T9 colpita e affondata

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ITALO CONTI

COMMEDIA BRILLANTE IN DUE ATTI

ITALO CONTI

POSIZIONE SIAE 135763 TEL 393-92.71.150 OPPURE 328-41.71.523 E’ GRADITA COMUNICAZIONE IN CASO DI RAPPRESENTAZIONE


T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

Personaggi:

DIO                                                                                              Voce fuori campo

ALESSIO BLESSIN                                                              Voce fuori campo

EMILIA BLESSIN (FOGLIA)                                          Figlia più grande di Alessio

SANDRA BLESSIN (RAMERA)                                   Sorella più piccola di Emilia

ADRIANO BERGAMO                                                      Il marito di Emilia

ENZO DETTO DOWN                                                       Nipote di Emilia e Sandra

ROSANNA DETTA PORCONA                                    La prostituta

DON LUIGI DETTO 4444                                                Il frate

LIA DETTA KGB                                                                 La ragazza dell’Est

PRIMO ATTO

La scena si svolge ai giorni nostri nella bella sala da pranzo di villa Blessin. Si tratta di una sala arredata con sfarzo, la famiglia è molto ricca fin dal 1.200. In una parte della Sala è presente anche una piccola cappella privata. La nicchia, ben attrezzata, è dotata di altarino e può ospitare un parroco officiante. Davanti all’altarino un inginocchiatoio per due persone. Guardando il palco: al centro c’è l’entrata principale alla sala che proviene verosimilmente da altre stanze e quindi anche il corridoio centrale visibile deve essere arredato. A scelta del registra a destra o sinistra la quinta di uscita che porta alla zona notte. La parte non adibita all’uscita per la zona notte sarà occupata dalla cappella. Occorre allestire una luce di scena più forte delle altre, tipo spot, che colpisca il palco come un raggio, raffigurante Alessio Blessin. Ogni volta che si accende lo spot tutti gli attori si fermano in scena nella loro posizione. Non ci sono cambi di scena. Si lascia al regista e allo scenografo l’allestimento e la disposizione di ogni particolare. (A sipario chiuso: Si spengono le luci in sala e si accende lo spot)

ALESSIO         Buona sera a tutti: io sono Alessio Blessin, di quei Blessin che ebbero illustri natali

nel centro Europa fin dal 1200: una stirpe di ricchi nullafacenti per i quali il titolo

nobiliare fu la maggiore fonte di rendita per oltre 700 anni. A partire dal 1900 però,

tutto cambiò e il blasone non costituì più un titolo significativo.

Chiedo scusa per il fatto che non possiate vedermi: sono attualmente defunto. Nulla

di grave… morto per cause naturali da oltre 25 anni all’età di 104 primavere dopo

aver stabilito, nel mio piccolo, due record:      Essere il primo Blessin lavoratore e

l’ultimo della mia stirpe: Infatti, seppure misi al mondo 12 figli con tre mogli e due

amanti, furono tutti di sesso femminile.

(RUMORE: Si sente un tuono)

ALESSIO         Chiedo scusa Signore… entro subito in argomento! Io sono qui per aiutarvi a

comprendere meglio il funzionamento della vostra comunicazione che, nel giro di qualche secolo, è andata via via riducendosi:

Dai pranzi di un tempo, definiti “Luculliani”, siete passati alla tristezza del mangiare

un boccone; i gentleman  che prima andavano  educatamente in bagno a “spandere

acqua” oggi corrono a farne un goccio, ed il bacio, “apostrofo rosa posto tra le parole

t’amo” è diventato la lettera X di un telefono cellulare!


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ALESSIO         Ma pensate davvero che per essere efficienti occorra essere sintetici? Io vi posso

assicurare che nulla è più efficiente del caos! Ma voi continuate a chiudervi in

cassette di sicurezza, scrivere in celle di memoria e sopravivere tremanti nella vostra

casella sperando che il Creatore spari il più tardi possibile quel colpo che vi

costringerà a dichiarare: “T9 colpita e affondata!” (Si spegne lo spot)

Per le compagnie che sono in grado di realizzarlo sul sipario dovrebbe essere proiettato il contorno dei tetti di una città in lontananza e sopra una luna piena.

La ribalta invece, spazio utile per gli attori che dovranno recitare in esterno, dovrà essere illuminata con spot che rappresentano i lampioni che illuminano una via. Sulla ribalta entrerà Rosanna atteggiandosi a prostituta che cercherà di riscaldarsi visto il freddo che fa).

ROSANNA (Passa Enzo col bavero Alzato e tira via una prima volta) Oh ‘sta sera ‘n se ara. So’ ddu ore che passeggio su e giù su e ggiù mancu ‘n cane. (Pausa) E’ lu friddu!… E’ propiù veru che co’ lu friddu s’artirono… stonno a casa tutti… tutti tranne la concorrenza! Non ze sopportano più. Bianche, gialle, nere, rosce. Ve se pozza asciuttà come sto a seccamme io…!

(Ripassa Enzo tornando sui suoi passi e poi)

ROSANNA     Tho! E quistu chi è?

ENZO                Che fai quine?

ROSANNA     No’ lo vidi? Passeggio! Pijio l’aria fresca! Ciò un callu…

ENZO                Sci… pijece pure l’aria fresca… sendi si che buriana!

ROSANNA     E allora perchè me l’addimanni?

ENZO                Vojio esse sicuru de chi si!

ROSANNA    Sendi bellu sisu… smamma che stasera me cce troi eh…

ENZO                Perché che ago fattu de male?

ROSANNA     Chi so? Chi dovrebbe esse?

ENZO                (Timido) ‘Na puttana?

ROSANNA    (Ironica) Ma va?… Tu invece chi sì? Aistain?


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ENZO                Io so’ un ternanu

ROSANNA     Eh! E io una de la macchia de Collesecozza! Se me dici chi era tu nonnu magari

semo parenti!

ENZO                Mi nonnu era lu poru Alessio Blessin, pace all’anima sia!

ROSANNA    (Scocciata) Tantu piacere sor Blessin… mo poli anche smammà

ENZO                Non hai capitu… Blessin Alessio era mi nonnu no io…

ROSANNA    (Perentoria) No si tu che non hai capitu che te ne devi annà! Nun ciò tembu da

perde… e po’ se Blessin era tu nonnu sarai Blessin pure tu…

ENZO                E none… mi nonnu ciàvutu 12 fij… tutte femmine… e io so’ statu lu nipote. Me

ricordo che dicea sembre: “Quanno mitti ar monnu un fiju ciai la paura de fa cazzate,

ma quanno ne hai missi ar monno dodici…. (pausa) allora si propiu sicuru de avelle

fatte.”

ROSANNA    (Ironica) Simbaticu tu nonnu!

ENZO                Ah beh… era un personaggiu! Penza tu che ‘na vorda…

ROSANNA    (Interrompendolo) Ohhhhhhhh… a Gion Travolta… daje ‘na chiusa…

ENZO                Tu me l’hai dittu de parlatte de mi nonnu…

ROSANNA      Io l’aco dittu pe’ di’: sai quantu me ne frega a me de nonnitu, me pari scemu; co’ stu friddu e senza batte un chiodu propiu a tu nonnu ciaco voja de penza!

ENZO                Allora emo appuratu che stai a batte…

ROSANNA     Ma starai a batte tu! (Insinuando che sia un gay) Già la faccia equivoca ce l’hai.

(Allusiva) Mica farai parte der popolo… dellà da fiume no?

ENZO                (Piccato) Io?

ROSANNA     Che fessa a non capillu subbitu…chi pole ji in giru co’ ‘stu friddu lu 23 de dicembre

orte a me? La concorrenza!

ENZO                Ma che concorrenza vai cercanno ?

ROSANNA    Come te jami?

ENZO                Enzo!

ROSANNA    E’ lu nome tia o… lu nome d’arte?

ENZO                Ah ah! e ce rifai co’ ‘sta storia?…


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commedia in due atti di Italo Conti

ROSANNA    Quilli come nui cionno tutti un nome d’arte….

ENZO                Ma quilli come nui chi?

ROSANNA       Quilli quilli hai capitu bbene… ma vui in più sete brutti e sfacciati! Come non ve ne cecate… Ce mancassivo solu vojandri … daje dimme lu nome d’arte…

ENZO                Tu stai ‘mbriaca stasera….

ROSANNA Se non ce l’hai te lu troo io eh? Vistu che là davanti non ciai gnente: Enzo Frittella va bene?

ENZO                Ma falla finita…

ROSANNA    Non polesse che non ciai un soprannome…!

ENZO                (Vergognoso) Non ce l’ho… no!

ROSANNA    Che te vergugni…? Daje… che soprannome t’honno arcacciatu…?

ENZO                Ma che te frega…. Dimme lu tia no?

ROSANNA    Lu mia è: Porcona!

ENZO                (Ironico) Ah! un nomignolu dilicato, da vera signora… e come t’hanno messu un

soprannome ccucì?

ROSANNA    L’amici… giocanno… hanno visto che se scrivi Porcona su lu cellulare con lu T9

attivato esce fuori Rosanna… che è lu nome miu.

ENZO                (Stupito) Allora è una moda…!

ROSANNA    Chiamasse Rosanna…

ENZO                No! Mette li soprannomi co’ lu T9 …

ROSANNA (Intuendo) E’ successu ccucì anche a te?… Daje non facessi lu timidu che soprannome è?

ENZO                Down!

ROSANNA    E corrisponde a?

ENZO                Enzo….

ROSANNA    (ironica) Bhe Oddio: Come nome d’arte non è un gran che è… (con doppio senzo e

gestualizzando) “down” significa giù… pe avecce qualche “chance” te saristi duvutu

jamà “up” …

ENZO                Ma tu penza per te che io so’ “up” quantu basta…


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(RUMORE: Squilla il cellulare di Rosanna)

ENZO                E che è questo?

ROSANNA    Lu cellulare mia… aspetta un minutu!

(cerca il cell nella borsetta, lo trova, guarda il numero lo apre e schiaccia per rispondere)

(Si interrompe la suoneria)

ROSANNA    Pronto: ciao Don! Come stai? Bene grazie. Steo su lu lettu ma non m’hai svejata dimme! Vorresti vedemme pe’ Natale? Ma con piacere: figurate se non so’ contenta; stemo ccucì vicini e non ce vedemo quasci mai. Quanno te pare, a qualunque ora tantu tu che ce mitti a arriva?

Te preparo una sorpresa che te piace: Come non fa niente è tantu che me lo stai a di’:

te vojio fa contentu. Quanno me spuso?

(Ironica) E la sorpresa quella era!… (facendo dei gesti ad Enzo come per dire non è

vero niente) Ma no: te dico de no… allora me spusi tu! Va bene tantu è lu giorno

dopo de Santu Stefano… ma te dico de no… oh si dduru è… e va beh allora te sto a

pijà in giru…

ROSANNA    A la chiesa de Santa Maria… allora famo ccucì… io te jamo domani doppo pranzu e ce mettemo daccordu pe’ passà assieme Natale! Ciao Don… ma non te pijio in giro

no… no… ciao Don… a domani sci…. Ciao … ciao!

ENZO                Chi era un bosse mafiusu?

ROSANNA    Perché?

ENZO                L’hai jamatu Don... ?!

ROSANNA    Era fratimu...

ENZO                E fratitu fa parte de la mafia ?

ROSANNA    (Ironica) Come no? Certe vorde se viste pure de niru…

ENZO                Vabbeh… allora ce salutamo e tanti auguri: come non dettu.

ROSANNA    Boccalò, ma che te la fai sotto…? Don è mi fratellu prete l’unico parente che ciò.…

Don Luigi detto Gigi… 4.444

ENZO                4.444?

ROSANNA    Sci sembre la cricca “amici de lu T9”: Gigi se scrive co’ tutti 4!

ENZO                (Ironico) Ah… Cià lu nome d’arte pure fratitu?

ROSANNA    Pija pucu in giru dimme quello che voli o smamma che ciaco da fa…


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commedia in due atti di Italo Conti

ENZO                Non vojio niente…se te spusi non me si bbona!

ROSANNA    Perché te serve una illibbrata?

ENZO                Come no… p’apri ‘n società una bibbrioteca…! Lascia perde se te spusi non me poli

fa’ bbene… bona serata!

ROSANNA    Ma chi se spusa…?

ENZO                Tu! Lo stei dicenno al telefono…

ROSANNA    Ma quillu è mi fratellu che martella sull’argomentu… non sa che faccio la vita e me chiede sembre “quanno te spusi? Quanno te dicidi? Non è ora che te fai una famija?”

ENZO                Oh! C’emo lu stessu distino io e te… io non ciò fratelli ma zia Emilia e zia Sandra lu

stessu discurzu fanno…

ROSANNA    Sci è?

ENZO                Spiccicate… me pare de sindille… (pausa) Beh ma allora se non te spusi te pozzo fa

fa un affare

ROSANNA    Che affare

ENZO                (apre il portafoglio e toglie due banconote da 100 euro)

Bastono 200 pe’ mezza giornata?

ROSANNA        Guarda che li giuchitti sado-maso no’ li faccio!

ENZO                Te l’ha addimanatti quarcunu?

ROSANNA    E mancu porcate varie in tre in quatrro e ccucì via…

ENZO                Non devi fa niente de tuttu qestu

ROSANNA    e non me metto mancu ginucchiuni …

ENZO                Sendi ‘nbo’ ma de soluti te pagheno pe’ di lu rosariu?

ROSANNA    Lo vuli sindì? ‘ncumincio subbitu io eh?

ENZO                No no… lascia perde… e po’ pe’ quello che dei fa… la bocca più sta chiusa e meju

è…

ROSANNA    Bruttu zuzzu pervirtutu quelle cosette falle fa a tu sorella!

ENZO                Ma che hai capitu? Devi solu sta attenta a come parli… inzomma li voli sti sordi sci o

no?


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ROSANNA    (Togliendo i 200 euro dalle mani di Enzo) Da qua…io starò attenta a parlà ma tu te

mitti l’impermeabbile però!

ENZO                Perché lu cappottu non va bene?

ROSANNA    Giustu lu cappottu: l’impermeabbile ce vole! Annamo su!

ENZO                Ma annamo do’?… Li negozi so’ chiusi mo…

ROSANNA    A me me pari scemu per davero…

ENZO                Guarda che hai capitu male: quello che dovemo da fa è ji a pranzo domani.

ROSANNA    A pranzu… la vigilia de natale? Non ago capitu!

ENZO                E pe’ forza… stai fa la ganza invece de famme parlà! Dimani a pranzo ce riunimo a

casa de mi zii e me serve che veni pure tu.

ROSANNA    A lellu eo capitu bbene hai vistu? Io non li faccio li giuchitti de gruppu e mancu li

spojarelli strippete e la danza de lu ‘mbilluculu…

ENZO                Ma te cce stai zitta un minutu a sindimme ?

ROSANNA    E parla forza me pari la sibilla Cubbana

ENZO                Oh… ma come opri bocca unu sfondone: Cumana, se dice sibilla Cumama

ROSANNA Ma vammettene va… me pari Cumanu…! Mo’ l’isola se chiama Cuma invece de Cubba!

ENZO                In quantu a ignoranza pòli ringrazzia Dio: Cuma era una città de la Magnagrecia no

un isola… governata da un dittatore.

ROSANNA    Sci…!: Fidel Castro da Velletri?

ENZO                Sendi a penzacce bbene mica lo saccio se me poli esse bbona pè fa quello che devo

da fa! Anzi.. me sa propiu de no! Ardamme li sordi!

ROSANNA    … E domenica fa la luna: tu dimme che devo da fa che po’ lo so’ io!

ENZO                (Come per dire sembra facile) Ehhhhhhh!: Duvristi fa la signora…

ROSANNA     Ma sendi ‘stu bajencu… (rifacendo il verso) “Duvristi fa la signora” … (Offesa) Io

la signora no’ la faccio ce so’! (Pavoneggiandosi) Guardeme bbene: che te paro?

ENZO                A me, de sicuru, gnende!

ROSANNA    Non facissi lu foresticu! In che senzu dovrebbe fa la signora?

ENZO                Duvristi fa la parte de l’amica… intima mia… ‘nzomma dovessimo da esse fidanzati

da 7 anni e domani… spusacce…


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ROSANNA    Come sarebbe stu discurzu?

ENZO                Sarebbe che mi zie me ‘ntestano lu patrimoniu de famija solo se me spuso. L’anno

scorzu jaco ditto che la data era fissata pe’ lu 24 de dicembre e mo… ROSANNA E mo auguri! Come fai?

ENZO                Staco qui apposta: te ingaggio, te sposo pe’ finta e lu giuchittu è fattu.

ROSANNA    Ah ecculu lu busillissu: In un bellu casinu te si missu andru che no, propiu bellu…

fanno andri 10.000 euri…

ENZO                Ma tu si pacia! Tutti sti sordi pe’ fa la parte de la regazza mia?

ROSANNA    Pe’ fa la regazza ne bastavano 200 ma pe’ la moje ne servono andri 10.000… senno’

fa come te pare…

ENZO                Va bbene, ma te li daco a cose fatte però…

ROSANNA    Avanti spara!

ENZO                Domani matina a le 9 vengo a piajatte e a mezzuggiornu stemo a casa.

ROSANNA    Tre ore de viaggiu?

ENZO                Ma no… da qui saranno 10 minuti a piedi…

ROSANNA    E allora perché tuttu ‘stu tembu?

ENZO                Me ce vorrà un po’ pe’ spiegatte quellu che devi di’… e soprattutto non di’?

ROSANNA    E non me la poli spiegà mo?

ENZO                Co stu friddu… qui dde fori?

ROSANNA    No: jemo a casa mia e me spieghi, ccuci doppo hai vistu mai che co’ ‘n piccolu

supplemento… da cosa nasce cosa…

ENZO                Movete cammina… che non te basta tutta sta notte pe’ levatte quillu chilu de intruju

che ciai su la faccia… e sta tranquilla che non nasce gnente… ROSANNA (Uscendo dalla ribalta) Lo vidi che ceo raggione io?

ENZO                (Accompagnandola) Raggione de che?

ROSANNA    Che sete tutti uguali vui…. Dellà da fiume!

(Escono dalla ribalta. Se è stata proiettata la città e la luna su sipario queste si spengono)

(SIPARIO: Si apre il 1° atto)


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(In scena c’è Emilia che sta allestendo l’albero di natale. Per farlo è su una sedia dalla quale sale e scende secondo necessità aiutata da Lia che le da una mano)

EMILIA            (Cercando di aggiustare la punta irrimediabilmente storta) Guarda qui si che robba:

più l’addrizzo e più arcasca… mancu se la incollo se regge su sta punta.

LIA                     Come mai non stare su?

EMILIA            Eh che ne so’… je sarà pijatu lu capustornu…

LIA                     Capustornu?… Cosa significa?

EMILIA            Giramento de capoccia Lia… (poi di nuovo riferendosi alla punta) e comunque non

se regge…

LIA                     Se mette chiodo a muro e tira con filo subito a posto…

EMILA              E che non lo so? Ma è lu restu che se sfascia…!

LIA                     Perché? Noi non tira troppo corda: mette appena appena!

EMILIA            (Come per dire la fai facile tu) Ehhhh… Se noi mette appena appena… già avere

tirato troppo corda…

LIA                     Io non capito!

EMILIA            Non hai capitu perchè non conosci Adriano: se s’accorge che emo messu un chiodu

su lu muru fa cascà l’arberu co’ unu strillu.

LIA                     Addirittura?

EMILIA            Lu incenerisce! Penza tu che manco lu guarda lu muru pe’ non conzumallu. Damme

su du strisce filanti…

LIA                     (Prendendo le strisce e porgendole) Quindi anche se mettiamo piccola bolletta fa

storie?

EMILIA            (Mettendo le strisce) Ce fa un cazziatone che metà basta.

LIA                     Cazziatone?

EMILIA            Sci Lia… Cazziatone… significa litigata…Già me pare de sendillu: “mica me

meravijo de essa che sta co nui da una settimana e certe usanze no le conosce, ma de

te che qui ce abbiti da una vita” e attacca ‘na sorfa che se tuttu va bene smette a

Pasqua!

LIA                     Sorfa?

EMILIA            Sorfa … come te pozzo spiegà… lagna!


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LIA                     E allora cerchiamo altro modo

EMILIA            No no… Io la lascio perde come sta… se la piego troppu va a finì che scoccio lu

ramu e te saluto scuffia…

LIA                     Io non capito “Te saluto scuffia”

EMILIA            Come te spiego… è un modo per di’ che non c’è più rimediu.

LIA                     Io capito!

EMILIA            Nei posti do si stata lu facevate l’albero de Natale?

LIA                     Quali posti?

EMILIA            Che ne so… in Russia presepio…

LIA                     Da!

EMILIA            (Togliendo la punta dall’albero e dandola a Lia) Tie…

LIA                     (Prendendo la punta) Cosa fare io con questa?

EMILIA            Che ne so? M’hai dittu da… te l’ho data!

LIA                     Ma no in lingua Russa “Da” vuol dire si…

EMILA              (Riferendosi alla punta) Ahhhhh… allora Da!

LIA                     Da… da… in ogni casa russa c’è grande albero

EMILIA            (Sempre riferendosi alla punta) Oh capito… Da!

LIA                     Da… e sotto grande albero mette regali come qui!

EMILIA            Va bene Lia ma mo Da…

LIA                     Da?

EMILIA            Ehhhhh… un par de ciufuli… Lia… qui da nui “Da” significa aridamme la punta!

LIA                     Ecco punta… ma se non tira con filo resta storta…

EMILIA            Discursu chiusu non ce penso neanche: se se n’accorge la piaga de le cavallette in

confrontu è ‘na puntata de quark .

LIA                     Mah!…

EMILIA            Non  si  convinta  è…?  Damme  su  una  fila  de  lampadine…!  (Pausa)  Quanno

conoscerai mejiu Adriano capirai che issu vale lu dettu de Confucio: “L’omo saggio è quillu che non gioca mai a sardacavallo co’ l’unicorno”


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(Entra Adriano)

ADRIANO     Ci sta pure lu dettu che certa gente è viva solu perché l©assassinio è illegale.

EMILIA            Parli de mene?

LIA                     Sretan Bozic… signor Adriano

ADRIANO     Me fido: Sretan Bozic pure a te… che sarebbe?

LIA                     Buon Natale in Sloveno…

EMILIA            Ma quante lingue cunusci?

LIA                     6!

ADRIANO     Questa è istruita sa… mica è ignorante come te…

EMILIA            Tu penza all’ignoranza tua… ccuci giovane già tutte queste parli?

LIA                     Io piace conoscere lingue di mondo… ecco perchè spostare mio lavoro ogni anno:

per imparare lingue…

ADRIANO    Hai capitu Emi?… Tu invece stai qui mezzu a le scatole e parli sembre la stessa

lingua…

EMILIA            Pure ironicu oggi… te gira bene la vita eh?…

ADRIANO     Mica tantu…

EMILIA            E me parea… che te dole?

ADRIANO    La vita mia è come l’albero de natale che sta a fa tu… capita sembre che quarcunu

romba le palle…

LIA                     E si… si rompono… se cadono….

ADRIANO     No Lia… da’ retta: se roppono pure se restano attaccate…

EMILIA            Ma smittila… cammina… vidi tu se all’età tia se devono da fa certi discurzi… specie

in presenza sua… (poi rivolta a Lia) dimme ‘n po’… in tuttu st’anni che si stata in giru pe’ lu monnu hai sembre fattu la cameriera?

LIA                     No… questa prima volta… in altri posti altri lavori… qui cameriera per migliorare

italiano…

ADRIANO     E te si capata propiu la maestra giusta sci… Sa l’Italiano come io so l’Arabu…

LIA                     Anche io conosce Arabo


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ADRIANO     Pure!

LIA                     Si… imparato in Russia durante mio lavoro in polizia

ADRIANO     Hai lavorato pe’ la polizia Russa?

LIA                     3 Anni

ADRIANO     Me cojioni

LIA                     (Stupita) Me cojoni? Cosa significa?

EMILIA            Daje professò: svoja lu vocabbolariu de lu fine dicitore…!

ADRIANO     (Prendendo tempo) E’ un modo cordiale… de esprime stupore …

LIA                     (Esprimendo stupore) Ah… me cojioni!

ADRIANO     Esatto propiu ccucì!

EMILIA            Appostu!… Vedrai tu si come l’impari l’Italianu co’ mister Garzanti …

ADRIANO     E lu imparerà da te.. che nomini Confucio a vanvera…

EMILIA            Tu invece co’ lu fattu dell’assassiniu illegale….

ADRIANO    Beh… Commentavo la frase penzanno che se fosse legale l’omicidio tanta più gente

farebbe a sardacavallu co’ l’unicorno!

EMILIA            Ma de che stai a parlà?

ADRIANO    De respunsabbilità Emi’! Ce ne vorrà un pelu su ‘stu monnu? E invece ‘ndo te giri

fonno tutti a gara pe’ scaricassela da le spalle…

EMILIA            E io ripeto… ce l’hai co’ mene…?

ADRIANO     Ma none no… non facissi la forestica…!

EMILIA            Allora Bon Natale!

ADRIANO     Ah ecco… me dai l’auguri cundizzionati?

EMILIA            In che senzo?…

ADRIANO     Se ce le l’eo con te m’allungavi un vaffanculo?

LIA                     Vaffanculo?…. Cosa essere Vaffanculo?

EMILIA            Riapri lu vocabbolariu professò…


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ADRIANO     … Lia…. Come te lo spiego?

LIA                     Ah non so… io non capito!

ADRIANO     E’ un modo cordiale…. de salutasse tra conoscenti

LIA                     Bene: Vaffanculo… me cojioni… imparato altre due parole nuove

EMILIA            Eh… Da qui a stasera hai voja tu a cultura…

LIA                     Io servire ancora qui signora?

EMILIA            No… tantu tra pocu ho finitu… va de llà e senti se mi sorella cià bisogno de

chiccosa…

LIA                     Va bene… allora io vado… a dopo… Vaffanculo

ADRIANO     Altrettanto…

EMILIA            (Interdetta) Va va… movite…

LIA                     (Vicino a la quinta) Io sbagliato… non essere cosa giusta da dire?

EMILIA            Veramente non proprio…

LIA                     Non proprio?

EMILIA            E no… direi propiu de no…

LIA                     (Stupita… uscendo dalla quinta)… Me cojioni….!

EMILIA            Ecculu… lu bellu risurdatu che otteni… quella pora bardascia sta qui pe’ imparà

bene l’italiano e tu che ji inzegni?

ADRIANO     (Ridendo) E che ci sta male se je imparo un po’ de “slenghe”? Hai vistu come pija

subbitu?

EMILIA            Ma io non so che che te passa passa pe’ lu cervellu…anzi preciso: non scaccio se te

ccè mai passatu chiccosa…

ADRIANO       Se me c’era passatu chiccosa sposao a te?

EMILIA            Ho capitu ciai le fregne stamatina! Ciai voija de pijamme de pettu!

ADRIANO    E perché? Perché fai l’arberu quanno me piace lu presepiu? La pasta quanno me

piace lu brodu? O perché ‘sta matina è cuminciatu lu traslocu che steo ancora a

durmi’?… non ci stonno i mutivi!

EMILIA            Hai sindito che strascinassimo l’arbero?

ADRIANO     Veramente l’arberu non ha dittu una parola…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

EMILIA            Emo fattu casinu nui allora… ma pure le cose mica se pozzono fa’ stanno zitti… che

faccio li gesti come li muti… si tu che ciai le recchie che sendi cresce l’erba… fatte curà Adria’… damme retta fatte curà!

ADRIANO     Pe’ paura che te dico chiccosa puncichi per prima?

EMILIA            Perché te conosco e lo saccio a la fine ‘ndo’ vai a parà…

ADRIANO     ‘Ndo vado a parà sindimo…

EMILIA            Famme fa l’arberu che è meju: non me va de ‘nfumamme de prima matina!

ADRIANO    Si vecchia e permalosa: non te sse po’ di’ prisciuttu che capisci subbitu cutica. Te

dovressimo chiama Foja come quella che te pija quanno te ‘ncazzi, Emilia detta Foja

e vistu che stai sembre a ciucula co’ Sandra, essa potressimo jamalla Ramera… cucci

su quillu groviju la foja s’attacca meju…

EMILIA            E Lia? Non ce l’hai un soprannome pure pe’ essa?

ADRIANO     Ha laoratu pe’ la polizia Russa la potressimo Jamà KGB

EMILIA            Chiamece come te pare tantu non te curamo… a te che nome te dovessimo mette:

molleggiatu?

ADRIANO     Io porto lu cognome de una città e non ciaco mai avutu un soprannome…

(LUCI: Si accende lo spot)

ALESSIO         Interrompo per precisare! E’ tipico del genere umano credere di essere indenni da

tutto. E’ una comodità che crea il mito oltre che ogni genere di superstizione. Lui non

lo sa ancora, ma tra mezzo millennio lo ricorderanno come il fondatore della teoria

T9, secondo la quale dentro ogni nome potrebbe celarsi un destino.

E difatti se provate a scrivere Foglia con il T9 attivo del vostro cellulare vedrete comparire il nome Emila, nello stesso modo se scrivete Ramera comparirà Sandra, neanche a dirlo Lia equivale a Kgb e per quanto lui si reputi indenne scrivendo Adriano comparirà sul display il cognome Bergamo. Lui non lo immagina neppure ma voi, mentre rimando indietro il tempo proponendovi un dejavu, applaudite signori: applaudite il caposcuola per la sua intuizione!

(LUCI: Si spegne lo spot)

ADRIANO    Si vecchia e permalosa: non te sse po’ di’ prisciuttu che capisci subbitu cutica. Te

dovressimo chiama Foja come quella che te pija quanno te ‘ncazzi, Emilia detta Foja

e vistu che stai sembre a ciucula co’ Sandra, essa potressimo jamalla Ramera… cucci

su quillu groviju la foja s’attacca meju…

EMILIA            E Lia? Non ce l’hai un soprannome pure pe’ essa?

ADRIANO     Ha laoratu pe’ la polizia Russa la potressimo Jamà KGB


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

EMILIA            Chiamece come te pare tantu non te curamo… a te che nome te dovessimo mette:

molleggiatu?

ADRIANO     Io porto lu cognome de una città e non ciaco mai avutu un soprannome…

EMILIA            (Pensosa) Adria’ io testa scena me pare de avella vista…

ADRIANO    Po’ sarebbe io quellu che se dee fa’ cura’! Comunque speramo che testa vigilia porti

chiccosa de bbonu perché da come è cuminciata…

EMILA                            Eh rilassate su… Natale è bellu per tutti… mo per te no?

ADRIANO    Tutti? Prova a chiede all’oche e a li billi l’opinione che cionno sul Natale e po’

n’arparlamo…

EMILIA            Ma che nui semo oche?…

ADRIANO     Stanno a lu rumore de lu traslocu… in campidoju ce steano l’usignoli…

EMILIA            Ancora co’ stu tralocu de mezzu…

ADRIANO     Sci: Lu straslocu de le 3 e mezza…

EMILIA            Ma le 3 e mezza de stamatina?

ADRIANO     E certu … ma che ne sai tu… tu dormi… che te frega…

EMILIA            Scuseme tantu è se a le 3 e mezza dormo e non sento traslochi:  ma chi l’avrebbe

fattu?

ADRIANO     Enzo

EMILIA            Enzo? (Sufficiente) A le 3 e mezza Enzo giustu se mette a traslocà quillu già è tantu

se a quell’ora rientra a casa!…

ADRIANO    E difatti lu traslocu propiu dall’entrata nasce: Pe’ non accenne la luce e fa vedè a che

ora rincasa… se ‘ncarra innanzi la sedia, lu mobbilettu reggi telefono, lu portaombrelli, e l’omo mortu…

EMILIA            Ahhhhh mo aco capitu de che traslocu vai sblateranno… ma si esaggeratu… tutte le

volte che rincasa è ccucì?

ADRIANO     No è vero… ‘che vorda no… ‘che vorda l’omo mortu se lu ‘ncarra ‘nnanzi pe’ primu

e fa                     l’effettu dominu…

EMILA              Ma cammina…. qualunque cosà è una tragedia e non capisci che quillu magari non

appiccia la luce pe no’ svejatte…!

ADRIANO    (ironico) E non c’eo penzatu oh! Ero ccucì indaffaratu a svejamme co ‘nu storzu che

a la gintilezza de la luce propiù m’è passata via ccucì!


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

EMILIA            Inzomma come la mitti la mitti lu risurdatu è sembre quillu… cambianno l’ordine de

l’addendi…

ADRIANO    L’addendi? Io lu masticherebbe pure andru che l’addendi: capirai co’ ‘llu straccia de

casino chi ha durmitu più già ciaco un sonnu liggeru liggeru…

(Entra SANDRA e LIA)

SANDRA         Bon giorno Emi’… bon giorno e auguri

EMILIA            Auguri anche a te Sandra bon Natale!

SANDRA         (Acidina) Bon natale anche al Sor Adriano eh!

ADRIANO     (Caustico) Ricambiamo con pari affetto e gradita partecipazione!

LIA                     Signora Emilia, di là tutto pronto per grande festa!

SANDRA         Emo preparatu a dovere… manca solu de annà ritirà li cannelluni: tu hai finitu?

EMILIA            (Scendendo dalla sedia) Ho finitu sci! Le luci l’aco messe, le stelle filanti pure… la

punta stesse come ji pare mo proamo se funziona… damme una mano a calà… e tu Lia attacca un po’ la spina !

LIA                     Subito signora…

(Lia attacca la spina e l’albero si accende: tutti felici della riuscita)

EMILIA            Eccolooooooo….

SANDRA Ohhhhhhh bello… quest’anno te si superata… ADRIANO E sci… punta a parte…

EMILIA            Via via levate ste quattro cianfrusaje che so’ armaste… Spegni pure Lia… e

preparamoce che tra pocu arriva!

ADRIANO     Chi lu fallaccianu?

EMILIA            Bellu modu de riferisse a tu nipote…!

ADRIANO     Ma cammina sto scherzanno…. Levateme pure l’irunia ccucì stemo a pustu!

LIA                     (Rivolta a Emilia) Chiedo scusa: cosa essere Fallacciano?

EMILIA            (Girandola verso Adriano) Chiedilo a Zingarelli… vedrai: cià una definizione per

tuttu…

ADRIANO     E daje…! Fallaccianu…. E’ un modo cordiale… de di’ a un cristiano che è

simpaticu…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

LIA                     Io capito

SANDRA        Ma sendi tu che robba !!! Questa se deve preparà pe’ l’esame d’ammissione… Come

fa a imparallu l’italiano ccucì!

ADRIANO Ma perchè non pinzi Tu a preparatte all’interrogatoriu che farai tra pocu? SANDRA Interrogatoriu?…

EMILIA            Se riferisce a la bardascia che diventerà la moje de Enzo!

LIA                     Interrogatorio?

ADRIANO     Eh? Interrogatoriu sci… A lu Kgb non l’ete fatti mai?

LIA                     Io lavorato per polizia Russa non per Kgb

SANDRA         No je dassi retta… cià voja de scherzà…

ADRIANO    Mancu pe’ gnente… (rivolto a LIA) La signora fa certi interrogatori da falla

vergognà la polizzia russa!

LIA                     Me cojioni!

ADRIANO    (A bassa voce verso LIA) Sci Lia, ma non sfoggiassi sempre le parole nove che

impari… non è il caso…

LIA                     Io detto in momento sbagliato?

ADRIANO     No no… per esse lu momentu l’hai azzeccatu pure troppu pricisu…

EMILIA            Che ci starà de male a conosce una cristiana?

SANDRA         Tantu più se sarà futura madre de li nostri niputi?

ADRIANO     Se penzate de conosce quarcunu co’ un invitu a pranzu sete propiu sonate.

EMILIA            Hai finitu de pijà pe li fonnelli?

LIA                     I fornelli?

ADRIANO     Fo-nne-lli Lia… Fonnelli…

LIA                     E cosa essere fonnelli?

ADRIANO     I fonnelli so lu cavallu de li pantaloni…

LIA                     E perché persona dovrebbe prendere altra per cavallo di pantalone?

ADRIANO     E fija mia però… te chiedi tuttu quarche ccosa lassala curre!


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

SANDRA         E’ un modo de dì che se usa qui da nui…

EMILIA            (Ad Adriano) E già! Quano unu fa troppu lu stupitu !

ADRIANO    E’ una metafora Lia…! Come se pe’ fatte camminà quarcunu te tirasse pe’ lu cavallu

de li pantaloni.

LIA                     (Avvicinandosi ad Adriano e allundando una mano per provare) Ahhhhhh capito….

praticamente così?

EMILIA            (Interrompendo l’azione) Ah lella… eh…. Annamo… non esagerassi mo no?

ADRIANO     Ma pora bardascia… sta qui pe imparà l’italiano… falla sprovà no?

EMILIA            E te lo do io sprovà a te!

LIA                     In ogni caso “Fonnelli” è modo scomodo per prendere qualcuno… ma io imparto

parola nuova!

SANDRA         Io invece penso che co’ l’italianu ce farai a botte fija mia…

ADRIANO     E io che oggi famo i fochi artificiali!

EMILIA            Oggi è un giorno speciale…

ADRIANO     Ah sicuru… non ce lu dimenticheremo tanto facilmente…

EMILIA            Ma perché si ccucì disfattista? Conoscemola prima de criticà o no?!

ADRIANO     Co’ un pranzu?

EMILIA            E va beh… seppure non bastasse a conoscela… un pranzu servirà pe’ avecce un

impressione…

SANDRA         Certu pe’ n’impressione basta e avanza…

ADRIANO     Ah sci… p’armanè impressionata jì basterà guardavve…

EMILIA            (Verso ADRIANO) Ma va a quel paese va…

LIA                     (Chiedendo ad ADRIANO) Di quale paese parla?

ADRIANO     De lu suu… cià fattu lu sindacu pe tant’anni…

LIA                     Davero.. io non sapere…

ADRIANO     Eh… è stata eletta all’unanimità…

LIA                     (Verso EMILIA tendendo la mano) Complimenti! Lei sindaco?


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

EMILIA            Ma lascialu perde che non è vero niente…

LIA                     Allora cosa essere quel paese?

ADRIANO     (Sufficiente) Un modo cordiale de augurasse buon viaggio!

LIA                     Ahhhhhhh Hyvää matkaa!

ADRIANO     (Non capendo) Eh! Propriù ccucì… me l’hai levatu da la bocca!

SANDRA         Perché tu hai capitu quello che ha dettu?

ADRIANO     Sicuru… no lo sai che so poliglotta?

EMILIA            Tu?

ADRIANO     Certu: So’ sta zittu in tutte le lingue del mondo!

LIA                     Hyvää matkaa Vuol dire Buon Viaggio… in Finlandese…

ADRIANO     (Rivolto ad Emilia) Hai capitu?

EMILIA            (Gestualizzando) Ma vammettene poliglotta…

ADRIANO     Bon viaggiu significa

LIA                     In italiano: “Va a quel paese”

SANDRA         Annamo bene sci…

EMILIA            Sendi Lia… solu pe’ non riempitte troppu la capoccia de parole nove… perché non

vai a ritirà li cannelluni che dovrebbero esse pronti?

LIA                     Certo io va…

SANDRA        (Rivolta a LIA) Quanno artorni entra da la porta de sirviziu ccucì li mitti subbitu a

riscaldasse drento lu fornu…

LIA                     Io mette cappotto ed esce (va a prendere il cappotto)

ADRIANO     (Con Astio) Ete ordinatu i cannelluni?

EMILIA            Ricotta e spinaci sci… ciai chiccosa da di’ ?

ADRIANO     Più una…

EMILIA            Pure io: Prima de tuttu non lo so se che ji metti su la capoccia a sta bardascia?

ADRIANO     Che ji ci metto?

SANDRA         Beh ma quella pensa davero che Va a quel Paese significa bon viaggiù…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

EMILIA            E non è niente… essi sinditu le spiegazioni che ja datu prima…

ADRIANO     Ma non ho capitu… vui basate l’inteliggenza dell’andri su lu parametru de la vostra?

EMILIA            Che vurristi di?

ADRIANO     Eh… quello che vorrebbe di non lo pozzo di…

EMILIA            No no sindimo

ADRIANO Ma che sindimo sci… me metto a polemizzà co’ vui? Dico solo che quella è una bardascia sveja lo capisce da sola quanno se scherza o quanno se dice la virità!

(Rientra Lia con il cappotto e la borsa)

LIA                     Io deve pagare pasta?

SANDRA        Sci… 6 etti de cannelluni ricotta e spinaci… ecco li sordi… te deve dà 5 euri de restu

eh? Fa attenzione che lu padrone è furbetto…

LIA                     (Avviandosi all’uscita) Io va, prende pasta, paga e controlla resto…

EMILIA            Ecco brava…

LIA                     (Sulla  quinta  in  uscita)  No  preoccupa…  padrone  furbo  non  prende  me  per

“Fonnelli”…   (ormai in procinto di uscire saluta col la mano i presenti e con un

sorriso) Vaffanculo….! (ed esce)

SANDRA         (Scandalizzata) Ohhhhhhhh… ma cià mannatu….

EMILIA            Testu  è  lu  risurdatu  de  l’insegnamenti  de  lu  professore…  (ironica)      tantu  è

intiliggente, capisce da sola quanno se scherza o quanno se dice la verità? ADRIANO Se vede che a furia de sta co’ vui s’è livellata…

EMILIA            Me pari livellatu… vedi de daje ‘na registrata senno questa fa li casini.

ADRIANO     Quindi oggi magnano cannelluni…

SANDRA         Esattu…. Ricotta e spinaci pè rispettà vigilia, non te sta bene!

ADRIANO     Benissimu: non se rispettava pure co’ ‘npo de brodu vegetale no?

EMILIA            Vanno bene i cannelluni… piaciono a tutti e assestano lu stommicu…

ADRIANO     Veramente a me me lu ribbardano sempre che serva a chiccosa dillo…

EMILIA            Non serve a gnente: mica potemo fa 50 cucine diverse a Natale!

ADRIANO     (Rassegnato) Basta sapello eh!?


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

SANDRA         (Guardando l’orologio) Ma quisti ancora non se vedono?

ADRIANO     Ciai fretta?

SANDRA         E beh… so sett’anni che aspettamo….

ADRIANO    E già… in 7 anni non ce l’ha mai presentata, non l’emo sindita rispirà, non emo

conosciutu i parenti… non sapessimo se odora o puzza e quistu oggi se la spusa…

non lo so… ve pare normale a vui?

EMILIA            A me me pare solu che ha mantenutu li patti. L’anno scorzu disse che la vigilia de

natale se sarebbe spusatu…

SANDRA        Che centra: a tutti avrebbe fattu piacere conoscela prima… ma fu chiarissimu: “la

porto a casa solu quanno me la spuso”.

ADRIANO     E testo è normale!

EMILIA            Ma insomma: toccherà pure assecondà la volontà de chi vole portà a casa solu la

futura moje? E in quantu a li parenti disse che è orfana… o non te ne ricordi?

SANDRA        E po’ dicemocelo pure: se ce l’esse fatta conosce prima, è sicuru che nui quanno una

cosa quanno l’andra non avressimo messu bocca drento l’affari loro? ADRIANO Io non la vedo ccucì: a me me pare una cosa… affrettata!

EMILIA            Ma perché affrettata? Enzo cià più de 30 anni…

SANDRA         Era ora che costruisse una famija!

ADRIANO     Ma propiu tu parli che si armasta zitella?

SANDRA        (Acidina) E allora? Pe’ ‘na femmina è diverzu. E po’ no lo sai che l’amore è tutta una

questione de chimica?

ADRIANO     (Ironico) Ahhhh… sarà pe’ testu che l’omini t’honno sembre trattatu come un rifiuto

tossico?

EMILIA            (Severa) Cuminci anche co’ mi sorella mo?

SANDRA         “Non ti curar di lor ma guarda e passa”

ADRIANO    Drento sta casa pare che quello che più cunta è trovà una moje, mete su famija e fa li

fiji… (pausa) Ohhhhhh… doppo li fiji magnano…

EMILIA            Ma tu mesà che cali dall’arberu de le pere! Emo sembre campatu gestendo lu

patrimoniu de famija… li sordi so’ sembre arriati da li… Che andru deve fa?

ADRIANO     Se sbaja gestione e finisce li sordi come ve la mettete?


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commedia in due atti di Italo Conti

EMILIA            Ma se finiscono finiscono li nostri mica li tua…!

ADRIANO    Eccertu… perché una vorda finiti li vostri iete a chiede l’elemosina… non campate

co’ li mii?

EMILIA            Tu ciai voja de litiga come al solitu…

ADRIANO     No! Io ciavrebbe voja de capì… ma come al solitu non ci sta verzu…

EMILIA            Si sembre catastrofico: per te non esiste un raffreddore: tuttu è purmunite… doppia…

e preventivamente non guastano anche du goccette de oju santu

ADRIANO     Preventivamente hai dittu bene: io non condivido certi metudi empirici…

EMILIA            Adrià: co’ l’idea tua lu monnu non se sarebbe mossu de un millimetru… chi non

risica non rosica!

ADRIANO    A propositu de Rosicà… sempre che non so’ troppu indiscreto eh: vistu che quello

che magno volentieri è lu primu, l’inzalata e lu dorge e lu primu ce lu semo già bellu e giocatu… per dorge che ete ordinatu?

SANDRA La scerda era tra tiramesu’ e zuppa inglese… ADRIANO Zuppa inglese

EMILIA            Tiramesu’

ADRIANO     Mancu a dillo!

SANDRA         Ago ordinate 6 porzioni de tiramesu…

ADRIANO     Ma 5 de tiramesu’ e una de zuppa inglese no è?

EMILIA            T’ago dittu che 50 cucine diverse non se pozzono fa…

ADRIANO Ma teste l’ete urdinate da fori mica l’ete fatte vui… SANDRA Non fa niente… se è tiramesu’ è tiramesu’ pe’ tutti… (RUMORE: Campanello della porta)

EMILIA            Ecculi so loro… veni qua Sandra… madonna mia si che emozione… non vedo l’ora

de conoscela ‘sta fija… mettemoce a sede… (e si seggono)

ADRIANO     Mo che stete comode chi ce dovrebbe ji a oprì?

EMILIA            Tu…! Si o non si l’omo de casa…?

ADRIANO Ahhhhhhhh… quanno se tratta de ji a oprì so’ l’omo de casa… pe’ sceje se che magnà no…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

EMILIA            No stessi sembre a suttilizzà non è lu momentu…

ADRIANO     Lu maggiordomo faccio… andru che omo de casa… (e si avvia ad aprire)

EMILIA            (A Sandra) Jai fattu mette lu spumante in frigo a Lia?

SANDRA         (Rivolta) Si già fattu: Co’ lu tiramensù emo pijatu quillu..

ADRIANO     (Allungando le orecchie e fermandosi) Dorge

SANDRA         Secco

ADRIANO    (Mentre scompare dietro la quinta per andare ad aprire) Apposta… l’omo de casa? lu

maggiordomo faccio! (esce)

EMILIA            Seccu va benissimu

SANDRA         Ma sci… Accoje lu palatu generale e la cantina è piena…

EMILIA            Eh… c’emo le meju bottije de la riserva!… già me vedo a stappanne una pe’ la

nascita de lu primu nipote maschiu.

SANDRA         E se fa tutte femmine come lu poru papà…?

EMILIA            Allora la stapperemo pe la nascita de lu primo nipote… e basta.

SANDRA         Oh… ecculi che arriano…

(Entrano Enzo e Rosanna con dietro Adriano)

ENZO                (Baciandole) Zia Emila, zia Sandrina pozzo presentavve Rosanna: Rosanna zia

Emilia e zia Sandra…

ROSANNA    (Inchinandosi goffamente) Ciò tantu piacere…

EMILIA            Lu piacere è tuttu mia accommidate…

SANDRA         Pure mio… con permesso vado a pijà l’aperitivu (ed esce)

ENZO                Zi Adrià: testa e Rosanna

ADRIANO (Squadrandola) Rosanna Rosanna… me pare una faccia conosciuta… ROSANNA Pole esse… a vorde batto la zona dietro la stazzione… (Enzo da una botta Rosanna per farla tacere)

EMILIA            (Ad Enzo) Come ha dittu? Batto? In che senzu batto…

ENZO                (Imbarazzato) Nel senzo che bazzica, frequenta la zona vicino a la stazione; forze se

pozzono essere visti li…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ADRIANO     E sci pole esse… a vorde ciarrivo laggiù…

EMILIA            Dicce un po’ Rosa’ quanno ve sete conosciuti co’ Enzo?

ROSANNA    Jer sera…

ENZO                (Interrompendo al volo) … fonno ggiustu 7 anni jersera…

EMILIA            Auguri pe’ l’anniverzariu de fidanzamentu allora…

ENZO                Grazie zi… grazie! Io e Rosanna ce volessimo bene perché è ‘na bardascia de core…

semplice e dispunibbile!

ROSANNA    E’ vero… la do a tutti…

EMILIA            Fai bene fija mia tocca dalla a più gente pussibbile… la dispunibbilità!

ROSANNA    Se ‘ntenne: a pagamentu…

EMILIA            Come a pagamentu?

ADRIANO     A pagamentu?

ENZO                (Allucinato) No zi non ete capitu: non era a pagamentu staccatu, ma tuttu attaccatu.

Appagamentu quanno se pole rende dispunibbile (gli cede un po’ la voce) se sende appagata.

EMILIA            Ahhh… Testa è una grande virtù fija mia… e tu Enzu ritenite furtunatu…

ENZO                Se ne scappo vivu !?…

(Entra Sandra con vassoio e i bicchieri… e si avvicina a Rosanna) SANDRA Ecco qui un bell’aperitivo alla frutta Sentite se che bontà!

ENZO                (a Rosanna) Sta attenta a come opri ‘lla boccaccia…

ROSANNA    Ma perché che ago dittu?

EMILIA            Dicce un po’ Rosa’… che scole hai fattu?

ROSANNA Beh le scole me lo so fatte un bo’ tutte ADRIANO Come un bo’ tutte…?

ENZO                (Isterico) Ah beh… non ve l’aco dittu? Cià tre diplomi…

ADRIANO     Cumprimenti … Si acculturata…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ROSANNA      (Balzando in piedi) Ah no.. questo no… a cul turata non ce so stata mai… io certe cose no l’ho fatte… (e si avvicina all’albero di Natale Enzo la segue)

EMILIA            (Inveendo contro il marito a voce bassa) Che jai dittu? L’hai offesa no… come a

solitu tia…

ADRIANO     Ma io non ago fattu niente…

ENZO                (Voce bassa) Tu me farai passà li guai: voli sta attenta a come parli?

EMILIA            Come niente… no la vidi come s’è artirata?

ROSANNA (Rispondendo ad Enzo) Io a cul turata io non ce so stata mai va beh… ADRIANO S’è artirata… eh beh è inverno… piove… co l’acqua… è normale!

ENZO                (Nervoso a Rosanna) Acculturata tuttu attaccatu significa che hai studiatu…

ROSANNA    Ah sci?…

ENZO                (Poi rivolto agli zii) Rosanna chiede scusa ma ea capitu se era mai stata operata ecco

perché ha dittu de no!

ADRIANO     Operazione no, ma una visita dall’otorino non ji farebbe male…

ENZO                E per quale mutivu? E’ sana come un pesce…

EMILIA            A proposito de pesci…

ENZO                (Allarmato) Zi... lascia perde stu discurzu… a pesca non ce va…

EMILIA            Non voleo sapè quello: voleo chiede se ji piace cucinà… pòzzo?

ENZO                (Tranquillizzato) Certu ce mancherebbe…

EMILIA            Allora Rosa’ tu lo saprai che ne lu rapporto di coppia una parte importante ce l’ha…

la gola!

ROSANNA    Eh!… Lo dica a me… lo dica… (Enzo si agita)

SANDRA         Enzo adora il pesce… e tu?

ROSANNA    N’bo più (Enzo sempre più agitato)

EMILIA            Bene anche la virtù culinaria …

ROSANNA    E sci lu Culu in aria e una de le mie specialità!

ENZO                (Imbarazzatissimo interrompendo) Scusate è ma zia Sandra so ddu ore che ha portato

l’aperitivo de frutta… lu pijamo o no?


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

SANDRA         E’ fattu a casà… co’ le mani mia…?

EMILIA            E sci dai … un guccittu ce vole …

ADRIANO     (allungando il bicchiere) Versa versa… che lu bevemo tutti…

(Sandra versa a tutti poi arriva a Rosanna che è distratta a guardare l’albero ma non si è allontanata dal gruppo)

SANDRA         Me la dice lei la quantità?…

ENZO                (Scotendo Rosanna ) Oh: ce l’ha co’ te!

ROSANNA    (Come rinvenendo) Come dice scusi…

SANDRA         (Intendendo l’aperitivo) Dicevo… quanto?

ROSANNA    50 euro col guanto

SANDRA         Come sarebbe 50 euro…

ENZO                (In panne) Fermi tutti: C’è una spiegazione…!

EMILIA            E sarebbe?

ENZO                (prendendo tempo) Sarebbe una spiegazione… per tuttu ce ne sta una… te pare che

per questo non ci sta?

ADRIANO     Eh ce starà sci… diccela semo tutte recchie…

ENZO                (Imbarazzatissimo gli viene in testa) La spiegazione! Dunque la spiegazione eccola:

pe’ pagasse li studi ha lauratu su un locale notturnu.

EMILIA            (Scandalizzata) Un locale notturnu?

ENZO                (Cercando di riprendersi) Sci lu locale è notturnu… ma chiude a le 8 de sera…

ADRIANO     E che locale notturnu è unu che chiude a le 8 de sera?

ENZO                Il “Melburne” famusissimu: da qui saronno una 30ina de chilometri…

ADRIANO     Mai sinditu… e chiuderebbe a le 8 de sera.

ENZO                Sci… perché lu padrone è gemellato co’ un locale australiano allora chiudono

assieme… solu che laggiù so le 4 de matina!

SANDRA         Certu che ce ne stonno de stranezze su stu monnu eh?

ADRIANO     Eh…. Un’andra de stranezza è capi’ che centrano i 50 euru e lu guantu

ENZO                (Sempre più in panne) Eh zi… mo ciarrivo.. se me dai tembu…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

SANDRA         50 euri saranno lu prezzu de la cunzumazione… su sti locali te spellano…

ENZO                (Prendendo al volo il gancio) Esattu zi… ciai piajatu in pieno…

ADRIANO     (Poco convinto) Sci… e lu guantu?

ENZO                Lu guantu è pe’ lu sirviziu… rigorosamente è in guanti bianchi

ADRIANO    (Scettico) Mhhhhhh! Un locale notturnu che chiude a le 8 de sera e fa lu sirviziu in

guanti bianchi…

SANDRA         E adesso lavora ancora per quel locale signorina ?

ROSANNA    None… mo faccio la passeggiatrice!

EMILIA            Oh Dio mio la passeggiatrice…

ENZO                (Sempre più isterico) In un negozio de scarpe fori città…

SANDRA         Come sarebbe in un negozziu de scarpe…

ENZO                E’ ‘na spece de modella che pubblicizza le scarpe passeggianno

ADRIANO     Testa attività, come quella de prima, non l’eo mai sindita… me giunge nova!

ENZO                Infatti è novissima… inventata da pocu…

EMILIA            E sete in tante che fate ‘stu mestiere?

ROSANNA    Solo ‘ndo sto io saremo una trentina…

ADRIANO     Hai capitu? …. deve esse un centru commerciale!

SANDRA         E come se svolge lu laoru?

ENZO                (Sfinito) Pijamo un andru discursu per favore…

ROSANNA    Nui stemo tutte li. Lu cliente arria… dà una guardata e sceje. Je sse fa vedè la merce

se ji piace vene sirvitu a dovere, paga e se ne va.

EMILIA            E te pagano bbene pe’ fa stu lauru?

ROSANNA    Me danno quello che chiedo sennò non ce vado!

ENZO                (imbarazzatissimo) Lu principale è una perzona per bene l’ha messa in regola de

tuttu!

EMILIA           Testa è una furtuna… ce sta certa gente senza scrupoli su stu monnu… che te sfrutta

e basta…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ROSANNA    Ah io li sfruttatori non ce l’aco avuti mai!

ENZO                (Esausto) Ma ‘stu aperitivu lu pijamo o no?

SANDRA         Giustu… che ne dite di un brindisi?

ENZO                Volentieri… (Rosanna è distratta dall’albero) Rosa’: e veni a fa ‘stu brindisi!

EMILIA            Je piace l’arberu… fajelu guardà… (poi rivolta a Rosanna) Non m’è vinutu un

granchè bene… cià la punta…

ROSANNA    Moscia!

ENZO                (Sottovoce) Non ricominciassi mo è?

ADRIANO     Moscia… Moscia.. quello che è giustu è giustu no lo vidi come penne…

EMILIA            Non c’e’ statu verzu da falla regge dritta!

ROSANNA    Un modu per addrizzà la punta ce starebbe! …

ENZO                (imbarazzatissimo) Per carità lasciamo perde stu discursu!

EMILIA            No no perché… se se pole addrizza… è meju

ADRIANO     (A Rosanna) Sindimo… come faristi?

ENZO                Ma sicuru che non potessimo pija un andru argomentu…

ADRIANO     No no… la cosa me ‘nteressa…

ROSANNA    Io penzo che non stia dritta perché è sbilanciatu… penne da ‘na parte!

ENZO                (Tira un sospiro di sollievo) Madonna mia è ita bbene…

SANDRA         (Guardando l’albero)… Pole esse….

EMILIA            E sci pole esse… non c’eo fattu casu…

ROSANNA    Bilanciamentu e disposizione so importanti…

ADRIANO     Quindi: come faresti pe’ addrizza la punta?

ROSANNA    Beh io pe’ prima cosa… smoverebbe le palle

ENZO (Non sapendo che fare solleva i calice e le braccia dei presenti e a voce molto alta) Su su… In alto i nostri calici… brindiamo alla nostra salute… e al nostro matrimonio e buon natale… buon natale a tutti….

(Cala il sipario) FINE PRIMO ATTO


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

SECONDO ATTO

(Hanno terminato il pranzo quindi è primo pomeriggio: la punta dell’albero è dritta e in scena c’è Enzo e Rosanna che stanno parlando vicino alla cappelletta.)

(Si apre il sipario)

ENZO                               Testa è la cappella de famija. So’ tutti passati da qui, e pe’ finta, ce passeremo

pure nui. Lu prete me lu manna l’Agginzia Arte e Spettaculu: facemo lu ritu

abbreviatu la formula che dice “Voli tu Enzo Down prendere in moglie

Rosanna Porcona…”

ROSANNA                    Che ce sposamo in Tinovese?

ENZO                               Tantu è proforma! Passatu Santu Stefano ciai 10.000 euri in sacoccia…

mancu male pe’ mezza giornata de laoru!

ROSANNA                    E sci! Ma su la strada artorno… !

ENZO                               Testi erono li patti: sembre che no sfasci tuttu co lo chiacchierà!

ROSANNA                    Sfascio tuttu perché?

ENZO                               Perché? Se me metto su una bilancia peso 10 kg de meno!

ROSANNA                    Io non te capisco… rilassate!

ENZO                               E come faccio? ogni vorda che apri bocca me sse gela la schina… lu brividu

me corre vertebra vertebra!

ROSANNA                    Esaggeratu… e che avrò dittu mai?

ENZO                               Che hai dittu? Che non hai dittu…

ROSANNA                    Me pare de esse stata attenta a come parlavo…

ENZO                               Furtuna: se te lasciavi annà era la terza guerra mondiale… ciaco messa ‘na

pezza io ogni dieci parole…

ROSANNA                    Non esagerassi mo…

ENZO                               Te rinfresco la memoria? A pranzu hai dittu che lauri co’ le zoccole e io me

so’ duvutu inventà che era una nova linea de carzature femminili.

ROSANNA                    Eh vah beh non ciaco fattu casu…

ENZO                               Doppu hai dittu le extracomunitarie le danno via pe’ quattro sordi e io ago

cupertu dicenno che erano negozi cinesi che svenneano scarpacce d’importazione.


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ROSANNA                    A quello ciaco fattu ciai raggione…

ENZO                               Prima de pranzu quanno hai dettu che pe addrizzà la punta toccava smove le

palle come non m’è pijatu un collasso no lo so…

ROSANNA                    C’eo raggione però: la punta mo sta su bella dritta!

ENZO                               Sci ma fija mia… come parli….!

ROSANNA                    Che devo fa allora?

ENZO                               Basta che stai zitta!

ROSANNA                    E sci ma issi me chiedono le cose che faccio la muta? Io non so’ bona a di le

bucie!

ENZO                               Ma ci sta modu e modu de risponde: se te chiedono quantu guadambi senza di

buscie poli di’ abbastanza, non me lamento: a che serve specifica: “dipende da le prestazziuni!”

ROSANNA                    Beh sci testo è vero…

ENZO                               Me tocca archiappa’ lu discurzu a vulu dicenno che non si assunta a tembu

indeterminato ma te pagano ‘gni vorda che sfili…

ROSANNA                    Abbrucete però quantu si brau a ‘rcuprì…!

ENZO                               Sarò brau ma so’ dimagritu 10 kg…

ROSANNA                    Vorrà di’ che quanno è tuttu finitu me faccio perdona’via… offre la casa!

ENZO                               Non te pijassi pena … non serve niente…

ROSANNA                    Io non me capacito: ma davero stai dellà dda fiume?

ENZO                               Ma chi? a me le femmine me piacciono… solo che cerco chiccosa de diversu:

e certu no a pagamentu!

ROSANNA                    E sarebbe?

ENZO                               Affettu, comprensione, amore… cose che non se comprano.

ROSANNA                    E mo m’offenni però… che significa? Che siccome io venno sesso… non so

bbona a dà affettu, comprensione e amore?

ENZO                               A gratisse?

ROSANNA                    A babbuinu rinzecchitu! Che te veni a risciacquà la coscienza qui da me?

A me veni a parlà de affettu gratisse quanno si tu che m’hai pagata pe’


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

fregà li parenti tia?

ENZO                               Ma io non vojio frega gniciunu…!

ROSANNA                    Ah no è? E tutta testa bella farza che essimo messu su a che servirebbe?

ENZO                               A gestì lu patrimoniu de famijia…

ROSANNA                    Che equivale a fregà…

ENZO                               Ma mancu pe’ gnente… io non vojio apprufittamme de un euru, solu che non

capisco perché pe’ gestì un patrimoniu è necessariu che me spuso: so’ ddu cose che pozzono esse separate una dall’andra.

ROSANNA                    Anche vennese pe’ sordi po’ esse separatu dall’amore e’?

ENZO                               Ok toccato!… chiedo scusa… ciai raggione

ROSANNA                    Scuse accettate…

ENZO                               Però vidi de daje una regolata a quella boccuccia de rosa perché sennò non ne

vinimo a capo e la gestione sfuma!

ROSANNA                    Ma a quantu ammonterebbe…cucci approssimativamente!

ENZO                               4.358.729 euri e 58 centesimi!

ROSANNA                    A la faccia dell’appruzzimazione… 8 miliardi de le vecchie lire? Una moje te

cce serve pe’ davero a te… e ciai idea de come falli fruttà sti 8 mijarducci?

ENZO                               Più o meno!

ROSANNA                    Più… o meno?

ENZO                               Ciaco un amicu consulente da mo che me sta appressu? Lu famosu Rosariu

Quattrobocchi …

ROSANNA                    Ma chi quillu che se porta la fija pe’ segretaria…?

ENZO                               Lu cunusci pure tu?

ROSANNA                    Eh… è un cliente affezzionatu che chiacchiera pure…

ENZO                               E’ un genio de la finanza!

ROSANNA                    Eh…! Sarà per questo che mancu un mese fa la finanza jea cercanno un tipu

co’ un turbante.

ENZO                               Me che stai a di? M’ha offertu certi investimenti che triplicano in 3 anni?

ROSANNA                    E che no’ lo so?… Quanno fa l’investimenti invece de 3 anni je ne donno 9


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commedia in due atti di Italo Conti

de galera?

ENZO                               Ma per carità… Rosariu? Semo amici da ‘na vita…

ROSANNA                    E se non te frega un amicu che te conosce bbene… chi voli che te freghi…

ENZO                               Una che ago conosciutu pe’ strada?

ROSANNA                    O magari propiu quella te pole da una mano?

ENZO                               Una mano me la dai facenno la parte tia a lu restu ce penzo io… mo scusame

ddu minuti che vado in bagno… (si dirige verso la quinta)

ROSANNA                    E la parte mia non sarebbe quella de’ la mojie?

ENZO                               Sci infatti… la parte de la moje… (poi realizzando) Aoooooo… che te si

messa su la capoccia… ah bella…. Noooooooo…. Scordatelo…. (esce)

ROSANNA                    (Voce alta) Ma se non me sposi non gestisci (voce bassa) ma tu guarda che

mammaluccu:

Quillu se fa fregà eh… se se mette su le mani de quattrobocchi ha propiu

finitu… penzà che non sarebbe mancu male, se me sposasse davero io

smetterebbe la vita e lui sarverebbe lu patrimoniu che Quattrobocchi co’ me

ciappizza male… ma che lo dico a fa? Sirvirebbe un miraculu… (sospirando)

Ehhhh Signore miu! E fammelo stu miraculu?!

(RUMORE: Squilla il telefono)

ROSANNA                    Enzo… lu telefonu…

·Squilla

ROSANNA                    (Si alza e va verso la quinta di uscita di Enzo) Enzo… sta a squillà lu

telefonu…(pausa) non sente

·Squilla

ROSANNA                    (A voce alta) Non ce sta gniciunu che risponne?… (Si guarda ancora intorno)

oh se non frega a vui non so’ affari mia… (RUMORE: Smette di squillare il telefono) (LUCI: Si accende lo spot)

ALESSIO                        Visto? Dico a voi è signori seduti a guardare: avete visto oppure come in un

gioco di prestigio, non vi siete resi conto di nulla? E’ successo talmente tante volte anche a voi che tutto ciò che è ovvio vi sfugge!

Ma perché quando chiedete un intervento divino al suo verificarsi    non lo

afferrate? Molti di voi stanno pensando: “perché non so’ riconoscerlo”… E


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

allora che senso ha chiedere un aiuto se si è consapevoli di non riconoscerlo?

La vita è fatta di decisioni sul filo, di scelte che cambiano il nostro futuro… ma a me e proibito interferire. Io Posso solo continuare a far squillare quel telefono.

(LUCI: Si spegne lo spot)

(RUMORE: Squilla il telefono)

ROSANNA                    (Voce alta) Ma è pussibile che non ci sta gniciunu che risponne? se è urgente?

·Squilla

ROSANNA                    Vabeh risponno io mica se incazzeranno?

(Alza il telefono)

Pronto? No, Enzu non ce sta’ pole di a me? … diciemo la futura moje! Dica!

C’e’ stato un intoppu… che intoppu? L’attore che dovea vini’ è cascatu da le

scale e sta in ospedale? Porettu quantu me dispiace e mo? Fino al 27 non cete

un sostitutu che po’ fa lu prete?

Eh va bene riferisco: Non ze preoccupi come fattu ce penso io stia tranquillu.

Agginzia arte e spettaculu… se serve la jama Enzo se no lu sente è tuttu

rimandatu al 27? Va bene non dubiti… grazie… grazie e auguri anche a lei…

arivederci… arivederci… (attacca il telefono)

Che sfiga… a cascà da le scale lu giornu de la viggilia… me dispiace pe’ issu

ma io armedio un’ andra giornata de paga… ah se me vole lu 27 me deve

arrpagà… (poi pensando) a meno che…

No No Rosanna non ze pole fa’: lascia perde teste  idee marzane… non ze

pole fa’ e basta… è come ‘nfilasse in mezzu a lu trafficu nell’ora de punta…

un casinu totale…

(ripensandoci) Infonno io me leverebbe da lu marciapiede e lui salverebbe lu

patrimoniu,  ma  non  ze  pole  fa’!  Scordatelo…hai  capitu:  scor-da-te-lo!

Mhhhh!

Anche se li miraculi in fonno che so’ ? Occasiuni!

(Pausa lunga puoi convincendosi fa il numero di telefono) Ma sendi ‘n po’…

ma che me frega a me….   Drento a stu monnu a esse onesti ce sse rimette

solu… e po’ in fonno io lo faccio pe’ lu bene de tutti: testa occasione la pijiu a vulu!

(Dall’altro capo del filo qualcuno risponde)

Ciao Don tuttu bene? Anche io grazie.

Erimo ‘rmasti che ce saremmo sinditi oggi e t’ho jamatu…domani veni da me

no?… Benissimo: te preparo un pranzittu da leccatte le dita….


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

Dimme! Ma ce stai ancora a penza? Te l’aco dittu jeri che è vero… ma non te pijo in giru! Ah ma allora si duru… Enzo se jama! … ma certu che è un brau bardasciu… mo staco qui a casa sua co’ li zii che m’honno invitatu a pranzo…

Non ce credi? Allora fa una cosa perché non ce veni a trova… tantu più che stessimo giustu parlanno de una tradizione de famija… se fai un sardu qui, ce risorvi anche un problema! Eh… un problema sci: Loro, 3 giurni prima de lu matrimoniu, cionno l’usanza de sposasse co’ ritu abbreviatu anche ne la cappellella de famija e… ce terrebbero a mantenè sta tradizione!

Lu problema è che tre giurni è oggi e io non so come fa…… Ma non dipende

da me… io jo dittu de sci… Da lu prete… avremo fatte 20 telefonate ma pare che la vigilia non se ne troa unu dispunibbile!

Ma davero faristi testu? Via Angelo Mercatelli non te poli sbaja è villa Blessin… Don io non so’ come ringrazziatte… Ma quanno te pare dimme tu…

(Rientra Enzo e vede Rosanna al telefono. Avvicinandosi a gesti le chiede chi è mentre lei gli fa segno di aspettare un attimo)

ROSANNA                    (Continuando  a  parlare  al  telefono)…  Tra  un quartu d’ora?  Lu  tempu

d’arrivà? Un attimo che lo chiedo a Enzo: (Coprendo la cornetta) E’ squillato lu telefono non ci stea gniciunu me so permessa de risponde…

ENZO                               Hai fattu bene… chi è?

ROSANNA                    L’attore dell’agginzia…

ENZO                               Perfetto e che dice?

ROSANNA                    Che tra 15 minuti pole sta qui se va bene…

ENZO                               Bene?   Benissimo…   Avverto   zii   in   giardinu…   (e   si   avvia   all’uscita

ascoltando)

ROSANNA                    Enzo dice che fra 15 minuti va bene

ENZO                               (Uscendo) Ringrazialu e dije che è tuttu prontu

ROSANNA                    Dice che è tuttu prontu e te ringrazia… Allora t’aspetto Don… non saprò mai

ringraziatte abbastanza… Via Mercatelli, 18 … a tra poco, ciao… ciao… (attacca e sconsolata) ciao!

(cominciando a colpirsi in testa)

Che cavulu hai fattu Rosa’… in che casinu te si infilata? Che senzu cià fatte sposà per davero da unu che te vole sposà pe’ finta? Mesà che stavorda ago fattu una stronzata megagalattica…


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(Rientrano tutti e Lia ha la borsa del ghiaccio in testa retta da Adriano)

ADRIANO                     Ce lo so, ce lo so che te da fastidiu…ma la borza de lo jacciu te evita la

ficozza!

LIA                                    Non dire me queste parole…

ADRIANO                     Guarda che ficozza non significa quello che pinzi tu eh! vor di escrescenza…

bozzu…

LIA                                    (Chiedendo conferma a Emilia) Ficozza uguale a bozzo?

EMILIA                           Sci Lia… significa quello…

ADRIANO                     Ma che non te fidi?… (Lasciandole la borsa) Tenitela da sola allora!

SANDRA                       E non se fida no…!

ENZO                               Ma   che   je   sarebbe   successu  esattamente  che   a   pranzu  ete    glissatu

l’argomentu?

LIA                                    Mi hanno “chiavata”

ROSANNA                    Ah io de ste cose me ne intenno…

LIA                                    Tu capire di ferita in testa con grande chiave?

ENZO                               (Impaurito che dica sfondoni e quindi nervoso) Lacia perde dicea ccucì

perché ha fattu un corzu de prima assisteza… (poi verso Lia) ma co’ lu jacciu

va benissimo vedrai che passa!… Piuttosto come hai fattu a sbatte contro una

chiave…

SANDRA                       Non cià sbattutu… je l’honno tirata.

ADRIANO                     La gente certe vorde è propiu strana… cià certe reazioni imprevedibili…

SANDRA                       (ironica) E come no? Propiù ccucì…

ADRIANO                     La virità e che tanti hanno perzu lu senzu dell’umorismo dimola com’è…

EMILIA                           Brau… damo la corpa all’andri…

ENZO                               Insomma che è successu non se pole sapè!

SANDRA                       Lia è annata a pija li cannelluni da Armando

ENZO                               E allora?

EMILIA                           Allora quillu non la conosce… non lo sa che sta qui da nui pe imparà

l’Italiano.


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ENZO                               Sci ma che centra co’ la chiave?

SANDRA                       Quanno Armando ja datu lu restu de la spesa Lia s’è accorta che era de meno

LIA                                    Io chiesto se lui prendeva me per “Fonnelli” ma lui detto: aumento di 3 euro.

Io stupita ha risposto: Me cojioni

ENZO                               Ah ecco com’è…! S’è un po’ innervosito…

LIA                                    Ma io non capire… appena preso cannelloni e salutato con Vaffanculo subito

sentito “chiavata” qui… in testa!

ENZO                               E t’ha dettu pure bene… se a postu de la chiave cea lu lucchettu a portata de

manu?

ADRIANO                     Invece de chiavalla… l’ea alluccata…

EMILIA                           E basta Adrià… falla finita mo… che maniere so’?…

ENZO                               Chi t’ha inzegnatu a di’ ccucì zi Adriano?

LIA                                    Signor Adriano si…

ENZO                               E che andro t’ha imparatu?

ADRIANO                     Ma mo che stemo a sottilizzà ste cose…

LIA                                    Va a quel paese…. Fallaccianu….

ENZO                               Un vocabbolariu ricco ago capitu!

LIA                                    Ma non importa… io non impara più… prima chiede conferma…!

ENZO                               Ecco brava… Me sa che fai meju…

SANDRA                       E’ stata tuttu lu pranzu co lu jaccu su la capoccia… pora fija… non je sse

gelerà lu cervellu?

ADRIANO                     Parli per esperienza personale?

SANDRA                       Parlo perché pocu ce manca che ce rimponnessimo la vigilia

LIA                                    Ma non pensate a me con giaccio passa… voi avete cerimonia…

ENZO                               E sci tra 15 minuti sta qui lu prete!

ADRIANO                     Va avvisatu lui?

ENZO                               Sci ha telefonatu pocu fa.


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commedia in due atti di Italo Conti

EMILIA                           Allora potemo cumincià a allesti’ ?

SANDRA                       Che ce mettemo: guarda che bellu artarinu…

ROSANNA                    Scusate… ve pozzo chiede una cortesia?

EMILIA                           Pregooooooo…

ROSANNA                    Ciaco bisognu de preparammo: una sciacquata armeno…

SANDRA                       Ma certu come no? Enzo accompagnala ne la stanza dell’ospiti e rinfrescate

pure tu!

ENZO                               (Stupito) Assieme a essa?

EMILIA                           No… tu ciai la camera tia… accompagnala e rinfrescate… separatemente…

ENZO                               Apposta me parea… annamo Rosa’ la stanza sta de qua…

LIA                                    Posso andare anche io? Devo riposare un po’…

SANDRA                       Ma la cerimonia?…

LIA                                    Preferisco riposare: in mia testa c’è tanto Fracazzo…

ADRIANO                     Sci… da Velletri!

EMILIA                           (Verso Adriano) Anche questa è opera tua no?

ADRIANO                     None…stavorda  s’e’  sbajata  da  sola…  (riprendendo  Lia)  Lia:  la  esse

morbida… Fracasso significa casinu, rumore.

LIA                                    Si… tanto… fracazzo

ADRIANO                     Ecco… apposta…

LIA                                    La “chiavata” mi ha tolto forze!

ROSANNA                    Quello è normale Lia…

ENZO                               Ah ah… Non    aggiugissi andru e annamo… movite! Zitta per carità… Lia

veni: Su su… veloci (ed escono tutti e tre Lia al centro sorretta mentre tiene la borsa del ghiaccio in testa)

(Si lascia al regista e allo scenografo il piccolo allestimento della cappellina in attesa del parroco. Mentre le due donne fanno questo lavoro Adriano si siede sulla piccola panca e i tre conversano tra loro.)

ADRIANO                     A me non me convince…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

EMILIA                           Che non te convince?

ADRIANO                     Stu movimentu: me pare azzardatu!

EMILIA                           Quanno ago pijatu tuttu in mano ero anche più giovane de issu… je volemo

da fiducia? Se spusa co’ una bardascia seria, responzabbile… onesta!

SANDRA                       Co’ la capoccia su le spalle…

ADRIANO                     Mhhhhhhh!: quanno a un essere umanu je vengono attribuite tutte ‘ste qualità

senza mancu un difettu, se tratta de vejia funebre.

EMILIA                           Ma se conoscono da 7 anni !!

SANDRA                       Eh’? Pe’ sta 7 anni assieme se devono volè bbene no?

ADRIANO                     Mica è dettu…! Io so 32 che sto co’ tu sorella…

EMILIA                           Che vurristi di?

ADRIANO                     Che se pe’ 7 anni assieme la facemo quaci santa io che t’ago sopportatu 30

so’ santu 4 vorde?

EMILIA                           No tu si lu ziu… parente acquisitu, ma sembre parente!

ADRIANO                     Inzomma avevve sopportatu non è varzu a gnente?

SANDRA                       Ma chi te l’ha fattu fa…? non potei pijà su l’imbicciarelli tia e annattene?

EMILIA                           E non potea no… de suu non c’ea mancu lu vistitu…

ADRIANO                     E defatti tu hai sudatu parecchiu… tarmente tantu che mo rischi de scialacquà

tuttu!

EMILIA                           (a Sandra) Ce l’ha co’ me pe’ lu pranzu… no je so annati ggiu li cannelluni,

lo tiramisù e lu spumante…

ADRIANO                     E’ vero… E vero de quello che hai mentuatu non ho strozzato ggiu mancu un

boccone…ho fattu Vigilia magra…

SANDRA                       Che vor di’ Vigilia Magra?

ADRIANO                     Vor di che mentre vui maganvate a 4 ganasse se ciai fattu casu io ho assajato

ggiustu un po’ d’ortica…

EMILIA                           L’ortica?.

ADRIANO                     Come la jami un erba che picca ccuci tantu da raschiatte la gola…

EMILIA                           Ma famme lu piacere va… mo mancu l’inzalata annava bbene… chissà che je

mancava?


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ADRIANO

Tuttu… era la foja nuda come madre natura l’ha fatta… Slavata come un

tedescu che pija lu sole a giugnu: pocu oiu, gnente sale, gnente acitu e come

se non bastasse era quella riccia co’ la punta che picca… praticamente urtica!

EMILIA

Allora precisamo: sale e oiu dovemo fanne a meno perché ccucì ha dettu lu

medicu; l’acetu piace solu a te… non vedo perché ce lu dovemo sorbì tutti!

ADRIANO

(Ironico)  Ma  quann’è  ccucì  perché  fa  la  fatica  de  cojiela….  poteamo

direttamente ji a brucalla al lu campu!

EMILIA

Si sembre lu solitu incontentabbile

ADRIANO

Sarà… ma lu medicu senza sale e senza oiu l’ha dittu voi, no a me!

SANDRA

Io  non  me  vojio  intromette  ma  se  anche  tu  prevenissi  le  malatie  da

ipertensione male non te farebbe…

ADRIANO

Tu non te voli intromette ma la tua la dici sempre eh? A me lo magna sciapu

non me la cura l’ipertenzione… me la fa vinì…!

EMILIA

Lu solitu bastian contrariu… te devi distingue su tuttu… anche su quello che

magni… se a nui ce fa male dovemo magnà come te?

ADRIANO

Ma drento a sta casa emo finitu li piatti? No dico: un piattacciu de insalata

connita a parte …

EMILIA E ADRIANO (All’unisono)

No…t’ago dittu che 50 cucine diverse non se pozzono

fa!

ADRIANO

(Scocciato quanto basta) Ecco… basta capisse eh… sendi dimmelo subbitu

ccuci me cce preparo: Domani che è Natale me tocca un’ adru sacrificiu?

EMILIA

Perché… ?

ADRIANO

A Natale se fa stragge de cappuni… io che so’ veggetarianu me devo

considerà ereticu?

EMILIA

Oggi emo rispettatu Vigilia domani se magna carne certu!

ADRIANO

A postu, era solu pe’ sapellu… pe’ insalata fate la cicuta?

SANDRA

Mettemo un po’ di carma per favore?

ADRIANO

Ah io sto carmissimu… co’ quello che aco magnatu se spenno pure le forze

pe’ incazzamme casco lla pe’ terra!

EMILIA

Sta a penzà a magna quanno quisti tra pocu se sposano…

ADRIANO

E parli bbene tu… lu diggiunu canonicu l’aco fattu io…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

EMILIA                           Ancora… e si monotunu…

ADRIANO                     E’ vero: lu stommicu mia un rumore solu fa…. (gesticolando e imitando il

rumore) Blu… blu blu blu… blu blu (ecc…)

EMILIA                           E te rifarai stasera! Mo c’emo andru a cui penza che no a lu stommicu tuu…

ADRIANO                     Ma sci… sci… penzate a fa st’azzardu e auguri e fiji maschi…

SANDRA                       Nui non facemo gnicun azzardu non te preoccupassi…

ADRIANO                     Metteje su le manu lu patrimoniu de famija che è?

SANDRA                       Ma inzomma: deve pure avecce la pussibbilità de dimostrà quello che sa fa…

EMILIA                           Direbbe io…. ormai è un omo maturu…

ADRIANO                     Più che maturu… quaci fraciu… Certo che li pareri vostri sono come li cavi

elettrici eh! Co’ unu isolato non c’è pericolo, ma co’ tutti e       due assieme

rischiate de murì furminate. Comunque lu patrimoniu è lu vostru? bruciatelu

come ve pare!

EMILIA                           Io non brucio propiu gnende se ancora non l’hai capita!

ADRIANO                     E allora datte ‘na svejata… saronno pure 7 anni che la frequenta… ma nui

l’emo conosciuta oggi… e me pare un po’ pocu pe’ metteje in mano tuttu!

EMILIA                           E che lu mettemo in mano e essa?… Semmai a Enzo…

ADRIANO                     Enzo! Enzo ciavutu sempre vui     pronte a scanzaje li sassitti pe’ la strada

figurate se è in gradu de tenè testa a una femmina… no je l’aco fatta io…!

SANDRA                       Ma perchè tu chi si lu metru de lu monnu? Ammettenno pure che sia come

dici tu no: per quale motivu Enzo dovrebbe tene’ testa a Rosanna sindimo…

ADRIANO                     Me pare che ce stonno 2.000.000 e rutti de boni mutivi.

SANDRA                       Guaeda che se sposano in separazione de beni…

ADRIANO                     (Finto stupito) A sci?

EMILIA                           Eccertu: che davero calamo da la montagna co’ lu sapone?

ADRIANO                     No direttamente co’ la schiuma: la separazione dei beni: me pari separazione!

Non hai vistu che peperinu che è essa? Quattro giorni e s’è fatta oprì un cuntu cointestatu…

EMILIA                           Ma perché non te fidi de ‘lla bradascia…?

ADRIANO                     Perché me pare de conoscela: me da l’impressione che non è quella che dice


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

de esse…

EMILIA

Ma l’ha squadrata Enzo sta tranquillu: è campatu co’ nui, ragiona come nui…

ce lo sa che li sordi non so’ mai mancati: in tuttu stu tembu ha mai chiestu

niente per se?

ADRIANO

No: E’ vero! Ma un contu e sape’ che li sordi che ci stanno ma non so’ li tua e

un’andru invece che ce pòli fa quello che te pare…

EMILIA

E tu pinzi che un cristianu, per testa differenza, pòle esse diverzu da come è

Rientra Enzo

sembre è statu? Io spero de no… anzi credo de no!

SANDRA

Mo che ne dite se ce jemo a da una sciacquata pure nui?

ENZO

Rosanna ha fattu?

EMILIA

Non ancora, se tu resti qui nui ce demo ‘n’arpulita!

ENZO

Annate annate… che problema c’è…

SANDRA

Vedemo anche Lia come se sende…

ADRIANO

E chi l’ammazza Kgb?

ENZO

(Ridendo) Kgb?

EMILIA

E sci tu ziu… dall’alto de la sua fantasia ja arcacciatu Kgb pe soprannome

ENZO

E com’è?

EMILIA

Per via che ha lavoratu qualche anno pe la polizzia russa

ENZO

Abbrucete zi…

ADRIANO

Annamo va che a me sta cosa già me fila pocu… meju levassela prima

pussibile…

ENZO

Che non te fila…

EMILIA

(Avviandosi anche lei) Lascialu perde Enzo tu ziu è stranu non ce lo sai?

ADRIANO

E sci io so stranu…specie a stommicu votu… lasciateme perde…

SANDRA

(Seguendo gli altri all’uscita) Ma se arria lu prete?

ENZO

E che succede? Ji metto paura se ci sto io?

EMILIA e SANDRA Su Su a preparasse… grande giornu oggi… (Emilia e Sandra continuano a confabulare mentre escono di scena) Se ce fusse statu ancora lu poru papà… a


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commedia in due atti di Italo Conti

sci… pure da vecchiu avrebbe portatu all’artare la sposa…

(escono le donne mentre Adriano torna sui suoi passi senza farsi accorgere… e bussa sulle spalle di Enzo il quale salterà dallo spavento)

ENZO                               Porca puttana zi si che paura!

ADRIANO                     E che t’ho fattu? Stai aggitatu?…

ENZO                               Eh beh se sa… me deo sposà mica è un passittu da pocu…

ADRIANO                     Ma non te preoccupassi… ce semo passati tutti… se soffre un po’ li primi

tempi… e po’ non se gode più!

ENZO                               Ah beh!… Bella prospettiva...

ADRIANO                     Eh Fiju mia... quanno t’attacca la rogna poli solu grattatte!

ENZO                               Ma perché sposasse è una rogna? Tu e zia non sete sposati?

ADRIANO                     E perché te pare che io me gratto in cuntinuazzione?

ENZO                               Ma dajie zi… no scherzassi…

ADRIANO                     E comunque erano andri tembi… oggi è tutta una mistificazzione!

ENZO                               Non te capisco…

ADRIANO                     Una vorda li matrimoni se cumbinavano… se sposavano tra famije pe’

mantenè lu blasone… pure lu poru bisnonnu tia… ciavutu 3 moji… tutte e tre de rangu eh?

ENZO                               Con testo?

ADRIANO                     Co’ lu tempo st’usanza, viva Dio, s’è perza e emo cuminciatu a sposacce per

amore… ce l’hai presente?

ENZO                               Eccerto… ce l’ho presente sci!

ADRIANO                     Quillu sindimentu tra omo e donna che cià le stesse proprietà de l’acqua

minerale…

ENZO                               Come sarebbe a di’ ?

ADRIANO                     Quanno la stappi è tutta bullicine ma lu giorno doppo è bella che scialita…

ENZO                               Ah ecco…

ADRIANO                     Comunque   sembre    mejiu    quello   che    un    matrimoniu   de    interesse

(avvicinandosi piano faccia a faccia) che te rende aridu, siccu,… sterile!


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ENZO                               (Indietreggiando Imbarazzato) Ma scusa è zi… te si artornatu pe’ dimme

testo… ce lo so che li matrimoni d’amore so’ li più riusciti…

ADRIANO                     Ah ce lo sai! Ma come te diceo oggi è tutta una mistificazzione… anche

Natale: ciai fattu casu che non se sente più?

ENZO                               Ma veramente non saprei…

ADRIANO                     Ma per carità…. una vorda era Natale: lu annusavi pe’ l’aria 2 misi prima…

te mettei lu capputtu perchè era un friddu che strinava… e drento le case se facea l’arbero e lu presepe co’ tantu de vacca… asinu e re maggi!

ENZO                               T’ha pijatu una botta de nostargia zi…?

ADRIANO                     Non è nostragia… è costatazzione. Oggi ciaccorgemo che è arriatu Natale da

la pubblicità de li panettuni; lu cappottu non te lu mitti più perchè so’

cambiate le staggiuni fa un callo che crepi… drento le case      l’arberu e lu

presepe se fa all’urdimu minutu e se venissero li Re Maggi a li giurni nostri

zomperebbero drento un taxi strillanno: “Segua quella stella”.

ENZO                               (Sorridendo) Si forte zi… abbrucete… ma non ho capitu ‘ndo voli arrivà…

ADRIANO                     Vojio di che non tuttu è quello che sembra… e a la fine…. Se guardi bene…

te n’accorgi… propiu lu monellu su la spiaggia che chiese a lu padre un canottu a forma de bagninu.

ENZO                               Mo che sarebbe questa?…

ADRIANO                     Non esiste un canottu a forma de bagninu… je risponde lu padre… e lu

bardascittu: “E allora perché mamma ne sta a gonfià unu dietro li scoji?”… Capitu… se guardi bene te ne accorgi…

ENZO                               Ma se guardi bene?

ADRIANO                     Enzo… non si più un bardascittu… A me quella Rosanna me pare de avella

vista da che parte ma non me pozzo ricordà dove e quanno… ma tu hai guardatu bbene? Perché tutti li discurzi strani che fa…

ENZO                               (Imbarazzato e balbuziente) Che discurzi zi…?

ADRIANO                     Eh beh! Tu zie non ce fanno caso ma io le recchie ce l’ho eh…

ENZO                               (Tremante) Ah che l’hai?

ADRIANO                     E pure bone: li sendo li sfunnuni che dice…

ENZO                               Ma perché Rosanna e semplice… casereccia… quarche vorda ji capita de dì

che cosa de troppu …

ADRIANO                     A pranzu n’ha sparate certe che se uno se fermasse a pricisà quello che dice,


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

co’ rispetto parlanno, potrebbe anche penzà che sia una de quelle…

ENZO                               Ma che dici zi?… Rosanna… ?

ADRIANO                     E de chi stemo a parlà? L’urdima che ha detto a pranzu qual’era?… Ah sci

che lavora co’ le zoccole e annamo su…

ENZO                               No no ziiiiiii ha dittu zoccoli… lavora co’ li zoccoli per pubblicizzà le

carzature!

ADRIANO                     Ma mancu pe’ gnente: Aco sinditu bene… ha dittu propiu zoccole!

ENZO                               Hai sinditu bene solu tu… se esse dittu quello zia Emilia e zia Sandra non

sarebbero intervenute…?

ADRIANO                     E l’hai anticipate… che non te vedo che quanno dice unu sfonnone tu subbitu

ce mitti una pezza?

ENZO                               Ma a me non me pare pripiu …

ADRIANO                     Sarà come dici tu… comunque a me sta cosa me sta qui…. se riesco a

ricordammelo… !!!

ENZO                               Ma che te voli ricorda daje… se ne incontra tanta de ggente pe strada…

l’avrai vista pe’ forza da che parte….

ADRIANO                     Comunque tu hai guardatu bene?

ENZO                               Ma sci sci… Rosanna è una brava bardascia… e ce sposamo per amore…

ADRIANO                     Sarà…

(RUMORE: Campanello di casa)

ENZO                               Quistu deve esse lu prete… daje zi su vatte a cambià …

ADRIANO                     (Uscendo) Vado Vado… ma tantu me lo devo ricordà ndo lo vista…

ENZO                               E te lo ricorderai prima o poi… (sottovoce) mejiu poi!

ADRIANO                     (Mentre esce) A me sta storia non me convince…

ENZO                               Tranquillu! vedrai si che bella cerimonia che facemo…

ADRIANO                     E come no… pure co’ li fochi d’artificio… (ed esce)

(RUMORE: Campanello di casa)

ENZO                               (Andando ad aprire) Arrivo arrivo… eccomi… (Aprendo al prete) Prego

s’accomodi…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

(Don Luigi è frate officiante vestito con il saio e porta con se la stuola e il necessario per dire messa)

DON LUIGI                  E’ permesso… si può?

ENZO                               Si accomodi… pure e faccia come se fosse a casa sua…

DON LUIGI                  Grazie figliolo (benedicendo) la pace sia con te: tu devi essere… Enzo?

ENZO                               Esatto! E tu devi esse… lu prete?

DON LUIGI                  (Simpaticamente) Si vede così tanto?

ENZO                               Ehh… po’ dice che l’abbitu non fa lu monacu? Abbrucete se lu fa! Te pozzo

offri chiccosa…

DON LUIGI                  Grazie… non prendo mai nulla quando faccio il mio servizio…

ENZO                               Come le forze dell’ordine: propiu gajardu… guarda un o’ i particolari:

perfettu! Mica si come quillu frate sembre vistitu male…

DON LUIGI                  Di chi parli?

ENZO                               Fra stajatu

DON LUIGI                  (Ridendo) Ahahahaha carina questa me la rivendo…

ENZO                               Ah beh ce n’aco una serie su li frati…

DON LUIGI                  Si è?

ENZO                               Ehhhhhhhh…: Lu frate direttore del coro?… Fra-stono… Lu frate grassu de

lu convento?… Fra ttanto… Lu frate più basso dell’ordine? Fra mezzo… e quillu più dorge de tutti? Fra ppè…

DON LUIGI                  (Sorridendo) Simpatiche davvero… è difficile trovare barzellette religiose che

non cadano nella blasfemia: bravo…. E visto che siamo in tema te ne posso

raccontare una io su Gesù…?

ENZO                               Vai fratello: spara tranquillo!

DON LUIGI                  Lo sai cos’è stato per il mondo Gesu Cristo?

ENZO                               Beh chi no’ lo sa… lu Sarvatore…

DON LUIGI                  Gesu per il mondo è stato il primo Ingegnere-Carpentiere…

ENZO                               Testa m’è nova… e perché?

DON LUIGI                  Perché ha costruito un ponte… usando solo due assi… e tre chiodi.


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

(silenzio… pausa lunga)

ENZO                               Cavuli amicu: testa fa penzà! Andru che barzelletta… si propiu preparatu in

tuttu e per tuttu … non ciaco parole… è tantu tembu che fai lu prete?

DON LUIGI                  Ehhhhhhhhh … quasi vent’anni…

ENZO                               Te sarai specializzatu a la perfezione allora…

DON LUIGI                  In che senzo non comprendo

ENZO                               Beh dico non sarà mica lu primu matrimoniu no?

DON LUIGI                  Ah noooooooo certo… in 20 anni ho perduto il conto…

ENZO                               Apposta… praticamente lu ritu abbreviatu lu conusci a memoria…

DON LUIGI                  Sicuro… anche se lo leggo sempre per non commettere errori!

ENZO                               Eccerto… la cura de li particolari è importante pe’ la missione

DON LUIGI                  Si si… direi proprio di si …

ENZO                               Bene Bene: ne lu campo tia si un professionista co’ la P maiuscola…

DON LUIGI   Io ti ringrazio figliolo… faccio solo del mio meglio…

ENZO                               Te l’assicuru che da come te presenti, da quello che dici… se vede che in

quellu che fai ce cridi !

DON LUIGI                  Assolutamente: credere è tutto ciò che ho… ecce homo…

ENZO                               Salute… te si raffreddatu?

DON LUIGI                  (Sorridendo) No, ecce homo significa ecco l’uomo… debole nella vita ma

forte nel suo credo…

ENZO                               Si propiu gajardu… pe’ la parcella come famo?

DON LUIGI                  Ma che parcella via solitamente basta una libera offerta…

ENZO                               Come! Non ciavete un tariffariu?

DON LUIGI                  Alcuni hanno dei prezzi indicativi, ma alla fine è l’offerta fatta secondo la

propria volontà quella che conta…

ENZO                               Cavuli meju de ccucì non potea annà…

DON LUIGI                  E la sposa dov’è?


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ENZO                               Tra pocu arria co’ li zii.

DON LUIGI                  (Osservando la cappella) Sposate li? Che meraviglia… di che anno è?

ENZO                               Con precisione no lo so’… è stata restaurata de recente… ma pe’ esse antica è

antica…

DON LUIGI                  Le fedi le hai tu?

ENZO                               (Prendendole dalla tasca) Certo eccole…

DON LUIGI                  Benediciamo anche queste giusto?

ENZO                               Sci sci… tuttu regolare… tu fa secondo copione…

DON LUIGI                  (Sorridendo) Tranquillo: dal mio copione, come dici tu, non esco neanche di

una virgola… certe cose sono credibili proprio perché perfette e immutabili.

ENZO                               So’ d’accordo co’ te… non avrebbe saputo di’ mejiu! E tu si perfettu…

immutabile no lo so’ ma perfettu si perfettu!

DON LUIGI                  Bhe Oddio… non direi…

ENZO                               Fatte sirvì…. fai propiu la funzione tia…

DON LUIGI                  Questo si… anche più volte al giorno… ti ringrazio

ENZO                               Vidi perché me piaci?… si gajardu e modestu al tempo stesso… parlerò bene

de te co lu superiore…

DON LUIGI                  Conosci il mio superiore?

ENZO                               Eh!… Saranno almeno 10 anni! Semo come fratelli…

DON LUIGI                  Che piacere sentirti dire questo sei davero un bravo Giovane… ma io non

merito tanto… non so cosa dire… Rientrano Adriano e le zie…

ENZO                               Niente che devi di’… mo te presento li zii… (rivolto a loro) testu è lu prete

che ce sposerà… a proposito emo parlatu emo parlatu e non so manco come te jami?

DON LUIGI                  Don Luigi…

ENZO                               (fa le presentazioni) Zia Emilia… Don Luigi

DON LUIGI                  (Benedicendo) Il Signore sia con te… (Emilia si segna e gli bacia la mano)

ENZO                               Zia Sandra… Don Luigi…

DON LUIGI                  Il Signore sia con te… (Sandra si segna e gli bacia la mano)


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ENZO                               Zio Adriano… Don Luigi…

ADRIANO                     (Stringendogli la mano) Adriano Bergamo… piacere…

DON LUIGI                  Il piacere è il mio… le mie più vive congratulazioni… e la sposa? (si mette a

preparare l’altare con un piccolo crocifisso portatile… bacia la stuola e se la

mette… appoggia il suo libretto da dove leggerà la formula… appoggia le

fedi sull’altarino e le benedice)

ENZO                               Già ‘ndo sta…?

EMILIA                           Stea dietro a nui… l’essimo pijata da la camera… era prunta…

SANDRA                       Vado a vedè se che è successu?

ADRIANO                     Ma che deve esse successu… quello che vene doppo ?!

EMILIA                           Arcuminci Adrià? E daje ‘na chiusa…

ENZO                               Scusate è ma invece de stavve a punzecchià… non se pole vedè che fine ha

fatto Rosanna?

SANDRA                       Enzo… ma tu le cianchette non ce l’hai?

ENZO                               E bastava dillo… ce devo anna io? Ce vado io!

SANDRA                       Pijala e portala qui su che facemo…

ADRIANO                     Li fochi… vedrai si che spettaculu…

ENZO                               (Sporgendosi dalla quinta) Eccote! Ma stai qui dietro ferma: che te sendi

male?

EMILIA                           (Accorrendo) Se sende male? Che cià?…

SANDRA                       (Accorrendo) Ma non è niente vedrai quella è l’emozzione: capita!

ENZO                               (Chiedendo a Rosanna) E’ l’emozione? Ma via la gente se spusa a mijuni… è

‘na cosa normale (tendendole la mano) daje su veni co me te porto all’ardare!

ADRIANO                     Sentirai li scrocchi… si che catramine…

ENZO                               (Invitando Rosanna) Vieni prendimi sotto braccio… (Rosanna esce dalle

quinte e prende sottobraccio Enzo… le due zie si mettono dietro a mo di piccola processione e lo zio Adriano accodato dietro a tutti)

EMILIA                           (Mentre vanno all’altare) Tanti auguri fiji mia… de pace e sirinità

ADRIANO                     Auguri anche pe’ lu spettaculu pirotecnicu…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

EMILIA

Ma come te spigni? ‘ndo se stacca la spina !?

DON LUIGI

(Abbracciandola) Rosanna carissima…

ROSANNA

Luigi… (lo abbraccia e lo bacia)

DON LUIGI

(Tenendola stretta) Ho il cuore gonfio di gioia…  Si realizza un sogno atteso

per anni e finalmente esaudito (si stacca da lei e la spinge indietro verso Enzo

accompagnandola con la mano) Ma ora vai… vai…

ENZO

(Bassa voce) Ma lu conosci?

ROSANNA

(Bassa voce) Lu conosco

ENZO

(Bassa voce) E come lu conosci?

ROSANNA  (

Bassa voce) E’ un cliente….!

Enzo annuisce ammutolendo

EMILIA

(A Enzo) Che ha dittu?… Un cliente?

ENZO

No: Credente! Frequentano lu stessu gruppu de preghiera.

SANDRA

‘Sta fija cià tutti li preggi de lu monnu!

DON LUIGI

Allora  se siete pronti? Vorrei dire solo due parole non certo una predica…

ma due parole sul significato di ciò che stiamo per fare concedetemele.

Vedete figli miei carissimi… la vita ci pone sempre davanti a scelte: alcune

importanti altre meno…eppure… ognuna di esse costruisce il nostro futuro…

Quelle  importanti  le  ricordiamo

le  altre  le  dimentichiamo,  ma  se  ci

soffermiamo a pensare tutte sono il

“fine” della nostra vita, così come Dio è

Fine di tutto ciò che è visibile e invisibile. Per tutte le cose invisibili come il

futuro ci ha dato  il dono della scelta chiedendoci in cambio di credere nella

scelta che facciamo… Essa figli miei è la mano divina sulla nostra testa…

facciamone buon uso!

(LUCI: Si accende lo spot) (Pausa) (RUMORE: Si sente un tuono)

ALESSIO

Ci sono signore Ci sono! stavo solo pensando che Don Luigi ha ragione

quando afferma che sulle scelte si posa la tua mano…

Ma   rischio   di

perdere il filo: Rosanna sta scegliendo di abbandonare il marciapiede oprando

una truffa. Enzo di gestire il patrimonio di famiglia con un falso. Le zie

vogliono lo sposalizio ad ogni costo e lo zio è teso a dimostrare la teoria

cospiratoria. Perdo il filo Signore perchè la linea che marca il confine non è

chi ha ragione o no, ma chi ha la tua mano sulla sua testa e a me sembra

nessuno. L’uomo confonde troppo spesso il fine con il mezzo per raggiungerlo, decide secondo opportunismo, non crede nelle scelte che fa, ne accetta solo le conseguenze e poco importa cosa e chi divora: è onnivoro. Però così sia! Hai concesso la libertà devi consentire all’uomo di sbagliare! Anche in questo è la tua grandezza


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

(LUCI: Si spegne lo spot)

DON LUIGI

Nel nome del padre del figlio e dello spirito santo…

In coro

Amen

DON LUIGI

(Leggendo sul suo libro)

Carissimi, siamo qui riuniti, per unire questo uomo e questa donna nel sacro

vincolo del matrimonio, istituito da Dio, regolato dai Suoi comandamenti,

benedetto da nostro Signore Gesu Cristo, e rispettato da tutti gli uomini. Siete

liberamente venuti nella casa del Padre perché la vostra decisione riceva il

suo sigillo e la sua consacrazione davanti a me. Cristo vi rafforzi con il

sacramento nuziale, perché vi amiate l©un l©altro con amore inesauribile e

assumiate responsabilmente i doveri del matrimonio. Consapevoli dunque

della vostra decisione, vi impegniate ad accogliere con amore i figli che Dio

vorrà donarvi e ad educarli secondo la Parola di Cristo e l©insegnamento della

Chiesa.

Pertanto nel nome di Dio vi chiedo di esprimere le vostre

intenzioni: Rosanna, vuoi tu prendere Enzo come tuo sposo e promettere,

davanti a Dio e questi testimoni, di amarlo e rispettarlo in qualunque circostanza, in ricchezza e in povertà, nella gioia e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte finchè morte non vi separi ?

(Lunga pausa di silenzio durante la quale gli zii si guardano come per dire ma che fa non risponde? Enzo rompe gli indugi)

ENZO                               Rosa’… ha dittu a te…

ROSANNA                    Aco sinditu…

ENZO                               Beh allora? Rispunni su…

DON LUIGI                  No no aspetta… non può essere forzata…

ENZO                               Ho capitu ma che dovemo fa?

SANDRA                       Don Luigi… potrebbe rilegge la formula?

DON LUIGI                  Certamente…. potrei ma servirebbe? (rivolto a Rosanna) Rosanna… vuoi che

rilegga?

ROSANNA                    No Lui’… l’ago sindita e l’ago pure capita…

ENZO                               E allora?

ROSANNA                    Allora non ci sta niente da legge e niente da nasconde. Basta co’ sti sotterfugi:

Io so’ una puttana….

DON LUIGI                  (Segnandosi) Madre santissima… ma che dici?


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ENZO                               (Per coprire) Dice che je penne la sottana…

ROSANNA                    No Enzo…! basta co’ lu coprì le cose che dico e basta co’ le finzioni… io so’

una puttana! Ho fattu la puttana fino a jer sera e batto in via dei Platani …

ADRIANO                     (Saltando in piedi) Eccolla do’ lo vista… via de li platani come no… dietro la

stazione… lo sapeo io!

ENZO                               Perfettu… mo emo chiaritu propiu per bene…

EMILIA                           (Rivolta a Sandra) Come sarebbe una puttana?

SANDRA                       Ne so quante e te… chiedi a Adriano che s’è ricordatu…

(Emilia si volta verso Adriano che la guarda e mima i fuochi d’artificio)

EMILIA                           (Irata) Inzomma tu saristi… una de quelle?

ROSANNA                    Esattamente: e per chiunque arria lu momentu de fa li cunti co’ la coscienza.

Per me è arriatu mo!

SANDRA                       Brutta zozza… e saristi vinuta qui pe imbrojà a nui?

ROSANNA                    Io non so’ vinuta a imbrojà gniciunu… Enzo parla tu… senno lo dico io!

SANDRA                       Che ciai da dicce Enzo?

ENZO                               Ma guarda tu in che casinu m’hai missu…

EMILIA                           (Ad enzo) Non me di che stavate daccordu…? Ccucì pijavi lu patrimoniu de

famija e lu scialacquavi?… (si rivolge ad Adriano) cei raggione tu a la fine… (Adriano mima sempre i fuochi d’artificio)

ENZO                               Ma che scialacquavo? Io non ceo intenzione de toccà mancu un euru! Solu

non capivo perché me dovevo spusà pe’ forza pe’ gisti lu patrimoniu…

ROSANNA                    Dice la verità!

SANDRA                       Zitta tu brutta schifosa!

EMILIA                           Ma tu Enzo si propiu paciu… te saristi sposatu una puttana…?

ENZO                               Ma che sposatu… si… non hai capitu che anche lu prete è fintu… me l’ha

mannatu l’agginzia d’arte e spettaculu…

EMILIA                           Pureeeeeeeeeeee….

DON LUIGI                  (Interdetto) Ma veramente io…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

SANDRA                       (Rivolta al parroco) A la faccia Don Lui’… ma non te virgugni bruttu

impostore che non si andru a profanà un abbitu e una cappella consacrata?

ROSANNA                    Luigi non ha profanatu gnente… è un un prete veru… è mi fratellu!

ENZO                               (Balbettando) Tu… fratellu…?

ROSANNA                    Sci mi fratellu…

ENZO                               (Balbettando) Tu… fratellu…Gigi…

ROSANNA                    Propiù issu…

ENZO                               Lu bosse?… ma come è pussibbile…?

ROSANNA                    L’agginzia telefonò perchè l’attore s’era infurtunatu e io l’aco sostituitu…

ENZO                               Ah… Un’ associazione a delinque…

ROSANNA                    Issu non sapea niente ago architettatu tuttu io…

EMILIA                           Ma perché l’avristi fattu?

ROSANNA                    Pe’ levamme da lu marciapiede… mica è facile campà tutti li giorni co’

quello che semo… voleo da’ un taju a testa vita, ma ccucì no: ccucì non è giustu!

ENZO                               Praticamente ce stessimo pe’ spusà per davero ?… Me cce sendo quaci male:

tu saristi Gigi 4.444? Ma penza un po’ me steo a fa frega da un T9…

DON LUIGI                  Come sai che mi chiamano così?

ENZO                               Me l’ha dittu essa.

DON LUIGI                  E t’ha spiegato perché…

ENZO                               Sci… Gigi co’ lu T9 se scrive co tutti 4…

DON LUIGI                  Non è per questo: mi chiamano così perché sopra la mia cella ho scritto due

versi del vangelo di Luca e Matteo entrambi i 44: «Amate i vostri nemici e perdonate i vostri persecutori»”.

EMILIA                           Che dovessimo fa allora… perdonà ?

SANDRA                       Eccome no? Una vorta perdonatu che emo ottenutu? (rivolto a don Luigi) eh

padre… vistu che anche lei è vittima: dica la sua… che ottenemo perdonanno?

DON LUIGI                  Con la formula io perdono te e tu me davvero a poco…


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

ADRIANO                     (Ridendo) Che straccia de fochi che emo fattu… anche lu prete ha dittu che

non serve a niente!

DON LUIGI                  Si ma aspetti: In questa storia c’è stato chi fingeva di prendere moglie e chi

avrebbe voluto sposarsi davvero; chi imponeva un matrimonio e chi lo ostacolava.

ADRIANO                     E beh… allora? Lu monnu è bellu perchè e variu eh!

DON LUIGI                  Questo è vero almeno quanto è vero che ognuno, con il suo comportamento,

ha favorito l’errore degli altri!

ADRIANO                     (Serio) Sci… questo è giustu!

DON LUIGI                  Quindi l’unico vero perdono non è quello che possiamo darci a vicenda, ma

quello che possiamo chiedere a chi è più di noi trovando il coraggio di essere giudici inflessibili.

(LUCI: Si accende lo spot) (Pausa) (RUMORE: Si sente un tuono)

DIO                                   (Rombante) Alessio!!!

ALESSIO                        Presente!

DIO                                   La smetti di smanettare sul T9?

ALESSIO                        Eh… Signore lo sapevi che scrivendo il mio cognome appare il mio nome:

comincio a pensare che dietro a tutto questo ci sia un disegno.

DIO                                   Cosa vuoi dire: spiegati meglio!

ALESSIO                        Voglio  dire  che  se  hai  visto  bene  quel  che  successo,  sulla  terra  la

comunicazione è cambiata… per farti comprendere dovresti… modernizzarti. (RUMORE: Si sente un tuono+sonoro)

ALESSIO                        Eh… vedi che anche questo in qualche modo ci ricorda che sei “tu” il gestore

telefonico!

DIO                                   Certamente   Alessio:   “L’utente   da   me    chiamato   è    immediatamente

raggiungibile”… non basta?

ALESSIO                        Ho paura di no Signore

DIO                                   E cosa occorre che faccia ancora?

ALESSIO                        Devi aiutarli sennò da soli non ne vengono a capo… si sono talmente

intrecciati nella loro comunicazione che non ti capiscono più se anche tu non ti dai un soprannome in T9!


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T9 COLPITA E AFFONDATA

commedia in due atti di Italo Conti

DIO                                   Ma Alessio… io che ho creato tutte le cose vuoi che non abbia pensato a

questo?

ALESSIO                        Non lo so’ Signore ciai pensato?

DIO                                   Ma certo… “Dio è Fine”?

ALESSIO                        Si lo so… il fine di ogni cosa visibile e invisibile…

DIO                                   Non hai capito: in T9 se scrivi “Dio è” appare la parola Fine

ALESSIO                        (Stupito e incredulo) Ma dai!!! Ma non ci posso … aspetta…! Ma…! E’ vero

Signore… avevi previsto anche questo?… controlli tutto, vedi tutto, non ti

sfugge niente e nessuno…. neanche io… Alessio Blessin, della stirpe di quei

Blessin che ebbero illustrissimi natali…

DIO                                   (Un po’ annoiato) Alessio…

ALESSIO                        Si Signore?

DIO                                   (Un po’ annoiato) Ma cosa fai? Ti ripeti?…

ALESSIO                        Chiedo scusa… era l’impeto…

DIO                                   Dai chiudiamola qui e indica la soluzione agli ascoltatori

ALESSIO                        La soluzione è agire secondo coscienza… e questo soddisferà la vostra sete di

amore o di odio, di giustizia o di vendetta, di partecipazione o indifferenza, ma in qualsiasi modo agiate siate pronti a pagare pegno;

Ogni scelta, ricordate, ha la mano di Dio sulla vostra testa: fatene buon uso e Buon Natale a tutti.

(Cala il sipario) FINE

(LUCI: Si spegne lo spot)


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