Tutte le donne di Zach

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Ambientazione: La scena si svolge si svolge all’interno di un “Diner” durante l’arco di una nottata

TUTTE  LE  DONNE  DI ZACH

Di

Stefano Santerini

Last Rev:  29 Agosto 2004

Ambientazione:

 La scena si svolge all’interno di un “Diner” durante l’arco di una nottata. Vi sono due tavoli in legno, varie sedie sparse (di cui alcune in prossimità dei tavoli stessi). Sopra, delle vaschette in plastica con dentro le piccole bustine delle salse (ketchup, mostarda).

Sul lato destro, un juke-box vecchio stile, mentre sul lato sinistro un bancone da Bar. Sopra il bancone, da un lato, c’è una scatola con su scritto: “Tips” (mance). Svariati bicchieri e bottiglie di liquori sono riposti sugli scaffali. Un appendiabiti da muro. Le luci sono chiaramente artificiali. Un orologio da parete indica l’una e un quarto, ovviamente del mattino. Sempre sulla  parete, un telefono a gettoni.

Un morbido jazz ci introduce la scena. Dopo alcuni secondi comincia a sfumare.

Il  rumore dei campanelli appesi ad una porta (che noi non vediamo) avvisa l’ingresso di un cliente.

Entra in scena Gina. Si toglie il soprabito, fuori fa’ sicuramente freddo. E’ piena di sciarpe e roba pesante. Va verso un tavolino e si accomoda. Lascia la borsa sul tavolo. Poi si alza di nuovo, torna dove ha appeso il soprabito e tira fuori il telefono cellulare. Compone un numero.

GINA : Pronto, Mamma? Ti ho svegliata? (Ascolta, divertita dal suono della voce assonnata della madre) Come non lo sai? (Ascolta) Scusami… stavi dormendo, mi dispiace… (ascolta) …volevo soltanto sapere se Tommy stava bene… (ascolta) …dorme? Certo…  è quasi l’una e mezza… Dio, mi si sento così in colpa ad avertelo lasciato… (ascolta) …lo so che non è la prima volta, ma stasera è diverso… (pausa) …mi manca quando non lo vedo per un giorno intero… a volte non so se è lui che ha più bisogno di me o se sono io ad averne di lui… (ascolta) …la solita storia: “dovrei divertirmi di più… eccetera eccetera…”(ascolta) …ti assicuro che di danni ne ho fatti già parecchi per oggi… (ascolta) …mamma, non iniziare con le prediche adesso… non sai di cosa sto parlando perché neanch’io so di cosa sto parlando… (ascolta) …senti, non mi va di discutere di questo… ti rendi conto che è l’una passata…? A malapena riuscirò ad infilarmi il pigiama quando tornerò a casa… (pausa) …beh., dai un grosso bacio a Tommy da parte mia… (ascolta) …ci vediamo domani. Okay, ciao, buona notte, ciao, ciao… (riaggancia).

Soltanto adesso si guarda intorno per vedere se ci sono altri clienti. In realtà fino a questo momento era rimasta completamente immersa nei suoi pensieri.

Gina posa il telefono cellulare e si alza. Ruota attorno al tavolino, va a prendere un’altra sedia e infine la sistema accanto alla sua.

Si avvicina al bancone, guarda se c’è qualcuno, poi senza fiatare se ne va verso l’appendiabiti. Sfila dalla tasca un portasigarette argentato e tira fuori una marlboro. Chiude il tutto e lo ripone a posto. Poi cerca, sempre in tasca, l’accendino dopo aver messo in bocca la sigaretta. Finalmente frugando lo trova, lo usa  e subito lo ripone dov’era.

Con la sigaretta fumante si muove lentamente per il locale. Esamina le pareti, guarda i vari stemmi delle birre appesi, poi scorre verso l’orologio. Legge l’ora e subito dopo fa una verifica sul suo orologio da polso.

GINA (ad alta voce, per farsi sentire)  Questo orologio va indietro… è già passata l’una e mezza.

La sua voce resta isolata.

Gina torna verso il bancone fumando e sbirciando.

GINA  Hey, si può avere un doppio whiskey? 

Nessuno risponde.

GINA  (Tra sé) …vorrà dire che farò da me…

Gina ruota attorno al bancone, prende un bicchiere, una bottiglia e se ne versa un goccio lì dove si trova.

Si sente la voce di Zach,  il barista,  da fuori scena.

ZACH (fuori scena) Che significa farà da sé…? Non è mica un distributore automatico… se volete fare da soli, domani mattina al piano di sopra c’è il  dentista, con la macchinetta a gettoni per le camomille!

GINA (a voce più alta per farsi sentire) Non ho mai sentito di distributori automatici di camomille…

ZACH (entrando in scena con uno straccio per spolverare) Che vuoi trovarci dal dentista, il caffè?

GINA  (lo riconosce) Zach!

ZACH  Gina, eri tu allora…

GINA Conosci altre donne che vengono nel tuo locale all’una e mezza del mattino e si fanno da sole un doppio whiskey?

ZACH  No, però se hai qualche amica, portala pure, ne ho un’altra cassa giù sotto.

GINA  (alzando il bicchiere) Questa è la tua serata fortunata allora…

ZACH (continuando a pulire) Vuoi dire che non dovrò chiamarti un taxi per tornare a casa e chiudere le chiavi della tua auto in cassaforte?

GINA  Stasera, no. (si alza e va verso il soprabito appeso)

ZACH  Perché, che succede stasera?

GINA Questa sera…(cerca in tasca) …le chiavi… (cerca ancora, poi le trova e le mette in mostra) …te le do subito…  

Zach è un po’ curioso e incredulo. Si ferma a fissarla mentre lei torna verso di lui. Gina mette il mazzo di chiavi sul bancone. Zach le prende. Poi si china e apre una piccola cassaforte, dove le ripone. La rimette a posto, sotto il bancone e si rialza.

ZACH  (le porge il bicchiere) Allora, il primo doppio whiskey lo offre la casa… che si festeggia?

GINA  (lo prende) Chi ha detto che c’è qualcosa da festeggiare?

ZACH  Okay, allora cosa NON si festeggia?

GINA  (comincia a camminare per la stanza con il bicchiere in mano) Vediamo… non si festeggia un anniversario… non è un compleanno… e non ho cambiato lavoro… per quanto mi piacerebbe…

ZACH  Ma non andavi pazza per il tuo lavoro?

GINA Ho voglia di vendere tutto, Zach. Anzi ho deciso.. (beve) …domani chiamo il mio commercialista…

ZACH Attenta, li conosco bene io i commercialisti… a volte sono tentato di fidarmi di più di quel tizio che vende auto usate tra la trentanovesima e Broadway…

GINA Non mi interessa, non ne posso veramente più di fotografi, attrici e soprattutto di essere sempre circondata da tutte quelle modelle…

ZACH  (ironico) Hai ragione, deve essere un vero schifo…

GINA Basta, Zach… tu mi conosci ormai… dovrei essermi inserita nel giro dopo tutti questi anni… insomma, tra mio marito e la vendita di cosmetici mi sarei dovuta abituare a questo genere di mondo… (pausa) …e invece guarda dove trascorro le mie serate più tristi… in un Diner tra la Trentasettesima e Broadway…

ZACH  Se ti interessa un’auto usata il tizio apre alle 9…

GINA  (seria, dopo un istante) Ho preso la mia decisione…

ZACH  E qual è?

GINA (Fissa Zach) Venderò in franchising le frittelle al miele di nonna Daisy… sai, quelle della TV…

ZACH (spiluccando una nocciolina) Favolose!

Gina pensa.

GINA  Anzi, farò di meglio: produzione propria.

ZACH  Beh, saranno comunque ottime…

Gina finisce il suo drink.

GINA  (seriamente)…sai bene che non posso farlo…

ZACH  Tuo figlio…

GINA  Non posso certo mandarlo al college con gli introiti delle frittelle…

ZACH No… credo di no… anche se in effetti, nonna Daisy a ottant’anni gira in Porsche… (pausa)

GINA  E’ vero… non ce la fa a sterzare però…

ZACH (annuendo, sbucciando una nocciolina) Già…

(pausa)

GINA (posa il bicchiere sul bancone) ...dovrò continuare a vendere quei dannati cosmetici per il resto della mia vita…

ZACH  (guarda il bicchiere vuoto e la bottiglia) Sicura che mentre ero di là non te ne sei versati un altro paio?

GINA  Certo che no… vorrei restare lucida almeno finché non arrivano tutte…

ZACH  Altre clienti? Se sono tutte come te, dopo stasera apro un disco-club a Tahiti.

GINA  Non ci sperare, Zach. L’alcolista del gruppo sono io…

ZACH Ora non buttarti giù… soltanto perché un paio di volte ti ho lasciato dormire sotto il bancone non vuol dire che sei un’alcolista.

GINA  Sì, e le volte che mi hai sequestrato le chiavi dell’auto...?

ZACH  Ma dai… sarà successo in una o due occasioni…

GINA (ridendo di scherno) Come riescono ad essere bugiardi i barmen…! Credo che soltanto i predicatori della televisione possano avvicinarsi…

ZACH Vuoi forse paragonarmi a quei tizi che per cancellarti i sensi di colpa vogliono il numero della tua carta di credito?  E’ incredibile… (pausa) …tanto per cominciare, qui si paga “cash”… e poi da me,  i clienti  trovano da soli la loro pace spirituale… ognuno ha i sui tempi, certo…

GINA  (accennando un sorriso) E in media quanto ci mettono?

ZACH  Dipende se è una bottiglia da tre quarti o da un litro…

GINA (ridendo) Sei un vero barman… (pausa, lo guarda) …sei un prete, un giudice e un avvocato… tutti contemporaneamente…

ZACH   E non ho le parcelle così alte… io adoro il mercato libero…

Gina si allontana tornando verso il tavolo[ss1] e si mette a sedere. Poi guarda il suo orologio.

GINA  Ma dove accidenti si sono cacciate…

ZACH  Certo, la scusa del traffico non reggerebbe…

GINA   Sì, ma tra un po’ saranno le due…

ZACH  Ormai credevo avessi rinunciato all’idea di andare a casa.

GINA   Da che parte stai, Zach?

GINA   Io? Figurati se non sto dalla tua… dopo tutto questo tempo che ci conosciamo…

GINA   Bene…

ZACH  Bene…

(brevissima pausa, Gina lo guarda)

GINA  Dammene un altro, Zach.

ZACH Veramente, non sono ancora arrivate le tue amiche…

GINA  Per questo te ne ho chiesto uno solo, sarebbero stati tre, altrimenti.

ZACH Okay… sei maggiorenne… non sta certo a me giudicare…

Zach va verso il tavolo con la bottiglia e ne versa un po’ in un bicchiere. Poi torna al bancone.

Gina beve lentamente il suo secondo whiskey.

Zach la osserva.

ZACH  Quindi tu sei la solista del gruppo… e le altre chi sono?

GINA  (continuando a sorseggiare) Basso e batteria…

ZACH  (mimando un colpo di pistola) Capito… non mi vuoi rovinare la sorpresa.

Gina sorride.

ZACH  Perché non provi a chiamare?

GINA  Perché non so in quale situazione potrei trovarle…

ZACH  (dopo una pausa) Non so perché, ma sento che sarà una lunga notte.

GINA (ridendo) Che fai, ti preoccupi, Zach?

Zach fa il gesto di “alzare le mani”. Poi esce di scena.

Gina cerca il telefono cellulare.

GINA  Accidenti… il mio telefono è quasi completamente scarico… (pausa) …non arrivano… (verso le quinte) Zach, secondo te perché non arrivano…?

ZACH (fuori scena, con voce tranquilla)  Non ne ho idea… ma venivano insieme o…

GINA (sovrapponendosi)  Non lo so… credo di sì… (pausa) …mi sento così ansiosa… non ci si vede da un sacco di tempo… speriamo non sia successo niente di grave…[SS2]

Gina tira fuori dalla borsa un tubetto di pillole.

ZACH (rientrando in scena)  Sei terribilmente in tensione… cosa vuoi che sia accaduto… avranno bucato una gomma…

GINA  Figuriamoci… (apre il tubetto manda giù una pillola) Laura non sa nemmeno andare in bicicletta… e Denise è talmente viziata, che se la prende se l’autista della metropolitana non le apre le porte esattamente davanti…

ZACH  Sembrano simpatiche le tue amiche… (pausa) da chi sono in cura?

GINA  Non scherzare Zach… (rimette a posto le pillole) ….sento che è successo qualcosa…

ZACH  Cosa fai, prendi le aspirine con gli alcolici? Tra un po’ comincerai a saltellare per la stanza credendo di essere Elvis…

GINA  Lo so. Lo so che mi fa male, ma… non posso farci niente… sono legata al rituale…

ZACH  Il rituale? Che rituale è il suicidio?

GINA  Ti prego, non ho bisogno di prediche… mi sento già abbastanza in colpa e poi sono dannatamente preoccupata…

ZACH  Stai tranquilla… avranno preso un taxi…

GINA  Oh, Gesù, e questo dovrebbe farmi sentire tranquilla? A quest’ora vanno in giro solo portoricani armati di coltello e maniaci omicida.

ZACH  Forse preferirei il maniaco…

GINA  Posso usare il telefono?

ZACH Ti do una moneta.

Gina prende la moneta e va verso il telefono. La inserisce e compone il numero.

GINA (attende)  Non risponde Zach… io chiamo la Polizia…

ZACH  Ma vuoi cercare di rilassarti? Saranno qui a momenti…

GINA (riagganciando, poi dopo una pausa)  Ho bisogno di bere qualcosa.

ZACH  Strano… immaginavo che me l’avessi chiesto… telepatia pura.

Le versa del liquore. Gina va a  prendere il bicchiere. Beve.

ZACH  (affabile, cercando di distrarla) Come sta Tommy?

GINA  E’ con la nonna. Dorme come un angelo. (Guarda Zach) Perché mi sento così in colpa, Zach?

ZACH  In colpa per cosa, per averlo lasciato da tua madre e perché stasera passerai qualche ora qui con delle amiche? Hai diritto alla tua vita come tutti gli altri.

Zach che aveva lasciato la bottiglia di Brandy sul bancone vede Gina che se ne versa un altro goccio.

ZACH  Magari, cercando di non finire tutto il brandy…

GINA  Farò il possibile…

Un attimo di silenzio. Gina beve mentre Zach sistema le bottiglie dietro di lui.

ZACH  Come va a scuola?

GINA  E’ un bambino eccezionale… (beve) …la sua insegnante dice che ha un quoziente intellettivo veramente alto… (pausa) …dice anche che scrive benissimo… (pausa) …la scorsa settimana mi ha mandato a chiamare…(beve) …la sua insegnante, voglio dire… per chiedermi se fossi stata io o il padre ad aiutare Tommy a scrivere un tema… (pausa) …figurati… te lo immagini Robert, seduto, a casa,  a fare i compiti del figlio…

Gina sorride ironicamente, mentre Zach la ascolta in silenzio.

GINA (continuando) …ridicolo…

ZACH  Non starai esagerando…

GINA Scherzi…? (pausa) Zach, sarebbe capace di mandare gli auguri di compleanno al figlio via fax…

Zach  e Gina restano un attimo a fissarsi, poi lei torna a bere.

GINA  La verità è che è sempre stato così, assente scostante… anche con me… ma non me ne sono  mai voluta accorgere…

ZACH  Ci hai messo solo un po’ di tempo per decidere quale era la cosa giusta da fare… però alla fine ci sei riuscita…

GINA  Non lo so se era la cosa giusta… e se invece avessi sbagliato a dirgli di andarsene? Tommy ha bisogno del padre tutti i giorni, non  un weekend sì e uno no…

ZACH  Hey hey… troppo facile farsi venire i dubbi alle due del mattino davanti a un bicchiere da cocktail…

I

Gina sorride chiudendo gli occhi.

Rumore di campanelli appesi. Entrano Laura e Denise, parlando tra loro.

DENISE (a Laura) Ti dico che è così… non puoi far finta di ignorare…

LAURA (sovrapposta) Ma io questo lo capisco, quello che voglio dire…

A Denise resta incastrato il soprabito nella porta. Si  sente uno strappo.

DENISE  Accidenti, non riesco a crederci… era nuovo! Sono la solita distratta…

Laura guarda Denise sconsolata e le solleva il soprabito strappato.

Gina si accorge del loro arrivo e gli sguardi si incontrano.

GINA  (a Zach, ma ad alta voce, diretta anche alle due ragazze) Ecco Thelma e Louise!

DENISE  Gina!

LAURA  Sei già qui… (la guarda un attimo, poi dubbiosa) Sei arrabbiata…?

Gina sorride, si alza e va verso di loro. Si salutano calorosamente.

Laura si toglie il soprabito e lo appende mentre Denise tiene addosso il suo fino al tavolo.

GINA (mentre si svolgono le azioni) Ero molto preoccupata… non vi vedevo arrivare…

LAURA Scusa, che ora è?

GINA  Sono quasi le due… e si era detto per l’una e mezza e…

LAURA Ma è appena un quarto d’ora di ritardo…

GINA  Sì, ma lo sapete come sono apprensiva e…

ZACH (sovrapponendosi) Stava solo chiamando la Polizia…

DENISE (guardando prima  il barman, e poi abbassando gli occhi timidamente tornando su Gina) Beh… è molto migliorata… qualche tempo fa sarebbe saltata direttamente all’FBI.

GINA  Scusatemi, non vi ho neanche presentati… Zach, queste sono le mie amiche Denise e Laura…

Fanno un cenno con la mano. Zach risponde.

ZACH  Mi dispiace per l’interruzione… se volete accomodarvi vi porto qualcosa da sgranocchiare…

LAURA  (andando verso il tavolo) Non fa niente Zach… conosciamo bene le abitudini della nostra fedele caposcorta…

ZACH  Caposcorta?

LAURA  (a Gina, che la sta raggiungendo) …il tuo fedele barman di cui ci racconti sempre, non sa nulla delle “nostre”… avventure?

Gina fa cenno di no.

ZACH  (interessato) Di cosa si tratta?

LAURA (a Zach) Vediamo se conosci bene Gina: prova ad immaginarla mentre fa qualcosa di assolutamente… imperscrutabile per lei…

DENISE  (raggiungendo il tavolo con il soprabito addosso) Sì… qualcosa di fuori dall’ordinario.. qualcosa di così lontano per lei, da essere… imponderabile…

ZACH (pensando, dopo una breve pausa) Sei rimasta mezza giornata senza cellulare…?

LAURA  Meglio: c’è rimasta due settimane…

ZACH  Due settimane?  (Ironico) Non posso crederci… voi tre vi siete conosciute in una circostanza così triste?

LAURA  Proprio così… ed eravamo TUTTE senza telefono…

Zach è incredulo.

LAURA  Mai sentito parlare di “Avventure nel Mondo?”

DENISE   I famosi viaggi vacanza dove cerchi di sopravvivere alla vacanza…

ZACH  Volete dirmi che Gina ha fatto pipì nel deserto e non si è truccata per due settimane?

LAURA  Ha fatto un sacco di altre cose nel deserto…

GINA (in tono offeso e scherzoso insieme, dandole una pacca sul braccio)  Ma vuoi piantarla?

ZACH  (sempre più interessato)  Okay... adesso mi raccontate tutto…

LAURA  Che ne dite di bere qualcosa intanto?

DENISE  Il primo giro è il mio… anche perché dopo…

GINA (interrompendola) D’accordo, d’accordo… (a Zach) …cosa ci porti Zach?

ZACH  Non lo so… (guarda l’ora)  sono le due… io comincerei con un bourbon leggero…

LAURA Vada per il Bourbon.

DENISE  Uno soltanto però… il mio primo e unico della serata…

LAURA  Cos’è successo, hai perso entusiasmo per le nostre serate a tema?

DENISE  Devo stare solo più attenta… il mio fisico sta cadendo giù lentamente…

GINA Dio… ma guardati… sei bellissima… vorrei avere io il tuo corpo: è così sodo da far venire i brividi…

LAURA  Denise, Gina ha ragione… sei la solita paranoica… avessi io il tuo seno…

Zach emette un colpo di tosse per togliersi dall’imbarazzo...

LAURA  Vuoi dire la tua, Zach?

ZACH  Chi, io? No… no…  assolutamente… non sto neanche ascoltando…

Le tre ragazze si guardano complici, sorridendo.

ZACH  Vado a prendere il Bourbon…

Le ragazze restano sole.

Denise si toglie il soprabito e lo posa su una sedia. Sotto ha un vestitino molto carino. In effetti ha decisamente un bel corpo.

GINA Eccola, Miss paranoia… Gesù, vorrei avere i  tuoi anni.

DENISE  Dai, Gina… non siamo poi così distanti…

GINA  Forse dentro, Denise… ma fuori…

DENISE  Siete le soliti adulatrici… perché dovete farmi vergognare…

GINA  Vergognare? (A Laura) Ma la senti?

LAURA  Io non dovrei neanche parlarci con le taglie 42… figurati…

GINA  (a Laura)  Ma se anche tu sei una taglia 42..?!

Laura cerca una sigaretta.

LAURA  Sì, ma il suo 42 è… (la accende) …meglio del mio 42!

Denise le strappa con forza la sigaretta dalle labbra e la spezza in due mettendola nel posacenere.

LAURA  (che si è fatta male dall’irruenza) Ma sei impazzita?

DENISE  (tentando di sembrare decisa, ma sempre timida)  Lo sai, non dovresti fumare…  (quasi cercando si sostenere lo sguardo incredulo di Laura) …fa male…

LAURA  (a Gina, mimando con le mani) Io la strozzo…

DENISE  Scusa, è più forte di me…

LAURA  Non andrai ancora a quegli incontri di GreenPeace o roba simile dove ti fanno il lavaggio del cervello?

DENISE  No… in realtà è un po’ che non ci vado più…

GINA  Come mai? Eri così entusiasta… e da quando ne non fai più parte?

DENISE  Da quando sono caduta dal gommone mentre tentavamo l’assalto ad una petroliera ancorata al porto…

LAURA Tu hai tentato un assalto? Ma se ad “avventure nel mondo” sei svenuta quando hai trovato un ragno nel lavandino!

DENISE  (reagendo) Non era un ragno qualunque! Era gigantesco… e poi era strano… aveva qualcosa come… sedici zampe!

LAURA  Il ragno era normale… sei tu che prima di svenire ci hai visto doppio…

GINA  Ma come ha fatto a cadere dal gommone?

DENISE  Lo sapete quanto sono distratta… alla prima curva sono volata via… maledette scarpe col tacco… ho bevuto tanta di quell’acqua che i pesci hanno protestato…

LAURA  Vai a fare un assalto con i tacchi?  Tu sei fuori…

DENISE  Era tutto un piano… io avrei dovuto solo attirare l’attenzione dei marinai…

LAURA  Secondo me ci sei riuscita…

GINA  Non mi dire che le scarpe sono queste…(indicando quelle che Denise ha ai piedi) …Hey, niente male…dove le hai prese?

DENISE  Oh, insomma… avete deciso di farmi i raggi X…? 

GINA  No, non scherzare, sono davvero particolari.

LAURA  E’ vero…

DENISE (mostrandole) Beh, non sono niente di speciale… vicino l’ufficio, c’è un negozietto di tendenza… gestito da alcuni spagnoli…

LAURA  Le trovo decisamente… da “acchiappo”…

DENISE  Ma di che stai parlando?

LAURA  Lavori sempre lì, no? Come pensi di salvarti dal tuo capo se continui a vestirti così…

DENISE  E dai, piantala!

Laura continua a fumare.

GINA  E’ sempre così insistente?

DENISE  Lasciamo perdere… la settimana scorsa mi ha chiesto di cercargli un appartamentino di due stanze vicino dove abito io, nel Village… dice che è stanco di vivere nell’Upper East Side… ma ti rendi conto?

Le tre ragazze ridono.

ZACH (facendo capolino)  Il bourbon arriva… solo qualche minuto che scendo in magazzino…

Le ragazze ascoltano senza commentare.

LAURA  Insomma vuole praticamente piazzarsi a casa tua.

DENISE  (guardando verso  Zach, e rimanendo distratta) Chi?

LAURA  Come chi? Il tuo capo.

DENISE Beh, non ha detto proprio questo, in fondo lui… mi ha chiesto solo di trovargli un appartamento…

GINA  Nel Village….

LAURA   …dietro casa tua…

Denise risponde con uno sguardo

GINA  E tu lo hai fatto?

DENISE  Ne ho visti un paio…

LAURA  E da lì si vede la tua doccia?

DENISE  (sorridendo)  Piantala!

LAURA  Oh, insomma… non ci vuole un genio per capire che vuole portarti a letto…

DENISE  Pensi che sia solo questo che vuole?

GINA  Non hai detto che è sposato?

DENISE  Sì, con la sua terza moglie.

LAURA  (a Gina, con complicità) E’ uno che fa sul serio…

Gina e Laura sorridono.

DENISE  Eppure lui è così… (cercando una definizione)

GINA  (proseguendo la frase di Denise) Carino…

LAURA  …e gentile…

GINA  …e attento…

LAURA …e premuroso…

GINA …e paziente…

LAURA  …e affabile…

GINA …e…

DENISE  Okay… il concetto è chiaro… (pausa) …ho capito.

GINA  Hai mai pensato di dargli una chance?

LAURA  Ma certo, dagli una chance! Tu hai bisogno di distrarti, di fare nuove esperienze…

DENISE  Io… sì che ci ho pensato, ma… il fatto è che… non lo so… io… proprio non ci riesco…

LAURA  Denise, non puoi continuare così…

Gina reagisce con uno sguardo di vago disaccordo.

LAURA  (a Gina) …si può sapere perché mi guardi così? Lo sai che le farebbe bene un po’ di… “movimento…”

GINA  Tu hai un’idea un po’ distorta del… “movimento…”

DENISE  (interrompendo) Possiamo cambiare discorso…? Perché stiamo parlando di me? Non siamo venuti qui per ascoltare Gina…?

GINA  Denise ha ragione… (pausa) …io vi ho chiamato perché vorrei da voi un… un consiglio…

Zach rientra in scena con il Bourbon.

ZACH  Trovato… scommetto che eravate preoccupate…

LAURA  (guardando le altre due e alzandosi) Un po’…

Laura cammina verso il bancone.

LAURA  Serve una mano, Zach?

Denise e Gina si guardano.

ZACH  Grazie, è tutto sotto controllo…

LAURA  E’ carino il tuo locale… non credo di esserci mai venuta… beh, non che ultimamente io esca molto di casa… la sera soprattutto…

Gina e Denise si guardano, mimando il naso di Pinocchio.

ZACH  (versando il Bourbon) Se tu fossi passata di qui mi sarei ricordato, è difficile che dimentico un viso… così… (un minimo di imbarazzo) …insomma come il tuo… e poi, ho come la sensazione di averti già visto da qualche parte…

Laura fa un sorriso ironico. Poi prende un paio di bicchieri che Zach ha riempito e va verso il tavolo dove sono le amiche. Zach percepisce qualcosa, prende l’ultimo bicchiere e la segue.

ZACH  Ho detto qualcosa che non va…?

LAURA  (posando sul tavolo il bicchiere per Denise e Gina) Zach, tu segui il baseball?

ZACH  E’ lo sport nazionale… qualche volta vedo le partite dei Mets, ma se anche dovessi perdermi una finale, non penserei al suicidio… insomma, mi piace ma ci sono cose che preferisco… ma questo che c’entra?

GINA  (quasi ad alta voce) Laura sta facendo parlare Zach… è raro a quest’ora tirargli fuori qualcosa in più di “le chiavi, Gina”…

ZACH  (porgendo il bicchiere a Laura) Divertente…

LAURA  Conosci Mitchell, Kevin Mitchell?

ZACH  Chi, il terza base?

LAURA  Beh, io mi chiamo Laura Mitchell…

ZACH  Che coincidenza, avete lo stesso cognome…

Zach guarda le ragazze che lo fissano.

ZACH  Non è una coincidenza, vero…?

LAURA  (ironica) In un certo senso lo è…

DENISE  E’ sua moglie…

ZACH  (quasi rimanendoci male) Ah…

LAURA  Ex-moglie, prego…

GINA  (sorpresa, ma ironica) Benvenuta nel Club, allora… da quand’è che è ufficiale?

LAURA  Ho la tessera dalla settimana scorsa…

GINA   Se la porti in videoteca, il sabato sera ti danno doppio gelato…[SS3]

DENISE  La piantate voi due…

LAURA  Senti chi parla… miss Single 2004…

GINA 2003-2004…

LAURA 2002-2003-2004…

DENISE  Okay, forse c’è qualcuno là fuori che non sa che ancora che sono single… volete dirglielo voi o lo faccio io…?

ZACH  Io torno di sotto… non vorrei essere morso… non ho il siero con me…[SS4]

Zach si allontana. Le ragazze aspettano che esca di scena.

LAURA  E’ carino, Zach…

GINA  Ve lo avevo detto che era carino… lo sapete che per alcuni anni ha fatto l’attore?

LAURA  Davvero?

GINA  Sicuro… mi racconta sempre che la sua vera passione è il cinema… ma non è mai riuscito ad arrivarci sul serio…

DENISE  E in cosa ha lavorato?

GINA  Ha fatto delle cose in teatro…niente di particolare, e ha partecipato alcuni anni fa a quella sit-com… di quella famiglia… quella che andava su  NBC in seconda serata…

LAURA  Oh Dio, è vero… ora mi ricordo… (facendo per girarsi verso il bancone, ma Zach non c’è) …lui faceva l’amico…

GINA  (sovrapponendosi, poi all’unisono con Laura) …l’amico del protagonista…!

Le due sorridono.

DENISE  (le guarda) Io non me la ricordo, è grave?

GINA  (strizzando l’occhio a Laura) Forse eri già a letto a quell’ora…

DENISE  (ironica) Molto divertente…

GINA (dopo  un attimo, ripensandoci)  Comunque sì, Zach è carino…

DENISE  Veramente hai spesso glissato quando noi ti chiedevamo di lui…

GINA  Non è vero, non glissavo…

LAURA  Da quanto lo conosci?

GINA  Più o meno un paio d’anni…

DENISE  Quando hai cominciato ad avere problemi con Robert...?

GINA  Già… lui non c’era mai, e io mi sentivo così sola… lo so, è la storia più banale del mondo…

DENISE  Vuoi dire che tu e… (associando Zach)

GINA  …ho cominciato a bere un po’ di più… (sorseggia il suo cocktail)

Pausa.

LAURA  Ci sei stata a letto?

GINA (andandole di traverso il bourbon)  Ma stai scherzando?!

LAURA  Non ci sarebbe stato niente di male…

GINA  Io non so come ti vengono in mente certe cose…

LAURA  Oh, insomma l’hai detto tu che ti piace…

DENISE  In effetti l’hai detto…

GINA  Ho detto che è carino, non che vorrei avere una storia con lui…

LAURA  Chi ha parlato di una storia? Io mi riferivo al sesso…

DENISE  Che c’è di male se una volesse avere una storia… insomma, il sesso è… così…

LAURA  Così come…? 

DENISE  Distante…

GINA  Che vuoi dire?

DENISE  Voglio dire… come fai a pensare a stare con un uomo se prima non… (si rende conto di sembrare ‘Cenerentola’, ma va avanti lo stesso) …non ti innamori di lui…

Laura e Gina la osservano stupite, anche se  in modo differente.

DENISE  Che c’è? Mi guardate come se venissi da Marte…

Le due la continuano a fissare per un breve attimo, poi scuotendo la testa distolgono lo sguardo.

DENISE  Lo so… sta per partire la predica che devo crescere, che devo piantarla di essere così romantica, e che devo aprire gli occhi, altrimenti rimarrò sola per i prossimi cinquant’anni…

Pausa.

LAURA  Ma no, è che… io… noi… vorremmo che tu… insomma…

DENISE (sovrapponendosi)  Non posso farci niente se io credo ancora in queste cose… volete sapere la verità? Io sono convinta che esista la persona giusta… quella che mi farà sentire bene e che un giorno mi chiederà di sposarlo, come in un film degli anni ’50… lo so che è infantile, ma è così….

LAURA  Oh Dio… sei veramente fuori di testa…

GINA  Ma se tu ci credi più di lei, andiamo…!

LAURA  Ma di cosa parli?

GINA  Fai ancora parte di quel corpo di ballo?

LAURA  Sicuro, ma che c’entra questo…

GINA  Perché non aggiorni Denise su “Ramon”?

DENISE  Chi è “Ramon”?

Laura non risponde. Guarda Gina, poi Denise.

LAURA  (si alza) Non è nessuno.

GINA  Devo dirglielo io…?

DENISE  Ma insomma, si può sapere chi è questo Ramon?

LAURA  E’ un ballerino, okay?

DENISE  Mi avevi parlato di un ragazzo con cui stai provando a teatro…

LAURA  Già…

DENISE  Sta nascendo qualcosa tra voi…?

LAURA  La verità?

DENISE  Spara.

Gina osserva la situazione.

LAURA  Ho dormito da lui, ieri notte…

DENISE  Okay, sei adulta… penso che tu possa farlo senza avvisare i tuoi…

Gina volge lo sguardo a Laura.

LAURA  E’ sposato…

Denise reagendo nervosamente, rovescia il bicchiere con il bourbon sul tavolo. Gina si alza di scatto per evitare la “doccia”.

DENISE  Accidenti, guarda che ho combinato… (a Laura, mentre Gina controlla i danni, e da una sistemata per togliere qualcosa dal tavolo. Nel frattempo il bourbon cade anche sul pavimento) …non puoi mica dirle così queste cose…!

LAURA  L’hai detto tu, “spara”!

Denise le lancia uno sguardo velenoso.

GINA  Non è successo niente… sento se Zach ha qualcosa per asciugare…

Si allontana verso il bancone.

DENISE  Che disastro… (a Laura) ...ma come ti è saltato in mente di cominciare una storia del genere…?

LAURA  Un momento… io non ho cominciato nessuna storia… ci sono soltanto stata a letto…

DENISE  Oh, scusami, certo… giravi con il cartello con su scritto : “Hey, chi vuole scopare con me?” e lui si è presentato, ti ha offerto una birra e tu ti sei svegliata a casa sua… succede tutti i giorni…

LAURA  E se anche fosse andata così, che ci sarebbe di male?

Gina si affaccia verso l’uscita, dietro il bancone.

GINA (rivolgendosi a Zach, fuori scena) Zach, avremmo bisogno di qualcosa per asciugare…

Denise e Laura continuano la conversazione.

DENISE  C’è che tu non sei affatto così, ecco che c’è…

LAURA  Che vuoi dire?

DENISE  Voglio dire che ti ostini a fare la dura, quando sei completamente diversa…

Zach rientra in scena con uno straccio e uno spazzolone.

ZACH  Chi è che ha fatto danni?

Denise e Laura si guardano.

LAURA  Denise!

DENISE  Laura!

Zach, non capisce. Resta incuriosito.

ZACH  (a Gina, scherzando) Che gli prende a Thelma e Louise? Finita la complicità?

Gina alza le braccia.

ZACH  (andando con lo straccio) Okay, non c’è da preoccuparsi… ci sono ancora altre due casse di whiskey…

Zach sposta le sedie e comincia ad asciugare con lo spazzolone mentre le tre ragazze restano ad osservarlo.

ZACH  (terminando il lavoro e strizzando lo spazzolone nel secchio) Okay, come nuovo… allora, prossimo giro?

Denise lo osserva mentre porta via gli attrezzi.

DENISE  Ma è tutto tuo questo posto?

ZACH  Magari… purtroppo lo gestisco solamente… (porta via lo spazzolone) …anche se non so in realtà, se mi piacerebbe avere un locale tutto mio…

GINA  (si inserisce, incuriosita e quasi preoccupata) E cosa vorresti fare? Ho sempre creduto che questo bar fosse la tua vita…e che non desiderassi altro se non….

ZACH  A volte faccio sogni stupidi, in cui mi vedo dentro una capannina in un’isoletta dei carabi, a servire margaritas e preparare milk-shakes… (pausa) …poi però penso che è troppo facile… insomma, la vita vera è questa qui… è svegliarsi ogni giorno in questa gigantesca città e cercare di realizzare qualcosa che ti renda unico… e che non ti annoi mai…

LAURA  Come per esempio?

ZACH  Come per esempio… incontrare qualcuno di speciale, tra otto milioni di abitanti… che ti faccia perdere la testa…

(brevissima pausa)

DENISE  E tu…l’hai incontrata?

Si sente un rumore di un auto che si ferma davanti al locale.

Dopo una frazione di secondo, una ragazza irrompe nel locale.

 

JANET  (entrando di spalle, rivolgendosi al taxi di fuori)  Aspetti lì, non si muova mi raccomando… solo un paio di minuti… (fa per entrare, poi getta di nuovo lo sguardo verso l’esterno) …hey, giù quelle manacce dal tassametro!

Zach, e le ragazze si guardano. Poi Janet si rivolge verso di lui e gli va incontro.

JANET  (smielatissima) Oooh… il mio tesoro, che a quest’ora è ancora qui solo soletto a portare avanti la baracca…

Gli va vicino gli stampa un bacio tra il finto dolce e l’arrogante.

JANET  Come stai?

ZACH (imbarazzato, cercando di fare qualcosa)  Bene… non ti preoccupare per me, io sto bene…

JANET  (appiccicosa) Lo sai che avrei preferito che non lavorassi questa notte… domani è una giornata faticosa…

ZACH  E tu lo sai che non c’era nessuno che mi poteva sostituire… e non sono io a decidere…

JANET  (neanche ascoltandolo)  Vedrai, sarà bellissima… ho pensato a tutto…

(getta un sguardo verso le  tre ragazze, poi tira fuori dalla borsa un mazzetto di cartoncini colorati)

JANET  …guarda qui! (Mostra un cartoncino verde) Sarà un soggiorno perfetto…

ZACH  (disturbato) Sì…

JANET   Guarda queste?  (un colore giallo ocra) Indovina?

ZACH  Non lo so…

JANET  Le maioliche del bagno… perfette, no? Poi ho già parlato con il tizio della ditta che sta facendo i lavori… non voglio storie! Che non si inventassero che non gli avevo detto di metterle in questo verso… (ruota i cartoncini) …e non in quest’altro… (rimettendolo nel verso originario)…non scherziamo…

ZACH   Io non vedo la differenza, in realtà…però se tu…

JANET (interrompendolo) Non vedi la differenza? (Girandosi verso le ragazze, in qualche modo coinvolgendole, seppur ignorandole)  Lui non vede la differenza… (tornando a rivolgersi a Zach) Non noti la direzione della sfumatura? Non crederai che sarei tanto…”kitsch” da ordinarle con la sfumatura nel verso sbagliato… (prendendolo per la guancia,come un orsacchiotto) …meno male che ci sono io…!

Lo lascia e riporta l’attenzione sui cartoncini.

JANET  …e questo qui invece, sarà il colore della camera da letto… (mostrandogli un blu elettrico) …non trovi che sia favoloso…?

ZACH  (dopo una breve pausa) Ascolta, io in questo momento sto lavorando…non ne potremmo parlare più tardi? Ci sono delle clienti…

JANET  (stizzita) Oh. D’accordo. Va bene. Come al solito è tutto più importante di noi, vero? E’ tutto più importante della nostra casa, non è così?

ZACH  Ma no, lo sai che…

JANET  (interrompendolo) Non vedo l’ora che lascerai questo bar…e accetterai quel posto che ti ha offerto mio padre…

Nel frattempo le ragazze hanno delle ‘composte’ reazioni

ZACH  Lasciare il bar…? Ascolta, ne abbiamo già parlato… io ci devo pensare bene…

JANET   Che significa, pensarci bene?

ZACH  Insomma io non lo so… aiutare tuo padre nella sua attività…  magari non è una cosa che fa per me…

JANET  Fargli da suo aiutante e autista personale, ti sembra una chance da poco…? Voglio dire, macchinoni, abiti firmati… vedrai, ti troverai benissimo… e lascerai a qualche altro sfigato questo locale… che tra l’altro non mi pare faccia più neanche molti… clienti… (lanciando un’occhiata alle ragazze)

ZACH  Oh, per favore… sono quasi le tre del mattino… e poi io…

JANET  (lo zittisce con la mano sulla bocca) Ah… non aggiungere altro… (tornando docile e appiccicosa) …lo sai che ho ragione io… lo sai che la tua Janet pensa a tutto… tu non devi preoccuparti di niente… (lo guarda)

Rumore di clacson da fuori. E’ il taxi.

JANET (al tassista,rabbiosa)  Hey, sto arrivando!! (poi rientrando nei toni di prima, fissandolo) …il mio Zach…(brevissima pausa di sguardi)…vorrebbe continuare a giocare, invece di crescere…per fortuna che ha incontrato me… (pausa) …ciao orsacchiotto… (lo bacia sulle labbra, quasi stringendolo per le guance) …io adesso vado... Beth  e Joanna mi aspettano al “Dark Blue”…non posso fare tardi… (fa per allontanarsi)

ZACH  Ti vedi con Beth e Joanna? Pensavo avessi chiuso con loro…

JANET  E perché avrei dovuto….?

ZACH  Lo sai che mi odiano… l’ultima volta che abbiamo cenato da loro, hanno cercato di avvelenarmi…

JANET  (sminuendo) Solo perché nella tua insalata hai trovato uno scorpione, non significa che volevano avvelenarti…

ZACH  Hai ragione, è un errore che può succedere… è facile al supermercato, che ce ne sia qualcuno tra le olive…

JANET  Oh, insomma, piantala… ti sei fissato che sono convinte che tu non sia giusto per me…ma sai che ti dico? Che se anche fosse così, io ho comunque intenzione di andare a vivere con te… a proposito, ti ricordi di domattina?

ZACH  Che succede, domattina?

JANET  Alle sette arriva la camera da letto… te ne eri scordato, lo sapevo… ti passo a prendere io più tardi,tanto resteremo lì, a ballare fino all’alba… così andiamo direttamente a casa nuova… (torna da lui) …ma se non ci fossi io…come faresti?

Ancora il clacson.

JANET  Ora vado lì e l’ammazzo… (se ne va) …ciao, orsacchiotto… (mentre esce, al tassista, fuori scena) …se ho detto sto arrivando, sto arrivando! Come cavolo te lo devo spiegare….!

Zach resta in silenzio a guardarla andare via.

Mentre si sente il rumore del taxi che si allontana, le ragazze finiscono di bere i loro drinks, ovviamente complici nell’aver ascoltato tutta la discussione.

ZACH  (riprendendosi, dopo qualche secondo, rivolgendosi alle ragazze) Okay, allora… di chi era il prossimo giro?

LAURA (guardando le altre due,cercando di tornare al tono scherzoso usato fino a pochi minuti prima)  In realtà toccherebbe a me…cosa prendete, avanti?

DENISE  Non saprei, io qualcosa di leggero… mi gira già un po’ la testa…

GINA  (delle tre, la più coinvolta dall’entrata di Janet, come se prendesse il coraggio) Zach, lo so che io non sono…

ZACH (la interrompe volutamente, entrando con forza) Okay, allora io direi un Bailey’s per Denise, e per voi due ho uno scotch favoloso che tengo di sotto, e tiro fuori soltanto per i clienti speciali… arrivo in un attimo… (mentre va via) …chi li vuole lisci?

Nessuno risponde.

ZACH  Okay, ghiaccio come fosse il Polo Nord.

Esce di scena. Le ragazze restano sole.

LAURA  (a Gina) Che cosa stavi per dirgli?

DENISE  Quella “serpe” è la ragazza di Zach?

GINA  (rispondendo a Laura) Non lo so neanch’io quello che stavo per dirgli… insomma però… ma l’avete sentita? Gli sta pianificando tutto…gli sta ordinando la vita…

LAURA  E’ anche vero che non mi sembra che lui abbia opposto molta resistenza…

DENISE  Si, però  c’era qualcosa….

LAURA  Come qualcosa…?

DENISE  Si, voglio dire… in Zach, c’era qualcosa che… insomma, andiamo… lui non vuole andare vivere con lei, però non riesce a dirglielo…

GINA  Sono d’accordo…

LAURA  E perché non dovrebbe dirglielo? Forse invece lui è contento così…forse, anche in un modo un po’ rocambolesco, il rapporto è equilibrato così… magari Zach ha bisogno di una donna forte che gli pianifichi tutto…

GINA  Non sono d’accordo… non è Zach quello di cui tu parli…

LAURA  Okay, tu lo conosci meglio di noi... ma non è detto che non abbia ragione io… e poi le persone cambiano…

DENISE  (alzando la mano, come a scuola) Qualcuno sa perché il romanticismo non esiste più…? Perché alla fine si fanno scelte come quella di Zach...? Le abbiamo fatte anche noi… avanti, non prendiamoci in giro…lui si sta accontentando…come ci siamo accontentate tutte e tre noi…e questo vale per chi ha scelto, e per chi come me… non sceglie mai…

LAURA  Solo perché qui ci sono due divorziate e una pseudo-vergine, non significa automaticamente che ci siamo accontentate…

Si guardano. Silenzio. Lo sguardo si abbassa.

LAURA  Okay, forse un pochino…

Zach rientra in scena con una bottiglia di scotch.

ZACH  Eccoci qua… è il migliore scotch del mio magazzino… (comincia a versarlo, poi chiude la bottiglia e prende il Bailey’s dallo scaffale) …ed ecco il Bailey’s per Denise… (chiude anche quella, la rimette a posto, poi prende il ghiaccio) …”on the rocks”…

Denise si alza e va al bancone.

DENISE  Ti do una mano a portarli…

ZACH  (la guarda colpito) Okay, grazie…

Zach le porge i due bicchieri per Gina e Laura. Lei li porta alle ragazze, poi si gira nuovamente verso Zach, che nel frattempo le è arrivato vicino e le lascia il Bailey’s. Mentre Denise lo prende, le loro mani si sfiorano.

DENISE  Grazie… (lo guarda un attimo negli occhi, poi si sposta dietro Gina, restando in piedi a bere)

GINA  Perché non bevi qualcosa con noi, Zach… ci farebbe piacere…

ZACH  Grazie, ma con voi tre qui dentro, devo assolutamente rimanere lucido… (sorride)

GINA  (dopo un attimo) Zach, quello che prima cercavo di dirti, è che…

ZACH  (interrompendola di nuovo) Lo so… vi chiedo scusa per Janet… lei, è vero… può sembrare un po’… arrogante a volte, ma non è così male… io… vi avrei presentato, ma era talmente su di giri che non sarebbe neanche stata a sentire…

GINA  “Su di giri…” ?

ZACH  Dovete cercare di capirla…è completamente assorbita dalla casa, da come la vuole…dai colori, dalle… insomma… avete capito, no?

LAURA  E tu, in tutto questo?

ZACH  Io…?

LAURA  Tu c’entrerai qualcosa, oppure no?

ZACH  (fa per allontanarsi e tornare verso il bancone) Ma io…voglio che sia contenta…in fondo di queste cose, non è che ci capisca molto…

GINA (si alza) Zach…

Zach si gira verso di lei.

GINA  Zach, noi abbiamo sempre parlato… (pausa) …io lo so che un cliente alla fine è sempre un estraneo,ma… a volte con gli estranei è più facile confidarsi…

ZACH  (sorride) Ma io non ho niente da confidare… (la guarda, cercando di essere convincente) …è tutto okay… con Janet voglio dire…

Zach continua ad andare verso il bancone.

DENISE  Zach…

Zach si volge verso Denise.

DENISE  (ruota intorno a Gina, e va verso di lui) Non eri tu, quello che poco fa, parlava di… “incontrare qualcuno di speciale, tra otto milioni di abitanti, che riesca a farti girare la testa”?

ZACH  (sorridendo) Ma quello è un sogno, Denise… quello è cinema… questa è la vita vera… e non succede quasi mai che la vita vera assomigli a un film…

DENISE  E tu non credi che quel… “quasi” faccia una differenza enorme tra essere felici…e non esserlo…

I due si guardano.

Squilla il telefono. Zach va a rispondere.

ZACH  Si, pronto? (ascolta) Sì, sergente… ho capito… vengo subito… (riaggancia)

Zach comincia a sistemarsi la camicia.

ZACH  Devo allontanarmi qualche minuto…

GINA Cos’è successo…?

ZACH  Niente di grave… all’altro locale, hanno tentato di forzare il magazzino… il titolare ha lasciato questo recapito, e la polizia vuole che vada a dare un’occhiata per vedere se manca qualcosa… non ci metterò molto… è a pochi isolati da qui… posso lasciarvi sole per un po’?

GINA Certo, non preoccuparti…

ZACH (ha preso un giaccone lungo, una specie di trench, che lo copre completamente, andando verso l’uscita) Okay… mi raccomando, se volete bere qualche altra cosa…

LAURA  Vai tranquillo, non ci sono problemi…

Zach si ferma un attimo a guardare le tre ragazze.

DENISE  E nel frattempo… pensaci su…

ZACH  (sorridendo) Siete così convinte che Janet non è la ragazza giusta per me? E tutto questo, dopo averla vista per un paio di minuti?

LAURA Questo, lo stai dicendo tu, Zach…

ZACH  (tentando di sdrammatizzare) Andiamo… io non dovrei neanche starvi a sentire…

GINA  Zach…noi non ti stiamo dicendo che tu non debba andare a vivere con lei… ti chiediamo solo di pensarci su…

ZACH  (stupito oltremisura) Se non lo avessi sentito con le mie orecchie, non ci avrei mai creduto… e la pensate tutte e tre nello stesso modo?

Le tre ragazze confermano, annuendo in modo diverso.

ZACH  (riavvicinandosi al tavolo) Okay, volete la verità allora? (Pausa) La verità è che io… (si blocca) …io non sono convinto…

Le ragazze ascoltano senza commentare, se non con la loro naturale empatia.

ZACH  D’accordo… è vero, io ho paura di andare a vivere con lei… ma… la domanda è “perché”…?

Zach resta ad osservare le ragazze.

GINA  Forse perché non ti senti coinvolto nelle decisioni che prende…

LAURA  Forse perché dopo un po’ che stai con una persona, c’è qualcosa che finisce…

DENISE  …o forse perché c’è qualcosa che manca…

Zach ascolta ogni singola voce.

ZACH  O forse perché sono io… (pausa) …e se fossi IO, quello che si rifiuta di crescere? Magari lei è perfetta, e io ho soltanto paura… (si riprende e va di nuovo verso l’uscita) E sicuramente è così… ed è giusto che faccia questa scelta…

LAURA  (lo blocca prima che esce)  E se fosse semplicemente che magari… non sei innamorato?

Gina e Denise la guardano, come un po’ stupite che questa frase esca da lei. Poi tornano a guardare Zach, che è rimasto bloccato davanti all’ uscita.

ZACH  (pausa, si gira verso di loro)  E come potrei rendermene conto, se fosse davvero così…?

LAURA  A volte basta poco… basta guardarla negli occhi…

DENISE  O basta guardare negli occhi un’altra ragazza…

Gina abbassa lo sguardo.

ZACH  (sorride) Sono troppo vecchio per queste cose da liceali… e poi ve l’ho detto, succedono solo nei film…

Zach esce di scena.

[SS5]Le ragazze restano in silenzio per un attimo. Poi Gina spezza l’aria.

GINA  Wow, ragazze… ma che ci ha preso?

LAURA  Che vuoi dire?

GINA  Voglio dire, insomma…gli stiamo facendo il lavaggio del cervello… Zach, avrà pure il diritto di scegliere con chi andare a vivere… magari anche sbagliando,ma… questa è la SUA vita…

Laura e Denise ascoltano.

GINA  …e non possiamo arrivare noi, fargli venire i dubbi e buttargli all’aria tutto, soltanto perché la sua ragazza non ci è simpatica… questo non è giusto.

LAURA  E’ quello che sta per fare lui che è sbagliato…  quella Janet è la figlia di un gerarca nazista, ma non l’hai vista?

DENISE  Io comincio a pensare a qualcosa di diverso.

GINA  E sarebbe?

DENISE  Tutto questo “altruismo” nel cercare di far capire a Zach quale gigantesco errore stia commettendo, mi fa pensare non so… che magari…

LAURA  Magari “cosa”….? Avanti, finisci la frase…

DENISE  …insomma… che i nostri interessi siano altri…

LAURA  (screditandola) Per favore!

DENISE  Lo sapevo che avresti risposto così, ma pensaci un attimo…

GINA  (cercando di inserirsi) Io vi avevo chiesto di vederci stasera perché volevo…

LAURA  (bloccando Gina ) Okay… (pausa) …okay… ammettiamo che sia vero… (pausa, guarda le altre due) …sarebbe così sbagliato?

GINA  Ma cosa?

LAURA  Cercare di sedurlo… insomma, ma ci pensate? 

DENISE  Sedurlo…? Tu sei fuori…

GINA  Denise ha ragione, tu sei fuori… (finisce tutto di un fiato il suo drink)

LAURA  Io sto parlando di immaginazione, di fantasie…di sottili giochi di sguardi…

Gina e Denise ascoltano

LAURA  Avanti… è quello che abbiamo fatto finora, non è così?

GINA  (dopo un attimo, ammettendo) Forse in parte è vero…

LAURA  Siamo state tutta la sera a provarci con lui… ognuna con il suo carattere e i suoi atteggiamenti… e magari non è neanche il nostro tipo ideale… (pausa) …ma è qui… è reale, è carino, è stimolante… e ci fa sentire vive… (pausa) …e alla fine è come un gioco… (pausa) …è nella nostra natura, è inutile fingere che non esista… giocare così, voglio dire… è dentro di noi…

DENISE  (sorride) Il brutto di questi giochi è che non sai dove portano…

LAURA   (risponde al sorriso) Il BELLO di questi giochi, è che non sai dove portano…

Gina si alza e va verso il bancone a versarsi un altro po’ di scotch.

GINA  E a noi donne piace un sacco giocare…

DENISE  (Le va vicino con il bicchiere) Questo è vero, anche se…

GINA  (la interrompe) Ne prendi un altro? (Versa lo scotch nel bicchiere di Denise)

DENISE  (timidamente) L’ultimo…

GINA  (ironica) Questa notte allora, vedremo i fuochi d’artificio…

LAURA (si alza e si avvicina anche lei, con il bicchiere) Hey, hey, hey… ci sono anch’io…

Gina versa lo scotch nel bicchiere di Laura.

LAURA  A cosa brindiamo?

GINA  Ai nostri “personaggi” femminili, e alle nostre personalità…

DENISE  Wow… ai nostri caratteri…e anche ai nostri difetti…

LAURA  E a tutte le nostre strategie, e le nostre… armi…

Buio, Musica.

La luce lentamente torna a salire. Se fosse possibile, sarebbe auspicabile un effetto bianco e nero. In alternativa, prevalenza di colore azzurrino-elettrico da night-club.

Del fumo leggero aleggia nel bar. Qualche elemento è cambiato, forse un orologio o qualcos’altro che ci riporta indietro negli anni ‘40. L’immagine diventa subito chiara, snebbiandosi.

Zach è seduto al bancone che fuma. Indossa un gessato con cravatta. Ha i capelli tirati con una riga da una parte.

Sta guardando le prime pagine del New York Times che è rimasto lì,  probabilmente lasciato da qualche cliente, quando due ragazze, vestite anche loro come gli anni ’40 accuratamente prescrivono, entrano chiacchierando, allungando l’occhio verso Zach, e si siedono al tavolo all’estrema destra, in fondo, a fare da controscena..

Zach le guarda distogliendosi dal giornale, anche se noncurante, continua a fumare.

Le ragazze si siedono. Laura tira fuori da un portasigarette dorato una Lucky Strike, mentre Denise sistema le piccole borse sul tavolo. Zach, nel frattempo  si alza e va verso Laura, proprio per accenderle la sigaretta.

Lei lo segue con lo sguardo, mantenendo la sigaretta tra le labbra, finché lui non termina l’operazione.

LAURA  Molto gentile…

ZACH  E’ un piacere… (pausa) ...inoltre, è molto insolito trovare ad un tavolo del mio locale, due interessanti ragazze sole… a quest’ora…

DENISE  Siamo qui per sentire cantare una nostra amica…

ZACH  (reagisce)  Ma stasera non è previsto nessuno che debba cantare qui…

Le luci si abbassano. Il Jazz, dall’accompagnamento iniziale, non ha mai smesso di suonare e accompagna la scena. Dal fondo viene avanti  un’ombra.

E’ Gina, vestita esattamente come Rita Hayworth  in “Gilda”, il famoso film di Charles Vidor

(1946)

GINA  (imitando Gilda) Bene... allora sei arrivato finalmente…

Gina ora è completamente in luce. Seguono alcune battute della pellicola originale

ZACH  (serio)  Dove sei stata?

GINA  A nuotare, ma scommetto che non mi credi…

ZACH  (reagisce anacronisticamente, fuori copione)  A nuotare? A New York? A Novembre?

GINA  (resta in “Gilda” come se lui in realtà avesse reagito esattamente con le battute del film)  E non ci crederà neanche mio marito…a meno che tu non lo confermi… e ci siamo divertiti…

ZACH  (sempre fuori film) A nuotare? E… il costume da bagno?

GINA  (sempre più sensuale e totalmente noncurante di come lui risponda) Qui sotto… (indicando il vestito) …vuoi vedere..?

Gina fa per sollevarsi la lunga gonna ma lui le blocca il braccio, con irruenza.

Il jazz che c’era in sottofondo sfuma, anche abbastanza bruscamente.

ZACH (fissandola negli occhi, ravvicinato)  Io non ho nessuna intenzione di coprire le tue… (si interrompe)

GINA  (quasi sovrapponendosi)  Ne sei sicuro…?

Musica. Inizia il playback di “Put the blame on mame”. Gina ci canterà sopra e verranno coreografati alcuni movimenti:

  

"When they had the earthquake - in San Francisco-back in 19`6
They said that old mother nature - was up to her old tricks.
That's the story that went around, but here's the real lowdown-
Put the blame on mame boys, put the blame on mame
One night she started to - shim and shake-
that brought on the `Frisco quake
So you can, Put the blame on mame boys,
put the blame on mame.
They once had a shootin' -up in the Klondike when they got Dan McGrew
Folks were puttin' the blame on - a lady known as Lew
that's the story that went around, but here's the real lowdown-
Put the blame on mame boys,
put the blame on mame
Mame did a dance called the Hichy-koo,
that's the thing that slew McGrew
(So you can), Put the blame on mame boys
PUT-THE-BLAME-ON-MAME
"

Un attimo prima della fine della canzone, lei farà in modo di trovarsi attaccata a Zach. Lo girerà con forza verso di se, cosicché che lui la possa risponderle afferrandola e baciandola con forza, anche se probabilmente è da Gina che partirà anche lo stesso movimento iniziale del bacio.

La musica termina. I due si staccano. Gina lo osserva e lentamente esce di scena. Zach, resta immobile ad assaporarsi le labbra e sfiorarle con le dita. Poi si siede nuovamente dove era all’inizio.

Le ragazze in fondo si alzano e vanno verso di lui parlando. In realtà Zach non può sentirle perché ora loro, pur restando nell’abbigliamento dell’epoca, sono “rientrate” nelle reali Denise e Laura.

DENISE  L’ha distrutto… è un uomo finito…

LAURA  Ma per favore, non vedi che non ha ottenuto niente…? E’ più depresso di prima…

DENISE  Che vorresti dire?

LAURA Voglio dire che a Zach serve qualcosa di diverso, di più stimolante…

DENISE  E tutto questo non ti è sembrato “stimolante”...?

LAURA  Ma sì, okay… in un certo senso era molto ricercato, ma non è quello che può far cambiare idea ad uno come Zach…

DENISE  E cosa potrebbe riuscirci...?

LAURA  Io non lo so… questi vestiti… (comincia a togliersi gli abiti di dosso, sotto è semi-preparata per la scena successiva, ma non si deve capire)…questa atmosfera… (pausa, lo guarda che fuma fissando la sigaretta e il whiskey che è sul bancone) …serve qualcosa di nuovo, di più elettrico… (si muove verso il fondo e quindi l’uscita) …Zach ha bisogno di uno scossone… una donna diversa, autonoma, grintosa, ma forse sotto sotto… fragile… che ha bisogno di lui… ma che sia… sensuale, e molto, molto… dinamica… (le brillano gli occhi)

DENISE  Che cos’hai in mente?

LAURA  (entusiasta) Vieni con me… ti faccio vedere… (scompare di scena)

DENISE   Hey, aspettami…

Zach resta solo in scena. Lentamente si rialza “Put the Blame on Mame” o forse un altro pezzo jazz (quello dell’inizio di questa scena?)  in un leggero sottofondo. Zach si solleva dallo sgabello, raccoglie il cappello che è sul bancone,  lo indossa per bene, e lentamente va verso l’uscita mentre le luci si abbassano.

Buio. La musica sfuma lentamente, e al termine, sempre mentre il palco è all’oscuro, iniziano a sentirsi delle note completamente diverse. E’ un ritmo anni ’80, una specie di disco del periodo.

Mentre la musica sale lentamente di volume, le luci si alzano di nuovo. Questa volta il rosso è il colore dominante. Il fumo lascia gradatamente il posto alla scena. Al bancone, vestita da bartender, c’è Gina che pulisce i bicchieri e shakera qualcosa.

Entra Zach, vestito completamente diverso. Jeans, giacca in renna con magliettina sotto, ovviamente in tono con il periodo.

Zach si guarda intorno, quando la cameriera, Denise,  arriva dal retro del bancone. Passa dietro a Gina e va verso di lui.

DENISE  (facendosi sentire, la musica non è bassissima)  Buonasera, come va?

ZACH  Bene, grazie.

DENISE  E’ da solo?

ZACH  Per il momento sì, sono solo.

DENISE  (masticando una gomma) Okay… (gli fa cenno di seguirla)

Denise lo accompagna vicino al tavolo.

DENISE  Va bene qui?

ZACH  E’ perfetto…

Zach si accomoda.

DENISE  (sempre masticando) Preferisce mangiare o bere soltanto qualcosa?

ZACH  Prendo solo qualcosa da bere, grazie.

DENISE  Okay… (si allontana)

Denise arriva al bancone, prende un menu e glielo lascia sul tavolo. Dopodiché scompare nuovamente nel retro.

Entra Laura. Ha con sé  una specie di zaino da palestra. L’abbigliamento è funzionale alla scena successiva. Vede Zach e va verso di lui sorridente, con una rosa in mano. Si siede vicino, è un po’ imbarazzata.

LAURA  (molto dolce) Ciao…

ZACH   Sei bellissima…

LAURA  Grazie… la rosa che mi hai fatto trovare è bellissima…

Zach la guarda negli occhi. La sua attenzione è totalmente catturata da Laura.

LAURA  Mi guardi in un modo… non capisco come faccia a piacerti… voglio dire, una donna che per vivere fa la saldatrice, non è propriamente eccitante…

[SS6]ZACH   Dipende dai punti di vista…

Laura sorride.

Da qui seguono alcune battute tratte da “FLASHDANCE” di Adrian Lyne:

ZACH  (le prende le mani) Avanti, dobbiamo festeggiare… questa è una serata speciale…

LAURA  (si scurisce nel volto e comincia ad arrabbiarsi)  Come una serata speciale…?  Come cavolo fai a sapere che questa è una serata speciale…? Io non ti ho detto ancora niente…

ZACH  (restando calmo, contenendo la situazione) Okay, allora raccontami…

Laura è arrabbiatissima. Si alza in piedi.

LAURA  Si può sapere perché lo hai fatto?

ZACH   Ma di cosa stai parlando?

LAURA  Chi ti ha detto di metterti in mezzo…? Hai fatto una telefonata… io non voglio che tu mi aiuti!

ZACH   Io non so proprio di cosa…

LAURA  Ma che bastardo!

Laura fa per andarsene, lui si alza e la blocca.

ZACH  Hey, aspetta un attimo… d’accordo è vero, stamattina ho fatto una telefonata ma…

LAURA  (puntando il dito) Ah, lo vedi!

ZACH  Si, ma ascolta…

LAURA  Ti ascolto, certo… ora mi dirai: “okay, è vero… ti ho fatto soltanto avere il provino, ma adesso tutta la faccenda dipende da te”, non è così?

ZACH  (come prima con ‘Gilda’, “surrealmente” fuori dal contesto) Il provino…?

LAURA  (arrabbiatissima, rimanendo invece nel suo alter-ego di Flashdance) L’intera faccenda doveva dipendere da me!  (si allontana verso l’uscita)

ZACH (la guarda fissa negli occhi, tornando ad essere semplicemente “Zach”, cambiando naturalmente espressione) …scusa, ma… non riesco a smettere di guardarti… sei bellissima quando ti arrabbi 

LAURA  (innervosendosi ancora di più, per questa frase) Dio, come sei ipocrita!

Fa per andare via, mentre cammina, una scarpa le si sfila.  Se la  toglie completamente  e gliela tira, ovviamente come avviene nel film.

Zach schiva la scarpa.

ZACH   Ma vuoi ascoltarmi? Quello che sto cercando di dirti è che…

LAURA  Non credi in me, vero? Non credi che io ce la possa fare…?

ZACH   (rientrando nel contesto) Okay, sai qual è la verità, allora? Sei tu che hai una paura tremenda di fare quel provino!

LAURA (mentre si toglie l’altra scarpa) Non è vero.

ZACH  Sì che è vero, e stai usando me come scusa per non andarci…

Laura gli tira l’altra scarpa, lui la prende al volo…  poi lo fissa negli occhi.

LAURA  Io non rinuncio ai miei sogni…

ZACH  Ok, allora dimostramelo…

Laura esce di scena.

ZACH   …dove stai andando? Torna qui…!

Zach la segue con lo sguardo, poi si riavvicina al tavolo.

La musica di sottofondo comincia a sfumare.

GINA (dal bancone, mentre asciuga un bicchiere, apostrofandolo)  E’ bravissima…

ZACH  (reagendo a Gina)  Come, scusa?

GINA  (ripetendo) E’ bravissima… quando balla… ha grinta e passione…

Denise, la “cameriera” riappare in scena dal retro del bancone…

ZACH  Quando l’hai vista ballare?

DENISE  (mentre va a recuperare i bicchieri da un tavolo)  Tutti i mercoledì…

ZACH   Tutti i mercoledì? Ma di cosa…

DENISE (fermandosi, mentre gli passa vicino con il vassoio dove ha raccolto i bicchieri)  Laura fa il suo numero tutti i mercoledì… qui da noi… (torna verso il bancone dove lascia il vassoio e parla sottovoce con Gina)

[SS7]Zach lentamente torna al suo tavolo, dove riprende la sua giacca. Mentre la sta indossando, le luci cambiano d’improvviso.

Musica: Inizia il playback di “Maniac”

   

Just a still town girl on a saturday night, lookin' for the fight of her life

In the real-time world no one sees her at all, they all say she's crazy

Locking rhythms to the beat of her heart, changing woman into life

She has danced into the danger zone, when a dancer becomes a dance

It can cut you like a knife, if the gift becomes the fire

On a wire between will and what will be

She's a maniac, maniac on the floor

And she's dancing like she's never danced before

She's a maniac, maniac on the floor

And she's dancing like she's never danced before

On the ice-build iron sanity is a place most never see

It's a hard warm place of mystery, touch it, but can't hold it

You work all your life for that moment in time, it could come or pass you by

It's a push of the world, but there's always a chance

If the hunger stays the night

There's a cold connective heat, struggling, stretching for defeat

Never stopping with her head against the wind

She's a maniac, maniac, I sure know

And she's dancing like she's never danced before

She's a maniac, maniac, I sure know

And she's dancing like she's never danced before

It can cut you like a knife, if the gift becomes the fire

On a wire between will and what will be

She's a maniac, maniac, I sure know

And she's dancing like she's never danced before…

Dal fondo, tra il fumo,  vestita con una tuta e una maschera da saldatrice entra Laura.do  La scena sarà attentamente coreografata, ma le mosse chiave comprenderanno il liberarsi prima della tuta e poi della maschera (coinvolgendo Zach), e poi ovviamente “seducendolo” durante il pezzo. Probabilmente le altre due ragazze parteciperanno alla danza come controscena.

Considerato che la canzone finisce con un fade, prima del termine Laura in qualche modo, ruotandogli intorno arriverà a baciarlo. Ma sarà un bacio molto diverso da quello di “Gilda”.

Sulle note finali in sfumata, Laura abbandonerà la scena, uscendo spalle al pubblico, sempre restando in tema, mentre Zach rimarrà nei pressi del suo tavolo.

Le luci tornano quelle iniziali di questa scena, con un pezzo anni ’80 in sottofondo.

Zach  guarda Denise e Gina che hanno partecipato allo “show”. Poi si siede di nuovo. Denise va verso di lui.

DENISE  (a Zach) Lo avevo detto che era brava… posso portarle qualcosa da bere, ha scelto?

ZACH  No, grazie… credo che andrò via subito… tra qualche minuto… (prende una penna e scrive qualcosa su un tovagliolo, Denise lo osserva. Quando finisce di scrivere, rimette via la penna e si alza)  …puoi darlo a Laura quando la vedi…? (Le porge il tovagliolo, che Denise prende con un po’ di stupore)

DENISE  Okay…

Zach ringrazia con un cenno della testa, poi fa un saluto a Gina, ed esce di scena.

Denise arriva velocemente da Gina, con il mano il tovagliolo. Ovviamente stanno nuovamente “rientrando nei loro ‘veri’ personaggi.

DENISE  (tra il preoccupato e lo stupito) Le ha lasciato un biglietto!

GINA  E che c’è scritto?

DENISE  Ma non lo so, non si leggono i messaggi degli altri…

Gina le strappa dalle mani il tovagliolo piegato e lo apre.

DENISE  Oh dai, questo non si fa…!

Gina le risponde con uno sguardo, poi termina di svolgere il tovagliolo e con gli occhi comincia a leggere.

GINA (con un viso tra il geloso e il critico)   Dio, quanto è anni ’80!

DENISE  Fammi leggere.

Gina appallottola il tovagliolo lasciando però la parte scritta all’esterno e lo getta in un cestino, di fronte al bancone.

GINA  (sdrammatizzando, ma è rimasta colpita) Naa… non è importante…

DENISE  Come non è importante? E poi tu l’hai letto…!

GINA (prendendo Denise da una parte e facendola sedere)  Zach non è fatto per queste cose…

DENISE  Quali cose, scusa…?

GINA  Ma sì…lui è un personaggio che ha un modo di vedere tutto suo… ha bisogno di affermare la sua personalità…

DENISE  Secondo me è un gran romantico…

GINA  Ma chi, Zach?

DENISE  Io credo che sia uno di quelli che fuori sembra in un modo, mentre dentro è completamente diverso…

Gina ascolta inorridita.

DENISE  Sì, insomma… lui vuole far credere di essere in grado di andare avanti da solo, di superare tutte le avversità, ma poi in realtà, vuole soltanto innamorarsi… della ragazza fragile, timida… quella che lo guarderebbe con gli occhi spalancati e che pensasse a lui in modo diverso, in modo speciale… come se fosse l’unico uomo della sua vita…

Gina si mette un dito in bocca, a simulare il vomito.

DENISE   (si allontana, come dopo aver preso una decisione, andando verso l’uscita)  Non so come spiegarti bene, ma…

GINA  (la segue con lo sguardo) Credo di aver capito, ma resta qui…

DENISE  Ci sono delle atmosfere che solo una donna può creare… e chissà forse sarei capace di gestirla, una situazione così…

Esce di scena, rapida come se ora avesse tutto chiaro.

Gina resta un attimo sola sul palco, poi guarda di nuovo nel cestino delle carte. Dopodiché va dietro il bancone scomparendo sul retro.

Buio. La musica si alza per coprire i cambi scena.

Luce. Sui tavolini del palco sono apparse delle tovagliette a quadri, e dei bicchieroni di coca molto alti con cannucce… in qualche modo assomiglia ai locali americani per ragazzi, tipici degli anni ’50-’60.

Entra in scena Laura. E’ vestita con l’abbigliamento classico di quegli anni, indossato però dalle ragazze più intraprendenti. Giacchetto rosa, calzoni. Capelli acconciati alla maniera dell’epoca. Occhiali da sole sulla testa.

Si siede ad un tavolo. Tira fuori dalla borsa un chewing gum, lo apre e comincia a masticarlo, poi guarda l’ora.

LAURA   (spazientita, guardandosi intorno) Ma dove diavolo si sono cacciate…?  

Dopo qualche secondo arriva Zach, vestito con un giacchetto di pelle nera, magliettina bianca e jeans con risvolto esterno.

ZACH  (atteggiandosi) Hey, Laura? Tutta sola oggi? Dove hai lasciato le altre “Pink Ladies” ?

LAURA  Stanno arrivando, non ti preoccupare… e con un nuovo acquisto…

ZACH  Un nuovo acquisto… me lo immagino… sarà un’altra povera svitata come voi… (ridacchia)

LAURA  Perché non ti vai a fare un giro?

ZACH  Uh… ragazzi sto tremando…

Si siede al bancone dando le spalle a Laura.

ZACH  (come se si dovesse far sentire fuori scena) Hey, ma non c’è nessuno qui, si può avere qualcosa di forte?

LAURA  Perché non chiedi un milk-shake, o sarà troppo forte per te, cowboy? (si fa scendere gli occhiali scuri sul naso)

Zach si gira facendogli un sorrisaccio. Poi torna a guardare verso il bancone.

Entrano Denise e Gina.

Gina è vestita più o meno come Laura, mentre Denise indossa una gonna larga, svolazzante, una mogliettina da cheerleader con un numero, calzini corti e scarpe da ginnastica. Capelli tenuti con un cerchietto.

GINA  (a Denise) Non essere tesa… andrà tutto bene… (arrivando davanti a Laura)  Laura, lei è Denise…

DENISE  (a Laura, molto timidamente, guardandosi spesso intorno)  Ciao… mi fa piacere conoscerti…

GINA  Perché non ne facciamo una delle nostre? Una “Pink Lady”?

LAURA (guardando Denise che continua a controllarsi in giro)  Ma dai, ha la faccia troppo innocentina… poi non lo so… (si toglie gli occhiali, e li lascia sul tavolo) …mi sembra un po’ distratta…

DENISE  (stupita, reagendo al “distratta”, guardando prima una poi l’altra)  Distratta? Innocentina…?  No, no… io non sono così… (abbassa lo sguardo)

Zach cerca di sbirciare con lo sguardo, ma ancora non si volta.

LAURA  Per esempio, cosa hai fatto quest’estate…? Racconta…

DENISE  (timidamente sorridente) Ho conosciuto un ragazzo…

GINA  Accidenti… (prendendola in giro) …uno solo?

DENISE  Ma lui è un tipo speciale…

GINA  Guarda che non ne esistono… adesso ti faccio vedere…  (a Zach) Hey, Zach! Ho una sorpresa per te…

ZACH  (voltandosi)  Un’altra delle vostre mitiche “pink ladies”…? (si blocca, vedendo Denise e tirando fuori un sorriso inaspettato)  Denise…!!

DENISE  (rispondendo entusiasta)  Zach…!!

Da qui seguono alcune battute tratte da GREASE  di Randal Kleiser.

ZACH  (alzandosi in piedi e accennando di andare verso di lei) Ma…ma…ma cosa fai qui? Io… io.. credevo che tu…

DENISE  (entrando sopra) …credevi che fossi tornata in Australia,vero?

ZACH  (come al solito “uscendo”  surrealmente fuori dal contesto) In Australia…? Perché sei australiana?

DENISE (restando invece nel contesto, proseguendo con le sue battute di Grease)  E invece non sono più partita… sono rimasta!!

ZACH   (rientrando nel contesto di Grease)  Wow… è fantastico… (si riprende dall’entusiasmo e torna a fare il duro) Ehm… molto contento di vederti pupa… solo che adesso io sono molto occupato, ho un certo movimento…

DENISE (ora stupita del suo cambiamento)  Zach…

ZACH   (atteggiandosi oltre misura) Sì, quello è il mio nome, ma non lo sciupare…

DENISE  Che ti succede?

ZACH  Che succede a me, pupa? Ma che succede a te…? (fa per voltarsi di nuovo, appoggiandosi al bancone)

DENISE  (intristita e stupita) Ma… che cosa è accaduto a quel Zach che ho conosciuto al mare…? Dove è finito?

ZACH  (continuando a fare il duro) E che ne so, prova alle persone scomparse… (ride e le da le nuovamente le spalle, poi prende uno stecchino e se lo infila in bocca, anche se il suo sguardo, di tre quarti, verso il pubblico, non visto da lei, fa trapelare che il suo è un atteggiamento forzato)

Denise scatta nervosamente, da anche lei le spalle a Zach e si mette seduta vicina a Laura, consolata da Gina che a sua volta le arriva accanto.

Musica: inizia il playback di “Hopelessly Devoted to You”.

       

Guess mine is not the first heart broken
My eyes are not the first to cry
I'm not the first to know
There's just no getting over you

You know I'm just a fool who's willing
To sit around and wait for you
But, baby, can't you see
There's nothing else for me to do?
I'm hopelessly devoted to you

But now there's nowhere to hide
Since you pushed my love aside
I'm out of my head
Hopelessly devoted to you
Hopelessly devoted to you
Hopelessly devoted to you

My head is saying, "Fool, forget him."
My heart is saying, "Don't let go.
Hold on till the end."
And that's what I intend to do
I'm hopelessly devoted to you

But now there's nowhere to hide
Since you pushed my love aside
I'm out of my head
Hopelessly devoted to you
Hopelessly devoted to you
Hopelessly devoted to you

***

Denise canta sul playback, iniziando dolcemente una coreografia che parla di un amore romantico e terminando vicino a Zach, lasciandogli sulle labbra un bacio molto tenero. Dopodiché continuando a guardarlo, esce lentamente di scena, osservata dalle due ragazze, che per tutta la canzone hanno naturalmente fatto da controscena.

Zach resta colpito, ma persegue nel suo atteggiamento da duro, anche quando inizia ad allontanarsi, per poi svanire dalla scena. La musica sfuma.

GINA  (a Zach)  Zach, vuoi correrle dietro? Non vedi che la stai perdendo?

ZACH  (spavaldamente) Io starei per perderla, ma stai scherzando…? Tra cinque secondi tornerà qui…

LAURA  E cos’è che ti fa pensare che tornerebbe da te, dopo che l’hai trattata così?

ZACH  Vogliamo scommettere?

Zach con un sorriso ironico, comincia a contare alla rovescia con le dita. Non rientra nessuno.

ZACH   (con una faccia strana, ovviamente deluso che Denise non è rientrata) Ce ne sono un milione di donne così…

LAURA  Sei ancora più stupido di quanto pensassi…

ZACH  (le rifà di nuovo il versaccio di prima, poi si gira nuovamente di spalle, rivolgendosi a un barman fuori scena)  Allora, questo milk-shake?

Le luci cambiano. Gina e Laura tornano nei loro ruoli reali.

GINA  Comincio a pensare che forse hai ragione tu… probabilmente gli uomini sono veramente tutti uguali… non ammettono mai le loro colpe, neanche davanti all’evidenza…!

LAURA  (guardando Zach, in maniera però leggermente in contrasto con le parole che pronuncia) Già… te l’avevo detto… tu non volevi crederci…

GINA (si alza, e va verso l’uscita)  Andiamo a vedere Denise come sta…

LAURA  Duro colpo per una “vera romantica” come lei…

Le ragazze escono di scena. Laura si ferma un attimo sulla porta a fissare Zach,  poi scompare dietro le quinte.

Buio. Musica. Un jazz  ci riporta all’atmosfera da locale dell’inizio della commedia.

La luce lentamente si alza. L’effetto è lo stesso che ha aperto la commedia.

Il locale è vuoto. Dall’entrata appare Janet. Sta ridendo con delle amiche – che noi non vediamo perché sono fuori scena – e mentre continua il dialogo con loro, un po’ brilla, semi-barcollando, si muove verso il bancone.

JANET  (con una bottiglia in mano, ridendo eccessivamente)  ….e che faccia che ha fatto quando si è accorto che non aveva più i pantaloni… (ride) …io torno subito…

Janet arriva al bancone un po’ stupita di non trovarci nessuno.

JANET  Zach?

Si guarda intorno e nota che i tavoli sono vuoti.

JANET  Zach? 

Controlla la bottiglia per vedere se è rimasto ancora un po’ di liquore. Si accorge che in effetti non è vuota. Prende “con fatica” un bicchiere che è lì sul bancone, e molto attentamente comincia a versarci un po’ del contenuto. Controlla attentamente il bicchiere. Poi fa cin cin con il bicchiere bevendo dalla bottiglia.

JANET  (mentre brinda con il bicchiere)  A noi due, Zach… alla nostra nuova vita… alla nostra casa… e alla fine di questo… (guardandosi intorno) locale… (si china verso il bicchiere parlandogli a bassa voce come se parlasse a Zach)  …perché tu forse ora non sei d’accordo, ma prima o poi ti renderai conto che questa era la cosa più giusta da fare…

Janet finisce la bottiglia. Dopodiché si accorge che è vuota. Con una delicatezza guidata dall’alcool, la ripone nel cestino dei rifiuti. Nel farlo, fa caso al tovagliolo gettato precedentemente da Gina.

JANET  (tirando su il tovagliolo e facendo per riaprilo)  Wow..! Un tovagliolino con una scritta a penna… qualche interessante dichiarazione d’amore?

Posa il tovagliolino sul bancone per un attimo e prende su il bicchiere con cui ha “brindato” prima. Poi si  allontana dal bancone, come se cercasse più luce.

 Mentre lo sta per leggere, rientrano tutte insieme dal retro del bancone, Gina, Laura e Denise.

GINA  (alle altre due, camminando un po’ in avanti e un po’ all’indietro) Non andavo al bagno con altre ragazze, così tutte insieme… dai tempi della scuola…

Gina si accorge di Janet e si ferma di colpo una volta superato il bancone. Janet si accorge di Gina, e istintivamente si siede posando il tovagliolino sul tavolo e mettendoci il bicchiere sopra.

DENISE  L’ultima volta, Jimmy Preston mi stava spiando dalla serratura… che maiale..! (vede anche lei Janet, e si blocca)

LAURA  L’ultima volta eravamo noi che spiavamo i ragazzi nelle docce dopo la partita… (si unisce alle altre due)

GINA  (cerca di prendere in controllo la situazione, a Janet)  Ciao…

JANET  Ciao...

GINA  Cercavi… Zach?

JANET  Sì, in effetti sì…

GINA  Si è allontanato qualche minuto…

JANET  Non pensavo che foste ancora qui...

LAURA  Sorpresa…!

Gina da’ una gomitata a Laura.

GINA  Comunque dovrebbe essere qui a momenti…

JANET  Okay… d’accordo…

Un attimo di imbarazzo, come se in qualche modo si fosse capito che esiste un “contrasto” tra le tre ragazze e Janet.

Gina Laura e Denise restano in piedi, immobili.

LAURA  (spezzando l’aria, verso le altre due) Ci sediamo o aspettiamo che passi un rimorchio?

Si siedono al secondo tavolo dove ci sono tre bicchieri pieni di whisky. Probabilmente sono gli stessi della scena pre-stacchi musicali, quelli con cui le ragazze avevano brindato.

 Con la coda dell’occhio cominciano a studiare Janet… e viceversa, naturalmente.

JANET (fa la prima mossa) Così tu sei Gina… Zach mi ha parlato spesso di te…

GINA  Ah… ti ha parlato di me?

JANET  Sì, parecchie volte…

GINA  Non pensavo che…

JANET  …che Zach fuori di qui, raccontasse dei suoi clienti? No, lo fa spesso invece…

GINA  (cercando di non far notare il fatto di restarci male) Ah, certo… dei suoi clienti…

JANET  (squadrandola) Anche se ti immaginavo diversa…

GINA  Diversa, come?

JANET  Non lo so… (pensandoci)  più… aggressiva… insomma, più… seducente… se capisci quello che voglio dire…

GINA  Io?  Ma ti prego…  (prende su uno dei tre bicchieri e tira un sorso) …e poi non vedo perché…

JANET  (interrompendola)  …ho detto che ti immaginavo diversa, ma questo non cambia niente…

GINA  Che significa? (beve di nuovo)

JANET  Significa che ti vuoi fare Zach…

Ginasputa fuori il whiskey che sta bevendo, cominciando a tossire.  

DENISE  (avvicinandosi a Gina, aiutandola)  Hey, piano…

Un attimo di silenzio.

LAURA (con un certo piglio, sciolta, a Janet)  Da quanto tu e Zach state insieme?

JANET  (con tono incuriosito)  Più o meno da un anno… (pausa, la guarda per un attimo) …anche tu conosci “bene” Zach come la tua amica Gina?

LAURA  No, in realtà l’ho visto stasera per la prima volta, ma secondo me neanche tu devi conoscerlo un granché…

GINA  (riprendendosi, a Janet) Ascolta, io… sono solo una cliente… e non so come ti vengano in mente certe cose… (guarda anche le altre) …d’accordo, vengo qui spesso, e qualche volta… okay, più di qualche volta, alzo un po’ il gomito… insomma  bevo qualche bicchiere in più… e va bene, mi scolo una bottiglia o due… o forse più di due, ma… non ho mai… mai fatto niente di sconveniente… a parte forse telefonare a tutte le “A” dell’elenco di Manhattan alle quattro del mattino per fargli le pernacchie… ma… ho sempre chiesto scusa… e poi Zach, non mi lascia guidare fino a casa… e capita che mi da uno strappo con il suo taxi, e… non è mai salito da me… tranne quella volta, e…

Laura e Denise la guardano stralunate.

GINA  (continuando) …e mi ha accompagnato fino in… camera da letto… ma soltanto perché ero un po’…(mima il gesto di un capogiro) …insomma… (alle amiche) …non è successo niente… mi ha aiutato a… stendermi… e poi ho vomitato… (si guarda intorno e smette di parlare, rendendosi conto di star solo peggiorando la situazione)

DENISE   (intervenendo, in tono affermativo) Gina, hai bevuto…

JANET  (per niente turbata dal racconto)  Sai, qual è la cosa divertente? Che io ti credo.  E sai anche perché?  Perché sei una povera divorziata ubriacona… e se non è successo niente, è perché quando esci di qui, alle tre del mattino, sei talmente “andata” da non riuscire neanche a sbottonarti la camicetta…

Gina non reagisce.

JANET  (Si alza, preparandosi per una “dichiarazione”)  Zach  è “proprietà privata”…  è chiaro?

LAURA   Zach lo sa che la mattina per fare pipì deve aspettare che lo porti fuori?

Janet la guarda.

JANET  Zach non sa quello che vuole… ha bisogno di una guida… di qualcuna che gli stia accanto e che provveda per lui… che sappia capire quando è il momento di spingerlo a cambiare la sua vita… e secondo me, questo è il momento…

DENISE  Sei così sicura che Zach non sappia quello che vuole?  Magari non è così… forse con te non ha il coraggio di ammetterlo apertamente, ma è pieno di sogni…

JANET (cinica) Mi dispiace, ma con i sogni non si va da nessuna parte…

Entra Zach.

ZACH  Eccomi qui… tutto liscio?  (Vede Janet)  Ah, sei già qui…

JANET  (cambiando atteggiamento, andando verso di lui)  Certo che sono qui, orsacchiotto… pensavi che non ti sarei passata a prendere… dove sei stato?

ZACH  (sganciandosi, andando a togliersi il trench e tornando al bancone)  Sono stato all’altro locale, quello sulla trentaquattresima… la polizia ha chiamato perché i ladri avevano forzato il magazzino… pensavo che il titolare, il sig. Mushnik non ci fosse… e invece era lì, seduto per terra che tremava come una foglia… gli hanno puntato una pistola per portarsi via due casse di whiskey… quasi gli prende un infarto…

JANET  (sempre affabile) Vedi che ho ragione che devi lasciare questo posto, bisogna prendere delle decisioni nella vita…

ZACH  Infatti hai ragione… è ora di fare delle scelte… l’ho capito quando ho visto negli occhi il sig. Mushnik… era terrorizzato… con la paura di andarsene da un momento all’altro…

JANET  (pimpante) Sono assolutamente d’accordo… chiudi questo locale e andiamo a casa nuova… domani restituisci le chiavi e vai a lavorare da mio padre… (guarda l’ora, con il miglior sorriso, quasi una ragazzina eccitata per una nuova Barbie) …adesso andiamo perché stanno arrivando i mobili…

Janet va a recuperare la sua borsa che all’inizio aveva lasciato sul tavolo. Zach la guarda.

ZACH  Io non vengo…

JANET  Non ho capito bene…

ZACH  Ho detto che non vengo…

JANET  Ma che stai dicendo…?

ZACH   Io resto qui, voglio dire… tra un po’ si chiude, ma non vengo… non vengo a casa, non vengo con te…

JANET  Io… io non capisco…

ZACH   Niente di personale, Janet ma… io non ti amo… non posso seguirti, non posso venire a lavorare con tuo padre… questa è la mia decisione… lo so che è difficile da capire per te, ma per il momento mi piace stare qui…

JANET  (pausa di un attimo, il tempo di realizzare) Niente di personale? Io… (esita) …ma allora cos’è che hai capito quando hai guardato negli occhi il Sig. Mushnik?

ZACH  Ho capito, che non voglio rimanere solo… e con te lo sarei… mi dispiace, ma… io credo ancora nei sogni…

JANET  (arrabbiata, ma contrita, ed anche un po’ incredula) Stai dicendo sul serio…  Tu sei completamente fuori, Zach…  ma quando ti sveglierai, io non ci sarò…

Da’ un’occhiata alle ragazze ed esce di scena. Gina Laura e Denise sono rimaste immobili a guardare la scena.

ZACH  (guardando verso il tavolo dov’era seduta Janet) E’ whiskey quello, vero?  

LAURA  Sì…

ZACH  Guai a chi lo tocca…

Zach va verso il tavolino, si siede, prende il bicchiere e sorseggia. Le ragazze lo osservano in silenzio, sorridendo.

ZACH  Avanti, sono ansioso di sentirvelo dire…

GINA  Hai fatto la cosa giusta, Zach…

ZACH  (sorride)  Certo… detta così è facile… ma ricominciare tutto lo è un po’ meno…

GINA  Lo so… è quello che dovrò fare anch’io…

Tutti la osservano

GINA  Io… ho fatto un po’ di confusione… voglio dire, tra l’alcool e la vita reale… (pausa) insomma io… sono due anni che vengo qui, e non avevo capito…

ZACH  Che cosa?

GINA  Un sacco di cose… (gli si avvicina, gli si siede accanto)… io penso che non ci vedremo per un po’, Zach…

ZACH  Perché?

GINA  Perché tu hai parecchio da fare adesso… e io ho bisogno di riordinare le idee… ti devo dire la verità… sei stato il barman più importante della mia vita… specialmente negli ultimi tempi…

ZACH  Io non riesco a seguirti…

Gina lo accarezza, poi gli da un bacio sulla guancia.

GINA  E tu non seguirmi… (si alza)  Ho la macchina al multipiano qui vicino, chi viene con me…? (Gina tira fuori dalla borsa un paio di banconote da venti, va verso il bancone e le lascia lì sopra, dopodiché si china e tira fuori la cassettina di sicurezza di Zach)

DENISE  Mi dai uno strappo?  Così tra l’altro parliamo un po’… io avrei bisogno di un consiglio…

GINA  (tira fuori le chiavi della sua macchina, e rimette a posto la cassettina) Sei sicura che io sia la persona giusta a cui chiedere? Sono un tale casino…

DENISE  (Sorride, la guarda) Ti va di fare una piccola  sosta…? Una cosa veloce…

GINA  (guarda l’ora) Una sosta? Alle cinque del mattino...?  Dove?

DENISE  Di fronte casa mia… al terzo piano… (sorride maliziosamente) …devi solo dirmi se si vede la mia doccia… sai, forse ci verrà ad abitare qualcuno, non si sa mai…

Gina e Laura si guardano falsamente scandalizzate, poi sorridono complici.

GINA  (mentre Denise raccoglie la sua roba e si avvicina alla porta, a Laura che si sta a sua volta preparando per andare via)  Che fai, vieni con noi?

LAURA  No, non preoccuparti… sto dall’altra parte di Manhattan… prenderò un taxi…

GINA  Okay, d’accordo… a presto allora…

LAURA  A presto…

GINA  Ciao, Zach…

DENISE  Ciao, Zach…

ZACH  (solleva il bicchiere che sta sorseggiando, ormai quasi alla fine)  Non fate danni…

GINA  (mimando il gesto, sussurrando) Croce sul cuore…

Gina e Denise escono di scena. Laura e Zach restano soli.

Musica: Parte un jazz soffuso molto soft.

ZACH   (si alza con il bicchiere in mano) Che ne dici, è ora di chiudere?

LAURA  Io penso di sì… tra l’altro è finito il whiskey…

ZACH   Niente panico… ho la riserva segreta…

Zach va verso il bancone, apre il coperchio della scatola per le mance ed estrae l’ultima bottiglia di liquore.

ZACH   Solo per le occasioni speciali…  (tira fuori, da sotto il bancone,  due bicchieri, e lancia  un sorriso a Laura)

LAURA  (colpita) Davvero vuoi condividere questo momento con me…?

ZACH   Non potrei chiedere di più…

Laura si avvicina mentre Zach versa il whiskey.

ZACH  (tirando su il bicchiere insieme a Laura)  A domani mattina…

LAURA (correggendolo)  A stamattina…

Zach le sorride, brindano e sorseggiano l’ultimo bicchiere della nottata.

ZACH    Okay… (prende la sua giacca) …credo che tirerò su le sedie e andrò a nanna… le grandi pulizie, tra qualche ora…

LAURA  Ti do una mano…

ZACH  (sorridendo) Grazie…

Laura va verso il tavolo di fondo, dove si era seduta Janet, e nell’alzare le sedie, nota il tovagliolo con la scritta sopra. Lo apre e lo legge.

Zach nel frattempo sta facendo la stessa cosa con l’altro tavolo, e a sua volta trova gli occhiali da sole.

LAURA  Zach, vieni a vedere…

ZACH  Cosa?

LAURA  Qualcuno oggi deve aver scritto queste righe per qualche ragazza, e le ha lasciate qui, su un tovagliolo… chissà se lei le ha lette… sono bellissime…

Zach  prende in mano il tovagliolo e legge quello che c’è sopra.  

ZACH  (sorridendo)  Wow… c’è ancora chi riesce a dire cose così belle…  (guarda gli occhiali) …magari le ha scritte per la stessa ragazza che ha lasciato qui questi occhiali…

LAURA  (li prende)  Che carini…

ZACH   (toccandole la mano e “riconquistando” gli occhiali) Fammi vedere come ti stanno…

Zach con gentilezza e fascino le sistema dolcemente gli occhiali sul viso. Lei gli risponde con un sorriso, dopodiché lui li solleva nuovamente fermandoglieli sui capelli. Rimangono a guardarsi un attimo.

ZACH  Ti stanno benissimo…

LAURA  Grazie…

Una luce “ dall’ esterno” illumina la scena. Sono i fari del taxi di Zach.

ZACH  E’ il mio taxi… posso darti un passaggio?

LAURA  Sicuro che per te non è un problema?

ZACH   Ma scherzi, mi fa piacere… da che parte vai?

LAURA East Village, Gramercy Park…

ZACH   Delancey street … Lower East side…

 Si fermano e si guardano per un attimo.

LAURA (fissandolo negli occhi, sorridente) E’ a due isolati…    

ZACH   (contento, le risponde con un sorriso) Sì… è a due isolati…

Zach e Laura scompaiono dietro le quinte. 

Buio.  La musica si alza.

                                                                                              S I P A R I O

 [ss1] E’ ora il momento che una delle due amiche si faccia sentire (al cellulare o se il cellulare di Gina è scarico/vibrazione/) in qualche altro modo.

Ricordarsi che :

1) Lui ha un telefono a monete nel locale.

2) Lui ha sentito parlare delle amiche, lei le ha nominate, quindi comunque prima o poi vorrà saperene.

 [SS2]Può darsi che Gina abbia delle pillole calmanti, o può darsi che le abbia una delle sue amiche... da decidere. Se le ha Gina, tirarle fuori adesso.

 [SS3]Wow...lo sai che parcheggiamo gratis da Bloomingdale?     Lo sai che abbiamo gli sconti da Bloomingdale?

 [SS4]Mi raccomando: Tornare sull'argomento “avventure nel mondo”, ma GINA è ora un'iperpreoccupata... chissà che ha combinato....

 [SS5]Modifica alla modalità con cui le tre ragazze seducono Zach. Dopo un breve dialogo a tre (dove è ancora indeciso l'inserimento di Janet), che finirà con qualcuna delle tre che dice qualcosa del tipo "speriamo che Jack ci rifletta, il mondo è pieno di ragazze che lo troverebbero interessante..." e dove, ancora una volta a vuoto salterà fuori il tentativo di Gina di parlare alle altre del motivo di questa serata...

Altro punto importante, è che le scene delle varie seduzioni con coreografie, devono essere integrate con del dialogo "tipico" di quegli anni... che potrebbe o non potrebbe essere DIRETTAMENTE tratto dai film in questione...

 [SS6]serve una scena di pre-innamoramento prima della litigata...

 [SS7]ricordarsi di far sedere John Travolta sulla sedia "al contrario"