Tre fidanzate sono troppe

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TRE FIDANZATE PER UN RAGAZZO

TRE FIDANZATE SONO TROPPE

commedia brillante in due atti

(di Calogero Maurici e Rosanna Maurici)

(versione in italiano)

PERSONAGGI

Alberto Mezzatesta (Il Maresciallo dei carabinieri)

Marcello Mezzatesta (Il figlio)

Riccardo Mezzatesta (laltro figlio)

Veronica Sindona (la moglie del Maresciallo)

Teresa (la fidanzata di Marcello)

Venuti Domenico ( Maresciallo capo)

Valeria Venuti (la figlia del maresciallo Venuti)

Mondello Santina (la direttrice della posta)

Olga Mondello (la figlia della direttrice)

Tel. Autore 090/638009-----3393359882

Dico al Signore anche che coloro i quali non conoscono i sentimenti veri, i valori veri, li possano conoscere anche col tempo e capire attraverso magari qualche sofferenza di breve tempo, che siamo in questa terra di passaggio e con tutti i problemi che ciascuno di noi ha o incontra durante il cammino della sua vita, gelosia, invidia, interesse per gli altri per distruggere e non costruire non fanno altro che fare stare male. Ancora per il sesto anno consecutivo sono lautore pi rappresentato in Sicilia, lo dico con grande gioia, soddisfazione, e molto orgoglioso di essere siciliano, da non confondere con la megalomania e chi mi conosce sa che quello che dico lo sento dal profondo del cuore, lo esterno subito, come quando scrivo una commedia che mi viene di getto. Tanti mi chiedono: come faccio a scrivere commedie in cinque, sei, sette ore; con tutta sincerit, sembra una domanda alla quale la risposta possa essere facile e veloce; in realt, a volte mi stupisco anche io, perch s di altri autori contemporanei scrivono un lavoro in sette mesi, un anno, a volte penso ma come faccio?! Poi rifletto e dico: il Signore ad ognuno di noi almeno un dono lo d, a me ha dato un paio di doni fra i quali questo, ma ci sono cose semplicissime che nella vita non so fare e che altri con estrema facilit riescono a fare. In pochissimi anni ho raggiunto nel mio piccolo, grandissime soddisfazioni, poich non il mio lavoro, ma una vera Passione anzi un vero Amore il teatro e sapere che i miei testi si rappresentano in oltre che in tutta la Sicilia, anche in Calabria, Basilicata, Puglia, Lombardia, Marche, Liguria, E. Romagna, Lazio, Friuli, mi posso ritenere soddisfatto essendo ancora in vita per godermi queste emozioni. Alle compagnie teatrali voglio dare solo un consiglio: autore contemporaneo non ci sono solo io, ce ne sono tanti altri di tutte le province, molti sono amici, e sono anche bravi, valutate per non fare sempre i soliti copioni, la gente ha bisogno di vedere cose nuove, dovete avere il coraggio di mettere in scena lavori nuovi, labilit ed il coraggio si vede anche in questo. Ovviamente i classici di quei autori di fronte ai quali mi scappello, rimangono un patrimonio culturale della nostra terra per sempre, per perch non fare conoscere anche talenti nuovi?!

La scena si svolge in casa del Maresciallo dei carabinieri Alberto Mezzatesta in un villaggio della periferia di Messina. Il Maresciallo sposato con Veronica Sindona impiegata postale hanno due figli, Marcello un giovane di circa ventidue anni iscritto in biologia perch il padre cerca di farlo entrare nei R.I.S; Marcello fidanzato con Teresa da circa tre anni, una ragazza innamoratissima, semplice, anche Marcello ricambia, per forse ancora per la giovane et, o forse perch si legato troppo presto con un fidanzamento, quando va in vacanza solo ogni estate, ritorna rinvigorito e si vanta col fratello delle conquiste estive. Riccardo, il fratello di Marcello, circa la stessa et iscritto in psicologia non condivide il comportamento del fratello, anche perch essendo gi fidanzato con Teresa una ragazza che non merita assolutamente nessun tradimento anche passeggero, perch la ritiene una Ragazza doro. Il modo grande, ma a volte piccolo e possono capitare quelle coincidenze che nessuno di noi si aspetta, a volte pensiamo che certe cose non si vengano mai a sapere, ma poi col tempo capitano circostanze che tutto viene a gallacome si suole dire: La verit viene sempre a Galla! So soltanto che oltre ad essere una commedia divertente piena di ritmo, scorrevole, che rispecchia ovviamente il mio modo di scrivere e che fino adesso in tutti i miei lavori precedenti e messi in scena da tantissime compagnie della Sicilia e fuori, critica e soprattutto il pubblico apprezza senza annoiarsi, senza sbadigli, senza che nessuno ha lasciato mai il posto a sedere. Ancora una volta non vi stupirete se il mio obiettivo principale sempre quello di lanciare, di trasmettere sempre tra una risata e laltra quei messaggi al pubblico; mi basta soltanto che anche in tutto il pubblico, due, tre, alla fine riescono a riflettere, per me gia un segno di soddisfazione!

Veramente alla fine di questa commedia possiamo dedurre che il detto:

CHI TROPPO VUOLE NULLA STRINGE corrisponde sempre a verit.

La scena unica rappresenta:

Una porta centrale di entrata e uscita, una laterale a sinistra ed una a destra, per accedere nelle stanze, tavolo, quadri, mobili, senza dimenticare che siamo in una casa di un maresciallo dellarma; poi come sempre lascio la decisione allo scenografo ed la regista di organizzarsi come ritengono opportuno.

S C E N A I

(Marcello, Riccardo, Teresa, Alberto, Veronica)

Marc. (si vanta col fratello perch ogni estate va in vacanza e nonostante fidanzato in questa stagione

ha conquistato altre due ragazze) Che estateche estate caro fratellino, a Ribera

ho conosciuto a Olga bellissima, che labbra, che occhi pare che mi mangiava solo

quando mi guardava; a Sciacca ho conosciuto Valeria, che ragazza mi fulminava gi

a un chilometro di distanza

Ric. Figuriamoci appena eravate vicini, prendevi la scossa e restavi incantato.

Comu non ti vergogni, da tre anni che sei fidanzato con Teresa che una santa e tu

fai il latin lover con le altre e fuori.

Mar. E secondo te lo posso fare con lei e dentro? Lei la mia fidanzata vera, quella

che poi me la sposer perch la pi seria, col le altre per ora mi diverto. (ad un

tratto gli squilla il telefonino) Ciao Valeria Amori mio, certo che ti penso notte

e giorno pomeriggio e sera. Senti sono alluniversit il professore gi mi guarda

poi ti chiamo io. (chiude sbaciucchiandola)

Ric. Ma non avevi il telefonino della TIM?! Lhai cambiato?

Mar. Quello della TIM serve per Teresa TIMiniziale T quindi Teresa, poi Olga

Mi ha comparato questo della OMNITEL per Olga omniteliniziale O e

serve per Olgapoi h Wind doppia W perch laltra si chiama Valeria Venuti

(squilla il telefonino e lui esce dallaltra tasca un telefonino della Wind) Wind

Valeria gioa, bedda ma certo che ti penso notte e giorno, pomeriggio e serapoi ti

chiamo io, st entrando in chiesa a salutari padre Carlo. (chiude con dei bacini)

Ric. Menomale che quello della tre inzia con la T come Teresama tu hai la TIM

Ma tra Ribera e Sciacca come facevi

Mar. Il bello che pure il telefonino della Wind mmi ha regalato Valeria Ride) La sera la

passavo a Ribera con Olga, e certe volte la mattina, poi ogni tanto invertivo, la sera

con Valeria. Avolte stavo un paio dore con Olga e poi andavo subito a Sciacca da

Valeriatra Sciacca e Ribera manco venti minuti e arrivi. A Valeria ho detto che mi

chiamo Riccardo proprio come te, a Olga ho detto che mi chiamo Alberto come

pap? (ride) Ma sono troppo forte fratelloChe abito a Messina le ho detto la verit,

ma in due zone diverse: Piazza del popolo, e viale S. Martinoma sono troppo

forte fratello (atteggiandosi)

Ric. Ho un fratello pazzo e incosciente, tu a Teresa manco te la meriti

Mar. Hai un fratello scaltro e cosciente! Teresa speciale una donna di casa, pulita,

ingenuae menomali ca i so genitori sono un poco allantica e non la fanno

venire con me in vacanza. Sai se ti racconto questo particolare ti viene da ridereIl

padre di Valeria Maresciallo capo in una caserma di Sciacca, maresciallo a tre

binari

Ric. Come pap?

Mar. Come pap? sulo che pap ha due binari, quindi il presunto mio suocero che non

conoscer mai e non avr la fortuna di conoscermi o la sfortuna superiore o pap.

Ric. E se si conoscessero?!

Mar. Cretino, io non ho detto di avere un padre maresciallonon ho parlato proprio

di pap. Olga invece ha sua madre direttrice alle Poste di Ribera

Ric. Collega da mamma

Mar. Gi collega solo che superiore alla mamma perch direttrice

Ric. E a lei che hai detto?.

Mar. Per mettermi al sicuro le ho detto che una impiegata di bancama tu, pensa solo a

studiare, ma quando te la trovi una ragazza.

Ric. Per ora studio, e poi se non trovo a una seria come Teresa non mi fidanzo.

Ter. (entra Teresa) CuoricinofidanzatinomicinoMarcellino

Mar. Teresa Gioia mia (Marc. Gli v incontro si abbracciano, ma Teresa si svincola

e dopo qualche attimo di broncio gli dice)

Ter. Cosa ti ho detto laltra volta, che tutte le volte che da tempo non ci vediamo mi devi

dire(pausa) rifacciamo tutto.( Teresa se ne va vicino alla porta)

Ter. Cuoricino

Mar. Di tutto il mio corpicino

Ter. Fidanzatino

Mar. Sei lunica nel mio cuoricino

Ter. Micino

Mar. Miaomiaomiao!

Ter. Sbaglio quattro volte me lo deve direnon tre volte!

Mar. Miaomiaomiaomiao!

Ter. Marcellino

Mar. Sar il tuo pane quotidiano ed il tuo vino

Ter. Ora si che mi viene di abbracciarti forte forte(si abbracciano mentre il fratello

con grande mimica guarda il pubblico.)

Ric. Io vado a provare dobbiamo fare una commedia e senza di me che sono lattore

principale non cominciano

Mar. Vai vai a recitarissolo sul palco sai recitare

Ric. Meglio sapere recitare sul palco ma non nella vita

Mar. Sai tante volte sapere recitare nella vita non guasta

Ric. Tutti quelli che recitano nella vita a lungo andare sempre male gli finisce. (esce)

Mar. (Si tocca l) Hai!

Ter. Che c

Mar. Mi venuto un bruciore ne ne..lle papapalpebre

Ter. Ti viene un bruciore ne palpebre e ti tocchi sotto?!

Mar. A me mi si ripercuote prima sotto e poi sopra

Ter. Allora raccontami ti sei divertito senza di me

Mar. (grande espressivit) e comuda morire, voglio dire mi veniva da morire senza di

di te

Ter. Purtroppo i miei genitori non vogliono che destate partiamo soli per venti giorni.

Mar. (verso i pubblico) E Menomale

Ter. Che ha detto!

Mar. Che sono disperato tutte le volte che parto solo, loro non vogliono manco per due

giorni. Quando partiamo soli, in serata dobbiamo tornare, ci telefonano trenta volte

Non mi posso scordare (verso il pubblico) una volta siamo partiti di mattina alle nove

per andare a Tindari, alla prima fermata di sosta per baciarci, eravamo quasi labbra

nelle labbrae squilla il telefonosua madre (la imita) dove siete arrivati, state

attenti, non correte ci siamo messi a camminare unaltra volta, manco fatto apposta

dopo mezzzora stavo morendo di stringirla e baciarla, ci siamo fermati alla seconda

sostasquilla il telefono: era suo padre(lo imita) siete arrivati, perch non

avete telefonato, non rientrate tardi, camminate piano e soprattutto Teresa poco

stringimento e pochi bacetti, perch lo stringimento provoca soffocamento

e li bacetti provocano fulmini e saetti! Ma loro non sanno che per me

queste interruzioni mi provocano un rompimento di(al pubblico) Lavete capito!

Poi mi provocano scombussolamento nella mente, mi sento sfinito, e sembro tutto

rincoglionito, palpitazioni al cuore, lintestino mi diventa almeno 35 metri di

lunghezza e menomale che mi si attorciglia altrimenti uscirebbe di fuoriE per non

parlare quando chiamano chiama suo nonno, sua nonna, sua zia, e sua cugina!

Ter. Pazienza fino a quando ci sposiamo( entra Veronica la madre di Marcello)

Ver. Ciao Teresa, tutto a posto

Ter. Oggi si, ma fino e ieri sera no

Ver. Io mi sbrigo perch sto facendo tardi, questo direttore cosi severo, non vedo lora

Che se ne va, peggio di lui non ne possono arrivaresalutami i tuoi Teresa, ciao

Bella ( la bacia ed esce)

Ter. Quando mi vuole bene tua madre, che suocera(entra Alberto il maresciallo padre di

Marcello, in divisa)

Alb. OH! Tutte e due qua sieteciao Teresa (la bacia e poi saluta il figlio)

Ter. Che suocero quando mi vuole bene!...

Mar. Pap ha finito il tuo turno

Alb. Ho finito, per ora da quando hanno trasferito il maresciallo capo, e ho io la

responsabilit di tutto pesante ma pesante, speriamo che arrivi viene un altro

maresciallo cosi melio. Io con il mio carattere non ce la faccio sono troppo ansioso

proprio quando gocce di LEXOTAN me ne prendo 10 e mezzo al giorno, non

vorrei ritornare a prenderne 30 al giorno!

Mar. Pap ma 10 e mezzo al giorno, sono tre a matina, tre al pomeriggio e quattro la sera.

Cosi sono 10.

Alb. Sei iscritto in Biologia ma di matematica non ne capisci niente. La matematica

non una provocazione. Io me ne prendo tre la la mattina, tre al pomeriggio e

quattro e mezzo la sera per calcolare la mezza goccia, solo un carabiniere preciso

come me ci vuole, perch se sbagli di un poco la mezza diventa una e quindi non

sono pi quattro e mezzo ma cinquee ti assicuro che mezza fa fare fari assai!

Ter. Marcello, amore, me ne vado, devo passare dal supermercato (si baciano, abbracciano ed

esce)

S C E N A II

(Alberto, Marcello)

Alb. Allora ora che sei tornato e ti sei divertito, cerca di cominciare a studiare

Mar. Pap, ma io vorrei entrare in polizia non ne carabinieri

Alb. Perch sentiamo

Mar. Troppe barzellette raccontano

Alb. Li raccontano perch, prima quarantanni fa li prendevano di tutte le maniere, senza

Neppure avere la quinta elementare, ora il pi cretino ha un diploma e difficile pure

Mar. E si difficile essere cretino pure col diploma figuriamoci con la teraza media.

Alb. Senti, Polizia, finanza, carabinieri, sono tutti forze dellordineessendo io

(atteggiandosi) Sottoufficiali dellarma, possiamo avere una marcia in pi

Mar. Pap vero , siete tutte forze dellordine, menomale che non ha nominato i vigili,

perch a tremestieri vicino al centro commerciale, non ce n mai uno, e quando ci

sono non creano ordine ma disordine

Alb. Lasciali stare a quelli e poi on mi v che parli male, sono sempre colleghi!

Mar. Ma io voglio entrare nei R.I.S.

Alb. Cretino, se parti cosi, gi sei cretino prima di essere carabinierima che mi fai dire

I R.I.S. appartengono allarma dei carabinieri (fiero) Se prima non

entri nellarma non puoi entrare nei RIS.

Mar. Mi sembrava nella polizia.

Alb. Appartengono allArma.

Mar. E allora per forza cretino devo essere prima?

Alb. Prima di entrare nei R.I.S. sai quanto devi studiare, ti devi prendere una laurea

attinente, e la tua Biologia attinente; anzi certi ufficiali dei RIS hanno tre

lauree

Mar. Pap ma ci credi che ancora non so di preciso chi significa RIS? MI pari Reparto

Operativo speciale.

Mar. Quelli sono i ROS (sempre orgoglioso alzando i tacchi ed atteggiandosi)

Un altro corpo speciale dellarma che non c lha nessuno

Mar. Ma che significa preciso allora

Alb. (in difficolt, non se lo ricorda) RIS , ci devi arrivarietu, senza bisogno del mio aiuto

Mar. RISR sta come

Alb. Come

Mar. Sicuramente Reparto

Alb. III

Mar. PA? e non mi mettere ansia

Alb. Non mi chiamare mai pi Pa te lo immagini se un carabinieri mi chiamasse:

MARE senza dirmi SCIALLO!...

Mar. Hai ragione potresti andare tutti al mare e un carabiniere chi non ci mettesse

Sciallosarebbe uno sciacallo. Allura Rcome RepartoIcome

IIquesta quella pi difficileIcome ItalianoS come Siciliano

Alb. Cretino se italiano non puo essere siciliano

Mar. Ma perch la Sicilia non fa parte dellItalia.

Alb. Sai che ti dico, sei scaltro per tante coseper sei cretino per certe cose

Marcello

Mar. Si Pap

Alb. Tu devi fare per forza il carabiniere!.. ( prima di entrare nella stanza verso il

pubblico) Mi scordo sempre che significa sta sigla RIS

S C E N A III

(Marcello, Alberto, Veronica, Riccardo, Teresa)

Mar. Mi sbaglier ma forse non se lo ricorda manco lui che significa RIS

(squilla un cellulare) Mi WindValeria (parla sottovoce) Amore sono in

chiesa, lhai scordato? Ho scordato il telefonino apertoah! Ti avevo detto che ero

alluniversit? E che vuoi tra universit e chiesa faccio sempre confusione poi ti

chiamo(nel frattempo squilla laltro telefonino) Senti squillare un altro telefonino?

Hai ragione, c un vecchietto che ha dimendicato il suo cellulare apertoMi devi

dire una cosa importante? va beni poi ci sentiamo(prende subito laltro)

OMNITEL...OlGATesorosto seguendo la lezione il professore mi guarda

stranoAh! Ti avevo detto che ero in chiesa? ( si mangia le mani, grande

espressivit) Fra Universit e chiesa faccio sempre confusione, perch ho sempre

te nella testa ciao (chiude) Mi sembrava pi facile combattere con Tre, invece

difficili, devo stare molto attento, attentissimo e menomali che abitano lontano!

(squilla il telefonino) TIM TTERESA dove sono in chiesa o alluniversit,

no lei qui a casa mi ha lasciato.(ripete) dentro sonodentro sonoPronto Gioia

mia, cuoricinomiao! (conta quattro volte)) miao! Miao! Miao! Miao! Dove sono,

dove mi hai lasciato in chiea casaa casache pensavo te, ah!.. pensavo se

le ferie destate potessimo farle assieme. Ciao Gioiaciao sono in bagno (si

asciuga la fronte) Ferie assiemesperiamo che sua madre e suo padre restano

sempre con questa testa. Mi sono fidanzato troppo prestoio ci tengo a Teresa

per(entra il Padre)

Alb. Pernon sopporti i sui genitori vero! Anzi, ti devi ritenere fortunato, loro sono di

buona famiglia, rispettosi dellarmalei semplice, fragile, piena di sentimenti veri,

di poche parole, bella, teneratenera

Mar. Pap mi stai descrivendo un mazzo di lattuga! (squilla il telefono di casa, Il Maresciallo

lo prende, mentre Marcello preso dalla confusione gli sembra che sia uno dei suoi cellulari e li

esce uno per uno)

Alb. Comandi!...Ah! Appuntato, le chiedo scusa, in questo momento sono io il

Comandante, la forza dellabitudine urgente arrivo subito. (chiude) Ma che fai

Con tutti questi cellulariuno non ti bastava?

Mar. Eh! Pap uno non mi funziona pi il tasto 7, laltro ha la batteria rovinata e me ne

rimasto uno mezzo buono

Alb. Ricordati che labbondanza non ha riempito mai la panza!

Alb. Cerca di imparare a risparmiare, vado in caserma. (esce)

Mar. OmnitelOlga (telefona) Pronto Olga sono io Marc(si mangia le mani)

Riccardo, sono uscito adesso dalladove ti avevo detto che ero? In chiesanon

perch mi piace giocare alle volte a nascondiglio (grande mimica) salutavo il prete

alcuni amicie viaquanto Ti amoQuanto mi manchi, fino a poco fa

ero gi adesso parlando con te, sono su, mi sento sopra il cielosopra il cielo

noperch? AH! Perch vuole dire che sono mortoAllura mi sento tre metri

sotto il cielo, ti penso sempresenti mi dovevi dire una bella sorpresaah! Certo

se me lo dici, che sorpresa ! Come ti vorrei avere qui accanto e stringerti, almeno

con te interruzioni di telefonate non ce ne sono! Niente...niente poi ti spiego.

Comunque mi si sta scaricando la batteria ci sentiamo (chiude sbaciucchiando)

WINDVALERIAse con Olga ero in chiesa co Valeria ero alluniversitpronto

Valeria, Amore mio, quanto mi manchi, si sono uscito adesso fino a poco fa avevo

un mal di testa e tristezza, ora parlando con te per me festa, mi sento tre metri

anzi quattro metri sotto il cielo, comesecondo te sono troppo gimeglio

sopra! Allora mi sento tre metri sopra il cieloanzi facciamo sette ma senti

Valeria, Sopra il cielo non significa che uno mortoAh! Tu sei contenta che io

sono morto, per te sai che anche nellaldil ti penso Ho capitosenti mi si sta

scaricando la batteria ciao Amore mio(chiude e si tocca) Figlia di bona madre

questa gi mi voleva assieme a S. Pietro Oh! Basta sbagliare una piccola parola

che vengo scoperto, devo stare attento, molto attento ma io sono troppo forte.

(si siede e comincia a leggere un giornale di sport in quel momento entra la madre Veronica)

Ver. Ciao, Marcellopap.

Mar. E andato in caserma dice che era una cosa urgente( entra Riccardo)

Ver. Oggi mi sento pi rilassata nonostante una giornataccia intensa piena di lavoro.

Ric. Ciao a tuttiMamma ho visto pap a momenti arriva, era pi contento del solito.

Mar. Fratellino come vanno le prove, se vuoi un po di aiuto chiamami. (La madre nel

frattempo si v a cambiare)

Ric. Tu non sei fatto per il palcoscenicotu sei fatto solo per lo scenico

Vedi per me il teatro vitaper te la vita teatro

Mar. Chi filosofia del teatro o meglio della vita a te devo farti un po scaltrire

Ric. Se per scaltrire quello che intenti tu, meglio rimbambinire! Magari avessi io la

fortuna di trovare una come Teresama non capisci che se Teresa viene a sapere

un pochinoci piglia un collasso e poi ti lascia.

Mar. Come viene a sapere, e poi ti ho detto che Teresa quella che ci tengo pi di tutti

Si e no po durare unaltra estate con Valeria e Olga, fra due estati cambio Provincia.

Al posto di andare in provincia di Agrigento, vado nel Ragusano(entra Alberto)

Alb. Oh! Tutti a casa siete meglio cosi! Ci sono novit per certi versi bellila mamma

Ver. Eccomi! Anche io ho delle belle novit finalmente Allora chi comincia per

prima!

Alb. Tu

Ver. Tu

Alb. Tu

Ver. Tu

Alb. Va bene meglio io

Ver. No meglio io

Mar. Ma state giocando a chi arriva prima?

Ver. Sai chi ti dico marito comincia tu!

Alb. Allora, nonostante per ora io sono il comandante della stazione, ho capito che la

responsabilit troppa, mi ha telefonato il capitano Buscemi per dirmi che potevo

benissimo rimanere a comando della stazione dei carabinieri e che avrebbero

mandato un altro appuntato per sostituire lassenza del Maresciallo Merlino che

stato trasferito, io non me la sentivo moglie, significava aumentare gocce di

Lexsotan e dopo manco unora hanno subito provveduto.

Ver. Cio, che successo

Alb. La cosa mi fa doppiamente piacere perch il nuovo comandante che viene, eravamo

colleghi di corso, abbiamo fatto il corso assieme, da 26 anni e setti mesi che ci

conosciamo. Il comandante Venuti Domenico di Sciacca della provincia di

Agrigento (Marcello fa cadere il giornale, rimane zitto guardando dritto verso il pubblico)

Ver. Ma sposatoscapolo

Alb. No, la moglie le morta ma ha una figlia che si appena diplomata

Ric. Come si chiama pap

Alb. La figlia si chiama mi ha detto Va VaValeria( Marcello spalanca gli occhi erso il

pubblico, tossisce fa scena con grande espressivit) perch Riccardo che ci vuoi fare un

pensierinoLascia stare perch mi ha detto suo padre che fidanzata proprio cu uno

di Messina che si chiama Riccardo, (ride) Riccardo proprio come te, anzi voleva

informazioni ma non sa il cognome e manco sua figliaperch da poco che si

conoscono ed uno dei motivi che ha accettato di venire a Messina.

Ric. Allora da poco che sono fidanzati

Ver. E si sentono solo per telefono

Alb. Ma Marcello ma tu non sei andato in provincia di Agrigento questa estate.

Mar. Ad (gli si ritira la voce) ad(fa scena) ad Agrigento citt papa p

Alb. Ma chi mi chiami a rate?

Mar. Mi brucia la gola (parla a stento)

Ver. Fatti un po di gargarismi di Iodosan

Ric. Meglio TANTUM VERDE pi efficace, guarda come verde in faccia

Alb. E tuquale questa bella notizia.

Ver. Finalmente da Luned, arriva il nuovo direttoremanco fatto apposta pure della

provincia di Agrigentodi Ribera.

Alb. Speriamo che questo un tipo pi elastico. .

Ver. E Femmina, vedova con una figlia, diplomata questanno

Mar. Ma.MAMAMadonna Santa

Ver. Ma che hai.

Mar. SoSonorovinato il bruciore!...

Alb. Per un bruciore di gola che stai facendo

Ver. Ma non che allergia

Ric. Sar Allergia alla telefonia

Alb. Ma quale allergia, e questo tempo, gli brucia la gola, lui anche esagerato!

Ric. (verso il pubblico) Io penso che gli brucia unaltra cosa! (entre Teresa)

Ver. Vai da Marcello, si sente poco bene

Ric. Vai Teresa da Marcello e gli accarezzi la gola

Mar. (nel frattempo comincia a squillare LOMnitel)ciao O Omi fa male la gola e

lallergia, ti chiamo io (chiude)

Ter. Ma hai lomintel, chi era

Mar. OO

Ric. Ottavio, quello di Palermo

Ter. E perch ti chiama nellomnitel!

Mar. RiRicardo parla tunon mi fafare sforzare

Ric. Perch rispiarmano, hanno tutti e due lomnitel(squilla Wind..Valeria)

Mar. Ciao Vava non Posso parlare bebe. Ne. La gola gola

Ric. Chi era Valerioquesto pazzo per il telefonino Winddice che la migliore

Compagnia

Ter. Ma quanti telefoni hai

Ric. No questo della Wind mio, ogni tanto gli e lo presto

Ver. Ma ti brucia assai ancora sta gola

Ric. Sar una faringo- laringo- trachite ca si ripercuote fino alla gastrite, allesofagite

con un po di ansia, forse meglio che oltre ai gargarismi si piglia pure una

VaVaValeriana cosi si calma un poTeresa mentre si fa i gargarismi,

facci dire O.O.Ol...Olcioe la O e la L, assieme alla Valeriana ci passa,

poi facci ripetere Teresa a te sola hoTeresa a te sola hoIo che studio

psicologia capisco (entrano nella stanza)

Alb. Mah! Mi sembrava spaventato, sempre esagerato quando ha una minima cosa!

Allora sembra che tutto sta filando liscio liscio

Ric. (verso il pubblico) Ancora deve arrivare il ruvido...ruvido!..

Ver. Vado a vedere l dentro pure io

Alb. E lascilai stare proprio quando possono stare soli un popo darsi che con un

Po di bacetti si mette a posto

Ric. Pap per ora mio fratello non capisci ne bacetti, n Teresa, n cellulari, mio fratello

sente solo bruciore dappertutto.

Alb. Ma tu chi dici che io dovevo accettare di fare il comandante?!

Ric. Pap stavolta secondo me hai sbagliato, dovevi accettare poi col tempo te ne pentirai.

Alb. Ma perchio tutta sta responsabilit dentro di me non me la sentivo di

prendermela, io a mezza a mezza sti Lexsotan me li devo togliere.

Ric. Te la sei presapap te la sei presain un altra parte, ma te la sei presa

Alb. In unaltra parte, ma che vuoi dire

Ric. Niente pap tutta psicologia ma se tu non ci pensi ti passa poipoooooi!

Alb. Alluo non ci devo pensare.

Ric. Non ci deve pensare, anche se

Alb. Anche se

Ric. Anche se il non pensare non esiste

Alb. Vero? E Come!?

Ric. Non esiste, perch mentre tu pensi di non pensare, stai pensando, e mentre stai

pensando che non devi pensare di pensare, nello stesso momento stai pensando

Alb. Questa a tutti i carabinieri della caserma glie la devo dire, troppo bella !

Ric. Meglio che non la dici pap, poi si confondono e chiss cosa possono pensare!

Ver. (entra Veronica) Marcello ha pure il vomitoora si sta calmando

Non fa altro chi direi a TeresaTERESA a te sola ho credimi sempre

TERESA A te sola ho CReDIMI SEMPREper prima di dire

Teresa la prima volta le ha detto TIM a te sola ho stava delirando.

Alb. troppo esagerato, e poi con tutti sti telefonini che ha sta esaurendo, ma io glie li

sequestro.

Ric. Pp non sequestrare niente altrimenti il bruciore ti viene a te! (entra Teresa con Marcello)

Ter. Sta meglio, ma forse sar vera allergia

Ver. Ma non meglio che qualche volta si fa le prove allergiche?

Ric. (con ironia verso il fratello) Si, ci saranno le prove, non passer assai

(poi verso il pubblico) Poi il bruciore viene a tutti! E lui si brucia!

Ter. Io magari resto ancora un po.

Mar. No, non ti preoccupare, mi sento gia meglio! (Teresa lo abbraccia e lo stringe)

Ter. Gioia mio quante belle cose che mi hai detto, quasi quasi quando ti senti male

mi dici cosi pi belle!

Ric. (verso il pubblico) A voglia quante glie ne deve dire ancora!

Ter. Va bene vado, piu tardi chiamoo meglio ritornoMarcello Gioia mia, ti prego

mentre esco dimmi in presenza di tutti i tuoi, quello che mi hai detto e ripetuto

l dentro

Mar. Certo Gioa miaTIMCio Teresa attia sula haiuma credimi sempre!

(Teresa esce gioiendo)

Ver. Che tenerezza che fannoTu Alberto mai mi ha detto a te sola ho!

Alb. E perch te lo dovevo dire, mica ne avevo tre! E poi lo vedi la chiama Tim, allora

cellulari non esistevano.

Mar. Pappa mamama

Alb. La vuoi finire di chiamare a rate, capisco che ti senti allergico, faringitico, laringitico,

e tracheitico per ci devi chiamare giusto.

Mar. Papmam vi devo parlare , se non siete voi a capire un figlio che ha dei

problemi e che questi problemi si possono ripercuotere in tutta la famiglia, e se

in questi momenti la famiglia quanto vera famiglia se non si stringe a colui il

quale ha dei problemi, i problemi aumentano e non c famiglia che si definisce

famiglia che non f niente per risolvere i problemi di un familiare (padre e madre

lo guardano fissi e stupiti) e siccome voi solo voi siete la mia vera famiglia io ho

deciso di raccontare tutto alla mia vera famiglia, vi prego non vi arrabbiate assai

ma pochino, non insultami assai, ma pochino, non mi lasciate solo ma

Ric. Accompagnato

Mar. Capitemi, comprendetemi, sono solo un ragazzo di ventidue anni, con i suoi lati

negativi e positivi e se voi per caso non riuscireste a fare quello che vi ho detto

prima, il concetto di famiglia cade e se cade la famiglia che famiglia !? In fondo

la vera famiglia si vede quando un componente della famiglia cade e per farlo

rialzare ha bisogno della famigliadella sua famiglia!

Alb. Ma ci stai prendendo per il culo?

Ver. Ma che dici Alberto!..Tuo figlio , e mai possibile che tuo figlio ci prenderebbe

per al limite per i fondelli..

Alb. E che differenza c!..

Mar. Pap..il valore della famiglia(lo interrompe)

Alb. Basta Marcellocon questo cacchio di famiglia, dicci quello che ti capitato, tu sai

Lo sai che siamo molto ma molto comprensivi

Ver. Marcello sei un figlio doro

Ric. (verso il pubblico) Per ora manco bronzo ?

Ver. Ci hai fatto scoraggiare ma cosa c

Alb. Mi pari che in psicologia sei iscritto tu, no tuo fratello(squilla il telefono)

Pronto, (si sente la telefonata dalla caserma: fuori scena) Maresciallo sono

lappuntato Piccolo

Alb. Comandi!...Ah! vero, per ora sono io il comandante! Senti Piccolino mi faccio

sentire io, per ora c la famiglia che si deve rialzare perch se in famiglia quando

uno della famiglia che ha problemima appuntato ma perch gli sto raccontando

queste cose Appuntato ( si atteggia a comandante) Ci vediamo domani (chiude)

Allora Marcello parla, pap sar comprensivo, non perder il controllo, sia perch

sono padre, sia perch sono carabiniere poi specialmente tu quando sarai nei RIS

devi avere un autocontrollo e nervi saldati.

Mar. Pap

Alb. Marc

Mar. Pap

Alb. Marc

Mar. Pap

Alb. Marcello

Mar. Pap

Alb. Marcello si sta facendo mattina

Mar. PapLosai, io, al maresciallo Venuti lo conosco

Alb. Lo conosci de come?!

Mar. Non di persona

Alb. E come per telefono?

Mar. Conosco sua figlia Valeria

Alb. E va bene, che ti emozionavi per questo motivo

Mar. No, per le vacanze io mi trovavo a Sciacca, abbiamo fatto conoscenza e io senza

Volere mi ci sono fidanzato.

Ric. Io vado a dormire(se ne v)

Alb. (grande mimica, con gli occhi il viso ed il corpo, guarda il pubblico) vedi

papca calmoche manco ho persoi, il. . .controllo.

(subito dopo) Disgraziatogiusto giusto ccon la figlia del mio collega, e ora questi

Sono qua come facciamo oracomesenza volereifiguriamoci se volevi!

Ver. Alberto, non perdiamo la situazione dalla mani

Alb. Io ho perso la situazione gi dai piedima ti rendi conto.

Ver. Calma, sangue freddo..

Alb. Io lho agghiacciato.

Ver. In fin dei conti stata una ragazzatauna marasciallata!

Alb. Che vuoi dire con questo termine che i figli de marescialli sono cretini

Ver. Ma non mi riferivo ai figli! Oh! Scusa non mi fare perdere le staffe pure a me.

Alb. Ma questo domaui appena mi dice mia figlia fidanzata con un messinese che si

chiama Marcello

Mar. No pap, le ho detto che mi chiamo Riccardo

Alb. Riccardo, come tuo fratello, menomale che sei furbo

Ver. Hai visto che i figli dei carabinieri non sono cretini ?

Alb. Io mi sento perso, come faccia ora a nascondere tutto, praticamente tu non

Ti devi fare mai vedere

Ver. Domani io sono di pomeriggio, me la vedo io, nessuno scoprir niente, tu non ti

sentire responsabile di niente, stasera pigliati 40 gocce di Lexsotan e domani

risolviamo tuttovattene a dormirestai attento 40 gocce non te ne prendere

di pi altrimenti non dormi poi

Alb. (Mentre se ne va) Disgraziato, mi ha rovinato, A figlia del comandante

Veronica domani passa dalla farmacia e fai rifornimento di Lexotan! (se ne va)

Ver. A mamma per tu, come hai potuto fare questo, hai una brava ragazza Teresa.

Mar. Mamma io avrei bisogno di sfogarmi ancora, ma solo con tea

Ver. No a mamma, ormai domaniera meglio che lo dicevi solo a me, sai che

tuo patri perde subito le staffe(accarezzandolo, coccolandolo) invece a mamma

sempre disponibile, calma, con sangue freddo, autocontrollo pieno del fisico e della

mente. Com a mamma!

Mar. (Come un bambino) disponibile, calma, sangue freddo, piena di autocontrollo

Fisico e mentale e non perde mai le staffema mai maimaivero mamma!..?

Ver. Maimaia Mamma(Fine I Atto)

SECONDO ATTO

S C E N A IV

(Veronica, Marcello, Alberto, Riccardo, Teresa)

Ver. Tuo padre ieri sera ha perso le staffe

Mar. Mamma ma come russava stanotte.

Ver. E certo con tutte quelle gocce che ha preso (entra Alberto mezzo stordito)

Ver. Stamattina non vai in caserma

Alb. Con questo sonno che ho ancoraOra telefono e gli dico che stanotte mi sono

sentito male e domani se ne parla. (telefona) Pronto Appuntato, sono il

Maresciallo Mezzatestami ha capito subito che ero io? Bravoe come ha fatto

a capirmi subitodalla voce?...Dalla faccia?!..Appuntato ma che fa scherza di

prima Mattina?...Mi sente strano dalla voce e come se mi vedesse? E come mi

vedeStranopieno di sonno e stordito(verso i suoi) e poi dicono che gli

appuntati sono cretinicio non hanno intuitoAppuntato, si sbagliato, non

ho dormito niente, mi sento male, la testa che mi gira, quindi domani ci vediamo

dica al brigadiere di provvederecome? arrivato Il Maresciallo, va bene ora

arrivo(chiude) partito stanotte ed gi arrivato. Mi faccio forza e vado, non

vorrei che pensa male di meVeronica, ci credi che ho un po di ansia!

Ver. Senti secondo me sarebbe meglio che ti prendi una decina di Lexsotan?

Alb. Cosi mi addomerdo!

Ver. MA perch, ti sei scordato che da trenta anni che dormi. ( Il figlio ride)

Alb. Pi favore finiamola con queste battute, e tu non ridere, pensa che sei fidanzato con

due, con la figlia del comandante, il maresciallo capo, il mio superiore, can la figlia

del maresciallo Venuti(entra Il figlio Riccardo)

Ric. Che gi sono venuti qui!...

Alb. ANCHE TU, non potevi dire sono arrivati.

Ric. Pap LO STESSO!

Alb. No, perch con questo termine Venutidevo aumentare la dose di gocce, se dicevi

sono arrivati dieci gocce mi bastavanoquando mi vado a preparare.

Mar. (Alberto entra nella stanza) Mamma appena esce pap ti devo parlare.

Ric. Si aspetta che esce altrimenti il 118 dobbiamo chiamre! (squilla il telefono)

Mar. Wind

Ric. Valeria

Ver. Venuti

Mar. Valeriadimmi arrivato il momento di dirmi la sorpresa? (grande espressivit)

( gli si ritira la voce mentre dice:) Spero che sia una buona notizia.

(mentre ascolta alcuni secondi, guarda la madre e fratello che a sua volta

alzano le spallein quel momento entra Alberto) Cosa? ti trovi a Messina?!.. con

tuo padre? (Alberto sente e si morde le dita)

Alb. Disgraziato io a quando ti ho messo al mondo e quando mi feci carabiniere.

Ver. Non dire fesserie, che tu al mondo lhai messo con me, e poi tusolo il carabiniere

potevi fare!

Mar. Tuo padre maresciallo Venuti

Alb. Comandi!... Ma che dicosto esaurendo, esco che p meglio (esce)

Mar. Quindi tuo padre il nuovo comandante della casermaio per ora mi trovo

nella zona opposta, ci vuole molto prima che arrivo, ci vediamo staseradalle sei

alle ottoMa certo che sono contentomi hai preso alla sprovvistava bene

Tesoro cosa?...E la prima volta che ti chiamo tesoro? Ah! Che vuoi ogni tanto mi

vieneva beneti chiamo sempre AMOREci vediamonon vedo lora

Mannaggia Tesoro chiamo A d Olga

Ric. Non vedi loraora la devi vedere lora, perch lorologio ti serve due ore con una

tre ore con unaltrae con unaltrafiatonecorsatelefonateansia

timore di essere scoperticoncentrazione massimache si puo tramutare in

sconcentrazione massima

Ver. Ma che ti ha detto mamma!

Mar. Mi ha detto che grazie a un cretino di maresciallo che non ha voluto prendersi la

responsabilit del comando, suo padre ha accettato di trasferirsi per amor suo

perch sa che fidanzata con uno di Messinaalmeno per due anni deve rimanere

qua.

Ric. Quindi il cretino sarebbe pap?

Ver. In questo tanto torto non ne ha! Senti a mamma, due anni passano subito, non ti

Preoccupare, io ti aiuter, sicuramente ogni tanto stu maresciallo verr qua con sua

Figlia dobbiamo fare in modo che non dovete mai incontrarvima ci pensi a quella

poverina di Teresama tu promettimi che non fai mai pi queste coseanche

perch noi siamo di buona famiglia, la nuova direttrice, essendo io la vice,

deve capire che ha a che fare con una donna tutta di un pezzo, con una donna

che sa tenere il controllo sia in ufficio, che a casa, che deve capire che siamo una

famiglia unita, una famiglia piena di sani principimoralispirituali

Ric. (verso il pubblico) Mi pari suor Carmelina!..

Mar. Te lo prometto, per prima ti devo parlare

Ric. Ora viene il bello!

Mar. Mammamamminamammuzzamammiceddanon ti arrabbiare!

Ver. Mi hai preso per tuo padre? Anche se ha ragione, per lui andato in escandescenza

al posto di tenere i nervi saldi e di pensare al da farsi

Mar. Mamma, mentre ero a Ribera, ho conosciuto una ragazza di nome Olga, e mi ci sono

fidanzato.

Ver. Oh! Ma si peggio di don Giovanni! Per a mamma sei esagerato, ma come facevi.

menomale che Teresa ce lavevi qua altrimenti il sangue ti tiravanoper questo sei

ritornato pi magro. (Squilla il telefonino)

Mar. OMNTEL ( Riccardo assieme alla madre rispondono): OLGA.

Mar. Olga caracome non ti ho detto Tesoro mio ma certo che te lo dico:

Tesoro mio(ascolta un poco) proprio liuna bella sorpresa!

Ric. ( verso il pubblico) Manco a Pasqua ci sono tutte queste sorprese!

Mar. Tua madre stata trasferita qui? (come prima gli si ritira la voce) Che sono

contentoma io in questo momento mi trovo nella zona oppostanon stasera non

posso perch avevo gi un appuntamento con VaCon Vasta, il professore

Vastaa che ora ho lappuntamento? Dalle sei alle otto ah! Vuoi che ci vediamo

alle nove? Va bene ti chiamo ioah! Non ti ho detto Tesoro? Va bene Amore ti

chiamo ioti ho chiamato Amore? Ogni tanto mi scappa ma bellova bene ti

chiamo sempre TESOROchiudo perch mi stanno suonando alla porta...ciao

Tesoro (chiude) Mamma mia che mi sento confusoooooocalmamamma non

perdiamo la calma.

Ver. Praticamente a me questa mi sembrava che rimaneva a Ribera invece sua madre

Trasferita pure qu a Messinacosa fa la poliziotta sua madre

Ric. No superiora

Ver. Superiora!ma che monaca e ha una figlia?!

Ric. No superiora a te

Mar. Mamma sua madre una tua collega delle poste

Ver. E non ti preoccupare a mammacome?! Che ha detto? Lavora alle poste

Ti sei fidanzato con la figlia di una mia collegaaspettaaspetta come ha detto che

si chiamaOlgae in quale posta fu trasferita

Mar. Proprio dove lavori tu

Ver. Veronica calmadisgraziatoVeronica sangue freddodisonestofarabutto

Veronica autocontrolloDisgraziato tuo padre quando ti ha fatto! Veronica non

perdere le staffeTu a Teresa non te la meritiio gli racconto tutto

che vergogna(squilla il telefono una collega di Veronica che le comunica che la

nuova direttrice vuole farle visita ) Ciao Giulia, a direttrice e chi voli? Passamela.

Direttrice buongiornocerto laspetto sa gi dove abito? Ah! Sa gi tante cose, bene

Ci vediamoviene con sua figlia? Certo va bene(chiude)

Calma e sangue freddo

Mar. Io ce lho pi agghiacciato di pap!

Ver. Intanto tu vattene subitoRiccardo portatelo lontano(entra Teresa)

Ter. Ciao Marcellocosa c .

Mar. Sto andando alluniversit...mi ha chiamato il professore

Ter. Ti aspetto qua

Ver. No Teresa, tu se vuoi stai, lui fa tardi viene troppo tardi, poi deve andare con mia

Madre da mio zio a Taormina(Marcello stava per uscire)

Ter. Marcello, neppure mi saluti, e non mi dici gioia!

Mar. Scusa Amore

Ter. Amore? la prima volta che mi chiami Amore, mi chiami sempre gioia

Mar. Gioia, ogni tanto bello cambiare

Ric. (verso il pubblico) Ha Cominciato gi a confondersi! (Marcello bacia Teresa ed esce)

S C E N A VII

(Veronica, Alberto, Teresa, la signora Castiglione Santina, con la figlia Olga, Riccardo,

Maresciallo Venuti con la figlia Valeria )

Ter. Ma, era strano

Ver. Lha chiamato il professore e gli ha detto che la materia che si deve dare, ha bisogno

di un approfondimento, lo sai queste cose lo fanno innervosire(entra Alberto)

Alb. Ciao Teresa.

Ter. Buongiorno

Ver. Da dove vieni

Alb. Dalla caserma, ho conosciuto il nuovo comandantepi tardi ci far visita con la

figlia

Ter. Io devo andare a fare un po di spesa, magari passo pi tardi(saluta ed esce)

Alb. Poverina, non se lo meritavamio figlio che gioca con due mazzi di carte! E un

Baro, e chi imbroglia prima o poi viene scopertoSenti Veronica, dobbiamo

togliere la foto di Marcello almeno da questa stanza prima che viene il maresciallo,

se no gli facciamo i baffi, la parruccaVeronica ma mi stai sentendo, ti vedo assente,

certo, non ti brucia, certo si fidanzato con la figlia del mio comandante ed logico

che a me deve bruciare di pi, logico che io me la devo prendere di pi, logico

che il mio cuore batte a 320 al minuto, logico(viene interrotto)

Ver. E logico che si fidanzato anche con la figlia della mia direttrice

Alb. Ah! Menomale(poi) Comeche hai detto( va a prendersi un po di gocce)

Ver. A momenti arriva la direttrice, non ti fare vedere che sei maresciallocio volevo

dire Non ti fare vedere calmoma chei mi sta prendendo(arrabbiata) non ti fare

vedere agitatoDici che sei un carabiniere furbo e scaltro, dobbiamo cercare di fare

passare questi due anni che il maresciallo resta qu senza lasciare traccia

Alb. E aa direttrice quanto resta pure due anni?

Ver. Lei almeno sei cinque anni(Alberto Sviene)

Ver. Alberto...Albertodai ripigliatitu sei un maresciallo furbo, intelligente,

tu sei meglio del commissario Maigretdel tenente Cojackdel tenente

Colomba(Alberto si v riprendendo)

Alb. Si colombatenente colombo

Ver. Apposta lho detto, per non dire uovo di pasqua

Alb. Che ero meglio di questi lo sapevo! Per mi resta il dubbio se sono meglio del

commissario Montalbano!

Ver. Poi proprio a lui non lo vedi, non lhai visto propriotranne che in televisione!

Dai prepariamoci mentalmentenon devono scoprire nienteripete

Alb. (Alberto ripete come un cretino per due tre volte) Non devono scoprire niente

ma non mi fare cose di cretini, ma mi viene pi sonno(bussano, entrano

la direttrice con la figlia Olga)

Ver. Buongiorno...prego accomodatevi(fanno le presentazioni)

Dir. Mi hanno parlato benissimo di lei, spero che ci sar unottima intesa

Olg. Signora mi scusi, ma da qui a Piazza del Popolo lontano?

Alb. Una quindicina di chilometri

Dir. Mia figlia fidanzata con un ragazzo di Messinae per i figlicosa non si fa

vista questa opportunit, ho accettato proprio di venire a Messina(entra Teresa)

Ver. (la presenta) LA fidanzata di mio figlio(mentre si presentano)

Alb. (al pubblico) Un figlio disgraziato con tre suocere! (entra Riccardo, solite presentazioni)

Ter. E Marcello?!

Ric. Marcello andato dove sapevi tu

Dir. Marcello sarebbe laltro figlio.

Olg. Maresciallo, il mio ragazzo si chiama proprio come lei

Alb. Ah! Siche casualit

Olg. Purtroppo rimasto orfano dallet di sei anni (il maresciallo si tocca)

Alb. Che figlio di buona donna! Nel senso un figlio che questa buona donna ha avuto la

forza di crescerlo bene.

Olg. Teresa, scusa se ti do del tu, siamo giovanissime, ed il tuo ragazzo che fa

Studia, lavora

Ter. Studia.

Alb. E i genitori sono tutti e due vivi. (ridono tutti)

Olg. Stasera Teresa mi vedo con Alberto alle nove, se vieni te lo presento, anzi puoi dire

a Marcello se viene pure lui

Ver. Mio figlio rientra sul tardi doveva andare fuori CittMa sicuramente avrete tanto

Tempo!

Alb. A voglia che tempo che hanno!

Ric. Scusatemi ma io vado a studiare(entra nella sua stanza)

Olg. Anzi se mi scusate un attimo, lo chiamo chiss se pu anticipare. (fa il numero)

Alberto ciao Tesorostavolta non hai dimenticato di dirmi Tesoro anche tu

Dir. Che tempi belli cara Veronica

Olg. Ma come ci vediamo alle sei, ma se avevi detto alle noveah! Ti eri confuso

Sono qu dal comandante

Alb. Vice

Olg. Dal vice comandante dei carabinieriuna persona squisita, si chiama come te,

equilibrato, rilassato, gentilissimo, poi te lo faccio conoscere, ma anche la madre

sai, poi ho conosciuto Teresa la fidanzata del figlio Marcelloche cosa?

Stai sudando? Come maiil caldomah! Va bene ci sentiamo ciao.

Alb. Chiss perch, ma mentre sudava lui, stavo sudando pure io

Ver. Allora direttrice ci diamo del tu, ti chiamo Santina (bussano, entrano il

Maresciallo Venuti con la figlia Valeria, le solite presentazioni)

Com. E allora maresciallo.

Alb. Comandi!

Com. Maresciallo che comandi, a casa rilassiamoci, la vedo teso, ogni tanto si prenda

qualche goccia di Lexotan, sa cosa sono

Alb. Mai sentite nominare

Ver. Maresciallo, la direttrice della provincia di Agrigento, di Ribera.

Com. Che coincidenza! (caratterizzando questa parola ogni volta che la si ripete)

Val. Noi siamo di Sciacca

Com. Io vi ho visti fermi allarea di servizio sacchitello mentre lei prendeva un panino

col prosciutto, sua figlia un panino col salame e lei un caff con due cucchiai di

zucchero, mentre sua figlia prendeva una coca

Olg. Proprio quello che ho preso io.

Com. Che coincidenza!

Dir. Maresciallo lei troppo acuto.

Com. Il nostro lavoro particolare e dobbiamo notare ogni particolarecome si dice

Caro maresciallo Alberto perper

Alb. Malformazione professionale(tutti ridono perch sembrato di aver fatto la battuta)

Com. Buona questa! Malformazione professionale! (ride pure Alberto)

Com. Come mai qui gentilissima signora

Dir. Per lavoro, e per mia figlia.

Com. Che coincidenza!

Dir. Vi era un trasferimento, mia figlia fidanzata qui con un messinese ed eccomi qui.

Com. Che coincidenza!

Val. Meglio cosi almeno tra Teresa ed Olga che abbiamo tutti e tre i fidanzati della

stessa citt, possiamo ogni tanto organizzare(si sente squillare il suo telefonino)

ScusateRiccardogioia? E la prima volta che mi chiami gioia, mi chiami

sempre Amore! Alle nove, ma se mi avevi detto alle seiti sei confusova bene

ciaociao

Olg. Pure il mio ragazzo ogni tanto ha la testa fra le nuvolementre il tuo Teresa.

Alb. Il suo la testa non c lha! Ne ha Mezza

Com. MezzaMezza testa (ridono) bella questa

Ter. Il mio preciso, scrupoloso, solo quando deve fare esami ed sotto pressione

va un po in tilt...

Com. Gentile signora posso chiederle come mai suo marito non con lei.

Dir. Sono vedova da otto anni!

Com. Che coincidenza! Anche io sono vedovo da sette anni e undici mesi!

Quando pensa di rimanere in questo luogo.

Dir. Mah! Si vedr.

Alb. Che coincidenza! (tutti lo guardano)

Dir. Comunque adesso togliamo il disturbo

Com. Ma quale disturbo gentilissima signora, faccia come se fosse a casa sua

vero collega?

Alb. Comandi! Ah! Certo faccia come se fosse a casa del comandante!

Olg. Abbiamo da sistemarci tante cose, e poi alle sei mi evo vedere col mio ragazzo.

Allora Teresa, Valeria ci sentiamo ed organizziamo

Val. Certo. (salutano ed escono)

S C E N A VIII

(Alberto, Maresciallo Venuti, Valeria, Teresa, Veronica, Riccardo, Marcello)

Com. Collega, togliamo il disturbo anche noi

Alb. Ma che dice comandante, faccia come se fosse a casa sua, si vuole fare una doccia,

si vuole cambiare, vuole mangiare, vuole dormire

Com. Collega, rilassati(entra Riccardo)

Ric. Scusate...mamma non trovo laccappatoio

Ver. Vi presento mio figlio Riccardo.

Val. Riccardo, proprio come si chiama il mio fidanzato!

Alb. Che coincidenza!

Com. Collega ci vediamo domani!...(salutano, escono si spengono le luci)

Un Pomeriggio dopo due settimane

Mar. (Marcello ripassa non la materia ma qualcosaltro, passeggia da una parte a laltra)

TeresaGioia ValeriaAmoreOlgaTesoro (prima sbaglia, per ben due

volte, poi si confonde, poi ripete giustoe ripete ripete poi entra il padre)

Non mi confondo pi

Alb. Che ti ripassi i nomi con i relativi attributi. Comu facisti assira!

Mar. E stata dura, per ce lho fatta, mentre ero cu Olga, mi ha squillato il cellulari della

Wind, Valeriapoi mi ha chiamatoTeresa (entra Veronica)

Ver. Ma tu spegnilo mentre sei con una

Mar. Anzi uno ora lo lascio a casa, cosi con due si puo gestire meglio.

Ver. Quello di Teresa portalo sempre per

Mar. Certo, e ogni tanto scambio lascio quello di Olga, ogni tanto quello di Valeria.

Alb. Siamo alla seconda settimana, figuriamoci fra due tre mesi, anzi fra due tre anni.

(entra Teresa)

Ter. Finalmente, stasera non mi dire che hai impegni, usciamo soli

Ver. Ecco uscite soli

Ter. Le due ragazze, Valeria ed Olga vorrebbero uscire qualche volta assieme con i suoi

Fidanzati

Alb. Meglio soliInventatevi qualche scusa

Ter. Lo so, per non posso dire sempre no, una volta ogni tanto mi sembra giusto.

Mar. Una volta ogni tanto, quanto possibile Senti Teresa, stanotte ho fatto un sogno

Strano, ho sognato che tu facevi vedere la mia foto e poi capitato una disgrazia:

Ter. Che disgraziaa chi facevo vedere la tua foto.

Mar. La mia foto la vedevano persone che io non conosco, e poi capitato che ci siamo

Lasciati, io disperato, mi sono precipitato da un precipiziomi sono svegliato

spaventato Ti prego Teresa Gioia, hai visto che tu sei Gioia mia e non ho

dimenticato che tu sei Gioia.

Mar. (Verso il pubblico) Dopo quanti allenamenti ha fatto! T i prego non fare vedere la

Mia foto a nessuno, a nessuno di quelli che non mi conoscono.

Ter. Ma certo, quelli che ti conoscono che bisogno hanno di vederti in fotografia.

Ver. Teresa, allora visto il sonno che ha fatto accontentalo perch i sogni sono sogni.

Ter. Non ti preoccupare, la tua foto non la vedr mai nessuno. (la bacia,,entra Riccardo)

Ric. Pap, mi sembrato che stava venendo la figlia del maresciallo

Mar. Ah! Che dolore di pancia, che aria da stamattina che ho diarrea (scappa)

Ter. MA che ha mangiato

Ver. Ogni volta che va fuori mangia male e poi gli viene sempre a diarrea

Alb. Chiss quanto sta in bagno ora(bussano entra Valeria)

Val. BuongiornoCiao Teresa, stasera che fai

Ter. Stasera esco con il mio fidanzato

Val. Ah! Possiamo uscire assieme, chiamo RiccardoPronto, Amore, stasera a che ora

ci vediamoniente, volevo presentarti Teresa ed il suo ragazzo che ancora non

conoscocome ti sento vicinono vicino in senso fisico, vicino di vicinanza,

e come se tu fossi qui in questa stanzalo so lamoreva bene ciao.

Ter. Se aspetti ti presento Marcello

Alb. Forse, Valeria avr premura

Val. No, posso aspettare(Riccardo capisce e cerca di fare qualcosa)

Ver. Riccardo tu che fai, hai ancora quella cosa da fare nella tua stanza. (Riccardo entra)

Val. Poco fa ho visto Olga, dice che ieri sera ha detto al suo ragazzo che qualche giorno

organizziamo per uscire assieme(squilla il telefonino di Valeria) Pronto

Riccardo dimmi ti sei liberatofra unora al bar di ieri serava beneanche io ti

amo. Devo andare, Alberto mi vuole vedere, mi dispiace Teresa, ci sar tempo! (esce)

Alb. A voglia di tempo!

Ver. (si asciuga la fronte, poi entra Marcello)

Mar. (tenendosi la pancia) Mamma mia la seconda volta gia in mezzora.

Ma la figlia del Maresciallo dov ?

Ter. Se ne andato proprio ora, lha chiamto

Alb. Lo stronzetto!!

Ter. Il suo ragazzo(entra Riccardo)

Ric. Pi stavolta andata, a prossima volta pu andare, poi si puo fermare.

(bussano, Olga, mentre la madre v ad aprire fa capire che Olga ad alta voce)

Ver. Signorina Olga, come mai

Mar. Ah! di nuovu (si tocca nuovamente la pancia e scappa)

Alb. Buongiorno signorina

Olg. Teresa cercavo te e tua madre mi ha detto che era qui(si salutano con Teresa)

E da stamattina che provo a chiamare Alberto e sempre spentoTu Teresa

Che mi dici, Marcello quando lo posso conoscere, ma una sua foto.

Ter. Se aspetti di l, penso che fra un poco dovrebbe uscire.

Alb. Dovrebbe, queste cose sono lunghe, fastidiose, e imminenti, pare che finisce e si

Ricominciaparlo della diarreaoh! Mi scusi signorina

Ter. Tu invece, una foto del tuo ragazzo.

Olg. Questa estate gli lo detto almeno dieci volte e mi ha detto che non ne aveva con se

ma che me lavrebbe inviata.

Ver. (si avvicina alla porta) Marcelloa che punto sei, c la figlia della direttrice che ti

vuole conoscere(squilla il telefonino ad Olga)

Olg. Albertofinalmente, ma dove sei finito, avevi il telefonino spento? Non prendeva?

Adesso ti prende cosi bene che sembri accanto a meha quattro taccheinfatti

Ti sento benissimo e vicinissimodove seifra unora al corso Cavourva bene

parto subito, non ti preoccupare(chiude) devo scappare, prima di prendere lauto

ed arrivareci vediamo Teresanon ti preoccupare avremo tempo di conoscere

Marcello (esce)

Alb. A voglia di tempo!

Ver. Mah! Che situazione, la mia collega per la figlia che sacrifici

Alb. Ed il mio collega per la figlia chi sacrifici

Alb.Ver. (entrambi) Ma non si potevano restare tutte e due nei loro paesi! (entra Marcello)

Mar. Mamma mia!

Alb. Poco fa la prima volta ha detto , Mamma mia! Ora era meglio che dicevi:

Pap Mio

Ter. Andiamo al centro, al corso Cavour a prenderci un gelato.

Mar. Teresa, andiamo va, prima usciamo, andiamo verso Taormina

Ver. Giusto dal lato opposto (escono)

S C E N A IX

Alberto, Riccardo, Veronica, la direttrice Santina, il maresciallo Venuti,

Valeria, Olga)

Alb. Riccardo, ma tu ti ricordi che significa RISperch tuo fratello non se lo ricorda

ed io non ho intenzione di dirglielo.

Ric. Certo PapReparto Investigativo Scientifico.

Alb. Sempre lho detto, eri tu che dovevi entrare nei RIS.

Ric. Vado a studiare(entra nella stanza)

Ver. Per stavolta si salvato.

Alb. Che disgraziato! (bussano entra la direttrice)

Ver. Santina prego accomodati.

Alb. Carissima signora, si sistemata, la casa di suo gradimento

Dir. Si, un buon appartamento(bussano entra Il maresciallo Venuti)

Com. Buon giorno!..Che coincidenza! Anche lei qua gentilissima signora Santina.

Dir. Gitroppe coincidenze!

Ver. MA ci fa piacere avere in casa due amici come voi, vero Alberto.

Alb. Un grandissimo piacere

Dir. Me figlia ha preso la mia macchina, ed partita come un razzo perch aveva

lappuntamento con Alberto

Com. Ma che coincidenza, anche mia figlia voleva la mia macchina, per deve imparare a

viaggiare anche col lautobus

Dir. Ancora non conosco questo ragazzo, in due settimane a Ribera non lho mai

conosciuto, ogni volta capitava sempre qualche disguido.

Com. Ma che coincidenza! Anche a me a Sciacca ogni volta che io volevo conoscerlo

si sentiva male(ride) forse la divisa gli faceva effetto! Gentilissima signora va

a finire che magari li conosceremo entrambi nello stesso giorno e nello stesso

momento.

Alb. Che coincidenzavolevo dire sarebbe una bella coincidenza (bussano, entra

Valeria arrabbiata)

Val. Salve, Pap se vuoi possiamo andare

Com. Ma come mai qui

Val. Mi ha chiamato Riccardo, dicendomi che ha avuto un contrattempo e per oggi

non possiamo vederci, sono scesa alla prima fermata, e sono ritornata

Ver. Quante volte capita a mio figlio con Teresa

Alb. Poi specialmente in questo periodo! (bussano entra Olga arrabbiata)

Olg. Salve, mamma se vuoi possiamo andare

Dir. MA non avevi appuntamento con Alberto?

Olg. Si ma neppure avevo fatto due chilometri che mi ha telefonato dicendomi che

ha avuto un malore andato allospedale e non ha voluto neppure che lo

raggiungessi e non mi ha detto quale ospedale per non preoccuparmi

Val. Olga consolati, siamo in dueanche io non posso vedermi stasera, Riccardo ha

avuto un contrattempocerto mi dispiace di pi per te che finito allospedale

ma vedrai che sar una cosa da niente.

Com. Ora mi informo io in tutti gli ospedali cara figlia, anche se non abbiamo il cognome

abbiamo il nome, e poi gli farai una bella sorpresa.

Dir. Adesso scusate ma dobbiamo andareci vediamo

Com. Che coincidenza! Pure noi dobbiamo andare(si salutano ed escono tutti)

S C E N A X

(Alberto, Veronica, Marcello, Riccardo, Olga, Valeria, Teresa)

Alb. Disgraziato, ma non poteva nascere prima Riccardo e poi lui.

Ver. E si ci capitava a Riccardo?

Ric. Mamma a me non mi capitava, perch oltre tutta la testa, metto anche il cuore.

(entra Marcello seccato)

Ver. Marcello ma non dovevi essere a Taormina?

Mar. Ho litigato con Teresa, per forza voleva andare al centro, non ci fu modo, e mi

diceva mi hai sempre accontentata picchi stavolta no.

Alb. Il comandante? Ora si informa in tutti gli ospedali, e per un comandante dei

carabinieri non difficile scoprire che non andato in nessun ospedale. Se fossi stato

pi furbo, non dicevi che andavi allospedale.

Mar. In quel momento mi venuto di dire cosi Speriamo oggi che c stato qualche

Riccardo che si sentito male e gli lo confermano. (squilla il telefono, il

comandante)

Alb. Comandantecomandi! In nessun ospedale ce stato un Riccardo al pronto

Soccorsoma forse sa come sono i ragazzilei dice che un ragazzaccioma

forseLei dice che sar qualche farabutto, e non vede lora di conoscerlocerto

ogni Padre si vuole accertare Comandante non si preoccupi, sto arrivando

(chiude) Farabutto, ragazzaccio, tu non sei cosa di entrare nei RIS, che fra laltro

non sai neppure cosa significaVeronica devo andare in caserma(esce)

Ric. Non me lo dici pi che ho un fratello scaltro?! Quanto vado a studiare.

Ver. Certo che ci siamo messi lacqua dentro ed il rubinetto fuori(bussano Valeria )

(come al solito quando apre) Valeria come mai qua(Marcello scappa nella stanza)

Val. Mi scusi signora, sa io una madre non c lho pi, e chi meglio di una madre puo

capire lei che madre, di due figli, e madre di un o fidanzato sono sicura che mi

capir. Mio padre arrabbiato, in due settimane non riuscito a conoscerlo, poi mi

sembra che non pi lo stesso ragazzo che ho conosciuto questa estate...mi scusi

signora, vorrei entrare se posso anche solo due minuti l dentro per sfogarmi e mi

rilasso, facevo cosi anche a casa mia. (Veronica in difficolt cerca di farlo capire al figlio)

Ver. Vuoi entrare nella stanza di mio figlioaspetta un attimo che c qualcosa da

sistemare(nel frattempo Valeria prova a chiamare Riccardo)

Val. Il telefonino chiuso(rientra la madre)

Ver. Valeria prego, puoi venire a sfogarti(mentre entra, Marcello si vede uscire

dallaltra porta, si sta dirigendo verso fuori quando sente bussare, in quel momento

si ferma, la madre di corsa rientra ed v ad aprire, Olga) Carissima Olga (ad alta voce,

Marcello rientra dalla porta dalla quale era uscito mentre in quel momento dallaltra parte rientra

Valeria, tutto con il massimo tempismo, basta sbagliare di qualche secondo per rovinare la scena)

Val. Olga

Olg. Valeria

Val. Ma tu non dovevi essere con Alberto.

Olg. E tu non dovevi essere con Riccardo. (in quel momento bussano, entra Teresa)

Ter. Ciao a tutti. Mamma dov Marcello

Olg. Ma non eri con lui

Ter. Abbiamo litigato

Val. Oggi non giornata

Ver. E incredibile, tutti e tre avete una sfortuna. Non vi preoccupate, sono cose che

capitano, magari il ragazzo un po stressato

Olg. I ragazzi!?

Ver. Gi i ragazziintento dire il ragazzo di ciascuna di voi.

Val. Il mio pare sempre stressato

Olg. Il mio sempre di corsaagitato

Ter. Marcello sempre chi guarda lorologio, prima non lo usava, ora su metti sempre.

(telefona a Marcello) Gioia dove sei seduto su una panchina che pensi a me.

Mi dispiacevieni che facciamo pacesono a casa tuami chiami tu va bene

Ciao. (chiude e si mette a piangere) Era seduto su una panchina che mi pensava

Sono una cretina(poi la calmano, nel frattempo Olga prova a chiamare)

Olg. Alberto, Tesoro sono iodove sei, ti stai liberando. Sono con quelle amiche

Teresa e Valeria, una avvilita, laltra distrutta chi la distrutta? Valeria,

perch il suo ragazzo Riccardo, dice che era andato allospedale e suo padre ha

scoperto che non c stato nessun Riccardo in tutti gli ospedali. Perch queste

bugie? Giusto e tu che ne saiperch lo chiedo a te(dolcissima) ma tu non mi

dici mai bugie vero!..Va bene ti fai sentire tu

Ver. (Verso il pubblico ovviamente faceva scena) Mi stanno salendo calori

(asciugandosi la fronte) Sentite io devo andare al supermercatoTeresa,

quando le amiche se se vanno chiudi tu(esce, subito squilla il telefonino di Valeria)

Val. Menomale che sei lontano, perch se ti fossi trovato qua due ceffoni, due cazzotti,

due pugnili avresti meritatiNon mi chiamare Amorese prima non mi

racconti tutto! Cosa? Non ti sei fatto visitare perch ha avuto paura dei camici

bianchi? Quando ci vediamofra mezzora al solito barva bene sto arrivando.

Ter. Mi pare che stiamo rimediando tutti (squilla il telefonino di Olga)

Olg. Albertoma quale Amoreio sono Tesoro, mi piaci quando mi chiami Tesoro

Ormaici vediamo piu tardi...va bene io sto uscendo(chiude) Dai facciamoci

forzaAdesso io vado, pare che ci stiamo tutti chiarendo, anzi facciamo una bella

cosa, stasera festeggiamo uscendo tutti e sei assieme, e se qualcuno di loro, non

vuole li costringiamo(la altre annuiscono, mentre escono)

Val. C qualcosa che non mi convince, non riesco a capire, qualcosa che mi sfugge

in questo dialogo che ho fatto poco fa

Olg. E lamore che ci fa cambiare la chimica del cervello(escono)

S C E N A XI

(Marcello, Riccardo,Teresa, Olga,Valeria, Direttrice, Alberto, Comandante,Veronica)

Mar. (Entra affaticato, distrutto, si asciuga tutto) Mamma mia, per forza ce lho fatta, certo

Che sono un figlio di buona madre, per tre fidanzate sono troppetroppe! O

meglio erano poche, si fossero rimaste ognuna al proprio paese(in quel momento

entra Riccardo) Chi coincidenza! Tutti e tre qua, e prima o poi tu resti come un

Mar. Non me lo dire, che ho capitoSenti io esco un attimo, mi porto solo due cellulari,

laltro lo lascio l dentro(squilla il telefonino di Marc. Valeria) Valeria Tesoro

OH! Scusa, ti devo chiamare Amorenon puoi venire, peccato io sono gia al bar

Allora ci vediamo staserava bene ciao AMORE hai visto che ti ho chiamato

Amore (chiude) meglio, cosi mi vedo con Olga ed ho pi tempo(chiama)

OlgaAmoreoh! scusa , lo so ti devo chiamare Tesoro senti possiamo anticipare,

io mi sono liberato fra mezzora Ci vediamo al solito postociao (chiude) Menomali

forse posso rimediare con tutte e da oggi in poi concentrazione massima non devo

commettere pi nessun errore...poso il cellulare, stavolta poso quello di Valeria (lo

mette nel cassetto ma non si ricorda di spegnerlo)

Ric. Io penso che poca vita! (Marcello si tocca) Ma tu vero pensi di essere lunico

furbo

Mar. Esco se no tu mi fai incazzare(in quel momento entra Teresa)

Ter. Marcello, ma non eri fora

Mar. Sono arrivato adesso e ti stavo chiamando guarda ho pure il cellulare

Ter. Il cellulare dellomnitel, ma quando mai mi hai chiamata con questo cellulare tu

Mar. (Imbarazzato) eh! Ogni tanto si capitaGioia del mio cuoresto andando

Ad accompagnare mio fratello da un suo collega, vai a casa che torno subito.

Ter. No, ti aspetto qua, nel frattempo viene tua madre e le faccio compagnia.

Mar. Sei proprio una vera gioia. (escono)

Ter. E proprio cambiato, non mi sembra pi luiValeria mi ha detto che mi doveva

parlare.(bussano, entra Valeria ed Olga) Olga pure tu ci sei.

Olg. Valeria voleva che fossimo tutti e tre presenti

Val. Teresa, Olga, come faceva Riccardo a sapere che io sapevo che no stato in nessun

Ospedale? Perch Olga quando hai detto ad Alberto che io ero distrutta

raccontandogli il fatto, subito dopo io ho parlato con Riccardo e lui prima di ogni

cosa ha cercato di giustificarsi del perch non era in ospedalema lui come faceva

a sapere che io sapevo? Chi gli e lha detto? Qualcuno vicinissimo a lui? O questo

qualcuno pu essere una doppia persona o una tripla

Olg. Valeria ma che vuoi dire? Pare che stai scrivendo una commedia, le commedie

le scrive un mio caro amico Calogero Maurici, io ragionorifletto e deduco!

Ter. Valeria, tu sei abituata con tua padre, i carabinieri sono sempre sospettosi, quindi

Val. Ma ragionatenon vi sembra che ci siano troppe coincidenze?

Olg. Effettivamente vero, ma da qui a pensare chemamma mia non possibile

Ter. Marcello non mi farebbe mai una cosa del generevoi non lo conoscete!

Olg. Gi non lo conosciamo...ma voi non conoscete Alberto.

Val. Gi non lo conoscoma voi non conoscete Riccardo? O forse

Olg. Ter. O forse!..

Vale. O forse tutti e tre conosciamo tutti e treo forse tutti e tre conosciamo uno solo

che a sua volta questo uno solo si diviso in tre, per tre ragazze che a sua volta

uno solo

Ter. Mi sono confusa!..

Olg. Mamma mia, sto avendo veramente dei dubbi!

Val. Non vi preoccupati, che se tutti questi indizi, coincidenze, queste stranezze,

corrispondono al novantanove per cento di quello che penso io, lo scopriremo

Olg. Tu stai facendo capire che Riccardo, il mio Riccardo potrebbe essere Alberto?

Ter. Tu stai facendo capire che il mio Marcello potrebbe essere Riccardo?

Val. E che il mio Riccardo potrebbe essere Alberto e Marcello. (Ter. Si sente male)

Ter. Non ci posso credere, non possibile(la fanno riprendere)

Val. Olga, telefona al tuo Alberto, dato che avevi appuntamento e gli dici che hai avuto

un contrattempo(Olga telefona)

Olg. Tesoro, dove seia met strada? Senti io ho avuto un contrattempo, sto partendo

con mia madre per Ribera e rester almeno due giornic una mia zia grave

(facendo le corna) non vedo lora di abbracciarti e rivedertianzi vedi se puoi

scappare tu per Riberava bene ciao Tesoro (chiude) Era addoloratodicembre

che sta tornandoTeresa ora chiama tu (Teresa prova)

Ter. Marcello dove seistai ritornando a casa? Ma stai ritornando perch sapevi che ti

stavo aspettando?.. Come mi prendi a casa mia e ci facciamo una passeggiata

Ma ti sei scordato che sto aspettando a casa tua?!..Va beni ciao ti aspetto (chiude)

Val. E troppo distratto, dimentica spesso, proprio come il mio Riccardo

Olg. E proprio come il mio Alberto(entrambe guardano Teresa che ancora restia)

Ter. Non mi guardate cosi, mi pari impossibile, sicuramente vi sbagliate.

Olg. Val. Distrattodimentica spesso Proprio come il tuo Marcello.

Olg. Valeria chiama tu ora, vediamo dov il tuo Riccardo e che ti dice.

Val. Sicuramente avr il telefonino spentoI (chiama, si sente squillare, non si rendono

conto che squilla dentro il cassetto poi finalmente)

Olg. Ma si sente qu vicino, forse sta arrivando

Val. Ma strano, sentite anche voima questi squilli si sentono qu dentro

Ter. (si alza, anche le altre cominciano ad ascoltare bene da dove arrivano gli squilli, poi Teresa apre il

cassetto dove si trova il telefonino e lo prendelegge: WINDValeria Venutie si accascia su

una sedia. Subito dopo Valeria prende il telefonino e legge )

Val. Figlio di buona donnaHa memorizzato il mio nome su Winddoppia W

Cio Valeria Venuti

Olg. Ma lui ha Omnitel, noi due abbiamo parlato sempre su Omnitel(riflette) OLGA

Omnitel

Ter. TIMTeresa, per questo ha tre telefonini(entra in crisi) Disgraziato, disonesto,

tre anni di fidanzamento (le altre cercano di calmarla)

Olg. Teresa anche noi siamo state prese in giro

Ter. Io da tre anni che sono con lui, voi siete poche settimane

Val. Calma Teresa comprendiamo perfettamentenoi rimaniamo, fregate, deluse,

amareggiate, traferite quiect...ect ma sappiamo che quella che soffri di pi sei tu

la pi disperata sei tuma devi capire che non ti meritapuoi se vuoi perdonarlo

a te la sceltaper prima che arriva nascondiamoci, Olga metti la Wind di nuovo

nel cassetto, sta arrivando, nascondiamoci l dentroe poi ad una a una gli

facciamo la sorpresa(entrano nella camere, stacchetto musicale e poi entra Marc. col fratello)

Mar. TeresaTeresami dissi ca mi stava aspittannuMamma mia, sembrava che

doveva essere una giornata pesante, invece sta filando tutto liscio liscioQuando

chiamo a Teresa(telefona) TeresaGioia dove seiCerto che non sbaglio pi,

ormai ti chiamo sempre gioiasei in bagno? Qui a casa mia? (ride) e stiamo

parlando al telefono a due metri di distanza? Ma che siamo spreconinon trovi la

carta igienica coi fiorellini? Guarda bene Amore.GioiaGioiafai con comodo

che ti aspetto. (Marcello nel frattempo telefono ad Olga) Riccardo vedi quando entra.

Ric. Io palo non ne faccio a nessunospecialmente sei si tratta di Teresaanzi io sto

uscendo, vado in caserma e ritorno cu pap? (esce)

Mar. (si siede e telefona ad Olga i modo frettoloso) Pronto Olga, sei gia in macchina,

ma ti sento vicinissima, e lamore che cambia la chimica del cervello e ci si sente

vicinissimiparlo sottovoce perch sono alluniversit, qui c un silenzio di tomba,

non voglio che mi sentano. (in quel momento entra Teresa)

Ter. Con chi parli cosi sottovoce(Marcello mentre si era girato verso Teresa, in quel momento

dallaltra porta entra Olga col telefonino )

Olg. Pronto Albertonon ti sento pi(Marcello si gira subito dal lato di Olga)

TesoroAmoreGioianon ti sento pi ma ti sto vedendo(grande mimica di

Marcello, ovviamente anche Teresa fa scenadelusa, distrutta, arrabbiata) Riccardo, perch

non mi rispondi piah! Aspetta (Olga fa squillare il telefonino di Valeria dentro il cassetto,

mentre Marcello ha gia capito tutto)

Mar. Pure questo sbaglio ho fatto

Olg. (con ironia) Pronto Alberto (ora si ci mette anche Teresa)

Ter. Pronto Marcello(entra Valeria, ma Marcello a sua volta si era rigirato, Valeria prende il suo

telefonino dal cassetto)

Val. Non risponde perch si chiama Riccardo( Marcello si gira di scatto verso lei e si morde

le mani, in quel momento le tre ragazze si uniscono e cominciano)

Ter. Ma che dici non risponde perch si chiama Marcello

Olg. Pronto Alberto Amoreoh! Scusa ti ho chiamato Amore, ma ti devo chiamare

Tesoro Va bene fra mezzora al bar

Val. Pronto Riccardo Tesorooh! scusa ti dovevo chiamare Amore sei

alluniversitdalle sei alle ottova beneva beneciao

Ter. (prima un po moscia) ProntoMarcello (poi le due ragazza la smuovono facendole

capire di essere pi viva e pi ironica) ProntoMarcelloMarcello Alberto Riccardo

(le amiche ridono e le battono le mani) Tesorooh! Scusa AmoreOh! Scusaio ti

chiamo Gioiaandiamo al centro o a Taormina.(in quel momento entrano tutti ad uno a

uno)

Com. Valeria non mi dire niente.sappiamo tutto, il collega Mezzatesta mi ha raccontato

tuttocaro Marcello hai dimostrato di avere neppure un quarto di testa

Dir. Ed io che per la felicit di mia figlia ho affrontato tutti questi sacrifici. Marcello

meno male che tua madre mi ha raccontato tutto, non sopportava pi questo

peso, menomale che hai una buona famigliaforse anche tu sei un bravo ragazzo

ma ancora devi maturare

Com. E tu che volevi entrare nei RISmia figlia si che pu entrare nei RIS.

Alb. Riccardo, meglio che non entri tu nei RIS! Se no ti fanno uscire con il tris.

Com. Non vogliamo ancora infierire, sappiamo che stai soffrendo, ma tu devi provare

quello che abbiamo provato noile due ragazze con le quali ti volevi passare il

tempo ma soprattutto questo splendore che da tre anni con te

Mar. Vi pregoperdonatimi tutti...ho sbagliato, sono pronto a rimediare

Com. E come facendoti fidanzato con tutte e tre?!

Mar. Sono stato brutale, un latin lover cretino

Alb. Un latin lover da strapazzo!

Mar. Olgaperdono

Olg. OMINTELPer quanto mi riguarda io ho acquistato un amica, la tua Teresa, ma

per me tu non esisti pipeccato che Alberto non era tuo fratello che per testa e

cuore non ne hai preso manco un pelo

Mar. Valeriaperdono

Val. WindPer quanto mi riguarda, anche io ho trovato unamica, per me tu non non

esistipeccato che quel Riccardo non era tuo fratelloe peccato che Riccardo

questo Riccardo tuo fratello e che lho conosciuto adesso

Alb. Silui vero Riccardo ed vero so frati!

Mar. Teresaperdono

Ter. TIMio ti parlo in sicilianose loro hanno sofferto, pensa io come mi sento, come

Si sentiranno i mei genitori, ma sei per tre anni io non ti ho conosciuto bene, stato

Meglio che ti ho conosciuto adesso, mi sto ripetendo perdonaperdonama poi mi

ripeto pureTeresa ma tu vuoi stari con uno cosiche non capisci il vero

sentimento dellamore, lamore che deve fare superari tutti lostacoli che capitano

fuori, in famiglia; io voglio trovare uno che capisce che significa AMORE

Per quanto mi riguarda, anche io ho trovato due amiche, peccato che Marcello

non Riccardo, i tuoi genitori li vorr sempre bene, tu per me non sei mai esistito, ti

rimuovo dalla mia mente, dal mio cuore, dalla mia vita

Mar. (distrutto, affranto dal dolore, ma consapevole di aver sfatto soffrire non tre ragazze ma tutti si

siede) Avete ragione, ho imparato una lezione, una lezione di vita, che da quella che

a un ragazzo pu sembrare una cavolata, una ragazzata, poi si trasformano in

sofferenze.

Com. Caro MarcelloCHI TROPPO VUOLE NULLA STRINGE!

Dir. Caro Marcellochi vuole giocare con tre mazza di carte prima o poi viene

scoperto!

Alb. Caro figlio mio, chi vuole fare limbroglione, non ci resta manco lasso di

bastune!

Ver. Caro figlio mio, le cose belle si apprezzano quando non labbiamo pi

Ric. Caro fratello, essere troppo scaltri a volte si possono chiudere le porte!

Ter. Caro Marcello

Olg. Caro Alberto

Val. Caro Riccardo

(insieme tutte e tre)

TRE FIDANZATE SONO TROPPE!

(tutti fermi, musica, sipario o luci)

Scritta ad Aprile del 2007 in due ore e dici minuti un atto; ripresa il 7 Maggio

Il secondo atto e finito in due ore e quaranta.

Per ogni rappresentazione necessaria lautorizzazione dellautore e dellelaboratrice.

Telefono autore 090/638009 ------3393359882

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Dedicata: Nico Siciliano, ed a tutto il suo gruppo magnifico dei Folli.

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A Gianni Mollica persona umile e sensibile, regista coraggioso ed abile a mettere in scena lavori di autori contemporanei ed a tutta la sua compagnia Arcobaleno di Gioiosa Marea con grande affetto.

A Pippo Luciano, alla moglie Antonella ed i suoi figli; grandi amici, veri amici, che da anni siamo in sintonia perfetta, questo significa che quando si incontrano persone meravigliose in qualsiasi momento

della propria vita, bisogna aprire il proprio cuore a chi merita; io e la mia famiglia e loro incredibile come mai in tanti anni non abbiamo mai avuto una piccolissima parola per offenderci anche solo cinque minuti e poi chiarire. Capisco una cosa anomala, mi piacerebbe qualche volta avere per cinque minuti una parolina e poi riabbracciaci pi forte di prima, perch questa solo questa vera amicizia. Per considerato che non capita, meglio cosi, vuol dire che buon senso, intelligenza, testa, rispetto reciproco ma soprattutto CUORE prevalgono in entrambe le nostre famiglie. Tutti i sentimenti esistono, pochi ma esistono.

(Vi vogliamo un gran bene) .( per le altre dediche voglio aspettare)

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