Tutto il mondo è paese

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(scena composta da vari oggetti: quadri, tavolo con sedie, mobile ect…a sinistra porta d’uscita con a fianco una finestra: a destra, porta ingresso casa

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Tutto il mondo è paese

      Commedia brillante in due atti di:

                                      Giovanni Allotta

Prefazione

Commedia suddivisa in due tempi; primo atto: famiglia meridionale. secondo atto: famiglia milanese. Commedia all’insegna del divertimento in entrambi i tempi: nei quali si mettono molto in rilievo le avversità che entrambe le famiglie; nord e sud, pensino male uno dell’altra. Molto divertente la scena in cui i siciliani, per amore del figlio, vanno in casa milanese fingendosi spagnoli. come al mio solito, tra le risate, alla fine succede che…

                                            Personaggi

Turi                                                 Capo famiglia siciliana

Rosetta                                            moglie Turiddu

Nella                                                sorella di Turiddu

Fattorino

Andrea                                             Figlio famiglia siciliana

Liliana                                             figlia famiglia milanese

Pierpaolo                                         capo famiglia milanese

Sofia                                                moglie Pierpaolo

Ambrogio                                         maggiordomo milanese

(scena composta da vari oggetti: quadri, tavolo con sedie, mobile ect…a sinistra porta d’uscita con a fianco una finestra: a destra, porta ingresso casa. Scena vuota all’inizio)

ROSETTA

(Entra con scopa, paletta e straccio. Stanca si tocca la schiena. Getta gli oggetti a terra e si siede) sono stanca, così stanca che stanco anche a pensarlo. (Si siede) stasera che preparo da mangiare? Ogni giorno sempre lo stesso problema (va al telef nel mobile) (Digita) 091 627…24… 17… 72…19…24 (tra se) il 18 è uscito? Glielo metto lo stesso…! – pronto, ippicoppe? Sono la signora Rosetta me lo manda il fattorino? Grazie, arrivederci!- questa è fatta. (nota la tendina della finestra malmessa) aspetta che la sistemo, se qualcuno la vede dalla  strada, può pensare che sono lorda. ( sistema la tendina e guarda fuori) che ci fa mia cognata Nella con la valigia, sta partendo? Magari! (Si nasconde) speriamo non m’abbia vista, se viene, sono rovinata. (sbircia) non c’è più, è partita? L’unico posto dove può andare è a fari in cu…(Le suona il telef di casa) pronto?- ciao Nella. Come? non sono a casa. Nella finestra? Non ero io! …certo che ne sono sicura, mi conosco! – (Suona il citofono) ti saluto che mi suona il citofono (chiude telef. Va al citofono) si? ciao Nella.- no, non ci sogno a casa, sogno uscita. Passa domani! (Suona telef e chiude citof.) Pronto? Nella ancora tu? (esaurisce) se ti dico che non sono in casa non insistere! Dovessi morire tu se non ti dico la verità(suona citofono. Chiude telef) buttana della miseria… (Al citof) Chi è? Nella che cazzolina vuoi? – Siiiiii, non ci sono. (Alza tono di voce) Sono sicura che non sono in casa, perché sono dentro e non mi vedo! (suona telef. va a risp) ma erchè non le viene ‘na diarrea meccanica! – pronto? Nella ci stai rompendo i cazzi, a casa non ci…(Riflette) Nella, dimmi una cosa… mi stai prendendo per culo oggi? ...No! (Chiude telef.) che rottura di palle averla tra i piedi (Apre la porta)

NELLA

(Donna adulta in carne, con se due valigie) Cognà, ma perchè mi hai detto che non eri in casa, non ce l’hai a piacere che ti vengo a trovare?

ROSETTA

(ironica) Certo che ce l’ho a piacere, un’altra cognata come te, manco se giro tutte le discariche d’Italia la stessa non la trovo. Entra! (Nella entra)…che ci fai con le valigie? dove vai di bello?

NELLA

(Esplode a piangere) …a fari in culo!

ROSETTA

Questa si ch’è una bella notizia!...quanto volte ti ci ho voluto mandare e tu, non volevi andare. (L’accompagna alla porta) vai in pace, vai. Appena arrivi, tiri la catinella.

NELLA

Non scherzare. Cognata sogno ingoiata. (piange. Rosetta le da un fazzoletto) il mio fidanzato…mi ha lasciato zitella! (Piange. soffia il naso e lo da a Rosetta che si schifa) il mio echisi mi ha lascito sola e ho il cuore rotto, rottissimo e nessuno lo po’ sanare. Nessuno!!! (piange)

ROSETTA

Calmati. Ho un poco di super attack. S’aspetti la prendo e l’incolliamo.

NELLA

Il mio dolore, non lo può guarire nessuno. (sputa) Puh cornuto! (disperata) voglio morire, voglio moriiiiire!!!

ROSETTA

Calmati,se no ti veni una trombata in testa. Dimmi, perché ti ha lasciata?

NELLA 

‘sto cornuto è di Milano e i suoi genitori, non mi accettano perché sono… torrona del sud. Voglio moriiiire!!! Voglio moriiiiireeee!!! (Rosetta la calma ma lei lo ripete fino ad esaurirla)

ROSETTA

( prende una corda con cappio) vuoi morire? Tieni, ammazzati subito, importate che non ti lamenti! (nervosa)  che ti possa scoppiare il pomo d’adamo!

NELLA

Grazie Rosetta si troppo gentile, però non è giusto he mi fai morire sola? Mi fai compagnia?

ROSETTA

Mi dispiace ho impegni, fai con comodo. Io vado di là, appena finisci di ammazzarti mi chiami.  (sta per uscire)

NELLA

(butta la corda) la pianti di scherzare! Sono nei guai. Ora che sono rimasta sola in quella casa non torno più. Che posso far per dimenticare?

ROSETTA

Vattene sotto un ponte e canti: “io, vagabondo che son io…”

NELLA

No troppo all’aperto. Mi serve un posto al chiuso.

ROSETTA

Dentro la fognatura! Per una bella discarica come te, non esiste posto migliore di quello.

NELLA

Nella fognatura a tua sorella, a me non piace. Cara cognatina ho deciso, ti devo dare una bella notizia.

ROSETTA

Finalmente ti ammazzi?

NELLA

Visto che cerco un posto fisso, non so se hai capito, sono venuto ad abitare qui in casa con te! contenta? 

ROSETTA

(attimo di pausa. minacciosa) non so se hai capito, ti ho prenotavo un posto fisso per il cimitero! Inizia ad andare, prima che chiuda il cancello e poi devi scavalcare.

NELLA

(simula un pianto) non sei contenta che stiamo insieme? che faccio puzza? Dimmi la verità, faccio puzza?

ROSETTA

Puzza no, ma allergia si! (Alza le maniche della maglietta) guarda qua, ha da dieci minuti che sei qua e sono piena piena di funghi porcini, guarda. Vai via, non ho dove posteggiarti; l’unico posto libero è il cesso, ma quello è riservato a mio marito quando fa lo stronzo. Via, sciò sciò.

NELLA

Aspetta! ti pare che pretendo grandi cose? no no! mi basta solo che mi dai … a mangiare, a vestire e a dormire!!

ROSETTA

Minchia, meno male che non pretendi nulla! (la spinge per il braccio) …ma vai a spararti al mare, Peppa pig! Appena torna tuo fratello, se non ti getta fuori (allude ad un pugno in testa) giuro che gli faccio digerire la colomba pasquale che si è mangiato a natale.

NELLA

(piange) Bella. La colomba è il mio uccello preferito.

ROSETTA

Ti piaci perch’ è dolce?

NELLA

No perch’ è grosso. Ora che sono zitellona, mi mancherà la colomba. come faccio a vivere senza il mio uccello, come faccio!  (piange)

ROSETTA

Ti lamenti tu perché ti è volato l’uccello; io che dovrei dire? Ne ho uno sempre a disposizione, sta sempre con la testa calata e non vuole cantare. (le mette le mani al collo) se non vuoi che ti faccia quattro messaggi sushi, devi smammare da casa mia!

NELLA

(si libera) ma sei pazza! Vedi che soffro di cervicala, non ti permettere più di violentarmi cervicalmente.

ROSETTA

Te la faccio passare io la cicala…Nella, posto per te a casa mia non ce n’è

NELLA

Mio fratello mi ha detto che il posto c’è, vale la sua di parola, no la tua!

ROSETTA

Ti ha detto lui di venire a star qua? (Nella annuisce) si? oggi, dovevamo organizzare il viaggio per i venticinque anni di nozze; appena viene, gli rompo una gamba e il viaggio glielo faccio fare a lui…per Lourdes!

NELLA

Dai non t’arrabbiare. Mio fratello è bravo. Ha un cuore grande…

ROSETTA

…e le corna lunghe! Ha fatto tutto alle mie spalle. Appena torna, se ne può andare a dormire senza cena come uno, cornuto e bastonato!

NELLA

Bastonato si, ma cornuto no!

ROSETTA

Che vuoi dire?

NELLA

Ti sei mai vista allo specchio di quanto schifo fai.Se ti vedesse un maniaco, si farebbe castrare piuttosto che mettersi con te.

ROSETTA

A me dici brutta? Guardati tu (allude al seno) di davanti hai gli airbag scoppiati e di dietro hai i calli nel culo come un camionista. (Nella s butta nel divano) vai piano, vacca pazza! Vedi che ‘sto letto è antico del mio setticis nonno, ci tengo che non si rovini (la osserva schifata) sembri una porchetta senza limone.

NELLA

Questa è l’invidia perchè sei un calamaro senza mammelle!

ROSETTA

Senti, se devi stare in casa, devi fare la sordata innamorata, perché io sono una generale incazzata…capiten? Ora tu zitten e fanculer! (Nella ride e la manda a quel paese. Bussano. Apre ed entra il fattorino)

FATTORINO

(spiritoso vestito col camice bianco,entra con un girasole) buongiorno a tutti, alti e corti, soprattutto a lei signora Rosetta, fa più odore della mia calzetta. (Rosetta si urta a sentirlo) quando la penso le porto sempre un bel mazzo, quanto vorrei che mi toccasse sto gran bel c…

ROSETTA

(le strappa il girasole e lo sbatte sul tavolo) e basta! Ogni vota con ‘sta tiritera ci rompi i cazzi!

FATTORINO

Signora Rosetta la colpa non è mia se quando la vedo mi si raddrizza… il girasole! (si gira e balza in aria vede Nella) Porca miseria la bronchite mi stava venendo. Signora Rosetta, mi poteva avvisare che in casa non è sola ma c’è questa donna immobile

ROSETTA

Ti presento a questo soprammobile di mia cognata Nella

NELLA

(è triste) chiedo scusa signor lei. Siccome sono troppo triste che il mio ragazzo mi ha lasciato (si lamenta) manco ho voce per spremere le parole

FATTORINO

Se ne freghi del fidanzato! Il Signore chiude una porta e apre un portone

ROSETTA

(nervosa) speriamo che il Signore, quando apre il portone, le deve dare un colpo di fortuna qua (con mano a taglio indica il centro della fronte) così evita di soffrire.

NELLA

Signor lei, vede come mi tratta ‘sta bufala? (commossa) Ci basta il dolore che ho per il mio echisi, lei mi da altro dolore. Signor lei ce l’ha un antidolorifico per il cuore?

FATTORINO

Mi dispiace ho solo catetere per il…girasole. Comunque non ci pensi più a lui, e poi, non sono signor lei, ma signor lui. (da la mano) sono io…fattor…ino

NELLA

(da la mano) io sono Nella…Butta Nella.

ROSETTA

Lo vede che bel nome? È una garanzia di lavoro! se si mettesse ai semafori con la borsetta, potrebbe diventare ricca, importante che smamma da casa mia!

NELLA

Per me va bene, però mi serve una sostituta; io metto legna nel fuoco e lei, (con la mano fa segno di sventolare) sventola e attizza il fuoco

ROSETTA

Ti pare che ci siamo scambiati i vistiti cosci lordi a tradimento!

NELLA

Calzetta bollita, stai zitta!

ROSETTA

A me dici calzetta bollita? Tu hai la pelle di coccodrillo! (Si avventa su Nella e il fattorino li divide)

FATTORINO

Fermi tutti! non è giusto che litigate tra parentesi. Signora Rosetta da lei non mi aspettavo questo incazzolimento furioso. Per caso, di segno zodiacale è leone?

ROSETTA

No, sono una tora cornuta (cerca di avvicinarsi a Nella aggrappandosi al fattorino che la trattiene)

NELLA

Calmati, talebana! Signor fattorino, visto che lei è impotente mi aiuti.

FATTORINO

Basta signora Rosetta, si calmi che vi racconto una barzelletta: …Totò vede la moglie che fa shopping e le dice: “ Rosalia non ti comprare il reggiseno che non hai nulla da metterci dentro” lei risponde: “ se per questo, pure tu porti le mutande!”  (ridono)

NELLA

Bella veramente, ma non è il mio caso, io (si sistema il seno) sono tutta ripiena di senno! (Rosetta le fa le smorfie. Si lamenta) questo disgraziato milanese ha lasciato tutto questo ben di Dio

FATTORINO

È milanese il suo extra ragazzo? (Nella annuisce) piange per ‘sto polentone? …ma la smetta e non pianga più; sono sicuro che un bel armadio come lei, prima che muore, qualcuno se lo porta a casa.

ROSETTA

Magari le potesse scoppiare la lingua ora stesso! (Nella si lamenta) dai fattorino, prenda penna e calamaro che le ordino la spesa.

FATTORINO

Un momento! Ho un’altra barzelletta calda calda per voi: … un nonnino va a prendere il nipotino a scuola. Il piccolo dice al nonno: “nonno, oggi la maestra ci ha parlato di educazione sessuale; com’è la tua attività sessuale a 80 anni?” il nonno risponde: “ come a 20 anni: M. M. S. ora ti spiego: a 20 anni M. M. S., Mattina Mezzogiorno e Sera. A 40 anni M. M. S., Martedì Mercoledì e Sabato. A 60 anni M. M. S., Marzo Maggio e Settembre. A 80 anni M. M. S., Minchia Mi Scordavo! (ridono tutti)

ROSETTA

Forza, esca la pinna e calamaro ch’è tardi e non ho ancora preparato nulla. (il fattorino dalla tasca esce un taccuino, cerca la penna e non la trova, abbassa la cerniera e infila la mano) si è perso qualcosa?

FATTORINO

(cerca) dove mette le mani mia moglie, non si trova mai niente!

NELLA

(si tappa gli occhi) signor fattorino non mi faccia vedere il pennino, sono zitella e mi viene la depressione nelle occhiaie.

FATTORINO

Lo dico sempre a mia moglie, quando prendi qualcosa, rimettila al posto(tira fuori la penna) eccola! Signora Rosetta, che le serve?

ROSETTA

Mi serve un pacco di spaghetti.

FATTORINO

Lunghi o corti.

ROSETTA

Lunghi. La pasta corta non mi piace, e poi mi penetra nei denti

NELLA

Si si, pure a me piace la pasta lunga, quella corta mi s’ inchiappetta nelle corde vocali.

ROSETTA

Ueh, signorina culettina, vuoi mangiare sopra le mie spalle?(Nella annuisce) fattorino, cancelli lunga e metta, spaghetti corti (il fattorino cancella e riscrive)

NELLA

(con presunzione) Pure a me piace corta! Importante che non è troppo piccola, se no, la perdo dal buco dello stomaco.

ROSETTA

(Al fattorino) quattro pacchi di pastina! (Nella ci resta male) ‘sta soddisfazione che ti devi mangiare la mia pasta non te la do. …poi, un po’ di prosciutto.

FATTORINO

Crudo o cotto?

ROSETTA

c’è differenza tra crudo o cotto? C’è crisi e bisogna risparmiare.

FATTORINO

Dipende, lei il prosciutto lo vuole all’etto o a chilo?

ROSETTA

Ma quali letto, lo devo mangiare a tavola il prosciutto! Ne faccia un euro. Poi un poco di salame di quello doc.

FATTORINO

Che salame vuole, abbiamo il calabrese, salame Napoli, salame Milano…

NELLA

(balza in aria) signorino fattorino, me lo porti a letto un bel salame Milano. (Estasiata) Al solo pensiero mi leccherebbe le baffe!

ROSETTA

Ma stai zitta, sei tutto culo e niente arrosto. Portami un pò di salame, non m’interessa la razza importante ch’è porco! …poi una bottiglia di vino moscato autentico… se non ha la mosca di dentro non lo voglio. (pensa) piatti, bicchieri e salsa l’ho comprati ieri, per oggi basta! (il fattorino sta per posare il taccuino) ah no, dimenticavo la carta igienica sette veli di morbidezza.

FATTORINO

Signora Rosetta, già l’è finito il pacco che le ho portato ieri? 

ROSETTA

Ancora è intera, mi marito non l’ha fatto il pezzo di merda ieri. La prendo per mia cognata; prevenire è meglio che mi sporcare!

NELLA

Senti capra lecca, io sono una persona pulita dentro e bella di fuori.

FATTORINO

Signora la fa plin plin?

ROSETTA

(lo spinge ad uscire) mi porti la spesa che devo cucinare!

FATTORINO

Vediamo se sapete rispondere a questo proverbio: chi nasce quadrato… (attimo di pausa per lasciare che il pubblico completi la frase)

NELLA

…Non muore tondo!

FATTORINO

No no! Chi nasce quadrato…non muore rettangolo! (Rosetta lo caccia. Esce ridendo)

ROSETTA

Tutti lui li sa i proverbi…comunque, fino  che non viene mio marito e non si discute ‘sta situazione, alzati il culatello e prepara il pranzerello

NELLA

Giusto. Però prima vado in bagno e poi preparo da mangiare (esce)

ROSETTA

Ti raccomando, centra il buco! Non farla fuori perché te la faccio asciugare con la lingua…(confusa) che stavo facendo. (indica con la mano l’uscita di Nella) che le venga un ticket nelle corna! Tanti manicomi liberi, giusto giusto da me deve venire a ricoverarsi ‘sta scimmia pisciata (sente aprire la porta) si parla del diavolo e gli spuntano le corna! buongiorno amore, stoccati le gambe dentro che ti dovesse parlare. (Turi entra, la guarda e poi  piange) piangi senza legnate? (Turi si siede le si siede accanto) ch’è successo? Parla!

TURI

Piango perché…(tira il naso che cola) piango perché…piango perché…

NELLA

(entra) fratellino mio che ti ha successo! (lo abbraccia soffocandolo nel petto) dille a tua moglie che non può gettarmi fuori casa, perché siamo parenti stretti! (Turi si libera)

TURI

Parenti stretti si, ma no che mi devi soffocare! sono triste… perché … (piange)

ROSETTA

Turi, dille a tua sorella che va via perché se no io…(Turi aumenta il lamento) si può sapere che cazzarola hai che piangi.

TURI

Piango perché…mi hanno licenziato da lavoro (piange)

ROSETTA

vero? (Turi annuisce) ma è vero vero o vero per finta? (annuisce ancora) allora…non posso andare più dall’estetista per rasarmi il pil?  (Turi dice no è colta da una crisi) atipiti… (pausa)… techetè (pausa) bububù (pausa) …settete (pausa) …naca… naca… nacacata

NELLA

(si preoccupa) santa madre maria, un x l’è venuto!

ROSETTA

( continua a delirare) Tipiti…tipiti…tipitipitero!

NELLA

(le alza le braccia per farla respirare) Forza muovi la colita…muovi la colita! …riprendisciti cognata, se muori tu a chi le dico le parole…

TURI

Rosetta parla (le da schiaffi) non mi lasciare vedovo (aumenta gli schiaffi) forza, parla. Dimmi qualcosa, fammi capire che ci sei. parla!

ROSETTA

(Si riprende) Cornuto!!! (Si tocca la faccia)

NELLA

Fratè si è ripresa, ti ha conosciuto subito!

ROSETTA

Che ti venga una moria alle mani (Turi si lagna. Si guarda allo specchio) guarda che mi hai fatto, ho la faccia a coccobello! …di nuovo piangi?

TURI

Certo, mi licenziano sempre in tutti i lavori che faccio. La colpa è mia che sono nato disoccupato. (vuole gettarsi dalla finestra) voglio morire!! (le donne lo salvano) lasciaaatemi che voglio morire! Sono nato disoccupato e merito di morire occupato! (rifà il gesto di buttarsi e viene salvato dalle donne e lo siedono) mi voglio buttare …

ROSETTA

(angosciata) Turi la smetti! Se t’ammazzi ora, a me, manco la pensione mi danno e non posso nemmeno andare dall’estetista; aspetta qualche altro annetto (Turi la guarda e disperato scappa alla finestra, gridando di voler morire. Lo salvano ancora)

NELLA

Fratello non ti ammazzare, non ne valesse la pena gettarti da qui. Siamo a piano terra e manco faresti un bel botto; almeno buttati dalla terrazza e fai un bel bottone. (Turi la guarda e disperato scappa nuovamente alla finestra, gridando di voler morire. Lo salvano ancora)

ROSETTA

manco sei buona per te e dai consigli a lui! Per fare un bel botto non ci vuole che si butti dal terrazzo…ma si spara un colpo di lupara in testa, quello si, ch’è un bel consiglio col botto! (Turi piange ancora) la smetti? Parliamo di cose serie, gliel’hai detto tu a lei di venir a star qua?

TURI

Si certo è mia sorella, mica posso lasciarla in mezzo una strada? (Rosetta è inviperita) a proposito, Nella che ti è successi col ragazzo? 

NELLA

(piagnona) questo polentone, quando ha detto ai suoi genitori che io sono terrona, ci hanno fatto lasciare (piange)

TURI

Ha fatto bene che si è tolto dai piedi! Te lo dicevo sempre “ mandalo a fari in culo a ‘sto milanese” visto? ti ci ha mandato prima lui.

NELLA

E ora che sono zitella che faccio? 

ROSETTA

Ti prendi la valigia e te ne vai a fare in culo e ti canti “ una lacrima sul viso” se c’è posto, portati a tuo fratello!

NELLA

(pietosa) fratello mio, lo vedi come mi tratta questa cagna incazzata di tua moglie? Alla tua sorellina preferita la lasci in un angolo della strada?

ROSETTA

No al centro della strada! Appena passa un camion, ti prende in pieno! (le due donne blaterano animatamente)

TURI

Basta! … tu sei mia sorella e lei è mia moglie. Tu (A Nella) hai il mio stesso sangue. Tu ( a Rosetta) il mio stesso portafoglio. Tu (a Nella) il mio stesso cognome. Tu ( a Rosetta) il  mio stesso letto. Una sola cosa vi accomuna per me, ....(pausa) che mi rompete le palle tutte e due!!

ROSETTA

Significa che ‘sta bestia deve rimanere qua? (Turi annuisce. Nella è soddisfatta) ah si? da oggi in poi, fatti servire di ‘sta zingara cu culo! (esce)

TURI

(urla) Ti pesa perch’ è mia sorella, se invece era tua sorella non ti pesava, vero?

ROSETTA

(affaccia la testa dalla porta) ora voglio vedere quanto ti deve costare il mangiare di questa miss due cento chili di culatello (rientra)

NELLA

Sarda salata diabetica, stai zitta! Io mangio quanto un uccellino a primavera. Sto facendo la dieta dell’uccello!

ROSETTA

(affaccia la testa) mangi quanto un uccellino a primavera, ma hai la bocca come un ippopotamo in estate!

NELLA

sei gelosa del mio (il sedere)  bagaglio culturale? Se nella vita fortuna vuoi sperare, augurati di avere un culo grosso che puoi toccare! (ironizza che lei sia piatta) invece tu sei piatta come una panella! 

ROSETTA

(Nervosa) se non la smetti, ti stacco il diaframma e te lo metto per cappello.

TURI

Basta! Finiamola qua. Nella non ti preoccupare, un posto per te lo trovo. (Rosetta lo manda a quel paese ed esce)

NELLA

Grazie fratè. Dico io, con tutta la ragioneria che hai in testa, come hai potuto sposare una gatta ubriaca come quella?

TURI

A me fai la morale? Tu cosa hai visto nel milanese che ti ha lasciata nuda e cruda.

NELLA

(frigna) e senza colomba! (Turi si siede scoraggiato) che hai? Stai male?

TURI

Penso che trenta padri di famiglia sono mezzo una strada. Oggi, i titolari quasi piangevano quando hanno chiuso la ditta per fallimento; sono troppe le tasse che questo governo mette ogni giorno.

NELLA

Invece di aiutarli per incrementare il lavoro, aumentano le tasse. Giustamente una ditta che si ritrova più le tasse delle entrate, prima o poi, va a fondo.

TURI

La colpa è nostra che votiamo a ‘sti politici infami e traditori! Fanno le leggi a loro piacere, se ne fregano della povera gente che va a letto senza cenare, importante che gli paghiamo le tasse.

NELLA

Una persona fa tanti sacrifici per farsi una casa, arrivano loro e diventano padroni. Una volta la chiamano Imu, poi Ici, Tasi; chiamala come cavolo vuoi è sempre il popolo a pagare.

TURI

L’hai sentito alla televisione quanto gente s’ammazza perchè non può pagare i debiti? ‘sti infami che fanno? Aumentano le tasse! Mi spiace per qualcuno che non lo merita, ma i politici, sono uno più merda di un altro!

NELLA

No fratè mi deludi! Sii più educato. I politici non sono merda, sono…

TURI

Cornuti!!! Ma no cornuti così, cornuti con le corna maiuscole! Mi spiace  qualcuno si offenda, ma loro hanno seminato corna e corna raccolgono

NELLA

Fratè si può offendere quello disonesto che invece di fare le cose giuste pensa per (batte la mano sulla propria tasca) la propria tasca. Invece chi  fa le cose giuste, non si crea alcun problema col nostro sfogo.

TURI

Io l’ho sempre detto, la politica è una mafia legale!

NELLA

Dovrebbero ridurre lo stipendio a ‘sti parlamentari; chi nulla e s’ammazza e chi naviga nell’oro! Purtroppo in Italia ci sono leggi sbagliate

TURI

Sorella mia, se il popolo non si sveglia invece di andare avanti, andremo indietro. (Bussano ed entra il fattorino con un sacchetto.)

FATTORINO

(Aria poetica) L’albero a cui tendeva la pargoletta mano, non era il verde melograno.

TURI

E chi è?

FATTORINO

A bella pinna du zu Tanu! (Scoppia a ridere) eccomi, sono caldo caldo. (A Turi) essere o non essere…tu chi essere?

TURI

Io essere ri …Tu ri… marito di Rosetta. E tu chi sei?

FATTORINO

(da la mano) io sono ino…fattor…ino. Sono come l’arrotino che invece di arrotare i corna io...(Fa il gesto di affettare) affetto il salamino!

TURI

Fai bene, ridi e fregatene. A me è passata la forza di ridere!

FATTORINO

Ora con la barzelletta lo faccio ridere io: Un vecchietto entra al tabacchi “ mi scusi, mi da un pacco di sigarette?” il tabaccaio “ io gliele do, ma lo vede che c’è scritto…<<il fumo provoca l’impotenza>>” il vecchietto risponde ci pensa e poi dice “ faccia una cosa, me li cambi con quelli del  cancro” (ridono)

NELLA

Una io: Caterina una bambina di 10 anni; ogni giorno torna da casa triste senza dire nulla alla madre. Il primo giorno, il secondo, terzo, al quarto giorno la madre si preoccupa e le domanda: “ Caterina che hai che ogni giorno sei sempre triste? la bambina “ la maestra di Milano ogni giorno chiede a tutti cosa mangiamo la sera, tutti mangiano aragosta e noi sempre lattuga” la madre “ cretina, dille pure tu che mangi aragoste, tanto lei mica ti vede!” l’indomani la bimba felice torna a scuola. La maestra come ogni giorno, chiede a tutti cosa avessero mangiato la sera prima; arrivata da Caterina le chiede “ lo so gia, te hai mangiato lattuga” la piccola contenta “no, ieri sera ho mangiato aragoste!” la maestra stupita “ veramente! È quante ne hai mangiate?” “ tre mazzi!” (Ridono tutti)

TURI

Le barzellette sono come le caramelle, una tira l’altra. Ora ve ne racconto una io sui carabinieri. Stavano facendo un esame di stato e…

ROSETTA

(entra) ma com’è finita a barzellette! A me, le palle mi fanno le scintille a terra e voi ridete. L’hai portata la spesa?

FATTORINO

Tutto pronto signora. Io sono sempre attivo.

ROSETTA

(interviene subito mentre prende la spesa) …e passivo! 

FATTORINO

Passivo c’è suo marito, che mi pare abbia l’occhio del finocchio. (Ride. Turi si lamenta) scherzo compà. Prendiamocela a ridere ch’è meglio. Allora signora Rosetta, se lei mi da i cash io me ne ando.

ROSETTA

(A Turi) invece di dire minchiate, paga il fattorino. (A Nella con sgarbo) a chi aspetti la manna dal cielo? alzati e vieni con me che ti faccio sciogliere i grassi nei fornelli. (Esce e Nella la segue lamentandosi)

TURI

Le femmine si lamentano sempre: come stavo dicendo è sui carabinieri; Devono sostenere un esame di stato. Entra il primo e il professore chiede “ Io… che verbo è?” il carabiniere pensa “Avere” “e il Gerundio?” ci pensa un po’ e poi fa…“Avendo” “promosso, se ne può andare” il carabiniere esce e dice all’altro “picciotti è ‘na minchiata l’esame; avere e avendo sono le risposte” entra il secondo “Cos’è io” “avere!” “il gerundio” …“Avendo!” “gliel’ha suggerito il collega ch’è uscito?” “no io ho studiato” “allora, mi faccia un esempio di frase compiuta in cui lei utilizza avere e avendo nella stessa frase” dice va bene. “ si può affacciare alla finestra?” il professore si affaccia “A vere da 500 scassata?...A vendo un milione e mezzo!” (i due ridono)

FATTORINO

Bella ‘sta barzelletta, ora me la scrivo così poi a racconto; me ne vado. (gli da lo scontrino, mette mano al portafoglio e paga) E a me niente mancia?

TURI

Se aspetti, mangi con noialtri.

FATTORINO

No, dico, niente soldi? (strofina indice e pollice alludendo a soldi)

TURI

(lo spinge ad uscire) di s’ti tempi chi cerca soldi, cerca legnate. Vai a tagliare il salamino. (Il fattorino esce lamentandosi, si scontra con Andrea figlio di Turi e Liliana la fidanzata)

ANDREA

(giovane ragazzo. Bussa alla porta) è permesso?

TURI

Avanti! (vede il figlio) Andrea, figlio mio. (Si abbracciano) che sorpresa sorprendente! È questa chi è?

ANDREA

Questa è Liliana Papà, la mia dolce metà.

ROSETTA

(Turi le da la mano. Entra Rosetta) Turi posso calare la pasta? ( va in tilt) tata…pipi…cucu…fifi… figlio mio! (Gli si lancia al collo e lo bacia facendo sentire il suono) Gioia mia, cuore mio, vita mia, sangue mio…

TURI

(Geloso lo tira a se) aoh, tutto tuo è? vedi che a semenza era mia no tua, quindi è più mio che tuo! (i due si lamentano)

ANDREA

Mamma papà, smettetela! sono arrivato da due minuti e già vi fate riconoscere. Vi presento la mia morosa Liliana.

ROSETTA

(dandole la mano) piacere io sono la mamma. Prego vi sedessivo pure. (grida sgarbata) Nella rompiti le gambe e vieni! (si siedono tutti.) gioia mia, più ti guardo e più mi si palpeggia il cuore di felicità. (Gioiosa) veramente bella la tua amorosa…pare vera!

TURI

Andrea come te la passi a Roma? Nel campo della giurisprudenza si lavora?

ANDREA

Comunque dai, si lavora un po’ non c’è di che lamentarsi. E voi?

ROSETTA

Disoccupescion! ‘sti merda di politici, ci stanno gettando al mare.

NELLA

(entra)  cinque minuti e si mangia (Vede il nipote) …Andrea! ( le si avvinghia al collo e lo bacia facendo sentire il suono) have tante anni che non ti vedevo, ti sei fatto troppo bello; si vede che hai preso tutto da mia, d’altronde nella nostra razza siamo tutti belli.

ROSETTA

Stai zitta piscia palla, mio figlio è bellissimo perché l’ho fatto a mia immagine e somiglianza. A me è uscito dall’apparato della ricreazione.

ANDREA

Dai non cominciate voi due. Non siete cambiate per niente. Sembrate il gatto col topo.

NELLA

Siamo il limone col bicarbonato. Il fatto è che a tua madre non la posso digerire!

ROSETTA

(si morde le dita dalla rabbia) siedisciti e non ci facessimo conoscere dalla zita extracomunitaria di mio figlio. (Liliana ride)

ANDREA

Extracomunitaria? Mamma guarda che la mia ragazza è italianissima come noi. Amò, presentati ai miei.

LILIANA

Salve a tutti. io sono Liliana. (imbarazzata)

ROSETTA

(meravigliata, sottovoce a Nella e Turi) sa parlare!

ANDREA

Dovete sapere che Liliana è una ragazza dolce e riservata.

LILIANA

È timida! Non socializzo subito con la gente mi ci vuole un po’; nonostante abbia girato per studiare, le mie abitudini regionali non le ho mai perse.

ANDREA

Ci siamo conosciuti a Roma; mentre ero alla guida della mia auto mi sono distratto e vado a sbattere sulla sua auto; nonostante lo shock, uscito dall’auto e l’ho vista le ho detto (con dolcezza)…“si è fatto qualcosa signorina?”

LILIANA

(dolce)…“no grazie!” (sorridendo) da subito, in me è scattata l’attrazione. Dopo l’esito in ospedale andammo a cena fuori.

ANDREA

È passato più di anno e da quella sera non ci siamo più lasciati! …(con dolcezza la guarda e le stringe le mani) è stato il tamponamento più bello di tutta la mia vita! (s’è possibile i due si baciano o abbracciano. scatta l’applauso dei presenti. Nella piange)

ROSETTA

Posso darti un bacino? (Liliana annuisce. Le si avvinghia al collo baciandola) che bella mia nuora, bellissima; ha preso tutta da me! allora bisogna festegg…(Vede Nella piangere) perchè piangi? Sei emozionata per i ragazzi?

NELLA

Loro parlano d’amore e mi è venuta la nostalgia del tamponamento che mi faceva il mio ragazzo ogni sera a letto (piange)

TURI

Basta non pensarci più. Prima che muori lo trovi un altro tamponatore! Dai, bisogna festeggiare. Rosetta, prendi i dolci

ROSETTA

Ti pare che ho il bar a portata di mano, chiamo il fattorino e gli faccio portare i dolci per mia nuora. (Va al telef.)

LILIANA

Signora non si preoccupi, mi va bene il caffè. E poi sono a dieta.

NELLA

Io pure sono a dieta,…quando dolci non ce ne. (esce da sinistra)

ROSETTA

Pronto fattorino? Senti, me li porti un vassoio di dolci? Si… stiamo festeggiando il fidanzamento di mio figlio; porta il vassoio piccolo, mia nuora è a dieta… si spaventa che le spuntano i batuffoli nella faccia.- grazie! (Chiude telef) fra poco arriva.

ANDREA

Mamma papà, allora? Cosa ne pensate di Liliana. Vi piace?

TURI

Una bella ragazza, importante che vi volete bene voi. Come tu sai figlio mio, a noi non interessa la ricchezza, importante che sia brava gente e che siano famiglia giusta per noi.

ANDREA

Per te mamma?

ROSETTA

È troppo ok! È bella, pulita, sistemata, educata, zuccherata e calibrata.  Mi sta venendo la diabete dalla felicità. Bella! (le da una serie di baci col suono) Andrea, ma dove l’hai trovata dentro l’uovo di pasqua?

LILIANA

Dentro l’uovo di pasqua? (Ride) signora mi ha fatto ridere, lei è troppo comica mai sentita questa battuta.

ROSETTA

Cara Lilla, sogno un’attrice …e poi, sento che parli bene l’italiano; sei profuga? (Liliana dice di no ad ogni regione) siciliana?... calabrese? ... pugliese?...campana? …scusa l’italiano… di dove schifia vieni?

TURI

Di qualsiasi regione venga, cosa importa, per me è la fidanzata di mio figlio, anzi, un’altra figlia. Cara Liliana, io amo tutta l’Italia…(lo evidenzia) meridionale, una sola città odio, per mia fortuna da come parli, tu non ci sei…(col sorriso sulle labbra) perché tu in realtà sei di…

LILIANA

… Milano! (Rosetta e Turi restano di stucco)

NELLA

(Affaccia la testa dalla porta) minchia! (Rientra)

LILIANA

( si crea un’area di astio intorno a lei. Rosetta va a prendere il deodorante e lo spruzza sulla stanza sopra di essa e anche sul marito) che significa questo?

ANDREA

Mamma papà, che vi prende? Siete impazziti? (Liliana non capisce)  amò, sono impazziti.

ROSETTA

Figlio mio, con tutte le ragazze che esistono sulla terra, giusto giusto una milanese dovevi prendere! (gli spruzza il deodorante il quale si scansa) vieni gioia mia, mettiti l’antivirus.

ANDREA

E finiscila! Siamo nel 2000 e ancora vi fate mettere in testa simile idiozie che i milanesi sono gente schifosa. Vi sbagliate! I milanesi è gente come noi! (Turi gli fa una pernacchia) Papà!

NELLA

(entra col caffè; è imbottita di camice bianco, guanti, casco, occhiali) caffè pronto

ROSETTA

perchè ti sei vestita così? Sembri il preservativo di Rocco Siffredi!

NELLA

(Serve il caffè) ignorante, questa è la protezione contro l’adsl milanese.

ANDREA

(su tutte le furie) ora basta! Ma dite vero o scherzate? Vedete la faccia di Liliana? La state uccidendo piano piano!

TURI

Allora acceleriamo, dai! Almeno si leva di soffrire prima!

ANDREA

Papà ma come ti permetti offendere il mio amore! Tu sei mio padre e ti rispetto, ma non ti permetto di parlarle così! Volevo che fosse una giornata di festa per annunziarvi il nostro progetto di matrimonio e insieme, saremo volati a Milano per conoscere la sua famiglia.

ROSETTA

Cosa? mi vuoi portare a Milano? no no! ti pare che mi devo prendere qualche malattia patologica? Nel parlavano al telegiornale (lo chiede in famiglia) come si chiama l’ultima malattia che per ora va di moda?

NELLA

Il pakistan! (esce)

ROSETTA

Il  pakistan milanese! No no, a Milano non ci vado manco se mi paghi. Se non ti sto dicendo la verità, deve morire tua zia (Nella fa un Tiè)

TURI

A Milano non ci vengo; non l’ho a piacere di ‘sto matrimonio con una milanese. Sinceramente i milanesi li odio!

LILIANA

Le chiedo scusa: perché odia Milano quando in realtà non c’è mai stato!

TURI

In televisione si vede ch’è una città grigia, umida, fredda, la gente corre sempre e non si saluta mai. Invece qui il sud è ricco di colori, sapori, mare sole e poi noi non abbiamo premura e ci salutiamo sempre!

ANDREA

Quando siete venuti a prendermi all’orfanotrofio, fra tanti avete scelto me. (Nella affaccia dalla porta e ascolta) Mi avete cresciuto ed amato come un vero figlio, non mi avete mai fatto mancare nulla. Sono stato fortunato di avere trovato due angeli come voi. (Rosetta commossa, soffia il naso e poi asciuga le lacrime di Turi) mi avete fatto partire, studiare se ho una posizione il merito è vostro. Adesso? Rifiutando la mia felicità è come…se mi steste abbandonando un’altra volta.

NELLA

(entra) scusate la mia introduzione, Andrea non è figlio vostro? (Turi e Rosetta commossi scrollano la testa)  È stato adottato? (Annuiscono) perchè tutti in famiglia sapevamo che fosse vostro figlio? 

ROSETTA

(commossa) non volevamo far sapere che tuo fratello…(fa un lungo respiro e alla fine, sbotta a piangere) ha la semenza scaduta!

LILIANA

(Nella esce) Amore non avercela coi tuoi, li capisco! Per colpa di qualcuno, in Italia si è venuta a creare una sorta di muro tra nord e sud. La verità è anche i miei odiano voi meridionali: pensano la stessa cattiveria che avete voi nei loro confronti. Mio padre si lascia manipolare da false ideologie politiche. (piange) Vedendo la reazione dei tuoi, non oso immaginare quando lo saprà mio padre che farà. (disperata. bussano e Turi va ad aprire)

FATTORINO

(Entra cantando) oi vita oi vita mia, oi core e chistu core, si stato o primmo ammore, o primmo e l’ultimo sarrai pe mme! Auguri a tutti. chi sono i fidanzati? (i fidanzati alzano la mano. Da la mano) auguri e figli maschi! Chi mi aiuta ad entrare il vassoio dei dolci?

ROSETTA

(triste) già li abbiamo digeriti i dolci. ‘sto fidanzamento non si fa più.

FATTORINO

Perchè non si fa più? Ch’è successo?

TURI

La ragazza è di Milano!

FATTORINO

(porta la mano in testa) minchionello che scalognello! Per questo avete la faccia cadaverica? …miei cari fidanzati, scusate che vi ho fatto gli auguri a questo punto vi faccio…(da la mano i due non danno la mano) …condoglianze!

ANDREA

È assurdo! Dobbiamo privare di amarci solo perché i nostri genitori si odiano a vicenda? (afferra le mani di Liliana) Amore non rinuncio a te, vedrai che una soluzione la troveremo

NELLA f. s.

 sparatevi!!! … la pasta è pronta.

ROSETTA

Non ho fame. Mi si è bloccata la bocca con lo stomaco!

FATTORINO

Ci penso io; vi racconto una barzelletta (silenzio) Palermo: davanti il municipio c’è uno sciopero del lavoro. Tutti gridano: “ vogliamo il lavoro! Vogliamo il lavoro!” nel frattempo, passa un imprenditore milanese e li sente. Va da uno e dice: (imita dialettica milanese) salve, sono un imprenditore milanese. Lei oggi è fortunato ho un posto di lavoro per lei è contento?” il palermitano gli fa “con tutta ‘sta gente che c’è in piazza, giusto giusto a mia me lo deve dare?” (Ride solo lui) allegria ragazzi! a me pure mi stanno sopra i palloncini i milanesi, ma no per questo, vieterei a mio figlio di sposarsi con una milanese. (i fidanzati assecondano)

ROSETTA

I milanesi hanno sempre premura; vorrei sapere, dove cavolo vanno che corrono sempre. Ti avviso Andrea, appena diventi accelerato pure tu, non salutarmi più.

FATTORINO

La finite con ‘ste cretinaggini? Ragazzi vi amate? (i due annuiscono) vi sposate? (annuiscono) andate a convivere e fregatevene!

ANDREA

Il fatto è che i genitori di Liliana si sono affezionati a me e vogliono conoscere a tutti i costi i miei genitori ma non sanno che sono meridionali!

FATTORINO

E voi non glielo dite! Inventategli che sono stranieri…quando li porti a conoscerli, loro non parlano e fila tutto liscio, appena vi sposate, voi andate per casa vostra, loro se ne tornano al sud e fissero felici e contenti! (uscendo) “Benvenuti al teatro dove tutto è finto ma nulla è falso!”

LILIANA

Perché non ci ho pensato prima! Sono laureata in spagnolo, potremmo creare una farsa nella quale faremo credere ai miei che voi siete spagnoli.

ANDREA

Ottima idea amore, però il fatto è che i miei non conoscono lo spagnolo.

LILIANA

Tranquillo amò, gli darò delle lezioni base per fargli capire. …vediamo un po’;… Hola amigos como estas?

TURI

(alza le spalle) no no, non sono stato io! la colpa è di mia moglie!

ROSETTA

(lo sgrida) pentito! L’intrallazzo nel contatore l’ho fatto per te, per illuminarti di più le corna! Scusa Liliana, c’è crisi e bisogna risparmiare.  (Turi ribatte alla moglie, Andrea li calma)

LILIANA

A me non interessa quello che avete fatto, ho chiesto come stai! Vi faccio un’altra domanda. (pensa) …De uvas a peras

ROSETTA

La so io, questa è facile: de uvas a peras significa…macedonia!

ANDREA

Mamma pure tu, mi sento al manicomio. De uvas a peras, significa, ogni morte de papa.

NELLA f. s.

pasta pronta! Tutti a tavola. (Rosetta si affretta a mettere la tovaglia sulla tavola invitando i fidanzati ad unirsi a loro)

LILIANA

No no grazie signora, e poi devo ancora farvi altre domande in spagnolo, altrimenti, non imparerete mai.

ANDREA

Amore ti prego, sono stanco per oggi; abbiamo una settimana per insegnarglielo, pranziamo ch’è meglio! (Entra Nella con una montagna di spaghetti al sugo)

LILIANA

(meravigliata) mamma mia quanto pasta!

ROSETTA

Questo è solo l’antipasto, poi c’è: carne con patate, frutta, dolce, caffè e ammazza caffè. Mi spiace che ho fatto così poco, c’è crisi.

TURI

Andrea il fattorino li ha lasciati fuori i dolci? (i due escono e rientrano con un grande vassoio) aiutateci invece di guardare (le donne li aiutano a posarlo)

NELLA

‘sta mondezza del fattorino, poteva mettercene altri due; Liliana che deve dire quando va a Milano, che le abbiamo fatto desiderare i dolci? …anzi, speriamo che c’è il mio cannolo! (apre e controlla)

LILIANA

Pochi? A Milano, al massimo usiamo dui e tre dolcini per un’occasione del genere.

NELLA

I milanesi siete pidocchiosi e avete l’umidità fino nei capelli. Al sud, siamo poveri, ma la tavola è sempre ricca! Finiamo d’apparecchiare la tavola e mangiamo.

LILIANA

(annusa l’aria e si lecca le labbra) uhmmmm…Hacerse la boca agua

ROSETTA

Como cazzarola parla! Parrare potabile.

ANDREA

Mamma, Liliana dice che ha l’acquolina in bocca

ROSETTA

Scusemuà non avevo capituà.

NELLA

Questo è francese. Io lo conosco il francesio; quando devi dire una cosa cos’è, si dice: che cazz è!

TURI

(esaurito) Aoh, che schifiè che nun se mancè? La pasta è rifriddè e a me le cazze mi vuncè! (Rosetta si affretta, prende la pasta con modi poco garbati e la mette nei piatti dei commensali, mentre parlano tutti insieme tra loro. Musica di chiusura consiglio “Dune Baggy” Cala il sipario)

Fine primo atto

Secondo atto

(la scena seguente è ambientata in una famiglia milanese. Cambiare lo stile d’arredamento, renderlo più chic. I protagonisti di questa scena, devono avere un marcato accento milanese con le vocali aperte)

PIERPAOLO

(In accappatoio e ciabatte. Entra, asciugando i capelli) ‘na bella doccietta era proprio quello che mi ci voleva. (si siede nella poltrona) finalmente dopo ‘na semana de laurà me tocca ripusà. Ambrogio... Ambrogio… (grida) we allora!

 

AMBROGIO

(maggiordomo di famiglia. Modo di fare lento e pacato) mi dica signore.

PIERPAOLO

We, ti sei giocato le orecchie? Non senti mica che ti chiamo? che facevi?

AMBROGIO

Stavo sistemando le bambole nella stanzetta di vostra figlia, mi ha incaricato vostra moglie, ed io gli facevo il bidè.

PIEPAOLO

A chi, a mia moglie?

AMBROGIO

Alle bambole!

PIEPAOLO

Ah, mi pareva! Non ti sei esprimere, te sei un pirla maggiorato!(con la mano lo manda a quel paese)Và a dà via i ciapp! (Ambrogio esce. Grida) Portami il giornale! (Borbotta)

AMBROGIO

(Rientra) Signore il suo giornale.

PIERPAOLO

(mentre si asciuga i capelli, copre anche la faccia) Vai a prendermi l’acqua; ti raccomando tiepida, liscia e che non sia troppa bagnata, sai che soffro di acquolina in bocca. (Ambrogio esce e rientra col bicchiere d’acqua pieno e la da a Pierpaolo) ti avevo detto poca! quella in più che faccio, la butto?

AMBROGIO

la uso per fare il risciacquo alle bambole. (con gesti lo manda a quel paese.) Va fora di pè…testina! (Ambrogio esce. Pierpaolo beve)

PIERPAOLO

(termina d bere) …ueh Ambrogio dimmi che ora è?

AMBROGIO

(Entra) Sono le 9.02 e 40 secondi signore.

PIERPAOLO

We Ambrogio la mia sciura ti ha detto dov’è andata?

AMBROGIO

Mi ha detto ch’è andata a fare shopping, signore.

PIERPAOLO

Di nuovo? Questa semana se andata du volte a fare shopping. Le donne son fatte così, stanno sempre a spendere …E io pago…e io pago!!! …fai una cosa utile dai, invece che startene di là, leggimi il giornale mentre io asciugo i capelli, te capì? (Ambrogio prende il giornale e mentre Pierpaolo asciuga i capelli con tovaglia davanti la faccia, fa come se volesse dargli un colpo di giornale. Alza lo sguardo e lo vede il quale finge di cacciare via le mosche) We, ma che facevi?

AMBROGIO

Nulla signore, caccio le mosche per evitare che si crei una moschea in casa. (legge giornale) Milano: due uomini incappucciati irrompono in banca e portano via il bottino. Appena fuori i carabinieri arrestano i due siciliani!

PIERPAOLO

Te pareva! ‘sti meridionali son tutti delinquenti la causa della nostra crisi è loro…continua.

AMBROGIO

(legge) Politica: Niente tagli a stipendi di giudici e parlamentari: “90 mila euro l’anno,sono pochi rispetto a ciò che facciamo noi per l’Italia” Asserisce un parlamentare.

PIERPAOLO

Và a scuà 'l mar maccarun!…noi una vita de laurà pè ‘na lira de pensione e loro ‘na montagna de soldi pe nun fa ‘na mazza. ‘sta politica me sa tanto che ultimamente, pussa de merda! …passa avanti ch’è meglio

AMBROGIO

(sfoglia qualche pagina) stasera, grandissima attesa per l’attesissimo macht  tra Milan e Palermo.

PIERPAOLO

Stasera ai siciliani gli faremo un culo grosso così! (Fa il gesto) li faremo tornare a casa con le lacrime agli occhi e gli grideremo (urla) vai a casa, terùn! (ride.Suona il telefono. Ambrogio risp e poi lo passa a Pierpaolo) pronto?- we Carletto. Come la và? – a me va tutto ben. allora dimmi. – ma chi, Giuvann? fa il cumpleann? Cinquanta? (ride) s’è fatto vecchietto l’amichetto.- festeggiate al vecchio bar da Matteo? -me piaserebbe tanto venir, ma non posso. La mia tusa Liliana porta in casa i genitori del moroso. – è un bravo bagai, io lo scelgo il bravo moroso pe la mi tusa, te capì?– (cambia d’umore) We Carletto,stai a tirarmi scemo? ti sembra sia diventato un provolone? Te pare che sono così pirla da dare la mia tusa sposa ad un terùn?! Mai e poi mai una disgrazia in casa mia. Te mai prova lì el mal de dent? Appena fiuto ‘nu terùn è la stessa cosa.– scherzavi? Ma vada via el cul! La Liliana mi ha detto che sono spagnoli; strano però, il moroso parla italiano, mah! – (Apre la porta ed entra Sofia la moglie) ti lascio Carletto è arrivata la mia sciura. Salutami Giuvann. Ciao ciao ciao ciao! We, ma dove sei stata al mercato profughi?

SOFIA

(vestita molto elegante: cappello di daino compreso di occhiali, guanti e scarpe. Con se ha un sacchetto) ho fatto solo piccole compere. Ambrogio! (Entra Ambrogio) davanti la porta ci sono dei sacchetti. Puoi entrarli? (esce e rientra con una marea di sacchetti – ripieni anche di carta- entra uno scatolone dando il senso che sia pesante. il secondo ancora più pesante e portandolo traballa. Posandolo rimane piegato ed esce)

PIERPAOLO

We, per la miseria hai comprato tutto il negozio?

SOFIA

Questa è la stagione del daino e ne ho approfittato; Guarda ch’è bello il mio cappello è fatto con la criniera di daino e i guanti? sono fatte con la pelle delle zampe anteriori, le scarpe sono fatte con la pelle delle zampette posteriori.

PIERPAOLO

(nota un portachiavi con due ciondoli, anch’essi con pelle di daino) è questo portachiavi con cosa l’anno rivestito, con le palle di daino?

SOFIA

Quando fai così sei peggio di una colica fratturata ai paesi bassi.

PIERPAOLO

Parla a stampatello pirletta che nun te capì

SOFIA

Che mi rompi le palle!

PIERPAOLO

We, Sofì Fam no girà i ball a mi! Te capì? Mi faccio un culo così tutta la semana a laurà e mi ringrazi così? A te interessa l’immagine e cosa faccio io?... io pago! E io pago!!! Vuoi che finì cont el cü per tèrra?

SOFIA

Ma dai che sei pulemic. Calmati se no ti si alza la prostata! io so quando spendere (fa capire che parla di soldi) se ghin ghin, e se ghin no....sciau

PIERPAOLO

Se ci sono o non ci sono, i soldi li devo sborsare sempre io! (Sofia esce stizzita, la manda a quel paese) ma vada via el cul! …la donna è la consumazion de noi maschi. We Ambrogio…Ambrogio te deventà sord d’oreggia?

AMBROGIO

Mi scusi signore, non l’avevo sentita. Ero in bagno.

PIERPAOLO

Scusami non potevo sapere che facevi lo stronzo. Togli questi sacchetti che me fa revoltè el stomegh. (Ambrogio esce tutto) Oggi doveva essere una giornata de riposo e invece me la stanno avvelenando. (Si siede a leggere il giornale. Bussano) we allora, chi le che rompe le pall? 

LILIANA f. s.

Papà sono io la Liliana.

PIERPAOLO

Me son appena seduto, passa più tardi!

LILIANA f. s.

Apri papà non scherzare! (bussa)

PIERPAOLO

Ambrogio non senti che piccà alla porta? (Ambrogio va ad aprire)

LILIANA

LILIANA

Ambrogio, quanto tempo! (Il maggiordomo ricambia saluto) Papà!

PIERPAOLO

La mi tusa (si abbracciano) Sofia è arrivata la Liliana. Ma sei sola?

LILIANA

(Si gira verso la porta) c’è Andrea con la sua famiglia. (Sottovoce) trattali bene papà e parla lentamente, ricorda, sono stranieri. Un attimo (Esce)

SOFIA

(entra) ma dov’è la Liliana? Te sei mica bevuto i neuroni?

PIERPAOLO

Quando fai ‘ste battute del cavolfiore, fai cagare. (la vede rientrare) Eccola!

LILIANA

(Felice abbraccia la madre) mamma, com’è bello rivederti! (Sofia è commossa. Finge un pianto con espressioni facciali, in silenzio) mamma  che ti prende?

SOFIA

(Carezza Liliana) gioia bella, piango a secco per non sciogliere il trucco

ANDREA

(Entra) Permesso? …Buonasera! (saluta i suoceri)

PIERPAOLO

We Andrea, come la va?

ANDREA

Bene bene. Scusate, i miei genitori sono educati e non entrano senza il vostro permesso. Possono entrare?

SOFIA

Ma certo che puoi! Li abbiamo invitati qua per questo.

ANDREA

(Esce la testa dalla porta) Prego, entrate (primo entra Turi; vestito classico e molto elegante con bombetta. Aria da snob) questo è mio padre.

TURI

Piaceres, me chiamo Turi (col dito indica Alessandro) Tucogliones. (Entra Rosetta)

ANDREA

Questa è mia madre

ROSETTA

(anch’ella elegante: aria da snob, borsetta e con se un gatto di peluches) piaceres Rosetta (indica Turi) suamoglias.

ANDREA

È questa è mia zia

NELLA

(anch’ella elegante. Aria da snob) piacerito io sogno zitella e Butta Nella.

 

SOFIA

Prego, che piacere conoscervi! (Urla) Ambrogio le cadrèghe per i signori.

NELLA

Grazias signora, la fama  mi avesse fato acetos nello stomachito! (entra Ambrogio con le sedie)

AMBROGIO

Prego signori. Accomodatevi!

ROSETTA

Scusemua, la segnora ti avesse detto de portar le cadrèghe; che cazzarolas ce portas le sedie! Porta de manciares. Sbrigamentos!

LILIANA

Va vai Ambrogio. Spiego io. (Ambrogio esce) Rosetta le cadrèghe sono le sedie, no roba da mangiare. Capito?

ROSETTA

Buttana de la miserias, avevo capitos malamentos!

PIERPAOLO

We Ambrogio, porta qualcosa da mangiare agli ospiti. Adesso vi faccio assaggiare la nostra specialità.

TURI

Caro Pierpaolo, te chiero accuccia se il noccio italianos è un pochito spagnolito. 

PIERPAOLO

Ma ti pare che sono scemo? Per amore della mia Liliana me piase anche  s’eravate arabi, te capi!

SOFIA

(nota il gatto di peluches in braccio a Rosetta) ma cousa l'è chès meraviglia? Lady, listen me; this cat is you?

ROSETTA

(alza il dito, chiedendo un attimo, poi alla cognata sottovoce) ma come cazzarola parla, ma è straniera? (Nella alza le spalle)

ANDREA

Mamma la signora Sofia si riferisce al gatto: vuole sapere se il cats, ovvero il gatto è tuo. 

ROSETTA

No no no… questo chez è di mio marito! (glielo tira a Turi) prendisciti tuo chez.

SOFIA

Mi piace. Lo posso toccare?

TURI

Prego segnorita, puoi toccare mio chez! ogni lassata è perduta!

ROSETTA

(gli da colpi di borsa) anche se noio stare a Milano, anche se cambiare lingua tu avere sempre le corna longhes.

TURI

(infastidito) e che caz!

PIERPAOLO

(entra Ambrogio con un vassoio di dessert) ecco il nostro dolce. Gustate e mi dite se ve piase. (ognuno prende il suo e lo mangia) buono vero? (tutti annuiscono) ditemi la verità, ve la siete mai fatta una barbajada?

ROSETTA

Io si la scorsa semanas dall’estetista! (mangia con piacere)

NELLA

Io pures dall’estetista mi levo le baffe! (mangia con piacere)

TURI

(si tocca il viso) Io me sono faciutos la barbajada prima de partir. (Sofia e Pierpaolo ridono)

LILIANA

la barbajada è il dessert che state mangiando. È un dolce tipico milanese.

ANDREA

Vogliate scusare i miei genitori. Fraintendono le parole. (allusivo) mamma papà, fate attenzioni a quello che vi dice il padre di Liliana, no casini!

SOFIA

Non ti preoccupar Andrea, troveremo un punto d’incontro e ci capiremo. Signori è stato di vostro gradimento?

TURI

Ottimus. Very gudde. Troppo bonos questo dolce. Grazias signora a nome di tutta la mia sacra familias.

PIERPAOLO

Ambrogio! (Entra) porta via i bicchieri dei signori. (esegue. Prima di uscire Nella lo chiama)

NELLA

Anfrocio…doveres il cessos (nessuno capisce) Waters… tuilettas… (esaurita si esprime sgarbata) il pisciatore…dove caz e stass?

ANDREA

Zia! Non farti riconoscere, scusatela. Vuole sapere dov’è il bagno.

NELLA

Scusetuà nipotello, siccome nun me capito il cammareros pi nun me diureticar de sopra me sono esprimutas in parola povera. Capitos? (Andrea annuisce)

AMBROGIO

Il bagno si trova, uscendo dalla porta la prima a destra, poi la seconda a sinistra fa venti metri e trova il bagno.(Nella esce. Ambrogio esce)

ROSETTA

(A Turi sottovoce) ‘sti polentoni hanno ‘na reggia! Vedi quanta strada per fari plin plin, se lo sapevo prima, mi portavo il catetere.

SOFIA

Tutto ben signora? ho sentito che le serviva una catet…?

ROSETTA

Si dicevo a mio maritos che (accarezza le sedie) belle queste catetere.

PIERPAOLO

(Ride) Signora le sedie da noi si chiamano cadrèghe, te capì? Tranquì, piano piano inizieremo a capirci, te capì? …Volete qualcosa da bere?

TURI E ROSETTA

Acqua!!

PIERPAOLO

L'acqua la fa mal, la bev dumà la gent de l'uspedal.

ROSETTA

Scusemuà, che minchias avere detto? (Pierpaolo inizia a dubitare)

ANDREA

Mamma por favor! Si dice muchas grazias. Attenzion alle parol!

ROSETTA

Pardon caro figliò; ognie tanto, entrò in confusion e capiscio malox

PIERPAOLO

Ho detto che l’acqua fa male perché è roba da ospedal. Ambrogio…porta un liquoretto per i signori. (Entra Nella)

SOFIA

Va meglio signora? Prego si sieda

NELLA

Benitos! quando faccio pipi me sento pulita dentro e bella de foras… signora, pe caso quando lei andato in bagnos, iessere sempre encazzada con su marido?

SOFIA

Si è vero, come fa a saperlo, lei veggente?

NELLA

No, io guardante! Avere vistos che  giravano le palle nello lampadario

SOFIA

(ridono) sono ciondoli di cristallo che pendono; però è vero che mi arrabbio con mi marito, quando va a pissiar non c’entra mai il buco, va sempre a destra! (tutti ridono, Pierpaolo si lamenta)

TURI

Nun te preoccupas amigos è una cosa normal pe noi che tenemos el pistolon!

ROSETTA

(A Turi) ma statte zitto! Parli tu che hai el pistolin e te pisci sul calzin.

LILIANA

Dai, basta con ‘sti discorsi; mamma vedi ch’è bella la zia di Andrea. È un po’ pacìarott (allude alla ciccia ed evidenzia le forme) ma è bella lo stesso

NELLA

Cara nipotellas, sono vuncias per colpa de la menopausa.

TURI

Sorela io te lo dicio siempre, se tu volere dimagritos, invece di menopausa prendi più patos e vedito che te dimagrisce el culito

ANDREA

Papà ma che dici! Nemmeno sai quello che hai detto. Sta zitto!

PIERPAOLO

Tranquillo Andreuccio, se capiscie come parla el tu padre; (pensa) e poi, come mai tu parli bene l’italiano e i tuoi sono spagnoli? Non riesco a capìr

TURI

Siamo della stessa regiones. Siamo tutti de Sicili…

ANDREA

(lo blocca) …fermo! Voleva dire, siamo tutti di Si…viglia! La verità è che io sono italiano, sono stato abbandonato in un orfanotrofio e loro, sono i miei angeli che mi hanno adottato. (tristezza nei visi) Papà Turi, all’epoca aveva una ditta in Italia (Turi commosso annuisce) poi loro tornarono in Spagna e io, rimasi in Italia a studiare. Mamma papà, vi voglio tanto bene (Turi piange emettendo la consonante “S” ssssssssssssss…)

SOFIA

(Commossa asciuga le lacrime) veramente toccante. Sembra una puntata di cento latrine. Scusate vado al bagno a rifarmi lo stucco in viso (esce)

PIERPAOLO

We, cos’è ‘sto mortorio? su con la vita! We Andreuccio, oramai non sei più solo, hai una bella famiglia, la mi tusa è la tua morosa e siamo tutti felici. (nota Turi che piange in quel modo) che gli prende a quel provolone? We pirletto, ma perché te piangi così?

TURI

(piangendo) piango in spagnolosssss! (Entra Ambrogio e offre il liquore)

ROSETTA

Vedeto signore io e mio maritos siamo molto legamento al nostro Andreuccio. Lui è nostro figlios del cuoios! Noi lo amamos. È vero Andrea? (Andrea annuisce)

PIERPAOLO

Allora Turi, te sei imprenditore? (Turi annuisce) ulla miseria! che impresa è la tua ditta?

TURI

La mia impresa è come la mi regiones, fondata sulla disoccupation.

NELLA

Por favor fratellon, state zitto e non romper il farfallon! …scusate mio fratello ha dietto uno scherzamentos. La nostra era una ditta muratoresca. (Turi annuisce) ora è fallitos e c’è rimasto nelle mano solo la cazzola

SOFIA

Su dai non pensiamoci, beviamo l’amaro. (Alzano i bicchieri) all’augurio dei nostri figlioli. (tutti bevono. Nella e Rosetta lo assaggiano, arricciano il naso e lo poggiano sul tavolo)

TURI

(beve e si contorce per il bruciore alla gola, accompagnato dalla voce) puh, ma chi è petrolio! (Pierpaolo ride e gli da una pacca sulla spalla)

SOFIA

Rosetta mi chiedevo, come mai non avete potuto avere figli?

ROSETTA

Mio marito avere semenza scadutas!

TURI

(Adirato) Nelle canarozzas a quando nun te facere le cazzi tuas. Chiedo pardon a voi signor, ma quando mia moglias me facesse girare le caldarroste, me incazzamiento!

PIERPAOLO

Tranquì, le donne son tutte le stesse; anche la mi moglie rompe sempre i maroni! (allude alle parti basse e la moglie lo manda quel paese con gesti) inutile che te incazzi è la verità! Piuttosto che cicalare, vai a ravanare nella credenza e vedi se ci sta qualcosa da mangiare me brusa lo stomech.

SOFIA

Per stasera ho preparato la polenta: a voi, piase la polenta? Mai mangiata?

NELLA

Io mais.

ROSETTA

Io nemmenos. Per i miei gusti è un pò lenta (Sofia e Pierpaolo ridono)

TURI

Scusatos non è meglio che famos du spaghetti aglio e oglios? Oppure, famos pasta con sardes! (Pierpaolo e Sofia si guardano insospettiti) o ancora meglios, un po’ de caponata in ricordo de nostro paesito?

LILIANA

(ai genitori) ci penso io. mi scuso nel dirle che da noi non si usa questo cibo, ma posso farvi assaggiare un bel risotto alla milanese. Va bene?

ROSETTA

Gioias io te ringraziamento ma per forza alla milanese? Non ci puoi fare un piatto alla sicilianese? (si tappa la bocca) spagnolese volesse dicere!

ANDREA

Ascoltate, esco e so dove trovare del cibo che voi possiate mangiare. Importante che fate i bravi. Intesi? (tutti e tre annuiscono) signora Sofia  conosco le abitudini dei miei genitori, vorrei che non si sentissero male mangiando altro cibo. Loro hanno avuto una forte allergia di recente. ( ai genitori) come si chiama la vostra allergia?

TURI

Antimilanesia.

ANDREA

Si dice celiachia! amore mi fai compagnia? (lilly annuisce e va) a fra poco, vi raccomando a voi tre. (i tre lo rassicurano con gesti e i due vanno fuori. Pierpaolo parla all’orecchio alla moglie, la quale esce.)

PIERPAOLO

Il tempo che aspettiamo i ragazzi, vorrei conoscervi meglio. (Sofia rientra con un dizionario di spagnolo, scaccia l’occhio a Sofia) quindi voi sareste spagnoli spagnoli?

ROSETTA

Certos che io e mio maritos saressimo spagnoles. Spagnoli del sud! Porchè nun se sente?

NELLA

Io pures spagnolita! …(fa balletto tipico spagnolo) olè!

TURI

Noi essere sinceritos, se noi dire bugia, dovere morire tu! (Pierpaolo si tocca)

PIERPAOLO

(legge dal dizionario e parla a Nella) buenas noches!

NELLA

Se la porta la noces me la mancio e ci dico se buenas, se non l’assaggio come facesse a dire che buenas? (Turi e Rosetta appoggiano Nella)

SOFIA

(a Rosetta) Como estàs?

ROSETTA

Vicino Milanos! (si vanta si essere brava)

PIERPAOLO

(A Turi) Hasta la vista

TURI

Non l’ho vista l’asta con la vista e me sono cadutos nella mi casas!

SOFIA

(a Nella) Me llamo Sofia. Y tù còmo te llamas?

NELLA

Como è il mio pigiamas? Con tanti fiorellinos e pesciolinos. Solo che io muy triste porchè me manca, (allude all’organo maschile) uccellos!

ROSETTA

Mio pigiamas è tutto imbottito de lana vergine porchè la notte moro dal freddos. Il colorito e muy bellito e color rosa porcos. Sapuritos!

PIERPAOLO

(esita qualche secondo guardando Sofia, chiude con forza il dizionario. Idilliaco) bene amici miei, prova superata. (urla) Ambrogio!

AMBROGIO

Mi ha chiamato signore?

PIERPAOLO

Certo che ti ho chiamato, pirletto! Porta i signori a visitare la casa. (Rosetta si rifiuta)

SOFIA

Vada pure signora, non son mica gelosa della mia casettina. Prego andate! Ambrogio accompagna i signori. (rimane in scena col marito)

PIERPAOLO

(sottovoce, vigili) stai pensando quello che penso io? (Annuisce Sofia)

SOFIA

Quelli non mi sembrano mica spagnoli. Non ne hanno azzeccata una di domanda.

PIERPAOLO

Non vorrei mica sbagliarmi, ma sento puzza di terronia! Ueh Sofia, se quelli sono dei terroni, qui succede un macello con la Liliana

SOFIA

Ma stai calmo Pierpaolo. Te, sei fissato con i terroni! Saranno spagnoli di periferia; anche da loro come da noi, si parla il dialetto, te capì?

PIERPAOLO

Spero che te hai ragione. Non vorrei avere in casa dei t… (pensa) trovato! oggi c’è la partita Milan Palermo? (Sofia annuisce) a che ora è? (Sofia alza le spalle) Aspetta c’è il giurnal! (sfoglia il giornale) we, ma la partita è iniziata! (guarda orologio al polso) sta per finire!

SOFIA

Aspetta che vado a controllare (esce di scena. Rientra poco dopo) è finito il primo tempo. Milan batte Palermo per 1 – 0!

PIERPAOLO

(esulta) evvai! Questo è quello che si meritano i terùn! (Rientrano i tre accompagnati da Ambrogio) we amici carissimi, venite festeggiamo! Vai Ambrogio. (Ambrogio esce. Pierpaolo riempie i bicchieri col liquore)

SOFIA

Allora, vi è piaciuta la mia casa? È stato bravo Ambrogio?

ROSETTA

Si bella casa. Anfrocio è una persona ricca di diabete di com’è dolces.

PIERPAOLO

Beviamo, ne! (da i bicchieri a tutti. le donne si rifiutano) su beviamo. Ma va ben anche  un sorsetto!

TURI

Scusemuà, pecchè dovere bevere?

PIERPAOLO

Bevi perché devo darti una bella notizia! We, non mi dire che tieni paura di un liquoretto così? (Turi si convince a bere. Rosetta e Nella sono felici e l’applaudono) bevemo! (lui lo tira giù in un sorso, Turi lo guarda) we, ma ti pare che devi guardarlo? Tiralo giu!

ROSETTA

Scusassi, perché doveto festeggiare? (Turi lo beve)

PIERPAOLO

Dobbiamo festeggiare che il mio Milan sta facendo un culo così a quei terroni del Palermo! (Turi gli sputa liquore in faccia. Nella e Rosetta accorrono da lui. Sofia accorre ad Alessandro) We maccaron! Ma dico, te sei bevuto il cervello? Perché mi hai sputato?

TURI

Pardon  amicon, mi è venuto una tromba nella lingua e l’ho sputatos

SOFIA

Non sarà mica per la partita, ne?

TURI

Tranquillas amigas. Io sono astemio de calcios e non conoscere partitas de Palermos.

PIERPAOLO

Su sediamoci, non è successo niente. (urla) ehi Ambrogio. (Entra Ambrogio) fammi un favore, tienimi aggiornato sulla partita, te capì? …vai pure ! (esce) scusate, voi siete spagnoli del nord o del sud.

NELLA

Noi essere spagnoli dello sudes, nun immischiamos loro col piombes, eh!

SOFIA

Anche se foste del nord che problema c’è, la spagna è tutta bella.

ROSETTA

Signora le faccessi uno esempios. (fa alzare Pierpaolo e Sofia) alzatos. Guarderebbe suo marito dalla testa alle piedos e mi dicesse,… qual’ è a parte più attiva de suo maritos. A nordes o suddes?

SOFIA

(guarda il marito) se devo fare questa comparazione la parte migliore di mio marito, si trova al sud! (indica col dito parti basse. Pierpaolo si vanta)

ROSETTA

Visto! le cose più belle stanno al suddes. (Indica anche su Turi)

NELLA

Beate voi che avete maritos e potete avere il suddes a disposizion. (quasi piagnucola) Io sono zitella e me manca il calor del mio uccellon.

LILIANA

(entrano i ragazzi) eccoci qua! Scusate se abbiamo fatto tardi. Signori tra poco arriverà la vostra pasta senza glutine.

ANDREA

(va all’orecchio di Turi) è la pasta al forno! (Turi stropiccia le mani. Andrea avvisa anche Nella e Rosetta che sono gioiose)

PIERPAOLO

We Andrea, sono una persona precisa e vorrei che gli altri lo fossero, ma cosa hai detto ai tuoi genitori di così importante che a noi non spetta sapere. (Andrea non sa che dire)

LILIANA

Papà, Andrea ha detto ai suoi che tra poco gli arriva la loro pasta.

SOFIA

Ma ti pare che sia una cosa da dire all’orecchio, questa? Oppure, tieni cose da nascondere? 

ROSETTA

Signoras, questo è mio figlios e mi po’ diri tutti coses nelle orecchiette; lei e suo marito si facesse le cazze sues!

ANDREA

Mamma smettila! Signori chiedo scusa se vi ho offesi, ma ho detto ai miei genitori della loro pasta all’orecchio perché non volevo disturbare.

PIERPAOLO

(si sente un trambusto e grida di gioia di Ambrogio fuori scena) Ambrogio, ma cose l’è succede di là?

AMBROGIO

(Entra pacato) niente signore, mentre guardavo la partita, sono inciampato in una sedia.

PIERPAOLO

A proposito, come va la partita?

AMBROGIO

Il Palermo ha pareggiato. (Pierpaolo e la moglie si disperano. Ambrogio esce)

TURI

(dall’entusiasmo, si mette a gridare) Gooool!!!!! …goool!...,go go go go …goool!! (Nella e Rosetta si abbracciano. I due fidanzati da dietro le spalle di Pierpaolo e Sofia, fanno segnale a Turi di contenersi. dall’euforia non vede, tiene gli occhi chiusi. Turi nota di esser stato scoperto e si blocca, Rosetta e Nella si avvicinano ad egli e curvandolo a 90 ° una lo tiene di spalle, una le tiene la fronte, fingono un suo vomito)

ROSETTA

Su forza Turis, vomitas. Apras bocce dello stomaco e svuotamento

TURI

(come se stesse vomitando, ripete la entusiasmante parola) Gol!...go go…gooool…goooool!!!! (si riprende)

NELLA

Un poco d’acqua por favor, mio fratello ha gomitato un gol (Liliana prende l’acqua e la da a bere a Turi)

ANDREA

Come ti senti papà? (Turi fa segni di gioia e gli parla sottovoce) la smetti! stai calmo se no ci scoprono.

LILIANA

(nota che il padre osserva attentamente i tre ospiti) Papà cosa c’è? tutto bene? non ti sarai mica impressionato, vero?

PIERPAOLO

Stavo pensando ad una cosa: (si alza e gira per la stanza) io penso che la nostra regione sia la migliore, la più bella; alcuni miei amici, pensano che il sud sia il rifiuto dell’Italia, sai che ti dico? …è la verità! (Turi fa un accenno ad alzarsi dal nervoso, Rosetta lo tiene fermo) poco fa, la signora “spagnola” diceva che le  migliori cose stanno al sud, si riferiva al nostro apparato riproduttivo, vero?

ROSETTA

Nossignore! mi riferivo all’apparato delle organi genitoriali!

NELLA

In parole poveres, alla colomba maschile! (finge un pianto) che a mias, mi manca mucho assais!

PIERPAOLO

Vedete che voi, gente ignorante del sud pensate sempre e solo al sesso.

SOFIA

A ‘sto punto, meglio un ignorante che pensa al sesso, non un intelligente come te che non ci pensa mai e me fai arruginire la farfalla (i tre siciliani, applaudono)    

PIERPAOLO

(Stizzito) Và a caga sur un muntun d'ourtise!

SOFIA

(Nervosa) we maccaron, amì me tratti così? ma va' a dar via el cu'

LILIANA

Mamma papà, smettetela d’insultarvi. Vi sembra questo il modo di comportarvi? Abbiate rispetto per i miei suoceri.

PIERPAOLO

Allora, voi credete che sia al sud la roba migliore? io dico che al nord esiste la vera fortuna, al nord vi è la testa, sinonimo d’intelligenza. Sud, sinonimo di bassezza, spazzatura e sporcizia di terra, ecco, terùn!

TURI

(starnuta e dice una parola) curnutun! (si asciuga il naso) scusate, sogno nu pochito raffreddato. Ho una formas de allergia agli stronzi. Tipo di ‘stu … (si prepara per l’arrivo di uno starnuto) cu…cu…cu…(esplode lo starnuto) curnutazzo! (si soffia il naso)

PIERPAOLO

(Nervoso) e poi, al meridione fa schifo anche il cibo, (gira intorno i siciliani) l’aria, la gente…fa schifo tutto!

TURI

(Starnutisce) eeee…curnutu!!!! (si pulisce il naso) scusate signori, ma sono allergico, secondo me ci sarà qualche stronzo qua vicino. (odora) sento...sento…eeeeee…curnutu!

ROSETTA

Gioia mias, tu non l’hai faciuto mais così. Por favor, chiudeto il finestron se no mio maritos, muore con lo stronzon!

AMBROGIO

(Entra felice) signore le comunico che la partita è finita.

PIERPAOLO

(felice) eccolo là, attraverso la tua gioia ho capito il risultato. (si frega le mani) dillo ad alta voce il risultato. Aspetta! signori spagnoli, ci tengo a farvi sapere che il mio grande Milan ha fatto tornare a casa a quei (sprezzo) terùn de merda! dai Ambrogio, grida il risultato. Chi ha vinto?

AMBROGIO

Ha vinto il Palermo!!!!!!  (i siciliani esultano. Pierpaolo resta di stucco. Andrea e Liliana sono disperati)

PIERPAOLO

Vi ho stanati. Voi non siete spagnoli, siete degli sporchi terùn! 

ROSETTA

E tu, sei tutto polenton!

SOFIA

Ma com’è possibile? Allora voi, non siete spagnoli. Voi siete…

NELLA

Siamo siciliani. Qual è il tuo problema, zoccolina amorosa du du du, va ca cà

PIERPAOLO

(su tutte le furie) Liliana, come hai potuto portarmi in casa, gente come questa, mi hai deluso! Adesso, prima che io non risponda delle mie azioni, andate via tutti e portatevi il vostro trovatello, la mia tusa non sposerà mai un terùn!

 

TURI

Uella, stai calmo cucì. Prima di tutto, ‘sto trovatello è mio figlio e non ti permetto di offendere, e poi, calmati se no ti esce la nebbia dagli irti colli!

ANDREA

Dai papà piantala non è il momento. Signor Pierpaolo amo Liliana e non voglio dividermi da lei.

LILIANA

Papà, amo anch’io Andrea; mi hai impresso ideologie sbagliate sul conto dei meridionali, sono gente come noi e noi, siamo gente come loro. La smetti di trattarli così.

PIERPAOLO

We Lilly, i meridionali sono una civiltà inferiore, te capì? Noi, siamo superiori

TURI

( il saluto di hitler.) salutiamo il nostro superiore. …Fanculer!

NELLA

Ma poi dico io, che cosa ci vede di così sbagliato a noi siciliani.

PIERPAOLO

Cosa vedo di sbagliato? Tutto! Siete dei terroni buoni a nulla!

SOFIA

Siete gente che non volete lavorare, campate sulle nostre spalle. In poche parole, gente inferiore. E poi, le donne del nord siamo più belle!

ROSETTA

Senti milanesina, non dire fesserie, ma ti sei mai guardata allo specchio? Hai il naso più lungo del seno. Invece, guarda la donna del sud è tutta petto (allude al seno suo e della cognata)

NELLA

(evidenzia il didietro) è tutta culo!

ANDREA

Smettetela! Doveva essere un giorno di festa e invece l’avete ridotto a tragedia!

PIERPAOLO

E tragedia sia! Io non darò mai mia figlia ad un terùn! (divide i due ragazzi, allontanandoli tra loro) Non disonorerò mai la mia stirpe, macchiandola con sangue terrone in casa mia. 

AMBROGIO

(entra) ueh amico bello, vedi che io sono siciliano! Non ti permetto di offendere a me terra, mi capisti polentone!

PIERPAOLO

(meravigliato) tu…tu sei…un…

AMBROGIO

Siciliano, si! siciliano doc!!! e me ne vanto!!!!

SOFIA

Così scemo, così pacato, adesso sveli la tua identità? Come hai potuto tradire la nostra fedeltà! Da oggi, sei licenziato!

LILIANA

Mamma non puoi farlo. Papà! (i due sono irremovibili) Ambrogio è sempre stata una degna persona! Non potete fargli questo.

PIERPAOLO

Te stai zitta che poi facciamo i conti. Ambrogio da oggi non lavora più in questa casa!

AMBROGIO

Lavoro da voi da tanti anni, avete mai avuto problemi? Ho sempre fatto quello che avete chiesto; mai una parola di troppo, mai una ribellione anche se tu (addita a Pierpaolo) mi hai sempre trattato da schiavo e non mi sono mai permesso di offenderti. Me ne vado a testa alta (toglie il grembiule) addio! (lo butta a terra. Sta per uscire, ma Turi lo ferma)

TURI

Prima che lasciamo questa casa, voglio dire due parole: …quando pensi o sud, a prima cosa che ti passa per la testa è… disoccupazione. Se pensi al nord immagini la carriera, lo sbocco della vita, l’aurora dei tuoi sogni. Se parli con uno del nord, ti dice che il sud è la culla della mafia, un vivaio di spine che soffoca una rosa che ha voglia di spiccare il volo, una terra di sofferenza e ingiustizie. Se chiedi ad uno del sud, ti dice che il nord è la terra del grigione, del caos, la gente è fredda e senza valori e ci sta la corruzione. Il nord e sud sono come due bambini che si odiano per un qualcosa che non esiste, ma si amano perché hanno la stessa madre. quelli del nord ci odiano perché siamo terroni, ma poi amano il nostro mare, il nostro sole, il nostro cibo. Quelli del sud odiano il nord perché la gente è fredda e vive nell’inquinamento, ma poi, desidera tanto raggiungerlo perch’è il posto più ambito che cambierà la propria vita. (va verso il pubblico) …chi del nord, chi del sud, siamo tutti peccatori; come si dice dalle nostre parti “ Tutto il mondo è paese” Quindi amici miei non odiamoci perché: nord o sud non esiste differenza…SIAMO ITALIANI!

(Pierpaolo commosso da simile parole, prende Liliana per il braccio, lo stesso Andrea e li unisce; i due si abbracciano felici)

FINE

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