Storia strana su di una terrazza romana

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Scrivendo questa commedia che è andata in scena per la prima volta nel gennaio del 1973 al Teatro Parioli di Roma rappresentat


Liberamente tratta da una commedia in tre atti

di Luigi De Filippo

Regia di Iolanda Zanfrisco

PERSONAGGI

FEDERICO SORICE                                PEPPE

DOLORES, sua moglie                           ROSARIA

VALERIA, loro figlia                              ANNA

ARGENTINA, cameriera                         LIA

Renato MUCIONE                                  VINCENZO

LUCIANO RAMPALDO                             CIRO

MADRE BADESSA                                 ADELAIDE

TARQUINIO PRUGNONE, farmacista         ENZO

NUNZIATINA,  la commessa del negozio   IOLANDA

OSCAR SALISCENDI, investigatore           GENNARO

L'IDAULICO.                                        MAURO

ASSUNTINA la figlia dell'idraulico            FRANCESCA

LA VICINA                                           RITA

DONNA VIOLANTE, fantasma                  ROSARIA

MESSER LANCILLOTTO, fantasma            PEPPE

LA     SCENA

La terrazza di un palazzo dell'antico centro di Roma. Ambiente dignitoso. A sinistra due entrate. Una porta alla cucina ed alle altre camere dell'appartamento e l'altra all'ingresso di casa. Al centro un tavolo sul quale è apparecchiata la cena per una sola persona.

Intorno quattro sedie. Sul muro che delimita il terrazzo alcune piante di gerani. 

Da un lato uno sgabuzzino in legno che racchiude scope ed altri arnesi da giardinaggio con la porta verso il pubblico.

Sul terrazzino superiore alcuni panni stesi ad asciugare. Sullo sfondo la cupola di una chiesa ed altri elementi caratteristici di paesaggio romano.

Siamo all'inizio dell'estate ed é quasi sera.

PRIMO ATTO

SCENA 1       DOLORES  -  VICINA DI CASA -  ARGENTINA - VALERIA

Al levarsi del sipario Dolores è appena rientrata, ha dei pacchi in mano  e parla concitata con una dirimpettaia che s'immagina sia nel palazzo di fronte.

DOLORES E va bene, va bene, signora, vi chiedo scusa. Avvertirò mio marito!

LA VICINA    Brava, diteglielo che è un'indecenza, uno schifo!...

DOLORES Scusate ma siamo all'inizio dell'estate, fa caldo. Che  c'è   di male se in casa propria  un cristiano si mette un po' in libertà. (fa per andare).

LA VICINA  Un poco in libertà? Quello che si vede sul terrazzo vostro è uno scandalo continuo!Si tratta di oltraggio al pudore. Noi siamo gente perbene e certe indecenze non le vogliamo vedere

DOLORES Ma fatemi 'o  piacere! Mio marito è una persona anziana, che scandalo mai  può dare? Mò veramente me veneno 'e cinche minute!...(fa per rientrare in casa).

LA VICINA (richiamandola)   Ah! Vi vengono i cinque minuti? Io tengo due figlie signorine  costrette a vedere quello scostumato  che se ne va in giro nudo per il terrazzo. È una vergogna!...Sapete che facco adesso? Vado al Commissariato    .. e vi denuncio!

DOLORES (che sarà ritornata al davanzale del terrazzo) Uhèèèè è !!! E vaggio  ditto che riferirò a mio marito; e voi siete pregata di non parlarmi  con quel tono perché io non mi faccio mettere i piedi in testa 'a  nisciuno, avite capito si o no?!...

LA VICINA . Signora bella, inutile che minacciate, qua lo sanno tutti che avete fatto piangere parecchia gente! Vi conosciamo bene, Infame e cruvattara! Questo siete, prestate i soldi con l'interesse!  ( la voce va a perdersi in lontananza seguitando a protestare).

DOLORES (furiosa reagisce gridando)Bugiarda! Io aggio fatto solo del bene! Ma un giorno di questi se mi vieni sotto le mani  ti trascino per le scale  e te scippo 'e capille a uno a uno , grandissima mappina che non sei altro! Argentina? Ha ragione che sono una signora! Argentina? Argenti? Ma che sei sorda?

ARGENTINA     (rivolta ad Argentina che entra portando il fiasco del vino che metterà a tavola) Dite signò, avete chiamato?  

DOLORES   Ho chiamato, ho chiamato, sono tre ore che ho chiamato , ma non ci senti? S'i  surda? 

ARGENTINA     tengo la fontana che scorre  e non ho sentito. Scusate Signò ma che state nervosa? Si può sapere che è stato?

VALERIA (entrando)..Possibile che ogni giorno in questo terrazzo succede la guerra? Pure oggi ci dobbiamo far  riconoscere? Ma che è stato?...

ARGENTINA     He! Lo vorrei sapere pure io!

DOLORES    E' stato che prima , quando hanno bisogno vengono a piangere, vogliono essere aiutati: Mi devo fare una operazione, si deve sposare mia figlia, ..Prestatemi i soldi, e io apro il portafoglio...Poi rinfacciano, minacciano. Naturalmente succede tutto per colpa di tuo padre!

VALERIA Ma è possibile che voi due v' avit  sempre appiccicà?..ma non vi stancate mai? Eppure sit spu sati 'a quarant'anni. E calmate nu poco! (poi rivolta ad Argentina)Hai preparato, tu per mio marito?

ARGENTINA I maccheroni li ho coperti col piatto, ma se vostro marito ritarda ancora, diventeranno gelati...

DOLORES (sgarbata )    E si  mangia una colla  gelata! Nata vota veniva  a casa per cena ! Questo, non è un albergo!

VALERIA    Mammà, ma si può sapere che t'ha preso stasera?  perché stavi gridando?

ARGENTINA (spiegando a Valeria)La signora Pozzetti, s'è lamentata un'altra volta... (Esce).

VALERIA   Ma di che cosa s'è lamentata?

DOLORES Di tuo padre s'è lamentata. Ha detto che si rivolgerà al commissariato!

VALERIA    Ma perché, che cos'ha fatto papà? (Siede).

DOLORES Quello che fa sempre. Va in giro per casa in mutande... Poi prende il sole mezzo nudo qui sul terrazzo... E la signora Pozzetti di fronte dice che ha in casa due figlie signorine che lo vedono...

VALERIA Ma non è possibile! Tutt'al più esce in pigiama, in vestaglia...

DOLORES E quella invece dice che è indecente!... E per me ave ragione. Tuo padre è sempre stato indecente, anche vestito! Quante me ne ha fatte passare  figlia mia!

VALERIA Mammà, ma mo non esagerare però!

ARGENTINA (entrando in scena e seguitando ad apparecchiare la tavola) Certo che il signor Federico,   guarda in un modo... Mi mangia con gli occhi... Me spoglia nuda... (Ride) È peggio di un giovinotto!

DOLORES (risentita) A me in questo modo non mi guarda certamente. Lo fa  con te perchè sei una civetta!

ARGENTINA   Io?!... Gesù, quello è lui!Io mi faccio i fatti miei!

DOLORES Sì, proprio tu. E lasciamo stare, e se io dico lasciamo stare, è meglio lasciar stare...

ARGENTINA (avviandosi per uscire di scena borbotta risentita) E meglio che non parlo  ... Né, ma vostra madre perché se la piglia con me? Dovrebbe essere io che potrebbe dire tante cose , ma è meglio che non le dico senò faccio succe il terremoto! Mi licenziate? Ma sono  io che  vi dò gli otto giorni e me ne vado!... (Esce di scena).

DOLORES Ma tu la senti  a chest' ata?  pure lei minaccia! Scostumata! Io a questa pure la caccio, così in questa casa finisce sta repubblica!

VALERIA Mammà finiscila!.. E non gridare che io i nervi ce li ho già per conto mio. E Luciano ritarda...pure stasera!

DOLORES Ma ringrazia il Padreterno  che tuo marito ritarda! Fosse 'a Maronna ca   nun turnasse cchiù. Chi nu' sta sentì a mamma e pate  se trova a ddo non vo!E se tu avessi seguito i miei consigli... (Siede) adesso non ti troveresti a sta  co nu sfasulato, perdigiorno

VALERIA (dispettosa) E invece non li ho seguiti. Aggio  spusato  a Luciano perché lo amo e siamo felici a dispetto di tutti quanti !

DOLORES    E allora se sei tanto felice con tuo marito  è inutile che ti fai venire i nervi!

VALERIA    Io i nervi li tengo  per una ragione!  (Si alza).

DOLORES (gridando anche lei)E io li tengo per mille ragioni!

SCENA 2       DOLORES  -  ARGENTINA – VALERIA - FEDERICO

(Internamente si sentirà un gridolino di dolore di Argentina che protesta).

ARGENTINA (di dentro) Ahi!... Signor Federico, e statevi fermo con le mani

FEDERICO(d.d.) E tu stai sempre fra i piedi, fammi passare...

VALERIA    Ma che c'è?... (Va verso la porta).

DOLORES (alzandosi)È la mano morta di mio marito... Ecco che cos'è... E quella civetta come ci sta!... (Rifacendo Argentina con caricatura) Lasciatemi stare, signor Federico...

FEDERICO(entra dalla prima porta a sinistra. È in vestaglia. Ha un ventaglio in una mano ed un giornale nell'altra, è in pantofole)Questa ragazza  sta sempre fra i piedi...Il corridoio è stretto e uno per passare involontariamente la tocca...e poi si lamenta pure !Ma che sta succedendo? State alluccando comme galline, un po' di riguardo, perdinci!

DOLORES    La tua che “maniera” è! Sempre   per casa miezzo annuro! Vergognati!

FEDERICO  Mezzo nudo?... Sono rientrato a casa, mi sono spogliato e mi sono messo un pò in libertà, che  male c'è sta?

DOLORES Te lo dico io che  male ci sta. T'hanno visto le figlie della signora Pozzetti del palazzo di fronte e la madre ha protestato con me.

FEDERICO Le figlie della signora Pozzetti? E quelle sono due racchie. E poi non sono femmine, sono maschi. Si vede benissimo, una tiene i baffi, l'altra la barba...

DOLORES    Ma statti zitto. Sono due donne.

FEDERICO   Per me sono due mostri di sesso indefinito.

DOLORES Comunque io me so scucciata e sentere le continue lamentele, proteste... Perciò copriti e cerca di stare composto che pare brutto!...

FEDERICO Ma pare brutto che cosa? Come si fa a stare “composti” col caldo che fa?... (Poi andando al davanzale e gridando come per farsi sentire dai vicini)E poi, in casa propria, ognuno è padrone di abbigliarsi come e meglio crede!

VALERIA (intervenendo per calmarlo) Papà, per piacere! Ti ci metti pure tu adesso?... Siamo diventati la barzelletta del quartiere... Io mi vergogno!

DOLORES E ci crero  che ti vergogni! Con un padre così incosciente!

FEDERICO Ma state pazzianno o parlate sul serio? Io vorrei sapere che ci sta d'indecente in questa vestaglia... Oggi le donne e gli uomini vanno in giro per la strada veramente mezzi nudi e adesso alle zitelle del palazzo di fronte fa impressione se prendo il sole sul terrazzo?... (Va al davanzale e grida)Chissà qua vota e chesta arapo 'a vestaglia, me calo 'o cazone e ve facco vedè il ballo in maschera!

VALERIA   Zitto, zitto!...

DOLORES Controllati. Perché solo io ti capisco e ti conosco. Tu sei indecente « dentro » la vestaglia, non solamente fuori! (Con rimprovero) Mezz'ora fa 'aggio cercato, ma non mi hai risposto. Io vulessn sapè o telefono cellulare che lo tieni  a fare ?  

FEDERICO  Ma che ci sta l'appello come in caserma? Poco fa non ho risposto perché ero andato nu mumento dal giornalaio all'angolo...

DOLORES (con disprezzo)    Già, dal giornalaio!...

FEDERICO Ma perché, che ci sta la fucilazione se uno va dal giornalaio?

DOLORES  Quell'altro zuzzuso , vizioso comme  a te che ti fa vedere tutti  quei giurnaletti  pieni di donne annure. Silenzio! È la verità... L'altro giorno, mentre io stavo  in farmacia,e tu,  invece di aspettarmi  fuori  s'i ghiuto  dal giornalaio amico tuo. Quando sono uscita, ti ho scoperto a guardare quelle porcherie..

FEDERICO Ma che porcherie?... Io avevo chiesto di vedere quella pubblicazione così interessante « La storia del cavallo »...

DOLORES (con caricatura)Ah, sì?... La « Storia d'o cavallo »?... E comm'è che quando ti sono arrivata alle spalle aggio visto che 'ncoppa 'o giornale ce steva 'o cavallo cu' 'o pietto 'a fora?... Stavi sfogliando « Pornosesso »?!

FEDERICO Perché s'era sbagliato il giornalaio. Io, poi, nemmeno me n'ero accorto.. E poi a vuò fernì cu sti  rimproveri, specialmente in presenza di mia figlia. Mica sono nu guaglione, perbacco!

VALERIA Ma si, smettetela, per favore. (Alludendo, al vicinato)qua ci sentono tutti e si divertono alle spalle nostre ! Già stasera sono così preoccupata per Luciano che ritarda.

FEDERICO Ma come la fate pesante con Luciano che ritarda! Ha chiuso il bar, poi avrà avuto un impegno improvviso...

VALERIA E non mi telefona, non mi avverte?...non dice: « farò tardi, non ti preoccupare? »...

DOLORES    'A piccerella ave ragione, ma che si fa così?!... come se stesse  in albergo! Questa è casa nostra, non se lo dimentichi il nostro  signor genero! (Poi a Valeria). Tu sei troppo buona! Che si sappia , che tutti sappiano, che bel campione ti sei sposato! Nu sfasulato  che non tiene genio 'e fa niente! E io non volevo, che si sappia che io questo matrimonio non o vulevo!

SCENA 3       DOLORES  -   ARGENTINA – VALERIA - FEDERICO

(Entra Argentina portando una caraffa di acqua che depone sul tavolo).

VALERIA    Ma non sai parlare senza gridare? E poi , che cos'hai da dire su mio marito?

DOLORES Dopo quello che ci ha detto lui oggi a tavola, potrei scrivere un romanzo sulle sue pazzerie!

ARGENTINA Certo che il sig. Luciano è uscito  proprio pazzo con quel cane,   (a Dolores)signò ma tu ci credi a quello che t'ha ditto?

DOLORES    Ma ché aggia credere!   Per me sono tutte fesserie.

FEDERICO   scusate ma io penso che Scugnizzo...

DOLORES (aggressiva)    Senti non mi contraddire, sai?!

FEDERICO E se non mi fai parlare! Ti stavo dando ragione. Per una volta! Dicevo che io «Scugnizzo », il cane, l'aggio tenuto  annanz giornate intere e non mi sono accorto mai di niente.

ARGENTINA Signò, a me sta  storia che ha raccontato lu  signor Luciano mi pare così strana che mi viene da ride  solo a pensacce. (Poi come colpita da un'idea improvvisa) Ma ... lu  marito  tuo fosse  'mpazzito  ?

DOLORES    Non è da escludere, a giudicare da quello che dice!

VALERIA (ad Argentina con tono deciso) Hai da fare niente in cucina?

ARGENTINA    Sì, signora, e te pare ca nun tengo che fa?!

VALERIA   E allora vai, vai!... levate 'a nanz!... Va!

ARGENTINA (avviandosi) Vado, vado... (Esce di scena canticchiando tra sé).

VALERIA Vi ho pregato cento volte di non parlare della mia vita privata davanti alla cameriera. Chella tene na vocca tanta! Non capisco perché tutto il quartiere adda sapè   i fatti nostri! (poi al padre) Io lo so perché ce l'hai con Luciano. Perché ha cambiato l'insegna del Bar!

FEDERICO Si capisce!... che bisogno ce steva e cagnà   e l'insegna di un bar  che io aggio  portato annanz con successo per una vita sana.

VALERIA   Ma perché,  scusa?...  «Bar Centrale» così come ha messo Luciano, mi pare l'insegna più adatta ... il bar è in pieno centro storico di Roma...

FEDERICO No!... Lui doveva rispettare l'insegna che c'era prima, quella che aggio mettuto  assieme a mio fratello buonanima quando aprimmo  'o bar per la prima volta a Napoli, giocando scherzosamente sul nostro cognome Sorice... « 'o bar de' suricille » e che io poi rimasto solo, quando m'aggio trasferito  a Roma, cagnai  nel più moderno « La tana del sorice »,  specialità dolciarie napoletane, nel regno della pastiera e della sfogliatella!...  N'aggio servuto cardinale, il Vaticano si serviva da me! Mò se ne vene turzillo, cagna un'insegna gloriosa e mette quello squallido « Bar Centrale »! 'I comme s'è spremmuto mariteto!

VALERIA Ma questi piccoli locali a conduzione familiare sono ormai finiti, papà... oggi ci stanno le grandi pasticcerie fornite di tutte le specialità... il tuo è un buco sperduto fra i vicoli della vecchia Roma... Oggi sfogliatelle e babà si trovano dappertutto.

FEDERICO Ma che trovi?... Schifezze  fatte in serie... dolci incartati nel cellophane... senza sapore, col rischio pure di avvelenarti...

VALERIA    Insomma a Luciano non bastava vendere sfogliatelle e babbà !

FEDERICO No?... E che vorrebbe vendere: aeroplani, carri armati, motoscafi?... Ma fammi 'o piacere che tuo marito è un megalomane ... ma come si può non capire  quanta bellezza e quanta poesia ci può essere in una pastiera, in una semplice sfogliatella, in un profumato babà, in una cassatina...

(entra Argentina con un recipiente con i panni lavati da stendere e comincia a sistemare il filo al quale appenderli)

Ecco, prendiamo ad esempio la cassatina... . quella bianca montagnella di zucchero e ricotta con in cima una rossa ciliegia candita, comme a un  piccolo seno d'una giovane donna in fiore...

DOLORES (infastidita)   E stevamo scarsi! io stavo in pensiero, ha parlato don Nunzio.

FEDERICO   D'Annunzio!  si dice D'Annunzio!

DOLORES  Ma a vuò fernì 'e dicere fessarie! (poi ad Argentina che sarà ferma vicino a Federico volgendogli la schiena china com'è intenta a prendere della biancheria dalla bacinella che sarà in terra davanti ai suoi piedi)Piuttosto tu...

(Argentina non sente, allora Federico  per richiamarla le tocca la gonna).

FEDERICO  Rispondi?

ARGENTINA (di scatto)    Signor Federico, te vo sta fermo!

FEDERICO(giustificandosi)  E stai un pò più in là figlia bella ...sempre cu stu culo nnanze! Dai fastidio  

DOLORES (acida verso il marito) Ha sentito, ha sentito... (Poi ad Argentina)  Ma quello la, comme se chiama...Mucione, quello del piano di sotto che t'ha detto con precisione?

FEDERICO Allora, , che t'ha detto Mucione?

DOLORES (seccata al marito) Ma se già gliel'ho chiesto io, che bisogno c'è di ripeterlo?

FEDERICO  Esisto pure 'io!

DOLORES   Allora?

ARGENTINA   Ma te l'aggio ditto no?... quando che  stava pe venì a casa, pe le otto e mezzo, ha 'ncondrato lu sugnor  Luciano che stava pe chiude lu Bar e glia ditto de di a la signora Valeria che faceva tardi . Poi, l'ha visto allontanasse assieme a lu  cane. suo..Te si capito?

DOLORES (spazientita)   Ma no, io dico dopo, dopo che t'ha detto!

FEDERICO(toccandola di nuovo)   La signora dice dopo...

ARGENTINA (innervosita)    Signor Federì, me pari 'nu purpo! 

DOLORES    'A vuò fernì da 'nquietà?

FEDERICO(giustificandosi)Uè! Io so napulitano, quando parlo maggia movere, Non so parlare senza gesticolare, non posso sta accussì ( fa il gesto)!

DOLORES  Io voglio sapè che  t'ha detto ar oppo, quanno t'ho incaricata di andare da lui   per pregarlo di salire.

ARGENTINA Ha ditto che sarebbe venuto subito. Il tempo di fasse  una doccia  perchè era appena tornato dal lavoro .

VALERIA E tanto ci vuole per farsi una doccia? Ma hai capito bene?

ARGENTINA  Oh!!!! sempre con me ce l'avete! E io l'aggio ditto   che dentro  sta casa non se pò parlà! Qua mi pare che siete usciti pazzi tutti quanti!(esce sbuffando)

FEDERICO Ma perchè, non lo conoscete a quello? Starà scegliendo la giacca adatta!, a cammisa 'e seta... Io nun 'o posso suppurtà! E poi è una persona equivoca, ..traffica in cose losche.....Ato che gioielliere, chillo è nu boss... 'o ssanno tutti quanti

DOLORES  Ma quando mai, ..quello Mucione è una persona così simpatica! E tene na gioielleria 'e sette bellezze (spazientita) Siente Federi! Ma non ce n'è uno che ti va  a genio in questo palazzo!... E non ti piace l' amministratore del condominio...

FEDERICO  Mascarpone!

DOLORES (precisando)Il generale Mascarpone!... È un vero gentiluomo ed è una persona simpaticissima!

FEDERICO Quello è uno jettatore! Tre mesi fa, all'ultima riunione di condominio mi domandò: « signor Sorice,voi siete favorevole o contrario al fermo dell'ascensore nei giorni festivi? « Io   risposi: « contrario »! qua stiamo all'ultimo piano. « Fa male » mi disse lui « fa molto male! » La domenica dopo, sono rimasto chiuso nove ore nell'ascensore  bloccato!

DOLORES E con chi te la vuoi pigliare! La colpa è stata tua. Se il portiere è di riposo l' ascensore alla domenica non bisogna usarlo.(Internamente si sentirà il campanello d'ingresso). Il generale ti aveva dato un buon consiglio.

FEDERICO Ma vattenne int'a nu vascio tu e Mascarpone!   Qua stiamo al sesto piano! O te lo sei dimenticato? Io non me la firo 'e fa  la scalata del Monte Bianco tutte le domeniche!

SCENA 4       DOLORES  -   ARGENTINA – VALERIA- FEDERICO - MUCIONE

ARGENTINA (entra ridendo e dice rivolta a Dolores) Signora?... C'è il signor Renato...

DOLORES    E perché ridi? Chi è arrivato, Pulcinella?

ARGENTINA No, rido, perché racconta sempre barzellette così spassose!

DOLORES    ?A vuò fernì e  fallo entrare!

ARGENTINA    Subito (Esce di scena).

DOLORES (Dolores continua a rivolgersi a Valeria)Se tu me stavi a sentì, questo era l'uomo che ti dovevi sposare, ato che  quello sfasulato perdigiorno di tuo marito.

VALERIA (seccata)    Mammà, ti prego, lasciami in pace!

ARGENTINA   Prego accomodatevi...

MUCIONE(entra seguito da Argentina È un tipo molto sicuro di se, galante e cerimonioso. Bacia la mano prima a Dolores e poi a Valeria con particolare calore a questa  ultima.  Quindi stringe la mano a Federico). Permesso? Cara signora Dolores buonasera. Signora Valeria, , ma come fate, sempre più bella, sempre più bella!

FEDERICO   È arrivato 'o sciupafemmene!

MUCIONE Don Federico carissimo, come state? 'O vicchiarriello nuosto!

FEDERICO   Ha parlato o minorenne! Ma  pecchè  m'avite truvato 'ngoppa 'o Presepio?

MUCIONE Ma no, io dicevo “vicchiariello” con affetto, simpatia.... Sembrate un giovanotto!

          Chiedo scusa se ho tardato a salire, ma ero sotto la doccia. Oggi è stata una giornataccia: ho fatto Roma-Civitavecchia, Civitavecchia-Viterbo, Viterbo-Frascati e Frascati-Roma in sei ore!

FEDERICO  State partecipando al giro del Lazio?

MUCIONE No! È il mio giro consueto per le gioiellerie che teniamo io e la famiglia mia, Controllo le vendite, le forniture, le uscite, le entrate....

FEDERICO  (con intenzione) Specialmente le entrate, quelle delle cravatte....

MUCIONE (seccato) Che cravatte? Niente cravatte. Io commercio in gioielli , preziosi, lo sapete, devo curare i miei affari personalmente, non mi posso fidare di nessuno!

FEDERICO  (con intenzione) e già, una denuncia....

MUCIONE No! Quale denuncia? Don Federì io tengo le conoscenze giuste per tirare avanti. È che in giro  ci sta troppa gente malamente...truffe, imbrogli, assegni  falsi, carte di credito...

FEDERICO  Cravatte...

MUCIONE    E dalle cu si cravatte! Che c'entrano le cravatte ? Articoli di abbigliamento non li tratto , vendo gioielleria, orologi...(tagliando corto) Ma mi avete mandato a chiamare. Di che si tratta? Tutto a posto? Qualcuno si è permesso qualche sgarbo? Datemi il nome signò..solo il nome....

FFDERICO Ma calmatevi!

MUCIONE No. Quello è carattere! Voi lo sapete, qua nel quartiere tutti mi rispettano. E chi si mette contro di me, si può prenotare il posto in ospedale. Su queste cose io non  pazzeio mai! Allora, andiamo dicendo, 'e che se tratta?

VALERIA Si tratta di mio marito. Ma a voi che cosa ha detto esattamente quando stasera l'avete  incontrato?

MUCIONE Né più né meno quello che ho già riferito ad Argentina. Ma... vi vedo

          preoccupati. È successo forse qualche cosa?  Chi è stato? Datemi il nome, solamente il nome!

DOLORES Si tratta di Valeria, povera figlia mia..sta passanno nu diciasette!Mio genero stammatina ci ha lasciati senza parole     ... già il suo comportamento nei giorni scorsi mi è sembrato nu poco stravagante...ma  stammattina poi, se n'è uscito che il suo cane parla, parla con lui come ora voi  state parlando con noi.

MUCIONE (divertito e incredulo) 'O cane parla? Ma che state dicendo!..Sta pazzianno...scherza..... Voi  lo avete sentito?

FEDERICO  Sì!

MUCIONE  Ma allora è un miracolo! Facciamo concorrenza a San Gennaro! Cheste so cose 'e pazze veramente.

FEDERICO Voglio dire che  abbiamo sentito il cane, si...ma che abbaia, no che parla comme  a nu cristiano

DOLORES  E invece mio genero dice che isso riesce a capirlo e a parlargli. Io, naturalmente, non gli ho creduto. Che v'aggi 'a dicere, per me è asciuto pazzo!

VALERIA    Luciano non è pazzo Sono espressioni esagerate, comuni a chi possiede degli animali, e che non è il caso di prendere alla lettera. Spesso si sente dire:   « a questo cane gli manca la parola... » « quando mi guarda sembra che vulesse  parlà ...» « io e questo cane  ci parliamo... » ma sono modi di dire! In questi casi è il cuore che parla.

MUCIONE Signò, non parlate a me di cuore che lo tengo grande così! Con tutto il bene che faccio a tanta gente in bisogno  ( a Dolores ) voi mi capite....

DOLORES .Facciamo bene e riceviamo solo ingratitudine...

MUCIONE Ma non fa niente. Io 'a matina, credetemi, quando me guardo allo specchio...

FEDERICO Me sputasse in faccia

MUCIONE  (offeso) Comme? Che dite?

FEDERICO No, dico: io me sputasse 'nfaccia alle volte pensando a tutto il bene che potrei fare alla gente come fate voi, e non lo faccio...me sputasse 'nfaccia!

MUCIONE   Ah! In questo senso?  Ma da quando tempo tiene in casachillo cane?

VALERIA   Da tre anni: ce lo regalò papà.

FEDERICO  Sì, io glielo regalai a tutti e due. Non tengono figli.(entra Agentina)

VALERIA Luciano lo chiamò Scugnizzo perché lo vide vivace e furbo proprio come uno scugnizzo napoletano. Gli si affezionò subito. E adesso, suggestionato forse dal troppo affetto per questo animale, dice che parla... (cercando di minimizzare) tutto qua...ca ce sta 'e strano!

DOLORES    Come tutto qui? E ti sembra una cosa normale?

ARGENTINA Al paese, c'era una compagna mia che diceva sempre che sentiva le voci, che parlava con la Madonna. Le venivano pure le convulsioni. E allora l'hanno portata al manicomio. Ma che  anche al signor Luciano gli verranno le convulsioni?Quanto mi

          dispiace!

VALERIA   Argentì, per piacere, statti zitta!e vavattene in cucina!

ARGENTINA Gesù, io un miracolo ho raccontato!

(Argentina esce di scena).

MUCIONE Vabbè, mo però non perdiamo la calma. ( a Valeria) Se vi agitate così, poi è peggio 

VALERIA Ma perchè  S. Francesco non  parlava con gli uccelli, con il lupo di Gubbio; S. Rocco non  conversava con gli animali?                  

FEDERICO Uh! Mo si spiega tutto! mio genero è diventato nu  santo!

MUCIONE Don Federì, io non mi lascerei prendere dai nervi. Una spiegazione ci sarà. Per adesso non la conosciamo...ma indagheremo...Chi 'o ssape ccà sotto che ce sta!

FEDERICO Ognuno tiene uno scheletro nell'armadio.....

VALERIA In fondo  parlare con gli animali è un evento abbastanza comune in soggetti particolarmente sensibili ed emotivi. Parlano con gli animali, con gli uccellini...

FEDERICO   Però la cosa strana è quando l'auciello risponde.

VALERIA La verità  è che Luciano è esaurito, stanco... l'incidente ferroviario del quale è rimasto vittima un anno fa, l'ha sconvolto, impressionato. Lo so io che, la notte, lo sento sempre agitato, smanioso per gli incubi che ha...Quello rimanette incastrato miezo  'e lamiere del vagone ferroviario una notte intera. Non ce lo dimentichiamo! ( si agita) Ha avuto un trauma, lo spavento, il dolore delle ferite....

MUCIONE No signò, così non mi piacete ! Calmatevi,  Si deve perdere il nome mio se non risolvo questa situazione... Calma e  vedimmo che avimmo ' fa.

DOLORES   Chello che avimm fa 'o ssaccio io: chiamare nu miereco, n' avvocato, ..il presidente del tribunale...i Carabinieri!

MUCIONE (riflettendo) Giusto. Qua  ci vuole un dottore! ... (Valeria ha un moto di sconforto e Mucione  subito le si rivolge con tono di   conforto) Però calma, signora bella, calma! Se vulite io conosco qualche ottimo medico in grado di guarire perfettamente certe malattie della mente.

DOLORES 'Na vota i pazzi si chiudevano in manicomio,

MUCIONE oggi invece si curano!

SCENA 5       DOLORES   – VALERIA- FEDERICO – MUCIONE - LUCIANO

ABBAIO CANE

(Internamente si sentirà chiudere la porta d'ingresso, poi l'abbaiare di un cane).

VALERIA Ecco Luciano che ritorna col cane!

(Quindi si sentirà il cane che viene chiuso in una stanza, la porta della stanza che si chiude e i passi di Luciano che si avvicinano. Quindi Luciano entra in scena. È calmo e tranquillo, si ferma sotto la porta ad osservare gli altri. Entra anche Argentina.

LUCIANO   Buona sera.

TUTTI (salutano a soggetto mentre Luciano viene avanti).

VALERIA   Eravamo in pensiero...

LUCIANO Mi dispiace... Ma ho avuto da fare, Scugnizzo si scusa, ma per lui è tardi ed è andato a dormire.

TUTTI ( si scambiano sguardi preoccupati)

VALERIA    Vuoi mangiare? Ora sarà tutto gelato, i maccheroni mo te li faccio riscaldare

LUCIANO    Lascia stare, non tengo appetito.

MUCIONE Se permettete, io me ne vado, Tengo che fa! Domani avrò una giornata di lavoro particolarmente faticosa.

FEDERICO   Ritiratevi, ritiratevi.

MUCIONE  Signora Valeria ci vediamo presto. Donna Dolores sempre a vostra disposizione. (si avvicina a Luciano) Guagliò, comportiamoci bene perchè se tu ti vuoi divertire a spaventare la gente del quartiere mio, hai sbagliato palazzo. T'avviso, tu hai trovato la forma giusta per la scarpa tua! Qua ci sono io che controllo non t'o scurdà! Mi sono spiegato bene? Statte buono guagliò! Don Federico vi saluto. 'O vicchiariello d'o palazzo! Siete simpaticissimo! Renato Muccione vi saluta! ( esce)

FEDERICO (inviperito) E salutame a soreta, 'e capito? 'O vicchiariello! Ma voi vedete quanta confidenza che si prende stato ricuttaro!

VALERIA    Papà! ( a Luciano)   Non vuoi proprio mangiare?

LUCIANO   Non ho appetito.

FEDERICO (con rimprovero a Luciano)   Beh, si saluta almeno!

LUCIANO   A chi?

FEDERICO (seccato) A chillo che passa! Dico: a me, si saluta!

LUCIANO E vi ho salutato. Quando sono entrato ho detto un buonasera generico...

FEDERICO E io non sono un generico. In questa casa io sono il protagonista! A me si deve dire: buonasera papà!

LUCIANO   Lo sapete che non v'ho mai chiamato papà...

FEDERICO E hai fatto male! Visto che a te nessun bambino ti chiama papà, ti potevi prendere tu questa gioia con me!

LUCIANO (con sopportazione)Sentite, avimmo accummincià 'nata vota?   Se non teniamo figli, sono fatti nostri. E anche se non mi piace vendere sfugliatelle, babbà e pastiere  sono fatti miei, se permettete.

FEDERICO Già, perché lui aveva altre aspirazioni... Chisto miezo prevete!

LUCIANO Avevo altre aspir.....

VALERIA (intervenendo)  Ma che hai fatto oggi ? Hai fatto tardi, Non hai telefonato. Qui stavamo tutti in pensiero.

FEDERICO   Io veramente no!

LUCIANO  Con Scugnizio  siamo andati a Villa Borghese... all'orologio ad acqua.

DOLORES (con caricatura)All'orologio ad acqua? Volevate controllare il funzionamento?

LUCIANO (senza rilevare il tono della suocera). Siamo andati a portare  dei fiori.

DOLORES    Dei fiori?

LUCIANO Sei mesi fa, proprio davanti all'orologio ad acqua, la compagna di Scugnizzo, una cagna maremmana, fu investita da un'automobile e morì. Era incinta! Oggi fra le tante cose che mi ha raccontato, mi ha detto anche questo e allora abbiamo deciso, appena chiuso 'o bar, di comprare due fiori e portarli in omaggio...

FEDERICO  Al milite ignoto!

DOLORES (ironica, fremendo dal nervoso) Ah, ecco... perché oggi tu e il cane avete continuato a parlare?

LUCIANO Naturale. E a questo proposito: vi avverto, ambasciator non porta pene,  in questa casa ci sono i fantasmi... anime di trapassati. Donna Violante De Silveira e Messer Lancillotto.

FEDERICO  Chi?

LUCIANO    Donna Violante De Silveira e Messer Lancillotto!(mostrando un foglio a Valeria) leggi, leggi ho preso degli appunti.

FEDERICO   Chisto è pazzo!

DOLORES    E chi sono?

VALERIA (leggendo gli appunti) Lei era la moglie di Don Gualtiero De Silveira, gentiluomo del 1600,   presso il Papa e che fece costruire ed abitò questo palazzo.

LUCIANO (intervenendo) Innamoratasi di un gentiluomo del seguito, un certo Lancillotto, ne divenne l'amante.

VALERIA (seguitando)  Il marito scoprì la tresca e per punirla la fece murare viva assieme al suo amante in una stanza, che pare si trovasse proprio dov'è adesso questo appartamento,

LUCIANO (seguitando) e lì i poveri amanti  morirono dopo straziante agonia.

FEDERICO   Uh, guardate!

DOLORES ( con ironia) Che storia commuovente!

LUCIANO E' la verità, e adesso il fantasma di donna  Violante si aggira fra le mura di questa casa assieme al suo Lancillotto.

VALERIA    E tutte queste cose te le ha raccontate il cane?

LUCIANO   No.

TUTTI  Ah, ecco. Menomale!

LUCIANO No, Scugnizzo mi ha detto che in questa casa ci sono dei fantasmi, qualche cosa di misterioso,  di cui lui avverte la presenza. Io queste  cose ' e saccio perché sono andato a cercare nei libri della vecchio convento delle Orsoline   e ho scoperto che la dinto  ci sta  raccontata tutta la storia di Donna Violante. Ci sono tracce della sua presenza e delle sue apparizioni fino a cento anni fa. 

DOLORES (a Valeria)    Ma Lo senti a tuo marito? Anche i fantasmi adesso!  Non so se vi rendete conto che stiamo comme tre mazze 'e scopa a sentere uno che ci racconte che il suo cane parla!

LUCIANO Sentite: Ma è colpa mia se Scugnizzo parla e voi non lo capite?

DOLORES Ma... «chi» parla?... «chi» ?!... Non diciamo eresie! I cani da che mondo e mondo abbaiano non parlano!

LUCIANO    E invece Scugnizzo parla!  da qualche giorno,  parla!

DOLORES (al marito)Lo senti?... Hai visto che bell'affare hai fatto a regalare quella bestia ? Hai sempre delle idee luminose tu!

FEDERICO E io 'o ssapevo! Ma da quando l'aggio accattato a me non mi ha mai rivolto la parola!   (Poi a Luciano)  Ma tu per «parlare» che cosa intendi?

LUCIANO    Abbaia, come fanno tutti i cani.

Tutti   Oh!

LUCIANO Solo che io adesso, capisco chello ca  dice. Come succede questo fenomeno nun 'o ssaccio

FEDERICO   Ma perché allora non lo capiamo pure noi?

LUCIANO È proprio quello che mi meraviglia! Perché, io, invece, lo capisco chiaramente, e che bella pronuncia!... Anche se con qualche inflessione dialettale... però, con i termini giusti...

FEDERICO   Ma di dov'è?

LUCIANO Di Mondragone, vicino Formia... il padre e la madre lavoravano in una pompa di benzina e lui...

FEDERICO(ironico ed incredulo) Puliva i vetri alle macchine...

LUCIANO (serio precisando)No, aiutava i genitori a fare la guardia a questa stazione di rifornimento. Poi, carattere ribelle, insofferente alla soffocante vita di provincia, vulette conoscere la grande città, ed è venuto  a Roma. Piuttosto,  meglio che ve lo dico subito accusì non ce pensammo chipiù. Io da domani, alla pasticceria non ci vado più!Truvateve n'ato che venne sfugliatelle e babbà perchè io, mi sono licenziato!

VALERIA    E lasci il lavoro così, senza una ragione?

LUCIANO    La ragione c'è. Me l'ha consigliato Scugnizzo. Ne abbiamo discusso a fondo, e, alla fine, m'ha detto: ( cambio voce) « Ma scusa, a te chi te lo fa fare di restare a marcire chiuso in un bar? Non è tuo, è un lavoro che non ti piace, ti distrugge moralmente, non ti permette di realizzarti. Lascialo! » Perciò da domani o ci tornate voi oppure vi cercate n'ato che ve manna annanz il negozio.

VALERIA (seccata)    Eh!   No, scusa, ?!   Ma certe decisioni si prendono consultandosi con la propria moglie, no co nu cane! Qua è in gioco il nostro avvenire... Insomma che avresti intenzione di fare, non lavorare più?

LUCIANO   Ti dirò, ti dirò...

FEDERICO   E faccie sapè pure a noi!

LUCIANO Non lavorare più nel bar di tuo padre a distruggermi moralmente!  .. E poi io voglio fa chello  che sento. Provare ad essere felice, ma soprattutto soddisfatto di me stesso. Nella vita chi si contenta muore scontento. Me lo ha detto pure Scugnizzo

DOLORES Allora di' al tuo cane da parte mia che « essere soddisfatti di se stessi » non significa fare il proprio porcaccio comodo spaventando la gente e trascurando la propria moglie! Asinnò, tu e Scugnizzo andrete a realizzarvi   fuori da casa mia! E mia figlia resterà con me!

VALERIA    Mammà,  ti  prego!   Quella che dev'essere la mia vita con mio marito, se permetti, la decido io! E poi non gridare che ci sentono!

DOLORES    Ma non capisci che ti sta pigliando in giro? Quando mai uno che lavora, si «distrugge moralmente»?!

LUCIANO    Ho detto che Scugnizzo parla ed è la verità.

DOLORES    Ma si può sapere che dice questo cane maledetto? Voglio sapere. Che dice?

LUCIANO Che voi prestate i soldi con l'interesse alla povera gente, siete una strozzina, 'na cruvattara, come diciamo noi a Napoli.

DOLORES (indignata)    Cruvattara Io che faccio del bene?...Per qualche prestito che faccio a persone amiche e bisognose?

LUCIANO Sì, voi.

DOLORES    Io ti proibisco di calunniarmi con queste assurde supposizioni.

LUCIANO   Non sono supposizioni e non sono assurde. Scugnizzo vi ha sentito raccontare piangendo tutta la verità una volta che vi siete confidata con il vostro grande amico, il generale Mascarpone che abita al primo piano.

VALERIA    Mamma, ma è vero?

LUCIANO Si capisce che è vero. E non è fernuto cca!, chillato piezzo 'e galantuomo ,   'o sciupafemmene, Renato Mucione , non fa solo il gioielliere, ma fa pure il ricettatore di roba arrubata, presta i soldi con l'interesse, un interesse da galera...e chi non paga, finisce all'ospedale.....!. E poi di nascosto, si mette anche le dita nel naso e se le pulisce dove gli capita. L'ha visto Scugnizzo un sacco di volte.

DOLORES   (imbarazzata)  Ma è rivoltante quello che dice questa bestia!

LUCIANO    Non è  rivoltante  quello  che  dice Scugnizzo,  ma quello  che  fate voi.

DOLORES    Bravo, pecché io mo presto i soldi con l'interesse?... Mucione si mette le dita nel naso come i ragazzini...Siamo tutti sotto accusa adesso! Ma sono cose dell'altro mondo! La nostra è una famiglia onorata..

FEDERICOSalvo qualche eccezione...

DOLORES (a Luciano)    E mio marito? Cosa fa mio marito secondo il tuo cane? Voglio sapere che dice il cane di lui!

FEDERICO(cercando di sviare il discorso)Ma che deve dire, Dolores?! Andiamo! E poi hai detto tu stessa che a questa storia non ci credi. A volimmo fernì!

DOLORES No, Nun 'a fernisco! Perché sono stata messa sotto accusa come se  i difetti i teness solo io in questa casa!  Voglio sapere che dice 'e isso (allude al marito).Avanti!

LUCIANO Dice tante cose... che gli siete molto simpatico... ha parlato di voi a tutti i cani del quartiere...

FEDERICO ( compiaciuto)  Ah! Sono popolare!

LUCIANO Per esempio, dice che quella volta nun è overo che siete stato scippato dell'incasso del Bar mentre andavate a depositarlo in banca. Quei due mila euro i ve li giocati su un cavallo, perdendoli naturalmente...

DOLORES Hai perso duemila euro su nu cavallo?... incosciente! Vedete... Vedete... l'incasso del Bar chisto s'o gioca 'ncopp'e cavalle!...

FEDERICO Ebbi una soffiata. C'aveva fa?... Mi avevano detto che era sicuro...

DOLORES    Ccà una cosa è sicura: che tu ce vuò manna 'a lelemmosena! Duemila euro.. E a me, pe' me fa mettere 'sti dduje diente, ce vulette 'a mano 'e Dio!... Il dentista è troppo caro, nun pozzo spennere... mastica dall'altra parte... Puozze passa 'nu guaio tu e 'e cavalle!

FEDERICO Ma 'o vuò capì ca, si vincevo, te putevo fa 'na dentiera d'oro?

DOLORES    E io aggio bisogno d'a dentiera? Ma statte zitto!

LUCIANO Ah!, poi dice anche che tutte le sere prima di andare a letto, lui dalla finestra dello stanzino là... (lo indica) guarda  col binocolo una ragazza che si spoglia nell'appartamento di fronte.

FEDERICO(sinceramente meravigliato ed ammirato)    E' vero...

VALERIA   Papà, ma che dici!

FEDERICO  È la verità.

DOLORES (scandalizzata)    Tu guardi na femmina che si spoglia? !

FEDERICO E che c'è di male? È una bella ragazza, si spoglia con la finestra aperta e io la guardo. Mi fa bene.

DOLORES Porco! Ecco che cosa sei! Vergognati! Fare queste cose, alla tua età! E col binocolo poi!

FEDERICO Uso il binocolo per vedere meglio, è lontano! Dolores io sono un uomo fino a prova contraria.

DOLORES    Sei un maiale, non un uomo!  È inaudito!

FEDERICO Si capisce che è inaudito! Perché uno, le belle donne nude, come tutto quello che di bello c'è al mondo, se le dovrebbe poter guardare tranquillamente, e in santa pace, senza essere costretto a doversi chiudere in un buco pure scomodo!

DOLORES (agli altri, esasperata) Avete sentito? Qui siamo proprio all'anarchia! Mio marito vorrebbe arrivare alle orge!

FEDERICO   Fosse 'o cielo ! Le allegre notti con Messalina!

DOLORES Eccola la tua vera natura! Ti sei rivelato finalmente! Vizioso! Certe cose non si confessano mai. Ricordatelo! Mi hai offesa. Hai offeso quello che io rappresento nella famiglia l'onestà, l'onore, la fedeltà! (ed esce dì scena).

FEDERICO Ma chi sei, l'Arma dei Carabinieri? E che esagerazione!... (guarda Luciano, quindi dopo breve pausa)Ma insomma qua vuoi far succedere la rivoluzione?...

LUCIANO    Voi, non credete a quello che ho raccontato?

FEDERICO Ma non ti posso credere, figlio mio, anche perché viviamo nella stessa casa e, a giocare quel cavallo, a spiare quella ragazza, mi puoi aver visto pure tu, non solamente il cane. Che mia moglie presta i soldi con l'interesse, qua nel quartiere lo sanno tutti. Con me le storie dei cani che parlano, non funzionano... Io nun so' fesso! Quando il Padreterno creò il mondo dicette: tu sì ommo e può parla e tu si animale e te 'a sta!... Bonanotte, va... se ne parla dimane... La notte porta consiglio... (Esce di scena).

SCENA 6         VALERIA – LUCIANO – 2 FANTASMI

VALERIA (dopo breve pausa rivolta a Luciano) Luciano, tu non mi stai prendendo in giro, non è vero? Non è che c'è sotto qualche trucco? Non è che tu di nascosto prendi qualche droga, qualche schifezza?                                                       

LUCIANO (sincero)    Ti sto dicendo la verità, mi devi credere. Quel cane m'ha raccontato nu sacco 'e cose

VALERIA   Ma quali cose?

LUCIANO Tante. Per esempio che tuo padre   è stato con la cameriera...

VALERIA (sgomenta)    Con Argentina?...lo sapevo, c'avrei giurato

LUCIANO Sì. È da un pezzo ormai che dura questa storia con Argentina.. la quale, poi, si porta a letto pure Mucione il gioielliere...

VALERIA (stupefatta)Mucione? Quello del piano di sotto... pure lui a letto con Argentina?

LUCIANO (vedendo la faccia sbalordita di Valeria)Adesso non ti spaventare.

ARGENTINA non se li porta a letto assieme, ma separatamente.                                                               

VALERIA   Ma è inaudito!

LUCIANO Hai ragione, è tutta questa storia che è inaudita. Poi m'ha raccontato anche di te e di quel farabutto bellimbusto di Mucione.

VALERIA  Di me? Che stai dicendo?

LUCIANO Che lui ti fa la corte e tua madre gli tiene mano. Quella ruffiana!

VALERIA Ma sei pazzo? Ma che ti salta in mente e poi ti proibisco di offendere mia madre!

LUCIANO Parole testuali di Scugnizzo: « Mucione le fa la corte e tua suocera gli tiene mano, quella ruffiana! » Non è la verità? Me ne sono accorto anch'io. Ti fa la corte sì o no?

VALERIA (indifferente)    Credo di sì.

LUCIANO   'O  vvir?

VALERIA Ma c'aggia verè?... Io vedo solo mio marito che si comporta come un esaltato, un visionario. Tu non ti devi far suggestionare dalle tue ossessioni perchè alla fine sono quelle che   parlano, non   il cane ! O vuò capì o no?

 

 LUCIANO (prende la mano di Valeria che gli si è seduta vicino) Povera Valeria, io ti faccio paura, nun è overo? Ma io  nun so pazzo! Se voleste, potreste vederli  anche voi i fantasmi che ci sono int 'a  sta casa, ma non volete! Pecchè vi fa comodo chiudere gli occhi...siete tutti schiavi di regole, di convenzioni, di pregiudizi....

MUSICA CARJON

(Si inizia a sentire la musica di un carillon . Luciano l'ascolta stupito). (La musica sale di tono mentre da sinistra entrano teneramente abbracciati i fantasmi di Donna Violante e di Lancillotto. I due sono in costume del '600 avvolti da una luce particolare).

LUCIANO   Guarda!...

VALERIA (che non vede i due)    Che cosa?

LUCIANO (indicando i due fantasmi) Questi due, qua... non li vedi?

VALERIA (agitata) ...Luciano, io non vedo niente.

(I due fantasmi, giunti accanto al tavolo, si scambiano un breve bacio, quindi, sempre abbracciati, lei col capo poggiato sulla spalla di lui, si avviano per uscire attraverso la scena. Luciano è in piedi e li guarda esterrefatto mentre Valeria non ha visto nulla).

LUCIANO Ma non li vedi?... È lei: Donna Violante con Lancillotto, i fantasmi!...

VALERIA (spaventata) Ma sei pazzo?... Quali fantasmi?... Stai male? Vuoi che chiami qualcuno?...

LUCIANO (impressionato ma felice) Adesso li vedo anch'io... Scugnizzo aveva ragione , i fantasmi in questa casa ci sono veramente  ...

(E mentre la musica sale di tono, i due fantasmi, teneramente abbracciati escono di scena scomparendo attraverso la parete del ripostiglio che è sul terrazzo e che si aprirà a tempo convenuto suscitando nello spettatore l'impressione del dissolversi dei due fantasmi).

VALERIA    Ma che vai dicendo?... Io questi fantasmi non li vedo...

LUCIANO (alludendo al ripostiglio)Ma se sono entrati qui... li ho visti io! (eccitatissimo)aveva ragione, capisci?... Scugnizzo aveva ragione!... Non sono pazzo! I pazzi siete voi che non volete vedere quello che vi sta attorno! Ma Scugnizzo m'ha aperto gli occhi e glielo vado a dire subito... Scugnizzo!... Scugnizzo?!... Io ti credo, ti credo!...

VALERIA ( allibita)

 ABBAIO CANE

(Internamente si sentirà forte l'abbaiare del cane e quindi)

CALA IL SIPARIO

SECONDO  ATTO

La stessa scena del I atto. Sono trascorsi alcuni giorni. È pomeriggio. Sono in scena   la Marchesa Olimpia, Dolores ed Argentina. Dolores è seduta a tavola al centro ed ha appena terminato di servire un bicchierino di liquore alla Marchesa che lo gusta soddisfatto. Sul tavolo è anche un vassoio con dei pasticcini.

SCENA 7       DOLORES   – MARCHESA OLIMPIA - ARGENTINA

DOLORES    Vi piace, Marchesa?...

MARCHESA    Ottimo... delicatissimo... (sorseggia ancora).

DOLORES È dolce e mio marito non lo gradisce. È il regalo di un caro conoscente: il generale Mascarpone...

MARCHESA    A si, lo conosco molto bene il generale mi ha fatto molte volte “  visita..”.

DOLOREA   Ah! Vi ha fatto la visita?mo è diventato pure dottore ?!

MARCHESA    No, no, Eumh!  che avete capito (cercando una scusa) Eumh!   mi ha fatto  visita a Palazzo per… un consulto…. relativo ai lavori che abbiamo fatto, lui è un esperto!nonostante l’età!

DOLORES   (sorridendo,   compiaciuta)    Già,   già...  vedo che siete rimasta contenta!

MARCHESA Molto contenta, è stato un portento   nonostante all’inizio non si sentisse molto bene

ARGENTINA  che ha avuto,si è sentito male

MARCHESA inizialmente era apatico, distratto, non interessato insomma un po’…deboluccio, ma poi   s’è preso certe pilloline azzurre  e pareva un’altra  persona !

DOLORES     ( con ironia)  E così ha soddisfatto tutte le esigenze della nostra Marchesa

MARCHESA Che volete, il Marchese non c’èl’ho più e viene il Generale ! la verità? ha fatto proprio  un bel servizio.

DOLORES     Si, si, ci sa proprio fare! Così mi dicono! Anche con tutti noi condomini, ha accettato questo gravoso incarico che porta avanti  in modo encomiabile…. anche senza prendere le pilloline azzurre!

ARGENTINA A Natale il generale Mascarpone ha mandato alla signora na cascia di vini e nu grande cesto pieno  de frutta candita. Peccato che poi vostro marito, s'è sentito  male...

DOLORES    Naturale che se sentito male!  Se l'è mangiata quasi tutta!

ARGENTINA (divertita al ricordo)E come gridava!... Ve ricordate? diceva che il generale Mascarpone l'aveva avvelenato... Voleva chiamà i Carabinieri... (versa da bere a Dolores).

MARCHESA   È goloso, è vero? Anch’io sono golosissima vado pazza  per i siciliani

DOLORES     Vi piacciono i siciliani ?

MARCHESA   Pure i napoletani, i romani (estasiata) i toscani …i dolci  toscani .che sono!

ARGENTINA           non butta niente

DOLORES     Arraffa tutto! (ad Argentina che si sta   versando ancora del liquore) Basta  così,  ... (poi nervosa)t'aggio ditto basta!  Ma si surda?

ARGENTINA   Eh! Nun'avevo sentito!

DOLORES     (rivolgendosi alla suora)Voi Marchesa, ne volete nato ppoco'?

MARCHESA No, per me va benissimo così, grazie.   Gradirei ancora un pasticcino...

DOLORES  E’ overo che sono squisiti?... Questi li fa con le sue mani una zia del generale Mascarpone, pensate  nu poco; ... prego non fate complimenti.

MARCHESA Uno soltanto. (Prende un pasticcino e lo mangia, prende altri due e se li nasconde in tasca) 

ARGENTINA Compermesso  Marchè, mo vado  a  spiccià dentro

 DOLORES    Complimenti  Marchesa nonostante  i dolci tenete una linea invidiabile

MARCHESA  Dono di Madre natura e…. del palco!

DOLORES    Del palco?

MARCHESA   Del palco! Prima di sposare il Marchese buonanima io ho conosciuto i  piaceri della vita!

DOLORES     Che vi devo dire, Beata a voi!

MARCHESA Non lo dite a nessuno, vi faccio una piccola confidenza io   mi sono sposata in età…diciamo adulta,   prima ho lavoravo per trent’anni a Parigi…alle Follie Bergè ho fatto tutti i lavori….. ma quello che più mi piaceva….. era quando salivo sul  palco e ballavo, ballavo in desabilie , ah! quanta ginnastica…...

DOLORES     E dire che vi ho fatto fare la madrina di Battesimo di mi figlia Valeria perché mi credevo che eravate un esempio di castità !  

MARCHESA  ma io sono   casta pura e innocente

DOLORES     e allora io sono Garibaldi,…. ma fateme o  piacere!

MARCHESA  Vi ho delusa?  Io ero povera e bella  e   mi sono sposata al Marchese che era un vecchio scorbutico, antipatico e pure e malato !Lo so solo io quello che m’ha fatto passare buonanima bello che morto! E   nel mio ambiente sono molto stimata e benvoluta, soprattutto dal Cardinale!

DOLORES    non lo metto in dubbio sicuramente conoscerete bene il mondo anche meglio di

                       lui

MARCHESA Io conosco bene il mondo, e conosco bene anche il Cardinale …da molto  tempo….. saranno almeno 30 anni

DOLORES     Non voglio sapere  perché!

MARCHESA E allora figlia bella se non vuoi sapere non chiedere niente . Bello quassù, si vede tutta Roma (guardando il panorama).Mi sa che vi devo chiedere l’aumento dell’affitto!

DOLORES     È una casa vecchia, i tubi perdono acqua, i muri se ne cadono ma ci siamo affezionati. Mio marito ed io ci siamo venuti ad abitare appena dopo sposati...voi  lo sapete, ci eravamo trasferiti  da Napoli... e qui è nata Valeria...’a cummarella vostra! Quante cose mi ricorda questa casa!... (commuovendosi rabbiosa)E pensare che, per colpa di quel visionario di mio genero, adesso stiamo passando delle giornate d'inferno, mi fa una rabbia!... Voi che ne dite?  Io aspetto da voi un consiglio, visto che siete anche una donna, diciamo…vissuta

MARCHESA Che vi posso dire, figlia mia ... Certo è una situazione  delicata. Quando circa un mese fa, Luciano venne nel Palazzo per chiedermi di consultare l'archivio   riguardante la storia delle famiglie che l’ hanno abitato l’accontentai  anche se la richiesta mi sembrò un poco strana. Ma non avrei mai pensato  che voleva la conferma che in questa casa ci stanno   i fantasmi e che glie l’ha detto  il   cane !!!.

DOLORES  Ma, cara Marchesa, voi non immaginate il resto! Ma lo sapete che cosa ci ha confessato mio genero col sorriso sulle labbra? Che lui non si serve più del gabinetto qui in casa perché Scugnizzo gli ha detto che è stupido fare i propri bisogni sempre nello stesso posto. È molto più bello e logico farli una volta qua, una volta là... a seconda dell'ambiente che ci attira. Comme fanno i cani!

MARCHESA (costernata) Signora Dolores, ma perchè  vostro genero fa i suoi bisogni per  strada?

DOLORES     No, per la strada no... almeno non credo, ma po' nun 'o ssaccio... vede un negozio, un locale che gli piace, entra e chiede del gabinetto. Almeno accussì   assicura lui...

MARCHESA   È preoccupante. Preoccupante!

DOLORES     Preoccupante? Nui nun campammo chiù,  viviamo in un incubo.   Lui se ne va camminando co chella maledetta bestia, oppure se ne sta a casa e non fa che torturarci dicendo: « Ieri, mentre credevate di stare soli, avete fatto questo,  Me l'ha detto Scugnizzo, vi ha visto, vi ha sentito ». Non siamo più padroni di avere una nostra intimità; di fare un gesto, di dire una parola che lui o' vvene a sapè. Vi assicuro: chillu cane è diventato un'ossessione!

MARCHESA Signora mia, ma che dite? Allora pure voi ammette che il cane   parla ?

DOLORES     Ma no, no... Io sono sicura, invece, che è mio genero che ci spia, ci sorveglia di nascosto per poi venire a riferirci cosa ci ha visto fare o sentito dire.

MARCHESA    Ma perché si comporterebbe così, a che scopo?

DOLORES   Non lo so, o è pazzo o è indemoniato. Non vi dico poi che cosa ci ha raccontato di tutto il vicinato. Di voi...

MARCHESA   Di me?

DOLORES     Anche di voi. Quel farabutto oramai non ha più rispetto per nisciuno! Dice che voi, ma figurammoci... (non ha il coraggio di proseguire).Oh, Gesù!

MARCHESA (ansiosa) Che io?... Dite, dite. Non abbiate riguardi, cara signora. È chiaro che stiamo parlando di una persona anormale.

DOLORES     (sempre imbarazzata) Ecco. Mio genero dice proprio questo di voi... che voi siete una persona... anormale.

MARCHESA (indignata)   Anormale?... Io?!

DOLORES     Già. Dice che glielo ha riferito il cane il quale sostiene che v’ha vista in atteggiamenti equivoci con gli uomini che vengono a Palazzo.

MARCHESA Che sciocchezze, io sono a lutto del mio povero marito, che il Signore l’abbia in gloria e gli uomini in Palazzo non possono entrare, lo sanno tutti!

DOLERS        E' Overo! Di giorno non ci possono entrare, ma di notte lui dice di aver visto entrare il fabbro dal cancello posteriore

MARCHESA             ma che c’entra! Quello , l'avevo chiamato perchè doveva aggiustare il cancello, e prima di farlo gli ha dato una bella oliata per poterlo smontare

DOLORES     Ma scugnizzo dice che il cancello è rimasto al suo posto e, con tutto il rispetto, l'aggiustata e l'oliata ve la siete presa voi sul parato del giardino del convento.

MARCHESA( si alza in piedi falsamente indignata)  ma sono cose da pazzi, ma vedete voi se si può credere a alle parole di un cane!

DOLORES     Ah dice pure che su quel prato vi ha vista “parlare” (conta con le dita) il falegname, l'idraulico il postino, il notaio e pure con il  Cardinale!

MARCHESA Ma  quando mai! il cardinale entra sempre dal davanti

DOLORES     e Scugnizzo dice che pure lui è entrato da dietro( si alza e si risiede alternandosi)

MARCHESA Davanti ( si alza e si risiede alternandosi)

DOLORES     Dietro( si alza e si risiede alternandosi)

MARCHESA (esplodendo rabbiosa) Ma queste sono infamie!... calunnie da criminali!... Ma io lo querelo per calunnia, lo mando in galera! Mascalzone, farabutto!Io te faccio nu mazzo tanto! ( si fa il segno della croce) E ma quando ce vo, ce vo!

DOLORES     Oh Gesù, adesso adesso mi dispiace d'avervelo  detto, si capisce che sono fantasie di un visionario...

MARCHESA (sforzandosi di calmarsi) Ma no, ma no... Non vi preoccupate che alle malelingue ci sono  abituata. Il meno che si può fare quando si vuol diffamare una povera suora  è dire o che beve, o che è un lussuriosa.

DOLORES     ma poi, se sapisseve cosa ci ha raccontato di tutto il vicinato!... « Chella è ‘na malafemmena, chill'alto è nu  struzzino, chill’ato nu  curnuto, pure a me, non vi dico, per qualche opera di beneficenza che faccio a qualche famiglia bisognosa, Dio ‘o ssape e a Maronna ‘o vede». Insomma non se ne salva nisciuno! Voi dovete intervenire . Parlategli, fatelo per Valeria , a piccirella non nape c’a dda fa  con un marito simile.

MARCHESA State tranquilla, signora Dolores. Gli parlerò io, ma  adesso dove sta?

DOLORES È uscito, ma non dovrebbe tardare. (si sente il cane abbaiare) Eccolo qua! è lui che torna col cane! Vi lascio soli,  mi  raccomando a voi.. (Esce rapida per la porta di fondo andando verso sinistra).

(La Marchesa   rimane sola per qualche attimo mentre internamente si sentirà la voce di Luciano che parla scherzosamente col cane che gli risponde abbaiando. Poco dopo entra in scena Luciano che dice subito alla Marchesa).

LUCIANO Eccovi  qua!... 'O  ssapevo che eravate venuta. Buona sera, Marchesa Olimpia.

MARCHESA Buona sera, figliolo... (tende la mano a Luciano che gliela bacia).Sapevi che stavo qua?... E chi te l'ha detto, Argentina?

LUCIANO No. Me l'ha detto Scugnizzo. Appena siamo entrati ha annusato e m'ha detto: « Questo è l'odore d' a Marchesa! » ...Lui non sbaglia mai! L'ho chiuso in camera perché qua fuori lo porto raramente. È così vivace! Salta di qua, salta di là... ho sempre paura che care acoppo abbascio. Anche perché il davanzale è basso e lui m'ha ‘itto che soffre di vertigini... Dev'essere una forma di esaurimento...

MARCHESA (poco convinta, sorridendo) E già ...mi dimenticavo,  perché Scugnizzo sarebbe il famoso cane che parla...                  

LUCIANO    Voi non ci credete?

MARCHESA   Figlio mio, ma veramente vogliamo fare il teatro?.

LUCIANO   Ma perchè? Non l'avete sentito pure voi  voi adesso adesso?

MARCHESA    Io ho sentito abbaiare.

LUCIANO   Eh, no!  Per voi, forse ha abbaiato. Ma Scugnizzo ha parlato e anche molto chiaramente! Se no come avrei fatto a sapere che voi stavate qua??

MARCHESA   Perché c'è nell’aria ancora il mio profumo   “Notte d’oriente!” .

LUCIANO    Già, ..Notte d’Oriente! (ironico) .Me l’ero scurdato!. Pure voi non mi volete credere.   Siete tutti uguali. Come quell'imbecille che suona il pianoforte!... Lo sa dove sono stato oggi? Alla Radio. C'è un cretino, mio conoscente che fa parte come pianista dell'orchestra della Radio. L'avevo pregato di fissarmi un'audizione per Scugnizzo. Quel cane ha una bella voce...

MARCHESA (scettica)   Ah, il tuo cane canta pure ?

LUCIANO (serio ed entusiasta)    Certo che canta. ... E come canta bene... sentisse le canzoni napoletane, (accennando il motivo prende la Marchesa e la fa ballare)« Reginè quanno stive cu' mico - nun magnave che pane e cerase... »( si ferma sempre tenendola abbracciata) Chi lo ascolta rimane a bocca aperta perché ha un fascino straordinario... E le canzoni comiche?...  « dove sta Zazà ». (Ballando con più ritmo e  con mosse comiche) « Dove sta Za-zà? - Uh Madonna mia!   - Come fa Zazà - Senza Isaia?...

(MARCHESA ride ed applaude divertita  per l'esecuzione   di Luciano, dopo di che questi prosegue soddisfatto dicendo)

Vedete Marchesa?... vi siete divertita pure voi.  Insomma, 'o  ssapite che ci hanno cacciato?  S' erano creduti  ca io vulessi fa cantà nu scugnizzo overo, nu guaglione!. Quando  ho detto che Scugnizzo era lui , ci hanno sbattuto fuori a male parole pecche dicono che 'o cane non canta ma abbaia e che io avevo voluto prenderli in giro. Cose da pazzi!... (Si aggira nervoso per la scena).

MARCHESA (dopo una breve pausa, dopo aver fissato Luciano) Lucia', ma tu veramente dici?

LUCIANO   Non ho capito...

MARCHESA   Ti sto domandando se tutta questa storia ha uno scopo, un fine tuo particolare, oppure stai veramente uscendo pazzo.

LUCIANO    Ma pecché, per voi è accussì   strano che nu cane parla ?

MARCHESA    Non è strano. È impossibile.

LUCIANO   E pecché?

MARCHESA Perché... Perché... Perché non è mai successo!  Scugnizzo  è una bestia.

LUCIANO   E che significa che è una bestia?

MARCHESA    Che non è un essere umano. Il Padreterno non gli ha dato il dono della parola perché non ha un'anima.

LUCIANO     Ma perché i muti non hanno un’anima?  

MARCHESA Ma che c’entra  ! Lucià, vieni... siediti vicino a me. Io   ti  parlo  veramente come una donna ( gli prende una mano)

LUCIANO     (scostandosi) va buò, facimmo comm a na mamma!

MARCHESA. Lucià tu mo stai facendo una fesseria !. Stai facendo del male.

LUCIANO   Del male? E a chi?

MARCHESA A te stesso principalmente e poi agli altri. A chi ti sta vicino. A tua moglie....stai distruggendo il tuo matrimonio...ti rendi conto? Stai facendo un peccato mortale! E così perderai anche Valeria.

LUCIANO   Non è vero. Valeria mi capisce e mi crede.

MARCHESA   Ti capisce, ma non ti crede. Rifletti…Per colpa  di questo cane tutti si sentono allontanati da te, spiati, giudicati, calunniati,(alludendo) come tu e il tuo cane state facendo! Capisci a me, certe cose neanche le dovresti pensare!

LUCIANO (minimizzando) Ma no, sono pettegolezzi di cane! 

MARCHESA   Va beh, lasciamo stare. Ma tu   rientra in te stesso. Pensa alla felicità tua e di chi ti vuole bene. Un giorno potresti fare la fine mia e rimpiangere di non averlo fatto!  Poi, se proprio vuoi parlare con il cane, fallo di nascosto, di notte, quando nessuno ti vede, se ti fa piacere ti posso pure dare la chiave del cancello, (avviandosi)

LUCIANO     Quello dietro il Palazzo?..E ‘o ssapevo io!

MARCHESA Lucià, diciamo che tu hai voluto fare uno scherzo , un brutto scherzo e non ne parliamo più, va bene?  Io torno  a palazzo,   Statti bene Lucià, e…senti a me…dietro il Palazzo..non ti vede nessuno!

LUCIANO    A Maronna v'accumpagna, Signora Marchesa.

MARCHESA Pure a te Lucià! (Esce per il fondo sulla destra).

SCENA 9       ARGENTINA - LUCIANO

(Luciano resta per un attimo a guardare dalla parte dov'è uscita la suora e quindi fa per avviarsi. Ma ecco Argentina che fa capolino e lo chiama).

ARGENTINA (venendo avanti circospetta)Signor Luciano? Signor Lucia'? Vi vorrei parlare un momento... È importante. È per via del cane. È una settimana che non dormo più. Voi me dovete da di  la verità. Ma è proprio vero che  sto cane parla?

LUCIANO    Si capisce che è overo.

ARGENTINA (disperata)    Ma io fra tre mesi mi devo sposare!

LUCIANO   E il cane che c'entra? Ti sposi? Auguri e figli maschi. (Fa per andare).

ARGENTINA   Ma no. Aspettate. Il mio fidanzato Pasquale...

LUCIANO   Chi?

ARGENTINA   Pasquale!  Sta pieno di soldi , tiene 70 anni, è vedovo ed è uscito pazzo per me mi vuole sposare ma.. è gelosissimo! Dice sempre che se scopre qualche cosa, se si accorge che non sono degna di lui, non mi sposa più. Adesso io mica sono più una ragazzina, devo pensare all'  avvenire mio , non voglio mica da restà a servizio per tutta la vita dendro la casa vostra.  (sbottando rabbiosa)Insomma se questo cane parla veramente, e lo va a raccontare a Pasquale mio, quello non mi sposa più (piange).

LUCIANO (riflettendo) Pasquale non ti sposa più se viene a sapere che sei andata a letto con mio suocero e anche con il simpaticissimo signor Mucione del piano di sotto...

ARGENTINA (spaventata)Oh Gesù!... L'avete saputo?... E chi ve l'a detto? lu cane vostro? Bestiaccia maledetta!   Spia! Disgraziato!

LUCIANO Che c'entra Scugnizzo? La colpa è tua che sei una cretina e vai col primo che ti mette le mani addosso e ti promette un regalo.

ARGENTINA Ma qua regalo? Quelli mi sono saltati addosso, prima vostro suocero e poi quell'altro... Io so femmena, che potevo fa'? (Poi risoluta)  E va beh! Pure se l'ho fatto l'ho fatto per necessità! Perciò ditecelo al cane che non parlasse con Pasquale mio perchè io l'ammazzo, quanto è vero Iddio, l'ammazzo!

         Internamente il campanello di ingresso. Argentina si avvia per andare ad aprire quindi sotto la porta ripete con rabbia nuovamente la minaccia rivolta verso Luciano).

L'ammazzo!... Parola mia. L'ammazzo! comme... comme 'a 'nu cane! E non deve morire neanche subito, deve fare una morte lenta.... lenta , piena di sofferenze  (Esce).

LUCIANO (rimasto solo in scena si avvia sconvolto verso la porta a sinistra dicendo) Ma è pazza? (Poi dice come parlando al cane che si immagina nella stanza, infatti lo si sentirà abbaiare)

ABBAIO DIALOGATO

         Scugnizzo, ma tu hai sentito?... chella te vo accidere comm a nu cane. Fratello caro,  Statti accuorto! (Esce).

SCENA 10     VALERIA - ARGENTINA - MUCIONE

(Argentina rientra precedendo Valeria e Mucione  ).

VALERIA (ad Argentina)    Mio marito è rientrato?

ARGENTINA    Sì, signò. Stava qua un momento fa...

VALERIA    E mia madre?

ARGENTINA    Deve stare in cucina o in camera sua. Vostro padre  si sta preparando per andare al Bar, perché c'è solo Nunziatina, la cameriera  del Bar, e vostro padre non si fida a lasciarla  solo a quella mezza scema.

VALERIA (vedendo la bottiglia di liquore sul tavolo con i pasticcini)  Ma  chi c'è stato?

ARGENTINA    È venuta la  Marchesa Olimpia. Ha parlato con  vostra madre. Sempre per la solita storia: quel cane maledetto!

VALERIA   Ma non tieni niente da fare? Vattenne 'a parte 'e fora,. (Argentina prende bottiglie bicchieri e vassoio ed esce), Scusate signor Renato mi ritiro nelle mie stanze!

MUCIONE(accennando a sedersi domanda a Valeria)   E quella non se ne andava più! Permettete che m'assetto? E voi mettetevi qua, vicino a me!

VALERIA    Ma sì, certo. Scusate... Sono così confusa, agitata.

MUCIONE(sedendo , con galanteria)  In negozio mi sono arrivate cose belle assai, certi orologini da donna con il quadrante tutto di brillantini, se non vi offendete vi vorrei omaggiare..

VALERIA (irritata) Omaggiare e che? E a che titolo volete regalarmi questo orologio

MUCIONE per l'ammirazione che sento per voi

VALERIA Grazie assai ma non è il  caso, quando voglio sapere che ora è la domando a mio marito. A me mi basta l'orologio suo! 'O vvulite capì che a me, certi regali , non mi interessano!

MUCIONE e non vi arrabiate! Come volete voi! Ma non li disprezzate i denari...i denari fanno venì a vista 'i cecati!...comunque lassammo sta e venimmo a nui! Io ve  l'ho già detto e ve lo ripeto, al punto in cui state , ce vò sulamente nu specialista del settore.

VALERIA Ma questo che avete  chiamato voi e che verrà fra poco, non è nu mierico.

MUCIONE  È meglio e nu mierico! È un mio carissimo amico...

VALERIA    Ma è un farmacista! Me lo avete detto voi!Che ne sape 'e  certti cose 

MUCIONE Sì, è un farmacista, ma un appassionato studioso, un conoscitore profondo della ...de  chella cosa là...comme se chiama? La pisi... ....

VALERIA la psichiatria! Ma perché, allora, non rivolgerci subito ad uno psichiatra?

MUCIONE Perchè è un uomo fidato, della massima serietà. Io ho cunosco da anni! State tranquilla. Gl'aggio  spiegato il caso dettagliatamente e lui è già al corrente 'e tutto . In seguito al suo parere, ci rivolgeremo ad un medico, uno specialista che lo stesso mio amico, con la sua conoscenza in materia, saprà indicarci. Nel frattempo voi non sareste certo sola... C'è qui il suo papa... La sua mamma... (guardando verso l'interno) ci sono io...

VALERIA   Voii?(si alza e si allontana)

MUCIONE Ma sì, perché no?... (la segue , passionale) Valè io mo te lo devo dire, tu me fai ascì pazzo a me! Tu m'hai fatto scurdà tutte 'e femmine ca tenevo! Io voglio solo a te!   Tu mi vuoi? Possediamoci! Io tengo...nu milione di euri alla posta! (S'inginocchia e cade all'indietro spinto da Valeria).

VALERIA  Ma come vi permettete?... Siete diventato pazzo assieme a mio marito?!

MUCIONE(aggressivo) Ma io ti voglio, ti desidero, ti ho sempre desiderata! Assassina 'e stu core (Fa per abbracciarla).

VALERIA (svincolandosi)  Lasciatemi , E statevi fermo co sti mane! !... Mi desidera!... E vui ve crerite che nu milione di euri bastano per   tradire  a Luciano mio?

MUCIONE Ma «chi» tradiresti tu?... N'ommo che t'ha già abbandunata per correre appresso ai suoi sogni, alle sue fantasie!

VALERIA   A vulite fernì  di darmi del tu!

MUCIONE(sempre più appassionato ma contenuto anche nel tono)Perché?... È così bello darti del tu!... Ma non capisci che tuo marito rifiuta la realtà che lo circonda, si fa i film in cap' e si crede di vivere  in un mondo fantastico dove il suo cane gli parla?... Tu non esisti più! Quello che conta per lui adesso è  chillo ca  glie dice'o cane. Scugnizzo è diventato un altro Luciano  che fa e dice cose che Luciano Rampaldo non avrebbe mai avuto il coraggio di fare o dire.

VALERIA (pensierosa) Allora, dovrei abbandonarlo al suo destino?

MUCIONE Non dico questo. L'hai 'a fa curà bene, in una bella casa di cura... Ma, tu tieni il sacrosanto dovere di ' pensare al tuo avvenire. Sei una donna giovane, attraente, ... e m'hai fatto perdere 'a capa!... (Fa per abbracciarla di nuovo ma Valeria gli sfugge mentre suona il campanello d'ingresso).

VALERIA (ricomponendosi si avvia verso il fondo) Vado io...

(Mucione rimane solo. Dà un'occhiata fuori e poi con misura e senza esagerare si mette un dito nel naso. Nell'udire le voci di Valeria e di Tarquinio che si avvicinano, si ricompone in fretta).

SCENA 11     VALERIA - TARQUINIO – MUCIONE - DOLORES

VALERIA   (rientra precedendo   Tarquinio  Prugnone)   Accomodatevi, trasite..

TARQUINIO Grazie, signora, molto gentile... (Poi vedendo Mucione si salutano affettuosamente)Carissimo, comme stai?...

MUCIONE Innanzitutto ti ringrazio assai ca si venuto. Il tuo parere in questa delicata questione. Ci sta molto a cuore..

TARQUINIO    Per carità... (Poi alludendo a Valeria)La signora sa che non sono medico?... che songo nu  farmacista?... hai chiarito tutto?

MUCIONE Tutto. Statti tranquillo....(portandolo in disparte) Per me quello è pazzo non c'è dubbio, s'ha da rinchiudere dint 'a nu manicomio!

TARQUINIO E nu mumento, nun sputamm sentenze

MUCIONE Ma allora io che t'aggio chiamato a fa?

VALERIA  Allora non fatemi stare in pensiero, voi che ne pensate? Io sono la moglie e voglio sapere tutto...

TARQUINIO Se posso... E senza alcun compenso, naturalmente, questo sia chiaro. Solo per la nostra vecchia amicizia e perché i casi insoliti di turbe mentali mi appassionano sempre.

        

MUCIONE   Per me è pazzo, non c' stanno storie.

VALERIA  (mettendosi le mani tra i capelli)  Oh Madonna d'o Carmine!

TARQUINIO Un momento! Se vvulimm chimà pazzo a uno  solo pecché ha comportamenti   insoliti, allora al mondo, di pazzi da rinchiudere ce ne sarebbero parecchi assai a commincià dai medium, dai rabdomanti, dagli indovini. No...no,  Io l'aggi'a verè, c'aggià parlà, e lo devo esaminare........

DOLORES (entrando da sinistra) Buongiorno. Scusatemi, stavo a parte 'e dinto... mio marito non sta bene. E... si capisce: gioca ai cavalli, pe na vota vince... e perde 'o biglietto! E poi gli vengono i mal 'e capa!... E, intanto al bar oggi c'è sulamente Nunziatina , chella  mieza scema.

MUCIONE(cerimonioso)    Per carità, signora carissima, non è il caso di scusarsi.Vi presento quel mio amico del quale v'aggio tanto parlato...

TARQUINIO (presentandosi)   Tarquinio Prugnone, farmacista... onoratissimo... non sono medico, questo la signora 'o ssape?

DOLORES    Sì... sì... me lo ha detto il signor Renato.

TARQUINIO Lo chiarisco subito perché non voglio fastidi. Una volta è già successo... m' hanno fatto causa...e sto ancora pavanno! (guardando Mucione)

DOLORES Ma sì, il signor Renato ha già detto che potete aiutarci. E noi speriamo tanto in voi. No perchè 'ultima è la più bella di tutte: adesso Luciano va dicendo che il cane gli ha fatto una nuova rivelazione, Eh! pare che  Scugnizzo gli ha detto queste testuali parole: « nel Bar di tuo suocero c'è sta annascunnuto nu bello tesoro ».

MUCIONE(meravigliato ed incredulo) Nu tesoro?... Nel Bar? Ma quale tesoro?...

DOLORES Nun se sape. Un tesoro!... Scugnizzo non sa dire di più. Sente che c'è qualche cosa sotto terra di prezioso, ma non   sape dicere e che se tratta: s'avessa  scavà. Accussi ha ditto!.

MUCIONE Ma cheste so sulo fesserie . Cara signora, qui abbiamo l'amico Prugnone che è disposto a darci una mano. Affidiamoci a lui!

TARQUINIO (Pignolo)    Non come medico, però, sia ben chiaro!

MUCIONE Ma sì, va bene. Abbiamo detto come studioso. Ora, però, se permettono me n'aggio a i! .  (Poi alle donne appartandosi con Tarquinio) permettono un minuto?... (Poi a Tarquinio parlandogli in tono concitato e confidenziale).Adesso mi affido a te. Mi raccomando: il marito di questa dev'essere rinchiuso. Quello è pazzo furioso!E poi hai visto che moglie ca tene..na femmena... e poi...a vulimmo straccià che cambiale????

TARQUINIO (seccato e parlando anche lui concitato a bassa voce) Amico bello, questi ricatti con me non funzionano!  Ti ho già detto che io sono venuto per curiosità di studioso e per farti un piacere. Ma non sono disposto a farti anche da ruffiano. Parlerò col marito, ma se vedo che è una persona normale, io lo dico chiaro e tondo.

MUCIONE(cercando di rabbonirlo)   E va bene... Non è il caso di offendersi. Comunque, tu il marito vedilo. Per me è pazzo. Tu poi fai di coscienza tua... e dopo ti sconto nu poco e cambiale. (Mentre Tarquinio sta per protestare di nuovo risentito, Mucione si avvicina galante a Valeria mentre Doloresva a parlottare con Tarquinio). Cara Valeria, io vado...

DOLORES    Caro Renato,v'accompagno...

MUCIONE Molto gentile, signora Dolores... Non vi incomodate 

(I due scambiandosi delle cerimonie escono di scena per il fondo sulla destra).

SCENA 12        VALERIA – TARQUINIO – FEDERICO

VALERIA (a Tarquinio)    Volete parlargli subito?

TARQUINIO   Signora bella, primma 'o verimmo, prima capimmo!. Sta  in casa?

VALERIA   Penso di si.

TARQUINIO Chiamatelo , allora,  ditegli  che sono... del Comune e sono venuto per un accertamento catastale degli appartamenti di questo quartiere, una cosa di tasse.

VALERIA Come dite voi ... Vedrete.. non sembra affatto un pazzo. Ragiona benissimo.

TARQUINIO (sorridendo)Non vi preoccupate, come si dice...frienn , magnann...   chiamatelo e poi verimm  di che si tratta.

(Valeria esce di scena per la porta a sinistra. Tarquinio resta per un po’ solo. Si aggira per il terrazzo curiosando ma ecco che sul fondo passa Federico. Ha l'aria agitata e un fazzoletto legato intorno alla fronte. Sta per uscire poi vede Tarquinio e si ferma incuriosito. I due si osservano un attimo, poi Tarquinio saluta scambiandolo per il marito di Valeria).

TARQUINIO   Buongiorno!

FEDERICO(un po’ stupito)Buongiorno. Ma scusate, voi chi siete?

TARQUINIO   Del Comune, no?... Sua moglie non ve l'ha   detto?... Facciamo dei rilievi catastali nella zona...

FEDERICO   Rilievi catastali? Ah! Vuie site d'o Catasto? Ho capito: altre tasse! Maledizione, ma che vulite la pelle del contribuente? Ma voi  vi credete  che nui i denari i facimm 'e   notte co a machinetta a stampa

TARQUINIO Il comune tassa sulamente chillo ca producimmo

FEDERICO E noi in Italia producimmo sulamente speranza e rassegnazione! Comunque se volete informazioni più dettagliate e precise sullo stabile, dovreste andare al primo piano, dal generale Mascarpone...

TARQUINIO   Mascarpone?...

FEDERICO Si chiama così. Vedete se questo è un nome da generale!... Comunque è l'amministratore del condominio... Un antipaticone... È la simpatia di mia moglie, ma io non lo posso vedere. Adesso non è per fare pettegolezzi, per carità, ma questo Mascarpone è pure nu jettatore... Perciò andate da lui che vi darà tutte le informazioni che vi servono... E purtateve 'nu cuorno appriesso...

TARQUINIO   Non serve..

FEDERICO  No,no,  chillo 'o cuorno ce vò!

TARQUINIO   Si tratta solo di qualche rilievo per raccogliere alcuni dati... (Alludendo alla benda che copre la fronte di Federico)    ma vi siete fatto male?

FEDERICO   Chi s'è fatto male?

TARQUINIO     No, dico a voi ,vi siete fatto male?

FEDERICO Ah, per la benda? No. Tengo  nu mal 'e capa  da stamattina! Quello è lino fresco... In Africa si mettono i barracani per stare più freschi, i barracani di lana...... in Africa... gli africani... E io mi metto il lino fresco...

TARQUINIO (osservandolo con curiosità, mentre Federico comincia a innervosirsi).   Ma sapete  che vi  credevo diverso?

FEDERICO  Sì?... Ma perché, al Comune si parla di me?

TARQUINIO   No. Ma qui nel quartiere sì.

FEDERICO Beh, ci abitiamo da tanti anni in questo quartiere... Ma accomodatevi! Con la popolazione indigena, coi romani, io ho solo contatti commerciali, perché non ci facciamo di carattere... Infatti i miei amici, conoscenti, sono quasi tutti immigrati napoletani come me...Mia moglie, mia figlia, mio genero invece è straniero, è di Torre del Greco, io non volevo ma mia figlia l'ha voluto pe' forza,    La commessa del bar, chella cretina che tengo al negozio, pure essa è napoletana..Invece la cameriera ce la siamo fatta venire da un paese qua vicino..e a parte questa eccezione, casa mia è come una piccola colonia napoletana... Un'ambasciata napoletana a Roma... Questa terrazza è un'isola... Siamo un'isola. Ma pure voi siete napoletano vedo

TARQUINIO e si, emigrante pure io! Ho pure studiato a Napoli, ma poi la fatica nun ce steva, e mi sono dovuto adattare.

FEDERICO Io tengo pure nu bar, una pasticceria, non la conoscete?  .. Prima si chiamava « La tana del Sorice »

TARQUINIO  Mi dispiace, sono diabetico

FEDERICO E che vi siete perso,  ... specialità dolciarie napoletane. Qua a Roma era famoso... Poi hanno cambiato l'insegna in « Bar Centrale »... un'idea del turzo ... Ma senza il mio consenso.

TARQUINIO Già, il Bar ... (Cambiando discorso)Mi hanno detto di un cane che parla...

FEDERICO  Pare... io, per la verità, non lo potrei giurare...

TARQUINIO (trionfante)   Oh, bravo!... Voi non lo potete giurare!

FEDERICO  No, in coscienza no.

TARQUINIO    Sentirlo parlare è un'impressione?                      

FEDERICO  Credo di sì...

TARQUINIO (meravigliato e compiaciuto) Ma sapete che vi  trovo molto ragionevole?

FEDERICO Mi fa piacere... Ma scusate,  il Comune, precisamente  che va truvanno  'a me?

TARQUINIO Dopo, dopo...Mo  vi voglio fare una confidenza: 'o sapite che na vota , io che amo tanto gli animali, ho avuto l'impressione che un uccellino che tenevo in gabbia, mi parlasse? Una mia suggestione, s'intende, eppure certi vvote me pareva proprio che dicesse delle parole...

FEDERICO   Ma era nu pappavallo?

TARQUINIO No, no... un canarino. Io gli davo la lattuga, il miglio, e avevo proprio

                        l'impressione che, cantando, mi dicesse: (con la voce da canarino)

                        Grazie -grazie assai – Tarquinio, ( a Federico) Io  mi  chiamo  Tarquinio...

FEDERICO (pensoso, guardando Tarquinio con diffidenza) Il canarino v' chiammava pe  nomme?...

TARQUINIO   Già. Strano, non è overo?

FEDERICO   Ma voi, fusseve  amico di mio genero?

TARQUINIO No, nun  me pare... Ma ditemi : ho sentito parlare anche di certe apparizioni... Cose meravigliose, eccezionali che voi dite  di vedere...

FEDERICO (stupito)   Ah, si è saputo?...

TARQUINIO  Pare che siano apparizioni fantastiche...

FEDERICO Pure questo hanno saputo al Comune? Ma allora là sanno tutti i fatti miei?

TARQUINIO (incoraggiandolo a parlare) Allora è overo?...Ma ditemi: che cosa avete visto?

FEDERICO (un po’ incerto)Beh, certo... siamo fra uomini, si può parlare... insomma io questa apparizione la tengo tutte le sere!

TARQUINIO   Un fenomeno ricorrente!

FEDERICO Un fenomeno! Avete detto la parola giusta! Chella femmena è un vero fenomeno, un'apparizione!... C' bella cosa!

TARQUINIO  E voi  la vede tutte le sere?

FEDERICO Tutte! Non me ne perdo una...! E che so scemo? Certi vvolte la vedo così bene che mi pare di poterla toccare con la mano, ma non è possibile:  sta  luntano assai!

TARQUINIO (prendendo appunti su un taccuino) Ecco... l'apparizione si tiene a distanza... questo è importante...

FEDERICO   È importante?... Ma per chi, per il Comune?

TARQUINIO (con un gesto di fastidio) Lasciatemii fare... (poi riprendendo il discorso) E che fa questa donna, che fa?

FEDERICO   E che deve fare? si spoglia. E io la guardo.

TARQUINIO (sempre prendendo appunti)    Ossessioni erotiche...

FEDERICO  Comme?

TARQUINIO No, niente, niente. Dicevo... assessore Cotica... Dite, dite, che m'interessa... si spoglia e poi?

FEDERICO E basta. Che dovrebbe fare di più, la danza del ventre? Si spoglia e se ne va a letto.

TARQUINIO E quest'apparizione non le ha mai rivolto un cenno, una parola?...

FEDERICO No, mai! E poi io sto attento a non farmi vedere, se no scompare subito. Ma vi assicuro che è uno spettacolo che non si ammira neanche a Parigi alle Fólies Bergère... Io sono stato a Parigi, con mia moglie... In occasione dei 25 anni di matrimonio. Io 'a sperdette p'e Parigi e me ne jette alle Fólies Bergère... 'I che femmene! Altra qualità di carne ...

TARQUINIO 'O credo, 'o credo... E questa donna che vi appare non ha mai assunto le sembianze che so,  di un treno... un vagone ferroviario?...voi avete avuto un incidente ferroviario, se non sbaglio

FEDERICO (sconcertato) No, quando mai... E poi io che facevo? Stevo a guardare nu vagone ferroviario che si spoglia?... (Avviandosi, scocciato ) Beh, adesso chiedo permesso...

TARQUINIO (cercando di trattenerlo per la giacca)Ancora un momento, per favore!...

FEDERICO  Lassa, lassa 'a giacca!

TARQUINIO    Un momento solo!... E questo cane che parla...

FEDERICO(innervosito)    Pare ca parla..

TARQUINIO Già. Questo cane, dicevo, non le è mai apparso sotto le sembianze di una lasciva donna nuda che  vulesse  adescarvi?...

FEDERICO (al limite del nervosismo) 'O cane vuole adescare a me?

TARQUINIO Appunto. Non vi meravigliate , è già successo. Forse voi   lo vedete sotto l'aspetto di una languida fanciulla discinta che vi si offre in atteggiamenti equivoci, lussuriosi...

FEDERICO(scattando)Sentite, ma vui vi sentite buono?... La donna con le sembianze di treno!,.. Poi diventa nu  cane lascivo che mi vuole adescare!... Ma come vi vengono in mente queste porcherie?!... Cose 'e llato monno! Uno fa una confidenza in buona fede e questo viene a t'a'nguaia'! Era così bella quella apparizione e questo m'ha fatto passà 'a voglia! Vizioso, disgraziato che non sei altro! ... 'I che fetiente che stanno 'ncoppa 'o Comune! (esce di scena per il fondo a destra sempre borbottando agitato)Chiamma nu mierico e fatte curà.

TARQUINIO (commenta soddisfatto l'uscita di Federico prendendo degli appunti sul suo taccuino). Benissimo! Molto bene...

SCENA 13        VALERIA – TARQUINIO  - LUCIANO

(Valeria entra da sinistra seguita da Luciano).

TARQUINIO (appena la vede le va incontro soddisfatto dopo aver rapidamente salutato Luciano che non ha capito essere il vero soggetto da esaminare).Buongiorno... Purtroppo, cara signora, non c'è niente da fare: ho parlato con vostro marito e mi sono reso conto che indubbiamente è affetto da manie ossessive... Un caso curabilissimo, intendiamoci, infatti anche Freud...

VALERIA (seccata e sconcertata). Ma che state dicendo?... Con chi avete parlato ?..

TARQUINIO    Con vostro marito, signora...

LUCIANO    Guardate  che il marito della signora songo io.

TARQUINIO  Voi?... Ma allora quel signore con il fazzoletto legato alla fronte?

VALERIA    Ma quello è mio padre! 

LUCIANO (a Tarquinio, ridendo ) Ve siete creduto  che ero io?

TARQUINIO  Pareva proprio una persona anormale...

LUCIANO E invece l'anormale di questa casa sono io. (A Valerio). Ma, insomma: stu  signore chi è? M'hai detto che è un tale del Comune... che è venuto per certi rilievi...

         (poi a Tarquinio) si può sapere voi chi siete, nu mierico?

TARQUINIO (presentandosi imbarazzato)Tarquinio Prugnone, farmacista... Non sono medico.

LUCIANO Ma allora voi non siete del Comune?... (A Valeria) Ma tu che mi hai raccontato?... Aggio  capito: chesta è certamente una trovata del nostro amico Mucione , non è overo?

TARQUINIO   Effettivamente sono un suo vecchio conoscente...

LUCIANO E l'ha mandato da me per vedere si so  pazzo oppure no? È overo?... Ma in quale veste? Voi stesso avete detto ca nun site nu  mierico...

TARQUINIO  No, No... Sono farmacista... però studioso di certi problemi della  mente umana, la psiche...

VALERIA Cerca di capire. Lui di queste cose ne capisce. Ti può dare un consiglio... Mi preoccupo perché io l'agga sapè  si tu si malato o...

LUCIANO Certo, io so' stato male, molto male! Ma in passato. Oggi però io sto bene, dottò, io tengo una salute di ferro. Chisto non è esaurimento mentale ma abbattimento morale. Pecchè ogni giorno ca passa mi rendo conto delle falsità e delle ipocrisie c'avimmo suppurtà e io invice me voglio sentì libero, felice. E solo accussì me sento degno 'e  fa l'ommo. E mo che dite dotto, songo pazzo?

TARQUINIO  A verità? Nun me pare. (prende appunti).

LUCIANO   Malato?

TARQUINIO Forse...

LUCIANO   E... potrò guarire?

TARQUINIO Probabilmente si. Secondo il mio parere, tutto ciò che vi sta succedendo in questi anni è la conseguenza del trauma subito in seguito all'incidente ferroviario del quale voi  rimaneste vittima. È probabile che il ripetersi di una nuova emozione violenta produrrebbe senz'altro in voi un cambiamento.

VALERIA    E che genere di cambiamento?

TARQUINIO    Beh, adesso non saprei di preciso. Forse 'o cane non ve parlerebbe più. Oppure  'o cane  non riuscirebbe più a farsi capire da voi . Però voi sareste guarito.

LUCIANO   Sentite: volete vedere Scugnizzo?  Ve lo  porto qua. Può essere che se  voi lo sentirete parlare, vi convincerete che io sto dicendo 'a verità e tutto s'aggiusta!

TARQUINIO No, meglio di no. Ci manca solo che capisco chello che dice 'o cane accussì  me vene nu trauma pure a me   e allora... Lasciate  stare. (Poi a Valeria) Cara signora, io non so che dirvi .. Ho bisogno di riflettere. Però per me, una cosa è certa: vostro marito nun è pazzo. E adesso tolgo il disturbo... State comoda, conosco la strada. (Voi a Luciano) Arrivedervi .. Però, se permettete vi catalogherò fra le mie esperienze più interessanti... (Poi di nuovo a Valeria)In quanto a vostro padre, sentite a me, fatelo - visitare da un medico. Il suo stato mentale non mi ha convinto... Di nuovo... (Esce per il fondo a sinistra).

VALERIA Mi dispiace... Ma Mocione   ha tanto insistito e anche mia madre. Sono preoccupati per te e allora... Non hanno tutti i torti. Questo cane parla solo con te.

LUCIANO Nun è overo. Scugnizzo parla con tutti, solo che non tutti sono in grado di capirlo. Bisogna credere nelle cose. Io ci credo che parla e lo capisco.

VALERIA   Non gli parli mai di me?       

LUCIANO   Sempre.

VALERIA    E lui che ti dice?

LUCIANO Che ti vorrebbe parlare, ma tu non lo vuoi capire, lo eviti.

 SCENA 14       NUNZIATINA - VALERIA – DOLORES – FEDERICO -LUCIANO

           

(Internamente si sentirà squillare il campanello d'ingresso e quindi picchiare insistentemente alla porta mentre la voce di  Nunziatina, la  commessa del negozio chiama concitata ).

NUNZIATINA (dall'interno) Cavaliere?... Aprite!... È cosa urgente!      

VALERIA    Ci vado io...

(Esce di scena mentre internamente si continua a sentire squillare il campanello d'ingresso insistentemente. Quindi si sentirà la voce concitata di Nunziatina  che parlotta con Valeria e poi i due entrano in scena. Nunziatina è agitata ed è euforica).

NUNZIATINA Il Cavaliere?...A ddo sta  'o cavaliere?... Gli 'aggia 'a parlà!

LUCIANO    Ma è successo qualche cosa al bar?                            

NUNZIATINA Nu miracolo!ecco che cos'è successo, ... Nu miracolo!... (poi a Valeria) chiamate il cavaliere, facite ambresso , non c'è sta tiempo ‘a perdere!

LUCIANO (a Valeria)    O vuò chiamà o, no?...

VALERIA (avviandosi verso l'interno dell'appartamento) Vado, vado... (ed esce di scena).                                                   

NUNZIATINA Signor Luciano, fateme assettà! L'emozione è stata troppo forte!...

LUCIANO    Insomma si può sapere che è stato?

NUNZIATINA   Una cosa straordinaria!   Figuratevi ca mentre stevo d'into 'o bar...

VALERIA (rientra in fretta seguita da Federico e Dolores) Ecco papà...

NUNZIATINA(alzandosi ed andando incontro a Federico dicendo con tono euforico)    Cavaliere, siete ricco! ... Siete diventato milionario , na furtuna, signora Dolores!... na furtuna!...

FEDERICO Parla con calma e spiegati chiaramente. (Poi agli altri). O dich'io ca chesta è una mezza cretina. Anzi no, tutta cretina!(Poi a Nunziatina).Allora?

NUNZIATINA (si accomoda)  Ecco qua : stevo faticanno a 'o bar   quando arrivano due operai dell'azienda dell'acqua e dicono che devono controllare le tubature che passano nella cantina, perché c'è sta una perdita.   Scennono in quei corridoi  che stanno sotto 'o bar, sapete chelle catacombole?... Io li sento martellare sempre più forte, sempre più forte... e 'nduchete e 'ndanchete, e 'nduchete e 'ndanchete... (battendo il pugno sul tavolo).

FEDERICO  Statte ferma  ca se sfonn'o tavulino!

NUNZIATINA '(più silenziosa)nduchete e 'ndanchete, insomma, pe nun ve fa na capa 'e chiacchiere,  me faccio anema e curaggio  è scendo abbascio miezo 'e catacombole Quando ecco che dal pavimento, all'improvviso, cavaliè, cavaliè non me lo dimenticherò mai, esce fora na funtana a schizzo, n’uoglio niro niro  che comm a niente allaga tutte 'e catacombole.

FEDERICO e dalle 'che catacombole|

NUNZIATINA  Cavaliè, era petrolio!

DOLORES    Ma sei sicura?

NUNZIATINA  Eh! Avess 'a perdere 'a vista 'e l'uocchi! Era petrolio! (Va verso Dolores e Federico) Ma non vedete che tengo  ancora tutte 'e mmane zozzose , il grembiule  tutto macchiato... sentite sta puzza?    è petrolio! (Fa annusare a Federico le mani ed un lembo del camice). ‘O sentite ? Sentite...

FEDERICO  Io sento sulo 'na puzza...

NUNZIATINA E quella è la melma! Il petrolio è asciuto  dal sottosuolo e là   a dda essere pieno di scheletri, di cadaveri di antichi romani. Gli operai hanno detto che ci dev'essere una falda petroliera proprio sotto 'o bar, un giacimento vastissimo, una ricchezza!

DOLORES    Ma ora al bar chi ci è rimasto?

NUNZIATINA  I pompieri!

FEDERICO   Hai chiamato pure i pompieri?

NUNZIATINA E c'aveva 'a fa? Che avevo ‘ fa puverella!  Li ho dovuti chiamare perché si era allagato tutto quanto . Adesso stanno sgomberando, hanno messo tutto in mezzo ‘a via: caffè, caramelle, cioccolattini, sfugliatelle e babbà...

FEDERICO  Ma comme,  la merce in mezzo alla strada? Quella si deteriora...

NUNZIATINA  E che ve ne importa a vui ? Adesso siete miliardario!... E non vi dico la folla che s'è fatta davanti a ‘a bar!. Tutti vi invidiano! Cavaliè ! tenete ‘a mmira ‘guollo! Pigliate stu cuorno!Siete ricco!

LUCIANO Avete sentito? Scugnizzo aveva ragione. Il tesoro sotto al bar ce steva. Ditemi ancora che sono pazzo, adesso!

DOLORES Ma come è possibile? Il petrolio a Roma? Ma quando mai è successo?

NUNZIATINA(disperandosi)Ma perché non mi volete credere? Venite a vedere voi stessi. È petrolio vi dico. L'hanno detto anche i pompieri.

FEDERICO   I pompieri l'hanno confermato?

NUNZIATINA Appena hanno visto 'a fontana a schizzo! L'hanno osservata e il Comandante... Marò e quanto era bello... Alto, la barba bionda, 'e capille biondi, il volto emaciato...

FEDERICO   Ma chi era Gesù Cristo?

NUNZIATINA Ma no, il Comandante, uno milanese, coi baffi, ha detto subito:  « Ma questo è petrolio, ovvìa! ».

FEDERICO Ha detto « ovvìa? » ma allora non è milanese, è toscano! L'aggio ditto io

            ca chesta  è tutta  scema!

NUNZIATINAVa buò, non sarà di Milano, comunque è un tipo del Nord, e quelli il petrolio lo conoscono.Quelli mangiano pane e petrolio tutti i giorni! Venite a vedere voi stesso!

FEDERICO(emozionato) Sta scema tene ragione Ogni minuto che passa ... È una fortuna che se ne va!

NUNZIATINA Si capisce. Ogni minuto che passa sono euri ca perdite.

FEDERICO È overo!... E invece io sto a perdere il mio tempo qua con te! Cretina! Stai   a parlare da dieci minuti e mi avrai fatto perdere un centinaio di milioni di euri !...  ..Jammo bella! . Muoviamoci!

VALERIA    Papà, calmati, non ti agitare.

LUCIANO    Al negozio ci andiamo noi...

FEDERICO(scattando)Eh, no, caro mio!... Adesso ti farebbe comodo andare al bar. Adesso che hanno trovato il petrolio!  Adesso non è più un carcere, è overo?

LUCIANO Che c'entra? È per andare a vedere che sta succedendo...

FEDERICO E quello che sta succedendo è cosa che riguarda solo il fondatore della « Tana del Sorice »! È chiaro? Jammo,   M'aggia fa 'na panza tanta  e petrolio 'a faccia toja!   (Esce di scena seguito dagli altri con i quali seguita a discutere animatamente).

TERZO ATTO

  SCENA 15   FEDERICO - L'IDRAULICO - ASSUNTINA                                                                                                                                      .

La stessa scena degli atti precedenti. È trascorsa una notte. È mattino. Al levarsi del sipario, sono in scena Federico e l'idraulico accompagnato dalla figlia. Quest'ultimo è all'interno dello stanzino che da sul terrazzo, occupato a dare numerose martellate mentre Federico impaziente lo sta a guardare.

La stessa scena degli atti precedenti. È trascorsa una notte. È mattino. Al levarsi del sipario, sono in scena Federico e l'idraulico. Quest'ultimo è all'interno dello stanzino che da sul terrazzo, occupato a dare numerose martellate mentre Federico impaziente lo sta a guardare.

FEDERICO E allora? Hai finito?

ASSUNTINA Papà, e rispondi? Hai finito, sì o no?

IDRAULICO (dall'interno) Un momento... ci manca poco... (riprende a martellare).

FEDERICO Ma che state facendo?...!

ASSUNTINA Qua se ne cade il terrazzo! Fai piano

IDRAULICO(sempre dal di dentro) Ho finito... ho finito... (poi venendo fuori) Lo devo           riparare  il guasto, sì o no?... E allora lasciatemi fare!... Mo devo controllare lo   scarico esterno...

ABBAIO RABBIOSO

 (fa per avviarsi verso la cuccia del cane che sarà addossata al muro da una parte del terrazzo, ma, appena gli si avvicina, si sentirà il rabbioso ringhiare ed abbaiare del cane che si immagina sia nella cuccia).

FEDERICO   Ma no, lascialo stare, che lo scarico sta proprio sotto la cuccia del cane.

IDRAULICOMa io devo controllare lo stesso...

ASSUNTINA            è meglio che non controlli se no rompi qualche altra cosa!

FEDERICO   Certo che sentirsi stimato dalla propria figlia è proprio una bella soddisfazione

IDRAULICO è  tale e quale  alla madre,   me la manda dietro dietro  perché non si fida  di

                         me,                            

ASSUNTINA  mammà dice che se da piccolo studiavi adesso eri un avvocato,  guadagnavi un              sacco di soldi, lei faceva la signora e tu potevi pure girare da solo.

IDRAULICO  mo avete capito come sono combinato?…..

FEDERICO    ma quanti anni tiene, chesta, a me pare n’appuntato dei carabinieri, chesta  da                 grande  diventerà comme minimo Colonnello

ASSUNTINA  grazie assai, ma da grande io non lavorerò!, mi troverò un   avvocato…                           …. me  lo sposo e farò la signora con la cameriera, il maggiordomo e pure il                          giardiniere!

FEDERICO   No, no, …. M’ aggio sbagliato!  chesta diventerà Generale di tutte le forze                      armate

IDRAULICO ( si fa una risata) Don Federico, il guasto è riparato ora però  devo                                  sistemare lo scarico

 FEDERICO   E adesso non è possibile. Quel pazzo di mio genero ha chiuso   il cane là                          dentro.

IDRAULICO   Ma perché lo ha  chiuso, morde?

FEDERICO   No, non morde  ma c'è pericolo che mordiamo noi a lui. Che gli stacchiamo la                  testa con nu             muorzo sulo!... Disgraziato, maligno che non è altro! Sta                            malato!Ma va truvanno aieri ssera  che porcheria si è        mangiato e sta                        male! Tene 'a sciorta., ( l’idraulico non capisce) Va …scacazzando pertutta                     casa!.   Una     puzza   dappertutto!... Mio genero dice che hanno cercato                                    d'avvelenarlo e           allora, prima di uscire, l'ha chiuso là dentro                         perché deve              stare     al sicuro.

ABBAIO FLEBILE

            (Si avvicina alla cuccia e si sentirà il cane guaire flebilmente)

IDRAULICO             Hanno tentato di avvelenare il cane? E chi è stato?

FEDERICO   E che ne saccio io?... E poi, s'a dda verè  se è overo... Mio genero ultimamente                dà i numeri...

ASSUNTINA  Chi ha dato da mangiare al cane ieri sera

FEDERICO   E che ne saccio ,io non sono stato io….  Appuntà io sono innocente!

ASSUNTINA            adesso sentiamo che dice il cane ….se muore vi denuncio a tutti quanti ( cosi dicendo entra nella cuccia)

FEDERICO(ironico) anche tua figlia parla con i cani?

IDRAULICO Maquando mai, ama gli animali e si preoccupa che li trattano bene. Sentite…                  come facciamo, io devo controllare lo scarico... (Mostra a Federico un pezzo                di tubo rotto) Guardate qua... È tutto fradicio... Si capisce che ieri sera qui s'è                      allagato tutto. Non m'è riuscito di venire prima perché avevo da fare delle                 riparazioni al primo piano ... dal generale Mascarpone...   Sta rinnovando tutto                 l'impianto dei bagni e del riscaldamento.   Sembrano le terme di Diocleziano!

FEDERICO   Sa quanto è bello Mascarpone dinto 'e terme 'e Diocleziano... Chillu miezu                       nano!

IDRAULICOAh! Una spesa grossa! Ma il generale appena ha saputo che a casa vostra c'era                  bisogno ha detto subito: « Non per quello antipatico del marito, ma se alla FEDERICO         (seccato) Così ha detto quella faccia di gufo malato? Ma io gli faccio causa per               diffamazione a questo jettatore che teniamo nel palazzo... Un fatto è certo: ogni                   volta che l'incontro, passo nu guaio... E ieri sera l'aggio incontrato proprio                        mentre stavo andando al bar...

IDRAULICO Dopo il fatto del petrolio? (ridendo)s'è saputo per tutto il quartiere!

FEDERICO   Ma che petrolio! Quando mai c'è stato il petrolio a Roma!

IDRAULICO E infatti! C'erano certi compagni miei del Comune e m'hanno raccontato che                   erano andati a controllare  certe perdite d'acqua nel sottoscala. Hanno                              martellato e hanno sfondato il pavimento. Là hanno trovato un pozzo nero e,                vicino, il grande serbatoio di quella pompa di benzina.

FEDERICO   E che bell'amici che tieni! Non se ne sono accorti e hanno sfondato il serbatoio              della benzina. La benzina s'è ammiscata alla melma del pozzo ed è venuta fuori               quella porcheria nera che se so creduti  ca era petrolio,  . Comunque                              s'è allagato tutto il bar, sono scoppiate le tubature dell'acqua e, poco dopo c'è                      stata una perdita anche qua sopra che pareva la  Fontana di Trevi.

IDRAULICO Sono quegli scoppi di tubature che succedono per simpatia!

FEDERICO   Scoppiano i tubi perché io sono simpatico?...

IDRAULICO Ma no. Si dice così « per simpatia ». Scoppiano le tubature di sotto e                               scoppiano anche qua sopra. Comunque bisognerà cambiare tutto il pezzo... Vi                       verrà una  spesa su  100– 150.00 euro...perchè siete voi!

ASSUNTINA  (tornando in scena)il cane sta poco bene ma si guarirà, per quanto riguarda la                spesa del guasto  ….papà si è tenuto stretto forse ci vorranno 200 euro …

FEDERICO   Hai capito che bella sorpresa!...sape fà pure l’idraulico ….ma te lo porti semp

                        appresso il ragioniere ?

IDRAULICO ( ridendo)Noi andiamo giù dal generale Mascarpone a lavorare...Ci devo                       passare la notte.

ASSUNTINA             Mammà  lo sa?

IDRAULICO   Già glielo detto , ci sta  da fare un sacco di lavoro e stanotte ne approfittiamo FEDERICO     Stanotte? In piena estate, col caldo che fa, il generale si mette a provare le                       caldaie del riscaldamento?

IDRAULICOAltrimenti non possiamo terminare i lavori... Ma che fa? Se avete caldo vi                        alzate e venite qua fuori in terrazza a prendere un poco d' aria...

 FEDERICO   Va vattenne va, e dì al generale che questi lavori me li faccio rimborsare dal                     condominio e quindi pure da lui e  che se solamente ci prova ad                                       accendere i riscaldamenti, scendo abbascio  e lo butto nella  caldaia. È chiaro?                 (Spinge   l'idraulico che si avvia con la borsa dei  ferri). Va, va! E domani                       mattina  presto ti aspetto col tubo nuovo!

ASSUNTINA            (Minacciosa) Ricordatevi che domani torno pure io, se il cane muore mettetevi                l’avvocato perché il vostro alibi non funziona.

FEDERICO     Agli ordini Generale! E questa è la rivolta delle femmine, ato che                                    femminismo, Non bastava mia moglie! Ma tu vedi il Padreterno che pazienza                 ca ce vò!

  SCENA 16             DOLORES  –  FEDERICO 

 .

FEDERICO (L'idraulico esce con Assuntina mentre internamente si sentirà chiudere la                    porta d'ingresso e quindi le voci di Luciano e di Oscar Saliscendi).

                        n la borsa dei ferri). Va, va! E domani mattina presto ti aspetto col tubo                          nuovo! 

                        (L'idraulico esce mentre internamente si sentirà chiudere la porta                                   d'ingresso. Entra Dolores nervosa, e Federico le si rivolge)

FEDERICO   Buongiorno

DOLORES     (sedendo risponde sgarbata) Buongiorno, buongiorno.

FEDERICO   Il caffè te l'è pigliato?

DOLORES     l'ho preso, l'ho preso, l'ho fatto fresco poco fa

FEDERICO   e nun ce sta na tazza pure pe me? Quello c'ha fatto Argentina pareva veleno

DOLORES     Senti, con i nervi ca tengo stammatina , non me la sento proprio di farti da                       cameriera, Vuoi il caffè? E vattello a piglià tu, che si ciunco?

FEDERICO Ma perchè sei sempre così gentile?

DOLORES (con rabbia) perchè me so scucciata di sopportare le pazzie di mio genero, mia                    figlia che lo giustifica, mio marito che gioca a fare il filosofo, e stu cane che                 me sta rovinando l'esistenza!

FEDERICO ( la guarda con sufficienza) Perchè tu invece Sei sempre la prima della classe?                   Non sbagli mai tu!

DOLORES  Io? Io faccio quello che fa tanta gente, presto denari, con la differenza che                                     l'interesse che chiedo io è ragionevole, un piccolo disturbo per il rischio ca                       corro. Ho  fatto bene a tanta gente, io! Tu invece ti sei giocato una fortuna                      ai cavalli!

FEDERICO Ma i debiti li ho pagati tutti quanti!

DOLORES E co quali soldi li hai pagati! Io ho fatto il padre di famiglia, quello che non hai                   mai      saputo fare tu!

FEDERICO E questo sai fare tu, rimproverarmi e basta! Che tristezza! Mesi, anni, giornare                   sane, sempre acon le facce storte, senza più scambiarci una parola gentile, un     pensiero....Ma ti          ricordi quando facevamo all'ammore? Ogni volta che tu arrivavi          a un appuntamento,    sorridente...

DOLORES Tu tieni 'a capa fresca, ma a tua figlia non ci pensi? A Luciano che non vuole più     andare a faticare non ci pensi?

FEDERICO E va bene, se proprio non gli piace il lavoro che fa, se ne cercherà un altro, il           denaro non è tutto!Non serve! L'importante è  che vanno d'accordo loro.

DOLORES (decisa) E a me me servono! Senza denari non si cantano messe! E se vuoi il            caffè    vattello a piglià in cucina... (esce nervosa di scena)

  SCENA 17    SALISCENDI – FEDERICO - LUCIANO                                                                                                                                      

(Dall' interno si sentono  le voci di Luciano e di Oscar Saliscendi, vestito con cappello, impermeabile ed occhiali scuri, che si toglie guardandosi intorno).

LUCIANO (introducendo Saliscendi)Venite, Saliscendi... Accomodatevi...

SALISCENDI (entrando e venendo avanti) Grazie, molto gentile.

LUCIANO (vedendo Federico)Buongiorno... (poi presentando)Mio suocero... Il signor Saliscendi.

FEDERICO   Federico Sorice, tengo una pasticceria bar proprio cca sotto

SALISCENDI (presentandosi)    Oscar Saliscendi... Investigatore...

FEDERICO   Un poliziotto?

SALISCENDI Non proprio. Sono un ex. Ma ero nelle forze dell'ordine.

FEDERICO  Ho capito. Ex carabiniere.

SALISCENDI No, guardia notturna. Ma non solo a Roma, anche al nord, a Milano...

FEDERICO Ah! Io a Milano ci ho fatto il militare,  Lo volete un cavallo? Tengo un cavallo vincente sulla terza corsa...

LUCIANO Per favore, dobbiamo lavorare! (Aprendo  la porta dello stanzino). Ecco, guardate, il cane, per proteggerlo, l'ho dovuto rinchiudere qui dentro. (Si sentirà l'abbaiare del cane)

ABBAIO CANE

SALISCENDI  Vedo, vedo... Ma la bestia è sofferente?

LUCIANO Ha avuto delle convulsioni che sembrava un indemoniato. La bava verde alla bocca, difficoltà di parola...

SALISCENDI    Comme di parola? (meravigliato)

LUCIANO    Sì, di ...espressione, disturbi intestinali...

FEDERICO Non ne parliamo. Da stanotte ha impuzzolentito tutta la casa. Un colera! Gli si dovrebbe mettere un tappo...

LUCIANO   Comme?

FEDERICO   'Nu tappo, addereto. Qua non si respira più! A me m'avota 'o stommaco!(Esce).

LUCIANO (gridando)Ma mettetevelo voi il tappo! Che famiglia!  (Poi a Saliscendi) Povero Scugnizzo, si capisce che è stato male: hanno cercato d'avvelenarlo. Ma venite, prego, sedetevi. Io vi ho portato qua perché è qui in casa che si deve svolgere principalmente la vostra sorveglianza... (Mostrandogli delle foto che ha tratto dalla tasca)Queste son le foto delle persone che dovete tenere d'occhio... Questa è Argentina.

SALISCENDI È straniera?

LUCIANO per mio suocero si! , ma è il nome della cameriera. Sarebbe l'assassina, o meglio, quella che ha tentato di assassinare il cane. È una persona da tenere d'occhio   perché è capace di tutto.

SALISCENDI Ma come fate ad essere sicuro che è  stata cameriera ad avvelenare il cane?

LUCIANO E chi può essere stato? Sulo essa,  ne sono sicuro! L'ha minacciato non saccio quante volte : e poi è essa  che dà da mangiare a Scugnizzo! Vi dirò che c'è un altro elemento sospetto che vi consiglio di sorvegliare attentamente: È un certo Mucione. Chesta è la fotografia... (Gliela mostra) é amico di casa e spesso si aggira per l'appartamento. Finge simpatia per me e per quella povera bestia, ma sarebbe capacissimo di mettermi le corna!

SALISCENDI Col cane?

LUCIANO    Ma come, col cane? Con mia moglie!

SALISCENDI Capisco... (Prendendo appunti)E i sospetti si limitano solo all'ambito familiare?

LUCIANO Niente affatto! Qua c'è da sorvegliare tutto il quartiere! Tutti hanno motivi di risentimento con questo cane! Inoltre voi, in agenzia mi avete detto che siete dotato di mezzi modernissimi, no? E allora avrete dei microfoni, delle cineprese tascabili...

SALISCENDI Certamente. Giradischi, musicassette, accendini. Teniamo dei veri gioiellini fabbricati in Giappone...

LUCIANO ( conduce Saliscendi dietro la cuccia del cane ) E allora bisognerà nasconderli   un po' dappertutto qua in terrazza, dietro la cuccia di Scugnizzo ( vanno sul retro).

  SCENA 18             SALISCENDI –VALERIA– LUCIANO – MUCIONE –                                      FEDERICO  - DOLORES                                                                                                                                        

(Entra Valeria insieme a Mucione   infastidita)

MUCIONE Signora Valeria vi ho portato a far vedere quell'orlogino tempestato di brillanti è bellillo assai, guardate...

VALERIA Ma come ve lo devo dire : Certi regali a me non mi interessano, avete capito si o no?

LUCIANO ( rientrando con Saliscendi)e poi capirete, qua chi entra, chi esce, Bisognerà mettere  spie e microfoni ... nei posti dove si cospira,  ... Stare attenti a quello che si mangia, fare analizzare i cibi. L'investigatore siete voi, che mi consigliate di fare?

VALERIA (intervenendo indignata)Ma domandalo a me! A tua moglie!  Domandalo a me se sono disposta a vivere in quest'inferno! Controllata, schedata, spiata!   Questa è casa mia! O vuò capì o no?

LUCIANO Ma 'o vuò  capì tu  che dobbiamo agire con furberia? Ca stammo in pericolo!

VALERIA Tu sei in pericolo, tu! Perché il cervello non t'aiuta più e finiranno con il rinchiuderti in manicomio!

LUCIANO   Non gridare che si sveglia Scugnizzo!

VALERIA (esasperata)    Ma che me ne  importa a me!

MUCIONE Calmatevi signora Valeria, nun facite accussì ca me piglio collera

DOLORES (entrando con Federico poiché ha sentito gridare)Ma che succede?

MUCIONE  Succede che adesso non sarete più padroni neanche di andare al gabinetto perché dovunque sarete spiati, fotografati, controllati da questo signore assunto per proteggere il cane dagli attentati!

LUCIANO In questa casa si trama contro quella povera bestia ed io ho il dovere di difenderlo!

DOLORES (a Federico)Hai sentito?... E tu non dici niente, non parli? Anche il questurino in casa ci mancava!

SALISCENDI Vi prego, signora, io non sono questurino e non sono disposto a lasciarmi offendere.

VALERIA (sgarbata)    E allora vedete di andarvene.

LUCIANO Niente affatto, voi dovete restare! Sedete! Io vi pago per vigilare sull'incolumità di Scugnizzo e lo farete. Perché non è solo qui in casa che si complotta contro questo cane, ma anche fuori, nel quartiere. Scugnizzo ha sentito discorsi sospetti e me li ha riferiti, parola per parola.

SALISCENDI (colpito dalla frase crede di non aver ben compreso)Gliel'ha riferito?... Ma, scusate, questo Scugnizzo, non è il cane del quale stiamo parlando?

LUCIANO   Certo...

SALISCENDI E come fa ad averle riferito di queste voci che ha sentito, se è nu cane?

MUCIONE  ( con ironia)   Perché è un cane che parla, non ve l'aveva detto?

SALISCENDI (sorridendo incredulo) Ma come, parla?... Un cane che parla?

LUCIANO    Certamente.

DOLORES (ironica a Saliscendi) Dite  la verità: questa non ve l'aspettavate.

FEDERICO Uh! Gesù,  non vi è mai capitato di sorvegliare un cane che parla?

SALISCENDI Ma scusate, voi  state dicendo  ca tenite nu cane che arape 'a vocca, ma, invece d'abbaiare, parla. È giusto?

LUCIANO   Proprio così.                                                          

SALISCENDI   Parla italiano?...

MUCIONE   Italiano!

FEDERICO  È di Mondragone...sarebbe targato Caserta se tenesse na machina!

SALISCENDI (riflettendo perplesso)A me stu fatto nun me pare chiaro... qua ci troviamo di fronte all'intervento di qualche forza superiore. Di qualche forza comandata dall'Aldilà... (Come a prendere congedo)

MUCIONE (ironico) Beh, se si tratta di forze soprannaturali, io al posto vostro ci penserei due volte ...  

LUCIANO    Ma che fate, ve ne andate?

SALISCENDI Signore bello, quando voi oggi siete venuto nel mio ufficio  non avete minimamente fatto riferimento a 'o  cane ca parla!

LUCIANO   Ma che cosa cambia se il cane parla?

SALISCENDI Cambia moltissimo, invece. Cambia tutto. Vedete... Io non voglio mettere in dubbio le vostre  parole...Voi mi dite  che il vostro cane parla...  .A me me pare 'na fesseria . Tuttavia anche ammesso il   miracolo, la faccenda cambia totalmente aspetto.

LUCIANO    Ma perché?

SALISCENDI   Come «perché»?!...

DOLORES    Tene 'a capa tosta!

MUCIONE ( si rivolge sottovoce a Dolores  )Non ci sono alternative, già ve l'ho detto , sa dda ricoverà, e facimmo ambresso !

SALISCENDI Ma come si può fare la guardia ad un miracolo? !...

FEDERICO Certo Ve lo immaginate voi  un investigatore che indaga sulla Madonna di Lourdes, oppure sul miracolo del sangue di San Gennaro?...

MUCIONE ( prendendolo in giro) Che volete fare, sono eventi soprannaturali che sfuggono al controllo di noi poveri mortali.

LUCIANO   Ma qua si tratta di un cane...

VALERIA ...Che parla secondo mio marito!!

SALISCENDI Io, giusto un anno fa, ho avuto la grazia di mia moglie che m'è guarita da una broncopolmonite fulminante... Egregio amico, 'o Signore s' 'a steva chiammanno. Io stesso so stato ricoverato tre mesi all'ospedale perché un autobus m'aveva investito... Doppia frattura della gamba destra con versamento di liquido al ginocchio... Sentite?... Se lo agito, pare 'na butteglia 'e champagne... freccechéa...

FEDERICO  Si sente!

MUCIONE Certo che questo è un danno anche per il vostro lavoro, quando fate  'e pedinamente, vi  senteno arriva luntano 'a 'nu chilometro...

SALISCENDI  Sentite a me, la Vigilante è un'agenzia modesta... Llà simmo io, mio suocero reduce da un infarto, e mio figlio disoccupato... E che fa questa agenzia?... Si va a mettere in urto con potenze ultraterrene che potrebbero essere benigne sì, ma anche maligne!... 'Ccà 'o Cielo 'o sape e 'a Madonna 'o vede!... No, no... ... Noi non ci stiamo. A chi vulite 'nguaià?

FEDERICO Certo  stu povero maronna tene ragione!

LUCIANO    Ma aspettate un momento..

MUCIONE Ma che deve aspettare, vi sembra giusto inguaiare stu povero scorteco!

SALISCENDI Ma come vi permettete!... Ho già spiegato che devo rinunciare all'incarico. Io, naturalmente restituisco l'anticipo che mi è stato dato...  (Trae una busta dalla tasca e la depone sul tavolo)Trattengo solo il denaro per le ore perdute... (Esegue) (Avviandosi) Comodi, comodi, conosco la strada. Modestamente ho un cervello fotografico... Pè ddò s'esce?

LUCIANO    'A llà, 'a llà! (Indicando l'uscita sgarbato).

SALISCENDI   Io vi ossequio... Mi dispiace p' 'o Scugnizzo, ma io voglio sta quieto... Scusate, ma proprio nun è cosa! Buongiorno a tutti. (Esce di scena e poco dopo si sentirà chiudere la porta di ingresso).

DOLORES Ma che gusto c'è, dico io, a farsi trattare comme a nu  pazzo?

LUCIANO Non fa niente. Domani farò una denuncia al Commissariato. Scugnizzo deve essere protetto.

DOLORES Bravo! E io pure vado 'o Commissariato!  C'hanno 'a proteggere da un irresponsabile che ha perduto completamente l'uso della ragione.

MUCIONE  Donna Dolores ,  se non vi  bastano i carabinieri, io conosco certi infermieri co la camicia di forza! Guagliò quello che stai facendo non è giusto, tu vuò inguaià na famiglia sana! Io certi cose nun è posso suppurtà!  Dio 'o ssape e a Madonna 'o vere quello che devo fare per mantenere l'ordine nel quartiere! Va, va,  è meglio che me ne vado ca si nò te piglio a schiaffi ca ngoppa stesso!  (Escono  di scena furiosi).

SCENA 19               FEDERICO – LUCIANO    -  VALERIA                                                                                                                                          

FEDERICO (dopo breve pausa rivolto a Luciano che è rimasto in scena)

         Io a questa storia del cane che parla non ci credo, comunque non si sa mai, a un napoletano può succedere qualsiasi cosa. In un mondo che vive di speranze, tutti i sogni sono possibili, anche quello di un cane che parla.

LUCIANO Ma io voglio capire, comprendere

FEDERICO Comprendere cosa?! Le cose più belle della vita sono quelle che non si capiscono!  Per  vivere abbiamo bisogno anche delle bugie e non solo delle verità! Tu con chi hai deciso di dividere la tua vita?

LUCIANO  Valeria è 'a vita mia!

FEDERICO E allora lassa sta 'o  cane e parla con tua moglie! Lo so, non è facile avere un rapporto sereno con la propria compagna, io e mia moglie facimmo   un'arte da matina 'a sera, ma  anche noi   abbiamo avuto i nostri momenti belli, e siamo riusciti a creare una vita assieme, qualche cosa che ci ha unito in tutti questi anni: nostra figlia Valeria.    Ma Dolores   non è stata sempre così prepotente come la vedi adesso e.... a verità?  non è solo colpa sua:  spesso   i mariti sono egoisti e indifferenti. Oggi però i tempi sono cambiati , 'e femmine non sopportano più! E se tu continui accussì,   a  tua moglie la perdi.  Perciò stai a sentere nu viecchio co i capilli ianchi: con  le donne ci vuole pacienza, è inutile contraddirle, ti fai 'o sangho acido....basta aspettare... (Ed esce di scena).

VALERIA (rientrando)Luciano, io non faccio come a mia madre, non minaccio, nun allucco, però ti lascio.. me ne vaco

LUCIANO Ma che stai dicenno?... Valeria, tu m'hai 'a capì, io ti voglio bene.

VALERIA Ecco: me vuò bene. Comme vuò bene a Scugnizzo o forse un po' di più, ma non mi ami. E una moglie ha bisogno di essere amata. (Fa per andare).

LUCIANO   Aspetta!

VALERIA (fermandosi)Ma c'aggia aspettà  ancora? Ho aspettato tanto con fiducia, con amore... Ma inutilmente! Non c'è sta posto per me nella tua vita. Scugnizzo è tutto e ti basta. E sai pecché? Pecché pe' te, parlare con Scugnizzo è come parlarti allo specchio. Tu sei tu Scugnizzo! Quel cane non è altro che te stesso. E ti sei illuso che questo ti   dava il diritto di diventare un enorme egoista!

LUCIANO   E mi lasci sulo?

VALERIA   Tu non sei solo. Hai il cane. E te lo lascio al posto mio. Gli auguro di essere chiù felice 'e me. (Esce di scena per la prima porta a sinistra).

(Luciano, dopo breve pausa, si volta verso la cuccia del cane parlando a Scugnizzo che si immagina sia sempre disteso all'interno sofferente).

LUCIANO   Hai sentuto?... Se ne vuole andare!... Mo simmo  rimasti suli io e te.. (Si inginocchia presso la cuccia)  Valeria mi lascia, hai capito?  E mo senza 'essa  me sento perduto. Ma per conservare a mia moglie, devo rinunciare a te. E ti sembra giusto?  La serva ti vuole ammazzare, mia suocera sarebbe felice di fare altrettanto, Valeria  mi lascia per causa tua...Ma dimmi una cosa: si può vivere senza amore? Disprezzando tutti come mi dici di fare tu? Io non sono forte come una bestia, sono solo un essere umano...  debole, vile... C'aggi 'a fa? ? Dimmelo tu. Che debbo fare?... Parla!... Nun vuò parlà cu me? Scugnizzo? (Piange coprendosi il volto).

VALERIA (che già da un po' è rientrata in scena ed è rimasta in silenzio ad ascoltare le parole di Luciano interviene preoccupata)    Luciano, che è stato?

LUCIANO (sconvolto)    Scugnizzo... Non vuole più parlare con me, pensa che l'aggio tradito, che ho tradito  la sua fiducia...

VALERIA (sollevata)   Non parla più? Ma è la fine di un incubo!  Non capisci che hai ritrovato te stesso? Ora che lui non vuole più parlarti, sarò io a riprendere il mio posto accanto a te e tu non avrai più bisogno delle sue parole, ti basteranno le mie.

SCENA 20               VALERIA– LUCIANO – DOLORES – ARGENTINA .                                      FEDERICO                                                                                                                                        

DOLORES (entrando con un secchio) Ho detto tante volte che questo secchio adda sta  sta  sul terrazzo, e invece sta sempre in corridoio...miezo i pier!

VALERIA (andandole incontro felice)    Mammà?...

DOLORES    Che ato è stato mo?

VALERIA    Il cane non gli parla più.

DOLORES (piacevolmente colpita)   Non gli parla più?

LUCIANO   No... Non mi parla più.

DOLORES   A Madonna c'ha fatto a grazia! 

FEDERICO (entrando in scena)   Ma che è stato? N' ato miracolo?

VALERIA    Scugnizzo non parla più. L'incubo è finito.

DOLORES    Ringraziamo il Padreterno con la faccia per terra!

FEDERICO  Non parla più, e perché?...

VALERIA Ma che t'importa?... La cosa essenziale è che Luciano è guarito. Che noi due ci amiamo, papà, e non ci lasciamo più.

(Entra in scena Argentina che resta in ascolto sorpresa).

DOLORES Se  penso a tutto quello c'avimmo passato per colpa e sto cane, mi vengono i sudori freddi... Anche il generale Mascarpone era così preoccupato per questa brutta storia..

FEDERICO E figuriamoci se il grande amministratore del condominio non si preoccupava!... Io poi, vorrei sapere perché questo generale viene a sfruguglià 'o pasticciotto dinto 'a casa mia  nun se fa i fatti suoie !

DOLORES Perché è una persona gentile ed educata. Ecco perché! Volesse 'o cielo ca  tu tenessi la sua stessa squisita sensibilità! Ma ti rendi conto che chesta bestia è stata capace di mettere la rivoluzione dinto a casa nostra e pe tutto 'o quartiere??... E tutto per colpa tua che avesti la felice idea di regalarglielo !... 

FEDERICO E potevo mai sapere che doppo duie anni se metteva a parlà comme nu pappavallo?

DOLORES  Tieni sempe raggione tu! Mo, famme 'o piacere puortatillo  che nun mo firo do vedè chiù!

FEDERICO (chiamando con tono affettuoso) Vieni, Scugnizzo... Vieni a cca, ti dongo  nu bell' uosso !...

LUCIANO    Ma non si può muovere, sta male...hanno cercato d'avvelenarlo!

DOLORES (a Federico)Allora portalo  a via 'e dinto con tutta 'a cuccia,   Mettilo sul terrazzino della cucina perché puzza!... ).

FEDERICO Vieni bello, andiamo....Maronna do Carmine e quanto puzzi! Pari nu culera (Federico solleva la cuccia del cane e la porta via uscendo di scena per la prima a sinistra

ARGENTINA (a Dolores)Signò potessi  uscire per una mezzora?

DOLORES Per andare dove? In casa ci stanno tanto di quelle cose  da fare e essa se ne vuò ghi  zunzianno!  Mettiti bene in testa che mo che quel cane ha finito di perseguitarci, qua in casa è fernuta la Repubblica! Qua comando io, e ti faccio filare dritta a te e a tutti gli altri appresso.

ARGENTINA Ma io voglio andare solo un momento in  chiesa. Avevo promesso un cero alla Madonna, ed ora che Scugnizzo non parla più, posso sciogliere il voto...

(Federico compare lentamente sotto la porta di fondo. È pallido).

FEDERICO  Fermi tutti. Io faccio succedere Casamicciola!

VALERIA    Papà?... Ma che è stato?

DOLORES    Stai male?... Che t'è successo?

FEDERICO   Scugnizzo... Il cane...

LUCIANO   C' ha fatto?

FEDERICO Mentre lo portavo a part' e dinto, s'è vutìtato, s'è messo a ridere   e m'ha detto: « Lo sai che tua moglie è l'amante del  generale Mascarpone? Curnutone!» Ha parlato!... Giuro che l'aggio sentuto con queste mie orecchie! Mo ha fernuto co isso e ha accumminciato cu me!... Ma io voglio una spiegazione. (Rivolto minaccioso a Dolores) La verità!... Voglio tutta la verità!... Disgraziata!...

DOLORES Aiuto è asciuto pazzo maritemo!

LUCIANO Chiamate nu miereco

VALERIA Papà, calmati

(Incomincia ad inveire contro la moglie che gli risponde a tono difendendosi quindi, mentre gli altri trattengono Federico imbestialito, salgono le urla della lite che s'accende furiosa mentre lentamente)   

CALA    IL    SIPARIO