TANTI MASCHI,
NESSUN UOMO
Di Claudio Salomoni
2 atti 6 U (commedia)
Un editore di una rivista gay che ha creato una sua piccola isola felice riceve la telefonate del fratello prete che non vede da dieci anni.
L'arrivo del parroco in casa e le confessioni di quest'ultimo mettono in subbuglio tutte le certezze su cui era fondata la vita del protagonista. Commedia tutta al maschile con un tocco rosa ….
PERSONAGGI (6 Uomini):
GIGI Il padrone di casa, omosessuale convinto, fondatore e direttore della rivista per soli uomini “WILD MAN”
DON MARIO Fratello di GIGI, un parroco di provincia. L’esatto contrario del fratello in tutto e per tutto
PIER UGO Compagno di Gigi da sempre, sono una coppia dichiarata. Lui è troppo peloso, troppo grezzo, troppo “schifosamente maschio” per essere gay.
LELLO Aristide Bartolomeo De Lolli detto più semplicemente Lello. Artista di cabaret, teatro e cantante. Star internazionale ed amico dei padroni di casa.
ROCCO Il fotografo della rivista, un bel ragazzo atletico con i capelli biondo cenere ed un’abbronzatura eccessiva.
MATTEO Un ragazzo di vent’anni circa, la ciliegina sulla torta …
PRIMO ATTO
Salotto di un appartamento.
L’arredamento è elegante ma troppo appariscente, quasi una rincorsa barocca del gusto.
Ci sono statue di uomini nudi (tra cui una rappresentazione del David di Michelangelo in bella vista proprio di fianco al divano) e, sull’attaccapanni oltre a svariati cappelli variopinti c’è un boa di struzzo color fucsia.
Una delle statue - sempre di un uomo nudo tipo il David o una cosa simile - è girata di schiena ed è proprio vicino all’entrata, di fianco all’attaccapanni.
Suona il telefono (bianco modello anni 40).
Entra in scena Gigi, un uomo sui quarant’anni.
Veste con una tenuta da ginnasta americano (short cortissimi, calzettoni e scarpe da ginnastica coordinate, canottiera con la scritta “U.C.L.A.”), ha un asciugamano sul collo, lo squillo del telefono ha interrotto la sua ginnastica.
È in forma splendida, un vero atleta.
All’apparenza un vero “macho”.
Altro squillo del telefono.
GIGI Eccomi, sono qui (con voce cinguettante)
Il tempo di prendere fiato …
Monella selvaggia! (è il suo intercalare)
Appoggia l’asciugamano sul David
Altro squillo
GIGI Pronto (pronuncia la “o” finale di ogni parola cerchiando la bocca in modo esagerato e tenendo il suono molto a lungo)
Dalla postura che assume per parlare al telefono è chiarissimo che Gigi è un omosessuale.
GIGI Si, sono io, chi parla?
Pausa, Gigi cambia espressione del viso
GIGI Ciao Mario, non mi aspettavo di sentirti … sai, è passato così tanto tempo …
Pausa
GIGI no, ho cambiato indirizzo …adesso abito in centro …
Pausa
GIGI sì … se ti va … perché no …. (è titubante)
Pausa
GIGI Ok, scrivi … Via Venti Settembre al 43 …
Hai scritto? ….
Bene!
Sul citofono ci sono due “G” … come per indicare il mio nome: Gigì
Pausa
GIGI certo, lo so che mi chiamo Luigi! Monella selvaggia!
ma sai … tutti mi hanno sempre chiamato Gigi ed io ho solo europeizzato il mio soprannome accentando la “i” finale
Pausa
GIGI va beh! Ne parliamo a voce … sì …
Certo, certo! … mi fa molto piacere rivederti …
Si fa serio
GIGI è passato tanto tempo …
Pausa
GIGI ok! A più tardi, ciao ….
Riattacca.
Prende l’asciugamano che era appoggiato sulla statua del David, si siede sul divano, pensieroso.
Dopo pochi secondi spalanca gli occhi, come se solo in quell’ istante realizzasse la cosa, si alza di scatto e – con un tono di voce acutissimo – chiama il suo compagno
GIGI PIER UGO! (sempre facendo con la bocca il cerchio su ogni “o”)
Pausa, nessuna risposta
GIGI PIER UGO! (aumentando il tono, sempre più forte)
Pausa, nessuna risposta
GIGI PIER UGO! (istericamente, battendo i piedi come una bimba arrabbiata)
PIER UGO (f.s.) Arrivo! Arrivo!
Entra in scena Pier Ugo, travestito da donna, con un vestito di lamè grigio ed una parrucca bionda platino, la peggior imitazione di Marylin Monroe della storia …
Gigi, quando lo vede entrare fa un passo indietro, come inorridito da quella visione.
GIGI Ma come ti sei conciato?
PIER UGO Mi sono vestito da Marylin
GIGI La farai rigirare nella tomba la poveretta, monella selvaggia, ma perché questa pagliacciata?
PIER UGO Pagliacciata? … (si rattristisce)
Io l’ho fatto per te, volevo giocare un po’ a: ”happy birth day Mr. President” (canticchiando sulle note di “tanti auguri”) … tu fai il presidente ed io … il regalo ….(seguendo con il dito le curve del suo corpo con fare malizioso)
GIGI Scusami tesoro se sono stato brusco, ma mi ha appena telefonato mio fratello
PIER UGO Mario?
GIGI Si
PIER UGO Mario, quel Mario? …. il prete?
GIGI Siiii ! ( indispettito)
PIER UGO Oh! Mamma … cos’è successo? Erano almeno dieci anni che non vi sentivate
GIGI Si, dal giorno della nostra rivelazione
PIER UGO poverino, mi ricordo bene …
Gli hai detto: <<Mario vorresti essere tu a sposarmi?>>
E lui felicissimo: <<certo, chi è la fortunata?>>
E tu, bastardo: <<il giornalista, Pier Ugo>>
GIGI credevo che morisse in quel momento, gli si deve essere fermato il cuore
PIER UGO forse era meglio che prima gli dicevi: << caro fratello, sono gay>>
… e la storia del matrimonio lasciarla da parte
GIGI non c’era cattiveria, per me è così naturale amarti …
PIER UGO Dolce (sbatte le palpebre) … ma che cosa voleva … il prete?
GIGI Sta venendo qui!
PIER UGO Adesso?
GIGI Si
Pier Ugo fa un urlo, poi corre davanti ad uno specchio, si guarda, sistema la parrucca
PIER UGO sono tutta in disordine, che orrore
GIGI non vorrai rimanere così, vero?
Pier Ugo si guarda, fa uscire una gamba (troppo pelosa) dallo spacco dell’abito, guarda le scarpe in lacca rossa
PIER UGO no, forse è meglio che mi cambi d’abito
GIGI Si, ma un abito da uomo, però!
PIER UGO Conformista …
GIGI io cercherò di sistemare un po’ casa intanto
… E tu, dai, sbrigati
Pier Ugo esce cantando “I wanna be” di M.Monroe
Gigi si affanna per cercare di cancellare – alla meglio – il gusto estremamente femminile dell’arredamento.
Guarda verso l’attaccapanni, dove ci sono vari cappelli ed un boa di struzzo di color fucsia.
Va a prendere tutti i cappelli e li spinge a forza nell’armadio vicino all’entrata.
Cade una frusta, la prende e schioccandola fa un espressione lussuriosa, poi la rimette via velocemente.
Prende poi il boa di struzzo, lo indossa.
GIGI (con eccessiva enfasi)
Mi sta così bene che è un vero peccato non indossarlo …
(fa tre passi come in una passerella di moda)
peccato che Mario non apprezzerebbe queste cose …
via, via anche questo …
porta anche il boa nell’armadio di prima, lottando con il contenuto che cerca di cadere ogni qual volta si apre l’anta.
Si avvicina alla statua vicino all’attaccapanni, quella girata di schiena.
La guarda da dietro, ci pensa su. Ci gira intorno, poi arrivando sul davanti sgrana gli occhi
GIGI Questa devo farla sparire assolutamente …
indicando con l’indice il basso ventre della statua (che chiaramente il pubblico non vede (n.d.a.))
GIGI Come potrei spiegare questo?
Torna vicino al divano, si sofferma davanti alla statua del David, guarda da vicino il pene nell’opera rappresentato da Michelangelo
GIGI è arte, non c’è che dire … anche se il particolare magari darà fastidio al mio fratellone …
Mette l’asciugamano sui fianchi della statua, come un pareo, in modo troppo sfacciatamente femminile. Ottenendo così l’effetto contrario, invece di correggere il tiro trasforma il David in un’opera gay
Toglie una foto incorniciata che era sul mobile che rappresentava lui e Pier Ugo che si baciavano con alle spalle la torre Eiffel
GIGI questa la metto nel cassetto … (alza gli occhi al cielo trasognato)
Ah! … (sospira) ….Parigi, Parigi …che peccato dover nascondere ad un fratello bigotto la nostra felicità …
Sul divano ci sono dei cuscini di vari colori ed un peluche di tigre, Gigi li guarda pensieroso, poi decide che devono sparire.
Li prende tutti tra le braccia, va verso il solito armadio ma, si rende conto che li dentro non ci sta più nulla, allora va verso la stanza da letto (dove è andato Pier Ugo).
Apre la porta
GIGI Fai sparire questa roba
E butta dentro i cuscini ed il peluche.
PIER UGO (f.s.) assassino …
GIGI Ti ho colpito?
PIER UGO No, ma lo spostamento d’aria mi ha spettinata tutta …
Gigi chiude la porta indispettito dall’atteggiamento del suo compagno.
GIGI e meno male che non si è rotto un’unghia se no … chi lo sentiva …
Gigi guarda il suo appartamento, valuta il lavoro svolto per migliorare l’apparenza
GIGI Monella selvaggia! Non è il massimo, ma almeno può confondere le idee a Mario
DRIN ! (Campanello)
GIGI Non è possibile che sia già arrivato … (è terrorizzato)
Non ho avuto nemmeno il tempo di cambiarmi
DRIN! DRIN! DRIN! (suonano insistentemente)
GIGI Arrivo, arrivo
va verso la porta d’entrata e mentre la apre ripete il suo tipico intercalare
GIGI Monella selvaggia!
Sulla porta c’è Aristide Bartolomeo De Lolli detto più semplicemente Lello, un famoso artista internazionale che si divide tra il teatro ed i concerti.
Lello è vestito con un completo gessato ed una cravatta rosa. Scarpe bianche, orecchini vistosi ed anelli vari alle dita, borsalino bianco con fascia rosa e borsetta di pelle bianca.
LELLO Si! (fa un urletto e saltella felice) è il mio ultimo soprannome, monella selvaggia … come fai a saperlo Gigì?
GIGI è un mio vizio, un intercalare che metto a sproposito quando sono nervoso
Si danno i soliti tre “finti” bacetti sulla guancia e gli fa segno di entrare
Nell’entrare Lello aggancia il cappello alla nudità della statua vicino all’entrata. Così che sia finalmente chiaro che cos’è che spaventava Gigi e che voleva far sparire prima dell’arrivo del fratello
GIGI ma che ci fai tu qui?
LELLO Come che ci faccio? Ti sei dimenticato che mi devi intervistare? Sarò la copertina di questo mese, sul tuo giornaletto: Wild Man.
Finalmente una copertina con un artista e non il solito macho muscoloso … (riflettendo) …. Anche se …. Insieme a me…magari…
GIGI Già! … l’intervista … me ne stavo dimenticando Lello, scusami
LELLO ti stavi dimenticando di me? Io corro qui da Los Angeles per concedermi (ride) – quanto mi piace questo verbo – a quel tuo giornale di provincia e tu … ti dimentichi del conte Aristide Bartolomeo De Lolli detto più semplicemente Lello?
Si siede sul divano con le braccia conserte
GIGI Ma no, ma no! Monella selvaggia!
LELLO si?
GIGI no! Non tu … dicevo …
Non mi sono dimenticato di te, solo che ho ricevuto una telefonata che mi ha scombussolato tutto. Ho le ovaia sotto sopra …
LELLO e chi ti ha chiamato, Brad Pit?
GIGI (sottovoce per non farsi sentire da Pier Ugo) … magari …
PIER UGO (f.s.) ti ho sentito! Porco!
GIGI (alzando il tono di voce e parlando in direzione della stanza da letto) Scherzavo, lo sai …
LELLO Quindi?
GIGI Mi ha chiamato mio fratello Mario
LELLO Quel Mario?
PIER UGO (rientrando in scena) sì quel Mario, il prete!
Lello si alza e bacia Pier Ugo con il solito sistema dei tre baci finti sulla guancia
LELLO Per tutte le piume dei Village People, che sorpresa … come mai?
GIGI ha detto che mi deve parlare, mi sembrava anche una questione seria, dal tono di voce … poi … per venirne a parlare proprio a me …
PIER UGO Sei pur sempre suo fratello, checca o no …
Gigi guarda il suo compagno, vestito con un paio di jeans e un T-shirt rosa aperta a “V” sul davanti, da cui spuntano ciuffi ribelli di peli e le scarpe rosse laccate del vestito di Marylin …
GIGI Hai il gusto dell’orrendo più sviluppato della storia …
Gli tocca la maglia
GIGI Via questa, la sostituisci con la camicia azzurra che ti ho regalato a natale
Indicando le scarpe
GIGI Via anche queste, un paio di mocassini neri andranno bene
PIER UGO Vuoi appiattirmi?
GIGI Solo per oggi …fallo per me …
PIER UGO Se mi dici così sono in difficoltà, non riesco a negarti niente, lo farò, ma solo per te …
GIGI Grazie
Pier Ugo esce di scena per andarsi a cambiare
GIGI non sa proprio vestirsi quell’uomo, Monella selvaggia!
LELLO Si?
GIGI Senti, chiariamoci, non sto chiamando te, quando dico monella selvaggia (Lello sta per dire qualcosa ma Gigi gli mette il dito indice sulla bocca per zittirlo) non mi riferisco a te, chiaro?
LELLO Ok! Ok! Ok! Chiarissimo
Lello si alza e si versa da bere del liquore
LELLO Certo che per venire proprio da te …
GIGI Sì, e per di più dopo dieci anni di silenzio totale
LELLO Come avrà fatto ad avere il numero di telefono?
GIGI questo non è difficile, magari l’avrà chiesto a mia zia Pierina, oppure a quella deficiente della centralinista al mio giornale. Gli avrà detto:
<< sono il fratello, è una questione importante>> e lei … ZAC!
Gli ha spiattellato il mio telefono di casa
LELLO quella donna è poco affidabile…
GIGI ne conosci una affidabile?
Ridono
LELLO Come mai hai assunto una donna? Se non ricordo male è l’unica di tutto il giornale, vero?
GIGI Si, verissimo, ma … me l’avevano spacciata per lesbica e disperata …
LELLO Ti ha commosso perché lesbica, perché disperata o qualche bel fusto ti ha promesso qualcosa?
GIGI Me l’aveva raccomandata uno dei miei maggiori sponsor …
LELLO Quindi ti ha commosso il portafoglio
GIGI Sempre qualcosa di vicino al sedere …
Ridono
DRIN! (campanello)
GIGI Sono agitatissimo, monella selvaggia (e si gira a guardare bruscamente Lello che è stato tentato di rispondere) ogni volta che suona il campanello mi salgono le pulsazioni, ho le caldane, colpi di caldo e di freddo a distanza di un secondo l’uno dall’altro
LELLO Sei già in menopausa?
PIER UGO (rientrando in scena) Andropausa, per gli uomini si chiama andropausa
LELLO Appunto, per gli uomini
Ridono
DRIN!
PIER UGO Se non vai ad aprire mi collassi …
GIGI Ok! Coraggio, affrontiamo il paladino della fede
Gigi apre la porta ed entra Rocco, il fotografo della rivista.
Ha i capelli cortissimi di color giallo cenere, abbronzato, con una T-shirt attillata e Jeans tagliati a short come negli anni 60 (per le donne), al collo due macchine fotografiche
GIGI è cos’è oggi … il raduno nazionale delle checche?
ROCCO Ciao capo! (entra, soliti baci finti a tutti i presenti)
anch’io sono contento di vederti, grazie per essere venuto qui fuori dal tuo orario di lavoro …
GIGI Monella selvaggia, scusami Rocco, è solo che …
PIER UGO e LELLO Gli ha telefonato il fratello prete
ROCCO Hai un fratello prete?
GIGI Sì, non lo sento da dieci anni …
ROCCO e ti ha sconvolto l’utero solo questo?
GIGI Sta venendo qui …
ROCCO Bene, bene, questa scena non me la voglio proprio perdere … potremo fare anche qualche foto ricordo dell’evento
GIGI Stai attento a quello che dici, se vuoi mantenerti il lavoro
Pier Ugo prende Rocco sotto braccio e lo porta in un angolo della stanza
PIER UGO Rocco, non scherzare su quest’argomento, Gigì è troppo suscettibile, è stato un duro colpo per lui essere rifiutato dal fratello, gli ha sempre voluto un bene dell’anima e questa separazione l’ha ferito più di quanto non dia a vedere
ROCCO Ok! Il messaggio è chiaro, sarò buono e pacifico
PIER UGO Bravo
ROCCO Come un chierichetto!
Ridono
LELLO Dammi il tempo per un piccolo ritocco poi, puoi cominciare a scattare
Dalla borsetta tira fuori la cipria e, specchietto alla mano, si ritocca il trucco
ROCCO Spero che Gigì non ti voglia intervistare vestito da teen ager americano, anche se è il capo più sexy del mondo …
GIGI Adulatore
PIER UGO Ha ragione, datti una regolata, metti un paio di pantaloni e torna tra noi più uomo che puoi
GIGI Torno subito (va in stanza da letto per cambiarsi)
LELLO Se cerca di tornare uomo, allora, non lo vedremo mai più
Tutti ridono
GIGI (f.s.) ti ho sentita, monella selvaggia!
LELLO Monella selvaggia, mi piace tanto, mi ricorda Tony
PIER UGO e ROCCO TONY?
LELLO si, la mia ultima fiamma … si chiama Antonio Pusitano, ma siccome gli ho comprato un monolocale a Los Angeles, si fa chiamare Tony Pussy …
ROCCO Ma è scemo?
LELLO Ho cercato di spiegargli cosa significa Pussy in inglese, ma non capisce, poi … credetemi … è tanto stupido quanto bello, un vero adone … perfetto
PIER UGO ma senza cervello …
LELLO Ha tutto quello che serve … se bisogna pensare … lo faccio io anche per lui …
ROCCO Bravo!
Lello ha finito di truccarsi, si da un’ultima occhiata, poi alzandosi chiede
LELLO Allora? Come sto?
ROCCO Divina
PIER UGO Splendido, come sempre
LELLO Che bello avere degli amici che sanno mentire
Ridono
Rientra Gigi
GIGI ed io come sto?
Ha un paio di pantaloni classici, mocassini chiari e camicia - giallo pastello- aperta sul torace abbronzato, una grossa catena d’oro al collo
LELLO Perfetto!
PIER UGO Bellissimo!
ROCCO sembra proprio un vero maschio …
LELLO Sì, sembra un maschio…ma uno di quelli a cui piacciono tanto i maschietti
Ridono
DRIN! (Campanello)
Tutti si guardano, terrorizzati, nessuno ha il coraggio di parlare
DRIN! DRIN! (Campanello)
PIER UGO Ho capito, vado io …
Gigi non sa come mettersi, è teso, agitato
Pier Ugo apre la porta e sull’uscio c’è Don Mario, nel suo abito talare di taglio moderno (con i pantaloni) ed una ventiquattrore in mano
DON MARIO Buongiorno cercavo il signor Corbetta Luigi
Poi guarda meglio il suo interlocutore, e imbarazzato cerca di riprendersi dalla gaffe
DON MARIO scusa, Pier Ugo, non ti avevo riconosciuto …(gli tende la mano)… come stai?
Pier Ugo ricambia il saluto ed invita il prete ad entrare
PIER UGO Bene grazie, accomodati … tu come stai?
DON MARIO Al solito, né bene né male …(vede il fratello e gli si fa incontro)
GIGI Mario
DON MARIO Luigi (lo guarda dalla testa ai piedi, ammirato) ti trovo bene, sei in gran forma
GIGI Anche tu, a parte qualche capello bianco qua e la …(gli tocca i capelli con fare leggiadro)
Sono in una situazione di stallo, non sanno cosa fare, se stringersi la mano o cosa, sono l’uno davanti all’altro, fermi ed indecisi.
Rompe gli indugi Don Mario che, spalancando le braccia, abbraccia il fratello che si lascia andare in quell’abbraccio atteso da dieci anni.
GIGI Vieni, ti presento ai miei amici
Tutti si alzano composti come soldati in attesa della rassegna
GIGI Mario, ti presento un artista internazionale, che mi lusinga della sua amicizia: il Conte Aristide Bartolomeo De Lolli che noi tutti chiamiamo più semplicemente Lello
Mario gli tende la mano
DON MARIO Piacere
Lello fa un inchino e da la mano al parroco come se si aspettasse che l’uomo gliela baciasse
LELLO Eminenza
DON MARIO ma no, ma no …
LELLO (imbarazzato) Vostro onore
DON MARIO Ma no, solo Mario, niente di più, al massimo Don Mario
LELLO Ah! (illuminato dalla spiegazione)
come in quel film con Marlon Brando …
(imitando l’accento siciliano) <<gli farò un’offerta che non potrà rifiutare >>
GIGI Lascialo perdere Mario (cerca di superare l’imbarazzo del fratello), Lello ama scherzare su tutto
PIER UGO Non riesce mai a prendere nulla seriamente
LELLO No, no! Qualcosa lo prendo … seriamente
Pier Ugo, Lello e Rocco ridono. Gigi non sa più che pesci pigliare
GIGI Questo invece è Rocco (cercando di riportare la discussione nel binario della serietà), il fotografo della mia rivista, un vero artista nel suo campo
DON MARIO piacere
ROCCO piacere mio, padre …
Si stringono la mano, Rocco tiene quella del prete un po’ più a lungo del necessario mettendo in imbarazzo Don Mario
DON MARIO Sapevo che avevi fondato una rivista, ma non ne ho mai saputo nulla di più, nemmeno la zia Pierina mi ha mai parlato del tuo lavoro, come mai?
GIGI (per rompere gli indugi) La mia rivista …ecco… come tu ben sai io sono sempre stato convinto della mia omosessualità
DON MARIO Si … (è imbarazzato dalla franchezza del fratello, si siede sul divano)
GIGI quindi, ho radunato intorno a me le migliori firme, ed ho fondato un mensile per soli uomini.
DON MARIO ah …. (si è pentito della domanda)
GIGI Non pensare ad un giornale pornografico (si siede accanto al fratello), ma ad uno di costume, di moda e d’attualità vista dal punto di vista – scusa il gioco di parole – della società gay, che è molto più vasta di quello che si possa credere
DON MARIO chiaro …
GIGI Il nostro amico Lello, per esempio, è richiesto da tutti i settimanali, i mensili e quotidiani d’Europa, ma lui – che è un mio caro amico – concede l’intervista in esclusiva a “WILD MAN” …
DON MARIO … uomo selvaggio …(strabuzza gli occhi)
PIER UGO Il nome è una mia idea …
GIGI Dicevo, concede l’intervista al mio giornale perché sa che da noi avrà lo spazio che si merita come artista e non come “artista gay” e questo, come puoi ben capire, è fondamentale
DON MARIO Purtroppo le persone non sono ancora pronte ad accettare questa realtà sbandierata alla luce del sole.
Io ne sono l’esempio.
Ci ho messo dieci anni, non ho mai voluto farmene una ragione. Nonostante tutto il bene che ti ho sempre voluto, tendevo a scindere Gigi - mio fratello - da quello che baciava un uomo nei giardini della stazione ….
PIER UGO Un uomo, un uomo … che parolona … eravamo solo dei ragazzini …
DON MARIO Per me era davvero difficile accettare tutto questo …
GIGI Perché ne parli al passato?
DON MARIO Il fatto che io sia qui adesso non ti dimostra nulla?
GIGI Scusa, ma egoisticamente ho pensato solo che avevi bisogno di me …
DON MARIO Questo è anche vero, ma … avrei potuto confidarmi con chiunque, però ho preferito farlo con te, perché sei mio fratello, perché ti voglio bene e, perché … perché …
LELLO Perché?
DON MARIO Forse aspettavo solo un pretesto per poterti riabbracciare … ho sempre sperato che fossi tu a chiamarmi … ma non l’hai mai fatto …
GIGI Credevo non mi volessi più vedere
DON MARIO Sono stato troppo duro con te …
ROCCO E BASTA! (urla mettendosi le mani sui fianchi con fare autoritario)
Che noia questi riavvicinamenti … mancava solo il muro magico, le lacrime e la sigla ed avremmo fatto il 40 per cento di share
DON MARIO Si, scusatemi … non ho il diritto di rovinarvi la giornata …
GIGI ma cosa dici? … non ascoltare Rocco, se non si parla di creme anti-rughe lui si annoia sempre … è fatto così … non ci possiamo fare niente
LELLO io mi stavo quasi commovendo
PIER UGO Una cosa è certa, questi due uomini hanno bisogno di stare un po’ da soli, per recuperare il tempo perso … quindi noi tre, ce ne andiamo a fare un giro …
GIGI Bravo Pier Ugo, sei grande …
DON MARIO Non vorrei disturbarvi …
PIER UGO Dobbiamo fare un servizio fotografico e, troviamo immediatamente un’altra location
ROCCO Andiamo sull’argine, così facciamo un servizio tra le margherite dei prati …
LELLO Si, che bello… così che io mi potrò stendere ad aspettare che qualcuno mi sfogli petalo per petalo ….
GIGI Monella selvaggia!
LELLO Si?
GIGI Pier Ugo, portali via, te ne prego …
Lello e Rocco, si accingono ad uscire da casa, sospinti da Pier Ugo.
Lello nell’uscire prende il suo cappello, togliendolo dall’”appendino” della statua vicino all’ingresso
Salutano e se ne vanno.
I due fratelli sono finalmente soli, Gigi si siede, ma non sa cosa dire, Don Mario è ammutolito.
Gigi fa uno sforzo per rompere il ghiaccio
GIGI Posso offrirti qualcosa da bere?
DON MARIO Se hai qualcosa di analcolico … volentieri, mi si è seccata la gola dall’emozione
Gigi va all’angolo bar e dal frigo tira fuori una caraffa di spremuta d’arancia
GIGI ho della spremuta freschissima
DON MARIO Ottimo, adoro la spremuta
Gigi prepara due bicchieri, versa la spremuta in entrambi poi guarnisce i bicchieri con una fetta di Lime
GIGI Ti ci ho messo una fetta di Lime che fa un contrasto fantastico con l’arancia
DON MARIO Va bene, l’importante che sia fresca
GIGI Freschissima
Gigi si gira, prende del GIN e lo versa abbondantemente nel proprio bicchiere
GIGI io ci ho messo una lacrima di Gin, toglie l’aspro …
DON MARIO Quante cose che sai …
Gigi torna a sedersi e porgendo il bicchiere al fratello, propone un brindisi
GIGI al nostro ricongiungimento
DON MARIO mi sento un po’ figliol prodigo, ma … salute Gigi ..
Brindano, poi sorseggiano la bibita
GIGI Cos’era quella cosa tanto grave che ti ha spinto qui da me?
DON MARIO Non crederai alle tue orecchie …
GIGI Provaci, spero solo di poterti aiutare
Don Mario apre la ventiquattrore ed estrae una foto, la guarda, la porge a Gigi
GIGI Carino, davvero un bel ragazzo, chi è?
DON MARIO Mio figlio
GIGI (alzandosi di scatto) TUO FIGLIO?
DON MARIO Sì! Capisco che per te sia uno choc, ma questa è la nuda verità
GIGI Monella selvaggia! Non mi aspettavo di essere zio … fa così demodé
DON MARIO Pensa come mi sono sentito io, prete, nello scoprire di essere padre di un ragazzo di vent’anni
GIGI Ora sono curioso di ascoltare la tua storia, dai, comincia
Don Mario si alza e comincia a camminare nervosamente avanti ed indietro per la stanza
DON MARIO Avevo appena preso i voti, assegnato come curato alla mia prima parrocchia
GIGI Ricordo bene quel periodo, ero orgoglioso di te
DON MARIO tra i tanti compiti di un giovane prete c’è anche quello delle confessioni ed io, lo svolgevo con scrupolo
Ogni tanto si ferma, come se perdesse la strada o il filo del discorso, poi riprende a camminare
DON MARIO Un giorno mi si presenta una ragazza, bellissima … mi confessa di desiderare pazzamente il marito … di fare e commettere atti impuri da sola …
GIGI Ma il marito non la degna di uno sguardo…
DON MARIO Esatto …
GIGI Che copione logoro …
DON MARIO Si, un classico!
GIGI Comunque …
DON MARIO Io, invece delle solite penitenze gli do dei consigli, da amico, nulla più
GIGI Ma che cosa ne sapevi tu di donne?
DON MARIO Niente, assolutamente niente, ma la sua bellezza mi ha folgorato e …
GIGI Dai, prosegui
DON MARIO Lei veniva spesso, non solo a confessarsi, a volte anche solo per parlare con me, si confidava, mi raccontava cose che a me mettevano in agitazione e trasferiva i suoi pensieri impuri su di me …
GIGI Sei fatto di carne anche tu, è umano …
DON MARIO Poi, un giorno, mi ha baciato …
Si ferma, alza gli occhi al cielo estasiato
DON MARIO è stato bellissimo … una sensazione incredibile
GIGI Non avevi mai baciato una ragazza?
DON MARIO non così …
GIGI e quindi …
Don Mario riprende a camminare
DON MARIO a quel bacio ne sono seguiti altri, sempre più intensi, sempre più appassionati, poi un giorno, a casa sua …
GIGI a casa sua?
DON MARIO si, ogni tanto andavo anche a casa sua …
GIGI Avete fatto l’amore
DON MARIO (sedendosi sul divano, spossato) sì, l’abbiamo fatto
GIGI e poi?
DON MARIO Poi … (si mette le mani sul viso), avrei voluto lasciare la chiesa, lasciare la mia vocazione per lei
GIGI è comprensibile
DON MARIO Sono stati tre mesi intensi, di grande passione
GIGI (alzandosi di scatto) TRE MESI?
DON MARIO (alzandosi e fronteggiando il fratello) Non mi vorrai fare la morale tu, adesso, vero?
GIGI Certo, chi sono io per giudicare proprio te
E si risiede
DON MARIO Scusa Gigi sono stato duro, non volevo essere offensivo
Gigi fa un gesto con la mano come a significare “non fa nulla” e invita il prete a sedersi.
Don Mario è troppo nervoso e, invece di raccogliere l’invito, ricomincia a passeggiare avanti ed indietro
DON MARIO Mi struggevo giorno e notte per cercare di capire cosa volessi in realtà dalla mia vita, sentivo per lei una forte attrazione, non so se si potesse chiamare amore
GIGI Fatto sta, che sei ancora un prete, questo ci fa capire la decisione che hai preso
DON MARIO No, questo ti confonde solo le idee …
GIGI in che senso?
DON MARIO io sono andato a confessarmi dal mio vescovo, quando ha saputo la storia ha cominciato con frasi tipo “la carne è debole” e “siamo tutti uomini” …
GIGI Un vescovo moderno
DON MARIO a parole, ma nei fatti mi ha sospeso e mi ha dato trenta giorni di tempo per decidere, o lasciavo quella donna o l’abito talare
GIGI Guardandoti ho capito che cosa hai scelto …
DON MARIO No, ti sbagli ancora … la scelta l’ha fatta Maria – si chiamava così – non io
GIGI come? Spiegami …
DON MARIO Ci siamo visti alcuni giorni dopo la mia confessione al vescovo e lei, mi ha confessato …
GIGI Ancora?
DON MARIO (fingendo di non aver sentito l’interruzione del fratello) .. di aver spiegato tutti i suoi problemi al marito e lui l’ha presa tra le braccia e baciata come mai aveva fatto prima
GIGI doveva ricordargli di avere una moglie?
DON MARIO Forse solo fargli capire che anche dopo sposata aveva bisogno delle stesse attenzioni – se non maggiori – di quelle che gli regalava da fidanzati
GIGI è l’errore di molti …
DON MARIO Così lei, ha scelto la strada della certezza, si è trasferita con lui in un'altra città ed io, sono tornato ad essere il ministro di Dio
GIGI Lo sei sempre stato
DON MARIO Forse avrei lasciato tutto per lei …
GIGI Secondo me ti saresti pentito, magari non subito, ma poi con il tempo
DON MARIO (sedendosi) questo è quanto …
GIGI E, in tutto questo (indicando la foto) il ragazzo che cosa c’entra?
DON MARIO (prendendo la foto tra le mani) Matteo
GIGI si, Matteo – tuo figlio – che cosa ha a che fare con te?
DON MARIO Mi ha scritto, allegandomi questa foto
GIGI In parrocchia?
DON MARIO no, questo è uno degli aspetti strani, mi ha scritto al vecchio indirizzo di casa, la casa dei nostri genitori …
GIGI Va beh! È poco importante, ma che cosa ti ha scritto, monella selvaggia?
Don Mario lo guarda con fare interrogativo …
GIGI Monella selvaggia? …. Ah! Si, scusami … è un mio intercalare nei momenti di nervosismo …
DON MARIO (estraendo una lettera dalla ventiquattrore) te la leggo
<< Egregio sig. Corbetta …
GIGI quindi non ti chiama Don Mario Corbetta, ma signor ….
DON MARIO Esatto …
GIGI Continua
DON MARIO << … le scrivo perché l’estate scorsa mia madre è stata portata via da un tumore maligno e, in punto di morte, mi ha rivelato il suo segreto più grande: quello che io credevo mio padre naturale non lo è, ma colui che mi ha dato la vita è un tale sig. Mario Corbetta …
GIGI è morta giovanissima …
DON MARIO poveretta …
GIGI Quindi gli ha detto il tuo nome ma non la professione ….
DON MARIO magari credeva che avessi lasciato i voti ugualmente …
GIGI C’era una possibilità?
DON MARIO … concreta …
GIGI Secondo me il ragazzo non sa che sei un prete, cos’altro dice la lettera?
DON MARIO Non lo sa e non lo deve sapere, comunque prosegue così: << … ora ho vent’anni e – come vede dalla foto – sono un uomo fatto e finito, vorrei poterla conoscere….
GIGI era da immaginare …
DON MARIO ascolta … << …per sapere qualcosa di più di lei e di mia madre. Non so nulla di quel periodo e, naturalmente non ne voglio parlare con mio padre. Come può capire è un uomo distrutto dalla perdita della moglie e non voglio aggiungere un altro dramma alla sua vita …
GIGI Che ragazzo di cuore … tutto lo zio ….
DON MARIO Smettila! … Poi mi fa una serie infinita di domande del tipo: che lavoro fa, ha altri figli, come mai la storia con mia madre è finita, sapeva della mia esistenza …
GIGI Monella selvaggia!
DON MARIO … e conclude lasciandomi un numero di cellulare …<< ti prego, papà, voglio conoscerti!>> … e conclude scrivendo, chiamami presto …
GIGI …e tu?
DON MARIO L’ho chiamato subito dopo aver chiamato te, c’era la segreteria telefonica …mi sono lasciato prendere dal panico e, gli ho dato l’indirizzo di casa tua “citofonare Gigi” …
GIGI Accidenti! MONELLA SELVAGGIA! Casa Mia?
Si alza in piedi e comincia a camminare avanti ed indietro imitando involontariamente il fratello
DON MARIO è stata una reazione istintiva, sai la lettera, la rivelazione della paternità, mi ha scombussolato … E soprattutto non voglio assolutamente fargli sapere che suo padre è un sacerdote, avevo bisogno di una copertura sicura … chi meglio di te …
GIGI già, chi meglio di me … e … quando ti è arrivata questa lettera?
Mentre pronuncia queste parole rientrano gli amici di prima
DON MARIO ieri
PIER UGO Quale lettera?
GIGI ieri? (si risiede sul divano)
Don Mario si affretta a mettere via la lettera ma la foto gli scivola di mano ed è raccolta da Lello, che è stato il più veloce di tutti ad acciuffarla
Si difende dagli attacchi degli altri e poi, guardando la foto
LELLO Carino, un vero schianto … chi è?
GIGI (con le mani tra i capelli) non ti riguarda, sono cose private
PIER UGO (avvicinandosi a Lello) vediamo, vediamo … si, davvero carino e, giovane ….
Si avvicina a Gigi, è geloso
PIER UGO Chi è il bellimbusto?
GIGI (non sa che cosa dire, è imbarazzato … cerca una scusa) un nuovo modello, era chierichetto di Mario poi si è dato alla moda …
PIER UGO e perché sarebbe una questione privata?
GIGI non vuole far sapere in giro che poserà per noi …
ROCCO (guadando la foto da dietro Lello) Come? C’è una nuova checca così bella sul mercato ed io non lo so?
DON MARIO (alzandosi in piedi, arrabbiato) Mio figlio non è una checca!
TUTTI TUO FIGLIO?
GIGI Monella selvaggia! (disperato)
DON MARIO Si, mio figlio
GIGI Mio nipote, Matteo
PIER UGO Abbiamo un nipote? Sono diventata zia?
DON MARIO e sta venendo qua
GIGI Sta venendo qua? Come lo sai?
DON MARIO Un SMS, “ci vediamo alle sedici a casa tua”
PIER UGO Casa tua (ed indica Mario)
GIGI No, gli ha dato quest’indirizzo, sta venendo proprio qui
Tutti guardano l’orologio
LELLO tra meno di un’ora …
TUTTI MONELLA SELVAGGIA!
FINE PRIMO ATTO
SECONDO ATTO
In scena ci sono soltanto Gigi e Pier Ugo, seduti sul divano, con un bicchiere d’aranciata a testa e, ai loro piedi, una bottiglia di Gin.
Si guardano, toccano i bicchieri e dicono “salute” contemporaneamente.
PIER UGO Questa storia non mi convince, sono nervosissimo
GIGI Monella selvaggia, a chi lo dici … ma cos’è che non ti convince?
PIER UGO Tutto
GIGI Lo sbaglio di Mario è stato quello di farlo venire qua, oramai la frittata è fatta, quindi, cerchiamo di giocare con le carte che abbiamo
PIER UGO sei sicuro di quello che fai?
GIGI Monella selvaggia!… per niente!
Dalla stanza da letto esce Rocco
ROCCO Gigì, dove tieni i cerotti?
GIGI Cerotti? Che cos’è successo?
ROCCO No, no, niente, stai tranquillo … solo che stasera voglio andare in discoteca …
PIER UGO e cosa centrano i cerotti?
ROCCO non lo sai? È la nuova moda … mi metto un paio di cerottini qui sulle nocche delle mani, (indica dove mette il cerottino) uno sul sopraciglio ed uno qui sul naso.
Sembrerò uno che è appena tornato da una rissa …
GIGI e quindi?
ROCCO Scatta l’animo coccolone, lo spirito protettivo da mamma e cucchi come un forsennato, le discoteche sono piene di checche incerottate …
PIER UGO le studiate proprio tutte ….e come va, con il nostro Mario?
ROCCO è un lungo lavoro, soprattutto psicologico, ma chi meglio di Lello può farlo?
GIGI Monella selvaggia!
PIER UGO Meglio di Lello, credo proprio nessuno …
Gigi aggiunge Gin all’aranciata, Pier Ugo lo vede ed avvicina il bicchiere per farsi aggiungere il liquore anche nella sua bibita.
ROCCO Bene, vedo che volete affogare i pensieri nell’aranciata … io torno di la vado a vedere come prosegue il lavoro di Lello
Gigi sorseggia la sua bibita, poi si lascia andare sul divano, affranto
GIGI non ce la faremo mai, non potrà mai essere credibile
PIER UGO non essere pessimista, magari si scopre un nuovo talento
Gigi guarda l’orologio
GIGI sono quasi le quattro, cosa aspettano ad uscire?
PIER UGO Questa tensione mi uccide
Si tocca i capelli
PIER UGO Guarda, è il quarto che perdo da un’ora a questa parte
GIGI Li hai contati?
PIER UGO Ma si, mi si attaccano sulla camicia …
GIGI e quelli che non vedi come fai a sapere quanti ne hai persi?
PIER UGO Oh! Mamma! non ci avevo pensato …(si guarda intorno preoccupato)
GIGI Stavo scherzando! SCHERZETTO!
PIER UGO Perfida …
LELLO (f.s.) arriviamo ….
Entra Rocco, seguito da Lello. I due si mettono ai lati della porta della stanza da letto
LELLO Signore e signore ….(ride mettendosi la mano sulla bocca con fare civettuolo) … ecco a voi la mia miglior composizione artistica: Mario
Entra Don Mario.
Lello lo ha completamente trasformato in un’appariscente checca.
Il prete veste con pantaloni bianchi, stivaletti azzurri con tacco sottile, cintura in tinta con le scarpe con fibbia a forma di cuore di brillanti, camicia in raso color azzurro cobalto chiaro, aperta sul davanti. Colpi di sole sui capelli a nascondere i pochi bianchi di don Mario e, un evidente “filo di trucco” sulle guance e sul contorno occhi.
Tutti rimangono ammutoliti nell’”ammirare” la trasformazione.
GIGI Incredibile
PIER UGO fantastico, Lello sei il miglior produttore di checche del mondo …
Ride con Rocco e Lello.
Don Mario che è imbarazzatissimo, prova a fare qualche passo, ma rischia di cadere.
Non riesce a camminare sui tacchi e, tanto meno a fingere un andatura gay con i giusti movimenti d’anca.
GIGI Monella selvaggia
LELLO Si?
GIGI no, non tu! (sta per perdere la pazienza)
LELLO scusa, scusa, scusa … colpa mia, colpa mia …
GIGI al primo passo che fa si vede subito che è finto
DON MARIO non l’ho mai fatto prima
GIGI lo so, lo so (comprensivo)
ROCCO potrei dire la mia – modesta – opinione?
LELLO parla, se hai un’opinione … dilla! Se non ce l’hai … dallo … come dico sempre io al mio Tony …
ROCCO Secondo me, starebbe bene anche a piedi nudi, è tanto di moda che, guardandolo penserei ad uno davvero giusto, un vero cavalcatore dell’onda
PIER UGO Che onda?
GIGI e LELLO LA MODA!
DON MARIO potrebbe essere un’idea, almeno non rischio l’osso del collo
GIGI dai, proviamo
Don Mario si siede sul divano e si toglie gli stivali, le calze sono rosa confetto.
Gigi guarda stupito Lello
LELLO Un tocco di classe …
Don Mario si è tolto le scarpe e le calze. Ora è a piedi nudi e prova a fare qualche passo.
ROCCO ancheggia di più, stellina
Titubante ci riprova
LELLO Muovi con grazia quel culetto
Don Mario sta prendendo confidenza con la sua andatura costruita
GIGI Bene, bravo
Fa qualche altro passo, poi va verso la porta d’entrata, ancheggiando in modo leggiadro, arriva vicino alla statua (quella girata di spalle), si gira con una piroetta degna di una sfilata di moda. Si ferma in posa e, per accentare la sua postura appoggia la mano sulla statua al suo fianco: PROPRIO IN QUEL PUNTO LI!
Rimane fermo per qualche secondo, poi realizza, la situazione, guarda bene dove ha appoggiato la mano e fa un sobbalzo
DON MARIO Ma cos’è quella statua li? Siete tutti matti?
ROCCO Ma no! Sciocco … è li per dare il benvenuto a chi entra in casa …
LELLO Come un soldatino sugli attenti
Tutti ridono (anche Don Mario si lascia andare ad un inizio di risata, ma poi cerca di contenersi)
DRIN! (Campanello)
Panico generale. Don Mario cerca di scappare in stanza da letto ma è trattenuto da Lello e Rocco che lo riportano sul divano.
Pier Ugo, che è l’unico ad aver mantenuto una calma apparente, va ad aprire la porta.
All’ingresso c’è Matteo, un bel ragazzo di circa vent’anni. È vestito con normalissimi jeans ed una felpa, scarpe da ginnastica. Sicuramente poco curato nel vestirsi.
MATTEO Salve, cercavo il signor Mario Corbetta
PIER UGO Si, abita qui, si accomodi pure …
Matteo entra e dietro di lui Pier Ugo fa segno agli altri “che è proprio un bel ragazzo”
Tutti lo guardano, ma nessuno parla. Tutti restano immobili.
Prende l’iniziativa Gigi
GIGI Ciao Matteo, sono io Mario Corbetta
Don Mario e gli altri si girano di scatto a guardarlo.
Matteo si avvicina a Gigi, lo guarda per qualche momento, poi lo abbraccia
MATTEO Papà, sono felice di conoscerti
GIGI Anch’io, davvero molto contento …
Gli fa segno di sedersi sul divano
GIGI Sono sinceramente commosso, anche se, credimi, non ho mai saputo nulla di te fino a ieri, quando ho letto la tua lettera
MATTEO Ero sicuro che non ne sapevi nulla, se no mi avresti cercato tu molto prima, vero?
DON MARIO Certo!
Si girano tutti a guardarlo
PIER UGO Chi non l’avrebbe fatto?
DON MARIO Infatti …
LELLO Gigi, insomma, villano … fai le presentazioni come si deve …
GIGI Sì, hai ragione …
MATTEO Gigi?
GIGI (imbarazzato) sì, un soprannome che mi sono guadagnato in Francia dove ho fatto dell’avanspettacolo e il nome d’arte era Gigì De Curbetten (si pronuncia così come è scritto (n.d.a.))
LELLO Grande talento regalato all’editoria …
MATTEO ed io come devo chiamarti allora?
GIGI Chiamami Gigi o papà, se preferisci, visto che di Mario c’è anche il mio amico (gli indica Don Mario), te lo presento, Matteo questo è Mario, un grande stilista, un innovatore nel firmamento della moda
Don Mario si avvicina e stringe la mano a Matteo
MATTEO Piacere
DON MARIO Piacere mio (esagerando con la parodia del gay)
GIGI Ed ecco invece il Conte Aristide Bartolomeo De Lolli detto più semplicemente Lello appena tornato da una serie di spettacoli a Los Angeles
MATTEO Ma … è proprio QUEL De Lolli?
LELLO L’unico ed inimitabile, stellina, ma chiamami pure Lello
MATTEO che emozione, è la prima persona famosa che conosco in vita mia
GIGI Qui di fianco c’è Rocco, un piccolo maestro della fotografia, nonostante la giovane età
MATTEO onorato …
ROCCO Incantato (gli tiene la mano molto a lungo come già aveva fatto prima con il prete)
GIGI Ed ultimo, ma non ultimo ecco Pier Ugo, l’uomo della mia vita, il mio compagno, socio e complice da sempre
MATTEO Compagno?
PIER UGO Sono praticamente tua zia … ciccio …
E abbraccia il ragazzo che non sa cosa fare, si libera dall’abbraccio e ripete la domanda
MATTEO Compagno?
GIGI Si, io sono gay e convivo con quel sacco di pelo che hai appena abbracciato
MATTEO (lasciandosi sprofondare nel divano, con gli occhi sbarrati) mio padre è un culattone
DON MARIO Non parlare così di tuo padre, si dice omosessuale… e poi, da un ragazzo moderno non mi aspettavo questa discriminazione
MATTEO no, scusa Gigi …
GIGI E ecco! Monella Selvaggia! Già non mi chiama più papà …
MATTEO è solo che non mi aspettavo una notizia del genere …
LELLO Ma scusa, ciccio, quando sei entrato qui dentro, cos’hai pensato?
MATTEO ho pensato: che gente strana, con vestiti colorati … allegri …
ROCCO Quindi hai avuto una reazione positiva …
MATTEO L’importante per me era conoscere mio padre … il resto non m’interessa
GIGI Mi fa piacere Matteo, sono contento che la pensi così … e dimmi qualcosa di te, che ne so … hai la ragazza?
MATTEO Si, Luisa, una bellissima ragazza e ci vogliamo sposare
DON MARIO Meno male! (intervenendo bruscamente)
MATTEO come?
PIER UGO Niente male, diceva Mario, niente male …
ROCCO Sarà contento tuo zio
MATTEO Quale mio zio? (guarda Pier Ugo convinto che si stia riferendo a lui)
ROCCO No, non tua zia, ma tuo zio … il prete!
Lello che è vicino a Rocco gli da una gomitata, ma oramai la frittata è fatta
MATTEO Ho uno zio prete?
Prima che Lello riesca a tappare la bocca Rocco lui proclama
ROCCO Certo, Don Mario
MATTEO DON MARIO? Mi state prendendo in giro?
GIGI Ma no, ma no ….
MATTEO Non puoi avere un fratello che si chiama Mario anche lui (si alza arrabbiato) … siete una manica di buffoni … sono sicuro che mi avete raccontato solo delle balle …
GIGI Monella selvaggia!
LELLO Ma cosa dici, ragazzo
MATTEO ZITTO TU! (urlando) Non ci assomigli nemmeno a De Lolli
LELLO Ah! Questa poi …
GIGI Matteo, calmati! C’è una spiegazione per tutto
MATTEO MI HAI ROTTO, STAI ZITTO ANCHE TU, STUPIDA CHECCA!
Don Mario che è li vicino rifila uno schiaffone a Matteo. Tutti si immobilizzano.
Gigi si siede affranto sul divano.
Don Mario si guarda la mano, Matteo si tocca la guancia.
Matteo si guarda attorno, poi prende una decisione improvvisa e, correndo esce di scena.
Don Mario si siede sul divano dal lato opposto al fratello.
Lello è il primo che cerca di reagire e, per sdrammatizzare
LELLO Ok! Visto che la frittata oramai è fatta … cosa né dite di continuare con il nostro lavoro?
Nessuno gli da retta
PIER UGO Chi vuole qualcosa da bere?
Nessuno risponde, quindi va nell’angolo bar e si versa da bere per se stesso
ROCCO Vado a comprarmi le sigarette, torno dopo
Si dirige verso la porta
LELLO Ti faccio compagnia, tesoro …con tutti quei bruti che ci sono in giro da queste parti … chissà! Se siamo così fortunate da trovarne un paio tutti per noi …
Rocco sorride a Lello e lo prende sotto braccio
Pier Ugo coglie al volo l’occasione per lasciare i due fratelli da soli
PIER UGO Vengo con voi, ragazze, berrò qualcosa al bar, almeno mi faccio servire, è più bello bere se qualcuno ti prepara il tutto
Ed i tre uomini escono.
Gigi e Don Mario sono sul divano, seduti agli estremi, immersi nei loro pensieri.
DON MARIO Davvero una persona fantastica il tuo Pier Ugo …
GIGI Si, lo sostengo da quasi vent’anni
DON MARIO Con questa mia idea ho combinato un vero casino
GIGI Mi vuoi spiegare adesso perché non vuoi fargli sapere che sei un sacerdote?
DON MARIO la mia vita si basa su equilibri precisi e, un figlio, farebbe saltare tutto, probabilmente mi costringerebbe a sciogliere i voti
GIGI Quello che tu non vuoi …
DON MARIO No! Assolutamente, la mia vocazione non si discute e, cosa importante, io voglio continuare la mia opera, voglio fare il prete, è quello che ho sempre desiderato …
GIGI Comprensibile allora la tua idea … se ti crede gay, magari si allontana da te …
DON MARIO Questo era il presupposto
GIGI Si, ma dal tuo punto di vista … e se invece di allontanarlo lo avesse avvicinato?
DON MARIO ha appena detto che ha la fidanzata
GIGI Magari l’ha chiamata con un nome da donna solo per confondere le acque, magari è gay e non lo vuol far sapere
DON MARIO No, no …
GIGI Oppure, considera il fatto di avere un padre gay, come una cosa molto “fica” e moderna …
DON MARIO no, no …
GIGI Insomma, per essere onesto, non credo che il tuo piano abbia sortito qualche valido risultato, forse hai incasinato di più la cosa …
DON MARIO Il mio schiaffo l’ha fatto scappare …
GIGI Si, ma secondo me, tornerà …
DON MARIO Speriamo
Si alza e guardando i propri vestiti
DON MARIO Io vado a cambiarmi, torno nei miei normali abiti
Don Mario va in camera per cambiarsi, Gigi si versa ancora da bere
Drin (campanello)
GIGI Questa casa è un porto di mare … senza marinai …
Drin (insistente)
GIGI Monella selvaggia! ARRIVO!
Apre la porta ed entrano Lello e Rocco. Quest’ultimo ha un livido nero sullo zigomo
LELLO Sei più lento di un bradipo in pensione …
GIGI (preoccupato) ma cosa vi è successo?
I due amici entrano, Lello sta aiutando Rocco a camminare
ROCCO Una rissa
GIGI Dove? Con chi? … e .. DOV’E’ PIER UGO?
ROCCO Sta bene, sta bene … quello ferito sono io
Gigi va verso l’angolo bar e prende un cubetto di ghiaccio porgendolo all’amico …
Rocco guarda il cubetto, guarda Gigi e poi ancora il cubetto …
ROCCO Spero non si sciolga tutto, non vorrei essere di troppo peso …
GIGI Scusami, ma non ho una borsa del ghiaccio … accontentati …
LELLO Su, su, non litighiamo tra noi … dov’è finito il mio prete rosa?
GIGI Si sta cambiando …
LELLO peccato, era davvero sexy …
GIGI Raccontatemi cos’è successo
ROCCO abbiamo trovato Matteo, era al bar del Bepi in fondo all’angolo.
Quando siamo entrati noi, qualcuno ha fatto il solito commento …
GIGI Maiali …
LELLO no, no .. hanno detto proprio culattoni!
GIGI LO SO! DICEVO MAIALI A QUELLI LA! (esasperato)
LELLO Scusa, scusa …
GIGI Quindi?
ROCCO Matteo si è scagliato su uno di loro e l’ha preso a pugni, con una violenza che non ti dico, Pier Ugo ha cercato di fare da paciere … io invece …
GIGI Tu invece? (preoccupato)
ROCCO Cavoli, una rissa vera, speravo di guadagnare un vero livido … così ho preso il primo che mi è capitato e gli ho dato un pugno …
LELLO dovevi vedere la scena, sembrava un cartone animato. Quello che ha preso il pugno da Rocco non si è mosso di un millimetro, ha caricato il braccio lentamente, poi ha dato una sberla al nostro fotografo che l’ha fatto volare dall’altra parte della stanza
ROCCO Ora ho il mio bel livido … ma fa male … tanto male …
GIGI Così impari …ma, non tenetemi sulle spine … gli altri due dove sono?
LELLO Pier Ugo ha portato Matteo al pronto soccorso
GIGI Monella selvaggia!
LELLO Solo per un controllo, sembra che si sia rotto il naso e forse un paio di metacarpi …
GIGI oh! Mamma!
ROCCO è un vero leone il tuo nipotino … menava colpi a destra ed a manca
GIGI io vado all’ospedale, avvisate voi Mario … poi torno qui
LELLO ok
ROCCO non preoccuparti
Gigi prende un mazzo di chiavi da un tavolino ed esce di scena
Rientra Don Mario, in abito talare
DON MARIO Che cos’è successo? Ho sentito che Gigi se n’è andato …
ROCCO Intanto che Lello ti spiega io vado alla toilette per vedere bene questo livido …
Esce di scena per andare in bagno
DON MARIO Livido? Lello, dimmi, che sta succedendo?
LELLO In tre parole, abbiamo trovato Matteo, ci siamo sentiti additare come culattoni, il ragazzo ha reagito come una furia, Pier Ugo l’ha portato al Pronto Soccorso per controlli
DON MARIO Ma sta male?
LELLO Lui è quello che sta bene, dovresti vedere gli altri …
DON MARIO Vado al pronto soccorso anch’io …
LELLO No! Non è il caso, qualcuno deve pur aspettare in casa, se tornano devono trovare qui qualcuno
DON MARIO Che situazione che ho scatenato, che situazione (si mette le mani tra i capelli, si siede sul divano disperato)
Lello si avvicina, si siede anche lui, abbraccia il parroco
LELLO Su, su, Mario … non fare così …
DON MARIO Parli bene tu, ma il mio mondo sta scricchiolando …
LELLO il tuo mondo … (riflette) ascolta …posso farti una confessione, da uomo a uomo?
DON MARIO Da uomo a uomo? Baipassando il prete?
LELLO no, lascia pure che ascolti anche lui …
DON MARIO Dimmi …
LELLO Io, in tutta sincerità …(è incerto) … ho sempre finto …
DON MARIO che cosa hai finto?
LELLO (titubante) … ho sempre fatto finta … di essere gay …
DON MARIO COME?
LELLO (parlando normale, non più come un effeminato, anche il tono di voce è più basso, da uomo) hai capito bene, io non sono gay, sono sposato ed ho tre figli …
DON MARIO Ma … allora … questo?
LELLO Per lavorare, il mio biglietto da visita … dopo tanta gavetta un giorno ho fatto uno spettacolo vestito da donna e, a metà rappresentazione ho tolto la parrucca per far vedere il trucco … da quel momento in poi è stato un crescendo di contatti e contratti … fingere di essere omosessuale mi ha aperto le strade per il successo …
DON MARIO Poi qualche testo un po’ ambiguo ha fatto il resto …
LELLO Conosci le mie canzoni?
DON MARIO Quasi tutte …
LELLO Questa è una sorpresa …
DON MARIO Non sorprenderti … in parrocchia è pieno di ragazzi, la musica di oggi la sentiamo tutta … ma, di questa situazione, mio fratello cosa sa?
LELLO Assolutamente nulla! Lui è un puro, un uomo dal cuore d’oro! Ha lottato per la sua causa contro tutto e tutti …
DON MARIO Anche la famiglia …
LELLO Si, anche il fratello … ed io ho sposato tutte le sue idee. Anche se non sono omosessuale, combatto per i diritti dei gay, vado alle manifestazioni, faccio tutto quello che posso per essere d’aiuto
DON MARIO come fai a nascondere la tua famiglia alla stampa?
LELLO Abitano a Los Angeles. La mia villa è enorme e, ho architettato un sistema semplice ma funzionale …
ROCCO (rientrando) Quando appaiono in pubblico, la guardia del corpo si finge il suo amante, mentre la moglie ufficialmente è la moglie del giardiniere. Poi al riparo da occhi indiscreti, tutti tornano ai propri ruoli …
LELLO Tu … sapevi?
ROCCO Cocchina, io annuso una checca ad un miglio di distanza
DON MARIO Come mai non hai parlato?
ROCCO Stavo facendo un servizio scandalistico per un famoso settimanale, mi ero appostato vicino a casa sua, sopra un albero. Ho visto e fotografato tutto, ma poi sono caduto rovinosamente.
LELLO Me lo ricordo, ti ha visto la mia guardia del corpo e ti ha portato in casa …
ROCCO Si, ma quello che mi ha stupito di più è che tu, il grande De Lolli – appena saputo il mio nome - mi hai riconosciuto, hai detto che conoscevi tutti i miei lavori, mi ammiravi come artista … e siamo diventati amici …
LELLO Era tutto vero …
ROCCO Lo so … così come la nostra amicizia …, infatti, io non ho mai detto niente a nessuno …
LELLO Sei un angelo (si abbracciano)
Drin! (campanello)
ROCCO Vado io!
Apre e rientrano Pier Ugo e Gigi, seguiti da Matteo che ha un vistoso cerotto sul naso, cotone nelle narici ed il braccio destro fasciato
LELLO (rientrando nel ruolo del gay) Ecco i nostri eroici combattenti
DON LUIGI (avvicinandosi a Matteo) o povero ragazzo …
MATTEO non è niente, papà
TUTTI Papà?
MATTEO Si, l’ho capito quando mi ha dato lo schiaffo … (si carezza la guancia) … solo un padre sa dare uno schiaffo come quello, doloroso ma … terapeutico …
DON LUIGI Ma io sono un pessimo padre …
MATTEO non è vero, tu sei padre per tante persone e mio padre solo per me
LELLO un po’ contorto come pensiero ma … chiaro
GIGI Quindi la nostra messa in scena non ti ha ingannato …
PIER UGO Secondo me, il ragazzo, sapeva tutto dall’inizio
MATTEO Si, è vero … ho sempre saputo tutto, sia di mio padre che di mio zio, mia madre non mi ha mai nascosto nulla
ROCCO e ti sei fatto sentire solo adesso?
MATTEO Ho rispettato la volontà di mia madre, per non dare un dolore all’uomo che ho sempre chiamato papà, ho però letto quasi tutti i numeri di “wild man” …
PIER UGO un abbonato …
MATTEO ed ho mandato un amico tutte le domeniche a messa da Don Mario, interrogandolo su parole, gesti … tutto …
ROCCO E la scenata che ha scatenato lo schiaffo di Don Mario?
MATTEO Scuola di recitazione …
GIGI Monella selvaggia!
LELLO Mi sto commovendo … sembra una soap opera tutta rosa
ROCCO Sono confuso …
DON MARIO il classico segreto di pulcinella …
MATTEO Io, volevo solo conoscervi personalmente, senza però violentare la vostra privacy …
PIER UGO adesso che sappiamo che sei nostro nipote … sarai sempre il benvenuto in casa nostra …
MATTEO Sei uno zio d’oro …
PIER UGO Chiamami zia …
Tutti ridono …
DON MARIO Beh, io … come posso dirti le stesse cose?
MATTEO Papà … anzi … mi devo abituare a chiamarti padre, così che in pubblico non mi confonderò mai …
DON MARIO Certo ….
MATTEO Padre … io verrò tutte le domeniche a messa … e cercheremo di recuperare il tempo perduto
Don Mario abbraccia il figlio
DON MARIO Così potrò finalmente conoscere la tua fidanzata, come hai detto che si chiama?
MATTEO Luisa, Icardi Luisa
Rocco sviene, trattenuto da Lello.
Don Mario si accascia sul divano come se l’avesse colpito un upper-cut al mento.
Gigi e Pier Ugo si guardano sconcertati, la reazione dei loro amici li ha lasciati senza parole
MATTEO Ma … che succede?
Lello sta facendo vento a Rocco per farlo rinvenire.
DON MARIO Figliolo … (si mette la testa tra le mani) … tu … (non riesce a proseguire) … ascolta tuo padre … tu …
MATTEO IO COSA? (esasperato)
DON MARIO (Alzandosi e fronteggiando il figlio) NON DEVI SPOSARE LUISA!
MATTEO Sei impazzito? E perché mai?
GIGI Già, Monella selvaggia! Perché mai?
Rocco è ancora privo di sensi
DON MARIO Si è confessata con me …
PIER UGO Anche lei? … ma allora è un vizio!
Gigi trattiene Matteo che stava per reagire contro il prete
DON MARIO Ma no, ma no! Cosa credi … non ci sono andato a letto …
LELLO Strano …
Rocco apre gli occhi, si sta riprendendo
DON MARIO Mi ha confessato un paio di cose che – ti assicuro – non ti farebbero piacere …
MATTEO Adesso mi devi dire cosa, ME LO DEVI DIRE!(arrabbiatissimo)
DON MARIO Ti dico solo quello che non vìola il segreto …
GIGI dai, muoviti, non riesco a trattenerlo ancora per molto
DON MARIO Lei non ti vuole sposare …
MATTEO perché? PERCHE’?
DON MARIO Per colpa di un tatuaggio che ha sul pube …
LELLO Un tatuaggio?
MATTEO Che tatuaggio?
DON MARIO c’è scritto “build for Rocco only!”
GIGI Costruita solo per … ROCCO?
Tutti si girano a guardare il fotografo, che scatta in piedi e si mette sulla difensiva
ROCCO Non sarò mica l’unico che si chiama così in giro, no?
PIER UGO Ma tu non hai sempre detto di avere un tatuaggio sul pene?
LELLO si … c’è scritto “Build for you, baby!”
MATTEO Strana coincidenza …
ROCCO e va bene! VA BENE! … eravamo fidanzati, ci siamo amati per circa (biascica le parole) cinque, sei, sette, otto mesi …
GIGI Cinque, sei, sette od otto?
ROCCO Un anno e mezzo!
Matteo si siede affranto sul divano
LELLO Alla faccia della checca …
ROCCO Eravamo fatti l’uno per l’altra, poi … un giorno mi è capitato questo lavoro …
GIGI Hai finto d’essere gay?
ROCCO no, anzi … appena mi avete assunto ho … provato …
PIER UGO Un converso …
ROCCO Tecnicamente mi definirei un bisessuale …
GIGI Ci hai sempre mentito …
ROCCO no, solo al principio … poi sono sempre stato sincero …
LELLO Mica molto!
ROCCO zitto tu, almeno io non sono come te, io non FINGO d’essere checca e nascondo una moglie e tre figli!
TUTTI LELLO?
LELLO sei una carogna!
Esce di scena correndo, scappando da questa situazione
C’è un attimo di silenzio imbarazzato …
ROCCO Che cretino! … ho buttato al vento un’amicizia per così poco …
PIER UGO Corri, vagli dietro e chiedigli scusa … per noi è e sempre sarà il nostro Lello, con moglie o no …
Rocco esce per rincorrere Lello
MATTEO Certo che non me ne va bene una …con tutti i preti del mondo, proprio a te doveva confessare?
DON MARIO Gli avevi parlato di me?
MATTEO Credo di si, non ne sono sicuro …
DON MARIO Allora credo che sia stata una confessione volontaria e … c’è dell’altro …
GIGI Peggio di così?
DON MARIO La madre della ragazza, che io conosco da anni, mi ha confessato che lei non è figlia del marito … ma di un’avventura di una notte …
PIER UGO non è una cosa poi tanto grave …
DON MARIO Il problema è che, l’uomo di quella notte, era un gay dichiarato e lei l’ha sedotto per scommessa …
GIGI Monella selvaggia … Che troia!
DON MARIO … ora, ha paura che la figlia sia malata … qualcosa d’ereditario … sai l’ignoranza della gente arriva a tutto …
MATTEO che sia sieropositiva?
DON MARIO Gli esami li ha tutti in regola
GIGI Ma allora che cosa crede che possa aver ereditato? … l’omosessualità?
DON MARIO Sai, Gigi, la signora Vittuone non è una che brilla per intelligenza …
PIER UGO Vittuone? … (è sbiancato in volto) Maria Loretta Vittuone?
DON MARIO Sì, perché … la conosci?
PIER UGO Per tutte le piume dei Village People … quel gay … ero io!
GIGI Monella Selvaggia!
Questa notizia ha tramortito tutti e quattro gli uomini, se ne stanno seduti … nessuno parla …
Pier Ugo cerca lo sguardo di Gigi che lo evita … poi ...
GIGI Mi hai tradito con una donna … (amareggiato)
PIER UGO Hai sentito la confessione di quella tizia … non c’è stata volontarietà da parte mia …
MATTEO Certo zio, che tu sei davvero troppo “schifosamente maschio” per essere gay …
PIER UGO Uffa … ti ho già detto di chiamarmi zia!
GIGI Pier Ugo, non preoccuparti … ti capisco … solo che oltre ad un nipote abbiamo anche una figlia adesso ….
DON MARIO Che tuo nipote, mio figlio, vorrebbe sposare …
MATTEO Lasciamo perdere … lasciamo stare … dopo tutto quello che è successo oggi ci voglio pensare per almeno un anno …
PIER UGO Decisione saggia …
GIGI Bene … che facciamo adesso?
MATTEO Andiamo tutti in discoteca …
DON MARIO … io … veramente …
Don Mario prova ad alzarsi per andarsene
GIGI Dai Mario, per una volta …
PIER UGO Ti rimetti i vestiti di prima … e poi … via a far follie …
Il prete è titubante, ma alla fine accetta …
DON MARIO Ok … ma solo per questa volta ….
GIGI Vatti a cambiare che andiamo al “contro senso studio” la discoteca gay più in di tutta la città …
Don Mario va in camera per cambiarsi
MATTEO Ci sarà da ridere …
Pier Ugo si avvicina a Matteo e indicando i cerotti ed i lividi che ha sul viso
PIER UGO solo che … tu … con questi cerotti … è meglio che te li togli …
MATTEO Perché?
GIGI sembra che sia il richiamo più gettonato tra le checche, il metodo di cuccaggio più in di tutta la città
MATTEO Il cerotto?
PIER UGO si, scatta l’effetto mammone e … ti ritrovi corteggiato da tutti …
GIGI Poi se scoprono che sono lividi veri …
MATTEO magari potrei essere io a scoprire un mondo nuovo …
Rientrano Rocco e Lello, sono a braccetto … come buoni amici …
ROCCO Ecco qui la star dei tatuaggi
Lello gli da una gomitata
LELLO sei il solito maiale …
Gli si avvicinano tutti e – con il sistema dei soliti tre baci – si riconciliano
GIGI Avete fatto pace?
LELLO Noi si, ma tu … mi potrai mai perdonare?
GIGI Non preoccuparti … sei sempre stato uno di noi … anche se non ti credo eterosessuale al cento per cento …
ROCCO Lui dice, dice … ma secondo me oltre che alla carne ama anche il pesce …
Ridono
MATTEO Rocco, ti devo ringraziare, se non fosse stato per te …
ROCCO …mi spiace molto che sia capitato proprio a noi …
Si danno la mano
MATTEO Amici?
ROCCO amici!
PIER UGO Preparatevi, stiamo andando al “contro senso” a fare follie …
LELLO Chi non riesce a cuccare stasera paga la cena per tutti …
Esce Don Mario, vestito da checca come prima … sembra molto più a suo agio in questi vestiti.
DON MARIO Sarà una serata tutta per noi, dedicata alla pura follia ed alla trasgressione …(fa un saltino di gioia) … WOW!
Tutti guardano il prete, sorridono e cominciano a guadagnare l’uscita
ROCCO Tremate … stiamo arrivando
PIER UGO Svelti, svelti … odio la ressa …
MATTEO All’arrembaggio …
LELLO Voglio un mulatto, color cappuccino …
Escono tutti di scena …
Rientra Gigi …
GIGI Dimenticavo di spegnere le luci …
Guarda verso il pubblico
GIGI Avete visto? Gira gira, ed alla fine:
Tanti maschi e nessun uomo!
Spegna le luci, esce di scena. Sipario.