U cuttigghiu di vicu San Lorenzu

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Titty GIANNINO

U CUTTIGGHIU DI VICU SAN LORENZU

(ovvero Vita quotidiana di un condominio)

commedia in TRE ATTI

 2011 

PERSONAGGI

MICHELE                              detto l'orbu

ASSUNTA                             detta a madunnuzza, sua moglie

PASQUALINA                       detta a baddaretica

JACOPO                                detto panza i bbugghiu, suo marito

LUISA                                    detta a medichessa, studentessa in medicina

RICCARDO                           detto u prufissuri, di latino

MARIO DE LEGIS                avvocato e capo condominio

TERESA                                detta a bisbetica

ANSELMO                            lo stilista

EMA                                      figlio di  Teresa, emo

JESSICA                                segretaria dell'avvocato De Legis

SINOSSI

Nel cortile de "u vicu San Lorenzu" si intrecciano le storie dei personaggi che vi abitano. A cominciare dal cieco Michele, sempre seduto su una panchina e pronto a dire la sua su ogni discussione, con la moglie Assunta chiamata "a Madunnuzza" perché canta sempre canzoni dedicate alla Madonna; per poi proseguire con Riccardo, "u prufissuri", insegnante di latino, sempre pronto a sciorinare detti e proverbi nell'antica lingua, innamorato di Luisa, "a medichessa", studentessa di medicina e in più alle prese con Jessica, la sexy segretaria dell'avv. De Legis decisa  a sedurlo. Troviamo poi  i coniugi Jacopo, "panza i bugghiu", costantemente affamato, e la moglie Pasqualina, "a baddaretica" in quanto cammina zoppicando, e sempre in lite con gli inquilini  del piano di sopra, Ema, emo per scelta, e la madre Teresa, " a bisbetica", dal brutto carattere che gliene combina di tutti i colori fino a raggiungere l'apice in un vero e proprio duello stile western. Infine Anselmo, il sarto gay, appassionato di tecnologia, pronto a cucire abiti per tutti.

CARATTERISTICHE PERSONAGGI

MICHELE

70 anni, cieco, usa sempre un bastone, occhiali scuri e porta un cappello in testa. Sa tutto di tutti.

ASSUNTA

Moglie di Michele, detta a madunnuzza perchè canta sempre canzoni dedicate alla Madonna. In abiti di casa, semplice.

PASQUALINA

50 anni, detta a baddaretica perché trabballa quando cammina. Di carrattere focoso, litiga sempre con l'inquilina del piano di sopra, cioè Teresa.

JACOPO

marito, coetaneo, di Pasqualina. Basso, con una notevole pancia, per cui detto panza i bbugghiu.

LUISA

Giovane studentessa di medicina, detta appunto a medichessa, molto bella.

RICCARDO

giovane professore di latino, u prufissuri appunto, con un matrimonio fallito alle spalle, senza figli, e innamorato  di Luisa.

MARIO

Avvocato e capo condominio, 60enne, distinto.

TERESA

Vedova, poco avvenente, sempre triste e scontrosa. A causa della sua totale indifferenza nei confronti degli altri, litiga sempre con Pasqualina. Detta a bisbetica. Veste costantemente di nero.

EMA

Diminutivo di Emanuele, figlio di Teresa, 17 anni, ha adottato lo stile Emo.

ANSELMO

Giovane stilista e sarto, con modi  e atteggiamenti effeminati, amante della tecnologia.

JESSICA, Ragazza affascinante e provocante.

AMBIENTAZIONE

La scena si svolge in un piccolo spiazzo compreso tra tre palazzi chiamato  Vico San Lorenzo.

Da sinistra: 1)il primo palazzo; 2) l'ingresso al vicolo con un'insegna del nome di quest'ultimo; 3) il secondo palazzo con una panchina  davanti; 4) un lampione; 5) lo sbocco verso un'altra strada, 6) il terzo palazzo.

- Palazzo di sx

pianterreno: la sartoria di Anselmo (Anselmo's – Haute Couture) , portone di ingresso al palazzo. Qui abitano: Anselmo 1 p, Luisa 2p

- Palazzo centrale

pianterreno: panchina sotto una finestra, ingresso casa Michele e accanto  portone. Qui abitano inoltre  Pasqualina 1p, Teresa 2p.

- Palazzo di dx

pianterreno: studio Legale De Legis, portone di ingresso. Qui abitano l'Avvocato 1p, Riccardo 2p.

Nella scena si vedono solo i pianterreno.

ATTO PRIMO

Assunta esce dalla sua casa, con una scopa in mano, e comincia a spazzare canticchiando. Porta un grembiule.

ASSUNTA                Immacolata, Vergine e bella, di nostra vita tu sei la         stella...la..la..la (prosegue la strofa senza conoscerla,         poi canta

                                 il ritornello)  Siam peccatori, ma figli tuoi. Immacolata, prega

                                 per noi.

MICHELE                (come voce fuori campo) Assunta! Assuntina!

ASSUNTA                (si ferma) Michè, chi c'è?

MICHELE                C'ura è?

ASSUNTA                E' viatu ancora! Stai chetu! (riprende a spazzare e canticchiare           la stessa canzone facendo solo la-la)

MICHELE                (sempre fuori  campo, neanche un minuto dopo) Assunta!         Assuntina!

ASSUNTA                (si riferma e un po' spazientita, sottovoce) N'autra vota! (a        voce alta) Chi c'è? Chi voi?

MICHELE                C'ura è?

ASSUNTA                Mu dumannasti ora ora! E' prestu ti dissi!

MICHELE                Ma si sunaru i novi nta stu minutu!

ASSUNTA                E si u sai, picchì mu dumanni a ffari?

MICHELE                Pi essiri cchiù precisu! Stu rriloggiu non mi pari tantu rittu!

ASSUNTA                E' rittu! E' rittu! (sbuffando)

MICHELE                E si è rittu … veni ccà … chi si fici taddu!

ASSUNTA                (spazientita) E pi fozza puntuali a essiri? Si passinu cincu        minuti, chi fa … cadi u munnu? Magari mi fai finiri chiddu chi     staju facennu?

MICHELE                (imperioso) Assunta! Chi dici? Ti smovi?

ASSUNTA                (Sbuffando, piano) Matricedda quantu è pisanti!! (forte)  Bonu,         non mummuriari cchiù! Staju arruannu!

(Assunta appoggia la scopa al muro, rientra in casa, uscendone quasi subito portando a braccetto Michele, e facendolo sedere sulla panchina vicino casa)

ASSUNTA                Oh! Ora si  ccuntentu?  

MICHELE                (porta occhiali scuri, cappello e bastone)  Ah! Ora si!

ASSUNTA                (riprende la scopa e ricomincia il suo lavoro)

MICHELE                (starnutisce ) Etcciù! Assunta ! Chi è stu pubbirazzu? Chi stai facennu?

ASSUNTA                (si riferma) E chi staju facennu... chiddu chi facìa prima!

MICHELE                E ora l'ha fari? Ora chi ci sugnu jò, ccà?

ASSUNTA                E tu non mi facisti finiri... prima! Avisti primura... non putisti                                  spittari cincu minuti! Ora t'attacchi! (riprende)

MICHELE                (ristarnutisce) Etcciù!E semu a dui! Assu! Ma chi mi voi fari   cadiri malatu?

ASSUNTA                Uh! Pi ddu stranuti!E' sulu na picchitta i pubbirazzu! (ritorna a                                  spazzare ritornando a cantare ) Immacolata …...

MICHELE                (ristarnutisce) Etcciù! ( arrabbiato) E semu a tri! Assunta! Ma

                                 tu, t'ù riccoddi picchì sugnu ccà?

ASSUNTA                Cettu chi mm'ù ricoddu! (indispettita) Picchì t'ù oddinau u       medicu!

MICHELE                U medicu mi dissi: « Don Micheli, vui v'ata ssittari fora o suli,          chi vi fa beni! Però … ata stari da matina e novi, finu  e deci,        deci e menza, unnici massimu, picchì poi … u suli … si fa     fotti... e vi mmisca 'nta testa! Pi ccui.. u capisti ? U suli mi fa                                  beni... u pubbirazzu … (categorico) No!

ASSUNTA                (sbuffando) U capìa … u capìa! Lassu a scupa ccà, e quannu tu

                                 ti nni ntrasi … continuu! (rientra in casa canticchiando la        solita canzone) Immacolata....!

MICHELE                (innervosito) Assunta!

ASSUNTA                (da dentro) Michè, chi c'è? Mi nni ntrasìa, chi voi cchiù?

MICHELE                (sempre nervoso) Chi canci a canzuna!

ASSUNTA                (sempre da dentro) Mira il tuo popolo, o bella Signora, che      pien di giubilo, oggi ti onora......! Chista ti piaci?

MICHELE                (ironico) Megghiu mi sentu!

ASSUNTA                (continua la canzone) Anch'io festevole, corro ai tuoi piè, o      Santa Vergine prega per me!

MICHELE                (l'accompagna con la mano  mentre canta, per niente contento)

ASSUNTA                (ne comincia un'altra) Ti salutiamo o Vergine o madre tutta     pura , nessuna creatura è bella come te!

MICHELE                (l'accompagna ancora con la mano  mentre canta, per niente    contento) Ora mi apri tuttu u repettoriu!

ASSUNTA                (cantando) Prega per noi Maria, prega per i figli tuoi...

MICHELE                Comi previstu! (pausa) Avi quarant'anni chi semu maritati, e                                quarant'anni chi ci sentu cantari sulu canzuni i chiesa! (pausa)               No, sbagghiai!  Picchì  'nte  canzuni  i  chiesa ci su: chiddi i                  Natali, chiddi i Pasca, chiddi du Signuri, chiddi i tutti i tipi...                 idda, inveci, mi canta sulu ... e dicu sulu … chiddi dedicati a                  Madonna! Ora, jò, non haju  nenti contru a Madunnuzza, pi                                 carità! Ma sempri sempri pani e pira, pira cu pani! “Prega pi                 noi Maria” di ccà, “Prega pi noi Maria” di ddà …. è … è ….               è.... non sacciu mancu jò com'è! Ci voli na pacenza di santi!            (pausa) Na vota tantu mi squagghirìa u cori mi ci sentu cantari             … chi sacciu... na canzuna i Sarremu? (sognante ) Volare!       

                                 Chidda si ch'era bella!      

ASSUNTA                (cantando ancora in casa) Madre che tutto puoi, abbi di noi    pietà!

MICHELE                Pietà! Pietà si! (pausa) Assunta! Assuntina!

ASSUNTA                (ritorna fuori) Michè?! Ma chi c'è stamatina?

MICHELE                C'è chi vurrissi chi chiudirivi sta radiu!

ASSUNTA                Ma quali radiu?! Jò cantava!

MICHELE                Appuntu!

ASSUNTA                Non capisciu! Chi voi diri?

MICHELE                Assunta,  ma tu ti renni cuntu chi avi na vita chi mi fai   manciari sempri a stissa minestra?

ASSUNTA                Ma chi dici?! Si ti cucinu un saccu i cosi, jò! Mi fici puru                                  l'enciclopedia da cucina!

MICHELE                Assunta! Ma chi  stai dicennu?! Chi capisti?!

ASSUNTA                Ma chi stai dicennu tu!! A radiu … a minestra... (guarda in      cielo)  Ma u suli chi è già fotti? Ti 'ntrunau già?

MICHELE                (arrabbiato) Assunta! I canzuni! Cancia i canzuni! Tu …          cantannu sempri i stissi cosi... mi stai facennu 'ntrunari!

ASSUNTA                No! I canzuni da Madunnuzza non mi ll'à tuccari! E tu u sai     picchì!

MICHELE                (rassegnato) Ora cumincia a storia!

ASSUNTA                Quannu me mamma era figghiola, era maritata di tri anni,        figghi non ci ni vinìa. Na notti si 'nzunnau a Madunnuzza  chi a benedicìa. Mancu na simana passau, e scupriu chi era          incinta i mia! E mancu fallu apposta jò nascìa u jonnu i menz'agostu, u jonnu i l'assunzioni! E quindi me mamma mi     chiamau Assunta! E pi ringraziamentu di … tanta grazia... mi       cantava sempri i so canzuni! E jò non ll'è ringraziari? Chi        sugnu ccà, bedda, fotti e in bona saluti?

MICHELE                Na vota! Du voti! Tri voti! Ma sempri sempri!

ASSUNTA                Michè! Parra quantu voi! A Madunnuzza è sacra! ( e rientra in          casa)

MICHELE                (scuote la testa)  Ci pruvai! Ammenu na vota o misi ci provu! Quindi … quanti voti c'è pruvatu 'nta quarant'anni? Si peddi i   cuntu! Ma …. Pacenza e rassegnazioni!! Pacenza e                  rassegnazioni!!

(Nel frattempo entra zoppicando, dalla strada di sinistra,  Pasqualina con le buste della spesa in mano. Quando si accorge di Michele s'infastidisce e cerca di passare in maniera circospetta, ma sempre zoppicando,  per non farsi sentire)

MICHELE                Signura Pasqualina, bongionnu! B'arricugghiti già? PASQUALINA                                 (scoperta, sbuffa. Si ferma e posa a terra le buste della spesa)    Don Micheli, bongionnu! M'arricugghìa, m'arricugghìa!     Cettu chi vui … i ricchi l'aviti propriu boni!

MICHELE                Eh, cara mia! L'occhi oramai i piddìa, ma l'autri sensi mi         funzioninu bboni! E ora u sensu di ricchi fici u so doveri!   (piano) Cu stu caminari a  zuppìari c'aviti, cu è chi non vi                  canusci?  Si no picchì vi chiaminu “A baddaretica”?

PASQUALINA         E mi nn'accuggìa! (pausa) Ma vui sempri fora … o suli... siti?

MICHELE                Sempri! Comi e lucettuli! U suli … (solenne) …  ritempra!

PASQUALINA         Don Micheli, chi paruluna! E di unni vi niscìu!

MCHELE                  Eh, cara mia! Io mi aggionno! Io scuto, scuto tanto! Tanto...    Tanto! Quannu non sugnu ccà fora, sentu assai a televisioni!

PASQUALINA         E faciti bbonu! U tempu vi ll'ata passari in cacchi modu!

MICHELE                Ma a mia i modi non mi manchinu! B'assicuru chi non mi        manchinu!

(Rientra Assunta  con un cesto di manderini)

ASSUNTA                Michè! U tempu pessu non è di nuddu! Fai stu beni! Munna sti                                  mannarini, così facemu a mammellata!

MICHELE                U vidi, signura Pasqualina, i modi …  non mi manchinu! Me   mugghieri u cuffari mu trova sempri! (ironico) Fra na canzuna    e l'autra!

MICHELE                (comincia a sbucciare i manderini)

ASSUNTA                (lo guarda infastidita) E chistu u poi  fari, ddocu ssittatu!                                  (rivolgendosi a Pasqualina) E' veru , signura Pasqualina? Iddu         si passa u tempu e a mia m'aiuta!  Na manu lava l'autra e       tutti i dui lavinu a facci!

PASQUALINA         E' veru signura Assunta! 'Nta na casa non si finisci mai! E si i                                  mariti si dannu i vessu... è megghiu!

ASSUNTA                E vostru maritu...vvi juta?

PASQUALINA         Me maritu? Cacchi cosicedda a fa! Ma non tant'assai! Chi voli          …. iddu travagghia e quannu ritonna è stancu assai! Pi cui... a casa è tutta supa e me spaddi!

MICHELE                E c'ava fari “Panza i bbugghiu”? Rossu pi com'è  non si po'     mancu vutari e firriari!
ASSUNTA                (lo rimprovera perchè ha usato il soprannome del marito)         Micheli!!! Comi u chiamasti!?!

MICHELE                Ma u sannu tutti! L'avemu tutti na 'nciuria!

PASQUALINA         Picchì jò no sacciu chi mi chiaminu “a baddaretica”?!? Pi cui   non c'era bisognu mu dicìa pianu, ant'ura, tantu vi sintìa!

MICHELE                E jò non sugnu Micheli l'obbu? (rivolto alla moglie) E tu? Tu   no sai comi si soprannominata?

ASSUNTA                U sacciu! U sacciu chi sugnu “a madunnuzza”!

MICHELE                (ironico) Ma cu sapi comi mai!

PASQUALINA         E chi voli fari, signura Assunta! Semu 'nto'n quatteri      picciriddu! È tradizioni!

MICHELE                'Nta stu condominiu, cchiù o menu, l'avemu tutti! “A      medichessa”! “U prufissuri”! “A bisbetica” e via dicennu!

(nel frattempo cadono delle molliche  dall'alto, qualcuno sta sbattendo qualcosa. Pasqualina s'infuria)

PASQUALINA         A uddocu! A Bisbetica cuminciau! (rivolta a Michele) Ci parrastu 'nta ricchi! (poi urlando infuriata verso l'alto, c'è       qualcuno nel balcone dell'ultimo piano)  Ma picchì non vaddati    sutta prima mi vi scutulati a tuvagghia i tavula? Chi è  … no   viditi chi ccà c'è cristiani?

ASSUNTA                (infastidita riprende la scopa per pulire le cose che son cadute)

MICHELE                (Mette da parte i manderini, si tasta  il  cappello, sente delle      cose, lo toglie  e lo pulisce)

TERESA                   (voce fuori campo) Sapissi a mia quantu mi 'ntiressa!     

TUTTI                      (fanno la faccia allibita)

PASQUALINA         (sempre guardando verso l'alto) Brutta maleducata chi non siti                                  autru!

TERESA                   E picchì … chi fici?

PASQUALINA         Chi facistu ? Ma chi facci chi caddi aviti!

TERESA                   Quanti storii pi ddu muddicheddi!

PASQUALINA         Dui, tri o centu! U gestu, u gestu cunta! E poi non viditi chi aju        i robbi stinnuti?

TERESA                   Ma quantu mmummuriati!(rientra in casa)

PASQUALINA         Bi nni ntrasistu? A cuda i pagghia aviti? (poi rivolta ad Assunta) Ma cu na puttau a chista ccà?! Ma non putìa annari a stari a cacchi autra patti? Giustu giustu 'nta stu condominiu         appa veniri mi si ffitta a casa?! E pi giunta  supra i mia! Jò non        ci pozzu fari nenti, ogni vota ca vidu, mi 'trubbulu tutta! Au    ccà, a prissioni mi 'nchianau! Cauddu sentu!

MICHELE                (gli offre il suo cappello) Si ciusciassi!

PASQUALINA         (lo prende e inizia a soffiarsi) Grazi don Micheli!(pausa) Fimmina fitusa! Irritanti! Peggiu i ll'acidu muriaticu!  Bisbetica   propriu!

ASSUNTA                Aviti ragiuni! Cu tutti è così!

PASQUALINA         A 'nciuria cià truvaru bona! (pausa) Oh! E ni  cummina una o minutu!

(comincia a gocciolare dell'acqua, soprattutto sulla testa di Michele)

MICHELE                (si tocca la testa) Ma chi fa, schizziddìa? Ma non c'era u suli?

PASQUALINA         (guarda Michele e segue la traiettoria dell'acqua) Ma quali                                  schizziddiari! U vidi? Mancu i parrari mi fici finiri! (rivolta al solito balcone) Vaddatila! I pianti si sta 'mbivirannu!

TERESA                   Hannu siti ! C'è cauddu!

PASQUALINA         (facendole la ripassata) Viditi, viditi! I criaturi hannu siti! (e    poi nervosissima) Ci dissi chi ccà ssutta c'è genti e chi aju i         robbi stinnuti! Ma chi faciti, non viditi nenti? I beddi linzola mi         stati luddannu!

TERESA                   Ma quantu siti camurriusa! Pi quattru stracci!

PASQUALINA         Chi dicistu?! Camurriusa a mia?! E quattru stracci  e me robbi?        Ma chiddi sunnu i linzola du corredu!

TERESA                   Peggiu pi vui chi stinnistu! Si tinìu sabbati 'nto casciuni non ci                                  succidìa nenti! (rientra)

PASQUALINA         (resta allibita e non riesce a parlare, si soffia ancora col   cappello. Pausa. Si riprende, rivolta a Michele)  Tiniti! (gli mette il cappello in testa) Così non vi chiovi cchiù supa testa!                E  jò  'nchianu e ci tocciu u coddu! ( sta        per entrare nel      portone ma..)

ASSUNTA                (la ferma in tempo) Chi faciti! Lassatila peddiri!

PASQUALINA         No! Comu na jaddina ciù tocciu! Ci tocciu u coddu e poi a       spinnu!  E poi puru a bugghiu!

ASSUNTA                Lassati peddiri! A jaddina va cucinati n'autra vota !  Ssittativi!         Così vi ripigghiati!

PASQUALINA         (si siede accanto a Michele) A trimila ma fici 'nchianari a          prissioni! (si soffia con la mano)

ASSUNTA                Bonu! Cammativi! ( e comincia a soffiarla con il grembiule)

PASQUALINA         Ma chi cristiana!  Chi genti c'è 'nta stu munnu!  Ma  vi pari chi                                  finisci ccà chiddu chi cummina?

MICHELE/ASSUNTA    (annuiscono)

PASQUALINA         V'assicuru jò chi staju o pianu i sutta a idda, chi è terribili!      Amara a cu ci capita! Amara a cu ci capita, cara signura! Vi nni         dicu una pi tutti: ogni matina e cincu si suggi!

ASSUNTA                (smette  di soffiarla) E vui comi u sapiti?

PASQUALINA         Comi u sacciu? A signura Tiresa Bisbetica quannu scinni du    lettu mica si metti  i ciabatti comi a tutti! No! Troppa grazia! I    scappi chi tacchi si metti! Si nni va a ballari i prima matina! E        cumincia: TIK TAK – TIK TAK! E dai i punta, e dai i taccu!                                  E 'nto silenziu sapiti comi ribbumma!? Na batteria è! E si teni           pi tutta a junnata, spatti! Poi pari chi non si ssetta mai! Girìa sempri casa casa! Avanti arreti, avanti arreti! TIK TAK – TIK          TAK!  Si fa u tangu, u ciallestonni, u rocchi e rolli e puru u cià-                            cià-cià! (pausa) E chistu finu a quannu non si cucca! Cioè        all'ura i ll'obbi! (pausa) Ehm, scusati don Micheli! Insomma....         non prima i ll'una! E poi non nesci mai! Casumai unu si rriposa na picca! No! Sempri intra zziccata è! (pausa) Vaddati chi, si                                  continua così, no sacciu no sacciu si a denunciu! Intantu,         minimu minimu parru cu l'avvocatu De Legis! Iddu è u capucondominu, cacchi cosa po' fari, no?

ASSUNTA                Ma chi chiamati all'avvocatu!  M'ava cridiri, avemu nu                                  capocondomini … (in senso di scherno) ...disponibili assai!      L'uttima vota cu chiamai, sapiti chi mi rispunnìu? Ch'era         “oberatu”!

PASQUALINA         Operatu? Chi fu o spitali? E quannu? Jò u visti sempri ccà e pi                                  giunta in bona saluti!

ASSUNTA                No operatu! Oberatu! Ca “b”!Caricu di travagghiu, insomma! Cioè, di chiddu chi ci ciccai jò, si nni lavau i mani! Sintissi a    mia: non ci dicissi nenti, tantu non vi nni fa di nudda!

MICHELE                E tantu ca signura Teresa... mi sa... chi non ci nesci nenti!        (pausa) E vi pari... puru a nui ni fa i soi! L'autra vota, u postinu         sbagghiau e ci misi a nostra posta 'nta so buca! E idda... inveci   mi na metti 'nta nostra... a pinsau bona mi na strazza! Tutti i                                  bulletti piddicchia piddicchia truvammu! Mancu quantu ni fici                                  nesciri pacci dopu!

PASQUALINA         Chi cristiana! Chi cristiana!

(entra in scena dalla strada di sinistra Ema, il figlio di Teresa, in perfetto stile emo, con tanto di ciuffo sull'occhio)

EMA                         (entra, si ferma davanti a Pasqualina e gli altri, li guarda         senza parlare, e poi con aria di sufficienza va via ed entra nel         portone)

PASQUALINA         (insieme ad Assunta lo segue con gli occhi incuriosita. Quando          entra nel portone si guardano in faccia allibite) (pausa) Dignu      figghiu i so matri! Sunnu cosa fitusa   i famigghia ! (pausa)   E vi pari puru iddu ni fa i cchiova: avi nu canittu chi si unu u                                  vidi pari bonu bonu, picciriddu, biddittu; inveci è tintu, ma      tintu...  intantu  bbaia uri quatti e mumenti e poi è malignu …         sapiti chi fa? Quannu sapi chi nui u stamu vaddannu veni … e   na fa supa u tappitu chi aju davanti a potta! Nu fa apposta! U                                  pottinu addistrari i so patruni! Matri e figghiu! (pausa)  Ah! E          poi non ni scuddamu a so vena attistica! U so talentu musicali!           Quannu è intra ni sona sempri na speci i strumentu ...chi mancu sacciu chi è ... chi fa na musica... na maccia funibri è cchiù                         allegra! (pausa) Chi concetti chi ni fa! U simpicu ni fa veniri!

ASSUNTA                Ma poi, com'è chi si chiama stu figghiolu  chi non mu ricoddu           mai?

PASQUALINA         Emanueli! Ma iddu si fa chiamari … Ema! Ciù sentu chiamari                                  sempri a so matri! Ema di ccà! Ema di ddà! Ema figghiu ciatu!         Ema beddu i mamma! Mi su teni strittu strittu!

ASSUNTA                A comi è  è, sempri so figghiu è! (pausa) Ma vui di so patri      sapiti nenti?

PASQUALINA         No, macchè! Sacciu sulu chi a signura Tiresa è viduva, ma cu era so maritu, no sacciu! Ccà giraru sulu madri e figghiu!     

ASSUNTA                Povireddu! Cu sapi comi murìu?!

PASQUALINA         I dispirazioni! Senza dubbiu! Cu na mugghieri comi a chidda!

ASSUNTA                E stu figghiolu chi fa? U vidu sempri chi va e veni, ma na        parola non ci ll'è sintutu mai diri!

PASQUALINA         Boh! E cu ni sapi!  Fossi va ancora a scola! (pausa) Sacciu      sulu cu                                  vidu sempri accussì, cu tutti sti robbi niri, sti occhi         pittati i niru e sti  capiddi chi ci mmuccinu un occhi! Attrova         picchì?! Chi è nu modu di puttari u luttu? Vistu chi puru so      matri è sempri tutta nira!

MICHELE                No! Chi diciti! E' na moda! U dissi a televioni! Sunnu chiddi   chi si fannu chiamari ”Emo” e   dicinu chi sentinu assai       l'emozioni, chi ci piaci soffriri, chi  godinu a campari  'nte   duluri!

PASQUALINA         E chi hannu tutti a signura Teresa pi vicina i casa?! Cu una     comi a idda a sofferenza... è assicurata! U fighitu fracidu non tu      leva nuddu!

EMA                         (riesce  dal portone, fa la strada inversa, fermandosi di nuovo   a guardare gli altri , poi alza le spalle ed esce da dove è       venuto)      

PASQUALINA         (sempre insieme ad Assunta, lo segue con gli occhi restando a   bocca aperta) Mah! Cu ni capisci è brau! (pausa. Poi guarda         l'orologio  ) Mah! Quantu mi nni 'nchianu, chi si fici taddu!(Si alza dalla panchina, prende le buste della spesa)  Quantu mi                                  sentu n'autra picca  i tacchi da Signura e u bau bau du so cani!         A musica funibri pi stavota ma scansu: l'attista niscìu!   Speriamu chi tonna cchiù taddu possibili! (pausa)  E va bè!     Quantu mi scialu tutta! Vi salutu! Bona junnata a vui autri chi                                  stati a pianterrenu e non sintiti nenti!

MICHELE/ASSUNTA    Bona junnata!

PASQUALINA         (entra nel portone)

MICHELE                E menu mali si chi stamu ccà! Ammenu aju sta panchinedda    unni mi pozzu ssittari mi mi pigghiu un occhiceddu i suli!

ASSUNTA                E pigghitillu stu suli! Jò mi nni trasu e tu finiscili sti       mannarini 'nto frattempu! (rientra)

MICHELE                Obbediscu, dissi Garibbaddi! (ritorna a sbucciare i mandarini)

(nel frattempo entra in scena dal portone del palazzo di destra il professore Riccardo, elegante con cartellina in mano. Anche lui cerca di non farsi sentire da Michele)

MICHELE                Prufissuri, bongionnu!

RICCARDO             (sospira visto che è stato scoperto, si ferma) Buongiorno a lei,   signor Michele!

MICHELE                Caru prufissuri signor Riccaddu, a mia,  l'occhi non mi   ccumpagninu, ma l'autri sensi si!

RICCARDO             Non capisco! Cosa volete dire?

MICHELE                Stavota … pi così diri…vitti... cu        nasu! Cetti voti vidu chi                                  ricchi, cetti voti cu nasu … accomi capita!

RICCARDO             Continuo a non capire!

MICHELE                Oh! Insomma! A vui, cu non vi vidi, vi senti … a nasu! Appuntu!

RICCARDO             Sono dolente ma oggi … non riesco proprio ad … afferrare!

MICHELE                A ffirrari no! Ma a 'nnaffiari si!

RICCARDO             (sempre più sbalordito) Annaffiare? Ma cosa intendete?

MICHELE                Mi spiegu: ma vui,quantu vi nni scarricati a matina?

RICCARDO             Scarico? (finalmente pensa di aver capito) Ah! Il profumo        intendete! (breve pausa) Perchè? E' troppo forte? (si odora         tutto)

MICHELE                No! Si senti sulu di ccà a Roma!

RICCARDO             Ho esagerato, vero?

MICHELE                No! Dicemu sulu chi così... non vi potinu i zanzari!

RICCARDO             (sorride) Quindi a qualcosa è servito!

MICHELE                Picchì, tantu beni, avi nu scopu precisu?

(Intanto esce dal portone del palazzo di sinistra Luisa)

LUISA                      Salve a tutti!

MICHELE                (che ha ripreso a sbucciare i mandarini) Oh! Signurina    medichessa!

RICCARDO             (chiaramente in imbarazzo) Ehm! Buongiorno signorina Luisa!                                 Come va? State bene?

LUISA                      Bene, grazie!

RICCARDO             State andando all'università? Avete bisogno di un passaggio? Io       sto andando a scuola!

LUISA                      Ma la vostra scuola non è da tutta un'altra parte?

RICCARDO             (imbarazzato) Si... va bè... ma... non ci fa niente!

MICHELE                (piano) Ah!! Capìa!! E nonostanti staju munnannu mannarini           sentu ciauru di … ciuri d'aranciu!

RICCARDO             (rivolto a Michele) Cosa dite?

MICHELE                No, nenti ! Capìa u scopu i tantu ciauru!

LUISA                      (indifferente) Comunque professore, non posso accettare il                vostro passaggio! Un'amica mi sta aspettando! Quindi adesso               vado! Buona giornata! (si gira per uscire dal vicolo di sx, poi)                Ah! E in ogni caso non sto andando all'università! ( e saluta                    con la mano prima di andare via)

RICCARDO             (evidentemente amareggiato) Buona giornata signorina Luisa!

MICHELE                Arrivedecci! (pausa) E mi sa a mia chi sti ciuri d'aranciu già si                                  ssiccaru! (pausa, rivolto a Riccardo) Chi è? A medichessa non vi fila?                                

RICCARDO             Mi sa di no!  E questo voi con quale … senso … l'avreste        visto?

MICHELE                Cu sestu!

RICCARDO             Prego?!

MICHELE                Cu sestu  sensu! U cchiù efficaci di tutti!

RICCARDO             (si siede accanto a Michele, sconsolato) E quindi questo sesto senso, a voi cosa vi dice?      

MICHELE                Chi fossi non ci nesci nenti! Fossi però!

RICCARDO             E mi sa che avete ragione! (sempre più sconsolato) “Deligere    oportet quem velis diligere”!

MICHELE                Ah!? Chi dicistu? In chi lingua parrastu?

RICCARDO             In latino! E' il mio pane quotidiano! E  deve sapere che i latini                                  erano tanto saggi! Questa l'ha detta Cicerone! Dunque    dicevo: “Deligere oportet quem velis diligere”! Cioè    “Bisogna    scegliere chi si vuole amare !” …e lei non ha certo scelto me!

MICHELE                Stu Ciciru ddocu non avìa tutti i totti, ma vui prufissuri, vi      vuliti arrenniri?

RICCARDO             Io non vorrei! Ma che speranze ho? In primis...

MICHELE                In chi?

RICCARDO             In primis! Per  prima cosa!

MICHELE                Non diciti nenti! Latinu!

RICCARDO             Latino, si! (pausa) Dicevo: in primis sono molto più grande di          lei! In secundis sono anche separato!

MICHELE                (colpito) Du voti vi separastu?

RICCARDO             Due volte? No una!

MICHELE                Ma dicistu secundissi, jò pinsava chi...! (s'interrompe)  Basta! U capìa! Latinu!

RICCARDO             Certamente! (pausa) Quindi... dicevo... che sono... separato!

MICHELE                Separatu?  E chi ci fa! Oggi comi oggi e cu non c'è separatu! E          poi v'ata fari u cuntu chi siti senza figghi! E nenti figghi, nenti   pidigghi! E poi, jò non vi vidu, ma non pensu chi siti bruttu!       Viniti ccà chi vi vaddu... chi mani! (Riccardo si avvicina e si fa                                  toccare il viso) E  confemmu: bruttu non siti!  E i cchiù aviti     puru nu  travagghieddu bonu! Chi vuliti ancora?! Sintiti a mia:          a spiranza è l'uttima a moriri!

RICCARDO             Giusto, “Spes ultima dea!”!

MICHELE                Ancora latinu?!

RICCARDO             Ancora latino!!

MICHELE                E chi voli diri?

RICCARDO             Quello che avete detto voi! Che la speranza è l'ultima dea!

MICHELE                Non è propriu a stissa, ma...

RICCARDO             … ma il concetto è quello!

MICHELE                Comunqui.... jò pensu chistu: vuliti a medichessa? E      pigghiativilla! Però… ata essiri cchìù curaggiusu! Chhiù          intrepidu! E ata fari in modu di conquistalla! Non cettu                  strudennu tutta a boccia du profumu!

RICCARDO             Avete  ragione signor Michele! Devo conquistarla! Devo essere         più audace! “Audaces fortuna iuvat!”, la fortuna aiuta gli audaci!

MICHELE                Donnavota latinu?! Ma vui siti fissatu!

RICCARDO             Cosa vuole, insegno latino da tanti anni...!

MICHELE                Cioè: “Cu pratica cu zoppu, all'annu zuppìa!” I provebbi i       sacciu puru jò! No in latinu, ma i sacciu!

RICCARDO             (si alza, chiaramente più rincuorato) Allora: “ Alea iacta est!”

MICHELE                Eh! Ma allura siti propriu  malatu! Aviti a latiniti, sicuru!

RICCARDO             Latinite  a parte: “il dado è tratto!”, “Homo faber fortunae       suae!”

MICHELE                E puru cronica! Però faciti a traduzioni chi è megghiu!

RICCARDO             “L'uomo è l'artefice delle sue fortune!”

MICHELE                E chista mi piaci!

RICCARDO             E allora, signor Michele, auguratemi: “Ad maiora!”

MICHELE                Jò bi dicu inveci: Bona futtuna! A mia u latinu mi fa       'mprissioni!

RICCARDO             Allora me lo dico da solo:  “Ad maiora!”,“A successi più         grandi”! ( ed esce dal vicolo di sx)

MICHELE                Ah! Chi mi tocca fari! Puru u consulenti sentimentali!

(intanto dal vicolo di dx rientra Luisa, e si dirige verso il portone del suo palazzo)

LUISA                      ( a mò di saluto) Signor Michele!

MICHELE                Signurina, già di ritonnu? (piano) Mannaja, si scanciaru pi      picca cu prufissuri!

LUISA                      Si! Era una cosa veloce! (sembra abbia fretta)

MICHELE                Ma c'aviti primura?

LUISA                      Perchè me lo chiedete?

MICHELE                (piano) Magari rinesciu mi ci mettu na bona parola! (forte) No,         così! Magari mi  facìu na picca i cumpagnia! Ssittativi ccà,           vicinu a mia!

LUISA                      (un po' riluttante, ma si siede accanto a Michele) Però solo       cinque minuti! Non ho molto tempo!

MICHELE                (piano) Ni facemu bastari! (forte) Allura, signurina         medichessa, chi mi cuntati di bellu?

LUISA                      Perchè mi chiamate così? Ancora non sono laureata! Ancora mi                                  mancano degli esami!

MICHELE                E va bè! Fa u stisstu! Tantu pi nui du quatteri è già medichessa!       E u picchì è semplici: vu ricuddati chiddu chi facistu l'autra       vota pa signura Pasqualina? Quannu ci fasciastu a cavigghia pi   dda stotta chi pigghiau?  Avi di tannu chi  siti medichessa!

LUISA                      Bella medichessa... come dite voi... che sono! La signora          zoppica ancora!

MICHELE                No! Chidda è l'autra jamma! Vui non ci 'ntrasiti! Chidda chi ci                                  curastu... l'avi bona!

LUISA                      Insomma... allora mi avete dato la laurea … Honoris Causa!!

MICHELE                Chi è latinu chistu?

LUISA                      Si! Significa “per causa dell'onore”!

MICHELE                (piano) Vah! Puru idda  avi a latiniti! E' peffetta! (forte) E        comunqui, oltri a studiari, chi faciti, chi faciti di bellu?

LUISA                      Oh! Niente di particolare! Ogni tanto esco con le amiche...

MICHELE                (la interrompe) E u zitu? U zitu l'aviti?

LUISA                      Ce l'avevo! Ma ora è finita!

MICHELE                (piano) A cavaddu semu! (forte) E ora non vi sintiti sula? Na   picca  i cumpagnia na vuliti?

LUISA                      Si, è vero, sono un po' sola! Ma se non trovo quello giusto, non       mi interessa nessun altro!

MICHELE                E sintemu... comi ava essiri chiddu giustu?

LUISA                      Mah! Non so! In primis deve essere onesto...

MICHELE                (piano) E ci semu!

LUISA                      In secundis … intelligente e colto!

MICHELE                (piano)  E semu a dui!

LUISA                      Magari con un buon lavoro! Quello non guasta mai!

MICHELE                (piano)  E semu a tri!

LUISA                      E non mi dispiacerebbe che fosse più grande di me! L'uomo     maturo mi dà più sicurezza!

MICHELE                (forte) L'haju!

LUISA                      Cosa?!

MICHELE                E santa figghiola, unni l'aviti l'occhi? L'aviti sutta u nasu e no viditi!

LUISA                      Cosa dite?

MICHELE                Sintiti ccà: non vi piacirìa... u prufissuri i latinu chi sta ccà, 'nto                                  nostru condominiu?

LUISA                      Chi? Il signor Riccardo? Ma non è sposato?

MICHELE                Nooo! Fu sposatu! Ora è separatu! E senza figghi! (pausa) E' onestu … intelligenti e coltu... avi nu bonu travagghieddu … e  poi è  cchiù ranni! E bruttu non è!  Insomma … dui cchiù dui,     fa quattru!

LUISA                      (pensierosa) Il signor Riccardo! Non l'avevo mai preso in                                  considerazione!

MICHELE                E facistu mali! E' peffettu! Avi puru  a latiniti !

LUISA                      Lati che cosa? Non ho capito! E' malato?  Ma io non la conosco questa malattia! (pensierosa, e tutto d'un fiato) Forse    non l'ho ancora studiata! Oppure fa parte di quel gruppo di          malattie rare che ci sono a fine libro della materia che sto                                  preparando! No! Forse è quella di cui  mi ha parlato       l'assistente, quella di cui devo fare la ricerca...

MICHELE                Oh! Frena! Nudda malatìa!

LUISA                      Ma voi avete detto …

MICHELE                Jò dissi chi avi a latiniti comi vui , mi pari, chi aviti a …          mediciniti! 'Nto sensu chi è fissatu cu latinu, comi vui , ca medicina! Ognunu cu so misteri! (pausa) Ma cu latinu …               puru vui … no schizzati mancu! E pi cui, comi si dici … non ti                                  pigghiu si non t'assumigghiu...! E allura... tirati i sommi vui!

LUISA                      (sempre pensierosa) Caro signor Michele … (si alza) … vado a                                  tirarle, queste somme! Vado a casa! Arrivederci! (si dirige        verso il portone del suo palazzo)

MICHELE                E i tirassi, i tirassi! E si è pi megghiu … usassi puru a   caccolatrici... così è sicuru chi vi rinescinu giusti! (pausa)

(mentre Luisa si sta dirigendo verso il suo portone, ritorna Riccardo e si scontrano)

RICCARDO             (con atteggiamento più sicuro) Oh, signorina Luisa,  che piacere scontrarla... ehm... incontrarla!

LUISA                      (lei invece è un po' confusa e un po' trasognata, come se lo       vedesse per la  prima volta) Il piacere è mio!

RICCARDO             Volevo  proprio dirle una cosa!

LUISA                      (“) Dite!

RICCARDO             Ho un tavolo prenotato per stasera nel miglior ristorante della          citta! Gradireste dividerlo con me?

LUISA                      (“) Perchè no!?! Gradisco!

RICCARDO             Allora … a stasera?

LUISA                      (“) A stasera! ( ed entra nel portone continuando a guardarlo e                                  sbattendo per sbadataggine nel portone stesso)

MICHELE                Oh! E sbocciaru ... i  ciuri d'aranciu!

RICCARDO             Eh! Signor Michele? Che ne pensate del nuovo … audace                                  ...Riccardo? Ci ho saputo fare? L'ho proprio....     ammaliata!           Sono proprio un mago! Eh?! Che dite?

MICHELE                Quattru paroli  e … si  mammaluccau! (piano) Ma non i so     paroli … i mei! (forte) Complimenti!

RICCARDO             Grazie! Però “Facta non verba!” , Fatti non parole! Eh! Caro   Signor Michele!  Ho acquistato stile! E Luisa l'ha notato!

MICHELE                Si u diciti vui!

RICCARDO             E adesso  vado … vado a prepararmi!

MICHELE                Si! Ma mi raccumannu... u profumu …

RICCARDO             (lo interrompe) “In medium stat virtus!”, lo so, lo so!

MICHELE                E basta cu sapiti vui!

RICCARDO             Come si dice: “Veni, vidi, vici!”! Alla prossima, signor    Michele! Poi vi racconterò! ( ed entra nel suo portone)

MICHELE                Fissatu cu stu camurria i latinu! Ma ammenu prima u traducìa,         ora mi lassau 'nta ll'aria! Chi vulìa diri? Mah!(pausa) E si non   era pi mia, però! Autru chi stili! (pausa) E chi mi tocca fari!    Prima u consulenti sentimentali … e ora puru u paraninfu! Mah! Ma comi dici me mugghieri: “u tempu pessu non è di nuddu!”,  e jò pensu cu mei u 'mpiegai bbonu! Pi lo menu, pi   na giusta causa! (pausa) Mah! Cusapi c'ura su?! U suli mi pari     chi si fici fotti! Assunta! Assuntina! Veni ccà!

ASSUNTA                (rientra) Michè, chi c'è?

MICHELE                Assunta, c'ura si ficiru?

ASSUNTA                L'unnici passati su!

MICHELE                U dicìa  jò chi u suli bruciava! Fozza, Assuntina,   'ntrasemunninni! Pi stajunnata ficimu assai!

ASSUNTA                ( prende sottobraccio Michele e comincia a cantare) Andrò a    vederla un dì, in cielo patria mia...

MICHELE                Assunta, mu fai nu rigalu?

ASSUNTA                Picchì? Mica è  u to compleannu!

MICHELE                No! Ma fa u stissu! Fallu pi quantu mi voi beni!

ASSUNTA                Chi voi?

MICHELE                U canci u  repettoriu? Pi na vutitta sula! Fammi cuntentu!

ASSUNTA                (categorica) No!!!

MICHELE                E allura non mi voi beni!!

ASSUNTA                Camina! 'Ntrasi, chi è megghiu! (riprende) Andrò a veder         Maria, mio gaudio e mio amor!

MICHELE                E va beni! Comi voi tu! Eh! Pacenza e rassegnazioni! Pacenza e rassegnazioni!(Entrano in casa)

                                                                                     FINE PRIMO ATTO

ATTO SECONDO

L'indomani, mattina presto. Stessa ambientazione.

ASSUNTA                (sta spazzando di nuovo e canta) Mentre trascorre la vita, sola          tu non sei mai, santa Maria del cammino, sempre sarà con te! E        menu mali! Ah! Si  non ci sarìa a Madunnuzza chi ni vadda e ni proteggi sempri! (pausa) Stamatina niscìa prestu ccà fora! A                      st'ura Micheli è ancora intra, e così ccà non mi sconcica nuddu          e pozzu pulizzìari comi si devi! E ma pozzu puru cantari in    santa paci! Oh! (riprende) Vieni o Madre in mezzo a noi, vieni    Maria quaggiù, cammineremo insieme a te, verso la libertà!

(Nel frattempo esce dalla porta della sartoria di Sx il sarto Anselmo. Atteggiamento e  modo di parlare molto effeminati)

ASSUNTA                E comi non dettu! Finemmu i scriviri! O vuliri o vulari, cacchidunu m'avìa rumpiri l'ova 'nto panaru!

ANSELMO               (ha in mano un tablet e nell'orecchio un  auricolare bluetooth   con cui traffica per sistemarlo.  Avvia una telefonata in cui       tiene un  atteggiamento da presa in giro nei confronti del suo interlocutore) Pronto caro? Allora... mi vedi? Io ti vedo! Si!    

ASSUNTA                (continua a spazzare, ma smette di cantare e osserva Anselmo    incuriosita)

ANSELMO               (dà le spalle ad Assunta e non la vede) Si! Alla fine l'ho   comprato! Hai visto?Eh! Caro mio, gente che può! Si! L'ho sto          usando la prima volta con te! Si! Stai crepando dall'invidia? Si?      E' quello che volevo! Com'è? Allora... un System android 2.2!                                  Si! Wide Screen 16:10! Si! Wireless, Wi-fi, bluetooth, hdmi                                  insomma … ultima generazione! Si! Ma... apri bene le    orecchie! (sottolinea) E' un dual processor con GFX  Nvidia      Tegra!  Vuoi mettere?! E' uno sballo!

ASSUNTA                (continuando a spazzare lo guarda come per dire: - ma di che   parla?- e continuerà a farlo durante tutta la telefonata)

ANSELMO               Si! Ora lo uso anche per lavoro!Si! Pensa a quando lo vedranno       le mie clienti! Schiatteranno tutte! Sarò lo stilista più     tecnologico che abbiano mai visto! Si! Va bè! Va bè! Tu            quando vieni da me? Così ti faccio avere un travaso di bile! Si!         Ah! L'invidia... l'invidia! Si! Ho da farti vedere un'altra cosa!     Si! Il mio nuovo TV 3D LED! Quanti pollici? Ehi, amico, per        chi mi prendi? 60, no!? Si! Ho preso anche  un Home Theatre !                   (sottolinea) Potenza d'uscita 750 WATT![1] Si! Vedrai... sparate al massimo... un cinema! Si! Dai vieni! Facciamo stasera?       Pizza e birra? Si! Ti aspetto! Ok! Ciao.. ciao...ciao! A dopo!      (chiude la conversazione)

ASSUNTA                (“)

ANSELMO               (si gira e nota Assunta) Oh! Signora Assunta! Buongiorno!      Non l'avevo vista! Ero così impegnato!  (continua a trafficare      col tablet)

ASSUNTA                Bongionnu! Mi 'nnaccuggìa!

ANSELMO               Mi perdoni un altro minutino! Ho un impegno che non posso rimandare oltre!  Devo raccogliere le fragole, altrimenti dopo 4   ore dalla maturazione si possono buttare!

ASSUNTA                (basita smette di spazzare e si avvicina ad Anselmo) L'aviti        ghiantati intra  'nta cacchi rasta?

ANSELMO               No! Che dite! Qui! (indica il tablet)

ASSUNTA                (sbalordita) 'Nta stu cosu ddocu?!? Ci criscinu i fraguli?

ANSELMO               Le fragole, i carciofi, le zucche, tutto quello che voglio!

ASSUNTA                (lo guarda assolutamente incredula) Tuttu chiddu chi voli!?

ANSELMO               Si! E ci guadagno anche!

ASSUNTA                (“) Puru!

ANSELMO               Si... così poi faccio pure shopping!

ASSUNTA                Scioppi chi?

ANSELMO               Shopping! Acquisti!  Compro quello che voglio! Di recente ho                                  comprato degli animali: mucche, maiali, pecore! Così     guadagno pure con quelli! Il mio desiderio è quello di       comprare un cavallo! Così avrò una bella fattoria completa!

ASSUNTA                (“) Na fattoria? E... a unni?

ANSELMO               Sempre qui! (Indica di nuovo il tabet)

ASSUNTA                (“) Sempri 'nta stu cosu!?!

ANSELMO               Certo! E non mi manca molto! Sarà l'invidia di tutti i miei       vicini!

ASSUNTA                (“) A nostra 'nvidia?

ANSELMO               No! Non voi!  I miei vicini di Farmville!

ASSUNTA                (“) Fammi i villi? Puru i villi s'ava fari? Bonu guadagnati!

ANSELMO               No! Qui non si costruiscono le ville! Quello è Cityville!

ASSUNTA                Zitti villi? Ci diciti e villi mi si stannu muti? Picchì... di quannu         in qua … parrinu?

ANSELMO               Le ville parlano? Ma cosa dite?

ASSUNTA                Jò chi dicu? Vui chi diciti! Fammi i villi! Zitti villi! Non ci        staju capennu nenti, jò! I fraguli, i maiali, i cavaddi, a fattoria,     tutti 'nta stu cosu! Ma chi mi stati 'ncucchiannu?!

ANSELMO               (sorride) Ora vi spiego: questo...(indica il tablet)... è un piccolo                                  computer! E Farmville e Cityville... sono due giochi! Due        giochi di Facebook! Ha capito signora Assunta' Cioè Faccia     Libro!

ASSUNTA                (quasi offesa) A mia “facci i libru”? E sintemu: chi voli diri?     Com'è chi l'avrissi... sta facci?

ANSELMO               No! Non siete voi “faccia da libro”! Che avete capito?    FacciaLibro, che è la traduzione di Facebook, è un social    network!

ASSUNTA                (sempre più confusa) 'NnettaWokki? Chi su sti wokki c'ava      nittari? Frutti tropicali?

ANSELMO               Ma  quali wokki ! Quali frutti tropicali! Che sta farneticando?!                                  Social Network! Rete sociale!

ASSUNTA                Reti Sociali! Chi è n'autru canali televisivu? Comi a Reti          quattru?

ANSELMO               Signora Assunta! Ma lei non ne imbrocca una! Lasciamo         perdere! Non è argomento per lei!

ASSUNTA                E fossi è megghiu! Stamatina non faciti autru chi parrari aribu!

ANSELMO               Non è arabo! E' solo il nuovo linguaggio dei giovani!

ASSUNTA                Ahhh! Eccu comi è u fattu! Jò oramai sugnu vecchia! Passata i         cota!

ANSELMO               No! Ma che dite! Non vecchia! Solo poco informata!

ASSUNTA                E va bè! Dicemula accussì! (pausa) Comunqui, vecchia o non vecchia, jò ci avìa dumannari na cottesia, a lei! N'approfittu ora chi a staju vidennu !

ANSELMO               Dite, signora Assunta! Sono tutto orecchi! (nel frattempo ha    smesso di trafficare col tablet)

ASSUNTA                Eccu, u misi prossimu si marita me niputi Giulietta, e jò          pinsava: vui... mu purrissu fari nu vistitu pa cerimonia?

ANSELMO               Si sposa con Romeo?

ASSUNTA                No, cu Nicola! Cu è stu Romeu?

ANSELMO               No, non è nessuno! E' solo una citazione di Shakespeare!

ASSUNTA                Scecchi e spiriti? Non capisciu! Chi c'entrinu cu me niputi?

ANSELMO               (oramai infastidito dalla “scarsa” cultura di Assunta, passa al                                  dialetto)   Nenti c'entrinu! Non ci facissi casu! (piano)  E vurrìa                                  sapiri  chiddu chi capisci! (forte)  Va bè! Parliamo del suo        vestito! Mi faccia creare!

ASSUNTA                E criassi!

ANSELMO               ( comincia ad osservarla, le gira di dietro, poi la guarda           davanti, sempre in silenzio, più volte, poi si ferma, alla sua dx, la fissa e dopo, convinto, accompagnando con dei movimenti           effeminati per  spiegare i vestiti, le elenca)  Abito dritto con                  delle lunghe pinces con una importante bordura di paillets, e un                                  blazer con taglio arrotondato all'orlo! 

ASSUNTA                (lo guarda allibita senza capire niente e lo farà per tutto il         tempo del suo discorso sui vestiti)

ANSELMO               (torna a girare intorno ad Assunta, e si ferma sulla sx) O forseun bello chemisier nero con profondo scollo, gonna morbida e          giacca in stile bon-ton! (rigira, torna a dx) Oppure ancora : top      di tulle operato con una ruche agli scalfi, gonna classica con                            linea a tulipano in leggero taffetà e giacca con maniche a          raglan! (rigira torna a  sx) Se no un bell'abito sottoveste in     pizzo e giacca in shantung! No, no! Un bell'abito longuette con           un bello spacco laterale!  O magari preferisce un abitino con                                  delle balze frou-frou? (pausa) Allora, cosa sceglie?

ASSUNTA                Ah!?! Chi dissi? Sta parrannu n'autra vota aribu o mi sta        pigghiannu pi … fondelli?

ANSELMO               Non sia mai , signora Assunta! Faccio  solo il mio mestiere!     Sono un stilista, io! Mica un sartino qualunque!

ASSUNTA                Ma jò, di tutti sti cosi chi dissi, non ni capìa una! Chissacciu: i                                  pinzi... u valzer... i rughi… u bonu tunnu! Aribu... tuccu...       sunnu!

ANSELMO               (infastidito) Le pinces... il  blazer … la ruche … il bon-ton …   sono tutti termini tecnici di alta sartoria!

ASSUNTA                E u tulipanu chi è? M'è vestiri i ciuri? Chi semu a cannaluari?

ANSELMO               (sempre più infastidito) E' solo un modello di gonna! Più          gonfio nei fianchi e stretto all'orlo!

ASSUNTA                E a mia mi vidi così? O puru cu beddu spaccu? Ca coscia i      fora?

ANSELMO               E perchè no?

ASSUNTA                Ma mi vaddau bbona? Haju na cetta età, jò! Na cetta dignità! E        poi, lei su ricodda comi mi chiaminu a mia?

ANSELMO               (ci pensa un attimo) A madunnuzza!

ASSUNTA                E allura … mi pozzu mai mettiri sti cosi ddocu, jò? Pi mia ci   vonnu cosi semplici... semplici e duci comi u lignu da Santa         Cruci!

ANSELMO               E non putìa essiri attrimenti! (riflette e poi innervosito) Tajerri blu e cammicetta ianca, ci vannu beni? (senza aspettare la sua      risposta) Quannu voli veni e si fa pigghiari i misuri! Bona         junnata!( se ne va ed entra nella sua sartoria)

ASSUNTA                Aribu e puru maleducatu! (seccata.Poi pausa) Mi nni pintìa!   Era megghiu chi annava 'nto'n negoziu, così non ci dava cuntu   a nuddu!    

MICHELE                (da dentro casa) Assunta! Assuntina! C'ura si ficiru?

ASSUNTA                (rimasta nervosa dalla discussione con Anselmo) L'ura mi ti      ssimpichi o suli! Ora puru iddu ci vulìa! (appoggia la scopa ed     entra in casa e ne riesce subito dopo con Michele al braccio)

MICHELE                (si siede sulla solita panchina) Assunta, chi hai? Ti sentu          nibbusa!

ASSUNTA                Nibbusa, si! Sugnu nibbusa!

MICHELE                Chi ti mmattìù?

ASSUNTA                Mah! Eppi na discussioni cu Ansemmu, u sattu, chi mi fici                                  'nnevvosiri! (pausa) Dissi tanti di ddi cosi chi mi fici       cunfunniri tutta! U vaddava ca bucca apetta  e na cosa, una chi   fussi una, na capìa!

MICHELE                Ma picchì, chi dissi?

ASSUNTA                Vadda: prima si misi a parrari  ….chissacciu … i fraguli , i      caccioffuli, i cucuzzi chi avi gghiantati; poi di 'nnimali chi   'ddeva, insomma di na fattoria....

MICHELE                Picchì, ottri da sattoria, avi puru na fattoria?

ASSUNTA                Eh! 'Nta nu cosu rettangolari e picciriddu, ll'avi! (lo descrive    con le mani) E  dda intra ci costruisci  puru i villi!

MICHELE                Assunta, non ti staju capennu!

ASSUNTA                Eh! Eh! Accussì dissi! Dissi chi era Fammi i villi, unni avi a     fattoria, e  Zitti  villi unni si costruisci  i villi, chi poi su tutti i     dui Facci i libru!

MICHELE                Ma chi mi stai vinennu a cuntari? Stai dannu i nummira?

ASSUNTA                Annunca, i nummira! Non mi 'nvintai jò sti cosi! Chiddu         accussì mi vinnìu e accussì ti cuntu!

MICHELE                Ma si sicura chi capisti giustu?

ASSUNTA                E cettu! E poi giungìu chi Facci i libbru è na Riti sociali! E chi           tutti sunnu nu linguaggiu giovanili!

MICHELE                Mi piddìa! Non ti staju seguennu cchiù! Fai discussi chi non    hannu nè capu né cuda! Ma chi ti mmattìu stamatina! Un          coppu i suli no, picchì ancora è prestu e u suli                         non è tantu     fotti!

ASSUNTA                Vadda chi non mi mmattìu nenti! Jò bona sugnu!

MICHELE                (sta riflettendo) Aspetta, aspetta! Aspetta, aspetta! Fossi...fossi         staju capennu ! Videmu si rinesciu a ricostruiri a facenna!   Dunqui, secunnu mia stava parrannu … i Facebook! Ci 'nzittai?

ASSUNTA                Eh!Eh! Chista dissi!

MICHELE                Binidittu san Franciscu i Paula! Chi gran macellu facisti!         Assunta... tu capisci sempri i cosi a modu toi!

ASSUNTA                Ma picchì, è capiri a modu i ll'autri?

MICHELE                Assunta, lassa peddiri ! (pausa, poi cerca di spiegarle)    Facebook e non Facci i libru! Farmville e non Fammi i villi!        Cityville e non Zitti villi! Sunnu tutti cosi i computer! No sai      quantu è fissatu chiddu cu sti cosi?!

ASSUNTA                Ma chi ni possu sapiri, jò! Ouh! Jò travagghiu da matina a sira!       Mica staju ssittata ccà fora pi sapiri tutti l'affari  di cristiani!

MICHELE                Va bè assunta! Lassamu peddiri e fazzu finta i nenti! (pausa)

                                 E sintemu, dicisti chi chisti erinu a prima cosa, e a secunna? Mi                                  rizzinu i canni sulu mi ci pensu!

ASSUNTA                Dicemu chi eppi a... filici ... idea mi ci ceccu u fauri mi  mi       cuci nu vistitu pu matrimoniu i Giulietta! E iddu mi inchìu a testa  china i frastocchi … e i cchiù … i 'gnuranti mi pigghiau    e i 'gnuranti mi lassau!

MICHELE                E si vaddamu i fatti non è chi si sbagghiau!

ASSUNTA                (lo guarda di traverso) E stavota fazzu finta jò, chi non sintìa!

MICHELE                E facemu finta tutti i dui! In ogni casu,  chi ti dissi di autru?

ASSUNTA                Ah! Vadda! Cuminciau mi mi nomina na filarata  i modelli  i    vistiti spiegannumilli cu paroli una cchiù incomprensibili i   n'autra! Ah! E poi, pi cunniri i cauli, mi vulìa fari vestiri cu na   spacca longa e cu tutti i cosci i fora! 'Nzamai 'nta vita! A tìa                                  t'avissi piaciutu?

MICHELE                A mia? Jò mancu l'avissi vistu!

ASSUNTA                Tu no! Ma l'autri si! Bedda figura c'avissi fattu! A patti chi poi         non avissi avutu mancu u curaggiu mi ma mettu … a coscia … i fora!  O mi mi mettu dd'autri cosi strampalari chi mi dicìa: u      valzer, i pinzi o u bonu tunnu!

MICHELE                Chi su sti cosi?

ASSUNTA                Ah! Iddu a modu soi mi spiegau, ma, a solitu soi, parrau aribu         o tuccu, e jò ne capìa!

MICHELE                E allura poi t'affenni si ti pigghiau pi 'gnoranti!

ASSUNTA                Ma picchì, tu i capisti? U dicisti ora ora “Chi su sti cosi?”!

MICHELE                Ma jò non sugnu fimmina! E' nommali chi i tutti sti cosi non   mi ni intennu! Tu inveci l'avrissi  sapiri! (pausa) E si ogni tantu   ti farivi  na cantatedda i menu e magari t'infommirivi na picca i        cchiù di tuttu u restu di cosi, mali non farivi!

ASSUNTA                E tu sempri a coppi ci batti! A Madunnuzza non si tocca! ( e    rientra in casa)

MICHELE                Ih! Chi è suscittibili!

(Entra in scena sempre dal vicolo di sx Jacopo, marito di Pasqualina, con un incedere molto lento per via dell'abbondante stazza)

JACOPO                   (con un'aria molto sconsolata, ansima)

MICHELE                Sentu, sentu... riciatu e passu lentu : “Panza i Bbugghiu”!        (pausa) Veni ccà, Japicheddu,  ssettiti, ripositi!

JACOPO                   (molto lentamente si siede sulla panchina  accanto a Michele)   Ahi! Ahi!

MICHELE                Chi c'è? Chi hai? A unni annasti i capu matinu?

JACOPO                   Eh! A unni annai?! Unni u medicu! Annai viatu così non          truvava fila! Jò non cià fazzu mi staju dda ssittatu!

MICHELE                Si, è veru! Annari unni u medicu è na cruci! Poi si vai mi trovi          puru nu rappresentanti!  Apriti cielu! (pausa)

JACOPO                   (assentisce) Eh! Eh!

MICHELE                E comunqui, chi hai? Chi ti        dissi?

JACOPO                   E chi mi dissi? Nenti, chi m'avìa diri! Chi aju u colesterolu       jautu, i trigliceridi jauti, a prissioni jauta! Figuriti! I soliti cosi!

MICHELE                E ti pari pocu?

JACOPO                   Eh! Oramai ci sugnu bbituatu!

MICHELE                E chi  cura ti desi?

JACOPO                   Mah! Iddu dici sempri a stissa cosa:” Lei ava dimagriri!”, ma   jò … m'ava cridiri... già  non manciu nenti! (esce dalla tasca         una merendina, inizia a mangiare e  con la bocca piena)   Quattru cosiceddi appena!

MICHELE                Si... ma ora... chi sta facennu?

JACOPO                   Nenti... avìa nu buchiceddu, ccà 'nta bucca i ll'anima! E mi      pigghiai sta cosicedda mu stuppu!

MICHELE                E l'hai o spissu sti buchicedda?

JACOPO                   No! Quattru, cincu voti o jonnu!  Cetti voti sei! Ogni tantu!

MICHELE                Chiamilu ogni tantu!

JACOPO                   (finita la merendina, mette l'involucro in tasca) Si poi sugnu      nibbusu... i buchicedda aumentinu!

MICHELE                E così diventi nu beddu fummaggiu svizziru!

JACOPO                   Mu mancirìa nu mussittu!

MICHELE                Ma tu sempri a manciari pensi?

JACOPO                   No! Ogni tantu!

MICHELE                Mi sa a mia chi non hai tantu chiaru u concettu  di “ogni tantu”,       è chistu u to guaiu! Ta mettiri 'nta testa chi, comi dissi u         medicu, tu à fari a dieta!

JACOPO                   U sacciu, u sacciu! Ma non è facili! A fami è fami! E i     buchicedda chi mi veninu … ll'è stuppari! Si no mi sentu mali!

MICHELE                No! Tu stai mali si i stuppi... sti buchicedda! ( pausa) Vadda   chi fai... pi prima cosa vai unni nu dietoligu! Ci sunnu tanti         dieti … ni scegli una e a fai! C'è a dieta da frutta, a dieta du tritrolu, chidda du ministruni... da zuppa i caulu …  chidda     famosa du fantinu... uh! Hai vogghia!

JACOPO                   E mica e nnari a cavaddu...jò?

MICHELE                Anchi picchì non cià  farìa... u cavaddu!  Ma comunqui... ti     dissi tantu pi diri chi hai l'imbarazzu da scelta!

JACOPO                   E vui sti cosi comi i sapiti?

MICHELE                Eh! … Jò mi istruisciu!

JACOPO                   E fa bonu! (pausa) Ma jò...  o pinseri chi è stari a … sticchettu         … mi veni u nibbusu! (mette una mano nell'altra tasca, ne        esce fuori un barretta di cioccolato e sempre con la bocca    piena) U vidi! Sugnu già nibbusu! N'autru buchiceddu mi    vinni!

MICHELE                E accussì! Autru chi fummaggiu svizzuru... nu sculapasta        diventi!

JACOPO                   Non parrati! Chi mi faciti veniri a voglia di nu beddu piattu i   pasta, di chiddi chi fa me mugghieri!

MICHELE                Ah! Ma allura è na fissazioni! Autru chi dieta pi dimagriri … tu        sulu chidda pi 'ngrassari poi fari!

JACOPO                   Basta! Basta parrari i dieta! Non cià fazzu! Troppu assai mi    nnevvosìa! (da un'altra tasca esce fuori dei biscotti)    St'aggomentu è fora discussioni!

MICHELE                Ma pigghiti na camumilla! Magari senza zucchiru!

JACOPO                   (ancora con la bocca piena cerca ancora nelle tasche e trova    delle caramelle) Peggiu mi sentu!

MICHELE                Ou! E non manciavi nenti! Sulu quattru cosiceddi!

JACOPO                   Ma vu dissi …. mi succedi quannu sugnu agitatu!

MICHELE                E quanti voti  ti capita di essiri.... agitatu?

JACOPO                   Quattru, cincu voti! Cetti voti sei...

MICHELE                O misi?

JACOPO                   No! O jonnu!

MICHELE                Allura ti cummeni mi vai prima unni u neuroligu! O megghiu...         unni u strizzaciriveddi! Così assemi o to cirveddu ti dà       strizzatedda puru a tìa!

(entra in scena da portone del palazzo centrale, sempre zoppicando,  Pasqualina, moglie di Jacopo)

PASQUALINA         (vede il marito seduto sulla panchina) Ah! Ccà si? Ritunnasti?

JACOPO                   (ancora con la bocca piena di caramelle, come scoperto in        flagrante, comincia a masticare più in fretta) Si! Mi ssittai mi      mi riposu!

PASQUALINA         (accortasi delle sue manovre) Chi stai facennu? Manci?

JACOPO                   No! Nenti stava facennu! Avìa na cosa 'nte denti! Mi potti       ristari da colazioni i stamatina!

PASQUALINA         Quali colazioni? Chidda di setti? Chidda dill'ottu? Chidda di   novi? O di chiddi di 'nto menzu?

JACOPO                   Chi dici! Jò sulu a casa manciai, e setti! E mi pigghiai sulu u    cafè!

PASQUALINA         Mentri jò ti vaddava! E chiddu chi ti manciasti quannu ti vutai i                                  spaddi, unni u mittemu? (pausa) Ma tu chi pensi? Chi mi voi pigghiari pi fissa? Secunnu tia, ne vidu i cosi chi manchinu? E si non mi manciu jò, cu si mancia? U mamau?

JACOPO                   Cettu jò non sugnu! (gli cadono dalle tasche le cartacce della   merendina, del cioccolato e delle caramelle)

PASQUALINA         Puru mbbrugghiuni si! Neghi puru l'evidenza! Chi ssu allura sti        catti? Sintemu!

JACOPO                   Non su i mei! Caderu i ll'aria! Potti essiri n'autra malefatta da signura Tiresa! E' veru don Micheli? Ah già! Ma vui non viditi!

MICHELE                Ah! Jò non c'entru! Viditivilla fra vui autri!

PASQUALINA         Puru stu povireddu metti 'nto menzu! E a signura Tiresa ni      cummina i tutti i culuri, ma chista non è opira soi! Idda non ni    mancia di sti cosi! Idda è a dieta! Idda!

MICHELE                Non parrassi i dieta! E' tirrenu minatu! I mini scoppinu e ci     fannu veniri i buca!

JACOPO                   U nibbusu mi vinni! (mette ancora le mani in tasca ma non      trova più niente) E ora chi fazzu?

PASQUALINA         Ah! I risevvi ti fineru?

MICHELE                E ora comi i stuppa i buca?

(cadono dall'alto pezzi di pane raffermo, parte arrivano su Michele)

MICHELE                Chi cadi i ll'aria? A manna?

PASQUALINA         Ci parrammu 'nta ricchi a signura! Pezzi i pani duru, cadunu! Robba du cani anna essiri! (rivolta al marito) E non ti fari           veniri l'idea mi cogghi! Non è chi ti voi manciari puru chisti?   

JACOPO                   No! Di chisti mi schifìu!

PASQUALINA         E menu mali! (rivolta a Teresa) Si non ittati cacchi cosa du       baccuni, non siti cuntenta! Ah! Cacchi jonnu mi girinu boni      boni! E poi videmu! (Teresa non risponde) Non parra! Oggi     non avi nenti mi dici! (rivolta al marito) E tu … 'ntrasi pi                                  gh'intra!

JACOPO                   E tu … ma pripari cacchi cusitta i manciari?

PASQUALINA         No! Da oggi: digiunu e astinenza!

JACOPO                   E mica semu in Quaresima? U parrinu duminica nenti dissi!

PASQUALINA         U parrinu no! Ma jò si! Di stu mumentu: Quaresima! Fozza!                                  Caminamu!

JACOPO                   (rassegnato) Vegnu! Vegnu!

(Jacopo e Pasqualina entrano nel portone)

MICHELE                Poviru Panza i Bbugghiu! Pasqualina si si metti bbona bbona,          po' essiri cu fa dimagiri!

(ritorna in scena Assunta e notando le cose per terra)

ASSUNTA                E chi su sti schifezzi? Jò ora ora avìa pulizziatu! (riprende a     pulire)

MICHELE                E chi voi fari! Patti è opira da bisbetica e patti di panza i         bbugghiu!

ASSUNTA                Ora puru iddu si metti! Non ni bastaunu i truvati da signura    Tiresa? (li raccoglie, sbuffa  ed entra in casa)

(entra in scena dal portone di dx Riccardo)

RICCARDO             (fischietta, poi vedendo Michele) Ave!

MICHELE                ...Maria! Puru lei?

RICCARDO             No Ave Maria! Solo Ave! E'  il saluto latino!

MICHELE                Ah! Già! Mi  ll'avìa scuddatu a so smania! (pausa) Allura,       prufissuri? Comi annau ieri sira?

RICCARDO             Eh! Caro don Michele, come diceva D'Annunzio: “Memento    audere semper”!

MICHELE                (piano) E cuminciau a litanìa! (forte) Cu lei ci vonnu i     sottotituli! Si mi dugna nu telecumannu mi mettu 'nta pagina      777, così capisciu!  Va bè che non ci vidu!

RICCARDO             “Ricordati di osare sempre”! Ed io … ho osato!

MICHELE                Mih! E chi cosa?

RICCARDO             Eh! Don Michele mio! Lucrezio docet: ” Accidere ex una          scintilla incendia passim”! A volte da una sola scintilla scoppia        un incendio! E durante la cena di ieri, fra me e Luisa, è     scoppiato... l'incendio!

MICHELE                Chi s'incendiau? U taulu? Avìu a cannila ddumata  e vi cadìu?                                  Avistu  chiamari puru i pumperi?

RICCARDO             (mentre si siede accanto a Michele)  No!Qualipompieri!          Erano i nostri occhi che ardevano! Lanciavano fiamme!

MICHELE                Comi a Supemmenni!?

RICCARDO             No! Era la passione che nasceva! Ci bastava solo guardarci per                                  capirci! Infatti abbiamo parlato poco! Però: “Multa paucis”!    Molte cose... in poche parole! Poche parole sufficienti per    sapere  tutto l'uno dell'altra! E' stata una grande serata! Una    serata molto importante! (pausa)  E'  perfetta   la frase  di       Cicerone : “Ut sementem feceris ita metes!”, mieterai a       seconda di ciò che avrai seminato! (solenne) Ed io ho seminato          amore quindi mieterò … amore!

MICHELE                Non sapìa chi criscìa comi u ranu!

RICCARDO             Eh! Luisa è veramente la donna della mia vita! Stavolta l'ho    trovata, ne sono sicuro! Stavolta... non mi sbaglio!

MICHELE                E speriamu! U primu tentativu fallìu! Videmu u secunnu!        (pausa) D'altro cantu si dici :“ Ritenta, sarai cchiù futtunatu!”

RICCARDO             Sono stato fortunato ad incontrare Luisa! Questo lo so per      certo! E ne sono talmente sicuro che ho già in mente una bella      ideuzza! (ridacchia)

MICHELE                E sarebbi?

RICCARDO             “Omnia tempus habent!”, ogni cosa ha il suo tempo!

MICHELE                E mi voli lassari accussì? Senza nuddu indiziu? Chi fa? Tira a petra e muccia a manu?

(entra dal portone di sx, Luisa)

RICCARDO             “Lupus in fabula!”. Buongiorno, mia cara!

LUISA                      Buongiorno a tutti! Stavate parlando di me?

RICCARDO             Quale argomento migliore per cominciare una giornata?!        

LUISA                      Che adulatore sei!

RICCARDO             E tu stamattina sei più luminosa del sole!

MICHELE                Jò non n'haju problemi, ma vui, prufissuri... vi mittistu ...l'occhiali i suli? Ma si  nnò vi llampati! Si è luminusa cchiù        du suli è periculosu!

LUISA                      E ascoltare le tue parole  è come bere dell'acqua fresca in un    deserto!

MICHELE                C'è u friggideri 'nto desettu? Si no comi a trovi l'acqua frisca? Cu ddu cauddu, sulu bbugghiuta a poi truvari! Si a trovi!

RICCARDO             “Ex abundantia enim cordis os loquitur!”

LUISA                      “Non plus ultra!”

MICHELE                Traduzioni, pi fauri! Chi restu arreti!

RICCARDO             (occhi negli occhi con Luisa) La bocca parla per l'abbondanza del cuore! E il mio cuore traborda!

LUISA                      Non c'è niente di più di questo!

MICHELE                E' chista a traduzioni? O annastu avanti?

RICCARDO             O c'è invece! Il mio amore per te  è infinito!

LUISA                      Anche il mio lo è!

MICHELE                No! Basta! Chi mi sta calannu  u latti di drinocchia!      

(entra in scena sempre dal vicolo di sx, Jessica: bella ragazza attraente, minigonna vertiginosa, tacco 12: musica di scena consigliata: Jessica Rabbit - Why don't you do right -  dal film “Chi ha incastrato Roger Rtabbit?”, magari utilizzarla ogni volta che entra o esce dalla scena.  )

JESSICA                  (ancheggia vistosamente; vede Riccardo e gli si avvicina; con    voce suadente, allo scemare della musica) Scusi!

RICCARDO             (ne rimane subito affascinato e la guarda con occhi sgranati)    Prego!

JESSICA                  Perdonate la mia intrusione!

RICCARDO             Ma si figuri!

LUISA                      (comincia a guardare Riccardo con fare geloso)

JESSICA                  (sorride maliziosa) Volevo solo un'informazione!

RICCARDO             (sempre più imbambolato) Dite pure!

JESSICA                  Sono Jessica  … e sto cercando lo studio legale De Legis! Sono         qui per un colloquio di lavoro! (sbatte gli occhi provocante)

RICCARDO             Siete nel posto giusto! E' qui di fronte! (lo indica)

JESSICA                  (guarda verso lo studio) Oh! Grazie mille! Siete stato gentile!   Tanto gentile! (più seducente che mai)

RICCARDO             Ma le pare!

JESSICA                  (ricomincia ad ancheggiare verso lo studio, fino a quando,       prima di entrarci, si gira verso Riccardo, e gli fa l'occhiolino,     poi entra)

RICCARDO             (decisamente inebetito la saluta con la mano)

MICHELE                Oh! Prufissuri! Com'era?

RICCARDO             (ancora trasognato) Bella!

LUISA                      (risentita) Sveglia bello addormentato! (lo scuote più volte)       Sveglia!

RICCARDO             EH!?!

MICHELE                Chi è ancora supa a luna?

LUISA                      (indignata) Ci ha messo radici! (rivolta a Riccardo che non ha ancora cambiato espressione) Ehi! Ti vuoi svegliare? Si o  no?

RICCARDO             (finalmente si risveglia) Eh!?! Dove sono? Cosa è successo?

MICHELE                'Nchianastu  e scinnistu i supa a luna 'nta cincu minuti!

LUISA                      (irritata) E' successo che mi hai appena dimostrato quanto sia                                  “infinito” il tuo … amore! E' bastata una sciacquetta da quattro        soldi a farti rimbambire subito!

RICCARDO             No! Ma che dici? Mi sono solo distratto!

LUISA                      Distratto??!! Eri andato nel mondo iperuranio! Anzi!     IperJessico! (sdegnata) Sei proprio come tutti gli altri! Un paio     di gambe lunghe, due ciglia che sbattono e … ciao ciao!

RICCARDO             No! Non è come dici tu!

(Intanto Jessica esce dallo studio  legale)

JESSICA                  (sempre ancheggiando ritorna verso Riccardo)

RICCARDO             (ritorna a imbambolarsi) Allora? Come è andata?

JESSICA                  (con la solita voce) Bene! Grazie! Sono la nuova segretaria!     Aveva dubbi? Così, adesso, ci vedremo più spesso! (se ne va          verso il vicolo, e prima di uscire) Comincio domani! (e gli         manda un bacio con la mano)

RICCARDO             (più rimbambito di prima, la risaluta con la mano)

MICHELE                Troppu viatu fici! Potti rimbambiniri puru all'avvocatu! Na     smoffia di ccà, na smoffia di dda! N'occhiulinu a destra, unu a    sinistra... du botti i ...culu... beddi assistati... e u piattu è   sevvitu! Avvocatu lessu in sassa di “ammucca ammucca”! Nu                                  buccuni sulu ni fici! E comi dici chidda ddà: cottu e manciatu! (rivolto a Riccardo) A lleggiu, prufissuri! Sentu u piriculu          chi     avanza! 

LUISA                      (lo guarda indignata) Non sei uguale agli altri ….sei peggio!    (si gira e si dirige verso il portone del suo palazzo)

RICCARDO             Ti prego... no! Non andare! Ti posso spiegare! (la segue)

LUISA                      Non seguirmi! E' finita! (entra nel portone)

MICHELE                Jò l'avia dittu c'avanzava!

RICCARDO             (avvilito) E' finita ancor prima di nascere! “Sic transit gloria     mundi!” Così passa la gloria del mondo!

MICHELE                Chi è c'avìu siminatu, prufissuri? Mi sa chi sta simenza … non                                  malìa! Era muffuta!

RICCARDO             Non mettete il dito nella piaga!

MICHELE                (pausa) Cettu chi vi facistu frigari comi nu babbu! Vi fallìu      puru u secunnu tentativu!

RICCARDO             Eh, già! “Tertium  non datur!”, e un terzo non è concesso!        (pausa) Ma io non voglio passare alla terza possibilità! Io   voglio ancora la seconda! Io voglio  Luisa!

MICHELE                E allura a cu  spetta? A carrozza? Si dassi i vessu! Ci annassi d'arreti!

RICCARDO             E se vado a casa sua e non mi volesse aprire?

MICHELE                Ci ll'è diri jò chiddu c'ava fari? Na picca i fantasia! Non avi     unu di so provebbi chi ci dugna na manu?

RICCARDO             Ha ragione! (pausa) Ho trovato!  “Gutta cavat lapidem!”, la    goccia fa il buco nella pietra! Ed io sarò la goccia! Prima o poi     cederà!

MICHELE                Oh! Ma sti latini n'annu una pi ogni occasioni! Non si nni        fannu scappari nudda!

RICCARDO             Allora … vado?

MICHELE                Ancora ddocu è?

RICCARDO             (in stile supereroe) Allora...  “ Verso l'infinito e oltre!”

MICHELE                Picchì non è in latinu chista?

RICCARDO             Perchè questa l'ha detta Buzz Ligthyear in Toys Story!

MICHELE                No canusciu chistu! Cu è?

RICCARDO             Lasciamo perdere! “Più veloce della luce !” la conosce?

MICHELE                Chista si! A dicìa Supemmenni!

RICCARDO             Allora ...vado!“Più veloce della luce !”( entra nel portone di    Luisa)

MICHELE                Mah! Speriamu chi ccià fa! A vidu dura! (pausa) Cettu chi dda                                  Jessica non ci vulìa! Mah! Sta bonu unu finchè non voli n'autru!

(esce dalla porta di casa Assunta)

ASSUNTA                Michè? Vidi chi staju annannu unni u sattu, quantu mi pigghia i                                  misuri! Va beni?

MICHELE                Va beni! Basta chi non stai assai!

ASSUNTA                E ti pari chiddu chi è fari! Quattru misuri su!  Non haju nenti autru i spattiri cu iddu! Non aju nudda 'ntinzioni mi mi fazzu          pigghiari in giru n'autra picca! Capisti? Ora vegnu! (si reca   nella sartoria)

MICHELE                Vai, va! Fa viatu, chi quasi si fici ura! (pausa) Eh, si !     Essisignuri!

(esce dalla porta dello studio legale, l'avvocato De Legis)

AVVOCATO            (quasi correndo, guarda l'orologio)

MICHELE                Passu veloci? Avvocatu, bongionnu! (ironico) Vi inchistu         l'occhi ant'ura?!!!? Eh!!! Beatu vui!

AVVOCATO            Non ora, signor Michele! Ho un'udienza in tribunale, e sono in                                  ritardo! (esce dal vicolo di sx)

MICHELE                E cettu! Prima v'attaddastu ca signurina? Ora siti in ritaddu!   Eh! I pira si paghinu! Ma chi fici! Si nnannau? E jò parru sulu!

(escono dal portone del loro palazzo, Pasqualina e Jacopo)

PASQUALINA         Fozza! Spicciti! Chi semu in ritaddu!

JACOPO                   (avvilito) Ma pi fozza è veniri?

PASQUALINA         Chi dumanna fai? Cu l'ava fari a dieta? Jò?

JACOPO                   Non sarìa mali l'idea!

PASQUALINA         Camina! Chi u dietoligu ni spetta!

MICHELE                Ah! Allura ti dicidisti Japicheddu? Facisti bonu!

PASQUALINA         Non ora, don Micheli! Semu i primura!

(anche loro escono dal vicolo)

MICHELE                E semu a dui!

(escono dal portone del palazzo di sx, Luisa seguita da Riccardo)

LUISA                      (esce di corsa, poi si ferma per cercare le chiavi nella borsa)

RICCARDO             (approfitta del momento, e supplicante) Allora, ti prego! Cerca di perdonarmi! E' stato solo un momento! Ma sta tranquilla,   che non succederà più! Hai la mia parola!

LUISA                      (che non gli dava retta, finalmente trova le chiavi, ed esce dal    vicolo)

RICCARDO             (che la segue, continua a perorare la sua causa) Tu sei una       brava ragazza! Non puoi non darmi un'altra possibilità! Ti   scongiuro! (esce dietro a Luisa)

MICHELE                E semu a tri! (pausa) Però mi sa chi u prufissuri  troppu a       camurrìa si misi! Mah! Speriamu chi ci rinesci!

(esce dal portone del palazzo di centro, Teresa)

TERESA                   (passo felpato e lento)

MICHELE                E cu è cu stu passu? Cu ristau? Signura Tiresa, siti vui?

TERESA                   (senza rispondere esce dal vicolo)

MICHELE                Pessona maleducata chi non saluta? Non putìa essiri chi idda!          E semu a quattru! (pausa) Chista però  non nesci mai, jò na    riconuscìa! Ma chi avìa i ciabatti, chi non si sintìa? Ma comi,     intra dici chi potta i scappi chi tacchi? E pi nesciri fora si metti                                  chiddi cu silenziatori? Mah! Chi genti strana!

(esce dal portone pure Ema)

EMA                         (si ferma, guarda Michele)

MICHELE                Cu è ddocu? Passu feppatu puru chistu! Ema, si tu? To mamma                                  niscìu ora ora, puru idda!

EMA                         (fa spallucce, ed  esce dal vicolo)

MICHELE                E semu a cincu! ( pausa) Ma quantu parra stu figghiolu! Mi     stunau i ricchi! (pausa) Mah! Non ristau cchiù nuddu 'nta stu condominiu! E ora na parola cu cu a scanciu? (pausa)       Essissignuri! (sospira) Chi silenziu! Chi stranu silenziu! (pausa) Mah! (pausa, fischietta) Ma quantu ci sta Assunta?     Avìa dittu chi facìa viatu!  Cu du misuri chi avìa pigghiari!           Ansemmu avìa misurari a cicconferenza da vita i me       mugghieri, no chidda da terra! (pausa) Mah! Mi staju     siddìannu!  Stari ccà sittatu sulu, non dici nenti! Chi noja!                         (pausa) Mah! Quasi quasi mi ccuntentirìa puru di na canzuna i                                  Assuntina! 

ASSUNTA                (esce dalla sartoria) Ccà sugnu, Michè!

MICHELE                Ah! Finammenti! Stava cu pinseri!

ASSUNTA                Mancu si mi nni avissi annatu o Polu Noddi!

MICHELE                Fa u stissu! Era ccà sulu sulu!

ASSUNTA                Ora ti lassava nu suddatu così ti facìa a guaddia!

MICHELE                Finiscila i babbìari, e fammi 'ntrasiri intra!

ASSUNTA                Caminamu allura! (lo aiuta ad alzarsi e al solito lo prende a     braccetto)

MICHELE                Assu! A sai na cosa?

ASSUNTA                Quali?  

MICHELE                Mi sintìa accussì sulu c'avrissi prifirutu mi ti sentu fari na                                  cantatedda! Ma fai una ora ?

ASSUNTA                Ma tu chi si, na vota da testa, na vota di pedi? Ora chi mu       ciccasti tu... non cantu!

MICHELE                Chi si dispittusa! E va bè! Pacenza e rassegnazioni! Pacenza e                                  rassegnazioni! (Entrano in casa)

                                                                          FINE ATTO SECONDO

 ATTO  TERZO

Stessa ambientazione, il giorno dopo, sempre di mattina.

 

RICCARDO             (passeggia nervoso, facendo avanti indietro, sotto il portone di Luisa)

MICHELE                (esce da casa sua a braccetto con la moglie, e si siede al solito posto, ha sempre cappello, occhiali scuri e bastone) Ah! E          briscìu n'autra junnata! E comi voli u Signuri! (sente che c'è    qualcuno) Cu c'è? (sente col naso) Prufissuri, non putiti essiri       chi vui! Vi facistu di novu u bagnu 'nto profumu?! Ritunnastu n'autra vota all'attaccu? Ancora non avi capitolatu?

ASSUNTA                (nel frattempo sta pulendo i vetri della porta di casa sua)

RICCARDO             Non ancora, purtroppo!

MICHELE                Ma non è chi stastu ddocu tutta a nuttata?

RICCARDO             No! Però ci sono stato fino a notte fonda, e poi da stamattina presto! Infatti … (sbadiglia) … sto morendo di sonno! Ma  per       Luisa questo ed altro!

MICHELE                E speriamu chi giua tuttu stu sacrificiu!

RICCARDO             E speriamo si!

LUISA                      (esce dal suo portone, quando vede Riccardo sbuffa) Ancora     qua sei?

RICCARDO             (implorante) Luisella, amore mio! Non c'è altro posto dove      vorrei stare! Il mio unico desiderio è farmi perdonare da te! Ho      sbagliato, lo so! Ma “Errare humanum est”, sbagliare è umano! E io sono un uomo, e come tale posso sbagliare! Però, “Omnia                     fert aetas”! Il tempo porta via tutte le cose! Puoi tu fare questo         per me? Dimenticare e ricominciare daccapo?

MICHELE                Chi romanticismu, prufissuri! Chi intrerpretazioni! Da Oscarr!         Mi commuvìa tuttu!

ASSUNTA                (che aveva smesso di pulire, commossa si asciuga le         lacrime       col fazzoletto)

LUISA                      (sprezzante) “Omnis homo mendax!”, tutti gli uomini sono      bugiardi! Te compreso! Vedi? Ho imparato bene da te! (va via, ed esce dal vicolo)

MICHELE                Nenti! Non apprezzau!!!

ASSUNTA                ( si ricompone e riprende a pulire)

RICCARDO             (rimane prima a bocca aperta, poi sconsolato si reca da Michele) L'ho persa! (pausa) Ha sentito come mi ha risposto?          Che tono ha usato? E'  tutto inutile! E'  tutto inutile!

MICHELE                In effetti, na picchicedda acidedda fu! (pausa, poi piano, quasi                                  all'orecchio di Riccardo, per non farsi sentire da Assunta) Però u sapi comi su fatti i fimmini? Non dannu saziu! Pigghiunu  avanti, pi non ristari  arreti! Secunnu mia è ' tutta na tattica! Vi ll'ava fari pagari, no? Nsistiti, nsistiti! Prima o poi... cedi!                                   Sintiti a mia! Quacchi anniceddu chiussai i vui l'haju! E puru   na picchicedda di esperienza!

RICCARDO             (sempre piano) Perché … vostra moglie è pure così?

MICHELE                Me mugghieri? Va raccumannu! A chiaminu A Madunnuzza,    però...!

ASSUNTA                (incuriosita dal parlottare, rismette di pulire ) C'aviti        ddocu i mummuriari?

MICHELE                Nenti! Cosi di masculi!

RICCARDO             (sospira) L'ho persa! (sospira di nuovo ) L'ho persa!

ASSUNTA                Matruzza! Non vi pozzu vidiri cusì! Non suspirati cchiù! Vu    dicu jò: non piddistu nenti! Ci parru jò ca signurina Luisa!    

RICCARDO             (si riillumina) Veramente fareste questo per me?

ASSUNTA                Nu tentativu … u pozzu fari!!

RICCARDO             (si alza, va da Assunta, le prende le mani e comincia a     baciargliele) Grazie, grazie, signora Assunta!

MICHELE                Ou! Chi sta facennu?! Annamucci a lleggiu!!

RICCARDO             Niente! Sto solo ringraziando questa santa donna  che è vostra                                   moglie!

MICHELE                (ironico) Santa! Nonostanti è a madunnuzza... santa non è!

ASSUNTA                (al marito) Si beddu tu! (a Riccardo che ancora baciava le sue mani) Basta, basta chi mi strutiti!

(rientra in scena, sempre da vicolo di sx, Luisa)

LUISA                      (riceve un sms sul cell, prende il telefonino e lo legge)

ASSUNTA                (a Riccardo) Fozza, sittativi ampressu a me maritu e stativi     muti tutti e dui! (lo fa arretrare  cacciandolo con le mani, e poi     rivolgendosi a Luisa) Bongionnu, signurina! Comi va?

LUISA                      Buongiorno signora Assunta! Molto bene, grazie!

RICCARDO             (piano, a Michele) Molto bene, ha detto! Io soffro e lei sta        “molto bene!”

ASSUNTA                (piano, a Luisa) Si sta cucinannu, u pollu! E' quasi cottu!                                  (intendendo Riccardo)

LUISA                      Soffre?

ASSUNTA                I peni di ll'infernu!!

LUISA                      E' quello che volevo!

ASSUNTA                Quantu pensa ancora di fallu cociri?

LUISA                      Lei che pensa? Basta?

ASSUNTA                Mi ci dduma u grill l'uttimi cincu minuti!! Così si rosola bonu bonu!

LUISA                      Ok!

MICHELE                (che nel frattempo parlottava con Riccardo, forte) Ma      insomma chi aviti i mummuriari vui dui? Sunnu cosi chi        putemu sentiri puru nui ?

ASSUNTA                Mutu tu! Su cosi di fimmini! ( dopo un cenno d'intesa con        Luisa si allontana da lei e fa cenno a Riccardo di riprovarci)

RICCARDO             ( capisce  il segnale di Assunta, si alza e  va da Luisa, che sta    trafficando ancora col cellulare. Si schiarisce la voce) Ciao!

LUISA                      (lo guarda indifferente) Ciao!

RICCARDO             Allora... come va?

LUISA                      Bene! Come dovrebbe andare?

RICCARDO             Ma... pensavo … dopo tutto quello che è successo....

LUISA                      Perché? Cos'è successo?

RICCARDO             Ma... dicevo del … nostro … litigio!

LUISA                      (sempre più indifferente) Ah! … quello!!

RICCARDO             Non ti importa niente?

LUISA                      Ma perché dovrebbe?!

RICCARDO             Ma … non so … pensavo....

LUISA                      E pensavi male!

(pausa. Luisa riprende a trafficare col telefonino, Riccardo guarda Michele e Assunta che lo incitano a continuare)

RICCARDO             (cerca quindi di riprendere il discorso ) Ma … senti … niente    … stavo... riflettendo … ti volevo chiedere …. non ti manco        nemmeno … un po'?

LUISA                      E perché dovresti mancarmi? Io e te siamo stati insieme           così poco …. quasi niente!

RICCARDO             Ma …  io ero convinto … che … quel … poco …. fosse                                  stato ...intenso!

LUISA                      Come è brutta la convinzione!

RICCARDO             ( sempre più sconsolato, ritorna a guardare Michele e Assunta, che continuano ad incitarlo)

LUISA                      (le arriva un sms, che la fa scoraggiare) Accidenti!

RICCARDO             (premuroso) Cosa c'è?

LUISA                      C'è che dovevo andare in un posto e la mia amica non mi può           più accompagnare!

RICCARDO             (riguarda indietro, lo sollecitano ancora una volta) Ma … io    sono libero... ti posso accompagnare io …. se … vuoi?

LUISA                      (stavolta è Luisa a guardare Assunta, che le dà l'approvazione)                                  Ok! … ho proprio bisogno di un passaggio!

RICCARDO             Allora … andiamo!

LUISA                      E …. andiamo!

(escono insieme dal vicolo)

MICHELE/ASSUNTA   Oh! E chi ci vulìa! (pausa)

MICHELE                Ddu messaggiu però … fu … provvidenziali!

ASSUNTA                Già!      

MICHELE                Oh! Cettu.. però...  è tosta dda figghiola! Dura!!

ASSUNTA                Ma secunnu tìa … ci ll'avìa fari passari liscia?

MICHELE                No ...  però....

ASSUNTA                Però chi? U scemu u fici cu … Jessica?  E ora nni paga i                                  conseguenzi!

MICHELE                E va bè! Fu na liggirizza... u putìa piddunari!

ASSUNTA                Ma si … prima o poi u pidduna... intantu u fici cociri na picca          'nto so brodu! 

MICHELE                Ma … allura … comi dicìa jò … era tutta na tattica!?

ASSUNTA                E cettu! E secunnu tìa …. a medichessa si fa … scappari stu    bonu pattitu chi è u prufissuri?

MICHELE                A vidi a medichessa! E tu … sapivi tutti cosi? Eri d'accoddu cu        idda?

ASSUNTA                E già! E ti pari chi sulu tu fai u consulenti sentimentali! A me patti a fici puru jò!

MICHELE                E brava a Assuntina!

(intanto esce dal portone centrale Jacopo)

JACOPO                   Don Micheli! Signura Assunta! Bongionnu!

MICHELE/ASSUNTA   Bongionnu !

JACOPO                   Sintiti! Na dumanna!

MICHELE                Dimmi Japicheddu, chi c'è?

JACOPO                   Pi casu  vidistu a me mugghieri?

MICHELE                No!

ASSUNTA                No!

MICHELE                Picchì nu dumanni?

JACOPO                   No, nenti! Niscìu ca machina... ommai avi nu bellu pezzu... e   ancora non s'ava ricugghiutu! Staju cu pinseri! M'avìa dittu chi    non stava assai!

MICHELE                E va bè! Non ti biliari subitu! Magari truvau traficu... fila a     cacchi patti! Stai tranquillu! Unnè chi spunta!

JACOPO                   Ma... no sacciu picchì … non sugnu tranquillu! E mi staju       agitannu!

MICHELE                No, pi cottesia! Non t'agitari... chi si a dieta!

JACOPO                   U sacciu.... ma non cià fazzu! (entra la mano in tasca e ne esce          un pacchetto di patatine e comincia a mangiare)

ASSUNTA                Patatini? E a unni i pigghiastu? Vostra mugghieri non fici        piazza pulita a casa?

JACOPO                   (con la bocca piena e un po' esitante) Ajeri sira annammu o     cinima … e … i ….pigghiai …. in prestitu!

MICHELE                In prestitu? I rubbasti! Cuntila comi passa!

JACOPO                   E va bè! Comi diciti vui! Ma c'avìa fari? U fimmi … era un      trillerr... e mi stava facennu  agitari! U bucu 'nta bucca i    ll'anima... voragini si stava facennu ! Pasqualina... non mi facìa      cattari nenti! Puru i soddi mi luvau di sacchetti! Jò chi era                                  bbituatu chi me beddi poppi-conni!  Comunqui … u tiziu chi   c'era sittatu vicinu i mia si suggìu e lassau i patatini supra a        pottrona! Jò c'avìa fari? A tentazioni era fotti! Ddu paccu di    patatini dicìa: “ Pigghimi, pigghimi!”... e ...e...e... e  allura...i                    pigghiai e però mi mucciai! Menzamà mi vidìa Pasqualina!      Apriti cielu! U tiatru 'nto cinima facìa! (pausa) Chiddu però... u     proprietario di patatini... quannu ritunnau, i ciccava e jò ci dissi         chi non avìa vistu nenti! Cu tuttu u scuru chi c'era!    

MICHELE                E brau a Panza i bbugghiu! Puru latru divintasti! Latru e                                  'mbrugghiuni! Oddiu! 'Mbrugghiuneddu c'eri puru prima!

JACOPO                   E chi ci voli fari! U fuiri è viggogna ma è savvazioni i vita!

MICHELE                Ma quali savvazioni i vita! Pi tia … i patatini … su vilenu!

JACOPO                   Quali vilenu! Quali vilenu! Va bè! Jò mi nni ritonnu casa! Si    viditi a me mugghieri .. dicitici chi a ciccava! Arrivedecci!

MICHELE                Ah! U discussu  non ti piacìu cchiù!

JACOPO                   Arrivedecci! ( ed entra nel portone)

MICHELE                Mah! A mia mi sa... chi fari a dieta.... pi iddu… è troppu                                  complicatu!

ASSUNTA                E Pasqualina avi cauli amari ampressu a so maritu!

(entrano dal vicolo di sx  Riccardo e Luisa, mano nella mano, occhi negli occhi)

ASSUNTA                (meravigliata) Vah! Vah! Vadda vadda!

MICHELE                (incuriosito) Chi c'è? Chi vidisti?

RICCARDO/LUISA      (Amoreggiano)

ASSUNTA                (al marito, piano) Tunnaru! Tunnaru! Paci ficinu!

MICHELE                Cu? U prufissuri e a medichessa?

ASSUNTA                Iddi! Iddi! Manu 'nta manu, su! Occhi 'nta ll'occhi!

MICHELE                E allura boni i ficimu i consulenti sentimentali!

ASSUNTA                E già!

MICHELE                (forte) Mi sa ...chi cacchidunu... avi cacchi cosa... i cuntari!

RICCARDO             ( a Luisa) Penso che stiano parlando di noi!

LUISA                      Lo credo anch'io!

RICCARDO             Ebbene si! Luisa mi ha perdonato!

MICHELE/ASSUNTA   Oh!! Era ura!

RICCARDO             Luisa è veramente una gran donna! (si stringono le mani, e poi          lui gliele bacia)

LUISA                      Racconta il resto, però!

MICHELE                Picchì? C'è un però?

RICCARDO             Beh! Ho dovuto fare una promessa!

ASSUNTA                E quali?

RICCARDO             Che non devo più rimbecillirmi davanti alle altre!

LUISA                      Mi sembra il minimo, no?

ASSUNTA                Giustu! Sacrosantu!

RICCARDO             In effetti …. soprattutto davanti a … una in particolare!

LUISA                      Se poi non la guardi nemmeno, è meglio!

RICCARDO             (con occhi innamorati) Te lo prometto, tesoro! Io ho occhi solo         per te!

MICHELE                E' dura chista! Considerannu … chidda … in particolari!

(entra dunque dal vicolo di sx, Jessica, più seducente che mai)

JESSICA                  Salve!

LUISA                      Riccardo? Mi raccomando! Hai promesso!

RICCARDO             (un po' agitato, dopo aver visto Jessica) Si, si ! Non la guardo!

JESSICA                  (si rivolge  a Riccardo, provocante, mettendoglisi proprio          accanto )  Buongiorno! Che piacere rivederla!

RICCARDO             (imbarazzato, cerca di non guardarla in faccia)      Bu...buongiorno!

JESSICA                  (gli si avvicina di più) Sono proprio felice di essere venuta qui           a lavorare!

RICCARDO             (si stringe di più a Luisa e si allontana un pochino da Jessica, e gira la testa per non guardarla, sorride nervoso) Felice lei...   felici tutti!

MICHELE                E mica tantu!

JESSICA                  (torna all'attacco, e gli avvicina di nuovo) E' proprio un bel     posto questo! E c'è anche bella gente! Vero? (ammicca a       Riccardo)

RICCARDO             (sempre più in difficoltà, comincia a guardare in alto) Si, si!      Bella gente! ( guarda in alto e fischietta)

(Michele e Assunta seguono la faccenda preoccupati e incuriositi, parlottando tra di loro)

 

JESSICA                  (guarda in alto pure lei e gira lo sguardo attorno) Sono anche belli i palazzi!                     Complimenti! (pausa)

RICCARDO             Grazie! (è sempre impegnato a non guardare Jessica, chiude     pure gli occhi, a volte ne apre uno e poi lo richiude)

JESSICA                  Si però... c'è un po' di caldo! Non trova? (comincia a soffiarsi con la mano e si avvicina ancora a Riccardo)

RICCARDO             (sempre stringendo la mano di Luisa, si allontana con lei e si    mette accanto a Michele) Trovo! Trovo!

JESSICA                  (sempre col suo fare provocante) Ma tanto caldo! (si toglie la    giacca rimanendo con un vestito molto scollato) Non lo          sentite?

RICCARDO             Lo sentiamo! Lo sentiamo! ( si gira verso Michele e gli prende gli occhiali e se li mette e il cappello e si comincia a soffiare)

MICHELE                Ou! Chi fu?

RICCARDO             ( a Michele) Mi scusi! A buon rendere! (a Luisa) Così non        vedo niente!

LUISA                      E' meglio!

JESSICA                  (sempre guardandosi attorno) Sa che pensavo?

RICCARDO             No! (ancora soffiandosi)

JESSICA                  Ora che lavoro qua... non sarebbe bello anche abitarci? Non c'è        per caso un appartamento libero?

TUTTI                      (si affrettano  a rispondere, allarmati) No!

JESSICA                  Va bè! Magari una stanza da affittare?

TUTTI                      (si riaffrettano  a rispondere, allarmati) No!

JESSICA                  Non ci credo che lei … (si riavvicina a Riccardo) … non abbia una cameretta per me! Occupo poco spazio io, sa? (sbatte gli     occhi) Lei avrà  sicuramente una casa grande … non la userà    mica tutta?

RICCARDO             (in difficoltà e ancora soffiando)  Si, si! La uso! Tutta! Tutta!

JESSICA                  Ma proprio tutte le stanze? Tutte, tutte?

RICCARDO             Tutte tutte!! (cercando di giustificarsi, magari balbettando un   po') Mi.. mi … spaparanzo     in tutte!  La mattina mi spaparanzo     in una... il pomeriggio in un'altra...  la sera un'altra ancora!           L'indomani cambio...    quella in cui mi sono spaparanzato il                                  pomeriggio, la uso per spaparanzarmi la mattina, quella che …        si … insomma... mi spaparanzo sempre … sempre … in tutte!    Si … quindi … le uso tutte! ( prende il fazzoletto in tasca e si      asciuga la fronte) … Tutte! (sospira)

LUISA/ASSUNTA    (annuiscono, soddisfatte) Tutte!

MICHELE                E già! Si spaparanza  a destra e a manca! Insomma … macca u                                  territoriu! Comi e nnimali!

RICCARDO             Si, si! Sono un animale... ehm! No.. non son un animale!         Cioè … marco  il territorio come... gli animali … si insomma … per dire che … il territorio … è  mio! Tutto mio! Solo mio!    (sfinito si riasciuga la fronte)

LUISA/ASSUNTA    (annuiscono, soddisfatte) E' tutto suo! Tutto suo!

JESSICA                  Che peccato! Un vero peccato!

(esce dalla porta dello studio legale, l'avvocato De legis, che accorgendosi della presenza di Jessica)

AVVOCATO            (con fare imperioso)  Signorina Jessica! (sbatte l'indice    sull'orologio) La sua scrivania l'aspetta! 

JESSICA                  Ma certo avvocato! Vengo subito! (ancheggia fino alla porta   dello studio legale, poi si volta verso Riccardo e gli manda un        bacio con un dito) A dopo! (ed entra)

AVVOCATO            (mentre Jessica è ancora sulla soglia, guardandola) Uff! Che    caldo fa oggi!

MICHELE                E si! U condizionatori … su ddumassi a palla! Di oggi in poi ..         'nto so studio... faravi sempri cauddu! Puru 'nto mmennu!

AVVOCATO            Gia! Già! ( ed entra)

TUTTI                      (sospirano,  come liberati  da un pericolo)

MICHELE                E pi stavota... u scantu … passau!

RICCARDO             E meno male! (riprende a soffiarsi col cappello)

MICHELE                ( a Riccardo) Mi sa chi m'ava ritunnari cacchi cosa!

RICCARDO             A già, già! (e gli rimette occhiali e cappello a posto, un po'        imbranato) Grazie!

MICHELE                (se li assesta meglio) Pregu!

RICCARDO             (a Luisa) Hai visto, amore? Ce l'ho fatta! Mi merito si o no la tua fiducia?

LUISA                      Ok, te la meriti! Ma devi continuare così!

RICCARDO             Lo farò, lo farò! Ti giuro che lo farò! A me... Jessica... manco

                                 mi piace!

LUISA                      (lo guarda storto)

MICHELE                Chista sa putìa rispammiari!

(entra dal vicolo di sx Pasqualina, zoppicando più del solito,  sconvolta)

PASQUALINA         Datimi  … nu matteddu … nu pedi i poccu... nu zappuni … na                                  foci …. na... na …na... (non sapendo più cosa dire)         n'alabadda spaziali.... chi vogghiu fari n'omicidiu!

MICHELE                Signura Pasqualina! C'aviti? Chi fu? Chi c'è i tantu gravi chi                                  scommidastu puru a Goldreik?

TUTTI                      (si guardano tra di loro allarmati)

PASQUALINA         (si siede di peso sulla panchina accanto a Michele) Chi    cauddu, chi cauddu! (prende il cappello di Michele dalla sua          testa e si comincia a soffiare)

MICHELE                N'avemu n'autra! (breve pausa) Pregu si sevvissi puru!   (ironico) U me cappeddu è peffettu comi ventilatori!

PASQUALINA         E jò pi chistu mu pigghiai! L'autra vota non mu dastu puru?   (pausa, ritorna a fare la sconvolta) A prissioni... a prissioni …         a trimila... no, picca è! A quattrumila... no, ancora non basta! A      cincu mila... no, no! … a un milioni m'inchianau! (pausa) Si                 ma misurassi ora… puru l'apparecchiu scoppirìa! Tuttu u       meccuriu si nni nescirìa!

(nel frattempo Assunta entra in casa per prendere delle sedie per Riccardo, Luisa e per se stessa. Riccardo e Luisa si siederanno a sx della panchina, Assunta a dx)

MICHELE                Ma insomma chi fu? A cu è chi vurrissu … “omicidìari”?

PASQUALINA         A cu? A cu? Secunnu vui? A dda... non mi facissi diri chi!... da                                  Signura Tiresa! Cu putìa essiri! (sempre soffiandosi)

MICHELE                E chi cumminau stavota? Stanotti ballau puru u tippi tappi?

PASQUALINA         U tippi tappi? Ciù ballirìa jò... supra a so panza! Fitusa chi non       è autru!

ASSUNTA                Si, va bè! Ma nni voli cuntari i fatti? O ci piaci mi nni lassa     supra a codda?

PASQUALINA         A codda? Attonnu o so coddu...cià mettirìa! Bedda ... fitta fitta!                                  Brutta strega!

RICCARDO             Ok! Manie omicide a parte... si può sapere cosa ha fatto la      signora Teresa... da meritarsi tanto ...livore... da parte vostra?

PASQUALINA         Chi? Limone? A idda spremirìa comi nu limoni! Tutti l'ossa ci           farìa nesciri i fora! Sicca mmaluta!

LUISA                      Signora ...suvvia... non ci tenga più sulle spine!

PASQUALINA         'Nte spini? Si, si! 'Nta na bedda troffa i spini a jettirìa!   Scimmia dispittusa!

TUTTI                      E basta!!!

PASQUALINA         E bonu, bonu! Parru, parru! Vi cuntu u fattu!

TUTTI                      Oh!!

PASQUALINA         (si schiarisce la voce) Allura... stava ritunnannu ca machina     dopu chi m'avìa spicciatu du subbizzedda... e quannu arruvai   davanti o me paccheggiu... no truvai già occupatu?

MICHELE                Va bè! Capita! Cacchidunu di passaggiu!

PASQUALINA         Quannu mai! A machina da fitusa c'era!

MICHELE                E vui na putìu mettiri 'nto soi?

PASQUALINA         Si! Bonu parrati vui! E vi pari chi non ci avìa pinsatu?A         prima cosa chi vulìa fari...era!  Ma non potti essiri! Occupatu      puru chiddu truvai!

MICHELE                E ccà c'era cacchidunu di passaggiu!

PASQUALINA         Si, va bè!  Vi fissastu! (pausa) Troppa grazia!

MICHELE                Mancu ccà?!

PASQUALINA         Eh! Mancu ccà!

ASSUNTA                Vi vaddastu attonnu, pi  vidiri cu avìa occupatu u postu?        Magari era dda vicinu!

PASQUALINA         Si, autru chi vaddari! Jò a cruci ca manu manca mi facìa!

MICHELE                E chi voli diri?

PASQUALINA         Chi vogghiu diri! Chi vogghiu diri!

RICCARDO             Comunque, signora Pasqualina, chiunque fosse, l'unica era      chiamare il carro attrezzi!

PASQUALINA         E mi si potta chi?

LUISA                      Come cosa? La macchina che occupava irregolarmente il                                  parcheggio!

PASQUALINA         Ma quali machina! Quali machina! Ancora non capistu? Mica c'era na machina!

MICHELE                E  chi c'era?

PASQUALINA         Chi c'era! Chi c'era!

RICCARDO             C'era forse … un camion?

PASQUALINA         No!

ASSUNTA                Nu fuggoni?

PASQUALINA         No!

MICHELE                Na lapa?

PASQUALINA         No!

LUISA                      Un'ambulanza?

PASQUALINA         Vui medichessa sempri, veru? Comunqui... no!

TUTTI                      Ma allora? Cosa c'era?

PASQUALINA         Aviti presenti ddi  rasti ranni ranni di cimentu? Chiddi chi u    Comuni usa pi ghiantari i ciuri?

TUTTI                      Eh!

PASQUALINA         (si fa il conto con le dita) Sei n'avìa!

RICCARDO             Il Comune ha messo i vasi nel parcheggio della signora Teresa?

PASQUALINA         Quali Comuni! Quali Comuni! Idda fu! Dda viddanazza!

LUISA                      E si è fatta le aiuole di fiori nel suo posto auto? Non le bastava         il balcone?

PASQUALINA         Quali ciuri! Quali ciuri!

RICCARDO             (abbassando il tono) Non è che ha piantato... qualcosa …        di...losco? Della marijuana?

PASQUALINA         No! Quali loscu! Quali mariagiuanna! E chi era scema chi a     facìa … dda... davanti a tutti? No, no!

ASSUNTA                Oh! Ma insomma! Chi c'era 'nta sti rasti?

PASQUALINA         (sempre aiutandosi con le dita) Pumadurari... mulincianari...    pipari... cipuddari... putrisinu... accia e … bacilicò!!

MICHELE                Ah! E si fici a pipirunata! (breve pausa) E i patatari no? Chiddi        ci vonnu puru! Si no non veni bbona!

PASQUALINA         Eh! Puru chiddi! Mi ll'avìa scuddatu!

MICHELE                E brava a signura Teresa chi si fici l'ottu 'mmenzu a strada!

PASQUALINA         Si inchìu tuttu u so paccheggiu!

LUISA                      Ma fino a ieri sera  non c'era niente!

PASQUALINA         No, chista  novità i stamatina è!

ASSUNTA                E chi su fici stanotti?

PASQUALINA         (pensierosa) Stanotti? Ora chi mi ci faciti pinsari... apposta     nujautri dummemmu na billizza... stanotti! A signura      trafichiava! Bona sa pinsau, a jatta motta!

LUISA                      Ma poco fa...  la signora Teresa se ne è accorta che voi eravate                                  tornata e non sapevate dove mettere l'auto?

PASQUALINA         Si 'nnaccuggiu? Era 'nto baccuni chi si gudìa a scena!     Ammatula a chiamai mi scinni e mi mi sposta a machina... idda     non si smuvìu d'un millimitru! Mi vaddava cu dda facci i pisci    bbugghiutu e tuttu chiddu chi ci dicìa i ccà 'ntrasìa (indica un                                  orecchio) e di ccà (indica l'altro) ci niscìa!

RICCARDO             Si, però resta il problema della sua auto che ha occupato il      vostro posto! Voi  potete chiamarlo sempre il carro attrezzi! E'       nel vostro diritto! Per liberare il vostro posto auto occupato   abusivamente dalla signora Teresa!

PASQUALINA         Aviti ragiuni! Ora mi suggiu e u fazzu subitu!

RICCARDO             (dubbioso) Ma... per curiosità! La vostra auto … in questo      momento... dov'è?

PASQUALINA         In doppia fila  a latu di  chidda da signura Tiresa! Chi poi si    trova 'nto me postu!

RICCARDO             (preso ancora dal dubbio) Aspettate... ho un dubbio! (si alza e          si affaccia dal vicolo di sx) Troppo tardi! Il carro attrezzi è già          qui! E si sta portando via la vostra auto!

PASQUALINA         Cusazza fitusa! Puru st'affrontu! Dda mavara u chiamau idda! Di sicuru! Ora  vidi chiddu chi ci cumminu! ( si alza ed esce        dal vicolo di sx, e mentre esce accalorata e zoppicando  ) A      tia... du carru attrezzi …. femmiti ddocu! Scinni sta machina!

RICCARDO             (resta a controllare  dal vicolo)

LUISA                      Povera signora Pasqualina! La signora Teresa gliene combina di tutti i colori!

ASSUNTA                Non si capisci picchì sti dui s'anna fari a guerra accussì!

MICHELE                C'è pocu i fari! Si ficinu 'ntipatia subbitu! E poi cu sti beddi    gesti chi fa a signura Tiresa... ci voli pocu a fari 'ntipatìa!

LUISA                      (a Riccardo) Tu vedi da lì? Cosa sta succedendo?

RICCARDO             (comincia a fare una specie di telecronaca) La signora     Pasqualina sta litigando di brutto con quello del carro attrezzi!

                                 Quasi gli mette le mani addosso!

MICHELE                Addirittura!

RICCARDO             Ora si stanno avvicinando un sacco di persone!

ASSUNTA                Eh! Ci pari chi sunnu o tiatru!

RICCARDO             Oh! C'è riuscita! Gli stanno scendendo la macchina dal   carro attrezzi!

MICHELE                Fimmina di pusu è a signura Pasqualina!

(improvvisamente esce dal portone centrale la signora Teresa, senza profferire parola, si dirige velocemente verso il vicolo di sx; tutti la osservano in silenzio, ma preoccupati)

MICHELE                Oh? Chi fu stu ventu?

ASSUNTA                A signura Tiresa scinnìu! Guai in vista ci su!

(subito dopo Teresa esce Jacopo, agitato, di corsa e ansimando fortemente)

JACOPO                   U dissi, u dissi jò chi cacchi cosa non annava! Avìa ragiuni a   stari cu pinseri! Unnè, unnè me mugghieri?

LUISA                      Dove va? Dove va ? Lei è troppo agitato, stia qua!  Sua moglie        se la sa cavare da sola! Venga, si sieda!

JACOPO                   Si, fossi è megghiu! ( si siede sulla panchina) Pasqualina è       fotti!

MICHELE                Cchiù fotti i tìa di sicuru! Tu non fai autru mi ti agiti... poi ti    veninu i buca e... sunnu guai!

LUISA                      (prende il polso di Jacopo per controllarlo) Tanto … il    professore è lì,  vede tutto e ora ci racconta ogni cosa! Vero       Riccardo?

RICCARDO             Farò una telecronaca perfetta!

(Nel frattempo esce  dalla sartoria Anselmo)

ANSELMO               (sempre con fare effeminato ) Ho sentito del trambusto! Che sta                                  succedendo? Signor Jacopo, cos'ha?

LUISA                      Niente! E' solo un po' di agitazione! La signora Pasqualina e la                                  signora Teresa sono in strada che stanno litigando!

ANSELMO               Certo! Se c'è del trambusto, non ci può essere altro che la        signora Teresa! Quella bisbetica, è veramente una... non fatemi        dire che!

MICHELE                Tantu... u sapemu tutti!

ANSELMO               Io non la sopporto! Quando mi vede mi guarda con una faccia          così schifata... manco avessi la peste! Perché non si guarda         quel bel soggetto di suo figlio... sarà pure un emo … ma         bisogna  fare gli scongiuri quando passa! Che gente! Se c'è da                                  fare del tifo... io sto con la signora Pasqualina!

JACOPO                   Grazi, signor Anselmo!

ANSELMO               Ma si figuri!

LUISA                      Neanche noi sopportiamo la signora Teresa! Qualcuna delle    sue... l'ha fatta a tutti!

MICHELE                Comi minimu, passa e non saluta!

ASSUNTA                Sta malacriata! Unni  ci pari di essiri! E chi … ci pari di essiri!

LUISA                      Allora... siamo tutti d'accordo... forza Pasqualina!

TUTTI                      Si, si! Fozza Pasqualina!

MICHELE                Fozza, prufissuri! Cuminciassi sta telecronica!

RICCARDO             Ecco…sono pronto … allora ... la       signora Teresa ha raggiunto   la signora Pasqualina....la quale si è messa le mani ai fianchi ed        inveisce furibonda contro la prima! Quest'ultima tiene le   braccia conserte e non risponde!  No.. adesso parla! Sta                                  parlando al conducente del carro attrezzi! La macchina... sta    riportando su la macchina! Ora interviene la signora Pasqualina... mulinando il braccio sta urlando al solito                         conducente... colpo di scena! Sta riscendendo la macchina!      Pronta risponde la signora Teresa  mettendosi  ai comandi del         carro attrezzi! Sta cercando di riportar su l'auto! Con una     manovra improvvisa la signora Pasqualina strattona  e spinge il                                  povero  autista fin dentro la cabina dei comandi! La signora    Teresa è costretta ad uscire! Si... la macchina torna giù! La       signora Teresa non si rassegna... ritorna al contrattacco e risale sulla cabina! Anche la signora Pasqualina è nella cabina!     L'autista è nel mezzo, Pasqualina e Teresa ai lati! La macchina    sale … no... scende... no, sale... no, scende....alt! L'autista con      due colpi di karate, le scaraventa fuori dalla cabina! Tutte due!                                  E' infuriato! Sta mettendo in moto... manda al diavolo tutti... parte… se ne  va! La macchina resta a terra!  La signora    Pasqualina ha vinto!

(durante la telecronaca Michele, Assunta, Luisa, Anselmo  e Jacopo trattengono il respiro quando Riccardo dice l'auto e su, quando è giù sospirano rasserenati;  ne nasce quindi un alternarsi di preoccupazione e soddisfazione. Alle fine, quando Riccardo dice che Pasqualina ha vinto  esultano)

ANSELMO               (esultando) Jeehh!!

TUTTI                      (vedendo l'esultanza di Anselmo, prima si guardano, Assunta    dà una gomitata a Michele,  e poi esultano anche loro) Jeehh!

RICCARDO             Un momento…. cosa sta succedendo?… La signora Pasqualina        apre la sua auto... sta        cercando qualcosa! Anche la signora   Teresa sta cercando qualcosa nella sua auto! Pasqualina     nasconde qualcosa dietro la schiena! E pure Teresa!   Attenzione! Stanno tornado qua... tramano qualcosa!

(Pasqualina si presenta al vicolo di sx, dove c'è Riccardo, mentre Teresa a quello di dx: si stanno preparando ad un duello, stile western[2]. Restano ferme per un po', impassibili, nascondendo qualcosa dietro le spalle. Poi insieme fanno un passo avanti e mostrano,  a mò di arma, ciascuna una lunga chiave inglese; poi camminano fino mettersi più o meno l'una davanti il palazzo a sx, l'altra quello a dx; nel frattempo esce dal portone centrale Ema, che si mette accanto a sua madre. A questo punto Jacopo si alza e si mette accanto alla moglie. Teresa e Pasqualina si mettono in posizione, come se al  posto delle chiavi inglesi avessero delle spade. Si avvicinano, si studiano,  si girano attorno, sempre con le chiavi inglesi alzate e l'altra mano ai fianchi, per un po' di volte. Poi si abbassa la musica )

(Durante tutto il “duello” gli altri seguiranno con apprensione, parlottando tra di loro e  volgendo lo sguardo in contemporanea tutti verso l'una o l'altra come fosse un partita di tennis e faranno  sempre il tifo per Pasqualina. Riccardo torna alla sedia)

PASQUALINA         Di quannu vinistu vui 'nta stu condominiu …. non ci fu cchiù paci!  Jò m'avìa mai sciarriatu cu cacchidunu? Mai! E' veru      Japicu?

JACOPO                   (che le sta sempre molto vicino) Veru, veru è! Santa fimmina è … me mugghieri!

PASQUALINA         Giusti paroli! Giusti paroli!

(si studiano ancora un po', girandosi attorno; Ema e Jacopo, sempre vicini alle  rispettive congiunte, si guardano in cagnesco)

PASQUALINA         Mi facistu puru cadiri malata! Quannu mai jò avìa suffrutu di prissioni auta? Mai! E' veru Japicu?

JACOPO                   Veru, veru è! Santa fimmina è … me mugghieri!

PASQUALINA         (al marito) Va bè... u capemmu chi sugnu santa! (pausa, girano                                  ancora)  E quannu mai jò suffrìa d'insonnia? Mai! Sempri na billizza dummìa! E' veru Japicu?

JACOPO                   Veru, veru è! Santa fimmina è … me mugghieri!

PASQUALINA         Eh! Tantu santa  chi unnè chi mi spunta l'aureula! U capemmu,                                  Japicu! U capemmu! Bastava sulu chi mi rispunnivi i “si”! (a Teresa) E di cu è a cuppa?

TERESA                   Mei, no di sicuru! A vicchiaia è!

PASQUALINA         (irritata) Pi cui... vui... dicistu vecchia... a mia?

TERESA                   Ma picchì? Pinsati di essiri na figghiuledda? Vaddativi o          specchiu! Non n'aviti a casa?

PASQUALINA         L'haju, i specchi, jò! E vui... l'aviti? Non vi viditi comi siti? Na         motti  in vacanza … pariti!

TUTTI                      (esultano) Jeehh!!!

TERESA                   Si jò sugnu na motti in vacanza …. vui siti tammenti vecchia   c'aviti già …. nu pedi 'nta fossa! No viditi comi zuppìati?

TUTTI                      (contro Teresa) Buuuhhhh!!! (Anselmo fa il  pollice verso,          dopo viene imitato anche dagli altri. Assunta da un'altra     gomitata al marito e glielo fa fare anche a lui  )

PASQUALINA         Attenta a comu parrati! A viditi sta cosa? (indica la chiave      inglese) Ccà! (indica la sua fronte) 'Nta cruci o frunti va          rumpu!

TUTTI                      (esultano) Jeeehhh!!! (come prima ma con il pollice in alto)

TERESA                   Stati attenta vui! Chi jò non ni vegnu menu! ( e fa con la          chiave inglese un gesto tipo la zeta di Zorro)

TUTTI                      (contro Teresa) Buuuhhhh!!! (pollice verso)

PASQUALINA         Ah si? E chi vi pari di essiri Zorru? ( la imita nel segno fatto,                                  prendendola in giro) Ma mi facissi u piaciri!  A cu vuliti fari     ridiri? I polli?

TUTTI                      (esultano) Jeeehhh!!! (pollice alto)

TERESA                   A prima iaddina siti vui! Jaddina vecchia fa bon brodu! E cu   vui .. na dilizia veni!

TUTTI                      Buuuhhhh!!! (pollice verso)

PASQUALINA         Jaddinazza siti vui! E jò mi misi 'nta testa chi prima o poi vi    tocciu u coddu,  vi spinnu e poi puru vi bugghiu! Jò … a vui!

TUTTI                      (esultano) Jeeehhh!!! (pollice alto)

TERESA                   'Nta quali testa? Chidda chi vi camina a chilu?

TUTTI                      Buuuhhhh!!! (pollice verso)

PASQUALINA         Oh! Sciacquativi a bucca quannu parrati cu mia! E finitila chi                                   l'ossa vi rimoddu!!

TUTTI                      (esultano) Jeeehhh!!!

TERESA                   Pruvatici e videmu si vi rinesci! (improvvisamente fa una          mossa e riesce a disarmare Pasqualina)

EMA                         (contento del risultato della madre, fa la linguaccia a Jacopo)

TUTTI                      Buuuhhhh!!! (pollice verso)

PASQUALINA         (in primo tempo rimane sorpresa, poi infuriata ) Non haju        bisognu i nenti, jò! I me mani mi bastinu! Viniti ccà chi vi          tumpuliu!

JACOPO                   (risponde ad Ema con un'altra boccaccia)

TERESA                   E chi era fissa!

PASQUALINA         Allura vegnu jò!  Vi fazzu vidiri jò! (fa il gesto di alzarsi le       maniche, po si avvicina a Teresa, ma Jacopo la trattiene, cerca   di divincolarsi ma non ci riesce) Lassimi! Lassimi ca fazzu        nova!

JACOPO                   E' megghiu di no! Lassila peddiri a sta bisbetica! Non ni vali la                                  pena!

TERESA                   (fa spallucce)

TUTTI                      (ora seguono un po' preoccupati, parlottando fra di loro)

PASQUALINA         (ancora tenuta dal marito, a voce molto alta) Lassimi ti dissi!   Nira a  vogghiu fari!

JACOPO                   E' gia  tutta nira! C'à fari i cchiù?       

(nel frattempo, disturbato dal trambusto, esce dallo studio l'avvocato De Legis seguito da Jessica)

AVVOCATO            Ma cosa sta succedendo? Cosa sono queste urla? Questi                                  schiamazzi? E' da un pezzo che li sento e non posso lavorare! Ma dove siamo? Allo stadio?

(Pasqualina e Teresa se ne stanno allora lateralmente alla scena con i rispettivi; tutti tacciono)

AVVOCATO            Allora? Nessuno parla? (pausa) Signor Michele, parli lei che in                                  genere …. sa sempre tutto!

MICHELE                Avvocatu, chi c'è diri? Nenti... comi si dici... diveggenza           d'opinioni fu!

AVVOCATO            (guardandosi attorno) E  quando ci sono di mezzo le signore    qui presenti (indica Teresa e Pasqualina) la divergenza.... diverge assai! Suppongo!

PASQUALINA         Diveggi... diveggi! Cu sta testa quatra...(indica Teresa)    diveggi! Assai …assai!

TERESA                   (fa  ancora spallucce)

AVVOCATO            Ma insomma... abbiamo un regolamento condominiale ….                                  rispettatelo! Cosa vi costa?!

PASQUALINA         Non parrassi cu mia!  Jò u rispettu... jò! A signura... inveci... i                                  regulamenti … non sapi mancu unni stannu i casa! Tutti i        divieti pi idda  sunnu … comi diciti vui avvocati  …        autorizzazioni a procederi!

MICHELE                Ih! Chi finizza! Chi cultura! Unni a pigghiastu?

PASQUALINA         'Nta televisioni... 'nta dda trasmissioni unni ci sunnu i giudici!          Mica sulu vui v'accutturati!

AVVOCATO            Si, va bè! Più o meno! Comunque! Si può sapere a quali divieti        si è sottratta, la signora Teresa?

PASQUALINA         Fazzu prima mi ci cuntu chiddi chi non trasgridìu!

AVVOCATO            E allora? Sentiamo!

PASQUALINA         (si mette a  contare con le dita, ma all'uno si ferma,  prima di    cominciare a contare) Eeehh... basta! Finìa!

AVVOCATO            Quindi li ha trasgrediti tutti! Ma … in sostanza cosa ha fatto?

PASQUALINA         Ah... ma allura … voli fattu propriu l'elencu? E ci fazzu           l'elencu! Allura: du so baccuni cadi sempri acqua e decimila     autri schifezzi! Sbatti i tappiti e quassiasi autra cosa quannu ci     capita prima... speciammenti si sutta ci sunnu  cristiani o robbi                                  stinnuti.. si sunnu i mei è megghiu!  U so cani … fa l'ra di Diu          da matina a sira! E a notti... puru! E mi schifìa puru u tappitu           davanti a potta! Idda poi …a signura... pi traficu...  non ni discurremu! U silenziu non è parola chi ci cumpeti! U so                                  paccheggiu u trasfommau in ottu cu tutti i beddi vidduri          ghiantati! E pi conseguenza... si futtìu  u mei!

MICHELE                E poi dicemu puru chi strazza a posta di ll'autri!

ANSELMO               Ed è talmente maleducata! Non saluta e ti guarda come se fossi                                  l'ultima schifezza!

JACOPO                   E non ni scuddamu i concetti musicali funebri di so figghiu a   tutti l'uri !

LUISA                      E' vero! Quei mortori li sento anch'io, dal mio palazzo!

RICCARDO             E pure io dal mio! Non me ne parli! Avvocato dovrebbe sentirli        pure lei!

TERESA/EMA         (fanno spallucce entrambi per sottolineare l'indifferenza nei       confronti delle accuse che vengono loro mosse)

PASQUALINA         Ci basta o continuamu?

AVVOCATO            Si! Li sento anch'io! Comunque... credo che basti! Signora       Teresa … lei non ha niente da dire?

TERESA                   E ch'è diri? Jò fazzu chiddu chi vogghiu! Quannu u vogghiu e quantu u vogghiu! Non è dari cuntu a nuddu! Jò!

PASQUALINA         A riggina arruvau! A riggina i tuttu u condominiu! Fozza genti          … salutamu a riggina comi è di giustu! (fa “il gesto         dell'ombrello”) Tiè!

AVVOCATO            Signora Pasqualina! Si contenga! (a Teresa) Se lei vuole fare    quello che vuole... non deve certo scegliere un condominio per    vivere! I condominii hanno delle regole e vanno rispettate!

PASQUALINA         E allura? A cu ci spittati? Ccà nuddu vi voli!  Non siti    (scandito) graduta... vui... e dd'autru 2 novembri di vostru          figghiu! Mmugghiati i  barattelli e annativinni! Ciccativi nu        castellu! (ironicamente) Chi è cchiù adattu … o vostru rangu!

TERESA                   E a cu spettu si!  Ema?  Facemu i valigi! Sti quattru povireddi          non caperu a futtuna chi ebbiru ad aviri nui comi vicini i casa!   Fozza nn'amuninni!

PASQUALINA         Genti … ma chi futtuna chi eppimu! V'assicuru jò! Nni scialammu propriu i canni!

TERESA                   Annamu Ema! Ficimu assai! ( se ne vanno verso il portone       centrale e nel frattempo)

PASQUALINA         E ciccativi nu beddu pizzu i muntagna! Così attonnu a vui non         c'è nuddu mi ci … regalati... tanta futtuna!  Ah! Sempri si vi     vonnu i lupi... i scoiattuli... i vipiri! Secunnu mia puru i vipiri si   scantinu du vostru vilenu! Nn'aviti cchiù d'iddi!

EMA                         (prima di uscire di scena, dopo che Teresa è già entrata nel       portone,  si gira e con fare molto triste, sospira) Oggi è un    giorno molto triste, come lo sono stati tanti nella nostra vita!       Dobbiamo abbandonare tutto... un'altra volta! Ancora    malinconia! Ancora sofferenza! Ancora dolore! Ancora        tormento! Ancora lacrime! (pausa. Solenne) Grazie! Grazie a        tutti! Adesso vivo!  Vi amo! Vi lovvo! (fa il simbolo del cuore con le mani, sospira di nuovo ed esce)

TUTTI                      (guardano allibiti la reazione del ragazzo)

PASQUALINA         (stupita) Pregu, figghiu! (pausa) Oh! Non parra mai... ma         quannu parra... è peggiu di quannu sona!

LUISA                      Che lugubre!

RICCARDO             Ma cos'è? Un poeta cimiteriale?

MICHELE                E' un emu!  L'avìa dittu... jò! Ci piaci soffriri! Ci godi propriu!         In fin dei conti … ci ficimu nu fauri!

PASQUALINA         So matri fa i gghiotti e iddu... ci godi! Boni si truvaru tutti i     dui! (pausa in cui tutti restano interdetti)  Ma... non è chi...   nenti nenti... u fa apposta... a signura Tiresa?  Pi ccuntintari a          ddu funirali di so figghiu?

(Pasqualina non ha neanche finito di parlare che dal portone centrale escono Teresa ed Ema carichi di valigie; passano indifferenti tra gli altri, che li seguono con occhi sbigottiti, ed escono dal vicolo di sx)

PASQUALINA         Secunnu mia... haju ragiuni jò! Troppu prestu ficiru!  I valigi...                                  sempri pronti l'hannu! (pausa)   O non è chi puru a signura è...                                  insomma... comi a so figghiu? I nira è sempri nira! (pausa;      dopo però  si strofina le mani in segno di soddisfazione e     rivolta a tutti) Va bè! Chi  ni frega a nui si ci piaci soffriri? Nui     … ni luammu du 'mpacciu!  (pausa) Fozza! Si nn'annaru,        genti! Si nn'annaru! A riggina e u dui novembri... (scandisce) si          'nnannaru!

TUTTI                      (si guardano prima fra di loro perplessi, poi) Jeeehhh!!!:

ANSELMO               Per  Pasqualina... hip... hip...

TUTTI                      Hurrà!!!!!

AVVOCATO            Ma insomma.... una vostra vicina di casa sta andando via! Un         

                                 po' di rispetto!

TUTTI                      (si guardano perplessi, poi ridono; Michele ride dopo che         Assunta gli ha dato una gomitata)

PASQUALINA         (finito di ridere) Ma quali rispettu! Nui non ni facemu funirali!                                   Inveci... festeggiamu! Fozza! Facemu u treninu?

TUTTI                      Si ! Jeehh!!

PASQUALINA         Pattu jò!

(Musica brasiliana. A uno a uno tutti si accodano, tranne Michele, che batte le mani, e l'avvocato che è contrariato)

AVVOCATO            Ma insomma, signori! Un po' di contegno! (a Jessica)     Signorina... anche lei?

JESSICA                  (seducente) Quando c'è da ballare …. io ballo!  Venga anche     lei, avvocato!

AVVOCATO            Ma quale ballare! Decoro, signori... decoro! Basta! Non siamo          in una balera!

ANSELMO               (mentre ancora sta facendo il trenino) Ma quale balera! Lei è    arretrato!

AVVOCATO            Arretrato o no... (quasi urlando) … basta!

(tutti si fermano, compresa la musica)

PASQUALINA         Va beni! Basta! A finemu!

AVVOCATO            Oh! Ora va meglio!

(tutti si risistemano e ritornano ai propri posti)

JESSICA                  Io pensavo... visto che la signora va via, lo posso affittare io                                  l'appartamento?

MICHELE/ASSUNTA

RICCARDO/LUISA       (allarmati) No!

JESSICA                  Perché?

ASSUNTA                (Riccardo, Luisa e Assunta si guardano  in faccia, e         quest'ultima  cerca una spiegazione)  No... u fattu è …. chi ci           prumittìa a me niputi Giulietta ... chi si si libirava na casa …    ccà … vicinu i mia.... idda è comi na figghia pi mia...      comunqui... a precedenza era soi! Idda s'ava maritari … ci giua        na casa!

RICCARDO/LUISA      (approvano)

ANSELMO               Quale nipote? Quella fidanzata con Romeo?

ASSUNTA                Vi fissastu....  Nicola vi dissi... (scandisce) Nicola!

RICCARDO             A proposito... di vostra nipote... e di festeggiamenti! (prende   per le mani Luisa) In tutto questo  trambusto ho dimenticato di    darvi una notizia! Anzi … di farvi un annuncio!

MICHELE                E sintemu?  Chi n'ava annunciari?

RICCARDO             Si ricorda, don Michele, che avevo detto ogni cosa a suo          tempo? Ecco il tempo è arrivato! E cito Virgilio: “omnia vincit         amor”,  tutto vince l'amore! E questo vuol dire che …(prende        fiato, solenne) Io e Luisa abbiamo deciso di sposarci!

LUISA                      (annuisce)

ASSUNTA                Pi ddavera?

RICCARDO             Si! E siete tutti invitati!

TUTTI                      Bravi! Complimenti! Auguri! (applaudono)

RICCARDO             (cerca di fermare l'applauso) Basta! Grazie, grazie! Troppo      buoni! (pausa) E in più... vorrei aggiungere una cosa... anzi...         fare una richiesta! (rivolto a Michele e Assunta) Signora     Assunta... signor Michele … possiamo avere l'onore di avervi

                                 come nostri testimoni? In fondo … è merito vostro!

ASSUNTA                Pi ddavera? Mi commuvìa! Cettu cu fazzu!

RICCARDO             E voi... signor Michele?

MICHELE                E dopu tutta dda fatica chi fici pi fari sbocciari sti ciuri   d'aranciu! Ci manchirìa puru chi dirìa di no! Sboccia... ssicca!         Sboccia... ssicca! Non si ni putìa cchiù!

RICCARDO             (guardando Luisa) Ci rendete veramente felici! D'altro canto si         dice: “qui autem invenit illuminvenit thesaurum”,  chi trova un    amico trova un tesoro, e con voi è stato veramente così!  Siete    stato assolutamente prezioso!

MICHELE                Pinsava chi u viziu du latinu l'avìu piddutu!

RICCARDO             Caro il mio signor Michele.... come dice Svetonio.... “Vulpem pilum mutare, non mores!” la volpe perde il pelo non le       abitudini!

MICHELE                E allura... cara medichessa... tinitivi sempri u vocabolariu 'nte          mani chi è megghiu! Picchì... quannu menu vi l'aspittatti... tà!      … ci ni piazza una! E poi l'avi pi tutti l'occasioni! Va bè chi a    latiniti l'aviti puru vui! Oh! Ma non è chi è ereditaria? Poviri                                  figghi chi veninu... allura!

LUISA                      (sorride)

ASSUNTA                E  a stu puntu festeggiamu sul seriu!

AVVOCATO            Basta festeggiamenti! Avete già dato prima!

ASSUNTA                Va beni! Va beni! Comi diciti vui! (pausa) Comunqui... jò       

                                 sugnu filici puru picchì “ cu na fava, pigghiai du picciuni!”

MICHELE                E chi voli diri?

ASSUNTA                Chi cu vistitu chi mi fa u signor Ansemmu... ci fazzu du matrimoni!

ANSELMO               A proposito! Signorina Luisa? Posso propormi come vostro   stilista per l'abito delle nozze? (senza aspettare risposta e    cominciando a studiarla) Io vi vedrei con un abito stile                  Hollywoodiano, aderente, glamour e molto femminile, magari in taffetas cangiante e organza stropicciata! Oppure in       dougesse con inserti in pizzo, o forse in pura seta con ricami in      strass! O che ne pensate del tull glitter? O ancora...

ASSUNTA                (mentre parla Anselmo) Auddocu! Cuminciau! Ttaccau u          discu!

LUISA                      (lo ferma) Basta, basta! Ok! Non ho capito niente.... però … il                                  lavoro è suo!

ANSELMO               Grande! Non ve ne pentirete!

ASSUNTA                Ma non è chi ci voli mettiri a coscia i fora puru a idda?

RICCARDO             Quale coscia di fuori! Una sposa deve essere morigerata!

ANSELMO               Certo, certo! Stia tranquillo! Farò del mio meglio!

ASSUNTA                Ma jò non ma sentu mi non festeggiu nenti nenti! Chi diciti si …. cantu na canzuna?

MICHELE                (allarmatissimo) NO!! Pi carità! Una di to soliti canzuni... no!

ASSUNTA                E si vulissi canciari repettoriu?

MICHELE                Cu? Tu? E sintemu … quali vurrissi cantari?

ASSUNTA                Una chi ti piaci tantu a tìa! “Volare”! Pi finiri.. sarìa l'ideali!     Vistu chi … i piccioncini... hanna … “convolari” a nozzi!

RICCARDO             Se permettete... io avrei un ottimo finale!

MICHELE                E cioè? Sempri megghiu di me mugghieri chi canta... ava         essiri!

RICCARDO             Questa volta mi affido ad Augusto: “Acta est fabula!”, lo                                  spettacolo...  è finito!  E' perfetta!

MICHELE                Ancora latinu? E va bè... cuntintamuni puru du latinu! E comi          si dici... Pacenza e rassegnazioni! Pacenza e rassegnazioni!!!!!!!!                           

                                                                                                       FINE

SANTINA ( detta TITTY ) GIANNINO (n° pos. SIAE 216044)

www.tittygiannino.jimdo.com

In caso di eventuale rappresentazione contattare l'autrice

e-mail: tittyg68@gmail.comsantina.giannino@hotmail.it

cell. 3343589590


[1]    Le caratteristiche tecnologiche  di queste attrezzature vanno adeguate ai tempi!

[2]    Possibilmente accompagnare l'ingresso delle due signore con una musica adeguata, in stile duello western. Es.: colonna sonora “Il buono, il brutto, il cattivo”