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La guerra di Troia

ULISSEA

(ovvero, le avventure di Ulisse)

DallODISSEA di OMERO

di Michele La Ginestra

(scena 1)

Omero: (accompagnato da Atena che lo posizione fronte pubblico; ha dei grossi occhiali da vista) cari amici benvenuti qui in teatro! Non so se ricordate, ma lultima volta che ci siamo vistio meglio, lultima volta che mi avete visto, che oramai io ci vedo sempre menosar la vecchiaia, ma la vista mi proprio calata e, peraltro, ho mille dolori che mi salgono dai piedi fino alla punta dei capelli veramente, non si pu andare avanti cosvabb lasciamo perdereche stavamo dicendo? Mamma mia non mi ricordo pi nientegiuro, dico una cosa e me la scordo subitosar la vecchiaiache poi fosse solo quello ma ho mille dolori che mi partono dai piedi fino alla punta dei capelliogni giorno peggiovabb lasciamo perdereche stavamo dicendo? (fa finta di aver colto un suggerimento dal pubblico) ah s, lultima volta che ci siamo vistio meglio, lultima volta che mi avete visto, che oramai io ci vedo sempre menove lho detto? ma che ne so, sar la vecchiaia, infatti ho mille dolori che mi salgono dai piedi fino alla punta dei capelliche non si pu andare avanti cosvabb lasciamo perdere vache stavamo dicendo? Ahhhh, che lultima volta vi avevo raccontato la storia della guerra di Troia, che tutti gi conoscete no? no? Allora ve la racconto io. Mi presento:


son Omero dellIliade lautore

tante volte mi diletto col narrare

raccontare, colorire e un po cantare

le avventure della guerra e del furore


(entra Atena e gli suggerisce una cosa allorecchio ed esce) ecco, cos iniziava laltro spettacolo, ma per chi lha visto e non si ricorda (come me) e per tutti quelli che non sono venutichi che non ha visto Gli eroi di Troia?ammmappetelo quanti...e come mai? Vabb vi perdono! Comunque, per tutti facciamo un salto indietrocome dicono i greci un flashbacknon conoscete il greco? Allora lo dico in inglese: unanalessivabb raccontiamo un antefattoinsomma, quello che accaduto nella puntata precedente, va bene cos? Eravamo fuori delle mura di Troia, quando Menelao detto il cornuto a causa del suo copricapo, ed Ulisse, detto lo stratega, cercano di dare una svolta alla guerra di Troia

(entrano Ulisse e Menelao)

Menelao: Ulisse, non se ne pu pisono dieci anni che facciamo questa guerra, si sono tutti rotti le scatole. Noi di farla, Omero di scriverla, ed il pubblico di ascoltarlabisogna trovare una soluzione

Ulisse: sembra facile, una soluzione cos su due piedi

Menelao: in verit dieci anni che stiamo cercandola

Ulisse: va bene, dato che io dovr passare alla storia come un uomo astuto, io vi dar una soluzione che ho in testa da un po di tempo, a patto che poi Omero scriva un altro poema con me protagonista

Menelao: Ulisse non puoi fare questi ricatti

Ulisse: ma io vorrei un poemetto, piccolo, che magari racconti del mio ritorno in patria, dellaccoglienza festante che mi riserveranno i mieiche vuoi che ci si metta a tornare ad Itacaqualche giornodeve scrivere una cosetta semplice, insomma, mica unOdissea!

Menelao: ci provo, ma non garantisco niente(andando verso Omero) mi scusi signor Omero, io lo so che lei ha un sacco di cose da fare, ma il mio amico Ulisse avrebbe piacere, in cambio della soluzione di questa faccenda, che lei scrivesse una cosettina sul suo ritorno in patria, due tre avventurine, mica unOdissealei che ne pensa

Omero: (come illuminato) Odissea?! Ma certo, una bella idea, (fantasticando) solo due o tre avventurinecerto sire, gli pu dare la mia parola (va via sogghignando) solo due o tre, pu starne certo ahahah

Menelao: (verso Ulisse) fatta, Ulisse fatta, mi ha promesso che scriver, sembrava entusiasta, magari vi scambiate gli indirizzi ed una volta tornato ad Itaca lo chiami e gli racconti le due cosette che ti son capitate e lui poi ci ricama un po sopra

Ulisse: grande Mene! Grande! Ti sei meritato la mia idea, unidea rivoluzionaria, che rimarr nella storia, tieniti forte: la mucca di Troia!!! (lo prende sotto braccio per uscire di scena)

Menelao: la mucca?

Ulisse: si! una mucca di legno, grossa, da regalare ai Troiani!

Menelao: ma non sarebbe meglio un cavallo?

Ulisse: loro sono gi pieni di cavalli, se gliene regali un altro capace che non lo prendono come dono

Menelao: vabb, facciamo la muccae poi?

Ulisse: la mucca deve essere una cosa enormeche ci devono entrare dentro una quarantina di soldati, e poi una volta che se la sono portata dentro le mura(escono)

Omero: ecco, ragazzi, la storia termin pressappoco coscon i greci che facevano finta di andarsene, ed i Troiani che portavano allinterno delle mura della citt il muccone di legno con dentro i soldati grecipoi, durante la notte, come tutti sapete, i greci escono dal nascondiglio, aprono le porte della citt, fanno entrare i compagni, e conquistano Troia! Fine della guerra! Ulisse, che in greco si dice Odisseo, soddisfatto della pensata che lo consegner alla storia, se ne torn ad Itacama dopo 10 anni!!! (sospirando) quando ci si mettono di mezzo gli deie poi, sinceramente, se Ulisse se ne tornava dritto dritto a casa io che raccontavo?...hai voluto la storia? E m pedala!

(scena 2) (musica entrano Atena travestita da Mentore, e Telemaco)

Atena: ma insomma Telemaco, non possibile che tu non abbia notizie di tuo padre da cos tanto tempolui partito per la guerra di Troia, che oramai finita da un pezzo

Telemaco: lo soma lo sai come vanno le cose oggigiornooh, siamo nel 700 avanti Cristo, il telefono, le email, la televisione li devono ancora inventare qua per sapere qualcosa di qualcuno devi incontrare uno che te la racconti

Atena: appunto! Sei te che devi andare a chiedere informazioni in giro! che ne sovai da Nestore, il re di Pilolui stato uno dei greci pi coraggiosi della guerra di Troia, sapr sicuramente darti delle notizie su Ulisse, che ti aiutino a rintracciarlo

Telemaco: amico mio, ma Pilo mica sta dietro langolobisogna fare un viaggio per nave e lo sai qua ad Itaca come siamo messii Proci hanno invaso questa casa, approfittando dellassenza di papogni sera banchettano e gozzovigliano (si sentono i rumori del banchetto dallesterno)li senti? Si comportano come se fossero i padroni, aspettando che mamma finisca la tela

Atena: la tela? Si, ho visto tua madre Penelope che lavorava al telaio, anche senon mi sembra un fulmine: non procede! pare che sia sempre allo stesso punto

Telemaco: vuoi sapere un segreto? la notte disfa quello che ha fatto durante il giorno

Atena: e perch?

Telemaco: perch ha promesso che sceglier il nuovo marito, una volta che avr finito di tessere un sudario per nonno Laertema lei convinta che pap prima o poi torner e quindi di notte disfa tutto il lavoro

Atena: e allora aiutala! Vai a cercare tuo padre basta Telemaco, non puoi pi aspettare, prendi una barca, qualche uomo per lequipaggio e vai a Pilo

Telemaco: nessuno dei cittadini di Itaca mi seguir, ci ho gi provato, hanno tutti paura dei Proci, ed io come faccio a governare una barca senza equipaggio? Che faccio vado in windsurf?

Atena: stai tranquillo, ci penso ioci vediamo domani, al portoacqua in bocca

Telemaco: quella del porto? che schifo!

Atena: ma no! acqua in bocca nel senso metaforico

Telemaco: met in bocca e met forico?

Atena: ma sei di coccio?! non devi dire niente a nessuno, soprattutto a mamma!

Telemaco: mi dici acqua in bocca..dimmi statti zitto, no?

Atena: ecco: statti zitto! (lo spinge fuori, poi Atena torna indietro, si toglie il travestimento ed al pubblico dice:) figurati se un problema trovare una barca ed un equipaggioper una dea come me! ho parlato con Zeus Giove come lo chiamate voi a Roma, e mi ha promesso che far ritornare Ulisse a casa, adesso che Poseidone in ferie; che se fosse per lui il povero Ulisse doveva starsene altri 10 anni a zonzoper io glielo avevo detto ad Ulisse: non buttare limmondizia in mare, se se ne accorge Poseidone, il dio del mare, poi te la fa pagare cara: molto fumantinoe quello invece cocciuto, come al solito ha fatto il furbo, dice intanto chi mi vedee tarat, come butta il sacchetto con limmondizia, esce fuori Poseidone in persona, che gli scatena una tempesta tale che gli fa perdere la rotta e poi fa naufragare tutte e 12 le navi cos che comincia lOdisseacon la sottoscritta, la dea Atena, che spinge il figlio Telemaco sulle sue tracce(esce ed entra Omero)

(scena 3)

Omero: allora ragazzi vi appassiona questa storia? Ci sono gli dei, Atena (ed indica la quinta da dove uscita Atena) che protegge Ulisse e Poseidone che lo avversa; poi c la moglie: Penelope, che tesse la te? Si, vabb, la televisione la tela! il figliocome si chiama il figlio che sta al comando delle navi? Tele? Telecomandoma che mi fate dire, Telemaco bravi e poi ci sono i cattivi di Itaca che sono? I Proci! Ecco i Prociche fanno i Proci? Mah di solito mangiano, bevono, fanno le pu? Ma che puzzette! Le puzzonate, cio, dormono nel letto degli altri, usano i giochi degli altri senza chiedere il permesso vabb, ma non perdiamoci in chiacchiere, Atena ha permesso a Telemaco di partire, ed ora lui, dopo aver parlato con Nestore, si trova a Sparta da Menelao eindovinate un po come si chiama la nuova moglie di MenelaoElenasi! sempre la stessa, sono tornati insiemema veramente ci ho una fantasia tremenda! Ho fatto fare 10 anni di guerra perch Elena se ne era andata con Paride, per poi farli rimettere insiemema sono veramente un fenomeno (esce ed entrano: Telemaco, Menelao e Elena)

Menelao: son proprio contento di vederti amico mio, tuo padre stato un soldato astuto e valorosoun amico! Ma lo sai che grazie a lui che abbiamo conquistato Troia?

Telemaco: ne ho sentito parlarecon lo stratagemma del cavallo

Menelao: della mucca

Telemaco: del cavallo!

Menelao: in verit era una mucca

Telemaco: ma come? Tutti i cantori tramandano la leggenda del cavallo di Troia

Menelao: perch il cavallo fa pi guerriero

Elena: vuoi mettere quanto pi elegante il cavallopensa se veniva tramandato ai posteri che ci siamo fatti fregare con una mucca

Menelao: che si sono fatti fregare

Elena: perdonami Mene, ancora mi confondolo sai che prima di tornare ad essere Elena di Sparta, per 10 anni son stata Elena di Troia, ed ogni tanto non mi raccapezzo pi: e Troia e Sparta e Sparta e Troianon so per chi tifare

Telemaco: io non mi sbaglio mai, per non confondermi: tifo per chi vince! (ride scemo)

Elena: vedi Telemano

Telemaco: mac!

Elena: mac che?

Telemaco: il mio nomemac

Elena: mac? Va bene: vedi caro Mac

Telemaco: Telemaco

Elena: (lo guarda e fa finta di capire) ahvedi caro coso, (Menelao a Telemaco fa segno di lasciar perdere) io sono stata Spartana per venti anni, poi troiana per dieci, ed ora di nuovo spartanae sai com, e dai e metti, e su e gi, alla fine diventa tutto un trambustonon vero Paride?

Menelao: Menelao, Elena, Menelaofino a quando storpi il mio nome passi pure, ma non mi far ripensare a quellinfingardo di Paride che se no vado su tutte le furie

Elena: (cercando di correggersi) guarda che ho detto laricelarice nel senso che poverino, ti ho fatto soffrire tanto ed giusto che tu abbia pianto come un larice piangente

Telemaco: ma non il salice?

Elena: (tagliando corto) bene giovanotto, voi eravate venuto per chiedere nuove di vostro padre Culse

Telemaco: Ulisse!

Elena: Culisse, Culseche sar mai per una esse in meno

Telemaco: (a Menelao) ma fastidiosa

Menelao: a chi lo dicitu pensa che lautore, Omero, dopo tutto lambaradam che aveva combinato, ci ha fatto rimettere insieme!

Telemaco: ahemb, in amore bisogna saper perdonare

Menelao:altro che perdonomi fai fare 10 anni di guerra e poi chiedi perdono? Ma solo per il fatto che non ti strozzo merito di essere fatto santo subito!

Elena: si pu sapere che state borbottando voi due?

Menelao: stavo raccontando a Telemaco le gesta del padre(a Telemaco come continuasse il racconto) e cos, dopo quel grandioso stratagemma, che ci permise di portare a casa il risultato, ognuno dei re greci coinvolti in quella grande guerra si riprese i suoi uomini e le sue barche per far ritorno a casada allora non ho pi visto Ulisse, anche se so, perch raccontatomi da Proteo, che purtroppo rimasto prigioniero della ninfa Calipso

Elena: Calipso, Calipsoquesto nome non mi nuovoma non quel ghiacciolone che spremi da sotto?

Menelao: Calippo, il gelato si chiama Calippo! Lei Calipso!

Telemaco: ad Itaca c una sala da ballo che si chiama Calipso

Elena: infatti: un ballo!

Menelao: allora!?! Io sto raccontando una cosa seria! Ulisse stato fatto prigioniero dalla ninfa Calipso! un dramma! Altro che gelato, sala da balloCaro Telemaco, anche volendo, non saprei proprio come aiutarti, perch lisola di Calipso non sulle mappe ed io sinceramente, dopo tanto peregrinare, me ne resterei un poco tranquillo a Sparta, che qua come ti muovi ti fanno le scarpe

Telemaco: ma davvero? Riescono a farti le scarpe mentre cammini? Ma siete prodigiosi a Sparta

Menelao: ma no! Dicevo in senso metaforico

Telemaco: ah, met fuori mentre cammini, e met dentro a bottega

Menelao: (ad Elena) parlaci te, che mi sa che parlate la stessa lingua

Elena: ascolta Telegrafo

Telemaco: mac

Elena: vabb come te chiamilui diceva che meglio restarsene a casa a curare i propri affari che come ti allontani sicuramente c qualcuno che prova a rubarti quello che hai

Telemaco: come sta succedendo a Itaca con i Proci

Menelao: bravo! Come successo al mio povero fratellone Agamennone, che al ritorno da Troia ha scoperto che la moglie Clitennestra si era fidanzata con Egisto

Telemaco: Egisto? Ma che razza di nome ?

Elena: perch Clitennestra fischia

Telemaco: fischia? Ah, brava! Ma fischia per chiamare o per cantare?

Elena: ma un modo di dire!

Menelao: (spazientito) Telemaco, ora che tu ritorni ad Itaca, ti staranno aspettando, tua madre sar in pena, via! e mi raccomando occhio ai Proci

Elena: bravo! Occhio ai porci ed anche alle galline!

Menelao: (ironico) pure alle vacche

Elena: (seria) soprattutto alle vacche, guarda Troia che fine ha fatto per una mucca! vai tranquillo, senza voltarti

Menelao: e prega per tuo padre sofferente in mano alla ninfa Calipso

Elena: vai Radiomaco

Telemaco: tele!

Elena: tele, radio, stereo(spingendolo fuori) tutta roba che devono ancora inventarevai e pensa a Culise nelle mani della ninacio della pimpa

Menelao: e della Santa MariaElenuccia, non che lo vuoi accompagnare? te ne vai qualche giorno a Itaca?

Elena: in mezzo ai porci? Ma che sei matto!

Menelao:mannaggia, se acchiappo Omero lo faccio nero!! Per Giove! (si sente un tuono) no dicevo: per Giove: ip ip urr! (buio musica Limbo - Calipso in scena la ninfa Calipso che balla ed Ulisse)

Ulisse: Cali basta! Non ce la faccio pi con questa musicaio sono un guerriero non un ballerino

Calipso: Ulisse, tesoro, dai non tarpare la mia vena creativasenti questa (e fa i movimenti) nel continente nero, paraponzi ponzi po, alle falde del Kilimangiaro, paraponzi ponzi po, ci sta un popolo di negri che ha inventato tanti balli, il pi famoso lAlligalli, alligaaaati piace? Dai divertente, pensa tutti schierati, che fanno gli stessi passi

Ulisse: innanzi tutto qui siamo soli io e teho perso tutti miei uomini nellultimo naufragio che Poseidone mi ha fatto fare

Calipso: lo sai che non stato Poseidone, ma Elio, il dio del Solei tuoi uomini gli hanno mangiato la sua mandria sacra e lui, giustamente, si vendicato

Ulisse: vabb per qualche mucca tutto questo macellogliele ripagavooppure gliele regalavo di legno, ormai sappiamo come costruirle

Calipso: ma erano sacre!

Ulisse: sacre o no, comunque Elio si fatto aiutare da Poseidone! Mi odia per un sacchetto di monnezza che ho buttato in mare per colpa sua che io sto qui

Calipso: lo sai che non solo per quelloma poiperch? qui stai male?

Ulisse: sono 7 anni che sto qui, solo con teCalipso, non per dire, tu sei un bel pezzo di ninfa, ma dopo 7 annicio non si fa altro che ballareinsomma, se sei una ninfa, fai un incantesimo e trovati qualcunaltro con cui ballaree mi lasci andare

Calipso: cos mi tratti? Dopo 7 anni che ti cucino, stiro, lavo, rifaccio i letti, rassetto la cucina, ti tratto come se fossi un re!

Ulisse: ma io sono un re!

Calipso: di Itacama qui siamo allisola di Calipso e si fa quello che dice la regina, cio io!

Ulisse: ma io lo dicevo per tehai inventato questo ballo di gruppoe fai un incantesimo, fai apparire una decina di ragazzi disposti a ballarlosolo per non mandar in fumo la tua vena creativa

Calipso: mi hai convinto! Ci provoallora, per ballare come pazzi a me servon dei ragazzi, fosser pure ragazzini io li voglio ballerini (si accendono le luci di sala) ullall, quanti giovani abbiamo trovatoUlisse mi aiuti a scegliere i ballerini migliori

Ulisse: (scendendo verso il pubblico) ragazzi, chi che sa ballare? Non mi servono quelli di legno, ci abbiamo gi la muccami servono quelli bravi che cos forse Calipso mi lascia andare

(scelti una decina di bambini, Calipso gli spiega i passi dellAlligalli, per poi fare il balletto insieme sulla musica originale; alla fine, Ulisse, mentre riaccompagna i ragazzi al posto, chiede loro di interceder presso Calipso per farlo tornare a casa: amici, diteglielo voi che ho una famiglia che mi aspetta adesso felice, perch ha scoperto che pu ballare con voi, io non le servo pi digli che le insegni a ballare il rock n rollvabb, non importa che non lo conosci, solo per convincerla a lasciarmi andare dai, tutti insieme: lascialo andare! Tutu tututtu! Lascialo andare!)

Calipso: e va bene, ragazzi mi avete convintosolo perch avete ballato cos bene, pur col dispiacere dentro il cuore, autorizzo Ulisse ad andare via di qui! Uli, per me sei stato molto, qui su questisola eravamo due cuori ed una capannavai, prendi la tua zattera e parti verso casache Poseidone sia con te

Ulisse: shhhh, ma che sei matta, che ti urli, se quello viene a sapere che io riprendo il mare ci mette un attimo a farmi ri-naufragaresembra che sia il suo sport preferito! Addio Calipso, tornato ad Itaca aprir una sala danzante con il tuo nomete lo giuro!

Calipso: ma se c gi!

Ulisse: (finto tonto) ah, c gi? e tu come fai a saperlo?

Calipso: lha detto tuo figlio la scena prima!

Ulisse: questo ragazzo chiacchiera sempre troppo, per Giove! (tuono) ip ip urr! (buio musica entra Omero; mentre parla vediamo Ulisse alle sue spalle che prende la zattera, naviga e alla fine tra tuoni e fulmini naufraga)

(scena 5)

Omero: e cos il nostro prode prese la zattera che si era costruita di nascosto, la mise in mare ed incominci a navigare verso lamata Itaca consultando le stellema chiss come, chiss perch, anche questa volta Poseidone venne a sapere che il suo nemico Ulisse stava cercando di tornarsene a casafiguratevi, per un dio abituato a grandi tempeste da mandare a zampe per laria ben 12 naviuna zatteragli bast una schicchera e il nostro eroe si ritrov esausto e abbandonato su una spiaggia della Feacia, dove la mattina dopo venne soccorso dalla dolce Nausicaa, figlia del re Alcinoo in Feaciaaaa abbondano con le vocali

che era andata l a giocare con le sue ancelle

Atena: ce lavevo mandata iose no il povero Ulisse era capace di rimanere su quella spiaggia per sempre, come una conchiglia!

Omero: va beneAtena, se tu pensi sia importante specificarlo, specifichiamolo

Atena: importante si! che credi che Ulisse riuscir a tornare a casa senza il mio intervento? No, pensi veramente che io stia qui a pettinare le bambole? Guarda che la vita da dea faticosa, sempre appresso a voi mortali con i vostri problemuccie non ci vedo, e son vecchio, e ci ho i dolori

Omero: ma la veritio non vedo, non ricordo, ci ho dolori

Atena: ma chiedi! Benedetto Omero chiedi e ti sar dato: se mi fai far bella fig, tu vecchio non sarai pi (lampoOmero come percorso da un fremito e poi di colpo si sente benissimo, ringiovanito ed incomincia a: cantare, far le flessioni, toglie gli occhiali etc.)

Omero: ma tu sei una dea! La dea per eccellenzama te lo assicuroallora ragazzi si diceva che grazie alla migliore delle dee, la splendida Atena, il nostro eroe fu soccorso da Alcinoo, che dopo averlo accolto a casa, gli fece raccontare tutta lincredibile storia del suo viaggio da Troia, dallinizio! Cio da quando, dopo essere naufragati con le 12 navi nella terra dei pigri Lotofagi, entrando in una grotta vennero catturati daper a questo punto mi servirebbero 4-5 compagni di Ulisse, Atena mi dai una manoecco mi servono giusto 4-5 che devono essere affaticati, perch sono appena naufragatifammi la faccia da naufragobene tu puoi andare, te fammi la faccia da naufragosanta pace, sei un naufrago non uno che andato a ballare! Vabb ti prendiamo lo stesso, ma naufragati un po di pi(etc.) dai, vi affidiamo ad Ulissedovete fare quello che dice lui, va beneandiamo di l Atena che ci servir tempo per preparare lincontro

(scena 6)

(Ulisse, insieme ad un compagno Claudio -che potrebbe essere lattore che fa Telemaco camuffato con la barba- prende i compagni di avventura e gli fa fare un giro del teatro, intrattenendoli con delle chiacchiere tipiche di chi appena sbarcato in unisola deserta:

Ulisse: ragazzi, tutto a posto?

Claudio: tutto bene capotutte le navi sono ancorate e le vele sono state raccolte in modo che il vento non ci faccia brutti scherzi

Ulisse: qualcuno di voi ha idea di dove siamo sbarcati?

Claudio: sulle mappe non viene riportato, ma questa dovrebbe essere lisola dei Lotofagi

Ulisse: come lo sai?

Claudio: mb lha detto prima Omero

Ulisse: dei Lotofagiattenzione, perch narra una leggenda che i Lotofagi sian molto generosi, ma cos tanto generosi che alla fine ti innamori dei doni che ti fanno

Claudio: emb che male c

Ulisse: che non lasceresti pi lisola! dimenticandoti il tuo passato, per dimentichi anche che vuoi tornare a casa! Seguitemi

(passano davanti al bar: a tutti vengono dati dei Maschmellow, ed a Ulisse una fiasca di vino)

Ulisse: (rientrando) ragazzi, via, lasciate perdere i fiori di loto, su andiamo a vedere cosa c in quella grotta

Claudio: capo, ma perch non torniamo indietroquesti fiori di loto sono strepitosi, vero ragazzi?

Ulisse: cosa? Vorresti tornare dai Lotofagi..te lho detto, pericolosova a finire che si perde la memoria della vostra terra e vien voglia di rimanere qui

Claudio: e allora perch non lasci il vino che ti hanno regalato, come ci hai costretto a fare con i fiori di loto?

Ulisse: meglio tenerlo con me potrebbe essere utile(finito il giro si ritrovano tutti sotto il palco, c una luce cupa ad indicare lantro di una grotta) sento belarel dentro potrebbero esserci delle pecore sto pensando alla nostra cena

Claudio: giusto capo, non ce la faccio pi a mangiar pescealmeno le pecore non hanno spine

Ulisse: andiamo allora, ma ragazzi: occhio alla penna

Claudio: che penna?

Ulisse: no, dicevo: in campana!

Claudio: quale campana

Ulisse: devi da stare attentoooo! chiaro!

Claudio: senza che urli capo, senza che urli! (guardando fuori) ma qui pieno di pecore, vero ragazzi? (ai ragazzi) dovete dire sidai non ci fate fare brutta figuravero ragazzi? Oh, ecco, braviio le andrei a catturarechiss di chi sono?

Ulisse: attent

(da fuori si sente un vocione: sono mie! E poi il rumore di una porta che sbatte, e la mandata di chiavi a chiudereentra Polifemo, fatto da Menelao ed Elena, luna sulle spalle dellaltro e ricoperti di una mantellone, con in testa la maschera con un occhio solo)

Polifemo: sono mie le pecorelle ed mia la grottae anche voi, se non riuscite a darmi una giusta spiegazione del fatto che siete entrati a casa mia senza bussarediventerete miei!

Claudio: ma noi stavamo solo cercando qualcosa da mangia

Ulisse: (azzittendolo) permettete, vostra altezza, noi eravamo venuti qui per omaggiare il padrone di questa splendida caverna con del buon vinoun vino dolce e gustoso adatto ad un grande re

Polifemo: io non sono reanche se son figlio di una ninfae di un importante re

Ulisse: allora siete principeci diventerete re

Polifemo: no! Purtroppo, mai! perch mio padre immortale un dio

Ulisse: un dioullall, e dite, dite: chi dio, sicuramente un simpaticone, visto il vostro cordiale carattere

Polifemo: il dio del mare: Poseidone!

Claudio: ecco, ci mancava solo questa

Polifemo: per che cosa?

Ulisse: (intervenendo) per divenire grandi amiciio e Poseidone siamo proprio pappa e cicciacome si dice: mare e camicia!

Polifemo: bene, allora dammi questo vino e facciamo un brindisi a mio padre! (beve) come ti chiami?

Ulisse: io? Ehmmi chiamo Nessuno

Claudio: Nessuno?

Polifemo: e che razza di nome ?

Ulisse: che mio padre diceva a mamma chi c pi bello di nostro figlio e mia madre rispondeva nessuno e cos han deciso di chiamarmi nessuno!

Polifemo: allora alla salute di Nessuno, che mi ha portato un vino cos buono non ve loffro che siete troppo piccoli!

Ulisse: non ti preoccupare, come se avessimo bevuto! Alla tua!

Claudio: ahcome se avessimo bevuto? Se lo dici tealla tuaed ai tuoi antenati!

Ulisse: principeperdona ma non conosciamo il tuo nome

Polifemo: io mi chiamo Polifemoe sono il pi feroce dei ciclopisapete chi sono i ciclopi?

Ulisse: sicuramente degli esseri gentili e delicati

Polifemo: noooo! Siamo dei giganti! con un occhio solo! e non siamo per niente gentili! (cambiando tono) Io sono gentile solo con le mie dolci pecorelle! (di nuovo adirato) Ed ora basta con le chiacchieremi sta venendo sonno, domani decider che cosa fare con voibuonanotte

Claudio: ma io non ho sonno

Ulisse: e ce lo facciamo veniredai, conta le pecorelle, vedi come ti addormenti (ai ragazzi) conoscete una ninna nanna? Ecco, bravi, allora cantatela! (alla fine della ninna nanna Polifemo russa) dormelo stratagemma del vino ha funzionatoallora amici, qui la situazione difficile, questo mostro con un occhio solo, non mi sembra abbia delle belle intenzioni nei nostri confronti

Claudio: ma che ci vorr mangiare?

Ulisse: forsepu essere che anche lui si sia stufato di mangiare carne di pecorama noi non gli daremo la possibilit di farlo! Ho un piano: io mi sono conservato un po di fiori di lotonon so se lavete notato ma dopo un po che li mastichi questi diventano appiccicosi

Claudio: si in bocca ti fanno uno strano effetto, come di chewing goom

Ulisse: di che?

Claudio: gomma da masticare

Ulisse: e che ?

Claudio: e come te lo spiego una cosa americanaper tipo un fiore di loto masticatouna mappazza!

Ulisse: io mi domando perch ti ho portato con me? Silenzio! Dicevamo, con il fiore di loto dobbiamo fare una(non gli viene) unauna mappazza appiccicosa, tipo pongo dopodich la metteremo sullocchio del ciclopesono convinto che al contatto con laria si seccher, diventando come una colla dura! In poche parole, come se lo accecassimo!

Claudio: ma come faremo ad uscire?

Ulisse: ho pensato anche a questo: sicuramente domani dovr far uscire le pecore per mandarle al pascolomica le pu far morire di fame: le adora! noi ci mischieremo col gregge e poi: via come saette! Siamo tutti daccordo?

(Ulisse, fa finta di masticare i fiori di loto, dopodich lo vediamo con in mano una mappazza appiccicosa, si avviciner a Polifemo e gliela metter sullocchioPolifemo, lentamente si accorger del fastidio, fino a svegliarsi di soprassalto)

Polifemo: santi numi dellOlimpo! Ma cosa mi sta succedendo, non ci vedo pi! Aiuto, aiutoooo, non ci vedo pima cosa successomi hanno accecatoaiutoooo, non ci vedovo! Aiuto fratelli ciclopiaiutoooo

VFC: (voci degli altri ciclopi) che c? Cosa succede Polifemo?

Polifemo: non ci vedo pi, aiutoooo, mi ha accecato!

VFC: ma chi? Chi ti ha accecato?!

Polifemo: Nessuno stato Nessuno!

VFC: ma che dici?! se nessuno ti ha accecato, vuol dire che ci vedi benissimo!

Polifemo: nessuno, mi ha accecato Nessuno

VFC: io me ne torno a dormire, questo farnetica! Sar ubriaco come al solitodormi Polifemo, dormi che stai sognando!

Polifemo: dove sietebrutti puzzoni dove siete che se vi prendo vi sconocchio (quando si avvicina tutti scappano) dove siete balordi! Ve la far pagareahia, la testa, mi fa male la testaquel vino doveva essere stregatoma domattina, al risveglio, ve la far pagarepuzzoni, ecco cosa siete, brutti puzzoni! Nessuno quando ti acchiappo ti faccio fare la fine del sorcio! Ahia..la testaho tutto un dolore che parte dai piedi fino alla cima dei capellisar la vecchiaia? E non ci vedo pi, non mi ricordo piper, domani, quando sar tutto passato, ve la faccio vedere ioNessuno, d le tue ultime preghrooonff! (si addormenta)

Ulisse: ragazzi, seguitemi che dobbiamo prepararcimi raccomando, quando passerete vicino a Polifemo per uscire, belatee non parlate, che le pecore non parlano! (escono)

(musica, che faccia capire il passaggio di tempo dalla notte al giorno- Polifemo si sveglia)

Polifemo: mannaggiapensavo fosse solo un brutto sogno, ma invece la realtio qua non ci vedo stato Nessunoma ora me la pagher (si sente belare fortissimo) lo so piccole mie, lo so, dovete andare al pascolo, ora vi faccio uscireper, dovrete passare sotto le mie gambe, vi controllere giuro se solo uno di quei malefici amici di Nessuno si avviciner, lo distrugger con le mie mani (esce e si sente il rumore della serratura che apre ed il cigolio della porta) ecco fatto ed ora mie care venite, ad una ad una, che vi devo controllare (forti rumori di belati, e piano piano escono Ulisse ed amici, a gattoni con indosso una pelle di pecora, che belando passano sotto le gambe di Polifemo; appena usciti, Ulisse fa scendere i ragazzi dal palco, gli toglie le pelli di pecora e quando ben distante urla)

Ulisse: Polifemo, ciccione monocolo, siamo qui gi, ed ora non ci puoi pi prendereti abbiamo buggerato, col vino di Frascati, col loto di Bologna, oooh che vergogna!

Polifemo: (urlando) Nessuno, essere furbo e spregevole, me la pagherai! Padre Poseidone, dio del mare, ascoltami, c un essere spregevole, che si chiama Nessuno, che mi ha accecato, si preso gioco di meche la potenza del tuo mare lo possa travolgere!!!

Ulisse: (urlando) non vero Poseidonenon accecatobasta che si sciacqui con dellacqua calda e pian piano i fiori di loto si scioglieranno

Claudio: (urlando) Poseidone, davvero si scherzava! Perch il tuo figliolo veramente simpatico

Ulisse: (urlando) non lo portiamo con noi perch non abbiamo spazio sulla nave, altrimenti

Claudio: vero ragazzi che simpatico?!

Ulisse: hai sentito Poseidone?! Era solo uno scherzettoe poi basta con quella storia della immondizia buttata in marecerano dei broccoletti andati a malenon se ne poteva pi con quella puzza sulla navemi son detto: il mare cos grandema giuro che non lo faccio pi!

Claudio: insomma, Poseidone, la devi finire con i naufragi, per Giove! (tuono)

Ulisse: ip ip urr!

(scena 7)

(da fuori si sente una voce tonante, lattore che fa Omero travestito da Eolo, re dei ventientra in scena con un ventilatore dietro le quinte che crea leffetto vento ed uno portatile nascosto in mano)

Eolo: chi che urla, chi che spreca tutto questo fiato?!

Ulisse: ci scusi signore siamo noicercavamo di farci sentire da Poseidone

Eolo: il buon vecchio Poseidonee siete suoi amici?

Claudio: mb, proprio amici non direi

Ulisse: (azzittendolo) pi che amiciamicissimi! Ed anche del figliolosiamo stati fino a pochi momenti fa a giocare a moscacieca!

Claudio: toccava a lui essere accecato!

Ulisse: anzi, qualora sentisse urlare, mi raccomando non ci faccia scoprirenoi non ci siamo mai visti, inteso?

Eolo: intesoanche se tutto quel che avete detto poco mi convincene chieder conferma a Poseidone

Claudio: porca miseria (sguardo di rimprovero di Ulisse), no, dicevo, porca miseria che correntema che avete lasciato qualche porta aperta?

Eolo: (non curandosi della domanda) come ti chiami buon uomo

Ulisse: io?

Eolo: no, io

Ulisse: e non lo so

Claudio: (ridendo) se non lo sa lei, figuriamoci noi

Eolo: ma voi ci fate o ci siete?

Ulisse: ma scusi, se lei non si presenta come facciamo a sapere il suo nome

Eolo: ma io ho chiesto il vostro nome

Ulisse: ah, il nostrohai capito Claudio, voleva sapere come ti chiami

Claudio: Claudio, io Claudio e sono un fedele soldato dellesercito di Ulisse (indicandolo)

Eolo: Ulisse?...

Ulisse: Ulissesi, Ulisse il nostro capo(cercando di capire cosa ne pensa) che poi noi siamo s suoi fedeli soldati, per

Eolo: per?

Ulisse: pervoi conoscete Ulisse?

Eolo: ne ho sentito parlare

Ulisse: ahbene o male?

Eolo: sai comalcune volte benealtre maleio so solo che un grande condottiero, astuto e valorosoe mi piacerebbe stringergli la mano

Ulisse: allora bene! (tendendogli la mano) ecco, dunque, bando alle ciancepiacere Ulisse

Eolo: (stringendogli la mano) bastato cos poco per far cadere il tuo mascheramento? Ulisse: mb, comecio, non mi dire che

Eolo: tranquillo, mi piace giocare con voi umani: piacere Eolo

Claudio: uuuuh, uno dei sette nani?

Eolo: (nervoso, puntandogli il ventilatore in faccia) Eolooooo, il dio dei ventiiiii

Ulisse: oh mio dio

Eolo: non sapevo fossi un mio devoto

Ulisse: no, dicevo, oh mio dioperch non puoi sapere quante volte ti prego, con devozione, per avere un po di vento sulle vele delle mie navi

Eolo: mi hai pregato? Ma io non ti ho mai sentito

Claudio: forse perch cera vento?

Eolo: oppure, semplicemente, perch lui un p paravento

Ulisse: iooo? mi possino cecamme

Claudio: come diceva lamico Polifemo

Eolo: comunque mi state simpaticiUlisse, s tutto della tua storia, so che stai cercando di tornare a Itaca, e che ne hai passate di cotte e di crude; per questo voglio aiutarti, me lha chiesto anche Atena; tieni, in questotre sono racchiusi tutti i miei venti, il maestrale, il levante, lo scirocco, il ponentinoquando ne hai necessit, apri piano piano il tappo, usane quel poco che ti servir, ma non eccedere, altrimenti scatenerai un tornadoe addio navi

Ulisse: grazie Eolo, sono commosso, e giuro che dora in poi, che sia tempesta o che sia bonaccia, io non permetter a nessuno di dire qualcosa contro di te

(entra Atena con una parrucca bionda.affascinante, ma con la gomma da masticare in bocca, un po sguaiata)

Atena: a Eoloooo, nora che te sto a aspett de lvolemio da ann? O ci hai da perde tempo ancora c sti due scalcagnati? (esce ancheggiando)

Eolo: arrivo, arrivo

Ulisse: ma chi questa?

Eolo: lei? la Bra

Claudio: per, sta bra! lavevo confusa con bonaccia!

Eolo: si pure un po bonacciafa lattrice, sai? e stiamo preparando una cosuccia insieme

Claudio: bello! Ma che genereteatro epico, tragedia, commedia

Eolo: una sorpresa sar una cosa nuovasi chiamer cinema, ma inutile che ti spieghi, tanto non capiresti

Claudio: e va bene, se dici che non capisco, non capisco ma facci sapere almeno il titolo

Eolo: solo perch siete voi: si chiamer via col vento!

Ulisse: non so perch, ma mi sa che il titolo azzeccato

Eolo: arrivederci amici e mi raccomando: occhio al tappo

Ulisse: grazie Eoloti ricorder nelle mie preghiereper Eolo

Tutti: ip ip, urr!

(buio, musica, escono Ulisse e Claudio, poi ad un certo punto si sentono rumori di un vento fortissimo, e poi vari crac, boing, sbem: le navi si distruggono sulla terra! entrano Atena, con Ermete)

(scena 8)

Ermete: che ti avevo detto? non si pu mai lasciarli da soli

Atena: hai ragione! ma non colpa mia se si contornato di imbecilli

Ermete: si, ma se un dio ti fa un regalo, tu come minimo lo nascondi in cabina, non lo lasci l alla portata di tutti

Atena: ma chi poteva pensare che quellidiota di Claudio si innamorasse di Bra, e che per poterla rivedere se l andata a cercare dentro lotre dei venti

Ermete: ma ha scatenato una tempesta tale che se non interveniva Giove in persona a rimettere le cose in ordine, finiva male per tutti

Atena: intanto anche stavolta tutte le navi sono andate persee come se non bastasse, sciagura nella sciagura, sono capitati nellisola della maga Circe

Ermete: ihihihi

Atena: che ridi?

Ermete: mi diverte Circe, mi ha sempre divertito da quando stata mollata dal marito ce lha con tutti gli uomini, dice che son tutti porcie quindi: li trasforma in maiali!

(si sente un grugnito da fuori)

Ermete: ecco, deve aver gi incontrato qualche compagno di Ulisse

Atena: dai corri, fammi il favore, porta lantidoto ad Ulisse, non mi va che diventi un maiale

Ermete: vabb che ho i piedi alati, ma tra te e Giove..e corri di qua e corri di lio ve le restituisco le ali ai piedi, e poi voglio vedere come fate

Atena: ErmesErmete..Mercurio

Ermete: non mi chiamare latino che non mi piace

Atena: tesoruccio, vai sufallo per me

Ermete: solo per teche poi chiss che avr di speciale sto Ulisse per farti perdere tutto questo tempo

Atena: ma che ne soa me quella genialata della mucca di legno mi ha conquistato!

Ermete: a me sembrava tanto una boiatacomunque va beneehi, eccolo che arriva (si nascondono, Atena si mette uno scialle da vecchia; entrano Ulisse con Claudio che ha il naso da maiale)

Ulisse: mannaggia, ma come devo fare con teprima mi hai fatto perdere tutti i venti e di conseguenza le navi, ora, se non ti acchiappavo per un orecchio te ne restavi l incantato a farti trasformare in maiale da quella maliarda

Claudio: grunfma era una donna affascinante

Ulisse: non lo metto in dubbio, ma dopo che vedi 5 compagni trasformati in maiale, ma leva le tende, scappa, fuggi!

Claudio: ma era affascinan

Ulisse: aridaje! Ma ti sei bevuto il cervello? Quella ti rovina la vita! Non la devi guardare negli occhici vorrebbe un antidoto..

Ermete: eccolo!

Ulisse: e te chi sei?

Ermete: (indicando le ali ai piedi) secondo te?

Ulisse: mb..Icaro?

Ermete: ma quale Icaro

Claudio: il signor Good Year?

Ermete: sono Ermes, figlio di Zeus (epico) Ermes il messaggero degli dei..colui che nel dare i messaggi funge anche da interprete, e per questo, proprio dal mio nome deriva la parola che esprime l'arte di interpretare i significati nascostiermeerme?

Claudio: er mendicante?

Ermete: ermeneutica!

Ulisse: ma certo! quindi tu saresti Mercurio!

Ermete: Ermes! Non mi piace Mercuriomi fa pensare al termometro, alla febbre

Ulisse: aaah, perdonami Ermete, ma pensavo che essendo noi(trovando la scusa) naufragati in Italia, si dovesse parlar latino

Claudio: ma perch, grunf, siamo in Italia

Ermete: certo che siquella donna che vi ha ammaliato si chiama Circe e questa la sua isola, lisola del Circeo

Claudio: Circe, che donna affascinante, grunf

Ermete: ma anche molto pericolosa, mio caro signor grunfora, poich ci siamo un po scocciati di farvi da balie, prendete questa pozione magica, bevetela e cos, Ulisse, potrai guardare Circe negli occhi e convincerla a liberare i tuoi compagni dallincantesimo

Ulisse: (prende la boccetta) grazie Ermes, ti ricorder nelle mie preghiere

Ermete: non me devi ringraziare, ma la tua santa patrona: Atena la dea della saggezza

Ulisse: e allora pregher anche per lei (a parte) incominciano a diventare lunghe ste preghierema dov, la potr mai incontrare?

Atena: (girandosi, con atteggiamento da vecchia) chiss cosa ti riserva Zeusforse non ne avrai pi bisognoo forse sile vie del signore sono infinite

Claudio: quale signore?

Atena: lui, questo signore, che si chiama?

Ulisse: Ulissee lei? Con chi ho il piacere?

Atena: io? Non mi ricordo pia me nessuno mi chiama pi, chi vuoi che parli ad una povera vecchia.

(si sente una voce femminile da fuori, e poi entra Circe)

(Scena 9)

Circe: dove siete? Maschietti, piccoli ed indifesi, dove siete? Venite dalla vostra Circetta, che vi vedo spauritiscambiamoci almeno unocchiata

Atena: (a Ulisse) presto, bevi dalla boccetta

Ulisse: certomannaggia dura da aprire (fa per svitare il tappo, ma la boccetta gli cade in platea) opsnoooooo

Circe: eccomi qui, che succede?

Ermete: ma niente mia divina, nulla che possa dar fastidio alla regina delle maghe

Circe: Ermes, il dio Ermes in persona! Come mai da queste parti?

Ermete: mi han consigliato questo posto per lestate ed ero venuto a vedere se cera qualche villetta liberalo sanno tutti che il mare del Circeo merita!

Circe: e questa signora? Che non ho il piacere di conoscere?

Atena: sono la zia di Ermesmi hanno consigliato una villeggiatura al mare per via dello iodio, dice che fa bene un po a tutto

Circe: e loro? Uno mi sembra di averlo gi visto?

Ulisse: (a Claudio) non ti voltare, guarda in basso

Claudio: non ce la faccio.grunf, non ce la faccio

(Ulisse da uno spintone a Claudio e tutti e due si ritrovano in platea e fuggono verso il fondo; con calma scende anche Circe, si ferma in prossimit della boccetta e con voce ammaliante prova a chiamarli a senel frattempo, mentre Claudio rimasto in fondo alla platea a rispondere alle domande di Circe, Ulisse fa il giro della platea e chiede ai bambini seduti di fargli avere la pozione magica senza farsi scoprire da Circe)

Circe: giovanotti, ma come, non vi piaccio? Ma non sapete che buona educazione venire a salutare la padrona di casa? Mi basta uno sguardo un cenno di saluto

Claudio: ma fosse per me, io anche un abbraccio ed un bacio di benevenutogrunfma il capo dice che meglio di nogrunf

Circe: Ermes, ma tu li conosci? Ti ricordo che ho fatto un patto con tuo padre Zeusogni uomo che capita sulla mia isola dovr vedersela con me, senza lausilio degli dei

Ermete: ed io che centroma chi li ha mai visti quegli zoticoninoi, peraltro ce ne stiamo andando mi sa che non la prendo casa quitroppi maialiciao Circe

Atena: arrivederci signora

Circe: (sbrigativa) arrivederci arrivedercigiovanotti, ma dove vi siete nascosti

(prima di uscire Atena fa cenni ai ragazzi di passare la boccetta, Circe interagir con i bambini in prima fila a braccio, facendo finta di non accorgersi che cercano di prendere la boccetta: ma che fai? Ti senti male? Perch sei piegato? t cascato qualcosa? Tranquilli bambini voi potete guardarmi in faccia perch siete purinon potete diventare maiali e involontariamente allontana la boccetta con un calcio) ma dov il maialino? Ma quanto bello quello che fa grunf?

Claudio: sono qui, grunf, splendida signorasono quinon scappo ma mi prometta di non farmi male

Circe: male? Ma io neanche ti tocco piccolotto, un sorriso, nulla pi, un sorriso ed una stretta di zampaops, di mano

Claudio: va bene, non scappo, ma venga lei qui..grunflaspetto con ansia

(mentre lei si muove verso lui, Ulisse afferra la boccetta, la beve e poi la chiama)

Ulisse: signora Circe, le ha mai detto nessuno che ha degli occhi bellissimi

Circe: moltissimima chiss perch me lo dicono una volta solasubito dopo gli mancano le parole

Ulisse: (ai bambini) fategliela avere anche a Claudio(a lei) ma venga qui, alla luce, quando si ha a che fare con una donna cos ammaliante un peccato regalare tanta belt alle tenebre (lei sale, lui la guarda negli occhi) non c che dire, proprio un bel vedere

Circe: ma come? Che sta succedendo?

Ulisse: un fiore, il pi bello dei fiori pare appassito davanti a te

Circe: ma ioinsomma, mi confondi

Ulisse: il mio nome Ulisse, sono anni che vago nel tentativo di tornare a casa, ho visto pi di mille donne, ho conosciuto ninfe e dee, ma una poesia vivente come te non mi mai capitato di incontrarla

Circe: Ulisse, mai nessun uomo mi aveva parlato cos

Ulisse: Circe, il destino che ci ha fatto incontrare, ma ora non ci lasceremo mai pi

Circe: come corri, amico mioma continua, mi piace il tuo corteggiamento, non ci sono pi abituata

Ulisse: se gli uccelli del cielo potessero parlare, urlerebbero a tutti che in questisola c la pi bella tra le belle, ed un peccato mortale che siano in pochi a godere di questo paradiso, ma poich gli dei mi hanno regalato questo dono, io vorr per tutta la vita custodirlo, e gi ne sono geloso, al punto che combatterei con qualsiasi altro uomo si avvicinasse al mio gioiello

Claudio: (dopo aver bevuto) Ulissevisto che siete cos in confidenza, chiedile se pu lasciar liberi i nostri compagni dallincantesimo, cos magari ci costruiamo una zattera e proviamo a tornare a casa

Ulisse: casa? Questa la mia casa e te, per favore non interrompere questidillio

Circe: ecco, bravo, vai a pascolare i tuoi amici se siete bravi poi ve lo faccio il contro incantesimo(a Ulisse) dicevamo?

Ulisse: se le lepri, i daini ed i camosci potessero parlare urlerebbero a tutti che in questisola c la pi bella tra le belle

Circe: come gli uccelli?

Ulisse: siperchperch tra le bestie un attimo che si sparge la voce, una voce che piano piano arriver al cielo, alla luna ed alle stellealluniverso intero e tutti si diranno, specchio specchio delle mie brame chi la pi bella delle rane?

Circe: delle rane?

Ulisse: del reame, del reamecio del regno! E tutti insieme, urlanti, in coro diranno: Circe, Circe senza dubbio, la fidanzata di Ulisse

Circe: ma quando ci siamo fidanzati

Ulisse: ora oh mia regina, mi basta un cenno del tuo capo ed io sar felice in eterno

Circe: e sia! Mai nessuno mi aveva parlato cos, i tuoi occhi son gli unici che hanno resistito al mio incantesimo, e questo un segno del destino..Ulisse sia! Ed ora abbracciamoci, prima di andare a liberare i tuoi compagni (escono) questo s, che un dono degli dei!

Ulisse: e allora per Giove! Ip ip

Tutti: urr! (buio, musica, entra Omero)

(Scena 10)

Omero: mica male come storia damore, quello che si dice un amore a prima vistaun colpo di fulmine! Io quando mi ci metto sono veramente eccezionaleche storialui il guerriero che seduce la magaperper c qualcosa che non torna

Atena: (entrando) e per fortuna che te ne sei accorto da solo! Ma che vuoi far restare Ulisse al Circeo per tutta la vita? Lui deve tornare ad Itaca!

Ermete: peraltro, dato che hai usato unanalessicio dato che nel racconto hai fatto un salto indietro nel tempo, noi gi sappiamo che tra un p Ulisse litigher con Elio per la storia della mandria sacra mangiata dai suoi uominiche poi Elio e Poseidone si metteranno daccordo e lo faranno naufragare per lennesima volta nellisola di Calipso dove rester 7 anni

Atena: quindi, anche se ti piace tanto sta storia damore tra Circe e Ulisse, devi inventarti un modo per farlo ripartire

Omero: ma cos? Su due piedi?

Atena: si!

Omero: oh santa pace, ma ioe va benema guarda un po

Ermete: Omero! (facendo il gesto di stringere) veloce, veloce!

Atena: non ci vuole nulla a farti ritornare vecchio!

Omero: e sia! (il tutto viene mimato dai protagonisti come se fosse velocizzato dalla moviola) Ulisse, grazie alle sue grandi doti da conquistatore riusc a stregare la strega, la convinse a liberare i suoi compagni dallincantesimo dei maiali, e divenne suo amante; (baci, scambi di fiori, dolci balli) dopo un anno di baci e di carezze, i compagni di Ulisse ormai stanchi di reggere il moccolo (Claudio soffia sulla candela, prende il fiore e lo spezza), manifestarono il loro dissenso: volevano tornare a casa, subito! Ulisse, a malincuore, spieg a Circe che la loro storia non poteva avere un seguito e lei, pur col cuore a pezzi, accett questa decisione favor, addirittura, lincontro con lindovino Tiresia il quale gli parl lungamente della non rosea situazione in patria (vfc: Ulisse devi da torn a Itaca, che i Proci si stanno a magn tutto! Sbrighete!), poi, dallalto della sua magia, la bella Circe li mise in guardia dei pericoli che avrebbero incontrato nel proseguo del viaggio: prima il suono ammaliante delle Sirene (si sente una sirena) e poi Scilla, il mostro dalle innumerevoli teste (si vede una marea di teste che escono fuori da una quinta), e infine il terribile gorgo di Cariddi (si sente il rumore di uno sciacquone) ma mentre si stava raccomandando di lasciar perdere la mandria sacra di Elio, Ulisse e i suoi uomini erano gi salpati, (Claudio trascina via Ulisse mentre Circe parla) e raggiunta la Trinacria, si mangiano le bestie, Elio sarrabbia, li fa naufragare, e si salva solo Ulisse, che passa i successivi 7 anni sullisola di Calipso, dalla quale riparte, come abbiamo visto, per poi ri-naufragare, sulla spiaggia della Feacia! L racconta tutta la storia a Alcinoo, che commosso, lo fa accompagnare dai suoi fino a Itaca, dove viene consegnato nelle mani di Atena, che lo trasforma in un vecchio mendicante! (sospira esausto)

Atena: bravo Omero! (e mette sulle spalle di Ulisse un mantello stracciato ed un bastone, poi gli suggerisce qualcosa allorecchio)

Omero: ma cos unammazzata!

Ermete: hai fatto solo il tuo dovereora andiamoci a preparare per il gran finale: lingresso di Ulisse a Itacavenite via tutti, che servite per i vari personaggiAtena, vieni anche te

Atena: io, e perch mai?

Ermete: lo sai benissimo perche tra poco lo scopriranno tutti (esconorimane Ulisse vestito da mendicantesi sente labbaiare di un cane, esce Telemaco)

(Scena 11)

Telemaco: buono Argo, buono! Chi ? Chi c qui fuori

Ulisse: sono io signore, mi perdoni il disturbo

Telemaco: che volete buon uomocercate qualcuno?

Ulisse: mi han detto che questa la casa di Ulisse, il re di Itaca

Telemaco: si, lo , ma non so ancora per quanto potr restarlo

Ulisse: ma che dite?

Telemaco: purtroppo mio padre Ulisse manca dalla citt da anni (ancora degli abbai) basta Argo! Non abbia paura, lho legato il cane di pap, molto vecchio, e se ne sta l in attesa del suo ritornonon si avvicini, che morde! docile solo con quelli di casa

Ulisse: Argo, amico mioquanto tempo passato! Sei felice di rivedere il tuo padrone?

Telemaco: il tuo padro? Ma allora, lei tu saresti mio padre?!

Ulisse: si Telemaco, vieni qui, fatti abbracciare (si abbracciano) mi sono travestito da mendicante per non destare sospettiora ti prego, fai finta di non conoscermiassecondami, e se ci sar da duellare tieni pronta la spada

(da fuori entra il capo dei Proci)

Procio 1: chi ? Chi che si permette di interrompere il nostro divertimento? Telemaco, con chi stai parlando?

Telemaco: un mendicante che chiedeva riparo per la notte

Procio 1: ma che siamo matti?! Un mendicante nella nostra reggia? Caccialo via!

Telemaco: ma affamato e

Ulisse: potrei esservi utile signore, io non sono un mendicante, sono un indovinoho saputo che questa notte, vi sfiderete per decidere chi dovr sposare la regina Penelope, ed io potrei parteggiare per voi

Procio 1: e te come le sai queste cose?

Telemaco: davvero stasera vi sfiderete per mia madre?

Procio 1: proprio cose non capisco come lui possa saperloforse davvero un indovino tu vieni con me, mi porterai fortuna e cos potr finalmente diventare il re di Itaca!

Ulisse: se posso essere utile

Procio 1: amici, mia regina arrivato il gran momentovenite, accomodatevi

(entrano Penelope/Atena, Procio 2 e Procio 3)

Penelope: cosa volete ancora, non lo sapete che la sera non voglio essere disturbata?

Procio 1: Penelope, ma noi siamo tutti qui per te

Penelope: lo so benissimo, ma abbiamo concordato che avrei scelto il futuro re di Itaca solo ed esclusivamente dopo aver terminato di tessere la tela

Procio 2: lo sappiamo, Penelope, stai tessendo il sudario per tuo suocero Laerte

Penelope: ma purtroppo non ancora terminato

Procio 3: fosse per te non finiresti mai! per ora basta! Ulisse non torner pi!

Procio 1: quindi stasera noi tireremo a sorte il fortunato che dovr diventare tuo maritoe di conseguenza il re di Itaca

Penelope: maavevamo deciso cheTelemaco, intervieni, d qualcosa

Telemaco: (dopo aver scambiato uno sguardo con Ulisse, che lo rassicura) madre, tempo che gli eventi abbiano corsonon possiamo metterci contro il volere degli di

Penelope: ma Telemaco, cosa dici?

Procio 1: basta! Sono passati pi di dieci anni, ora che questa storia abbia unevoluzione! Su, tiriamo a sorte

Penelope: no! A sorte no! Forse che io non meriti di essere sposa del pi valoroso?

Telemaco: certo! Un uomo che almeno in parvenza possa essere simile a mio padre?

Procio 2: mi sembra una richiesta pi che lecitaper, non vorrete mica che si combatta tra di noi?

Procio 3: non potrei mai pugnare contro un mio fratello

Procio 1: si potrebbe, che so, fare una corsa di cavalli

(Ulisse, senza farsi scorgere, suggerisce qualcosa a Telemaco)

Procio 2: oppure, una gara di nuoto

Procio 3: anche una partita a spizzico rampichino?

Penelope: sono forse questi elementi che denotano un valoroso?

Telemaco: che ne dite di fare una gara di tiro con larco?

Procio 2: bene, vado a prendere il mio

Procio 3: preferirei tirare con il miose a voi non dispiace

Procio 1: no! Signori si tira con il mio, che ben teso

(ognuno ripete la sua frase, creando confusione)

Ulisse: signori! Perch non usate tutti questo? Lho trovato appeso alla parete, sicuramente non di nessuno dei presenti

Procio 3: e questo chi ?

Procio 1: niente, un mendicante del quale ho avuto piet

Penelope: quellarco di mio marito Ulisse, lha costruito con le sue stesse manie quindi va bene! Accetter di sposare colui che riuscir a prendere il bersaglio! anche se dubito che qualcuno di voi riuscir semplicemente a tendere larco, ci riusciva solo Ulisse

Procio 3: se cos, io accetto e voglio essere il primoqual il bersaglio?

Procio 2: il bersaglio quello laggi, quella capoccia in cima alle scale

Telemaco: ma un uomo?!

Procio 1: e allora? ma chi lo conosce?! mica uno di noisar un semplice tecnico! e poi qui stiamo parlando del nuovo re di Itacadico, questo regno varr almeno la vita di uno sconosciuto?

Procio 3: a me larcosconosciuto, stato un piacere non conoscerti (prova a tendere larco ma dopo vari tentativi, non riesce) accidenti, impossibile tendere questo arconon posso credere che Ulisse riuscisse a farlo

Procio 2: non hai mai pensato al fatto che possa essere te a non avere forza? Dammi qua, la mira non mi manca, e la forza nelle braccia neanche(anche lui prova senza riuscire) ma forse una questione di impostazione, se provassi cos?...accidentiniente, non si tende!

Procio 1: mi sa che questa sfida sia gi decisa in mio favore(ad Ulisse) grazie mio indovino, non potevi suggerire cosa miglioreed ora vi far vedere come si conquista un regno (prova, tende un po di pi larco rispetto agli altri due, ma anche lui non riesce) eppure, la postura giusta, la forza con me

Penelope: bene signori, la vostra sfida non andata a buon fineci si rivede quando avr finito di tessere la tela

Ulisse: un attimo, perdonate il mio ardire, ma vorrei provare anche io a tirare con larco

Procio 1: ah, ah, ahmi vien da rideretu, con larco?! sei solo un vecchio poveraccio, ma come ti viene in mente di chiedere una cosa simile?

Penelope: ma signore non so neanche chi voi siate

Telemaco: Madre, ma voi avete detto che sposerete chi riuscir a prendere quel bersaglio

Tecnico: si, vabb, ma mica si deve sposare per forzaha detto che deve finire la tela, e fategliela finire!

Telemaco: stia zitto lei, che semplicemente uno sconosciuto

Tecnico: vabb ma la testa mia!

Telemaco: ma il regno di Itaca varr almeno una capoccia?!

Tecnico: ma perch la mia? Mirate a quella alla cassaal bar!? Ammazzateve tra di voi, ma non mettetemi in mezzo a me, che ci metto un attimo a lasciarvi al buio!

Ulisse: perdonate Penelopeabbandonerei il bersaglio umano e punterei a quel faro ldaccordo

Tecnico: vabb, meglio il faro che la capocciaa, occhio di lince, tira bene, che dietro il faro ci sono io

Procio 2: ma non si preoccupi, figurati se questo pezzente riuscir a prendere il bersaglio

Procio 3: ma soprattutto non ce la far mai a tendere larco!

Procio 1: e va bene! Voglio proprio divertirmi a vedere il vecchietto che diventa tutto rosso per lo sforzo...(a parte) poi dopo mi dovrai spiegare molte cose, indovino dei miei stivali

Penelope: aspettatenon pensate che sia io quella che deve dire di si a questa sfida?

Ulisse: Penelope, sono anni che aspetto di poter coricarmi nel vostro lettone

Penelope: ma come vi permettete! se fossi costretta a sposare uno come voi, farei dividere il mio letto a met e ne metterei una in salone, pur di non dormirvi a fianco

Ulisse: sarebbe impresa ardua dividere il vostro letto a met!

Penelope: (turbata) ma che dite?

Ulisse: (sottovoce) fui io stesso a costruirlo, intagliandolo sul tronco di un olivo frondoso, e poi intorno ci costruii la casa; sarebbe impossibile, spostarlo da l!

Penelope: voicio teinsommaTelemaco, cosa sai di questuomo?

Telemaco: quello che state intuendo voi, madrema la prova del fuoco potremmo averla tra pochissimo

Procio 1: quale prova del fuoco, cosa state bofonchiando?

Penelope: mi stava ribadendo che ho preso un impegno e non posso non mantenerlosignore, sia quel che sia! Se prenderete il bersaglio, sarete mio sposo!

Ulisse: vi ringrazio signora! Prover con tutte le mie forze!

Procio 1: spazio, fate spazio al futuro re di Itacaah, ah, ah! Ci scommetto le mie armi, che non riuscirai neanche a muovere la corda dellarco

Ulisse: che Atena, protettrice dei coraggiosi, mi assista! (piano, piano riesce a tendere larco, e proprio mentre sta per scoccare la freccia: buio! Si sentono delle urla, rumori di colluttazione, al ritorno della luce, troviamo i proci per terra con le mani dietro le spalle, con Ulisse e Telemaco con le spade sguainate che li tengono prigionierie la freccia conficcata nel faro di fronte al tecnico)

Ulisse: fermi felloni! La vostra pacchia finita (si toglie il mantello) il re di Itaca tornato! Come la luceallimprovviso!

Telemaco: padre, mi avevano raccontato le vostre gesta ma che foste cos gajardo non me lo immaginavo(verso il tecnico) ma a proposito di luce

Tecnico: scusate rec, ma quando ho visto che puntava in questa direzione io mi sono buttato per terradevo aver urtato distrattamente linterruttore della lucevabb, comunque tutto a posto(prendendo la freccia) ammazza Ul, sei meglio di Robin Hood!

Penelope: Ulisse, marito adorato, finalmente sei tornato(lo abbraccia)

Procio 1: Ulisse, re di Itaca, ci arrendiamo, e, con il tuo permesso noi

Penelope: dopo, i discorsi ufficiali dopo! (a Ulisse) chiss quanto avrai sofferto, povero Ulisolo in mezzo al mare, senza la tua mogliettinati sono mancata? (si) E quanto? (ehhh) Tanto? (tanto) Ma tanto quanto? (maaa..parecchio) Tanto tanto o tanto tanto tanto?

Ulisse: Penelope fermati un attimo! Mi sei mancata! stata veramente dura, anche perch in dieci anni ho conosciuto solo uomini: brutti, sporchi, non puoi capirece nera uno, brutto, ma aiutami a dire brutto, che ci ha tenuto prigionieri nella sua isolasi chiamava Circeun omaccione pelososenza parlare poi di Calipsoun altro bestione che non voleva far altro che ballareunOdissea, cara mia, unOdissea

Penelope: ma ora ci sono io, la tua Penelopee com la tua Penelopuccia? Com?!

Ulisse: (togliendole le mani da intorno al collo, le toglie anche la parrucca, e riappare Atena) Penelope, e come seisei(la guarda ammaliato) sei una dea, ecco, sembri proprio una dea!

Telemaco: allora bisogna festeggiare, al ritorno di pap e allamoredai su, balliamo (alza i Proci da terra, poi ad Ulisse) da poco hanno inventato un ballo qui ad Itaca, che si fa in gruppoinvitiamo a ballare pure i Proci?

Procio 1: noi siamo maestri di ballo, tutte le sere si va a ballare al Calipso!

Ulisse: se ballate come tirate con larco c da divertirsiva beneper dovete coinvolgere anche alcuni amici miei(chiama i ragazzi che prima avevano ballato lAlli galli, li fa salire sul palco e poi gran finale tutto ballato! Alla fine delle brevi danze, col fiatone) bravi, ammappatelo, bravi per davveroma come facevate a conoscere questo ballo?

Atena: (sorridendogli, si avvicina e lo abbraccia) per una dea nulla impossibile!

Ulisse: una dea? Andiamo benemia moglie una deama lo sai che io sono molto amico di Poseidone?

Atena: e che non lo sofossi in te, per, per un po di tempo eviterei di farmi il bagno

Ulisse: se un tuo consigliolo rispetto! Perch io provo profondo rispetto per tutti gli dei, vero ragazzi? e soprattutto: per Giove!

Tutti: ip ip urr! (fine)

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