SULLE TRACCE DI MIRANDOLINA
tre atti per una locandiera di Romagna
di LUIGI ANTONIO MAZZONI
Personaggi:
MIRANDA
INGEGNER CASTELLI
LUIGI
SERVADEI
CASAMENTI
MIRELLA
MARISA
AMILCARE SPORTELLI
UN FATTORINO
COLOMBINA
I SERVO
II SERVO
L'azione si svolge in un alberghetto di provincia in Romagna. Ritengo utile, visto che sono previsti anche cambi di scena lungo gli atti, dare alcune note di scenografia e regia. La scena è costituita da un tavolo, quattro sedili cubici e un mobile che a seconda delle situazioni diventerà banco di reception, letto, armadio o bancone da cucina. I cambi di scena vengono fatti a vista dai due servi e da Colombina che a loro volta, coi soli gesti senza proferire parola, rappresenteranno una commedia nella commedia. Per i cambi si userà un colore di luce diverso da quello usato per tutta la commedia.
ATTO PRIMO
INGRESSO
I due servi stanno dormendo seduti davanti al bancone. Casamenti e Servadei seduti al tavolo e Miranda in piedi dietro il bancone immobili e coperti ciascuno da un telo bianco. Entra Colombina, vede il pubblico: come mai la commedia non è ancora cominciata? Ah, stanno dormendo! Colombina, non senza malizia, sveglia i servi e assieme scoprono i personaggi e piegano i teli. I servi si accordano per acciuffare con il telo Colombina, si avvicinano a lei con il telo alzato per coprirla; Colombina si accorge del tranello, li sbeffeggia e fugge inseguita dai due.
Cambio di luce. Servadei e Casamenti giocano a carte. Miranda esce subito.
CASAMENTI Avanti, giocate!
SERVADEI Mi manca l'ispirazione...
CASAMENTI E’ lo stomaco che vi tormenta. Stasera non avete cenato.
SERVADEI Non avevo fame!
CASAMENTI Neanche a pranzo?
SERVADEI Ho mangiato fuori.
CASAMENTI Mangiate spesso fuori.
SERVADEI Sono affari miei! (pausa)
CASAMENTI Volete che vi paghi un panino?
SERVADEI Voi? Mai!
CASAMENTI Allora giocate.
SERVADEI Mi manca l'ispirazione.
CASAMENTI Dite la verità. Non sapete cosa giocare. Vi ho incastrato!
SERVADEI A me, non mi ha mai incastrato nessuno.
CASAMENTI Tranne Miranda.
SERVADEI Basta Casamenti! Non voglio che ficchiate continuamente il naso nei miei affari. E non datemi troppa confidenza. Voi siete troppo ignorante. Io amo quella donna di un amore azzurro come il cielo!
CASAMENTI E verde come le vostre tasche.
SERVADEI L'amore non ha niente a che vedere con il denaro!
CASAMENTI Già, per voi che siete sempre in bolletta. Come pagate il conto dell'albergo?
SERVADEI E vo... sono affari che non vi riguardano. Anche se campate di rendita, non avete il diritto di essere così invadente!
CASAMENTI Scopa! (Servadei abbandona il gioco con stizza) Rassegnatevi Servadei, prima o poi Miranda dovrà cedermi!
Entra un fattorino con un mazzo di fiori e uno scatolone.
CASAMENTI Ah! Era ora! Cameriere?
Casamenti posa i fiori sul tavolo e intanto che parla con Luigi, Servadei sostituisce il biglietto dei fiori con uno che scrive sul momento
LUIGI Desiderate signor Casamenti?
CASAMENTI Dite a Miranda che ho bisogno di parlare con lei.
LUIGI Miranda è occupata in cucina.
CASAMENTI E voi chiamatela.
LUIGI Non vuole essere disturbata.
CASAMENTI Per me farà una eccezione.
LUIGI Non credo.
CASAMENTI Volete andarglielo a dire, intanto?
LUIGI Se posso esservi utile io!
CASAMENTI No! Non mi siete utile in nessun modo. Andate a chiamarla, per favore!
Luigi va. Casamenti estrae un biglietto da diecimila e lo passa a Servadei.
CASAMENTI Amico mio, volete dare la mancia al fattorino?
SERVADEI Con vero piacere! (sostituisce non visto da Casamenti le diecimila con una moneta da cento lire) A voi giovanotto!
FATTORINO (che ha visto tutto) Ma...
SERVADEI (spingendolo via) E’ troppo, lo so. Ma il signor Casamenti può spendere. Andate e ricordatevene per il futuro! (il fattorino esce). E ora vi lascio!
CASAMENTI Restate! Ho una bella idea! Vi vestite da Babbo Natale e le date questi regali per me. Vi pagherò bene. Che ne dite?
SERVADEI I regali mi hanno sempre nauseato. E ancora di più i fessi che li fanno!
CASAMENTI Vi faccio rabbia eh? Ditelo. Ditelo. Datemi almeno una volta questa soddisfazione!
SERVADEI Mi fate pena. Con tutti i vostri soldi, non avete un briciolo di cultura, di finezza!
CASAMENTI Che volete! Quando voi studiavate all'università io piantavo frutteti e quando studiavate al conservatorio, vigneti. Adesso io sono impiantato e voi spiantato!
SERVADEI Me ne vado! Non posso più tollerare il vostro zotico sarcasmo. Vado a cena!
CASAMENTI Dove? Nei bidoni della spazzatura?
SERVADEI Anche questa è come la vostra cultura. Viaggia a quindici centimetri da terra!
CASAMENTI Attento a non inciampare allora!
Servadei esce inciampando ed imprecando. Entra Miranda, seguita da Luigi. Casamenti le va incontro con il mazzo dei fiori.
CASAMENTI Per voi!
MIRANDA Dei fiori... per me?
CASAMENTI Sì.
MIRANDA Oh! che pensiero gentile.
CASAMENTI Un piccolo omaggio alla vostra bellezza!
MIRANDA Mi confondete! (a Luigi) Avete visto che belli? (stacca il biglietto e lo legge) «Misera indegna meschina cosa sono questi fiori a confronto dei miei cocenti ardori. L'amore non si compra. Servadei servo suo » (ride)
CASAMENTI (stracciando il biglietto) Mascalzone farabutto! Ma come ha fatto? Ah, ma questa me la paga. Me la paga!
MIRANDA Non vorrete litigare per colpa mia. Il professore è un'anima sensibile. Si sarà sentito minacciato dalla vostra irruenza!
CASAMENTI Brava! Difendetelo anche.
MIRANDA Posso parlare male di lui? E’ pieno di attenzioni nei miei riguardi... Sono bellissimi questi fiori!
CASAMENTI E non avete ancora visto il resto! (all'orecchio di Miranda indicando Luigi) Mandatelo via.
MIRANDA Luigi, mettete questi fiori in sala da pranzo.
LUIGI In sala da pranzo ci sono già!
MIRANDA E allora metteteli qui, nell'ingresso.
LUIGI Il vaso dell'ingresso si è rotto ieri!
MIRANDA Prendete un altro vaso!
LUIGI Non abbiamo altri vasi per fiori!
MIRANDA Allora portateli in camera mia e metteteli sul mio letto!
LUIGI In sala da pranzo andranno benissimo! Butterò via i vecchi!
MIRANDA Bene! (Luigi si avvia) Serviteci qualcosa da bere.
LUIGI Anche?
MIRANDA Anche! (a Casamenti) Cosa prendete?
CASAMENTI Una grappa!
MIRANDA Per me un wisky. Doppio!
Luigi esce. Casamenti dà il pacco a Miranda.
CASAMENTI Apritelo.
MIRANDA (lo apre. Il pacco contiene una pelliccia) Ohh! Che bellezza!
CASAMENTI Vi piace? E’ vostra. Ve la regalo.
MIRANDA No, no. Non posso accettare.
CASAMENTI (le mette la pelliccia sulle spalle) Dovete accettarla. Per rendermi felice e per far scoppiare di rabbia quel pidocchio del professore.
MIRANDA Ancora!? Ma ce l'avete proprio con lui! Eppure mostra sentimenti così puliti!
CASAMENTI Come il suo portafogli. Ditemi la verità: vi paga il conto dell'albergo?
MIRANDA Sono un'albergatrice e non una dama di carità!
CASAMENTI Cacciatelo! Non darete mica corda ad uno spiantato come lui. Sapete cosa si aspetta? Che lo sposiate, così potrà fare il mantenuto, magari facendo il commento musicale quando lavorate!
MIRANDA Potrebbe essere una cosa piacevole!
CASAMENTI Andiamo, via! Non siate sciocca.. Che avvenire avreste con uno come lui al fianco? Mentre, affidandovi a me, potrei aprirvi un Grand Hotel in una grande città, che so? a Bologna, a Milano. Avreste personale vero, in divisa. Non dovreste più occuparvi di tutto: dalla cucina alle camere. Fareste la direttrice e basta! Non vi piacerebbe? (entra Luigi)
MIRANDA Se mi piacerebbe? Moltissimo!
LUIGI (intromettendosi) Ecco serviti!
MIRANDA Grazie. (Luigi resta) Andate pure. (Luigi finge di andare, ma resta ancora) Luigi!
LUIGI Sì, vado. Vi ricordo però che ci sono ancora due camere da fare!
MIRANDA Ecco, bravo. Fatele!
LUIGI Debbo lavorare in cucina.
MIRANDA Fate entrambe le cose.
LUIGI Se sto in cucina non posso fare le camere!
MIRANDA Allora fate così! Prima finite in cucina e poi mettete in ordine le camere! (Luigi esce mugugnando)
CASAMENTI Che ve ne fate di quel cameriere? Licenziatelo!
MIRANDA Luigi? E perché?
CASAMENTI Perché è insolente con voi e prepotente con me!
MIRANDA Se vi ha mancato di rispetto, vi chiedo scusa per lui!
CASAMENTI Non basta! Licenziatelo!
MIRANDA D'accordo. Lo licenzierò quando apriremo il Grand Hotel!
CASAMENTI Voi scherzate, ma io potrei aiutarvi veramente, potrei farvi credito quasi senza interessi, solo che voi vi dimostraste un po' più comprensiva nei miei riguardi! Non è una proposta allettante?
MIRANDA Come proposta è sicuramente degna d'attenzione. Resta solo un particolare: non mi riesce di capire bene cosa comprenda l'essere comprensiva!
CASAMENTI Andiamo, via! Non siete una bambina. Non sta bene parlare più direttamente di certe cose.
MIRANDA Ho capito! Vorreste entrare sotto le mie lenzuola!
CASAMENTI Sotto le vostre lenzuola ci sono già. Bisognerebbe che in quel letto ci foste anche voi!
MIRANDA (ridendo) Adesso capisco in che senso la vostra proposta è allettante!
CASAMENTI Ironica! Sottilmente ironica. Allora?
MIRANDA (alzandosi) Eh! Ho paura che non ne faremo niente. Mi chiedete di essere troppo comprensiva. Cercate altrove, di donne meno care e più comprensive di me è pieno il mondo! (si toglie la pelliccia)
CASAMENTI Questa la dovete tenere!
MIRANDA Vi ho risposto di no!
CASAMENTI Ve la regalo. Accettatela!
MIRANDA Non posso...
CASAMENTI Allora mi offendo! Vi piace.
MIRANDA Voi me la regalate per un secondo fine.
CASAMENTI Nessun secondo fine!
MIRANDA Davvero?
CASAMENTI Lo dico e lo confermo!
MIRANDA (prende la pelliccia dalle mani di Casamenti) Allora me la tengo! Grazie e arrivederci! (esce)
Casamenti se ne va, fregandosi le mani e incrociando Luigi che entra con alcuni lenzuoli da piegare. Rientra Miranda; ripone la pelliccia nella scatola e l'aiuta.
LUIGI Perché l'hai accettata?
MIRANDA Cosa?
LUIGI La camicia da notte!
MIRANDA Sei invidioso?
LUIGI Bada, quello è sposato.
MIRANDA E allora? Volevi la regalasse a te?
LUIGI Spiritosa! (imitandola) « Avete visto che bei fiori? » E faccio la figura dell'allocco! Mi strapazzi come ti pare e ti lasci corteggiare anche in mia presenza!
MIRANDA Primo: tu non puoi fare la figura dell'allocco, perché nessuno conosce il nostro rapporto. Secondo: non è vero che ti strapazzo, sei tu che mi fai innervosire con la tua stupida gelosia!
LUIGI Tu te ne approfitti! Perché con i clienti ci diamo del « voi ». Comandi.
MIRANDA Comando. Sei sempre stato d'accordo che questo rapporto formale in presenza dei clienti serve a dar tono a tutto l'albergo.
LUIGI Si trattasse solo di dar tono. E invece devo portarti i biglietti dei tuoi spasimanti, mettere al fresco i loro fiori e stare lì a sorbirmi le loro stomachevoli attenzioni nei tuoi riguardi.
MIRANDA Chi ti dice di stare lì. Vattene via.
LUIGI Magari con un lampioncino attaccato alle corna!
MIRANDA Non essere volgare e banale!
LUIGI (dopo una pausa) Scusami.
MIRANDA Scusato. Mi lascio corteggiare da tutti. Cerco solo di essere cortese, perché non se ne vadano via. Il signor Casamenti in modo particolare. Abbiamo bisogno di clienti ricchi e spendaccioni come lui. Che colpa ne ho io se si è messo in testa di essersi innamorato di me.
LUIGI Perché allora accetti i suoi regali?
MIRANDA Perché me li fa.
LUIGI Certo. Vuole qualcos'altro in cambio. (entra Amilcare)
MIRANDA Questo è tutto da dimostrare. E non mi fare la morale sai!
AMILCARE Permette una richiesta?
MIRANDA Dica.
AMILCARE L'ingegner Castelli chiede di cenare.
MIRANDA Mi spiace, è tardi, la cucina è chiusa.
AMILCARE L'ingegnere insiste. Deve completare una relazione per l'apertura della Fiera, domani, e non vorrebbe perdere tempo uscendo a cena.
MIRANDA Dica all'ingegnere che, se si contenta, possiamo preparargli una cena fredda.
AMILCARE Penso andrà bene. Servite pure in camera.
MIRANDA Non facciamo servizio in camera.
AMILCARE E allora?
MIRANDA L'ingegnere dovrà scendere in sala da pranzo.
AMILCARE Conseguente. E perché mai non fate servizio in camera?
MIRANDA Lo vuole sapere lei o l'ingegnere?
AMILCARE L'ingegnere, naturalmente!
MIRANDA (alterata) Allora dica all'ingegnere che purtroppo, per me e per lui, questo è un albergo di terza categoria, come si era già accorto entrando, e non il Grand Hotel!
AMILCARE Ho capito! Grazie! (Amilcare esce indispettito. Luigi ride)
MIRANDA Se c'è una cosa che non sopporto è quando uno si nasconde dietro agli altri.
LUIGI Nasconde?
MIRANDA Sì, nasconde! Arriva e non ti degna di uno sguardo. Sale in camera sua senza una parola. E poi gli apprezzamenti li fa tramite quel... pinguino del suo segretario! « L'ingegnere dice che la camera non ha una bella vista... »
LUIGI ... si vedono i sacchi del pattume!
MIRANDA ... l'ingegnere vuole un video registratore per ripassare alcuni nastri...
LUIGI ... e noi non l'abbiamo!
MIRANDA L'ingegnere qua, l'ingegnere là! Ma chi si crede di essere! Arriva inatteso, pretende due camere senza prenotazione, si dà un sacco di arie...
LUIGI Un sacco di arie? Se hai detto che non ha aperto bocca?
MIRANDA E la Maserati?
LUIGI Beato lui che ce l'ha!
MIRANDA E la prenotazione al Grand Hotel?
LUIGI Saremo poi andati meglio noi se ha voluto fermarsi qui.
MIRANDA E invece no! Chiamava un taxí e si faceva portare al Grand Hotel!
LUIGI (prende i lenzuoli in braccio) Io non ti capisco. Poco fa hai detto che abbiamo bisogno di clienti ricchi... E poi abbiamo l'albergo vuoto! (esce)
MIRANDA (prende lo scatolone con la pelliccia) Oh! Nel mio albergo prendo solo chi mi pare! (esce)
Entrano Marisa e Mirella. Marisa ha con se una piccola borsa da viaggio mentre Mirella è carica di valigie
MARISA Io non capisco perché da Rimini, per andare in fiera a Bologna, ci siamo fermate qui!
MIRELLA Siamo solo a quaranta chilometri dal luogo del delitto.
MARISA E ti sembra poco? Potevamo restare a Rímini.
MIRELLA E’ l'unico albergo che ho trovato libero e a buon mercato.
MARISA A buon mercato. Se calcoli il biglietto del treno tutte le mattine per andare in fiera.
MIRELLA Uffa, quante storie! Potevi prenotarlo tu l'albergo.
MARISA Hai ragione. La colpa è tutta mia che ti ho lasciato fare.
MIRELLA In fondo ogni albergo va bene. E’ il lavoro che non abbiamo più!
MARISA Cosa?
MIRELLA Mi hanno telefonato l'altro giorno per chiedermi se sapevo l'arabo. lo ho risposto di no!
MARISA Perché?
MIRELLA Perché non lo so!
MARISA E tu dovevi dire che lo sapevi!
MIRELLA Già e che figura ci facevo? Allora una voce gentilissima mi ha detto: « Ci spiace, ma in questo caso non abbiamo più bisogno di voi! » Click!
MARISA Mi hai fatto venire qui e non abbiamo il lavoro!
MIRELLA La prenotazione era già fatta...
MARISA E allora?
MIRELLA L'anticipo già pagato...
MARISA E perché non mi hai detto niente?
MIRELLA Avevo paura che ti saresti arrabbiata.
MARISA Cretina! In questo schifo di albergo!
MIRELLA Ma che colpa ne ho io se l'albergo non ti piace!
MARISA Ma a me chi me lo fa fare ad andare in giro con una scema come te! Eh?! Chi me lo fa fare?!
MIRELLA Ti sei arrabbiata?
MARISA (urlando e agitandosi) Oh no, sono calma, calmissima!
MIRELLA Non ti arrabbiare. Domani andiamo all'apertura, facciamo una indagine e lo troviamo subito.
MARISA Certo. Il lavoro è là che aspetta noi!
MIRELLA Se non lo troviamo, faremo quattro giorni di vacanza.
MARISA E l'albergo chi lo paga?
MIRELLA Oh insomma, come sei noiosa! Ci penseremo. (si guarda attorno) Ma non c'è nessuno in questo albergo? Sono stanca morta!
MARISA Per forza. Ti tiri sempre dietro tutto il guardaroba.
MIRELLA Come devo viaggiare, nuda? Avrei voluto vedere te al mio posto!
LUIGI (entra) Buona sera.
MARISA Buona sera. Abbiamo prenotato una camera. Sono la dottoressa Marisa Solieri e questa è la mia segretaria. La signorina Mirella Paoletti!
MIRELLA (la tira in disparte, seccata) Eh no! Stavolta toccava a me fare la parte della dottoressa!
MARISA La prossima volta.
MIRELLA Sempre la prossima volta; e tutte le volte debbo fare la parte della segretaria! lo mi sono stancata!
LUIGI Bene. Se vogliono firmare il registro, intanto. (le due firmano) Ecco a lei dottoressa! (consegna la chiave).
MARISA Grazie a lei! (estrae un biglietto da visita) La mia agenzia è in grado di mettere a sua disposizione una serie di potenziali interessati alla sua attività. Anche lei può diventare nostro cliente!
LUIGI Grazie. Lo terrò a mente. (fa per uscire)
MIRELLA Ehi! E le valigie?
LUIGI Può portarle in camera, certo! (esce)
MIRELLA (costernata a Marisa) Marisa, mi aiuti a portare le valigie?
MARISA No. Così impari per la prossima volta. L'aspetto in camera signorina Paoletti!
Marisa esce. Mirella è preoccupata da tutte le valigie. Entra Amilcare.
AMILCARE Permette? Amilcare Sportelli.
MIRELLA Piacere Mirella Paoletti. Dottoressa Mirella Paoletti (estrae un biglietto da visita) La mia agenzia è in grado di mettere a sua disposizione una serie di potenziali interessati alla sua attività. Anche lei può diventare nostro cliente!
AMILCARE Grazie. Posso chiederle una informazione?
MIRELLA Dica pure.
AMILCARE Ha visto il cameriere?
MIRELLA Sì.
AMILCARE Da molto?
MIRELLA Da poco. Sono arrivata cinque minuti fa.
AMILCARE Logico. E dove pensa sia andato?
MIRELLA Forse è in cucina.
AMILCARE Geniale intuizione. (si avvia, ma poi ci ripensa)
MIRELLA Grazie.
AMILCARE Posso chiederle un'altra informazione?
MIRELLA Certo.
AMILCARE Lo sa dov'è la cucina?
MIRELLA (si guarda attorno) Laggiù. Dietro quella porta.
AMILCARE E’ sicura?
MIRELLA Certo. Sopra c'è scritto: « cucina ».
AMILCARE (si mette gli occhiali) Elementare!
MIRELLA A meno che il cameriere non abbia appeso apposta il cartello cucina per depistare le indagini, là c'è la cucina!
AMILCARE Ma lo sa che la sua logica è ferrea?
MIRELLA Guardo tutti i telefilms gialli!
AMILCARE Davvero? Allora questa sera non si lascerà scappare...
MIRELLA Fossi matta! Ci guardo tutte le sere. Perché anche lei?
AMILCARE Tutte le sere. lo credo che siano la più bella invenzione dopo la stampa a caratteri mobili.
MIRELLA Sono d'accordo con lei!
AMILCARE E le piacciono più quelli polizieschi o quelli psicologici?
MIRELLA Quelli psicologici.
AMILCARE Anche a me.
MIRELLA Peccato ne facciano così pochi!
AMILCARE Sì. Si vedono sempre quelli con quegli agenti che sparano, sparano...
MIRELLA Sono d'accordo con lei, troppa violenza!
AMILCARE Permette? L'aiuto a portar su le valigie.
MIRELLA Grazie. Ma se vuole, prima andiamo a cercare il cameriere.
AMILCARE Non importa.
MIRELLA Com'è gentile! (lo carica di tutte le valigie)
AMILCARE Anche lei mi è simpatica, abbiamo gli stessi gusti. Ma venga, venga, voglio parlare a lungo con lei, più che altro guardare la TV. L'unica a colori l'ho fatta mettere nella mia camera.
MIRELLA Ah sì?
AMILCARE Non invito mai donne in camera mia! Ma lei, se vuole, può venirci questa sera...
MIRELLA Dice sul serio?
AMILCARE Certo.
MIRELLA Lei è gentilissimo!
AMILCARE Andiamo, ci divertiremo moltissimo!
SALA DA PRANZO
I servi spostano i mobili per la sala da pranzo. Uno dei due, poi, tenta di toccare il sedere di Colombina che sta apparecchiando la tavola. L'altro lo ferma e tra i due inizia una disputa che li porta a giocarsi Colombina ad una partita di morra. Colombina se ne avvede, si avvicina, li prende ciascuno per un orecchio e li trascina via tra le loro proteste.
Entra Castelli e si sistema a tavola. Cambio di luce. Entra Servadei è affamatissimo.
SERVADEI Buon appetito, ingegnere.
CASTELLI Grazie.
SERVADEI Mi scusi...
CASTELLI Si?
SERVADEI Non è un po' tardi per cenare?
CASTELLI Dipende. Se uno non ha ancora cenato...
SERVADEI Già. Ha ragione.
CASTELLI Lei, ad esempio, avrà già cenato.
SERVADEI Oh sì! E poi la sera non prendo mai niente. Come potrei, con l'inibizione dei bassi istinti, senza il tormento della carne, sublimare le mie idee!
CASTELLI Lei è un poeta?
SERVADEI Poeta, musicista, compositore e concertista.
CASTELLI Ah! Ed è qui per un concerto?
SERVADEI No, sono qui per amore.
CASTELLI Per amore?
SERVADEI Per amore di Miranda.
CASTELLI (ride) L'albergatrice? Cioè, la locandiera!
SERVADEI Lo so che a un uomo come lei, abituato a vivere nell'alta società, sembrerà futile che ci si possa innamorare di una donna e abbandonare tutto per lei, per starle vicino! Ma per me... (Castelli scosta da sé il piatto) Non lo finisce?
CASTELLI Questo pollo freddo non è dei migliori.
SERVADEI (addenta il pollo) ... per me quella donna è come una dea; per me rappresenta... l'ideale! Il (riferendosi al pollo) sublime... (poi si riprende) il sublime dono fatto da Dio all'uomo.
CASTELLI Capisco. (entra Luigi)
LUIGI Le serve altro?
CASTELLI Sì (a Servadei), le va un'altra porzione di pollo freddo?
SERVADEI Come le ho detto, non voglio appesantirmi troppo. (a Luigi) Portatemi solo un altro mezzo pollo, un contorno, il dolce, la frutta e il caffè!
CASTELLI A me un digestivo.
SERVADEI Due! (e mentre Luigi esce) E pane in abbondanza! (a Castelli) Ma lo sa che lei è sportivo?
CASTELLI Per la cena?
SERVADEI Al suo arrivo, l'avevo giudicata diversamente. Con quel suo segretario!
CASTELLI E’ un po' pedante ma efficientissimo. Quando posso liberarmene però, lo faccio volentieri. E poi in questo alberghetto, in questa locanda, si respira un'aria così diversa... voglio dire: abituato al Grand Hotel... un'aria che ti fa venire la voglia di scherzare.
Entra Casamenti e si dirige subito al tavolo, arrabbiatissimo.
CASAMENTI Ah! Siete qua! Debbo proprio dirvi alcune cosette.
SERVADEI Vi prego di moderare la vostra irruenza! Ho un ospite a tavola!
CASAMENTI Voi un ospite a tavola? Non fatemi ridere! Mi scusi, ingegnere, ma devo dire due paroline a questo serpente!
SERVADEI Intanto che mi portano il resto della cena, posso anche ascoltarvi. Avanti, parlate.
CASAMENTI Siete vigliacco! Fate le cose dietro le spalle della gente!
SERVADEI Ah! E’ per il biglietto nel mazzo di fiori?
CASAMENTI Sì. Voi non rispettate le regole del gioco!
SERVADEI Quali regole?! Nella conquista non esistono regole. L'unica regola è anche lo scopo: riuscire a conquistare!
CASAMENTI Non mi imbrogliate. Parolaio dei miei stivali!
SERVADEI Avete rabbia perché ho dimostrato la vostra stupidità. Andate, buon uomo, andate a lamentarvi da un'altra parte!
CASAMENTI (prende Servadei per il petto) Io non mi lamento. Vi riempio la faccia di pugni! (Castelli divertito ride)
SERVADEI E’ l'unica cosa che sapete fare. Lo so che avete un legame diretto con la preistoria, con l'uomo di Neanderthal!
CASAMENTI E voi fra poco avrete un legame diretto con il reparto craniolesi dell'ospedale!
SERVADEI Avanti, picchiatemi. Così Miranda potrà finalmente vedere che razza di uomo siete!
CASAMENTI (lo rigetta a sedere) E toglietevi dai piedi!
SERVADEI Voi non riuscirete mai a sedurre Miranda!
CASTELLI (che non ha potuto trattenere una sonora risata) Chiedo scusa. Pensate valga la pena riscaldarsi tanto per una donna?
CASAMENTI E a lei cosa interessa? Scusi!
CASTELLI Ha ragione, sono invadente. Vi giuro che non mi è mai capitato di intromettermi così nei fatti degli altri. Non è nel mio stile. Ma la situazione di stasera è per me così imprevista... come dicevo anche prima al professore... così diversa, nuova, strana che non ho potuto fare a meno d'intervenire. Specialmente poi perché l'oggetto delle vostre dispute è una donna. La locandiera.
CASAMENTI Questo cesto sfondo ha già spifferato tutto!
CASTELLI Questo porta direttamente al secondo motivo per cui non ho potuto fare a meno d'intervenire. Una locandiera... due contendenti... al quadro manca solo il Cavaliere di Ripafratta e poi, ancora una volta, la sconfitta dell'uomo è decretata!
CASAMENTI E chi è questo Cavaliere di Ripafratta? Un cavaliere del lavoro?
SERVADEI Ignorante! Leggetevi la Locandiera di Goldoni. (a Castelli) Adesso però non vi capisco.
CASTELLI E’ semplice: è la stessa situazione della Locandiera di Goldoni, e come in quella commedia, miei signori, Miranda si prende gioco di voi!
A DUE (indicando l'uno l'altro) Di lui!
CASTELLI (ride) Scommetto che è sempre sul punto di promettere qualcosa ad entrambi e non ha concesso nulla a nessuno dei due!
SERVADEI Non mi ha concesso nulla, perché lui la confonde con i suoi regali...
CASAMENTI E voi con le vostre chiacchiere!
CASTELLI Vi prende in giro!
CASAMENTI E se anche fosse vero? A lei cosa interessa?
CASTELLI A me? Moltissimo. Prima di tutto è una questione di solidarietà Trovo difficile tollerare che due uomini si facciano prendere in giro da una donna. E poi è una questione di superiorità!
SERVADEI Lei è modesto!
CASTELLI Per niente! La modestia è la scusa di un fallito che ha perduto la sua battaglia per il successo! Io mi ritengo un vincente!
CASAMENTI Bravo! Dopo queste parole, comincia a piacermi di più!
SERVADEI Ma con tutto questo discorso, dove vuole andare a parare?
CASTELLI E’ semplice. E’ la situazione della Locandiera. Manca il Cavaliere di Ripafratta. Io farò la parte del Cavaliere, ma con una piccola variante. Anziché innamorarmi di Miranda, farò innamorare Miranda di me!
ADUE Cosa vorrebbe fare?
CASTELLI Quello che ho detto. Farò innamorare Miranda di me e così dimostrerò anche a voi che non vale la pena perdere tempo per una donna.
SERVADEI Ora mi sembra che stiamo esagerando. Sono due mesi che la corteggio io!
CASAMENTI Rischia troppo! E’ un mese che io...
CASTELLI Io ho meno tempo. Ma sono pronto a scommettere con voi che lei si innamorerà di me... in due giorni!
CASAMENTI Accetto la scommessa! Quanto?
CASTELLI Faccia lei.
CASAMENTI Un milione.
CASTELLI Accettato! (si stringono la mano)
SERVADEI No no, io non ci sto! Miranda parte svantaggiata. Non sa nulla delle vostre intenzioni.
CASTELLI Era forse al corrente Ripafratta delle intenzioni di Mirandolina?
SERVADEI No. E’ immorale. E...
CASTELLI E perché immorale?
CASAMENTI Lo lasci perdere. Glielo dico io perché non vuole! Non ha il becco di un quattrino per rischiare!
SERVADEI Se fosse solo per questo, non mi darei pensiero. Sono sicuro di vincere. Miranda è parte di me!
CASTELLI E allora accettate. A me non interessano i soldi. Se vinco da lei non voglio nulla e se perdo le darò ugualmente il milione. D'accordo?
SERVADEI Beh... se è così!
CASTELLI D'accordo. Però non dovrete ostacolarmi e non dovrete dirle nulla.
SERVADEI E voi non dovrete farle regali!
CASTELLI D'accordo. Non le farò regali. E adesso: mossa numero uno! attrarre l'attenzione di Miranda! (ai due) Sparite! Diamo inizio alla rappresentazione! (chiamando) Signorina Miranda!
Servadei e Casamenti si nascondono e guardano la scena non visti.
MIRANDA (entra) Cosa c'è?
CASTELLI Vorrà dire « cosa non c'è? »
MIRANDA Il signore è scontento del servizio?
CASTELLI Signora mia, scontento non è la parola esatta. Sono disgustato!
MIRANDA E perché?
CASTELLI Le lenzuola sono... di pessima qualità e la cena faceva schifo!
MIRANDA (trattenendosi a stento) Schifo!?
CASTELLI Come Presidente dell'Unione Agenzie di Viaggio farò immediatamente depennare il suo albergo dagli elenchi di ogni agenzia, se entro un quarto d'ora non avrà provveduto ‑ personalmente ‑ a sostituire le lenzuola!
MIRANDA (subito preoccupata) Non era nelle nostre intenzioni... ci sarà stato un disguido...
CASTELLI Con me le sue armi non attaccano, io sono refrattario ad ogni sorriso femminile.
MIRANDA E’ un prete?
CASTELLI No. Ma sono un uomo sufficientemente saggio da tenere le donne nella loro giusta considerazione. Semplici strumenti per la continuazione della specie! L'aspetto su! (esce in fretta)
MIRANDA Semplici strumenti per la continuazione della specie! Brutto presuntuoso, ipocrita, bigotto, deficiente di un uomo! E’ un maschietto lui! Un essere superiore! Non lo sbatto fuori dall'albergo perché sarebbe una soluzione troppo comoda per lui! Semplici strumenti per la continuazione della specie... Uhhh! Questa passa il segno! (esce arrabbiatissima, mentre Casamenti e Servadei escono divertiti dal loro nascondiglio)
CASAMENTI Avete visto come si è arrabbiata?
SERVADEI Altro che amore. Povero ingegnere, saranno dolori. Mi sento già il milione in tasca (entra Marisa)
MARISA (passa cercando Mirella) Ma dove si sarà cacciata... (si accorge dei due) Oh! Buona sera!
A DUE Buona sera! (Marisa esce. Subito Casamenti la segue)
MARISA Scusate. Stavo cercando la mia segretaria. E’ improvvisamente scomparsa...
CASAMENTI Forse è nell’ingresso. Permette l’accompagno. Sono pratico.
SERVADEI Ehi, un momento?
CASAMENTI (a Mirella) Scusi. (a Servadei) Cosa c’è?
SERVADEI L’ho vista prima io!
CASAMENTI Certo! Però al night viene con me.
SERVADEI E io?
CASAMENTI Voi? (gli mette in mano un mazzo di carte) Fatevi un solitario. (i due escono a braccetto)
CAMERA DA LETTO
I servi spostano i mobili per la camera da letto. Colombina fa il letto. Il secondo servo esce a prendere il Martini. Il primo servo, a gesti, invita Colombina a coricarsi con lui a letto e si becca un sonoro ceffone. Entra il secondo servo. Colombina arrabbiatissima lo scaccia in malo modo ed esce.
Entra Castelli e siede al tavolo. Cambio di luce. Miranda bussa alla porta.
MIRANDA Posso entrare?
CASTELLI Avanti.
MIRANDA (senza dire una parola, comincia a disfare e rifare il letto. Poi improvvisamente) Sono venuta a rifarle il letto.
CASTELLI Vedo.
MIRANDA Le vanno bene queste lenzuola?
CASTELLI Se non ha altro.
MIRANDA Sono le più fini che abbiamo. Le avevo messe via per il mio corr... Mi scuso ancora per l'involontario malinteso.
CASTELLI Io non lo chiamerei malinteso. La chiamerei deliberata offesa. In ogni modo ha fatto bene a venire personalmente invece di mandare il cameriere.
MIRANDA Me lo ha chiesto... e poi non volevo vi fossero altre deliberate offese!
CASTELLI A me o a lei?
MIRANDA Mi sono accorta che lei disprezza le donne. Purtroppo non posso darle torto. Sono in troppe a voler scimmiottare gli uomini.
CASTELLI Mentre lei, invece...
MIRANDA lo so stare al mio posto!
CASTELLI Anche quando dirige l'albergo? Anche quando deve dare ordini?
MIRANDA Conosco il mio mestiere meglio di molti uomini.
CASTELLI Vede? Anche lei ama il potere. Fa la sottomessa, ma, quando abbassiamo la guardia, cerca di approfittarsene per diventare padrona, per comandare.
MIRANDA Io sono costretta a farlo. Avrà visto da che razza di uomini sono attorniata. Una donna deve poter scegliere a quale uomo sottomettersi. Ma quale se non ne esiste uno, se non vi è più nulla di certo. Se gli uomini come mio padre non esistono più. Uomini che sanno essere forti e teneri, inflessibili e dolci, uomini come... (si gira verso Castelli)
CASTELLI Lei sta forse cercando di adularmi?
MIRANDA Adulare lei? E come? Ogni mio tentativo sarebbe vano.
CASTELLI Lo credo bene. Vede, le donne sono le più belle cose che siano state create. Le più belle cose! Con un solo, piccolo difetto, Quando ho voglia... lei mi capisce... prendo il portafoglio, il libretto degli assegni e comincio a mettere una cifra con diversi zeri. (Esegue e mette un assegno sotto gli occhi di Miranda che resta interdetta) Se qualcuna è indecisa, si tratta solo di aggiungere uno zero in più (esegue e le rimette l'assegno davanti gli occhi e Miranda lo prende in mano) ... e ottengo tutto quello che voglio. Anche l'amore. Tutto l'amore è rinchiuso in uno zero. E’ uno zero. E basta solo che quella che mi ha giurato eterno amore trovi chi aggiunga uno zero in più, che mi lascia. Per uno zero!
MIRANDA (restituisce l'assegno) Non credo che tutte le donne si comportino così.
CASTELLI Lei è ingenua se crede questo. (aggiunge un altro zero) E lei non è ingenua.
MIRANDA (Strappa l'assegno) Ci credo veramente. Forse un certo tipo di donne si comporta come dice lei. Ma non dà il suo amore, vende solo il suo corpo... e allora... il letto è pronto.
CASTELLI Allora lei non è di quel certo tipo.
MIRANDA No. Però...
CASTELLI Però?
MIRANDA Volevo chiederle un favore...
CASTELLI Dica.
MIRANDA Ecco... per quello che mi ha detto prima... io non so cosa fare se quelle poche agenzie che mi mandano i clienti mi piantano in asso.
CASTELLI Mi dispiace. Sono costretto a fare la denuncia.
MIRANDA Non può proprio farne a meno?... Mi vergogno... ma ho bisogno di lavorare... se perdo anche quel po' di credito che ho...
CASTELLI Capisco la sua situazione. Non posso farci niente. Ho dato ordine al mio segretario di prendere nota di quello che è accaduto. Ha già telefonato alla direzione generale per fare una segnalazione. Domattina manderà una conferma scritta... Mi dispiace... ma cosa fa? Che cosa succede?
MIRANDA (si stropiccia gli occhi) Niente niente. Mi è andato qualcosa... forse nel fare il letto.. un granello di polvere... non mi riesce di levarlo... mi scusi.
CASTELLI Per questo forse la posso aiutare... faccia vedere.
MIRANDA No... no...
CASTELLI Perché?
MIRANDA Mi vergogno.
CASTELLI Si vergogna? E perché?
MIRANDA Mi vergogno e basta.
CASTELLI Su, si sieda e si faccia vedere. (Miranda si siede. i due si guardano negli occhi) Glielo dico io perché lei si vergogna.
MIRANDA Sì?
CASTELLI Lei sta mentendo!
MIRANDA No. Io non sto mentendo!
CASTELLI Lei è bugiarda.
MIRANDA Perché?
CASTELLI Non esiste nessun granello di polvere, lei sta piangendo!
MIRANDA (si alza di scatto) No... non è vero! Badi che non è vero quello che pensa lei!
CASTELLI Su, avanti. Non sono poi quel mostro che devo esserle sembrato questa sera. Si risieda un momento. Lei ha bisogno di calmarsi. (Le serve da bere) Ecco. beva.
MIRANDA (Beve e tossisce) Cosa mi ha dato?
CASTELLI Un Martini.
MIRANDA Ma è alcoolico!
CASTELLI Non mi dica che non lo beve.
MIRANDA E’ matto? Certo che no. E’ una regola che mio padre mi ha insegnato fin da bambina. Mai bere alcool!
CASTELLI Suo padre deve essere stato molto importante per lei.
MIRANDA Importantissimo. Dopo di lui, il vuoto. Non esiste nessun uomo sulla terra che sia come lui. Ecco prendiamo la nostra situazione di stasera. Anche mio padre si sarebbe comportato come lei. Non avrebbe ceduto di un millimetro! Eppure lui era di una dolcezza unica. Ti sapeva consolare, coccolare... e nello stesso tempo rifiutava ogni compromesso. E’ lui che ha costruito questo albergo.
CASTELLI E alla sua morte lei è rimasta sola.
MIRANDA Sola. Sola e senza una guida. Sapesse come sento la mancanza di un uomo. Mi sento sicura solo in questo albergo. Fuori ho paura...
CASTELLI Paura. Che parola grossa!
MIRANDA Sì sì, paura. Forse sarà il retaggio del mio essere donna. Se le raccontassi della mia infanzia... (riprendendosi) Mi scusi. Le devo sembrare ben stupida. Lei neanche mi conosce e vengo a raccontarle i miei guai, come se fosse un confessore.
CASTELLI Perché? Se le fa bene parlarne, ne parli. lo mi siedo e l'ascolto.
MIRANDA No no. E’ tardi. Devo ancora finire i lavori. Grazie. Lei è stato veramente gentile. Buona notte.
CASTELLI Aspetti...
MIRANDA A domattina!
ATTO SECONDO
CUCINA
Cucina già preparata. Quando si apre il sipario i . due servi stanno mettendo appositamente in mezzo un cubo-sedile. Entra Colombina, se ne avvede e si piega per sistemarlo. I due cercano di prenderla alle spalle, lei li scopre, i due fingono indifferenza e danzando insieme escono seguiti da Colombina.
Entrano Miranda e Luigi. Cambio di luce. Miranda e Luigi preparano i vassoi per la colazione della mattina.
MIRANDA Passami le tartine.
LUIGI (seccato) Ecco.
MIRANDA Dammi un po' di zucchero...
LUIGI E’ nel barattolo!
MIRANDA Cosa c'è stamattina? Ti sei alzato male?
LUIGI Lo sai perfettamente. Non far l'ingenua!
MIRANDA Invece non lo so e voglio che tu me lo dica.
LUIGI Se uno ha mal di denti e continuamente glieli stuzzicano, pensi che il male gli passi?
MIRANDA Ho capito. Mi pareva avessimo chiarito tutto ieri sera.
LUIGI Certo. Solo che tu continui a fare la civetta. Anche con l'ingegnere... Colazione in camera!
MIRANDA Sì, mi corteggia. Va bene? Stai diventando insopportabile...
LUIGI Lo so...
MIRANDA E noioso!
LUIGI E a te piacciono le novità. Ti piace cambiare! Lui sicuramente ti dirà cose nuove, interessantissime...
MIRANDA Indovinato. E poi è un bell'uomo. Affascinante!
LUIGI Un principe azzurro!
MIRANDA Sei tu che vorresti essere il mio principe azzurro!
LUIGI Per me è diverso. Io ti voglio sposare.
MIRANDA Eccolo di nuovo. Voi uomini dicendo ad una donna: « Ti voglio sposare! » pensate che lei non debba avere dubbi sulle vostre reali intenzioni. E poi succede che parecchie di quelle che ci credono, una volta sposate si sentono tradite.
LUIGI Per questo capita spesso anche agli uomini.
MIRANDA Sicuro. Non nel senso che intendo io, però. Dietro a una proposta di matrimonio, spesso, anzi quasi sempre, si nasconde ancora una volta solo la ricerca del vostro comodo.
LUIGI Quale comodo?!
MIRANDA I calzini e le mutande lavate, la tavola apparecchiata, la moglie sempre pronta a... disponibile per dovere coniugale.
LUIGI Fammi ridere! I calzini me li sono sempre lavati da solo!
MIRANDA E’ per questo che hai un buon vantaggio sugli altri. O sei stanco e ti vuoi sposare, perché te li lavi io! E smettila di tenermi il muso. Eri più allegro una volta.
LUIGI Che motivo ho di essere allegro? E’ un anno che mi tieni sospeso... uno si stanca.
MIRANDA Stiamo insieme tutto il giorno. Parliamo dei nostri affari, ci vogliamo bene come due fratelli, siamo quasi come marito e moglie.
LUIGI Quasi!
MIRANDA Cosa vorresti dire con questo: quasi!
LUIGI Che manca qualcosa.
MIRANDA Ho capito. Se ci sposassimo...
LUIGI Eh!...
MIRANDA Dovrei... cioè, potremmo anche...
LUIGI Già.
MIRANDA Praticamente mi sposeresti solo per quello.
LUIGI No.
MIRANDA Perché no? Tutto il resto ce l'hai, i calzini continueresti a lavarteli da solo.
LUIGI E allora è solo per quello! Va bene?! Sei contenta?!
MIRANDA Dai, non arrabbiarti. Scherzavo. Ascoltami, invece di far fantasie. Gli uomini so tenerli a bada da sola e non ti ho mai tradito. Ma il momento lo scelgo io. Allora, solo allora, se sarai ancora disposto ci sposeremo, ci faremo una famiglia, dei figli e tutto il resto. E qualche volta, allora, ti laverò anche i calzini. (lo bacia rapidamente) Porta la colazione in sala. (esce col vassoio. Luigi resta sorpreso piacevolmente)
Entra Servadei che cerca di scroccare una colazione
LUIGI Cosa c'è, professore?
SERVADEI Miranda?
LUIGI E’ salita dall'ingegner Castelli.
SERVADEI A fare cosa?
LUIGI Perché non lo chiede a lei?
SERVADEI Senta, Luigi, è da un po' di tempo che desideravo parlare con lei.
LUIGI A che scopo?
SERVADEI Lei mi è nemico.
LUIGI Non credo proprio. Ma se mai le avessi dato quella impressione, le chiedo scusa.
SERVADEI Scusato scusato.
LUIGI (Vedendo che Servadei non se ne va) Se vuole accomodarsi in sala da pranzo. Sto preparando la colazione.
SERVADEI Io non faccio colazione. La mattina non mangio mai nulla! Al massimo bevo un bicchier d'acqua. Come mi lavo la faccia così mi lavo lo stomaco. (si siede)
LUIGI Mi scusi ancora, ma in cucina è vietato sostare.
SERVADEI E perché?
LUIGI Perché... E’ una questione di, igiene.
SERVADEI lo sono pulitissimo.
LUIGI Non ne dubito. Ma lei ce l'ha il tesserino sanitario?
SERVADEI No. Sono sano come un pesce.
LUIGI Non lo metto in dubbio.
SERVADEI E allora non ho bisogno del tesserino sanitario.
LUIGI Però per entrare nelle cucine ci vuole, quindi la prego...
SERVADEI (alzandosi) Ecco trovato un sistema per impedire il controllo del cliente sui cibi che gli si danno. Io ho il diritto di sapere cosa usate per confezionare i cibi che mangio nel vostro albergo!
LUIGI Vorrei farle osservare che lei, da quando è qui, non ha mai mangiato in albergo. Se escludiamo ieri sera.
SERVADEI Appunto perché non ho mai potuto controllare di persona! Lei vorrebbe che io mangiassi ad occhi chiusi tutto ciò che mi viene propinato?
LUIGI Io?
SERVADEI Con il pericolo di sofisticazione, adulterazione, contraffazione che c'è oggi?
LUIGI Mi faccia il piacere...
SERVADEI Risponda. Usate olio di oliva o olio di semi?
LUIGI A seconda delle pietanze, se cotte o crude...
SERVADEI E quali coloranti usate?
LUIGI Ma che coloranti?
SERVADEI E i nitriti?
LUIGI Dei cavalli non ne abbiamo mai avuti!
SERVADEI Di cavalli no! Ma scommetto che questo è latte in polvere, quello che si dà ai vitelli!
LUIGI Questo lo dice lei!
SERVADEI Ah no? Sentiamo! (beve il latte da una tazza)
LUIGI Fermo!
SERVADEI Ha ragione. Non è latte in polvere. Però è latte parzialmente scremato e voi, scommetto, non lo dite ai vostri clienti che lo pagano come latte intero. E questi biscotti? Si vede da lontano un miglio che sono vecchi!
LUIGI Non dica sciocchezze e se ne vada, per favore!
SERVADEI Scommettiamo? (mangia un biscotto)
LUIGI (sarcastico) Allora sono vecchi?
SERVADEI Non ho sentito bene! Ne assaggio ancora qualcuno!
LUIGI (spazientito) Se ne vada dalla cucina! Se ne vada! (lo caccia fuori in malo modo)
SERVADEI (rientrando subito) Eh! Che modi! Uno viene a mettere in guardia contro i pericoli della sofisticazione e lei... lo farò presente a Miranda (esce prendendo ancora altri biscotti).
CAMERA DA LETTO
I servi spostano i mobili per la camera da letto. Entra Colombina per fare il letto. Il primo servo chiama in disparte il secondo e gli dice che su quel letto, con Colombina, ha fatto cose turche. Il secondo servo si avvicina a Colombina la invita a sua volta a coricarsi nel netto con lui e si becca un sonoro ceffone. Il primo servo ride, il secondo arrabbiato lo insegue. Colombina esce.
Entra Castelli e si stende sul letto. Cambio di luce. Miranda bussa alla porta.
MIRANDA Posso entrare? (Ha il vassoio con la colazione)
CASTELLI Un momento. (Si riassetta) Avanti, avanti.
MIRANDA Buon giorno. Ha dormito bene, ingegnere?
CASTELLI E lei è riuscita a togliersi quel bruscolo dall'occhio?
MIRANDA Se ne approfitta, perché sa di avere il coltello dalla parte del manico.
CASTELLI Come mai mi ha portato la colazione in camera? Non è un servizio che non fate?
MIRANDA (rimette la roba sul vassoio e la per andarsene)
CASTELLI Dove va?
MIRANDA Se non mi può soffrire, può dirlo apertamente! Senza punzecchiarmi così!
CASTELLI Ha capito male. Era solo uno scherzo il mio.
MIRANDA Uno scherzo cattivo nei miei confronti. Lei si diverte a burlarsi di me perché ieri sera mi sono piegata a chiederle un favore. E ora mi tratta come un barboncino al quale si lancia un pezzo di legno, perché lui corra a raccoglierlo e a riportarlo.
CASTELLI Adesso è lei che mi fa torto. Io ho solo cercato di essere spiritoso e cortese.
MIRANDA A che pro? Tanto mi ha già rovinato.
CASTELLI Questo lo dice lei. Il nostro colloquio di ieri sera mi ha fatto molto riflettere. Non mi era mai capitato di incontrare una donna come lei... insomma ho capito di essere stato precipitoso e stamattina ho dato ordine al mio segretario di smentire con un telegramma la telefonata fatta ieri sera.
MIRANDA Non lo dice per prendersi gioco di me? Non sta mentendo?
CASTELLI No, non sto mentendo!
MIRANDA Veramente?!
CASTELLI Veramente!
MIRANDA (gli si lancia al collo e lo bacia esaltata) Grazie, grazie. Io lo sapevo che lei era diverso. Io lo sapevo. Tutta la notte, tutta la notte ho pensato a lei... no... a questa situazione... e non ero capace di convincermi che lei, con quell'aspetto, con quel suo modo di fare... non poteva e non doveva essere capace di farmi sul serio una simile carognata! E ho avuto ragione!
CASTELLI Ehi, calma, calma!
MIRANDA Ma non posso essere calma! E’ come se fossi ritornata a vivere improvvisamente! Ah! Se non avessi capito, allora sì, sarei stata persa!
CASTELLI E lei ha capito tutto da come le apparivo?
MIRANDA Sì!
CASTELLI Mi permette di dubitare?
MIRANDA Eh no, scusi! Non vorrà mica capirne più di una donna! C'è un mondo dove noi donne conserviamo da sempre il predominio. E’ il mondo delle apparenze. Fin da bambine sappiamo scoprirne ogni più recondito angolo. Perché, naturalmente sappiamo giocare con le illusioni! Sappiamo vedere dentro uno specchio, sappiamo entrarne ed uscirne. Siamo padrone di un regno dove non contano cultura e potere. E nessun uomo è in grado di misurarsi con noi, su questo terreno!
CASTELLI E perché?
MIRANDA Perché inesorabilmente sarebbe sconfitto!
CASTELLI Ne è sicura?
MIRANDA Come sono sicura che dovremmo rifiutarci di misurarci con l'uomo solo sul terreno della realtà! E’ un errore!
CASTELLI Errore?
MIRANDA Sì. Perché la realtà è nostra nemica. La realtà è un assegno con uno zero in più!
CASTELLI Quindi lei condanna tutte quelle donne che gareggiano con l'uomo, che gli contendono posti di comando in politica, nell'industria... le donne ministro, le donne manager...
MIRANDA No. Io non condanno nessuno. Io, in un certo modo, sono un esempio di donna manager. Ma ciò non toglie che mi senta prima di tutto donna! Io non condanno nessuno, registro solo la stupidità di certe posizioni.
CASTELLI Lo sa che lei è una donna intelligente?
MIRANDA Adesso mi adula. Lo sono o le appaio?
CASTELLI Dico sul serio. Lei è diversa. Ha il dono di non annoiarmi.
MIRANDA Mi fa arrossire.
CASTELLI Non vedo rossore sulle sue gote.
MIRANDA Forse mi sta guardando troppo da lontano.
CASTELLI (si avvicina) Lei crede?
MIRANDA Adesso è troppo vicino... (i due stanno per baciarsi quando entra Amilcare)
AMILCARE Mi scusi, ingegnere.
MIRANDA (riprendendosi e facendo per uscire) No no. Stavo per andarmene.
CASTELLI Amilcare, vattene. (A Miranda) Resti, la prego.
MIRANDA Non posso. Devo scendere a preparare per il pranzo.
CASTELLI A dopo allora?
MIRANDA A dopo. (Miranda esce)
AMILCARE Chiedo ancora perdono.
CASTELLI Questa è una gaffe imperdonabile.
AMILCARE Certo ingegnere.
CASTELLI Allora cosa vuoi?!
AMILCARE Volevo ricordarle solo gli impegni di oggi. (Legge su una agenda) Alle nove l'apertura della Fiera. Alle nove e trenta, incontro con la delegazione araba per la consulenza alla costruzione del colorificio Assam; alle ore dieci incontro con il sottosegretario agli esteri... (vede Castelli assorto nei suoi pensieri) Ingegnere!
CASTELLI Sì? Ah, vai avanti.
AMILCARE Alle ore dieci incontro con il sottosegretario agli esteri per definire la questione delle esportazioni verso l’Indonesia... Ah, dimenticavo. Ieri sera ha telefonato Hartley da New York, oggi pomeriggio è in fiera. Ha telefonato anche la sua fidanzata ... le ho detto che lei era impegnato con la relazione ... ha ritelefonato poco fa, le ho detto che lei era già in Fiera.
CASTELLI Hai fatto bene.
AMILCARE Alle ore 13, pranzo con il sottosegretario agli esteri. Poi alle ore quindici la sua relazione alla Conferenza sulle prospettive dello sviluppo industriale ceramico nel terzo mondo. Alle 19 incontro al Grand Hotel...
CASTELLI No.
AMILCARE Come no? scusi.
CASTELLI Disdici subito l'appartamento al Grand Hotel e anche l'appuntamento per la cena di stasera.
AMILCARE Come? ingegnere?
CASTELLI Stasera ceno qui.
AMILCARE Mi permetto di farle osservare che non è molto decoroso nella sua posizione restare ancora un'ora di più in questo alberguccio di provincia. Ne va della sua reputazione.
CASTELLI Non ti preoccupare della mia reputazione e ascolta. Prenoterai le due camere che abbiamo per tutto il periodo della Fiera. Poi chiederai alla signorina Miranda di cenare, qui, con me, stasera.
AMILCARE Mi sembra che lei dia troppa confidenza ad una provincialotta, che non è nemmeno un pallido barlume delle sue peggiori conquiste! Questo non giova alla sua immagine.
CASTELLI Adesso hai veramente superato il limite!
AMILCARE La prego di non inquietarsi. Chiedo scusa ma parlo nel suo interesse. La sua immagine pubblica...
CASTELLI Smettila di farmi la predica e fa' quello che ti ho ordinato di fare!
AMILCARE (riluttante) Va bene, ingegnere.
CASTELLI Il guasto alla macchina è stato riparato?
AMILCARE Dimenticavo. Sì!
CASTELLI Meno male. Vai pure.
AMILCARE Mi scusi. Volevo chiederle una cosa.
CASTELLI Cos'hai stamattina. Hai dormito male stanotte?
AMILCARE Benissimo, ingegnere.
CASTELLI Il telefilm giallo non è stato di tuo gradimento?
AMILCARE Bellissimi tutti.
CASTELLI E allora?
AMILCARE Ho trovato due nuove standiste.
CASTELLI Non le avevi già assunte?
AMILCARE Ieri sera ho fatto un incontro. La dottoressa Mirella Paoletti è rimasta con me tutta la notte...
CASTELLI In camera tua?
AMILCARE Pensi! Ha una segretaria che conosce sette lingue: anche l'arabo!
CASTELLI Rispondi a me. Hai portato una donna in camera tua?
AMILCARE No, non è quello che pensa lei, ingegnere. E’ una appassionata di telefilms gialli.
CASTELLI Ah, capisco. Un'anima gemella!
AMILCARE Insomma, abbiamo parlato e lei ha acconsentito, in via del tutto eccezionale, a stare in Stand! Era un'occasione da non lasciarsi scappare...
CASTELLI E allora cosa vuoi da me?
AMILCARE Il suo permesso, ingegnere.
CASTELLI Hai già fatto tutto da solo.
AMILCARE Mi scusi, è d'accordo?
CASTELLI Ma sì, purché tu non mi rompa più le scatole con la mia immagine!
SALA DA PRANZO
I servi preparano la sala da pranzo. Sono irritati con Colombina che ha picchiato entrambi. Siedono davanti l'armadio senza badarle. Lei, finito di apparecchiare la tavola, si avvicina, carezza la nuca prima all'uno e poi all'altro; i due si precipitano credendo che lei sia nascosta dietro l'armadio: gran zuccata... e tenendosi la fronte i due escono ancora più impermalositi, seguiti da Colombina che fa loro il verso.
Cambio di luce.Entra Miranda ha delle carte in mano. Siede.
SERVADEI Psst
MIRANDA Ah! Cosa c’è, professore?
SERVADEI Siete sola?
MIRANDA Sì
SERVADEI E Luigi non c’è?
MIRANDA No. Ma cos’è quest’aria di mistero?
SERVADEI (le dà una grossa scatola) Ecco. Per voi.
MIRANDA Cos’è?
SERVADEI Un dono che viene del cuore.
MIRANDA (apre la scatola) Un’agendina?
SERVADEI Rilegata, con la copertina in pelle e iscrizioni in oro.
MIRANDA Com’è carino. Mi voleva proprio un’ agenda per l’anno nuovo, siamo a novembre... (la sfoglia) Ma è di quest’anno!
SERVADEI Sì, è vero: è di quest’anno. Ma i giorni in un anno sono sempre 365. Basterà cambiare il nome del giorno. Anzi, è un vantaggio perché tante volte uno non si ricorda... dice: “Che giorno è oggi?” ed è magari costretto a fare una telefonata per saperlo... così invece, dovendolo scrivere, se lo tiene mente pere tutto il giorno.
MIRANDA Debbo ammettere che il ragionamento fila.
SERVADEI Vi piace?
MIRANDA Come pensiero è veramente originale. Grazie.
SERVADEI (si mette in ginocchio) Miranda io vi amo. Non date più confidenza a Casamenti. Lui non vi ama. Vorrebbe solo... mi capite?
MIRANDA Perché voi no?
SERVADEI Cosa c’entra. Io vi amo!
MIRANDA Ah, è vero Me n’ero dimenticata! (via seguita da Servadei)
Mirella e Marisa entrano e siedono per fare colazione.
MARISA Sei sicura che quello di ieri sera...
MIRELLA Amilcare!
MARISA Amilcare, va bene. Sei sicura che non ti abbia preso in giro? Non l'avrà fatto per portarti in camera sua?
MIRELLA No, perché c'ero già andata.
MARISA C'eri già andata?
MIRELLA Sì.
MARISA Complimenti, non hai perso tempo.
MIRELLA Infatti. Abbiamo guardato telefilms polizieschi fino alle due di notte.
MARISA E poi?
MIRELLA E poi lui non ce l'ha fatta più e si è addormentato!
MARISA E tu?
MIRELLA Mi sono addormentata anch'io.
MARISA Nella sua camera?
MIRELLA Beh! E cosa c'è di male?
MARISA Niente niente. Così per tutta la notte...
MIRELLA Ho dormito.
MARISA Solo?
MIRELLA Solo! Ecco come sei, pensi subito al sesso. No, niente sesso, sei contenta?
MARISA E stamattina?
MIRELLA Mi sono svegliata.
MARISA Oh! Scoperta!
MIRELLA No no. Mi aveva coperto con un plaid perché non prendessi freddo. E tu dove sei stata?
MARISA A ballare.
MIRELLA Ce l'hai un alibi? (entra Miranda)
MIRANDA Ha passato una buona notte, dottoressa? (Mirella sbuffa)
MARISA Sì, grazie.
MIRANDA Serve ancora qualcosa, dottoressa?
MARISA No, grazie. A posto così.
MIRANDA Pranzano in albergo?
MARISA No, io e la mia segretaria pranzeremo in Fiera.
MIRANDA E la cena?
MARISA Non sono ancora in grado di dirglielo. L'ing. Castelli è già sceso?
MIRANDA Non ancora. Lei e la sua segretaria sono espositrici?
MARISA No. Ho una agenzia di relazioni industriali e la mia segretaria...
MIRELLA (scoppiando) Ooooh! Basta con questa segretaria! Te non sei dottoressa e io non sono segretaria. Siamo due standiste e abbiamo trovato il lavoro proprio ieri sera e l'ho trovato io, altrimenti non sapevamo nemmeno come pagare il conto.
MARISA Stupida!
MIRELLA Oh senti, mi sono stancata. La parte della segretaria la fai sempre fare a me. Te l'avevo detto ieri sera che non ci sarei più stata.
MARISA E che bisogno avevi proprio adesso di dire che siamo due... due...
MIRANDA (intervenendo divertita) Disoccupate!
MARISA Grazie! Che figura ci facciamo?!
MIRELLA Intanto con Amilcare ho detto che io ho tre lauree!
MARISA Sei proprio scema!
MIRELLA E che tu sei la mia segretaria e conosci sette lingue! Anche l'arabo!
MARISA Cosa ti è saltato in mente?
MIRELLA Ho messo in pratica il tuo consiglio di ieri sera. Ho fatto solo una piccola sostituzione di vittima. Da me a te!
MARISA Di vittima, eh? Ti piacciono i gialli, vero?
MIRELLA Sì, lo sai, perché?
MARISA Perché se oggi qualcosa va storto, domattina, troverai il tuo cadavere nella tua stanza da letto.
MIRELLA Ti sei arrabbiata, vero?
MARISA Sicuro che sono arrabbiata! Me lo vuoi dire come faccio?
MIRELLA Lo sai meglio di me. Sei tu che hai lanciato l'idea!
MARISA Se conosco a malapena l'italiano.
MIRELLA Oh senti! Arrangiati! Io le mie tre lauree non le devo mica esibire!
MARISA Uuuuh! Io mi sforzo di dare un'immagine alla nostra coppia e lei me la boicotta in continuazione!
MIRANDA Non vorrei intromettermi nel vostro litigio. Per me non è molto importante che voi non siate quello che volete apparire. Anzi la cosa mi diverte. E’ l'ingegner Castelli che vi ha dato il lavoro?
MIRELLA Sì, nel suo stand.
MIRANDA Quello dell'unione agenzie di viaggio?
MIRELLA No. Lui è Presidente di stabilimenti di ceramica.
MIRANDA Ceramica?
A DUE Ceramica!
MIRANDA (ride ma poi ripensa a tutto il suo rapporto con Castelli)
MIRELLA Perché? Ho fatto un altro sbaglio?
,MIRANDA No no. Grazie. Stabilimenti di ceramica eh? Per il resto non preoccupatevi. Smetteremo di andare d'accordo e non sosterrò il vostro gioco solo se non mi pagherete il conto.
CASAMENTI (entrando) Dottoressa, buon giorno.
MARISA Ciao. La mia segretaria!
MIRELLA Ancora?
CASAMENTI (Le dà la mano) Lieto.
MIRANDA Caro signor Casamenti, vedo che ha già conosciuto la dottoressa!
CASAMENTI Sì, proprio ieri sera. Al night! Abbiamo discusso a lungo circa una fornitura di servizi che la sua azienda potrebbe dare alla mia!
MIRANDA (a Casamenti) Quale azienda?
MIRELLA (a Marisa) Quale azienda?
CASAMENTI (strizza l'occhio a Miranda) La mia azienda nel campo ceramico!
MARISA (strizza l'occhio a Mirella) Cara, la nostra azienda nel ramo dei servizi di cui tu hai una partecipazione del 5%!
MIRELLA Il 5 % è troppo poco.
MARISA L'azienda l'ho inventata io dal nulla e mi spetta la maggioranza!
CASAMENTI La dottoressa ha ragione. Se l'ha inventata lei l'azienda! Ma vedremo di far fruttare anche il suo5%.
MIRELLA (a Marisa) Ah no!
MIRANDA E mi dica, signor Casamenti, non aveva intenzione di acquistare un grande albergo a Bologna o a Milano? Ha già cambiato idea?
CASAMENTI No, non ho cambiato idea. Aspetto solo che si decida il mio futuro socio. Però lei capirà. Non posso tralasciare altri affari, prima di concludere quello dell'albergo!
MIRANDA Sono contenta che la pensi così. Se fossi il suo socio nell'affare dell'albergo mi sentirei sollevato da una grande responsabilità! (Miranda sparecchia il tavolo)
CASAMENTI Allora, vogliamo andare?
MARISA Dove?
CASAMENTI In fiera!
MIRELLA Mi spiace, ma siamo nello stand dell'ingegner Castelli come...
MARISA Invitate! Per tutto il giorno. Se vuole possiamo rivederci stasera.
AMILCARE (entra e parla con Miranda) L'ingegnere intende prenotare le camere per tutto il resto della Fiera!
MIRANDA Mi fa piacere!
AMILCARE Mi ha detto inoltre di chiederle se vuole cenare su da lui stasera!
MIRANDA Ah sì? Dica all'ingegnere che accetto!
AMILCARE Riferirò!
MIRELLA Buon giorno, Amilcare!
AMILCARE Buon giorno. (sottovoce a Mirella) Poi mi devi dire chi era l'assassino dell'ultimo giallo.
MIRELLA Certo. Ti presento Marisa.
AMILCARE Ah! Good morning... guten tag... buenas dias... bonjour... e chiedo scusa se non sono in grado di dirle buon giorno in tutte le lingue che lei conosce!
MARISA Non fa niente!
AMILCARE Mirella mi ha parlato molto bene di lei!
MARISA Lo so, dovevo strozzarla prima.
AMILCARE Come dice?
MIRELLA Niente niente! (a Marisa) Vuoi smetterla?
AMILCARE Il suo contributo sarà molto utile al nostro stand. Abbiamo molte visite anche dai paesi arabi!
MARISA Benissimo!
AMILCARE Le farà piacere poter sfoggiare anche la sua conoscenza dell'arabo!
CASAMENTI Perché lei conosce l'arabo?
MARISA Una conoscenza scolastica!
MIRELLA E’, vero, è vero! Conosce meglio il giapponese!
MARISA (ha una reazione violenta nei confronti di mirella) Il giapponese poi no!
MIRELLA Marisa! La mia segretaria è molto modesta!
CASAMENTI Come segretaria?
MARISA (tirando in disparte Casamenti) Ogni tanto concedo alla mia segretaria di invertire i ruoli. Le fa bene psicologicamente! Ti prego sostieni il gioco!
CASAMENTI Ma le lingue, l'arabo, il giapponese...
MARISA Le conosce lei!
CASAMENTI E Amilcare?
MARISA L'ingegnere Castelli sa tutto e anche Amilcare!
CASAMENTI Ah, sì? Però è bravo a fingere!
AMILCARE Allora ci avviamo. L'ingegnere ci raggiungerà più tardi.
MARISA (ad Amilcare) Non so se vi conosciate. Le presento il signor Casamenti: anche lui è del ramo.
AMILCARE Ah, sì? Piacere. Amilcare Sportelli.
CASAMENTI Piacere. (si danno la mano) Se permettete vi offro un passaggio fino in fiera.
MARISA Accetto volentieri.
AMILCARE Mi spiace, ho già ordinato un taxi.
CASAMENTI Lo disdica.
AMILCARE Non posso.
MIRELLA Sentite, facciamo così. Voi due andate avanti e noi vi raggiungiamo con il taxi.
CASAMENTI Mi sembra un'ottima idea. Andiamo! (i quattro escono. Entra Luigi e toglie la tovaglia. Arriva Castelli)
CASTELLI Cameriere?
LUIGI Sì?
CASTELLI Posso chiederle un favore a titolo personale?
LUIGI Chieda.
CASTELLI Lei vive a stretto contatto con la signorina Miranda.
LUIGI Questo è indubbio.
CASTELLI Devo riconoscere che ieri sera mi sono sbagliato sul suo conto. E’ una donna meravigliosa. Mi sento molto in colpa e vorrei riparare.
CASTELLI Va bene. Le porterò le sue scuse.
CASTELLI No. Non è questo favore che intendo chiederle.
LUIGI Ah, no?
CASTELLI No, con Miranda mi sono già scusato direttamente.
LUIGI E allora?
CASTELLI Lei vivendo a così stretto contatto di gomito con Miranda conoscerà i suoi gusti, i suoi desideri, le sue preferenze... Io intendo farle un omaggio e lei mi deve suggerire cosa regalarle!
LUIGI Io?
CASTELLI Sì, perché lo trova strano?
LUIGI Temo che lei si sia rivolto alla persona sbagliata.
CASTELLI Non mi dica di no. Saprò ricompensare il suo disturbo. Però mi raccomando, non le dica niente. Deve essere una sorpresa!
LUIGI Stia tranquillo.
CASTELLI Bene. Non voglio regalarle il solito dozzinale mazzo di fiori. E’, stupido!
LUIGI Già è stupido! Miranda merita di più!
CASTELLI Sono contento che lei la pensi come me. Lo sa che lei è fortunato a vivere a fianco di una donna simile. Io non so come abbia fatto a non innamorarsene!
LUIGI E’ quello che mi chiedo tutti i giorni! (i due ridono)
Entra Servadei e si nasconde in ascolto.
CASTELLI Allora cosa mi consiglia?
LUIGI L'ultimo corteggiatore le ha regalato una pelliccia.
CASTELLI Una pelliccia?
LUIGI Sì e ha speso mi pare... tre milioni!
CASTELLI Ho capito. Grazie! (estrae il portafoglio)
LUIGI No. Non voglio niente. Mi basta solo di avere avuto la possibilità di far felice Miranda. (Luigi esce visibilmente alterato lasciando Castelli di stucco)
Servadei affronta l'ingegnere.
SERVADEI Ingegnere, a che gioco stiamo giocando?
CASTELLI Come, scusi?
SERVADEI Non faccia finta di non capire. Perché vuole farle un regalo?
CASTELLI Perché... perché mi sono accorto di averla maltrattata troppo ieri sera.
SERVADEI A me non interessa. Lei non deve regalarle niente!
CASTELLI Non le sembra di esagerare con questo suo atteggiamento? Si faccia gli affari suoi e mi lasci in pace.
SERVADEI Eh no! Caro il mio signor ingegnere! Non crederà di licenziarmi così? Se quell'imbecille di Casamenti è contento di questa situazione a me non va assolutamente bene. Io amo quella donna e non posso permettere questo vile gioco alle sue spalle! Le dirò tutto!
CASTELLI Lei non rispetta i patti che avevamo stipulato!
SERVADEI IL lei che non li rispetta. E poi in ogni caso avevo accettato costretto, spinto da voi, ma poi, questa notte la coscienza mi ha tormentato incessantemente. Non ho potuto chiudere occhio sapendo quello che sarebbe successo quando Miranda si fosse accorta che anch'io sapevo del vostro scellerato inganno. Mi avrebbe cacciato immediatamente dall'albergo. Non mi avrebbe più concesso credito. Tanto più che sono indietro con il pagamento della camera di due settimane!
CASTELLI Capisco; il suo più che altro è un problema di sopravvivenza.
SERVADEI Ho deciso: le dirò tutto!
CASTELLI Allora vada.
SERVADEI Lei mi sfida? Vado.
CASTELLI Aspetti. Quanto le occorre perché la sua coscienza non la tormenti più?
SERVADEI E’ disposto a pagarmi?
CASTELLI Quanto vuole?
SERVADEI Se è disposto a pagarmi, significa che ci tiene molto a Miranda. Che non vuole sedurla così tanto per gioco. Magari si è innamorato di lei!
CASTELLI Adesso non esageri. Ho fatto solo una scommessa e voglio vincerla. Quanto vuole?
SERVADEI Pensa di comprarmi? Mai. lo non mi vendo!
CASTELLI Come vuole lei.
SERVADEI Però... se mi volesse pagare gli arretrati dell'albergo.
CASTELLI Capisco.
SERVADEI La cosa sarebbe diversa. Non potrei oppormi!
CASTELLI Va bene, le pagherò gli arretrati!
SERVADEI Adesso, con un assegno!
CASTELLI Adesso!
SERVADEI E due settimane anticipate.
CASTELLI Pagherò anche le due settimane anticipate.
SERVADEI Allora non posso oppormi a che lei faccia un regalo a Miranda.
CASTELLI Ho capito, quant'è?
SERVADEI Cinquantamila per ventotto fa un milione quattrocentomila. Un milione e mezzo per fare conto pari!
CASTELLI (Verga l'assegno) Ecco. Ancora un favore. Scompaia dalla mia vista! (Castelli via rapido)
ATTO TERZO
INGRESSO
Ingresso già pronto. Colombina sta sistemando il registro sul bancone. I servi con un telo bianco finalmente la incappucciano e la portano via di peso.
Miranda entra. Cambio luce. Castelli entra di sorpresa alle spalle di Miranda.
MIRANDA Ah!
CASTELLI L'ho spaventata?
MIRANDA Non l'aspettavo tanto presto. La cena non è ancora pronta. Vado subito.
CASTELLI No. Resti e non crei questa distanza.
MIRANDA Ma noi siamo distanti.
CANTELLI Questa mattina non mi era parso.
MIRANDA Questa mattina mi sono comportata male. Chiedo scusa.
CASTELLI Si è comportata male?
MIRANDA Sì, malissimo. Ho dimenticato qual' è il mio posto. Mi sono lasciata trascinare ho dimenticato la sua posizione sociale sono stata stupida.
CASTELLI Non stupida: stupenda!
MIRANDA Perché mi dice questo?
CASTELLI Perché mi sono accorto che non le sono indifferente.
MIRANDA Cosa glielo fa pensare?
FASTELLI Il suo atteggiamento di questa mattina quando ha lasciato la mia camera, noi stavamo...
MIRANDA Le ho già chiesto scusa!
CASTELLI Com'è scontrosa! Se le sono così antipatico allora perché ha accettato di cenare con me?
MIRANDA Per cortesia e poi per chiarire una certa faccenda!
CASTELLI (sospettoso) Quale faccenda?
MIRANDA Lo saprà stasera!
CASTELLI A proposito di ieri sera?
MIRANDA (non risponde)
CASTELLI Lo so sono stato villano e non si forzi di costruire una barriera tra di noi quando non esiste più! Non bari con se stessa. Non cerchi di sfuggire si fermi un attimo. Mi ascolti. Per favore.
MIRANDA Ecco l'accontento (siede) Dica pure.
CASTELLI Anche lei non mi è indifferente!
MIRANDA Riprende a burlarsi di me?
CASTELLI Nemmeno per sogno. Dopo l'incontro di questa mattina ho pensato a lei tutto il giorno. Non vedevo l'ora di rivederla. Subito non sapevo spiegarmi perché la sua immagine ricorresse sempre più frequentemente nei miei pensieri. Fina a quando essa non ha invaso la mia amen te, occupando tutta la mia attenzione. Allora ho capito e mi sono deciso.
MIRANDA A fare cosa?
CASTELLI Volevo dirglielo a cena stasera, ma tanto vale che glielo dica adesso. Mi sono deciso a fare quello che non mi aveva mai nemmeno sfiorato sinora. (Le prende le mani. Miranda si alza) Miranda, mi vuole sposare?
MIRANDA Cosa?
CASTELLI Mi vuole sposare?
MIRANDA Io sposare lei?
CASTELLI Si! Perché lo trova strano?
MIRANDA No no. Non è strano. E' coerente! Anche...
CASTELLI Anche?
MIRANDA Anche se non saprei proprio immaginarla
CASTELLI Immaginarmi come?
MIRANDA Immaginare lei qui, in questo albergo.
CASTELLI Non deve immaginare questo, perché lei verrà con me. Non avrà più di questi problemi. Invece di servire sarà servita. Vivrà con me. Ci sposteremo in continuazione, viaggeremo molto..
MIRANDA Come in una bella fiaba?
CASTELLI Si, se l'accostamento serve a farle capire come vivrà.
MIRANDA No. L'accostamento serve per ricordare a me che questo albergo è la mia reggia e che l'eroe, chiunque esso sia, sposando me dovrà ereditare questo regno che era di mio padre!
CASTELLI Lei non può pensare sul serio questo.
MIRANDA Adesso sono serissima, Per la mia fiaba non è possibile altro lieto fine! (fa per andare)
CASTELLI No. Aspetti. Non se ne vada ancora.(le mette un bracciale d'oro) Per sdebitarmi della mia scortesia di ieri sera!
MIRANDA Cosa fa?
CASTELLI Le piace? E' suo!
MIRANDA No. Non voglio. Non posso accettarlo.
CASTELLI E invece lo deve accettare. E pensi alla mia proposta. Ci pensi! Mi darà una risposta stasera a cena!
MIRANDA Certo. Stasera a cena!
Marisa rientra dalla Fiera. E’ nervosa si accende una sigaretta.
MIRELLA (entrando) Come stai? Ti senti meglio?
MARISA Perché, come dovrei sentirmi?
MIRELLA Ciò, non lo so. Sei stata tutt'oggi chiusa nel gabinetto. Non arrivavi a tornare in stand che te ne ripartivi di corsa!
MARISA Anche questa la metto sul tuo conto.
MIRELLA Ma se sei stata male tutto il giorno cosa c'entro io?
MARISA Si, stata male! E che figura ci facevo a stare in stand con clienti arabi, giapponesi, inglesi e tedeschi senza saper spiccicare una sola parola nella loro lingua e dopo che tu mi avevi fatto quella pubblicità devastante? Eh! Che figura ci facevo?
MIRELLA Allora al gabinetto ci andavi apposta perché... (ride)
MARISA Ah ridi anche?
MIRELLA Si si è bellissimo!
MARISA Ma guarda che scema!
MIRELLA E cosa ci facevi al gabinetto tutto quel tempo?
MARISA Ho studiato il sistema di eliminarti senza destare sospetti.
MIRELLA Dai, cosa ci facevi?
MARISA Stavo seduta a leggere. Avrò riletto gli stessi articoli una decina di volte. Con le donnine del gabinetto che facevano due occhi coi ogni volata che mi vedevano passare. Tanto che per non destare sospetti, ogni volta prendevo la carta igienica e gli allungavo delle carte da mille lire!... Ed ecco il risultato! (estrae dalla borsa numerosi rotoli di carta igienica)
MIRELLA Non potevi lasciarla là?
MARISA Con quello che mi è costata?
MIRELLA Però non hai fantasia. Potevi uscire a fare due passi.
MARISA Certo. Cosi magari incontravo qualcuno dei clienti dai quali ero fuggita o l'ingegnere con le delegazioni straniere o ancora peggio quella... lontra di Amilcare, antipatico fino alla radice dei capelli!
MIRELLA Smettila di parlare male di Amilcare! E' stato casi gentile con noi!
MARISA Te lo raccomando quel finocchio!
MIRELLA Marisa?!
MARISA Io non ce la faccio a sostenere altri tre giorni così. Me ne ritorno a casa.
MIRELLA Come a casa. Avresti il coraggio di abbandonarmi?
MARISA Si!
MIRELLA E l'ingegnere cosa dirà?
MARISA Arrangiati.
MIRELLA Ma il lavoro...?
MARISA Cara dottoressa, si cerchi un'altra segretaria esperta in lingue, io me ne vado! O se no si prenda come segretario quell'ornitorinco di Amilcare, così avrai anche il contorno di verdura! Ohhh! Io non so chi mi tenga!
MIRELLA Non ti arrabbiare. Te la faccio fare a te la parte della dottoressa!
MARISA Ma sicuro! Adesso vado dall'ingegnere e poi gli dico: "Caro ingegnere, ci spiace, ma in questa commedia ci siamo assegnati le parti sbagliate: Mirella è la mia segretaria, non io la sua! Lei conosce quattordici lingue, anzi quindici, anche il dialetto romagnolo!
MIRELLA Tu esageri sempre!
Entra Casamenti.
CASAMENTI Cara dottoressa, come stai?
MARISA Caro Casamenti, tu sei l'unico che mi comprende!
CASAMENTI Allora stai meglio?
MARISA Perché?
CASAMENTI Ti ho cercato tutt'oggi, ma la tua segretaria mi diceva sempre che tu eri in bagno! Ho temuto che non mi volessi parlare.
MARISA E’, quella stupida che ha preso fischi per fiaschi! In ogni caso ho deciso di tornare a casa stasera.
CASAMENTI Non senza aver discusso di quella collaborazione...
MARISA Non mi sembra il caso...
MIRELLA E perché no?
CASAMENTI Vedi? La tua segretaria è più pratica. Discuteremo a cena. Ho già prenotato in un esclusivo ristorante della riviera.
MIRELLA Molto gentile! Verremo volentieri!
MARISA Io, andrò volentieri! Lei signorina Paoletti andrà a preparare le valigie!
MIRELLA Ma...
MARISA Niente ma! Se vuole lavorare ancora assieme a me, badi a farsi trovare pronta al mio rientro! (Mirella si avvia indispettita) E prenda su la sua carta igienica (Mirella esegue) e si scusi con l'ing. Castelli per la nostra partenza! (Mirella esce mentre entra Servadei, al quale molla un rotolo di carta igienica)
SERVADEI Buonasera, dottoressa.
MARISA Andiamo a cena in riviera. Viene con noi?
CASAMENTI Se il professore vuole offrire, io non ho nulla in contrario!
SERVADEI Faccia meno spirito e veda se le riesce di cambiarmi questo assegnino!
CASAMENTI (sorpreso) Un assegno? Voi!
SERVADEI Perché? trova la cosa strana?
CASAMENTI Per lo meno insolita. A sua disposizione! (Servadei gli dà l'assegno) Ehhh! Mi dispiace ma non ho tanto contante con me! (vedendo la firma dell'assegno) Un momento, ma questo è...
SERVADEI (gli toglie l'assegno di mano) Un assegno da un milione e mezzo. L'anticipo per un concerto che devo tenere tra due settimane alla Piccola Scala!
MARISA Complimenti. (a Casamenti) Vado a darmi una rinfrescata e sono subito da te.
CASAMENTI Fai con comodo. T'attendo e intanto scambio due chiacchiere con l'amico professore! (Marisa esce. Casamenti agguanta Servadei) Come fate ad avere quell'assegno?
SERVADEI Credete forse di avere il monopolio dei quattrini?
CASAMENTI Non fate l'ingenuo! Quell'assegno è firmato dall'ingegnere! Cosa avete pastrocchiato!
SERVADEI Un trattato di non belligeranza!
CASAMENTI Parlate chiaro!
SERVADEI E’ molto semplice, caro amico. L'ingegnere si è innamorato di Miranda, mi ha riconosciuto come l'unico, maggiore, temibile rivale e ha cercato di comprarmi.
CASAMENTI Tutte balle!
SERVADEI Allora trovatela da solo una spiegazione. Però se fossi in voi, non andrei a cena fuori stasera. Non mi vorrei perdere la scena quando Miranda rifiuterà l'ingegnere per sposare me!
CASAMENTI Avete proprio voglia di raccontar barzellette!
SERVADEI Ridete, ridete adesso! Dopo non ne avrete più la forza! (Servadei esce. Casamenti resta solo)
Casamenti: Vuoi vedere che quel pidocchio ha ragione? Altrimenti l'assegno come si spiega? Vuoi vedere che l'ingegnere si è innamorato? Cameriere? (arriva Luigi)
LUIGI Sì?
CASAMENTI Sono ancora in tempo ad ordinare la cena per stasera?
LUIGI Veramente è tardi. Ma vedremo di fare il possibile.
CASAMENTI Per il menù ci pensi lei. Prepari per due persone.
LUIGI Fra mezz'ora è in tavola.
Luigi e Casamenti escono. Entra Miranda e traffica dietro il bancone. Entra Servadei.
SERVADEI Psst! Miranda! Miranda!
MIRANDA Cosa c'è?
SERVADEI Parlate sottovoce!
MIRANDA Ancora quest'aria di congiura. cosa succede stavolta?
SERVADEI Ssst! Ci sente nessuno? (va a vedere alle porte)
MIRANDA Oh smettetela Servadei di venire sempre di soppiatto come le malattie. Cosa c'è!
SERVADEI Non fidatevi di Castelli!
MIRANDA Di Castelli?! E perché?
SERVADEI Non posso dirvelo se no ve l'avrei già detto. Vi dico solo non vi fidate.
MIRANDA Eh no! Voi adesso dovete dirmi perché non mi devo fidare dell'ingegnere! (trascina Servadei a sedere)
SERVADEI Vi ho detto che non posso dirvelo. Se ve lo dicessi mancherei di parola.
MIRANDA Di parola a chi?
SERVADEI Insomma io sono venuto da voi per aiutarvi e voi mi fate il terzo grado.
MIRANDA Bell'aiuto!
SERVADEI Ma se vi dico che non posso parlare... per ora.
MIRANDA (si mette a sedere vicino a lui, accattivante) Ma si che potete parlare. Avanti ditemelo ve ne sarò molto grata.
SERVADEI Grata?
MIRANDA Grata!
SERVADEI Grata grata?
MIRANDA Grata grata!
SERVADEI Grata come?
MIRANDA Che so... potrei riprendere in considerazione la vostra proposta. Su, ditemi cosa c'entra l'ingegnere Castelli... Perché non devo fidarmi di lui?
SERVADEI (combattuto) Perché...
MIRANDA Perche?
SERVADEI Mamma mia, ma come faccio a dirvelo. Quelli mi picchiano!
MIRANDA Quelli? Dunque ce ne sono altri oltre all'ingegnere?
SERVADEI Si...
MIRANDA E chi sono?
SERVADEI No no no. Questo non ve lo posso proprio dire. Però uno è una persona che conoscete molto bene... Uno che vive in albergo...
MIRANDA Casamenti?!
SERVADEI Io non l'ho detto!
MIRANDA Casamenti un una cosa fra me e Castelli.
SERVADEI Non posso dirvi altro. Non insistete!
MIRANDA (si alza) Beh, quand'è così... non insisto. Arrivederci.
SERVADEI Come arrivederci.
MIRANDA Arrivederci. Non insisto.
SERVADEI E... non volete più sapere?
MIRANDA No no. Si vede benissimo che è una cosa che voi non potete dirmi. Altrimenti me l'avreste già detta.
SERVADEI Come, non ve la posso dire.
MIRANDA Non insistete. Quelli vi picchiano. E non voglio che poi voi mi accusiate di avrei forzato...
SERVADEI Ma come potete pensare questo di me!
MIRANDA No no. E poi di avervi fatto delle promesse che non so come e quando potrò mantenere...
SERVADEI Io non voglio niente in cambio!
MIRANDA No. Mi dispiace. Quella cosa tenetevela per voi. Io non la voglio sapere!
SERVADEI E invece voi la dovete sapere. Perché Casamenti e Castelli hanno scommesso che voi vi sareste innamorata di lui!
MIRANDA Lui chi?
SERVADEI Castelli. Sì, a rovescio di come è successo per la locandiera!
MIRANDA La locandiera?!
SERVADEI Sì, la locandiera di Goldoni... pensate alla situazione!
MIRANDA Ah! Così...
SERVADEI E' tutta una messa in scena. Castelli ha finto di essere arrabbiato per attaccare discorso... Vi ha fatto la corte solo per vincere la scommessa...
MIRANDA Adesso capisco...
SERVADEI (indica il polso di Miranda) Anche il regalo che avete al polso.. E’ solo per la scommessa!
MIRANDA E voi, come l'avete scoperto?
SERVADEI Volevano che anch'io partecipassi al gioco. Ma gliel'ho cantata sul naso! Ho detto: "Provatevi! Ve ne pentirete! Io le dirò tutto!"
MIRANDA E siete venuto subito ad avvisarmi.
SERVADEI Subito no. Volevo prima vedere se avevano il coraggio... Ma poi quando ho visto che voi... insomma non ho più resistito!
MIRANDA E allora perché prima non volevate dirmi niente? Se eravate venuto apposta!
SERVADEI Non volevo impressionarvi.
MIRANDA Siete proprio un amico sensibile. Grazie per l'informazione.
SERVADEI E la gratitudine?
MIRANDA Cosa?
SERVADEI Mi avevate promesso che mi sareste stata molto grate se... anzi grata grata!
MIRANDA E ve ne sono. Grazie.
SERVADEI Tutto qui? Ma io vi ho detto...
MIRANDA Caro Servadei, io non volevo mica sapere niente! Siete stato voi che me lo avete voluto dire per forza. Non ve ne ricordate più? Su, adesso lasciatemi lavorare...
SERVADEI (beffato) Va bene, vado. Ah! Dimenticavo una piccola formalità: il pagamento degli arretrati (estrae l’assegno)
MIRANDA (glielo porta via di mano) Avete i soldi?
SERVADEI Si!
MIRANDA (sorpresa) Un assegno di Castelli?
SERVADEI Un prestito sulla parola!
MIRANDA Ah! Allora venite di qua che vediamo il debito!
Miranda e Servadei escono mentre entra Luigi e poi subito dopo Amilcare.
AMILCARE Permette una parola?
LUIGI Dica pure.
AMILCARE Lei mi sembra una persona intelligente.
LUIGI C'è da superare un esame perché la sua sensazione si tramuti in certezza?
AMILCARE La prego di essere meno sarcastico.
LUIGI Ed io la prego di essere meno pinguino.
AMILCARE D'accordo! La signorina Miranda sta facendo una corte spietata all'ingegnere e lui sembra non essere indifferente alle sue grazie.
LUIGI Non sono affari miei.
AMILCARE Ma sono miei, se permette. Io devo vigilare sull'immagine dell'ingegnere e non posso permettere che si comprometta per... insomma lei mi capisce! Da quando ha messo piede in questo albergo è improvvisamente cambiato: dà confidenza aggi estranei, trascura i suoi interessi e la sua fidanzata, ha mandato all'aria affari colossali! Si comporta con una leggerezza incosciente! Sembrerebbe sia stato colpito da qualche sortilegio!
LUIGI Pensa che questo albergo sia un covo di streghe?
AMILCARE Non mi fraintenda e non scherzi. E' vero comunque che in questo albergo aleggia una strana aria. Per fortuna mi sono ripreso in tempo!
LUIGI Ma io cosa c'entro in tutto questo?
AMILCARE Lei certamente è in confidenza con la signorina Miranda. Le parli e la dissuada dal suo atteggiamento!
LUIGI Io credo che lei dia troppa importanza alle apparenze, non credo che l'ingegnere sia interessato a Miranda.
AMILCARE Questa sera cenano insieme in camera sua, le ha regalato un bracciale da cinque milioni e ha pagato un milione e mezzo a Servadei, certo per sbarazzarsene. Le chiama apparenze lei queste? Si vede che anche lei pende dalle labbra della signorina, come tutti qui, si veder che anche lei è succube...
LUIGI Alt! Basta così! Mi ha già insultato a sufficienza! Si tolga dai piedi!
AMILCARE E' un piacere togliere l'incomodo! (Amilcare esce stizzito e incrocia Miranda sorridente)
MIRANDA Su, dobbiamo preparare per la cena. Cosa voleva il pinguino? Mi ha dato un'occhiataccia! Beh! Non rispondi? Fai ancora il bel tenebroso?
LUIGI Il bel tenebroso è stanco di fare la parte del fesso!
MIRANDA Hai voglia di litigare?
LUIGI No! Io e te abbiamo finito di litigare!!! (amareggiato) Mi dispiace solo di una cosa: che ho avuto fiducia in te, nonostante tutte le apparenze, nonostante tutti i miei dubbi. Mi sbagliavo. Cosa te ne fai tu di uno come me! Tu miri in alto. Accomodati. Ti lascio libera dell'impegno che avevi con me. Me ne vado.
MIRANDA Vuoi andartene?!
LUIGI Sì!
MIRANDA Via via... dall'albergo?! Così, senza una spiegazione... senza un preavviso...
LUIGI Di preavvisi te ne ho dati anche fin troppi! Il nostro rapporto è finito!
MIRANDA E vattene, vattene! Cosa me ne faccio di un musone come te, capace solo di irritare i clienti, che non scherza mai. Geloso di ogni mio sorriso, di ogni mio gesto. Vattene pure se ti fa piacere! Anche subito! (Luigi si toglie il grembiale e la per andare) Vieni qui! Prima però mi dici il perché! Eh! Ci sarà poi un motivo!
LUIGI Nessun motivo e tutti!
MIRANDA Eh no! Adesso sputi il rospo! E’ troppo comodo! Il signorino ha la luna, fa le bizze, e poi non si degna neanche di dire cos'ha!
LUIGI Puoi fare a meno di fare tutta quella commedia. Tanto non ce la fai a farmi arrabbiare. Ormai ho deciso. Comunque, se vuoi sapere il motivo: te e l'ingegnere!
MIRANDA Tutto qui?
LUIGI Ah, è poco? Perdonami allora se non vi ho sorpreso a letto insieme!
MIRANDA Sei volgare.
LUIGI Sì. Solo a parole però!
MIRANDA (conciliante) E va bene. E’ giusto che tu lo sappia. Non sono io che lo corteggio, ma è lui che corteggia me. E lo sai perché? Per farmi innamorare!
LUIGI In questo almeno ha avuto più fortuna di me.
MIRANDA Ma lo fa apposta, per fare il pari con Mirandolina, la locandiera... ma come posso spiegarti... per dimostrare che lui è capace di far innamorare qualunque donna!
LUIGI Che bella storia stai inventando!
MIRANDA Certo non lo nego, io sono stata al suo gioco. Anche se so benissimo che lui non è innamorato di me. Pensa che poco fa si è perfino offerto di sposarmi. Per farmi cadere, per farmi innamorare. Ma è solo un gioco... solo una scommessa!
LUIGI E per gioco stasera dovete cenare assieme!
MIRANDA Sì!
LUIGI Soli in camera sua!
MIRANDA Sì!
LUIGI E magari avresti preteso che vi servissi vini doc e spumanti italiani.
MIRANDA Infatti te lo avrei chiesto. Fa parte del gioco. Ma poi avremmo riso assieme!
LUIGI Sai le risate! (le prende il polso) Fa parte del gioco anche questo?
MIRANDA Questo? Bello vero? Un oggettino di bigiotteria.
LUIGI Bigiotteria. Sicuro, costa appena cinque milioni! Almeno laccato può darsi lo sia!
MIRANDA (veramente sorpresa) Cinque milioni?!
LUIGI E un milione e mezzo l'ha dato a Servadei perché la smettesse di starti attorno!
MIRANDA Allora quell'assegno...
LUIGI Debbo darti atto di una cosa. Le tue quotazioni sul mercato sono cresciute. Da una misera pelliccia che varrà poco più di mezzo milione, in un solo giorno sei passata a sei milioni e mezzo! Complimenti e auguri!
MIRANDA No. Aspetta. Non è quello che pensi tu. Io non sapevo niente di... Aspetta!! (esasperata piangendo) E vattene, vattene! Ne trovo cinquecento di camerieri come te e meglio di te! E vattene! (esce di corsa piangendo, lasciando Luigi di stucco)
Entra Servadei
SERVADEI Cameriere! Poco fa ho passato l'ordinazione per la cena alla signorina Miranda. Non le ha detto niente?
LUIGI Se ha passato la sua ordinazione a Miranda si arrangi con lei!
SERVADEI Che, giovanotto! Che modi sono questi!
LUIGI Adatti a imbecilli come voi!
SERVADEI Screanzato! Quando avrò sposato Miranda, la farò licenziare!
LUIGI Stia comodo! Già fatto!
SERVADEI Io non so chi mi trattenga dal darle una sonora lezione!
LUIGI (minaccioso) La sua vigliaccheria!
Servadei fugge e si scontra con Castelli che sta entrando
CASTELLI Avvisate Miranda che l'aspetto su!
LUIGI No!
CASTELLI Come?
LUIGI Ha capito benissimo! No!
CASTELLI Ma lo sa che lei è maleducato?
LUIGI Non mi dispiace che lei mi trovi maleducato. Mi dispiace che non possa trovarmi anche manesco! (Luigi esce infuriato. Entra Amilcare.)
AMILCARE La signorina Miranda ha telefonato proprio ora in camera dicendo che non può essere suo ospite a cena.
CASTELLI E perché?
AMILCARE Ha accusato un'emicrania! Dia retta a me ingegnere, lasci perdere !
CASTELLI Amilcare, ti avevo già detto mi pare di non occuparti di questa questione!
AMILCARE Non capisce che quella donna ha architettato tutto solo per spillarle dei quattrini? Anche l'assegno che lei ha fatto a Servadei...
CASTELLI Hai guardato nel mio libretto degli assegni?!
MAILCARE Come sempre quando metto a posto i suoi incartamenti. oggi ha disdetto due impegni, non si è minimamente preparato per la conferenza di domani! Abbandoni tutto, andiamo al Grand Hotel!
CASTELLI Basta così Amilcare. Ti ringrazio della tua dedizione, ma ormai ho deciso e credo che questa indisposizione improvvisa abbia a che fare con un altro motivo!
Castelli esce seguito da Amilcare. Servadei Casamenti e Marisa entrano
MARISA Avete sentito? Doveva cenare con lui e ha disdetto!
SERVADEI Mi ama!
CASAMENTI E come mai non è ancora venuta a dirvelo?
SERVADEI E' solo questione di tempo. Io so aspettare!
MARISA E adesso dove sarà andato?
CASAMENTI Forse a cercare Miranda!
MARISA Questa faccenda mi ha messo una curiosità addosso!
CASAMENTI Sono curioso anch'io di vedere come va a finire. Inoltre c'è in ballo la scommessa. Andiamo a vedere.
MARISA Andiamo. (a Servadei) Lei non viene?
SERVADEI No. Io non ho motivo di essere curioso. Sono sicuro. Miranda verrà da me. E' tutto previsto! (Avviandosi verso la cucina) Cameriere, questa cena! Ha deciso di farmi arrabbiare sul serio?
Servadei esce mentre entra Miranda inseguita da Castelli
CASTELLI Perché ha rifiutato il mio invito?
MIRANDA Non mi andava più di venire.
CASTELLI C'è stato qualcosa o qualcuno che le ha dato fastidio?
MIRANDA Niente, niente.
CASTELLI Le hanno forse raccontato qualcosa su di me che le ha fatto cambiare idea?
MIRANDA No no.
CASTELLI Avanti, su me lo dica. C'è qualcosa?
MIRANDA Niente le dico!
CASTELLI No, non è vero!
MIRANDA Se le dico di no perché vuole insistere.
CASTELLI Dice di no però si comporta come se ci fosse qualcosa.
MIRANDA Come dovrei comportarmi?
CASTELLI Come ieri sera, come stamattina, come prima...
MIRANDA Prima non sapevo...
CASTELLI Cosa?
MIRANDA Niente niente!
CASTELLI Su, mi guardi negli occhi! Ha gli occhi rossi. Ha pianto!
MIRANDA Ho pelato della cipolla!
CASTELLI Quando.
MIRANDA Poco fa.
CASTELLI (le prende le mani e le annusa) Non ne sento l'odore!
MIRANDA Mi sono lavata le mani col sapone.
CASTELLI Miranda devo dirle una cosa importantissima!
MIRANDA Lasciamo perdere, è meglio...
CASTELLI E invece io voglio dirle...
MIRANDA Non dica niente!
CASTELLI Devo dirtelo. Devi saperlo. Io ti amo!
MIRANDA (è colpita un attimo poi si allontana da lui battendo le mani come ad una commedia) Bravo! Bravo! Ma lo sa che lei è bravo? Che attore. Sembra proprio innamorato di me! Bravo!
CASTELLI (frastornato) Cosa dice!
MIRANDA Bravo! Ma adesso basta! Ormai ho scoperto tutto!
CASTELLI Tutto?
MIRANDA Servadei mi ha detto della scommessa ed il suo segretario ha completato il quadro con Luigi. La rivincita di Ripafratta sulla Locandiera. Che onore! Però poteva fare a meno di acquistare un bracciale cosi costoso... di pagare Servadei...
CASTELLI Tu sapevi?
MIRANDA Sì, l'ho saputo poco fa. Quindi possiamo smetterla di giocare.
CASTELLI Giocare?
MIRANDA Sì, perché il gioco non mi interessa più! E debbo anche rimproverarla. Quella scommessa era veramente un brutto scherzo!
CASTELLI Lascia perdere la scommessa. Io non sto scherzando!
MIRANDA Non sta scherzando!?
CASTELLI Sì, lo ammetto! Ho iniziato con questa intenzione. Sarebbe troppo lungo da raccontare... Me ne vergogno e chiedo scusa. Miranda io sono innamorato di te!
MIRANDA (lo respinge) Un momento. Un momento. Cerchiamo di ragionare. A me giocare con te è piaciuto moltissimo. Ci sono stati dei momenti in cui finzione e realtà si sono talmente compenetrati da sembrare... da essere una cosa sola. Mi sono anche innamorata. Di quei momenti. Ma sono stati solo momenti e niente di più! Ora per quanto mi riguarda è finita!
CASTELLI Non è finita. Comincia adesso. Vieni via con me.
MIRANDA Venire via con te? Io non lo so se sono innamorata di te.
CASTELLI Non lo sai ma lo sei! Vieni!
MIRANDA Venire via! Abbandonare tutto! Strapparmi dal mio mondo, isolarmi in un mondo che non conosco, che mi è ostile! No. Non posso venire!
CASTELLI E allora resto con te!
MIRANDA Qui, in questo albergo?
CASTELLI Sì!
MIRANDA E rinunci a tutto?
CASTELLI Ti farò da cameriere, da aiutante...
MIRANDA ... alla tua posizione sociale, alla tua ricchezza?
CASTELLI Tutto, tutto quello che vuoi, pur di restare accanto a te!
MIRANDA Sono sorpresa, stupita, lusingata... ma anche impaurita. Non credevo di potere...
CASTELLI (abbracciandola dolce) Hai vinto tu, non sei contenta!
MIRANDA No. Non va bene! Non è quello che voglio! Capisci! Non è quello che voglio!
CASTELLI (alterato) Non puoi trattarmi cosi!
MIRANDA Sei tu che prendi in giro te stesso credendo ad una finzione che tu stesso hai creato!
CASTELLI Ma le tue lacrime, la tua gioia...
MIRANDA Erano finte... come la tua arroganza e la tua gentilezza, L'Unione agenzia viaggi e tutto il resto. Tutte apparenze. Ti ricordi stamattina? Ti ho messo in guardia contro le apparenze. Noi siamo allenate ad usarle, ma voi no. Tu hai creato la tua illusione, sei rimasto imprigionato nello specchio e non sei più capace di uscirne. Mi dispiace, non posso aiutarti!
Entrano Casamenti e Marisa che hanno seguito la parte finale del dialogo.
CASAMENTI E MARISA (battono le mani) Brava, bravissima!
CASAMENTI Ingegnere, lei mi deve un milione! Come ha potuto constatare il cobra si è ribellato all'incantatore e l'ha morsicato!
MARISA E il morso del cobra è velenoso!
CASAMENTI Avanti confessatelo anche a noi. Avete doppiamente perso la scommessa: Non solo Miranda non si è innamorata di voi, ma voi vi siete innamorato di lei!
CASTELLI Ma stare zitto! Miranda... ti prego!
MIRANDA No! (entra Servadei)
SERVADEI Allora?
CASAMENTI Ha perduto la scommessa!
SERVADEI Questo lo sapevo! Debbo avere un milione!
CASTELLI (lo aggredisce) Sporco ipocrita! Amilcare! (a Casamenti) La vincita se la faccia pagare da lui!
SERVADEI Si sfoghi pure su di me. Ormai sono l'unico vincitore. Miranda riconoscetemi quale unico vostro uomo. Voleremo assieme sulle ali della musica e assieme...
MIRANDA Ma state zitto! Idiota!
CASAMENTI Hanno tagliato le ali al barbagianni!
AMILACARE (arrivando) Eccomi ingegnere!
CASTELLI Prepara subito le valigie e telefona immediatamente al Grand Hotel per il mio appartamento.
AMILCARE Con vero piacere.
CASTELLI Appena arrivo voglio cenare in camera e che mi mettano a disposizione anche un videoregistratore ed un tecnico.
AMILCARE Sarà fatto con immensa gioia! (arriva Mirella con le valigie. Castelli parte)
MIRELLA Amilcare mi aiuti?
AMILCARE Signorina, meno confidenza. I nostri rapporti sono cessati! E' la prima e l'ultima volta che mi fido di una donna!
MIRELLA Ma Amilcare?! Sei diventato scemo?
AMILCARE Scema sarà lei, comediante da strapazzo!
MIRELLA Lontra, ornitorinco e... (gli da un pestone) pinguino! Andiamo Marisa! Abbandoniamo il luogo del delitto! (Amilcare via)
CASAMENTI Vi accompagno alla stazione!
MIRELLA Grazie. Lei si che è un gentiluomo!
SERVADEI Non sia mai che abbandoni una leggiadra pulzella nelle mani di un orco. Vengo anch'io!
Mirella, Marisa, Servadei e Casamenti escono. Ripassa Castelli seguito da Amilcare. Castelli si avvicina. Miranda si toglie il braccialetto e glielo rende. Castelli istintivamente fa per prenderlo ma lo lascia e se ne va. Nello stesso momento Amilcare prende il bracciale, paga la camera con un assegno e se ne va.
MIRANDA (sorride e poi si rivolge al pubblico) E adesso? Scenderà Luigi con le valigie per andare via. Cosa devo fare? Devo fermarlo? Devo lasciarlo partire? Mirandolina sposava Fabrizio, il suo cameriere. E non l'amava! Forse anche Miranda sposerà Luigi. Con Castelli è stato solo un gioco o qualcosa di più. Gioco e realtà anche per me si sono fusi, confusi... Questo entrare ed uscire dallo specchio. Potrò mai vedermi come realmente sono! Castelli se n'è andato... come Ripafratta ha perso!... E ancora una volta Mirandolina ha vinto!
Miranda resta immobile. Entrano Casamenti e Servadei e siedono al tavolo con le carte in mano.
Cambio di luce. Rientrano i due servi, accigliati. Hanno ciascuno un lenzuolo in mano e un occhio nero. Lentamente ricoprono Casamenti e Servadei, poi siedono davanti al bancone e si addormentano. Entra Colombina, copre Miranda, si avvicina a due servi, li compatisce e dà a ciascuno un lieve bacio. Sui loro visi finora scuri, torna ad aleggiare un sorriso. Colombina sorridente saluta il pubblico.