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ULISSE

ULISSE

COMMEDIA IN DUE ATTI

DI

COSTANTINO FERRARI

                                                                             

tinoferrari@hotmail.it

PERSONAGGI

·ULISSE BERTANI:             (Protagonista)

·SOFIA:                                  Sua moglie

·ANDREA:                             Il nipote

·RENZO:                                Ex insegnante

·MIRELLA:                            La moglie. Vicini di casa.

                                     

ATTO PRIMO

La scena si svolge nel salotto di casa  dei coniugi Bertani. Ulisse è seduto al tavolo di centro a fianco del nipote diciassettenne ospite per qualche giorno dei nonni. Con sé ha portato il computer e comincia ad usarlo. Nonna Sofia è seduta vicino alla finestra e sta ricamando una tovaglia.

ULISSE. –Ti piace usare il computer?. Telefonino e computer sono i vostri giochi preferiti..il

Vostro divertimento...

ANDREA. –Sì. Possiamo anche divertirci... Ma non solo..(Pausa)..Usare il computer si dice navigare..(Sorridendo)..Tu non lo sai usare..Ti chiami Ulisse e non sai navigare..

ULISSE. –Non so navigare sulla terra ferma!..(Indicando il computer)..Quello sarebbe la tua nave?

ANDREA. –Certo sembra piccola, ma ha una stiva enorme..Si dice navigare perché è come viaggiare in un mare immenso..dove ognuno di noi può diventare un porto da visitare..Si possono

Scambiare merci e conoscenze di tutti i tipi..Basta aprire un sito..

SOFIA. –Andrea sopporta il nonno!..E’ all’antica..Figurati..ancora non ha imparato a usare bene il

Telefonino  e quando sbaglia si arrabbia!

ULISSE. –All’antica!..Come te, sono nato prima..

ANDREA. –Quando per comunicare usavano ancora il tam..tam... O i segnali di fumo!

ULISSE…-O i cavalli..Però la posta arrivava prima di oggi che ci sono treni e aerei.

ANDREA. –Non prima della posta elettronica.

ULISSE. –Sarà così!..(pausa). Durante la guerra ero su una nave in mezzo a bombe e siluri..(Pausa).

Penso a Colombo..Magellano..Cook..Quello era navigare!..Non farlo stando seduti comodi in casa..

ANDREA. –Nonno..sappiamo che hai fatto la guerra in marina!

SOFIA. –Ormai lo sa anche il gatto!

ANDREA. –Come mai uno come te nato nel mezzo della pianura è finito in marina? (Sorridendo)..Marinaio semplice poi!..Forse perché ti chiami Ulisse?

ULISSE. –Sapevo nuotare..

SOFIA. –Era bravo a fare il morto!

ULISSE. –Quelli che ti mandano a combattere pretendono che tu sia bravo a fare il morto!..Ti dicono che sono gli eroi che fanno vincere le guerre,,(Pausa)..Morto da eroe..Medaglia al valore!

ANDREA. –Ci sono eroi anche in chi ha perso la guerra..

ULISSE: –I morti non conoscono il lieto fine!

ANDREA. –E per quelli come te che sono tornati?..

ULISSE. –Ulisse torna sempre!..è un modo di dire..(Pausa)..Lui non era un supereroe..come Achille..O come Rambo..Consci Rambo?

ANDREA. –Si..Ho visto il film..

ULISSE. –Quelli senza effetti speciali non hanno scampo!..Per i soldati semplici..per i reduci..oltre

Al coraggio, occorreva astuzia e un po’ di fortuna.

SOFIA. E’ il destino..Ognuno ha il suo..

ULISSE. –Un comandante ha detto che guardando i soldati prima della battaglia, sapeva chi non sarebbe tornato..

ANDREA. –Cos’era un mago?..(Pausa)..Lui comunque sapeva di tornare..Non partiva!..

ULISSE. Un buon comandante è quello che riesce a farne tornare il più possibile.

ANDREA. –Chissà quanta paura hai avuto!

ULISSE. –La paura era la nostra compagna..Mangiava e dormiva con te..(Pausa)..Non stavamo girando un film!..Le pallottole e i morti erano veri..e il sangue non era vernice rossa!

ANDREA. –Raccontami quando hanno colpito la tua nave..

ULISSE. –Una volta siamo stati intercettati e bombardati da una squadriglia aerea nemica..Ci siamo

Salvati buttandoci in mare..Ma non tutti..I feriti o quelli intrappolati sottocoperta, hanno seguito la

Nave in fondo al mare..

SOFIA. –Che fine terribile!..Quei poveretti!

ANDREA. –Pensando all’Odissea di Omero, le bombe che hanno sganciato gli aerei sono state come i massi che Polifemo ha lanciato sulle navi di Ulisse in fuga..

ULISSE. –Molto peggio!..I piloti degli aerei di occhi ne avevano due!..e ci vedevano benissimo!

ANDREA. –Allora anche tu nonno hai vissuto la tua odissea! Te la sei vista brutta parecchie volte.

SOFIA. –Non sempre se l’è vista brutta! Quando raggiungevano i porti, c’erano le sirene ad aspettarli..(Pausa)..e i marinai di certo non mettevano i tappi nelle orecchie per non ascoltare i loro

Richiami..

ULISSE. –E’ vero..nei porti c’erano le sirene..(Pausa)..Ma c’erano anche le sirene che suonavano l’allarme..e  allora era meglio per te non avere tappi nelle orecchie!

ANDREA. –E tu nonna?..Non eravate ancora sposati durante la guerra..ma ti sei comportata da vera Penelope..L’hai aspettato!(Pausa)..La mamma mi ha detto che di notte ricamavi lenzuola per la dote..e preparavi maglioni da mandare al nonno..

SOFIA. –L’ho tenuto in caldo!

ULISSE. (strizzando l’occhio al nipote).- Sono stato fortunato..I proci..Cioè tutti i giovani erano in guerra così nessuno poteva farle la corte!

SOFIA. –Non fare il furbo!..Non tutti i giovani erano in guerra..A casa era rimasto qualche imboscato..

ULISSE. –Imboscati!..Nessun Omero..Nessun altro poeta avrebbe mai cantato una storia come questa!..Da vera compagna di Ulisse, hai aspettato il mio ritorno..

ANDREA. –Ha ragione il nonno!..E poi a me chi l’avrebbe raccontata la guerra?..Un imboscato che

L’aveva letta sui libri di storia?

SOFIA. (Guardando lontano). –Il ritorno..Ricordo quando il nonno è tornato..E’ sceso dal treno..era

Pieno di soldati..Ricordo i loro volti..colmi di felicità..Una felicità pura..esplosiva..(Pausa). Poche altre felicità eguagliano quella di un soldato che torna a casa finita la guerra.

ULISSE. –E’ come quella di un minatore che risale dalla miniera dove a visto morire alcuni compagni..Quando ritorna in superficie vede una luce nuova..Non più uguale a prima..

SOFIA: -Appena sceso ha salutato i suoi parenti..Poi ha abbracciato me..Abbiamo girato loro le spalle perché non vedessero, e ci siamo baciati..

ANDREA. –Vi siete baciati?..Come al cinema!..(Pausa)..Poi vissero felici e contenti..

SOFIA. –Non ci possiamo lamentare..vero Ulisse?..Il lieto fine non è solo per principi e principesse.

ULISSE, -Già..Lo devi guadagnare il lieto fine!..Nella vita a due poi!..E’ come navigare in un mare sconosciuto..Puoi fare lunghi tratti con le mani di entrambi sul timone,,della barca..e questa fila liscia sull’acqua..

SOFIA. –Forse è per questo che molte navi sono naufragate: c’era solo un uomo al comando!

ULISSE. –Quando invece non sei d’accordo sulla rotta da seguire, vorresti staccare le mani per andare dove vuoi..Queste sono le tempeste!..(Pausa)..Si possono superare solo tornando a sovrapporre le mani una sull’altra..Più sono lunghi i periodi della rotta condivisa, più sei sicuro di

Arrivare in porto.

SOFIA. –Anche se era lui il marinaio..alcune volte ho dovuto prendere in mano io il timone!..Perché gli sarebbe piaciuto..cambiare rotta! (Pausa)..Si gli sarebbe piaciuto!

ULISSE. (Sorridendo al nipote).-Volevo visitare altri porti!

ANDREA. –Dove non c’erano più le sirene che suonavano l’allarme..ma altri tipi di sirene!.(Pausa).

Ma la nonna ti ha messo i tappi alle orecchie!

ULISSE. –Ma no!..Pensate male..Era solo curiosità di vedere altri posti..Sono o non sono Ulisse!

SOFIA. –Già..sei Ulisse..ma ti ho risparmiato la fatica di raccontarmi dopo quello che vedevi..lo

Vedevo anch’io con te!

Andrea si concentra sul computer. Ulisse guarda incuriosito.

ULISSE. –Cosa guardi? Cosa cerchi?

ANDREA. –E’ una ricerca per i compiti che devo fare a casa.

ULISSE. –Non si usano più i libri?..Fra poco anche i libri di scuola non si stamperanno più!

ANDREA. –Ma si..Invece di avere testi di matematica..scienze..geografia..storia, chiedi al computer quello che ti serve..e i libri li sfoglia lui per te..E’ molto più comodo.

ULISSE. –Più comodo..Hai detto la parola giusta..(Pausa). Il computer ti da la soluzione già confezionata..Il libro invece ti accompagna..ti costringe a seguire un percorso per arrivare alla soluzione..

ANDREA. –Nonno ai tuoi tempi per arare e seminare usavano i buoi o i cavalli. Adesso ci sono i trattori..(Pausa). Lo scopo è uguale..far crescere e raccogliere il grano..ma coi trattori si fatica di meno per raccoglierne il doppio!

ULISSE. –Il doppio raccolto non lo danno solo i trattori..Ci sono anche pesticidi..diserbanti..fertilizzanti chimici..che poi raddoppiano molte altre cose..

SOFIA. –Il progresso va sempre avanti..non puoi fermarlo.(Pausa)..Prendi l’Ulisse di Omero, ha viaggiato su una barchetta di legno e a vela..Mentre tu Hai navigato su un cacciatorpediniere..

ANDREA. –Pensa ai calcoli difficilissimi che riesce a fare in pochi secondi..Senza il computer non sarebbero arrivati sulla luna..

ULISSE. –Non ci sarebbero comunque arrivati senza Galileo..Newton… Einstein..

ANDREA. –Quelli avevano un computer al posto del cervello!

ULISSE. –Ho sentito che in rete, come dite voi navigatori, si nascondono molti pericoli..

ANDREA. –E’ vero in rete si può pescare di tutto..e i pescatori esperti lo sanno!..(Pausa).Oltre alle

Cose utili puoi trovare, imbroglioni..maniaci..pedofili..Se non fai attenzione anche questa può essere una navigazione pericolosa.

ULISSE. –Così internet può diventare come la Maga Circe: trasformare gli uomini in porci!

SOFIA. –I porci li trovi dappertutto!..In mare..in terra e fra poco li troveremo anche nello spazio!

ANDREA. –Nonno..tu l’hai incontrata la Maga Circe?

ULISSE. –Sono sempre rimasto uomo!

ANDREA. –Perché sei stato furbo?

ULISSE. –Macché furbo! Mi sono comportato bene..Come si dice..ho fatto il bravo!

SOFIA. –Anche l’altro Ulisse è stato bravo con la Maga Circe!... Talmente bravo da farle sciogliere

L’incantesimo per i suoi compagni..

ULISSE. –Si è sacrificato per loro!

SOFIA. –Per conto mio Omero era maschilista..Il suo Ulisse si è divertito con molte donne ma ha voluto farci creder che le sue erano solo tribolazioni..(Pausa)..Mentre la povera Penelope!..Fare e disfare una tela..Sai che divertimento!

ULISSE. –Qualche svago era concesso..Il riposo del guerriero!..E’ previsto in tutte le guerre..

SOFIA. –Quando i guerrieri non avevano tempo per riposare, stupravano..(Pausa).Così le donne oltre a subire le guerre dovevano far divertire..

ULISSE. –Gli uomini morivano anche per difendere le loro donne..Un gesto di grande cavalleria..

(Pausa). Adesso ci sono le donne soldato..ed è più facile comportarsi da cavaliere. Per esempio cederei volentieri il passo a una donna armata di mitra..Non mi piacerebbe averla alle spalle!

SOFIA. –Avranno diritto anche loro al riposo del guerriero?

ULISSE. –Per averlo non hanno aspettato di andare in guerra!

ANDREA. –Nonno mi è venuta un idea divertente..Col computer ti cerco una fidanzata..più giovane..vediamo se qualcuna risponde..(Pausa). Nonna tu sei d’accordo?..E’ solo una finta.

SOFIA. –Fai pure! Divertitevi..Ormai non c’è più pericolo..il nonno è diventato sordo ai richiami..

ULISSE. –E’ vero!..Soprattutto non sento più le alte frequenze!..

ANDREA. –Ci penso io..Dunque..(Digitando sul computer).Mi chiamo Ulisse ho venticinque anni

Lavoro nel negozio di mio padre..Mi piace giocare a tennis..ballare e andare in moto..Vorrei conoscere ragazze brillanti e simpatiche..

SOFIA. –Poi lo cerchi anche per me un fidanzato giovane..Vorrei sognare anch’io..

ANDREA. –Nonno..guarda è arrivata una risposta. (Leggendo). Ciao mi chiamo Simona..ho ventidue anni..lavoro come estetista in un centro benessere..Anche a me piace ballare e andare in moto..Però Ulisse..che nome strano..Non l’ho mai sentito prima!

ULISSE. –Se fa l’estetista dovrebbe essere brava a fare i massaggi..(Pausa).Chiedile se conosce l’Odissea..

SOFIA. –Per fare un massaggio a te ci vogliono i rulli!

ANDREA. (Leggendo la risposta). –L’Odissea?..Cos’è una discoteca?

ULISSE. –Si!..Ci vanno a ballare i naufraghi!

ANDREA. (Leggendo). –Allora si trova a Lampedusa..

ULISSE. (Sorridendo). –E’ in tutti i porti!..(Pausa). Ogni marinaio è un po’ naufrago..

ANDREA. –Nonno, quelli che navigano in rete hanno altri locali per divertirsi..

ULISSE. –A quanto pare è una rete a maglie larghe: passa di tutto!

ANDREA. –Navigare su internet è come farlo per mare..Anche in mare ci sono sprovveduti..armatori disonesti..pirati..(Pausa)..E poi voi marinai siete famosi per raccontare balle..

ULISSE. –Balle innocenti..Spesso raccontate per nostalgia..

ANDREA. –Adesso nonna cerchiamo un fidanzato per te?

SOFIA. –Lascia perdere..Sono sicura che chiunque mi risponda ..non mi farebbe sognare.

ANDREA. –Forse perché sogni ancora il principe azzurro..

SOFIA. –Ma no!..Ai nostri tempi..Vero Ulisse?..Quando ti fidanzavi dovevi presentarti ai suoi genitori..(Pausa). Adesso a chi ti presenti?..Al www punto.com..o punto it!

ULISSE. –Forse è per questo che oggi i matrimoni durano poco.. Non devono superare nessun esame!..Nessuna commissione esterna!

SOFIA. –I nostri genitori andavano a naso!

ANDREA…-E non c’èra bisogno che fosse lungo come quello di pinocchio..Mogli e buoi dei paesi tuoi..Dicevano!

ULISSE. –Ora ci sono le agenzie matrimoniali..c’è internet..Tutto si muove con l’elettronica..Se poi

Qualcosa si guasta, finiscono subito in secca!

SOFIA…-E nessuno più cerca di aggiustare una cosa rotta..La buttano via!

ULISSE. –Basterebbe tenere a bordo il vecchio scandaglio..

ANDREA. –Il solito gergo marinaresco..(Pausa). Funziona sempre?..Anche sulla terra ferma?

ULISSE. –Lo scandaglio è il buon senso..Funziona sempre..anche sulla terra.. per esempio quando

C’è la nebbia o il ghiaccio..

ANDREA. (Con grinta).-Siete sicuri di averlo sempre usato bene il buon senso?..L’avete usato per far durare di più i matrimoni..Dovevate avanzarne un poco per altre cause..(Pausa)..Per esempio due guerre che con un po’ di buon senso si potevano evitare!

SOFIA. –Vedi Andrea..In tutti i paesi c’è una chiesa..Funzionava anche come farmacia comunale..

Somministrava il buon senso soprattutto ai poveri!..E i poveri poche volte comandavano..

ULISSE. –Comunque non mi sembra che stiamo vivendo in pace!..E’ solo cambiato il modo di fare la guerra..Invece di una grande ogni tanto, le hanno frazionate..Più piccole ma frequenti..(Pausa)..

Giornali e televisioni non si spostano per pochi morti!

ANDREA. –Le piccole guerre sono come i piccoli incendi..più facili da controllare..(Pausa).Adesso

Poi ci sono le bombe intelligenti che colpiscono solo il bersaglio prestabilito.

ULISSE. –Frecce..bombe..missili, sono soprattutto intelligenti per chi le lancia..e molto meno per

Chi le riceve!

ANDREA. –Quindi gli americani sono più intelligenti!..Loro hanno inventato queste armi, e loro le lanciano..(Pausa)..Naturalmente fuori casa!..Spero non sia questo il buon senso!

ULISSE. –Agli americani una guerra civile è bastata per diventare più intelligenti!..(Pausa).Certo è più facile quando hai la stessa lingua..la stessa costituzione..(Pausa). In Europa le guerre civili sono

Iniziate e proseguite quando imperatori..re e principi hanno coinvolto un Dio nelle loro malefatte..

SOFIA. –Purtroppo i conflitti non finiranno mai!..Potere..invidie..religioni, fanno parte di noi..(Pausa). Se pensiamo che hanno iniziato due fratelli!..Caino e Abele.

ULISSE. –Forse è per questo che non dobbiamo ostinarci a considerarci tutti fratelli!..(Pausa). Hanno causato più morti le rincorse ai grandi ideali che accettare più modestamente quello che in

Natura esiste da sempre: la diversità.

ANDREA. –Nonno..non sono d’accordo..Uno dei grandi ideali è stata l’eguaglianza..

ULISSE. –Non devi confondere i diritti fondamentali con l’eguaglianza..(Pausa). L’eguaglianza è come la felicità: tutti la cercano..pochi eletti la trovano..Sono due cose che non puoi imporre per legge..

ANDREA. –A chi ti riferisci?..Al comunismo?

ULISSE. –Certamente..ma non solo a quello!.(Pausa). Vedi Andrea..nella Costituzione Americana è

Scritto che ognuno ha diritto alla ricerca della felicità..(pausa).. Ma non ti dice quale!

ANDREA. –La felicità può essere un utopia..L’eguaglianza no!

ULISSE. –Può diventare un utopia se la imponi per legge..(Pausa). In ogni costituzione che non concede privilegi a nessuno, c’è l’uguaglianza.

ANDREA. –E’ questa disparità di costituzioni che frena la crescita dell’Unione Europea?

ULISSE. –E’ lo scoglio principale..Oltre alla lingua..(Pausa)…La stesura della Nuova Carta Costituzionale..Perché poi nessuna ideologia potrà importi la sua eguaglianza..e nessun movimento o religione il suo modello di felicità..Sono due sentieri che ognuno potrà scegliere se e come percorrerli..

ANDREA. –E’ per questo che sono poco affollati e in ordine sparso?

ULISSE. –Forse..O purtroppo..non più!..C’è una nuova entità, se così possiamo chiamarla: la tecnologia..Sta producendo eguaglianza e felicità di massa!

ANDREA. –Nonno ti spaventa tanto la tecnologia?

ULISSE. –Non mi spaventa la tecnologia..ma l’uomo che non sa usarla!

ANDREA. –Io so usarla!.(Pausa).Nonno dai..divertiamoci ancora un po’. Ti cerco un'altra fidanzata

ULISSE. –Ma si..divertiamoci..Basta parlare di guerre..anche se i ricordi mi fanno ringiovanire.

ANDREA. –Dimmi come la vuoi.

ULISSE. –Un poco più matura stavolta..Altrimenti invece di una fidanzata trovo una nipote.(Pausa)

Scrivi..Mi chiamo Ulisse..ho quarant’anni..Direttore di banca..Stanco di avventure sentimentali, cerco una storia vera..Duratura.

SOFIA. –Io mi sono accontentata di una storia sola!..E di un semplice impiegato..(Pausa).Purtroppo

Non c’era ancora il computer!

ULISSE. (Sorridendo). Stiamo navigando su internet!..Quando mi sono fidanzato con te..navigavo a vista..

ANDREA. –Nonno guarda!..E’ arrivata una risposta. (Leggendo). Ciao sono Claudia..Quando ho letto il tuo nome..Ulisse..per un attimo ho sognato accanto a te, una vita avventurosa..Bah..direttore

Di banca!..E’ stato un brusco risveglio..Omero si rivolterà nella tomba!..Hai quarant’anni e cerchi una storia vera..Evidentemente, prima, nessuna Penelope ha ritenuto opportune stare sveglia la notte a tessere per aspettare uno come te!..(Pausa). Sei approdato sull’isola dei lotòfagi..e anche tu hai mangiato il loto che ti ha dato l’oblio..Al contrario del vero Ulisse..Quello che ha sconfitto Polifemo, tu sei veramente Nessuno! 

ANDREA. –Nonno chi sono i lotòfagi?

ULISSE. –Nel racconto dell’Odissea, Ulisse e i suoi compagni sbarcarono su di un isola dove gli abitanti mangiando il loto, ottenevano una sazietà totale. (Pausa)..Di tutti i sensi..L’oblio appunto.

ANDREA. –Quindi una specie di paradiso…Il premio finale..la beatitudine..

ULISSE. –Non erano beati..Ma beoti!..Per questo Ulisse non si è fermato..Rischiava di non ripartire

ANDREA. –Tu sei ripartito..Sei tornato..Per fare l’impiegato! (Pausa)..Fa anche rima..

ULISSE. –Dopo quattro anni di guerra..di sofferenze, senti il bisogno di pace..di tranquillità. (Pausa)..Una guerra devastante è come un grande incendio nella savana..O come dopo una catastrofe naturale..Poi nell’uomo come nella natura c’è la voglia di rinascere..di ricostruire..

ANDREA. –Mi fai ricordare una parola pronunciata dal professore di lettere: catarsi!..Conoscendone il significato mi domando se deve essere sempre legata a una tragedia..

ULISSE. –Non lo so..Ti posso dire che ricordo nei giovani che erano tornati, nei reduci, il desiderio di sposarsi di fare figli come a voler colmare il vuoto di chi non sarebbe più tornato..(Pausa). In fondo la famiglia..il lavoro, la ricostruzione, era come intraprendere con rinnovato entusiasmo, un nuovo viaggio..(Pausa)..Oggi vedo dei viaggiatori stanchi e annoiati..

ANDREA. –Stai insinuando che servirebbe una nuova purificazione?

ULISSE. –Il problema non sono le mie insinuazioni..Ma aspettare che la purificazione arrivi da sola!..(Pausa). Perché arriverà!

ANDREA. (Con tenerezza). –Nonno il tuo mi sembra il classico miscuglio di pessimismo e nostalgia…Facile da trovare nelle persone anziane..(Pausa)..A proposito..perché quella donna che ha risposto su internet al tuo messaggio, ha detto che sei nessuno?

ULISSE. –Probabilmente è come Polifemo: ha un occhio solo!

SOFIA. –Per me quella guarda troppe telenovela..(Pausa). In fondo anche l’Odissea di Omero è una telenovela..Avventure..viaggi..belle donne..eroi. Una telenovela durata vent’anni..Dove nessuno lavora..Anche il loto cresce da solo!  Ma nella vita reale, di tutti i giorni..fatta di lavoro, sacrifici, rinunce, di anni ne servono trentacinque per  raggiungere la destinazione!

ANDREA. –A questo punto..nonno basta fidanzate!..Altrimenti cambiamo nome..Ulisse suscita strane reazioni!

SOFIA. (Maliziosamente). –Puoi cercargliene ancora..Ormai solo il nome suscita reazioni!

ANDREA. (Ammiccando). –La nonna adesso si sente tranquilla!

ULISSE. –Ha ragione..(Pausa). Il famoso arco di Ulisse..non si tende più..Non parte più nessuna freccia!

SOFIA. (Rivolta al nipote). –Andrea vuoi fare merenda?

ANDREA. –No..Ora non ho fame..Ho solo sete. Vado a prendere qualcosa da bere. (Si alza ed esce)

SOFIA. –Domani bisogna pagare la bolletta del telefono..E’ l’ultimo giorno.

ULISSE. –Si..lo farò domani mentre vado in banca a controllare l’accredito della pensione.

SOFIA. –Perché non è ancora arrivata?

ULISSE. –E’ arrivata sicuramente..(Pausa)..Volevo vedere di quanto è stato l’aumento promesso.

SOFIA. –Passa anche dal supermercato..

ULISSE. –Ti servono molte cose?

SOFIA. –No..latte..pane e pesche..Andrea ne mangia molte..

Andrea è tornato con in mano una bibita. Si rimette al suo posto. Prende in mano il telefonino e comincia a schiacciare velocemente i piccoli pulsanti.

ULISSE. (Guardando incuriosito).-Quanti numeri di telefono hai fatto?..Devi chiamare qualcuno al

Polo Sud?

ANDREA. –Non sto telefonando..Mando messaggi..

ULISSE. –Bella invenzione i messaggi!..Così risparmiano anche sulle parole..

SOFIA. –E’ l’unico risparmio che conoscono!

ULISSE. –Coi messaggi potete comunicare..tutto?..Sostituiscono la parola?

ANDREA. –Certamente..Puoi salutare gli amici..fare domande..fissare appuntamenti..salutare o  comunicare con la tua ragazza..

ULISSE. –Coi messaggi puoi solo comunicare!..Parlare a una persona..-per esempio alla tua fidanzata, è diverso..Puoi guardarla negli occhi mentre le sveli i tuoi sentimenti..Vedere il suo corpo

Trasmettere le emozioni che prova..(Pausa)..Perché un corpo parla..Il telefonino non può farlo!

ANDREA. –Nonno come sei romantico!..Noi giovani adesso sul telefonino scriviamo TVB.

SOFIA. –TVB?..Cos’è una nuova malattia?

ANDREA. –Nonna!..TVB significa ti voglio bene..(Pausa). Lo manderò anche a te ora che lo sai!

ULISSE. –Risparmiano anche sui sentimenti!..(Pausa). Dire ti voglio bene è meno impegnativo che dire ti amo..Si vuol bene anche a un fratello..a un amico..Alla nonna!..(Pausa). E quando una storia finisce mandate un altro messaggio?

ANDREA. –Certo..oggi si fa così..Non si scrivono più lettere strazianti con dentro ciocche di capelli..e lacrime lasciate cadere apposta sull’inchiostro..Lo facevano nell’ottocento!

ULISSE. –Questo è il guaio!..I sentimenti non dovrebbero seguire la moda, come le gonne o il taglio dei capelli..

SOFIA. –Invece la seguono la moda..Hanno accorciato le gonne come hanno accorciato il tempo di

Fare la corte a una donna!

ANDREA. –Corteggiare a lungo è una perdita di tempo..Il lungo fidanzamento è stato sostituito dalla convivenza..(Pausa). Così ci si conosce meglio..Ci si mette alla prova..

ULISSE. –Ma si!..Come provare un paio di scarpe!..(Pausa). Con la differenza che le scarpe portandole poco a poco, diventano comode..Al contrario, il matrimonio dopo la convivenza è come portare le stesse scarpe tutti i giorni..I piedi puzzano!

ANDREA. –Le scarpe!..Che paragone antiquato!..(Pausa). Certo per voi era più facile..ne davano un solo paio!..E se poi i piedi puzzavano o facevano male, dovevate portare quello!

SOFIA. –Non condivido molto tutte queste separazioni troppo facili..Però è vero che erano soprattutto le donne a sopportare il mele ai piedi!

ULISSE. –Un male appunto..sopportabile..visto che ci sono molte più vedove!

SOFIA. –Vi abbiamo lasciato credere di essere voi il sesso forte!..E vi siete usurati per dimostrarlo.

ULISSE. –Hai sentito Andrea cosa ha detto la nonna? Voi giovani non fatevi imbrogliare!

ANDREA. –Non ci possono imbrogliare..Hanno ottenuto la parità!

ULISSE. –Così si sono imbrogliate da sole..Fumano..bevono..pagano i gigolò..(Pausa). Presto gli uomini potranno pareggiare i conti delle vedovanze..

SOFIA. –Purtroppo è vero!..I vizi sono i più facili da scimmiottare!

ANDREA. –Voi siete due campioni del buon tempo antico..come si dice..Nonna raccontami come ti ha fatto la corte il nonno.

SOFIA. –Come si usava a quel tempo!..Sguardi furtivi..brevi incontri..Qualche bacetto di nascosto..

(Pausa). Le occasioni migliori per incontrarci erano quando capitavano feste religiose serali..Dopo la funzione lui mi accompagnava a casa.

ANDREA. –Ha..bravi!..Prima in chiesa ascoltavate la predica..Poi lungo la strada commettevate peccato!

SOFIA. –Ma quale peccato!.Non c’era la convivenza..Il nonno ha saputo..(Maliziosamente) e  dovuto aspettare!

ANDREA. (Sorridendo). -Nonno è stata dura aspettare?

ULISSE. –Non così tanto..Sapevamo entrambi che quello era un valore importante..Ogni epoca ha i suoi..(Pausa). Chissà  forse fra cinquant’anni potrebbero sembrare ridicoli i vostri di adesso!

ANDREA. –Quanto è durato il vostro fidanzamento?

SOFIA. –Quanto è durata la guerra.

ANDREA. –(Spiritosamente).-Visto che ancora non c’era il telefonino..Come ti ha dichiarato il suo

Amore..il nonno?

ULISSE. –Non fare lo spiritoso!..Non c’era il telefonino..e nemmeno lo scrivevamo sui muri!

ANDREA. –Così è più romantico..Lo fanno sapere a tutto il mondo.

ULISSE. –Ma va!..Romantico!..E’ solo una moda..Sai cosa gliene importa al mondo?..Nessuno li legge..Tutti vanno di fretta..(Pausa). Gli unici che leggono quelle scritte sono i proprietari delle case imbrattate..E penso che non ci trovino niente di romantico!

SOFIA. –Il nonno ha ragione..I messaggi noi li affidavamo alla luna e i nostri poeti l’hanno dipinta di vari colori..blu..rossa..verde..Adesso complice l’inquinamento, è diventata grigia e più nessun innamorato la guarda.

ULISSE. (Rivolto al nipote). –Come ti dicevo..per parlare con una persona dovevi avvicinarti a lei e

Ascoltare le sue risposte..Se invece mandi un messaggio e poi per comodità spegni il telefonino, rimane scritta solo la tua versione dei fatti..(Pausa).. Vedo in questo anche una mancanza di coraggio..e mi sembra che diminuisca nell’individuo singolo..mentre il coraggio aumenta in quello

Di gruppo!

ANDREA. –Non credo sia questione di coraggio..E’ ancora una volta la tecnologia che semplifica la vita..A tutti quelli che vogliono usarla!

ULISSE. –La mia paura è che questa voglia di semplificarci la vita, ci faccia diventare dei sempliciotti!..(Pausa). Poche persone inventano ed è come dicessero: non preoccupatevi di niente..ci

Pensiamo noi!..Poi tutti gli altri beatamente comprano.

ANDREA. –Non possiamo essere tutti inventori!..e nemmeno tutti lo erano nei tempi antichi..Quelli

Che comprano..beatamente si divertono!

SOFIA. –Non puoi negare che le nuove macchine hanno reso il lavoro meno pesante..e quelli della nostra età, sanno quanto lo era!..Così alle nuove generazioni rimane più tempo libero..

ULISSE. –Ma il tempo libero è anche uno spazio vuoto..Qualcuno lo riempie praticando uno sport..

Altri leggendo..e sono pochi!..Altri ancora usano come riempitivo la cocaina..e mi domando se ci sia un nesso fra l’aumento del tempo libero e il consumo di cocaina..(Pausa). Con grande spreco di

Idee e denaro..Gli unici che ricevono gratis la cocaina sono i pesci nel Po’!

ANDREA. –Non esagerare..nonno! Ci sono altri svaghi..I viaggi per esempio..Treni e aerei sempre più veloci spostano masse di persone in tutto il mondo..(Pausa. Maliziosamente). Se penso all’Ulisse di Omero..ha impiegato venti anni per girare qui intorno nel Mediterraneo..Avesse avuto il navigatore satellitare o il cellulare, gli bastavano due giorni!

ULISSE. –Così avremmo perso uno dei più bei poemi di sempre..Due giorni!..Invece di un poema avremmo letto sul telefonino di Penelope il messaggio inviato da Ulisse: butta la pasta che arrivo!

SOFIA. –L’avrebbe mangiata al dente!

ANDREA. – Se Omero non avesse scritto Iliade e Odissea, tuo padre doveva cercarti un altro nome.

ULISSE. –Sicuramente non mi avrebbe chiamato..Thomas..Nicolas..Jonathan..(Pausa).Belli questi nomi..Molto in!

SOFIA. –Come è bello dire..week end..privacy..welfare..Oggi se vuoi essere alla moda, nella conversazione, devi mettere qualche parola di inglese!

ANDREA. –Nonna hai dimenticato shopping!..La parola preferita dalle donne..(Pausa). Comunque anche Achille..Ettore..Ulisse..sono nomi stranieri..Perché a quel tempo la Grecia non era una colonia romana.

ULISSE. –Ricordo che nella mia scuola c’era una ragazza che si chiamava Nausica..

ANDREA. –Avete fatto il bagno insieme?

ULISSE. –Non avevamo ancora l’acqua corrente nelle case..E nemmeno aveva delle ancelle che le

Riempivano la vasca!

SOFIA. –E mancava un'altra cosa: le ferie!..Quindi non potevi andare al mare a fare il bagno..Lo facevi in casa nel mastello..e dentro ci stavi da solo!

ULISSE. –Le ferie!?..Lavoravamo anche il sabato..tutto il giorno..Poi mezza giornata..(Con sarcasmo)..Il week end..è arrivato più tardi!

ANDREA. (Con ironia). –Noi giovani siamo fortunati..Non dobbiamo lavorare tanto..avete già fatto tutto voi!..A noi rimane più tempo per divertirci..(Pausa)..Però siamo degli Ulisse più moderni..portiamo in vacanza o in viaggio, anche le fidanzate..(Pausa). Nonna siamo meno maschilisti di Omero!

SOFIA. –Mah!..Siete meno..(Pausa). Ricordo l’intervista ad alcune ragazze..Hanno fatto capire che si divertono molto di più quando in vacanza ci vanno da sole!

ULISSE. (Con sarcasmo). –E’ quello che dicevo!..Il riposo delle guerriere!.(Pausa)..I viaggiatori moderni!..Non conoscono la latitudine..la longitudine..l’Orsa Minore..Magari mentre si spostano arriva da casa sul cellulare, una telefonata della mamma: attento..fra mezz’ora ci sarà un temporale..

Mi raccomando..Copriti!

ANDREA. –Le mamme sono bussole infallibili!

ULISSE. –Un tempo viaggiare significava anche avventura..Ora è rimasto solo viaggiare!..(Pausa). Si chiamano turisti..Si spostano in gruppo a tappe forzate..Devono continuamente scattare fotografie per ricordarsi i luoghi dove sono stati!

SOFIA. –Ancora con l’avventura! Ha in mente solo l’avventura..come se potessero viaggiare solo quelli di sana e robusta costituzione!..(Pausa)..Poi..cos’è la latitudine e quell’altra cosa..E gli Orsi!..

Non devo saperlo io!..Importante che lo sappiano i piloti degli aerei e delle navi..Che mi portino a

Destinazione..

ANDREA. –Il nonno rimpiange l’astrolabio..

SOFIA. –Non so cosa sia l’astrolabio..Però con gli strumenti moderni, anche molte donne hanno cominciato a viaggiare..

ULISSE. –Non intendevo solamente i viaggi da un paese all’altro..Ma a quello più impegnativo della vita..(Pausa). Personalmente sono d’accordo con quel ministro che ha chiamato “bamboccioni” i giovani di oggi..

ANDREA. –Lo immaginavo..Conoscendoti!..(Pausa). “Bamboccioni lo siamo diventati..Non c’è lavoro..e quando lo trovi, lo stipendio serve solo per pagare l’affitto!

ULISSE. –E’ la solita litania, che tutti hanno imparato a memoria!..E’ un alibi..Se ci sono più di due milioni di immigrati che lavorano!..(Pausa). Non parliamo poi di matrimonio!..Per convincere due giovani a sposarsi, l’appartamento deve avere due bagni..doppio garage..cucina firmata..per stupire parenti e amici..Poco importa se non sono nemmeno capaci di preparare due uova al tegamino!

SOFIA. (Rivolta al nipote). –E’ vero!..Non solamente io e il nonno, ma anche i tuoi genitori..Abbiamo iniziato col necessario..

ANDREA. –Quello che per voi sembrava superfluo, oggi è necessario!

ULISSE. –Oggi.. come domani,..sarà sempre necessario fare qualche sacrificio..

SOFIA. –La colpa è anche dei genitori..Trattano i figli come dei principi..

ULISSE. –A proposito!..Se come dicono, sono i piccoli particolari a spiegare i grandi eventi, leggendo i giornali..soprattutto quelli locali, quando nasce un bambino i genitori annunciano che è nato un principe o una principessa!

ANDREA. –E’ un gesto di felicità..Di amore..

ULISSE. –Siamo sicuri che sia solo amore?..Qualche psicologo attento potrebbe aggiungere altre motivazioni. (Pausa). Quando poi questi principi, diventati adulti escono di casa per essere indipendenti, scoprono che nella nuova casa non ci sono servitori..Così tornano precipitosamente dalla mamma!

ANDREA. –Allora per non diventare un bamboccione, praticamente l’anno prossimo dovrei uscire di casa!

ULISSE. –Non necessariamente..Basterebbe che, con un po’ di coraggio, scegliessi una specializzazione che ti garantisca un futuro lavorativo..E’ il primo passo verso l’indipendenza..Ed è

Sufficiente per non entrare nella lista di quel ministro!

Il cellulare posato vicino al computer emette uno squillo. Andrea lo prende e legge. –Un messaggio dai miei amici..Mi aspettano al solito posto..

ULISSE. –E i compiti?

ANDREA. –Riprendo domani..Li ho quasi finiti.

SOFIA. –Torni per cena?

ANDREA. –Non lo so..Forse mi fermo con loro a mangiare una pizza..

ULISSE. –O un hamburger!

ANDREA. –Buonissimo!..Telefono più tardi..(Pausa. Sorridendo)..Altrimenti mando un messaggio al nonno!

SOFIA. –Se mandi un messaggio al nonno..la cena si raffredda!

ULISSE. (Mentre il nipote sta uscendo)..Non tornare troppo tardi.

      

 

    

     

ATTO  SECONDO

Ulisse e Sofia sono rimasti soli. Lei continua il suo lavoro di uncinetto. Lui legge il giornale. Bussano alla porta. Entra una coppia di età quasi uguale. Renzo è un insegnante in pensione. Mirella la moglie, casalinga. Sono vicini di casa.  Mirella si siede di fianco a Sofia. Renzo vicino a

Ulisse.

SOFIA. –Fa un bel caldo anche oggi!..E siamo già in settembre..

MIRELLA. –E’ soprattutto l’afa..questa umidità che da fastidio..

RENZO. –Anche il tempo ha lasciato la via di mezzo!..Quando poi arriva un temporale provoca danni enormi..Si passa dalla siccità a piogge e grandinate disastrose..(Pausa).. Mi fa ricordare uno slogan politico degli anni settanta: quello degli opposti estremismi!

ULISSE. –Un bel cambiamento c’è stato..inutile negarlo!..Ricordate l’anno scorso?..Ha iniziato a far caldo in aprile..così la vendemmia è stata anticipata di venti giorni..Mai successo che io ricordi..

(Pausa)..Non si capisce più niente!

MIRELLA. –E’ proprio vero..Non ci sono più le mezze stagioni che facevano..come si dice. Da cuscinetto..Adesso si passa dal caldo al freddo..e viceversa..

ULISSE. –Fa sempre meno freddo però..Mi ricordo..in campagna d’inverno, vedevi solo tre specie di uccelli, corvi..merli  e passeri. Ora altre specie si fermano..Non migrano più..Anche per loro è diventato un inverno sopportabile..

RENZO. –E i ghiacciai si stanno sciogliendo..Fra poco orsi polari e sciatori si sposteranno tutti al Polo Sud..Assieme ai pinguini!

MIRELLA. (Rivolta a Sofia). –E tuo nipote?

SOFIA. –E’ appena uscito..Si era stancato di rimanere in casa..Gli amici l’hanno chiamato..

MIRELLA. –Rimane qui tanto tempo?

SOFIA. –Qualche giorno ancora..Fra poco la scuola ricomincia. (Pausa)..Mio genero..La ditta dove lavora l’ha mandato in Croazia..Stanno aprendo un nuovo stabilimento..Mia figlia l’ha seguito..così ne approfitta per fare qualche giorno di vacanza..(Pausa). Abbiamo ospitato il nipote per non lasciarlo a casa da solo..Anche se a lui non sarebbe dispiaciuto starci..da solo!

MIRELLA. –E’ già abbastanza grande per cavarsela ..Quanti anni ha?

SOFIA. –Diciassette.

MIRELLA. –Tuo nipote..comunque è un bravo ragazzo..

SOFIA. –Si..Se ascoltiamo quello che succede tra i giovani..Non possiamo lamentarci..(Pausa). Anche a scuola..Mia figlia è contenta dei voti che ottiene..

ULISSE. –Già..La scuola!.(Rivolto a Renzo). Tu eri insegnante..Perché non Funziona?

RENZO. –Di motivi ce ne sono molti..Per esempio..I genitori scaricano sulla scuola oltre all’istruzione, anche l’educazione dei propri figli..Ma la prima educazione sono loro che devono

Insegnarla!

SOFIA. –E’ una verità sacrosanta!

RENZO. –Poi la politica..Ha trasformato anche la scuola in un carrozzone per creare posti di lavoro. (Pausa). Servirebbero meno insegnanti..più preparati e meglio retribuiti!

ULISSE. –Quindi..ci sono poche speranze..

RENZO. –Per l’immediato..credo poche!..Quando una situazione diventa..come si dice, incancrenita, non serve l’aspirina..Ci vuole il bisturi!

ULISSE. –Già..il bisturi!..Uno strumento che nessuno vorrebbe usare..(Pausa).Diventano tutti obiettori di coscienza!

RENZO. –A mio avviso..la situazione peggiore è al sud..Perché al sud..l’istruzione è ancora influenzata dalla Magna Grecia!..Così le università continuano a sfornare laureati in lettere..storia..filosofia..scienze di vari settori..e giurisprudenza..

ULISSE. –Che praticamente non servono..

RENZO. –Poco..o niente..al nuovo mercato del lavoro! (Pausa). Poi c’è un tacito accordo..Un accordo non scritto..fra studenti..genitori e professori..I famosi “baroni”..I primi ottengono un dottorato senza eccessivo impegno..i genitori sono felici di avere un laureato in casa, e i baroni conservano i loro feudi..

ULISSE. –Si direbbe che sono tutti contenti..

RENZO. –Dopo un po’ di tempo a non essere più tanto contenti, sono i genitori..(Pausa). Hanno mantenuto i figli allo studio..ora li mantengono in attesa di occupazione!. Sono appunto i genitori che vedi in televisione a lamentarsi perché i laureati non trovano lavoro..Ad affannarsi a cercare qualche raccomandazione..Mentre i figli beatamente aspettano che arrivi una occasione..Naturalmente nella pubblica amministrazione..come dicevamo, difficilmente una azienda privata assumerebbe uno di questi dottori..

ULISSE. –E’anche vero come hai detto..chela preparazione degli insegnanti non è delle migliori..Manca la voglia di aggiornarsi..

RENZO. –Gli insegnanti hanno perso l’entusiasmo e la  voglia di aggiornarsi negli anni passati e nei kilometri percorsi, per le supplenze..per raggiungere il sospirato punteggio ad avere una cattedra..(Pausa)..E’ altrettanto vero che nessuno l’avrebbe fatto..e lo farebbe, per un posto in una

Azienda privata!

SOFIA. –Renzo..vorrei farti anch’io una domanda..Perché nelle scuole gira così tanta droga?

RENZO. –Anche in questo caso le risposte sono tante..Per esempio..Cosa rischia uno spacciatore che viene preso?

SOFIA. –Poco o niente..

RENZO. –Quando il guadagno è molto superiore al rischio..Poi ci sono ragazzi che si drogano per sentirsi più grandi..Altri semplicemente perché lo fanno quasi tutti..Addirittura ci sono stati dei figli che hanno sorpreso i genitori a sniffare cocaina!..(Pausa). Come vedi ci sono molte risposte.

MIRELLA. –La risposta potrebbe essere una sola..La noia che offusca la curiosità!

RENZO. –Ho insegnato per trent’anni e ho visto il progressivo imbarbarimento del senso civico.(Pausa). Anche i valori più semplici sono stati travolti..E la scuola da sola non poteva opporsi  

ULISSE. –E come spesso accade, non servono grandi pensieri filosofici per spiegare quello che sta succedendo: basterebbe rispolverare un vecchio detto..L’esempio viene dall’alto!

RENZO. –Il periodo che stiamo vivendo mi ricorda l’alto medioevo..per ricollegarmi all’esempio che viene dall’alto!..A quel tempo non c’erano le scuole..c’erano i monasteri che hanno preservato

Con grande merito, non solo le sacre scritture..ma tutto il sapere..Quello che ha preparato il rinascimento!

ULISSE. –Condivido la tua analisi..(Pausa). Senza il sapere.. l’istruzione..la voglia di conoscere..

Non ci sarà un altro rinascimento!

RENZO- A proposito, guardando la televisione, un programma preserale, ti racconto un paio di episodi che mi hanno colpito, che mi hanno fatto rabbrividire. Giovani laureati di entrambi i sessi su alcune domande di geografia, da quale oceano sono bagnate Spagna e Norvegia, hanno risposto: Pacifico! Pacifico!!

ULISSE.- Davvero?

RENZO.- Si..E non è tutto..Domanda di storia, una data, la più importante la ricordo bene: 1936..le altre potevano essere..1948..1965..1988..La domanda era in quale anno Mussolina aveva fatto una certa cosa..allora, uno ha risposto 48 una 65,e qualcuno 88..non sto scherzando!

ULISSE..- Incredibile..( Una pausa) Sicuramente a casa avranno accesi i registratori per mostrare poi orgogliosi la loro comparsata in televisione..Roba da vergognarsi per tutta la vita.

RENZO. –Hai detto bene. Vergognarsi..Nessuno lo fa più.. nemmeno gli Onorevoli, anche loro di una ignoranza, mancanza di cultura che ostentano senza ritegno.

ULISSE.- Questo significa che la scuola ha fallito completamente il suo compito.

RENZO.- E’ così.. Seguire i dibattiti televisivi dove politici e giornalisti inventano fiumi di parole sul nulla..Quando la causa del  disastro che stiamo attraversando è visibile a tutti: il declino dell’Italia è iniziato col declino della scuola. Ecco perché ripeto, la scuola non può servire per creare posti di lavoro..Cioè li può creare per il futuro.

SOFIA.- Vorrei farti anch’io una domanda Renzo: Perché nelle scuole girano tanti tipi di droghe?

RENZO.- Questo è un problema anche di giustizia: gli spacciatori se vengono arrestati se la cavano con poco..talmente poco che i grossi guadagni invogliano a correre il rischio..inesistente.

ULISSE. –Proprio ieri, mentre ero solo con mio nipote,gli ho chiesto, guardandolo negli occhi, se qualche volta avesse fumato delle..delle porcherie. (Pausa). Mi ha giurato di non averlo mai fatto. Mi è sembrato sincero.

SOFIA. –Speriamo bene..

MIRELLA. –Con i ragazzi, oggi, ci vuole anche un po’ di fortuna..

SOFIA. –Non avrei mai immaginato di sentirmi dire che per allevare figli ci vuole anche fortuna!

RENZO. (Sorridendo). Ai nostri tempi la fortuna era la cinghia dei pantaloni..Di tuo padre!

ULISSE. –E non c’era il telefono azzurro..

SOFIA. –Nemmeno quello rosa!..(Pausa)..Oggi ci sono sempre più figli che picchiano i genitori.

RENZO. –Questo succede perché i genitori vogliono fare gli “amiconi” dei loro figli..Come sappiamo succede spesso di litigare fra amici quando si è giovani. (Pausa). I ruoli dovrebbero restare separati!

ULISSE. –Era soprattutto con l’esempio che educavano i figli..Con il loro comportamento rigoroso..(Pausa). Ricordo che la sera li vedevamo tornare stanchi dal lavoro, ma sereni..Adesso

Tutti parlano di stress..Sono tutti stressati.

SOFIA. –Però i nostri genitori morivano stanchi! Si vede che lo stress fa bene. La vita si è allungata

ULISSE. –Probabilmente fa anche bene..Di sicuro è meno faticoso..Lo stress ti può colpire anche rimanendo a letto!

MIRELLA. –Secondo me quello che chiamano stress, è la smania che hanno tutti di avere..di dimostrare più degli altri..(Pausa). Noi ci accontentavamo di poco..C’era poco per tutti!

ULISSE. –Perché allora non c’erano ancora televisione e..centri commerciali!

RENZO. –E’ vero..Quando fai la spesa in questi centri commerciali, vedi gente che compra di tutto..Carrelli pieni di cose spesso inutili..Tanto sono in offerta!..Dicono..

SOFIA. –Paghi due e prendi tre..Venticinque per cento di prodotto gratis..Non ho mai sentito così spesso la parola gratis!

MIRELLA. –E le famiglie sono sempre più indebitate!

ULISSE. –Ci sono poi..quelli che mettono i bambini nel carrello della spesa..e li lasciano dentro anche quando passano alla cassa..Fra poco metteranno il codice a barre pure sulla loro fronte..Così compreranno anche i bambini al supermercato!

SOFIA. –Già li allevano come polli..in batteria! Latte e pappine vitaminizzate..Crescono a vista d’occhio..come funghi nel sottobosco umido!..(Pausa)..Poi da grandi devono andare in palestra a sviluppare i muscoli per tenere in piedi l’impalcatura!

MIRELLA. –Ormai ci sono più palestre che fabbriche!

RENZO. –Palestre..stadi..centri e commerciali pieni di gente..e le biblioteche semideserte!..E’ un segnale che dovrebbe fare riflettere..(Pausa)..L’occidente mi sembra un impero in declino..Come quello romano..Loro andavano al Colosseo per divertirsi..noi inventiamo campionati sempre più assurdi pur di organizzare nuovi giochi!

ULISSE. –In compenso fanno poca ginnastica da camera! Li vedi questi “giovanottoni”..nei manifesti pubblicitari..o sulle spiagge..Pettorali e bicipiti gonfi..E’ l’altro muscolo che dovrebbero gonfiare!

RENZO. –Sai..Non molto tempo fa è uscita una statistica che conferma quello che hai detto..

Eravamo i migliori galli d’Europa!..Siamo diventati un popolo di capponi!

MIRELLA. –Povere galline!

ULISSE. –Allora i galli non aspettavano l’alba per cantare!

SOFIA. –E’ arrivata l’eclisse totale!

ULISSE. (Sorridendo). –Quando i galli cantavano..nel pollaio c’erano pollastrelle..Ora ci sono galline che non fanno più le uova!

MIRELLA. –E i galli non hanno più la cresta!

RENZO. –E’ una operazione indolore..Qualcuno non risponde più ai comandi..Stanco di ubbidire..

Rifiuta di mettersi sull’attenti.

ULISSE. –Credo ..comunque che siamo stati dei buoni soldati..(Con malizia)..Per un lungo periodo

Abbiamo eseguito gli ordini..Sull’attenti!

MIRELLA. –Ma smettetela!..Soldati!..Il vostro è un vero linguaggio da caserma!

ULISSE. –Parlando seriamente..Ho letto che ci sono giovani di trent’anni che usano il viagra!

RENZO. –Quando avevamo noi trent’anni il viagra non c’era..Ma non l’avremmo usato!..(Pausa)..

Nemmeno dopo i trenta!

MIRELLA. –Non è mai troppo tardi!

SOFIA. –E’ già troppo tardi!

MIRELLA. –Cambiamo discorso..che è meglio!..(Rivolta a Sofia). Lo accendi ancora il condizionatore?

SOFIA. –No..Anche se ci sono delle giornate afose, cerchiamo di sopportarle..ormai siamo in settembre e le giornate si accorciano. (Pausa). Quando arrivano le bollette poi!

MIRELLA. –Non parlarmi delle bollette!..D’altronde quando c’è stato quel periodo di caldo intenso, non potevi fare a meno di accenderlo.. Però mi procurava dolori alla cervicale..

ULISSE. –Tutti gli esperti..i medici..raccomandavano a noi anziani di non uscire di casa nei momenti più caldi del giorno..E in casa cosa fai?..Guardi la televisione?..(Pausa)..Dopo dieci minuti ti viene voglia di spegnerla..Non c’è niente di bello da vedere:

SOFIA. –E’ vero..Sono pochi i programmi decenti..e c’è troppa volgarità..

RENZO. –A proposito di televisione..Ieri pomeriggio ho visto qualcosa che mi ha veramente infastidito..E che a mio avviso si ricollega ai problemi della scuola..(Pausa). Giocando col telecomando mi sono fermato su rai uno..a guardare uno spezzone di quello che in italiano si chiamerebbe finzione..

MIRELLA. –Non capisco perché qualsiasi storia bisogna chiamarla fiction!

RENZO. –Nemmeno io!..Dicevo..Una donna torna a casa..Entra nella cameretta della figlia..Una

Ragazzina di circa dieci anni che con le cuffie sulle orecchie sta ascoltando musica. La madre le parla. Lei imperterrita, senza nemmeno guardarla, continua ad ascoltare la musica. La madre arrabbiata alza il volume dello stereo. Lei ancor più arrabbiata si toglie le cuffie e le grida:Sei scema! (Pausa). Vi rendete conto!..Questo è successo in quella che viene chiamata fascia protetta!

Non c’era il bollino rosso!..(Pausa). Così se altri ragazzi stavano guardando il programma hanno pensato che è normale..Che si può dare dello scemo ai genitori!..L’hanno detto anche in televisione!

ULISSE. –E la madre come ha reagito?

RENZO. –Come una madre di oggi..(Pausa). La cosa più sorprendente è che nessun comitato per la difesa dei minori è intervenuto..Poi magari strillano per un seno nudo..(Pausa). Io credo sia molto più osceno quello che ha detto la figlia alla madre che un nudo integrale!

MIRELLA. –Doveva intervenire il comitato per la difesa dei genitori..Se ci fosse!

RENZO. –Alcuni genitori sono indifendibili!

ULISSE. Genitori che lasciano i figli per ore davanti al televisore..Senza preoccuparsi di cosa guardano..(Pausa). Così stanno buoni!

SOFIA. –Nei primi anni della televisione... Lo ricordate anche voi, trasmettevano -una volta la settimana-belle commedie..con grandi interpreti..Alberto Lupo..Randone..Albertazzi.. la Volonghi..

MIRELLA. –E Rina Morelli..Paolo Stoppa..Buazzelli..E tanti altri.(Pausa). Era un piacere vederli

Recitare..Ti emozionavano..

ULISSE. –A me piaceva molto quel genovese..Gilberto Govi..Un ligure che sembrava Charlot!

RENZO. –Anche i fratelli  De Filippo..Proponevano un teatro napoletano viscerale  non le sceneggiate!..Quelle sono telenovele..

ULISSE. –Senza volgarità..Ha ragione Renzo..L’oscenità non è solo nel nudo..Può essere più osceno qualcuno in abiti firmati!

SOFIA. –Adesso vediamo soprattutto tette e cosce..ballerini e imitatori..maghi e magoni!..Tutti cantano..Due inquadrature e sei subito un vip!

MIRELLA. –D’altronde la televisione è lo specchio di questa società.

ULISSE. –Una società di mostri..(Pausa). Un tempo i mostri erano creati dalla fantasia degli scrittori..Oggi è la televisione che li crea..(Pausa). Con la differenza che i mostri degli scrittori servivano per spaventare i bambini capricciosi..Quelli creati dalla televisione vengono imitati dai

Giovani!

SOFIA. –Anche nella pubblicità usavano più fantasia..Ricordate carosello?.Inventavano slogan che riguardavano il prodotto reclamizzato..A volte con bonaria ironia..(Pausa). Ora per una colla..una scatoletta di tonno o un vasetto di olive, mettono vicino una donna praticamente nuda. Che non apre bocca..Tanto non servirebbe!

RENZO. –E’ il linguaggio del corpo..Dicono!

ULISSE. –Però sempre più spesso inquadrano quello che chiamano il lato B del corpo..(Pausa) Mi domando qual è il suo linguaggio!

MIRELLA. –Cos’è il lato B?

RENZO . –Il sedere!

MIRELLA. –Che schifo!

ULISSE. –Forse è per questo che nascono meno bambini!

RENZO. –Gli spermatozoi entrano in un vicolo cieco!

SOFIA. –Così anche le cicogne perdono l’orientamento..

ULISSE. –I comignoli tradizionali sono intasati.. Ci sono pochi spazzacamini!

RENZO. –Della televisione, a parte i telegiornali..qualche film..e alcune inchieste, gli unici programmi che guardiamo volentieri sono i documentari..(Pausa)..Quelli sulla natura..o quelli di storia, con i personaggi che hanno fatto la storia!

ULISSE. –I documentari piacciono anche a noi... Mi vengono in mente i più belli... Di un documentarista..non ricordo se francese o svizzero..Rossiff!..Un poeta della natura..Non ho mai visto la sua faccia!

RENZO. –Ricordo di averli visti anch’io..Veramente molto belli!

ULISSE. –Oggi i documentaristi partono dicendoti che mostreranno luoghi esotici..animali rari..Poi per metà delle inquadrature vedi le loro facce!..Sembra di vedere i filmini delle loro vacanze!

RENZO. –In alcuni poi manca il senso del ridicolo..(Pausa). Ho visto per esempio, due leoni fare sesso e gente intorno, sulle jeep a filmare la scena..

SOFIA. –Probabilmente erano invidiosi..Dicono che i leoni lo facciano anche venti volte al giorno!

ULISSE. –Qualcuno ha detto che l’ironia è il pudore dell’umanità!..Così anche la stupidità è oscena

MIRELLA. –Per conto mio non c’entra il ridicolo..o l’ironia..come dici tu, Ulisse!..E’ che oggi tutti vogliono apparire..

ULISSE. –Apparire o vedere!..(Pausa) C’è questa smania..O guardi..o ti fai vedere!

RENZO. –Tutti grandi fratelli!

SOFIA. –La cosa sorprendente è che ci sono sempre più grandi fratelli..e sempre più figli unici!.(Pausa)..Qualcuno ha barato all’anagrafe!

ULISSE. –Alcuni di questi fratelli nascono già grandi..e non passano all’anagrafe..Così è più difficile sapere chi sono i genitori!

RENZO. –Al giorno d’oggi..fra telefonini..telecamere ad ogni angolo di strada, e quelli che con il computer riescono a conoscere i tuoi dati personali,..Sei continuamente spiato..

ULISSE. –La legge sulla riservatezza non funziona molto bene..(Pausa). Bisognerebbe castrare i potenziali genitori di questi grandi fratelli!

RENZO. –Il pericolo vero è che con i computer sempre più potenti, potrebbe bastarne uno solo di grande fratello..(Pausa). Poi decide lui chi castrare!

MIRELLA. –Devo dire che hanno ragione quelli che si lamentano della televisione spazzatura..

SOFIA. –Il guaio è che continuano a produrne..di spazzatura! (Pausa). I cassonetti sono pieni..e tra poco succederà come a Napoli..Non sapremo più dove metterla!

RENZO. –Purtroppo non ci sarà come a Napoli un Berlusconi che risolve il problema..Anche le sue televisioni ne producono di spazzatura!

ULISSE. –E’ vero..Anche le sue televisioni contribuiscono a riempire le discariche..Ma almeno non ti fa pagare la tassa sui rifiuti!

RENZO. –Una tassa sui rifiuti e sugli sprechi..Non sopporto di vedere quelli che ci ricordano le nostre quotidiane difficoltà comportarsi poi, potendo disporre di pubblico denaro. Come se fossimo i più ricchi del mondo!

SOFIA. –Dovrebbero abolire il canone..

MIRELLA. –E’ una tassa assurda!..Se ce la fanno tutti gli altri a restare in piedi senza..

ULISSE. –Smetteremo di pagare il canone solo quando riusciremo a considerare la televisione un

Comune elettrodomestico.

MIRELLA. (Rivolta a Sofia). –L’altro giorno sono andata al mercato..a fare un giro..A dire il vero ho comprato alcune cose..Un paio di pantaloni e una camicia per mio marito e una vestaglia per me.

SOFIA. –C’era della bella roba?

MIRELLA. –Si..se hai pazienza di girare per le bancarelle, qualcosa di interessante lo puoi trovare.

SOFIA. –Allora devo andare da sola.

MIRELLA. –Come ho fatto anch’io!..Fare la pesa al mercato con gli uomini è impossibile..Non sopporto la loro impazienza!

ULISSE. –Non si tratta di impazienza..Mi metto nei panni del proprietario della bancarella..(Pausa).Ci sono donne che sanno di comprare solo un paio di calze..Ma gli buttano per aria metà del banco!

SOFIA. –Tu non sei un commerciante e non puoi capire! (Pausa). E i prezzi come sono?

MIRELLA. –I prezzi..Ho comprato dai cinesi..Sono veramente bassi..Non so come facciano!

RENZO. –Semplice..Li fanno lavorare come schiavi!..Lo senti anche in televisione..Ogni tanto scoprono laboratori cinesi dove gli operai hanno il letto vicino ai macchinari..Così per recarsi al lavoro non resteranno mai imbottigliati nel traffico!

MIRELLA. –E’ vero..L’ho ascoltato anch’io..(Pausa). Poi è facile per i cinesi  invadere il mondo con i loro prodotti.

ULISSE. –In fondo è una storia che si ripete..Con diverse sfumature..è successo anche da noi..

(Pausa). Ricordate..dopo la guerra..Una società rurale che si trasforma..Le campagne che si svuotano e portano mano d’opera a basso costo, alla grande industria..E le città..soprattutto le periferie, trasformate in orribili formicai..

RENZO. –Però la Cina è grande..e sono tanti..Il serbatoio di mano d’opera a basso costo è enorme..

E mancano i sindacati. (Pausa). Ci faranno concorrenza per altri cento anni!

ULISSE. –Speriamo meno..(Pausa). E’ vero come dici che non ci sono sindacati e molte braccia..

Ma hanno televisione..telefonini e computer..Ci penseranno loro a svegliare i cinesi!

SOFIA. (Rivolta a Ulisse). –In questo caso allora la tecnologia moderna serve!

RENZO. –Non è un caso che le autorità cinesi tengano sotto stretto controllo internet!..(Pausa). In attesa che si sveglino i cinesi, penso ai nostri sindacati..Hanno chiesto di lavorare trentacinque ore settimanali..sperando che ci sia sempre qualcuno che di ore ne faccia cinquanta..per pochi euro!.(Pausa)..Non hanno capito o fingono di non capire che il terzo mondo si sta sempre più restringendo..Che sempre meno gente è disposta a lavorare per noi!

MIRELLA. (Rivolta a Sofia). –Tuo marito non sopporta la modernità..

ULISSE. –Ma no!..Non mi da fastidio la modernità..o la troppa tecnologia..Mi preoccupa l’abdicazione che vedo..dell’uomo nei confronti delle macchine.

RENZO. –Ulisse..è giusta la tua preoccupazione..Ho conosciuto ragazzi bravissimi col computer,

ma se chiedi loro di fare una moltiplica mentale..per esempio diciassette per quindici, sono incapaci di risolverla!..Non fanno nessun allenamento..Hanno la calcolatrice anche sul telefonino..

ULISSE. –Il cervello è come un muscolo..Devi tenerlo allenato..ma non in palestra!

RENZO. –Purtroppo siamo uno dei paesi che legge meno libri e giornali..Però guardiamo molta televisione..e come la carne..il tonno e altri alimenti, le informazioni sono in scatola!

SOFIA. –Avete letto o sentito il caso di quella ragazza che vive da diciassette anni con l’aiuto di

Una macchina?

RENZO. –Mi domando se quella sia vita!..Personalmente sono d’accordo col padre della ragazza.

Va rispettata la volontà del malato..(Pausa). Io farei firmare un documento a tutti con queste volontà..Poi nel corso della vita uno la può cambiare..(Pausa). Ulisse tu cosa ne pensi?

ULISSE. –Credo che la risposta sia come vive attualmente la ragazza..Alo stato vegetativo..(Pausa).

Ci hanno insegnato a scuola, che in natura ci sono due regni: Il regno animale e quello vegetale..

Fauna e Flora..Chi separa l’una dall’altra è il cervello che consente agli animali di spostarsi..di provare emozioni..Quando muore il cervello, muore qualcuno che appartiene al regno animale..Farlo vivere come un vegetale per me, non ha senso..E’ contro natura!

RENZO. –E’ vero che ci sono stati alcuni casi di risveglio dal coma..Io metterei un limite di tempo. Naturalmente saranno i medici a stabilirlo.

MIRELLA Si potrebbe fare come quelli che mettono nei congelatori..Come si chiama?

RENZO. –Ibernazione.. E’ un caso diverso..Uno si fa “congelare” nel pieno delle facoltà mentali..

(Pausa)..L’ibernazione un giorno potrebbe diventare il mezzo per affrontare in futuro i lunghi viaggi nello spazio.

ULISSE. –L’ibernazione ha anche un risvolto divertente..Immagina una persona facoltosa..Gli hanno diagnosticato un male incurabile..Decide di farsi ibernare in attesa che la medicina trovi il rimedio..Pensa agli eredi!..Probabilmente avranno fatto dei progetti..Per loro sarebbe una fregatura!

RENZO. –Dovranno mettere delle guardie a protezione dei congelatori!..Qualcuno di nascosto potrebbe staccare la spina!

ULISSE. (Rivolto a Renzo). –Tu sai usare il computer..Vero?

RENZO. –Si..sono capace..

SOFIA. –Basta cercare fidanzate però..

MIRELLA. –Cercavano delle fidanzate?

SOFIA. –Ma si!..Lui e suo nipote..Per divertirsi..Ma ha fatto brutte figure!

MIRELLA. –Potreste cercare invece qualche bel posto per fare una vacanza..

RENZO. –Potremmo farla davvero..una bella vacanza insieme..

MIRELLA. –Non molto lontano..Io ho paura dell’aereo..

SOFIA. –Ci sono tanti bei posti vicino a noi!..(Pausa). Mia figlia dice che la Croazia è splendida..e i prezzi sono convenienti..

MIRELLA. –Sarebbe bello andarci..ma il viaggio è lungo..e con quei due autisti..(Indicando gli uomini)..non arriviamo nemmeno a Venezia!

SOFIA. –Potrei chiedere a mio genero di accompagnarci..Poi verrebbe a riprenderci..

MIRELLA. –E’ una buona idea..L’anno prossimo se ci saremo ancora, potremmo organizzare questa vacanza..

SOFIA. –Se Dio vorrà..Speriamo..

Renzo nel frattempo si è seduto di fronte al computer.

ULISSE. –Il posto per la vacanza l’abbiamo trovato..Adesso cerca qualcosa di divertente!..(E va a sedersi di fianco a Renzo).

Renzo comincia a navigare..Si ferma eccitato. –Guarda!..Guarda che posizioni!..

MIRELLA. –Che posizioni sono?

RENZO. (Strizzando l’occhio a Ulisse). LE..le..Il circo!..Le posizioni degli acrobati!

MIRELLA. (Si alza per raggiungere il marito). –Voglio vedere anch’io..Lo sai che piace anche a me il circo..

RENZO. (Guardando di sottecchi Ulisse). –Mi dispiace..ho perso l’inquadratura..

MIRELLA. (Che si è messa alle spalle del marito). –Dai..Cercala ancora!

RENZO. –Ci sto provando..Non ricordo più..

SOFIA. –Non ricordano più le posizioni!

MIRELLA. (Tornata al suo posto). –Chissà cosa guardavano quei due!..(Pausa). Raccontami delle fidanzate..Hai detto che ha fatto brutte figure..Quindi qualcuna ha risposto..

SOFIA. –Hanno risposto perché ha imbrogliato..A suo nipote ha fatto scrivere che aveva venticinque anni..(Pausa). Non vedendo la fotografia hanno risposto!

MIRELLA. –Se ci togliamo cinquant’anni, lo troviamo anche noi un fidanzato..SOFIA. –Gli uomini però..anche quelli vecchi, hanno più possibilità di trovare una fidanzata giovane..

MIRELLA. –Ah si!..Se pagano!

SOFIA: -Come sappiamo..c’è sempre qualche ragazza extracomunitaria che ha bisogno della cittadinanza..(Pausa). Si fanno sposare..Poi se la ragazza è anche cattolica, prende..come si dice..Due piccioni con una fava!

MIRELLA. –In che senso..

SOFIA. –Dopo..alla Sacra Rota, chiedono l’annullamento del matrimonio..Perché non è stato consumato!

MIRELLA. –Non ci avevo pensato!..(Pausa)..E non devono metterlo in frigorifero..Trovano subito un altro più giovane che lo consuma!

RENZO. –Senti come ci trattano!..Ci sconsigliano spassionatamente di cercare altre donne perché non sapremmo cosa farne..

SOFIA. –Sarebbe peggio se lo dicessero loro!

ULISSE. –Secondo me..sono un po’ gelose..(Pausa). Sai cosa facciamo..ci ritiriamo dal mercato..così si tranquillizzano..

SOFIA. –Il mercato degli..Oh bei!..Oh bei!

Renzo si concentra sul computer.

ULISSE. –Cosa stai cercando?

RENZO. –Guardavo..La mostra del Correggio a Parma. Mi piacerebbe visitarla. Venite anche voi?

ULISSE. –Sofia..cosa ne dici?..Andiamo anche noi?

SOFIA. –Si..Possiamo andare in treno..Per trascorrere una domenica diversa..

ULISSE. (Rivolto a Renzo). –Perché non “produciamo” più grandi pittori..E scrittori..(Pausa). Cosa ne pensi dell’arte italiana in generale?

RENZO. –Ho letto l’Ulisse di Joyce..Un romanzo incredibile..      

ULISSE: -Alcuni anni..fa, ho provato anch’io a leggerlo..Capisci..un romanzo intitolato Ulisse, mi

Incuriosiva..Sono stato scoraggiato non dal numero delle pagine, ma dalla prefazione, descriveva un

Opera ostica..Con  molti simboli che si incrociano ..Di difficile comprensione..Così ho preferito leggere qualcosa di più distensivo. (Pausa). E poi l’ho dimenticato.

RENZO. –I simboli sono tanti..e uno solo. Il genere umano!.(Pausa). L’opera di Joyce è difficile da comprendere se si commette l’errore comune a tanti, di iniziare a leggerla con l’Ulisse..Si dovrebbe

partire invece dai due volumi che lo precedono: Dedalus e Stefano Eroe..Che possiamo considerare un unico romanzo, perché l’uno è il seguito dell’altro. Lo dimostra che Stephen Dedalus

È anche uno dei protagonisti dell’Ulisse.

ULISSE. –Possibile che chi ha scritto la prefazione questo non l’abbia capito?

RENZO. –Perché tutti i critici si sono lasciati distrarre dai simboli dell’Odissea di Omero che lo stesso Autore aveva scritto  a margine. Vietandone poi la riproduzione nel romanzo da pubblicare.

A mio avviso..Joyce si è servito dell’Odissea come impalcatura per sostenere la poderosa struttura del romanzo..Per dargli una figura geometrica comprensibile..(Pausa). Io ho una interpretazione diversa..della sua opera..(Pausa)..Joyce ha ricevuto un’educazione cattolica..Lui è nato nell’Irlanda cattolica..Una educazione che mal sopportava..e ha cercato di esorcizzare, trasferendo nei suoi romanzi, la Trinità.

ULISSE. –E’ una interpretazione ardita..

RENZO. –Cerco di spiegarmi. In Stefano Eroe, l’Autore racconta quando al Trinity College dove studiava, Stephen -ovvero- Joyce, intrattenne alcuni professori a colloquio. E’ lo stesso episodio raccontato nei Vangeli, di Gesù che parla ai Dottori nel Tempio di Gerusalemme..In Ulisse poi c’è una parola illuminante: Metempsicosi. Letteralmente trasmigrazione da un corpo all’altro.(Pausa). Quindi abbiamo Stephen che in Ulisse si trasforma in Leopold..il protagonista..E arriviamo  al terzo romanzo che compone diciamo la Triade: La veglia di Finnegan.. Questo si veramente ermetico..Qui l’Autore ormai  quasi cieco è come se avesse abbandonato il corpo per diventare solo pensiero..Solo Spirito!

ULISSE. –Devo dedurne che Joyce al cattolicesimo abbia sovrapposto la Grecia Classica?

RENZO. –Entrambi l’hanno influenzato..Ma non completamente coinvolto..(Pausa).Per finire..e

Dimostrarlo..Stephen, Leopold e Finnegan sono tre..ma allo tesso tempo una persona sola. Cioè Joyce!..Uno e trino..Cioè metempsicosi! Questa a mio avviso è la chiave di lettura della sua opera..(Pausa). Uno scrittore del Non Mito!..Se è vero che un giorno..a Parigi..da ubriaco chiese ad Hemingway se i suoi romanzi non sapessero troppo di periferia.

ULISSE. –In vino veritas!..Bene..Mi hai spiegato come leggere l’opera di Joyce..Ma la mia domanda sull’arte italiana..

RENZO. –Ti dicevo..Nell’Ulisse Joyce ha scritto che il simbolo dell’arte irlandese era lo specchio

Incrinato di una serva!...Perché la riteneva asservita a quella inglese

ULISSE. –Divertente..Non per un irlandese!..E quello dell’arte nostra?..Qual’eh il simbolo?

RENZO . –Lo specchio incrinato di una badante!

ULISSE. –Una badante?..Non capisco!

RENZO. –E’ una metafora..(Pausa). Quasi tutte le badanti arrivano dai paesi dell’Est..Dove il comunismo è scomparso..E’ come se fossero venute da noi a prendersi cura della anziana..Vecchia

Arte e cultura in mano alla sinistra!

ULISSE. –Potrebbe essere divertente per una cultura nuova..se ci fosse!..(Pausa)..Perché secondo te.. tanti artisti e intellettuali sono di sinistra?

RENZO. –Per molti di loro è come lavorare nel pubblico impiego: Hanno il posto assicurato!

(Pausa)..Poi sotto l’ombrello della sinistra..sono al riparo dalle intemperie..e dalle ingiurie della critica..Si incensano a vicenda!(Pausa).. Nella scorsa stagione teatrale  è stato presentato un testo scritto da un giornalista-scrittore televisivo e recitato da un magistrato...naturalmente lodata dalla critica..

ULISSE. –I burocrati della cultura!

RENZO- Dicono che è scomparsa la borghesia..In verità era scarsamente illuminata..Avida e pavida..(Pausa).. Intellettuali e giornalisti..Sono loro la nuova borghesia.. Coraggiosi al punto da chiedere al Parlamento una legge che garantisse la libertà di stampa..

ULISSE..E’ vero..e questo mi fa ricordare quei genitori che incapaci di imporre ai figli il rientro a casa prima dell’alba, pretendevano- anche loro,- che fosse una legge dello stato a obbligarli..

RENZO..Assidui frequentatori di salotti televisivi e balneari..Non li vedi più, come i vecchi cronisti e intellettuali, sulle strade..(Pausa)..Uno che le strade, soprattutto di periferia, le percorreva, era Pasolini..e sappiamo come è finito..

 

ULISSE- Già..Dopo aver comprato una prestazione sessuale con un minorenne..se non sbaglio..

RENZO- No!.Non sbagli..Era un minorenne.. Però essendo di sinistra, ogni suo anniversario viene celebrato!

MIRELLA. –Quanto chiacchierano quei due!..Poi si lamentano delle donne. (Guardando l’orologio)

Caspita..come passa veloce il tempo!

SOFIA. –Cosa devi fare?

MIRELLA. –Preparare la cena..

SOFIA. –Io ho già tutto pronto..(Pausa). Cosa prepari di buono?

 RENZO. –Di buono!..Una sera minestrina..L’altra minestrone.

MIRELLA. –Cosa vuoi..i nervetti con le cipolle?..Dopo la notte devo alzarmi io a prepararti la camomilla..per farti digerire..(Pausa). Brontola sempre..La settimana scorsa ha fatto gli esami del sangue..Erano perfetti!..Sai cosa ha detto il medico?

RENZO. –Che deve aspettare ancora per restare vedova!

MIRELLA. –Spiritoso..Il medico ha detto che è merito anche di una sana alimentazione..Quindi merito mio..(Pausa). Lo tratto troppo bene!

SOFIA. –Anche il mio si lamenta..(Pausa). Li mandiamo tutti e due al fast-food!..Dopo vediamo come vanno gli esami del sangue..Con patatine fritte..hamburger..e tutte quelle salse che mettono sui tavoli!

ULISSE. –Macché fast-food!  Noi andiamo in trattoria..

RENZO. –Ormai non ci sono più..Hanno trasformato tutto in “teca.”Discoteca..whiskyteca..enoteca,

paninoteca.(Pausa)..Prima si chiamavano balere e osterie. Ballo liscio.. trippa.. pane e salame e vino nei litri.

ULISSE. –E sono arrivate le cucine sudamericane..cinesi..indiane..e tutte le altre del mondo.(Pausa)

Se ti capita di passeggiare in centro città non senti più i profumi della nostra cucina tradizionale, senti solo odore di cipolle..aglio..e fritto!

RENZO. –Fritti..grassi..bibite gassate..Poi si lamentano perché aumentano gli obesi..

SOFIA. –Purtroppo pizza..hamburger e patatine fritte con quella salsa rossa..il keciup!  Sono i piatti preferiti dai giovani. (Pausa). Sai che goduria!

MIRELLA. Piaceranno anche a tuo nipote Andrea…Immagino.

SOFIA. –Sicuramente quando è in giro con gli amici, sono quelli i posti dove si fermano a mangiare

Però gli piacciono anche le lasagne..gli gnocchi e gli intingoli che preparo io..

MIRELLA. –Ormai non c’è più niente di naturale..Tutto cresce negli allevamenti o nelle serre..

RENZO. –Ho sentito che hanno fatto i pomodori quadrati!..(Pausa)..Fra poco alleveranno anche le cavallette!..Le faranno diventare grosse come polli..così non ti accorgi quando le mangi!

ULISSE. –Credo sia questo il vero pericolo della globalizzazione: non stupirsi più di niente..

MIRELLA. (Rivolta a Sofia). –Non dico di cucinare cavallette..o serpenti..Però ai nostri uomini ogni tanto potremmo preparare una di quelle ricette che ci sono sulle riviste femminili..Per una cucina leggera e veloce..

SOFIA. Talmente veloce che puoi fare a meno di mettere il grembiule..Tanto non ti sporchi!

MIRELLA. –Mi fai ricordare la pubblicità che ogni tanto si vede in televisione..Quella dei prodotti per pulire la casa..Scope e strofinacci si muovono da soli!..E quando sono le donne a pulire, lo fanno in abito da sera!

SOFIA. –Tutti vogliono farti risparmiare tempo..

ULISSE. –E il tempo che hai risparmiato, dove lo metti?..Lo nascondi sotto il materasso o lo porti in banca..

RENZO. –No!..Non portarlo in banca..Potrebbero offrirti dei buoni..anzi dei bond..passatempo e fregarti anche quello!

MIRELLA. –Ma no!..Abbiamo tutti più tempo libero..

RENZO. –Fra poco sarà il tempo a liberarsi di noi!

SOFIA. –Purtroppo è così..Speriamo solo che lo faccia con discrezione!

ULISSE. –Quando te ne rimane poco..di tempo…penso che una delle frasi inutili che puoi avere detto è stata: sono arrivato in ritardo!

RENZO. –Perché inutile?..In alcune circostanze, arrivare in ritardo poteva cambiare il corso della storia..

ULISSE. –E cos’è la storia?..E’ solo qualcuno che la racconta..Ne avrebbe raccontata  un’altra..Una

Storia diversa..

RENZO. –C’è del vero in quello che dici..Per esempio..è scritto anche sui libri che alcune battaglie decisive sono state vinte da episodi fortunati..(Pausa). Come certi incontri..

ULISSE. –Già gli antichi romani misero Clio Musa della Storia, fra le Muse delle Arti..Collocandola quindi nell’immaginazione..

RENZO. –Dove tutti..chi più o chi meno, hanno aggiunto o rubato qualcosa..Per determinarne il

Ricordo.

SOFIA. –Noi le nostre piccole storie le abbiamo raccontate onestamente..

ULISSE. –Come milioni di altre..Che non finiranno sui libri di storia!..Le prossime saranno diverse.

Con l’immagine sarà più difficile imbrogliare?..(Pausa)..Mi domando..in un mondo dominato dai computer..Dove tutto è programmato..E’ sensato chiamare ancora qualcuno Ulisse?

RENZO. –Si..si..Ci sarà sempre un altro Ulisse..Non viaggerà più nel mediterraneo..o negli oceani..

Nelle savane o nelle foreste..Viaggerà nello spazio..(Pausa). Questo mi ricorda un film molto bello..

Intitolato appunto..Odissea nello Spazio..

ULISSE. –L’ho visto anch’io..Bello davvero!..(Pausa)..Se come prima hai detto, gli astronauti saranno ibernati per affrontare il lungo viaggio nello spazio..Potrebbero chiamare Ulisse il computer di bordo..Così fosse e succedesse un guasto, temo che sarebbe una Odissea senza lieto fine..Nessuno di loro tornerebbe a Itaca! 

FINE

 

 

 

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