Ti amo da morire – L’amore è eterno finché dura/i

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Ti amo da morire

L’amore è eterno,finchédurai

Di Nicola Pegoraro posizione S.I.A.E. n°99384

Personaggi

Donne

Mirka padrona di casa            

Vittoria vicina col cane            

Giovanna vicina con domo-pack e moglie di Bruno   

Cristina nipote di Mirka  

Augusta mamma di Cristina e sorella di Mirka     

Uomini

Salvatore amante di Mirca, lavora alla Digos            

Roberto amante suicida          

Bruno marito di Giovanna                

Tremal Naik cliente di Cristina


Scena 1 interno appartamento tavolo centrale con 4 sedie, a sinistra porta di servizio camere bagno, ecc) a destra porta di ingresso.Suona il campanello e si accendono le luci piene. Mirka, in accappatoio con i capelli raccolti in un asciugamano avvolto come un turbante si appresta ad arrivare.(MUSICA 1)

Mirka- arrivo, solo un attimo, chi è? sono in accappatoio...

Vittoria- so mi Mirka

Mirka- (apre la porta)vieni avanti Vittoria, mettiti comoda. Mi stavo preparando per Salvatore. Bevi un caffe?

Vittoria- no, asa perdere, pasavo par fare na ciacola, come vala col to novo amico, il tutore della legge (si siede). A quanti sitorivà?

Mirka- ma cosa dici, sono solo amici, che idee ti sei fatta...?

Vittoria- mi me son fata le idee, ti i to amici.

Mirka-  Gente che conosco, niente di serio.

Vittoria- gho capito, gnente de serio, insoma na capriola e dopo denovo in piè e via.

Mirka- che volgare, sei venuta a farmi la morale?

Vittoria- mi farte la morale? Casomai la sè invidia.

Scena 2 entra Cristina, lei lavora su una chatline ma non lo sa nessuno

Cristina- Zia, zia, scusate… Ciao zia, ciao Vittoria, tutto bene?

Vittoria- Si, grassie.

Suona il telefono di Cristina, si spengono le luci, luce a spot solo su Cristina che recita al pubblico, Vittoria e Mirca in controscena ferme al buio

Cristina- (cambia bruscamente tono ed imita una tigre)Sei tu Tremal Naik, mordimi dai,..grrr, sì adesso sono io che ti mordo, grrr.  Sì domami, sei il mio domatore, no, no… la frusta no, la frusta si, sì, così mi piace, bravo sì ora puoi continuare anche da solo, a domani domatore ohhhh.

A fine telefonata luce piena

Vittoria- scusa Cristina, ma quanti amici se che te ciama?

Cristina- beh questo lo chiamo Salgari, va matto per la Malesia, poi c’è Pipino il breve

Vittoria- il breve e cosa c’entra?

Cristina- c’entra, c’entra….(Esce)

Scena 3 Cristina esce

Mirka- cambiamo discorso, dimmi cosa fai qua?

Vittoria- te savessi, so così demoraiza.

Mirka- Vittoria, cosa succede?

Vittoria- teo se che el me Arturo non stava tanto ben…

Mirka- sì, me lo avevi detto.

Vittoria- Ogni mattina daquindese ani la prima roba che vedevo jera lu e ala sera l’ultimo saluto el jera per lui. Par quindase ani…

Scena 4Suonano alla porta,entra Giovanna amica in carne di Mirka

Mirka- scusa Vittoria, Salvatore, sei tu?

Giovanna- no Mirka, so Giovanna.

Mirka- entra pure, ti presento Vittoria, una mia amica

Giovanna- (entra Giovanna in tuta da ginnastica sformata) piacere, Giovanna, mamma mia ma che faccia da funerale, cosa succede?

Vittoria- proprio, funerale xè la parola giusta (scoppia a piangere) il meArturo, stamattina non è gnanca vegnù a saludarme, dopo quindise ani.

Giovanna- ma cosa ghe xé successo, e chi xeo sto Arturo?

Mirka- Coraggio Vittoria noi ti siamo vicine

Giovanna- me dispiase, ma come xé successo?

Vittoria- penso sia sta un infarto, ala sua età poe capitare.

Giovanna- le mie più sentite condoglianze, davvero col cuore.

Vittoria- el me voleva così ben, el jera così fedele

Giovanna- proprio una brava persona

Vittoria- davero na brava persona, parole sante, e pensare che el jera san come un pesce, mai na volta chel saltase de fare i so bisognini, regolare come un orologio.

Mirka- tutti i giorni alla stessa ora e stesso albero

Giovanna- non capiso ben, cosa intendìo dire stessa pianta…

Vittoria- el jera fatto così, el se afesionava anche ae piante.

Giovanna- gho sentio parlare del pollice verde ma mai sentìo prima ‘na roba cusì

Mirka- davvero Arturo era unico.

Giovanna- ma da quanto tempo xé che jeri insieme?

Vittoria- fin da picolo lo tenevo in braso, che belo chel jera

Giovanna- ma cosa jereo on nano so marìo?

Vittoria- mario? Non parlavo mia de me mario, parlavo de Arturo, il me can. Me mario, poareto el sta ben e par fortuna che go lu che me consola, me capisea signorina?

Giovanna- signora, son sposà anca mi.

Vittoria- e suo mario come stalo?

Giovanna- beh, me pare chel staga puito, anca lu fa i bisognini ogni giorno.

Vittoria- sono contenta paea perchéxè importante ricevere amore, affeto e avere uno che ti fa compagnia...

Giovanna- quasi quasi a vo comprarme on can anca mi.

Vittoria- ve aso in pace, desso vao a casa che Giovanni el me spetta.

Giovanna- xeo el gato?

Vittoria- ma no l’è el mecaro marìo. Che l’è anca in salute e semo moroseti da quaranta ani. Arivederci signora.

Mirka- povero Arturo. Aspetta Vittoria, e come faccio per le ciocche dei capelli?

Vittoria- non preoccuparte, deso vo casa e lo raso così te te fe  la scorta.

Giovanna- scusa Mirka... e cosa ghin feto del pelo del can?

Mirka- lo regalo ai miei amici.

Giovanna- ma che gente frequentito?

Vittoria- ma no, sicome i domanda sempre na ciocca de capelli par ricordo, la nostra amica laresta calva, vero? Arivederci che casa me speta el me ometo. E deso vo casa, dal me amore.

Scena 5 esce Vittoria entra Cristina

Cristina- Zia, Scusatemi, (a Mirka) per caso hai visto il casco per la bici? Non riesco a trovarlo da nessuna parte.

(Squilla il telefono) Scusatemi

Luci a spot su Cristina, recita al pubblico, controscena ferme

Cristina- (risponde tutta melensa) sìì, o ciao amore ma questo è un brutto momento sto per farmi la doccia. Ma certo che sono tutta nuda, ohhh sporcaccione, adesso apro l’acqua calda metto il sapone sulla spugna e comincio a strofinare, sì ecco le spalle e adesso, pronto? Pronto?? Pipino?(al pubblico) ecco perché il breve.

Luce piena

Cristina- Zia, hai trovato il casco?

Mirka- No, non l’ho trovato. Prova a vedere di là.

Cristina- si, grazie. Scusatemi, vado di là a cambiarmi(Esce)

Scena 6 Cristina esce.

Mirka- dai, raccontami, come sta andando con tuo marito?

Giovanna- insomma, mi go fato come che te ghè dito ma gnente da fare, telecomando e calcio, deso el gha tacà anca col pc, le sempre su co sto faceboc…  Mi par lù non esisto.

Mirka- prova a stimolarlo, cerca di cambiare vestiti, dimagrire.

Giovanna- so drio provarghe, varda qua (alza la tuta e si vede che è tutta avvolta con pellicola trasparente)

Mirka- e sta roba che cos’è?

Giovanna- go letto che in sta maniera el corpo suda e quindi te dimagrisi.

Mirka- ma chi è stato a dirtelo?

Giovanna- el commesso al supermercato, dopo chel meo ga dito gò compràventi rodoli de pellicola.

Mirka- mi sa che è un commesso furbo.

Scena 7 entra dalle camere Cristina nipote di Mirka vestita con pantaloncini corti, zainetto e casco pronta per uscire.

Cristina- allora vado in parrocchia, mi trovo con il coro.

Giovanna- ma veto via cusì, ma in che cesa cantito?

Cristina- ho la divisa nello zainetto

Luce a spot su Cristina, mostra il vestito al pubblico

Cristina- noi giovani siamo attrezzate (apre lo zainetto e tira fuori un paio di scarpe tacco 12 e un mini vestitino), specie quando andiamo in parrocchia. Visto, siamo piene di risorse.

Luce piena

Cristina- Arrivo in centro dalla mia amica, in due minuti mi cambio, ciao ciao

Giovanna- Brava tosa, te ghe na brava nevoda, Mirka..

Scena 8 esce Cristina

Mirka- mia nipote... è diventata grande, ma è ancora così innocente.

Giovanna- beata gioventù, e to sorea gala meso la testa a posto o xea sempre compagna?

Mirka- cosa vuoi, dopo il primo divorzio ha provato a risposarsi, ma continuavano a litigare, poi, grazie a dio è morto. Adesso sta con uno che è appassionato di cani. Ne ha sei.

Giovanna- chissà quanto che i magna e par non parlare de quanto che i digerise. Ma chi xe che ghe va drio?

Mirka- lui, solo che adesso è all’ospedale. Tocca a mia sorella portare da mangiare.

Giovanna- ma cosa màgnei?

Mirka- carne di prima scelta. Pensa, i cani sono dentro dei recinti. Lui arriva, mette la carne nelle ciotole davanti ai cani, apre gli sportelli …

Giovanna- e i can se buta come facoceri e i se ingozza come coccodrilli...

Mirka- no, qui viene il bello, i cani devono uscire e sedersi vicino alla ciotola, solo al suo comando iniziano a mangiare e se non fanno così gli porta via la carne

Giovanna- i can i xé fedeli, affettuosi, obbedienti, sempre contenti de vedarte e allegri, i magna tutto e non i se lamenta mai, l’omo giusto dovarìa essare cusì.

Mirka- però i cani non hanno la carta di credito.

Giovanna- parole sante, e to sorea come se càtea?

Mirka- non tanto bene, sai sono sei bestie

Giovanna- sete, te te xi dismentegà dell’omo.

Mirka- mia sorella continua a cercare l’uomo perfetto, lei lo vorrebbe sensibile ed intelligente…

(Si guardano e scoppiano a ridere)

Mirka- bene, vado a cambiarmi che arriva Salvatore. (Si cambia fuori scena con un vestito rosso)

Scena 9 Mirka esce parla da fuori scena mentre si cambia

Giovanna- Salvatore? ma scusa… e con Roberto, el tò amante?

Mirka- Roberto… il mio ex amante. Ho iniziato il trattamento.

Giovanna- alla fine quanto può durare questa cura?

Mirka- Roberto era anche simpatico, con lui applico lo scivolo lungo, ma dipende, dipende da lui.

Giovanna- certo, i òmeni non i voe capirle certe robe, ma anche ti dirghe basta, non voio più vedarte, te me ghè stufà?

Mirka- ma perché? Lui lavora in banca, può venire utile, con i tempi che corrono.

Giovanna- te xi on mostro! E Salvatore xeo capità per caso oppure xé opera de calcoli anca lù?

Mirka- sai, avevo preso una multa e sono andata dal prefetto per discutere e ci siamo incontrati alla macchina del caffè e poi da cosa nasce cosa…

Scena 10 rientra Mirka

Giovanna- così te ghe concilià… a domicilioe la multa?

Mirka- Sparita. Ma è anche un bell’uomo, non si sa mai. Allora vieni in crociera con me o no?

Giovanna- se me mario me asasse, peocioso come che lè, ma nol voe.

Mirka- e tu corrompilo, cerca di stimolarlo, vai a correre, fai qualcosa, proponigli un corso di ballo, una cosa romantica

Giovanna- corso de ballo, me marìo nol bala gnanca col fogo de Sant’Antonio… el’unico modo par stimolarlo xe rubarghe el telecomando. E desso vo fare ‘na corseta checon tutta ‘sta pellicola a colo come on panetto de buro al sole.

Scena 11 esce Giovanna poi entra Cristina furente, sporca e dolorante

Mirka- dai che arrivaSalvatore…

Cristina- fetente, stronzo, pirata della strada, deficiente e bastardo

Mirka- ma Cristina come parli?

Cristina- lascia perdere, è ora di finirla di essere buoni.

Mirka- cosa ti è successo?

Cristina- un testa da…porton mi ha mezzo uccisa con la macchina.

Mirka- lui si è fermato?

Cristina- col pippero che si è fermato, ha strombazzato ed è andato via.

Mirka- ma ti sei fatta male?

Cristina- male… poca roba, qualche striscio, e tanta rabbia. Classico uomo che ha il macchinone per compensare la macchinetta. Per fortuna mi sono presa la targa, chiamo la motorizzazione e mi faccio dare l’indirizzo.

Mirka- e poi cosa fai?

Cristina- (titubante) niente, voglio solo vederlo in faccia, il testa da porton e… lo perdonerò. Adesso vado a sistemarmi intanto.

Mirka- si dai, porta pazienza, ma muoviti che tra poco arriva il mio amico Salvatore, pensavo di prepararmi ed uscire con lui.

Cristina- (verso il pubblico) Si, si… amico!

Scena 12 Salvatoresuona alla porta.

Salvatore- cucciolina, batuffolino...

Cristina- (guardando stupita Mirka) ma che cosa sta dicendo?

Mirka- E’ un amico, gli piace scherzare…

Salvatore- cricetino amoroso, mi apri la porta che c’è il tuo cucciolone peloso?

Cristina- cucciolone peloso... ma zia!!!

Mirka- Ma dai, sta scherzando, è solo un amico.

Salvatore- MIAOOOO, MIAOOOO, non senti il tuo gattone che vuole entrare??? Perché non mi rispondi?

Mirka- ma certo che ti rispondo ciupi ciupi, eccomi che arrivo.

Cristina- ossignore santissimo.  Vado a cambiarmi...

Cristina- (al pubblico) Il micione vuole… entrare! Grr!

Scena 13 Cristina va in camera. Entra Salvatore vestito tipo guardia del corpo (è un ispettore della digos).

Mirka- entra Salvatore

Salvatore- micio micio miao, volevi farmi soffrire, o volevi sentirmi fare le fusa RRRRRRR?

Mirka- zitto efatti coccolare

(Salvatore si mette carponi a comincia a camminare verso Mirka, che lo cavalca).

Salvatore- RRRRRRR, MIAOOOO, MIAOOOOO

Mirka- micio micio miaooo

(Cristina non resiste e compare in scena. Mirka la guarda arrabbiata).

Cristina- oh buon giorno, immagino lei sia l’uomo di cui tanto mi parla la zia.

Salvatore- miaa....oh oh..Miauguro proprio di sì, mi scusi ma sto cercando una lente.... Oheccola(finge di trovarla e di mettersela sull’occhio e salta in piedi con gesto atletico) piacere, sono Salvatore.

Cristina- ma che scatto felino… piacere, sono Cristina, la nipote di Mirka, ma non si disturbi, torni pure a terra

Salvatore- sapesse quanto spesso sono costretto a strisciare a terra

Cristina- perde spesso le lenti?

Salvatore- magari signorina, magari. il mio è un lavoro duro, sempre in giro per il mondo a caccia di delinquenti o terroristi che minacciano la nostra società. Odi sadici aguzzini di inermi fanciulle, come lei, che solo la forza e la dedizione di persone coraggiose e determinate come me tutela e difende. Sa che lavoro faccio?

Cristina- superman?

Mirka- ma no, lavora alla digos.

Cristina- alla digos?

Salvatore- ebbene sì sono della Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali. Ma silenzio, sono sotto copertura, nessuno lo deve sapere ne va della vita e della morte di centinaia, forse migliaia di persone. Noi viviamo nell’ombra, una vita morigerata a tutela della sicurezza nazionale. Soffriamo in silenzio e nel segreto per il bene di tutti. Una vita clandestina (Squilla il suo cellulare, lui risponde fingendo una telefonata in codice)Scusate, il dovere mi chiama: pronto, sì, qui aquila della notte(tappando il microfono) il mio nome in codice

Cristina-  ahh

Salvatore- sei tu fenice azzurra? (Tappando il microfono) è il mio collega. Pronto, no non hai sbagliato numero, no, non ho bevuto, (tappando il microfono) sono codici di verifica per non scoprirsi. Dimmi sono operativo, sì, mi fermo, sì faccio io cara (tappando il microfono)cara, è il nome in codice del mio capo

Cristina- capo?

Salvatore- e che capo, ‘na bestia.(Al telefono)va bene, prosciutto, pane e latte d’accordo.

Cristina- prosciutto, latte, pane???

Salvatore- Si cara, anch’io (Riaggancia) Ecco vedete, noi lavoriamo per codici, tutto cifrato, nessuna possibilità di capire le nostre strategie, il nemico è sempre alle porte (suona il telefono) Sì cara, al centro commerciale, sì, a dopo sì cara. Come dicevo... sempre parole in codice,il mio è un lavoro in bilico con la morte, ci vuole sangue freddo

Cristina-  che lavoro emozionante, ma ora devo andare. Mirka per cortesia, ti ricordi quella cosa di prima? La motorizzazione non mi da nulla, sono dati privati...

Mirka- dammi la targa, ci penso io.

Cristina- allora vado via, ti lascio sola in compagnia del nostro eroe.(A Mirka) se suona il cellulare non rispondere per piacere. Ciao superman!

Scena 14 Cristina esce

Mirka-  Salvatore, cucciolone, quanto tempo abbiamo?

Salvatore- non preoccuparti, il mio è un lavoro imprevedibile.

Mirka- ma allora vieni qui cucciolone, micio micio

Salvatore- miao miao

Mirka- ma perché non fai uno spettacolo solo per me…. Ti dice niente questa musica??(MUSICA 2)

(Mirka accende lo stereo. Salvatore inizia uno spogliarello, luci ad esaltare la scena alla fine rimane in mutande calzini e maglietta e si avvicina gattoni a Mirka che gli benda gli occhi… Suonano alla porta).

Mirka- via, via, ecco prendi la tua roba e va di là, e non toglierti la benda capito?

Salvatore- agli ordini ammaliatrice, miao, miao (bendato e con i vestiti in mano esce, uscendo batte contro la porta) MIAOOO!

Scena 15 esce Salvatore entra Roberto

Roberto- (con un mazzo di fiori che consegna a Mirka) Mirka oooh Mirka, non ci vediamo più, non ci sentiamo più Mirka oh Mirka

Mirka- ciao Roberto (indifferente prende i fiori di Roberto),oh, grazie

Roberto- Mirka, non ce la faccio più, tu eri il sole del mio mattino (legge sbirciando da un biglietto) ei tuoi occhi come stelle che illuminano la mia notte, perle nell’azzurro dell’oceano

Salvatore- (da dietro la porta miagola) miaoo

Roberto- cosa hai detto?

Mirka- il gatto, di là, dicevi?

Roberto- (rileggendo, ma ha perso il segno) i tuoi occhi perle, no stelle nell’azzurro illuminato dell’oceano della notte

Salvatore- (da dietro la porta miagola) miao

Roberto- ancora ‘sto gatto, anche lui soffre, anche lui ti desidera…

Salvatore- miao

Roberto- anch’io sono ai tuoi piedi, anch’io come lui, uniti nella sventura (si aggrappa alle caviglie di Mirka)

Mirka- Roberto, su non esagerare...

Salvatore- miao

Roberto- miao, miao

Salvatore- (credendo sia Mirka)MIAOOOO, FRRRRRR, MIAOOOO

Roberto- MIAOOOOOO

Mirka- mamma mia che gattamento… adesso basta, zitto(getta il mazzo di fiori addosso a Salvatore)

Salvatore- MIAOHH.

Roberto- miao? Miao….

Salvatore- frrrr

Mirka- ma Roberto perché non accetti la mia amicizia?

Roberto- non mi basta! Voglio di più e se non ti concederai farò un gesto estremo

Mirka- ma cosa dici, dai non esagerare…

Roberto- mi uccido, giuro che mi uccido, e la mia morte resterà nel tuo cuore. Capirai quanto ero importante per te, quando sarò morto ti accorgerai che ti manco e allora riderò, oh come riderò…

Mirka- non lo farai

Roberto- e sì che lo farò

Mirka- invece non riderai

Roberto- perché tornerai mia…. Oh che gioia...

Mirka- non tornerò tua, non posso

Roberto- certo che tornerai ed io ti bacerò, rapidissimo e vorace.

Mirka- no, non potrai

Roberto- lo farò

Mirka- non lo farai

Roberto- lo farò

Mirka-  sarai morto…

Roberto- perché?

Mirka- lo hai detto tu che ti ucciderai e che da morto riderai, oh come riderò… ma non potrai...

Roberto- beh può darsi, ma sappi che se esiste una vita dopo la morte io la passerò ridendo perché mi sono ucciso solo per farti soffrire…

(Squilla il cellulare di Cristina, Roberto lo afferra e risponde)

Roberto- Eccolo che ti chiama, il tuo nuovo amante vero?

Mirka- lascia stare il telefono, capito?

Roberto- perché? cosa nascondi, pronto? Come… devo fare la tigre e non l’elefante? Ma scusi, lei chi è? Mi vuole domare, ma con chi crede di parlare? La perla di Labuan?  E la smetta di ansimare per cortesia, no, non può chiamarmi Sandokan, non sono il suo tigrotto della Malesia, ha capito? E lasci stare Yanez… chi è ‘sto Yanez??

Mirka- dammi qua (toglie il telefono e lo spegne, lo guarda, parla al pubbico) Ci sono molte cose che non conosco di mia nipote, non capisco.

Roberto- ma chi frequenti? chi era al telefono?

Mirka- uno che ha sbagliato numero, ho paura che Cristina mi nasconda qualcosa.

(Squilla il telefono di Roberto)

Mirka- non rispondi? è per te.

Roberto- scusa, chi se che me rompe i maroni deso?Dime Nane cosa vuto che so che dala me dona, (a cristina) scusa Mirka è una questione delicata, è il direttore della banca, le pelli dea concia le se sbaglià, i ne ga mandà la frisona invese dea Ayrshire Finnish, insoma de chelì, mandaghe indrio tute e dighe chel vaga in mona lu e laAyrshire Finnish, e dighe chel toga na rasa nostrana, che almanco la poso ciamere.(chiude) Allora stiamo d’accordo così direttore, buongiorno.

Mirka- il tuo capo?

Roberto- (noncurante) no, Nane, scusa, la banca, ho fatto la pensione integrativa

Mirka- ma butti via i soldi…

Roberto- perché?

Mirka- ti devi uccidere o te ne sei scordato?

Roberto- comunque adesso devo andare, ma non preoccuparti, tornerò, tornerò e la farò finita, oh come la farò finita! e sono proprio curioso di vedere se riderai al mio funerale (apre la porta ed esce)

Mirka- ma non potrai vedermi… (sulla porta verso Roberto mentre se ne va)

Scena 16 Roberto esce, rimane Mirka da sola

Salvatore- miaooo???

Mirka- oh mio dio il gatto, Salvatore!

Scena 17Suonano alla porta entra Vittoria

Mirka- e chi è adesso?

Vittoria- Mirka, gho sentito miagolare, gheto comprà un gatto?

Mirka- magari… diciamo che me lo sono trovato in casa.

Vittoria- e de che raza seo?

Mirka- come tutti i maschi... bastardo.

Vittoria- che gatto delicatoel se spaventa con poco poareto.  Ma seo groso?

Mirka- sarà sugli 80 kg.

Scena 18 (Suonano alla porta) entra Giovanna in tuta bella pimpante e Bruno suo marito vistosamente affaticato.

Giovanna- (correndo sul posto) cara Mirka non te ghe credaré ai tò oci, Bruno xe vegnù còrare con mi, xe da ‘na vita che continuo dirghe de alsarse dal divano, finalmente oncò el se gà deciso, Bruno, Bruno

Bruno- (distrutto, rosso e sudato) ecome, ecome, ma fermate un atimo, ciao Mirka acqua dame acqua...

Mirka- ma signor Bruno… sta bene? è sicuro di stare bene...?

Giovanna- certo, varda che me marìo el gha ‘na tempra che non te digo, vero caro?

Bruno- (col fiatone) ohhh, cossa vuto che sia par mi do chilometri de corsa, ‘na passeggiata, acqua, par piasere, acqua…

Vittoria- a vardarlo el me pare Arturo prima de tirare le gambe

Bruno- come? chi xeo Arturo, e parchè el tirava le gambe??

Giovanna- l’è un maestro de stretching, vero Vittoria?

Vittoria- a beh, come chel tirava le gambe lu non lo più visto fare.

Mirka- Vittoria vieni in crocera con noi?

Vittoria- beh quasi quasi porto via anca me mario che femo ‘naltro viaggio de nosse!!

Mirka- e lei signor Brun perché non lascia che Giovanna venga in crociera con noi?

Bruno- gnente da fare, la femena sta ben casa tacà a so marìo.

Giovanna- e l’omo el sta ben tacà ala so donna e no su par la television a inseminirse.

Bruno- mi vardo la television par informarme e no par inseminirme

Giovanna- alora vol dire che te si insiminio anca sensa vardarla.

Mirka- ma dai Bruno, una piccola crociera per mantenersi in forma...

Bruno- ma quala crociera, in giro pal mondo solo par spendare schei. La poe corare con mi e la se mantien in forma a gratis

Mirka- complimenti signor Bruno, anche lei vuole mettersi in forma, una corsetta e poi

Giovanna- e no, me marìo nol se contenta mìa de na corsetta, vero caro?

Bruno- ehhh? Ma mì veramente…

Giovanna- noo, lu el voe fare el giro che faso mi, vero caro?

Bruno- beh insoma, magari on po’ manco

Giovanna- te continui dirme che te xi in grado de starme davanti anca sensa allenamento vero?

Bruno- certo, mi so on’omo, i omeni i xe forti come rocce, deso te faso vedare, du giri femo, vero? solo dù però, senò te te stufi masa…

Vittoria- ma sior Bruno, seo sicuro? magari ghe convien tirare el fia prima

Giovanna- ehh no cara, massa fasile, Bruno lè on’omo orgoglioso, nol cede davanti al nemico e lù xé de sicuro pì forte de mi che so ‘na dona, vero Bruno?

Bruno- certo, non so mia ‘na mammoletta mi, i chilometri li rosego come la sparagagna

Mirka- ma è sicuro che le faccia bene?

Bruno- certo, mi so un atleta nascosto, (respiro affannoso) mi son in grado de fare tutto e meio de queo che fa ‘na dona.(Respiro affannoso) Acqua par piasere, acqua…

Mirka- eco signor Bruno, beva pure (passa una bottiglia)

(Bruno afferra la bottiglia ma Giovanna lo ferma subito).

Giovanna- ma no Bruno bere desso! dopo te continui a sudare…

Bruno- asame bere, gòsen...(prova a bere)

Vittoria- (lo ferma) nol beva che ghe fa male, Giovanna sta tenta che nol faccia un po’ masa stretching…

Bruno- ma mi gò sen (prova a bere)

Mirka- (lo ferma e porta via la bottiglia) basta così adesso, che non le faccia male…

Salvatore-(miagola fuori scena) miaooo, miaooo

Mirka- oh mamma mia! mi sono scordata di Salvatore

Bruno- Salvatore... e chi xeo?

Mirka- il mio gatto, miao, miao

Salvatore- miao, miaao, miao

Bruno- madonna cossa galo che el continua così?

Vittoria- l’è un gato in calore...

Bruno- beh mi se fusse in ea, siora Mirka lo farìa castrare, i ghe fa on tajeto e dopo el ga finìo tuti i so problemi.

Giovanna- non sta metarme in testa strane idee...

Bruno- cosa vuto intendare?

Giovanna- gnente gnente, dai su che ghemo altri diese chilometri da fare…

Bruno- ma sito mata del tuto??

Giovanna- ma no! sito on’omo o na dona?cosa xei diese chilometri par tì?Dai, mostrame quanto forte che te xi, dai, corri, dai…

Mirka- vuole una bottiglia d’acqua?

Bruno- (si illumina) grazie grazie

Giovanna- no, dopo la te pesa, assa stare

Mirka- comunque signor Bruno quando vuole un bicchiere d’acqua per lei c’è sempre.

Giovanna- dai Bruno, andemo che te te raffredi!

Bruno- arrivederci.

Mirka- (chiudendo la porta) arrivederci!

Vittoria- credo che sia meglio dire addio… a proposito, vao via anca mi. Ciao

Scena 19 escono tutti, rimane solo Mirka

Mirka- gattone, dove sei, micio micio…

Salvatore- (esce in piedi un po’ arrabbiato e si toglie la benda) basta, mi sto stufando…

Mirka- hai ragione micetto, Salvatore mio,(si siede sul divano)dai vieni qua...

Mirka- Sei contento adesso micione mio?cucciolotto caro

Salvatore- cara cara la mia miciona...

(Salvatore comincia a stringere Mirka e cercando di parlare mentre la bacia).

Mirka- posso chiedere una cosa al mio cucciolone?

Salvatore- mmmamm cmmermmto

Mirka- come? (Lo stacca)

Salvatore- ma certo...(e la stringe nuovamente)

Mirka- tu sei un bravopoliziotto, vero?

Salvatore- mmsi

Mirka- e faresti un favorino alla tua gattina vero?

Salvatore-mmertmmo

Mirka- ma è una cosa difficile, non credo che tu possa riuscire...

Salvatore- (ha un orecchino di Mirka in bocca, si alza) difficile! per me niente è difficile!

Mirka- (alzandosi e sistemando il vestito) vedi, mi è capitato un fatto curioso, ieri ho visto passare una macchina guidata da una mia vecchia compagna di scuola e mi farebbe piacere ritrovarla...

Salvatore- e dov’è il problema?

Mirka- ho solo il numero di targa ma non so chi chiamare…

Salvatore- ma micia, chi sono io?

Mirka- Salvatore… perché?

Salvatore- appunto, sono il tuo Salvatore, dammi la targa e ammira. Pronto centrale, sì ciao sono Salvatore, matricola 05676100, dovrei identificare un automezzo sospetto, ho il numero di targa, CX323YZ, come? Lo spelling? Va bene!Allora C come Como, X come… X sulla schedina, hai presente 1 2 X della schedina? Sì il lago, no, nonci sono mai stato in ferie, lei affitta una casa? Ci penserò. Allora C, sì sì, giusto e poi c’è la X come (rivolto a Mirka) X come?

Mirka- Xilofono

Salvatore- X come Xilofono, come in che provincia? Sì, chiedo, scusa... ma Xilofono fa provincia?

Mirka- no, è uno strumento

Salvatore- non è una città, è uno strumentoe i numeri sono 32 sì il 3 ed il 2 poi un 3, poi c’è la Y di… Mirka Y di…?

Mirka- yeti

Salvatore- sì, Y di yeti, va bene, non esiste lo yeti, sì lo so. Allora Como xilofono 323 yeti e Z, questa la so, Z come Zorro, va bene. Allora per ricordare la targa possiamo dire che a Como suonano lo xilofono in 323 mentre uno yeti rincorre Zorro, capito?

Mirka- scusami, posso farti una domanda?

Salvatore-  ma certo

Mirka- ma voi fate parte di un corpo scelto?

Salvatore- noi siamo i migliori

Mirka- che fortuna...

Salvatore- (al telefono) come? avete l’indirizzo, bene.Sì, l’ho scritto, bene, grazie alla prossima, no non ho il piano ferie, sì il lago mi piace, mi fai un buon prezzo? Sì, hai la mia matricola, va bene ci sentiamo, ciao. Mirka, ecco qui il tuo indirizzo e adesso merito una ricompensa?? (Consegna l’indirizzo a Mirka)

Scena 20entra Cristina che si è cambiata

Cristina- zia dov’è l’amigos della digos?

Mirka- (Salvatore si nasconde dietro il divano) è appena andato via (a gesti le fa capire che è ancora lì) a proposito ecco una cosa che devo darti (consegna l’indirizzo a Cristina) Ma Cristina come ti sei vestita??

Cristina- sono in guerra zia.

Mirka- cristina ma cosa dici?

Cristina- ci sono cose su di me che tu non sai,(prende il biglietto) bene, bene proprio quello che volevo, il testa da porton.

Mirka- e adesso cosa fai?

Cristina- Non preoccuparti, intanto prendo una cosa (esce)

Scena 21- entra Salvatore

Salvatore- (si sta rivestendo)ma insomma, è un porto di mare ‘sto posto, micia, mi sto stancando, io mi rivesto (va verso la camera)

Scena 22 ritorna Cristina con una tanica in mano

Mirka- ma cos’hai in mano?

Cristina- una tanica, perché?

Mirka- lo vedo che è una tanica… e cosa ci vuoi fare?

Cristina- metto un po’ di benzina....

Mirka- per fare?

Cristina- sai cosa mi piace del maiale? La grigliata!!

Mirka- fermati, dove credi di andare? non puoi fare la grigliata...

Scena 23 Cristina esce, Mirka la segue ed entra Roberto

Salvatore- (vestito)bene, facciamo la grigliata, ehi…dove siete andate, Mirka, Mirka...

(Si gira e vede Roberto)scusi ma lei chi è, come si permette di entrare a casa mia?

Roberto- come scusi, questa è casa sua... ma và, e da quando?

Salvatore- ma lei chi è, cosa vuole, stia attento che lei non sa chi sono io...

Roberto- Certo che so chi sei,ti ho scoperto, grrr, ti piace la tigre vero? O preferisci l’elefante? (Barrisce)

Salvatore- come scusi? Ma che sta dicendo?

Roberto- signor “lei non sa chi sono io” sorpreso vero?

Salvatore- no, veramente non ho capito molto...

Roberto- so chi sei, caro il mio Salgari.

Salvatore- Salgari? E chi è?

Roberto- non faccia lo spiritoso signor Tremal Naik, il barrito, la tigre, il facocero…

Scena 24entra Tremal Naik

Tremal Naik- no,non mi parli delfacocero,è stata un’esperienza devastante.

Roberto- scusi, ma lei chi è?

Tremal Naik- Gino Pagliaro, in arte Tremal Naik

Roberto- piacere io sono Roberto, lui è… chi è lei?

Salvatore- chi, io?

Roberto- non faccia il tonto, come si chiama?

Salvatore- Salvatore

Roberto- signor Tremal Naik le presento Salvatore Salgari

Tremal Naik- ma è forse un parente del grande Emilio Carlo Giuseppe Maria Salgari?

Roberto- famiglia numerosa sti Salgari

Salvatore- scusi,non so più di cosa parliamo, sono molto confuso, ma lei perché è qui?

Tremal Naik- Sono in cerca della felicità e per caso mi sono imbattuto nel numero di una agenzia, da allora la mia vita è diversa. Poi ho scoperto dove vive quella voce magica così calda, così selvatica. Eccoora la chiamo (Squilla il cellulare di Cristina).Rispondi, così vedrò il tuo volto.

Roberto- (risponde) pronto?

Tremal Naik- nooo, non così, ruggisci ti prego, fallo per me!! (Tremal Naik in proscenio Roberto e Salvatore dietri allibiti)

Roberto- (ruggisce) va bene?

Tremal Naik- di più, più forte!

Roberto- (ruggisce più forte)

Tremal Naik- il barrito, il barrito dell’elefante!

Roberto- mi aiuti (barrisce)

Salvatore- (barrisce)

Tremal Naik- Oohh mia voce, mia passione, così non ti ho mai sentita, così ti voglio, così, selvaggia, così strana….(Si gira e vede Roberto e Salvatore che ruggiscono e barriscono) Cosa state facendo? Voi siete la voce!! La voce con la quale ho condiviso momenti intimi così privati, siete voi? O mio dio, il mio sogno distrutto, come sono caduto in basso, la voce era il mio sogno più bello ed ora il mio incubo peggiore, non mi sentirai più…. Orrendecreature...come ho potuto

Scena 25esce Tremal Naik

Salvatore- ma chi è?

Roberto- Uno che c’era, anche lui, magari prima di lei o di me…

Salvatore- non mi importa, io ci sono adesso

Roberto- Io c’ero prima di lei e ci sarò dopo che lei se ne sarà andato,caro il mio, comeha detto che si chiama di nome?

Salvatore- Salvatore

Roberto- Va bene Salvatore Salgari. Caro il mio SaSa, lei è una parentesi, caro SaSa, una virgola, al massimo un punto e virgola e poi torno io. Io sono la storia, lei è punteggiatura!!

Salvatore- ma chi si crede di essere, un professore di italiano? Ma che storia è questa?

Roberto- la sua storia, la sua ed anche la mia. Solo che io sono la storia e lei è una virgola. È triste essere solo una virgola vero? Io sono Roberto, quante volte ha sentito il mio nome in questa casa?

Salvatore- mai, non so chi sia lei

Roberto- quante volte mentre abbracciava la mia Mirka sentiva sussurrare il mio nome? Roberto, quante volte ha sentito Roberto?

Salvatore- davvero non ho mai sentito il suo nome…

Roberto- nemmeno per sbaglio?

Salvatore- mi dispiace, mai sentito.

Roberto- nemmeno nel sonno, Mirka a volte parla nel sonno, Roberto, su mi dica la verità, non abbia timore.

Salvatore- mio caro signor Roberto si vede che la sua storia non è così interessante come crede.

Roberto- lei mente sapendo di mentire. Caro, lei è solo un mio sostituto temporaneo.

Salvatore- Roberto, lei è pazzo.

Roberto- sì, forse è vero, sono pazzo, pazzo di passione e se lei non mi dice la verità io mi ammazzo, qui davanti a lei.

Salvatore- no, lei non si ammazza davanti a me proprio per niente.

Roberto- (affrontandolo) certo che mi ammazzo, signor punteggiatura io mi ammazzo davanti a lei.

Salvatore- lei non si ammazza, le dico (affrontandolo) e sa perché? Perché sono io che la ammazzo (tira fuori la pistola d’ordinanza e la punta sulla gola di Roberto) le sparo e le faccio esplodere quella faccia, così poi sì ci sarà una bella storia da raccontare.

Roberto- non è giusto! prima mi ammazzo io e poi mi ammazza lei.

Salvatore- non posso, non posso ammazzare uno che si è ucciso

Roberto- solo perché non ne ha il coraggio

Salvatore- ma come faccio ad uccidere un morto, lo vuol capire che non posso?

Roberto- dettagli…se io mi sparo e lei mi spara mentre cado potrebbe uccidermi mentre mi ammazzo, capito? Dica la verità, lei non vuole ammazzarmi, come può ammazzare uno che non conosce?

Salvatore- in effetti ha ragione, piacere io sono Salvatore lei è…

Roberto- Roberto, piacere

Salvatore- bene, Roberto, adesso la conosco e quindi posso ammazzarla, vede... non è difficile. Siediti, siediti ho detto, (lo siede su una sedia poi lo ammanetta) Ecco qui bravo,per cortesia tieni qui (passala pistola a Roberto che la tiene in mano mentre Salvatore lo lega, la gag è con Roberto che aiuta Salvatore a legarlo)

Scena26entra Augusta mamma di Cristina

Augusta- Mirka, Mirka… scusatemi ho visto la porta aperta

Roberto- signora esca di qui, tra poco succederanno cose brutte, lei non deve assistere

Augusta- ma cosa succede mai, non è mica morto nessuno!

Salvatore- non ancora, ma adesso lo sto per ammazzare

Roberto- non lo ascolti, io mi sto per uccidere

Augusta- (per niente preoccupata) non preoccupatevi per me, fate pure i vostri giochini, una cortesia però, Mirka... sapete se è in casa?

Salvatore- eravamo insieme ma è appena uscita con sua nipote Cristina.

Augusta- peccato, dovevo spiegarle una cosa importante, come posso fare adesso?

Roberto- gentile signora, se potessi andrei volentieri a cercare Mirka, ma questo cafone mi ha legato, questo signorino crede di essere il padrone di casa, invece è solo una piccola punteggiatura…

Salvatore- ma basta!(ed infila in bocca a Roberto un fazzoletto) sta zitto! vado io a cercare Mirka, non si preoccupi, tra poco arriva.

Augusta- grazie molto gentile.

Scena 27 Salvatore esce

Augusta- così lei è un caro amico di Mirka vero? Le piace il mio visino?? Sa mi sono fatta dei ritocchini ma non solo qui…anche qui e qui…

(Roberto mugugna)

Scena 28entra correndo Giovanna raggiante

Giovanna- Mirka Mirka, ghe so riuscìa, Mirka

Augusta- mi scusi ma Mirka non c’è, dovrebbe arrivare tra poco

Giovanna-  ma lù chi xeo?

Augusta- un amico di Mirka

Giovanna- salve

Robertosaluta mugugnando

Scena 29 entra Cristina seguita da Mirka

Mirka- e adesso sarai contenta adesso!

Augusta- ciao Cristina, ciao Mirka

Cristina-  mamma! ma cosa ti sei fatta? Sembri ringiovanita?

Augusta- Ho appena, appena qualche ritocchino qui, qui e quì, ma da dove venite?

Cristina- è una storia lunga, ma lui chi è?

Mirka- Roberto, ma perché sei legato?(libera la bocca a Roberto)

Roberto-è stato lui mi ha legato e matto

Mirka- sì, ma adesso stai zitto(ritappa la bocca a Roberto) che dobbiamo parlare, vero Cristina??

Scena 30 entra il Tremal Naik bruciacchiato con un crick in mano

Tremal Naik- dove sono, dove sono?

Augusta- cosa cerca buon uomo?

Tremal Naik- io buono… io vi porto in galera, maledette, eccole voi due, mavi rendete conto di cosa avete fatto??

Mirka- non occorre arrabbiarsi per un po’ di fuoco

Tremal Naik- L’avete bruciata!! Eravamo insieme da otto anni, le volevo bene, era tutto quello che avevo. Insieme abbiamo girato l’Italia, l’Europa.

Giovanna- altro che mi che go girà come na suca marina….

Augusta- ma chi è?

Cristina- ho capito, è il testa da Porton

Tremal Naik- non sono testa da porton ma Gino Pagliaro in arte Tremal Naik

Cristina- ma noi ci conosciamo, ricorda il barrito?(imita un seducente barrito)

Tremal Naik- e come potrei dimenticarlo, voi mi avete rovinato!!

Cristina- ma lei mi aveva tagliato la strada e io le ho dato fuoco

Giovanna- scusa una te taja la strada e ti tea brusi? Te ghe brusà so mojere?Ma che razza de nevoda gheto (a Mirka)?

Mirka- non lo so, non la riconosco più

Tremal Naik- voi l’avete bruciata e no (rivolto a Giovanna)non era mia moglie…

Giovanna- so sorea? So mama?

Tremal Naik- Hanno bruciato la mia Mercedes, la mia macchina.

Giovanna- ma va a ramengo

Tremal Naik- le volevo bene, la lucidavo tutti i giorni, le mettevo il lubrificante e benzina solo con l’additivo per pulire il motore…

Giovanna- ma ghe daveo anca el bifidus al motore…

Tremal Naik- Ricordo ancora il suo clacson suonava poti poti e poi sempre più flebile

Giovanna- poti…poti…

Tremal Naik-  si e poi si è spento

Giovanna-  jera ora non sopporto quando che i continua sonare el classon…

Tremal Naik- vi denuncio per omicidio di Mercedes

Giovanna- sta volta gavi sbaglià, tose, dovevi brusare anca lu!

Mirka- si può sempre rimediare

Augusta- vero l’ho sempre detto, i maschi sanno fare benissimo la grigliata!

Cristina- ben detto mammina.

Giovanna- le se mate ste chì!!

Tremal Naik- cosa volete farmi? volete bruciare anche me? Io vado dalla polizia e vi denuncio tutte!!

Scena 31 entra Salvatore

Salvatore- non serve la polizia è già qua, sono Salvatore, il suo Salvatore (si atteggia a 007) ma noi ci conosciamo vero?

Tremal Naik- Gino Pagliaro, in arte Tremal Naik ma ora faccia il suo dovere le arresti per tentato rogo, e riuscito incendio, hanno bruciato la mia cara Mercedes. Hanno detto che ho la testa da porton e mi prendevano in giro perché do il bifidus alla mia macchina e poi continuavano con il poti poti...

Giovanna- poti poti… po...ti (a spegnersi)

Tremal Naik- la sente, mi fa impazzire.

Salvatore- Ho capito, signor Tremal Naik, mi segua precedendomi per favore. Scusate ragazze ma il dovere mi chiama. Andiamo a vedere il corpo del reato (Escono)

Tremal Naik- (uscendo) poti poti…

Scena 32escono il Tremal Naik e Salvatore entra Vittoria con borsa di peli di cane

Mirka- e con questo anche il Tremal Naik è sistemato!!

Vittoria- (con una sportina piena di peli del cane) permesso, scuseme credevo de trovare

Mirka-gho portà un pochi de… capelli

Giovanna- La me scusa signora Vittoria, ma go na notisia beissima, Mirka vegno in crociera con tì, te rèndito conto?

Mirka- tuo marito ha cambiato idea, vuole vedere il mondo?

Giovanna- no, meio! L’è ‘ndà vedare l’altro mondo.

Vittoria-le Americhe?

Giovanna- no el gà tirà on sc-ioco, jerimo drio corare, el jera tutto rosso e ghe go dito che non l’è pì un puteo e che el deve stare tento e non stufarse, l’è diventà bianco de rabbia, le scatà in piè e el se gà messo corare e mi me so messa corare de fianco a lù.L’è diventà rosso come on pito... dopo le vene dea fronte diventava sempre più grosse, mi continuavo dirghe “non te ghe pì l’età par ‘ste robe, se meio che te te senti” ma gnente da fare, el scorlava la testa, ormai el jera diventà blu e alla fine le cascà par tera. El gaveva la bava alla bocca e i oci verti, vero Bruno?? (tutte guardno verso il cielo)

Augusta- morto?

Giovanna- (contenta e guardando Roberto) secco!

(Robertomugugnasempre più sconvolto)

Vittoria- anca mi so vegnu per dirve na roba che mi gha sconvolta.

Mirka- cosa è successo?

Vittoria- sapevi che me marito nol soportava più Arturo, il me can. In garage gho trova na busta de velen per sorsi

Mirka- topi? non me ne hai mai parlato…

Vittoria- Arturo li faseva scapare tuti. Nel freezer gho trova na scatola con scrito Arturo! Polpette avvelenate! Se sta el bastardo(guardando Roberto) de me mario copare Arturo.  Allora ieri sera gho fato el ragu’ per il pasticcio che ghe piace tanto al me caro mario. Do porzioni el ghi n’à magna prima di cascarepar tera… poareto

Giovanna- Tò marìo, el to amore?

Vittoria- el me amore el ga copà Arturo sto maledetto! Jero vegnù a domandare se me jutèa metarlo in letto. Dirò che se sta un infarto finchèl dormiva, càpita, poe capitare a tutti. (guardando Roberto)

Giovanna- specie a chi che magna ragù per sorzi…

(Si sente un boato (MUSICA3)enorme poi trambusto di soccorsi, mentre tutte escono Roberto inizia a slegarsi)

Cristina- la tanica, è scoppiata la tanica!!Tremal Naik e Salvatore!! Mirka mi dispiace

Mirka- Cristina, sei troppo distratta, guarda cosa combini su dai non arrabbiarti non è così grave, mi aveva stancato con quel suo micio macio, un altro po’ e mi iscrivevo all’enpa. Ma Augusta tu come stai, il tuo compagno è tornato dall’ospedale?

Vittoria- e i so can stai bene?

Augusta- i cani non ci sono più, purtroppo li hanno portati via dopo la disgrazia…

Mirka- quale disgrazia?

Augusta- (in questo monologo Augusta fa tre malinconici respiri ai quali rispondono in coro le donne in scena e poi Roberto, rassegnato) hanno aggredito il mio compagno! Lui continuava a parlare dei suoi cani, solo di loro. Anchea letto dopo l’intervento mentre lo curavo “come stanno? Mangiano? dagli carne fresca, lo sai che mangiano come lupi”. Per cinque giorni ho mostrato ai cani la carne fresca, la mostravo e la buttavo via. Al sesto giorno lui si è alzato e ha voluto portargli lui la carne. Ha fatto come sempre, ha aperto le gabbie e detto ai cani di stare seduti, ma questa volta loro non lo hanno ascoltato. Lui allora per punizione voleva farli digiunare, ancora. È stato allora che Rolf gli ha morso la mano, poi Harro lo ha fatto cadere e dopo Prinz gli ha morso la nuca, poi sono arrivati anche gli altri Jako e Ajax. Ma io dovevo andare via, aprivano i negozi einiziavano i saldi in centro. Quando sono tornata non c’erano più i cani e neanche lui, c’era solo una grande macchia... i poliziotti hanno portato via i cani. Peccato erano degli splendidi esemplari, i cani, ed anche lui. Mi mancherà…

(Rumore (MUSICA4)di ambulanze lontano, Roberto termina di slegarsi ma finge di esserlo ancora)

Vittoria- i se drio vegnere tore Salvatore e Tremal Naik, o quello che resta.

Augusta- del resto... sono cose che capitano

Giovanna- de saltare pararia?

Augusta- no, gli incidenti, agli uomini, capitano, capitano spesso.

Giovanna- giusto, gavio mai vardà davanti ai portoni dei cimiteri?

Vittoria- cosa dovevimo vedere?

Giovanna- fora dai cimiteri ghe xe solo biciclette da donne e secondo voialtrexeo un caso?

Vittoria- adesso che ci penso, allora ci resta solo una cosa da fare ...

Giovanna- andare tutte in crociera!!

Roberto- (mugugno terrorizzato tentando di scappare con la sedia)

Cristina- ...e di lui che ne facciamo?(gettandolo a terra)

Roberto- (getta il cappio, si libera la bocca e si inginocchia)Mirka, o Mirka ho ancora una ciocca dei tuoi capelli

Mirka- anch’io ho i tuoi capelli! (si scopre che Roberto ha la parrucca)

Roberto- ma Mirka, lo sai che ti amo da morire

Mirka –si Roberto lo so, (lo sdraia sul divano a forma di bocca)anch’io robertoTI AMO DA MORIRE!!(si solleva il labbro che funge da schienale e Roberto viene mangiato dal divano)

Roberto- Mirka….

Buio, luci su Cristina in proscenio

Cristina- ma no, tranquilli, è solo finzione... è teatro. Noi donne non siamo così e voi uomini non dovete preoccuparvi, ci rispettate, ci coccolate, ci volete bene e noi vi amiamo e se non sarà così, beh, una soluzione si trova sempre!

Accende l’accendino, poi soffia spegne la fiamma e buio.

                     Musica 5 luci finale