Testa di medusa

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Testa di medusa

Testa di medusa

Atto unico

di Boris Vian

Personaggi

Claudio Vilebrequin                        spasimante poi seduttore di Lucia Bonneau

Franco Lopez                       amante di Lucia

Antonio Bonneau                 marito di Lucia

Lucia Bonneau                     moglie di Antonio

Carlo                                     autista di Antonio

Studio di Claudio Vilebrequin. Alcune porte dove occorrono; davanti all’alcova, una tenda di un verde orrendo; un Picasso che spicca sul muro.

Scena prima

Claudio, Franco.

Claudio è solo, assorto in qualche lavoro da fare seduti. Per esempio, cuce. Per la precisione, rammenda dei calzini. Si sente un tremendo fracasso metallico, contemporaneamente si apre la porta e appare una specie di fantasma, un individuo con la testa avvolta in un’enorme fasciatura.

Claudio           Mamma!

Franco.           Calma! Sono io!

Claudio.          Mi hai fatto prendere una di quelle strizze! Fantastico. È quasi una settimana che ti vedo così conciato e non riesco a farci l’abitudine.

Franco.            Per questo neanch’io. Se almeno togliessi di mezzo quel maledetto portaombrelli.

Claudio           Non ci penso mai.

Franco            Se lo togliessi subito mentre ci stai pensando?

Claudio.          È un’idea. (va a prenderlo). Ecco, così la smetterai di farmi saltare il cuore in gola ogni volta. (Depone il portaombrelli in un angolo, ma la posizione non è molto fortunata tanto è vero che Franco ben presto andrà a inciamparci di nuovo). Allora come va? Cos’ha detto il medico?

Franco            (furibondo)      Non l’ho visto, quel cretino.

Claudio           Come mai?

Franco            La sua segretaria ha affermato che il mio appuntamento era per le cinque e mezzo!

Claudio           (fregandosi le mani di nascosto)        Ma è l’ora in cui viene Lucia!

Franco             Appunto, a quell’ora viene Lucia….. È proprio per questo che ho protestato! Mai e poi mai ho preso appuntamento per quell’ora! (Sospettoso) Non sarai mica stato tu per caso?

Claudio           (con aria innocente)   Io?

Franco             Non sarai stato mica tu a far spostare l’ora dell’appuntamento per trovarti solo con lei?

Claudio           (gli fa una linguaccia)            Sei pazzo! Mi sospetti di una cosa simile?

Franco            Prima di tutto non fare smorfie.

Claudio           Ma io…come….?

Franco             La tua mandibola ha scricchiolato. (Cerca una sedia). Che noia dover dipendere dagli altri.

Claudio           Veramente mi stupisco che tu mi accusi di un simile machiavellismo. (Scoppia di gioia).

Franco            Ebbene….confesso che ti ho creduto colpevole.

Claudio           (con tono solenne)      Ascoltami, Franco…. Sono sei mesi che tu vivi qui….

Franco            Sei mesi e sei giorni….

Claudio           Come vuoi….sono sei mesi e sei giorni che tu vivi qui, in casa mia. Non ho dato prova della massima discrezione?

Franco            Sì.

Claudio           Non ho sempre rispettato la tua intimità con Lucia?

Franco             Beh,…a parte la dozzina di volte che sei entrato in bagno per errore, e le centottantanove palline di mollica di pane che ho dovuto mettere nel buco della serratura….sì,…insomma nell’insieme, sei stato abbastanza discreto.

Claudio           Ho forse mai tentato di fare la corte a Lucia?

Franco            Sì. Ma non ha attaccato.

Claudio           Ho forse insistito?

Franco            Sì.

Claudio           (indignato)      Oh! Hai una bella faccia tosta!

Franco            Io soffro.

Claudio           Ma, amico mio, non bisogna essere così gelosi, andiamo!

Franco.           È orribile vivere in questo modo, nelle tenebre!

Claudio           Insomma, sono soltanto sei giorni che vivi nelle tenebre e tra uno o due giorni tutto sarà finito, non è poi così terribile.

Franco            Mi giuri che non ne hai approfittato per….

Claudio           Per far la corte a Lucia?

Franco            Sì.

Claudio           Prima di tutto, non si giura per delle cose simili.

Franco            Claudio, sei andato a letto con lei!

Claudio           Oh, quanto a questo, ti giuro di no! Non ancora!

Franco            Sei un mostro!

Claudio           Mi domando cosa te ne importi. Tu, suo marito lo fai becco!

Franco            Ah, non è la stessa cosa. Prima di tutto è mio amico da sedici anni….

Claudio           Come?

Franco            Sarebbe troppo lungo spiegartelo!

Claudio           Ebbene, ti considero un amico…..di conseguenza….

Franco            Sei ignobile. Lucia è una donna onesta.

Claudio           Non con suo marito.

Franco             Ragioni come un bambino! (Si alza, cammina e va a sbattere contro il portaombrelli). Perdio! Chi è stato quell’imbecille….

Claudio           Mi hai detto di spostarlo, l’ho spostato! (Lo sposta di nuovo).

Franco             Ma non ti ho detto di cacciarmelo tra i piedi! Oh, Dio, che mi vengano tolte infine queste bende e che io cessi di essere un oggetto di orrore.

Claudio           Ma non sei un oggetto di orrore, la tua faccia non si vede.

Franco            (offeso)      Grazie lo stesso.

Claudio           Oh, non volevo dir questo.

Franco            Comunque l’hai detto.

Claudio           Insomma sei troppo suscettibile….(Franco cerca la credenza per farsi un panino). Che cosa stai cercando?

Franco            Voglio farmi un panino. Sto morendo di fame.

Claudio           Vuoi che ti aiuti?

Franco             (astioso)   So sbrogliarmela da me. (Si taglia con molta difficoltà una fetta di pane e la spalma di gorgonzola). Fortunatamente sono ancora capace di prepararmi il cibo da solo.

Claudio           Hai paura di essere avvelenato?

Franco            Cretino! (Claudio ride). Allora! Mi vuoi aiutare, si o no?

Claudio           Arrivo. (Guarda l’orologio).

Franco            A proposito che ora è?

Claudio           Cinque meno cinque.

Franco            Accidenti, devo andarmene.

Claudio           Stavo per dirtelo.

Franco            Lucia arriverà alle cinque e mezzo, come al solito.

Claudio           Mentre ti aspettiamo cercherò di distrarla.

Franco            Sarò di ritorno alle sei.

Claudio           Va bene, va bene.

Franco            Non più tardi.

Claudio           D’accordo!

Franco            E niente scherzi, eh! In ogni modo, telefonerò!

Claudio           Oh, insomma!

Franco            Sono geloso, cosa ci vuoi fare….

Claudio           Pensare che sono così discreto!

Franco            Questo lo riconosco!

Claudio           Da sei mesi che stai qui, non hai mai avuto nessun fastidio….se avessi voluto darti noia avrei avvertito suo marito! E tu invece mi accusi di azioni turpi! Ho quasi voglia di telefonargli, al marito!

Franco            Non lo farai! Neanche un’anima deve sapere che io sto qui!

Claudio           Va bene, va bene! Ma smettila di accusarmi….

Franco            Ti ringrazio per tutto questo…

Claudio           Sei impossibile! Sempre pieno di sospetti nei miei confronti!

Franco            Bene. Sarò di ritorno alle sei. Come vedi, ho fiducia.

Claudio           D’accordo! Adesso sparisci.

Franco             Corro. (Va a sbattere contro il portaombrelli). Cristo!

Claudio           Scusami…(sposta il portaombrelli e accompagna Franco alla porta). A presto…

                        Franco rientra.

Franco             E non toccare il mio panino, eh! Accidenti, sto morendo di fame! Ah! Che noia, che noia! (esce brontolando).

Claudio           Uffa! E domani gli toglieranno le bende! (guarda l’orologio). Tra poco Lucia sarà qui….per l’ultima volta saremo senza testimoni….Lucia, domani sarà finita le nostra intimità…i nostri lunghi sguardi…i nostri silenziosi contatti…le nostre dita intrecciate….cinque giorni di contatti…e ormai è bell’e cotta….Ruggero può dire quello che vuole, ma non ha capito un cavolo quando le ho dato appuntamento per oggi; e lei verrà! Quello che non capisco è perché Ruggero le sta così addosso; dopo tutto non è la sua amica, era quella di Franco; forse gli faccio paura….(Lusingato) eh, eh! Chissà! (Va allo specchio). Dopo tutto! (Si guarda allo specchio e si minaccia col dito). Ma si faccia un po’ vedere, Claudio Vilebrequin, lei ha una brutta cera…forza…un bello spuntino ricostituente! (Apre la credenza). Quando sono emozionato mangio per quattro….gorgonzola….vino rosso…pane. (Si prepara un panino e mangia). Mmm…(Torna allo specchio). Non conosco niente di meglio…niente…a parte gli occhi di Lucia…le dita di Lucia…le labbra di Lucia. (Si blocca). Stop! Vilebrequin! Non l’hai ancora baciata, non essere così nervoso. (Perorando) Ma sta per arrivare! (Si risponde) Lo so che sta per arrivare; ma in primis devi ancora aspettare una mezz’ora, in secondo luogo, non è un motivo, non hai nessuna probabilità, e un pomeriggio, per conquistarla è assolutamente insufficiente. (Perorando). Non si sa mai. (Risponde) Si sa, si sa, cretino! (Mangia). Mmmm com’è buono! (Perorando) Dovresti tentare lo stesso! (Risponde) Non vorrai mica fare una cosa simile a Franco? (Perorando) Ma è partito, Franco! (Risponde) Non ti vergogneresti a rubare così il posto all’eroe assente? (Risponde) Non me ne vergognerei affatto. (Beve). Eh! Questo si chiama rispondere! (Si alza). Come sono nervoso! (Beve di nuovo). Calma! Ho soltanto un ora per sedurla; non ho nessuna speranza, ma…non è il momento di perdere la testa…Ma che cosa fare nell’attesa? (Si dirige verso lo scaffale). Un libro…(Ne prende uno a caso). È di Franco; pazienza…(Si mette a leggere, poi sobbalza). Cosa! Gorgonzola e vino rosso! (Guarda il libro). Casanova. Ma quello lì è un onorevole, che cosa c’entra con l’amore? (Guarda ancora il libro). Memorie di Giacomo Casanova di Seingalt. (Rilegge). Non ci son dubbi. (Si alza e prende un dizionario). Casa…Casanova Giacomo di Seingalt. (Farfuglia) Il più celebre degli amanti! (Si pavoneggia). Un maestro! Un classico! E ci troviamo ad avere le stesse idee io e lui! Senza lavori preparatori, senza ricerche fastidiose, senza faticose elaborazioni, sono giunto alle stesse conclusioni di Casanova di…di vattelapesca..il maestro nell’arte dell’amore! A soli venticinque anni, con i miei soli mezzi, ho riscoperto la verità, come Pascal nella sua carriola….no…come Pascal e l’uovo di Cristoforo Colombo….no….come Cristoforo Colombo nella sua carriola…oh! accidenti! non mi ricordo più! (Si pavoneggia). Il gorgonzola, certo devo ammettere che dal punto di vista estetico lascia un po’ a desiderare, gocciola grasso e puzza un po’ di piedi, ma c’è la carta argentata! (Riprende il libro). Casanova! (Torna allo specchio). Vilebrequin! Casanova! È un segno! Oggi, ti casca tra le braccia. (Si risponde). Ma Franco? Peggio per lui! E Ruggero? Insomma, non ha nessun diritto di precedenza, accidenti. Però la ama, di questo ne sono sicuro….ed è lui che viene a trovare…..(è scocciato). In fondo, è ignobile quello che sto facendo a quel povero Ruggero….sto cercando di prendergli Lucia. (Con tono deciso) Tanto peggio per lui, non è sua moglie….e non ha che da stare attento. Gli incidenti non capitano mica così…e poi, anche lui, è disgustoso quello che vuol fare! Vuole ingannare quel poveraccio di Bonneau….non lo conosco, Bonneau, ma ora tocca a Ruggero…vendicherò Bonneau; se lei mi aiuta, naturalmente….(Beve). Facciatosta ci vuole! Aiutami, Casanova! (Riprende il libro). Con questo libro sento che mi farò una cultura….(Suonano alla porta, Claudio guarda l’orologio). Lucia? No! Non è l’ora! Che barba! Chi sarà questo rompiscatole….(Si alza con la bocca piena e col bicchiere in mano e va ad aprire).

                        Entra un autista con una valigia.

Scena seconda

Claudio, Carlo (l’autista).

Carlo               Abita qui il signor Vilebrequin?

Claudio           Dipende da che cosa vuole da lui.

Carlo               Devo portare questa valigia.

Claudio           Se si tratta di portare….va bene, entri, sono io.

Carlo               Con permesso. (Passa davanti a Claudio e poggia a terra la valigia). Finalmente! È proprio piena da scoppiare, questa porca….oh, mi scusi, signore…

Claudio           Bisognava zepparla di meno…..(L’autista fa la faccia stupita). Non doveva riempirla tanto….la sua valigia, ecco.

Carlo               In quanto a questo, signore, non ne so proprio niente, tutto quello che so è che da sei mesi e sei giorni, alle cinque, porto la signora al numero 31 bis di via Campagne-Première e che oggi, invece, è il signore che viene alle cinque….E io, sa, non cerco di capire….del resto non ho studiato e me ne frego…..(Preso da un ultimo dubbio). È proprio lei il signor Vilebrequin?

Claudio           Ma sì, ma sì…ma chi è il signore?

Carlo               Il signor Bonneau, signore. Il mio padrone. Il marito della mia padrona, signore. Il signore, insomma.

Claudio           Il marito di Lucia?

Carlo               Il marito di Lucia, esatto, signore…..oh, scusi, signore….il marito della signora, insomma…

Claudio           E viene da me? Non avrà mica intenzione di rimpiazzare sua moglie, spero?....Ad ogni modo, non perde tempo, il signore….

Carlo               Oh, signore, io non ne so niente, sono nato in campagna, io, capito? Ad ogni modo, mi sta seguendo a ruota…eccolo, signore…

Scena terza

Claudio, Carlo (che sta per andarsene), Antonio.

Antonio entra con aria disinvolta, senza il minimo imbarazzo.

Antonio          Carlo, la mia valigia c’è? (Gesto dell’autista). Molto bene! Dunque! (Guarda l’orologio) Le cinque e un quarto! Corra subito a prendere la signora, andiamo, non vorrà mica far aspettare il signor Vilebrequin….si affretti. (Lo spinge fuori). E non si dimentichi….il primo alla Muette, il secondo al Rond-Point, il terzo a Saint-Lazare. (Chiude la porta). Il signor Vilebrequin? Sono Antonio Bonneau….no, non ci conosciamo….Ma il suo biglietto da visita è sulla porta e poi abbiamo delle relazioni in comune….per l’esattezza, mia moglie….lei permette che mi sieda? I suoi sei piani mi hanno distrutto….come mai non c’è l’ascensore in una casa così moderna? Tutto è solo apparenza ormai, non è vero? (Guarda il bicchiere che Claudio tiene ancora in mano). Ma metta giù questo bicchiere….(Gli prende il bicchiere, lo annusa e lo mette su un mobile). Vino rosso! Ma è disgustoso! Ai miei tempi, si offriva del porto. (Lo osserva con più attenzione e sussulta) Ma un momento! Non si muova! (Lo guarda). Andrea! Andrea Dupont! Sei tu….(Claudio è stupefatto, Bonneau si passa una mano sulla fronte). Capisco tutto! (Si riprende) Ma no, è chiaro….non sei tu….insomma, non è lei….lui avrebbe la mia età….mi scusi. L’ho scambiata, per un attimo, per un vecchio amico….Andrea Dupont…Lo conosce?

Claudio           Conosco un certo Dupont, si, abita proprio qui accanto….un tizio abbastanza simpatico….circa trent’anni….molto bruno….

Antonio          vede! Che coincidenza! Ma non è lo stesso; il mio avrebbe almeno quarantacinque anni….e il suo, no, non ci siamo….sta nell’appartamento di sinistra? E a destra abita la signora Valbon.

Claudio           Sì…come fa a saperlo?....

Antonio          No….lui avrebbe quarantacinque anni….comunque è una cosa che mi turba….è stupido, ma mi turba….ah…e poi lei è troppo alto! Si sieda, le dico….mi dà le vertigini….e mi opprime….(Lo spinge con mossa abile su una poltrona). No, non faccia resistenza. (Claudio sta per protestare). Sono cintura nera di judo….terzo dan. (Claudio si irrigidisce e si trattiene dal protestare. Antonio ispeziona la stanza). Mio Dio come è brutto qui da lei! E con un gusto simile riesce ad avere delle donne? E donne di classe, insomma, perché Lucia….certo, non ha più vent’anni, ma è ancora una bella donna e quanto a gusto ne ha certamente di più ora di quando aveva vent’anni….L’ho educata io…comunque….avrò il tempo di sistemare tutto….per esempio, una cosa che farò immediatamente è tirar via questo coso….(Va verso il quadro). Che orrore! Scommetto che lo ha comprato al mercato delle pulci, no è possibile! (Stacca il quadro, lo guarda, lo lascia cadere e lo calpesta facendo finta di niente, poi guarda il muro nudo). Ecco! Va già molto meglio!....Non avrei potuto dormire con quel coso davanti al naso.

Claudio           (alzandosi)      Ma insomma!

Antonio          (molto calmo)     Ma insomma che cosa?

Claudio           Ma insomma, signore, sta distruggendo il mio arredamento!

Antonio          Ma no. Quel quadro era ignobile! Le ho fatto un favore. Così il muro riacquista tutto il suo valore. (Va verso il divano e lo prova con la mano). Ha un materasso Simmons?

Claudio           Un cosa?

Antonio          Le sto chiedendo se ha un materasso Simmons. Sì o no?

Claudio           (calmo)     Se ha intenzione di calpestarlo come ha fatto con il quadro….stia attento che rimbalzerà.

Antonio          (alza le spalle).   È un po’ piatto, ma insomma con un buon cuscino potrà andare. Naturalmente lei dorme senza cuscino….la pancia piena di vino rosso….la bocca aperta, le dita dei piedi divaricate….deve anche russare e la mattina la sua stanza certamente puzza di scimmia….(Va ad aprire la finestra). D’altronde, indiscutibilmente puzza già di piedi….

Claudio           (dignitoso).     È il gorgonzola, signore.

Antonio          Ebbene, potrebbe almeno metterlo sotto chiave, rinchiuderlo, mettergli la museruola, che ne so io….imbavagliarlo….oppure comprare del Buonodor….ma faccia qualcosa! (Claudio sopraffatto, si alza e mette via il gorgonzola; Antonio prova una delle poltrone e, soddisfatto si lascia cadere a sedere). Oh! Invece questa poltrona è perfetta! Complimenti!....Eccellente!  è foderata orrendamente ed è anche collocata male….(Si rialza). Ma è confortevole. Vediamo un po’….qui, tra la scrivania e il tavolino, sarebbe sistemata molto più razionalmente….e là mettiamo la sedia per equilibrare i volumi….(Si dà da fare e sistema tutta la stanza molto meglio che all’apertura del sipario). Ma….per Dio! Decisamente questa tenda verde guasta tutto l’ambiente! (La stacca con un colpo secco).

Claudio           (furibondo)     Ah! No! Questo no! La mia tenda verde!

Antonio          Come? Non faceva forse contrasto con l’ambiente?

Claudio           (furibondo)     Sì, signore!

Antonio          (molto calmo)    Ebbene, non poteva dunque sfuggire alla sua sorte. (Con un gesto altero) Faccia sparire quella spazzatura. (Si siede di nuovo sulla poltrona, Claudio rimane come un’idiota con la tenda in mano, poi, alzando le spalle, va a ficcarla dentro un armadio e torna indietro con l’aria di chi è deciso a lottare).E adesso che questo studio è un po’ più sopportabile, si segga e parliamo un po’….

Claudio           Questo è troppo! Adesso lei si alza! Voglio insegnarle un po’ di educazione!...

Antonio          (alzando un dito)  Attento! Attento! Cintura nera, terzo dan! Non mi obblighi a compiere atti brutali, di cui sarei il primo a pentirmi il giorno in cui fossi costretto a portarle arance all’ospedale. Si segga….(Claudio si siede mugugnando). Allora? Secondo lei?

Claudio           Secondo me, che cosa?

Antonio          Che cosa ne pensa?

Claudio           Ma di che cosa, Dio santissimo!

Antonio          Non è una bella idea venire a dormire a casa sua?

Claudio           Lei viene a dormire a casa mia?

Antonio          Insomma, per quale ragione lei crede che avrei fatto portare qui dal mio autista la mia valigia e per quale ragione mi sarei dato tanto da fare per sistemare il suo arredamento?.....Quel poco che si può fare, evidentemente, poiché ci sarebbe veramente da rivedere tutto….Per quale ragione….

Claudio           (interrompendolo)      Ma mio caro signore, io non la conosco…e lei mi piomba qui…come un topo nella minestra….Sì, sì, un topo…e, detto tra noi, in un momento molto inopportuno; rompe tutto, m’insulta, mi dice che ha l’intenzione di sistemarsi qui e poi vorrebbe anche che io mostrassi comprensione? No, eh!

Antonio          Insomma, la mia presenza le spiace?

Claudio           Sommamente.

Antonio          Bene. Dunque lei si incontra con mia moglie! Oh! non lo neghi! Va aletto con lei dal 6 dicembre. (Claudio sussulta).

Claudio           Ma….lei è pazzo?

Antonio          (ride di commiserazione, poi estrae un taccuino)  Andiamo! Andiamo!....Non affermo mai nulla che io non possa provare. Il suo predecessore era Franco Lopez, il pittore messicano. Mia moglie lo ha piantato il 6 dicembre alla data prevista, esattamente sei mesi fa, per venire regolarmente a incontrare lei in questo luogo.

Claudio           Ma….

Antonio          La prego, non m’interrompa. È già abbastanza complicato. È andata a letto con Lopez dal 6 giugno al 6 dicembre dell’anno scorso. Precedentemente ci andava con un certo Jean de Marillac….un perfetto imbecille d’altronde….lei è decisamente meglio…a lui, gli ho rotto due costole la prima volta che l’ho visto. (Gesto di Claudio). Non abbia paura….l’avrei già fatto. Prima di Marillac….ma tutto ciò non presenta per lei il minimo interesse. Vede, signor Vilebrequin, lei è l’unico possibile. Con Franco Lopez è finito tutto in dicembre e poi adesso è partito; e a quell’epoca fra gli inquilini possibili c’era solo lei, punto e basta. Quindi mia moglie va a letto con lei. Lei la riceve ogni giorno dalle cinque alle sette. Sì, lo so, è molto banale, ma quanto a questo la perdono, in fondo non si può innovare in tutti i campi! Ci sono solo ventiquattro ore in una giornata, di cui dodici purtroppo hanno lo stesso nome delle altre dodici, il che lascia, glielo concedo, una scelta molto limitata. Stavo dicendo, lei riceve mia moglie. E la riceve bene; non mi è parso che si sia lamentata dei suoi modi nei suoi confronti. Ma in quanto a me, la mia presenza le spiace?

Claudio           In modo considerevole.

Antonio          (incoraggiante)           Dica, dica pure, ho una faccia odiosa?

Claudio           A me non sarebbe mai venuta l’idea di sposarla.

Antonio          Vuole dunque insinuare che non faccio onore al gusto di mia moglie? Potrei risponderle che anche lei fa parte di quelli che mia moglie ha scelto, ma in ogni caso non sarebbe molto gentile nei confronti della signora, e comunque, giovanotto, lei è veramente fortunato che io sia deciso a trovarla simpatico.

Claudio           Signore, sono il primo ad esserne dispiaciuto. (Fa per alzarsi).

Antonio          Lei sta sbagliando! Un polso si spezza così facilmente! (Claudio si rimette a sedere). E quando siete insieme, che cosa fate? Quando viene a trovarla?

Claudio           Ma insomma, signore, lei è ripugnante!

Antonio          Ecco! Lo vede! Questo non fa che confermare le mie certezze. Oh! Come soffro! È meraviglioso! Non sareste già arrivati a far certe cose se lei la conoscesse soltanto da una settimana. Quanto ad essere ripugnante dopo tutto, è lei che ci va a letto, o sono io?

Claudio           Insomma, è pur stato lei a passarci per primo, comunque!

Antonio          Questo è giusto! Ma io non voglio più andarci a letto.

Claudio           E perché, se è lecito?

Antonio          Per molte ragioni, fra le quali non ultima che a me fa profondamente schifo andare a letto con la moglie di un cornuto.

Claudio           Ma è sua moglie!

Antonio          E allora? Io sono cornuto, sì o no?

Claudio           (si prende la testa tra le mani).    Basta!

Antonio          Sono cornuto, sì o no?

Claudio           Sì! Sì! Sì! (Si concentra). E poi? Non è poi così tremendo essere cornuto.

Antonio          Lo sia se vuole, a me non interessa più da molto tempo. È il dolore che m’interessa.

Claudio           Ma tutti sono cornuti! I mariti, certo, coltivano una tradizione più solida, ma anche gli amanti lo sono….un amante è sempre il marito di un’altra.

Antonio          Lei è sposato?

Claudio           Se fossi sposato, non ingannerei mia moglie.

Antonio          Naturalmente…sarebbe sua moglie ad ingannare lei. Come nel mio caso. E poi, lei non è sposato, è facile parlare!

Claudio           D’accordo le ammetto. Ma le corna, signore! Sono un gioioso simbolo di potenza….pensi al toro, all’agile cervo…

Antonio          E allora se le trovi queste corna! Liberissimo di farlo!

Claudio           (disperato)      Ma proprio a chi le desidera non sono concesse….

Antonio          In compenso, chi non le vorrebbe se le trova…lei ha messo il dito sulla piaga.

Claudio           Insomma, signore, mi vuole spiegare che cosa è venuto a fare qui? Se è per spaccarmi la faccia, proceda, la avverto onestamente che io non sono né cintura nera, né terzo dan, ma ho comunque qualche pratica di cultura fisica. Se è per spararmi, faccia con comodo, il bersaglio è grande e lei sarà assolto. Se è per mettermi in ridicolo, non le sarà difficile, perché le discussioni non sono precisamente il mio forte.

Antonio          Oh, ma io non la obbligo ad andarsene. Ho semplicemente intenzione di trattenermi qualche giorno qui da lei per soffrire con comodo. Evidentemente, non potevo immaginare che questo luogo fosse così brutto.

Claudio           Ma lei è completamente pazzo!

Antonio          Non capisco proprio perché. Lei mi prende la moglie e io non dico niente. Non dico mai niente d’altra parte, sono diciassette anni che siamo sposati e da sedici lei mi tradisce. (Claudio ha un gesto di sorpresa). Sì, da sedici anni…si mantiene bene. Da sedici anni soffro a domicilio e la cosa comincia a non funzionare più….il fatto è che da diciassette anni abito nello stesso appartamento, dalle parti di Péreire…un quartiere tremendo: ci passa la ferrovia, la gente è triste, le strade sono tristi! Mi chiedo come ho potuto sopportare tutto ciò per diciassette anni….Bene, mi sono detto: l’amante….attuale di Lucia è certamente un giovane comprensivo…in effetti, lei mi capisce, cintura nera, terzo dan, io incontro sempre persone piene di comprensione…mi sono informato, naturalmente con discrezione…ho un tipo in gamba per questo genere di cose…dal 1924 non mi ha dato altro che soddisfazioni…e poi non era così difficile, non c’eravate che lei e Dupont, e Dupont è tabù. So dunque chi è lei, dove abita…ha un po’ di soldi…se li guadagna più o meno onestamente facendo un lavoro non troppo cerebrale…lei fa l’indossatore, credo…presso un famoso sarto per uomini…e lei non è omosessuale, circostanza che nel suo ambiente è un paradosso abbastanza divertente, addirittura un gesto audace…si, si, è un gesto audace e capisco che questo sia piaciuto a Lucia…adora il coraggio…bene, prendendo spunto dalle nostre frequentazioni parallele, io la prego di cedermi temporaneamente il suo studio…un capriccio…ecco, chiamiamolo un capriccio. In fondo in diciassette anni non ho mai chiesto niente agli amanti di mia moglie. O lei ritiene che la richiesta sia eccessiva?

Claudio           Avrebbe potuto chiederlo al mio predecessore; io conosco sua moglie da così poco tempo….

Antonio          Non sia così cafone, mio caro, non si tratta di una gara contro il tempo…

Claudio           No, certo, ma perché proprio io? Perché non Marillac? O uno degli altri?

Antonio          Perché sino ad ora mai l’ispirazione mi era venuta a mancare a tal punto.

Claudio           Non ci capisco niente….Ma continui, se la diverte continui pure.

Antonio          Appunto, mi lasci spiegare, i suoi commenti li farà dopo. Riprendo le fila. Ammetta che dopo aver rotto due costole a Jean de Marillac, era difficile chiedergli un piacere….per quanto riguarda Lopez, Lucia non gli voleva bene in realtà. Credeva di amarlo. Semplice infatuazione, come al solito, e del resto, secondo le previsioni, Lopez è sparito dalla circolazione il 6 dicembre. Invece con lei, ho l’impressione che la cosa sia più seria. Ed è anche in parte per questa ragione che la mia scelta è caduta su di lei. Mi mette meno in imbarazzo.

Claudio           (al limite della sopportazione)     Ma ci sono mille altri posti!

Antonio          Non mi ci troverei a mio agio. Non ci soffrirei abbastanza.

Claudio           Di questo poi non me ne frega niente.

Antonio          Che lei se ne freghi o no, lei ha comunque dei doveri.

Claudio           Doveri? E nei confronti di chi, scusi?

Antonio          Di mia moglie. Di conseguenza nei miei confronti. Siamo diventati quasi parenti.

Claudio           (con riso forzato)        Molto divertente….molto ma molto divertente….

Antonio          (imitandolo)    Non è vero? Molto divertente.

Ridono tutti e due forzatamente, poi di colpo smettono insieme.

Claudio           E fa parte dei miei doveri nei confronti di Lucia, andarmene?

Antonio.         È ovvio, visto che sono suo marito e che glielo chiedo.

Claudio           E dove vuole che vada?

Antonio          (con tono molto naturale)      Ma dove le pare, naturalmente. Oppure può anche rimanere, sarà ancora peggio. Casa mia è molto allegra. Troppo allegra. Ed io posso lavorare solo immerso nel dolore. Se lei ha l’amabilità di rimanere, questo mi renderà estremamente infelice. E poi, lei è senz’altro un ospite piacevole.

Claudio           Questa poi, è il colmo!

Antonio          Sì, non so perché, ma ho fiducia in lei, probabilmente perché Lucia ha sempre avuto un gusto quasi infallibile….a parte quell’orrendo Marillac che l’aveva sedotta con un fascino tutto di superficie….lei è nettamente superiore.

Claudio           Ne sono veramente incantato.

Antonio.         È lusinghiero, non è vero? Perché una donna come Lucia giunga ad amare un uomo occorre che questo uomo abbia qualche cosa.

Claudio           Allora, Lucia l’avrà certamente amato molto perché lei ha senza dubbio qualche cosa. (Si tocca la fronte con un dito).

Antonio          La ringrazio, ma il mio qualche cosa non è più in causa. Le confesso che al di là del mio desiderio di dolore, sono venuto anche per vedere il suo.

Claudio           Il mio cosa?

Antonio          Il suo qualche cosa.

Claudio           E le sue conclusioni?

Antonio          (molto sincero)       Capisco mia moglie.

Claudio           (in fondo abbastanza lusingato)         Grazie.

Antonio          Sì, Lucia ha sempre avuto il gusto del cambiamento. Infatti, io sono piuttosto spiritoso, elegante….brioso, molto abile con le mani – ho la battuta pronta, il senso degli affari….un certo talento….ora capisco benissimo quello che le è piaciuto in lei…un contrasto totale.

Claudio           (offeso)     Lei è troppo gentile. Ma, detto fra noi, lei non sarà venuto qui solo per parlarmi di sua moglie?

Antonio          E con chi vuole che ne parli?

Claudio           (si è un po’ ripreso e comincia a capire qualcosa)   Ma perché proprio con me? Avrà pure dei parenti, amici, conoscenti, no?

Antonio          I parenti, è meglio tenerli lontani dalla vita coniugale, se no si rischia di mandare a monte il matrimonio. In quanto agli amici….sa, i miei sono persone molto serie…industriali commercianti….non mi rimanevano dunque che i suoi…quelli di mia moglie.

Claudio           Vedo. E, a proposito, qual è il suo ramo?

Antonio          Qual è il mio ramo? Ah!....lavoro nella segatura. (Claudio fa una faccia sbalordita). Sì….compro segatura all’ingrosso e la rivendo al dettaglio. Non occorre essere un mago….ma richiede un certo fiuto…ho ereditato la ditta da mio padre.

Claudio           Ah! Suo padre?....

Antonio          Anche lui nella segatura, sì….Ma io, inoltre, scrivo.

Claudio           Senti, senti….Traffica anche in letteratura?

Antonio          Sì….sono abbastanza dotato….purché soffra.

Claudio           Perfetto…ma in quell’ambiente, potrebbe certo trovare interlocutori molto più divertenti di me, scrittori, poeti.

Antonio          Diffido un po’; i nostri rapporti sono sempre impregnati di un certo ritegno…sì…a volte anche di gelosia.

Claudio           (ironico)          Invidiano il suo talento?

Antonio          Ma no! Invidiano la segatura! Il talento ce l’hanno tutti. Ma i soldi, no! E ciò è sufficiente a renderli antipatici.

Claudio           In conclusione, sono l’unico con cui può parlare di sua moglie.

Antonio          In conclusione, sì. Cosa vuole, a parte il quadro e la tenda verde non ho nulla da rimproverarle.

Claudio           La storia del quadro non farà piacere a Lucia.

Antonio          Come?

Claudio           Sì, è lei che me lo ha regalato ieri. Oh, io sono abbastanza d’accordo con lei, era un orrore. Di Picasso mi piace solo il periodo blu, tutt’al più il rosa.

Antonio          Di Picasso! Era un….

Claudio           Ma non importa, sa, ogni giorno ne sforna uno nuovo….

Antonio          Ma doveva costare almeno…..

Claudio           Non è generoso da parte sua. Beh, pazienza, venderà un po’ di segatura.

Antonio          Ad ogni modo è stupido….

Claudio           Questo sì….una cosa che dà fastidio è molto più semplice non guardarla che distruggerla.

Antonio          Certo, ma quando la si ha continuamente sotto gli occhi!

Claudio           Allora, bisogna regalarla….Può sempre far piacere a qualcun altro. (Una pausa, guarda l’orologio). Le cinque e mezzo! Lucia dovrebbe essere qui da un bel po’ di tempo! Non avrà avuto un incidente, spero!

Antonio          (guardando l’orologio)      Oh…..Carlo deve essere ora al suo terzo guasto al carburatore. Uno alla Muette, uno al Rond-Point ed uno a Saint-Lazare. Questo ci dà ancora cinque minuti.

Claudio           Era tutto previsto?  (Antonio annuisce). Bene, bene. Ma non sembrerà strano, tre guasti al carburatore?

Antonio          No, è perfettamente naturale, ci sono tre carburatori.

Claudio           Complimenti….deve trattarsi almeno di una Delahaye.

Antonio          Una Talbot. Ma non l’ho comprata per questa ragione. È stata Lucia a sceglierla.

Claudio           Lei ha proprio tutto per essere felice. Una bella macchina….

Antonio          Una moglie deliziosa…..e me ne sto qui a casa sua! Sento già delle deliziose trafitture al cuore.

Claudio           Come?

Antonio          Sì. Alla lettera, è proprio una tortura! Sento che scriverò un capolavoro!

                        Squilla il telefono; Antonio sta per rispondere, Claudio lo anticipa.

Claudio           Mi scusi. (Al telefono)  Pronto! 47/38 sì, casa Vilebrequin. Vuole il signor Bonneau? Ma chi parla? Ah! Bene!

Antonio          (prende il microfono)     Come vede era per me…..ma chi può essere? Nessuno sa che sono qui.

Claudio           Sì, il suo autista……(Gli porge il microfono)  e Dio.

Antonio          (coprendo il microfono)         Cosa? Chi altri ancora?

Claudio           Dio. Dio sa sempre tutto.

Antonio          Oh! Lui, non importa! Ne vede talmente tante! (Al telefono) Pronto….Carlo, parla Bonneau….cosa? Naturalmente ha funzionato tutte e tre le volte? Un quarto guasto? Miscela troppo povera? Una valvola bruciata! Porca miseria.

Claudio           Un guasto di troppo, insomma.

Antonio          Naturalmente, ha fatto bene ad avvertirmi. E la signora….Ha preso un taxi? Ha detto che tornava a casa? Bene…La metta in garage!

Claudio           Lei è molto duro con sua moglie.

Antonio          Cosa? Parlo della macchina….(Al telefono)  Come, Carlo? Ah! Una bella rogna….va bene…faccia come meglio crede….(Riaggancia). Dice che ce n’è per trentamila di riparazione…..Possiamo dire che la fortuna ci sorride!

Claudio           Sorride a lei, se non le dispiace….

Antonio          Oh io sono per dividere!

Claudio           Allora, pensi al meccanico…(Antonio mugugna). Voleva soffrire si o no?

Antonio          Ma il portafoglio procura un dolore troppo volgare, terra a terra….è come una gamba rotta, non è un veleno che lentamente uccide….e per colmo di sfortuna Lucia non viene.

Claudio           (furibondo)     Non viene! Porca miseria! Ma sa che lei è un gran rompiscatole!

Antonio          Se lei pensa che io mi stia divertendo! Io che stavo per partorire un capolavoro!

Claudio           Di questo non me ne frega niente!

Antonio          Non mi stupisce. Fortunatamente sarà la posterità a giudicare.

Claudio           Bene. A questo punto mi rimane solo una cosa da fare. Mi dia le sue chiavi.

Antonio          (frugandosi in tasca)  Le mie chiavi…perché?

Claudio           Presto! (Gliele prende). Questa qui, qual è?

Antonio          Quella….la porta d’ingresso….questa qui è del mio ufficio, quella là…no! quella no!

Claudio           Le prendo tutte! (Gliele strappa di mano).

Antonio          Il mio Whisky! No. Questa no!

Claudio           Andiamo! Tra di noi, non facciamo complimenti…..Bene. è tutto a posto. (Guarda). A proposito, le porteranno il latte domani alle otto….è la portinaia che lo porta per noi due…per me e Ruggero….stia attento al fornello a gas, il tubo perde un po’, stringa bene la manopola….e poi la doccia non funziona, bisogna far forza sulla valvola di scarico con la punta di un cavatappi….è molto facile….se scoppia, vada a farla da Ruggero….è molto gentile, non si stupirà….dica che è un mio amico….non si spaventi….recentemente ha avuto un incidente, ha la testa coperta di bende…ma è un bravo ragazzo; c’è ancora del pane per questa sera, nel forno…ce lo lasci…altrimenti i topi ci fanno la cacca sopra….e se mi chiamassero dal negozio, sia gentile, dia il mio nuovo numero.

Antonio          (sconcertato)   Quale?

Claudio           Ma il suo, no?.....Aurteil 55/85….Bene. Mi sembra che non ci sia altro….la lascio; quando Lucia chiamerà, le dica che sto arrivando….Ed ora il bicchiere dell’addio. (Prende due bicchieri, sempre continuando a parlare, e li riempie sino all’orlo di vino rosso). Un po’ di gorgonzola? No? Ripensandoci, io ne prendo ancora un po’…Adoro il gorgonzola. (Antonio guarda il suo bicchiere di vino con aria schifata). Gorgonzola e vino rosso….è proprio quello che ci vuole per me. Non beve? Le ho dato un bicchiere pulito, sa. (Durante tutte queste battute, finisce il panino cominciato all’inizio). Ah…così va meglio…e adesso, il bicchiere della staffa! (Vuota il bicchiere d’un fiato). A proposito! Dimenticavo….il mio spazzolino da denti. (Va e ritorna rapidamente continuando a parlare). Il pigiama. (Misura con un’occhiata Antonio)…..non riuscirei ad entrare nel suo….beh, fa niente, dormirò senza pigiama….una volta tanto….lei non se la prenderà….il mio rasoio….bene…è tutto….che numero calza?

Antonio          Come? 42…

Claudio           Mica scherza, per la sua altezza ha due belle sleppe. Io porto solo il 43 e sono più alto di lei di tutta la testa….comunque, dovrò prendermi in prestito qualche paio dei suoi…..sà, è una mia mania, cambio calzini due volte al giorno. (Si china e alza il pantalone di Antonio). Vediamo come sono? Che orrore! Beh, pazienza…mi secca dovermene portare, e poi non ho tempo….Lucia ha già aspettato abbastanza….Allora arrivederci….ci sentiamo per telefono….e non si dimentichi per la doccia, mi raccomando….se no il vicino di sotto ogni volta viene allagato. (Beve ancora un bicchiere). Formidabile questo Beaujolais….(Posa il bicchiere sul tavolo ed esce con un gesto di saluto). Salve….

Scena quarta

Antonio

Antonio          Questa poi….(Rimane solo in scena, un po’ sbalordito, con il bicchiere sempre in mano. Lo porta alla bocca con qualche esitazione). Che schifo!....(Sta per rimetterlo sul tavolo quando squilla il telefono. Ha l’aria di un topo preso in trappola). Lucia! Di già! Dio santissimo! (Va lentamente verso il telefono fissando il bicchiere). E adesso ne sentirò delle belle! (Prende il telefono). Pronto! Pronto! Come? Vecchio stronzo? La prego…..Ma no, non sono Claudio Vilebrequin! No, non la scuso affatto! (Riattacca con un colpo secco). Ha proprio delle belle conoscenze il signore!...Ma, Dio mio, che emozione…..(Girando per la stanza scopre il libro ancora aperto). Vediamo che cosa stava leggendo. Casanova! Non mi stupisce affatto….(Legge con attenzione e ad un tratto sussulta) Come?! (Legge di nuovo) Gorgonzola e vino rosso! E me lo ha fatto sotto il naso! Il porco! Il figlio di puttana! Sono furibondo! (Si mette la mano sul cuore). Soffro….(Felice) Ma si! Stò soffrendo! (Si arrabbia di nuovo) Il satiro! L’animale!.....(Rimette la mano sul cuore). Oh! Sto proprio soffrendo meravigliosamente! E lui sta per arrivare da lei…(Guarda l’orologio). Egli è in cammino! Tra qualche minuto, un abbraccio focoso li riunirà! Della carta! della carta! una penna! (Si sistema febbrilmente per scrivere). Le sue labbra purpuree stanno per incollarsi avidamente sulla giovane bocca del ragazzo….(Scrive). È l’inizio di un capolavoro! (Squilla il campanello della porta; Antonio crede che sia il telefono). Suona pure, sinistro congegno! Petaso mi sta trasportando sulle sue ampie ali di velluto dispiegate al vento geniale dell’ispirazione! (Scrive) Non sarò certo io a risponderti, sarò di pietra!…

Scena quinta

Antonio, Franco

Si apre la porta e appare Franco sempre avviluppato nelle sue bende. Si dirige a tastoni verso la credenza, prende il suo panino e chiama.

Franco             Claudio!

Antonio          (solleva la testa e sobbalza)   Mamma!

Franco             Aiutami a mangiare il panino. (Inciampa nel portaombrelli). Pezzo d’idiota! Avresti potuto toglierlo!

Antonio          Parla! È vivo!

Franco             Allora, cretino! Vuoi venire sì o no a farmi mangiare il panino? Ma dove sei?

Antonio          ….scusi….con chi ho l’onore….

Franco             Non sei tu, Claudio?

Antonio          Qui Antonio Bonneau.

                        Franco sobbalza.

Franco             Antonio Bonneau! (Si riprende)….Mi scusi, sono Franco, il vicino di casa….il signor Vilebrequin non c’è?

Antonio.         È uscito un momento.

Franco             Che farabutto! E adesso chi mi aiuta a mangiare il panino?

Antonio          Se posso esserle utile io….

Franco             Non vorrei abusare….sono imbarazzato….

Antonio          Anch’io, ma ….d’altra parte….

Franco             Il fatto è che è proprio un pasticcio, mi ci vogliono due mani per allargare le bende e non me ne rimangono più per tenere il panino….

Antonio          Ma allora glielo tengo io….si segga.

Franco             La disturbo, vero?

Antonio          ….ma no, affatto!

Franco             Lei è un amico di Claudio?

Antonio          Appunto….un amico.

Franco             Lei scrive, vero?

Antonio          Come ha fatto a indovinare?

Franco             Ho sentito l’odore dell’inchiostro….

Antonio          Ha sentito….(Lo guarda con aria sospettosa) ….si segga. (Franco si siede e gli tende il panino) Grazie…..

Franco             (allarga le bende e apre la bocca)     Forza!

Antonio          Che cosa?

Franco             Miammm!

Antonio          Ah, scusi! (Gli ficca il panino in gola; Franco emette gemiti inarticolati).

Franco             (farfugliando)      Non così in fondo!

Antonio          Cosa?  (Ritira il panino).

Franco             Stava per soffocarmi! (Deglutisce con fatica).

Antonio          Mi scusi, ma non ho l’abitudine.  (Alza gli occhi al cielo).

Franco             Si sta seccando, vero?

Antonio          Ma no! sono felicissimo!  (Stessa azione mimica)

Franco             Non alzi così gli occhi al cielo!

Antonio          Ma io non alzo….Oh, merda! (Gli caccia il panino in bocca). E tanto per cominciare, come fa a sapere che alzo gli occhi al cielo?

Franco             (inghiottendo)             Lo sento.

Antonio          Cosa?

Franco             Lo sento!

Antonio          Ah!.....(Sospettoso, gli fa una linguaccia che ripete mentre gli dà il resto del panino). Ha tirato a indovinare!

Franco             Niente affatto.

Antonio          Non le credo.

Franco             (Gli fa a sua volta una linguaccia)    Va bene….liberissimo.

Antonio          (offeso, si volta)          Basta così?

Franco             Basta così!

Antonio          Occorre altro?

Franco             Grazie….ora mi sento meglio.

Antonio          Perfetto.

Franco             Si rimetta pure al lavoro.

Antonio          Al la….quale lavoro?

Franco             Il suo romanzo.

Antonio          Allora lei sapeva….

Franco             No. ho sentito l’inchiostro….

Antonio          Oh! Lei mi esaspera!

Franco             (amaro).         È questa mia infermità….

Antonio          Capisco. Io scrivo volentieri nella sofferenza….

Franco.            È una cosa abbastanza corrente….

Antonio          (un po’ offeso)                        Ah, sì! Bene. Ma non arrivo sino a godere del sarcasmo.

Franco             Sono forse stato sarcastico?

Antonio          Certamente!

Franco             Mi voglia scusare. I malati sono spesso irritabili.

Antonio          Oh, è possibile che io stesso….(Una pausa). Lei conosce bene Vilebrequin?

Franco             Così….è un vicino.

Antonio          Ah.

Franco             A proposito…era solo, prima?

Antonio          Si.

Franco             Che impressione le ha fatto?

Antonio          Sa, l’ho conosciuto oggi per la prima volta, è un po’ poco!

Franco             Ma guarda.

Antonio.         È l’amante di mia moglie.

Franco             (furibondo)     No? ma è un porco!

Antonio          Grazie della comprensione!.....Ma si calmi; il fatto non mi dà fastidio….

Franco.            È disgustoso! Oh! È un individuo ignobile!

Antonio          Come no? Però, è grazie a lui che io soffro!

Franco             Non è un motivo! È uno sporco mandrillo!

Antonio          La sua collera mi commuove!

Franco             Ma faccia qualcosa!

Antonio          Faccio qualcosa! Scrivo!

Franco             Pffff!

Antonio          Come pfff!

Franco             Lei mi rivolta! Non ha dunque nessuna dignità?

Antonio          La mia arte viene prima della mia dignità!

Franco             Lei è un mollusco!

Antonio          Giudicheranno i posteri!

Franco             Accidenti, comunque è meglio vedere questo che essere cieco.

Antonio          Lei che è cieco…..temporaneamente, mi stupisco che se la prenda così.

Franco             Lei è rivoltante, le ripeto!

Antonio          La sofferenza mi è tanto necessaria quanto lo sono per lei…..che ne so, i suoi panini!

Franco             Mi lasci in pace con il mio panino! Quante storie per un maledetto panino!

Antonio          Ma io non le rimprovero niente….

Franco             (colpito)          Come?

Antonio          Insomma….lei non può vedere la cosa come la vedo io.

Franco             No….questo è vero.

Antonio          Lucia mi tradisce; io lo so; e lei sa che io lo so.

Franco             E lei sa che sua moglie sa che lei lo sa….

Antonio          Basta così. Lucia fa il sacrificio di tradirmi.

Franco             Grazie tante per il sacrificio!

Antonio          Perché grazie tante?

Franco             …..è stato un lapsus….

Antonio          Ah….bene. Lucia fa il sacrificio di tradirmi perché sa che tutto ciò va a profitto della letteratura. Insomma voglio dire che andrebbe tutto a profitto della letteratura se non fossi continuamente disturbato….

Franco             Questo poi è troppo! Me ne vado, marito compiacente, la lascio al suo stupro.

Antonio          Come, al mio stupro?

Franco             Sì, al suo stupro! Miserabile! Mentre sua moglie, mentre Lucia sta forse, in questo momento, rotolandosi nelle braccia dell’ignobile Vilebrequin che la copre dei suoi viscidi baci….

Antonio          Oh! Continui! (è in estasi).

Franco             ….e impuri carezze e la costringe ad abbracci lubrichi come quelli di un peloso capro….

Antonio          (precipitandosi al tavolo)       Continui! Continui! Il capolavoro! Lo sento! Sto soffrendo! (Si mette a scrivere).

Franco             Sono entrambi nudi e la loro carne infiammata dal desiderio…

Antonio          Scusi, chiamare si scrive con due m?

Franco             Cosa?

Antonio          Le sto chiedendo se chiamare ha due m?

Franco             Ma che ne so!....

Antonio          Pazienza, continui! Era formidabile!

Franco             Ah, no! non posso!

Antonio          Ma sì! La carne incendiata dal desiderio!....

Franco             Infiammata.

Antonio          Sì,sì, non si fermi continuamente per delle piccolezze! Forza!

Franco             Ma le dico che non posso….

Antonio          Faccia uno sforzo!

Franco             Insomma, sei insopportabile! Sei sempre lo stesso rompiscatole!

Antonio          Mi dai del tu?

Franco.            È lei che mi dà del tu.

Antonio          Questa voce, d’un tratto! Ho avuto l’impressione di sentire un fantasma….(La porta si apre e Lucia entra senza che lui la veda). Un fantasma venuto da lontano….sepolto sotto innumerevoli strati di variegati ricordi…

Scena sesta

Antonio, Franco, Lucia.

                        Lucia sembra sorpresa di vedere Antonio, poi si decide.

Lucia               Antonio, il tuo stile non migliora mai!

Antonio          (con stupore) e Franco (con sollievo) Lucia!

Lucia               Che cosa stai combinando qui, Antonio?

Antonio          Tu piuttosto. Non hai detto a Carlo che tornavi a casa?

Lucia               Sì, perché lui te lo riferisse….ma non mi aspettavo di trovarti qui…

Antonio          Hemm!....permetti che ti presenti….Franco…

Franco             Franco de Clérembault.

Lucia               Felicissima….E adesso mi vorrai spiegare…

                        Antonio guarda Franco, facendo una smorfia.

Franco             Va bene, me ne vado….

Antonio          Questa poi….ma se non ho detto niente!....

Franco             La sua mandibola ha scricchiolato. (Antonio rimane sbigottito). A dopo…

Lucia               Va bene…

Scena settima

Lucia, Antonio.

Lucia               Che cosa significa questa ridicola visita? Che cosa sei venuto a fare qui?

Antonio          (indica le sue carte)    Ebbene….vedi….soffrivo troppo. Allora ne ho approfittato.

Lucia               E per che cosa soffrivi?

Antonio          Per la tua condotta.

Lucia              Per la mia condotta? Dov’è Claudio?

Antonio          Da me….cioè da te….insomma da noi.

Lucia              Hai mandato Claudio a casa nostra?

Antonio          Ci è andato da solo.

Lucia              Antonio, che cosa stai macchinando di nuovo?

Antonio          Niente.

Lucia               Non raccontarmi storie, non hai mai fatto una cosa simile, non ti capisco più, sei cambiato.

Antonio          Sono cambiato?

Lucia              Sì….sei diverso….non sei più la stessa persona.

Antonio          (disperato)      Allora non hai proprio capito niente?

Lucia              Niente.

Antonio          Non ti dice niente la data?

Lucia              Niente.

Antonio          E nemmeno il guasto?

Lucia              Il guasto?

Antonio          Il guasto ai carburatori. Il primo della Muette, il secondo al Rond-Point, il terzo a Saint-Lazare.

Lucia              Era tutto predisposto?

Antonio          Naturalmente. Per ricordarti la data.

Lucia               Allora hai rovinato la macchina per ricordarmi la data? Avresti potuto mostrarmi un calendario….

Antonio          Insomma, Lucia, è il 12 maggio! (è lugubre).

Lucia              Sì, forse hai ragione.

Antonio.         È il 12 maggio, già da sei giorni….

Lucia              Ma no, tesoro, da questa mattina….

Antonio          Insomma volevo dire che sei giorni fa era il 6 maggio.

Lucia              Ti sbagli….era il 7, ti confondi sempre con il calendario.

Antonio          Ma, Lucia il 6 maggio non ti ricorda niente?

Lucia              (comprendendo)         Ah!

Antonio          Sì,….da sei mesi e sei giorni vai a letto con quel Vilebrequin!....hai dimenticato la data…….ti rendi conto….Per la prima volta in sedici anni; e da sei giorni, io aspettavo che tu ti ricordassi, così ho preso una decisione eroica…sono venuto a trovarlo; perché avevo capito che tu l’amavi.

Lucia              Che l’amavo! Antonio, non l’hai mica ucciso!

Antonio          Ma no…ma no…ma i tempi devono essere rispettati; comunque non drammatizziamo, sei giorni su sei mesi non è che il tre per cento; forse non siamo ancora alla passione. Non si uccide un uomo per questo!

Lucia              Tanto più che non è lui che vengo a vedere da sei mesi.

Antonio          (stupefatto)      Cosa?

Lucia              Non è lui. È Franco Lopez.

Antonio          (ghignando)    Potresti anche inventare qualcosa di meglio….Franco Lopez è scomparso dalla tua vita da sei mesi e sei giorni; da sei mesi e sei giorni tu vieni qui a trovare Claudio Vilebrequin.

Lucia               Da sei mesi Franco Lopez abitava qui….e da sei giorni è stato sostituito da Ruggero de Clérembault.

Antonio          Allora era forse lui che venivi a trovare qui….

Lucia              No, oggi era Claudio.

Antonio          Allora vedi.

Lucia              Claudio non è il mio amante.

Antonio          Ma è lui che venivi a trovare oggi.

Lucia              Sì.

Antonio          E non era lui che venivi a trovare da sei mesi?

Lucia              No, è Franco Lopez.

Antonio          Divento pazzo!

Lucia              Invece è così semplice! Oh, che noia tutto questo. Perché sei venuto!

Antonio          Cosa? Oh bella!

Lucia              Domani, tutto sarebbe andato a posto.

Antonio          Domani?

Lucia              Ma sì, domani, il tempo necessario affinché Andrea avesse una nuova faccia.

Antonio          Andrea?

Lucia              Andrea Dupont.

Antonio          Quale Andrea Dupont? Non vorrai mica dirmi che….

Lucia               E invece voglio proprio dirtelo; sì, è la stessa persona; oh, e poi ne ho abbastanza, ti dirò tutto, perché tutto questo mi stanca! mi stanca!

Antonio          Ma Lucia! Sei tu nel torto! Sei stata tu a dimenticare la data, sei stata tu a non rispettare i nostri accordi! In diciassette anni….

Lucia              In sedici anni…..il primo anno non ti ho tradito.

Antonio          In sedici anni è la prima volta che dimentichi, sciagurata, e ciò ti stanca!

Lucia               Non darmi della sciagurata! Io non chiederei di meglio che rimanerti fedele; ma quella sera in cui sei uscito a comprare fiammiferi, non potevo immaginare che sarebbe stato Andrea Dupont a tornare al tuo posto; sei stato tu a combinare tutto, del resto, io non mi sono quasi accorta di niente….era turbato.

Antonio          Oh! Non esagerare, avrai pure avvertito qualche cambiamento! Era orrendo.

Lucia              Mica tanto! E poi di notte, sai, un uomo turbato o un uomo che non ce la fa….

Antonio          L’avevo scelto brutto apposta per soffrire di più.

Lucia               Grazie lo stesso. E in seguito mi hai detto di continuare a cambiare amanti perché ormai ti eri abituato ad Andrea e così non sentivi più niente, mentre tu non potevi lavorare che immerso nella sofferenza.

Antonio          Era la pura verità….ma questa volta ti sei spinta troppo oltre. Non è più dolore, è molto fastidioso….

Lucia              Ma se ti sto dicendo che è Franco Lopez che incontro da sei mesi.

Antonio          Non ti credo.

Lucia              Ah! Questo è veramente troppo!

Antonio          Lucia! Calmati!

Lucia               No, non mi calmo! Inoltre, non è giusto, dopo tutta la fatica che ho fatto per farti credere che ti tradivo, ora devo sentirmelo anche rimproverare. Ebbene, se vuoi proprio saperlo, sono la fedeltà in persona; non ho mai cambiato marito; e questo meglio di te non può saperlo nessuno, inoltre vado a letto con lo stesso amante da sedici anni!

Antonio          Lucia! Ma stai dando i numeri….Insomma….(Alza la mano verso la tasca) Ho qui l’elenco…

Lucia               Il tuo elenco! Il tuo elenco! Lo conoscerò meglio di te, non credi? È stato abbastanza difficile per lui accettare di cambiare nome ogni sei mesi, povero Andrea…

Antonio          Quale Andrea?

Lucia              Ma Andrea Dupont, te l’ho detto…

Antonio          Ancora! Su via, calmati. Il secondo si chiamava Raoul d’Andrésy.

Lucia              Era Andrea Dupont.

Antonio          Ma era irriconoscibile!

Lucia               Sicuro….Si era fatto modificare il naso da un chirurgo….Mi è costato anche abbastanza caro….

Antonio          Di’ un po’, non troppo caro, spero….

Lucia               Non mi ricordo più….ma quando si desidera per la propria moglie un amante diverso ogni sei mesi, non bisogna poi meravigliarsi di dover pagare salato….E Barnett, era Ancora Andrea Dupont!

Antonio          Barnett? L’americano?

Lucia               Esatto…Si è fatto tingere i capelli di rosso e tagliare le orecchie a punta….quanto ho riso! Era furibondo…

Antonio          Sono stravolto! Ma tu stai mentendo! Menti! Non è possibile! Allora Luis Perenna..

Lucia               Ma quella volta era addirittura lampante….poveraccio…era costretto a bere un litro di vino rosso ogni mattina a digiuno per cambiarsi la voce….Temeva che tu lo riconoscessi. (Ride). Com’era divertente…lo mandava giù con un bel po’ di gorgonzola…

Antonio          Anche lui! Che porco! E gli altri? Tutti gli altri….insomma, Lucia, è disgustoso, gli altri no!

Lucia               Prendi l’elenco! Prendi l’elenco ti dico! Verifica! D’altra parte, tutti i nomi si trovano in Arsenio Lupin…

Antonio          In Arsenio Lupin?

Lucia               Certo….nei libri; Barnett è l’agenzia Barnett, Luis Perenna è l’isola delle trenta bare….ecc., non crederai mica che ci saremmo scervellati per inventare tutti quei nomi…oh, e quando si è fatto allungare gli occhi! (Scoppia a ridere). Sessantamila franchi….nel ’39.

Antonio          (sobbalza)       Cosa?....per quel prezzo…avrebbe quasi potuto impedire la guerra mondiale….o almeno cercare pseudonimi più originali…

Lucia               E perché, visto che ci cascavi ogni volta? E poi, è divertente, Arsenio Lupin…tu leggi sempre Claudel.

Antonio          (esplodendo)   In nome di Dio! Allora vorresti dire che da sedici anni mi tradisci co Andrea Dupont sotto i miei occhi! Oh! Cortigiana!

Lucia              Ma tu non te ne sei accorto, scusa.

Antonio          Naturale che non me ne sono accorto. All’inizio era un essere orribile e adesso, a orza di farsi operare, sembra che abbia dieci anni meno di me….allora Marillac, è Dupont?

Lucia              Sì. Ma Marillac non è in Arsenio Lupin, si trova nell’elenco del telefono…

Antonio          Nell’elenco! Di male in peggio!

Lucia              Ma ci sei anche tu!

Antonio          Non è una giustificazione! E Franco Lopez, il pittore messicano?

Lucia               Questo è stato dopo aver visto Andalusia….Andrea si è fatto tingere i capelli di nero e ha comperato una lampada per abbronzarsi…..Ha continuato a spellarsi per otto giorni. (Ride) Oh! Quanto abbiamo riso anche quel giorno….

Antonio          E Vilebrequin? Non mi dirai che è sempre Dupont? Vilebrequin! Un nome così…non è possibile, Andrea si sarebbe rifiutato.

Lucia              (dopo una pausa)       ….no….Claudio non è Andrea.

Antonio          Eppure….ora capisco!.....Mi aveva colpito entrando! È il suo ritratto sputato!

Lucia              Claudio? Il ritratto di Andrea?

Antonio          Sputato, ti dico! Ho fatto un salto quando l’ho visto…è Andrea a venticinque anni...

Lucia              (turbata)          Forse hai ragione…non mi ricordo più…

Antonio          Come, non ti ricordi più! Sono sedici anni che mi tradisci con lui!....

Lucia.             È così cambiato, sai….

Antonio          (tastando il portafoglio)         Certo! So anche quanto mi costa! Figlio di puttana!....Ad ogni modo, Vilebrequin è il ritratto di Andrea Dupont a venticinque anni….era orribile…

Lucia              Non era per niente orribile!....

Antonio          Preferisco dire che era orribile….Essendo stato il primo, è meno seccante….

Lucia              Ma sei stato tu a presentarmelo!

Antonio          Questo è vero, riconosco che sono stato io….

Lucia              E poi è per questa ragione che non ho mai cercato nessun altro…

Antonio          Perché ero stato io a presentartelo?

Lucia              Sì….mi veniva da te…..avevo meno l’impressione di tradirti….

Antonio          Questo, è carino….ma visto che ero d’accordo?

Lucia              Antonio, senti….mi dava fastidio lo stesso….e sai….no, non oso dirlo, è ridicolo…

Antonio          Coraggio, dillo…

Lucia              Se tutto non fosse accaduto così….nel buio….Antonio….credi che mai avrei….

Antonio          Cosa?

Lucia               No, Antonio….sai, in fondo per me non era molto importante….avevo ventun anni e a quell’ età, si è più sentimentali che sensuali…..

Antonio          Allora, se non avessi amato Andrea….

Lucia              Se tu non avessi messo Andrea nel mio letto ….no, non ti avrei mai tradito.

Antonio          (sconvolto)      Oh!....Allora è tutta colpa mia!

Lucia               Naturalmente in seguito, certo, ho imparato a trovar la cosa piacevole…ma gli sono rimasta sempre fedele come il primo giorno….perché veniva da te…

Antonio          (facendo un grosso sforzo su se stesso)         Bene….non stiamo a rivangare il passato, non servirebbe assolutamente a niente; accetto la responsabilità dei miei atti; sono stato io a metterti in contatto con Andrea! Ma non sono stato io a metterti in contatto con quell’orribile Vilebrequin con cui vai a letto da sei mesi.

Lucia               Ma se ti ripeto che si trattava di Franco Lopez, e che Vilebrequin era solo un paravento! E poi….è quasi la stessa cosa…è stato Andrea a presentarmelo….

Antonio          Andrea! Ci mancava soltanto questa! Mi ha fatto questo, a me! Lui, figlio di puttana!

Lucia              Antonio ti prego, mio coniglietto grigio….

Antonio          No! grigio no! è lugubre! Ma i tuoi amanti sono una faccenda che riguarda soltanto me! Di che cosa s’immischia Andrea!

Lucia              Ma lui non c’entra niente!

Antonio          E poi, in fondo, mi stupirebbe! Andrea è geloso come una tigre!

Lucia              Non si è accorto di niente con le sue bende.

Antonio          Che cosa? L’uomo con le bende è Andrea!

Lucia              Sì…si è appena fatto operare per la trentesima volta….

Antonio          (illuminandosi)           E si chiamerà Ruggero?

Lucia               Sì! Ruggero de Clérembault….si trova nelle opere complete di Ponson du Terrail…ma tu leggi solo Montherlant…

Antonio          Ma allora, questo Vilebrequin, tu non lo….non lo….che da sei giorni…

Lucia              Esatto….è quello che sto cercando di farti capire….

Antonio          E l’hai incontrato da Andrea? Da Franco? Voglio dire da Ruggero! Oh, merda, mi ci sto perdendo….Insomma, l’hai incontrato a casa di lui e avete approfittato che aveva la testa coperta di bende, poveraccio, per sfruttare la situazione! Oh! È indegno!....Ma lasciami fare un po’ di conti….allora, se era Franco che venivi a trovare, con Franco fa un anno!....Oh! (Si accascia) la mia testa….!

Lucia              Ma visto che è sempre Andrea, mio scoiattolino selvaggio, fa molto più di un anno.

Antonio          E Claudio non è Andrea? Sei sicura?

Lucia              Assolutamente sicura!

Antonio          Ma come si sono conosciuti Andrea e Claudio?

Lucia               Ebbene, sei mesi fa Andrea ne aveva abbastanza di farsi operare un’altra volta…sai, faccio fatica a persuaderlo, e lui comincia a non sapere più che faccia farsi fare, allora è venuto ad installarsi da Claudio, un giovane decoratore che lui conosceva vagamente, e ti abbiamo fatto credere che io ti tradivo con Claudio. E le cose sono andate avanti così per sei mesi, ma l’ultima operazione è andata male! (Scoppia a ridere). Non puoi immaginare! È talmente buffo! Ha voluto farsi rifare la fronte, un innesto osseo, che ne so…(Si torce dalle risate).

Antonio          E allora?

Lucia               Gli sta spuntando un corno! Ma un corno enorme! Sembra un liocorno! È furibondo! È troppo buffo!

Antonio          (comincia a ridacchiare)        Effettivamente…è abbastanza divertente…ed è per questo che porta le bende?

Lucia              Sì….è per nascondere il corno!

Antonio.         È molto divertente. (Si mette a ridere).

                        Appare Franco.

Scena ottava

Lucia, Antonio, Franco.

Franco            Meno male! Almeno, qui ci si diverte!

Antonio          (a Lucia)         E tu affermi che quel coso lì sarebbe Andrea?

Lucia              Sì, è Andrea…

Antonio          Ebbene….sento che mi fa effetto, nonostante tutto.

Franco            Fate pure i vostri comodi….continuate….quel coso lì! Che modi!

Antonio          Via, non è il caso di menar il can per l’aia…mi fa effetto…Andrea Dupont, il mio primo amico!....

Franco            (commosso)    Antonio…

Antonio          (commosso)    Lucia mi ha detto tutto…

Franco            (commosso)    Lo so, ho ascoltato tutto dietro alla porta.

Antonio          (commosso)    Sei un figlio di puttana!

Franco            (commosso)    E tu, tu fai proprio schifo….

Antonio          Ma sono contento di rivederti. Un amico è pur sempre un amico.

Franco            Dopo sedici anni….

Antonio          E sì,….sedici anni di dolore.

Lucia              Beh, grazie.

Antonio          Ha ragione, sai, Andrea, non dovresti parlare così….

Franco            Certo….ma stavo parlando delle operazioni…

Antonio          Trentuno operazioni….povero vecchio mio….

Franco            Trenta….alla penultima ho avuto fifa….

Antonio          Fa molto male?

Franco            Non è che faccia così male, ma a lungo andare diventa fastidioso….

Antonio          (deluso)           Peccato…

Franco            Vedo che la cosa ti fa ridere….

Antonio.         È involontario….sai, la comicità della ripetizione…..

Franco            Ma fa abbastanza male, sai….

Antonio          Sì….ma rimane pur sempre solo un dolore fisico, in fondo.

Franco            Per me è più che sufficiente…

Antonio          E così l’ultima volta è andata male….

Franco            (tetro)  Sì….

Antonio          E ti sta spuntando un corno….(Comincia a ghignare).

Franco            Non c’è niente di divertente….è a te che sarebbe dovuto succedere….

Antonio          Come, a me?

Franco            Beh, sì, sei tu che lo sei, non io….

Antonio          E Vilebrequin dove lo metti?

Franco            Oh, Cristo! È vero! Quel figlio di puttana!

Antonio          Non pensarci più…ci si abitua!

Franco            Ah! No!

Antonio          Ma sì, te lo dico io!

Franco             Ne parli come se niente fosse, tu! Si vede bene che hai avuto quell’incidente di caccia!

Antonio          Va bene, va bene…non ricordarmelo. Ad ogni modo io ho avuto la forza di rassegnarmi….È stato duro, ma non ci penso più…(Lo guarda). In fondo sono contento di rivederti….cioè, di ritrovarti, perché in realtà non sono ancora molto sicuro che sei tu.

Franco            Ti garantisco che sono io!...

Antonio          Caro vecchio Andrea! (Gli dà una pacca sulla spalla).

Franco            ….mio vecchio Antonio! (Gli dà una gran botta sulla testa). Oh, scusami!...

Antonio          Non è niente….non ci vedi, povero amico mio….(Durante tutto questo tempo Lucia, con aria cupa, si aggira per la stanza, apre un libro, si siede, si rialza, ecc.).Forza! beviamo un goccio per bagnare quest’incontro….!

Franco            Un goccio di che cosa?

Antonio          Un bel bicchiere di rosso! Con del gorgonzola…(Gli dà una gomitata)….razza di Casanova!

Franco            (ridacchia stupidamente)        ….diamoci dentro!

Antonio va a prendere i bicchieri, ecc.; e brindano.

           

            Franco             E Lucia!?

   Antonio          Lucia! Vieni a bere con noi!

Lucia              No, grazie.

Antonio          Dai, visto che è tutto sistemato!

Lucia              Tutto è sistemato?

Antonio          Ma sì, insomma….(Lucia sorride tristemente e prende il bicchiere che Antonio le tende). Alla salute del corno di Andrea!

Franco            Brutto cretino!

Antonio ride; bevono. Entra, in fondo Claudio che li guarda schifato.

Scena nona

Claudio, Lucia, Antonio, Franco.

Claudio           (molto Comédie Française)   ……Alla salute della compagnia!

Lucia per la sorpresa lascia cadere il bicchiere.

Lucia              Claudio!          (Fa il gesto di avvicinarsi a lui ma la sua freddezza la paralizza).

Claudio           Claudio, proprio io….ma mi sembra di turbare questa riunione di famiglia!

Antonio          Ma no, affatto, affatto….Semplicemente non l’aspettavamo….ma tutto è sistemato…prenda anche lei un bicchiere, questa è casa sua….

Claudio           Lo so….voi invece siete a casa mia….e perciò vi prego di togliervi dai piedi immediatamente….

Franco            Su, Claudio….

Claudio           Tu non rompere….(Sussulto di Franco, urtato).       Su!....Sparite tutti e tre…

Lucia               (agli altri)       Antonio, lasciaci soli….Andrea…anche tu. Allontanatevi cinque minuti…siate gentili…

Claudio           (più debolmente)         Ho detto tutti e tre!....

Lucia              Ciò significa che lei mi ritiene responsabile nella stessa misura di questi due…

Claudio           Vi prego….lasciatemi…

Lucia spinge fuori gli altri due.

Antonio          (felicissimo)     Ah! Ricomincerò a soffrire…il mio manoscritto. (Lo prende al volo).

Franco             (furibondo)     Razza di cretino….! (Esce, spinto a forza, e va a sbattere contro il portaombrelli). Dio Cristo!

Scena decima

Lucia, Claudio.

Un momento di silenzio.

Claudio           Allora? Cosa vuole? Giustificarsi?

Lucia              Giustificarsi di che? Di essere andata a letto con lei?

Claudio           (smontato)       Non volevo dire questo.

Lucia              L’ascolto…

Claudio           Carlo mi ha messo al corrente di tutto.

Lucia              L’autista?

Claudio           Sì….l’autista. pensi che io mi sento perfettamente a mio agio con gli autisti….

Lucia              Si vede.

Claudio           Si è fatto un po’ pregare, ma ha finito per sbottonarsi…!

Lucia              Benissimo.

Claudio           Allora?

Lucia              Allora cosa?

Claudio           Per quale ragione è rimasta sola con me?

Lucia              Perché mi è sembrato che lei stava cercando una rissa….

Claudio           (sghignazza)    E lei ha avuto paura di uno scandalo….

Lucia              (dolce)   No. temevo che lei si prendesse qualche brutta batosta.

Claudio           Dimenticavo. Cintura nera, ecc. grazie per la preoccupazione. Ma so difendermi.

Lucia              Non mi avrebbe fatto piacere vedervi battervi….

Claudio           Ma guarda. Pensavo che le donne adorassero vedere gli uomini battersi.

Lucia.              È da tanto tempo che Antonio non è più un uomo….e soltanto a poche donne piacciono quelle cose…..

Claudio           Stiamo girando intorno alla questione. Perché ha fatto uscire Antonio e Franco…hem…voglio dire Ruggero…accidenti…

Lucia               Si chiama Andrea. Perché ho voluto che uscissero? Per rimanere sola con lei. Un’ultima volta.

Claudio           Un’ultima volta….

Lucia              Sì….l’ultima volta….(Silenzio). E per giustificarmi….anche.

Claudio           (commosso)    Non è obbligata a darmi nessuna spiegazione.

Lucia              Volevo dirle che mi piaceva molto tutto questo…

Claudio           Tutto questo?....

Lucia              Noi due….il nostro appuntamento….

Claudio           Il nostro unico appuntamento….

Lucia              Il numero non è importante….

Claudio           Grazie Lucia….

Lucia               Sono già sedici anni che faccio questa vita idiota….Grazie a lei, mi ritrovo a zero….i sedici anni sono finiti.

Claudio           Lucia….perché non tentiamo di ricominciare insieme….

Lucia              Sono troppo vecchia.

Claudio           Stupida!

Lucia              Caro Claudio….per me non è un vero inizio….è l’inizio di un seguito….

Claudio           Ma non per me….

Lucia               Quando si comincia ad amare è difficile immaginare che l’altro ha già una sua vita alle spalle…ma lei ha la sua vita…e poi ci sono Antonio e Andrea….

Claudio           Sono dei burattini.

Lucia              Povero Antonio…non è colpa sua.

Claudio           E Andrea non è neppure colpa sua, forse?

Lucia               Andrea….ha fatto tutto questo tanto per Antonio, quanto per me….Adorava Antonio.

Claudio           Ma lei, Lucia, lei meritava tutto questo?

Lucia              Che ne so?

Claudio           Lucia….rimanga con me….

Lucia              Come? È impossibile.

Claudio           Rimanga con me adesso…per sempre….

Lucia              (abbassa gli occhi)     Mi piacerebbe.

Claudio           Cosa glielo impedisce?

Lucia              (alza le spalle)            Delle convenzioni idiote….

Claudio           Idiote, l’ha detto lei stessa….a causa dell’infermità accidentale di suo marito, eccola legata da anni ad un uomo che lei non ama, lo trova giusto?

Lucia               Non ho detto che sia giusto, né che sia normale….ciò che conta, non sono le convenzioni, ma il rispetto delle convenzioni.

Claudio           Allora dobbiamo comportarci come se tutto ciò non contasse….

Lucia              (supplichevole)           Claudio…

Claudio           Lucia, è un piacere che dobbiamo fare ad Antonio….

Lucia              Un piacere?....

Claudio           Antonio era sicuro che lei cambiasse amante ogni sei mesi, viene a sapere che era solo illusione; l’ispirazione si dissecherà del tutto, poveraccio!

Lucia.             È vero…

Claudio           Pensi che se noi fuggiamo insieme, egli soffrirà enormemente….

Lucia              Questo è sicuro.

Claudio           Sarà felicissimo…

Lucia              Sì, ma Andrea?....

Claudio           Ah! Accidenti ad Andrea! Pensi a curare il suo corno!

Lucia              Lei è cattivo.

Claudio           Ah è così! Sono io il cattivo….Facevo la mia vita, non davo fastidio a nessuno….una vita semplice, forse, ma tranquilla….facevo il mio piccolo lavoro; e poi per fare un piacere a Franco….no a Ruggero…Oh accidenti! A Andrea, insomma, gli presto una camera….e ogni giorno devo sopportare di vedere lei, Lucia, una donna come lei, venirlo a trovare….Ah, no, è troppo duro! E sarei io ad essere cattivo! Ma voi siete tutti dei mostri!

Lucia              Una donna come lei! Ma apra gli occhi…mi guardi. Che cosa ho….

Claudio           (guarda, lei si lascia guardare un po’ civetta)          Ha un brutto muso, i piedi piatti, il naso come una ciabatta, l’occhio truce e a me piace! Ecco! È contenta?

Lucia              (si stringe a lui)           Mi faccia ancora dei complimenti!

Claudio           Lei è fatta da fare schifo (la bacia) tutta sbilenca, (la bacia). Ha bisogno di lavarsi (la bacia). Dovrebbe vestirsi da Prénatal (la bacia) e….Oh! lucia….fuggi con me…

Lucia              Quando?

Claudio           Adesso.

Lucia              Come?

Claudio           Con la mia macchina. Certamente. Ho una macchina. Una Citroёn cinque cavalli. Ha solo ventisette anni. Un neonato.

Lucia              Dov’è?

Claudio           Sotto nella strada. Color giallo tenero….

Lucia              Ma non posso fuggire così! Senza avvertire Antonio!

Claudio           Lui l’ha avvertita il giorno in cui Andrea Dupont è tornato al suo posto?

Lucia              No.

Claudio           Sarete pari.

Lucia              Ma allora gli devo mandare anch’io qualcuno che mi sostituisca….

Claudio           E Andrea? Gli lasciamo Andrea. Sono fatti l’uno per l’altro.

Lucia              Ma Antonio si agiterà…..

Claudio           Scendi, e sali in macchina. M’incarico del resto. Coraggio. Vai!...(La spinge).

Lucia              (lo bacia)        Oh! Adoro tutto ciò!

Claudio           Vai!

Scena undicesima

Claudio solo, poi Bonneau.

Claudio           Quale….Quale dei due devo avvertire! Testa o croce? Vedremo. Testa è Antonio, croce è Franco….no, Ruggero….oh accidenti, Andrea….(Tira la moneta). Croce!.....Non importa, avverto comunque Antonio….(Va alla porta). Coraggio….deciditi….(Apre la porta). Signor Bonneau, può venire un secondo? (Franco fa capolino). No, tu no, se non ti dispiace. (Antonio entra).

Franco            Va bene, va bene! (Sparisce di nuovo).

Claudio           Signor Bonneau, ciò che le devo dire la sconvolgerà…..

Antonio          Ah! Benissimo! (Si frega le mani).

Claudio           Signor Bonneau, me ne vado con Lucia.

Antonio          Bene. Ha diritto a cinque mesi e ventiquattro giorni.

Claudio           (interdetto)      Come?

Antonio          Ma certo. Ho calcolato tutto mentre stavo ad aspettare là. Lei va a letto con Lucia da soli sei giorni…..

Claudio           Sì….

Antonio          Dato che secondo i nostri accordi Lucia deve cambiare amante ogni sei mesi a lei spettano ancora cinque mesi e ventiquattro giorni. Non mi tiro indietro

Claudio           Oh, ora capisco. Signor Bonneau, non sono d’accordo.

Antonio          Ma sì, ma sì….è una regola ferrea….Voglio la sofferenza, d’accordo; ma niente complessi d’inferiorità.

Claudio           Comunque non sono d’accordo.

Antonio          Si è sempre d’accordo con me, si ricordi….cintura nera…..ohi! (Si piega in due sotto il pugno di Claudio).

Claudio           Ora mi sento meglio. (Antonio si torce sul divano).

Antonio          Oh! Lei è un selvaggio!

Claudio           Signor Bonneau, mi dispiace, ma ciò mi ha fatto molto bene. Me ne vado con Lucia. Durerà quanto dovrà durare. Ad ogni modo, più di sei mesi se dipende solo da me. Faccia ciò che vuole, mi dia querela, chieda il divorzio, s’impicchi; le consiglio di scrivere un capolavoro. La terrà occupato….

Antonio.         È esattamente la mia intenzione…..Oh! il mio stomaco….

Claudio           Arrivederci!

Antonio          Scrivetemi una parola ogni tanto, almeno….per ravvivare il mio dolore….

Claudio           Se lo attacchi il suo dolore. Salve. (Esce).

Scena dodicesima

Antonio, Andrea.

Antonio          Andrea! Andrea!

Franco            Sì!

Antonio          Sono partiti!

Franco            Lucia!

Antonio          Lucia e Vilebrequin!

Franco             Oh, miserabili! (Si precipita e va a sbattere sul portaombrelli). Dio Cristo! Ma fa’ qualcosa!

Antonio          Perché?

Franco            Ma è disgustoso!

Antonio.         È quello che tu mi fai da sedici anni.

Franco            Non è la stessa cosa! Con me era la prima volta!

Antonio          Stai soffrendo?

Franco            Oh! Sono furibondo….

Antonio          Soffri un po’ , è molto meglio!

Franco            Lucia! Farmi questo, a me!

Antonio          Tu almeno…sei preparato!

Franco            Oh!

Antonio          Le corna! Le corna!

Franco             Oh, ti prego! Un po’ di buon gusto! Ma come! Sono insieme, lei lo bacia, lo stringe a sé….

Antonio          Carta! Sta per venire! Continua!

Franco            In un delirio di turbinante passione, lei si avvicina al suo maschio petto!

Antonio          Meraviglioso! Di’, ci sono due c in raccogliere?....

Franco            Sì!

Antonio          Beh, non conosci l’ortografia! Continua!

Franco            Le mani villose di Vilebrequin stringono le fragili spalle di Lucia!....

Antonio          Dài! Dài!

Franco            Lei schiude le sue labbra di melograno!....

Antonio          Ah, è formidabile! Andrea, grazie a te, ho in mano il capolavoro. Parla! Parla!....

Franco            Che orrore! Le loro membra intrecciate fumano nell’aria madide di sudore….

Antonio          Andrea, il mio premio Goncourt, ebbene, lo divido con te!....

Franco            Oh!....(Sbatte contro il portaombrelli). Ancora!....

Antonio          Ancora! Ancora! (Scrive furiosamente). Che capolavoro!....

Il sipario cade disgustato.