TV story – Il musical

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TV SHOW

TV STORY il musical

Commedia musicale con canzoni non originali

di Donatella Zapelloni

info mail: d.zapelloni@libero.it

regolarmente depositato in SIAE

l’autrice autorizza l’uso del testo purché fuori Roma

e dietro versamento di regolari diritti d’autore

Premessa

La commedia musicale che segue è il tentativo di rendere omaggio alla tv che ci ha cresciuti e che in questi giorni sta festeggiando i suoi 60 anni di vita, qui in  Italia.

Un tuffo nella tv di una volta per ripercorrere alcune delle trasmissioni più significative.

La commedia in due atti, è caratterizzata da una primo atto rigorosamente in bianco e nero ed il secondo a colori.

La storia

Cesare ed Elena si prendono una serata per loro e lasciano le due figlie in casa da sole. Le bambine giocano con il telecomando ed incappano in alcune immagini scolorite. Entrano così magicamente nella tv in bianco e nero. Catapultate nel passato, con l'aiuto di un corpo di ballo, percorrono alcune delle trasmissioni più significative della storia della tv, tramite canzoni e balletti. Rientrano quindi nella realtà riuscendo a coinvolgere i genitori in questo tuffo nel passato, ma stavolta nella tv a colori.
E' un pretesto questo, oltre che per far rivivere dei momenti storici della televisione, per raccontare quanta qualità si sia persa nel tempo...far conoscere alle nuove generazioni il passato per comprendere meglio il prodotto che viene proposto oggi, nell'era del digitale.

Personaggi

Due bambine (o bambini) ,

un uomo, una donna, il corpo di ballo (14 elementi, ma all’occorrenza si può ridimensionare)

Cesare – Uomo sulla quarantina, padre delle bambine

Elena – Donna sulla quarantina, mamma delle bambine

Martina – bambina   8-9 anni

Valentina – bambina 10-11 anni

PRIMO ATTO

TV STORY il musical

La scenografia è semplice e facilmente trasformabile. Sul fondale una telo bianco per le proiezioni. Nella prima scena un divanetto a destra su cui siedono due bambine, Martina e Valentina intente a guardare la tv. Indossano delle vestagliette colorate. Valentina ha il telecomando in mano. A fianco un’ abat- jour. Di fronte a loro, poggiato sul proscenio, leggermente angolare,  un proiettore con luce azzurrina simulerà un televisore acceso. Sulla sinistra un attaccapanni.

Ad apertura sipario, un uomo e una donna entrano ed escono su musica, simulando un certa fretta, come se ogni volta si ricordassero qualcosa.

1.SCENA  

ELENA – Oh santa pazienza Giorgio, le chiavi della macchina!

GIORGIO – Sai tu dove le hai messe cara, l’hai usata tu l’ultima volta per andare dal tritacalli

ELENA – Non fare dello spirito! Ho fatto una semplice pedicure!

GIORGIO – Benissimo! Allora saprai usare i piedi al meglio la prossima volta! Così non dovrai usare la MIA macchina e non si perderanno le MIE chiavi!

ELENA – (ferma al centro della scena, ci ragiona e seraficamente annuncia) Dunque, d’ora in poi farai colazione, pranzo e cena fuori casa! Perché si dà il caso che la spesa venga fatta con in MIEI soldi!

GIORGIO – (si ferma anche lui al centro della scena, le sta accanto, pensieroso)Lo sai che ti amo quando fai così? Sei adorabile!

ELENA – Lo so…ma le chiavi non le trovo lo stesso (si guardano negli occhi d’intesa; piccola pausa ed insieme si avvicinano al divano accerchiando le bambine. Tendono la mando verso di loro) Sapete che potreste restare senza tv per giorni e giorni e giorni vero?

MARTINA e VALENTINA - (si guardano) Va beeeeeeeeeeene…avete vinto. (da sotto il cuscino tirano fuori le chiavi e le consegnano al papà)

GIORGIO – Belle di papà! Da chi avrete preso questo senso dello spirito voi due? (le bacia sulla fronte)

ELENA – E da chi? Non certo da te tesoro!  Permaloso come sei, se avessi un briciolo di ironia non te la prenderesti tutte le volte che ti sveglio in piena notte…

GIORGIO – (stavolta è ironico) Solo perché mi infili i piedi gelati sulla pancia? E’ vero…non sono ironico!

ELENA – Allora ragazze…mi raccomando niente gas, né telefono…non aprite la porta a nessuno e non fate danni

GIORGIO – Se però chiama qualcuno chiedete sempre chi è e lasciate un appunto lì accanto al telefono d’accordo?

MARTINA e VALENTINA – (insieme) E non aprite il COM PU TER! CHIARO?

ELENA- Ecco brave. Vedo che sapete tutto. Ora andiamo Giorgio o faremo tardi a teatro. (bacia le ragazze)

GIORGIO – Ciao tesori miei a più tardi!

ELENA – A più tardi cucciole della mamma!  (escono)

Breve pausa e le due sorelline iniziano a saltare sul divano euforiche.

MARTINA – E vai! Libere! Evviva!

VALENTINA –Finalmente sole! Yuuuuuuuu! (dopo qualche salto tornano a sedere e per un po’ si litigano il telecomando)

MARTINA – (sfila il telecomando dalle mani di Vale) Ora tocca me, lo hai tenuto tu fino adesso!

VALENTINA – Ma io sono più grande!

MARTINA – Uh…non rompere… fra un po’ te lo ridò (cambia canale continuamente)… ma non c’è più niente a quest’ora…che pizza!

VALENTINA – Per noi poi…a quest’ora o cartoni animati idioti…o reality ancora più idioti…l’isola dei disperati…donne sculettanti…il grande fardello…cuochi dappertutto…

MARTINA – Pettegolezzi…fatti i fatti miei che io mi faccio i tuoi…ma che schifezza…e che noia soprattutto…

VALENTINA – Cerca un film…vedi se fanno un bel film…

MARTINA – Ti piace “NOTTE DI SANGUE ALL’OSPIZIO?”

VALENTINA – Ma sei pazza? Gira subito…

MARTINA – Questo è ….(sigla di Beautiful)  ♪

VALENTINA – Si lo so che cos’è… la storia di quella che si è sposata venti volte con lo stesso uomo…e c’ha figli con uomini diversi…bella roba…

MARTINA – E questo in bianco e nero che cos’è?

VALENTINA – Ferma ferma…ferma qui…

.(sigla tipica di chiusura delle trasmissioni Rai…restano incantate a guardare…sgranano gli occhi…come se la tv fosse una calamita…sono proiettate in avanti…si avvicinano lentamente alla fonte della luce…che improvvisamente spara una luce ancora più forte…la musica cambia…flash lampi..buio…sono catapultate nella tv del passato)

2.SCENA  

La scena di casa è sparita. Sullo schermo tanti fiori…ma tutti rigorosamente in bianco e nero. Una scala di legno centrale, in bianco e nero,  riempie la scena sul fondo. Tre cubi in legno di diverse dimensioni con tre lati in bianco e nero e due colorati ben nascosti, sono distribuiti sulla scena. I costumi di tutto il primo tempo saranno nelle tonalità del bianco nero e grigio. Anche le sorelline alle quali è bastato togliere la vestaglietta colorata che avevano prima.

♫NEL BLU DIPINTO DI BLU (VOLARE).

(il corpo di ballo canta e balla su musica)

Alla fine della coreografia, inizia il dialogo.

VALENTINA – Ma chi siete? E perché ci avete portate qui?

BALLERINA 1 – Nessuno vi ha portate qui…ci siete arrivate da sole

BALLERINA 2 – Evidentemente la curiosità di entrare in questo mondo era tanta

MARTINA – Nel mondo del bianco e nero intendi?

BALLERINA 3 – Si. Nel mondo del bianco e nero ma forse anche nel mondo della tv di una volta

VALENTINA – E questa canzone cos’era?

BALLERINA 4 – Questa fu la canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 1958…

MARTINA – E chi la cantava Eros Ramazzotti?

BALLERINA 5 – Ma no! Eros Ramazzotti non era ancora nato in quegli anni

La cantava Domenico Modugno. Un grande cantante e attore dell’epoca.

BALLERINA 6 – Ma se siete tanto curiose allora non vi scoccerà se vi portiamo a fare un altro giro vero?

MARTINE E VALENTINA – No no…anzi!

BALLERINA 7 – E gira che ti rigira che ti rigira…vi potremmo portare in una di quegli appuntamenti serali che riuniva tutte le famiglie

BALLERINA 8 – Non fosse altro per il fatto che questo era considerato come una sorta di big bang…una sveglia insomma

BALLERINA 9 – Era un segnale…Quando iniziava questo programma…che durava poco più di dieci minuti…i bambini più piccoli sapevano che dopo quello dovevano andare a letto…era molto divertente…

BALLERINA 10 – Era l’ultimo programma  tv che gli era consentito di vedere…dopo di che..tutti a nanna…

TUTTI – (verso il pubblico) Stiamo parlando di?  (il pubblico dovrebbe dire “CAROSELLO”.  Subito dopo parte la sigla su cui il corpo di ballo esegue una coreografia)

 ♫  carosello

3.SCENA

VALENTINA – Ma perché durava così poco se era divertente?

BALLERINA 11 – Perché in realtà erano solo degli spot pubblicitari…ma non come quelli che vedete voi oggi..erano delle mini storie molto divertenti…fatte da attori professionisti…

BALLERINA 12 - Oppure erano dei cartoni animati disegnati dai più grandi maestri dell’animazione di quegli anni

MARITNA – Insomma ci siamo persi qualcosa di bello allora

BALLERINA 13 – Eh già..non solo quello..perché anche le trasmissioni erano più belle…senza gli applausi finti o le risate finte…tutto dal vivo…

BALLERINA 14 – Ma anche la musica, in quegli anni era molto più interessante…

BALLERINA 1 – Ad esempio voi oggi avete quei programmi musicali dove i bambini cantano le canzoni dei grandi…degli adulti…

BALLERINA - ….e sembrano a volte dei piccoli mostri…perché bravi sono bravi…ma i testi delle canzoni non sono adatti a loro e a volte stridono con le loro giovani facce (le due bambine trascinano uno dei cubi sul proscenio, ci montano sopra in piedi, pronte per cantare, il corpo di ballo farà da coro)

BALLERINA 2 –  Negli anni 60 invece c’era una trasmissione musicale molto seguita, dedicata ai bambini , ed i cantanti bambini cantavano le canzoni adatte a loro…vuoi vedere quanto era famosa quella trasmissione? Chiediamolo al pubblico

TUTTI – Stiamo parlando de ? (il pubblico dovrebbe dire “LO ZECCHINO D’ORO”.  Subito dopo parte la base de, “Il valzer del moscerino” su cui il corpo di ballo esegue una coreografia mentre le bambine cantano)

 ♫ VALZER DEL MOSCERINO

4.SCENA

MARTINA – Noi però oggi abbiamo dei varietà televisivi un po’ scemi

VALENTINA – Si, ha ragione mia sorella, non c’è molto che possiamo vedere senza annoiarci…non c’è musica dal vivo…non ci sono ospiti importanti…tutta gente comune che vuole diventare famosa…

MARTINA – E poi è volgare…lo dicono sempre anche i nostri genitori…tette culi, culi tette…e poi parolacce…insulti…strilli..urla

BALLERINA 17 – Perché si è perso il senso del buon gusto. Pensa che, sempre negli anni ’60, vennero in Italia due sorelle gemelle, le Kessler! Due stangone tedesche..che divennero subito famose perché ballavano, cantavano e  si muovevano con una certa classe

BALLERINA 18 – E avevano la particolarità, essendo gemelle, di ballare sempre in coppia e all’unisono con un’eleganza…ma con un’ eleganza…

VALENTINA – Come Platinette che balla la zumba?

BALLERINA 1 – No…come  due vere gazzelle!

BALLERINA 2 – La prima trasmissione che qui in Italia le ha rese famose era  Giardino d’inverno assieme al Quartetto Cetra…

BALLERINE 3  - …e avendo riscosso successo in quel programma la Rai le volle ancora nella trasmissione Studio 1 con le coreografie di Don Lurio…un altro ballerino americano che venuto in Italia ha dato ai balletti televisivi una bella sferzata di allegria.

BALLERINA 4 – Vogliamo vedere se il pubblico si ricorda la canzone più famosa delle gemelle Kessler?

TUTTI – Stiamo parlando di?

(il pubblico dovrebbe dire “DA DA UMPA’”.  Subito dopo parte la base; due delle ballerine più alte, evocano le gemelle Kessler scendnedo dalla scala, cantando e ballando)

♫DADAUMPA’

5.SCENA

Alla fine della canzone/coreografia invadono la scena tutte le ballerine vestite da maschietti, con la divisa da collegio…oppure in pigiama…litigano…si fanno i dispetti..si rincorrono per tutta la scena…si tirano i cuscini…mentre le bambine stupite, si riparano dietro uno dei cubi e osservano.

VALENTINA – Che sta succedendo?

MARTINA – Sembrano indemoniate…

VALENTINA – Vieni qui (spostandola da una parte) con tutta questa baraonda finisce che ci facciamo male

MARTINA – Ma stanno giocando non lo vedi?

VALENTINA – Lo vedo… ma sono talmente esaltate che sembrano siano state tenute in gabbia fino a poco fa…

MARTINA – …magari sono  chiuse in un collegio

BALLERINA 9 – Esatto! Questo è uno dei collegi più famosi!...Anzi è uno dei romanzi più famosi

BALLERINA 10 – Avete mai sentito parlare di Gian Burrasca?

MARTINA E VALENTINA – no no…

BALLERINA 11 – Dovreste leggerlo! E’ un romanzo divertente…parla di un bambino di 9 anni che al suo compleanno riceve in regalo un diario…

BALLERINA 12 – Decide quindi di scrivere le sue giornate..per lo più composte dalle sue marachelle...gli scherzi…fatti a familiari e parenti…

BALLERINA 13 – Nasce così il Giornalino di Gian Burrasca..ha avuto talmente successo che ne hanno fatto una serie televisiva (nel frattempo un gruppo sta vestendo chi interpreterà Gian Burrasca, fingendo il taglio dei capelli ed aiutandola a vestirsi)

BALLERINA 14 – Siccome Gian Burrasca ne combinava tante e tante e tante…ad un certo punto il padre decide di metterlo in un collegio

BALLERINA 15 – Ma anche lì..ne combina di tutti i colori…

BALLERINA 1 – Volete sapere la cosa curiosa? Sapete chi interpretava il personaggio di Gian Burrasca in televisione?

BALLERINA 2 – Pensate ad un cantante giovane, bravo, molto popolare…. Ma anche attore… dell’epoca…

MARTINA – Massimo Ranieri?

BALLERINE TUTTE -  No

VALENTINA – Gianni Morandi

BALLERINE TUTTE -  No

BALLERINA 3 – bè…non lo indovinerete mai! Ma sono sicura che il pubblico lo sa..

TUTTE – Stiamo parlando di (a questo punto il pubblico dirà RITA PAVONE…)

MARTINA E VALENTINA - Ma è una donna!

BALLERINA 4 – Si, una donna, una cantante e una brava interprete…allora era giovanissima…era piccolina…con le lentiggini..

BALLERINA 5 – E’ bastato tagliarle i capelli corti… vestirla da maschio e…(girano la ragazza che interpreterà Gian Burrasca) …VOILA’..il gioco è fatto!

Parte la canzone con la base de LA PAPPA COL POMODORO

La ballerina e tutto il corpo di ballo, cantano e ballano.

♫ pappa col pomodoro

6.SCENA

BALLERINA 5 – Eh si…devo dire che in quegli anni erano molte le trasmissioni piacevoli e non volgari….

BALLERINA 6 – c’era soprattutto la qualità…e poi  si rideva con intelligenza

VALENTINA – Cosa volete dire?

MARTINA – Volete dire che oggi si ride in modo stupido?

BALLERINA 7 – Vogliamo dire che oggi si ride facile…basta dire una parola..che ne so..tipo…tipo…

BALLERINA 8 – tipo …CULO!  (probabilmente il pubblico sta ridendo) Ecco…lo vedete?…basta poco…

BALLERINA 9 – Invece all’epoca c’erano comici e attori e attrici che facevano ridere senza per forza usare parole pesanti o parolacce …

BALLERINA 10 – Ad esempio un grande imitatore dell’epoca  si chiamava Alighiero Noschese

BALLERINA 11 – E’ stato uno dei più grandi showman e  imitatori dello spettacolo italiano…lui ha fatto scuola a molti nostri imitatori attuali

BALLERINA 12 – Era in grado di trasformarsi e prendere le sembianze di chiunque… un politico…un personaggio dello spettacolo…uomo o donna era uguale…

BALLERINA 13 – Usava l’arma dell’iroina e della satira in modo eccellente

VALENTINA – Diteci almeno una trasmissione dell’epoca a cui ha preso parte

MARTINA – Si dài, ci piace questo gioco…questo tuffo nel passato credo stia piacendo anche al pubblico…vero?

BALLERINA 1 – Bene..allora vi diremo che…alla fine degli anni sessanta fu il primo imitatore ad avere l’autorizzazione ad imitare i personaggi politici…

VALENTINA – E perché? Oggi lo fanno tutti!

BALLERINA 2 – Certo…ma prima di allora era proibito!

BALLERINA 3 – E poi una curiosità…pensate che agli esami di maturità dovette affrontare due prove orali…durante la prima parlò con la voce di Amedeo Nazzari

MARTINA – E chi è ?

BALLERINA 4 – Un altro attore dell’epoca ovviamente…E durante la seconda prova orale parlò con la voce di Totò…ed i professori non dissero nulla…tutto filò liscio. Promosso!

MARTINA – Ma dài! …e quindi?  la trasmissione che lo lanciò in tv come si chiamava?

BALLERINA 14 – La trasmissione era DOPPIA  COPPIA del 1969…la conduceva lui assieme ad una cantante…francese…o…immigrata….come diremmo oggi…

BALLERINA 6 – Capelli lunghi…Bionda…snella…sorridente…aveva la particolarità di avere i denti davanti separati…

TUTTE – Stiamo parlando di? (il pubblico dovrebbe dire Silvy Vartan; parte la musica Buonasera Buonasera)

♫ BUONASERA BUONASERA

7.SCENA

(In controscena appare una mano bianca che sembra camminare da sola, è l’anticipo del numero musicale di fine scena.)

VALENTINA – Sentite un po’…ma visto che sapete tutte queste cose…diteci un po’… a scuola, per le vacanze estive,  ci fanno leggere dei romanzi. Sembra che nella tv di una volta questi romanzi venivano proposti in forma di sceneggiati…è vero?

MARTINA – Io per esempio mi ricordo il Mago di Oz…ma era un film e non era italiano…la storia di Dorothy che per una botta in testa si trova in un mondo diverso…con personaggi strani… avete presente?

BALLERINA 7 – Ma certo! Certo che abbiamo presente! Ed è vero…il Mago di Oz era un bel film americano…ma anche in Italia hanno fatto dei bei film tratti dai romanzi…(PRIMO passaggio di Belfagor, lo interpreta lo stesso papà delle ballerine;  è rapido, entra  veloce ed esce)

BALLERINA 8 – Uh! Ve ne potremmo dire a decine… Il Mulino del Po….I Promessi sposi…La freccia nera…Le mie prigioni…il Conte di Montecristo…Anna Karenina…I miserabili…

BALLERINA 9 – Forse voi siete troppo piccole per conoscere tutti questi romanzi…ma prima o poi a scuola ve li faranno leggere…

BALLERINA 10 - ….e forse..se riusciste a vedere lo sceneggiato in tv …oggi…vi aiuterebbe ad amare di più certi autori e certi libri…

MARTINA – Ma qualcosa più alla nostra portata?

BALLERINA 11 – Vediamo vediamo…”Marcellino pane e vino”….per esempio…

BALLERINA 12 – Oppure….”Cuore” ….ma anche “Piccole donne”…la “Freccia nera” !!! Chi si ricorda della freccia nera?

BALLERINA 13 – Insomma ce n’erano davvero tantissimi… è un vero peccato che oggi ne facciano così pochi…

BALLERINA 14 – Ma vogliamo parlare anche dei telefilm?…a confronto con quelli che vedete voi oggi erano dei veri capolavori!

VALENTINA – E dài…fateci vedere qualcosa no?

MARTINA – Però qualcosa di divertente…sono sicura che ce n’erano di divertenti!

BALLERINA 1 – Certamente…

(SECONDO passaggio di Belfagor)

VALENTINA – Cos’era?

BALLERINA 2 -  Cosa?

VALENTINA – Quell’ombra lì…non avete visto?

BALLERINA 2 – No…io non ho visto niente…voi avete visto qualcosa?

TUTTE – No no…

VALENTINA –  Allora forse sono stanca…e devo tornare a casa

MARTINA – A proposito di casa! Fra poco rientreranno i nostri genitori…

BALLERINA 3 – Non vi preoccupate…quando torneranno lo capirete e sarete pronte e rientrare anche voi

BALLERINA 4 – Basterà…basterà uno schiocco di dita…così (esegue)

BALLERINA 5 – Eh già… così… (anche lei schiocca le dita e di conseguenza ad una ad una tutte le altre fino a evocare il classico ritmo della sigla della famiglia Addams)

♫ sigla serie tv FAMIGLIA ADDAMS

(nella breve coreografia movimenti da Morticia; alla fine della quale entrano i personaggi della nota serie tv)

GOMEZ (interpretato dal padre delle bambine)

MORTICIA (interpretato dalla madre delle bambine)

MERCOLEDI (una delle ballerine)

PUGSLEY (una delle ballerine)

LURCH (due ballerine una sull’altra)

MANO (mossa da una delle ballerine)

MORTICIA – (dipinge un quadro su cavalletto, non visto dal pubblico, Gomez è alle sue spalle) La pittura è il mio passatempo preferito, ma non so se riuscirò ad essere fedele caro… lo Zio Buck me lo ricordo a malapena

GOMEZ –  Hai un tocco magnifico cara

MORTICIA – Grazie Gomez…ma…c’è qualcosa nella sua espressione che non va

GOMEZ – oh…forse…quel sorriso…non è deciso…

MORTICIA – labbro superiore o inferiore?

GOMEZ – Quello di mezzo!

MORTICIA – Oh…hai ragione.. (corregge e ammira compiaciuta il suo capolavoro)

Labbra che seducono!

GOMEZ – (la bacia sul collo) Mmmmmmmmm….

MORTICIA – Su caro…i bambini arriveranno tardi alla festa…vuoi chiamare Lurch?

(Gomez alza un braccio e come tirasse una corda si ode un gong, appare immediatamente Lurch)

LURCH – Ha chiamato?

MORTICIA – Si Lurch…chiama i bambini (i bambini entrano senza dargli il tempo di parlare)

MERCOLEDI’ E PUGSLEY – Arriviamo… (hanno un pacco nero in mano)

GOMEZ – Come sono sensibili e ubbidienti i nostri ragazzi!

MORTICIA – Cosa c’è in quella scatola?

PUGSLEY – Il regalo per  Tommy….uno scorpione

MORTICIA – Ma che generosi i nostri cuccioli

GOMEZ – Il cuore degli Addams è sempre stato generoso

MORTICIA – Mi raccomando bambini fate i bravi

LURCH – mmmmmmmmm (mugugna)

GOMEZ – Comportatevi come degli onesti e cordiali Addams

MERCOLEDI’ – Io contribuirò con la mia sega elettrica per fare la manicure alle bambine

PUGSLEY – Lo zio Fester mi ha passato una bombettina a mano…solo nel caso dovessimo aiutare a mettere in ordine la stanza

GOMEZ – Possiamo stare tranquilli con due figlioli così generosi! Lurch! Riportaceli sani e salvi (Lurch li prende dalla collottola e li porta fuori) Ed ora siamo soli mia adorata (si mette in bocca un sigaro)

MORTICIA – Una seratina tutta per noi…(si siedono sulla scala, pronti a farsi le coccole. Inizia la musica. La mano si intromette tra loro…toccandoli dove riesce) Oh…tesoro…sei particolarmente focoso oggi…

GOMEZ – Anche tu amore mio…anche tu

(riprende la musica; la scena termina su un buio)

8.SCENA

La scena si riapre sulla musica di Belfagor, si evoca il museo del Louvre.

Sei ballerine indossano delle stoffe tubolari elastiche coperte fino alla testa; chi sulla scala, chi sui cubi; nelle posizioni più diverse; simula di essere delle statue

MARTINA – A me questo museo mette i brividi…

VALENTINA – Hai visto anche tu quello che ho visto io?

MARTINA -  Non lo so…ma ho sentito una corrente d’aria improvvisa…e qui non ci sono finestre

VALENTINA - Allora te lo dico io…è passato un fantasma …tutto nero

MARTINA -  Un fantasma? Ma che dici? (entrano un paio di ballerine)

BALLERINA    - Allora non lo sai…qui nel museo del Louvre è stata ambientata uno dei thriller più spaventosi della storia della tv in bianco e nero…

BALLERINA   - BELFAGOR! Un film diviso in 5 episodi che ha incollato gli spettatori davanti alla tv

MARTINA -  Me lo ricordo…mamma ne ha parlato qualche volta

VALENTINA – Ho capito che ci avete immerso nella tv di una volta…ma dobbiamo vederlo proprio così da vicino questo fantasma nero?

BALLERINA    – Perché non avete sentito ancora la musica…Ora state qui ferme…non muovetevi..

(parte la musica, inizia il ballo delle statue; durante la coreografia le bambine sembrano spaventate)

♫ Coreografia della serie tv BELFAGOR il fantasma del Louvre

Alla fine un buio chiuderà la scena.

9.SCENA

Al riaccendersi delle luci le ballerine sono sedute sulla scala ben distribuite. In mezzo a loro le bambine.

MARTINA – Scusate ma…abbiamo parlato di film, di varietà, imitatori, balletti...ma la musica? O gli eventi internazionali?

VALENTINA – Eh si perché fino adesso ci avete parlato di cose prodotte da noi, qui in Italia…ma sono sicura che allora più di adesso, la musica fosse molto più presente nella tv

BALLERINA 1 – Eh già…oggi per sentire un po’ di buona musica bisogna andare sulle tv private…quelle specializzate

BALLERINA 2 – Invece allora, che di tv ce n’erano solo due…pensate che il secondo canale è nato  nel 1961…ma il terzo nel 1979!!!

BALLERINA 3 – Adesso non si contano più le tv che si possono vedere

VALENTINA – Ma è un bene o un male secondo voi?

BALLERINA 4 – Potrebbe essere un bene perché c’è più informazione…c’è più scelta

BALLERINA 5 – Ma è anche un male, perché diventa dispersiva e le cose di qualità sono proprio poche poche

MARTINA – torniamo alla musica però che ci interessa

BALLERINA 6 – Dicevamo che la musica, ha avuto delle opportunità grandissime con la tv in bianco e nero…

BALLERINA 7 – Pensate che le grandi interviste e i grandi concerti…magari in pillole..sono andati in onda in quegli anni lì

BALLERINA 8 – Per dire…oggi vedreste mai il vostro idolo in tv?  Diteci uno dei vostri idoli…

VALENTINA – Per esempio…Jovannotti?

BALLERINA 9 – Ecco per esempio…ai suoi esordi si vedeva..ma oggi una trasmissione dove invita lui o altri personaggi famosi…anche il vostro Vasco Rossi… che abbiano la possibilità di cantare…è un’occasione molto rara…

BALLERINA 10 – Pensate che all’epoca ci fu un’occasione… alla quale ne seguirono molte altre…che fece conoscere un gruppo musicale inglese

BALLERINA 11 -   Si…era una band… il famoso quartetto di Liverpool…che allora faceva strillare tutti i suoi fans ai suoi concerti

TUTTI - Stiamo parlando dei….

.(a questo punto il pubblico dovrebbe dire I BEATLES; parte la base musicale)

SHE LOVE’S YOU

(coreografia scatenatissima alla fine della quale le bambine tornano ad indossare le vestagliette; rientra il divano e si mettono a dormire.  Suona il campanello con insistenza. Voci fuori campo.

GIORGIO –  Valentina! Martina! Aprite!

ELENA – Siamo noi! Aprite!...

FINE PRIMO ATTO

 

SECONDO ATTO

10.SCENA

Il secondo atto si apre  con un tavolino centrale ed il papà che prepara la colazione per tutti entrando e uscendo dalla quinta e portando vassoio, tazze, latte, caffè, biscotti….il tutto su musica, in allegria. Entra Elena ancora mezza addormentata.

ELENA – Buongiorno tesoro…ma tutte queste energie?

GIORGIO – E’ domenica tesoro! E come ogni domenica…

ELENA – Ci sono le partite… e noi dovremo passare la giornata da sole

GIORGIO – Vedi il bicchiere mezzo pieno dài. Ti ho lasciata dormire, t’ho tenuta stretta stretta a me tutta la notte… nonostante i tuoi bei piedoni gelati sulla pancia… ho preparato la colazione per tutti… ora…se anche per un paio d’ore mi assento dalla scena non te la prendere…troverete sicuramente qualcosa di meglio da fare…e poi non sparisco mica…mi trovate sempre qua…in poltrona…

ELENA – Tanto è come non ci fossi! Quando parte il calcio diventi un fantasma…

GIORGIO – (le dà un bacino) Ricominciamo dài…buongiorno tesoro!

ELENA – Ascolta…prima che si sveglino le bambine..ma quei discorsi di ieri sera? Non ti sembravano un po’ strani?

GIORGIO – Sono figlie straordinarie, proprio come i loro genitori, piene di fantasia…

ELENA – Veramente mi sono un po’ preoccupata

GIORGIO – (sdrammatizzando) Ma dài…capita a tutti i bambini di  immaginare cose fantastiche: un viaggio nella tv del passato! Che testoline creative!

ELENA – Non è tanto il viaggio nel passato in sé…sono i particolari che ci hanno raccontato…Alighiero Noschese…Gian Burrasca…Belfagor…Silvie Tartan…io non gliene ho mai parlato!

GIORGIO – Magari lo hanno visto in TV…sai che adesso con tutti quei programmi notturni fanno rivedere i programmi di una volta…chissà che associazioni hanno fatto…ci si sono addormentate sopra ed hanno sognato…

ELENA – Mmm…si…forse hai ragione tu…

GIORGIO – Comunque potremmo anche raccontargli qualcosa…sembravano così contente…sentirlo dalle nostre voci le potrebbe interessare…magari le aiutiamo a selezionare un po’ queste scemenze che trasmettono ora

ELENA – (non convinta)Se credi possa essere utile…per me dovrebbero solo stare meno davanti alla tv…

GIORGIO – Vero…ma visto che ci stanno…sarebbe meglio scegliessero programmi più adatti a loro, ti pare?

ELENA – Le hai svegliate?

GIORGIO – Di domenica? Lasciale dormire…(ironizzando)con tutti quei balletti che hanno fatto stanotte…saranno stanche

ELENA – Si si, scherza…tu pensala come vuoi ma io sono preoccupata…

GIORGIO – Dài prendi il tuo cappuccino che si raffredda

(entrano le bambine in pigiama)

MARTINA – Buongiorno!

VALENTINA – Questo profumino di vaniglia ci ha svegliate! Ciao mamma, ciao papà

ELENA- Eccole! Buongiorno cucciole!

GIORGIO – Riposate bene?... Dài su, sedetevi che ho preparato la colazione…

(si siedono al tavolo)

ELENA – Cosa vi piacerebbe fare oggi? Lo sapete è domenica…

GIORGIO – E il vostro papone deve seguire il pallone!

ELENA – Appunto….se volete uscire…

MARTINA – Io sto volentieri a casa…pensavamo però che ci piacerebbe tanto fare un altro viaggetto

ELENA – Noi da sole?

VALENTINA – Ma che hai capito…non un viaggio in macchina…un viaggio qui…in casa…nella tv di una volta

ELENA – Ancora con questa storia!

GIORGIO – Sicuramente con la mamma vi possiamo raccontare un sacco di cose…di aneddoti…voi ci avete raccontato di essere entrate in un mondo in bianco e nero,,,e noi vi portiamo nella tv a colori…

ELENA – perché anche la tv a colori aveva delle cose interessanti sapete?

(vola un pallone da quinta a quinta; Giorgio lo segue con lo sguardo, la mamma e le ragazze non si accorgono di nulla)

ELENA – Vero papà?...(silenzio)…Vostro padre ha già perso la testa per le partite…Giorgio!!!!

GIORGIO – Dimmi tesoro…

ELENA – Dicevo che potremmo raccontare loro delle cose divertenti e curiose anche della tv a colori (passano due palloni da quinta a quinta come sopra)

MARTINA E VALENTINA – (chiedono la sua attenzione) PAPA’!!!!

GIORGIO – Certo piccole…i cornetti sono alla crema come piacciono a voi

ELENA – Si va bè… è già partita!...la testa voglio dire…

GIORGIO – (minimizza) Ma no ma no…ho qualche preoccupazione di lavoro per cui

(passano tre palloni da quinta a quinta come sopra)

ELENA – Eh già..immagino…va bè…su…finite la colazione adesso che papà fra poco rientra in sé

(i palloni aumentano…in controscena mamma e bambine continuano a fare colazione mentre la luce cambia ed entra il corpo di ballo a coinvolgere Giorgio in una coreografia sulla sigla di 90° minuto)

♪ sigla 90° minuto

11.SCENA

(finita la coreografia Giorgio rientra in sé e si siede per il caffè)

ELENA – Vediamo un po’…facciamo un giochino…se vi chiedessi i nomi di due grandi attori comici della televisione…chi vi viene in mente…

VALENTINA – Stanlio e Ollio..

GIORGIO – Brave! Quella era però la tv in bianco e nero…non volevate fare un viaggio anche in quella a colori?

ELENA- Ve lo diciamo noi…erano una coppia nella vita e sulla scena…hanno iniziato con la tv in bianco e nero ma erano talmente bravi e talmente affiatati che hanno continuato a lavorare anche fino pochi anni fa

MARTINA E VALENTINA -  Sandra e Raimondo!

GIORGIO – Brave piccole….Sandra Mondani e Raimondo Vinello, proprio loro…

ELENA – Sapeste quante volte abbiamo riprodotto in casa le scenette di questi due grandi attori comici!

GIORGIO – Guardate…se avessimo in casa una telecamera nascosta…sai  i soldi che riusciremmo a fare? A palate!

VALENTINA – Eh no eh no…basta coi reality…

MARTINA – Tutti questi programmi che ci portano in casa gli affari degli altri

VALENTINA – Che noia che barba… che barba che noia…

ELENA – Ecco ecco ecco….!!!! Questa era una frase tipica di Sandra Mondaini.

Ora…se vi mettete buone da una parte…io e papà vi facciamo una delle migliaia di scenette di Sandra e Raimondo

GIORGIO – Adesso? Ma come ti viene in mente!

ELENA- E dài e dài…che vuoi che sia…le bambine sono abituate a ben altro

GIORGIO – Che c’entra…ma non so nemmeno se me la ricordo…

ELENA – Non dire bugie che l’avremo fatta centinaia di volte…tutte le volte che eravamo a casa di amici ce la chiedevano…a te veniva così bene il marito cornuto!

(le bambine ridono)

GIORGIO -  E certo…sempre la figura del fesso io….

ELENA – Ecco..sistemiamoci sul divano…

♪ sigla Casa vianello

(eseguono su musica; iniziano uno sketch che evoca i classici sketch di Sandra e Raimondo. Siedono sui due cubi in proscenio; lui legge il giornale lei una rivista)

ELENA/SANDRA – Senti un po’ …ti dispiacerebbe se ..che ne so…per un paio di mesi me ne andassi alle Seychelles?

GIORGIO/RAIMONDO – Ma che dici?

ELENA/SANDRA – No dico…ti scoccerebbe proprio se per caso me ne partissi per due mesi…ti lasciassi solo….tanto per cambiare un po’ d’aria..mi capisci?

GIORGIO/RAIMONDO – Oddio… l’aria la cambierei anche io….perché dovrebbe scocciarmi…ma non ne  vedo la ragione

ELENA – Ma per  frequentare qualche uomo nuovo no? Qui è una tale noia…e una tale barba…che un po’ di indipendenza non può che giovare al nostro matrimonio

GIORGIO – Ma che dici…? Quale indipendenza? Quale giovamento? Ma sii brava…cosa sono questi grilli per la testa… Per favore…

ELENA – Ma certo! Lo dicono i migliori psicologi del mondo…un po’ di autonomia non può che rinverdire la coppia….

GIORGIO – Ma che dici! Ma lascia perdere!...Cosa vuoi rinverdire…. tu!…

ELENA – (insiste) Quindi se parto oggi non ci rimarrai male?

GIORGIO – Ma smettila e non dire fesserie, dove vuoi andare….con chi vuoi andare….? Leggi leggi…sogna con le fotografie….non c’è un po’ di pubblicità su quella rivista?

ELENA – E no e no e no.. bisogna che tu capisca l’importanza di questa esperienza fuori dalla coppia

GIORGIO – Ma perché dovrei capire scusa?

ELENA –  Perché lo dice anche quella lì…come si chiama…la dottoressa Maria Rita Parsi…

GIORGIO – Ah bè…se lo dice la Parsi

ELENA – E poi perché io devo regolarmi

GIORGIO – …regolarti? Regolarti come?

ELENA – Bè…se devo partire voglio che per lo meno tu sia contento

GIORGIO – Ma senti che idiozie! Come faccio ad essere contento se mi lasci da solo per due mesi mentre  chissà con chi sta folleggiando!

ELENA – Allora sei geloso!

GIORGIO –  Geloso io? Ma che dici?!?

VOCE FUORI CAMPO – Signora Sandra…? E’ arrivato il signor Carlo!

ELENA – Uh…è per me è per me

GIORGIO – E chi è questo Carlo?

ELENA – E’ Carlo no? Quello dell’agenzia viaggi….quel bel signore distinto dell’agenzia viaggi

GIORGIO – Quel Carlo lì????  Avrà almeno 10 anni meno di te….come sarebbe?

ELENA – (si mette una mantella per uscire) Sarebbe che ora parto con Carlo…

GIORGIO – E dove vai?

ELENA – Come dove? Alle Seychelles no? Vado alle Seychelles con Carlo… Cos’è..non ti va bene neanche questo? Guarda che è il colmo eh! ciao… (esce)

GIORGIO – In viaggio con Carlo? In viaggio un corno….!!! (pausa) Appunto!... (si rende conto che non può fermarla, si butta sul divano affranto; le bambine applaudono; rientra Elena; Giorgio si toglie la giacca da camera e resta in canotta. Parte la sigla di Tarzan, la classica sigletta usata in una delle loro vecchie trasmissioni televisive. Coreografia a tema.)

♪ SIGLETTA e coreografia di TARZAN

12.SCENA

MARTINA –  Scusate ma…questa cosa in cui ci avete coinvolte cos’era?

ELENA – Era la sigla di chiusura di un programma che vedeva protagonisti proprio Sandra e Raimondo..

GIORGIO – Proprio come io e la vostra mamma..non siamo straordinari comici noi due?

VALENTINA – Già…per l’appunto mamma…questo cornetto che sto cercando di mangiare è piuttosto salato…devo proprio mangiarlo?

ELENA – Fa assaggiare….(esegue) Oddio!!!! Piccola mia scusami!!! Devo aver usato la pasta salata per il rustico…mangia i biscotti per oggi va…sii brava….

GIORGIO – Cosa vi dicevo? Una coppia di comici proprio…

MARTINA – E tra le trasmissioni comiche della tv di una volta…c’è qualcosa a cui siete particolarmente affezionati?

VALENTINA – Ma si…un programma che assieme ai comici faceva anche cultura…

ELENA – E bè…sicuramente ce n’era più d’una…ma una in particolare ha rivoluzionato il modo di fare televisione…tra l’altro era un programma che ha lanciato tanti comici…Roberto Benigni…Nino Frassica…e tanti altri…si chiamava…. L’altra domenica….

GIORGIO – A me è rimasta impressa una canzoncina di quel programma che, per quanto fosse leggera, rappresentava in modo giocoso… i giochi di potere…lo scambio di poltrone nella politica…insomma…prendeva in giro il mondo politico…ma con un’ ironia fantastica…(si alza va alla tv che è posta su un carrello vicino al tavolo) credo di aver messo in memoria qualche spezzone…

ELENA – Parli delle sorelle bandiera? Uh! Si…me li ricordo bene…

MARTINA – Sorelle o fratelli?

ELENA – Ehm…come glielo spieghiamo?

GIORGIO – Uh…e che oggi ti fai problemi a spiegargli cosa sono i travestiti? Erano dei cantanti …che si vestivano da donne per la scena… e che nella vita…

ELENA –  E che nella vita…(non trova le parole giuste) PURE!

GIORGIO – Guardate qui se non erano fantastici!

(tutti attorno alla tv sul tavolino della cucina a guardare mentre in un angolo del palco si materializzano le sorelle bandiera)

  FATTI PIU’ IN LA’

13.SCENA

VALENTINA – Divertenti  si…ma…qualcosa di più…come dire…

MARTINA  - Si…vogliamo dire…qualcosa di più…giocoso…?

GIORGIO – Ah bè…c’era il programma dei programmi!

ELENA – Il gioco dei giochi (sparecchia aiutata da Giorgio)

GIORGIO – Un programma in eurovisione…cioè lo vedevano tutta le nazioni Europee….che teneva  incollati alla tv tutti gli italiani …

ELENA – Erano giochi fantasiosi che  vedeva coinvolte tante squadre per ogni nazione…Francia, Inghilterra, Germania, Italia, Grecia, Spagna, Olanda..

GIORGIO – Ciascuna squadra doveva cimentarsi nei giochi più diversi..

Camminare sull’acqua con dei piedoni di gomma giganti…la più conosciuta  corsa ai sacchi…fare lo slalom tra le buche con un monociclo…ogni puntata i giochi erano nuovi e originali! Avercene oggi di queste possibilità nei parchi..altro che videogiochi…

(sbucano da ogni quinta e dal fondale tutte le ragazze del corpo di ballo, dicono la battuta e rientrano appena il pubblico risponde)

CORPO DI BALLO – Stiamo parlando di? (si suppone che il pubblico dica “Giochi senza frontiere”)

VALENTINA – E perché non ci giochiamo anche noi?

MARTINA -  Dài  su…..li facciamo anche noi? Per favore…

ELENA – Ma che? Qui in casa? Siete mica matte!

GIORGIO – Eh si..oggi si gioca in casa…anche perché ho le partite…(si sistema davanti alla tv) niente parco ma tutte casa e divano…belle le piccole di papà…

MARTINA – Si va bè…ma non il calcio però…vogliamo fare qualcuno di quei giochi lì…

ELENA – Non se ne parla proprio…ho appena sistemato tutta casa non ho intenzione di passare la domenica a pulire e raccattare giochi che mi sparpagliate in giro per le stanze!

VALENTINA – Non penserete che ce ne stiamo buone buone davanti alla tv vero?...

ELENA – Potreste fare i compiti ad esempio…è un bel programmino domenicale che ne dite?

MARTINA – Ma tu sei proprio una mamma crudele! Di domenica ci si riposa…l’ha detto qualcuno importante sa?

GIORGIO – Hanno ragione le piccole, lasciale sfogare…ma si ragazze, chiamate un paio di amiche per giocare (si mettono subito col cellulare alla mano a mandare messaggi,  in un angolo…)

ELENA – Giorgio!!!!!! Da che parte stai?

GIORGIO – Dalla parte delle bambine…sempre…

ELENA – Ho capito, avete vinto..però se trovo qualcosa fuori posto vi farete aiutare dalle amichette per risistemare eh? (suona il campanello) Accidenti! E ora chi è a quest’ora…?

MARTINA – Le amiche no?

ELENA – Di già?.......Andate ad aprire voi… (eseguono…entrano su musichetta, tutte le ragazze del corpo di ballo…una ad una salutano e si mettono in scena in modo da riempire tutti gli spazi…anche sul tavolo, sotto gli occhi sbalorditi dei genitori)..E queste sono un paio di amiche?

GIORGIO – Come sono popolari le nostre cucciole!

VALENTINA – Sai com’è…è bastato un clic su facebook!

  sigla GIOCHI SENZA FRONTIERE

 (coreografia con sacchi di iuta…nastri…pattini…monopattini…secchi…deve evocare una gara a squadre…alla fine della coreografia nella casa regna il caos più totale)

14. scena

ELENA – Ragazze!!! Ogni promessa…

MARTINA E VALENTINA – E’ un  ordine!

BALLERINA 1 – Grazie signora Elena…ci siamo divertite molto

BALLERINA 2 – E grazie anche a lei signor Giorgio non mi divertivo così da tanto

(tutte pronte per andare via)

GIORGIO – Prego prego ma…non c’è divertimento senza un po’ di sana fatica...giusto?  Prego accomodatevi (intendendo la sistemazione della casa, ma le ragazze fraintendono e si piazzano comodamente ovunque a riposare)

BALLERINA 3 – Che gentili…avreste anche qualcosa da bere? Siamo così accaldate

BALLERINA 4 e 5 – Anche a me grazie

BALLERINA 5 – Io senza ghiaccio però

GIORGIO - (guarda sbalordito Elena, occhiate d’intesa) Ma certo! Volete anche la cannuccia o preferite la bibita in lattina…no perché qui abbiamo un magazzino di bevande…avete una scelta infinita…aranciata…gassosa…chinotto…coca…acqua frizzante o liscia…chiara o scura…con calcio o senza…

TUTTE LE BALLERINE – (ciascuna dice qualcosa a scelta facendo un gran chiasso…Giorgio esce sconvolto)

ELENA – (perde la pazienza) Oooooooooooooo!!!!! Scusate eh! Ma dove stiamo qui? Avete preso questa casa per un pub???  E per favore…! Va bene l’ospitalità…ma qui stiamo esagerando….

MARTINA – Scusa però sei ingiusta, prima ci fai invitare le amiche e poi ti lamenti?

ELENA – Non mi sto lamentando…ma questa è diventata una festa in piena regola…ed io non ero pronta per accogliere tutte queste persone…quindi, daremo da bere a tutte,  ma con educazione, calma e cortesia…oh!

TUTTE LE BALLERINE – (lentamente ed esageratamente educate)  Per favore è possibile avere qualcosa da bere?

ELENA – Adesso si!

GIORGIO – (rientra con una cassetta piena di bibite) Ecco qua, servitevi pure (tutte si avventano sulla cassetta e prendono una bevanda, quindi tornano al loro posto)

BALLERINA 6 – Non si potrebbe avere anche un po’ di musica?

BALLERINA 7 – Visto che ci avete chiamate…ci rendiamo utili no?

GIORGIO – Utili a cosa? Io non vorrei sembrarvi scortese ma tra poche ore iniziano le partite e…

ELENA – Giusto…tra poche ore…queste ragazze una casa ce l’avranno no? Dovranno pur pranzare in famiglia….è domenica! Ma un po’ di musica non ha mai fatto male a nessuno e questo spazio dei ricordi stava iniziando a piacermi

VALENTINA – Grazie mammina…ormai eravamo nella tv a colori….

BALLERINA 8 -  I miei genitori mi parlano sempre di una serie televisiva che andava in onda di pomeriggio…Era divertente perché i personaggi ogni tanto cantavano…

GIORGIO – (Indossa al volo un giubbetto di pelle nera, alza il bavero e si mette in possa) A chi somiglio ?

TUTTE – Non ci somigli per niente…

ELENA – (ride) ah ah ah…….. tu vorresti essere Fonzie???? Questa è bella…

GIORGIO -  Va bè…qualche centimetro in meno..capelli più scuri… e sono lui!

ELENA – Aspetta..aspetta… ho il cd giusto (esce velocemente e rientra) Tutti pronti?

TUTTI – Stiamo parlando di? (il pubblico dovrebbe dire Happy days)

(parte la musica)

♪ HAPPY DAYS voci soliste Elena e Giorgio, il resto è coro

 (finita la canzone,  escono tutte le ballerine salutando)

BALLERINA 9 – Grazie di tutto, siete due genitori stupendi

BALLERINA 10 – Averceli due genitori così

BALLERINA 11 – E quando volete… noi saremo pronte a tornare in qualsiasi momento

BALLERINA 12 – Sempre che ci sia da bere!!!

(tutte ridono)

15. SCENA

(sfiniti dalla stanchezza siedono al tavolo della cucina)

ELENA – E siamo solo all’inizio della mattina…

GIORGIO – Ora che il mio ‘popolo’ s’è sfogato posso riposar tranquillo nel mio regno…ma il divano? Dove l’avete messo il divano?

ELENA – Ecco fatto, mo si piazza lì davanti e chi s’è visto s’è visto

VALENTINA – E dài papà…stai ancora un pò con noi?

GIORGIO – Mica vado via…resto qui…voi fate quello che volete…contate pure sulla mia presenza…purché non mi interrompiate…non mi avete risposto…il divano dov’è?

MARTINA – E’…….è…..l’abbiamo venduto!

GIORGIO – Non dire sciocchezze

ELENA – si si…l’abbiamo venduto…c’era un’asta in tv e l’abbiamo venduto…

GIORGIO – Ma quale asta… adesso fanno le aste in tv

ELENA – Perché…non potremmo aver visto un’asta in tv? Quel divano era malconcio…a noi servivano i soldi per i vestiti di carnevale…vero cucciole (strizzando l’occhio alle bimbe)

GIORGIO – Magari aveste venduto quel divano di tuo nonno…ma oggi non c’è più PORTOBELLO in tv…

ELENA – Uuhhh…te lo ricordi Portobello?

(entra il divano)

GIORGIO – Ecco… vedi? Come tornare alla realtà…(si siede sul divano chiamando le bambine a se con un gesto) Visto che siete state così curiose …sapete che un volta in tv c’era un programma…una specie di mercatino …in cui i partecipanti potevano vendere, o cercare, oggetti e idee, e farsi contattare dal pubblico da casa attraverso telefonate in diretta.

ELENA – E già…pensate che in ogni puntata c’erano anche delle rubriche come Fiori d'arancio …o Dove sei… in cui venivano fatte proposte matrimoniali o ricerca di persone….

VALENTINA – Tipo “Chi l’ha visto”?

ELENA – Brava cucciola! Portobello è stato il primo programma televisivo a parlare di persone scomparse…dopo di che…tutte copie…

GIORGIO – Copie…di copie…di copie di vecchi programmi televisivi…oggi non c’è quasi niente di nuovo, tutto quello che vedete oggi sono brutte copie di programmi fatti in passato…per questo è importante conoscere la tv di una volta…capire da dove si è partiti fa comprendere meglio dove stiamo andando

VALENTINA – O dove ci vogliono portare…

(Giorgio ed Elena si guardano e annuiscono sorpresi dalla profondità di Valentina)

ELENA – Pensate che il conduttore di questo programma era Enzo Tortora……una persona perbene…elegante…con una voce  rassicurante…purtroppo non è stato molto fortunato…ma questa è un’altra storia… magari un giorno ve la racconteremo…(Martina esce e rientra con un computer portatile)

GIORGIO – La mascotte di questo programma era un pappagallo…e tutti gli ospiti

dovevano tentare di farlo parlare…fargli dire proprio la parola “portobello”…

ELENA- Era divertente perché anche attori o cantanti ospiti…dovevano avvicinarsi al pappagallo e dirgli….por..to…bello….!...con delle voci ridicole…

MARTINA – E se lo volessimo cercare su internet come lo troviamo?

GIORGIO – Cercate la sigla…digitate portobello…ed è fatta!

VALENTINA – Dài cerca!

MARTINA – POR  TO BEL LO…..

(tutta la famigliola seduta sul divano che guarda lo schermo del pc mentre sulla sinistra si materializzano le ballerine con la coreografia su musica; vestite molto colorate con tanto di cresta e braccia piumate)

♪  sigla PORTOBELLO

16. SCENA

VALENTINA – Mamma…ma qualcuno è poi riuscito a far dire “portobello” al pappagallo?

ELENA- Che io mi ricordi solo una persona…era un’attrice…un’attrice di teatro già molto anziana all’epoca,  Paola Borboni…s’è messa lì vicino al pappagallo e gli faceva “portobelllo…portobello”…oh! Alla fine il pappagallo l’ha ripetuto…

GIORGIO – Me la ricordo…e già…ma ti ricordi quanto teatro facevano in tv?

MARTINA – Come sarebbe? Il teatro si vede a teatro…che c’entra la tv

GIORGIO – Sai che c’è…la televisione, da quando è entrata nelle case è diventata molto popolare..mentre il teatro è sempre stato…come dire…

ELENA – Un luogo dove solo un élite di persone ci andavano...perché i biglietti a teatro costavano….

GIORGIO – Così la televisione fece entrare il teatro nelle case degli italiani… si vedevano le commedie di  Edoardo De Filippo… Renato Rascel…Vittorio Gassman e molti altri …

VALENTINA – Ma noi non li conosciamo tutti questi attori…

ELENA – E’ proprio per questo che io e papà vi stiamo raccontando queste cose…perché vi ricordiate dei loro nomi…sono cose che nessuno vi insegnerà a scuola ma la televisione per fortuna sta tirando fuori tanti programmi di una volta e vi capiterà prima o poi di vedere qualcuno di questi personaggi…

GIORGIO – Così saprete apprezzare anche voi e capire la differenza tra quello che c’era prima e quello che vi propinano adesso…

MARTINA – Ma non li invitano più nelle trasmissioni?

GIORGIO – Ma no…non ci sono più.. sono passati tutti a miglior vita…però pensate, se non ricordo male credo che tutti loro almeno una volta siano stati ospiti in uno dei programmi televisivi più longevo…era un talk show tra i più famosi…in una tv privata…ma già molto popolare…Immaginate… su un palcoscenico teatrale la scenografia ricreava un salotto…con diverse poltroncine…era condotto da un tipo tracagnotto coi baffi…il quale invitava sempre personaggi noti e meno

noti…bè…quello era forse il programma più visto…tra gli anni 80 e 90…infatti è durato per ben 27 anni !

ELENA – Dal 1984 al 2009…un record! Nessun programma ha resistito tanto…a parte il festival di Sanremo…Ma certo… credo sia proprio lì che abbiamo visto le

loro ultime apparizioni  …la sigla del programma è entrata nelle case degli italiani come lo fu carosello…era un appuntamento fisso..ogni sera…te la ricordi…?

GIORGIO – Aspetta aspetta che dovrei avercela qui… mi sono tenuto un paio di puntate in cui intervistava i miei calciatori preferiti… (armeggia sul piccolo tv)

LE BALLERINE entrando – Stanno parlando del…..

(il pubblico dirà Maurizio Costanzo Show)

SE PENSO A TE (sigla del Costanzo show)

17. SCENA

(il corpo di ballo è uscito di scena; la famigliola è ancora sul divano)

GIORGIO – E quanti ospiti sono passati per questo programma!

VALENTINA – Ma è possibile che non vi ricordiate un programma musicale? Uno dico io…uno solo che abbia avuto successo?

MARTINA – A parte il festival di Sanremo eh…

ELENA – No…non mi viene in mente… sono sicura che ce n’era uno ma adesso mi sfugge…

GIORGIO – Bè si…qualcuno me lo ricordo…discoring…festivalbar..un disco per l’estate…

ELENA – (alzandosi dal divano) Ma si! Ecco…come ho fatto a scordarlo! E’ il programma che ha lanciato Fiorello…KARAOKE!

MARTINA  e VALENTINA – Karaoke? E che programma  è?

VALENTINA – Noi ci giochiamo tutti i giorni col computer…!!!

MARTINA – Pure al pub qui sotto casa fanno il karaoke!

GIORGIO – Lo sappiamo lo sappiamo…le nostre orecchie lo sanno bene che passate i pomeriggi interi a giocare al karaoke…però è proprio da quel programma che il karaoke è diventato un fenomeno popolare…

ELENA – Funzionava così: Fiorello presentava…ogni giorno in una piazza di una città d’Italia diversa… un palco semplicissimo e tutto il pubblico lì intorno…così proponeva una canzone e si facevano sotto persone del pubblico disposte a cantare in diretta ….con lo schermo che gli proiettava le parole….

MARTINA – Proprio come adesso!

GIORGIO – E già…solo che non sempre cantavano persone intonate…era anche divertente… ma credo che per lo più si esibivano dei talenti!

VALENTINA – Allora oggi potreste giocare con noi al karaoke…! Tanto per ricordare i vecchi tempi no?

ELENA E GIORGIO – EH?!?!?

GIORGIO – Ma no…io c’ho le partite!

ELENA – Io debbo cucinare! Non ho tempo da perdere!

MARTINA – E che sarà mai….dieci minuti! Mica vi chiediamo tanto!

(Elena e Giorgio si danno un’occhiata d’intesa)

GIORGIO – O !!!! Dieci minuti eh!!!! Sennò vi frullo dalla finestra tutte e tre…

ELENA – Dieci minuti o restate a digiuno! Intesi?

GIORGIO – Su…tirate fuori il vostro karaoke…(Martina prende il suo pc dal piano del carrello)

ELENA – E chiamate le vostre amiche va…così fanno il pubblico…e potranno cantare anche loro

MARTINA E VALENTINA – Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!!!!!!!!!! (Valentina fa un clic da suo cellulare)

Parte la musica: sull’introduzione viene svuotata la scena completamente, al centro in proscenio solo un microfono su quale si alternano attori, e ballerine; a turno cantano tutti questo mix di brani popolari in una alternanza giocosa e scatenata. cantare

♪ACQUA AZZURRA ACQUA CHIARA (canta Giorgio col coro di tutti)

♪ IO VAGABONDO ( Cantano Giorgio ed Elena, ed il coro del corpo di ballo)

♪MA LA NOTTE (cantano tutti alternati)


♪IMAGINE (canta Giorgio)

GRANDE GRANDE GRANDE  (canta Elena)

UN’AVVENTURA  (tutti)

18. Scena

(cambio luci; rientra rapidamente solo il divano; soli in scena i genitori mentre le due bambine dormono sul divano)

GIORGIO – E con questa scusa mi avete fatto perdere le partite…(cambia tono) ma vuoi mettere?…ho passato due ore di allegra nostalgia con le mie ragazze

ELENA – Presi come siamo dalle nostre cose, ci dimentichiamo di quanto possa essere divertente passare del tempo insieme…

GIORGIO – Abbiamo anche saltato il pranzo! Sentivo un certo languorino…

ELENA – Ma valeva la pena no? Guarda come dormono soddisfatte…

GIORGIO – Si ma ora mettiamo qualcosa sotto i denti si?

ELENA – Certo…ho una fame da lupi anche io…mentre loro ricaricano le energie io ordino qualcosa alla tavola calda va…così riposo un po’ anche io…

GIORGIO – E’ stata una bella intuizione quella delle nostre piccole…questo tuffo nel passato ci ha fatto rivivere dei bei momenti

ELENA – Si…davvero! Ma adesso si è aperta una porta…è come avessimo intrapreso un viaggio ce ne avrei da raccontare ancora!

GIORGIO – Facciamo una gara a chi ne ricorda di più?..Di ieri e di oggi... Dài! Io dico…rischiatutto..tu cosa rispondi?

ELENA  - Lascia o raddoppia. Io dico Fantastico e tu cosa rispondi?

GIORGIO _ Scacco matto… poi dico Telefono giallo!

ELENA – Chi l’ha visto!

GIORGIO – Carramba!

ELENA – C’è posta per te!

GIORGIO – Avanzi!

ELENA – La tv delle ragazze!

GIORGIO – Art attack!

ELENA – La Melevisione!

GIORGIO – Drive in

ELENA – Zelig

GIORGIO – Belli o brutti…La cosa più importante è scegliere con coscienza…e anche aver acceso una lampadina nei giovani…(stavolta si rivolge al pubblico) selezionate quel che vedete…perché quel che vedete si insinua nella vostra testa in modo subdolo…e pian piano vi abituerete alle urla…al cattivo gusto…alle volgarità senza più distinguere il buono dal cattivo

ELENA – Leggete di più…giocate di più ma “dal vivo”…uscite con gli amici…con le amiche…con il vostro vicino di casa…con il collega…con un parente…con i nonni… non pretendete di comunicare attraverso un telefonino…perché guardarsi negli occhi vi porta molte più emozioni della lucina di un sms in arrivo….

GIORGIO  - E soprattutto sappiate scegliere…senza farvi condizionare dai giudizi altrui…la libertà è la cosa più importante per vivere felici…libertà di scegliere…libertà di pensare…

ELENA – Libertà di condurre la mia vita a modo mio…

GIORNIO – “Nessuno vi può dare la libertà. Nessuno vi può dare l'uguaglianza o la giustizia. Se siete uomini, prendetevela”. Malcom X

ELENA – “Lasciate che la libertà regni. Il sole non tramonterà mai su una così gloriosa conquista umana.” Nelson Mandela

(sulle note iniziali i due attori sono soli in scena, di lato , pronti a cantare, lasciando spazio alle ragazze che entrano in successione graduale; lanciano dei gomitoli di lana in platea; il capo è attaccato al polso. La danza che ne segue si sviluppa in modo che ciascuno spettatore che ha preso il gomitolo al volo sarà coinvolto nella danza…è un filo che unisce lo spettacolo al pubblico…è simbolico…una sorta di telecomando…il pubblico decide da che parte mandare la ballerina e/o viceversa…

una ragnatela di fili …come un grande teatrino di burattini su una delle più belle e significative canzoni di Nicola Piovani e Vincenzo Cerami. Finisce in modo del tutto imprevedibile. Qualche ballerina potrebbe essere tirata dal pubblico e quindi asseconderà il movimento; qualche altra sarà lei ad attirare lo spettatore sul palco. Sulle ultime note musicali, lo spettacolo si chiude)

LA VITA E’ BELLA

FINE