‘U puparu

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Li Pipinari di Don Gesualdu, tre atti di Santi Savarino

‘U  PUPARU

Commedia brillante in tre atti di Pino Giambrone

               personaggi

          

 Don Cocò  La Bella

Maranna

                                                                                                                                                                   

‘Ntunietta                                                                                                                          

 Marietta                                                                                                 

Ciccina                                                                                                                  

Serafina                                                                                                  

Vicinzinu                                                                                                

Don Calò Sciarratta

Santu Sciortinu                                                                                    

Melu Granu                                                                                            

Pedignon                                                                                               

Mafalda                                                                                                                  

Tutti i diritti riservati — Iscrizione alla S.I.A.E. —Direzione Generale ROMA —Sezione D.O.R.—Per la rappresentazione, versione in dialetto, in lingua italiana, straniera e varia utilizzazione di brani e riduzione cinematografica, rivolgersi alla S.I.A.E. —Direzione Generale ROMA o all’autore, via Roma n. 22— 93010 Campofranco (CL) tel. 3385995676

‘U PUPARU

Tre atti di Pino Giambrone

Atto Primo

              La scena, un’ampia stanza con due porte una posta sulla sinistra che fa comune , l’atra posta sulla destra che si accede in altre stanze. Una finestra di fronte. Arredi vari. Tavolo posto sulla sinistra , di fronte, accanto alla finestra, un grosso armadio con due ante. Quadri, sedie e suppellettili vari. Siamo alla fine degli anni cinquanta.

Scena I

Ciccina Serafina, Marietta e ‘Ntunietta

(Ciccina e Serafina seduti vicino alla finestra che ricamano, mentre Marietta e ‘Ntunietta vicino al tavolo, una fa la calza l'altra stira.

Marietta           (rivolgendosi alle sorelle che sono vicino alla finestra) Hannu sempri l'uocchi a la via!

Ciccina           0 solitu siemmu!

Serafina         Ma chi vua? Pirchì nun t'ammischi dì li fatti tua! Si cchíù ranni e chi sà chì ti cridi!

Marietta         Nun mi cridu nenti.Ja dicu ca nun è giustu stari a taliari tutti chiddi chi passanu! U capistivu?( pausa)

Serafina         (dopo la pausa) Giustì, talé, c'è la luna dì juornu!

Ciccina           Ch’ é bella!

Serafina         Dicinu ca ni la luna ci su du’ ca si vasanu!

‘Ntunietta       Serafina, chi sunnu ‘sti purcarii?

Ciccina           E chi è peccatu mortali?

Cuncittína      Du’ chi si vasanu! Chi c'è di mali?

‘Ntunietta       C'è ca siti picciliddi!

Marietta           Sunnu scostumati!

Serafina         Auffa! Chi fa mi vua fari chiangiri?

Ciccina           (piagnucolando) Malidittu quannu una è cchiù nica. Nun putiva nasciri cchiù ranni!

Marietta          ( lascia il lavoro e s'avvicina a Ciccina) Santa pazienza !E chi è ‘stu chiantu ora?

Nínetta           (s'avvicina a Concettina che si è messa a piangere) Nica, suruzza nun chiangiri. Nantri pi lu vostru beni parlammu! (si sente un fischio che viene di fuori. ’Ntunietta guarda. Giustìna e Serafina trasaliscono.) Ah accuppiati sunnu! Du’ sunnu..du’..masculí su’, li vitti cuomu è veru Díu, li vitti, ora cunto tutti cosi a lu papà e vi fazzu rumpiri l'ossa.( Marietta e ‘Ntunietta vanno verso l'uscio di sinistra).

Marietta         Vergognatevi. Le figlie di don Cocò, il Presidente della Confraternita di San Calojaru, fare all'amore come tante civette!

Cuncíttina     (scattando) Ora chissa invidia è!

Marietta          Invidia? è onore, pudore!

‘Ntunietta       Amor proprio, dignità­!

Ciccina          Cu si belli discursa, passanu l'anni e stati invecchiando befane aspettando il principe azzurroi! Ora parlammuni chiaro, ja la vostra fine nun la vugliu fari. Ja m’ha maritari o vi piacio no! Ja mi vuogliu maritari con un giovane scaltrito che sappia tutti cosi di l'amuri. Mascalzone, macarí, ma masculu cu du punza tanti!

Serafina         Beníssimo.Giustu è, certu masculu, stupidi nun ni vuliemmu!

‘Ntunietta      ( fa il segno della croce) Signuri mia, nun n'haiu cchiù chi sentírí! Ah, st'intenzioní aviti?

Marietta          Brave alle sorelline, c'è altro?

Ciccina          C'è ca si mi cuntrariati, si mi faciti siddiari, una di ‘sti jorna mi fazzu la truscìa, mi  la filo e vi salutu!

Serafina        Fussi ora ca la finissivu. Nantri la vostra fine non la vuliemmu fari. Aspittati ca vi cadinu li pira ni la ucca? (risata) Ja non intendo aspittari, pirchì mittitivillu 'ntesta li pira siemmu nantri laonde aviemmu a cadiri nantri in braccia degli uomini!

Marietta          Appena arriva nostru patri ci cuntu tutti cosi!

‘Ntunietta      Giustu intantu chiamu la mamma! (Ciccina e Serafina siabbracciano come per difendersi).

Scena II

Dette e Maranna

Maranna        ( Che è entrata sull'ultima battuta di ‘Ntunietta) Chi c'è? Chi successi?

Ciccina          (avvicinandosi alla veste della mamma) Mamà, Marietta e ‘Ntunietta nì  maltrattanu!

Serafina        (Toccando la veste alla mamma) Pirchi nantri siemmu cchiù nichi e si cridinu di putirini cumannari!

Marietta          Mamà nun ci dassi cuntu.Hannu la testa scuitata!

‘Ntunietta      Niscieru l'unghia cuomu li gatti!

Cuncíttina     Siti minzignari.Vínni jti a Iu 'mpiernu cu tutti li scarpi!

Ciccina          Nun ci cridissi mamà, inventanu tuttu pi farini abbuscari di vossia e di lu papà !

‘Ntunietta      Ah, si!  Ora ci lu dicu! Hannu li ziti tutti du!

Maranna        Furca ca v’infurca! Fermi tutti! Chi è la cosa? Avanti ‘Ntunietta, parla tu!

‘Ntunietta      Marietta li vitti!  (spinge Marietta verso Maranna).

Marietta          Lassammu stari, mamà ca è miegliu!

Maranna        ( a Marietta) Eh vidica ti li suonu, parla!

Marietta         Mi parsi, ma nun ni sugnu sicura, ca c'eranu du’ sutta la finestra ca fríscavanu..chí sacciu…!

‘Ntunietta      Chi è ?Ti scanti? Eranu du’ ca friscavanu pi Ciccina e Serafina!

Maranna       AhI Sí, svergognate! Chissu è lu rispiettu chi purtati a la vostra casa? Casa timorata di Diu! V'ammu crisciutu a muddichedda muddichedda, casa e chiesa, confessione e comunione ogni duminica, orazione tutte le sere, santa missa, elemosine e ora vi viennu tuttu d’ un bottu ‘sti fisimi! Vi rumpu la testa! (si lancia verso Serafina e Ciccina, ‘Ntunietta e Marietta si frappongono per non fare bastonare le sorelle). Livativi di mmiezzu, se no vi ni dugnu quattru a uantri, livativi. Signori miei, ci puzza ancora la ‘ucca di latti..e già pensano al frutto proibito. No nun ni mangiati di ‘stu fruttu, se non voglio io. (va verso la finestra) Si arrivu a vidiri a ‘sti du cosi sicchi, ci fazzu fari ‘na figura c'anna parlari lì giornali. Svergognate! ( pausa ). Signuri mia..signuri mia! lo non capisco, eppure le ho fatte io, ma a mia nun m'assumigliatí nemmenu un pelo. Assomigliano tutte a so patruzzu ( in un eccesso d'ira) Livativi di li piedi via..via.. (agita furiosamente la paletta di legno che aveva con se).

Scena III

                     Don Cocò e dette

Cocò              (s'accorge della sfuriata della moglie) Avanti signori l'udienza è aperta! Chi ci fu zuffa? Ci suonnu muorti? Feriti? C'è bisuognu di la crucirussa?

Maranna        Tu nun ti niviniri cu li soliti tua.Qui la facenda è seria!

Cocò               'Mizzica! Scìpparu tutti e quattru?

Maranna        No tutti e quattru, ma le tue predilette!

Cocò              Per me le figlie sono tutte uguali! Uantri du’ Marietta e ‘Ntunietta e tu Maranna passati  dda banna! Ca ora li sistemo io ‘sti picciulari! Sciò!

Maranna         Atia ti  'mpapocchiano queste due picciulari!

Cocò                Non mi' mpapocchiano! Signor Pubblico Micisteriu passati dda banna, filammu!

Maranna       (a Marietta e ‘Ntunietta ) Amuninni! ( alle figlie piccole)  Pi uantri dopo ci piensu pua ja! (escono).

Cocò              ( piglia per mano le figlie e mettendosi in mezzo) Jammu, parlati! ( si mettono a piangere) E chi è  la notti di Natali? Pari ca sunati li zampogni. Avanti chi fu?

Giustìna          A luna?

Cocò                A luna, quali luna e pua di juornu!­

Ciccina           C'è la luna e Cuncìttina m’ addumannà: è veru ca ni la luna ci su du’ ca si vasanu? Allura Marietta e ‘Ntunietta accuminciaru a dìrini mali paroli!

Serafina          Tuttu pirchì du’ ca si vasanu ni la luna! Papà, chi è un bacio?

Cocò                Un bacio? (baciandola) Té chissu!

Serafina          No questo, questo lo so!

Ciccina          Questo lo sappiamo! Ja parlu del bacio che si danno quei due sulla  luna! ( lo avvicinano alla finestra )

Cocò                (imbarazzato) Un bacio è …un bacio…è…è …di due che fanno all'amore!

Ciccina           All'amore? E l'amore chi è?

Cocò              E’ ‘na parola. Ah ecco l'amore è un impressíone! Uno s’impressiona e resta    impressionato!

Ciccina          (quasi compiangendolo) Lu sai papà chi è l'amuri? Lu sai  ah?

Serafina        ( avvicinandosi al padre una per volta ) E’ un sogno, papà!

Ciccina           Un desiderio, papà­!

Cuncìttina      Un'ansia, papà!

Ciccina          Una gioia, papà!

Serafina        Desideriu di chiangiri, papà!

Ciccina          Di ridere, papà!

Cuncíttina     L'uocchi s’incantanu, papà!

Ciccina          Pari ca trema lu respiru, papà!

Serafina         Lu cori batti forti, papà!

Ciccina          Li labbra ca ti tremanu, papà!

Cocò               ( che è passato di sorpresa in sorpresa, afferrando una sedia)

                        Auh! Altre  che ingenue ‘stì picciullari.Cuomu è veru Diu li ‘ammi vi rumpu!

Ciccina          Perdonaci, papà, abbiamo scherzato!

Cocò               Cu mia nun si scherza!

Serafina         Papà!

Ciccina          Tu si’ tantu buonu!

Serafina         Ada papà, perdonaci! (lo baciano)

Gesuladu      Nun puozzu, vostra matri dici che ho predilezione pi uantri e chistu nun è veru

Ciccina          Veru è!

Serafina         Veru è!

Gesuladu      Nun è veru! I figli per me sono tutti uguali. Se mai, se ho predilezione è pi Vicinzino, che è a Roma. Ma chiddu è masculu  ed è nel suo diritto!

Ciccina          Ada papà!

Cuncittína     Papà! ( si mettono a girare attorno al padre)  Lu papà è bieddu

Lu papà è bieddu.. (entra Maranna e le altre figlie).

            

         SCENA IV

Detti, Maranna, Marietta e ‘Ntunietta.

Maranna        E finì a tarantella! Lu diciva ja .Lu diciva ca ti 'mpapucchiavanu!

Cocò               A mia nun mi 'mpapocchia nessuno. Ho esaminato…

Maranna        Chi simini­, chi simini?

Cocò               Ho esaminato come per dire , ho vagliato!

Maranna        Chi vagnasti, chi vagnasti?

Cocò              Ho esaminato il pro e il contro e pronuncio la sentenza. Pace generale, abbrazzativi e vasativi ( le figlie sì baciano) E ora priparatimi un pranzetto coí fiocchi che dopo il discorso avrò una fame da lupo!

Ciccina          Chi discursu?

Cocò               Sono o non sono il Presidente della Confraternita di San Calojaru?

Maranna        E allura?                       

Serafina         Ah, ‘u capivu! Tu farai il discorso a don Caliddu. ( va verso il padre).

Cocò               L'accompagno al camposanto e ci fazzu lu discursu!

Ciccina          E chì ci dici a lu muortu?

Cocò               Nenti  quattru paroli così per convenienza!

Serafina         Fammilli sentiri, papà!

Ciccina          Dai papà fammi sentiri lu discursu  cu tutti li mossi!

Maranna        Dai fannillu sentiri, cuomu dici to figlia cu tutti li mossi!

Gesuladu      Nun su cosi ca si fannu pi scherzu. E pua ja sugnu estemporaneo chiddu chi mi veni di diri ci lu  dicu ddà, sul posto!

Gíustina         Dai papà fammillu sentiri! Dai forza!

Cocò               Ci dicu ca  mi dispiaci ca è muortu!

Giustína         Mentri pua nun ti fa ne callu ne friddu!

Cocò               Per prossimo!

Maranna        C'era tanta genti che gli augurava la mortel

Cocò               Datemi un fazzoletto!

Ciccina          E pirchi?­

Cocò               Pi chiangiri!

Serafina         E chi chiangi, papà?

Cocò              Eh, lu stessu muortu ‘mpara a chiangiri!

Ciccina          Ma lassa jri papà, nun chiangìri!

Cocò              Non posso! La genti c'anna diri. Poco però piango! (piglia una sedia e la dispone al centro della scena vicino a Maranna) Ecco quì il morto!

Maranna       ( dando una pedata alla sedia e allontanandola) Nun lu putivatu mittiri in un altro posto.Giustu giustu ca?

Cocò              Mettiamolo qui! (sistema due sedie e le copre con una coperta da

                       tavolo, poi sale su una sedia) Calidduuuu, Calidduuuu, Calidduuuu!

Maranna       E pirchì tri voti lu chiami lu chiamiiii?

Cocò              Si è muortu, prima ca mi senti! Calidduuu! ( incomicia a commuoversi)

Maranna       Nun ti commoviri!

Cocò              L'uomo che noi piangiamo, o cittadini, era un gran buonuomo­!

Maranna       (ridendo) Ma si era unu ca sparlava tuttu un paisi, malalingua!

Cocò              ( continuando il discorso) Uomo generoso!

Marietta         ( ridendo ) Era tirchiu, ca la genti putivanu muriri di fami, ma un centesimo di elemosìna nun lu faciva! Tirchiu!

Cocò              ( c.s.) Amico, vero amico!

‘Ntunietta      ‘Mmídiusu, ca la bili ci nisciva di l'uocchi!

Gesuladu      ( arrabbiandosi) E cuomu finì! (vuole scendere dalla sedia e viene fermato dai

                       presenti ) Ci li puozzu diri ‘sti cosi a Caliddu? lo il mio dovere debbo fare!

Maranna       Già, il tuo dovere è chiddu di diri li ‘mpamità a li muorti!

Gesuladu      Vidica scinnu, ah! Vidica scinnu! (le donne lo fermano) Eh cara mia, li ‘mpamità si puonnu diri sulu a li muorti, pirchì si li dici a li vivi si curri qualchi rischiu…ma a li muorti… è l’urtima vigliacceria ca li vivvi fannu contro iddi stessi! Caliddu eri ancora cosi giovane...

Maranna        Ma si aviva sittantanni.(ríde).

Gesuladu      Quannu era vivo, ma dopo ca è muortu l’omu non ha più età, pò aviri cincu anni cuomu ciento. ( ripiglaindo il discorso ) Tu eri un uomo onesto!

Maranna       Quali onesto? Sbirru, sbìrru era!

Cocò              Eh già, ci dicu accussì, chiddu si susi , s'affaccia di lu tabutu e mi dici: bell'amico che siete!

Maranna       E ‘sti servizi li miegli amici li fannu!

Cocò              In vita, ma dopu muortu, appena l'uomo lancìa l'ultimo fiato, diventa un gran galantuomo. E chi popolarità si fa in un attimo. Gli fanno tutti tanto di cappello. Lo salutano rispettosamente, perché il morto non puo nocere pìù. Quando era in vita, magari lo hanno sfruttato, lo hanno deriso; quannu mori si levanu tantu di cappieddu. L'uomo si doncede il lusso di essere umano,la belva diventa pietosa. Bugìardi e millantatori!Si arriva a lu puntu che i vivi cercano giustificazione per i morti riempendo cimiteri di lapidi bugiarde!  Qui glace Tizio, uomo onesto, padre esemplare,  mentri poi era delinquente e sfruttatore. Un altro., qui giace Filano luminare della scienza, ca pua era 'gnorante e analfabeta. Quì giace  Sembronia donna di mirabili virtù, esempìo di onestà, ca pua era la prima baallIa di lu paisi. Sintiti nun mi tuccati il bernoccolo della filosofia se no distruggo l'umanità intera. (applauso dei presenti, scende dalla sedia.)  Amuninni ora quantu mi priparu. (escono tutti tranne Serafina e Gíustina che sistemano le sedie. Suonano alla porta è L'avvocato Santu Sciortinu. Serafina va ad aprire).

Scena V

       Dette e l'avvocato Santu Sciortinu

Serafina         S'accomodassi avvocato Sciortinu, quale onore a casa nostra!

Ciccina           Oh, s'accomodassi! (Serafina si mette in disparte lasciando soli i due).

Mínutilla        Buongiorno; signurina Ciccina e anchi a lei sígnurina Serafina, avissi a parlari cu so patri!

Giustína         E’ dda banna, aspittassi ca ci lu chíamu!

Sciortinu       Nun c'è premura! Aspetterò!  (Ciccina fa sedere Sciortinu. I due si guardano con tímidezza.Sciortinu sorride e Ciccina risponde pure con un sorriso dapprima silenzioso ma poi scrosciante).

Ciccina           (curiosa) Chi c'è cosa? Avvocato Sciortinu ù

Sciortinu        (timido) Chi dici sigurina Ciccina ni putiemmu dari di tu?

Ciccina           Ma chi dici ja lei ci ha dari di tu'?

Minuttìlla        Pírchì chimali c'è si lei o tu mi dì tu invecì di lei?

Gíustina         E pirchì ja a lei, anzi tu, t’ ha dari di tu inveci di lei?

Sciortinu        Ora ni canusciemmu.Chìamami Santu!

Ciccina          Si! Santo, Santo, Santo...

Serafina        Il Signore Dio dell'Universol ( esploderà in una risata che subito smorza).

Sciortinu        Chi avi so suoru? Chi si senti mali?

Gíustina         Nun pienzu! Serafina chi ti sienti mali?

Serafina        (sempre in disparte) No!

Ciccina          Allura mi dicissi, anzi dimmi Santu pirchì vinisti?

Sciortinu       Vinni pi vidiri a tia. Mi stancavu a vidirìtì di sutta la finestra. Nun putiemmu continuari accussì! Lu vulissi diri a to patrìl

Ciccina          No pi camora no!

Sciortinu        Si forsi hai ragiuni, specialmenti pi la notizia chi puortu di Vicinzinu  di Roma!

Ciccina          (preoccupata) Chi successi cosa a ma frati?

Minutílfa        No nenti!

Ciccina          Ah menu mali! E tu c’ ha statu a Roma?

Sciortinu        Si, e 'ncuntravu a to frati!

Ciccina          Cuomu mi píacissi jri a Roma con la persona che amo.Girari e visitari piazza San Pietro, ‘u Colosseo,  piazza Sappagna!

Sciortinu        Di Spagna!

Ciccina           No, a Roma in Italia. Chi c'entra la Spagna!

Sciortinu        No dicu la piazza si chiama di Spagnal

Ciccina           Va beni o sappagna o nun sappagna sempri Roma è!

Serafina        (che ha sentito rumore, va verso la sorella) Ciccì’ sintivu rumuri! Si veni lu papà s'appagna iddu e ni fa vidiri li stiddi di mazziuornu!

Ciccina          (salutando con la mano e allontanata da Serafina) Aspetta! (va verso la porta di sinistra con la sorella Cuncìttina e chiamano il loro padre). Papà; papà, c'è Santu.. anzi c'è l'avvocato Sciortinu ca veni di Roma.

                   Scena VI

                    Detti, Cocò, Maranna Vera e Nínetta

Cocò               (entrando di corsa seguita dalla moglie) Avanti, avanti avvocato!

Maranna        Da Roma?Allura chi porta notizii di  Ciccínu?

Sciortinu        Vengo appunto daRoma e vi porto notizie di Ciccinul

Maranna        Ih e come Vicinzinu,cchiù grassu, cchiù magru,cchiù luongu, cchiù

                        curto, cchiù strittu cchiù largu, mi dicissi, mi dicissi!

Cocò              Prego s'accomodi! ( tutti i presenti pigliano una sedia e si siedono Minutílla resta all'impiedi).

Sciortinu        Grazie non mi siedo. Don Cocò dovrei parlate a quattrocchi!

Gesuladu      Quann'è accussì! (si alza) fuori li preibiti ( alle donne). Ritiratevi noi dobbiamo interloquire!

Maranna        Putiti parlari liberamenti, avvucatu, tantu ma maritu mi cunta tutti cosi!

Cocò               Bella figura. Vatìnni dda banna!

Maranna       Mi nni vaju ma pua m'ha cuntari tutti cosi, se no scippi! (alle figlie) Fuori li preibiti. (escono tutti)

Cocò               Avvocato mi sta facendo preoccupare. Chi successi cosa a Vicinzinu?

Sciortinu       Niente una cosa di poco conto! Vostro figlio è giovane, ha 26 anni, siciliano bello. Ci píacinu li fimminì e ci piaci trippiari..e trippìa, trippìa (nel frattempo si affacciano dalla porta di sinistra una per volta le figlie ascoltando il dialogo). Ma i divertimenti costano. Ecco!  (mostra alcune cambiali) Ecco delle cambiali! E’ firma di vostro figlio.

Cocò              Di Vicinzinu è? E cuomu mai?

Sciortinu       Aviva bisuognu di soldi, aviva pagari du’ cambiali di 2.500 liri e gliel'ho prestati io. E chi voli so figliu si trova 'nta l'acqua di l'aranci..e prima o poi ci finisci brutta!

Gesuladu      (incominciando a preoccuparsi) C'è paura ca c'è qualcunu ca lu ricatta…o bedda matri! (piange)  Ah Vicinzinu figliu mia ! (girando la stanza e gridando) Chi ti finì brutta! (entra la moglie).

Maranna        Chi fù? Chi successi cosa a Vicinzinu? Parlati!

Sciortinu        No signora sicuramenti avrà sentito male!

Maranna       Vidissica ca surdu c'è lei, ja la ‘ntisa l'haiu bona. (le figlie che ascoltavano dietro la porta perdendo l’equilibrio cadono e fanno a finire in scena)

Gesuladu      Tu, sina iddi ascuntavanu n'arrieri la porta!

Maranna       E uantri chi ci facivavu narrieri la porta? Ascuntavavu veru? (le ragazze vogliono tornarsene dentro ) Alt! Ccà nun si nni va nuddu. Chi sintistivu? Sintiemmu!

Tutte               Nenti mamà!

Maranna        Nun ci crídu!

Tutte               (giurano tutte in contemporanea).

Maranna        E arrivà lu momentu di li mazzati. Veni ca Marietta, parla tu!

Marietta          Nenti sacciu!

Maranna        (a ‘Ntunietta) Allura parlatu!

‘Ntunietta       No mama, nenti sintivu!

Maranna        (alle piccole Ciccina e Serafina) Parlati uantri, preibite! (afferra loro per i capelli).

Ciccina           Nenti sintiemmu!

Cuncìttina      Ahi mi fai mali!

Ciccina           Ja sintivu ca a Ciccìnu ci piacinu li fimmini!

Serafina         Ih chi mali c'è!

Maranna        Zittuti tu, ‘ucca di bagliu ( a Ciccina). Chi sintisti cchiù?

Ciccina           Sintivu vidé ca a Vicinzinu cì piaci la trippa e si n'accattà 2.500 liri!

Maranna        Ma chi m'ha t’ha fari strammari!

Cocò               Ascunta a mia vatinni, vatinni dda banna cu tutti li to figli!

Maranna      (alle figlie) Amuninni! (al Marito) Mi raccumannu! (le figlie che stanno per uscire dalla lporta di destra) Unni jti uantri? Dietro front! Tutti dda banna ca va lisciarí lu pilu. Facchini e maladucati!  Cu vi lu ‘mparà d’ ascuntari narrieri la porta?

Le figlie         ( puntanto l’indice tutti e quattro verso la madre )TU!

Maranna       Sdisonesti ca nun siti antru! Chi nascistivu a filu dì spata! Ora vi sistiemu ja! (le figlie si precipitano verso la porta di sinistra, seguite dalla mamma).

Sciortinu       Allora Don Cocò, io la saluto, la riverisco!

Cocò              Grazie! Ora ci telegrafu, ci dicu ca ci piglià un cuorpu a so matri, accussi tu fazzu viniri!

Mìnutilla        Bona a pìnsastivu .La saluto. ( Sciortinu esce dalla destra, mentre Cocò esce dalla porta di sinistra.Scena vuota per un attimo. Bussano alla porta. E’ il fattorino Melu. Giusttina e Serafina vanno ad aprire).

Scena VII

                         Serafina, Giustiina e Melu

Serafina         Si accomodi direttore, quale onore a casa nostra!

Melu               Buongíorno signurina Serafina e signurina Ciccina. Ma va scusari sì mi permiettu di correggerla, ma ja nun sugnu diretturi, ma un semplici fattorino ca porta telegrammi ed espressi! ( Ciccina in disparte farà coraggio a Serafina. Le farà segno di avvicinarsì a Melu).

Serafina         (alla sorella ) Cuomu ha fari? Nun sacciu chiddu c'ha dirí!

Ciccina          Nun ti preoccupari fa cuomu fici antura ja.Tu parta, parla, parla…e parla!

Serafina         Sìgnor direttore ( ad uno sguardo di Melu) Ah! Sìgnor fattorino! Ah signor barista!

Melu               Pirchì barista?

Serafina         Nun mi dissi ca porta espressi, quindi travagha ní lu bar!

Melu               No! (sorridendo)  Espressi sunnu littri veloci!

Serafina         E ora li littri chi fa currinu? Chi hannu li roti? (guarda la sorella)

Melu               NO! Veloci pirchì li puortu subitu ja a li genti!

Serafina         (alla sorella ) Lu vidi, lu vidi  chi figura mi fa fari!

Ciccina          Tu nun ti preoccupari, parta, parta, parla e parla!

Serafina         Signor fattorino lu puozzu chiamari fattorino Melu e darini di tu?

Melu               Ma no però fattorino Melu, sulu Melu!

Serafina         Va beni ti chiamu sulu Melu!

Melu               E ja ti pozzu chiamari Serafina?

Serafina         Sì sulu Melu, chiamami Serafina!

Metu               No! M'ha chiamari Melu sulu!

Serafina         Va beni ti chiamu Melu sulu!( la sorella le fa cenno di sbrigarsi). Allura Melu sulu

Melu               No! Melu sulu ma sulu Melu! ( innervosendosì e domìnandosi).

Cuncìttina     Ma decìditi si t'ha chiamari Melu sulu o sulu Melu?

Melu               MELU, senza sulu ne davanti ne darrieri!

Serafina        (sorridendo da ebete) Ah u capivu! Melu, Melu, Melu senza sulu ne davani ne darrieri!

Ciccina           Ti vua sbrigari?

Serafina        Antura quannu ti vitti sutta la finestra si n'addunaru li ma suoru cchiù ranni. Jeru a cuntari tutti cosi a ma rnatri ma ja e Ciccina nun ci ficimu  capiri nenti. Ci dissimu ca c'era la luna e ca c'eranu du’ ca si vasavanu. Ma dimmi ‘na cosa pìrchì vinisti?

Melu               Purtavu un tiligramma di Roma!

Serafina         A pedi?

Melu              No, ‘u tifigramma veni di Roma!

Cuncìttina     E’ un tiligramma di ma frati?

Melu              No di n'amicu! (nel frattempo si saranno avvicinati ed interviene la  sorella separandoli).

Ciccina          Lu papà sta viniennu! (le due sorelle vanno verso l'uscio di sinistra e chiamano il padre).

Cuncittína     Papà c'è un tiligramma ce veni di Roma!

Scena VIII

Detti, e Cocò

Cocò              Mi dassi ‘stu tiligramma! ( firma la ricevuta e legge. Le figlie vogliono leggere ma poi vengono rimproverate dal padre ed escono). “ Vicinzino batterassi, urge sua presenza Stop. Parta subito. C'è di mezzo una donna vacca amico di Vicinzino.Stop” Una donna Vacca? Chí significa?

Melu               Don Cocò mancu vossia mi paril

Cocò               Ma figliu è cu ‘na donna vacca?

Melu               No! Vacca è il cognome dell'amico di suo figlio!

Cocò               Ma chi significa Vicinzino batterassi?

Melu               Don Cocò, mancu vossia mi pari.Nun ci va vossia all'opira di li pupi?

Cocò               All’opira  di li pupi? ‘Na vota!

Melu               Ci vinissi, ci vinissi ‘sta sira.Vedrà come Rinaldo uccide Grandonio Rinaldo entra in campo come una tigre furente, ed impugnando Fusberta comincia a fare salsiccia di tutti i suoi nemicí gridando “ Rinaldo solo batterassi” Ha capito don Cocò?   Batterassi!

Gesuladu      Perciò ma figliu cuomu a Rinaldu ? E pirchì?

Melu               Per la bella Angelica!

Gesuladu      Pi cu?

Melu              Nun lu liggì? C'è di mezzo una donna Angelica!

Cocò              Ma che Angelica. Si chiama Vacca!

Melu               Io il mio dovere l'ho fatto , la saluto. E nun si scantassi. Don Cocò chìù dì la testa nun ci po santari a Vicinzino. Un colpo e zza! ... E nun si ni parla cchiù. Batterassi cuomu a Rinaldu ( incomincia a muoversi come se fosse un burattino con una mimica a soggetto, sottofondo musicale,  poi esce).

             Scena IX

      Detto, Maranna, Marietta, Nínetta, Serafina, Gustina e Calò

Gesuladu      Maranna, Marietta, ‘Ntunietta, Serafina , Ciccina! (gira la stanza).

Maranna        ( entra con tutte le figlie ) Chi fu? Chi successi?

Cocò               Batterassi­! Batterassi!

Maranna        Batterassi! (alle figlie) Ma chi dici? A cu vua? Cu è ‘stu batterassi?

Cocò              Rinaldo entra in campo come tigre furente e impugnato fu  sperta grida: Rínaldo solo       batterassí! ( incomincia a muoversi come un burattino imitando i movimenti del       fattorino. Musica sotto fondo )

Maranna        Ma chi è pazzu? Chi c'entra Rinaldu , Batterassi! Chi c’entranu chissi?

Cocò               Vicinzino, Vicinzino. Batterassi! Non hai capito? Cca c'è lu telegramma, (lo mostra, e tutte insieme lo prendono e lo strappano. Ognuna di loro hanno un pezzo di telegramma).

Maranna      Disgraziati ca nun siti antru! Datimilli! ( raccoglie i pezzi e legge ). “ Vicinzino batterassi, urge sua presenza. Stop. Parta subito. C'è di mezzo una donna….( non può completare la frase in quanto Cocò ha ancora in mano un pezzo di telegramma e glielo porge)

Cocò             Ccà cc’è la vacca…

Maranna      ( Piglia il pezzetto di telegramma e completa la frase) …. vacca amico di Vicinzino.   Stop”.

Ciccina          E chi è una donna vacca?

Cocò              Non è il momento di pensare alle vacche. Ma figlio è in pericolo e parto subito!

Maranna        Gesù Misericordia! Parti? E unni vai?

Cocò              A Roma!

Maranna        Ma chi si pazzu?( si siedono Marietta e ‘Ntunietta).

Cocò              E allura è miegliu ca ma figliu  morí? (si siedono Ciccina e Serafina).

Maranna        Mori? (assieme con le figlie).

Cocò              Si è in pericolo voli  diri ca po’ muriri! ( le donne piangono). Chi chiangiti ora? Siti ancieddi di  malaguriu? Ancora non è morto!

Maranna      ( si siede ) E cuomu fu Matri Maria, chì fuocu ranni a la batía. ( le figlie rispondomo)  E cuomu fu Matri Marìa chi fuocu ranni a la batia! ( le figlìe le fanno ancora da eco. Entra Calò).                           

                                                                             Scena X

                                                                          Detti e Calò

Calò               ( tutto vestito in nero ) C'è permesso? Vi vinni a pigliari cumpari, per andare al funerale di don Caliddu! U muortu vi aspetta!

Gesuladu      Quali funerale e funerali! Haiu antru pi la testa, liggíti cumpari! ( gli porge tutti i pezzetti del telegramma e legge)

Calò               “ Vicinzino batterassi, urge sua presenza. Stop. Parta subito. C'è di mezzo una donna vacca amico di Vicinzino. Stop”  E perciò chi fa , partiti? ( pianto delle donne).

Cocò              Parto subito!

Maranna        E cuomu fai, si ti pierdì ni lu mari?

Marietta          ‘U mari ava passari?

Calò               Tutta la notti!

Ciccina          Poviru patruzzu mia, e si s'annega ‘u vapuri iddu ca nun sapi

                        natari!

Serafina        E si succedi uno scontro ferroviario?

‘Ntunietta      Dio ne liberi, cuomu si senti ni li giornali, vidinu ca è forestieru e pí rubarici ‘u portafuogliu ci dunanu qualche cutiddata, e murì lu papà! (pianto).

Maranna        Poviru maritu mia sulu pi li strati strati, iddu ca nun ha viaggíatu mai!

Calò               Nun vi preoccupati l'accumpagnu ja a Roma!

Maranna       Oh cumpari, chi gioia chi mi dati nella disgrazia! Accumpagnatilu, almenu si capita ‘na disgrazia, sarete in due!

Calò               ( facendo corna ) Cummari un poco di prudenza!

Cocò              Essiennu in du’ la morti po’ scegliri! Tutte le spese le pago io! Funerali , Missa tabutu, pagu tutti cosi ja!

Calò               (facendo corna) Certamente. Arrivammu a Roma aggiustammu tutti cosi e pua n'addivirtiemmu. Ora jammu cumpari jammu a accumpagnari, lu muortu e stasira partiemmu cu l'ultimu trenu!

Gesuladu      Chi muortu e muortu! Bisogna partire subito!

Calò               E a Don Caliddu? Lu lassammu mmiezzu ‘na strata?

Maranna        Ci vaiu ja, ad accumpagnarlu pi uantri. Ci dícu ca siti partuti!

.Calò              E lu discursu c'aviva fari ma cumpari?

Maranna        Parlu ja! Lu fazzu ja lu discursu!

Cocò              Sì accussì ci dici chiddu chi ti niscì antura di la ucca e pua quannu tuornu nun ti truovu cchiù, pirchì li so parenti t'ammazzaru! Ma pua unni c'è maggiuri ‘u minuri cessa! A mia mi preme ma figliu! Don Caliddu grazie a Diu è muortu. Ma figliu è vivu!

Calò               Speriamo!

Cocò              Vìvu, vivu è! Dunque pensiamo per il vivo! (alle figlie) Uantri finiti di fari ‘sti facci, e preparati la valigia. (le figlie vanno via a testa bassa in processione).

Maranna       Figlio mio scellerato, chi facisti, a tutti ti scurdasti. Mi facisti tante promesse: mamma bedda di ccà, mamma bedda di là, non fumo, non gioco, non faccio all'amore con le trasteverine ... e ora invece... materassi e cuscina. Ah figlìu mia nun ti vidu cchiù!

Calò                Cummari ora mai, chiangiri ‘u muortu su’ lacrimi piersil

Gesuaidu       Vicinzinu è vivu, vivissimo! Aoh cumpari un pocu di pazienza!

Maranna        E vu cumpari, accussì ci jti? Non vi preparate per l'estremo viaggio?

Calò                (facendo gli scongiuri) Cumpari  siti veru pitulanti!

Cocò               Lestu cumpari ca partiemmu. (lo spinge verso la comune).

Calò                Benissimo, quà la mano, o Roma o morte ! (esce).

Cocò              (abbattutissimo avvicinandosi alla moglie che è seduta e con il gomito poggiato sul tavolo) Maranna, Maranna Marannuzza! Se non dovessì tornare piglia il testamento che è nel cassetto!

Maranna        Marito mio, non ti vedo piùl (sbotta a piangere).

Cocò              Mi vidi, mi vidi ja nun haju nessuna intenzione di muriri. Ma quannu ‘na persona           intraprende un lungo viaggio è giustu ca sistema tutti li so cosi, pi truvarisi cu la coscienza a puosto d'innanzi alla Giustizia Divina!

Maranna        Giusto marito mio, l'anima a Dio, e la roba a cu tocca!

Cocò               Quannu Dio voli lu po’ rapiri!

Maranna       Lu rapu appena arriva la notizia ! (fa segno con le dita di morte).

Cocò              Nun muoru, nun muoru no, nun muoru!

Maranna        Nun po essiri!

Cocò               Pi forza ava essiri?

Maranna       Oj nun è venerdi, e murì don Caliddu, e quannu unu mori di venerdì entru ottu jorna chiama un amcicu sua!

Gesuaidu       Si, ma ja lu canusciva di vista. Quali amicu!

Maranna        Finì ca eravu cuomu fratieddi?

Cocò               Quannu era vivu. Ma ora!

Maranna        Allura o tu o Vicinzinu!

Cocò               Ma figliu no, preferisco io!

Maranna       Chìssu dicu ja!. Tu!

Cocò             ( che si è abbattuto sulla sedia, mozzicando le parole) Cu sa avissi a succediri ’na dísgrazia..vidi ca a Funtana Fridda ci su li vigni di putari..li fa putari!

Maranna        Si, marìto mio!

Cocò              Ni lu magazzinu a manu manca, l'ultimi ottu vutti sunnu allascati, prima di la  vinnigna, chiami lu vuttaru e li fai aggiustari!

Maranna        Armuzza santa, a tuttu pensa (piange).

Gesuladu      Quannu scadi lu trimestri, aumenta l'affittu a lu segretariu comunali pirchì sacciu ca ci aumentaru lu stipendiu. Ci dici ca è la mia volontà!

Maranna        Bon'anima!!! (piange).

Cocò              (poggiando la sua testa con quella della moglie) Accendi una lampada alla Madonna e prega per me!

Maranna        Requiam aeterna!

Cocò              (alzandosi di scatto ) Aoh! A ccà ci volì un cavaddu sanu, un fierru nun abbasta. (entra Calò)

Calò                (inciampando presso la comune, e con una valigia in mano) Sugnu prontul

Cocò              Prestu la valigia! ‘Ntunietta, Marietta, Serafina, Ciccina! (alla moglie) Prestu la cravatta!

Calò                Cu ‘stu vistitu, ci viniti a Roma?

Cocò              E quali m'ha mittiri? Haiu ‘u sciassé, chiddu cu la cuda, ca mi lu misi quannu mi maritavu?.. (va verso l'armadio per pigliarlo)

Maranna       Nun è dduocu , ja avivapinsatu, cent'anni di saluti, di mittiritillu quannu murivatu!         ( chiamando a Serafina) Nicuzza, nicuzza!

Serafina         (entrando dalla sinìstra) Chi vua mamà?

Maranna         Piglia ‘u sciassè di lu  papà!

Serafina         Quali, chíddu sarvatu pi la morti?

Maranna       Chissu. Chissu.. (Serafina va via piangendo).

Gesuladu      ( alla moglie ) La va pigli ‘sta cravatta?

Maranna       Vado, vado.Cu mi l'aviva diri, ah..... cu mi l'avíva dìri, restare vedova così giovane

Cocò              Ma cu ti ludissi?

Calò               Un pocu di pazienza, ' cummari, pitulanti siti! (Maranna esce).

Cocò              Matri è, persi la testa!

pepe              Cumpa’ ja piensu ca ‘stu fattu di vostru figliu ava essiri un fattu di corna!

Cocò              Ja pi chissu pigliu curaggiu, pirchì li corna su contra la jettatura.

Calò               (SUONO Di TAMBURO) Sintití? Don Caliddu arriva!

Cocò              Iddu arriva, e nantri partiemmu!

Maranna       (rientrando con in mano la cravatta, giacca e cappello) Te, fa prestu. Chi mal'auriju ‘stu tammuru.( esce. MARCIA FUNEBRE. Mentre Calò sistema la cravatta a Cocò entrano le quattro figlie portando la valigia a modo di bara, voltandosi Cocò gli mancano le forze. Le figlie sbottano a piangere.)

Calò               Chi chiangití a don Caliddu?

Gesuladu      A mia chianginu!

Calò               A vui? Faciti corna cumpari!

Cocò              Avi mezz'ura ca fazzu corna ca staju divintannu curnutu!

Maranna       (rientrando con dei soldi in mano) Tiniti ccà, spinnitilu tutti, ma purtatimi a ma figliu sanu e salvu!

Pepe              Brava cummari cu li soldi s'arriva 'nsina ‘n Paradisu!

Maranna       Speriamu.. (scongiuri di Calò ).

Cocò             Andiamo! ( Calò esce.Marcia funebre a VOLUME ALTO. Cocò non sa cosa fare. La moglie lo aiuta ad infilarsi la giacca. Dapprima la indossa capovolta poi gli viene tolta ed indossata in maniera giusta.Saluta le figlie baciandole, poì rivolto al crocifisso lo bacia come pure bacia tutto l'arredo. La moglie gli mette in testa il cappello e lo spinge fuori dalla porta, buttandogli addosso la valigia.)

                                                                 FINE PRIMO ATTO

ATTO SECONDO

( stessa scena del primo atto )

Scena  I

Cocò , Calò e Pedignon

Cocò                          (intendo a riempirsi la pipa) Menu mali c'arrivà ‘n tiempu ‘u telegramma, c'annunciava la vinuta prestu di Vicinzinu, se no a chist’ura fussimu a Roma!

Calò                           Ma ni lu telegramma nun c'era scrittu  ca Vicinzinu viniva subitu? E di iddu mancu lu sciaru si senti!

Cocò              Ja ni sacciu quantu a tia! C'era scrittu " al più presto sarò da voi"!

Calò               E to muglieri e li to figli unni sunnu?

Cocò              Sunnu ni ma cugnata Rosa, so suoru, ca si senti mali. Chidda quannu avi qualchi acciaccu, manna a chiamari a so suoru, ca è l'unica parenti chi avi, e chidda parti subitu. Certi voti dintra ‘na iurnata ci va tri e quattru voti. E’ luntanu ma ma cugnata ci manna sempri lu tassista. E pi cumpagnia ma muglieri si purtà tutti quattru li preibiti. Quattru tiennu lu baldacchinu e una l'ostensoriu. Su’ tutti cincu 'ncucchiati.(suonano alla porta Cocò va ad aprire, è Pedignon. Cocò rientra subito facendo segno a Calò di curiosità).

Pedignon      (con delle valige in mano) Bon jour! Qui essere maison, casa di  Sisinò ? Casa di Vincent ( vansan)? Maison di don Gesualdo?  Casa di don Gesualdo?

Gesuladu      A servirla questa essere casa di don Gesualdo e non di , cuomu dici lei vansan, chi vansan! Ma  lei cu è?

Pedignon      Moi? Moi? Io? Io  essere maitre, maitre impresario di madamoiselle, tu ne comprant pas ( tu ne comprà pa )? ( posa le valige a terra)

Cocò              Ja l’accattu lu pani! Ancora nun haju caputu lei cu è?

Pedignon      Io essere impresario di madamoiselle!

Cocò              Impresario di cu?

Pedignon      Madamoiselle!

Cocò              E cu è ‘sta madamosella?

Pedignon      La grande etoile de la danse ( la grand etual de la dans)!

Cocò              Nun ni staiu capiennu nenti di ‘sta granni tuvaglia di la panza!

Pedignon      No! Madamoiselle è la plus grande danzatrice di tout le monde,  del mondo ed essere l'amante di Vincent!

Cocò              (stralunato) Ma cu è ‘stu Vensan?

Pedignon      Vincent? Vincent  essere il figlio di don Gesualdo!

Gesuladu      Ah, Vincenzo. E unni è  Vincenzo? Vicinzino, unni è? (premuroso).

Pedignon      Vincent essere in albergo ad accompagnare madamoiselle, la sua amante, io venire quà a portare bagage!

Calò               ( esterefatto ) Bagasci?

Cocò              Dove essere bagasci?

Pedignon      Ho detto dove posare questi, questi bagage! (indica le valige).

Calò               Ah! Spiegativi chiaro, balige!

Pedignon      Oui, balige, come chiamare voi!

Cocò              Balige! Ho capito, ho capito queste essere le bagasci, balige , di mio figlio Vicinzino, du’ ccà bagasci e una in albergo. Ho capito! Perciò! Mamosella è l'amante di Vicinzino.Siete sicuro?

Pedignon      Certo che sono sicuro che madamoiselle è l’amante  di Visinsino…

Cocò              Vicinzinu e no Visinsino!

Pedignon      J’ai comprì, ho capito tuo figlio Visinsino essere amante di madamoiselle, fra poco si sposano!

Cocò              Chi?

Pedignon      Loro due! Visinsino e madamoiselle. ( interrogando i due ) Vous  deux  etes  les peres ( vu dè set le per )? Voi due siete i padri?

Cocò              Vidica patri sugnu sulu ja, solo io!

Pedignon      Tu babbo?

Cocò              No babbo lui (indica Calò)! Io essere patre, papà!

Pedignon      Voi papà? Allora per il bon tout ( bon tù ), per il bene di tutti, impedite questo matrimonio.Votre ( votr ) figlio sposare una ballerina che tutti genti del mondo, Paris, Londra, Madrid, Berlino, Vienna, Milanò, Torinò,Genova...

Calò               Spezia si cambia..

Pedignon      Hanno visto ballare nuda sui palcoscenici! Per il bon tout, per il bon tout , per il

bene di tutti! Tuo figlio vuole sposare una donna che ha avuto, come dire Italia, bocù...bocù..

Cocò              Che bocu?

Pedignon      Tanti, assai..bocù! Bocù

Calò               A bizzeffe...

Calò               E cu ni capisci nenti!

Pedignon      Amanti di tutti i paesi, Inglesi, francesi, americani,spagnoli,  italiani....!

Cocò              Un campionario eh!

Pedignon      Perfino un futuro Re!

Cocò              E ma figliu si voli maritari a una di chissa?

Pedignon      Innamorato fou...( fù ) !

Cocò              Ah..fù…!

Pedigno        Auffa, tu non  capire nulla, il est..il est..innamorato fou, fou , pazzo, pazzo! E’ innamorato pazzo!

Cocò              E’ innamorato? Sbagliu c'è! Cuomu è veru Diu ci rumpu li ‘ammi e mi lu puortu dintra cu lu littinu e cu la cruci russa! ( a Pedignon) Eh….Sa talè!  Abbossia! Principà! (ad un gesto con le mani di Calò per indicare il metro) Ah, si! Metro!

Pedignon      Ouì, Monsier!

Cocò              Venga al mio cospetto il figlio ingrato!

Pedignon      Benissimo, tres bien, dai una lezione a quello stupido di tuo figlio. Capisci che se si sposano io perdere il posto. Ma per carità, non dire che io avere parlato, se no sono ruinè, rovistato, come dite voi. Mi raccomando, monsieur, il faut savoir faire ( il fò savuer fè ), il faut savoi faire, bisogna saperci fare! Bisogna saperci fare! Comprì? Il faut savoi faire. Bisogna saperci fare! Aurrevoir, io andare in albergo, aurrevoir, mi raccomando, il faut savoir faire.Aurrevoir!

Cocò                          Auffidersen! Guddi bai! (Pedignon esce dalla comune). Cumpari ‘u sintistivu chi dissi?

Calò               Si la voli maritari!

Cocò              Nenti! Avrà detto: ti sposo..accussì tantu pi diri...! Accussì siemmu nantri siciliani quannu siemmu in cuntinenti! Camora si sciala. Quannu pua è ura, la muglieri ci la truovu ja!

Calò               Mogli e buoi dei paesi tuoi.

Cocò              Le soli mogli, cumpari! (suonano alla porta è Vicinzinu , Cocò va ad aprire).

                                                                      

  

     Scena II

                                                                    Detti e Vicinzino

Vicinzino       (di dentro)  Papà, papà bieddu,ca sugnu..!(entrando con il padre) Vossia è! Nun ci vuliva cridiri! (abbraccia il padre). Don Calò! ( lo saluta).

Cocò              Fatti taliari..( a Calò)   Bieddu picciuottu. Di razza, cumpari...!

Calò               Di so matri piglià!

Cocò              (un po risentito) Ah! Anchi di mia cumpari! D’antizza, no! Ma di biddizza!

Vicinzinu      E la mamma unni è? E li ma suoru, unni sunnu?

Cocò              Stannu tutti beni. Ieru ni to zi Rosa, ca sta mali!

Calò               Ah propositu, ‘u sintisti cu murì  Don Caliddu?

Vicinzino       L'usuraiu?

Calò               Ex, ormai è muortu! Va accurzammu! Vicinzinu t'ha parlari!

Vicinzinu      Vossia parlassi!

Cocò              (rivolto a Calò) Vicinzinu ja t'ha parlari!

Calò                           Cumpari lu sapiti chi fazzu? Mi vaiu a pigliu ‘na bella tazza di cafè,

ni don Carmelu! (indicando le valige) E ‘sti bagasci li lassati ccà?

Gesuladu      Bagasci cchiù bagasci menu. Ora si levanu.(Vicinzino capisce il doppio senso) Perciò...( Calò esce).

Vicinzino       Parlassi, papà!

Cocò              Dimmi ‘na cosa c’ha fattu duelli tu a Roma? Batterassi, Rinaldo…!

Vicinzino       Cu ci lu dissi chissu?

Cocò              Ni lu scrissiru! Mi mannaru un tiligramma!

Vicinzino       Cu è ddu stupidu di "scantulinu" ca vi scrissi. Cochon!

Calò               Chi dici? Cochon?

Vicinzino       Cochon, porco, porco, cochon in francisi significa porco!

Calò               Ma chi puorcu e puorcu. La donna vacca è, e no puorcu!

Vicinzino       Iddu è Vacca e lu chiamammu scantulinu ca si scanta di  l'ummira d'iddu!

Cocò              Stavamu partiennu di cursa cu don Calò, lassannu lu muortu 'n chiazza!( si   siedono). E to matri, caru mia cuomu insistiva! Stavamu partiennu cuomu du’ disperati pi Roma. Però ja diciva nun po essiri ca ma figliu persi la testa pi ‘na fimmina! Pua arrivà lu tiligramma, c'avvisava ca tu vinivatu, e nun partiemmu cchiù! Dunque figlio mio.Tu sa quantu ti vuogliu beni.Quannu nasci un figliu, chi sacciu si prova ‘na granni gioia. Quannu to matri era 'ncinta di tia , quanti preocccupazioni, quanti pinzera. Pua arrivà il grande giorno, e la testa mi si cunfunniva, cientu pinsera

mi ciarmuliavanu.T'ajutavu a crisciri e ti mannavu a la scola. Crisci, crisci, crisci…Vuogliu jri a Roma, mi dicisti! Sissignore , ti dissi ja, vai a Roma! Dissi: figliu masculu è! E t’accuntintavu. Ti nni jsti a Roma e ha fattu tuttu chiddu c’ha vulutu! Dimmi ‘na cosa t'haiu fattu  mancari cosa?

Vicinzino       No papà!

Cocò              (mostrando le cambiali) E allura pirchì ‘sti du piezzi di carta? Cu la to firma?Ti sembra giusto? I giovani si devono divertire. Diviertiti, ma senza compromettere il nome della famiglia.O paisi già sannu ca firmi cambiali...!

Vicinzino       Quell'avvocato Sciortinu è un cretino! Gli avevo detto che avrei pagato!

Cocò              E cu quali soldi? A stampa sugnu ja.Tu fai duelli e ti fai nemici.E tuttu chissu pirchì? Per una femmina qualunque! UNA BALLERINA!

Vicinzino       Cu ti lu dissi chistu?

Cocò              A cu amnnasti cà a purtari li "bagasci", balige? A cu mannasti?

Vicinzino       Ah, Pedignon.E pua è ‘na ballerina, ‘na ballerina di sentimenti  onestissimi!

Cocò              Una donna che balla nuda...!

Vicinzino       Papà..!

Cocò              Che ha avuto amanti a bizzeffe!

Vicinzino       ( alzando la voce ) Papà! Basta ti prego di rispettare una donna che tu non conosci e che mi è tanto cara!

Cocò              Auh! Senza alzare la vuci cu to patri, se no ti ni cafudda una! Vidica sta’ parlannu cu to patri, e quannu parli cu mia ha scinniri un tuonu sutta e senza jsari l'uocchi!

Vicinzino       Si è veru! Sarà male, sarà delitto, sarà tuttu chiddu ca vua, ma ja sugnu innamorato di lei. Si è veru è ‘na ballerina che hanno visto ballare nuda, che avrà avuto amanti, ma era ‘na necessità non un vizio. Ma da oggi in poi ja la salvu. La rifaccio pura, la rifaccio  donna, la rifaccio vergine...!

Cocò              E chi si pazzu? Chi fai? (fa il gesto di cucire). Auh chi pirdisti li sienzi? Nun ci pienzi a li conseguenzi ?

Vicinzino       Ci pienzu.Ja sugnu bieddu friddu e tranquillu ed in piena facoltà mentale!

Cocò              Vicinzino, chista è ‘na provocazione...!

Vicinzino       Io non provoco nessuno.Vossai nun mi capisci o nun mi volicapiri, pirchì vossia nun ragiuna cuomu un uomo...ma cuomu un patri sicilianu che non siete padri ma padroni. Vossia chi vulissica mi rapissi lu studiu ca a lu paisi e mi maritassi cu una chedovrebbe piacere a voi? No papà ja mi vuogliu costruire da me!Voglio fare quello che il mio cervello e il mio cuore mi suggeriscono! (si allontana dal padre).

Cocò              Tu farai quello che dice tuo padre!

Vicinzino       (alterato) Mi dispiaci ja nun lu fazzu! Vossia è egoista!

Cocò              E un patri ca si leva lu mangiari pi li figli è egoista?

Vicinzino       (alzando la voce) Peggio! Si sente padrone e schiavo. Schiavo dei  pregiudizi sociali. Di fronte a questo mal costume paesano c'è il mio egoismo, c'è la mia felicità, il mio sogno di redenzione questa grande opera di bontà che, vogliate o no, io compirò. Sposerò questa donna che era di tutti e ora è solo mia, questa ballerina che ha ballato nuda davanti a tutti, ci giuro papà, davanti a Dio quella io la sposerò!

Cocò              (non controllandosi da uno schiaffo al figlio) E statti mutu! (Pentito siede lontano.Vicinzino ha avuto uno scatto di reazione ma è crollato di colpo. Si siede e piange. Lunga pausa). Nun sugnu patri, patruni sugnu...E già li crisciemmu cu lu sciatu li figli...sempri cu l'uocchi addosso. Unni è? Chi sa chi fà?..A  frevi avi...binidittu Diu..a frevi avi...’u picciriddu tussì…Vergini Santa nun lu faciti ammalari. Ma figliu è…!’’Na bannera è. Pinzera, preoccupazioni, palpiti di cori...ogni momentu la testa sempri  ddà..e poi ..un bel giorno: Cu vi canusci? Chi vuliti?..Egoista..Padre egosita...A mia! (piange). Vua fari un'opera bona? Sposa una  orfanella...Ma tu nun vua fari una opera bona, vua fari una bravazzata...!

Vicinzino       No, papà, chista è ‘na frevi chi m'abbruscia ni li vini, e nun mi passa cchiù ! (piange)

Cocò              (accorre allarmato, abbraccia il figlio, gli siede vicino, lo accarezza, cerca di confortarlo) Buonu, buonu ‘u papà, buonu! Ci metteremo rimedio..ti passerà.

Vicinzino       No, papà, nun ci n'è rimediu: o il mio amore o m'ammazzu...!

Cocò              Ma chi si babbu?

Vicinzino       Abbrusciu, abbrusciu tuttu, papà...Vossia nun mi po capiri...!

Cocò              E buonu..buonu..Oh! Binidittu Diu! Mi lu fai un piaciri? Mi fai parlari cu ssa signura? Cuomu si chiama? E unni è ni ‘stu momentu?

Vicinzino       Mafalda si chiama! Si sta sistemannu li robi ni l'albergu. Si la vidissi papà! Vedrà ca pua mi darà ragione. Pirchì vossia lu voli beni a so figliu! Ah papà, papà bieddu! (lo abbraccia e lo bacia) Chi collira mi stava faciennu pigliari. Ora inveci trionfo. (piange, ride, salta di gioia.) Vossai quannu la vidi mi darà ragione e mi dira: Vicinzino sii felice.

Cocò              E pirchì ha cangiari nomi?

Vicinzino       Chi voli diri?

Cocò              Mi dicisti ora, ora, ca quannu la viju a chissa, cuomu si chiama…ah si Mafalda, ti devo dire Vicinzino sii Felice! Pirchì ha cangiari nomi e t’ha chiamari Felice?

Vicinzino       (sorridendo) No, papà sii felice come dire sii contento, ‘u capisti?

Cocò              Ah ‘u capivu!

Vicinzino       Perciò papà ora vaju in albergu, e si Mafalda è pronta, viniemmu ccà. (esce).

Cocò              (commosso e stroncato) Innamorato è! E chi culpa n'avi lu criaturi. E cuomu fazzu? Cu ci lu dici a so matri? Certu ca cu l'amuri nun si scherza! Mah! ( si siede e si accende la pipa) Ma! Aspittammu vidiemmu unni amma arrivari. Farò decidere tutto a lui. Nun vuogliu  ca un domani mi deve rimproverare, addossando tutta la colpa a mia. E so matri?  Cu ci lu dici! ’Na ballerina! ‘Na ballerina! Aspittammu! Ja m’assittu e puozzu tirari sulu li fila cuomu un puparu! (suonano alla porta! Sono la moglie con le figlie.Va ad aprire).

                                                                            Scena  III

                                   Detto, Maranna, Marietta, ‘Ntunietta, Ciccina e Serafina

Maranna       (entrando e facendo baldoria) Turnammu!

Cocò              Si senti!  Cu nun lo voli capiri nun lu capisci ca turnasti!

Marietta         Sabbenedica, papà! (così salutano le altre figlie)

Maranna       (notando le valige)  E chi ssu ‘sti cosi?

Cocò              Bagasci! (meraviglia di tutte e cinque).

Maranna       (dando una sberla al marito) Si’ sempri lu solitu vastasu, davanti  a li to figlie, parlari accussì! ( alle figlie) E uantri, sciò,  passati dda  banna ca ora ci l'ha 'mparu ja l'educazioni a vostru patri! Sciò! ( le figlie escono in fila indiana). ‘Sti paroli vastasi li po teniri pi tia!

Cocò              Chisti su li bagasci di to figliu Vicinzinu, l'antra è in albergu. ( ad un tentativo di reazione della moglie la blocca ) Bagasci è ‘na parola francisa ca significa baligia. Quindi chisti su li bagasci balige di to figliu Vicinzinu!

Maranna       (esultante) Chi vinni Vicinzinu? E unni è? Chi è dda banna?(va per andare).

Cocò              (trattenendola)No! Nun è dda banna!

Maranna       (ansiosa e preoccupata) Ma unni è? Chi ci successi cosa?

Cocò              Calmati ca nenti successi. E’ ni l'albergu!

Maranna       Ni l'albergu? E pirchì nun vinni ca a pusari?

Cocò              E’ venuto in compagnia di una madamosella (sputa).

Maranna       U senziu ci niscì! Ma chi dici? Chi è sta ma..mamosella?

Cocò              Altra parola francisa, ca significa signorina, to figliu vinni in cumpagnia di una ragazza, la sua , e quindi l'accumpagnà in albergu. Ha lasciato detto che fra pocu veni, e ce la farà   conoscere!

Maranna       E dimmi ‘na cosa, cuomu è Vicinzinu?  Chi ti dissi?

Cocò              Ora veni iddu e ti cunta tutti cosi, n'avi di cuntariti. Nun ti preoccupari ca ora veni e ti presenterà la tua futura nuora!

Maranna       Si! Dai amuninni dda banna ca ci priparammu un dolci pi ‘sta carusa ca veni di fori. Ma dimmi ‘na cosa, la genti c'anna diri? ‘Sta carusa sula, senza nuddu, senza cumpagnia...!

Cocò              No pi chissu la cumpagnia si l'ha purtà, e chi cumpagnia! ‘Na cumpagnia francisa! Vinni accumpagnata cu ‘na persona di fiducia, (ironico). Nun ti preoccupari..!

Maranna                   Ah, menu mali! Dai amuninni dda banna, pigliammu ‘sti valigi! (chiamando le figlie). Marietta, ‘Ntunietta, Ciccina, Serafina.( Entrano le figlie). Aiutatimi a purtari ‘sti valigi di Vicinzinu!

Marietta         Chi vinni Vicinzinu?

‘Ntunietta      Unni è?

Maranna       Ora veni, ora veni!

Cocò              Ora veni, purtà ‘na bella sorpresa. Jtivinni dda banna ca ja niesciu, ca vaju ni don Carmelu!  (Cocò esce dalla comune, mentre Maranna, Marietta e ‘Ntunietta escono dalla sinistra.Ciccina e Serafina, rimaste sole vanno verso la finestra).

                                              

    Scena IV

                                                              Dette, Santu e Melu.

Ciccina          Muoru, spirammu ca nun si n'adduna lu papà! Taliammu si sunnu ancora fori?

Serafina        Taliammu! ( guardano attraverso la finestra).

Ciccina          Muoru ancora dda sunnu!

Serafina        Bedda matri, Ciccina, stannu acchianannu!

Ciccina          E cuomu faciemmu? (suonano alla porta.Ciccina va ad aprire. Entrano Santu e Melu). Pi favuri nun putiti stari ccà!

Serafina        (cercando di spingere fuori a Melu). Pi favuri, jtivinni. Ma patri po turnari da un momentu all'antru!

Santu             Nantri vinnimu pi parlari cu vostru patri!

Ciccina          Nantra vota, ci parlati!

Melu                          No, ora. (suonano alla porta, tutti e quattro non sanno cosa fare).

Ciccina          ‘U papà è! E cuomu faciemmu? Unni li faciemmu ammucciari? Dda banna ci su la mamma cu li nostru suoru! E cuomu faciemmu? (fa nascondere dentro l'armadio a Melu e Serafina. Poi accortasi dell'errore, fa uscire Melu e Serafina per nascondersi dentro l'armadio con Santu. Poi alla fine si nascondono Melu e Santu.Ciccina va ad aprire è Don Calò).

                                                                            Scena V

                                                                 Detti , Calò e Cocò

Calò               Unni è vostru patri?

Ciccina          Ora, ora niscì! Si ci voli parlari jssi a lu cafè di don Carmelu,e lu trova dda di sicuru! (lo fa girare su stesso e poi lo spingefuori).

Calò               Si!!

Ciccina          (aprendo l'armadio) Lestu nisciti, nisciti e jtivinni! (stanno per uscire, suonano alla porta, e ritornano a nascondersi dentro l'armadio.Va ad aprire ed entra Cocò).

                        Chi è papà? Ti circava don Calò, lu vidisti?

Cocò              Si lu vitti! Mi vinni a pigliari la giacca ca fori si livà ‘na tramuntana! ( va verso l'armadio e viene fermato dalle figlie. Da’ le spalle all'armadio).

Ciccina          Papà, nun ti scomodari ti la pigliu ja la giacca! (mentre Ciccina piglia la giacca, Serafina lo distrae.I due fidanzati all'apertura dell'armadio porgono a Ciccina il cappotto della mamma, che senza accorgersene lo fa indosare a Cocò).

Cocò              Ma chi mi pigliastivu lu cappottu di vostra matri? C’ha fari ridiri un paisi?

Ciccina          Scusami papà! E’ lu stessu culuri di la giacca! (riapre l'armadio e i due porgono il cappotto di Cocò e lo fanno indossare).

Cocò              E ci torna. Lu cappottu e c’ ha fari ridiri tuttu lu paisi?

Ciccina          Chi voli papà, dintra l'armadiu c'è lu scuru!

Cocò              Aspetta ca chiamu l'elettricista e ci fazzu mittiri ‘na lampadina. (va verso l'armadio ma viene fermato dalle figlie. Finalmente pigliano la giacca del padre.)

Ciccina          Papà, nun è chissa la giacca?  (si aprono le ante dell'armadio in contemporanea, subito Ciccina e Serafina vanno a richiuderle restando poggiate  alle stesse).

Cocò              (indossando la giacca) Finalmente! (esce).

Ciccina          (aprendo l'armadio).Si nun mi veni oj l'infartu, nun mi veni cchiù!

Lestu nisciti! (nell'uscire dall'armadio si sentono le voci di Marietta e ‘Ntunietta. I due rientrano nell'armadio.)

                                                       

 Scena VI

                                                Detti, Marietta , ‘Ntunietta e Cocò.

Marietta         Sbrigativi a viniri dda banna, c’amma priparari lu dolci a Vicinzinu!

‘Ntunietta      Dai sbrigativi! (escono).

Ciccina          (va ad aprire per l'ennesima volta l'armadio) Lestu! Sbrigativi! Jtivinni, ca nun c'è nuddu.( i due escono dall'armadio ed in contemporanea entra dalla comune Cocò).

Cocò              (nel vedere la scena grida ad alta voce) Ah!! Tradimento!!

FINE SECONDO ATTO

                                                                   

ATTO TERZO

                                                            Stessa scena del I e II atto

                                                                             Scena I

 

                                                                     Cocò e Vicinzino

Cocò              (Esce dalla sinistra .Ha in mano una pentola). Si stavanu abbrusciannu tutti cosi! La curpa di cu è? Sempri di ma cugnata Rosa ca si 'ntisi mali. E arrieri tassì e partenza. Mamma e  figlie. Mancu appiru lu tiempu di sistemarisi. (suonano alla porta, è Vicinzinu, Cocò va ad aprire).

Vicinzino       Papà, mi scusassi per questi contrattempi. Unni è la mamma? Chi è dda banna? (va per andare e viene fermato dal padre).

Cocò              No, nun c'è! Vinni e si ni j’ arrieri! Avi du’ uri c'aspittammu! To matri ti stava priparannu lu dolci. (guarda la pentola che ha in mano). Pua vinni ‘na chiamata di to zi Rosa, dicica ci vinni un collassu, e partì arrieri assieme con la processione delle tue sorelle.To zi Rosa è sperta, cuomu a lu solitu, manna un tassì, accussì nun ci duna motivo a to matri di parlari e di rifiutari. Ma lu sacciu ca to zì  esagera ni li cosi. Vedrai che da un momentu all'altro saranno di nuovo qua! Ah, e la madamosella chi la lassasti fori? (va verso la comune).

Vicinzino       (fermandolo) No, papà! Ha perso tempo in albergo. Ha avuto una contrarietà. Nun arrinisciva a truvari un documentu d'identità e le ho fatto io da garante. Sta perdendo tempo per sistemarisi, e ne ho approfittato di viniri ccà a salutari la mamma. Papà, spirammu ca a vossia e la mamma vi piacerà questa ragazza! E andrà tutto bene!

Cocò              Nun ti preoccupari, Vicinzino mio, vedrai che andrà tutto bene..!

Vicinzino       Sarà, ma io ho paura!

Cocò              Paura di chi? L'impattu di to matri cu la to ragazza? Chi ti vua fidanzari e maritariti senza la presenza di to matri? e delle tue sorelle? Mancu tu mi pari ! Sai che da noi ill matrimonio è una delle cose più sacre della vita. Una festa...il raggiungimento della felicità. Quel giorno è tutto gioia e sorriso. E nun sulu pi li sposi ma pi tutti. Per tua madre sarà il giorno più bello della sua vita! (espressione ironica.Vicinzino è turbato e nervoso). Chi è? nun si cuntentu?...nun si convintu?

Vicinzino       Eh! Papà..vossia lu sapi com'è la mamma. Nun vulissi...!

Cocò              Chi ni vulivatu fari a menu di to matri? Se Mafalda deve entrare nella nostra casa, è bene ca ci trasi cu tutti  li sacramenti. Da domani in poi to matri sarà anche so matri. Si nun la canusci mancu di vista come farà ad essere figlia?

Vicinzino       Papà vidissica ca quannu mi maritu vuogliu stari a Roma!

Cocò              Pirchì, ti vriugni stari a lu paisi?

Vicinzino       No! Pirchì m'avissi a vriugnari? Ma vidi...ddà a Roma si sta miegliu..!

Cocò              Certu, mari ranni..si nata miegliu! E va beni faciemmu cuomu dici tu.Vedrai che to matri sarà cuntenta di fari la conoscenza di ‘sta signurina altolocata, che appartiene alla vita montana!

Vicinzino       Mondana, papà!

Cocò              Scusami, certi paroli mancu sacciu chi significanu hannu. Di lu riestu la verità la sapiemmu ja, tu , ma cumpari Calò e l'impresariu!

Vicinzino       Assà siemmu a sapirlu. ‘U sapissimu ja e vossia fussi nenti, ma c'è don Calò, buonu e caru, ma incapaci di mantenere un segreto. ‘U primu ca ci addumanna ci dici pani pani, vinu vinu!

Cocò              Ma figliu mia...oramai..Chi ci vua fari? E pua tu di chi ti scanti?

Si’ felici? E allura di ‘sti fissarii ci sputi di 'ncapu..Nun si cuntentu?

Vicinzinu      No! Nun sugnu cuntentu!

Cocò              E pirchì?

Vicinzino       Ja aviva pinsatu di dirici a la mamma ca Mafalda è ‘na studentessa e ca l'impresario è so zi’. Ma nun haiu curaggiu di mentire alla mamma. Preferissi di dirici la verità e non impiattarici ‘sta commedia, ‘sta finzione!

Cocò              E diccilla la verità a to matri!

Vicinzino       ( deciso) E’ ‘na ballerina, mi piaci e mi la pigliu, e nun si ni parla cchiù!

Cocò              Benissimo. E cu ti lu 'mpedisci di diriccillu a to matri? Ora ca veni ci dici: Cara mammina, io voglio bene a ‘sta ballerina che ha ballato nuda davanti a tutto il mondo, e mi la vuogliu maritari. Datemi la vostra benedizione. E vedrai che to matri nun rij sulu ‘na mani pi binidiciriti, ma tutti du’! ( fa segno di colpi). Sienti a mia, è miegliu fingiri camora, pua si vidi!

Vicinzino       Papà, vossia mi duna ‘sti consigli simili?

Cocò              Pi tia lu fazzu, pi tia lu fazzu! Ja certu pi mia nun lu facissi! ( fa cenno per dire meglio di così non potrebbe andare).

Vicinzino       E pua li ma suoru..!

Cocò              Ti vriuogni?

Vicinzino       No, ma..sono signorine all'antica...!

Gesuladu      ( a bassa voce) Non tutte veramente...(poi ad alta voce) Allura ti vriuogni?

Vicinzino       Nun dicu chissu. Vossai lu sapi com'è. Mafalda è una ragazza moderna, la stessa maniera di come veste, come si presenta, un po degagè! ( ad un cenno del padre che non capisce)

Cocò              Cuomu? De…degagè? Chi significa?

Vicinzino       Degagè, papà, significa spinta, audace, degagè, papà degagè. Alle donne come le nostre non può fare buona impressione...! 

Cocò              Piccolezze! Piccolezze! Ascunta a mia va piglia a ‘sta signurina, cuomu dici tu degagè’ e la puorti ccà, pirchì a  momenti to matri sarà quì. Accussì ni livammu ‘stu pinsieri, e vedrai che passannu il primo momento, superannu lu primu scogliu, li cosi pua camminerannu lisci lisci! Dai niesci! Curri! (Vicinzino bacia il padre ed esce, dimenticandosi la giacca). Sceccu...propriu sceccu di Pantelleria! Si ci avissi tiratu li rietini, s'impuntava cuomu li scecchi! Avissi dittu: M'ammazzu, mi sparu! Avissi tiratu canci, avissi tistiatu! Inveci ci lassavu li rietini ni lu cuoddu, e lu lassavu fari a iddu! Sugnu cuntenti! Curri, pigliatilla e camina dirittu cuomu un fusu pi  la via giusta...Sceccu! Ja ci fici fari tutti cosi a iddu. Ma li fila ja li tiru! Ja sugnu ‘u puparu! Vedremo ora la reazione di so matri! Quale sarà?  Aspittammu ca torna ed assisteremo a questa altra commedia. Ja ! ( muove le mani come se tirasse le fila di una marionetta. Suonano alla porta, è Calò).

                                                                              Scena II

                        Detto, Calò, Maranna, Marietta, ‘Ntunietta, Ciccina e Serafina

Calò                           Cumpari 'ncuntravu a vostru figliu vicinu ‘a chiazza! Curriva cuomu ‘na furia! Chi succesi cosa?

Cocò              Nenti! Nenti cumpari. Assittativi dduocu e chiddu chi dicu ja vu ata calati sempri la testa, cuomu si fussivu un pupu! ‘ U capistivu? ( ad un cenno di Calò )

Calò               Ma...

Cocò              Mutu, ca ca sunnu! Ja tiru li fila e vu’ calati sempri la testa! (si sente rumore dalla comune. Entrano Marianna e le figlie).

Maranna       Eccomi di nuovo ccà! Stavota ficimu prestu! Falso allarme.Li soliti  fisimi di ma suoru.

( si toglie il cappelo e s'accorge della giacca dimenticata da Vicinzino).  Oh che bella ‘sta giacca.! Chi vinni Vicinzinu? Unni è?

Cocò              Vinni e si ni ì arrieri a pigliare la madamosella. Si vinivatu un momentu prima lu truvavatu ccà. Ni vinni ad avvisari che ha avuto un contrattempo e sarà a momenti quà!  

Maranna                   Chi sugnu cuntenta, pari ca cu Vicinzinu jucammu a  l'ammucciaredda. (guardando la giacca).Tu ma talia che bella ‘sta giacca, pari ‘na giacca di baruni..

Marietta         (toccando la giacca) Di conte..!

‘Ntunietta      (c.s.) Di principe..!

Ciccina          (c.s.) Di re...!

Cocò              State mobilitando la consulta araldica! (toglie di mano la giacca).

Ciccina          E chi è sula ‘sta signurina? Ci l'avi la matri?

Cocò              E una madre l'avrà avuta. Ma che ne sappiamo che cosa ne ha  fatto!

Maranna       Chi fici la persi?

Cocò              Si..ti pari ca è buttuni? Avi uno zio!

Calò               Francisi!

Maranna       Francisi? E ni capisci a nantri?

Cocò              Eh ora vidiemmu. Mi raccumannu, nun ci faciti fari cattiva figura a Vicinzinu, facitivi vidiri ca siti donne di mondo, abituate ai grandi salotti. Mostratevi disinvolti, senza scrupoli..digagè,  digagè, spinte,  audace, digagè digagè!

Calò               Cuchon..Cuchon...!

Maranna       Ma chi diciti? Ma ‘sti cuscion ‘sti digagè,  cu vi l'ha 'nsignatu?

Cocò              Eh..quì la scuola c'è!

Calò               Francese, cummari francese!

Maranna       E cu vi capisci? Ja veramenti sugnu tanticchia riprisa. Ja nun sacciu parlari cu la lingua di fora! Uantri  sapiti parlari cu la lingua di fora?

Cocò              ( mettendo la lingua fuori dalla bocca ) Mun lu vidi ca st’haju parlannu!

Maranna       ( dandogli una pacca sulle spalle ) Chi ti sparanu, ja vuliva diri parlari cu ‘sta lingua francisa! Ja nun sacciu parlari! Mah..a vu mi raccumannu, San Vicienzu!

Marietta         Ja nun sacciu c’ha diri! Madonna di lu Carminu…!

Cocò              …Ora pro nobis!

‘Ntunietta      Aiutatimi San Giuseppi…!

Cocò              …Ora pro nobis!

Serafina        Ja si prima nun la viju..facitimi coraggiu San Giuvanni…!

Cocò              …Ora pro nobisi!

Ciccina          Già, pirchì n'aviemmu a scantari, Sant'Antuoniu…!

Cocò              Ora pro nobis. A litania si misiru!

Marietta         (rivolgendosi a Ciccina) Già pirchì uantri siti sfacciati!

Ciccina          E tu si malalingua e pitulanti!

‘Ntunietta      Vidi chi paroli ci niescinu di la ‘ucca!

Marietta         Paroli di fimminazza...!

Cocò              …Dal sacro al profano!

Maranna       Carusi finiemmula, nun vi faciti a canusciri, se no vi fazzu sentiri quattru timpulati a la francisa!

Cocò              Silenzio! E’ severamente proibito fari questioni! ( fa in continuazione segnali a don Calò)

Calò               Ordine del Governatore. Basta!

Cocò              Piuttosto state attenti all'etichetta!

Maranna       Etichetta e chi è Marsala?

Cocò              Al bou ton! ( pronuncia button )

Maranna       (rimproverando il marito) Si’ lu solitu vastasu! Ma chi dici? Ah..?

Calò               Al savuar fer...(le donne si consultano come per chiedersi:ma che vuole dire).

Maranna       Parlati naturali, se nnò sfuormu ja quattru timpuluna a modu mia e a cu ‘ncagliu ‘ncagliu!

Calò               Francese, cummari, francese!

Maranna       ‘Stu francisi l'haiu ccà! ‘Ncapu la ‘ucca di l’arma! (indica la bocca dello stomaco).

Gesuladu      (ridendo) Figurati ja, haiu passatu certi momenti. Ad ogni modo siamo nel ballo e dobbiamo ballare!

Calò               E ccà tutti ballerini siemmu!

Maranna       Cu?  Ballerini? Chi su ‘sti purcarii?

Cocò              Accurzammu! (alle ragazze )  Preibite appena entra, precipitatevi a baciarle la mano.

Le donne      A idda?

Cocò              Sissignore!

Maranna       Idda l'ava vasari  a mia. Sono o non sono la matre?

Cocò              O paisi! Loro usano al contrario!

Maranna       Mai Maria! La mano deve baciarla a me, perche io sono la matre, altrimenti mi offendo. Non ci pozzu rinunziari! ( si allontana )

Cocò              Benissimo. E fattilla vasari!

Calò               Tolla matolla, matematico!

Cocò              E pua tu Ciccina, ti mitti accussì luntana di jadda ( si fa spazio e s’allontana dal gruppo), pua vieni avanti, ci fai la riverenza e ci dice: Scusi la domanda importuna; ha dormitobene?

Maranna       E pirchì ci ava dumannari si ha dormito bene?

Cocò              Cosi.. per complimento, tanto per attaccari discursu. E pua accuminciati a parlari del più e del meno!

Maranna       Quali più, menu , per e diviso! Sacciu ja cosa ci debbo calare. Cci addumannu ci cci piaci lu pumadoru a strica sali, cipudda e agliu che piace tanto a me. Si ci piacinu li cucummari li cavulicieddi amari,  lu trubbittuni cu li fasoli, la minestra cu lu maccu...

Cocò              Benissimo, digagè,  digagè! Brava la moglie bisogna essere digagè! Spinte!

Calò               Cummari, du’ olivi cu l'agliu a piezzi e la menta, chiffà vi li  mangiati?

Maranna       Macari! Ci dicu si cci piacinu a idda? Ci dicu si ci piaci la pasta cu la vruoccula. Pasta e ciciri!

Cocò              Dumannaccillu. Bisogna essere digagè, digagè!

Calò               Addumannati, addumannati...!

Cocò              ‘Na cosa è sicura, ca la signurina..( a Calò) la signurina, cumpari..

Calò               Signurazza...! (ridendo).

Cocò              Ci piaci ‘u tiatru! Auh nun faciemmu ca la cuntrariati? Serafina si t'addumanna a tia: E vui cognatina bella amate il teatro? Tu ti  mitti accussì ( si mette in posizione con le gambe strette ed incrociate, toccandosi le dita delle mani) e ci rispunni: Oh! ouì...becù..becù …!( colla bocca stretta).

Maranna       Chi?

Calò               Becù…becù…assai...becù significa assai!

Cocò              (continuando)  L'altra sera , ci dici, il mio babbo...

Maranna       Cu è babbu?

Cocò              Ja, babbu! L'antra sera il mio babbo, papà, mi ha portato a vedere ballare una ballerina tutta nuda, che ballava così! (piglia la coperta  che è sul tavolo e la indossa a modo di veste e balla in can can. Sottofondo musicale).

Maranna       Auh! Veru babbu arriniscisti! (alla figlia) E tu cummogliati  ‘sti ammi, vastasunazza, se no ti li rumpu!

Serafina        E chi mali c'è, mamà. Bisogna essere moderne,  spinte, (al padre) cuomu si dici in francisi, papà?

Cocò              Digagè, digagè !

Serafina        Eccu, digagè, mamà, digagè...!

Maranna       Digagè, a quali digagè! ( al marito) Ma a tia ‘sti cosi cu ti l'ha  'mparatu?

Cocò              To figliu Vicinzinu...!(con dolore) M’haju ‘mparatu certi cosi di to figliu, ca mancu ti li po 'mmaginari!...Beh, lassami stari…continuammu, continuammu! E tu Ciccina, mi raccumannu tutta pepe e sale.

Maranna       E chi è ‘nsalata?

Cocò              Zitta non m’interrompere! Perciò Ciccina si t'addumanna: E voi come le passate le giornate?Tu cuomu a lu solitu ti pigli la vulata, ci fai l'inchinu e ci arrispunni: Ja! Io?  Io faccio all'amore tutto il giorno con un bel giovane!

Ciccina          Magari, papà! Si, si!

Maranna       (dandole uno schiaffo ) Chi fa? All'amuri? Unni? Quannu? S.Giuseppi tinitimi li mani, ca vidu un fulmini ca firria ccà dintra, e nun sacciu unni cadi! Ma chi è? (alla figlia) Tu nun fai all'amore pi nenti. Senza il mio permesso non si fa all'amuri! 

Cocò              E’ per il bon tù! Per il savuar fer! E tu Marietta, veni ccà! Tu t'avvicini  alla signurina, ci fai l'inchinu, e ci addumanni si ci piaci andare al cinema! Idda t'arrispunni di sì, ca ci piaci. Allura tu continui a parlari e ci dici: Anche a me piace andare al cinema come a lei. Sedersi nelle platee o nelle tribune e vedere nel grande schermo ( allarga le due braccia) gli attori che tu ami, gli attori che si baciano, ( la bacia ) che si accarezzano, (fa il gesto di accarezzarla)!  Sape, ne ho visti molti di queste pellicole!

Maranna       Ma quali pellicole, chi su ‘sti purcarii. Li ma figli?

Cocò              E’ per il bon tù! Per il savuar fer! ‘Ntunietta, veni ccà videmma tu! Tu inveci ci addumanni si ci piaci girari!

‘Ntunietta      Girari accussì? (gira su stessa)

Cocò              No babba, accussì! (gira su stesso al contrario) Babba, girare nelsenso di viaggiare, visitare luoghi ameni...!

‘Ntunietta      Cuomu?

Cocò              Ameni, belli, belli. Luoghi di mondi diversi! Darsi alla pazza gioia! Salire e scendere, scendere e salire, a destra e a manca!

‘Ntunietta      Chi manca, papà?

Cocò              Manca, pi diri manu manca, babba! Perciò ti stava diciennu,  girari, salire scendere a destra e a manca  treni aerei, navi, automobili! Fare il giro del mondo! Ci piace a lei? Tu ci addumanni! E idda t'arrispunni ca ci piaci!

Maranna       Ma la vuliemmu finiri cu ‘sti dumanni babbi e ca nun su’ veri!

Cocò              E’ per il bon tù, per il savuar fer!

Maranna       Ja mi staiu unchiannu cu sti buttuna e ‘sti cafè! ‘U sapiti chi vi dicu? Si ci piaciemmu a ‘sta signurina n'avi a pigliari cu tutti li troffi, se no ti saluto e suonu! Del resto ma figliu nun è un trovatello qualunque e ‘a muglieri, si chissa nun ci piaci ci la truovu ja a lu paisi! Buttuna, buttuna e cafè!

Cocò              Iddu chissu , è ca to  figliu Vicinzinu nun ni mancia piseddi paisani! La voli furastera...scaltrita, paisani nun ni mancia!

Maranna       Chi fà? Paisani nun ni voli? C'è la figlia di don Cola Minnedda, ca pi quantu è veru Diu, pari ‘na principissa di sangue abblù! Altru chi di… di….digagè!

Cocò              Chissa avi ‘u sangu! Ora cuomu trasi ti n'adduni!

                                                                         

    Scena III

                                                                  Detti e Vicinzino

Vicinzino       (entrando dalla comune) Oh,mamà! Haiu vinutu du’ voti e mancu t'haiu truvatu! (saluta la mamma e le sorelle) Ora vi presento la mia fidanzata, si chiama Mafalda!    ( Vicinzino esce seguito da Serafina e Ciccina).

Maranna       Nun sacciu pirchì ‘stu nomi mi urta. Ni li nostri parti ‘a mafalda è ‘na pistola di pani!...Pirchì nun la chiamammu cu nantru nomi? Piesempio..Lionora...!

Cocò              Addio...!

                                                                 

          Scena IV

                                Detti, Ciccina, Serafina, Vicinzino, Mafalda e Pedignon

Ciccina          ( rientrando di corsa con la sorella Serafina ) Ca su, ca su! (tutti le donne si sistemano a semicerchio attorno al tavolo. La mamma  sistema tutti i presenti).

Cocò              Ai posti di combattimento! ( Entra Vicinzino seguito da Mafalda e da Pedignon. Tutti restano allibiti e con la bocca aperta)

Maranna       Chiujtila ‘a ‘ucca, chiujtila! ( allunga la mano e chiude lei le bocche alle figlie)

Vicinzino       (presentando Mafalda). Mafalda ti presento mia mamma, mio padre le mie sorelle e don Calò!

Cocò              Mia moglie , le mie figlie e don Calò!

Maranna       (alle figlie) Calativi! Calativi !(tutti si inchinano buffamente).

Pedigno        Monsier, monsier e moi?

Cocò              Chi mua?

Calò               Ci penso io! Cummari chistu è lo zio francese!

Maranna       Ah, lo zio, ho capito! ( al marito a basa voce) Ma pirchì si movi tuttu?

Cocò              Si movi alla francisa! Ddà s’annacanu tutti!

Pedignon      Avanti figliola, courage, abbraccia i tuoi parenti! Le pere le per ), la mere ( le mer ) e les soeurs ( le ser )!

Mafalda         (umilmente) Ubbidisco zio!

Maranna       Vieni tra le mie braccia, figlia mia acquisita...!

Gesuladu      La mer!?! (fermandola) Che hai battuto la tet? Prima viene le per! (si  avvicina con passo felpato e le va a baciare la mano, partendo dal dito e poi finire al braccio, poii invita la   moglie a salutarla). Prego,  la mer!

Maranna       Vieni tra le mie braccia, figlia mia acquisita! (le affibia due grossi bacioni con evidente ripugnanza di Mafalda. Poi la squadra dalla testa ai piedi) Eh, non c'è malaccio, mi pare proprio digagè, digagè, ( toccandole le coscie )  coscion, coscion!

Pedignon      Come?

Calò                           Non ci badate, cumpari francisi! La cummari è siciliana e non conosce il savuar fer...!

Pedignon      J'ai compri, j'ai compri! Ho capito!

Cocò              ( tirandosela in disparte la moglie ) ‘U capisti chi ci dicisti?

Maranna       Coscion, ca javi belli cosci!

Cocò              Chi ti sparanu, coscion significa porca!

Maranna       ( dandogli una pacca) Lu vidi, lu vidi chi figura mi fa fari, ah?

Cocò                          ( fa segno alle figlie di salutare Mafalda ) Le mie figlie, la gran ‘Ntunietta , l’antr gran Marietta e le de picciuler Ciccina e Serafina! ( le figlie una per volta vanno a salutare Mafalda tempestandola di baci )

Mafalda         ( A Pedignon). Preparami dell'acqua di colonia...! (Vicinzino sente e si turba).

Vicinzino       ( Si avvicina a Mafalda) Che hai? (MENTRE PARLANO I DUE DIALOGO TRA COCÒ E LE  FIGLIE).

Mafalda         Niente.Che debbo avere?

Vicinzino       Che so , mi sembri turbata...!

Mafalda         No caro, sto bene! (COCÒ FA SEGNO A CICCINA DI ATTACCARE. Ciccina                 pigliando la rincossa). Cognatina cara, cognatina cara, uuh uuh! ( poi avvicinandosi) Ha dormito bene?

Maranna       Silenzio. Parlo io!  

Cocò              Brava. Parla lei!

Maranna       Cara figlia acquisita!

Calò               Si fissavu cu l'acquisiti.

Maranna       (al marito che le è vicino) M'imbruogliu, li paroli mi juculianu ‘n testa e nun mi viennu. Soffiami qualche cosa! Soffiami! (Cocò le soffia letteralmente).

Maranna       La vua finiri, sceccu! Suggeriscimi qualchi cosa!

Cocò              Pi carità..puru tu? Diccilli cuomu ti viennu!

Maranna       Dunque..dicevo..chistu nun  mi soffia. Dicevo cara figlia acquisita, sogno veramente onoratissima e felice e contenta della scelta di mio figlio,  sogno contenta e felice e onoratissima di diventare la sua matre, sogno feklice e contenta e onoratissima che una signorina, così altolocata viene a finire i suoi giorni in casa mia!

Calò               Cumpari si la jucà!

Cocò              Fulminante!

Marietta         Anche noi sogniamo contenti!

Ciccina          Cretina si dice siamo!

Mafalda                     (sorridendo) Io sogno sempre! La mia vita è un sogno continuo e strano! Procedo tra le tempeste della vita che ogni tanto hanno improvvise e luminose schiarite, poi precipito di abisso in abisso!

Maranna       Mischina e  nun si fa mali?

Mafalda                     Ci si abitua a tutto, purtroppo, signora mia e di laggiù ogni tanto vedo spuntare la luna!

Ciccina          Ah! La luna! (in contemporanea con Serafina. Poi si abbracciano).

Maranna                   A uantri ‘sta luna vi fici perdiri ‘u ciarvieddu! (  IN QUESTO FRANGENTE DIALOGO TRA MAFALDA E VICINZINO).

Serafina        Mamà è ura di lu babbu?

Maranna       Dumannalu a iddu!            (indica il padre, il quale la incita)

Serafina        (piglia la posizione suggerita dal padre). Cognatina cara, cognatina cara a lei piace il teatro?

Mafalda         (A Vicinzinu) Domanda se mi piace!

Pedignon      ( inserendosi subito)  Lo conosce poco..è uscita da qualche mese dal collegio!

Calò               Si, dal collegio militare!

Cocò              Poverina!

Serafina        Invece a me piace, auì, becù, assai, abbunnato, sape! L'altra sera il mio babbo papà, mi trascinò per forza al teatro, sape.Quanto mi sono scialata! Ho visto ballare una ballerina tutta nuda..che ballavacosì, sape! (esegue il ballo del can can, sottofondo musicale ).

Vicinzino       (Esasperato) Papà, ma chi è ‘sta commedia?

Cocò              Io? Ignoro!

Mafalda         (Pudica e ironica) Ah! Sì? Questi spettacoli io non li vedrò mai, lo zio non lo permetterebbe!

Pedignon      Spettacoli indecenti..mai ...jamè! ( MENTRE GLI ALTRI PARLANO DIALOGO TRA MAFALDA E  VICINZINO).

Maranna       (Al marito)  Che figura ci sta’ faciennu fari a li tò figli?

Cocò              Ignoro..ignoro...!

Maranna       Spinte! Spinte! Chidda sta’ nisciennu ora ora di lu collegiu!

Cocò              Di lu sirragliu niscì!

Maranna       Mischina è casta cuomu la casta diva!

Calò               Si, cuomu la sunnambula!

Cocò              Ignoro..ignoro..!

Vicinzino       Papà che succede?

Cocò              Ignoro..ignoro..figliu chi ni sacciu? (COCÒ PREPARA CICCINA).

Vicinzino       ( A Mafalda)  Questo tuo contegno, queste tue bugie a ripetizione non mi piacciono!

Mafalda                     (Per la prima volta aggressiva) Ed io , invece mi diverto moltissimo.( ride poi lo scosta e rivolta a Ciccina). E voi, cognatina cara, come passate le giornate?

Ciccina          Io, ja?  (piglia la rincossa)  Io faccio all'amore tutto il giorno con un bellissimo giovanotto, scaltro ma cu du punza tanti! Ah!  La luna!!!

Cocò              Forza Marietta, tocca a tia!

Marietta         ( fa l'inchino) Cara signorina a lei piace andare a cinema?

Mafalda         No!!

Marietta         (al padre) No, mi dissi!

Cocò              Continua, cuomu si t'avissi dittu di sì!

Marietta         Ah non le piace..a me si! Anche a me piace il cimena come non piace a lei. Anche a me piace andare al cinema come a lei.

Cocò              Cchiù pepe, cchiù pepe…!

Marietta         Cchiù pepe, cchiù pepe…papà chi mi fa diri….Allora cognatina cara dicevo…anche a me piace andare al cinema, sedersi nelle platee o nelle tribune e vedere nel grande schermo ( allarga le due braccia sbattendole la mano sulla faccia di Mafalda) gli attori che tu ami, gli attori che si baciano, ( la bacia ) che si accarezzano, (fa il gesto di accarezzare il corpo di Mafalda)! Sa, ne ho visti tante di queste pellicole! Ah il cimena che sogno! Io ci vado tutte le sere! (inchino, Cocò fa segno a ‘Ntunietta di parlare).

‘Ntunietta      (inchino) Cognatina cara, a lei piace girare? Ma no girare così! (gira su se stessa), ma girare nel senso di viaggiare, visitare luoghi ameni, belli! Luoghi di monti diversi! Darsi alla pazza gioia! Salire e scendere, scendere e salire, a destra e manca, manca la mano, salire treni, navi, aerei, tomobili, scale! A lei ci piace? A me sì! (non da tempo di rispondere e va subito a ripigliare la postazione di prima).

Maranna       Non ci creda, sa! Non ci creda! E’ ddu sfurcatu di so patri ca ci 'nsigna ‘sti cosi. (DIALOGO TRA MAFALDA E VICINZINO). Lu vidi chi figura mi sta faciennu fari cu tutti li to figli?

Cocò              Io..ignoro..

Maranna       Spinte..spinte..Chidda è una bambina senza malizia, ca po essiri figlia mia! Un angelo di purezza , d'innocenza e di virtù! Figlia mia acquisita vieni ccà, figlia mia, abbracciami ca ma figliu una ragazza così dolce e ingenua nun la putiva truvari!

Vicinzino       (frapponendosi) No, mamà! Nun è veru tuttu!

Mafalda         Ah, così mi ami?

Vicinzino       Ti amo Mafalda. Ma queste finzioni non le posso sopportare! Sono un uomo onesto e leale e preferisco dire la verità! Mamà, non è vero ca Mafalda è così come crede vossia. Mafalda è una ballerina! (sorpresa di tutti).

Maranna       (allibita) Unni è lu babbu? (Cocò si nasconde). Ballerina? E tu vua purtari ni la me casa,' mmiezzu a li to suoru , timorate di Diu, ‘na ballerina?

Mafalda         No, signora, non ci vengo! Non si preoccupi!

Maranna       Ci rumpu ‘a testa prima a ma figliu e pua a ddu babbu, pi daveru babbu, di so patri!

Calò               (che è vicino a Cocò) Cumpari, arriniscivu...!

Vicinzino       Io volevo redimere una donna!

Cocò              Ci vuliva suffiari...!

Maranna       Vi dugnu ‘na suffiata ja  a tutti quanti siti, ca vi fazzu arruzzulari cuomu vutti vacanti!

Mafalda                     Non s'impressioni, signora! Non la voglio la sua redenzione! Mi offende! (a Vicinzino) Volevo essere, amata così come sono, per quello che sono! E’ una ambizione di noi povere derelitte che navighiamo fra le tempeste, con questa tormentosa ansia di infinito, con questa ardente sete di novità ch'è nel cuore di ogni donna perduta...Sogni...Sogni…ma  la realtà è ben triste e diversa!

Vicinzino       Ma io...!

Mafalda         (gli tappa la bocca) Ma tu non puoi capire, sei un piccolo provinciale illuso di ompiere una gesta di grande cittadino! No, non puoi farlo! Voi siciliani siete segretamente legati alle catene dei vostri sentimenti! Sono io che non voglio! Ho ceduto per un attimo alla lusinga di una voce melodiosa. Ora è finita, ritornerò nella mia vita di sempre. (esaltandosi) Luci..follie...musiche...ritmo di danze…( si va togliendo guanti, velo e cappello posandoli sulle spalle dei presenti) Carezze di violini…sorrisi...  estasi... felicità… delirio di             applausi…riverenze…baci...champagne...amori...gioia...freneticagioia..Ancora…

ancora…(ride e piange. Alla fine si posiziona vicino alla ribalta).

Vicinzino       (avvicinandosi) Mafalda, che fai?

Mafalda         Nulla…! Vivo la mia vita… sei stato una pausa del mio destino, ora riprendo la via segnata senza rancore! (a Gesualdo) Nemmeno con lei signore che è stato così cattivo con me!

Cocò              Sono stato padre signora!

Mafalda                     (pausa e si asciuga un po le lacrime) Non so se lo spettacolo vi è piaciuto! Io ci ho messo la migliore volontà! Addio a tutti!

Maranna       Acqua davanti e vientu narrieri..Per omnia secula seculorum.

Calò               Amen!

Mafalda                     (a Vicinzino che vorrebbe seguirla) Rimanete, vi prego...e addio! (esce, e Vicinzino si abbandona piangendo su una sedia).

Pedignon      (seguendo Mafalda) Mesdames ( medam ) e monsieur (mossier ), merci ( mersì)!

Maranna       Va’ stoccati di mmiezzu tu! Acqua davanti e vientu narrieri fumu e pruvulazzu piedi piedi! Becù, becù, becù!

Pedignon      Oh pezza di vicchiazza arripudduta! Va stoccati tu la nuci di lu cuoddu! Squaquenchiara! ( esce di corsa )

Maranna       Siclianu è!?! Siclianu è!?! Francisi a quali francisi, francisi di Baddarò! Mi vuogliu farii la cruci! Tuttu chi si stucchiava alla francisa!

Cocò              E accussì su li siciliani, quannu niescinu e passanu lu strittu di Missina, arriniscienu!  ( guarda il figlio )

Mafalda         E chi faciemmu ora?

Gesuladu      (vicino al figlio)  Si fa chiddu chi dici Vicinzinu, cuomu  a lu           solitu.Chi faciemmu Vicinzinu? ( vedendo che il figlio piange cerca di consolarlo ) Dai Vicinzinu, nun chiangiri! Fa la volontà di lu Signuri! ‘U Signuri vonzi accussì e accettammu la so volontà! Nun ti preoccupari ca sì ancora carusu e cuomu a idda, anzi meglia d’ idda ni po truvari cientu, chi dicu cientu, ma milli! Lu vidisti tu stessu ca nun era cosa pi tia! Adà Vicinzinu, nun chiangiri ca mi fa vini un duluri o cori!

Vicinzino       (Esita, controscena di tutti) Nun era cosa pi mia! Papà avivatu ragiuni tu, e puru tu mamà! Nun era cosa pi mia!

Maranna       Si, figliu amurusu! (lo abbraccia).

Cocò              (trionfante) ‘U vidi, ‘u vidi ca lu patruni si tu! Tuttu tu decidisti, ja ti lassavu fari! ( da uno sguardo a Calò)  Lu patruni  si tu?

Maranna       Ja nun ni staiu capiennu nenti. Spinnisti tutti si sordi, pirchì? Pi farinividiri ‘na ballerina. Chi gustu c'è, ja nun lu capisciu!

Cocò              ‘U ma cori sapi chi gustu c'è statu! (Maranna e Cocò mettono in  mezzo Vicinzino).

Ciccina          Papà ‘u so cori sapi chi gustu c'è statu. Ma vossia nun sapi chi gustu c'è ni lu cori mia e di Serafina. Ja ci ricuordu chiddu chi dissi: ca Vicinzinu fimmini paisani nun ni mangiava la vuliva furistiera e lu vittimu chi successi, si nni pintì! Ebbeni , ja parlu davanti a tutti,  pi mia e pi Serafina ( fa segno a Serafina che approva ed la invita ad uscire).

Serafina        Veru è, appruovu! (esce).

Ciccina          Vi comunico ca ja e Serafina siamo fidanzati con due giovani, masculi, cu du punza tanti, che adesso vi faremo conoscere! (meraviglia di tutti).

Maranna       (al marito) Unni è lu babbu! Babbu, chi sapivatu cosa?

Cocò              Zittuti, ca ora sistiemu tutti cosi ja! (entrano Serafina, Santu e  Melu).

Ciccina          (andando incontro ai tre) Chisti su li nostri ziti!

Maranna       E chi niscieru di l'uovu di Pasqua? Ah, mi sientu mancari, mi sientu mancari, le mie figlie picciulare comportarsi così! (al marito) Tua è la curpa, pigliaru di tia, pigliaru, mentri chisti du’ (indica Marietta e ‘Ntunietta) pigliaru di mia.

Cocò              La vua finiri? Ora sistiemu tutti cosi ja!

Vicinzino       (che ha seguito suo malgrado la scena) Papà, mamà si li ma suoru cu chisti du si vuonnu beni, accuntintatili! Pua su paisani! ‘U vidistivu cuomu sunnu li genti di antri paisi? Dai papà, dunaci la benedizione! (Maranna   nervosa viene calmata dal figlio).

Cocò              Io sono irremovibile, irremovibile, nun mi spuostu di cà! (Serafina e Ciccina cercano di convingerlo. Poi si avvicina Melu lo solleva con forza e lo sposta). E va beni! Acconsento! (i fidanzati esultano,Marietta e ‘Ntunietta piangono). Chi c'è? Chii successi?

Marietta         (assieme con ‘Ntunietta) E n'antri?

Cocò              Uantri ca pigliastivu di vostra matri ci ava pinzari idda!

Maranna       Ah si!?! Carusi da domani tutti davanti a la finestra a taliari la luna!

Calò                           Cumpari siti veru un PUPARU! ( Cocò muovendo le braccia come se tenesse idealmente nelle mani dei fili collegati a tutti i personaggi, li fa muovere facendoli uscire dalla scena. Sottofondo musicale. Alla fine rimasto solo in scena si avvicina alla ribalta e rivolto verso il pubblico allunga le braccia muovendo idealmente dei fili )

                        E ora tocca a uantri!

                                                               FINE DELLA COMMEDIA

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