Tre per uno (titolo provvisorio)

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TRE PER UNO titolo provisorio) Personaggi

Tre per uno

(titolo  provvisorio) 37

commedia

in

due atti

di

Roberto Giacomozzi

TRE PER UNO (Titolo provvisorio)

Note dell’autore

Questo è un testo giallo-comico. Molto più comico che giallo.

E’ la storia di un uomo che  è sposato contemporaneamente con tre donne e per una strana coincidenza se le trova tutte e tre  a cena a casa sua , insieme ad un “Argentino” che minaccia di svelare il suo segreto.

Non resta che uccidere il pericoloso ricattatore.

Ci riuscirà lui da solo o avrà bisogno dell’aiuto delle sue mogli?

Il finale rispetta ovviamente i canoni classici dei gialli,

Note di regia.

11 personaggi (6 uomini e 5 donne)   Scena fissa con alcuni Flash Back da realizzare utilizzando soprattutto le luci.   Parecchi anchi gli effetti sonori.

Grande parte per  la moglie Lucia  e una serie di caratteri divertenti

(soprattutto l’argentino che dopo morto torna per recitare le

ricostruzioni e l’amico avvocato).

 Personaggi :

FRANCESCO MORONI,ingegnere

LUCIA MORONI,la moglie

ENRICHETTA,la suocera

TERESA,la domestica

GUIDO SANTILLI, l’amico avvocato

ALFONSO PASSACANTILLI,il medico

ROMY detto ROMANA,la moglie del medico

ALVAREZ TERENSIO PERSICHETTOS DE ARAGOGNA,un argentino

LUNA CALANTE,un'indiana

COLONNELLO GAUDENZI,un nostalgico pensionato

COMMISSARIO PASTORE,della polizia di stato

UN TIZIO+DEI BAMBINI,anonimi

Interno pomeriggio. Salotto:sul fondo a sinistra un mobile bar con dei bicchieri e bottiglie di liquori;a destra un mobile basso con telefono e ninnoli vari.Davanti a sinistra un divano ed una poltrona;a destra un tavolo con delle sedia intorno.Nella quinta di destra  c’è l’ entrata di casa nella quinta di sinistra c’è la comune che porta nel resto della casa.

LUCIA SEDUTA AL DIVANO LEGGE UNA RIVISTA. ENTRANO IL DOTTORE  ED ENRICHETTA

Dottore          -Tre volte al giorno le deve prendere le, gocce ,non quando le pare.-                

Enrichetta           - Ma io me ne dimentico.Mi dia qualcosa per ricordarmelo.-

Dottore         -Ma quelle sono proprio le gocce per la memoria , ma se lei non le prende come si deve.-..................................................................

Enrichetta             -Bravo! Se mi ricordassi di prenderle, non ne avrei bisogno!­-

Dottore                - Ha ragione anche lei. Ma almeno non fumi. Il fumo non fa mai bene,

                       figuriamoci alla sua età!-

Enrichetta          - Alla mia età, alla mia età! Sempre questa storia della mia età! Sembra che ad

                       un certo  punto della víta compaia un cartello con su scritto Stop! Vietato Tutto!

                       Vietato fumare, vietato bere, vietato affaticarsi, vietato fare l'amore.-..­

Dottore                -No, l'amore io non gliel'ho mai vietato. ‑

Enrichetta      -Bravo. e con chi lo faccio!?Ormai sono otto anni che sono vedova, sarebbe quasi

                       ora di colmare questa lacuna.. –

Dottore                 - Qualcuno in vista?­-

Enrichetta       -Sto cercando, anzi forse lei mi potrebbe aiutare.­-

Dottore           - Mi dispiace signora ma quello che cerca la mutua non lo passa!-

Lucia                -Cosa le vuol far fare mia madre questa volta?-

Dottore                  -Signora Lucia, coma sta?­-

Lucia                    -Bene grazie, e la mamma come sta?-

Dottore               -Più o meno sempre uguale.­-

Lucia                    -Ha bisogno di qualcosa di particolare?-

Enrichetta           -Glielo dica, glielo dica di cosa ho bisogno. Qui tutti mi prendono per matta.-

Dottore...........     - Non cambia mai la nostra signora Enrichetta (VEDE IL GIORNALE CHE LUCIA STAVA LEGGENDO) ma quello è suo marito? Accidenti è in copertina!-

Lucia                    -Sembra proprio che stavolta l’ha combinata grossa.-

Dottore...........     - Deve essere fiera di lui. Ma mi dica è vero quello che si dice?-

Lucia                    -Dipende Da chi lo dice.-

Dottore...........      - Di suo marito, dicono che a giorni sarà nominato presidente della sua

            ...........        società.-

Lucia                    -Sembra di sì.-

Enrichetta           -Come sembra? E’ sicuro, deve solo riunirsi il coso…-

Lucia                    -Il consiglio di amministrazione.-

Dottore...........       -Allora è fatta. (GUARDA LA  FOTO) Come sta bene qui.-

Lucia                    -Sì sembra proprio lui.-

Dottore...........       - Ma perché non è lui?-

Lucia                    -Sì è lui, ma nelle foto sui giornali di solito non ci si riconosce mai, sembri

                           sempre un altro. Qui invece Francesco sembra proprio lui.-

Dottore...........          - Invece guardandolo bene lo sa a chi assomiglia? Ad una persona a cui feci

            ........................ l’autopsia nel 1964. Lei sa che io ero  medico legale della polizia.

            ........................  Ho eseguito più di cento autopsie e  me le ricordo una per una.

            ........................ Noi medici se non avessimo buona memoria… Ma cosa stavamo dicendo?-

Lucia                    -Che avete buona memoria.-

Dottore               -A sì parlavamo di suo marito. Lo sa che è tanto che non lo vedo, ci terrei molto a fargli personalmente le mie congratulazioni.-

Lucia                  -Non c'è problema,venga quando vuole. Anche stasera. e si ferma a cena con noi.

                           Abbiamo già invitato un amico.-

Dottore               -Ma allora no, facciamo un’altra volta.-

Lucia                    -Su, su non faccia complimenti. Tanto è una cenetta semplice tra amici.-

Enrichetta           -Venga dottore così parliamo di quel mio problema-

Dottore...........      -Siete molto gentili e vi ringrazio ma non so se potrò accettare. Non ho mai

            ........................ lasciato mia moglie a casa da sola la sera. Si sentono certe cose! Mi ricordo

            ........................ che nel ’66  dovetti   esaminare il corpo di una donna decapitata in casa da

            ...........        un maniaco, ed il  marito era    andato proprio a cena fuori.-

Lucia                   Ma se è così porti anche sua moglie. Non sarebbe niente bello avere una moglie

                          senza testa.-

Enrichetta          -Sarà anche un’occasione per conoscere la sua signora.-

Dottore              -Grazie,accetto volentieri. Allora a stasera. (FA QUALCHE PASSO) Alle 8 va bene?-

Lucia                   -Benissimo. Mamma accompagni tu il dottore?-

Enrichetta          -Sì, sì ci penso io. (LO PRENDE SOTTOBRACCIO E PARLANO MENTRE ESCONO) Lei si guardi intorno, magari c’è un suo collega scapolo o vedovo che vuole conoscere una bella e matura signora...- (ESCONO)

LUCIA TORNA A LEGGERE . ENTRA TERESA CANTICCHIANDO E COMINCIA A

SPOLVERARE.

Lucia                   -Teresa quando hai finito di spolverare comincia a cucinare perchè stasera avremo ospiti.-

Teresa                -Va bene. (VA ALLE SPALLE DI LUCIA E VEDE IL GIORNALE) Signora ha visto quanto era bello suo marito oggi in televisione? In piedi su quella scaletta dell’aereo con tutti quei giornalisti che lo intervistavano e con tutti quei fotografi. Ehhh(SOSPIRA)  Quanto mi piacerebbe anche a me stare su una scaletta d’aereo con un bel mazzo di rosse in mano.-

Lucia                   -Basta che compri il biglietto e vai a fare un viaggio.-

Teresa                -Ma per me non ci sarebbero i giornalisti e le tv.-

Lucia                   -Credo di no.Tutta quella gente era interessata alla missione che ha compiuto mio marito.-

Teresa                -Perchè che ha fatto?-

Lucia                   -Ma allora tu la televisione non la senti? Guardi solo le immagini?-

Teresa                -Sono troppo occupata per stare anche a sentire quello che dicono. Poi se devo essere sincera oggi ero anche emozionata. In fondo sono tanti anni che conosco l’ingegneere e l’ho sempre visto come una persona normale, tranquilla...se vogliamo anche un pò pallos...noioso. Non mi sarei mai aspettata che che diventasse un divo con tanto di foto sui giornali e interviste in televisione.-

Lucia                   -Questo perchè noi vediamo l’ingegnere qui in casa, nella routine della famiglia. Ma fuori è veramente in gamba. Pensa che ha appena concluso un importante accordo fra Italia e Portogallo per delle vendite di acciaio. E ha fatto talmente guadagnare la sua società che presto sarà nominato presidente della CIA.-

Teresa                -La CIA? Ma allora è un agente segreto?-

Lucia                   -Ma non quella Cia, la Compagnia Italiana Acciaio.-

Teresa                -Ed è una cosa importante?-

Lucia                   -Per la sua carriera è il massimo. (TORNA A LEGGERE MA DOPO UN PO’ CI RIPENSA) Certo che adesso la nostra vita cambierà. Credo che dovremo cambiare abitudini, tenore di vita e probabilmente dovremo anche cambiare casa. Ne servirà una più di rappresentanza.-

Teresa                -Cambierete anche la domestica?-

Lucia                   -Non so, vedremo. Dipende da come si comporta.-

Teresa                     -Non facciamo scherzi! Dopo aver faticato per tutti questi anni quando non

                                 eravate nessuno …ora che c'e, da raccogliere i frutti non vorrete mica

                                   buttarmi fuori a calci ?! Dopo tutti i sacrifici che ho fatto­.-              

Lucia                    - Tu?  Che sacrifici hai fatto?-

Teresa            ‑Lasciamo perdere,lasciamo perdere‑

Lucia               ‑Brava, lascia perdere la chiacchiere e sbrigati che c’è tanto da fare ancora.-­

TERESA CONTINUA A SPOLVERARE

Teresa               ‑Signora!­

Lucia                  ‑Si?!­

Teresa               ‑Signora quando cambieremo casa la vecchia verra' con noi?­

Lucia                  ‑Teresa ti prego di non chiamare mia madre la  vecchia"!­

Teresa               ‑Ma anche lei lo dice spesso che sua madre è vecchia!­

Lucia                  ‑Un conto è  dire vecchia un conto dire la vecchia.E' quell'articolo che non va!­

Teresa               ~Mhaa!A me mi hanno imparato a metterlo l'articolo alle parole! Anche perchè

                          lei  la vecch..cioe' sua madre, l'articolo lo metto quando dice:"Teresa la serva"!­

TERESA HA FINITO DI SPOLVERARE

Teresa               ‑Io qui ho finito,vado in cucina.­-

Lucia                  -Brava vai e cerca di fare le cose per bene,-

Teresa               ‑Perche' di solito le faccio male?-

Lucia                  - Insomma!

Teresa               ‑Lo dico io che proprio adesso che c'e' da raccogliere I frutti… (USCENDO)

                          Ma non vi libererete tanto facilmente di me!­

USCITA TERESA LUCIA VA A CONTROLLARE SE TUTTO  E’  A POSTO. TROVA UN PORTACENERE SPORCO:

Lucia                  -Chiacchiera chiacchiera e poi lascia le cose a metà‑­

ENTRA ENRICHETTA

Enrichetta          ‑Che fai ora parli da sola?­

Lucia                  ‑No stavo commentando il lavoro di Teresa.-

Enrichetta          ‑Buona quella. La servitù di oggi ….buoni solo a parlare­

ENRICHETTA SI SIEDE,PRENDE IL LAVORO A MAGLIA ,POI VEDE IL GIORNALE

Enrichetta            -Che facciamo,la,facciamo incorniciare?

Lucia                   -Ma dai non esagerare, non è la prima volta che una foto di Francesco sta sui 

                            giornali.-

Enríchetta            -Ma e' la prima volta che gli dedicano una copertina! Quantomeno

                            conserviamola in un album-

Lucia                    ‑Se ti fa piacere! Certo che i tempi sono molto cambiati, ti ricordi quante

                        brutte cose    dicevi a Francesco?

Enríchetta        ‑Io? Ma so sono stata la prima a predirgli un futuro roseo e pieno di successi!

                        Mi ricordo che la prima volta che lo conobbi vidi subito nel suo volto...­-

Lucia                    -Scusa se ti interrompo, ma la prima volta che lo hai conosciuto più che il viso

                            gli vedesti il didietro,infatti lo hai preso per il colletto e sbattuto fuori con

                            un calcio nel sedere.

Enrichetta          ‑Però! Hai visto come e' arrivato lontano con un mio calcio!

Lucia                  - Allora non   andò, molto lontano.Il giorno dopo era di nuovo lì con un mazzo di fiori per te.

Enrichetta          -Che vigliacco! E tu che carogna!­-

Lucia                -Io?-

Enrichetta          ‑Sì tu che gli hai detto il mio punto debole, i fiori e lui vigliacco che ne ha

                          approfittato.-

Lucia                        -Sei pentita?-

Enrichetta                 ‑No, non dico questo,ma ,ma non mi dici niente? Non vedi che bel vestito mi

                                sono   messa?-

Lucia                   -E’ vero, sei proiprio in tiro. Devi uscire?-                                                 

Enrichetta           -Perchè ci si deve vestire bene solo per uscire? Adesso siamo o non siamo una

                           famiglia        importante? Allora dobbiamo adeguarci .A proposito di questo,e'

                           tanto che volevo parlarti        di una cosa:mandiamo via la serva e prendiamo  

                           un bel maggíordomo.... alto...aitante....magari anche un autista.-                   

Lucia                    -Ma dai mamma non dire sciocchezze. Un uomo in casa e pure bello e aitante,

                           geloso com’è Francesco quando lo permetterebbe! E poi fammi il piacere, non

                           chiamare Teresa “la serva”. Non stiamo più nel medio evo. Tra l’altro i servi

                  facevano la fame, Teresa invece prende uno stipendio da fare invidia ad un

                  bancario. Vado a vedere cosa combina.- (LUCIA ESCE MENTRE ENRICHETTA

                  CONTINUA A PARLARLE)

Enrichetta           ‑Appunto con quello che gli diamo,almeno togliamoci la soddisfazione di chiamarla “serva"(CONTINUA A PARLARE DA SOLA) I soldi li vogliono e poi vogliono anche il rispetto.Troppo comodo cara, a qualcosa bisogna rinunciare.Certo che un bel maggiordomo…dice,:Francesco e' geloso (ALZA LA VOCE) perche' e' sicura che un bel uomo che venisse in questa casa guarderebbe solo lei?(RIABBASSA LA VOCE)In fondo c'e' anche un'altra donna che non ha mariti a cui rendere conto‑

SUONANO ALLA PORTA. ENRICHETTA STA PER ANDARE AD APRIRE  POI CI RIPENSA E

S1 RISIEDE

Enrichetta         ‑Teresa!Vai ad aprire‑

Teresa               ‑(TERESA ENTRA IN SCENA CON GREMBIULE E CANOVACCIO)

                         Per una volta poteva anche aprire lei!‑

Enríchetta         ‑Aprire la porta fa parte del doveri di una…-

Teresa               ‑Serva,lo so .... cara la mia vecchietta!‑

TERESA TAGLIA LA SCENA DA SINISTRA A DESTRA E VA AD APRIRE. SI SENTONO VOCI CONFUSE CHE SALUTANO

Guido                 ‑Buonasera Teresa­

Teresa               ‑buonosera avvocato‑

ENTRANO IN SCENA GUIDO VA VERSO IL DIVANO E TERESA VA IN CUCINA

Guido                 ‑Signora Enríchetta come va?‑

Enrichetta         ‑Ciao Guido!‑

Guido                 ‑Ma come e' elegante stasera! Movimento?‑

Enrichetta         ‑Non si sa mai!‑

Guido                 ‑(SEDENDOSI VICINO A LEI) Ho capìto, si e' messa in  ghinghere  per

                         festeggiare Francesco!‑

Enrichetta         ‑Non è di tutti i giorni avere un genero in televisione!‑

Guido                 ‑Già...lo sa che io sono stato tutto il giorno in tribunale e non sono riuscito a

                         vedere il servizio.‑

Enrichetta         ‑Probabilmente lo rifaranno vedere stasera.‑

Guido                 ‑ Speriamo.Francesco e' in casa?‑

Enrichetta           ‑No.Dovrebbe arrivare da un momento all'altro.Aveva detto che dall'aereoporto sarebbe venuto direttamente a casa.‑

ENTRA LUCIA

Lucia                      Guido, sei in anticipo?!

Guido                    ‑Volevo essere il prima a congratularmi con Francesco,‑

GUIDO SI ALZA SALUTA LUCIA POI SI VERSA DA BERE

Guido                   -Io mi servo,nessuna mi fa compagnia?­-

Enrichetta              ‑Vacci piano ,la serata e' lunga‑

Guido                 ‑Perche' a qualcuno risulta che sono un ubriacone?-­

Lucia                  - Ma se lo sanno tutti . ‑

Guido                 ‑Parliamo un po' d'altro.Allora Lucia grande soddisfazione per tuo marito?‑

Enrichetta        ‑Francesco sì che e' un buon marito,non…‑

Guido                 ‑Avanti lo dica! Non e' come l'avvocato Guido Santilli. Francesco è importante,

                         astemio  e fedele. Io invece sono scapestrato,ubriacone e separato. Salute!!

                           (BEVE POI SI RIVOLGE A LUCIA) A tua madre proprio non va giù che io mi

                          sia lasciato con mia moglie.­

Lucia                  ‑Lo sai come la pensa la mamma:ogni uomo non sposato è tutta grazia di Dio

                         sprecata!‑

S1 SENTE RUMORE DALLA PORTA DI CASA.  FRANCESCO STA ENTRANDO.

Lucia                    -Ecco Francesco-

ENTRA IN SCENA CON UNA 24 ORE.    LUCIA E GUIDO GLI VANNO INCONTRO

Francesco          ‑Salute a tutti!Guido che sorpresa!‑

BACIA LA MOGLIE POI DA’ LA MANO A GUIDO

Guido                 -Sono venuto a salutare il futuro presidente della Cia­

Francesco          ‑Calma,calma non e' ancora uffíciale!­

Enrichetta         ‑Ma se l'hanno anche detto in televisione!?­

Francesco          ‑Accidentí!Gia' l'hanno dato il servizio? Speravo di fare in tempo a vederlo.­

Guido                 ‑Anch'io non l'ho visto,speriamo che lo ritrasmettano alle otto.­

Francesco          ‑Così ce lo rivediamo insíeme, perche' tu resti a cena con noi       naturalmente?­

Lucia                   Certo che resta. L'ho già invitato io. Che mi  dici del viaggio, tutto bene?-­

Francesco            Bene grazie, e qui. qualche novità? Ha telefonato qualcuno?­

Lucia                  -Sì dunque ieri. sera ha chiamato uno da Lisbona­

Francesco          ‑Da Lisbona?­

Lucia                  -Sì, alle otto.-

Francesco          ‑Lo so, ero io! (GUARDA GUIDO)Ho chiamato per sentire se stavano tutti

                         bene.-­

Lucia                  -E che ti hanno risposto? Stavano tutti bene?-                                                                            nò~rIsPQ%tQ  ano tutti bene?­

Francesco          ‑Sì!‑

Lucia                  ‑Menomale,ero così in pensiero. Ah poi guarda che ha telefonato un certo

                          Proietti o Massai o Riccitelli…insomma qualcosa del genere ed ha detto che è

                          importante che tu lo richiami.-

Guido                 ‑Brava ed adesso Francesco come fà a sapere chi era?‑

Lucia                 - La colpa è sua. Se avesse degli amici con dei nomi più facili forse me li

                         ricorderei.-

Francesco            -Questa è la logica delle donne e Lucia oltre ai tanti pregi  ha anche il

                         difetto di essere una donna.Accidenti come sei elegante cara suocera!­

Enrichetta         -Sì e c’è un motivo! Indovina cosa ha detto il dottore? –

Francesco           ‑Che ha detto?­

Enrichetta         ‑Vedi niente nei miei occhi?­

Francesco           ‑Ti ha trovato le cataratte?­

Enríchetta         ‑Ma quali cataratte! Il dottore ha detto che avrei molto bisogno di una

                          compagnia maschile!­

Francesco           ‑ Il dottore ha detto questo?

Lucia                  -Non mi sembra che abbia detto proprio così!-

Enrichetto         ‑Sì, sì intendeva proprio questo.-

Lucia                  -Bene stasera glielo domanderemo. Dimenticavo di dirti che viene anche lui a

                          cena, con la moglie.-                                                                                       

Francesco           - Il dottor Passacantilli ha anche una moglíe? E come mai vengono a cena?

Lucia                      -E’ venuto a visitare la mamma, ha cominciato a farti dei complimenti per la

                             tua carriera,  ha espresso il desiderio di congratularsi con te di persona,

                         insomma ha detto e ha fatto che   è riuscito a farsi invitare.                          -

Guido                      -Ma cos’ha che non va questo dottore?

Francesco                -Non lo posso sopportare. Ogni volta, dico ogni volta che lo incontro mi

                            tormenta con le sue storie di cadaveri, di omícídi..‑

Enríchetta           ‑In fondo sono cose interessanti. Lui per molti anni  è stato patologo della polizía.Quelli che fanno le autopsie‑

Guido                     -Capisco, capisco. Conosco il tipo. Magari ne approfitterà anche per chiederti

qualche favore.Caro mio questi sono i primi inconvenienti della notorietà.

Amíci, parenti, ex‑amici, ex‑parenti spunteranno a frotte per chiederti favori; e tu,se ci saprai fare,li vedrai strisciare come servi ai tuoi piedi‑

Enrichetta         ‑A proposito di servi,vado a vedere a che punto e' la cena‑

Lucia                   -Brava mamma vai tu che io voglio cercare di finire di leggere questo articolo.

Francesco                               ‑Allora anch'io,se permettete, vado a darmi una sistemata  e a disfare il bagaglio­. (ESCE)

Guido                 -Vengo con te così  intanto mi racconti qualcosa. Chissà quante puledrine

                         incontrerai in questi tuoi viaggi­.!

Lucia                 -Ma che dici? Francesco si occupa di acciaio e non di cavalli.-

Guido                 -Sì l’acciaio…ma per le puledre tuo marito ha sempre avuto una passione.-

                        

ANCHE GUIDO ESCE. DOPO UN PO' SUONANO ALLA PORTA. LUCIA STA PER

ALZARSI QUANDO ARRIVA ENRICHETTA CON UN VASSOIO DI BICCHIERI.

LI POSA POI CORRE AD APRIRE

Enrichetta         ‑Vado io,vado io...potrebbe essere per me‑

LUCIA RIPRENDE A LEGGERE. VOCI FUORI SCENA (ALVAREZ PARLA IN UNA LINGUA SPAGNOLO/PORTOGHESE MOLTO IMPROBABILE)

Alvarez              ‑Esta e' la dimora del segnor Moroni? L'íngegner Francisco Moroni?....

                          Io sarei un suo vecchio amico...‑

Enrichetta          ‑Prego si accomodi‑

ETRANO IN SCENA

Alverez              ‑Con mucio gusto bella segnora! Est in casa el mio amigo?‑

Enrichetta               ‑Sì,sì è in casa…io sono la suocera...................................... ‑

Alvarez                   ‑Encantado!­

Enrichetta                -Vedova-

Alvarez                    ‑Despiaciuto!­

Enrichetta                ‑Ma da tanto!‑

Alvarez              ‑Piu' despiaciuto ancora! Perchè ogni  donna è come una  rosa ... ed ogni rosa

                          deve aber el suo ... come dire ....... calabrone!‑

Enrichetta             ‑Come ha espresso bene il suo pensiero. Ma si accomodi. Lucia il  signore e' venuto per tuo marito... ma non solo per lui..spero‑

Lucia                  ‑Molto piacere signor..­

Alvarez              ‑Alvarez Terenzio Persichettos De Aragogna, encantado-­

Lucia                  ‑Si  accomodi signor Encantado­

Enrichetta         ‑Che bel nome!(SI SIEDE VICINO A LUI)

Alvarez              -(ANNUSA L’ARIA PER UN PO’ POI:)Sienza Tempo!­

Enrichetto         ‑Come?­

Alvarez              ‑El profumo che porta, se chiama Sienza Tempo­

Enrichetta         ‑E' vero! L'ha riconosciuto!-­

Alvarer              ‑Est el mio preferito!­

Lucia                  -Mamma forse è il caso che tu vada di là, con il signore resto io.-

Enrichett a        ‑Devo proprio?­

Lucia                  ‑Sì-­

Enrichetta         ‑Obbedisco!A malincuore...ma obbedisco‑

SI ALZA PER USCIRE. ALVAREZ S1 ALZA E LE BACIA LA MANO

Alvarez              ‑Adios hermosa segnora!­

Enrichetta         ‑Adios caballero!

Lucia                  -Dunque lei e' un amico di mio marito?­

Alvarez              -Diciamo che abemos un amico in comune­

Lucia                  ‑Si, mio marito infatti conosce tanta gente al Comune! ‑

Alvarez              ‑Appunto-

Lucia                  -Vediamo se indovino: lei non è italiano?

Alvarez              -Endovinado! Signora raramente ho visto tanta  bellezza insieme a tanta

                           intellighenzia‑

Lucia                 ‑‑Più che intelligenza è perspicacia. Viene da lontano?-

Alvarez              ‑Dall’Argentina.-

Lucia                  ‑Dal teatro? -

Alvarez              -No,dalla nazione, Argentina, America del sud.­-

Lucia                  ‑Ah!Quella è più lontana.-­

Alvarez              -Viengo da una, nobíle famíglia,ma purtroppo oggi la nobiltà e' decaduta…

                          e come è decaduta!‑

Lucia                  ‑Me lo dica.-

Alvarez              -Cosa?-

Lucia                  ‑Come e' caduta.-

Alvarez              -Sarebbe una storia troppo lunga.-

ENTRANO FRANCESCO E GUIDO PARLANDO TRA LORO

Lucia                      -Ecco mio marito. Francesco c’è un tuo amico del Comune.(SOTTOVOCE) E’

                        straniero.-

Alvarez              ‑Dottor Moroni,tiengo mucío gusto da far la sua conoscenza. Permette:Alverez

                         Terensío Persichettos De Aragogna!­

Francesco          ‑Piacere,questo e' il mio amico avvocato Santilli­.-

Guido                 ‑Piacere.-­

Francesco          ‑Posso offrirle qualcosa?­-

Alvarez              ‑Grazie,prendero' un goccio di Fundador; io bevo solo brandy Fundador.

                         E’l’unico mio vizio.-

GUIDO PREPARA I BICCHIERI

Guido                 ‑Lucia prendi qualcosa?-

Lucia                  ‑Si'  grazie un Martini . Il Martini è il mio secondo vizio.-

Alvarez              -Me gusterebbe da conoscere el primiero!­-

Lucia                  ‑Il Fernet Branca!‑ ,

Francesco          ‑Dunque signor Alvarez, noi ci siamo gia' conosciuti?­

Alvarez              ‑No,abbiamo per cosi' dire un interesse in comune. Ma se non le dispiace vorrei

                          parlar e quatro ocios‑

GUIDO DA I BICCHIERI A FRANCESCO E AD  ALVAREZ  POI:

Guido                 ‑0K,OK,Lucia noi andiamo a bere i nostri aperitivi di  là e intanto mi confiderai

                         cosa c'e' per cena‑

Lucia                  ‑(SI ALZA E FA' PER USCIRE, ) Arrivederci  signor,

Alvarez              ‑(SCATTA IN PIEDI) Estasíato segnora,adios!‑

Lucia                 ‑Adios signor Estasiato!

ESCONO LUCIA  E GUIDO

Francesco          ‑Dunque?

Alvarez             ‑Carissimo dottor Maroni erano parecchi anni che io cercavo de trovar ustè.-

Francesco          ‑E l'ha trovato?‑‑

Alvarez             ‑Chi?

Francesco          ‑Uste,!

Alvarez             ‑Uste',uste',Lei.Ma non sapevo onde se trovava. Poi finalmente qualche tiempo

                         fa',me capita' tra la mani una rivista che parlava de uste'‑‑

Francesco          ‑Che sarei sempre io?­

Alvarez             ‑Esatto.Cosi' finalmente l'ho rintracciato.‑

Francesco         ‑Si' ma io non capisco il motivo…‑

Alvarez             ‑Tiempo al tiempo!Vede io viaggiato molto in questi anni; tiempo dedietro me

                         trovavo in Canada; lei conosce il Canada?! ‑

Francesco          ‑Veramente…-

Alvarez             ‑La conosce,la canosce,E li' trovai una fanciulla,molto hermosa, bella,ma molto

                          infelice,i ntiende?  Semo diventati molta amici,molto amici,intiende?Era una

                           ragazza indiana,pellorossa, intiende?

Francesco          ‑(AD OGNI INTIENDE PRENDE UNA GOMITATA)Intiendo,intiendo!-

Alvarez             -E perche' esta fanciulla era infelice?‑­

Francesco          ‑La vuol sapere da me?

Alvarez             ‑Lo voglia sapere da lei? No!Perche' io lo so!Io lo so!Un cattivo hombre italiano

                         l'ha sposata,poi dopo tre giorni, solo tre giorni, è scappato. Intiende? Che figlio

                         de donna che se viende!‑‑­

Francesco          ‑Ma come si permette?‑‑

Alvarez             ‑Ho detto qualcosa che non va?Qualcosa che la turba?

Francesco         ‑No ... volevo pregarla di non usare questa linguaggio così colorito ... noi non

                         siamo abituati.,‑

Alvarez              ‑Me perdoni.Ma ben altro merita quell'hombre‑

Francesco         ‑E ..... e che fine ha fatto questa ragazza?‑

Alvarez                    ‑Vedo che si e' appassionato a questa storia. Bene:"Luna calante" cosi' se

                         chiama la muciacia-

Francesco          ‑Lo sapevo‑­

Alvarez             ‑Lo sapeva?

Francesco          ‑Sapevo che gli indiani usano questi nomi cosi' strani.

Alvarez              ‑Compriendo! La muciacia, dìcevo, adesso l'ho portata achi!-

Francesco          ‑A chi l'ha portata?‑

Alvarez              ‑Ahi, achi, qui a Roma!

Francesco          ‑E' qui a Roma?

Alvarez              ‑Si',qui con me, Ma sapesse quanto m'e' de fatiga de mantener esta muciacia.

                         Io purtroppo me trovo in un momento economico un poco difficile .... aveva

                         pensato de vendere esta storia ad un giornale per ritrovare cosi' quel

                         mascalzone…

Francesco          ‑Ai giornali  no!

Alvarez              ‑Vedo che lei non vuole che il nome di un suo connazionale venga infangato dai

                         giornali‑­

Francesco          ‑Ho capito.Quanto?‑­

Alvarez              ‑Prego?

Francesco          ‑Quanto denaro crede ci vorra' per non fare infangare quel nome dai giornali?

Alvarez              ‑(SI ALZA E CAMMINA PENSIEROSO PER LA STANZA)Lei me fa' una

                           domanda molta precisa,alla quale non era pronto. Devo fare dei calcoli,delle

                         considerazioni ... Pero' che bella dimora che tiene!

Francesco          ‑Come?

Alvarez              ‑Dicevo che bella dimora,che bella casa.-

Francesco          -Quale?Questa?Ma e' una casetta, tre camere,saloncino, servizi semplici-

Alvarez             ‑Voi chiamate questa dimora:casetta?Semo nel quartiere piu' hormoso della

                         citta',semo in una villa.-

Francesco          ‑Abusiva!­

Alvarez             ‑Come abusiva?­

Francesco          ‑Abusiva,abusiva.Mia suocera aveva questo terreno uso agricolo e sopra ci ha

                         voluto per forza costruíre. Perchè ha fatto tutto lei con i suoi soldi ... capirà se

                         aspettavail mio stipendio,con quello che mi danno! Quíndí questa casa da un

                         momento all'altro potrebbero buttarla giu'­-

Alvarez             ‑No!Incredible!Ma non c'è el condono edilizio?-­

Francesco          ‑Anche quello sai?Ci sarebbe,ci sarebbe ma noi non ci rientriamo.E poi anche

                         per quello ci vogliono tanti soldi‑

Alvarez             ‑El dinero,el dinero!Tutto lì est  el problema! Ma che bel quadro!Eccezzionale!

                         Ma è un Morandi!­

Francesco          ‑Gíanni! Gianni Morandi!Un cantante italiano che si diletta di pittura.Non vale

                         niente,è una crosta!‑

Alv~z                ‑Se e' una crosta perchè non me lo regala? Quello che conta in un quadro e' il

                         gusto personale,non il valore. A me sta crosta me gusta!.­

Francesco          ‑Regalarlo?Non posso!Mia suocera ne morirebbe.Lei e' una patita di Morandi.­

Alvarez             ‑Gianni?­

Francesco          ‑Certa.Ma lei non mi ha ancora risposto.‑

Alvarez             ‑Già, già …mi lasci fare qualche calcolo…6 per 8 48 porto il resto,.-

Francesco        ‑Perche' c'e anche il resto?­

Alvarez           ‑Se c'e' lo riporto,ma non prometto niente. Considerando le mie necessita',ma

                        soprattutto le esigenze della mia amica Luna Calíente ... e considerando le sue ...

possibílità, Io credo che una cifra giusta sia.,un milione di euro!

Francesco          ‑Come?!?Ma lei è…

Alvarca              ‑Modesto!Lo so,sono modesto;forse servirebbe molto di più. ma ho considerato

                         la   sua situazíone, el condono edilizio, el quadro de Gianni Morandi ed ho deciso

                         che ci faremo bastare un milione,.

Francesco          ‑Ma e' assurdo!Una cifra così  non la posso pagare,non saprei dove trovarla.­

Alvarez             ‑Ci pensi, ci pensi,non ho fretta.Questa sera dopo cena mi darà una risposta­

Francesco          ‑Perche' lei torna,dopo cena?‑

Alvarez             ‑No..... ,io vengo a cena qui da lei questa sera ,Così le faccio  conoscere Luna

                         Caliente. Chissa' che vedendola non le sia più facile trovare il denaro!‑

Francesco          ‑Non si azzardi a presentarsi qui stasera!‑

ENTRA LUCIA

Lucia                   -Caro scusa se ti disturbo, volevo solo sapere se il tuo amico si ferma a cena con noi.-Alvarez         ‑E' un piacere per me.-

Francesco          ‑Ma non può,non può perche' mi stava dicendo che ha gía' un impegno­.-

AI,Varez:          ‑Sì ',in effetti,ho un appuntamento con un giornalista,per raccontare una certa

                         storia .. Ma se  lei insiste potreí anche non andare  (FRANCESCO TACE) che fa'

                         insiste?‑

Francesco          ‑Insisto insisto­

Alvarez              ‑Però io tiengo anche una…amiga che vive con me.-

Lucia                  ‑Non c'e' problema, insistiamo anche per lei. Vero caro?-

Francesco          ‑Insistiamo anche per lei!­-

Lucia                  ‑La vada a prendere subito! A presto signor…-

Alvariz              ‑Obligato.

Lucia                  ‑ (TRA SE’) Obligato? Mhaaaa!A più tardi signor Obligato.- (ESCE)

Alvarez              ‑Ora devo proprio andare.Lei ci pensi (USCENDE  VEDE UN  ALTRO QUADRO)

                         Pero'!Un Modigliani!‑

FraiRcesco         ‑Come?Ma no,quale Modíglianí!Quello è …-

Alvarez              -Lo so, lo so Celentano! Asta la vista!- (ESCE)

ENTRA GUIDO

Guido                 ‑Disturbo se prendo un altro goccio?Ah! Il tua amico e' andato via?

Francesco          ‑Non e' un mio amico.-

Guido                 ‑Ma che hai?Ti vedo pallido,stravolto,Cattive notizie? Che voleva da te quel

                         tizio?

Francesco          ‑Che voleva?La mia rovina,la mia fine.‑

Guido                 ‑Ma che dici?‑

Francesco          ‑(SI GUARDA INTORNO PER ACCERTARSI CHE NESSUNO SENTA)

                           Vieni,siediti qui.Ti devo raccontare una storia. Ti ricordi quando fui mandato

                         Per la prima volta in Canada dalla societa'? Era sei anni fa' ed ero solo

                         Fidanzato con Lucia. In Canada mi fu assegnata come interprete una ragazza

                         splendida, dai lunghissimi capelli.Era una indiana pellerosse,figlia di un

                         capo di non so quale tribu'. Me ne innamorai subita.Ma .... sei mai stato con

                         un'indiana?

Guido                 ‑Mai!Gia' e' difficile rimediare un'italiana!

Francesco          ‑Vedi le pellerosse sanno essere dalcissime,devotissime e fedelissime al loro

                         uomo,ma..‑

Guido                 ‑Ma?

Francesco          ‑Non si lasciano neanche sfiorare se prima non le sposi!

Guido                 ‑Allora credo che qualcuna l'ho conosciuta anch'io!.­

Francesco          ‑Scherza,scherza!

Guido                 -Dov è' il problema?Questa voleva che tu la sposassi?

Francesco          -Sì-

Guido                 ‑E tu che hai fatto?L'hai lasciata?

Francesco          ‑No l’ho sposata!

Guido                 - L’hai  sposata?

Francesco          ‑Si'!Siamo andati dal padre,che e' anche una specie di stregone tuttofare della

                         sua tribu', e lui mi ha unito in matrimonio a Luna Calante. Cosi' si chiamava lei­ -.

Guido                 ‑Accipicchia che notizia! Ma poi che hai fatto? Hai divorziato,hai annullato il

                         matrimonio?‑­

Francesco          ‑No!Dopo siamo andati in albergo.Tre giorni e tre notti.‑

Guido                 ‑Chiusi in albergo?

Francesco          ‑(SOSPIRO)Con Luna Calante non ti cala mai.‑­

Guide                 ‑Che?!‑‑­

Francesco          ‑La pressione! Poi il quarto giorno mi resi conto di quello che avevo fatto.

                         Allora sono uscito per comprare le sigarette‑­

Guido                 ‑Ma se non hai mai fumato?

Francesco          ‑Appunto,uscito dall'albergo andai direttamente all'aereoporto ... e sono

                         scappato.Da allora non l'ho piu' vista ne' ho saputo piu' niente di lei ... fino a

                         stasera.‑

Guido                 ‑Stasera?

Francesco          ‑Quel tizio,Alvarez,sa tutto.Mi ha minacciato di raccontare la storia ai

                         giornali.‑

Guido                 ‑La cosa si fa' seria.(SI ALZA E PASSEGGIA)Ma non e' il caso di

                         drammatizzare,­

Francesco          ‑Come non e' il caso di drammatizzare?!Se mi denuncia potrei. anche andare in

                         prigione e poi non pensi che disastro per la mia carriera?!‑‑­

Guido                 ‑Prigione,prigione!Ma allora io che ci sto a fare?Vedrai che un bel

                         processo,vinto naturalmente,fara' del bene alla tua carriera. Perche'    in fondo

                         di che ti potrebbero accusare? Bigamia,questo e' sicuro, abbandono del tetto

                         coniugale,perche' dopo tre giorni tu l'ha abbandonata .... poi  falso in atto

                         pubblico,per i documenti che hai firmato qui in Italia dopo il matrimonio con

                         Lucia ... poi…‑

Francesco          ‑Poi, poi…ma tu da che parte stai?-

Guido                 ‑Dalla tua,dalla tua . Tanto e' vero che ho gia' pronta la       linea di difesa.

                         Punteremo tutto sulla circonvenzione d'incapace!‑

Francesco          ‑E chi e'  l’incapace?­

Guido                 ‑Ma sei tu! Porteremo dei testimoni e,se serve,testimonierò io stesso che tu

                         sei sempre stato incapace,incapace di resistere ad una donna! Per cui datosi che

                         l'Apache non ti si concedeva se non dopo il matrimonio,tu pur di averla  l'hai

                         dovuta sposare. (SI ALZA)Un uomo deve pur rispondere alle esigenze che sono

                         proprio del suo corpo. Esigenze fisiche anzi cromosomiali che non si possono

                         controllare. Ecco punterò su questo:si può processare un uomo per un difetto

                         fisico? Che sò per un naso gibbuto o per delle orecchie troppo grandi? No!

                         Ed allora perche'processare  un uomo se per natura, per esigenze

                         fisíologiche,non riesce a frenarsi davanti ad una bella donna? Chi potra'

                         resistere questa mia arringa?-

Francesco          ‑Nessuno,nemmeno io;infatti subito dopo per la vergogna mi ammazzo!

                         Ma non pensi che significherebbe  per la mia carriera  una cosa del genere?

                          A Lucia, non ci pensi a Lucia?-

Guido                 ‑Io ci devo pensare?Perche' non ci hai pensato tu a Lucia quando stavi li'

                         davanti al grande capo? Comunque se la metti cosi',se non vuoi affidarti alle                          capacita' oratorie  del tuo avvocato,non ti resta che convincere quell'Alvarez a

                         non raccontare niente a nessuno,cosi' tutto sara' finito!‑

Francesco          ‑Magari!‑

Guido                 ‑Che significa magari?­

Francesco          ‑Significa magari!Che vuoi che ti prenda il vocabolario? Significa:ma non e'

                         tutto,c'e' dell'altro!

Guido                 ‑Hai anche dei figli?Dieci piccoli indiani che vogliono il tua scalpo?-­

Francesco          ‑No,niente figli. Dopo questa esperienza naturalmente cercai di non farmi piu'

                         mandare in Canada,infatti dopo un mese mi spedirono negli S.Uniti. Fu cosi' che

                         a New‑York,in un nigth conobbi ... Romy‑

Guido                 ‑Hai conosciuto Regan?Accidenti e non me la avevi mai detto! Che ci faceva l’ex 

                         Presidente  in un nigth?

Francesco          ‑Faceva lo spagliarello insieme a Obama! Ma quale Regan!Ho detto Romy,non

                         Ronny! Romy,una ragazza ... bionda!

Guido                 ‑Ma va!‑

Francesco          ‑Occhi azzurri!

Guido                 ‑Ma va!‑

Francesco          ‑Giovane!

Guido                 ‑Ma va?‑

Francesco          ‑Con due .... (ALLUDE AL SENO)‑

Guido                 ‑Ma va?‑

Francesco          ‑Me ne sono innamorato-­

Guido                 ‑Ma va…-

Francesco          ‑Ma non e' tutto.‑

Guido                ‑Aspetta,aspetta non me la dire…l'hai sposata?

Francesco          ‑Come fai a saperlo?

Guido                 ‑Non era difficile! Possibile che non puoi fare a meno di  sposare tutte le donne

                         che incontri?­

Francesco          ‑Ma io non sposo tutte le donne che incontro. Sposo solo quelle di cui mi

                         innamoro!

Guido                 ‑Ma ti innamori di tutte!‑

Francesco          ‑E' questo il guaio!-

Guido                 ‑Ma perche' hai sposato anche questa,dopo quello che era successo con

                         l'altra?-

Francesco          ‑Non lo so neanch'io come e' successo. Stavamo ad un party a casa di amici,

                         avevamo bevuto molto e di tutto:wisky, gin vino insomma non mi ricordo nulla.

                         So solo che la mattina mi svegliai accanto a lei che mi disse che un giudice un

                          maledettissimo  giudice di quelli che stanno sempre ad un party americano ci

                         aveva sposati. Puoi immaginarti che colpo! Mi sono vestito e…‑

Guido                 ‑E sei uscito a comprare le sigarette?-

Francesco          ‑Vedo che sai gia' tutto.-­

Guido                 ‑Cosi' hai lasciato dietro di te un'altra moglie?  Pero'.,.pensandoci bene ora il

                         processo si fa' piu' interessante.Questa storia non fa' altro che confermare la 

                         ia tesi sulla tua  incapacita'!Sara' una grande soddisfazione far assolvere un

                         uomo trigamo!

Francesco          ‑Non sono trigamo!

Guido                 ‑Oddio!Ce ne sono altre?‑­

Francesco          ‑No!Non sono trigamo,sono solo bigamo!‑­

Guido                 ‑No,scusa tu sei trigamo.Infatti hai sposato l'indiana, la ... superdotata e Lucìa!

Francesco          ‑C'e' una cosa che ancora non sai,‑­

Guido                 ‑Aspetta,aspetta_(SI ALZA PRENDE DEL COGNAC POI SI RISIEDE)Dimmi.,‑­

Francesco          ‑Io e Lucia non siamo veramente sposati!

Guido                   Come non siate sposati!? Ma se io ero presente al tua matrimonio?Ero il

                         testimone!‑‑­

Francesco          ‑Tutto finto,era una commedia!-

Guido                 ‑Ma come?Quella bella cerimonia nella cappella di quel tuo amico? Il sacerdote

                         che ti aveva battezzato e che tu hai fatto venire apposta dal paese?-

Francesco          ‑Tutto finto ed il sacerdote ora un attore da me pagato.­-

Guido                 ‑E Lucia si e' prestata a questo gioco?‑

Francesco          ‑Per carita' stai zitto!Lucia non sa niente.Lei crede di avermi sposato

                         regolarmente‑

Guido                ‑E per i documenti ,il giuramento?‑

Francesco          ‑Tu conosci mia moglie -

Guido                 ‑Una ne conosco!-

Francesco          ‑Spiritoso! Sai come e' fatta Lucia,sempre con la testa tra la nuvole,non mi e'

                         stato difficile convincerla che avrei sbrigato tutto le pratiche tramite amicizie

                         ,senza bisogno della sua presenza.-

Guido                 ‑Casi' ci avete preso in gira a tutti?Ed io che ti. anche regalato due valigio,

                         se la sapevo risparmiavo.Ma perche'tutta questa farsa?‑‑­

Francesco          ‑E ma la domandi?Avevo alle spalle gia' due matrimoni,non    ho voluto affrontare

                          anche il terzo.­

Guido                 ‑‑Eppure ormai dovevi essere abituato!Quindi,se ho ben capito,tu avresti una

                         moglie con cui non sei sposato ed hai sposato due donne che però non sono tue mogli .

                          Che confusione!-

Francesco          ‑Dillo a me!Sono anni che ho un cerchio alla testa! Comunque ora e' finita.

                         C'e' quest'uomo che vuole un milione di euro per non rivelare la storia ai

                         giornali!‑­

Guido                 ‑‑Un milione?In fondo ti e' andata bene perche' lui sa solo della prima.

                         Se sapesse tutto ne vorrebbe almeno due!

Francesco          ‑Invece di dire stupidaggini, perche' non mi dai un consiglio?-

Guido                 ‑La cosa vista da fuori ha due soluzioni:o paghi,o non paghi!‑

Francesco         ‑Certo che so non ci fossi tu…!Pago?Con che cosa pago?  La sai che non potrei

                         Mai trovare una cifra simile!‑­

Guido                 ‑Allora non pagare!­

Francesco          ‑E crolla tutto quella che ho costruito in tanti anni di.sacrifici. Perdero' il mio

                         lavoro,le mie amicizie,la mia famiglia_­

Guido                 ‑‑Ne hai sempre due di riserva!‑

ENTRA TERESA E SI RIVOLGE A  FRANCESCO

Teresa               ‑Signore mi scusi ma lui mi dovrebbe dire quanti siete a tavola?‑‑­

Guido                 ‑Lui chi?‑

Francesco          ‑Non ci fare caso,luí sono io! Teresa,la donna che il destino ha riversato sulla

                         mia famiglia, e' molto istruita pertanto dà  del lei a mia moglie e del lui a me..­

Teresa               ‑Certo!Lei è fammínile, lui e' maschile! Allora lui mi dica per quanti devo

                         preparare la tavola?.

Francesco          ‑Ma non lo so, ho perso il conto.Fattelo dire da mia moglie.‑

Teresa               ‑Non e' possibile.Quella sta leggendo e quando legge non la si può disturbare!

                          Io una donna così l’avrei lasciata.-

Francesco          ‑Io invece l'ho sposata!­

Teresa               ‑Lui e' píu' vendicativo di me!(USCENDO) Cercherò di arrangiarmi da sola ...

                         come ho sempre fatto!‑

Francesco          ‑(USCITA TERESA)Sara' proprio una balla cena!­

Guido                 ‑Perchè'?‑

Francesco         ‑Non te l'ho detto? Quel ricattatore viene anche lui e porta con se' anche Luna

                         Calante!‑

Guido                 ‑Interessante, cosi' la conoscerò. Ma come mai lo hai anche invitato a cena?­

Francesco          ‑Mi ti pare possibile che lo invitavo? Si è invitato da solo!Con quella faccia di

                         bronzo che tiene io l'ammazzerei!‑

Guido                 ‑Fallo!­

Francesco          ‑Come?­

Guido                 ‑Sarebbe una soluzione.So lui morisse  tu non avresti piu' problemi.‑

Francesco        ‑Ma...... ma .... mi stai suggerendo di ….ma io non potrei …non ho mai. ... e poi sei

                         proprio tu  il mio avvocato a suggerirmi una cosa del genere?!­

Guido                  ‑(ALZANDOSI) Ma dai! Scherzavo,lo so che non ne saresti capace!

                          (SI VERSA ANCORA DEL LIQUORE) Dai bevi qualcosa e calmati.-.­

ENTRA LUCIA

Lucia                  ‑Quella Teresa! E’ venuta tre volte a disturbarmi mentre leggevo. Non sapeva

                          quanti siamo a tavola.-

Francesco           ‑Non può saperlo visto che ogni cinque minuti  inviti qualcuno!-

Lucia                  ‑Sei ancora imbronciato per l’invito al dottore?-

Francesco           ‑No anzi! Forse è un bene che stasera ci sia un dottore.-

Lucia                  Allora hai visto? Non ti lamentare della tua mogliettina, in fondo il matrimonio

                          non è poi una cosa così brutta.-

Guido                 ‑Lo sa, lo sa...Francesco andiamo di là così potremo parlare di quella cosa.-

Lucia                  ‑Per me potete anche restare tanto so di cosa si tratta.-

Francesco          ‑Tu sai?-­

Lucia                  ‑Certo mica sono stupida, certe cose le capisco a volo.

Guido                 ‑E che hai capito?-­

Lucia                  ‑Perchè hai tenuto nascosta alla tua mogliettina questa tua passione?-

Francesco            - Ma io credevo...-

Lucia                    -Cosa c’è di male? Se è una tua esigenza!‑

Guido                  -E’ quello che dicevo io!-

Francesco            -Ma come è  possibile che sai...-

Lucia                  ‑Ho sentito, ho sentito Guido che ne parlava prima. Non fare quella faccia,

                         va bene ti piacciono i cavalli, ma che c’è di male (I 2 UOMINI TIRANO UN

                         SOSPIRO DI SOLLIEVO) Io sono una moglie molto comprensiva.

                         Non ti negherei certo qualche  sana distrazione.Un uomo fuori dalla

                         sua famiglia deve avere quei suoi due o tre interessi.-

Guido                    -Due fermiamoci a due che è meglio.

Francesco              ‑Andiamo,andiamo che Lucia deve finire di leggere‑

FRANCESCO PRENDE PER UN BRACCIO GUIDO E LO PORTA VIA. I 2 ESCONO

SUONANO ALLA PORTA,LUCIA E' COME SE NON SENTISSE. PASSA TERESA

Teresa              ‑Lei non sente,la vecchia non si muove e la serva deve fare tutto.-

TERESA VA AD APRIRE   VOCI DI SALUTO

Dottore             ‑Buonasera Teresa­

Teresa              ‑Buonasera dottor Passacantilli‑

ENTRANO IN SCENA TERESA IL DOTTORE E LA MOGLIE

Teresa              ‑Signora ............. signora...-

Lucia                  ‑Oh,buonasera dottore

Dottore             ‑Signora Moroni le presento mia moglie Romana‑

Lucia                  ‑Perche' ne ha un'altra fuori Roma?-_

Romy                  ‑Spiritosa la signora(PACCA SULLE SPALLE)Romana e' il mio nome.

                          Anzi per essere precisi iomi chiamo Romy infatti sono americana.

                         Ma lui preferisce italianizzare il mio nome.-­

Lucia                  -Prego accomodatevi.Quindi lei e' americana? Oggi e' proprio la giornata degli

                         Americani. Infatti avremo a tavola anche un signore che èun suo concittadino!

Romy                  ‑Mia concittadino?‑­

Lucia                  ‑Si',anche lui viene dall'America;piu' precisamente dal .... dall'Argentina.

                         Me la sono ricordato perchè ha lo stesso nome del teatro­

Romy                  ‑Ma l'Argentina e' America del sud!‑

Lucia                  ‑Ma che sarebbe!Hanno ragione che gli americani sono razzisti! Ancora

                       guardate queste cose? …nord e sud … bianco e nero,...‑

Dottore             ‑Lei signora e' ispirata da ottimi principi.Mi complimento per la sua apertura.-

Lucia                  -(SISTEMANDOSI LA GONNA) Quale apertura!-

Dottore               -Mentale! Anche Romana la pensa come lei, io la chiamo Romana perche' non

                         Approvo  questa moda di americanizzare tutto. Io trovo che la nostra sia una

                         delle lingue piu' belle.‑­

Lucia                  - E poi lei ne vede tante!

Dottore             ‑Di che?-

Lucia                  ‑Di lingue no? Aaaaahhh (TIRA FUORI LA LINGUA)-

Romy                  ‑Eccezzionale signora.Vedo proprio che sei spiritosa! E’stato proprio fortunato

                         tuo maarito.-

Lucia                  ‑Si' ,infatti lui racconta che quando mi incontrò ebbe un vero e proprio colpo­.-

Romy                  ‑Prima o dopo?

Lucia                  ‑Come prega?

Romy                  ‑Mi domandavo se il colpo l'avesse avuto prima a dopo l'incontro.-­

Dottore             ‑Anche per me e' stata una grande fortuna incontrare Romana.-

Lucia                  ‑E dova l'ha conosciuta?

Dottore             ‑E' una storia comune a molti medici,Lei e' stata una mia paziente.‑

Lucia                  ‑Quando faceva la autopsie?‑‑

Dottore             ‑Ma no!!-

Romy                  ‑Ti sembro un cadavere?‑

Dottore             ‑La signora vuole scherzare, pero' mi ha fatto ricordare una storia accaduta

                         realmente,   Un mio collega anni fa si innamoro' di una donna morta.Vide questo

                         bellissimo corpo e se no infatuò.-

Romy                  ‑E come e' finita?‑­

Lucia                  ‑Si sono sposati?

Dottore             ‑Ma no!Naturalmente.Lui si e' rifiutato di sezionarla.

Lucia                  ‑Che delicatezza!‑

ENTRANO FRANCESCO E GUIDO PARLANDO TRA LORO,TUTTI SI ALZANO

Lucia                  -Caro,indovina un pò? Il dottore ci ha portato a conoscere sua moglie.-

Francesco          ‑Oh ... finalmente conosciamo la moglie(ALLUNGA LA MANO MA

                           RICONOSCE ROMY ALLORA LA RITIRA) del no.. no.,noooo!!-

ROMY RESTA CON LA MANO TESA. FRANCESCO FA' PER ANDARSENE:

Lucia                  ‑Francesco che fai?Dove vai?‑ ­

Francesco          ‑Esco!‑

Lucia                  ‑Ma  la parta e' di la'!

Francesco          ‑Allora entro!‑

Lucia                 ‑Ma  che dici?Non ti senti bene?‑­

Francesco                 ‑Forse e' la stanchezza del viaggio.Pia...piacere signora, io sono . . -

Romy                 ‑Lo so,lo so chi sei,ti conosco molto bene. Mio marito mi ha parlato molto di te­.-

Dottore              -Vi  prego di scusare se mia moglie dal del tu,ma conosce poco la nostra lingua

                                 e il tu le viene piu' facile!

Lucia                       ‑Per carità,anzi io preferisco,da' un senso di amicizia, di intimita'‑

Romy                  ‑E' come se gia' ci conoscessimo, vero signor Moroni?

Francesco         ‑Siii'!Ma non state in piedi, accomodatevi che io prendo qualcosa da bere‑

Guido                 ‑(IN DISPARTE)Che hai,che e' successo?‑‑

Francesco          ‑E' lei

Guido                 ‑Lei?‑

Lucia                 ‑Ma non abbiamo prentato Guido, dottore questo e' il nostro amico avvocato

                         Santilli.-

Dottore             ‑Salve!‑‑

Guido                 ‑Salve!

Romy                  ‑Ciao!‑

Guido                 ‑Haug!-

Lucia                  ‑Guido,che dici?Ti ha dato di volta il cervello?Vieni           siediti vicino a me

                         ‑(GUIDO SIEDE)

Romy                  ‑Bella professione l'avvocato.Anche mio padre era avvocato Si può dire che in

                         sono  cresciuta nei tribunali.‑

Guido                 ‑Ed il babbo veniva in tribunale con le penne.­

Romy                  ‑Con le penne??­

Francesco          ‑Certo!Con le penne e le matite!Tutti gli avvocati usano le penne .... soprattutto

                         gli  americani.‑

MOMENTO DI IMBARAZZO GENERALE

Dottore             ‑Bella giornata aggi!Eppure stasera il cielo si sta annuvolando.Promette pioggia.‑

Guido                 ‑Menomale che noi abbiamo la nostra luna calante!‑­

Lucia                  ‑Sei sicuro di sentirti bene Guido?

Francesco          ‑Da dove viene lei di preciso signora Passacantilli?-­

Ramy                  ‑Dal Texas!

Francesco          ‑Dal Texas!Stati Uniti!Non Canada!‑­

Guido                 ‑Ho capito!Allora lei e' la seconda?!‑

Dottore             ‑La seconda?

Francesco          ‑Ma che dici?‑

Guido                ‑La seconda ...persona straniera che ha conosciuto oggi.  Lei e' del Texas   

                         vedo,vedo(ALLUDENDO AL SENO) Mi era sfuggito il particolare del ...

                         dell'accento texano.

Lucia                  ‑(IMBARAZZATA DALLO STRANO COMPORTAMENTO DI GUIDO) Deve

                           essere un bel posto il Texas?-

Dottore             ‑E' pieno di vacche e cavalli!‑

Lucia                 ‑A mia marito piacciono molto!‑‑

Guido                 ‑Le vacche.-

Lucia                 ‑No i cavalli!-­

Romy                 ‑Allora ti consiglia di andare a visitare il Texas. Li' di cavalli ne trovi quanti ne

                           vuoi!

Guido                 ‑Ma non le sigarette!‑­

Lucia                 ‑Guido?Te la avevo detto di non bere a digiuno!-­

Dottore             ‑Lei fuma signor Moroni?-

Francesco          ‑No!

Ramy                 ‑Non ha mai fumato?‑­

Guido                 ‑‑Un paio di volte,giusta due tirate!-

Lucia                 ‑Non ma la avevi mai detto?‑‑­

Francesco          ‑Non era una cosa importante‑

Dottore             ‑Dovreste vedere come si riduce il polmone di un fumatore!  Mi ricordo che...-

Lucia                 ‑Scusi dottore ma i miei doveri di padrona di casa mi chiamano,a più'

                         tardi.‑(ESCE)

Dottore             ‑Stava dicendo che nel...‑­

Romy                  ‑Tesoro forse non è il caso che racconti questa storia prima di cena.-

FRANCESCO FA CENNO A GUIDO DI  DISTRARRE  IL  DOTTORE:

Guido                 ‑Dottore ha vista che bei quadri ha il nostra Francesco? E' una vera collezione,

                         Venga,venga.‑‑‑

GUIDO PORTA IL DOTTORE VERSO LA PARETE

Francesco          ‑(A BASSA VOCE) Cosa ci fai qui?­

Romy                  ‑La moglie,  un ruolo in cui sono specializzata!-

Francesco          ‑Cosa vuoi da me? Sei venuta per rovinarmi?‑

Romy                  ‑Mascalzane,farabutto!Dopo quello che mi hai fatto hai anche il coraggio di

                           parlare!‑

Francesco          ‑E che ti ho fatto? E’ stata un'avvetura di gioventu'!-

Ramy                  ‑Un'avventura!(GLI  DA'  UNO SCHIAFFO CHE FA  VOLTARE GLI  ALTRI

                         DUE)

Francesco          ‑(SCHIAFFEGGIANDOSI) Gli schiaffi che mi sarei dato quella volta  per non

                         aver messo la  quarta...-

Guido                 ‑La quarta???‑­

Francesco          ‑La marcia!Sto raccontando alla signora di quando correvo in motocicletta‑­

Dottore             ‑Ha  corso anche in ameríce?‑‑­

Guido                 ‑EH!!!Come correva in America!!!‑

1 DUE RIPRENDONO A GUARDARE I QUADRI

Romy                  ‑Stai calma che non ho nessuna intenzione di rovinarti! Anche se lo meriterestì!

                         Ora sono felicemente sposata con un uomo che mi vuole bene e che non fuma!

                           (IN QUEL MOMENTO IL DOTTORE E GUIDO S1 VOLTANO)

                           E' vero amore che tu non fumi?‑­

Dottore             ‑E' vero.Niente fumo,niente alcool e niente donne  all'infuori di mia

                         moglie,naturalmente.-

Guido                 ‑‑Naturalmente lei basta e avanza‑

Dottore             ‑Casi' mi mantengo in forma ad in salute,A dir la verita' soffro di diabete,ma e'

                          una forma ereditaria e non ci posso fare niente,A proposito di diabete vi ho

                           mai.raccontato del delitto dell'insulina?-

Francesco          ‑(SCOCCIATO)No,non ce l'ha mai raccontato!‑­

Romy                  ‑Amore ti prego!Non tutti hanno voglia di sentire le tue storie,Che bella

                         pianta!‑‑

Guido                 ‑‑E' della signora Enrichetta.la mamma di Lucia. Lei è una patita dei fiori.

                           Se le interessano l'accompagno in giardino,vedra' sembra una serra.-

Romy                  ‑Io adoro i fiori.-

Guido                 ‑Ed io adoro chi adora i fiori. Venga,faccio strada,voi ci scusate vero?‑

Dottore             ‑Prego,prego‑(I DUE ESCONO)

Francesco          ‑Dottore gradisce un aperitivo?‑‑

Dottore             -No,grazie.Lo ha detto che non bevo,Soprattutto per il diabete , a proposito

                          le voglio proprio raccontare di quel caso di omicidio con l'insulina che mi capitò

                         anni fa. Ora possiamo parlare liberamente,mia moglie certe cose non le vuole

                         sentire...e' così delicata!‑

Francesco          ‑(MASSAGGIANDOSI LA GUANCIA)Me ne sono accorto!‑

Dattore             ‑Secondo me quello poteva essere il delitto perfetto. Se l'assassino colto dai

                         rimorsi non avesse confessato, non sarebbe mai stato scoperto.‑

FRANCESCO CHE STAVA SENTENDO ANNOIATO COMINCIA AD INTERESSARSI:

Francesco          ‑Un momento,Lei vuol dire che se lui non avesse confessato la polizia non lo

                         avrebbe mai preso?‑

Dottore             ‑Dico di piu'!Non avremmo mai capito che si trattava di amicidio! Ma basta,

                          non la voglio piu' annoiare con queste storie..‑‑

STA PER ALZARSI MA FRANCESCO LO RIMETTE GIU' A SEDERE

Francesco          -Fermo!Dove va?‑‑­

Dottore             ‑Volevo raggiungere mia moglie‑­

Francesco          ‑Dopo,dopo.Adesso lei mi dove raccontare per bene questa  storia.

                         Me ne ha raccontate tante di cui non mi importava questa che mi interessa...-

Dottore             ‑E va bene,Comunque non c’è molto da dire.La genialita'   dell'assassino e' stata

                         quella di somministrare una dose massiccia di insulina che ha provocato una

                         schok ipoglicemico un collasso e quindi la morte!‑­

Francesco          ‑Ma facendo le analisi non e' possibile trovare questa insulina nel sangue?­

Dottore             ‑No!Qui e' il bello!Poiche' l'insulina e' una sostanza che tutti abbiamo nel

                         sangue,la sua presenza e' perfettamente normale. Per tutti quell'uomo era

                         morto di collasso cardiaco. Poi l'assassino si e' pentito,ha confessato ed ha

                         rovinato quello che poteva essere il delitto perfetto.­-

Francesco          ‑Quindi se per sbaglio una persona assume troppa insulina muore senza lasciare

                         tracce?‑

Dottore             ‑Se ne prende almeno 5 centimetri senz'altro!Vede questa  boccetta,che

                          io porto sempre con me per precauzione, contiene venti centimetri

                           di insulina. Ne basterebbe un quarto per...-­

Francesco          ‑Sistemare tutto.-­

Dottore             ‑Come?‑

Francesco         ‑Per sistemare una persona.  Posso vedere?‑

Dottore             ‑Prego,prego.-

IN QUEL MOMENTO ENTRA ROMY

Romy                  ‑Caro,basta chiacchierare. Vieni anche tu a vedere che bel giardino

                          tutto in fiore.-

IL DOTTORE  SI ALZA E ESCE DIMENTICANDO L’INSULINA IN MANO DI FRANCESCO

Dottore             ‑Vengo,vengo cara. Non sa stare senza di me!Compermesso.‑

FRANCESCO E' RIMASTO SOLO

Francesco          ‑Io non l'ho fatto apposta .... che sia un segno del destino?  Qui dentro ci

                         potrebbe essere la soluzione .....delitto perfetto...solo che lui ha confessato  ...

                         altrimenti....(GUARDA LA BOCCETTA)Ne basterebbe un quarto .... poi quello

                         beve solo Fundadar ma Francesco che cosa stai pensando? Vuoi compiere un

                         delitto per coprirne altri due? Senti la tua coscienza...Ma neanche la mia

                         coscienza sa dove trovare un miliardo (VERSA NEL COGNAC  TUTTA LA

                         BOCCETTA) Fundadar corretto! Ole'!Questa(L'INSULINA)Ia la facciamo

                         sparire(IN TASCA), questa(LA BOTTIGLIA) la mettiamo qui,tanto

                         nessuna la tocca. (SUONANO ALLA PORTA)Oddio sono gia' qui!

                            Calma,Francesco calma,non ti far prendere dall'agitazione(ENTRA TERESA

                          E VEDE CHE PARLA DA SOLO)Vado ad aprire? No! Meglio che non vada io

                         potrei tradirmi ... meglio mandare qualcun altro (S1 SIEDE COMODO POI

                         URLA)Teresa!

Teresa               ‑Si,!‑

Francesco          ‑(SOBBALZA)Teresa!Ma da quanto sei qui?

Teresa               ‑(ANDANDO AD APRIRE)Da tre anni ma non credo che ci rimarrò ancora per

                         molto!‑

ENTRA IL COLONNELLO

Colonnello             -Carissimo,carissimo, come stai? Permetti ad un colonnello in pensione di farti

                         le congratulazioni! Le cose ti vanno molta bene!Ti conosco da molti anni ma   non

                         pensavo proprio che saresti riuscito a tanto. E si' che io sono un profondo

                         conoscitore della razza umana!Posso farti una confidenza?Non avrei scommesso                          un soldo bucato su di te! E bravo,bravo il mio ragazzo! Ma non mi offri da

                         bere?Stai,stai faccio da solo. Che vedo? Il Fundador!Eccellente brandy!

                         Mi ricorda la mia campagna di Spagna. Credo che ne berro' un bicchiere!­-

Francesco            (SCATTA)Fermo!!!Quello no,non lo puo' bere!‑

Colonnello           ‑Perche'?‑‑

Francesco         ‑E' pieno di...‑

Colonnello           ‑Di cosa?‑‑

Francesco         ‑E' pieno di ...colesterolo! Le fà male!‑

Colonnello           ‑0 bella!Perche' dovrebbe farmi male?-

Francesco          ‑Alle coronarie!Sta scritto su tutti i giornali.Questo liquore ha il piu' alto tasso

                         di colesterolo.   Forse e' scritto anche sull'etichetta, (FINGE DI LEGGERE)se

                         ne sconsiglia l'uso alle persone anziane!‑‑

Colonnello           ‑Giovanotto!Io ho combattutto contro austriaci,francesi, inglesi,spagnoli,

                         persino contro il negus e sono qui vivo e vegeto!Cosa vuoi che mi faccia un

                         piccolo,viscido e unto colesterolo?Dammi quel brandy!-

Francesco          ‑Mai!‑

ENTRA ENRICHETTA

Enrichetta         ‑Che succeda qui?Cosa sono queste urla?-

Colonnello           ‑Enrichetta,mia adorata,questa sera sei bellissima.Scusami se ho alzato un po'

                         la voce, ma tuo genero non mi vuole dare del brandy ... dice che alza il

                         colesterolo!‑‑

Enrichetta        ‑Francesco ha ragione. I liquori fanno male e poi non sono la tua adorata! ‑

Colonnello           ‑Enrichetta perche' mi resisti,perche' non accetti la mia devozione?Lo sai che

                         per te farei qualunque cosa.Vuoí la mia spada?Vuoi le mie medaglie?Vuoi la mia                          bandiera?-

Enrichetta         ‑Vuoi smetterla?Te l'ho detto mille volte non posso accettare la tua proposta

                         di matrimonio. Sei ... troppo maturo per me!‑

Colonnello           ‑Ma ..... ma se ho appena tre anni piu' di te!-

Enrichetta         ‑A questa eta' e' come se fossero trenta!Io ho bisogno di un uomo piu' giovane,

                         più aitante,Poi se veramente fossi infatuato di me avresti piu' olfatto!‑

Colonnello           ‑Che ho fatto?

Enrichetta         ‑Olfatto,olfatto,naso!In tanti anni che ci conosciamo non hai mai fatto caso al

                         profumo   che emano.-­

Colonnello           ‑Ma dai cara,si sa che noi vecchi,come dire,un po' puzziamo, ma non ci faccio

                         caso. Mi piaci lo stesso!

Enrichetta        ‑Impudente!Per fortuna c'e',c'e' chi mi apprezza!‑

ENRICHETTA ESCE OFFESA

Colonnello           -Enrichetta ti prego!-

SUONANO ALLA PORTA

Francesco          -Eccoli questi sono loro!Mi scusi colonnello aspetto delle persone. . .‑

Colonnello          ‑Non ti preaccupare,vado,vado. Tornerò con piu' calma..Ti lascio al tuo veleno!

Francesco          ‑Cosa?!

Colonnello           ‑Il tuo colosterolo!‑‑‑

PASSA TERESA CHE VA AD APRIRE ED ACCOMPAGNA FUORI IL COLONNELLO,

FRANCESCO SISTEMA IL FUNDADOR.ENTRANO TERESA ALVAREZ E L'ALTRA DONNA

Alvarez              -Claro amigo!Che piacer do rivederve!Questa e' la mia amiga Luna Caliente­.-

Francesco          -Salve-­

L u na                 ‑Salve! ‑­

Teresa               ‑(RIVOLTA AD ALVAREZ)Mi vuole dare la borsa ed il cappello?‑­

Alvarez              ‑Muchias grazias!‑(I DUE PARLOTTANO PIANO ED ANCHE FRANCESCO

                             E LUNA CALANTE PARLANO TRA LORO)

Francesco          ‑Vedo che gli anni non hanno toccato la bellezza di Luna Calante­.-

Luna                   ‑Ed io vedo che la lingua dell'uomo pallido e' sempre biforcuta!‑­

Alvarez              ‑OH!Mui bien,mui bien avete già fatto amicizia,Sona mucio contento‑

ENTRA ENRICHETTA

Enrichetta         ‑Chi era alla porta? Eccolo il mio caballero! Era preoccupata.Pensavo che se ne

                         fosse andato senza salutarmi.-

Alvarez              ‑Non es possible da dimenticar do salutar una donna de tanta classe!Permette

                         che le  presenti la segnorita Luna Caliente,una mia amiga‑

Enrichetta         ‑Piacere .. amiga ...quanto?‑‑

Alvarez              ‑Amiga .... de infanzia‑

Luna                   ‑Luna Calante saluta la signora dal pelo bianca e legge nei suoi occhi molta forza

                         Ma  molto desiderio di compagnia.-

Enrichetta         ‑Ma come parla?‑

Alvarez              ‑La segnoríta e' figlia di un capo tribu' pellerassa,che e' anche stregone e lei

                         stessa ha dei poteri magici!-

Francesco          ‑Vede il futuro?‑­

Luna                   ‑Si'!Ma non sempre indovino.Per me per esempio avevo visto un futuro molto

                         diverso.‑

ARRIVA TERESA A TOGLIERLO DALLE SPINE

Teresa               ‑Signori se avete fame potete accomodarvi. E’ pronto­.-

Francesco          ‑Accidenti!Noi dovevamo parlare di quegli affari, signor Alvarez

Alvarez              ‑Non se preoccupe!E' meglio cosi'.Parleremo, dopo. Al mio paese se dice:un

                         affare   non trattare poco prima de magnare!E qui in Italia come se dìce?‑

Francesco         ‑Qui? ....... Qui si dice:Vacci piano col mangiare,te potresti anche strozzare!—

                             FINE PRIMO TEMPO


SECONDO TEMPO

FUORI   PIOVE, LAMPA E TUONA.

STESSA SCENA.ENTRANO FRANCESCO ED ALVAREZ

Alvarez             ‑Una cena muy muy deliziosa!‑

Francesco          ‑A dir la verital io non l'ho apprezzata molto.‑

Alvarez             ‑Forte parche' la sua mente non e' sgombra.Tiene forse qualche pensiero?‑

Francesco          ‑ ( I 2 SI SIEDONO SUL DIVANO) Tiengo qualche pensiero?­

Alvarez             ‑Sono io che glielo domando!­

Francesco          ‑Come se lei non lo sapesse!­

Alvarez             ‑Via,non faccia cosí',non e' mica morto nossuno!­-

Francesco          ‑Ancora no!-

Alvarez             ‑Non intiendo?­-

Francesco          ‑Le via del Signore sono infiníte.Adesso ci sei e magari tra un minuto ... zac .

                         un colpo ... e... via.,‑

Alvarez             ‑Che discorsi,che díscorsi. Sembrano quelli del nostro amico dottore,che

                         parla siempre  de cadaveri.Ma sarà un bravo dottore?

                         Io non me farei mai visitar da lui.­.-

Francesco          ‑Non dica così ,non si sa mai quella che ci aspetta in questa  vita...o dopo‑

Alvoraz              ‑Sienti come píove!Improvvisamente el cielo s’è scatenato, brutto

                         presagio.Porta male!­

Francesco          ‑Dipende da come la si vede la cosa, a qualcuno porta male           ad altri puo'

                         portar del bene. Gradisca qualcosa da bere?-­

Alvarez              ‑Si' grazíe-

Francesco          ‑Il solito Fundador7‑

Alvarez             ‑Il  solito...No!Mi dia un digestivo.Dopo questa cena abbondante me siento

                         tutta la panza ..... piena!‑

Francesco          ‑Non può!-

Alvarez              ‑Che cose non posso?­-

Francesco          ‑Non puo' cambiare.Quando una persona si abitua ad un liquore cambiare

                         puo' far male ... e poi non ci sono digestivi.‑

Alvarez            ‑Eppure io vedo parecchie bottiglie de digestivi,de amari.-

Francesco        ‑Tutto scaduto!‑

Alvarez              ‑Scaduto?Non sapevo che i liquori tiongono una scadenza!­

Francesco          ‑In Italia è così..Paese che vai scadenza che trovi. Dia retta a me.

                         prenda del Fundador. Il suo preferito. Vedra' che la farà anche digerire.

                         Provi...sono sicuro che dopo si sentirà ... piu' leggero!‑

Alvarez              ‑E va bene!Ma lei mi farà compagnia!­

Francesco          ‑Ma io veramento,­

Alvarez              ‑No,no,no,no niente ma! Lei e' troppo nervoso.Un goccetto le          farà bene.

                         A volte un brandy puo' risolvere tante cose!­

Francesco          ‑Io ci conto!‑ (RIEMPIE DUE BICCHIERI  E NE  DA UNO AD ALVAREZ)

Alvarez              ‑Allora,alla salute del nostro accordo!­

Francesco          ‑Salute!­

Alvarez              ‑(STA PER BERE MA POI:)Non ma piace!­

Francesco          ~Come non gli piace?Ma se non l'ha ancora assag...‑

Alvarez             ‑Non me piace!C’è' qualcosa...‑

Francesco         ‑Si sente?‑

Alvarez              ‑Piu' che se sente,se vede!­

Francesco          ‑Si vede pure!?‑(GUARDA IL SUO BICCHIERE)

Alvarez              ‑(SI ALZA IN PIEDI E VA VERSO UNA PARETE)Ma cierto! Gli altri me

                         gustano.    Ma questo ha qualcosa de perverso,de contorto!­

Francesco          ‑Ma lei parla del quadro7­

Alvwroz             ‑Ma ciertamento!De che te credevi che parlassi? Miralo,miralo!

                         Non te sienti un blocco achi?­-

Francooco          ‑Ehhhhh!!­-

Alvarez              ‑Lei avra' capito che io sono un grande estímator dell'arte fegurativa.

                         Ma se devo  esser   sincero le figure  che preferisco sono quelle sui biglietti

                         de banca.A proposíto (SI SIEDE E BRINDA)  al nostro accordo!

                          (STA PER BERE MA POI SI FERMA)  Perche' noi semo d'accordo vero?‑

Francesco          ‑Così muoio io d’infarto!... Dopo,dopo ne parliamo..dopo.-

Alvarez             ‑Cin cin!‑

QUESTA VOLTA VORREBBE  BERE MA FRANCESCO HA UN RIPENSAMENTO E CON UN

COLPO GLIELO  IMPEDISCE

Francesco         ‑No!Fermo.no!!Non beva!

Alvarez             ‑Porca put ............ Madre do Dios! Che combina?­

Francesco         ‑Non posso,non posso.‑

Alvaraz              ‑Che cosa non puo'?­

Francesco          ‑Non posso farle bere quel bicchiere!­

Alvarez             ‑Perchè?-

Francesco          ‑Perche'...perche'...perche' e' sporco.Vede, vede in controluce e' tutto

                         macchiato. Andrò in cucina a lavarlo.­-

Alvarez             ‑Ne prendiamo un altro -

Francesco         ‑No.no ,questo era  il più  pulito ...si figuri gli altri. La nostra domestica non

                         e' molto accurata..Torno subito‑

PRENDE IL BICCHIERE E STA PER USCIRE POI TORNA INDIETRO E PRENDE ANCHE

LA BOTTIGLIA

Francesco          ‑Gía' che ci sono sciacquo anche questa ..c’è.molta polvere. E’ un brandy

                         stravecchio!-

FRANCESCO ESCE. ALVAREZ SI GUARDA INTORNO POI SI TOCCA LA PANCIA CON SENSO DI SAZIETA’. VEDE IL BICCHIERE DI FRANCESCO RIMASTO SUL TAVOLINO, LO PRENDE, LO GUARDA  IN CONTROLUCE .... POI BEVE 

SIPARIO

SI  RIAPRE IL SIPARIO

SUL DIVANO C'E’ ALVAREZ CHE SEMBRA ADDORMENTATO.  ENTRA GUIDO E MENTRE PARLA SI SERVE DA BERE

Guido                 ‑Francesco .... Francesco ... sei qui? Oh scusi, ha visto per caso Francesco...

                           Signor ALverez .... beva qualcosa? Ma che fà dorme? Non si   sentirà mica

                         male vero?(LO SCUOTE ED IL CORPO CADE LATERALMENTE) Ahhhh!‑

IN QUEL MENTRE ENTRA FRANCESCO CON IL BICCHIERE IN MANO. VEDE LA SCENA

SI RIVOLTA E FA PER USCIRE

Guido                 ‑Formati!­

Francesco          ‑Dici a me?‑­

Guido                 ‑E con chi dovrei parlare?‑

Francesco          ‑Credevo che parlassi con lui‑

Guido                 ‑Francesco,cosa è successo? Quest'uomo ha tutta l'aria di essere morto!‑

Francesco          ‑Dici?‑

MENTRE TUTTI GLI ALTRI RICHIAMATI  DALL'URLO ENTRANO IN SCENA

FRANCESCO SI  ACCORGE CHE IL SUO BICCHIERE E' STATO BEVUTO DA ALVAREZ

Enrichetta         ‑Che cosa succede?Oddío,íl  caballero si sento male-

Luna                   ‑Forse ha bevuto troppo!­

Francesco          ‑Sì,credo che abbia bevuto un bicchiere di troppo

Dottore             ‑Fatemi vedere,fatemi vedere.‑

Lucia                  -Vedrete che è la digestione. Con quello che si è mangiato.-

Romy                  -Basta poco per mettere KO un uomo!­

Dottore             ‑Ma e' incredibile!­

Guido                 ‑Cosa c’è' dottore?­

Dottore             ‑Signori grazie alla mia lunga esperienza passata,posso dire con cognizione di

                         causa che quest'uomo e' morto!‑

STUPORE GENERALE

Lucia                      -Che mancanza di tatto! Morire proprio in casa mia e per di più sul mio

                            divano buono!-

Enrichetta            -(PIANGENDO)Povero il mio caballero! Avevamo una vita davanti a noi ed il

                            destino ci ha dívísì!Di nuovo vedova ed ..... in bianco!‑

GUIDO LE DA UN FAZZOLETTO CON CUI LEI SI ASCIUGA GLI OCCHI E POI  SI  SOFFIA IL NASO. QUINDI RESTITUISCE IL FAZZOLETTO A GUIDO CHE SCHIFATO NON SA COME RIPRENDERLO

Dottore             ‑(RIVOLTO A LUNA CALANTE)Signora sia forte!-

Luna                   ‑Sapevo che sarebbe successo.Me lo aveva detto luí!­

Dottore             ‑Lui chi?­

Luna                   ‑Il  grande spirito!­

Guido                 ‑(ABBRACCIANDO ROMY) Signora sia forte anche lei­

Romy                  ‑(SVINCOLANDOSI GLI DA UN CALCIO AGLI STINCHI) Ma lascíami!

                           Io sono gía, forte!­

Dottore             ‑Avvocato pensi piuttosto a chiamare la polizia!­

Francesco          ‑Come la polizía?Non c’è' bisogno della polizia‑

Lucia                   -Allora chiaamiamo le pompe funebri . Qualcuno dovrà pure portare via

                           questo

                           cadavere.-

SUONANO ALLA PORTA

Guido                 -Vado io-

Lucia                  -Eccoli, sono loro.-

Francesco           -Chi?-

Lucia                  -Le pompe funebri! Non capisco perchè sei così nervoso.-

ENTRA IL COLONNELLO

    Colonnello               -Cara Enrichetta sono tornato per farmi perdonare. Ho comprato due biglietti per il

                         teatro. Fanno il Lago dei Cigni... ma che succede?-

    Enrichetta         -E’ morto.-

     Lucia                ‑Avevamo appena finito di cenare, se la cena non gli era piaciuta poteva dirlo , senza

                             fare tutte queste esagerazioni.-

    Colonnello          -          Questi giovani d’oggi! Non hanno un briciolo di resistenza. Ma chi era?­-

   Francesco           ‑Uno  straniero,un argentino‑

Colonnello             ‑L'Argentina,bel paese!Paese ordinato,democratico.Ma viste le circostanze forse è meglio che io tolga le tende! Salute!‑ (ESCE)

Guido                  ‑(ALZA IL BICCHIERE)Salute!

   Luna                   -Il grande spirito mi aveva avvisato che questa sarebbe stata una serata

                             di morte.

   Romy                  ‑Dai carina!Non fare tanto la tragica!Ha detto bene la  signora Lucía.

                             E' stato un arresto di digestione.Questi uomini si ritengono tanto

                             forti e poi  il sesso debole sono proprio  loro! Ecco basta

                             una cena abbondante per farli star  male.-

Enrichetta         ‑Come star male? E’  morto!‑

Romy                  ‑E va bene!Tanto prima o poi  dobbiamo  morire tutti!-

Lucia                   -Speriamo non tutti qui in casa mi e sul mio divano buono!-

Dottore             ‑No! Non credo proprio che si tratti di un arresto di digestione, questo

                         cadavere mi ricorda quello che esaminai nel  Maggio di molti anni fà.

                         Fu la mia prima autopsia.                          Mi sentivo molto emozionato,tanto

                         che sbagliai delle sezioni, feci dei tagli che non servivano.-

Lucia                  -Ed il paziente non ha protestato?-

    Guido                ‑E come era morto quel cadavere del Maggio di molti anni fà?‑

Dottore             ‑Come?......... Assassínato!‑

ENRICHETTA SVIENE

SIPARIO

RIAPRE  IL SIPARIO

TUTTI IN SCENA SEDUTI .

 IL COMMISSARIO  PASSEGGIA SU E GIU'

Francesco          ‑Commissario la smetta di camminare su e giù e dica  qualcosa      per favore!

                         Ci ha riunito tutti         in questa stanza e sono 10 minuti che lei passeggia in

                         silenzio!‑

Commissario       ‑Strano,molto strano!‑

Guido                 ‑Che cosa e' strano?‑

Commissario         ‑Tutta questa storia e' strana.Le vostre deposizioni sono strane ed anche il morto e' strano,Comunque ora proveremo e ricostruire questa serata strana... molto strana! ..... Il signor Moroni padrone di casa afferma di

aver conosciuto il morto soltanto oggi pomeriggio quando si è presentato per proporgli un affare. Che tipo di affare le voleva proporre signor Moroní?‑

Francesco          ‑Non lo so,non ha fatto in tempo a dirmelo­

Commissario       ‑Strano.... veramente strano‑

Francesco          ‑Cosa e' strano?‑

Commissario         ‑E' strano che mentre lei dice di non sapere quasi niente, l'avvocato Santilli sembra saperne molto..‑

Guido                 ‑Io?‑

Commissario         ‑Sí,lei nella sua deposízione,peraltro confusa,molta confusa ha nominato parecchie cose.Per  esempio  ha parlato di un milione!‑

Guido                 ‑Ma va!-

Commissario       ‑Di Apache!‑

Guido                 ‑Ma va!‑

Comissario         ‑Di sigarette!

Guido                 ‑Ma va!‑

Comistario           ‑Si' ma tutto questo senza un filo logico.Ma forse ci puo' dire qualcosa di più la moglie del defunto. La signora ... ?‑

Luna                  ‑Luna Calante ma non sono la moglie,anche se vivevamo insieme.‑

Enríchetta         ‑Viveva con luí?Ah!Questo non me lo aveva detto!‑

Commissario       ‑Perche' altre cose gliele aveva dette?‑

Enrichetta           ‑Certo commíssario.Noí abbiamo parlato molto.Io non so perche' era venuto in questa casa,ma so como voleva andarsene!‑

Commissario       ‑Come?‑

Enrichetta         ‑Con me!‑

BORBOTTII DI INCREDULITA'

Enrichetta           ‑Senza che sghignazzate!E' cosi'.Per tutta la cena era seduto vicino a me ad abbiamo parlato di poesia, d'arte...di fiori .... Eravamo fatti uno per l'altra.. e non e' tutto ... per tutta la serata mi ha fatto.... come dire .... gambína!‑

Commissario       ‑Cosa le ha fatto?‑

Entrichetta       ‑Gambina!Teneva la sua gamba attaccata alla mia.,‑

Lucia                    -Per forza mamma eravamo tanto stretti a tavola.  Per esempio ho

                            notato che anche  Guido teneva la sua gamba addosso a quella della

                           signora Romana, la moglie del dottore.

Guido                 ‑Ma Lucia che dici!­?-

Francesco          ‑Mi scusi commissario ma e' proprio necessario   questo interrogatorío?

                         Non si potrebbe soprassedere. Magari all'autopsia viene fuori che

                         il ... si' insomma il morto e' deceduto  per causa naturali ....          magarí

                         un collasso  ed allora tutte queste domande risulterebbero  inutili‑

Lucia                 ‑ Ma il dottor Passacantilli ha detto...-

Francesco           -Lo so che ha detto, ma il dottor Passacantilli si potrebbe anche sbagliare,

                          nessuno è  infallibile!-

Commissario        ‑No....non sbaglia!Conosco da parecchi anni il dottore, da quando lavorava nella polizia, e conosco le sue capacità.Per questo appena sono arrivato l'ho pregato di riesaminare con cura il cadavere e risulta chiaramente ,senza ombra di dubbio, che ci troviamo di fronte ad un delitto!Per cui e' evidente che qui,in questa stanza  c’è un assassino!‑

Francesco          ‑Senza ombra di dubbio?‑

Dottore             ‑Sì!_

Francesco          ‑Chiaramente?‑

Dottore             ‑Sì!!‑

Francesco          ‑Alla faccia del delitto perfetto!‑

Commissario       ‑Come dice?‑

Francesco          ‑Niente, niente.‑

Commissario           ‑Ora tutti voi certamente sarete ansiosi di sapere chi lo ha ucciso?‑

TUTTI  MOSTRANO  INDIFFERENZA.CHI LEGGE,CHI SI  GUARDA  LE UNGHIE  ECC.

Commisario           ‑Ho detto tutti vorreste sapere chi è stato? Ed io lo scoprirò!‑

Lucia                  ‑Guardi commissario che se lo fà per noi, può anche lasciar perdere.

                         A me per esempio non me ne importa niente. Anzi vado a fare un bel

                          caffè per tutti.-

Commissario          ‑No signora, lei resta qui perchè le devo fare alcune domande.-

Teresa                    ‑Ho capito il caffè lo va a fare la serva!‑(ESCE)

Commissario          ‑Dunque avvocato lei e' stato quello che ha scoperto il cadavere?‑

Guído                 ‑Si' l'ho già  detto al suo brigadiere‑

Commissario           -Sì sì ho letto. E se ben  ricordo lei ha detto che quando e' entrato in

                             questa stanza il   signor Moroni non c’era.-

Guido                      ‑No,non c'era‑

Commissario       ‑E come mai non c'era?‑

Lucia                       Perchè stava in un altro posto!-

Commissario       ‑Brava signora!E lei signor Moroni ci può dire dove stava?-

Francesco          ‑Certo,ero in cucina­.-

Commissario       ‑E cosa stava facendo in cucina­?-

Francesco          ‑Stavo lavando i bicchieri­.-

Commissario       ‑In questa casa i bicchíéri  li lava lei?-

Lucia                  - Anche i piatti e le pentole. E’ il suo hobby. Ci sono dei mariti  cui piace

                         cucinare, al  mio piace lavare le stoviglie.-

Enrichetta               (SOTTOVOCE)     -Ma che dici?-

Lucia                               (c.s.)- E’ per l’alibi!-

Commissario          -Strano, molto strano.-

Francesco                -Che cosa è strano?-

Commissario          -Lo strano è che secondo le vostre deposizioni, tutti dopo cena vi siete

                             alzati da tavola.Chi è andato in cucina, chi in giardino, chi in bagno.

                             Possibile che nessuno ha notato il signor Moroni che lavava i piatti?-

Francesco              -I bicchieri!-

Commissario          -Va bene i bicchieri.-

Luna                        -Io l’ho visto.-

Romy                   -Anch’io l’ho visto!-

Commissario        -Voi?-

Luna                    -Sì, io l’ho visto. Di sfuggita ma l’ho visto.-

Commissario        -E perchè non lo avete detto subito?-

Luna                    -Non credevo che fosse importante.-

Romy                   -A me nessuno l’ha chiesto.-

Commissario       ‑ Io questa storia però non la capisco. Lei viene di qua a parlare d’affari

                         con il suo ospite   e poi improvvisamente lo lascia per andare a lavare i

                         bicchieri?-

Francesco          -Forse c’è qualcosa che devo spiegare.-

Commissario       -Forse!-

Francesco          ‑Io non sono andato e lavare i bicchieri della cena, ma ho lavato i bicchieri del

                         brandy che io ed il signor Alvarez c'eravamo versato.Vede mentre versavo

                         del Fundador al mio ospite     mi sono accorto che i bicchieri erano sporchi

                          ed allora sono andato a sciacquarli..‑

Commissario         –(VA VERSO IL VASSOIO SUL MOBILE BAR)Sì ma perchè non prenderne due pulíti? Se ben ricordo la signora Enrichetta disse che stava portando in salotto dei bicchieri da liquore appena lavati quando suonarono alla porta,lei ando' ad aprire ed era...-

Enrichetto           ‑Lui! Il mio caballero!

Commissario       ‑Basta cosi',grazie.Quindi i bicchieri puliti c'erano. Non siete forse andato

                         in cucina per cancellare le prove del vostro delitto e soprattutto per non

                         essere voi il primo a trovare il corpo?!­

Francesco           ‑Ma che dice?­-

Guido                  -Commissario state facendo della accuso gratuite!-

Lucia                  -E menomale che sono gratuite. Ci mancherebbe anche che ce le facesse

                          pagare.-

Francesco          ‑Ma perchè avrei dovuto ucciderlo?‑

Commissario         ‑Questo lo scopriremo.Probabilmento le ha offerto un affare molto vantaggioso e lei ha pensato bene di sfruttarlo da solo. Oppure...oppure ... c'è di mezzo una donna..-

Guido                 ‑Una donna,noooo!‑

Enrichetta           ‑Francesco!Lo hai fatto per me7Per paura che mi portasse lontano?‑

Commissario       ‑Oppure ... il defunto potrebbe essere un... ricattatore!‑

Luna                   ‑No!Basta!Basta parlare con lingua biforcuta! Ora saprete la verità.

                         L'ho ucciso io!‑

Commissario       ‑Lei?‑

Francesco          ‑Tu???Cioe',.leí?‑

Commisario        ‑Lei afferma di aver ucciso il signor Alvaraz?‑

Luna                   ‑Ma quale Alvarez de Aragogna!Quell'uomo si chiamava Alvaro Persichetti

                         ed era argentíno come lo siete voi!­-

Lucia                   Ma noi non siamo argentinì! Io  sono nata a Roma, mamma è di Pistoia e...-

Commissario       ‑Signora!‑

Luna                   ‑Sono parecchie primavere che guidata dal grande spirito,giro per l'Italía

                         alla ricerca di un uomo.Un uomo che tradì la mia fiducia.Un uomo che ricordavo bello, aitante, pieno di coraggio e vítalità.

                         Un uomo che prese la mia giovinezza e la calpestò.-

Lucia                  ‑Mascalzone!‑

Enrichetta         ‑Farabutto!‑

Romy                  ‑Un uomo insomma!‑

Luna                   ‑Ora so che quell'uomo non esiste più!‑

Commissario       ‑Parche' e' morto?‑

Luna                   ‑Quello!?No,quello e' un piccolo furfante che ho conosciuto qui a Roma

                         e che si offri' di aiutarmi nelle ricerche.Ora l'ho ucciso... arrestatemì!‑

Commissario       ‑Aspetti,aspetti.Ancora non ha chiarito nulla.Cosa facevate in questa

                         casa?Come lo ha ucciso?­

Luna                   ‑Credevo che avrei trovato notizie di quell'uomo in questa casa e così ci                           siamo fatti invitare. Poi però mi accorsi che Alvaro cercava di trarre

                          denaro da questa mia storia ed allora l'ho ucciso!‑

Commissario       ‑Come?‑

Luna                   ‑Al bagno!‑

Commissario       ‑Lei lo ha ucciso al bagno?‑

Luna                 ‑Sì!‑

Commissario       ‑E poi ha trasportato qui il corpo?‑

Luna                   ‑No!Io mi sono chiusa al bagno e l'ho ucciso.Ma lui è morto qui!‑

Commissario            ‑Ah è semplicissimo ... e come lo avrebbe ucciso?‑

Luna                   ‑Con questo!(TIRA FUORI UNO SPILLONE)Ora le racconto:

SI SPEGNE LA LUCE E SI RICOSTRUISCE LA SCENA

Luna                   ‑Dopo cena mi recai in bagno.Sapevo che Alvaro ora qui solo in salotto.

                          (IL CADAVERE DI ALVAREZ STA SUL DIVANO) perchè avevo visto il

                          signor Francesco in cucina. Alvaro probabilmente leggeva.(ALVAREZ LEGGE)

O beveva(ALVEREZ BEVE) o tutte e due le cose...‑

Alvarez                   -Decidemodes!!‑

Luna                  Io nel bagno ho invocato il grande spirito e...zac (SPILLONE NEL

                          FETTICCIO) ho ucciso quel malvagio che voleva approfittare della mia

                          disperazione!‑

ALVAREZ  MUORE

Luna                   ‑Cosi l'ho ucciso!­

Lucia                  ‑Ma allora lei e' una strega?­

Luna                   ‑Mio padre mi ha insegnato come controllare la natura.Io riesco e

                          comandare l'acqua ed il fuoco,la vita e la morte,glì animali e gli uomini,­

Guido                 ‑E i maríti?‑

Commissario       ‑Che c'entrano i mariti?‑

Luna                   ‑Capisco che l'uomo bianco di legge sa troppe cose. Farebbe bene a tacere

                         se tiene alla sua vita!‑

Guido                 ‑Commissario ha capito?Mí ha minacciato!‑

Commissario         ‑Ho capito che dopo questa confessione stiamo da capo. Sappiamo pero' che il morto voleva del denaro dal signor Moroni che pertanto resta il sospetto numero uno.‑

Luna                   ‑Ma so ho confessato...‑

Commissario         ‑Signora quell'uomo non e' corto morto per uno spíllone. Vero dottore?‑

Dottore             ‑Vero!Posso affermare con certezza dato che io,come sapete,ho lavorato

                         dal...­-

Commissario       ‑Lo sappíamo,lo sappiamo.Veniamo al punto.        Quest'uomo potrebbe

                          essere morto per ... diciamo uno spavento,un qualcosa di soprannaturale o

                         místerioso?­

Luna                   ‑Una lama nel cuore!­

Dottore             ‑No!Nossuna di queste cause ha provocato la morte di quest'uomo‑

Commissario      ‑Allora torniamo al signor Moroni,.‑

Romy                 ‑Basta!Sono stata io!‑

Dottore             ‑Tu amore mio?‑

Romy                 ‑Si'.E l'ho fatto anche per te!‑

Commissario       ‑Sentiamo..‑

Romy                  ‑Vede commissario alcuni anni fà ín America,venno un   giovane industriale

                          italiano del quale mi ínnamorai.Vivemmo alcuni giorni insieme.

                          Poi una sera ad un party  in casa di            amici  gli giocai un tiro mancino

                          .Dato che lui era completamente ubriaco gli feci credere

  che un giudice ci avesse sposati..Lo feci per mettere alla prova il suo amore.-­

Lucia                  -E la prova è riuscita?-

Romy                  ‑Perfettamento!Essendo lui convinto di essere mio marito la mattina

                          seguente usci' per comprare le sigarette e da allora non è.più tornato!‑

Francesco           ‑Ma allora tu...cioè lei non è sposata?­

Dottore              ‑Come non e' sposata?Ed io?-­

Romy                  ‑Certo che sono sposata.Ma solo una volta e con lui..Non con te!­-

Lucia                  -Cosa c’entra Francesco?-

Enrichetta         ‑Non l'hai capito che l'altro,l'industriale,e' tua marito!‑

Lucia                 ‑Francesco ma e' vero?Non dici niente?‑

Francesco          ‑Che posso dire?E' la verità.Quel farabutto sono io‑

Lucia                 ‑Come hai potuto sposare un'altra donna senza dirmi niente!

                          Potevi almeno domandarmi se mi piaceva!‑­

Romy                 ‑Stai calma carina!Non ha sposato nessuno.E' stato uno scherzo,un gioco­.-

Francesco          ‑Bello scherzo!Per tutti questi anni io ha creduto....non potevi avvisarmi?‑‑

Romy                 ‑Anche noi donne abbiamo diritto alla nostra vendetta!‑

Commissario       ‑Ma questo cosa c'entra con la morte dell'argentino.che argentino non era?‑­

Romy                  ‑A tavola avevo ascoltato casualmente dei discorsi tra il morto e la sua amica

                         ed avevo capito che quell'uomo ricattava Francesco per il suo precedente 

                         matrimonio.                Non so come ma quell'uomo sapeva della nostra storia!

                          Non avevo alternative questo Fatto se portato sui giornali avrebbe rovinato

                         anche la reputazione di mio marito.Cosi' l'ho ucciso!-

Commissario       ‑E come l'ha ucciso?‑

Romy                  ‑Sono stata fortunata,Dopo cena sono venuta in questa stanza per parlare

                         con il ricattatore:

BUIO,SI RICOSTRUISCE LA SCENA

Romy                      -E’permesso, non c'e' nessuno?  Eccolo sta dormendo,Hai mangiato bene

                            eh!Ma e' stata la tua ultima cena!Muori maledetto!(LO STRANGOLA)

Luna                   ‑Lo hai ucciso con le tue mani?‑‑­

Romy                  ‑Certo,lo sono maestra di Boody Bilding..       Guarda che muscoli.(INTANTO

CONTINUA A SCUOTERE LA TESTA DEL MORTO CHE NON NE PUO' PIU')

                         Amore mio potrai mai perdonarmi?‑‑

Commissario       ‑Credo che suo marito fara' di piu' che perdonarla, vero dottore?‑‑

Dottore             ‑E' vero.Infatti devo dissentire da quello che affermi cara,Quell'uomo non

                         lo hai ucciso tu. In un primo esame fatto qui appena trovammo il cadavere         

                         notai questi segni bluastri sul collo, tipiche impronte da strangolamento ad

                         opera di due robuste mani..Ecco perche' dissi che questo delitto mi

                         ricordava quello del 73.-

Commissario       ‑Invece..‑

Dottore             ‑‑Invece mi sbagliavo.Quando quelle mani,le dolci e tenere mani di mia

                         moglie,si strinsero intorno a quel collo...il defunto era già defunto.‑­

Luna                   ‑Va lo avevo detto che l'aveva ucciso io!‑­

Gauido                ‑Ma questo è assurdo!Lei dice così per salvare sua moglie!

Commissario            ‑Posso assicurarvi che il dottor Passacantilli mi aveva già messo al

                   corrente di questo fatto molto prima della confessione di sua moglie.Confessione

                                       che però ci ha chiarito il movente .Ricatto!‑

SUONANO ALLA PORTA

Enrichetta           ‑Vado io‑

Commissario         ‑Allora signor Moroni credo che sia ora che lei confessi,

                           Quell'uomo la ricattava?‑‑‑

ENTRANO ENRICHETTA E IL COLONNELLO

Colonnello             ‑Scusate se interrompo questa bella riunione ma devo proprio chiarire

                           qualcosa con    Francesco.Dunque mi sono documentato. Il Fundador ne

                           contiene meno che gli altri brandy!‑

FRANCESCO FA' GESTI DI STARE ZITTO

Commissario         ‑Di cosa parla?-

Colonnello             ‑Di quel veleno.-

Commissario         ‑Veleno?Quale veleno?‑

Colonnello             ‑Ma lei chi è?‑

Commissario         ‑Lei chi è?‑

Colonnello             ‑La domanda l'ho fatta prima io!‑

Commissario         ‑Io sono un commissario in azione!‑

Colonnello             ‑Ed io sono un colonnello in pensione!­-

Lucia                    -Bravo colonnello!-

Commissario         -Silenzio!In questa casa  è stato commesso un omicidio ed io sto indagando.

                            Cos’è questa storia del veleno?­-

Francesco            ‑Il colonnello sto forse parlando del colesterolo­-

Colonnello             ‑Certo il colestorolo!Il veleno del sangue. Ebbene             abbiamo avuto una

                           discussione perche'       lui afferma che nel Fundador ce n'è molto di più che

                           negli altri liquori. E’ per questo che          non me ne ha voluto dare neanche

                           un goccio pur avendono una bottiglia intera.-

Commissario             ‑Strano ,molto strano‑

Francesco            ‑Cosa e' molto strano?-

Commissario         ‑Lo strano è che qui non c'e' più la bottiglia di .Fundador­.-

Francesco            ‑Nooo!Strano,molto strano.-~

Commissario           ‑Questo l'ho detto ío!Signor Moroni che liquore ha offerto al suo ospite?‑

Francesco            ‑Non...mi ricordo‑

Lucia                    ‑Ma devo essere per forza il Fundador,amore.Non ti. ricordi che lui aveva

                           detto che beveva solo quello?-

Commissario         ‑Ah...cosi' lei sapeva anche i gusti dal morto‑

Francesco            ‑Ma...ma forse mia moglie si confonde con il colonnello...‑

Commissario           ‑Forse!Pero' quarda caso nell'ispezionare la cucina, nella pattumiera abbiamo trovato una bottiglia di Fundador vuota ed apparentemente lavata di cui la cameriera non ha saputo dare spiegazioni. Forse ce le può dare lei queste spiegazioni?‑

Francesco           ‑Ahhhhhhh ...ahhhhh...di quella parlavata!Era finita e l'ho buttata via­.-

Commissario              -Dopo averla lavata?‑

Francesco           ‑Perchè non si puo'?L'ho fatto per  non inquinare, Simpatizzo per i verdi.-‑

Commissario           ‑Signor Moroni a cosa le era servita quella bottiglia? Forse per uccidere l'uomo che voleva un miliardo per non provocare uno scandalo?‑

Lucia                    -Signor commissario la smette di accusare mio marito. Perchè ce l’ha con

                            lui?-

Commissario         ‑Perche' sono sicuro che è colpevole!-

Lucia                    -Invece sbaglia. Quell’uomo l'ho uccisio io.-

Enrichetta           ‑Proprio tu!Togliere il pane alla tua mamma!‑

Commissario         ~(SPAZIENTITO) Sentíamo quest'altra storia‑

Francesco            ‑Lucia stai zitta non dire nulla!­-

Lucia                    -Lasciami fare Francesco. So quel che dico. Un difetto       di noi donne

                           è quello di essere curiose e per questo oggi pomeriggio ho origliato la

                           conversazio tra mio marito e   quell’uomo. Ho così scoperto che Francesco

                           aveva contratto un precedente matrimonio...ma è strano...-

Guido                   ‑Eccola la bomba!­

Francesco            -Cosa e' strano!‑

Lucia                         -Io non sono riuscita a capire tutto, però non mi sembrava che si

                             parlasse di lei signora Romy.-

Romy                    ‑Forse neanche quel mascalzone sapeva tutto e pertanto si teneva sul

                           vago,.‑

Commissario          ‑Non possiamo mica credere che il signor Moroni abbia tre o quattro moglí!‑

Guido                   ‑Sarebbe da sciocchi pensare una cosa del genere!‑

Commissario         ‑Insomma lei avrebbe agito per salvare suo marito?‑

Guido                   ‑E' raro vedere tante mogli così affezzionate ad un solo marito!‑

Francesco            ‑Guido!Cosa dici!-

Guido                   ‑Preparo l'arrìnga‑

Commissario          ‑Volete fare silenzio!Signora ci vuol raccontare come sono andati i fatti. Come l’ha ucciso?-

Lucia                     -Gli ho  sparato!‑

TUTTI                ‑Sparato?­

Lucia                    -Che c'e' di strano?Dopo mangiato sono andota in camera da letto

                           ed ho preso la pistola di Francesco poi avendo visto mio marito in cucina

                           sono venuta qui per parlare da sola con quell'uomo...‑

BUIO  SI  RICOSTRUISCE LA SCENA  ALVAREZ SUL DIVANO SEMBRA CHE DORMA

Lucia                    ‑(ENTRANDO)Signor Encantado ,signor Estasiato permette una parola?

                           No,..non mi interrompa!Lei è venuto nella nostra casa, ha mangiato  la

                           Nostra cena, si e' seduto sul mio divano buono, perchè? Non dica bugie,

                            io  so tutto e non mi importa del passato!Quello che conta è il presente

                           e non permettero' certo che un furfantello come lei lo rovini.Addio!

                             (SPARA DUE COLPI ,POI VA A GUARDARE ALVAREZ E  QUANDO 

                           VEDE CHE E' MORTO) Oddio  l'ho colpito!‑(SCAPPA)

Luna                     ‑Ma come mai non abbiamo sentito i colpi?­

Romy                    ‑Carina!Non ti ricordi che temporale c'era!?‑

Commissario          ‑Sembra proprio che quest'uomo non era simpatico alle donne di questa casa. Tutte e tre hanno fatto a gare per provare ad ucciderlo!‑

Lucia                       -Come provare? Io l'ho ucciso!‑

Commissario         ‑Dottore il cadavere presenta ferite d'arma da fuoco?‑

Dottore               ‑Decisamente no!La ferita d'arma da fuoco e' caratteristica.

                           Per esempio nel 19....‑

Commissario         ‑Grazie dottore!‑

Lucia                    -Ma io ho sparato.-

Commissario         ‑Infatti!(TIRA FUORI IL BLOCCHETT0) All'ispezione ho rinvenuto due

                           proiettili  calibro 12 infissi nel mobile dietro al tavolo­

EnrIchetta          ‑E' vero quardate!­

Lucia                    -La mia servante inglese!-­

Guido                   ‑Insomma commissario lei sta giocando con noi come il gatto con i topi.

                           Ci fa' parlare,parlare,mentre lei sa già come si sono svolti i fatti!

                           Dove vuole arrivare?‑

Commissario         ‑Alla verità caro avvocato!Verità che lei conosca bene ma meglio di

                            tutti la conosce il signor Moroni.,vero?­

Francasco             ‑Basta,basta con i sotterfugi e la bugio.Non ne posso píu'! Tutti si

                            sono dati da fare per discolparmi ma e' ora che io mi assuma le mie

                           responsabilita'. L'ho ucciso ío!  Involontaríamente,ma sono stato io!‑

Commissario          ‑Involontariamente?Quíndi lei asserisce che non lo voleva uccidere?‑

Francesco            ‑Si' invece.Lo volevo uccidere ... prima..poí pero' non volevo piu',ma infine

                           l'ho ucciso,‑

Commissario         ‑(RIVOLTO AGLI ALTRI) Sono io che non capisco o la cosa non e' chiara

                           anche per voi?‑

Lucia                    ‑Ma è chiarissimo! Luí prima lo voleva uccidere, poi non voleva più, per

                           questo l'ha ucciso!‑

Francesco            ‑Fatemi spiegare.Quell'uomo mi rícattava.sapava un mio segreto.

                           Una cosa che per tanti anni ero riuscito a tenere nascosta. Io...io... ho

                           un'altra moglie!­

Commissario         ‑Tutto qui?Questo già  lo sapevamo!‑

Enríchetta           ‑Non ci dici niente di nuovo­.-

Romy                   ‑E poi ti ho detto che era uno scherzo!­-

Francesco            ‑Ma non parlo di te!­-

Romy                   ‑Non sono io?­

Francesco            ‑Già prima di te io ero sposato con un'altra!­-

TUTTI                      -Un’altra!?!

Francesco            ‑Siì era successo in Canada.‑

Commissario         ‑Ma lei va in giro per il mondo a sposare donne?­-

Guido                   ‑Non ne può fare a meno!Lui è  un incapace!­-

Enrichetta           ‑Bhè se ha sposato tre donne tanto incapace non deva essere.

                           Forse ti ho sempre sottovalutato!­-

Francesco            ‑Otto anni fa' In Canada conobbi ...lei­-

Commissario         ‑Lei?Ecco ora si spíegano.tanto cose!Quindi l'Alvarez     ha organizzato

                           questo ricatto con la complicíta' della sua prima moglie.... perchè lei è  la

                           prima vero? Non ce ne sono altre?­

Francesco            ‑No,lo giuro!­

Luna                    ‑L'uomo di polizia dice menzogne!Io non volevo ricattare Francesco

                           .Solo stasera ho saputo le reali intenzioni di Alvaro.

                           Io ero venuta per .... rivederlo avrei voluto chiedergli spiegazioni ... io...

                           avrei potuto ingíuriarlo,maledirlo,forse anche ucciderlo,ma togliergli

                            del denaro mai!  Il grande spirito non permette che da  una vendetta

                           si tragga del profitto materiale!‑

Commissario         ‑Dopo tutto quello che sta succedendo vedrete che dovremo anche

                           chiamare a testimoniare questo grande spirito­

Francesco            ‑Insomma commissario cosa vuole di  più? l?L'ho ucciso io! Vuole sapere

                           come?L'idea ma l'ha data proprio il dottor Passacantilli.-

Dottora               ‑Non cominciamo ad accusare.Io non c'entro niente!­

Francosco            ‑No,non c'entra,ma il modo me lo ha suggerito proprio lei. Si ricorda quella

                           bocceta di          insulina che mi ha mostrato e che casualmente è rimasta in

                            mano mia quando lei raggiunse sua moglie in giardino?­-

Dottore               ‑La mia insulina!­-

Francesco            ‑Già la sua insulina l'ho versata tutto nel brandy per disfarmi di quel

                           farabutto.             Poi pero' all'ultimo momento  mi e' mancato il coraggio di

                           andare fino in fondo e per               non farlo bere gli ho tolto il bicchiere e

                           con una scusa banale sono andato in cucina a     lavare bicchiere e bottiglia.

                           Ma il destino voleva proprio che diventassi un assassino.

                            Ho lasciato qui il mio bicchiere anch’ esso con il veleno,che lui ha bevuto! ...

Quello che non mi spiego è come abbia fatto il dottore a capire subito che si trattava di un assassinio. Mi aveva assicurato....‑

Commissario         ‑Dottore lei ha niente da dire?‑

Dottore               ‑Ma benedetto figliolo l'insulina non ha nessun effetto se presa per bocca.

                           Per funzionare deva essere iniettata con una sirínga!‑

Francesco           ‑Vuole dire che l'insulina bevuta...-

Dottore               ‑E' perfettamente innocua, acqua!‑

Francesco           ‑Ma allora ,non l'ho ucciso io?‑

Commissario          ‑Bellìssima scena,complimenti! Questo dell'insulina e' un colpo perfetto.Gliel'ha suggerito il suo avvocato? Così  da omicidio intenzionale passiamo a colposo... attenuanti,condizionale e in un paio d'anni sta fuori! Per sua sfortuna a dirigere queste indagini ci sono io, che so già come e' andata questa storia.Ora voi sarete curiosi di saperlo (TUTTI DIMOSTRANO  ­DISINTERESSE)Ed io ve lo dico!‑

Colonnello             ‑Commissario so potesse stringere...non sono abituato a fare cosi' tardi‑

Commmíssario           -In questo omicidio è chiaro il movento: ricatto! E' chiaro chi  è l'assassino:íl Moroni. Non sapete pero' ancora come e' stato ucciso l'Alvarez!Dottore...‑

Dottore              ‑Mi ricordo che...-

TUTTI                -Noooo!!!-

Dottore               ‑Mi ricordo che nel mio rapporto ho scritto esattamente che la morte e' da

                           attribuirsi a un trauma in sede occipitale.-

Commissario           ‑Cioè una botta in testa inferta con un corpo contundente.Non credo di sbagliare se affermo che quel corpo contundento trattasi di una bottiglia di Fundador. Bottiglia che il signor Moroní ha prontamente lavato per togliere ogni traccia‑

RIENTRA INTANTO TERESA CON IL CAFFE’

Francesco            ‑Ma .... ma che dice?-

Commissario         ‑Non pensera' che qualcuno possa credere a quella storia dell'ínsulina!

                           L'Alvaraz o come diavolo si chiamasse è stato ucciso da un colpo in testa

                           inferto con una....-

Teresa                ‑Padella!‑

Commissario         ‑.Con una padella appunto.Come padalla?‑

Teresa                ‑Si' Alvaro Persichetti e' morto per una padellata in testa.Sono sicura

                           glíel’'ho data io!‑

Commissario         ‑Ma ... ma..insomma Non ha mai visto una cosa del genere. Di solito ci

                           vogliono giorni e giorni per far crollare un assassino e qui in questa casa non

                           fanno altro che confessare! Ora lei cosa vuole?­

Toresa               ‑Lui non deva gridare!A me nessuno, mi ha chiesto so l'avevo  ammazzato io.‑

Commissario         ‑Ma non ha sentito tutto le deposiziont degli altri?‑

Teresa                ‑No.Io stavo a dare una sistemata in cucina.Non voglio andare via lasciando

                           i piatti sporchi.-

Lucia                   -Te ne vuoi andare?-                                                                             ­

Enrichetta           ‑Questa è la prima natìzia buona della giornata!­-

Teresa                ‑Credo che il commissario vorra' arrestarmi.-

IL COMMISSARIO SCONVOLTO VA A SEDERSI SUL DIVANO SUL MORTO

ALVAREZ          ‑Commissario pur  favor!!-

IL COMMISSARIO SI SCUSA E  SI SIEDE ALTROVE

Commissario       ‑Tutti hanno fretta di essere arrestati.Sentiamo la sua storia.­-

Teresa               ‑Quando andai ad aprire la porta e mi trovai davanti Alvaro credetti di

                         svenire                     .Alvaro e' stato il primo ed ultimo uomo che io ho avuto.

                         Successe al paese tanti anni fa'.       Ero ancora una bambina.Aveva promesso

                         di sposarmi, poi .... avuto quel che voleva .... era scappato.Per tutti questi anni

                         ho sognato il momento dì ritrovarmelo davantì e                   adesso era lì con

                         quella ...donna.  Ma andiamo con ordine:‑

BUIO SI  RICOSTRUISCE LA SCENA

FRANCESCO E’ SEDUTO AL DIVANO ENTRANO TERESA ALVAREZ E LUNA CALANTE

Alvarez              ‑Claro amigo che piacer do rivederve.Questa e' la mia compagna la segnorita

                          Luna Caliente‑

Frqpcesco          ‑Salve.-­

Luna                   ‑Salve.-­

Teresa               ‑Mi vuol dare la borsa ed il cappello?‑

Alvarez              -Mucias grazias.-

Teresa                 -(SOTTOVOCE) Fai finta di non riconoscermi?-

Alvarez                -Zitta ti prego, poi ti spiiegherò.-

Teresa                  -Adesso sei diventato spagnolo?-

Alvarez                 -Non rovinarmi...dopo dopo (RIALZANDO LA VOCE) O mui bien vedo che

                             avete fatto amicizia...-

Teresa                -(INTERROMPE LA RICOSTRUZIONE) Da qui possiamo saltare a dopo cena. Lui era seduto lì con il bicchiere in mano, solo. Io sono entrata asciugando una padella e: (SECONDA RICOSTRUZIONE)

                           Allora maledetto furfante cosa ci fai così travestito in questa casa onorata?-

Alvarez                 -Teresa che combinazione ritrovarti.Ti ho cercato tanto.-

Teresa                -Non dire bugie! Sono io che ho cercato te! Ma non ti illudere solo per darti

                             quel che ti       meriti!-

Alvarez               -Acqua passata. Stammi a sentire ho un affare per le mani che è una bomba.

                             Sto spillando  al tuo padrone un milione di euro. Un milione capisci?

                             Sarò ricco e se tu mi aiuterai ti                darò...diciamo il 10 per cento. Sono

                             Centomila euro, una bella cifra. Così in un certo senso                                           

                             ti avrò ripagato di quello che successe tanti anni fà.-

Teresa                -(AL COMMISSARIO)Il sangue mi andò la cervello ma lui rincarò la dose.-

Alvarez               -Neanche a via Veneto prendono cento milioni per una...volta.-

Teresa                    -Commissario lui che avrebbe fatto?-

Commissario           -Chi lui?-

Francesco                -Lui è lei.-

Commissario           -Insomma vada avanti!-

Guido                      -Cento milioni per una volta mica male!-

Romy                      -Io l’avrei riempito di pugni.-

Teresa                -Lei perchè è una signora. Io invece sono una serva e gli ho dato questa

                          padella in testa. Non so se in quel momento volessi ucciderlo, ma quando

                           ce vò, ce vò!(LO COLPISCE)-

APPLAUSI DELLE DONNE: Brava Teresa!-

Luna                    -Questa è più forte del grande spirito!-

Romy                   -Questi uomini devono imparare che non possono trattare le donne come

                          pezze da piedi!

Commissario        -Penso proprio che stavolta ci siamo. Tutto combacia e finalmente posso

                          andarmene.  Signori vi aspetto tutti domani per le deposizioni e per chiarire

                          alcuni dettagli. Signorina Teresa lei naturalmente viene con noi.-

Lucia                  ‑ Teresa non ti preoccupare, ti saremo vicini.-

Teresa               ‑Ma io non mi preoccupo!

Guido                 ‑Ti difenderò io.-

Francesco          ‑Ecco adesso forse e' il caso che ti preoccupi!‑

Guido                 ‑Vedrai che con le attenuanti che hai ti faremo uscire presto‑

Enrichetta         ‑Adesso  non esageriamo !­

Lucia                  - Vedrai parleremo tutti bene di te e ti daranno il condizionale.-

Commissario         ‑Ma un momento... lei signor Moroni dovra' rispondere di bigamia‑

Francesco          ‑No commíssario.non sono bigamo. C’è qualcosa che non sapete­.-

Commissario       ‑0 mio Dio forse era meglio che non dicevo niente!‑

Francesco          ‑Il matrimonio tra me e Lucia e' stato­...-

Luna                   ‑L'unico valido!Infatti la nostra unione e' durata solo tre giorni e non ha

                         nessun valore. Per le leggi del mio popolo un uomo deva giacere con la propria

                         donna almeno due lune,cioe' due mesi,per considerare valido il matrimonio!‑

Guido                ‑(COMINCIA A RIDERE) Un  momento,un momento  ma allora se è cosí'

                           lui e' ... scapolo!­

Enrichetta         ‑Scapolo?­

Lucia                  -Ed io?-

F"neamae           ‑Vedi cara,io credevo di avere già due matrimoni alle spalle per cui...come

                         Dire insomma il nostro matrimonio è stato tutta una finzione!‑

Lucia                 ‑Quindi io non sono tua moglie!‑

Enrichetta         ‑Ed in ho ancora una figlia signorina!-­

Francesco          ‑Ma non ti preoccupare domani andro' subito a parlare con il parroco e

                         sistemeremo tutto in pochissimo tempo.-.­

Lucia                 ‑Tranquillo, tranquillo Non c’è' tutta questa fretta.

SUONANO ALLA PORTA

Teresa              ‑Vado ad aprire­

Commissario       ‑No,lei no,Vado io.‑(ESCE)

Enrichetta         ‑Non capisco chi possa essere a quest'ora.-

Francesco          ‑Dopo una serata come questa nulla potrebbe più stupirci!-

ENTRA UN UOMO CON DEI BAMBINI

Commissario       ‑Signora Lucia vogliono lei.-

Uomo                 ‑Lucia!Amore mio!‑

Bambini              ‑Mamma! Mamma!!

F I N E