The Fantasticks

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THE FANTASTICKS

di Thomas Thomas e Harvey Scmidt

LASCIATI ANDARE

MONSIEUR LECOQ                    Lasciati andare con me a ricordare un Settembre

perso fra i pensieri.

Lasciati andare con me a ritrovare

quei giorni teneri e leggeri.

Lasciati andare con me ad evocare ogni particolare

gli allegri e i seri 

Lasciati andare a nuotare nel mare di ieri.

LUISA                                   ieri, ieri, ieri, ieri.

EL GALLO                           non cancellare le immagini chiare:

Nel cielo un velo di colori

Non cancellare le immagini rare

sul pesco, e il melo i primi fiori.

Non cancellare le immagini care,

non ti rinnegare, se no poi muori;

Lasciati andare a nuotare nel mare

di ieri.

LUISA                                   ieri, ieri, ieri, ieri

MATT                                    ieri ieri, ieri, ieri

HUCK E BELL                    ieri, ieri, ieri, ieri.

EL GALLO                           Dolce dicembre è raccogliersi mentre

La neve scende lieve fuori.

Dolce dicembre è sognare settembre

Scaldarsi al flusso dei languori

Dolce in dicembre è rimpiangere sempre il perduto settembre

Coi suoi rossori.

Dolce dicembre è cullare le ombre

di ieri.

Permettetemi di darvi qualche spiegazione utile

prima di dare inizio alla rappresentazione. I personaggi anzitutto

Un ragazzo, una ragazza,

due padri

e un muro.

È difficile esporre gli argomenti in ordine di importanza,

o capire come tutto cominciò.

Il ragazzo nacque.

La ragazza nacque.

Crebbero veloci.

Iniziarono la scuola.

Impararono ad arrossire,

(ciascuno a modo proprio e per motivi differenti)

A leggere storie d'amore

e a studiare le nuvole nel pigro pomeriggio.

Poi, invece di leggere libri di testo

impararono la luna a memoria.

All’età di 15 anni

lei, più giovane di lui,

prende a sentire uno strano fermento;

in quei lineamenti da brutto anatroccolo

avveniva un mutamento.

In breve stava diventando carina

per la prima volta in vita sua carina.

E il colpo la stordì ed eccitò a tal punto

che la novera ragazza

divenne quasi subito

incurabilmente pazza.

Per esempio:

LUISA                                   Tutti gli anni nel giorno del mio compleanno la luna si tinge di rosso, e ciò accadrà fino a quando qualcuno non mi avrà salvata e ricondotta al mio palazzo.

EL GALLO                           Questo è un sintomo tipico. Gli altri sono variabili. Si crede una principessa francese, ma spesso dice di avere un nome eurasiano, anche se non è ben certa della parola.

LUISA                                   Vedete, nessuno può sentirsi come mi sento io ed avere un padre che si chiama Amos Babcock Bellomy

EL GALLO                           Ha una collana di vetro

LUISA                                   L’ho trovata su in soffitta

Porta inciso il nome di

È quanto ho di più caro

EL GALLO                           È il suo vezzo.

LUISA                                   È il mio orgoglio.

Stamani un uccellino mi ha svegliata

Era un'allodola o forse un pavone,

o qualcosa del genere.

uno strano pennuto del tutto sconosciuto.

Ciao, Gli ho detto,

e lui è svanito; volato via

Proprio nell'istante in cui gli ho detto: "ciao"!

Misterioso.

Allora sapete cosa ho fatto?

Sono corsa davanti a uno specchio

e mi sono data 200 colpi di spazzola ai capelli,

ininterrottamente.

e mentre li spazzolavo

sono diventati d'oro!

No! sul serio, vi giuro!

e poi rossi.

e poi come una specie di blu scuro,

quando un raggio di sole li ha baciati;

ho sedici anni,

e ogni giorno mi succede qualcosa.

non so spiegarlo.

La mattina, quando mi alzo dal letto,

ne ho la certezza.

Qualcosa è cambiato.

Adoro toccarmi le ciglia

perché non sono mai del tutto uguali

Oh! oh! oh!

Mi abbraccio le braccia a fino a coprirle di lividi,

poi chiudo gli occhi e piango e piango,

e cosi le lacrime scendono,

e io posso assaggiarle. Ah!

è bello assaggiarsi le lacrime!

Sono rara! sono rara!

Ti prego, dio, ti prego,

non farmi diventare comune.

                                                                                    (LUISA CANTA “DI PIÙ” – v. pag. seguente)

EL GALLO                           Bene,

E ora il ragazzo.

La sua storia sarà un po’ più breve,

visto che è grosso modo identica.

MATT                                    C’è quella ragazza…

EL GALLO                           Questo è il succo

MATT                                    C’è quella ragazza

EL GALLO                           Vi avverto, qualche volta è un po’ ripetitivo.

"DI PIU'"

LUISA                                   Vorrei nuotare fra le acque chiare,

gelate del Polo Nord;

ed imparare ad astrologare

da uno sharpa in short:

Così.

Così.

Così, per puro sport

Io mi vorrei dolcissima

ma senza ingenuità

il tipo di fanciulla che

coccolare si potrà (piacerà)

vorrei ballare il can can (foxtrot)

con passionalità (esoticità)

lo shimmy e la pavana

fino all’eternità:

così.

Così.

Così perché mi va.

Vorrei poter gettare via

i riti ed i tabù

slegare i miei capelli

respirare a testa in giù,

con i miei sogni fragili

restare a tu per tu!

Sarò di razza pazza, sì

Bruciata gioventù,

ma mi  merito qualcosa in più

di più.

di più.

di più.

MATT                                    C'è quella ragazza.

Io ho quasi ventanni,

ho studiato biologia,

ho acquisito una cultura

sono stato in un laboratorio

ho sezionato violette.

Ormai so come va il mondo.

Sono adulto, equilibrato.

Desidero conformarmi.

Ormai non ho più grilli per la testa,

eppure - a dispetto di tutto -

c'è quella ragazza.

Mi fa ritornare giovane.

B irresponsabile.

Con lei attuo l'impossibile

Mi ribello alla biologia

e conquisto l'ignoranza.

Nessun altro orecchio all'infuori del suo può  ascoltare,

l'esplosione di quest'anima!

Nessun altro occhio all'infuori del suo

può rendermi saggio, e, nonostante tutto ciò che si dice sulle

specie, non c'è alcuna pianta o animale o essere vivente fatto

esattamente come lei, è stupido, naturalmente, lo so, mi costa

un'immensa dignità ammetterlo, ma io la amo.

EL GALLO                           Guarda te, ecco il muro che i loro padri hanno costruito fra le due case

AGGIUNGERE IL TEMA DEL MURO

MATT                                    Poveri sciocchi, l 'hanno eretto per tenerci separati. Forse Luisa è là ora. Speriamo - vediamo …

“METAFORA”

MATT                                    Non so come chiamarla. Vibra troppo per un nome. Quale sceglierò? Giulietta.

LUISA                                   Dimmi!

MATT                                    Elena?

LUISA                                   Parla!

MATT                                    E Cassandra. E Cleopatra. E Beatrice. E anche… Saffo?

LUISA                                   Vuoi uno schiaffo?

MATT                                    Allora c’è! Riesci a sentirmi?

LUISA                                   A malapena.

MATT                                    Ho parlato di te.

LUISA                                   A chi?

MATT                                    A loro. Gli ho detto che se qualcuno mi chiedesse di descriverti mi troverei assolutamente, totalmente senza parole, salvo quelle che mi occorrono per dire che sei la stella polare e il complesso delle nervature di una foglia.  

LUISA                                   Parla un po' più forte

MATT                                    (canta)        Ti amo

                                               (Luisa sviene)

                                               Se errassi tra le sabbie del deserto

                                               ed il sole ardesse raggi incandescenti

                                               cercherei di uscire da quest'incubo e sarei

                                               disidratato. Ma tu

saresti l'acqua! acqua fresca!

una coppa d'acqua fresca!

LUISA                                   Cosa, tesoro?

MATT                                    Acqua!

                                               (Luisa sviene)

Tu sei l'amor!

Più felice per me d'ogni metafora tu sei.

Tu sei l'amor!

Mio brivido del cuor! (-or -or)

Se la terra fosse ghiaccio

Coperto di ghiaccioli

E il pianto si gelasse tra le mie ciglia,

e pioggia e neve a volontà

frustassero le ossa

saresti il sole!

Fecondo di calore!

Tu scioglierai l’algore con il sole!

LUISA                                   Scandisco con chiarezza le parole!

MATT                                    Sei il sole!

(Luisa sviene, ma rinviene immediatamente per unirsi a Matt nella canzone)

MATT E LUISA                   Tu sei l'amor! (si, l'amor!)

Più felice per me d'ogni metafora tu sei!

Tu sei l'amor! (il suo amor!)

Mio brivido (suo brivido) del cuor (or - or)!

Tu sei la stella che non tramonta mai

da me! (da lui!) da me! (da lui!)

tu sei settembre, sei un miracolo

per me! (per lui!) per me! (per lui!).

tu sei luce! pace!

Canto, vento!

l'interno microscopico di un fior!

mia stella d'or!

Tu sei l'amor!

Oh! tu sei l'amor! (si amor!)

Più felice per me d'ogni metafora tu sei!

Tu sei l'amor! (il suo amor!)

Mio brivido! (suo brivido!) del cuor - or - or - or!

LUISA                                   Matt!

MATT                                    Luisa!

LUISA                                   Shht! Sta attento.

                                               Mi è sembrato di sentire un rumore.

MATT                                    Ma tu tremi!

LUISA                                   Mio padre ha occhi e orecchi dappertutto.

MATT                                    Lo so. Lo so. Sono dovuto calarmi giù dalla finestra

                                               Mio padre mi ha rinchiuso dentro a chiave.

LUISA                                   Oddio! Sta attento! Ah, che rischio maledetto!

MATT                                    La mia stanza è a piano terra.

LUISA                                   Oh!

MATT                                    Ma la finestra è molto stretta. Potevo incastrarmi.

LUISA                                   Siamo pazzi, non è vero?

MATT                                    Pazzi, pazzi nel cervello.

LUISA                                   E anche molto … depravati?

MATT                                    Si

LUISA                                   Che bello!

MATT                                    Se mio padre sapesse, monterebbe su tutte le furie.

LUISA                                   Ascolta, ho avuto una visione.

MATT                                    Di rovina?

LUISA                                   No; di azalee. Ho sognato di cogliere azalee. Quando, all'improvviso, compare un duca. Oh, era molto vecchio Quasi quarantanni, direi. Ma attraente, e molto perverso.

MATT                                    Lo odio!

LUISA                                   E con lui c'era un gruppetto di furfanti. E si celavano dietro i rododendri e poi, all'improvviso, quando colsi un'azalea balzò fuori.

MATT                                    Dio, come lo odio!

LUISA                                   Quanto mi dibattevo nella visione!

                                               Come nel ratto delle Sabine!

                                               “Aiuto” gridavo.

MATT                                    Ma io ero lì vicino.

LUISA                                   Sì, tu ti precipitavi a salvarmi.

e lottavi da solo contro tutti i suoi uomini, e vincevi.

MATT                                    E poi…

LUISA                                   Festa

MATT                                    Gicia

LUISA                                   Danze!

MATT                                    Canti!

LUISA                                   I nostri padri si arrendono!

MATT                                    E viviamo così felici e contenti.

LUISA                                   Non vedo perché le cose non dovrebbero svolgersi proprio in questo modo - (improvvisamente si irrigidisce)

                                               Arriva qualcuno

MATT                                    È mio padre.

LUISA                                   Baciami!

INTRO - HUCK

(Si baciano, parte la musica, e Hucklebee entra in scena con un paio di cesoie da giardinaggio, con le quali pota una voluminosa pianta immaginaria).

HUCK                                   Troppa umidità! (rivolto al pubblico) Ci sono moltissime cose che vi potrei raccontare su di me. Ero in marina, un tempo; è lì che ho imparato l'orticultura, sì, ho girato il mondo. L'ho visto tutto: dal cactus delle montagne all'agave americana, dall'edera giapponese alla tapioca indiana. Porti esotici dove il papavero si vendeva al mercato libero. Quante esperienze dietro le spalle! Una Cosa ho imparato!: troppa umidità è peggio ce niente del tutto. Pota le piante. Evita l'acqua. Vacci piano col concime. Moderazione. Questa è la morale. Hmm. Questo è il piede di mie figlio.

MATT                                    Ciao papà.

HUCK                                   Cosa stai facendo su quell'albero?

MATT                                    Leggo una “fabula praetexta”.

HUCK                                   Protesta!

MATT                                    Come hai detto?

HUCK                                   Esprimo la protesta di un padre contr oquel modello di educaz<ione che ci rincretinisce la prole. L’ho spedito nelle migliori scuole – e spero sappiate che cosa costano di questi tempi – e ha imparato la concimazione? No, se ne sta appeso a leggere le favole. Perché ti pesco sempre accanto al muro?

MATT                                    Aspetto che cada. Chissà, … in futuro…

                                               E poi mi piace, ha mattoni incantevoli e occhi dolci e teneri.

HUCK                                   I muri non hanno occhi.

MATT                                    E questo fiore cos'è allora?

LUISA                                   Buon dio, com'è intelligente!

HUCK                                   Figlio mio, sei un asino. Te ne stai lì tutto il giorno a leggere le favole e intanto dall'altra parte di quel muro chissà cosa sta tramando il nostro vicino. Quel mascalzone. Non me la farà! Poterò via quei rami dove il nemico potrebbe arrampicarsi e riempire il muro di cocci di bottiglia e vetri rotti!

LUISA                                   Ahhh!

HUCK                                   Che cosa è stato?

MATT                                    Forse un salice spezzato o un uccellino ferito.

HUCK                                   Forse. Ma i muri hanno orecchie anche se non hanno occhi. Fammi dare un’occhiata (comincia ad arrampicarsi ma si ferma). Ahhh! ecco la solita lombaggine. Il risultato della mia carriera in marina. Guarda tu figlio mio, guarda anche  per me.

MATT                                    Certo, papà.

HUCK                                   Cosa vedi?

MATT                                    Ti amo.

LUISA                                   Anche io

HUCK                                   Cosa stai boffonchiando? Scendi giù di lì se non c’è niente da vedere, scendi ti dico.

MATT                                    Obbedisco.

HUCK                                   Sei un idiota. Ho deciso che hai bisogno di sposarti. Così stamattina sono uscito a fare la spesa e ti ho trovato una moglie.

LUISA                                   Ahhh!

HUCK                                   Di nuovo quel suono.

MATT                                    Uccellino in pena.

HUCK                                   Salice piangente? Può darsi, ma torniamo agli affari: figlio mio ti ho trovato una perla.

MATT                                    E se io preferissi un diamante?

HUCK                                   Come osi preferire un diamante quando ti ho appena offerto una perla?

MATT                                    Lo dirò, ma ho bisogno di attenzione. Ascolta, muro. Fiori, ascoltate.

E voi, uccellini e piante angustiate.

E anche tu devi ascoltare, papà

Io non mi sposerò su ordinazione, non marcerò nella chiesa impavesa

per far contratto di un diritto che è già mio:

quello di amare e di moltiplicarmi.

Non voglio un tight che impacci i movimenti

né genitori, amici e conoscenti.

No!

PARTE MUSICA

Avrò il mio matrimonio,

un rito tutto speciale: la sposa indosserà raggi di luce

e pioggia come strascico nuziale.

All'aria aperta, senza testimoni,

senza musica, senza canzoni:

solo settembre, sussurrato a distesa,

tra i fili di erba fitta.

Solo il fragore del nostro cuore!

Come in un fiore pulsante di api!

Niente doni dai vicini,

Niente: “Giuro sulla Bibbia”

Soltanto la lieve pressione della sua mano contro la mia

Soltanto un’immersione nell’oro dei suoi capelli;

su un prato, in ginocchio, investiti dal tripudio della vita!

Là!

All’aria!

all’aperto!

È il matrimonio che mi si confà!

HUCK                                   Figlio mio, hai bisogno di essere potato. Vai in camera tua e scrivi duecento volte la parola “SEMPLICITÀ”, senza fermarti. Forse questo servirà a migliorare il tuo stile.

(Matt e Huck escono. Musica. Intanto Bellomy entra da un'altra parte; ha in mano un enorme annaffiatoio a becco lungo)

INTRO BELL

BELL                                     Bevete, bevete da bravi. Aprite le vostre piccole bocche assetate( rivolto al pubblico). Sono il padre di lei. E credetemi, non è facile. Sarà forse perché amo la verdura. Cosi affidabile. Pianti rape e sai ciò ché fai. Non nascono cavoli o peperoni. Pianti rape, cogli rape; pianti verze, cogli verze. Mentre i figli - credevo di aver piantato una rapa - o alla peggio un avocado: qualcosa di vagamente utile. Sono un artigiano - vendo bottoni. Cosa me ne faccio di una rosa? - ed eccola qui. Signorina, devi rientrare in casa.

LUISA                                   Te l'ho detto, sono una principessa.

BELL                                     Sei la figlia di un fabbricante di bottoni. Entra in casa, ora. Fa come ti ho detto. Il nostro nemico vigila oltre quel muro. Sta tramando qualcosa: lo sento! lui e quel buono a nulla di suo figlio. Fa attenzione hai calpestato i miei peperoni. È troppo. Metterò uno steccato davanti a questo muro. Un alto steccato con filo spinato in cima! Un arsenale di fili!

LUISA                                   Ci vorranno un bel po’ di soldi, papà

BELL                                     Soldi? Beh, lo costruirò da solo. Rientra in casa, fa come ti dico. Se ne è andata? Ah, sì, se n’è andata. (lancia un yodel) O lady le di le da loo!

(avvicina una mano all’orecchio e, da lontano si sente uno yodel in risposta. Bellomy fa un salto di gioia e si precipita alla panchina mentre Huck fa lo stesso dalla sua parte. I due si abbracciano rumorosamente sopra il muro).

BELL                                     Hucklebee

HUCK                                   Bellomy

BELL                                     Vicino!

HUCK                                   Amico!

BELL                                     Come va la gotta?

HUCK                                   La sento appena, e la tua asma?

BELL                                     Un'inezia (tossisce) la sopporto.

HUCK                                   Bene, praticamente è cosa fatta.

BELL                                     Che cosa?

HUCK                                   Il matrimonio. Sono quasi pronti. Mi sono nascosto tra i cespugli per ascoltare. Che roba! Sono fuori di sé dalla passione.

BELL                                     Hurrà!

HUCK                                   Mio figlie è fantastico!

BELL                                     Anche mia figlia è fantastica! Sono innamorati forte!

HUCK                                   Sono oche.

BELL                                     Sono figli, coi figli le verità hanno le gambe corte. È stata un’idea geniale costruire questo muro.

HUCK                                   E fingere un odio secolare.

BBLL                                    Se potessero solo immaginare … che li vogliamo uniti nella sorte ...

HUCK                                   Un matrimonio combinato …

BELL                                     Preferirebbero la morte!

"NON DIRE NO"

HUCK                                   Figli!

BELL                                     Amanti!

HUCK                                   Sognatori!

BELL                                     Gonzi!

HUCK                                   Che furbi che siamo!

BELL                                     Che lesti a capire:

HUCK                                   Per manovrare i figli…

BELL                                     … Basta solo proibire

HUCK E BELL                    Ohhhhhhhhh

Il militare la guerra fa

L’innamorato l’amore, ma

I figli fanno che che (e) gli va

Basta che dici: “No”!

Han messo il sale dentro il mio tè,

fatto lo shampoo al gatto perché?

La spiegazione è strana, ma c’è:

sta tutta nel nostro “No”!

HUCK                                   Mio figlio era inflessibile:

“Il nuoto non mi va!”

“Non farlo!” dissi, abile

e lui nuotava già

ENTRAMBI                          E lui nuotava già….

Ohhhhhhhhhh

Il grano crsce ed il fiume va

Il mulo raglia, il bue mugge ma

I figli scelgon la libertà

Soltanto se dici “No”!

                                               Han combinato un mare di guai

Giocando al gioco dei Samurai

Non biasimiamo loro, ma noi

Che abbiamo detto: “No”!

BELL                                     Tua figlia invita un giovane:

“Papà, come lo trovi?”

Non dirne male, o ti ritrovi

Un genero in più!

ENTRMBI                             Un genero in più!

Ohhhhhhhhhhh

Lo garantiamo al doppio rhum:

come un cannone spara e fa bum,

così i ragazzi dicono “No”!

ad ogni nostro “No!” (perciò)

Non esclamate mai - NO

BELL                                     Rimane ancora un ultimo problema.

HUCK                                   Trovare un buon motivo per fare la pace.

BELL                                     Sei perspicace. Dobbiamo risultare convincenti.

HUCK                                   Certo altrimenti… Addio bei progetti.

BELL                                     Addio matrimonio.

HUCK                                   Io un sistema ce lo avrei. Delizioso e molto teatrale.

BELL                                     Dimmi

HUCK                                   Un rapimento!

BELL                                     E chi è il rapito?

HUCK                                   Tua figlia.

BELL                                     Chi la rapisce?

HUCK                                   Un rapitore di professione. Ho l’uomo che fa per noi!

                   (entra El Gallo con una piroetta)

EL GALLO                           Buona sera, signori.

HUCK                                   Cosa diavolo?

BELL                                     Chi è lei?

EL GALLO                           M’hanno mandato a chiamare. Sequestro di donzella.

HUCK                                   Ma naturalmente, lei è monsieur Lecoq. (rivolto a Bellomy) Ecco, questo è l’uomo di cui ti parlavo. La sa esperienza è a nostra disposizione. Anzitutto, rapisce tua figlia. Mio figlio accorre i sua difesa, segue la colluttazione…

EL GALLO                           Io permetto al ragazzo di sopraffarmi…

HUCK                                   Mio figlio diventa un eroe… e le ostilità sono terminate per sempre.

BELL                                     Quanto costa questa messa in scena?

EL GALLO                           Dipende, monsieur…

BELL                                     Da cosa?

EL GALLO                           Dalla qualità del ratto; da cos’altro, no?

HUCK                                   Ratto? Come quello delle sabine?

BELL                                     Questa faccenda comincia a non piacermi.

EL GALLO                           Non c'è niente di male, vi assicuro. Solo ordinaria amministrazione. Segreto convegno dei fidanzati. Eccetera. Brusca interruzione dei malviventi. Eccetera. Il ragazzo mette in fuga indiani, banditi, pirati. Le famiglie fanno pace. Lieto fine. Eccetera. Tutto ordinaria amministrazione.

BELL                                     E il prezzo?

EL GALLO                           Varia a seconda del tipo di ratto. Nel vostro caso suggerirei un "extra vergine".

BELL                                     C'è anche un catalogo?

EL GALLO                           Certo. E inoltre offriamo facilitazioni rateali fino a ventiquattro mesi.

"PRONTA CASSA E SONO QUI"

EL GALLO                           Ratto!

Ra - a - a - tto!

Ra - aa- aa - tto!:) Sì ma: però

Ratto comme il faut!

Roba facile il ratto del bebè, che non fa resistenza, solo uè uè;

il ratto in carrozza è demodè,

il ratto al chiar di luna ha un non so che,

di fascinoso…

Coraggio rallegratevi:

C’è davanti a voi

L’assortimento più completo

Che si sia visto mai.

Ratto serio, ratto buffo,

ratto a gran velocità,

ratto con indiani veri

ratto in stile antichità,

ratto a dorso di cammello

veramente dernier cri

ogni gusto è soddisfatto, se pagate:

sì pronta cassa e sono qui … i ... i

HUCK                                   È un'occasione, pronta cassa e lui è

BELL                                     Qui!

HUCK                                   Non la sciupiamo:

                                               Pronta cassa e lui è

EL GALLO                           Per il ratto De Lux i costumi li disegna Ertè

Ci vogliono prove

e dieci uomini oltre a me.

Un duo d'eccezione:

Diaghilev/Faurè

Per l'allestimento

Più costoso che c'è

HUCK                                   (parlato) Troppo costoso per i miei gusti!

EL GALLO                           (canta) (que pasa amigos)

Coraggio, decidetevi:

C’è davanti a voi

l’assortimento più completo

che si sia visto mai.

ratto buono, ratto bieco

ratto a gran velocità

ratto con indiani veri

ratto stile antichità

ratto a dorso di cammello

veramente molto chic

ogni gusto è soddisfatto                                                        (due volte)

basta avere il “fric”

pronta cassa a sono qui … i … i

HUCK                                   È un'occasione. Pronta cassa, lui è

BELL                                     Qui, qui, qui!

HUCK                                   Non la sciupiamo

                                               Pronta cassa, lui è -

EL GALLO                           Il ratto "gay"

                                               molto insolito ma capita,

il macabro

è un rapimento che decapita

il gotico,

strimpello piano il Götterdammerung

l'alcoolico

si svolge tra le mura di un saloon.

Il ratto greco al largo di Corfù

Il ratto sardo desinenza in - u –

il primo ratto non si scorda più

il ratto militare tutto in uniforme blu

a tu per tu con Belzebù,

il ratto per chi si sente un po’ giù.

(El Gallo, Huck e Bell si mettono a ballare)

BELL                                     Com’è spagnolo, è trascinante!

HUCK                                   mi piace, mi piace, Ai, yi, yi!

EL GALLO                           Ora capite?

BELL                                     Capisco!

HUCK                                   capisco!

EL GALLO                           Allora decidetevi:

C’è davanti a voi

l’assortimento più completo

che si sia visto mai!

HUCK E BELL                    Ratto seri, ratto buffo                     EL GALLO       un ratto

ratto a gran velocità                                                   come il faut!  

ratto con indiani veri                                                 A, ra -

ratto in stile antichità                                                 a - a-

ratto a dorso di cammello                                          a - a- a-

veramente dernier cri                                                 tto!

ogni gusto è soddisfatto, se paghiamo sì

ognii gisto è soddisfatto se paghiamo sì

TUTTI E TRE                        Basta paga-re e – so-no (lui – è)

HUCK                                   (parla) si vive una volta sola:

                                               ordiniamogli un ratto di prima classe!

TUTTI E TRE                        Qui - i - i - i - i - i. Olè!

EL GALLO                           (armato di blocchetto con penna) Un ratto “extra vergine”

BELL                                     Coi fiocchi.

EL GALLO                           (prende nota) Coi fiocchi. Ora vediamo … volete molta gente oppure preferite qualcosa di più intimo?

BELL                                     Noi pensavamo… Solo i ragazzi.

EL GALLO                           Intendo dopo, per i festeggiamenti.

BELL                                     No, solo i parenti stretti.

EL GALLO                           Niente ospiti, nemmeno n dejuner sur l’herbe?

BELL                                     Troppo dispendioso! I parenti più stretti sarann più che sufficienti.

EL GALLO                           Come preferite. Questo significa che l’orchstra può tornare a casa. Peccato dava quel tocco di solennità…

HUCK                                   Sarà per la prossima volta.

EL GALLO                           D’accordo. Ora farete meglio ad andare a casa a provare le vostre parti. (I padri escono) Bene, il tempo vola. Devo pensare all’allestimento. Ho bisogno di attori-eccellenti, attori per mettere su un ratto come si deve. Ma niente paura qualcosa salterà fuori.

                                               Lo sento nell’aria.

                                               (rullo di tamburi) Ecco, sentite? Ce vi dicevo?

HENRY                                 (entrando) Gli attori sono arrivati, sir!

EL GALLO                           Gli attori sono i benvenuti, monsieur.

HENRY                                 La prego, sir, non guardi al nostro aspetto. Tolga tre libbre di polvere da queste vecchie guance che, il tempo e il lungo cammino han rese vize. Vi aggiunga lo scintillare rosa del cerone! Immagini una barba rigogliosa e fluente come la lana degli agnelli! e capelli! immagini i capelli! Nel baule ne ho di ogni colore, perciò, di grazia, immagini i capelli! e non questi vestiti. Oh no, no, no! Robaccia da straccioni. Mi rivesta idealmente di un farsetto. Maureen, il farsetto!

(Maureen, la compagna - in arte e nella vita - di Henry Albetson, non meno lacera e decaduta di lui, gli infila una giubba logora) Ecco immagini, è logora, lo so - Poco male. Si rinnova alla luce di proscenio. È questo il punto! Qui sta tutto il trucco: consideri l'effetto palcoscenico! Facciamo una prova. Io recito. Mi dia una battuta. Vedrà. La saprò. Forza. Una a caso. Resterà persuaso.

EL GALLO                           “Amici, romani, compatrotti…”

HENRY                                 Com’è?

EL GALLO                           “Amici, romani, compatriotti…!

HENRY                                 Non dica altro. Ce l’ho sulla punta della lingua. Vediamo: “amici, romani, compatriotti…” (Maureen gli sussurra all’orecchio). Ma sì, certo! È facile! Perché non ha scelto qualcosa di più complicato. (si mette in posa)

Amici, romani, compatriotti -

Dagli atrii muscosi, dai fori cadenti

Un volgo disperso il sacro suol protegge

O tu, che in seno agli angeli, in sul calar del sole…

la fiamma è bella nel teschio di tuo padre…

Come vado?

EL GALLO                           Stupefacente.

HENRY                                 E questo è niente. Sotto le luce divento strabiliante. Io sono Henry Alberton. Forse lei si ricorda del mio Amleto?

EL GALLO                           Certo…

HENRY                                 (stupito) Si ricorda? Vuol vedere le recensioni?

EL GALLO                           Magari più tardi.....

HENRY                                 Come preferisce. Tanto le conservo … Chissà … PotreI scrivere un libro, un giorno. Questa è Moureen, sta con me da quarant'anni. È specializzata in scene di morte. Vuol vederne una? È un'esperta. Moureen, muori per il signore. (Phillis muore). Vede? Che le dicevo? Beh, al lavoro, ora. Lei ha bisogno di attori?

EL GALLO                           Per una scena d'amore. Come ve la cavate nei drammi romantici?

HERY                                    Sono il mio cavallo di battaglia, sir. Ha mai visto il mio Romeo?

EL GALLO                           Temo di no.

HENRY                                 Le mostro le recensioni (fa per partire ma El Gallo lo trattiene).

EL GALLO                           Henry, non divaghiamo: voglio che mi insceniate il ratto di una faniulla, alla presenza del suo fidanzato.

HENRY                                 E se egli ci si oppone?

EL GALLO                           Se reagisce allora, guerra! lotteremo finché non ci avrà stesi tutti a terra.

HENRY                                 Oh valorosi accenti!?

PHILLIS                                (con voce cavernosa ed inflessione marcatamente dialettale)

                                               Dove mi vuoi, Henry?

HENRY                                 Mhhhhh, oh! A sinistra. Le grandi tragiche entrano sempre da sinistra.

PHILLIS                                Qual è la mia battuta?

HENRY                                 Te la dirò quando verrà il momento.

PHILLIS                                Ok (esce da sinistra)

HENRY                                 (gridandogli dietro) Non dimenticare, Maureen, sìì scenografica, sìì scenografica, riempi la scena. Non accartocciarti quando muori! (a El Gallo) Bene ci siamo credo. Suppongo che ci si debba nascondere.

EL GALLO                           Oh, quasi dimenticavo. Gli ho promesso la luna. (fa schioccare le dita e appare la luna).

HENRY                       Caspita!

EL GALLO                 Bella? La luna dei fidanzati. Va pure, Henry. Io resto qui. (al pubblico) State

chiedendovi come cominciano cose del genere.

Beh, ci vuole un'ampia valle - una collina

e quella stagione che

in mancanza di termine migliore

anche i poeti chiamano "Settembre" (musica)

Cercate una foresta,

fitta di cicale che cicalano d'amore

di foglie verdeggianti,

di rampicanti avvinghiati come amanti.

Non cercatela con gli occhi:

Ascoltatene i rintocchi

Nel fresco, verde cuore delle foglie.

Ascoltate col palmo della mano

il vuoto schiocco

D'una frustata d'ombra sulla luce.

Celebrate le emozioni.

Rievocate quell'angolo segreto

Anche tu c'eri, ricordi?

Quel posto nel quale, per una volta

-per una sola volta -

nella tua vita gremita di luce

ti sei rifugiato all’ombra

lontano dalla tirannia del tempo

fu là, presso i trifogli: un’altra mano afferrò la tua mano,

e l’amore era più dolce dell’uva

o del miele

o del pungente sapore della menta.

Siamo a settembre.

Sta per piovere

È l’attimo migliore per amars

  (entrano Luisa e Matt)

MATT                          Ciao

LUISA                         Ciao. Mio padre si arrabbierà moltissimo.

MATT                          Lo so … anche il mio

LUISA                         Non siamo mai venuti qui di notte.

MATT                           No.

LUISA                         È diverso dal giorno …

MATT                          Hai paura?

LUISA                         Si. No. Brrrr. Fa freddo qui. Tempesta in vista.

MATT                          Vuoi la mia giacca?

LUISA                         no, grazie. Matt…

MATT                          Si?

LUISA                         La mia mano sta tremando.

MATT                          Non avere paura, ti prego.

LUISA                       Va bene, te lo prometto.

(rumore di tuono) (Luisa si precipita tra le braccia di Matt)

MATT Su, su. Va tutto bene.

LUISA Matt, proteggimi… Insegnami a non essere goffa e paurosa… Ti amo, Matt. Ci sarà un lieto fine, vero?

MATT Certo, cara. Te lo garantisco. (la bacia). Guarda.

LUISA Cosa?

MATT (sorride) Anche la mia mano sta tremando.

“PRESTO PIOVERÀ”

LUISA                         Mormora il vento tra le foglie

fa mulinelli rapidi

sparge il profumo della pioggia

sui campi secchie e tiepidi.

Ora vorrei nascondermi con te

Ora vorrei un braccio caldo che

mi stringa a te.

MATT                          Presto pioverà

me lo sento

presto pioverà

già lo so

presto pioverà

stare qui non si può

presto pioverà

me lo sento

presto pioverà

e perciò

quando pioverà

io ti proteggerò.

Avrai un tetto di foglie avrai

pareti di legno, avrai

l'affetto che vuoi nel nostro nido a due.

Quando pioverà

in silenzio resteremo qua

a guardar

non ci importerà

del diluvio che verrà!

Staremo caldi dentro un nido a due.

Avrai un tetto i foglie avrai

pareti di legno avrai

l’amore che vuoi

nel nostro nido a due

LUISA                         Presto pioverà

MATT                          Rimani qui con me

LUISA                         Presto pioverà

MATT                          Nel nostro nido a due

Sì presto pioverà

me lo sento

corri dentro

nido a due!

e quando pioverà

LUISA                         Quando pioverà

MATT                          In silenzio

                                     resteremo qua

LUISA                         Resteremo qua

MATT                          A guardar.

                                     Non ci importerà

LUISA                         Lieto fine!

MATT                          Del diluvio che verrà

LUISA                         Quando pioverà

                                     sarai qua

                                     Avremo amore in quantità

MATT                          Uno sconfinato amore senza età

MATT E LUISA                   Uno sconfinato amore dentro un nido a due

MATT                          (parla mentre la musica va avanti) Permettere che vi faccia da guida all’interno del castello.

LUISA                         Oh, vi prego.

MATT                          La torre di vedetta. Il trono. Ed ecco, orgoglio e gioia della nostra famiglia, la sala da ballo

LUISA                         Accidenti come è grande!

MATT                          Principessa…

LUISA                         Vostra altezza…

                                     (cominciano a ballare)

(al termine della canzone Henry entra in scena, fa segno al pubblico di tacere; poi rivolto ai musicisti…)

HENRY Orchestra accelerando con moto! Ogni indugio è rotto è l’ora del ratto.

BALLETTO DEL RATTO

FINALE DEL I° ATTO

LUISA                         Matt!

MATT                          Luisa!

HUCK                          Figlio!

BELL                           Figlia!

HUCK                          Vicino!

BELL                           Amico!

LUISA                         (alla platea) È il lieto fine che avevo previsto fin dal principio!

(la musica si interrompe improvvisamente. Luisa, Matt, Huck e BelI si irrigidiscono mentre El Gallo si rialza dolorante da terra).

EL GALLO                 (Palpandosi la schiena) Ho paura di aver fatto uno strappo di troppo.

PHILLIS                      Oh le prime volte ti fa un male cane da morire così. Non è la parte più facile del business. Ma me mi piace. Sono quarant'anni che sto morendo, da quando ero alta così. Ah, bei tempi! doveva vedermi. Potevo morire giù per un precipizio di cinque metri! La gente gridava: “muori, Maureeen, rimuori!” Ma io non morivo mai, si capisce.

EL GALLO                 Bene, Henry. Va via ora?

HENRY                     Sì, da qualche parte. Non resta più molto della vecchia compagnia – solo Maureen ed io. Ma triamo avanti. Io recito i classici. Maureen muore. Un pubblico lo rimediamo quasi sempre. Oh – tieni la tua luna.

EL GALLO                “per sempre addio…”

HENRY                     (dopo aver spinto Phillis fuori dal cerchio della “sua” luce)

“oh del celeste sdegno – prima tremenda giustizia di sangue – pur giungi, al fine … io ti ravviso – io tremo”.

                                    Ricorda Phillis, non ci sono piccoli attori ci sono solo piccole parti. (al pubblico) Ricordatemi sotto le luci. (esce).

(El Gallo rivolge la sua attenzione ai fidanzati e ai padri che sono rimasti irrigiditi sul palcoscenico. Come un direttore di coro li accompagna nel breve brano contrappunto stilistico intitolato "LIETO FINE)

EL GALLO                 (quando hanno terminato di cantare ] Carini, eh?

Degni di Watteau

un gruppo di statue viventi:

come lo chiamano?

Tableau mhnmmmmm

Chissà se lo sopportano

Ci proveranno, immagino.

Eppure sarà cosa

complessa e faticosa

tenere quella posa

ora così graziosa!

Vedremo.

Lasciamoli cosi per un po’

Poi vedremo

l'atto primo è terminato, felice intervallo a tutti.

FINE PRIMO ATTO

SECONDO TEMPO

(El Gallo rientra, ha in mano la luna! Genitori e i fidanzati sono ancora là, in posa per il grazioso tableau, ma qualcosa nella loro leggiadria si è spento, come se conservare la posa tanto a lungo cominciasse a risultare un po' fastidioso)

EL GALLO                 La loro luna in cielo era caduta:

un fragile pezzetto di cartone,

così che l'illusione di ieri notte

quest'oggi si trasforma in delusione.

La storia non è al termine

Oh, no, naturalmente

Nelle notti di luna non finisce mai niente;

giacché, con buona pace dei poeti svagati

le notti sono solo dei giorni dimezzati.

HUCK                          Fa caldo.

BELL                           Che?

HUCK                          Caldo!

BELL                           Oh. Sssssttttt

LUISA                         E ora possiamo vederci alla luce del sole.

MATT                          E ora abbiamo infranto il muro che ci separava.

LUISA                         Non siamo forse felici?

MATT                          Sì, lo siamo, forse.

(accordo)

LUISA                         Ha un aspetto diverso con la luna.

MATT                          Non sono ancora pronto per sposarmi.

LUISA                         Strano, mi è sempre sembrato più alto.

MATT                          A voler vedere bene, poi, è solo la ragazza della porta accanto…

HUCK                          Vicino.

BELL                           Amico.

HUCK                          Consuocero.

BELL                           E??

(accordo)

HUCK                          Si è avverato il nostro sogno: siamo un giardino solo.

BELL                           Siamo fusi

HUCK                          Affiliati

BELL                           Amalga

HUCK                          mati

BELL                           Sì (accordo, Huck prende le sue cesoie e Bell il suo annaffiatoio)

LUISA                         Oggi che si fa?

MATT                          Quello che ti va!

LUISA                         E domani?

MATT                          Anche.

(accordo)

MATT                          Chissà come è fatto il mondo…

LUISA                         Vorrei nuotare tra le acque chiare…

(accordo)

HUCK                          Acqua, acqua, acqua!!!

BELL                           Cosa hai detto?

HUCK                          Ho detto acqua, acqua, acqua!

BELL                           Clip, clip, clip!

HUCK                          È?

BELL                           Mi stai potando le dalie!

HUCK                          Uffa!

(comincia la musica e i quattro personaggi si mettono a camminare avanti e indietro; Matt e Luisa piluccano un grappolo d’uva)

LUISA                         Questa prugna è asprigna.

MATT                          Scusa (musica) Per favore non guardarmi mentre mangio.

LUISA                         Scusa! (musica)

HUCK                          Finirai per annegarmi la magnolia!

BELL                           Scusa!

(musica)

                                     Vuoi toglierti - dalle - dalie!

HUCK                          Scusa!

"QUEST’UVA NON VA"

LUISA                         Senza il viso della luna

dalle chiome pallide

le vaghezze della notte

sono nette e squallide

MATT                          Senza il languido tramonto

senza la laguna blu

le illusioni della notte

non ottenebrano più

HUCK                          Senza incontri clandestini

senza un muro pronto qui

le carezze della notte

sone botte in pieno di

BELL                           Senza effetti teatrali

senza ratti, scontri, eroi

le promesse della notte

sono rotte prima o poi

TUTTI                          Togliete quel sole senza pietà

e ridipingetelo un po’ meglio

portatelo via o mi accecherà

qualcosa deve essersi guastato

è proprio un gran peccato!

LUISA                         Senza il volto della luna…

                                     dalle chiome pallide…

MATT                          Senza il languido tramonto

LUISA                         le vaghezze della notte…

MATT                          … senza laguna blu…

HUCK                          Senza incontri clandestini…

LUISA                         …sono nette e squallide.

MATT                          … le illusioni della notte

HUCK                          … senza un muro pronto qui…

BELL                           senza effetti teatrali…

MATT                          non ottenebrano più…

HUCK                          … le carezze della notte…

BELL                           … senza ratti, scontri, eroi…

HUCK                          … sono botte in pieno dì

BELL                           … le promesse della notte

BELL                           … sono rotte prima o poi!

HUCK                          … prima o poi!

MATT                          … prima o poi!

LUISA                         … prima o poi!

MATT                          Quest’uva non va.

LUISA - BELL - HUCK      Scusa!

HUCK                          Sono stato un’idiota a far togliere quel muro.

BELL                           Anch’io. Non sopporto chi calpesta le mie piante!

LUISA                         Niente screzi, vi prego. Guardate: vengo, novella Cassandra, recando meco una foglia di fico

BELL                           Era Minerva.

HUCK                          E quella è una prugna.

LUISA                         Insomma!

MATT                          Non badarci, mia cara… sono solo invidiosi.

HUCK                          Invidiosi?

MATT                          Di noi. Del nostro amore, della nostra gioventù.

BELL                           È inaudito!

MATT                          Lo vedi? - tutta invidia!

LUISA                         Che carini: sembrate una commedia. I padri fanno sempre la parte degli sciocchi.

HUCK                          Potrei parlare se volessi

MATT                          Per dire cosa

BELL                           Ssssttttt. Acqua in bocca.

HUCK                          Va bene. Starò zitto. Ma cercate di non esagerare.

MATT                          Pensate all'eroismo del mio atto, al turbinare del mio brando ratto.

LUISA                         E al mio ratto!

HATT                           Ah, che affondi di fioretto! Quella sì che era vita.

LUISA                         E quell'adorabile manigoldo! Ah, che mani! E qui che mi ha afferrato! Ci ho messo un cerottino per ricordo.

MATT                          Banditi a sangue caldo! E io li ho travolti come fuscelli!

HUCK                          Potrei parlare, ma non parlerò.

BELI                            Bisogna vincere la tentazione.

LUISA                         La nostra storia è degna di un poema.

MATT                          Lo scriverò

LUISA                         Meglio ancora di un santuario.

MATT                          Divino! Lo costruirò.

LUISA                         Al posto del muro.

MATT                          Là noi arderemo d’amore sempiterno, là, dove nei pressi del muro paterno la mia spasa li mandò tutti all’inferno. Quanti? Venti?

LUISA                         Trenta!

MATT                          Sì, ed anche trentatre, tutti quanti sbaragliati grazie a me! (Luisa gli sviene fra le braccia).

HUCK                          Cretino.

MATT                          Prego?

HUCK                          Ho detto: cretino

MATT                          (ridacchia) Fa tenerezza!

LUISA                         (ridendo anch’ella) Si comporta comporta come un pagliaccio.

HUCK                          Per dio, questo è troppo!

BELL                           Aspetta!

HUCK                          No, non sono un pagliaccio! Credete che i muri crollino da soli, che i banditi trovino l’uscio spalancato e la strada sgombra? Credete che sia il fato?

MATT                          Che vuoi dire?

RUCK                          Credete che i padri si comportino da sciocchi di fronte ai loro figli, di fronte a dei marmocchi?

LUISA                         Nei libri lo fanno.

HUCK                          Nei libri, lo faranno ma la realtà è diversa.

                                     Sì, ragazzi –

i figli si muovono sopra scene belle e pronte che i padri allestiscono

col sudore della fronte o credete cha la vita sia cosi!

ratti extra-vargine tutti i venerdì? Per dio vi sbagliate! Guardate un po’ qui!

MATT                          Che cos'è?

BELL                           Un conto dettagliato per il vostro ratterello

LUISA                         Ma voi vi odiate!

HUCK                          Solo per finta

MATT                          E allora, il muro?

BELL                           Un trucco sicuro.

MATT                          Non ci credo.

HUCK                          Leggi. Macduffo!

MATT                          (legge) "Numero una prestazione artistica del complesso razziatore: "gli

indiani ululanti"; numero un barattolo di vernice per sembrare più pittoreschi. Imponibile una moneta d'argento. Numero un risarcimento morale per il celebre Monsieur Lecoq, che ha acconsentito a fingere d'essere sconfitto da uno sbarbatello implume … Imponibile: una moneta d'oro. Numero una luna … (alzando lo sguardo dal foglio) Vedo che non avete badato a spese.

LUISA                         Vuoi dire che non era vero niente? Il bandito? Il chiaro di luna?

MATT                          Tutto!

LUISA                         Ma perché? Ne facevamo a meno della vostra luna e dei vostri banditi. Noi siamo innamorati! Ce le saremmo potute costruire da sole, le nostre lune!

BELL                           (commosso) Bambina mia.

MATT                          Eravamo solo burattini!

LUISA                         Un matrimonio di convenienza!

BELI                            Vedi, hai rovinato tutto!

HUCK                          Te l'avevo detto che non sarebbe servito a niente!

BELL                           Tu hai detto, tu? Razza di bugiardo, togliti subito dalle mie dalie!

HUCK                          Al diavolo le tue dalie! (ne pota via un paio mentre Bell dà in una esclamazione inorridita).

BELL                           Non ci posso credere! Tu sei un assassino!

HUCK                          E tu sei uno sciocco.

BELL                           Molla il mio braccio!

HUCK                          Smetti di tagliuzzarmi il beretto! (si accapigliano per qualche secondo)

BELL                           Questa è l’ultima goccia, perdio! Costruirò un muro per me solo!

HUCK                          Anch’io

BELL                           E lo cospargerò di vetri rotti!

HUCK                          E io di spine e di cocci di bottiglia!

EL GALLO                 (interviene interrompendo la lite) Perdonatemi.

BELL-HUCK              (insieme) Al diavolo (escono)

MATT                          Aspetta!

LUISA                         Oh guarda! Il mio bandito.

MA TT                         Lei è - (legge sul foglio del conto) - El Gallo?

EL GALLO                 Qualche volta.

MATT                          Si tratta di questi soldi. Mi sembra che lei se li sia guadagnati con una certa facilità.

EL GALLO                 Tu hai reso tutto molto facile, ragazzo mio.

MATT                          È vero. Ma ora renderò tutto più difficile. Dov' è la mia spada! Che qualcuno mi porti una spada.

EL GALLO                 Caro ragazzo (il muto porge la spada a Matt)

MATT                          En garde

EL GALLO                 Più alto quel polso.

Attento alla finta

Parata di tasto,

Perbacco – che grinta!

Guardia di terza

(disarma Matt e rilancia la spada al Muto)

Un’altra lezione?

MATT                          Dio, che stupido che sono!

LUISA                         E sempre a vantarsi, poi.

MATT                          Non essere sarcastica.

LUISA                         Sono sarcastica quanto mi pare e piace.

MATT                          Secondo te non avrei potuto sopraffarlo, se avessi voluto?

LUISA                         Secondo me faresti meglio a crescere.

MATT                           Crescere! Ma sentitela, crescere! Lei che ha già sedici anni suonati!

LUISA                         Noi ragazze maturiamo più in fretta.

MATT                          No. Non può essere vero tutto ciò, eppure se non sono impazzito posso ancora giudicare.

LUISA                         Che cosa?

MATT                          Tutto. Tutti i difetti. Sei infantile, per esempio.

LUISA                         Fanciullesca.

MATT                          Noiosa

LUISA                         Gioiosa

MATT                          E poi hai le lentiggini!

LUISA                         (improvvisamente offesa) Questa è una grande bugia.

MATT                          Le vedo anche sotto quel quintale di cipria. Guarda, lentiggini.

LUISA                         Ti odio.

MATT                          Vedi: automistificazione. È un segno di immaturità cospargersi di profumo alla lavanda prima dei quarant'anni.

LUISA                         Sei un poseur. Ti ho sentito mentre parlavi in giardino. Passeggiavi avanti indietro recitando poemi romantici su te stesso. Lui, l'intrepido eroe!

MATT                          Adolescente!

LUISA                         Ahhhhhh! (gli da uno schiaffo – pausa – poi ricominciano a parlare e la loro collera è sottolineata dalla musica).

MATT                          C’è un mondo di avventura che mi aspetta.

LUISA                         Mi scioglierò i capelli e andrò a nuotare al Polo Nord.

MATT                          Non sentirai più parlare di me, cara mia, Ho deciso di essere crudele.

LUISA                         Resterò sveglia tutta la notte e canterò canzoni alla luna.

MATT                          Berrò, giocherò. Mi farò crescere i baffi. Scoprirò le mie follie.

LUISA                         Per quel che me ne importa!

(Fanno per separarsi. El Gallo schiocca le dita ed essi si irrigidiscono immobili nel loro atteggiamento. El Gallo coglie una lacrima dal volto di Luisa.)

EL GALLO                 Una lacrima è sufficiente, una piccola lacrima. (la ripone con attenzione nella sua borsa). Lui va a fare il vagabondo, lei resta qui.

È così che gira il mondo. (Luisa esce, Matt è ancora irrigidite nella sua posa come colto nel mezzo di un sogno.). Vedete, ha una visione: sogna un mondo a sua disposizione. (La musica è cominciata e ora Matt canta mentre El Gallo eli fa eco).

"CANZONE DELL’ILLUSIONE"

MATT                          Il mondo è gioia che sfolgora!

EL GALLO                 Il mondo è un pozzo di guai

MATT                          Nel mondo troverè lusso e agi!

EL GALLO                 Uomini malvagi.

MATT                          Festa!

EL GALLO                 Pianto!

MATT                          Gloria!

EL GALLO                 Fame!

MATT                          Luce e serenità!

EL GALLO                 Mi spiace per lui: un mondo di sorprese sarà. La canzone che canta è la solita il finale amaro

                                     troppo presto imparerà.

MATT                          Si vedrà!

EL GALLO                 Quel vasto mondo che ti solletica

                                     È un mondo adulatore che ti catturerà!

MATT                          Io vivrò

                                     Vincerò!

                                     io vedo il lampo

                                     della vita

                                     la luce d’oro brilla e mi invita

                                     da lei

                                     sono pronto!

                                     Sento un canto

                                     di sirene

                                     che ha già spezzato le mie catene:

                                     verro!

                                     Chissà – forse –

                                     tutto questo non so che

                                     sta aspettando solo me

                                     ed io – mi preparo

                                     per partire, per agire.

                                     Potrò sbagliarmi ma non mi sbaglio

                                     lo so!

                                     Credimi!

                                     Vedo il lampo.

EL GALLO                 Vede il lampo

MATT                          della vita

EL GALLO                 Della vita:

                                     il lampo viene prima del tuono. Lo sai?

MATT                          Vedo il lampo

                                     Sento un canto

EL GALLO                 Senti un canto

MATT                          di sirene

EL GALLO                 di sirene: se ti avvicini troppo è finita. Lo sai?

MATT                          sento un canto!

ENTRAMBI                Chissà, chissà

                                     Forse questo non che sta aspettando solo

MATT                          me, che vedo il lampo                               EL GALLO       Lui, e lui

                                     della vita                                                                             lui

                                     che mi invita.                                                                       lui

                                     Indugiare è intollerabile                                                      lui                   

                                     voglio tutta l’esperienza subito                                           si prepara

                                     voglio averbe il resto a tempo debito                                  per partire

                                     Potrei sbagliarmi ma non mi sbaglio                                   potrà sbagliarsi

                                     Lo so: chi resta fermo è stupido                                          ma non si sbaglia

                                     io sono nato per fuggire via.                                               lo sa.

                                     Cre – di – mi!                                                                      si vedrà!

EL GALLO                C'è un segreto che egli deve sapere, la cosiddetta parabola delle illusioni. La vita gliela insegnerà ben presto. Dunque vada per la sua strada. Lo affidiamo alla guida di un maestro alquanto severo - il tempo –e per non diminuire di mordente ve Lo servi amo con un po' di spezie.

(entrano Phillis ed Henry indossando costumi scoloriti e parrucche sfilacciate)

MAUREEN                 Fermati, Mattino! L

MATT                          Eh?

HENRY                       Dove mai potresti star volgendo il passo, mio giovin amico dallo sguardo fiammeggiante? Non dir nulla. Te lo leggo in fondo agli occhi.

PHILLIS                      Pure io ce lo vedo. Sull’occhio luccica.

HENRY                       Tu stai cercando l’oca – l’oca d’prp che depon l'uovo placcato di platino, vero? vero! Mi presento: io sono Lodevigo, un giovane gentiluomo che proprio come te è in cerca di un sapido pizzico di avventura.

MATT                          Giovane… gentil uomo!

HENRY                       Sì, alla tua sinistra puoi notare questo stinto individuo: è il mio compagno di viaggio che si chiama Socrate…

PHILLIS                      Sono romano.

HENRY                       Intende Romanoff. Un sangue blu. È un discendente degli zar

MATT                          Degli zar?

HENRY                       A dir la verità è il Romanoff più nobile di tutti, ma bando alle chiacchiere!

PHILLIS                      Bando. Bando.

HENRY                       Ai luoghi che ha sempre sognato: Venezia, l’Egitto! Ah l’Egitto… “dall’alto di queste piramidi 40 secoli di storia ci guardano”. È un celebre motto shakesperiano anche se non ricordo più chi le pronuncia.

MATT                          Ma io volevo…

HENRY                       Andare in cerca di fortuna. È proprio per questo che siamo qui. Non è così Soccy

PHILLIS                      Sicuro Loddy! Te ne faremo vedere delle belle!

HENRY                       Belle località, belle viste, sicuro!

MATT                          Io avevo intenzione …

HENRY                       Lascia perdere le intenzioni! lastricano la strada dell’inferno. Ci occuperemo noi della tua educazione.

PHILLIS                      Siamo tipi navigati.

HENRY                       Si, ti porteremo in porto, ma prima ti mostreremo un mucchio di cose interessanti!

PHYLLIS                    Peccati piccanti!

HENRY                       Signorine di sogno.

PHYLLIS                    pupe da spupazzare!

HENRY                       bellezze fantastiche che aspettano solo che tu le scopra.

MATT                          Ma io …

HENRY                       (tappando la bocca a Matt) Non è il caso di stare a ringraziarci.

PHYLLIS                    (facendo altrettanto) Sicuro! Diamoci una mossa! Loddy sbrigati! (tutti e due insieme cantano in malo modo mentre lo trascinano via)

La vita non è facile

non è poi tanto facile

la vita non è facile

se inciampi precipiti giù!

la vita è suscettibile

è molto suscettibile

attento a non darle del tu

(escono)

EL GALLO                 Ed ora concedetemi un prodigio: regalatemi un mese coi pensieri.

                                     Ottobre copre il cielo di un velo grigio

                                     passa un mese,

                                     si  appannano gli specchi.

                                     Passa un mese,

                                     noi siamo un po’ più vecchi

(entra Bellomy indossando la sua sciarpa invernale)

BELL                         (al muto sta costruendo un muro) Perfetto. Non c'è niente al mondo che valga un bel muro solido. Lavora amico! Lavora!

(esce Bell entra Euck dalla sua parte anche egli sfoggia una sciarpa invernale)

HUCK                          Stiamo facendo progressi qui? Bene lo verremmo terminato in tempo per le prime nevicate. (esce e rientra Bell).

BELL                           Mhmmmmmmm. Sta: rinfrescando. Darò solo un'occhiata al muro. Perfetto! continua così. Dio questo tempo fa sentir vecchi. (esce ed entra Huck)

HUCK                          Niente, nemmeno una: riga. È un mese che se n'è andato e non ho ricevuto neppure una riga. (al muto) Come va? Oh dimenticavo, tu non puoi parlare. (Huck si accomoda fuori nel suo giardino. Riappare BelI)

BELL                           Luisa, ascolta bambina mia. Non ha senso  starsene sempre in giardino a non far niente. Ti buscherai una polmonite, ti verrà l'asma. Luisa? (nessuna risposta) Beh, comunque ti ho portato uno scialletto (i padri si scorgono l’un l'altro. Dopo un attimo di esitazione si scambiano con gravità un cenno del capo. Poi restano in piedi faccia a faccia a guardare il muto al lavoro) (al muto) Mi chiedevo se non fosse possibile invitarla a vedere il mio giardino.

HUCK                          Non ti risponderà.

BELL                           Temo di non essermi rivolto a voi poc’anzi, signore.

HUCK                          Non può parlare.

BELL                           Oh, ah, beh! Ah proposito…

HUCK                          (cordialmente) Sì?

BELL                           Oh, nulla.

HUCK                          (comincia a ridacchiare)

BELL                           Che c’è da ridere?

HUCK                          Pensavo ai nostri antichi randez-vous

BELL                           (sorride) Che arrampicate su questo muro.

HUCK                          Convegni segreti!

BELL                           E tutto per una partitina a carte (scoppiano entrambi a ridere allegramente. Bell si fa improvvisamente serio) Tuo figlio come sta?

HUCK                          Nemmeno una riga.

BELL                           Tornerà appena gli finiranno i tuoi soldi.

HUCK                          Grazie e tua figlia?

BELL                           Una statua, sogna, non fa che sognare tutto il santo giorno.

HUCK                          Eh non ti invidio. Il tuo giardino come va?

BELL                           Cresce.

HUCK                          Anche il mio.

BELL                           Ecco qualcosa di affidabile. I giardini. Non fanno che crescere. Ti danno solo soddisfazioni.

HUCK                          Proprio così, altro che i bambini.

BELL                           Ti dirò, io amo il giardinaggio.

HUCK                          Ti dirò pure io

“VIVA IL GIARDINAGGIO”

BELL                           Pianti rape, e sta’ sicuro rape raccoglierai

                                     Con l’orticoltura tu sai sempre ciò che fai

HUCK                          pianti l’aglio e puntuale l’aglio spunterà

                                     Viva la verdura che sorprese non dà

BELL                           Lei è amabile

HUCK                          affidabile

ENTRAMBI                non da mai dispiaceri a suo padre.

BELL                           Mentre i piccoli

HUCK                          Non sono broccoli

ENTRAMBI                Nel momento in cui li pianti non sai mai…

BELL                           Ciò che otterrai.

ENTRAMBI                Se pianti verze, cogli verze

HUCK                          questo va da sè

ENTRAMBI                … e se Pianti asparaGi non nascono pansè!

BELL                           dice il saggio…

HUCK                          nell’ortaggio …  

ENTRAMBI                "gran vantaggio sta!"

                                     nel giardinaggio troverete la felicità.

HUCK                          pianti e cogli, fave, porri e sedani con cui ti puoi preparare una squisita                                              ratatouille

BELL                           Ma se tue figlio fa il cipiglio

                                     non lo puoi potar perciò

                                     se vuoi moltiplicarti

                                     stacci su a pensar

ENTRAMBI                Tutti gli alberi

                                     tutti i tuberi

                                     ti soddisfano con facilità

HUCK                          Solo gli uomini

BELL                           Non li domini

ENTRAMBI                Anche quando li hai seminati tu non sai …

BELL                           … ciò che otterrai!...

ENTRAMBI                Se pianti il noce, nasce il noce…

HUCK                          Non un baobab…

ENTRAMBI                Menomale è bello, di sorprese non ne da!

Dice il saggio:

“Nell’ortaggio

gran vantaggio sta!”

il giardinaggio è un caldo raggio di felicità”

HUCK                          Il giardinaggio…

BELL                           … caldo raggio …

ENTRAMBI                di fe – li – ci – tà!!

BELL                           Ehi che ne diresti di una partitina a pinnacolo?

HUCK                          Preferisco il poker

BELL                           D’accordo, ma spicciamoci!

HUCK                          Mi devi ancora qualcosa dall’ultima volta. (al muto) Tu lavora.

BELL                           È un buon diavolo

(Escono - Luisa, intanto, ha cominciato ad uscire dalla sue trance)

LUISA                         Oh Oh Oh (canta) Vorrei nuotare tra le acque chiare

                                     e gelate del Polo Nord ed imparare ad astrologare da uno sciamano in short

EL GALLO                 Così! così: così! per puro sport.

LUISA                         Il mio bandito!

EL GALLO                 Il tuo bandito, sì

LUISA                         Che ci fai su quell’albero?

EL GALLO                 Sto maturando.

LUISA                         Non maturare troppo tardi o cadrai.

EL GALLO                 Sagre parole.

LUISA                         Che cosa vedi lassù?

EL GALLO                 Tutto

LUISA                         Davvero?

EL GALLO                 quasi

LUISA                         Vedi Matt?

EL GALLO                 Ti importa?

LUISA                         No, tanto per sapere. Posso arrampicarmi anch’io e sedermi accanto a te?

EL GALLO                 Puoi, se vuoi. (Luisa lo raggiunge)

LUISA                         Ecco. Ma non vedo mica tutto.

EL GALLO                 Ci vuole un po’ di tempo

LUISA                         Vedo solo la mia casa e quella di Matt. E il muro che la sovrasta.

EL GALLO                 E basta?

LUISA                         Basta … È divertente fare il fuorilegge?

EL GALLO                 Ha i suoi  momenti.

LUISA                         Deve essere proprio divertente. Dimmi, vai in giro su un bel cavallo bianco?

EL GALLO                 Eh, una volta.

LUISA                         Ma ora non più?

EL GALLO                 Ho una tendenza alla psoriasi da sella. Una faccenda molto dolorosa.

LUISA                         Questa è bella! Un intrepido eroe che soffre di psoriasi da sella!

EL GALLO                 Oh, succede, incerti del mestiere.

LUISA                         Dimmi, rubi molti forzieri?

EL GALLO                 Forzieri? Quelli li rubano i pirati.

LUISA                         Beh, qual è il tuo bottino preferito?

EL GALLO                 Tu hai letto troppi libri.

LUISA                         Ma dovrai pure rubare qualcosa!

EL GALLO                 Rubo illusioni. Rubo il tesoro che più si tesorizza.

LUISA                         Ora ci siamo: pietre preziose.

EL GALLO                 (guardando la sua collana) Preziose bigiotterie.

LUISA                         Bigiotterie?

EL GALLO                 Posso essere preziose, dipende dal punto di vista.

LUISA                         Comunque non è un gran ché come investimento. Dal punto di vista economico intendo.

EL GALLO                 Piccola cara.

LUISA                         Davvero lo pensi? Provi attrazione per me?

EL GALLO                 Sono così spiacente

LUISA                         Sciocco io l’adoro. Ogni mattina lo bacio tre volte. Dimmi, hai visto il mondo?

EL GALLO                 Un po’, sì.

LUISA                         È come nei libri?

EL GALLO                 Dipende. Tu cosa leggi?

LUISA                         Avventure. Storie d'amore.

"Rinunzia al tuo nome.

quella che noi chiamiamo rosa,

anche chiamate con un'altra parola …

EL GALLO                 Questa l'ho già sentita.

LUISA                         "riponete nel fodero le spade luccicanti,

ché la rugiada potrebbe arrugginirle”.

È Otello, lui era più vecchio di Desdemona… Ma lei lo amava perché era uno che aveva visto il mondo. Lui la uccise, naturalmente.

EL GALLO                 Naturalmente.

LUISA                         “Ciò che faccio ora è di gran lunga migliore di qualsiasi cosa che abbia mai fatto prima” Non è sublime? Fu decapitato.

EL GALLO                 Non mi sorprende.

LUISA                         Portami con te.

EL GALLO                 Dove?

LUISA                         Alle feste! Nel mondo!

EL GALLO                 Ma io sono un bandito. C’è una taglia sulla mia testa.

LUISA                         Oh, speravo proprio che ci fosse!

GIROTONDO – I parte

EL GALLO                 Tu ed io! Noi due insieme!

LUISA                         Sì, ballare sempre e per sempre!

EL GALLO                 Girotondo romantico

morbido cantico

solo noi due sull'Atlantico

Verso remote città

Girotondo d’immagini

Fuga di pagine

Non soffrirai le vertigini

Se ti terrai stretta a me.

LUISA                         Io sono libera,

disponibile:

parto con te.

voglio percorrere

mille secoli

sola con te.

GALLO                       Venezia di sogni disegna una scia

Le gondole cantano di nostalgia

Ti guardo svanire tra vento e foschia

LUISA                         Che poesia!

EL GALLO                 Bianca dea d foschia.

(Dopo che El Gallo ha detto “bianca dea di foschia” i due cominciano a ballarre. Il muto da a Luisa una maschera:

                                     sì, guarda ora bruciano i palazzi

                                     ecco il Doge!

HENRY                       Arrivederci!

LUISA                         Oh, che bello! Vado pazza per i fuochi artificiali

(improvvisamente Phillis e Henry danno fuoco a Matt)

LUISA                         Quell’uomo, guarda, sta fumand. Dio mio ma è i fiamme!

EL GALLO                 Pensa a ballare!

LUISA                         Lo dobbiamo aiutare!

MATT                          Ah! Ah!

(El Gallo sistema la maschera sul viso di Luisa)

LUISA                         Oh, sì, com’è carino! È tutto arancione. Rosso-arancione. Uno dei miei colori preferiti.

MATT                          Ah! Ah!

LUISA                         Sei proprio pittoresco!

“GIROTONDO” – II parte

EL GALLO                 D’ora in poi

è tempo di danza il tempo per noi!

è tempo di vivere volteggiando

e scivolando eterei, ill temp d’ora in poi

è una danza per noi

è una danza per noi

è una danza per…

LUISA (parlato)                    Wheeeee! Sono esausta!

EL GALLO                 (parlato) ma non puoi! La serata è appena cominciata!

Girotondo romantico

morbido cantico

noi due sull’atlantico

verso remote città.

LUISA                         Io sono libera,

disponibile,

parto con te!

voglio percorrere

mille secoli

sola con te!

EL GALLO                 Atene ci illumina di civiltà

l'acropoli poi che rovine che ha!

Fra Venere e Adone l’amore nascerà

LUISA                         Senza età

EL GALLO                 Qui l’amor nascerà.

(dopo la battuta de El Gallo “qui l’amor nascerà” vediamo nuovamente Phillis ed Henry vestiti con abiti variopinti. Di nuovo Matt è con loro. Indossa miseri stracci, ed è scarmigliato: è di gran lunga il più male in arnese de tre)-

LUISA                         (parlato) Guarda gli aborigeni

Ah che buffo.

Guarda caro, picchiano una scimmia. È divertente. Com’è che a uno gli viene in mente di picchiare una scimmia?

Oh, no, ecco.

Non è affatto una scimmia.

È un uomo vestito da scimmia. Ehi finiranno per fargli del male!

EL GALLO                 Mettiti la maschera

LUISA                         Ma è ferito

EL GALLO                 La maschera! La maschera!

MATT                          Ah! Ah!

(di nuovo El Gallo le applica la maschera sul viso)

LUISA                         Oh che ridicola invenzione

Picchiare uno travestito da scimmione

ah, ah, bravo, insisti

Così, non fermarti.

MATT                          Ah!

LUISA                         Bravo, contorci ti ancora un po'.

“GIROTONDO” - III parte

EL GALLO                 D’ora in poi

è tempo di danza il tempo per noi!

è tempo di vivere volteggiando

e scivolando eterei, ill temp d’ora in poi

è una danza per noi

è una danza per noi

è una danza per…

LUISA                         (parlato) Non potremmo riposarci un momento?

EL GALLO                 (parlato) Sciocchezze! Con questa musica da ballare? Zingari, suonate!

Girotondo di immagini

Fuga di pagine

non sentirai le vertigini

se ti terrai stretta a me

LUISA                         Io sono libera,

disponibile,

parto con te!

voglio percorrere

mille secoli

sola con te!

EL GALLO                 Andremo a Bengasi o magari a Bombay

M’han detto che in India si vive da dei

ti lavi nel Gange e di colpo lo sei

LUISA                         Senza nei

EL GALLO                 Niente nei a Bombey

LUISA                         (parlato) Credo che l’India mi piacerà

tutta  quella popolazione

Oh, guarda un fachiro.

Ciao fachiro!

HENRY                       (un po’ confuso) Arrivederci!

LUISA                         Vedi – è circondato dai suoi assistenti

sono tutti quanti esperti fi yoghi

che tipi divertenti!

C’è n’è uno, com’è giovane

lo  fanno sdraiare sul letto di chiodi

(togliendosi la maschera)

Ma guarda che modi!

potrebbe finire trafitto dai chiodi.

MATT                          Ah!

LUISA                         Facciamo qualcosa!

EL GALLO                 La maschera!

LUISA                         Ma gli esce il sangue!

EL GALLO                 Maschera!

LUISA                         Terribile!

EL GALLO                 Maschera!

(gliela costringe a forza sul volto)

LUISA                         Ma dai, mettici più energia.

Che pappamolla

Se quello è un fachiro io sono mia zia.

Un vero fachiro non si lagna mai

Quello è un imbroglione

MATT                          Ah!

LUISA                         Ma va a nasconderti

EL GALLO                 D’ora in poi

è tempo di danza per noi

è tempo di vivere volteggiando e scivolando rapidi a tempo.

Il tempo – mi purifico nel Gange –

è una danza per noi,

è una danza per noi

è una danza per...

Girotondo romantico

È una danza per... è una danza per – è una danza per – è una danza per –

LUISA/EL GALLO

INSIEME                     è una danza per noi!!!

CORO                          Danza – danza – danza – ecc.

(al termine della scena, Henry, Mortimer e Matt escono e Luisa e El Gallo tornano sull’albero, proprio come nella scena precedente)

EL GALLO                 Spicciati, ora. Devi fare le valigie. Andiamo via.

LUISA                         Baciami prima.

EL GALLO                 Sì.

LUISA                         Ahh

EL GALLO                 Cosa c’è?

LUISA                         Finalmente. Sono stata baciata sugli occhi. Qualsiasi cosa accada non dimenticherò mai questo bacio. Mai e poi mai. Devo andare ora.

EL GALLO                 Aspetta, Luisa, ascolta:

nel bene e nel male

anch’io ricorderò con te

questo bacio speciale

... e ora spicciati; abbiamo tutta la vita per i baci.

LUISA                         ... mi aspetterai qui?

EL GALLO                 Prometto.

LUISA                         Addio, allora.

EL GALLO                 Aspetta. Dammi un pegno del tuo ritorno. Quella collona.

LUISA                         Era di mia madre.

EL GALLO                 Bene. Sarà il tuo pegno.

LUISA                         D’accordo. Ti lascio questa collana perché è la cosa più cara che ho. Ecco, conservala con cura. Non starò via molto.

(Fa per andarsene, poi si volta)

                                     È proprio così? Il mondo è come dici tu?

EL GALLO                 Certo!

                                     (canta) il mondo è gioia che sfolgora

(all’improvviso scorgiamo Matt ritornare. Rimane nell’ombra e né Luisa né El Gallo fanno mostra di accorgersi di lui, quando canta...)

MATT                          Il mondo è un pozzo di guai

EL GALLO                 Nel mondo troverai lusso e agi.

MATT                          Uomini malvagi

EL GALLO                 Feste

MATT                          Pianto

EL GALLO                 Gloria!

MATT                          Fame!

EL GALLO                 Luce e serenità!

MATT                          Mi spiace per lei, un mondo di sorprese sarà

LUISA                         Sono pronta. Non starò via per molto (si gira ancora una volta) resterai qui?

EL GALLO                 Immobile, prometto.

(Quando Luisa è partita El Gallo fa per andarsene ma Matt lo interrompe)

MATT                          Aspetta.

EL GALLO                 Ah, il figliol prodigo è tornato.

MATT                          Non lasciarla in questo modo, ma che gentiluomo sei?

EL GALLO                 Sono fatti miei e di lei. A te che te ne importa?

MATT                          È ancora una ragazza. Ti proibisco di lasciarla!

(Matt cerca di fermarlo. El gallo gli assesta un pugno e lo manda in ginocchio poi scompare nell’ombra da una parte. Luisa ritorna. Chiama El Gallo, ma non ottiene risposta. Continua a chiamarlo finché capisce di essere stata abbandonata. Pian piano anche lei cade in ginocchio, dall’altra parte del palcoscenico opposta a quella di Matt. El gallo emerge dall’ombra e parla al pubblico).

EL GALLO                 C’è un curioso paradosso,

                                     veramente strano

Qual è il segreto della

Mietitura del grano?

Perché il triste inverno tiene

primavera nella mano?

perché devo un po’ morire

per tornare sano?

La risposta non la so;

ma credete: così è.

Per questo li ho feriti

E ho ferito un po’ anche me.

(Ritorna nell’ombra)

MATT                          Ti prego Luisa, non piangere

                                     Non ne vale la pena, credimi.

LUISA                         Hai un aspetto terribile.

MATT                          Lo so.

LUISA                         Cos’è quel gonfiore?

MATT                          Il mio occhio.

LUISA                         Oh. E quei graffi! Che diamine ti è successo?

MATT                          Il mondo mi è successo.

LUISA                         Hai bevuto e mangiato?

MATT                          Il primo giorno, sì.

Ma il vino era drogato.

E il due si è rifiutato

Di uscirmi alla roulette.

LUISA                         hai cantato serenate?

MATT                          Sì, l’ho fatto per un po’,

                                     poi m’hanno colpito.

LUISA                         Colpito?

MATT                          Con una pignatta

LUISA                         una pignatta?

MATT                          una pignatta spagnola.

                                     È indescrivibile, credimi.

LUISA                         (sorride) Mi spiace, Matt.

MATT                          Non è niente, mi sta bene.

                                     Sono stato sciocco.

LUISA                         anch’io, credimi, più di te.

CANZONE

LUISA                         Mi sei mancato, Matt

MATT                          Anche tu, tesoro.

LUISA                         Oh, sei ferito.

MATT                          Dovevi dirmelo!

                                     Siediti qui. Provo a fasciarti.

(si siedono sulla piattaforma mentre il Muto sopra e dietro di loro li cosparge di pezzi di carta “neve”).

MATT                          Anche tu sei ferita

LUISA                         Sì.

MATT                          Sta nevicando, credo.

LUISA                         Lo vedo.

MATT                          Prendi il mio mantello.

LUISA                         No, con te

                                     in due è più bello.

(Matt e Luisa si stringono l’uno all’altra e cantano).

MATT E LUISA          Tu sei l’amor (sì, l’amor)

più felice per me d’ogni metafora ti sei.

tu sei l’amor (sei l’amor)

mio brivido (mio brivido)

nel cuor

(i padri vengono verso la ribalta)

BELL                           Guarda!

EL GALLO                 Sssttt

HUCK                          Sono tornati.

BELL                           È un miracolo. Abbattiamo quel muro una volta per sempre.

EL GALLO                 No, lasciatelo com’è.

Ricordate

Bisogna sempre lasciare il muro. Sempre.

(El Gallo canta mentre gli altri echeggiano a bocca chiusa)

EL GALLO                 Dolce in dicembre è raccogliersi mentre

la neve scende lieve fuori

dolce in dicembre è sognare settembre,

scaldarsi al flusso dei languori

dolce in dicembre è rimpiangere sempre

il perduto settembre con i suoi rossori.

Dolce in dicembre è cullare le ombre

di ieri.

FINE