Un amico si riconosce nel bisogno

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Un amico...

UN AMICO SI RICONOSCE NEL BISOGNO

atto unico

di Salvatore Macri

Autore Posizione SIAE 184727 - Codice Opera SIAE 903400A

mail: macrisa@libero.it - anno 2012

Personaggi:

Antonio

Mario

Scena: due sedie sotto un ombrellone

Antonio                        (si affaccia dalle quinte con estrema cautela, entra guardandosi intorno, camminando in punta di piedi, raggiunge le sedie; ne studia pensosamente la posizione, e le avvicina l’una all’altra; alla fine si siede, guardandosi intorno, in attesa)

Mario                          (entra spedito; vede Antonio e va verso di lui) Finalmente ti ho trovato! Mi avevi fatto preoccupare… anche gli altri erano in pensiero!

Antonio                        No, è che avevo bisogno di un poco di aria fresca… forse ho mangiato troppo e ho bevuto un pochino di più del necessario… mi è venuto caldo… ma sto bene, sto benissimo… puoi ritornare alla festa!

Mario                          (si siede) Che cosa dici? Un amico si riconosce nel bisogno… tu stai poco bene, non puoi stare da solo… a proposito, quella ragazza che era con te?

Antonio                        (sbirciando intorno) Ecco, vedi… credo che sia altrove… momentaneamente

Mario                          E ti ha lasciato solo! Ah, queste conoscenze leggere delle feste…

Antonio                        Veramente… forse non mi capisci… è andata via solo per un momento… tra poco dovrebbe ritornare… tra pochissimo!

Mario                          E a noi che importa? Ritornerà alla festa e troverà qualcun altro che parla con lei… che dici, cosa posso fare per te?

Antonio                        Veramente… non saprei… ma ti assicuro, sto bene, non ho bisogno di nulla… perché non torni dentro a divertirti… così rassicuri anche gli altri… gli dici che sto bene?

Mario                          E tu che faresti qui, solo soletto…? C’è solo la luna, la musica si sente appena… solo due sedie… sembra quasi un posticino per un incontro romantico… non puoi stare qui da solo! Ti verrebbe da pensare alla tua attuale condizione… potresti diventare triste… angosciato… pensare al suicidio! No, io non ti lascio qui da solo!

Antonio                        (alzandosi) Senti, Mario… la tua amicizia è preziosa… so che parli per il mio bene… ma ti assicuro… desidero… anzi, pretendo di essere lasciato solo, hai capito?

Mario                          (alzandosi anche lui) Beh, se la metti così… un amico si riconosce nel bisogno… e se tu hai questa necessità, ti lascio… però vorrei prima sapere se vuoi bere qualcosa… hai il tuo telefono? E' acceso?

Antonio                        Sono a postissimo, grazie!

Mario                          (facendo per andare) Allora… vado?

Antonio                        (sbirciando nervosamente in giro) Sì, sì! Vai tranquillo!

Mario                          (esce)

Antonio                        (ritorna a sedersi, guardando intorno; consulta l'orologio e dimostra insofferenza) Ma quanto c’è voluto per convincerlo! E quanto ci mettono le donne per mettersi la cipria sul naso! Se mi avesse già dato il numero, la chiamerei… a proposito! (prende il telefonino) Mettiamo la vibrazione soltanto… non si sa mai… se dovesse andare tutto bene… il telefono è una bella cosa… ma talvolta rompe… ecco fatto! (ripone il telefonino) Appena viene quella Rosa… io la prendo e… la bacio! (si guarda intorno) Ma… mi avesse imbrogliato? E' mai possibile che ci voglia tanto tempo? Forse ha incontrato delle amiche… forse hanno attaccato bottone anche a lei…

Mario                          (entra allarmato) Antonio! Ma che ti è successo? Perché non rispondi al telefono? Sei fuori copertura o si è rotto il telefono?

Antonio                        Senti ne ho abbastanza di essere sorvegliato! Lasciami solo, hai capito? E poi il mio telefono non ha suonato!

Mario                          Ma io ti ho chiamato per dirti una cosa importante… e non sei reperibile!

Antonio                        Sarà stata una sospensione momentanea… ma non ti preoccupare, ti dico!

Mario                          Verifica che non hai il telefono spento, fammi vedere!

Antonio                        (tirando fuori il telefono) Stasera giuro che ammazzo qualcuno… ecco, guarda e poi lasciami in pace!

Mario                          Lo vedi che un amico si riconosce nel bisogno? Il tuo telefono è spento!

Antonio                        Fa’ vedere! (gli prende il telefono e controlla) Uh… hai ragione… ma io avevo solo tolto la suoneria…

Mario                          Accendilo, per favore… c’era quella signorina che ti voleva parlare, si è rivolta a me, perché aveva notato la nostra amicizia, e non aveva il tuo numero!

Antonio                        Accidenti! E perché non glielo hai dato?

Mario                          Ed io che ne sapevo se glielo volevi dare? Un amico…

Antonio                        …si riconosce nel bisogno, lo so! Ma adesso lei dov’è?

Mario                          Che ne so? E’ rimasta dentro… ah, no! Mentre venivo da te, ho intravisto che andava nel bagno…

Antonio                        Un’altra volta?

Mario                          E tu che ne sai? La stai controllando?

Antonio                        Io… cioè, no… ma quando ha detto… pensavo che fosse andata in bagno! Oh, senti… voglio dirti che… ecco… mi ha detto che sarebbe venuta qua fuori!

Mario                          Un’altra volta?

Antonio                        Come sarebbe?

Mario                          No… ecco… perché poco fa, quando tu eri concentrato su quell’arrosto… ho visto che è venuta qua fuori…, ho notato che usciva molto spedita, come se ci fosse un'emergenza… mi ha fatto incuriosire e mi sono affacciato anch’io!

Antonio                        Ah! E hai visto che ha fatto?

Mario                          Niente! Ha guardato in giro come se cercasse qualcuno, e poi è rientrata… secondo me è un poco svampita…

Antonio                        Svampita… solamente?

Mario                          Certo che è… esuberante… ma sembra un'ochetta…

Antonio                        Come le sta bene quel vestito…

Mario                          Ah… certo… peccato che sia così stonato con scarpe e borsa…

Antonio                        Quando cammina mi ricorda… una gazzella!

Mario                          Lo dici per le cosce storte, credo… le corna non le ho viste!

Antonio                        Insomma! Me la stai distruggendo!

Mario                          Ma a te che importa, di quella? Una conoscenza occasionale… oggi c'è e domani… svanita nella folla! Tu devi badare alle amicizie sincere… un amico…

Antonio                        Mi hai stufato con l'amico che si riconosce nel bisogno! Ne ho le tasche piene, basta!

Mario                          Ma come… che dici…

Antonio                        Sì, dico basta a questa persecuzione asfissiante! Io non posso fare niente che compari tu in giro! Voglio rimediare alla mia solitudine, e tu mi ostacoli! Vedo una ragazza che mi piace e tu la denigri! Voglio rimanere solo con lei, e mi trovo te tra i piedi! Basta! Lasciami in pace, vattene dentro!

Mario                          Se è questo che vuoi… però, ti prego, in nome della nostra amicizia… calmati… andiamo un istante dentro, bevi un poco di acqua fresca… ti fai passare questo momento di tensione… ti distendi… e così potrai parlare meglio con questa ragazza… se ti piace tanto…

Antonio                        Eh? E se mentre stiamo dentro, quella viene? La sto aspettando da un secolo!

Mario                          Allora vai dentro tu… io faccio la guardia, appena vedo che viene ti squillo… anzi l'avviso e vengo a cercarti… va bene così?

Antonio                        Io non lo so… effettivamente mi devo calmare, non sono in condizioni di tenere un colloquio sereno… piacevole… un poco di acqua mi farebbe bene…

Mario                          Allora vai tranquillo!

Antonio                        E se andassi in bagno?

Mario                          In quello delle donne? Ma sei matto?

Antonio                        No, quello no… ma forse potrei tossire… far sentire la mia voce… chiamarla!

Mario                          Ho un'idea migliore! Vai a bere un sorso d'acqua, ripigliati e, se non fosse ancora venuta, dopo la vai a chiamare, va bene?

Antonio                        Forse è meglio… mi sento molto accaldato… allora vado!

Mario                          Vai!

Antonio                        (esce)

Mario                          Eh, il mio povero amico… che guaio sta per fare… ha avuto quella disavventura, e non gli è bastata! Ma so io cosa fare per lui… eh, eh… l'amico si riconosce nel bisogno!

Antonio                        (entra) Eccomi, mi sento meglio! E' Venuta?

Mario                          Povero amico mio… è venuta, sì, ma…

Antonio                        “Ma…” che cosa? E perché non mi hai chiamato?

Mario                          Povero Antonio… perché non era da sola! E' passata sottobraccio ad uno… e se ne sono andati, ridacchiando!

Antonio                        Io lo ammazzo! Chi era? Dove sono andati?

Mario                          (indicando) Di là… ma tu non andare…

Antonio                        E perché mai?

Mario                          Quello era un pezzo da novanta, alto, un culturista… si vedevano i muscoli sotto la giacca… e tu? Guardati! Quello ti dà un pugno… e fai una brutta fine!

Antonio                        (sbirciando) Ma da quanto tempo sono andati?

Mario                          Appena sei entrato dentro!

Antonio                        Allora non ho speranze…

Mario                          Sì, chissà dove sono arrivati… ho sentito anche il rumore di una macchina che partiva…

Antonio                        Peccato… non ho neppure il numero… mi ricordo solo che si chiamava… Rosa… che bel nome…

Mario                          Chissà quella Rosa quante spine ha… amico mio, ascoltami… ti senti meglio?

Antonio                        Lo stomaco sì ma… sono molto depresso…

Mario                          Ecco, guarda… (indica) lo vedi il cameriere? Lì… dove guardi, attraverso il vetro! Che sta portando?

Antonio                        Sembrano…gelati!

Mario                          Esatto… vai e prenditene uno… anzi, fai servire anche quello per quella Rosa ed uno per me… sono tutti tuoi!

Antonio                        Tu mi prendi per la gola… sai quanto mi piacciono…

Mario                          E allora vai… e buon rinfresco!

Antonio                        Vado! (esce)

Mario                          (ispeziona il luogo, poi, sottovoce) Rosa! Finalmente l'ho parcheggiato per dieci minuti… esci, che ce ne andiamo… (rimane in attesa) Rosa! Rosa? Ma allora hai fregato anche me! E adesso che faccio? Ma un amico si riconosce nel bisogno! E il mio amico è Antonio! Aspetta! Non ti mangiare anche il mio gelato! (uscendo) Antonio…!