia legge la lettera scritta da Nicolò..

La lettera viene letta dalla voce di Nicolò fuori campo…

Nicolò:“Caro padre, adorata madre, so che la vista della mia stanza vuota e di questa lettera recheranno nei vostri cuori un immenso dolore, che non meritate certo si aggiunga a tutti quelli che avete sofferto per me. Da voi ho appreso ad amare il prossimo, ma soprattutto ad amare Dio sopra ogni altra cosa. Non è per disobbedienza che rinuncio a tutto quello che voi saggiamente avevate preparato per me; ma il Signore mi ha parlato, mi ha chiamato, mi vuole per sé, ed ubbidire a Lui è più importante che ubbidire agli uomini.

Storia di un eremita

(lite col padre e fuga)

Da oggi in poi la mia vita  sarà segnata  dalla preghiera e dalla penitenza, fonti di gioia; il Signore nostro Dio mi darà forza e sostegno… Pregherò per la fanciulla che voi sapientemente avete scelto come mia sposa… possa la Vergine Santissima colmare il vuoto che in quest’istante vive nel suo dolce cuore. 

Quello che sono oggi lo devo a voi miei adorati ed è per questo che la devozione che nutro nei vostri confronti non finirà mai. Non smetterò mai di pregare per voi e di chiedere al Signore e alla Vergine Santissima che possiate voi un giorno trovare nel vostro animo le ragioni  per condividere  questa mia scelta…non cercatemi vi prego, vostro adorato figlio…

Almidoro scoppia in lacrime…

 Almidoro :  (Grida) Perché Nicolò!?

Alpina: (entra con fretta) Cosa è successo? Almidoro, dov’è Nicolò?

Almidoro:  ( In preda allo sconforto) Nicolò non c’è più adorata mia…

Alpina: Come non c’è più? Vi prego, datemi spiegazione…

Almidoro: Ieri sera avevamo ferocemente litigato per via delle nozze e stanotte ha deciso do lasciarci….

Alpina: Come fate a dire questo?

Almidoro consegna la lettera ad Alpina…

Almidoro: (Con rabbia) Devo trovarlo!Devo assolutamente trovarlo!Non posso permettere che il mio unico erede rovini la sua esistenza! Anche se dovessi girare il mondo più volte non importa…in ogni angolo della terra ti cercherò e prima o poi ti riporterò indietro! (Musica forte!)

Storia di un eremita

(lite col padre e fuga)

Scena quinta

(Falde dell’Etna)

(Personaggi:Narratore, Nicolò, Messaggero Divino, Satana)

Musica….

Narratore:  Intanto Nicolò vagabonda alle falde dell’Etna..

Messaggero Divino:  Eccoti arrivato dolce Nicolò, da ora in poi, questo luogo diverrà la tua dimora…

Nicolò: (assolto in preghiera) Vi ringrazio mio Signore! Pregherò ogni giorno che passa sempre più…l’anima mia Vi magnifica Signore…. (Musica)..

Narratore:  Il tempo passa, ma per Nicolò nulla è cambiato.. la sua esistenza è segnata dalla preghiera e dalla penitenza…si nutre di quanto trova e di un tozzo di pane che la Provvidenza mai gli fa mancare…è felice…prega incessantemente e senza dare minimo segno di cedimento…il suo cuore è puro come quello di un neonato, il suo sguardo senza colpe e la sua anima incredibilmente serena….

Musica ed effetti di fumo, luce rossa …

Satana: (entra in scena da destra) Perché?

Nicolò:  Chi sei? Io non ti conosco…

Storia di un eremita

(Falde dell’Etna)

Satana:  (Con cattiveria) Ti ho fatto una domanda…esigo una risposta!!

Nicolò:  (Sguardo in basso e con paura)  Il mio nome è Nicolò, sono il figlio di Almidoro ed Alpina Politi…sono fuggito di casa per….

Satana :(interrompe) Non ti ho chiesto quale fosse il tuo nome e neanche da dove tu venissi…sei un pazzo!!Sei solamente un povero pazzo esaltato!se solo sapessi quanto dolore stai arrecando ai tuoi poveri ed anziani genitori!

Nicolò:  Mi rendo conto, ed è per questo che ogni giorno  prego…ma la mia anima è già stata promessa a Dio…

Satana:  Smettila!Quale  Dio chiede ad un suo figlio di soffrire e di far soffrire….

Nicolò:  La ricompensa non è lontana…

Satana:  (Arrabbiato ) Non ho più voglia di sentire le tue stupidaggini…torna a casa!Lascia tutto!

Nicolò non risponde…

Satana:  (Ancora più arrabbiato) Non senti? Ti ho parlato!!Ascoltami!...

Storia di un eremita

(Falde dell’Etna)

Nicolò:  (implora ) Signore… sostenetemi!

Musica forte mentre Satana percuote Nicolò…

Satana:  Lascia tutto!!!

Nelle orecchie di Nicolò risuonano le parole del Messaggero Divino…

Messaggero Divino:  (da fuori campo) Ricorda Nicolò, questa sarà la tua spada e questo  il tuo scudo…nei momenti di bisogno mai ti abbandoneranno…

Nicolò:  (Alzando Vangelo e Croce) Vattene via Satana!

In un boato assordante, tra giochi di luci e fumo, Satana scompare tra le urla…

Nicolò rimane solo e stremato…

Nicolò:  Vi ringrazio mio Signore…le mie spoglie mortali sono sfinite ma la mia anima è più forte di prima perché ora ho la convinzione che Voi siete con me e mai mi abbandonerete…

Musica….

Storia di un eremita

(Falde dell’ Etna)

Narratore:  Sono già passati tre anni da quando Nicolò lasciò tutto ma la voglia di vivere in povertà la sua esistenza è sempre scolpita nel suo cuore ; tentazioni, minacce e quant’altro di malefico lo hanno fiaccato , ma lui con l’aiuto di Cristo, ha sempre vinto…

Tra giochi di luci e fumo, compare il Messaggero Divino…

Messaggero Divino:  Ave Nicolò, la pace sia con te…

Nicolò: Vi ascolto messaggero Divino, cosa mi chiede il mio Signore…

Messaggero Divino:  Una nuova minaccia incombe su di te…tuo padre Almidoro è venuto a conoscenza della tua dimora e si è subito messo in cammino con la certezza assoluta di riportarti indietro, facendoti abbandonare definitivamente la via Divina..

Nicolò:  Il mio cuore è tanto triste…non voglio che tutto ciò accada mio Signore, possa arrivare a Voi la mia preghiera umile…illuminate il mio cammino…

Messaggero Divino:  Il Signore Misericordioso ancora una volta  ha ascoltato la tua preghiera…una nuova dimora ti attende  sui monti “Nebrodi” in località “Calanna” …l’aquila ti porterà a destinazione…lungo il sentiero farai sosta  presso il Monastero Basiliano di Maniace….(Continua)

Storia di un eremita

(Falde dell’Etna)

Messaggero Divino:  (Continua) Dove troverai ristoro e potrai ricevere i Divini Misteri….ancora una volta il tuo cammino sarà tortuoso e pieno di insidie…ma il Signore sarà sempre al tuo fianco…

Nicolò:  Queste parole mi confortano e mi invogliano sempre più ad andare avanti…

Musica….

 

Narratore: Obbediente, come sempre, il giovane si mette in cammino verso la sua nuova avventura lasciando, stavolta definitivamente, la sua terra nativa e la possibilità di riabbracciare la famiglia….Almidoro tempo dopo arrivò alle falde dell’ Aspicuddu ma non trovando nulla di riconducibile all’adorato figliolo, decise di abbandonare una volta per tutte le ricerche e di accettare le scelte compiute dall’ erede…dal quel giorno, in lui non visse  più una sensazione di sconforto, di dolore, di malinconica nostalgia ma gradualmente nacque dentro di se un senso di infinita devozione  e il convincimento che, quanto deciso da Nicolò, fosse cosa giusta….ci piace credere  che questo sia una dei tanti miracoli compiuti dal beato anacoreta ancora in vita…

Musica…

Storia di un eremita

(Falde dell’Etna)

Scena sesta

(Monastero di Maniace)

(Personaggi: Narratore, Nicolò, Frati Basiliani, Padre Lorenzo)

Da questa scena in avanti, la parte di Nicolò Politi viene affidata al secondo interprete…

Musica….

Narratore:  Stremato, stanco, assetato, il povero Nicolò, arriva come predettogli dal Messaggero Divino al Monastero di Maniace ove si ferma per ricevere ristoro…

Bussa….apre un frate..

Frate 1:  Sia con te Gesù Cristo figliolo, posso darti aiuto?

Nicolo:  Salute a voi, il mio nome è Nicolò Politi, vengo da Adernò, sono un pellegrino eremita, chiedo vitto per potermi rimettere in sesto e proseguire il mio viaggio verso la destinazione segnalatami dalla Volontà Divina…

Frate 1:    Beato eremita…entra (Nicolò cade stremato)…fratelli…fratelli!!!Venite presto, prestate soccorso a quest’anima buona e chiamate subito Padre Lorenzo!!!!

Narratore:  I frati si prendono cura di Nicolò offrendogli cibo e conforto e nello stesso tempo chiamano Padre Lorenzo confessore.

Storia di un eremita

(Monastero di Maniace)

Narratore:  Lorenzo Ravì Canzaloro, Padre Basiliano confessore, originario di Frazzanò era conosciuto per la sua bontà, il suo carisma ma soprattutto per la sua spiritualità…

Padre Lorenzo:  (entra da sinistra)  Sia con te Gesù Cristo figliolo, i miei confratelli mi hanno avvertito del tuo arrivo, ti sei ripreso? Hai bisogno di altro?

Nicolò:  Vi ringrazio per tutte le attenzioni che mi avete riservato e  lodo il Signore perché mi ha concesso la gioia di conoscervi…mi chiamo Nicolò Politi, vengo da Adernò….

Dal nulla comincia la musica…

Narratore:  In confessione il buon pellegrino racconta tutta la sua storia al Padre Basiliano che lo ascolta saggiamente e dopo averlo confessato quindi impartito la Benedizione, lo nutre del Corpo di Cristo, ed è proprio adesso che Nicolò decide di vivere pienamente da eremita la sua spiritualità Basiliana…

Padre Lorenzo:  Hai bisogno di nuove vesti, queste ormai non puoi continuare a portarle …ti vestiremo con un saio basiliano e sarà per te segno di appartenenza al nostro ordine ; oltre che portarti conforto nei rigidi inverni , ti ricorderà sempre la missione per la quale sei venuto al mondo…

Storia di un eremita

(Monastero di Maniace)

Nicolò:  Non so come ringraziarvi Padre….

Musica….

Narratore:  ed ecco che alcuni frati spogliano Nicolò delle sue ormai vecchie e malandate vesti e lo rivestono di nuovo….

Su sottofondo musicale, parla Lorenzo…

Padre Lorenzo :  , Stanotte sosterai qui, nel nostro convento, domattina  insieme ci avvieremo verso i monti “Nebrodi”  dato che io devo tornare al Monastero dei frati basiliani “S. Filippo di Fragalà” sito in Frazzanò dove mi aspettano…

Nicolò:  Benedetto siate Voi mio Signore, Benedetto e lodato per sempre sia il Vostro Santissimo nome…Un grido di giubilo innalzo a Voi mio Dio, per avermi concesso tanta grazia…possiate per sempre Onnipotente, concedere tanta grazia e  Misericordia ai miei confratelli, affinché  possano sempre continuare a diffondere la Vostra Parola di Vita Salvifica…

Musica…

Storia di un eremita

(Monastero Di Maniace)

Scena settima

(Saluto con Lorenzo)

(Personaggi: Narratore, Nicolò, Padre Lorenzo)

Musica….

Narratore:  Trascorse le ore buie, ecco che con le prime luci

dell’ alba, i due amici salutano i confratelli del Monastero ed insieme si avviano  verso nuove destinazioni….il loro cammino è segnato dalla  preghiera…Nicolò  approfitta della bontà mostratagli dal Padre Confessore per cercare parole di conforto e forza d’animo in modo da poter portare avanti il fardello tortuoso. Lorenzo è stupito dall’umiltà dell’anacoreta e dalla serenità che lo contraddistingue…non serve molto per capire che ormai tra i due il legame è forte e indistruttibile.. dopo aver a lungo camminato ,arrivarono  in località “pizzo Moeli” dove giunta era l’ora  dei saluti…

Padre Lorenzo:  Ecco, siamo  arrivati a destinazione…(indica) Vedi quel borgo dirimpetto a noi? Prende il nome di Alcara dove vi è ubicato il Monastero dei frati Basiliani dedicato alla Santissima Vergine del Rogato, potrai recarti per ricevere conforto spirituale…quando sarai giunto, chiedi di Padre Cosmano…l’ora è già tarda …è arrivato il momento dei saluti…

Nicolò:  Non so come ringraziarVi  Padre per tutto quello che Voi  avete fatto per me…Vi prego umilmente, di avere la gioia e la grazia di rincontrarvi nuovamente…

Storia di un eremita

(Saluto con Lorenzo)

Padre Lorenzo:  Ci rincontreremo a SS. Maria del Rogato…

Nicolò:  Me lo promettete?

Padre  Lorenzo:  Te lo prometto…Sia con te Gesù Cristo…Ti Benedico..

Nicolò :  Pregherò sempre per Voi Padre Lorenzo…

I Due si salutano….musica…

Narratore:  E così anche se non definitivamente, le strade dei due amici si dividono…Lorenzo continua per Fragalà e Nicolò, mesto scende  a valle facendo rotta verso “Calanna”…

Messaggero Divino:  Eccoti arrivato o buon Nicolò

d’ ora in avanti questo antro remoto diverrà per te luogo di penitenza e preghiera…il Signore è con te e mai ti abbandonerà….

Con sfondi di luci e fumo scompare il Messaggero Divino, forte è la musica…dopo…

Nicolò:  Non smetterò mai di ringraziarvi mio Signore…

Musica….fine scena

Storia di un eremita

(Saluto con Lorenzo)

Scena ottava

(Vita eremitica -parte prima)

(Personaggi: Narratore,Nicolò, Padre Cosmano, frati, satana, odalische)

Musica….

Narratore:  Anche se stanco e stremato dal pesante viaggio, ecco che senza indugiare,il dolce eremita come consigliatogli dall’ amico Lorenzo attraversa la vallata e raggiunge il Monastero SS. Maria del Rogato dove anche qui i frati lo accolgono con gioia…

Frate 2:  Sia con te Gesù Cristo fratello…posso esserti di aiuto?

Nicolò:  Sia anche con Voi Cristo fratello, mi chiamo Nicolò Politi, vengo dalla piana di Catania e sono un eremita…

Frate 2:   Aspetta…aspetta…non andare avanti, chiamiamo Padre Cosmano…

Sentendo la discussione, Padre Cosmano entra in scena da sinistra…

Padre Cosmano:  Eccomi…chi mi desidera?

Frate 2:  Padre, questo nostro fratello è un pellegrino arrivato qualche istante fa qui da noi…

Storia di un eremita

(Vita eremitica- parte prima)

Padre Cosmano:  La pace sia con te figliolo…

Nicolò: Sia con voi Gesù Cristo padre, sono da poco arrivato alle falde del “Calanna” …provengo da Adernò, Padre Lorenzo Ravì mi ha indicato il vostro Monastero, spero di non arrecarvi disturbo…

Padre Cosmano:  Sei il benvenuto beato anacoreta, se ti ha mandato da noi l’amico Lorenzo, di sicuro possiamo stare tranquilli…hai detto di aver trovato dimora presso il “Calanna”, dove precisamente?

Nicolò:  Un Messaggero divino mi ha indicato la destinazione, un’ aquila mi ha fatto da guida e posandosi su una grotta ho capito che quella sarebbe divenuta la mia nuova dimora…la storia della mia vita è piena di traversie…

Padre Cosmano:  Sarò felice di ascoltarla se tu lo vorrai…e dato che oggi in poi qui da noi sarai il benvenuto…forse è il caso di conoscerci meglio…

Nicolò:  Dite sul serio padre?Grazie di cuore…pregherò per voi ogni giorno che passa e non smetterò mai di lodare Dio per avermi concesso tanta grazia…

Padre Cosmano:  Lo stesso faremo noi Nicolò..

Musica…

Storia di un eremita

(Vita eremitica – parte prima)

Narratore:  Ancora una volta Nicolò ha avuto la testimonianza della presenza di Dio nel suo cammino…saluta i frati del convento e lentamente si dirige verso la sua umile dimora, ma stavolta non si tratta di un addio, bensì di un arrivederci dato che ogni sette levar del sole egli tornerà dai frati per partecipare alla Celebrazione Eucaristica e ricevere il sacramento della confessione …un cammino di vita che lo accompagnerà per ben trent’anni!

Musica forte…sfumando parla il narratore e lentamente comincia un nuovo brano

Narratore:  Una sera Nicolò prega da solo nella  grotta, quando qualcosa di insolito disturba la sua preghiera….

Ecco che da destra comincia una coreografia di musica orientale e due odalische ballano di fronte a Nicolò tentandolo…sulla sinistra della scena disinteressato alla scena si posiziona Satana…

Sfuma la musica e le tre  odalische vanno ad abbracciare Satana..

Storia di un eremita

(Vita eremitica – parte prima)

Satana :  (non guarda Nicolò) Cosa fai? Non ti piace? Pensa, hanno dovuto viaggiare per mare e per monti pur di arrivare fin qui, e tu le tratti così! Vigliacco…e soprattutto irriconoscente…si, appunto irriconoscente! Se tu cederai alle loro lusinghe , e ti garantisco che sono piacevoli….non te ne pentirai, abbandoneremo questo…(Disgustato) lurido antro  e di colpo “pof”!!Ci troveremo in una lussuosa residenza dove potrai, direi finalmente, fare il bagno nelle fragranze orientali e cibarti con succulente pietanze .. dai ! Ti prometto che non ti farò del male…ma stavolta  devi obbedirmi….

Nicolò:  (con voce sicura  ma sguardo verso il basso) Non tentarmi…niente e nessuno potrà abbindolarmi , la mia vita  non  è fatta di lusso sfrenato e poveri quanto inutili piaceri …

Satana:  (interrompe Nicolò) Si…si….è fatta di preghiera…devozione.., penitenza e niente di più stupido e deficiente…me lo hai ripetuto sino alla nausea…

Nicolò:  Evidentemente è stato poco dato che non vuoi capirlo…

Satana:  (si arrabbia e con un balzo giunge a Nicolò prendendolo peril collo) Adesso basta! Mi hai stancato!

Nicolò:  Avevi promesso di no percuotermi stavolta…

Satana: (sempre con le mani al collo di Nicolò, lo deride) E da quando in qua Satana osserva l’ottavo comandamento? Basta!(Sbatte Nicolò per terra e comincia a picchiarlo musica forte)

Storia di un eremita

(Vita eremitica – parte prima)

 

Satana:  (Come prima)  Non hai paura di me?

Nicolò:  (Stremato, martoriato) Potrai pestarmi a sangue, spezzare le mie ossa, strappare i miei capelli ma non riuscirai a destare il mio sguardo dalla Volontà divina e non puoi farmi paura perché so che questo segno (La croce) è più forte di te! Vattene via!!Sparisci!!

Alla visione della croce satana scompare insieme alle odalische in preda a forti urla, fumo in scena e musica assordante…lentamente cambia musica…Nicolò è riverso in terra distrutto dalle percosse ricevute…

Nicolò:  (piange in terra in preda alla disperazione e al dolore) Perché? Perché mio Signore! Perchè questi flagelli? Perché quest’essere indegno turba ancora la mia preghiera? Quale grave colpa ho commesso davanti ai vostri occhi si che meriti di provare un tale dolore? E’ così che vi prendete cura dei vostri figli? E’ così che mantenete fede alla promessa di rimanermi sempre accanto? Se oltre al dolore fisico che questa mia vita reca con sé aggiungete anche quello spirituale come potrò continuare a tenere salda la mia via? Su chi potrò contare se Voi, mio Signore, avete allontanato il vostro sguardo da questa grotta? Se vi siete dimenticato di uno dei vostri figli? (cade a terra disperato)

Messaggero Divino:  (fuori campo)  “Può una madre dimenticarsi del proprio figlio? Anche se esistesse una tale madre io non mi dimenticherò”

Storia di un eremita

(Vita eremitica – parte prima)

Nicolò: (In ginocchio portandosi le mani sulla testa) Cosa, cosa ho detto? Cosa ho fatto?! Pazzo, pazzo, pazzo!!! Ho lasciato che il dolore avesse il sopravvento. Ho permesso che la fiducia ne fosse soffocata! Come avrei potuto vincere (afferrando il libro) se non mi avesse fatto scudo durante la lotta? Come avrei potuto sconfiggere il principe del male (afferrando la croce) se non con questa spada? (Piangendo) Signore, potrete ancora avere pietà di questo vostro indegno figlio? Potrete ancora volgere benigno il vostro sguardo su di me? Potrete perdonare il mio peccato? Ho ancora bisogno del vostro sostegno. Senza la vostra presenza cosa sarà di me? Perdonatemi, mio Signore, e sostenetemi. ( si getta con il viso a terra)  

Messaggero Divino:  (fuori campo)  “Sono io che ti ho fatto, conosco il tuo cuore e la tua mente. La coscienza della tua colpa è il segno del mio perdono. Non temere, Nicolò. La mia misericordia è più grande di qualsiasi dolore. Non avere paura, il mio sguardo d’amore non si allontana mai da nessuno dei miei figli”.

Narratore:  Quest’episodio  viene ricordato come l’ultima volta che il demonio  tentò l’anima Santa del Beato Nicolò.

Per il resto della notte egli pianse ininterrottamente…il mattino seguente , quando ancora fuori era buio si mise in cammino verso il monastero del Rogato per raccontare a Padre Cosmano quanto accadutogli la notte precedente e chiedere ad egli conforto …il Padre Basiliano non tardò a presentarsi…la confessione del povero amico sconvolse lui e gli altri frati accorsi subito  vedendo le numerose ecchimosi ed escoriazioni sul corpo dell’eremita…mentre i monaci si prendevano cura delle ferite di Nicolò, Padre Cosmano in meditazione si convinse sempre più della santità del Politi…dopo averlo confessato, gli impartì la sua benedizione….(Musica) Rincuorato dalle parole del teologo, Nicolò riprese la strada  del “Calanna” e come se nulla fosse mai accaduto, senza indugiare,anzi più convito di prima, riprese la sua umile vita eremitica…..

Musica….

Storia di un eremita

(Vita eremitica – parte prima)

Scena nona

(Monastero Basiliano)

(Personaggi: Narratore, Nicolò, Padre Lorenzo, Padre Cosmano, Frati)

Musica….

Narratore:  Trascorre il tempo, Nicolò affronta senza paura rigidissimi inverni e gravi crisi di siccità durante la bella stagione ma neanche queste dure prove, riescono a dissuaderlo…ormai la via che lo condurrà alla beata ricompensa è intrapresa…. (Musica) uno dei tanti giorni , l’eremita si reca, come di consuetudine al monastero del Rogato.. ma stavolta una piacevole sorpresa lo attende….

Nicolò:  (entra in scena da sinistra) Salute a voi miei fratelli….

Frate 2:   (premuroso) Finalmente eccoti arrivato! (Chiama)  Padre Cosmano…è arrivato Nicolò…

Nicolò:  (Incuriosito)  Cos’è successo?

Frate 2: Tranquillo….

Entra da destra Padre Cosmano…

Padre Cosmano:  Sia con te Gesù Cristo beato figliolo….oggi abbiamo riservato per te una sorpresa…

Nicolò:  Vi prego, non tenetemi sulle spine…di cosa si tratta?

Storia di un eremita

(Monastero Basiliano)

Padre Cosmano:   Ancora un po’ di pazienza….

Sempre da sinistra, ecco entrare Padre Lorenzo…

Padre Lorenzo:  Sia con te Gesù cristo…

Nicolò:  (corre ad abbracciare l’amico) Padre Lorenzo!Che gioia rivedervi!

Padre Lorenzo:  Se non ricordo male vi era una promessa tra noi due, ed io mantengo sempre le promesse…

Nicolò:  La vostra presenza ha illuminato d’improvviso il mio spirito…Benedetto sia  Dio  che questa grazia ci ha concesso e soprattutto grazie a voi, miei confratelli per la bella sorpresa…non penso di meritare così tanto…

Padre Cosmano:  Meriti anche di più…credimi…

I frati fanno festa insieme…musica…parla il narratore…

Narratore:  la gioia che si legge sul volto di Nicolò e indescrivibile…tanto tempo ha dovuto attendere prima di riabbracciare l’amico ma in cuor suo non ha mai perso la speranza e le sue lunghe preghiere, anche stavolta sono state esaudite…I frati trascorrono insieme l’intero giorno…Nicolò ha modo di raccontare all’amico Lorenzo come ha vissuto …(continua)

Storia di un eremita

(Monastero Basiliano)

Narratore:(Continua)  questo lungo periodo che li ha tenuti lontano…Insieme con Padre Cosmano e i monaci del Rogato, i due pregano e passano ore di serenità….

Nicolò:  Padre Lorenzo…un grande desiderio vive nel mio cuore…

Padre Lorenzo: Parlane pure caro fratello mio…

Nicolò:  Vorrei che, anche se soltanto per un istante, voi veniste con me nella mia umile dimora ed insieme pregare…so di chiederVi molto, ma se per qualsiasi valida ragione, voi declinaste la mia proposta…

Padre Lorenzo:  Verrò amico mio…e non per qualche istante…ma per trascorrere insieme le ore buie… passeremo insieme la notte nella preghiera, in attesa che anche stavolta il miracolo venga portato a compimento con le prime luci dell’alba…

Nicolò:  (raggiante) Oggi è il giorno più bello della mia vita…grazie!Non finirò mai di ringraziarVi! (Musica)

Narratore:  E fu così…prima che sulla valle del “Ghida” calassero le tenebre, i due amici salutarono i confratelli del Monastero ed insieme si recarono presso il rifugio del dolce eremita….(Musica)..arrivati a destinazione , Lorenzo rimase turbato nel vede il luogo nel quale l’amico trascorreva inesorabilmente la propria esistenza…ma la sua forte spiritualità  aveva già capito che di fronte a se non si trovava un qualsiasi uomo ma una dolce creatura in grazia di Dio….(musica)

Storia di un eremita

(Monastero Basiliano)

Scena decima

(Vita eremitica- parte seconda)

(Personaggi: Narratore, Nicolò, Padre Cosmano,  Padre Lorenzo, frati, due donne Messaggero divino)

Musica….

Narratore:  La notte trascorre serena…alle prime luci dell’alba, Lorenzo deve incamminarsi per “Fragalà”….

Padre Lorenzo :  Perché sei triste Nicolò?

Nicolò: Il mio cuore è angosciato perché Voi andate via e chissà quando nuovamente ci rivedremo…

Padre Lorenzo:  Abbi fede figlio mio…vedrai, la Divina Misericordia sarà clemente con noi…non mettiamo limite alla provvidenza…

Narratore:  (Su sottofondo musicale)  In realtà stavolta Lorenzo nascondeva qualcosa all’amico anacoreta…infatti egli era stato avvertito da un messaggero divino che la sua esistenza terrena non sarebbe durata ancora a lungo ma per non rattristare l’amico…decise di tacere…un lungo abbraccio divise i due che anche stavolta, rinnovarono la promessa già fatta più volte…rincontrarsi…questa volta non si trattò di un arrivederci , ma di un addio solo terreno, perché la nostra fede ci porta a credere che insieme anche in questo preciso istante i due amici ci guardano dal paradiso ….(Musica)

Storia di un eremita

(vita eremitica – parte seconda)

 Narratore:  Corre l’anno 1162, il 25 dicembre è da poco passato…durante le ore buie, Nicolò prega…

Nicolò:  (preghiera in lingua greca)

Padre Nostro

“Pater imòn o en tòis uranòis

Aghiastìto to ònoma su

Elthèto i basilèa su

Ghenitìto to thelimà su

Os  en uranò kài epì ghìs

Tòn àrton imòn tòn epiùsion  dòs imìn sìmeron

Kài aphes imìn tà opheilìmata imòn

Kài mì eisenènghis imàs eis peirasmòn

Allà riùsai imàs apò tù ponirù”

Magnificat

“Megaliùei i psiuchì mu tòn kiùrion

Kài igallìasen tò pnèumà mu

Epì tò Theò tò sotìrì mu

Òti epèblepsen epì tìn tapèinosis tìs dùlis autù

Idù gàr apò tù niùn macariùsin me pàsai ai gheneài

Òti epòiesèn moi megàla o diunatòs

Kài àghion tò ònoma autù,

kài tò èleos autù eis gheneàs kài geneàs

tòis phobumènois autòn”

Storia di un eremita

(Vita eremitica – parte seconda)

Una luce illumina il buio delle tenebre…

Messaggero Divino:   E’ una notte diversa dalle altre dolce anima buona…

Nicolò:  Cosa è successo?

Messaggero Divino:  Rallegrati Nicolò! In questo momento il tuo amico Lorenzo ha concluso la sua esistenza terrena dolcemente e serenamente…la sua anima sta raggiungendo le porte del paradiso…i suoi occhi gia vedono la Luce Eterna e  il suo cuore è stato già consegnato nelle mani della Vergine…

Nicolò: (in preghiera su sottofondo musicale) Oh notte santa, che hai riportato alla casa del Padre l’anima Benedetta di Lorenzo…possa tu essere ricordata sempre, col passare degli anni, come il giorno in cui le generazioni future terranno viva la memoria di un uomo che grandi cose ha fatto su questa terra e che da adesso in poi verrà ricordato come un grande santo nella Gloria di Dio……..(musica)

 Nicolò fissa un immagine rappresentante l’anima di Lorenzo che raggiunge le porte del Paradiso…L’angelo scompare…

Narratore:  Quella notte non fu più dimenticata, come predetto da Nicolò…era la notte del 30 Dicembre 1162…(Musica forte…)

Storia di un eremita

(Vita eremitica - parte seconda)

Narratore:  Sono ormai trascorsi trentatré anni dal giorno in cui Nicolò decise di intraprendere il cammino tortuoso e introverso della sua umile vita….il suo corpo è maltrattato dal tempo…il viso scarno, malnutrito ma la sua anima è ancora candida, lo spirito puro e il cuore sempre più orientato verso Cristo….

Le debolezze del suo corpo si fanno sentire…spesso è costretto a fermarsi, durante il tragitto perché vinto dalla stanchezza e dall’affanno…un giorno di ritorno dal Rogato non riesce più a camminare perché forte sente il bisogno di idratarsi…In cielo, un cocente sole spende sulla valle…non tira un fil di vento… stanco…stremato…assetato…Nicolò chiede aiuto alla Divina Provvidenza…

Nicolò:  “(preghiera contenuta in “Acqua Santa” pag. 37)

Narratore:  Una voce sente risuonare dentro se : “Alzati  Nicolò  e percuoti col tuo bastone il masso davanti a te.. Dio ti concederà ciò che chiedi ….”Obbediente, come sempre, picchiò tre volte il bastone sulla roccia e come d’incanto,  scaturire una sorgente di acqua pura,limpida e fresca…Così il povero anacoreta, non prima di aver ringraziato e lodato il Signore, saziò la sua sete (Musica)

Narratore:  Anno Domini 1167, regna sovrana sui monti “Nebrodi” la bella stagione, ormai alle porte è la ricorrenza della “Vergine Maria Assunta in cielo”…di ritorno dal Monastero, Nicolò si accinge a trascorrere,come sempre in solitudine, preghiera e meditazione, le ore buie…nella notte che segna il passaggio tra il giorno quattordicesimo e il quindicesimo giorno del mese di agosto…

Storia di un eremita

(Vita eremitica -  parte seconda)

Narratore:  (Continua)  riceve l’ultima apparizione Divina che stavolta, qualcosa di stravolgente  ha da comunicare al dolce eremita….

Messaggero Divino:  Questa è l’ultima volta che mi incontrerai…ancora due giorni di vita  terrena e il mattino del 17 agosto, alle prime luci dell’alba, la tua anima abbandonerà il tuo corpo  e raggiungerà, accompagnata da squilli di tromba, suoni di arpa e cetra, la giusta ricompensa che meriti e la santità del tuo cuore nella gloria di Dio….(Musica…l’angelo va via tra giochi di fumo e luci)

Narratore:  Rimasto senza parole, Nicolò pianse dalla gioia per il resto delle ore buie e come di consuetudine, alle prime luci del mattino, raggiunse il Monastero del Rogato…ma stavolta qualcosa con qualcosa di straordinario da raccontare al Padre Confessore…

Padre Cosmano:  Leggo nei tuoi occhi qualcosa di strano stamane caro amico…

Nicolò: Padre, stanotte un Messaggero Divino mi ha avvertito che mia esistenza terrena volge a conclusione…ancora due giorni…trascorsi questi tornerò al Creatore…

Padre Cosmano:  Santa sia la tua anima, Beato sia il tuo cuore ..ringraziamo il Signore nostro Dio perché tanta grazia  ha voluto in te manifestare ed immensa gioia ha donato ai nostri cuori con la tua presenza in questi lunghi anni…(Musica)

Storia di un eremita

(Vita eremitica – parte seconda)

Narratore:  La ricorrenza della “Vergine Assunta” stavolta aveva un sapore diverso per i monaci del Rogato e possiamo ben capirlo…per l’ultima volta Nicolò saluta i suoi confratelli e lentamente si allontana dal convento che per trenta lunghi anni è stato il centro della sua spiritualità, egli sente forte il desiderio di rendere grazie a Dio ed invocare presso di Lui tante intercessioni per i suoi confratelli e don Cosmano….(Musica) …Più delle altre volte, il sole scalda la terra di Alcara….ancora qualche tratto e di strada e finalmente Nicolò potrà, per l’ultima volta raggiungere la sua grotta…in lontananza, ecco comparire due donne con in testa due cesti ricchi di frutta maturata al sole… L’eremita, con la solita umiltà e dolcezza, ad esse si accosta…

Nicolò:  Sia  con voi Gesù Cristo…vi chiedo di poter attingere ai vostri cesti per usufruire di un solo acino d’uva che possa dissetare la mia gola…ve ne renderò grazie in preghiera….

Prima donna:   (In vernacolo con disprezzo)Ma tu hai a vidiri  stu scansafatiche, chi nenti havi  chiffari…o cerchiti u travagghiu e dacci i spaddi a fatica, comu faci me maritu….

Seconda donna:  (anche lei in vernacolo)  Mancu si t’avissi dumannatu tuttu u cannistru! Havi na facci strimata…chi ni custa offeririci un rappu di raggina?

Prima donna:  Si tu voi, ci offri a to robba…pi mia prima si leva davanti e megghiu è!

                                         Storia di un eremita

(Vita eremitica – parte seconda)

Seconda donna:  (rivolta a Nicolò)  Pigghiati puru anima santa…pi mia si aviti bisognu vi putiti purtari tutta a cesta…

Nicolò:  Dio vi benedica giovane donna dal cuore buono…un solo chicco…come promessovi…

Narratore:  Ed ecco  che la cesta della donna buona improvvisamente si arricchì di profumate rose e bianchi gigli....l’altra donna invece, ebbe delle allucinazioni …la frutta contenuta nel suo paniere improvvisamente marci e in essa comparirono vipere, bisce e serpenti di tutte le specie….

 Nicolò:  Vi prego mio Signore.. non punite così quella povera donna…è vero, ha peccato di egoismo, ma Voi, mio signore ci insegnate ad essere sempre fecondi di perdono…vi prego….(Musica)

Storia di un eremita

(Vita eremitica – parte seconda)

Scena undicesima

(Morte e beato transito)

(Personaggi: Narratore, Nicolò, Padre Cosmano, Leone Rancuglia, popolo)

Durante la lettura del successivo brano…Nicolò rimane in ginocchio e sullo sfondo si odono canti e musica e si vedono giochi di fumo e piano luce , …

Narratore:  Trascorre la notte del 16 agosto…e all’alba del seguente giorno, come predettogli dal Messaggero Divino,  (cori angelici) L’anima  santa del dolce Nicolò, abbandona il suo umile corpo…in ginocchio egli stringe forte a se il libro delle preghiere e la croce di Cristo…che lo hanno accompagnato per trentatré lunghi anni di dura esistenza, difeso dalle numerose tentazioni e che forte hanno radicato in lui la fede tenuto vivo l’ardente amore verso Cristo e la Vergine Maria…il suo sguardo è volto al cielo…Un coro di angeli intona canti che si odono per tutta la vallata…le campane della vicina Alcara suonano senza che nessuno provvedesse a percuoterle….la popolazione si chiede cosa stia succedendo  (comparse entrano in scena e si chiedono cosa stia succedendo)…solo Padre Cosmano può dare una risposta ai loro interrogativi…ma per tener fede alla promessa fatta all’amico…si finge ignaro di tutto….

Padre Cosmano:  (da fuori campo) Il mio cuore esulta di gioia dolce Nicolò…le tue penitenze sono state ricompensate, le tue preghiere ascoltate e la tua volontà esaudita…prega per noi da lassù, non dimenticarti dei tuoi figli che pellegrini sulla terra da oggi in poi si ricorderanno di te come il buono dolce eremita venuto da lontano….(Musica)

Storia di un eremita

(Morte e beato transito)

Nicolò:   (da fuori campo su sottofondo musicale) Ecco…i miei occhi vedono la Luce Divina…le mie orecchie odono soavi canti angelici che accolgono la mia anima nel firmamento Divino…è finita la mia esistenza terrena …Sia lodato il nome di Cristo e Benedetto il cuore della Vergine Maria…

Musica incessante….dopo questo forte momento…….

Narratore:  Sono passati ormai diversi giorni dai fatti che hanno sconvolto la vicina popolazione ma ancora adesso nessuno è riuscito a dare spiegazione su quanto accaduto e fornire risposta ai numeri interrogativa…il corpo del povero eremita è ancora genuflesso nella grotta…un pastore della vicina città di Longi….tale Leone Rancuglia, vaga per le montagne in cerca di un bue smarrito…vedendo il corpo in ginocchio esclama…

Leone Rancuglia: : Ehi voi! Parlo con voi…avete per caso visto passare da queste parti un bue? Ehi!? Siete sordo?

Narratore:  Il bovaro tocca il corpo di Nicolò col proprio bastone ed improvvisamente il suo braccio è colpito da una forte paralisi…in preda al panico fugge via e immediatamente corre in direzione di Alcara per avvisare i cittadini di quanto accadutogli…La notizia  gettò scompiglio  tra i cittadini che subito si precipitarono verso la grotta  guidati da Leone il longese  che ne conosceva il luogo.

Venne allestito un feretro con il corpo ormai senza vita del Santo.

Si decise di condurlo in paese per tributargli onori….(continua)

Storia di un eremita

(Morte e beato transito)

Giunti in processione in località Santa Anènia , la salma benedetta 

di Nicolò divenne così greve che i portatori quasi rimasero schiacciati

dal suo peso;inutili furono i tentativi di cambiare direzione  della cittadina quantunque altri uomini poderosi e forzuti si fecero sotto le spoglie del Santo.

Improvvisamente l’arcano!

Un bimbo di appena tre giorni con voce squillante  e ferma ordinò agli astanti di trasportare il corpo esanime di Nicolò al Monastero del Rogato, dove aveva espresso  il desiderio di riposare per sempre…….

 dopo questi avvenimenti, Padre Cosmano non può più tacere e alla popolazione che lo interroga, racconta la storia del pellegrino di Adernò che in solitudine visse alle falde del “Calanna” dedicando la sua vita alla preghiera, alla penitenza e all’amore verso Cristo….

Narratore   (in scena…..)

 Trecento lunghi anni sono ormai trascorsi… il culto e i numerosi miracoli compiuti da Nicolò sono ormai sulla bocca di tutti…guarigioni, intercessioni, fatti inspiegabili hanno raggiunto la pianura di Catania  e non solo…corre l’anno 1507 quando  sotto esplicita richiesta  di cittadini alcaresi ed adraniti, da i più illustri dotti e sapienti, fino al più umile dei contadini,Monsignor Antonio Rundo, Giovanni  Cuttone, Dante Maria Zamburdi, Sua Santità Papa Giulio II proclama l’anima del dolce Nicolò beata nella gloria di Dio e ne autorizza la venerazione…. Le generazioni future ricorderanno sempre la dolce figura di Nicolò Politi e incessanti loderanno Dio  per aver concesso  loro un’anima buona, prodiga di grazie…(esce …musica forte)

Storia di un eremita

(Morte e beato transito)

Nicolò:  (da fuori campo) Sia lode a Voi mio Signore, perché grandi cose avete in me compiuto…proteggete sempre ogni mio figlio pellegrino sulla terra e siate dispendioso di Grazie e Misericordia per ogni devoto che nel mio nome invocherà aiuto presso di Voi Padre…L’anima Mia Vi magnifica Signore….(Sfumando…)

Narratore:  Beato tu Nicolò Politi, santo nella Gloria di Dio ”

FINE

Silvano Luca