Tipico incidente domestico

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Tipico incidente domestico

di Fulvia Cristin

Una coppia in una stanza. Lui accompagna Lei sulla poltrona, dolorante in seguito ad un qualche incidente,e si mette vicino o dietro la poltrona o divano. Lei si lamenta debolmente

Prima scena-Sono in pigiama, lei con una pezza bagnata sulla fronte e una gamba sollevata.

ADELE- Ora non ci rimane che aspettare

BRUNO- Non ci vorrà molto, credo.

ADELE- Molto o poco tutti aspettiamo ..di morire.

BRUNO-Non  ti sei ferita tanto da essere in pericolo di vita

ADELE- Certo, lo so, per questo ci tocca di sopportarci fino alla fine.

BRUNO-  Ma pure tu, era proprio necessario che ti arrampicassi là sopra proprio stasera?-Quale fine?

ADELE- Proprio la cosa che temevo di sentirmi dire…Ma da che mi sono ripresa ero certa che l’avresti detta. Pausa Forse era meglio non chiamare l’ambulanza.

BRUNO- Dopo la caduta sei svenuta, ed io non sapevo che fare

ADELE- Come sempre, Bruno.

BRUNO- E la tua gamba…

A- Già…domani, anzi ormai è oggi, ho ancora tutto da preparare. E per ironia della sorte ho preso un giorno di ferie per dedicarmi ai preparativi per la festa.

B- Non preoccuparti, ti daranno una mano Vanessa e Matilda. Sai, io devo andare…Ho già dato la mia adesione

A-Me lo ricordo. e so bene quanto tempo troveranno loro due per aiutarmi.

B-Vedrai, farà tutto Vanessa, la festa è idea sua.

      ADELE- Sarà per questo che avrà passato si e no due ore in casa in questi ultimi due giorni

 BRUNO- Ritarda un po’ quest’ambulanza…

ADELE- Vai a dormire, devi alzarti presto

BRUNO- Non se ne parla nemmeno!(sbadiglia vistosamente)Come ti senti, adesso?

ADELE- La gamba mi fa male, ma sono più preoccupata per la testa. Mi sento strana

BRUNO- No, non sarà nulla. Hai perso i sensi solo una volta e non hai avuto nausea o altri sintomi preoccupanti. Forse è stato solo un grosso spavento.

ADELE- Vedremo…

BRUNO- Il dottore mi ha raccomandato di controllare che tu rimanga sveglia e lucida. Domani sarai in piena attività come sempre!

ADELE- Sempre le cose a metà! Potevo almeno rompermi qualcosa! Sento rumore in lontananza…

BRUNO- La guarda interrogativo

ADELE- Non è la botta, è l’ambulanza!

Seconda scena- Lui vestito elegante, spilla sulla giacca,beve del succo di frutta. VANESSA, donna in carriera,tutta in tiro,guarda spesso l’orologio, valigetta professionale,si muove nervosamente.

BRUNO- Ciao tesoro. Hai fatto bene a passare così presto! Hai già fatto colazione,Vanessa?Vuoi preparare il caffè per tutti e due?

VANESSA- Son passata un momento per vedere come fervono i preparativi…Calma piatta! Mamma dov’è? E tu dove vai?

BRUNO- Sto andando in pronto soccorso a prendere la mamma…

VANESSA- Perché?

BRUNO- Ieri sera è caduta dalla scala. Sai la sua mania per i particolari…

VANESSA- Cosa si è fatta? Una frattura?

BRUNO- No, no, ma l’hanno tenuta in osservazione per sospetto trauma cranico

VANESSA- Oh, signore, addio festa!

BRUNO- Stai tranquilla, allarme rientrato…invece (gioco di sguardi) ha una brutta distorsione alla caviglia.

VANESSA- Non c’è proprio da stare allegri

BRUNO- La rimandano a casa con una bella fasciatura e la raccomandazione di assoluto riposo, mi hanno detto.

VANESSA- Ma proprio oggi! E’ la solita sbadata!E allora come si fa?

BRUNO- Hai sentito Matilda? Ho provato a chiamarla ma…

VANESSA- Starà ancora dormendo e il telefono chissà dove l’avrà dimenticato. Al solito.

BRUNO- Sono rimasto a casa per questo motivo. Anche se proprio oggi c’era il nostro appuntamento annuale..Ma se passi tu da mamma faccio ancora in tempo…

VANESSA- Scordatelo, vado di fretta! Se arrivo in ritardo devo recuperare stasera. Ho l’agenda piena di appuntamenti!

BRUNO- Allora vado io…

VANESSA- Ci vediamo stasera, o vi chiamo, per vedere se…Insomma per sapere come sta mamma.(esce)

BRUNO- (Si prepara per uscire, prova a telefonare, esce)

Terza scena. MATILDA vestita secondo l’ultima moda, trasgressiva,reduce da una notte brava.

MATILDA- (entra, butta la borsa per terra e si butta sul divano)-Ogni volta così, mi chiamano cinquecento volte e quando arrivo praticamente di corsa non trovo nessuno!Magari riesco anche a far colazione. Strano, non vedo preparativi per la festa. Mamma dovrebbe esser qui a quest’ora.

(Va in cucina, ritorna col sacchetto dei biscotti e mentre mangia chiama col telefonino. Rinuncia e si sdraia sul divano)

ADELE e BRUNO rientrano, lei si siede su una sedia in attesa.

BRUNO- Matilda, svegliati, mamma avrebbe bisogno del divano

MATILDA- Tutte le volte che passo da casa non ci siete…

BRUNO- Eravamo in pronto soccorso

MATILDA- Vi ho aspettato così tanto che mi sono addormentata. Ma cosa avrete da fare sempre in giro…(assonnata)

BRUNO- E’ quasi mezzogiorno

MATILDA- Ecco perché sentivo un languorino…Avete anche finito i biscotti

ADELE- Hai fatto tardi ieri sera?

MATILDA- Al solito. Novità? Come mai non hai cucinato ancora niente?E per la festa? Mamma, ma che fai, dormi?

ADELE- Ho mal di testa. E per la festa…c’è qualche novità.

MATILDA- Non dirmi che Vanessa ha di nuovo cambiato idea!

BRUNO- Matilda,  per favore, mamma è digiuna da ieri sera. Potresti prepararci qualcosa?

MATILDA- Così, su due piedi…non so neppure cosa avete in cucina!Veramente non pensavo di fermarmi per pranzo… non sarà di certo un emicrania a fermare mamma!

BRUNO- Mamma è caduta dalla scala ieri sera, ha una brutta distorsione alla caviglia destra e…

ADELE- …e devo rimanere fasciata e a riposo fino al prossimo controllo!

MATILDA- Ben, e cosa aspettavi a dirmelo?E quando lo hai questo controllo? Comunque la festa mi sa che è saltata.

BRUNO- Non ancora. Forse voi due potreste…

MATILDA- E Vanessa lo sa? Diventerà furiosa!(ridacchia)

ADELE- Che fai tu ora?

MATILDA- Ho dormicchiato fino adesso…Mi faccio un caffè,ne volete?(esce)

BRUNO- Che facciamo?

ADELE- Se hai fame ordina una pizza, non vedo altra soluzione(ambigua)

BRUNO- Buona idea! Ma.. per domani che facciamo?Pensi che starai meglio?

ADELE- Lo guarda impassibile

BRUNO- Guarda te, se un attimo di sbadataggine…

ADELE- Prende lentamente la scarpa e gliela tira, restando impassibile

Quarta scena. CLELIA, la vicina o parente,che ha  tre persone a servizio. Snob e distratta nei confronti del prossimo. E’ sempre stanca e non fa mai nulla. BRUNO è in maniche di camicia. Suona il campanello e BRUNO apre.

CLELIA- Bruno, ma che fai a casa?Non dirmi che quest’anno hai rinunciato al vostro annuale incontro con…

BRUNO- Causa di forza maggiore, Clelia, un tipico incidente domestico.

CLELIA- Che ti è successo, sei caduto dal divano?

BRUNO- Adele. E’ caduta dalla scala, ieri sera tardi.

CLELIA- Perché è sventata! Non sai quante volte le ho raccomandato di non fare i mestieri alla sera, quando è già stanca!

BRUNO- Ma sai, i preparativi per la festa…

CLELIA- Quando torno dalla palestra io per sicurezza non carico neppure la lavatrice! Ah, si si, la festa.,ero venuta proprio per assaggiare quel che aveva preparato…sai, per un giudizio spassionato!

BRUNO- Per il momento non si è fatto ancora nulla.

CLELIA- Mi sembrava strano non vederla trafficare. Si è fratturata qualcosa?

BRUNO- No, solo una brutta distorsione, hanno detto.

CLELIA- Ah.  Nient’altro?

BRUNO- No, l’hanno tenuta in osservazione per la botta in testa, ma sembra a posto.

CLELIA- ADELE ha la testa dura! Ma adesso dov’è?

BRUNO- Si è chiusa in camera, dice di voler riposare. Vuoi che l’avviso che sei qui?Bevete qualcosa insieme, magari…

CLELIA- Se Adele è a letto, chi ci prepara qualcosa? Non avete mai voluto prendere un aiuto in casa! No, meglio che vada, tornerò quando sta un po’ meglio. Si salutano,BRUNO più sconsolato di prima.

Quinta scena. VANESSA come sopra,BRUNO anche.

VANESSA- NON è possibile, non è stato ancora messo un accenno di addobbo,mamma doveva solo cucinare e preparare la casa!Al solito vedete ogni cosa catastrofi dappertutto e per un nonnulla qui si è bloccato tutto!

MATILDA- Lo dicevo io che esplodeva!ridacchia.

BRUNO- Ragazze, sapete che da stamattina ho bevuto solo un succo di frutta, non potreste… MATILDA- E non ci sono più biscotti

BRUNO- Non sono andato neppure al raduno annuale!

VANESSA- Lei dice di dover riposare e non mi apre neppure la porta!

BRUNO- Lo so già…

VANESSA- Me ne vado, dovrò passare quasi tutta la serata per disdire gli inviti,senza contare la figura che ci faccio!fatemi sapere quando le cose si sistemano!esce

MATILDA- Va beh, a questo punto me ne vado anch’io.

BRUNO-Te ne vai anche tu?

MATILDA- Papi, chiamami se hai bisogno. Tanto, per la festa,sarei arrivata sul tardi, quando si accende un po’…esce e rientra quasi subito. Ho lasciato di là una borsa di biancheria. Per mamma, quando sta meglio…Ciao!

BRUNO- Va bene riposare, ma in questo modo è troppo.devo assolutamente risolvere questa situazione!

ADELE- entra improvvisamente, cambiata d’abito, pettinata e truccata. trolley o zaino con sé, stampella o ombrello per aiutarsi-Sapevo che prima o poi saresti crollato!

BRUNO- Venivo da te..

ADELE- A chiedermi di prepararti da mangiare o qualcos’altro

BRUNO- Volevo sapere come stai!

ADELE- Benissimo! A saperlo cadevo dalla scala dieci anni fa!

      BRUNO- Ma cara, la botta che hai preso in testa…

ADELE- Che sia benedetta!Mi sono svegliata finalmente!

BRUNO- Vaneggi, hai perso la lucidità

ADELE- Ho ritrovato la ragione, invece!

BRUNO- Non capisco..

ADELE- Ti spiego subito. Per la festa con i nuovi “amici” snob di Vanessa, potete vedervela voi. A me non poteva importarne di meno. E quanto a te, sarà meglio che impari ad arrangiarti da solo,se non vuoi morire di fame e desolazione.

BRUNO- Cosa vuoi dire?

ADELE- Lo vedi questo? Sto partendo per fare la mia convalescenza al mare-campanello- e questo è il taxi che mi ci porta.

BRUNO- Per…

ADELE- Quanto tempo?Non so, vedremo, devo imparare a pensare a me stessa.

BRUNO- Ma…dove vai, e da sola poi?

ADELE- Nemmeno per sogno!Vado da mia cugina Marina, nel suo appartamento

BRUNO- prima sollevato, poi- …Quella Marina!?!

ADELE- Sicuro, anzi penso che inviterà un paio di amici …

BRUNO- Non puoi partire!Non credo che io… Cioè tu,insomma,  la tua caviglia gonfia e dolorante!

ADELE- Ah, questa…Sai, sono proprio  sicura che non sarà l’unico ricordo della mia caduta!

Fine