Un bacio, solo un bacio!

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Un bès, sòl un bès - Copione in Italiano

SIPARIO APERTO

Compagnia Dialettale Città di Lugo

Stagione Teatrale 1995\1996

Un bacio, solo un bacio!

Un bès, sòl un bès...

da: "Trenta secondi d'amore" di Aldo De Benedetti

libero adattamento scenico in tre atti e traduzione in dialetto romagnolo di Francesco PIRAZZOLI

2a Classificata Teatroinsieme di Faenza 1996

PERSONAGGI

INTERPRETI

CECILIA

Cecilia Montanari

CHECCO

Francesco Pirazzoli

CHIARA

Chiara Giordani

CLAUDIO

Claudio Bettini

FRANCO

Franco Trapanese

PIPPO

Claudio Ghinassi

RICCARDO

Riccardo Tesse

SIGNORA BRIGHETTI

Maria Antonia Medri

SIMONA

Simona Foschini

UN PAZIENTE

Marco Biancoli

VALENTINA

Valentina Becca

SCENOGRAFIA

Lilia Flamigni

TECNICI LUCI E SUONI

Lino Guerra

Fabrizio Bacchi

TECNICI DI SCENA

Claudio Ghinassi

Marco Biancoli

ACCONCIATURE E TRUCCHI

Maria Antonia Medri

Regia di LILIA FLAMIGNI

 Lugo di Romagna, 14 Luglio 1995

Copione in italiano

ATTO PRIMO

Un salotto in casa di Checco. Arredamento signorile. Porta a destra e porta a sinistra. La porta di sinistra comunica con l'ambulatorio dentistico di Franco. In fondo un'ampia finestra con balcone che, idealmente, comunica col giardino. A destra, in fondo, una piccola scrivania. Al levarsi del sipario sono in scena Pippo, col classico vestiario da imbianchino, che, con la scala a libretto, sta finendo di ritoccare una parete della stanza con la vernice a tempera, e Cecilia che controlla molto attentamente il lavoro.

SCENA I^ CECILIA PIPPO

CECILIA # (Sta ispezionando per controllare che la tinteggiatura sia stata eseguita a dovere. Indicando un punto della parete) Qui non è venuto bene... C'è ancora una macchia!

PIPPO # (In cima alla scala, col pennello in mano e stancamente. Con aria rassegnata e sbuffando) Ma Cecilia è perché la vernice che è fresca, quando sarà asciutta, non si vedrà più niente...

CECILIA # Siamo proprio sicuri?

PIPPO # (C.S.) Ma Cecilia perché volete sempre interessarvi dei miei lavori... Ma lasciatemi lavorare in pace...

CECILIA # Bella maniera di rispondere! (Alzando le spalle) Mi meraviglio di me, che sto qui a perdere del tempo con uno come te! (Convinta e rimarcando) E pensare che se non ci fossi io in questa casa a controllare che tutti lavori siano fatti bene, sarebbe un disastro...!

PIPPO # Più che altro mi fate perdere del tempo... A sì una curiosa tatra, non vi va mai bene niente...

CECILIA # Tatra a chi! E non mancarmi di rispetto, sai... Cun quello che mi costi all'ora!

PIPPO # Sè, 5.000...

CECILIA # (Convinta e minimizzando) anche troppo! E poi te non sei in pensione, quindi...

PIPPO # (Con rassegnazione) Pippo va a potare le rose... Vai a tagliare l'erba... Vai a accomodare il water che perde... Pippo imbianca quella camera... Mi sembro un zambaldo, un rospo, a forza di saltare!

CECILIA # (Minacciosa) Se non la smetti, uno di questi giorni vado al sindacato e ci dico che tè fai del lavoro in nero...

PIPPO # (Rassegnato) Andate Mo dove vi pare!...

CECILIA # E dacci un taglio! (Piccata) Lo faccio, sai!...

PIPPO # Io pagherò la multa, però voi vi obbligano a mettermi in regola e a pagarmi tutti i contributi, anche gli arretrati!

CECILIA # (Assai contrariata) Te lo dò io, gli arretrati! Prendi quel pennello e dacci un'altra passata! (Indicando il muro dove a suo parere vi era la macchia)

PIPPO # (Allargando le braccia rassegnato) Il poveretto...

CECILIA # Chi?

PIPPO # Vostro marito...

SCENA II^ CECILIA PIPPO CHECCO

CHECCO # (Da fuori) Cecilia!... Cecilia!... In dò a t's'it imbùsanèda?CECILIA # A sò a què...PIPPO # (Dall'alto della scala, rivolto a Checco) Il poveretto...CHECCO # (Affacciandosi da destra e fermandosi vedendo l'ingresso ostruito dalla scala. Ha una sigaretta non ancora accesa fra le dita) Ascolta mo Cecilia... CECILIA # (Statutaria) Alt, fermati! Non passare sotto la scala!CHECCO # E perché?CECILIA # Perché porta male...CHECCO # T'purt mèl tè, lò! Porti male tè, lò! E allora cosa vuoi che voli!...CECILIA # Ti sei pulito le scarpe prima di venire dentro?CHECCO # (Con insofferenza) Mo sè... Sè, che me le sono pulite!...CECILIA # E stà atènt che un't chèsca la zèndra pa tèra...CHECCO # Cosa?CECILIA # Che non ti cada della cenere per terra!CHECCO # (Mostrando la sigaretta non accesa) Non l'ho ancora accesa, la mi braghira!!!CECILIA # E allora sta attento che non ti cada del tabacco...CHECCO # A què in 'sta cà se u j fòss San Franzchèin, San Francesco, ci toccherebbe prendere del bromuro per stare calmo!!! (Rivolto a Pippo) Eh, Pippo? Che pazienza ho io!PIPPO # (Nell'allargare le braccia in segno di solidarietà, fa gocciolare il pennello bagnato o sul pavimento o sul divano scatenando le ire di Cecilia)CECILIA # (Irosa) Guèrda a què!!! Mi hai sporcato dappertutto... T'ci pròpi un disùm! (Si precipita a pulire)PIPPO # (Rivolto a Checco con chiara intenzione allusiva) E alòra, at divirtàt a fè 'e turèsta, il turista?CHECCO # Stà bòn, Pippo, va là! An in pòss piò! Non ne posso più!!!. Ascolta mo, Cecilia, mè ha n'ho al scatàl pini... (Rimarcando convinto) Mò pini!... Di tua nipote e di quell'impiastro di suo marito...CECILIA # (Pronta verso Pippo) Pippo, va in giardino a dare il veleno alle rose..., svelti! PIPPO # (Scenderà, sbuffando, dalla scala. Riordinerà la sue cose. Chiuderà la scala a libretto ed uscirà dalla veranda per andare in giardino) Pippo il zambaldo... ci va subito! Sempre per quelle 5.000 all'ora!!! Agli ordini sgnòra patrona! CHECCO # (Mentre Pippo provvederà all'azione di trasloco, Checco si accenderà la sigaretta gettando per terra il cerino. Cecilia, in posizione statutaria, col dito e braccio puntato gli impone di raccoglierlo. Checco, seppure a mala voglia e con segno di insofferenza, esegue. Pippo esce)

SCENA III^ CECILIA CHECCO

Si può sapere quando decidono di andare via...CECILIA # Ma che razza di maniera di parlare è questa! (Alludendo a Pippo) E poi davanti a dei forestieri! E non ti permettere mai più di dire quello che hai detto su mia nipote e suo marito... As sèn intis bèn!... E una vòlta par sèmpar...!!!CHECCO # An n'in pòss piò!!!CECILIA # Ma se sono appena arrivati! Te lo avevo poi detto che sarebbero rimasti qui un paio di settimane... E forse un mes...CHECCO # Un mese?!?! E io devo averli per casa un mese? Um pè ad sugnè! Ma ci vuole una bella faccia tosta piantarsi in casa degli altri per tanto tempo!CECILIA # I purèin... Lo sai pure... Sono in viaggio di nozze...CHECCO # E io che colpa ne ho se loro sono in viaggio di nozze? E pù mè an capèss... Non capisco... Non possono fare come fanno tutti gli altri... No! Fanno i turisti! E perché proprio qui... In casa nostra!CECILIA # E dove vuoi che andassero... Non siamo gli zii... E poi sei stato tu ad invitarli... Hai insistito tanto per telefono...CHECCO # Cosa vuol dire ho insistito... L'ho fatto, così, per un fatto di gentilezza, mo mè an um cardeva miga che "mi prendessero in parola"... Sinò cun 'e capar che aj ha dgèva! E pù aj pòss avè dètt: "Veniteci a trovare qualche giorno" ma non un paio di settimane o un mese addirittura!CECILIA # Non conoscevano la Romagna... E avevano piacere di girarla un po'...CHECCO # E chi zira pù! Ma da soli! Invèzi nò... Vogliono che li accompagni!... Ma di su, quante chiese ci sono a Ravenna? E le abbiamo visitate tutte in un giorno... Non ne hanno saltata una, neanche per sbaglio! Stamattina alle otto eravamo già davanti al castello di Dozza, prima ancora che aprissero, per essere i primi... E pù dòp a Imola... A un certo punto, credevo di essere riuscito a perderli, e invézi, appena mi sono seduto in un bar, par apùsèm un bisinèn, ecco la voce del padrone "Bhè, Checco, cosa fai? Dai... Dai, forza muoviti... Altrimenti non riusciamo a finire il giro che abbiamo programmato...CECILIA # Stà bòn... Stanno venendo di quà!CHECCO # Hanno detto che domani vogliono andare a Ferrara e a Comacchio... Te lo immagini con 'sto caldo e con tutte le zanzare che ci sono!... Ma che non si azzardino mica a chiedermi di accompagnarli, parche mè a sò bòn... Mò se a sciòp, a sciòp!!!

SCENA IV^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA

CECILIA # (Interrompendolo) Stà zètt!!! (Volgendosi sorridente verso la porta da cui entrano Riccardo e Valentina) Buon giorno Valentina, buon giorno Riccardo...RICCARDO # Buon giorno cara zia, buongiorno zio Chè! (Checco risponde con un mugugno)VALENTINA # (Entrando con aria stanca) Buon giorno!... Ma, quanti posti abbiamo già visitato... Ah, cara zia, non ne posso più! Ho un mal di gambe terribile... Guarda come mi si sono gonfiati i piedi! (Estrae dallo zainetto un'enorme quantità di medicinali. Sceglie, dopo un attento esame, una pomata. Lagnosa a Riccardo) Riccardino... amore... mi spalmeresti questa crema defaticante?RICCARDO # Subito, tesoro! (Appoggiando cartine, guide, macchine fotografiche, cannocchiale e quant'altro. Eseguendo, quasi lirico) Prima il dovere, poi il piacere. Ecco qua la cremina nei piedini della mia bella Cenerentola...CHECCO # (A bassa voce a Cecilia) Ma ad chitar eij 'stì dù che què!?!?CECILIA # (Secca a Checco) Sta buono, non farti compatire! (A Riccardo, con altro tono) Ma non dovevate andare a visitare la pieve di Bagnacavallo...VALENTINA # (Continuando coi massaggi ai piedi di Valentina) Sì... Ma dopo siamo andati a vedere il castello di Santa Maria in Fabriago...CECILIA # Ma ne avevate visti già altri di castelli...RICCARDO # (C.S.) Questo non lo avevamo ancora visto!CHECCO # Ma j è tòtt prècis... Sono tutti uguali...RICCARDO # (Abbandonando il massaggio dei piedi e reagendo alla provocazione) No, no! Caro Checco... Apparentemente possono sembrare uguali... Ma ci sono delle differenze fondamentali. (Convinto e con enfasi) Per esempio il castello di Santa Maria in Fabriago...CHECCO # (Interrompendolo) Per piacere non tenerci una lezione sui castelli....VALENTINA # (Sempre lagnosa) Riccardino, mi continui il massaggino...CHECCO # (Fra sè) Se io fossi in viaggio di nozze, non mi perderei mica ad andare a vedere dei castelli... Ti ricordi noi due... Abbiamo visto pochi castelli, noi!!!CECILIA # Sarete poi stanchi, no?RICCARDO # (Riprendendo l'opera di massaggio e rivolto a Cecilia) Stanco Io? Per carità! Io sono fresco come una rosa. (Terminando il massaggio) Ecco qua i piedini del mio tesoro tornati a nuova vita! Bacini... bacini... (Altro tono, preoccupato) Piuttosto sarà meglio organizzare il programma per domani (Aprendo una cartina geografica) Ecco qua... Comacchio... Ferrara... A proposito, Checco, domani mattina a che ora andiamo via?CHECCO # (Prontamente) No, caro, mi dispiace, ma domattina non posso.RICCARDO # Ma come? Ci avevi promesso...CHECCO # (Con impazienza) Non posso, ti dico! Non posso!... E' inutile che insisti... Andate da soli. Tanto non avete mica bisogno di me!RICCARDO # Ci dispiace... Quanto ci dispiace... Avremmo preferito che tu ci accompagnassi..., (Rivolto a Valentina) Vero cara?VALENTINA # (Anch'essa rassegnata) Sì certo... (Con tono quasi disperato) Riccardino! (Rovistando concitatamente fra le medicine) Che disastro! Non ho la crema per le punture da insetto! Come facciamo... E' pericoloso, sai, se ti pungono si possono creare delle...RICCARDO # (Interrompendola premuroso) Sarà la prima cosa che andremo a comprare quando usciremo. Calmati amore... Non affievolire il mio entusiasmo geo-culturale. (Illuminato dalla geniale idea che gli è venuta. Con tono alto) Idea!!! Idea!!! Accidenti, perché non ci ho pensato subito! (Schiaffeggiandosi. Rivolto a sè stesso) Stupido! (Rivolto a Checco con altro tono) Potremmo ovviare all'inconveniente, sai. Invece di andare domattina, potremmo andarci nel pomeriggio. Sei libero nel pomeriggio?CHECCO # (Esagerando comicamente) Ma cosa dici? Sono impegnatissimo tutto il giorno...RICCARDO # E va bene, pazienza... Andremo soli. Sei pronta, Valentina?VALENTINA # (Con un sospiro) Ma come... Andiamo già via? (Allusiva) Ma su, Riccardino, andiamo a riposare un po'...!CHECCO # (Fra se) Ma cosa a dìt, purèina... In viaggio di nozze non si fanno mica queste cose qui!RICCARDO # A riposare! Scherzerai! E poi abbiamo dormito tutta notte! Quelle goccine che mi hai dato per l'insonnia sono state favolose... VALENTINA # Ma, Riccardino, non erano mica gocce per dormire, anzi!!!RICCARDO # (Con amore e comicamente) Bacini... Bacini... Al mio tesoro... (Proseguendo) Alle undici e cinquanta dobbiamo andare a vedere gli scavi neolitici...VALENTINA (Lamentosamente) Ma Riccardo, non ne posso più!... Andiamo a riposare un po'... Sono stanca!CHECCO # (Non sentito) Mè, bèn, che a sò stràch!!!CECILIA # E falla riposare un po', la poverina... Non vedi che è uno straccio!RICCARDO # E va bene! Lasciamola riposare! Ah, le donne... Le donne!... Però questo scombussola tutti i miei piani.CECILIA # E parchè?RICCARDO # (Aprendo un taccuino) Eh, capirai... Mi tocca fare degli spostamenti. Vediamo un po'... Vediamo un po'... (Esaminando il taccuino) Ecco il programma di oggi: alle ore otto il castello di Dozza... E questo lo abbiamo fatto... Alle nove e quindici la Rocca di Imola... E anche questa l'abbiamo fatta... Alle dieci e quarantacinque il Castello di Santa Maria in Fabriago... Ed anche questo lo abbiamo fatto... Alle undici e cinquanta ci sono gli scavi neolitici... (Rivolto a Valentina) Dove li mettiamo gli scavi?.. Domani non c'è posto... Dopo domani neppure... Domenica c'è il castello di Bagnara. E' un pasticcio... Un pasticcio... Dove li metto gli scavi...CHECCO # (Fra se) Sarebbe meglio che scavasse attorno a qualcosa d'altro!...CECILIA # (Rivolta a Riccardo) Ma tu hai preparato il programma per tutti i giorni?RICCARDO # (Orgoglioso di mostrare la sua organizzazione) Eh, sì... Già da tre mesi prima di partire per il viaggio di nozze avevo già stabilito il programma, e nei minimi dettagli... E finora non avevo dovuto spostare niente. Guarda qui... Guarda qui. In questa colonna ci sono i giorni: lunedì, martedì, mercoledì, eccetera. In questa colonna le ore... In questa colonna ci sono i richiami alle pagine delle varie guide. E' tutto previsto... Tutto calcolato. E queste crocette indicano le visite che già sono state fatte.CHECCO # (Fra i denti) Un azidènt ch'ut spèca!RICCARDO # Come dici?CHECCO # Dico che la tua è un'organizzazione perfetta! E quanto tempo hai calcolato per il tuo programma?RICCARDO # Un mesetto...CHECCO # (A denti stretti) Un ètar azidènt ch'ut spèca! (Rivolto a Riccardo) Ah!... Bene.RICCARDO # Poi andremo dieci giorni a Venezia, quattro giorni e mezzo a Milano e due e mezzo a Como, quattro giorni a Genova... Sei giorni a Firenze, con escursione programmata in un giorno e tre quarti a Pisa e a Siena...CECILIA # (Dando, non vista, una spinta a Checco) Ma bravo... Bravo...RICCARDO # Adesso, visto che non si va agli scavi neolitici... Quasi, quasi vado a fare una visitina a tuo figlio...CHECCO # (Preoccupato) No... Lascialo in pace Franco! Non ha mica tempo da perdere, lui! A quest'ora ha i suoi clienti... Le sue visite...RICCARDO # Appunto per questo... Vado a farmi visitare. Ho questo molare che ogni tanto mi da dei dolorini, ancora impercettibili, però sempre dolorini sono...VALENTINA # Ma se te lo sei fatto già visitare tre volte. Ti dirà le stesse cose... Che devi fare degli sciacqui... (Rovistando nel suo zainetto) Lo vuoi il collutorio... quello insapore e inodore che ti ho comprato ieri... (Appare da sinistra Franco, in camice bianco)

SCENA V^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA FRANCO

FRANCO # Ciao a tutti... (I presenti ricambiano a soggetto i saluti di Franco)RICCARDO # (Precipitevolmente) Oh, bravo!... Sai che stavo proprio adesso per venire in ambulatorio da te?FRANCO # Da mè?... E par còsa?RICCARDO # Per questo mio molare... Anche stamattina mi faceva un po' male.FRANCO # (Un poco spazientito) Mo ha tl'ho pù zà dètt... Te l'ho poi già detto. Fai degli sciacqui di collutorio...RICCARDO # (Aprendo la bocca) Non desideri vederlo ancora?FRANCO # Ma no! Non importa!... Mamma... Hai visto la Simona?CECILIA # No... Parchè?FRANCO # E' strano! Stamatèna l'ha m'ha dètt che l'andèva in piazza a comprare della roba e poi tornava a casa subito...CECILIA # Ma non ti ha detto dove andava?FRANCO # Um è pérs cl'éva dètt che l'andèva da la sérta... Sè... Sè... Adèss um vèn in t'la mènt! Andava dalla sarta!CECILIA # E allora dacci un colpo di telefono...FRANCO # Un importa... Non è una cosa urgente... Ciao a tutti...RICCARDO # (Raggiungendolo sulla porta) Scusa Franco, tanto perché io mi possa regolare... Siamo d'accordo che domenica ci accompagni tu a vedere la Rocca di Bagnara?FRANCO # Domenica?... Ma anche oggi se volete...RICCARDO # Oggi?...FRANCO # Sì... Adesso che ore sono? (Guardando l'orologio) Le undici e mezza... Ne avrò ancora per un quarto d'ora, venti minuti al massimo. Se volete quando ho finito...RICCARDO # Benissimo! Avevamo giusto quest'ora e mezza che non sapevamo cosa fare... Fra venti minuti ti aspettiamo in macchina...FRANCO # Ok! A fra poco. (Esce rapidamente da sinistra)

SCENA VI^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA

RICCARDO # (Soddisfatto) Bene... Bene!... Questo risolve tutto... (Apre il taccuino e fa un'annotazione) Ecco... Per domenica, al posto del castello di Bagnara, ci metto gli scavi neolitici, e così è tutto regolato! Sei contenta, Valentina? Andiamo a vedere il castello di Bagnara...VALENTINA # Anche il castello di Bagnara! Si stava tanto bene qui! (Quasi vergognandosi) E poi lo sai... quel quadretto di pizza che ho mangiato questa mattina, non l'ho ancora digerito. (Estraendo un medicinale dallo zainetto e leggendo le indicazioni sulla boccetta) Ecco qua! Questo è un digestivo alle erbe... Riccardino, mi andresti per cortesia a prendere un po' d'acqua RICCARDO # (Premuroso) Certo, cara.CHECCO # Ci sono venuti i furturi... Come dite da voi i furtur...?!?!RICCARDO # (Dopo aver versato dell'acqua nel bicchiere ed averlo offerto a Valentina, con tono adulante per convincerla) Poi, quando hai preso le goccine, andiamo a vedere il castello di Bagnara, vero? (Si ode la voce di Chiara che chiama)

SCENA VII^ CECILIA CHECCO VALENTINA CHIARA RICCARDO che uscirà e rientrerà con un bicchiere d'acqua

CHIARA # (E' la figlia di Cecilia e Checco. Parla con la erre moscia francese, alterna battute in italiano ed in dialetto Irrompe nella stanza, affannata dalla porta-finestra) Mamma!... Mamma!... Franco... E' qui Franco?CECILIA # Nò, l'è turnè zò in ambulatòri...CHECCO # (A Cecilia, alludendo al modo di parlare della figlia) E' in ambulatorio!!! Parla in italiano, si nò non ti capisce... Cun tutto il tempo che è stata in Francia, non lo capisce più il romagnolo!CHIARA # (Saccente) Capisco benissimo! Ma come? In ambulatorio mi hanno detto che era venuto di sopra... Bisogna chiamarlo subito! (Avvicinandosi alla porta-finestra che sta nel fondo) Pippo... Pippo!... (Agli altri) Che robe!!! (Vedendo Valentina e Riccardo) Oh, ciao... (Riccardo, che sarà già rientrato, e Valentina risponderanno a soggetto)CECILIA # (Preoccupata) Cosa 'el sùzzèst?CHIARA # Parbleu che corsa! (Ansimando) Un momento... (Agitata) Bisogna avvisare subito Franco...CECILIA # E parchè? Ma cosa 'el suzzèst? (Preoccupata) Non ci sarà mica la finanza?CHIARA # Eh, la finanza!!! Peggio, peggio!CHECCO # (Stupito) Peggio della finanza?!?! Non credo ce ne sia!

SCENA VIII^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA CHIARA PIPPO

CHIARA # (Scuote negativamente la testa) Ad fati ròbb... Ad fati ròbb (A Pippo che appare sulla terrazzo con addosso la pompa per dare l'acqua, munito di visiera e l'abbigliamento del caso) Pippo... Pippo, corri subito in ambulatorio da mio fratello e digli di venire subito di sopra... Una cosa urgente... Sobit... Toute de suite... Immediatment!!!PIPPO # (Dal terrazzo) Sòbit, sgnùrèina... mi cavo di dosso "le pompon" (Traduzione in francese di pompone) e "zambaldo" ci va subito! (Pippo scompare da dove era venuto)

SCENA IX^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA CHIARA

CHIARA # (Rivolgendosi ai presenti) Parbleu! E' giusto che lo sappia anche lui!...CECILIA # Ma, insomma, si può sapere cosa è successo?CHIARA # Adesso ve lo dico... (Fra se) Perché poi devo stare zitta? Devo dirlo... Peggio per lei se l'impara anche suo marito...CECILIA # Avanti, Chiara, ciàcara una bòna volta...CHIARA # (Con circospezione per apparire più credibile) Un'ora fa, ho visto Simona in Piazza Trisi...RICCARDO # Piazza Trisi?CHIARA # Oui, Piazza Trisi...RICCARDO # Quella del teatro Rossini?CHIARA # Oui... Oui...RICCARDO # (Dandosi un colpetto sulla fronte) Perbacco, non l'abbiamo ancora visto... Bisognerà che tu, Checco...CHECCO # (Spingendolo da parte) Daj un taj, par piasè... Fala andè avanti... E allora?... Cosa c'è di straordinario se hai visto la Simona in Piazza Trisi?CHIARA # Cosa c'è di straordinario?... Ecoutez moi...! CHECCO # (Sempre rivolto a Cecilia) E questo cosa vuole dire?CECILIA # Non lo so... ascolta!CHIARA # Dal lato opposto a quello del Teatro Rossini vi erano tante macchine parcheggiate... In una di questa, metallizzata... Ho visto Simona con un giovanotto...CHECCO # Cun un zùvnòtt?...CECILIA # Cun un zùvnòtt?...VALENTINA # (Agitatissima) Con un giovanotto?CHIARA # Oui! Sono sicurissima, parbleu! Lei non mi ha vista, ma io sono passata talmente vicino che sono riuscita anche a sentire quello che dicevano...CECILIA # E cosa 'et sintù?...CHECCO # E cosa a dgèvi?...CHIARA # La Simona si è rivolta a quel giovanotto, tres joly, dicendo: "Però passiamo per una stradina fuori mano, dove nessuno ci possa vedere..."CHECCO # Una stradina fuori mano?...CHIARA # E poi la macchina è partita, a gran velocità, verso la Via Foro Boario...CHECCO # Fàti ròbb...RICCARDO # (Che intanto avrà aperto la piantina di Lugo) Via Foro Boario... Eccola qui... Prende il nome da uno dei più grossi mercati...CHECCO # Fat dè in t'è sàc, tè al tù piantèn!VALENTINA # Oh. mio Dio! Che agitazione... (Rovistando nello zainetto ed estraendo un flaconcino di pillole.) Ecco un cardiotonico... Che ansia... che agitazione! (Porgendo il bicchiere vuoto) Riccardino, mi andresti per cortesia a prendere un altro po' d'acqua RICCARDO # (Premuroso) Certo, cara. (Con altro tono) Però tu, ricordami, di segnare in agenda il Teatro Rossini...

SCENA X^ CECILIA CHECCO VALENTINA CHIARA PIPPO RICCARDO che uscirà e rientrerà con un bicchiere d'acqua

PIPPO # (Apparendo sulla porta di sinistra con lo stesso abbigliamento di quando si era presentato sul terrazzo, senza la pompa per dare l'acqua) Ha detto il signor dottore che adesso non può venire... E che a purtiva pazènzia, perché la Rocca di Bagnara non scappa...CHECCO # Sè... 'Etar che la Ròcca ad Bagnèra...!!!CECILIA # (Avvicinandosi a Pippo con fare, questa volta, suadente) Si tratta di cose serie. Digli che venga subito di sopra!PIPPO # Và bèn, a j ha dirò... E sempre per quelle 5.000 lire all'ora... (Esce)

SCENA XI^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA CHIARA

CECILIA # Pòvar Franco...VALENTINA # Forse sarebbe opportuno avvisarlo un po' alla volta... A piccole dosi, come una buona medicina...RICCARDO # E poi non c'è mica fretta! Adesso ci accompagna a vedere la Rocca di Bagnara... E... Quando torniamo... Glielo diciamo...CHECCO # Tu pensi alla Rocca di Bagnara in un momento così...RICCARDO # Ma sai... Tanto queste cose più tardi si imparano e meglio è!CHECCO # Noi abbiamo il dovere di aprirgli gli occhi. Stando zitti non facciamo il suo bene!CHIARA # Oui, mon pere!!! Giustissimo...!CECILIA # Piuttosto, tè, sei proprio sicura di averla vita?CHIARA # Oh, oui, certamente. Parblue!CECILIA # E lei non ti ha vista?CHIARA # Eh, vista! Era allegra, sorridente... E nèca lò 'e ridèva... A sò sicùra... Si vedeva subito che quei due...VALENTINA # Oh, mio Dio... Riccardino, sento che sto per svenire... Cercami i sali...RICCARDO # (Andrà a rovistare nello zainetto alla ricerca di quanto chiestogli) Ecco qua...CECILIA # Ad scàndal... Ad scàndal... E Franco, il poverino... Che è la in ambulatorio che lavora e non sa niente...CHECCO # Franco l'è un crètèn! Sicura! E' un cretino! Perché quando si ha una moglie come la Simona non si può stare là, tranquilli, a cavare dei denti alla gente.CECILIA # E cosa dovrebbe fare, il poverino?CHECCO # Controllarla... Sorvegliarla... Stargli dietro, se fosse necessario. Sinò non ci sarebbe da meravigliarsi se uno di questi giorni si trova con un bel paio di corna!CECILIA # (Riprendendolo) Checco?!?!CHECCO # (Riprendendosi) Sè tè rasòn... Tè rasòn! Parò la colpa l'è la tù! E' la tua!!!CECILIA # La mì?CHECCO # Sè, la tù! Perché io non volevo che Franco si prendesse la Simona... Ma tu invece... "Si voglione bene... si vogliono bene... I purèn... Ecco... Hai poi visto come si vogliono bene!CECILIA # E coma a putèvia immaginè un quèll de gènar?... Pareva che si volessero così un bene!...CHIARA # Falsa come l'ottone... Oh, no... di più... Come Giuda!CHECCO # L'ha rasòn la tabaca!VALENTINA # (Ansante) Forse per Franco, Simona, è un po' troppo carina... Troppo elegante...CHIARA # L'è una zvèta... Ecco quèll cl'è... Una civetta!VALENTINA # (C.S.) Per Franco, forse, ci sarebbe voluta una ragazza più matura... Più posata... Casalinga... Meno esuberante... CHECCO # Sicura! L'ha ràsòn! Magari non troppo bella e un pò più vecchia... Io l'ho sempre detto... C'la ràgàzòla l'è stròscia par Franco! E' struscia per Franco!!! Prima o poi gli fa un bel paio di...CECILIA # Checco!!!CHECCO # (Esplodendo) E va bhè! A j ho capì! Ho capito che non posso brisa dire "corna!". Ma adesso è inutile starci a pensare sopra! Quello che è stato è stato! Bisogna che Franco faccia il suo dovere... Quattro schiaffoni a lei e un mucchio di botte a lui...CECILIA # La mi Madona santa!...CHECCO # Tè stà zèta!!!. Allora... Arriva o no...VALENTINA # (Con affanno) Riccardo, sto male!... Usciamo un attimo a prendere aria... Sento che sto per svenire di nuovo... (Esce in giardino a prendere una boccata d'aria sorretta da Riccardo.)RICCARDO # Appoggiati a mè, cara... (Escono)

SCENA XII^ CECILIA CHECCO CHIARA FRANCO

CECILIA # Mi raccomando... Bisogna andare piano a dirglielo... Con un po' di delicatezza...CHECCO # Lasciate fare a me... Ci penso io!!! (Entra Franco da sinistra)

SCENA XIII^ CECILIA CHECCO CHIARA FRANCO

FRANCO # Mi ha detto Pippo di venire subito di sopra... Cosa è successo?CHECCO # (Con tono solenne) Vèn a què Franco... Mettiti a sedere (Franco siede mentre gli altri lo guardano con aria triste e compassionevole. Checco gli si siede di fronte, abbassa un momento il capo, poi lo guarda e con tono solenne gli dice) Dunque... 'E mi fiòl... Pare che tu sia becco...FRANCO # Cosa?...CECILIA # Ma Checco?...CHECCO # Beh, è inutile fare tanti giri di parole... E' meglio parlare chiaro e subito! Tua moglie l'anno vista, circa un'ora fa, in macchina con un giovanotto...FRANCO # Cun un giovanotto...?CHECCO # Si, in piazza Trisi. E poi dopo sono andati a cercare una stradina deserta... E poi è inutile che ti spieghi gli altri particolari...FRANCO # Ma coma?... La Simona in macchina cun un zùvnòtt? Ma siete proprio sicuri che fosse lei?CHECCO # Un gnè anciòn dòbbi... L'ha vista la Chiara... (Si volge verso Chiara che fa un cenno grave di assenso). T'càpirè, 'e mi fiòl... Che quando una donna va a cercare una stradina deserta con un giovanotto... E' facile immaginare anche il resto... Ecco perché te ti devi comportare da uomo. Prima di tutto ti fai dire il nome di lui, e gli dai un mucchio di botte. E poi dopo toccherà anche a lei.FRANCO # Sè... Sè... Però bisogna essere sicuri...CECILIA # A mè 'um pè che l'èva rasòn...!CHECCO # Tè 'stà zètta! Qui c'è poco da essere sicuri! I casi sono due... O che tu sei un vigliacco, e allora continui a cavare i denti alla gente, e tua moglie, intanto, va per le stradine deserte con un altro uomo, però, in questo caso, dimenticati di essere mio figlio. Oppure reagisci da uomo e fai una strage. (A Franco) E allora cosa sei?... Sei un uomo... O un vigliacco?FRANCO # Un òman... Us capèss... Però ci potrebbe anche essere uno sbaglio...CHECCO # Ecco lo sapevo... Sei già pronto a credere a tutte le scuse che lei ti racconterà... T'ci un vigliach... Un vigliach! E' inutile perdere del tempo con te! Va... va... Torna nel tuo ambulatorio ad accomodare delle dentiere...FRANCO # Ma scùsa, babb... Ragioniamo con calma... Mi mandate a chiamare... Mi dite che la Chiara ha visto la Simona in macchina con un uomo... Chi era quest'uomo... Cosa facevano... Non lo sappiamo mica...CHECCO # Ma coma? Non te lo immagini cosa facevano?FRANCO # No, babbo... Un po' di pazienza. Io non ci posso credere... Aspettiamo prima di giudicare. Fra poco tornerà a casa la Simona e glielo chiederemo... Se veramente le cose dovessero essere così... Allora farò un macello... Come dice tè... Però aspettiamo un momentino!

CECILIA # Franco ha ragione!... Finche non torna Simona non si può sapere nulla.

CHIARA # Come nulla? L'ho vista con i miei occhi e ho sentito benissimo...

FRANCO # Vista... Può darsi che tè ti sia sbagliata... Che fosse una che gli assomigliasse... Anche un'altra volta, ti ricordi, giuravi di averla vista a Ravenna e invece era fuori con mè a mangiare!

CHIARA # (Minimizzando) Bhè, cosa c'entra! Quella volta mi ero sbagliata! Ma oggi no! (Marcando volutamente ed usando di proposito il dialetto) Sono sicura! Era tua moglie!

FRANCO # Io poi non capisco perché te ce l'abbia cos' tanto con mia moglie! Si direbbe quasi che sei contenta di averla trovata in fallo?

CHIARA # Figurati!... Per quello che importa a me di tua moglie! Sono cose che riguardano esclusivamente te... (Insinuante) Se poi tu, sei contento così... parbleu...

CECILIA # Beh... Cosa fate? Non braverete mica fra di voi!...

CHECCO # L'importante, adesso, è sapere se la donna che ha visto la Chiara era proprio la Simona...

FRANCO # Ma no, babbo... Non posso crederci... (Illuminandosi in viso) E poi non può mica essere lei... E' andata dalla sarta! Fatto incantato che non sono altro... Mi scommetto che è ancora là... Volete vedere che è ancora dalla sarta? Adesso ci telefono... (Sfogliando il libro del telefono) Ecco qua...

CECILIA # (Piano a Chiara) Ma tè sei proprio sicura di averla vista?...

CHIARA # Era lei... Sono sicura!

FRANCO # (Parlando al telefono) Pronto?... Signora Marta? Scusi sà... Sono il marito di Simona... Mi vuol chiamare per favore mia moglie... Sì... Doveva venire da lei per una... Ah no?... Già andata via?... Come?... Non si è vista per niente? Ah, va bene... Grazie... Grazie... (Riattacca il ricevitore preoccupato)

CHIARA # (Ironica e perfida) E allora era dalla sarta?...

FRANCO # No... Però questo non vuol dire... Non significa che... Io non sono capace di credere a una cosa del genere!

SCENA XIV^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA CHIARA FRANCO PIPPO

VALENTINA # (Che sta rientrando in scena sempre sorretta da Riccardo) E' tornata la Simona... L'abbiamo vista entrare dal cancello...

CECILIA # (Con apprensione) E adesso cosa facciamo?

CHECCO # Calma... Calma... Che non perdiamo la testa! Bisogna interrogarla subito per non dargli il tempo di inventare delle scuse... (Vedendo passare Pippo da sul terrazzo con la cassetta degli arnesi per aggiustare un qualche guasto idraulico)Pippo!... (Urlando) Pippo, vèn a què!

SCENA XV^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA CHIARA FRANCO PIPPO

PIPPO # (Entrando dal fondo) A sò a què... Cosa zighi, non sono mica sordo!

CHECCO # Vai subito dalla Simone e digli di venire qua subito... Ordine di suo marito!

FRANCO # Ordine?

CHECCO # Sì, ordine... Ordine... Sarai poi abituato a comandare tè, una qualche volta, in casa tua?

FRANCO # Forse è meglio dirgli che tè... Che la mamma ha bisogno di parlare con lei...

CHECCO # Sei un vigliacco! Tè non hai del mio sangue nelle vene! E va bene! L'importante è che venga di qua subito!

PIPPO # Il gargino ci va subito!!! (Pippo esce)

SCENA XVI^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA CHIARA FRANCO

CHECCO # E adesso mi raccomando, voi donne... Niente retorica... Niente esclamazioni... Niente lacrime...! Deve parlare solo Franco.

FRANCO # Mè?

CHECCO # Sì, proprio tè! Sei o non sei il marito? E domande chiare e precise... Risolutezza e decisione! (Compiacendosi con se stesso) Eh... Non sei mio figlio! (A Franco) Mettiti a sedere qui... No... E' meglio che tè stai in piedi... (Rivolto a Cecilia) Tè mettiti a sedere.. (A Riccardo, indicandogli i libri e le carte geografiche che ingombrano tutto il tavolo) Tè sgombra tutta questa roba!

RICCARDO # E dove mi metto?

CHECCO # Dove ti pare... Ma sgombra (Checco si avvicina alla porta mentre tutti attendono ansiosi. Anche lui in atteggiamento severo. Entra Simona, gaia, serena, sorridente, in un fresco a luminoso abito da mattino. Ha in mano un mazzo di rose rosse)

RICCARDO # (Rivolto a Cecilia) Ma zia Cecilia...

CECILIA # Va la, fai finta che non abbia parlato

SCENA XVII^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA CHIARA FRANCO SIMONA

SIMONA # Oh... Buon giorno a tutti...

CECILIA # (Grave) Buongiorno...

CHECCO (Secco) Buongiorno!

SIMONA # (Un pò sorpresa per l'accoglienza) Buon giorno Valentina... Buongiorno Riccardo...

VALENTINA # (Lamentosa) Buongiorno...

RICCARDO # (Cordiale) Buongiorno...

SIMONA # Ciao Franco... Guarda che in  ambulatorio ci sono tre-quattro persone...

FRANCO # Sì... Sì... Lo so...

SIMONA # (Rivolta a Cecilia) Guardate queste rose rosse... Le ho comprate per voi e per la Valentina...

CHECCO # (Severo) In campagna?

SIMONA # No, dal fiorista... Perché in campagna?

CHECCO # Niente... Niente...

SIMONA # (Dividendo i fiori) Ecco... due tre per voi e due tre per la nostra sposina...

CECILIA # (Severa) Lascia perdere le rose... Non è l'ora delle rose... E sta attenta a non sporcarmi tutta la tavola!

SIMONA # Ma insomma si può sapere che cosa è successo? Siete tutti così strani...

CHECCO # Cosa è successo? Avanti Franco... Diglielo tè!

FRANCO # Mè! (Preparandosi a parlare) Ascolta mo Simona... Ecco mè... (Si ferma perplesso) Babbo... Forse è meglio che glielo dici tè...

CHECCO # Lo sapevo, sei un vigliacco... (A Simona) Simona, mettiti a sedere e rispondi a tutte le mie domande! (Simona si siede alquanto incuriosita e sorridente. Checco si pianta in piedi davanti a lei, con le braccia conserte) Simona... Stamattina ti hanno visto in una macchina... (A Chiara) Di che colore era quella macchina?

CHIARA # Metallizzata!

SIMONA # (Rivolgendosi a Chiara) Oh, ciao Chiara, scusami, ma non ti avevo visto...

CHECCO # E in quella macchina metallizzata c'era un giovanotto...

SIMONA # (Allegra) Ah, sì, è vero! (Cambiando tono) Bhè, un giovanotto... per modo di dire... Avrà circa quarant'anni...

CHECCO # Non cominciare mica a tirare fuori delle scuse... Un uomo a quarant'anni è ancora un giovanotto...

SIMONA # E va bene... Chiamiamolo giovanotto...

CHECCO # E poi sei andata, sempre con questo giovanotto, per una strada deserta dove nessuno vi poteva vedere... Evidentemente l'avete trovata... questa stradina deserta, visto che da quando vi ha incontrato la Chiara è passata quasi un'ora e mezza... E non credo che tè abbia la spudoratezza di negare!

SIMONA # E perché poi devo negare? E' vero... E se v'interessa siamo andati dietro il Canal Vecchio e dietro la Viola...

RICCARDO # La viola? Dove c'è quella bellissima abbazia con campanile romanico...

SIMONA # Ecco proprio quella... Abbiamo fatto un più bel giro e poi siamo tornati indietro... Ecco tutto...

CECILIA # (Lagnosa) E hai anche il coraggio di raccontarlo...

SIMONA # Visto che ci tenete tanto a saperlo...

FRANCO # Ma Simona...

CECILIA # Ad fati ròbb...

CHIARA # (Con aria trionfale) Allora... mi era sbagliata?...

RICCARDO # (A Valentina) Ricordami di segnare in agenda la Viola...

CHECCO # (A Franco) E tè... Tè non hai niente da dire?

FRANCO # (Riscuotendosi) Mè?... Sicuro che ho qualcosa da dire... Simona, adesso voglio delle spiegazioni...

SIMONA # Ma sì... Ti spiegherò tutto... Tanto ormai è inutile tenerlo nascosto... (Rivolta a Franco) Ti ricordi circa due mesi fa che cosa ti ho detto?... Ti ricordi? Sto per farti una bella sorpresa...

FRANCO # Sì... Mi ricordo...

SIMONA # (Con aria trionfante) Ecco te l'ho fatta!

CHECCO # (Rivolto a Franco) Hai capito, insimunito che non sei altro, te l'aveva anche detto!

SIMONA # Sicuro! Ma lui non l'aveva mica capito...

CHECCO # Sì... Figurati se la capisce lui...

FRANCO # Ma Simona... Simona...

SIMONA # E allora ci siamo... Fra qualche giorno imparerete tutto!

FRANCO # Fra qualche giorno? No, noi lo vogliamo sapere subito!!!CHECCO # Sicùra... Sòbit!SIMONA # No, per piacere... Portate pazienza... Vi voglio fare una bella improvvisata...CHECCO # Che razza di coraggio che ha!FRANCO # No... Adesso ce lo devi dire, e subito! Non vedi che siamo sulle spine!SIMONA # Mo parche lo volete sapere adesso?... Era una più bella sorpresa... L'avevo preparata così bene... (Commiserevole) Non fate così... Non rovinatemi il gusto della mia sorpresa...CHECCO # Il gusto di che cosa?SIMONA # Della mia sorpresa... Intanto anche se ve lo dico fra un qualche giorno, non è lo stesso...RICCARDO # E' proprio quello che dicevo anch'io! Certe cose più tardi si vengono a sapere e... Ci sarebbe la Rocca di Bagnara...CHECCO # (Interrompendolo) Stà zètt!!! (Severo) Simona... pòchi ciàcar... Hai il dovere di spiegare a tuo marito e anche a noi... Sè... Nèca a nòu... Perché l'onore della nostra famiglia è una cosa che riguarda tutti noi...SIMONA # L'ùnòr d'la famèja... Oh. come la buttiamo sul tragico!... E va bene! Se si tratta dell'onore della nostra famiglia, vi dirò tutto... Però è un peccato!... Io gliel'ho detto tante volte: "Non passiamo dalla piazza... Qualcuno ci può vedere!..." Ma lò gnitt... Sempre strade con più traffico...CHECCO # Avanti facci poco manico e dacci la molla...SIMONA # E và beh! Ecco Franco la sorpresa che ti volevo fare, è che... fra un qualche giorno avrò la patente!CECILIA # La patente?...VALENTINA # La patente?FRANCO # La patènta?...CHECCO # Ac patènta?SIMONA # La patènta d'la machina! Ho già preso una ventina di lezioni... E se tutto va bene... Lunedì mattina darò l'esame!FRANCO # (Col volto illuminato) Ma allora quel giovanotto che era con te?SIMONA # E' l'istruttore della scuola guida... Autoscuola Baracca... Proprio bravo... Una pazienza...FRANCO # Ah! L'era l'istrùttor...SIMONA # Si! Ma voi cosa credavate?CHECCO # (Con disinvoltura) Mò gnitt... Gnitt... Còsa a vùt che as cardèssum? (Indicando Franco) Era lui che si era messo delle idee sbagliate per la testa...FRANCO # Mè?!?CHECCO # Ma sì, te l'avevo poi detto che si sarebbe spiegato ogni cosa... Et vèst?RICCARDO # Valentina, te l'ho già chiesto di ricordarmi di segnare in agenda la Viola?VALENTINA # (Ora più rilassata ed insofferente nei riguardi di Riccardo) Sì, Riccardo, me lo hai già detto!RICCARDO # (A Valentina) Scusa, sai, ma non ne ero sicuro...CECILIA # (Che avrà raggiunto Chiara. Con voce bassa) T'ci propi una stòpida!CHIARA # (Sarcastica) Non ho mica l'immaginazione di Simona, io!SIMONA # (Rivolgendosi vivamente a Chiara) Cosa a dit Chiara?CHIARA # Dico che la storiella della scuola guida è una bella trovata. Complimenti!SIMONA # Coma? Cosa a signèfical 'stè scòrs?...CHIARA # Se loro sono tanto ingenui da crederlo, padroni di farlo e meglio per te! Io, se fossi in tuo marito, non mi accontenterei di questa spiegazione...SIMONA # Ma cosa a dit? Pensi proprio che io abbia inventato tutta questa storia?CHIARA # Io non penso niente... visto poi che la cosa non mi riguarda...SIMONA # Ma Chiara! Oh! t'ci pròpi cativa cun mè. (Rivolgendosi agli altri) A spir che almènch vò...CECILIA # Par l'amor di Dio... Nessuno mette in dubbio le tue parole... Anche perché sarai in grado di provare quello che hai detto...CHECCO # Eh, sì! Ad dimustrèl!SIMONA # Ad prùvèl? Ad dimustrel? Certo che lo proverò! E subito! (Facendo l'atto di avviarsi) Venite tutti a vedere... Anche tu Chiara... Vedrete se vi ho raccontato delle bugie... (A Franco) E' aperta la macchina?FRANCO # Sè cl'è avèrta... Ma còsa a vùt fè? Io ti proibisco... Lascia stare la macchina!!! (Simona esce rapida)

SCENA XVIII^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA CHIARA FRANCO

FRANCO # (Inseguendola) Simona!... Simona!... Aspèta!...

SCENA XIX^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA CHIARA

CHECCO # (Avvicinandosi alla finestra) Ma cosa a vòla fè c'la màta?RICCARDO # (Avvicinandosi alla finestra assieme a Valentina) Vediamo... Vediamo... Vorrà darci una prova della sua abilità...RICCARDO # Andiamo a vedere anche noi... voglio fare delle belle fotografie!CHIARA # Certo! Ammiriamo estasiati questa bella prodezza... (Fra sè e con astio) Fata impùstòra!CECILIA # (Guardando fuori) Ecco... Ecco... L'è mùntèda sò in t'la macchina...CHECCO # La j ha mèss la mèrcia... Ecco adèss la partèss... (Si ode il rumore di una macchina che parte a pieno gas) Ma cosa a fàla?... In dò a vàla?...CECILIA # (Spaventatissima) Oh! La mi Madòna santa! (Mentre si elevano le grida di spavento di Cecilia, Valentina, Chiara, Checco e Riccardo, si ode salire dalla strada un fragore di ferraglie, accompagnato da urli, grida di richiamo e clamore di folla accorrente. Cecilia sviene nella braccia di Checco)RICCARDO # Oh, Madonna Santa, ha messo sotto n'nu guaglione!VALENTINA # Oh, mio Dio! Riccardo, svelto, prendi l'alcol, i cerotti, la garza, l'anestetico... Si sarà fatta male!!! (Riccardo andrà a rovistare nello zainetto estraendo quanto richiestogli)

SCENA XX^ CECILIA CHECCO RICCARDO VALENTINA CHIARA PIPPO

PIPPO # (Entra da destra Pippo con in mano la chiave inglese) Ho sentito che c'è stato un incidente... La macchina vi consiglio di portarla da un carrozziere, magari quello di fiducia, perché io, per 5.000 all'ora non l'accomodo!!! (Cala la tela).

FINE PRIMO ATTO

ATTO SECONDO

La stessa scena del primo atto. Al levarsi del sipario sono in scena: Checco, Brighetti, Cecilia, Chiara e Simona. Brighetti è seduta alla scrivania e legge delle carte. Checco passeggia in lungo e largo per la stanza, pensieroso, consultando ogni tanto l'orologio; Cecilia è seduta in una poltrona con aria malinconica ed ogni tanto emette un profondo sospiro; Chiara, vicino alla finestra, guarda fuori; Simona, in un angolo, è seduta in una poltrona, con espressione avvilita.

SCENA I^ CHECCO BRIGHETTI CECILIA CHIARA SIMONA

SIGNORA BRIGHETTI # (Leggendo) "Per le succitate circostanze, comprovate dalle testimonianze di cui si allegano i verbali distinti dai numeri 22/23/24 e 25, risulta piena ed inconfutabile la responsabilità per l'infortunio e di conseguenza l'obbligo incontrovertibile di risarcire integralmente i danni patiti dal querelante... Si allegano pertanto i referti medici contraddistinti dai numeri 32/33/34/ e 35, corredati dalle prove radiografiche, dalle perizie istologiche, eccetera, eccetera". (Sfogliando le carte) Le carte che mi ha mandato quell'altra assicurazione vanno bene... Per me l'importante, adesso, è mettersi d'accordo... E nèca sòbit!

CHECCO # Sòbit? A sò d'accòrd... Ma quello non si fa vivo, come si fa a parlare con questa persona... E' la seconda volta che ci da un appuntamento e non viene brisa...

SIGNORA BRIGHETTI # Quell'altra volta ci fu un imprevisto... La lettera arrivò in ritardo, si ricorda?.

CHECCO # Facciamo poi conto di crederci... Ma questa volta?... Mi sono messo d'accordo mè, in persona, col suo avvocato... Non può mica tirare fuori delle scuse...

CECILIA # Io dico avere il coraggio di chiedere una cifra del genere... Che ora è, adesso...?

CHECCO # (Guardando l'orologio) Sono già le cinque e dieci... (Con gesto di impazienza) Eh, ormai non viene più!

SIGNORA BRIGHETTI # Io non so più cosa pensare... Se ci fossero stati degli imprevisti avrebbe dovuto avvisare!

CHECCO # E' quello che dico anch'io! Va bene che ha tutte le ragioni... Va bhè che si è rotto un braccio, una gamba e non so cosa altro... Ma un po' d'educazione ci vuole, per Dio!

CECILIA # Checco sta calmo... Vedrai che...

CHECCO # E' già tre quarti d'ora che l'aspettiamo... Come quell'altra volta... Ci ha fatto aspettare un pomeriggio intero e poi non si è brisa fatto vedere.

SIGNORA BRIGHETTI # Però, stavolta, il suo avvocato mi ha garantito che...

SCENA II^ CHECCO BRIGHETTI CECILIA CHIARA SIMONA FRANCO

FRANCO # (Entra ansioso. Indossa il camice bianco da medico) Ancora niente?

CHECCO # Gnitt...

FRANCO # E perché non ci diamo una telefonata?

CHECCO # Ci abbiamo già telefonato sia a casa sua che a casa dell'avvocato... Non risponde nessuno... Tè hai finito coi tuoi clienti?

FRANCO # Non ancora... C'è uno che aspetta... Gli ho messo la roba per ammazzare il nervo...

Si ode uno squillo di campanello

CHECCO # Hanno suonato! (Rivolgendosi a Pippo che, evidentemente, sta facendo un lavoro sul terrazzo ed è in abbigliamento da imbianchino) Pippo và ad arvì, par piasè! (Si vedrà Pippo, con incedere dinoccolato e con fare sbuffando, passare sul balcone ed andare ad aprire il cancello)

SIMONA # (Eccitata) Dovrebbe essere lui...

CECILIA # (Alzandosi) Dobbiamo andarci incontro?

CHECCO # Tè sta li a sedere!!!

SIMONA # E' il caso che me ne vada...

SIGNORA BRIGHETTI # E' meglio che la signora rimanga qui... (Rivolta in prima persona a Checco ma diretto a tutti i presenti) E mi raccomando non alzate la voce... Un po' di gentilezza non fa mica male...

CHECCO # Forse è meglio che ci parli lei... Non è la nostra assicuratrice...

TUTTI # Sì... Sì... (Appaiono dal fondo Valentina e Riccardo)

SCENA III^ CHECCO BRIGHETTI CECILIA CHIARA SIMONA FRANCO VALENTINA RICCARDO

VALENTINA # Buongiorno...

RICCARDO # Buongiorno...

TUTTI # (Sorpresi) Oh... Siete voi!

VALENTINA # Si... Noi... Perché?

CHECCO # E noi che ci credavamo... (Fra se) Due mesi... E' ormai due mesi che sono qui!...

RICCARDO # (Traendo di tasca l'agenda) Abbiamo visitato La rocca di Brisighella... La pieve di...

CHECCO # (Scattando) Basta! Ma noi abbiamo qualcosa d'altro per la testa...

CECILIA # Mò Checco... Scusate ma è un pò nervoso...

VALENTINA # E' già andato via quel signore?

CECILIA # No, non è ancora venuto!

RICCARDO # Non ancora?... Ma non doveva venire alle quattro e mezza?

CECILIA # Doveva venire...

CHECCO # Adesso sapete cosa faccio... Lo vado ad aspettare davanti a casa e gli dò un mucchio di botte...

CECILIA # Non fare così, Checco, agitarti a quella maniera, dopo ti dà fastidio...

CHECCO # Lascia che sia... Quello è un maleducato... E io sono pronto a dircelo nella faccia!

SCENA IV^ CHECCO BRIGHETTI CECILIA CHIARA SIMONA FRANCO VALENTINA RICCARDO PAZIENTE

PAZIENTE # (Entra in scena da sinistra. Si sta tenendo una guancia molto gonfia. Rivolto in modo seccato a Franco) Ciò, dottore, devo aspettare ancora una massa... (Lagnandosi) A j ho mèll... Ho male!!!

FRANCO # Bisogna che aspetti che muoia...

PAZIENTE # (Esterrefatto) Chi?

FRANCO # Il nervo! (Spingendolo fuori) Tenga la bocca aperta e non mandi giù quella roba... che fa male allo stomaco.

PAZIENTE # (Lagnandosi) A j ho mèll... Ho male!!! (Supplichevole) Per piacere faccia presto... (Esce)

SCENA V^ CHECCO BRIGHETTI CECILIA CHIARA SIMONA FRANCO VALENTINA RICCARDO

VALENTINA # (A Simona) Ma che cosa è successo? Ci sono delle complicazioni?

CECILIA # C'è il processo fra tre giorni...

VALENTINA # Il processo?...

CHIARA # (Intervenendo quasi compiaciuta) Il processo!

VALENTINA # Oh Madonna Santa! Non le sapevo queste cose... siamo sempre in giro a visitare dei monumenti...!!! (Rivolta a Riccardo che sta studiando la guida) Hai sentito Riccardino? C'è il processo...

RICCARDO # (Assente) Ah sì... Bene... Bene...

VALENTINA # (A Simona) Ma che idea t'è venuta d'andare a guidare l'automobile?

SIMONA # Volevo dimostrare che era vero quello che avevo detto... Avevo preso delle lezioni apposta... Sapevo guidare benissimo!

CHIARA # E infatti l'abbiamo visto tutti!

SIMONA # Cosa vuol dire? Un momento di distrazione può capitare a tutti...

CECILIA # Invece di spingere nel freno ha spinto nell'acceleratore... L'ha quasi sbraciolato quel giovanotto! Si è rotto una gamba, un braccio, tre, quattro costole... e non so che cosa altro... Insomma, un mucchio di roba.

VALENTINA # Hai sentito Riccardino?

RICCARDO # (C.S.) Si, certo! Bene... Bene...

VALENTINA # (A Simona) Non è che, per caso, tu abbia avuto un calo di pressione... (Interessata a Simona) Hai visto buio, per un attimo? Tante stelline luminose davanti agli occhi? (Non avendo risposta da Simona, a Riccardo) Hai sentito Riccardino, ha visto delle stelline luminose davanti agli occhi!

RICCARDO # (C.S.) Ah, si! Bene... Bene...

VALENTINA # (A Simona, premurosa oltremodo) Bisogna che tu prenda qualcosa per la pressione...!

SIMONA # No, Valentina, sto bene!

CHECCO # E quello là vuole 40.000.000 per i danni...

CHIARA # (Intervenendo quasi compiaciuta) 40.000.000 milioni...

VALENTINA # Hai sentito... Hai sentito! Vuole 40.000.000?

RICCARDO # (C.S.) Ah, sì! Bene... Bene...

CHECCO # Un azidènt da la pènna!!! Un accidente!

SIGNORA BRIGHETTI # (Conciliante) Bhè, ormai... Quello che è stato è stato!

CHECCO # Fa presto lei a parlare... Ma 40.000.000 è una bella cifra...

FRANCO # Lo sai, lei, quanti denti devo cavare io per tirare su una cifra del genere: 615 denti!!!

VALENTINA # Ma non eravate assicurati?

SIGNORA BRIGHETTI # Sì! Però non avevano fatto la revisione della macchina e così la mia assicurazione risponde solo per il 10%...

VALENTINA # Hai sentito Riccardino? L'assicurazione risponde solo per il 10%...

RICCARDO # (C.S.) Ah, sì! Bene... Bene...

SIGNORA BRIGHETTI # La nostra compagnia, comunque, mette a disposizione un avvocato, nel caso si debba andare al processo...

CHECCO # Una goccia d'acqua nel mare...

SIGNORA BRIGHETTI # Comunque speriamo di metterci d'accordo... Avere un po' di sconto...

CECILIA # (Preoccupata) Ma se quello là non viene, come facciamo a parlare con lui...

CHECCO # Va là che ho ragione io... Un mucchio di botte e si accomoda tutto...

Si ode squillare il campanello del telefono

CECILIA # Speriamo che sia lui...

CHECCO # (Stacca il ricevitore e parla) Pronti... Sì... Sì... E' qui... Chi lo desidera? Ah... un momento... (Porgendo il ricevitore a Brighetti) E' l'avvocato di quell'altro...

SIGNORA BRIGHETTI # (Prende il ricevitore e parla al telefono) Pronto?... Si, sono io... Ah, avvocato... Mi dica... Come?... Oh, perbacco... (Mentre parla, gli altri ascoltano protesi e silenziosi, cercando di indovinare dalle sue risposte ciò che l'altro dice) Già... non riuscivamo a capire... Ma come è possibile?... Ah, sì?... Oh, perbacco!... Ma allora... Oh questa poi... Va bene... Senz'altro... A fra poco... (Riattacca il ricevitore) Ma che fatte robe...

CHECCO # Ma cosa è successo?

SIGNORA BRIGHETTI # C'è stato un equivoco. Non si è inteso bene col suo cliente... L'avvocato credeva di dover passare da casa del suo cliente, e invece il suo cliente era andato da lui, nel suo studio... a Faenza. E quando lui è tornato indietro, il suo cliente era già andato via! Ha detto che probabilmente sarebbe tornato più tardi... Ecco perché l'avvocato ha detto che forse sarebbe opportuno che noi andassimo da lui a Faenza...

FRANCO # (Togliendosi il camice) Ha ragione... Andiamo... Andiamo...

CECILIA # Dobbiamo venire anche noi...

CHECCO # No, tè ti stai a casa!

SIMONA # E io? Cosa devo fare?

FRANCO # Non lo so... (Rivolto a Brighetti) Lei cosa dice? E' il caso che venga anche mia moglie?

SIGNORA BRIGHETTI # Non credo che sia necessario...

FRANCO # Forza... Andiamo mo!

RICCARDO # (Rivolto a Checco) Possiamo venire anche noi?

CHECCO # E a fare che cosa? Noi dobbiamo andare a Faenza, dall'avvocato dell'altro...

RICCARDO # Sì... Ho capito... Ma considerato che andate a Faenza, ne approfitteremmo per dare un'occhiata a qualche monumento che fino ad ora non siamo riusciti a vedere...

VALENTINA # (A Riccardo, non sentita dagli altri) Ma Riccardino perché hai tanta vitalità solo nell'andare a visitare dei monumenti?... Le goccine proprio non ti contano...

RICCARDO # (Premuroso) Come non contano, amore? Ho dormito tutta notte come un ghiro!!!

CHECCO # (Con fare rassegnato) Cosa volete che vi dica... Venite pure anche voi!

SIGNORA BRIGHETTI # (Salutando con un deferente inchino) Buongiorno a tutti...

SIMONA # Mi raccomando... mi raccomando a lei...

CHECCO # (Spingendo fuori Riccardo) Forza... Presto... Datevi una mossa...

SCENA VI^ CHECCO BRIGHETTI CECILIA CHIARA SIMONA FRANCO VALENTINA RICCARDO PAZIENTE

PAZIENTE # (Entra da sinistra, è sempre sofferente alla guancia. Parlerà a bocca aperta come da disposizioni che aveva ricevuto in precedenza.) E' morto!!! E già pronto da seppellire!!!

FRANCO # Cosa?

PAZIENTE # (Piccato) Il nervo!

FRANCO # Bhè, e allora? E poi io, adesso, devo andare via...!!!

PAZIENTE # (Alquanto alterato affronta Franco e lo prende per il petto) Cosa fà? Deve andare via?!?!

FRANCO # Non mi rompa le scatole... io ho qualcosa d'altro per la testa...

PAZIENTE # (Sempre più minaccioso) Io gliela rompo la testa, se non viene subito con me a cavarmi il dente... (Lagnandosi) Non ne posso più dal male...

FRANCO # (Rassegnato) E va bene... Andiamo pure a cavare questo dente... (Rivolto agli altri) Andate avanti voi... Gli cavo il dente e arrivo subito... (Esce da sinistra trascinato dal paziente, mentre gli altri escono dalla terrazza)

SCENA VII^ CECILIA CHIARA SIMONA

CECILIA # (A Simona) Io faccio un salto fino dalla Maria... (Rivolta a Chiara) Tè rimani in casa, Chiara?

CHIARA # (Con fare civettuolo) Vado dalla parrucchiera...

CECILIA # (Rivolta a Simona) Mi raccomando... Se c'è qualcosa di nuovo mi chiami...

SIMONA # Sì... Sì... (Escono Cecilia e Chiara)

SCENA VIII^ SIMONA

SIMONA # (Passeggia nervosamente per la stanza. E' assorta nei suoi pensieri. Viene interrotta da Pippo che è entrato dal terrazzo)

SCENA IX^ SIMONA PIPPO

PIPPO # (Si avvicina a Simona a capo chino e senza parlare. E' molto preoccupato)

SIMONA # Cosa hai fatto, Pippo...

PIPPO # (Preoccupato) Signora... E' vero che la potrebbero mettere in prigione... Me l'ha detto un mio amico... Perché anche a suo figlio è capitato una cosa del genere... Lo sono venuti a prendere i carabinieri da casa...

SIMONA # Dai va là... Pippo! Mettermi in prigione per una cosa così... Non ci vanno i ladri e gli assassini...

PIPPO # Per mè la colpa era tutta dell'altro...

SIMONA # Quale altro?

PIPPO # Quello che è andato sotto...

SIMONA # Ma Pippo... Cosa dice? 'E sgràziè nèca lò...

PIPPO # E' guarito?...

SIMONA # Credo di sì... Oggi doveva venire qui...

Si ode squillare il campanello

(Trasalendo) Oh Dio... Chi è?

PIPPO # (Preoccupato) Sono venuti per metterla in prigione... Sono sicuro...

SIMONA # Non dire delle sciocchezze e vai ad aprire, per piacere... (Pippo esce)

SCENA X^ SIMONA

(Si affaccia al balcone per vedere chi possa essere. Ha un atteggiamento di stupore quando, guardando in giardino, vede Pippo che, dopo aver parlato con la persona che ha suonato il campanello, si precipita di corsa in casa)

SCENA XI^ SIMONA PIPPO

PIPPO # Signora... E' lui... Lui...

SIMONA # Lui, chi?

PIPPO # Lui... Quello che è andato sotto...

SIMONA # 'E mi Signòr... E adesso cosa si fà? L'avevo detto, io, che era meglio che avessero aspettato... Bisogna telefonargli subito... Dov'è il numero dell'avvocato... (Cerca fra le carte della scrivania) Ah... Ecco qua... 0546/729645 (Comincia a comporre il numero) E' occupato...

PIPPO # (Facendo segno alla persona che ha suonato) E allora che cosa ci dico... Non possiamo mica lasciarlo là fuori...

SIMONA # (Ricomponendo il numero) Sì... Digli che venga un'altra volta... Cioè no... Forse è meglio che... Ancora occupato... (Seccata) Ma cosa avranno tanto da parlare...

PIPPO # Signora, io direi che forse sarebbe meglio farlo venire dentro...

SIMONA # Sì... Hai ragione... Fallo venire dentro... (Pippo esce)

SCENA XII^ SIMONA

(Da una rapida occhiata alla stanza, rimette a posto qualche cuscino, si ravvia i capelli, torna presso il telefono. Cerca fra le carte.) Che numero era? Mi sono dimenticata... Ah... ecco 0546/729645 (Si interrompe vedendo entrare Claudio accompagnato da Pippo che esce. E' un bel giovane, alto, elegante, corretto. Zoppica un pò, appoggiandosi ad un bastone. Ha il braccio destro appeso al collo e sulla tempia un cerotto che nasconde una ferita. Si ferma sulla soglia esitante e, vedendo Simona, si inchina presentandosi)

SCENA XIII^ SIMONA CLAUDIO

CLAUDIO # Signora... Mi scusi... Claudio Foschini... L'investito... Colui che è andato sotto!

SIMONA # (Chinando il capo) Piacere...

CLAUDIO # (Avvicinandosi) Mi scusi se la disturbo... Avevo appuntamento col mio avvocato... Ma credo di essere un po' in ritardo...

SIMONA # Difatti mio marito l'ha aspettato fino adesso...

CLAUDIO # Mi scuserà con suo marito e gli dirà, per piacere, se può fissarmi un altro appuntamento...

SIMONA # Aspetti un attimo... Mio marito è andato a Faenza dal suo avvocato... Adesso gli telefono che lei invece è qui... (Si avvicina al telefono) Mi scusi un attimo...

CLAUDIO # Prego... Signora...

SIMONA # (Componendo il numero) E' ancora occupato... Ma prego si accomodi...

CLAUDIO # (Con un sorriso) Grazie, signora... (Si siede a fatica mentre Simona tende istintivamente le mani per aiutarlo)

SIMONA # (Esitando) Ha male alla gamba?...

CLAUDIO # Un bisinì... Un pochino...

SIMONA # Vuole una sedia per appoggiarla, non so... Un cuscino...

CLAUDIO # Grazie, signora... Non importa... (Fa un movimento falso) Ah...

SIMONA # (Trasalendo) Oh...

CLAUDIO # Niente, signora... E' il tendine! Quando faccio uno sforzo...

SIMONA # Ah, capisco... (Prendendo un cuscino) Ci metta almeno questo... Forse starà meglio...

CLAUDIO # Grazie, signora... E' proprio gentile... (Simona gli solleva delicatamente la gamba e gli pone sotto un cuscino. Breve pausa imbarazzata)

SIMONA # (Avvicinandosi al telefono) Speriamo che adesso sia libero...

CLAUDIO # Speriamo...

SIMONA # (Riattacca il ricevitore e ricomincia a comporre il numero) Ancora occupato... Io non capisco perché sia sempre occupato...

CLAUDIO # Si vede che stanno telefonando...

SIMONA # Già... Infatti... Adesso provo ancora... Posso offrirgli qualcosa da bere... Un amaro... Una bibita...

CLAUDIO # Grazie signora... Niente...

SIMONA # (Offrendogli da un pacchetto di sigarette) Se vuole fumare...

CLAUDIO # Grazie! (Prende una sigaretta, fa l'atto di accenderla con la mano sinistra ma è imbarazzato nei movimenti. Simona si avvicina premurosa)

SIMONA # Lasci... Faccio io! (Gli accende la sigaretta)

CLAUDIO # Grazie! (Una pausa imbarazzata)

SIMONA # (Esitando) Si è fatto molto male?

CLAUDIO # Frattura multipla del femore... frattura multipla dell'avambraccio... Quattro costole incrinate... Ferita lacero contusa alla regione temporale... Escoriazioni ed ecchimosi in varie parti del corpo...

SIMONA # (Con disinvoltura) Sì, insomma... Niente di grave...

CLAUDIO # Sì... Poteva anche andare peggio... Due mesi a letto... quarantotto giorni ingessato...

SIMONA # Ma, adesso, per fortuna... Guarito del tutto!

CLAUDIO # A dire la verità stavo meglio prima... Bene che vada, rimarrò con qualche tendine più corto e una cicatrice qui nella faccia...

SIMONA # Sì... Insomma... Sciocchezze...

CLAUDIO # Sciocchezze...?

SIMONA # Volevo dire... Se avesse perso un braccio o una gamba era peggio...

CLAUDIO # E' vero! Ma se non avessi i tendini accorciati e 'sto sfregio nella faccia, sarebbe meglio...

SIMONA # Ah, è vero! (Una pausa) E poi lei non può credere quanto mi sia dispiaciuto... Le giuro che non ho mica fatto a posta...

CLAUDIO # Io voglio sperare di no... Ci mancherebbe altro...

SIMONA # E' stata proprio una disgrazia...

CLAUDIO # Signora ci credo... Non sono mica arrabbiato con lei.

SIMONA # Lei è proprio gentile. Io, già, ce l'ho sempre detto a mio marito: "Cerca di parlare con quel signore... Vedrai che si accomoda tutto..." E invece si è messo in mezzo l'assicurazione... L'avvocato...

CLAUDIO # Gli avvocati, poi, se possono, ti portano sempre al processo...

SIMONA # Ah! sì... E' vero... E come possiamo evitarlo?

CLAUDIO # Basterà che noi ci mettiamo d'accordo...

SIMONA # E allora mettiamoci d'accordo... Avanti... Mi dica... Che cosa bisogna fare?

CLAUDIO # Credo che il mio avvocato abbia già fatto la sua richiesta...

SIMONA # 40.000.000! Ma lasci stare l'avvocato... Parliamo tra di noi... Lei è convinto che sia stata una disgrazia?

CLAUDIO # Questo sicuramente!

SIMONA # E che io non ci sono corsa addosso, così per il gusto di correrci addosso...

CLAUDIO # Non voglio neanche pensarci a una cosa del genere...

SIMONA # E allora? E visto che, per fortuna, è finito bene tutto... Sì, capisco i tendini accorciati... Ma insomma... Non si può, allora, trovare una soluzione... Un accordo...

CLAUDIO # Volentieri, signora... E quale potrebbe essere questo accordo...

SIMONA # Non lo so... Cerchiamo... Vediamo... Un rimborso ci vuole... Su questo sono d'accordo anch'io... Lei avrà avuto delle spese... Le cure... L'avvocato... E' giusto che ogni cosa gli sia rimborsato da mio marito... E allora? Che cifra stabiliamo per chiudere questa partita?

CLAUDIO # 40.000.000.

SIMONA # (Sconcertata) Sì, questa era la cifra che aveva chiesto il suo avvocato... Ma adesso.. Tra di noi...

CLAUDIO # (Amabilmente) 40.000.000 signora, 40.000.000!

SIMONA # (Cambiando tono) Ma come? Lei proprio non vuole...

CLAUDIO # (Interrompendola con un sorriso) Cosa vuole signora... In questi casi la legge parla chiaro... Hanno dato un prezzo ad ogni parte del mio corpo... Un tanto per il femore, un tanto per il braccio, un tanto per ogni costola rotta, le ammaccature, le cicatrici... Sono stato valutato 40.000.000! Le garantisco che neanche io pensavo di valere così tanto!

SIMONA # E' una cifra enorme, per così poco...

CLAUDIO # Poco poi no... E poi rimarrò invalido...

SIMONA # Quanti esagerazioni... Per la gamba, poi, mi sembra che camminasse bene lo stesso...

CLAUDIO # Per camminare, cammino... Però non posso fare tutti i movimenti... Non posso piegarla... (Tenta di eseguire)

SIMONA # Che bisogno ha di piegarla...

CLAUDIO # Non posso stenderla del tutto... (Tenta di eseguire)

SIMONA # Che bisogno ha di stenderla del tutto!

CLAUDIO # Se, per esempio, volessi dare un calcio, non potrei farlo!

SIMONA # Bhè! Che bisogno ha il signore, perché si vede subito che lei è un signore, di dare dei calci?

CLAUDIO # Nella vita non si sà mica mai... Per non parlare poi di questa cicatrice qui...

SIMONA # Ma cosa vuole che sia... Se fosse una donna, lo potrei capire...

CLAUDIO # Sì, però sta male... Se io fossi un attore del cinema, sarebbe un grosso handicap...

SIMONA # Ma lei non è mica un attore del cinema!

CLAUDIO # Però potrei diventarlo... Nella vita non si sà mica mai...

SIMONA # (A denti stretti) E allora lei vuole 40.000.000...

CLAUDIO # (Dolcemente) Non li voglio mica io... E' la tariffa!

SIMONA # (Scattando) Bisogna poi stabilire se la colpa è tutta la mia... Si fà presto a dire che la colpa è sempre degli automobilisti... Quelli che vanno a piedi, invece, possono camminare a occhi chiusi!

CLAUDIO # Ma io non camminavo mica... Ero fermo!

SIMONA # Fermo! Bel sistema! Stare fermo! Là... in mezzo al marciapiede! E si può sapere che cosa faceva fermo, là, in mezzo al marciapiede?

CLAUDIO # Come, cosa facevo?... Aspettavo lei!

SIMONA # Mè?

CLAUDIO # Sì!... Lei!... Era un mese che io ero là! Quando lei andava fuori? Quando camminava per strada? Quando tornava a casa? Quando veniva al balcone? Ma come?!... Non si è mai accorta di mè?

SIMONA # (Disorientata) Io no...

CLAUDIO # Invece, quel giorno, per la prima volta mi ha guardato. Un sorriso... Si è messa al volante, e via che si è lanciata verso di mè... Speravo che il nostro primo incontro potesse essere un pò meno violento... Io sono un fatalista!... Fino dal primo giorno che l'ho vista ho pensato: "Il destino troverà la maniera di farci incontrare...!". E infatti... Ecco perché io ero là!

SIMONA # (Pausa imbarazzata) Allora è meglio che provi a telefonare... Forse adesso è libero... Mi scusi...

CLAUDIO # Prego...

SIMONA # (Ricompone il numero) Pronto?... Con chi parlo?... Scusi mi può chiamare il dottor Orselli... Come?... Già andato via... Da quanto tempo... Ah, sì... grazie, scusi... (Riattacca il ricevitore) E' già andato via...

CLAUDIO # Non importa, signora, passerò un altro giorno...

SIMONA # Forse adesso torna a casa e sarebbe meglio che lei lo aspettasse... L'avvocato diceva che fra tre giorni c'è il processo...

CLAUDIO # Non si preoccupi per questo! La querela può essere ritirata anche il giorno del processo... Per i soldi non c'è fretta... Ci penserà il mio avvocato...

SIMONA # E la cifra sarebbe...

CLAUDIO # (Dolcemente) 40.000.000

SIMONA # (Sbalordita e sdegnata) Ma allora lei insiste... Li vuole proprio tutti?...

CLAUDIO # Signora, mi sembra di averglielo già detto...

SIMONA # (Scattando) No... Niente! Non gli daremo neanche un centesimo... Dirò a mio marito che non paghi... piuttosto il processo...

CLAUDIO # (Inchinandosi) Come vuole, signora...

SIMONA # Però lasci che gli dica che lei è un vigliacco...

CLAUDIO # Perché?

SIMONA # Come, perché? Mi aspetta sul marciapiede, e non so per quanto tempo...

CLAUDIO # Un mese, signora... Un mese...

SIMONA # Avrà poi avuto un motivo, una ragione per fare questo... Un pò d'ammirazione... Un pò di simpatia...

CLAUDIO # No signora... Non simpatia... Amore!

SIMONA # Amore?!?... Bella maniera di parlare di amore... Un giorno capita un piccolo incidente e lei si presenta, qui, con un bel sorriso, e poi mi chiede 40.000.000!

CLAUDIO # Mi scusi signora... Non li chiedo mica a lei, ma a suo marito. E poi non c'è alcun motivo perché io sia generoso nei confronti di suo marito!

SIMONA # Almeno un po' di riguardo per mè...

CLAUDIO # Ma lei signora, non c'entra...

SIMONA # Come, non c'entro! Ma se sono stata io che l'ho messa sotto!

CLAUDIO # Ma il responsabile è lui. Non ha la fortuna di essere suo marito? E allora che paghi! Se fosse per lei...

SIMONA # (Ironica) Se fosse per mè, cosa farebbe?...

CLAUDIO # Se mi promette di non offendersi, glielo dico... (La guarda un istante sorridendo, mentre ella attende fremente di indignazione) Vorrei un bacio... Solo un bacio!

SIMONA # (Sorpresa) Un bacio?

CLAUDIO # Sì, signora, un bacio... E' troppo?

SIMONA # (Confusa) Dunque, se ho capito bene, lei sarebbe disposto chiudere questa partita con un bacio?

CLAUDIO # Ci mettiamo una pietra sopra e non ne parliamo più!

SIMONA # Niente processo... Niente soldi... Niente di niente...

CLAUDIO # Niente, signora... Come non fosse successo niente... (Una pausa imbarazzata di Simona che si allontana di qualche passo e non osa guardare Claudio) E allora, signora... Che cosa mi risponde?

SIMONA # (Risentita) Questo è un ricatto!...

CLAUDIO # No, signora, non adoperi quella brutta parola lì...

SIMONA # E magari pretende che questo bacio io glielo dia per amore?

CLAUDIO # Io non pretendo niente... Però lo spero. Non si sà mai quello che può nascere da un bacio...

SIMONA # (Subito) Niente... Non può nascere niente!

CLAUDIO # E' proprio sicura?...

SIMONA # Sicurissima... Anzi per dimostrargli l'importanza che dò a questo bacio, sa che cosa gli dico? Io accetto!

CLAUDIO # (Con un inchino) Grazie signora... E allora non ci rimane che stabilire le formalità.

SIMONA # Formalità?...

CLAUDIO # Sì! Il posto dove ci diamo questo bacio...

SIMONA # Qui in casa, non ci sono dubbi...

CLAUDIO # Va bene... E il giorno?

SIMONA # Quando vuole lei... Basta che facciamo presto, perché fra tre giorni c'è il processo... Naturalmente lei mi firmerà una dichiarazione che ritira la querela e che rinuncia ai soldi...

CLAUDIO # Naturalmente... Un'altra cosa... La durata?

SIMONA # La durata?

CLAUDIO # La durata del bacio... E' un particolare importante...

SIMONA # Non vorrà mica che duri un mezzo giorno?

CLAUDIO # Non dico questo... Però non deve essere un bacio dato così... Bisogna che sia un bacio vero... Un bacio che abbia una certa consistenza... Una certa sostanza...

SIMONA # E quanto dovrebbe durare, secondo lei, questo bacio, per avere una certa consistenza?

CLAUDIO # Non lo so... Per lo meno un mezzo minuto...

SIMONA # E va bene... Mezzo minuto... Io chiuderò gli occhi... Stringerò i denti... E via... E sarà come mandare giù una medicina. Niente altro?

CLAUDIO # No, niente altro... Allora siamo d'accordo?

SIMONA # Sì, siamo d'accordo!

CLAUDIO # Anche per il mezzo minuto...

SIMONA # Anche per il mezzo minuto!

CLAUDIO # Si ricordi, signora, che mezzo minuto sono trenta secondi...

SIMONA # lo so!

CLAUDIO # A mè piace essere chiaro. Non vorrei che dopo saltassero fuori i pentimenti... Io credevo... Io non sapevo...

SIMONA # Io non capisco...

CLAUDIO # Niente... Io voglio essere sicuro che lei sia all'altezza dell'impegno che ha presi nei miei riguardi... (Traendo di tasca un orologio e mostrandolo a Simona) Ecco... guardi... Facciamo finta che i trenta secondi comincino adesso... ecco... Sta per cominciare il bacio... Pronti?... Via!... E' cominciato! (Simona guarda l'orologio che Claudio tiene in mano e segue il movimento della lancetta. I secondi passano lentissimi. Simona comincia a provare un senso di malessere. Getta un'occhiata verso Claudio che le sorride. Distoglie lo sguardo un pò imbarazzata. Poi torna guardare l'orologio. Ha un'espressione di sorpresa. Anche Claudio guarda l'orologio e sorride)

CLAUDIO # Sono passati dieci secondi... (Il malessere di Simona aumenta; ella cerca di darsi un atteggiamento disinvolto ed ogni tanto getta un'occhiata verso l'orologio. Si volge con un sorriso forzato verso Claudio, che sorride amabilmente) Quindici secondi... (Simona è oppressa da un senso di disagio, mentre il tempo trascorre lentissimo. Claudio, calmo, impassibile, sorridente, la guarda. Simona non osa più alzare gli occhi su di lui. E' turbata, agitatissima.) Venti secondi...

SIMONA # (Non ne può più e scatta d'improvviso) Basta!... Basta!...

CLAUDIO # (Con dolcezza) Mancano ancora dieci secondi...

SIMONA # (Irritatissima) Ho detto basta!.. Ha capito? Ci proibisco di continuare!

CLAUDIO # (Rimettendo in tasca l'orologio) Va bene... Come vuole... Però ci mancano ancora dieci secondi...

SIMONA # (A denti stretti) Maleducato!

CLAUDIO # (Amabilmente) Allora, signora, siamo d'accordo per i trenta secondi?

SIMONA # Ma che d'accordo!... Si vergogni... Come si permette di fare una proposta del genere ad una signora come mè...

CLAUDIO # No, io ho voluto solo fargli vedere...

SIMONA # Vada fuori! Fuori! Non crede di avermi offesa abbastanza? Quando tornerà a casa mio marito gli dirò ogni cosa... Gli dirò che razza di uomo è lei...

CLAUDIO # Va bene, signora, glielo dica pure...

SIMONA # Sicuro che ce lo dico... E lui gli darà la lezione che si merita... Fuori... Fuori, ho detto...

CLAUDIO # Me ne vado... Se per caso si decide a cambiare idea, basta un colpo di telefono... Il mio numero è nell'elenco... Non si disturbi ad accompagnarmi... (Si inchina e si avvia verso il fondo, mentre Simona indignata, furente, è rimasta presso la scrivania. Quanto Claudio sta per varcare la soglia della porta in fondo, si incontra con Franco e Checco che rientrano

SCENA XIV^ SIMONA CLAUDIO FRANCO CHECCO

Claudio accenna un leggero inchino ad ambedue. Checco e Franco lo guardano interrogativamente e rispondono anch'essi con un piccolo inchino. Claudio esce.

SCENA XV^ SIMONA FRANCO CHECCO

Franco che l'ha seguito con lo sguardo, si avvicina a Simona)

FRANCO # Chi è quello là?

SIMONA # (A denti stretti) E' lui...

FRANCO # Lui, chi?

SIMONA # Quello che è andato sotto...

FRANCO # (Sobbalzando) Sul serio! E perché va via? (Facendo l'atto di rincorrerlo) Ehi lò... Venga qui...

SIMONA # Fermatevi... Gli ho già parlato io, con lui!

FRANCO # (Avvicinandosi ansioso) E cosa ti ha detto?

SIMONA # (Con imbarazzo) Cosa mi ha detto? Delle belle cose... mi ha detto... (Chiamando dentro tutti, dal giardino.) Venite pure dentro tutti! E' giusto che tutti sentano quello che ha avuto il coraggio di chiedermi, quello là! Quel porco!

SCENA XVI^ SIMONA FRANCO CHECCO BRIGHETTI VALENTINA RICCARDO CECILIA CHIARA

CHECCO # (Con fare di circospezione) Li vuole tutti i 40.000.000?

SIMONA # Tutti.. Neanche un centesimo in meno...

CHECCO # La faccenda qui si rimedia solo con un mucchio di botte, e voi no!!!

FRANCO # E allora?

SIMONA # Adesso viene il bello...

FRANCO # Avanti... Parla... Non vedi che siamo sulle spine...

SIMONA # Sintite cosa ha avuto il coraggio di propormi... E' disposto a rinunciare ai 40.000.000... A ritirare la querela... Far finta, insomma, che non sia successo niente... Ad una condizione...

FRANCO # Che condizione?...

CHECCO # Quale condizione?...

SIMONA # (Dopo averli guardati tutti con tono solenne) Vuole un bacio...

TUTTI # Un bacio?!?...

SIMONA # Proprio così... Rinuncia a tutto... Però vuole un bacio!

RICCARDO # E da chi?

SIMONA # Come da chi? Da mè!

CHECCO # Cosa pensi lo voglia da te?...

VALENTINA # E perché vuole un bacio?

SIMONA # Perché?... Perché è un mio ammiratore... Proprio così... Era un mese che mi stava dietro... Solo per vedermi, aspettava che io andassi fuori di casa... Che andassi al balcone... (A Franco) Tè, naturalmente, non te ne sei accorto di niente, vero?

FRANCO # Potevi dirmelo tè!...

SIMONA # Mè! E come facevo a dirtelo, se neanche io me ne ero accorta... Mi ha chiesto un bacio... Così come si chiede una sigaretta...

CHECCO # (A Franco) Io, se fossi in tè, ci andrei a dare un mucchio di botte!...

SIMONA # E poi non è mica finita qui...

CHECCO # Ah, no?...

FRANCO # Cosa vuole ancora...

SIMONA # Sentite il coraggio che ha avuto quel porco... Il bacio deve avere una certa durata! Sicuro... Perché il signorino non si accontenta mica di un bacio normale... Lo vuole con una certa consistenza... Sostanzioso...

RICCARDO # Non ha mica tutti i torti... Gli costa 40.000.000...

SIMONA # Lo sapete quanto dovrebbe durare?... Provate a indovinare... Forza...

VALENTINA # Un'ora!

SIMONA # Macchè!

RICCARDO # Due ore!

CHECCO # Tre ore!

SIMONA # Macchè mai! trenta secondi!... Avete capito?... Trenta secondi?!...

RICCARDO # (Fra se) 40.000.000 diviso 30... Fa 1.333.333 periodico al secondo... Puoi starci... conviene!

FRANCO # E adesso cosa si fa?

SIMONA # Cosa si fa!... Metti 40.000.000 in una busta e gliela sbatti nella faccia!!!...

FRANCO # Un momento... Sbatterglieli nella faccia... Si fa presto... Non sono mica due soldi...

SIMONA # Perché preferiresti forse che...

FRANCO # Per carità!... Piuttosto il processo... (Rivolto a Brighetti) Allora, signora Brighetti, andiamo al processo?

SIGNORA BRIGHETTI # Pensateci bene... Andare in causa è sempre un grosso rischio... Un grosso rischio... (Momento di pausa)

RICCARDO # Scusate se mi intrometto... Io se fossi in Franco quasi quasi accetterei...

VALENTINA # (Con indignazione) Riccardo?!?... Ma ti rendi conto di quello che dici?

FRANCO # Ma cosa dici?...

CECILIA # Vergognati!...

CHECCO # Fai schifo!...

RICCARDO # Come non detto... Come non detto...

FRANCO # Mai e poi mai... Adesso vado a tirare giù i 40.000.000, glieli metto in una busta e glieli tiro nella faccia!

CHECCO # Bravo! E... dimmi una cosa... li hai i 40.000.000?

FRANCO # Io no!

CHECCO # E allora?...

FRANCO # Me li impresti tè...

CHECCO # Mè?... Calma... Non precipitiamo le cose... Calma...

CECILIA # (Dopo una pausa) Certo che pagare così 40.000.000...

CHECCO # Farabutto... Delinquente... Comunque era disposto a metterci una pietra sopra?...

SIMONA # Rinunciava a tutto...

CHECCO # Questo è un ricatto in piena regola!... E ritirava anche la querela?...

SIMONA # Sì... La ritirava...

CHECCO # Vigliacco!... E naturalmente era disposto a firmare una dichiarazione, sì, insomma, una rinuncia in piena regola...

SIMONA # Era disposto a fare tutto...

CECILIA # Ma guarda che razza di gente c'è al mondo!...

CHECCO # Robe da non crederci!... (Dopo una pausa) Però, in fondo, pensandoci bene... Un bacio... E' un bacio imposto... Un bacio che non significa niente... E poi... Si tratta di un ricatto...! E' vero, signora? (Rivolto alla signora Brighetti)

SIGNORA BRIGHETTI # E' proprio un ricatto in piena regola... Però anche la mia assicurazione risparmierebbe il 10%...

CHECCO # E trattandosi di un ricatto, deve sentirsi più umiliato quello che lo fa, anziché quello che lo riceve... Non è vero?

SIGNORA BRIGHETTI # Certo... certo...

CECILIA # In fondo, pensandoci bene...

VALENTINA # Però... Bisogna riconoscere che è un bel gesto romantico! Rinunciare a tutto per un bacio... Vero Riccardino? Anche tu lo faresti, caro?

RICCARDO # Certo, amore!

SIMONA # (Scattando) Macchè romantico... Macchè romantico... Insomma.... Volete parlare chiaro, una buona volta... Pensate forse che io debba accettare?...

FRANCO # Chi ha detto questo?..

SIMONA # Non l'hai detto... Però lo pensi!... E' inutile giocare con le parole... E' una cosa incredibile... Tè, mio marito... Saresti disposto a vendermi...

FRANCO # Macchè vendere... Che vendere!... Non dire delle baggianate!...

SIMONA # Sicuro! Vendermi! E al primo che capita...

CHECCO # Non esagerare... Si tratterebbe di una formalità!... E' un bacio dato con le carte da bollo...

CHIARA # Ma dagli quel bacio... E finiamola li!...

SIMONA # Ma Chiara?...

CHIARA # Ma si! Cerchiamo di essere pratici... Smettila di fare la santarellina... Tutte stupidaggini fuori posto, parbleu!... Io, se fossi in te...

SIMONA # (Seccata) Basta! E' inutile che tu continui... Ho capito benissimo... (Si dirige verso il telefono)

FRANCO # (Facendo l'atto di fermarla) Simona...

SIMONA # Basta, ho detto basta! Lo so poi io quello che devo fare!... Risparmierete i vostri 40.000.000 (Comincia a comporre un numero che avrà trovato nell'elenco)

FRANCO # (Facendo l'atto di slanciarsi per fermare la mano di Simona che compone il numero) Io non posso permettere...

SIGNORA BRIGHETTI # (Trattenendolo) Stia calmo... Dottore... Stia calmo!

CHECCO # (Trattenendolo anch'egli) Non esagerare!...

SIMONA # (Parlando al telefono) Pronto?... C'è il signor Foschini? Sono Simona Orselli...

FRANCO # (Divincolandosi debolmente) Lasciatemi andare... Lasciatemi andare... Non voglio...

CHECCO # Sta fermo... Sta fermo...

SIMONA # (Parlando al telefono) Si... Sono io... Allora sta bene! Domani... Domani alle cinque... Si... Qui a casa mia... Si... Mezzo minuto... Lo so... Sono trenta secondi... E allora?... Buongiorno... Come?... Ah, sì! Ma come, l'aveva già previsto? Stupido!... (Riattacca bruscamente il ricevitore)

FRANCO # (C.S.) Lasciatemi andare... Lasciatemi andare... Non voglio...

CHECCO # Sta fermo... Mo sta fermo... In fondo si tratta di un bacio, solo un bacio! D'un bès... Sòl un bès!!!

FINE SECONDO ATTO

ATTO TERZO

SCENA I^ FRANCO

(E' il pomeriggio del giorno dopo. Al levarsi del sipario, Franco, entrato in scena da sinistra, sta togliendosi il grembiule bianco. Dalla porta di fondo appaiono Checco, seguito da Chiara e da Cecilia)

SCENA II^ FRANCO CHECCO CHIARA CECILIA

CHECCO # (Rivolto a Franco) Allora hai parlato con la Simona?

FRANCO # (Abbattuto) Non c'è stato modo di rivolgergli la parola! E' tutto il giorno che è chiusa nella sua camera...

CECILIA # Ma l'appuntamento non era per le cinque?...

FRANCO # Sì, alle cinque!

CHIARA # (Sarcastica) Alle cinque della sera... "Lamento per la morte di Ignazio"

CHECCO # (Rivolto alla figlia) Chi èl 'st'Ignazio?

CHIARA # (Con sufficienza in contrapposizione all'ignoranza del padre) Garcia Lorca... Le meilleur poeta du mond! (Faccia stupita di Checco)

CHECCO # Ma còsa a babarla, 'stì ca què!

CECILIA # (Rivolta a Checco) E la signora Brighetti cosa dice?

CHECCO # (Irritato) Sì, la signora Brighetti! Fa la misteriosa... E' rimasta tutta la mattina chiusa nella camera con la Simona e poi quando è saltata fuori mi ha detto: "Stia pure tranquillo che andrà a finire tutto bene!"...

CECILIA # E allora sta tranquillo! Non arrabbiarti... E tè, Franco, coma vai?

FRANCO # Se tè sapessi, mamma, quello che provo qui dentro...

CECILIA # (Commiserevole) Poverino...

CHIARA # (C.S.) E' una formalità, parbleu!

FRANCO # Però non credo che sia tanto bello per un marito sapere che sua moglie, fra poco, sarà baciata da un altro uomo.

CHIARA # (Insinuante) Eh... Chissà quante altre volte è già successo...

FRANCO # Come?!?...

CHECCO # (Rivolto a Chiara) Vuoi poi darci un taglio...

SCENA III^ FRANCO CHECCO CHIARA CECILIA RICCARDO VALENTINA

CECILIA # (Vedendo entrare Riccardo e Valentina) Ohi, siete voi...

RICCARDO # Ma è proprio vero? Pippo ci ha detto che Simona è chiusa in camera sua e che non vuole vedere nessuno...

CHIARA # Si sta facendo bella per la cerimonia...!!! Dal momento che deve sacrificarsi...

VALENTINA # Chissà come soffre anche lei...

CHIARA # (Spingendo esageratamente) Me lo immagino! Mi fa proprio pena...

CECILIA # (Severa a Chiara) Basta, Chiara! Smettila!!!

RICCARDO # (Per togliersi un po' dall'imbarazzo) Valentina... vorrei farti alcune fotografie con lo sfondo di quel bel campanile che si vede dal giardino. (Estasiato al solo pensiero) Bella, la contrapposizione. La vetustà e l'imponenza di quel campanile, con la freschezza ed il senso di tenerezza che smuove una personcina come te!

VALENTINA # (Dolce) Come sai essere carino e romantico... (Escono in giardino, teneramente abbracciati)

SCENA IV^ FRANCO CHECCO CHIARA CECILIA

CECILIA # Tè non me le hai mica mai dette delle belle parole così!

CHECCO # Io ho sempre avuto dei fatti, non delle parole! E la signora Brighetti dove si è messa...

FRANCO # (Rivolto al padre) Bella assicuratrice che abbiamo!

CHECCO # Quella è una imbecille, un imbecille e basta! (Appare dalla porta di fondo la signora Brighetti, con una ventiquattrore)

SCENA V^ FRANCO CHECCO CHIARA CECILIA BRIGHETTI

SIGNORA BRIGHETTI # E' permesso? (Saluti di circostanza da parte di tutti)

CHECCO # (Cambiando tono) Oh, buon giorno! Stavamo proprio parlando di lei... Pensavamo si fosse dimenticata...

SIGNORA BRIGHETTI # Per carità! Ma cosa dice?

CHECCO # E gli ha preparati tutti i documenti?

SIGNORA BRIGHETTI # Sì... Tutto a posto! (Tirando fuori dalla borsa gli incartamenti) Ecco qua... Questo è l'atto di rinuncia stilato in carta da bollo. Con questo atto il petente...

CHECCO # Il fetente?

SIGNORA BRIGHETTI # No! Il petente... Si dichiara soddisfatto e tacitato per ogni richiesta presente e futura. Qui c'è il certificato medico che esclude ogni possibilità di complicazioni per lesioni riportate dall'attore...

CHECCO # Attore... Ma quale attore?

SIGNORA BRIGHETTI # L'investito!... In termini legali us ciama acsè!

CHECCO # Ma cosa sono tutte queste parolacce? Petente, sembra uno che faccia... Bhè lasciamo perdere!. Attore, sembra uno che faccia delle commedie... Guardi invece di aver scritto tutto per bene...

SIGNORA BRIGHETTI # Quando lui avrà messo la firma su questo pezzo di carta, non potrà più avanzare nessuna richiesta...

CECILIA # Checco, è il caso di offrirgli qualche cosa da bere...

CHIARA # Si, uno zabaglione...

CHECCO # No! Dovremmo darci un mucchio di botte!... (Rivolto alla signora Brighetti) E l'attrice cosa fa?

SIGNORA BRIGHETTI # L'attrice... Ma quale attrice?

CHECCO # (Indicando Franco) Sua moglie, lò! Se quello che è andato sotto si chiama attore, sua moglie sarà poi l'attrice?

SIGNORA BRIGHETTI # No!... Si chiama convenuta... (Dal fondo rientrano abbracciati, come erano usciti, Valentina e Riccardo)

SCENA VI^ FRANCO CHECCO CHIARA CECILIA BRIGHETTI VALENTINA RICCARDO

CECILIA # (Guardando l'orologio) Adesso, però, sarà meglio che noi andiamo via...

FRANCO # (Preoccupato) E perché?

CHECCO # E cosa facciamo qui?... Ci racconterete poi dopo...

CECILIA # (Commiserevole e rivolta al figlio) Noi, poverino, andiamo via... (Cambiando tono) E dove andiamo poi?...

CHECCO # (Con impazienza) Da una qualche parte andremo...

RICCARDO # Idea!!! Potreste accompagnarci a vedere il museo delle ceramiche di Faenza...

CHECCO # Ecco, Riccardo, oggi è il giorno che ti portiamo a Faenza! (Salutando i restanti) Allora ci vediamo dopo...

CECILIA # (Abbracciando il figlio) Fatti coraggio, figlio mio...

CHIARA # Ma oui, tranquilli, andrà tutto bene!

CHECCO # (Rivolto a Brighetti) Lei, però, signora, rimane qui?

SIGNORA BRIGHETTI # Per forza... Devo aspettare la firma nel contratto!

CHECCO # Brava!

CECILIA # (Rivolta a Brighetti) Cerchi di fargli un po' di coraggio, al mio bambino...

SIGNORA BRIGHETTI # Su, signora, non faccia così!..

CHECCO # Andiamo... Andiamo mò!

SCENA VII^ FRANCO CHECCO CHIARA CECILIA RICCARDO VALENTINA BRIGHETTI SIMONA

SIMONA # (Entrando) Dove andate?

CECILIA # (Piagnucolando) Ormai sta per arrivare, e quindi bisogna che andiamo via...

CHIARA # Vi lasciamo soli!...

SIMONA # Ma neanche per sogno... Voi state qui!

RICCARDO # (Estasiato) Andiamo a vedere il museo delle ceramiche di Faenza...

CECILIA # Ma Simona, fra pochi minuti arriverà quel signore...

SIMONA # Bene! E' giusto che conosca tutta la famiglia... Avanti mettetevi seduti...

FRANCO # Ma Simona...

SIMONA # Dovete essere presenti tutti... Mio marito... Mio suocero... Mia suocera... I miei cugini... L'assicuratrice... E forse anche Pippo!

FRANCO # Simona, tè avrai voglia di scherzare!

SIMONA # Ma neanche per sogno! Quello là vuole un bacio da mè? Benissimo... Io sono pronta! Non abbiamo mica detto che io ce lo devo dare a tu per tu...

SIGNORA BRIGHETTI # Ha ragione la signora... E' un contratto in piena regola e... Quindi ci vogliono anche i testimoni!

SIMONA # Proprio così! E sarà uno spettacolo divertentissimo...

FRANCO # Tè, non puoi chiedermi questo! Io, tuo marito...

SIMONA # Perché avresti più piacere se il bacio me lo dasse senza testimoni?...

FRANCO # No... Non dico questo... E poi, come marito, non dovrei permetterlo... Anzi dovrei arrabbiarmi...

SIMONA # Ma cosa dici mai, Franco? Questo è un bacio dato con le carte da bollo... E poi vi ricordo che siete stati proprio voi a volerlo!

FRANCO # Io no, sono stato sempre contrario...

SIMONA # Sì... Per modo di dire... Ma forse è meglio così... La colpa è stata la mia e a mè mi tocca fare la penitenza... E' giusto!

CHIARA # (Ironizzando) Poverina, la nostra Giovanna D'Arco...

SIMONA # (Rivolta a Chiara) Perché credi che per mè sia un divertimento? Ti lascerei volentieri il mio posto... (Vedendo apparire Pippo)

SCENA VIII^ FRANCO CHECCO CHIARA CECILIA RICCARDO VALENTINA BRIGHETTI SIMONA PIPPO

PIPPO # (Entra con le forbicione per potare la siepe) C'è... C'è quel signore... (Indicando le forbici) Se c'è bisogno, sono qua io!!!

SIMONA # Ma no. Pippo! Fallo venire dentro!

PIPPO # Qui?

SIMONA # Sì qui, perché?

PIPPO (Esitante) Come vuole lei signora...

SCENA IX^ FRANCO CHECCO CHIARA CECILIA RICCARDO VALENTINA BRIGHETTI SIMONA

FRANCO # Ma Simona...

SIMONA # Tè stai zitto e mettiti a sedere!

RICCARDO # Ma stiamo perdendo tanto tempo...

CECILIA # Bella figura che ci faremo...

CHECCO # Io credo che un fatto come questo non sia mai successo!

VALENTINA # (Che sta vicino alla porta) Sta calma... Eccolo... Vuoi un ansiolitico... (Tutti sono raggruppati in fondo verso l'angolo di destra. Entra Pippo, precedendo Claudio, che mostra a Simona, con allusione, le forbicione. Claudio ha in mano un magnifico mazzo di fiori)

SCENA X^ FRANCO CHECCO CHIARA CECILIA RICCARDO VALENTINA BRIGHETTI SIMONA CLAUDIO PIPPO (Che entra ed esce)

PIPPO # Che vègna pù avanti...

CLAUDIO # (Fermandosi perplesso sulla soglia) Chiedo scusa... Ci ha da essere uno sbaglio...

SIMONA # (Avvicinandosi) Niente sbaglio... Buon giorno!

CLAUDIO # (Con un inchino) Buon giorno sgnòra... (Rimane perplesso vedendo il gruppo dei parenti che lo guardano con aria avvilita)

SIMONA # (Indicando Franco con tono spregevole) Quello è Franco... Mio marito...

CLAUDIO # Piacere...

SIMONA # (Continuando a presentare gli altri) Il babbo di mio marito... La mamma... La sorella...

CLAUDIO # (Con meraviglia) Ah, la sorella...

SIMONA # (Continuando la presentazione) Mia cugina... Suo marito... la signora Brighetti, l'assicuratrice... (Finite le presentazioni subentra una breve pausa imbarazzante)

CLAUDIO # (Porgendo a Simona il mazzo dei fiori) Mi sono permesso, signora... Spero che ci piacciono...

SIMONA # (Prendendo i fiori) Molto gentile! (Deponendo il mazzo dei fiori dopo averlo ammirato. Poi volgendosi a Claudio) Se poi vogliamo cominciare...

CLAUDIO # Cosa?

SIMONA # Come cosa? Quello che eravamo d'accordo!

CLAUDIO # Ma io, non saprei... Tutta 'sta gente...

SIMONA # Non si preoccupi... Sanno tutto... Sono qui a posta!

CLAUDIO # Come a posta! E guarderanno anche loro...

SIMONA # Sicuro... Perché, forse non è d'accordo?

CLAUDIO # No... No... E ne deve venire ancora di gente?...

SIMONA # Non credo... L'avevo detto anche a una mia zia e a un paio di mie amiche, ma ormai... (Guardando l'orologio) non vengono più...

CLAUDIO # Questo mi dispiace...

SIMONA # Ecco io mi metterò qui in questa poltrona... (Rivolta a Brighetti) Adesso tocca a lei...

SIGNORA BRIGHETTI # (Trae dalla borsa alcune carte e con tono solenne e sentenzioso comincia) Dunque... Questo è un atto di rinuncia redatto nelle forme di legge, su carta da bollo, in virtù del quale lei si dichiara pienamente soddisfatto e tacitato per ogni pretesa e richiesta, presente e futura. Se vuole leggere...

CLAUDIO # Non importa...

SIGNORA BRIGHETTI # No... Legga... Legga...

SIMONA # S'accomodi (Claudio prende in mano i fogli e comincia a leggere. Rivolta agli altri) Mettetevi pure seduti anche voi!

CHECCO # (Scuotendo la testa) Si è mai vista una cosa del genere!

CECILIA # 'Stai calmo... Fra poco sarà finito tutto!

RICCARDO # E pensare che oltre al museo delle ceramiche ci sarebbero tante altre cose da visitare a Faenza, e invece...

VALENTINA # Sta zitto... (Claudio riconsegna il foglio a Brighetti)

SIGNORA BRIGHETTI # Va bene?

CLAUDIO # Benissimo...

SIGNORA BRIGHETTI # Io direi di prendere il mio orologio come ora esatta... O vuole i cronometristi ufficiali?

CLAUDIO # No, per carità!

SIGNORA BRIGHETTI # (Guardando l'orologio) Ci mancano ancora sei minuti e dieci secondi, alle cinque... (Rivolgendosi agli altri, pomposamente) Voi, in qualità di testimoni avete dubbi da esprimere...

CHECCO # Daj... Forza... Basta che ci diamo una mossa!

SIGNORA BRIGHETTI # (C.S.) Lei vuole la presenza di altri testimoni?

CLAUDIO # Perché non ce ne sono abbastanza?

SIGNORA BRIGHETTI # Non ci rimane che aspettare l'ora esatta... Dopo firmerà questa dichiarazione... Se volete prepararvi... (Simona va risolutamente a sedersi nella poltrona)

SIMONA # Io sono pronta... (Claudio è rimasto a sedere e guarda sorridendo Simona)

SIGNORA BRIGHETTI # (Rivolto a Claudio) Se vuole prepararsi anche lei...

CLAUDIO # (Alzandosi) Sòbit! (Si avvicina a Simona. Brighetti consulta il cronometro. Tutti rimangono in trepida attesa)

SIGNORA BRIGHETTI # Ci siamo... Siete pronti?

SIMONA # Pronta. (Simona appoggia la testa con atteggiamento di trepida attesa)

CLAUDIO # Pronto.

SIGNORA BRIGHETTI # Tre minuti r venticinque...

CLAUDIO # (Claudio improvvisamente rivolto a Chiara) Mi scusi signorina... Posso fargli una domanda?

CHIARA # Dica... Dica...

CLAUDIO # Perché ha cambiato pettinatura...

CHIARA # (Sorpresa) Moi?!?...

CLAUDIO # Mi sembra che si pettinasse in un'altra maniera... Se non mi sbaglio...

CHIARA # (Con un sorriso imbarazzato) Ma non capisco... Parbleu!

CLAUDIO # Oh... Non se ne faccia mica caso... Ho avuto spesso occasione di passare in un certo posto... A Imola...

CHIARA # (Abbassando gli occhi) A Imola?!?!...

CLAUDIO # Sì... Forse sta meglio pettinata così... Sono d'accordo anch'io... Questa pettinatura è più seria... (Rivolto a Checco) E' d'accordo anche lei... (Checco rimane allibito) Ma come ha fatto a trovare quell'appartamento, in un posto così bello...

CHIARA # Come?

CLAUDIO # Vuole che glielo ripeta?

CHIARA # No... No... Per carità!

SIGNORA BRIGHETTI # (Sempre con gli occhi puntati all'orologio) Ci siamo quasi...

SIMONA # (Piano a Brighetti) Signora Brighetti, mandi via tutti...

SIGNORA BRIGHETTI # Chi?

SIMONA # Tutti... Tutti... Che figura ci stanno facendo, qui...

SIGNORA BRIGHETTI # Ma signora è stata lei che ha preteso...

SIMONA # Volevo fare vedere che era un bacio formale... Però adesso è inutile che loro stiano qui... Capirà... E' imbarazzante per tutti...

SIGNORA BRIGHETTI # E come faccio a mandarli via, adesso...

SIMONA # Trovi una scusa...

SIGNORA BRIGHETTI # E va bene... Mi proverò... (Rivolto a Franco) Signor dottore, mi scusi... avrei da dirgli una parola...

FRANCO # A mè?

SIGNORA BRIGHETTI # Sì a lui e anche a suo padre... Venite di qua un momentino... (Franco e Checco sorpresi seguono Brighetti. Prima di uscire si volgono a Claudio)

CHECCO # (Secco) Lei mi scuserà, vero!

CLAUDIO # Prego... (Checco e Franco escono accompagnati da Brighetti)

SCENA XI^ CECILIA RICCARDO VALENTINA CHIARA SIMONA CLAUDIO BRIGHETTI (Che esce e poi rientra)

CECILIA # Ma che cosa è successo?

SIGNORA BRIGHETTI # (Riapparendo) Signor Riccardo, le dispiacerebbe anche lei...

RICCARDO # (Alzandosi) Io?

SIGNORA BRIGHETTI # Si, anche la sua signora... avrei da dirvi due paroline... (Riccardo e Valentina si avviano verso l'uscita)

RICCARDO # (Prima di uscire, rivolto a Claudio) Con permesso... Ma, sà... forse hanno creduto opportuno accompagnarci a vedere il museo delle ceramiche di Faenza...

CLAUDIO # Prego... (Brighetti, Riccardo e Valentina escono)

SCENA XII^ CECILIA CHIARA SIMONA CLAUDIO

CHECCO # (Da sulla porta) Cecilia, Chiara... Venite di qua un momento...

CECILIA # (Alzandosi prontamente) Permesso...

CLAUDIO # Prego... (Con un inchino rivolto a Chiara) Signorina... si ricordi che sta meglio pettinata così! (Cecilia e Chiara escono)

SCENA XIII^ SIMONA CLAUDIO

SIMONA # (In scena rimangono solo Simona e Claudio. Simona giocherella con le dita. Claudio attende calmo e pacifico sorridendo) CLAUDIO # (Guardando il suo orologio) Dieci secondi... Otto... Quattro... Due... Via!

SIMONA # (Aspetta immobile, con le labbra serrate, con le mani aggrappate alla poltrona. Claudio non si muove. Simona apre gli occhi sorpresa di non ricevere il bacio e guarda Claudio che aspetta immobile e sorridente presso la poltrona. Simona sempre più sorpresa, rialza a poco a poco la testa mentre Claudio continua a sorriderle amabilmente. Simona si solleva a sedere sulla poltrona sempre più sbalordita.)

CLAUDIO # (Inchinandosi) Grazie signora...

SIMONA # Ma come?...

CLAUDIO # Dov'è la carta che devo firmare?

SIMONA # (Con un filo di voce) E' là... (Claudio si inchina nuovamente, si avvicina alla scrivania, prende il foglio e lo firma. Poi si avvicina alla poltrona in cui è rimasta Simona allibita e le consegna il foglio)

CLAUDIO # Controlli pure, signora... La firma è a posto... Grazie e arrivederci... (Si inchina profondamente) I miei ossequi... (Si avvia verso la porta di fondo e si incontra con Franco, Checco, Brighetti, Cecilia e Chiara che stanno rientrando)

SCENA XIV^ FRANCO CHECCO BRIGHETTI CECILIA CHIARA SIMONA CLAUDIO

CLAUDIO # Ho firmato la carta... Buon giorno... (Si inchina ed esce)

SCENA XV^ FRANCO CHECCO BRIGHETTI CECILIA CHIARA SIMONA

SIMONA # (A denti stretti fra se) Stupido e cretino!!!

FRANCO # (Accorrendo verso Simona) Mi hai chiamato, Simona?

SIMONA # (Alza le spalle irritata e scende dalla poltrona)

FRANCO # (Ansioso) E allora...

SIMONA # Sicuro che mi ha baciato! Cosa vuoi che facesse... Mi ha baciato... Ecco il foglio...

CHECCO # E' regolare... Ci guardi mò, signora Brighetti...

SIGNORA BRIGHETTI # Tutto a posto...

CECILIA # Meno male che è finito tutto...

CHECCO # D'ora in avanti, in questa casa, non si dovrà più parlare di questo fatto. Ci mettiamo una pietra sopra e sctiao...

SIMONA # (Con voce alta) Non ne parliamo più? Ma neanche per sogno! Adesso ne parliamo... e come!

FRANCO # Simona!...

SIMONA # (A Franco) Adesso, tu, Franco, mi fai il piacere di andare da quell'uomo e di darci un pugno...

FRANCO # Un pugno...

SIMONA # Sicuro! Quell'uomo ha dato un bacio a tua moglie... Se tè hai un minimo di dignità... Se tè sei un uomo...

FRANCO # Ma Simona eravamo poi d'accordo...

SIMONA # Ma neanche per sogno! Quell'uomo mi ha offesa... Ha offeso tè... Ha offeso tutta la famiglia... Ci vuole un pugno!

FRANCO # Non è mica possibile... Prima glielo permetto e poi dopo ci dò un pugno...

CHECCO # (Raccogliendo al volo la provocazione lanciata da Simona circa l'offesa fatta a tutta la famiglia) Ha ragione tua moglie... Adesso andiamo a darci un mucchio di botte...

FRANCO # (Esasperato, levando le braccia al cielo) E va bene!... Va bene! Andiamoci a dare un mucchio di botte...!!! Basta che sia finita una buona volta!!! (Esce trainato da Checco. Li segue preoccupata Brighetti. Cecilia e Valentina si avvicinano a Simona)

SCENA XVI^ CECILIA CHIARA SIMONA

CECILIA # Ascolta Simona...

SIMONA # (Scattando) Andate via tutti... Via!!!

CECILIA # Ma scusa...

SIMONA # (Fuori di se) Andate via... Lasciatemi da sola! (Cecilia esce)

CHIARA # Ti è piaciuto, vero?... (Esce)

SCENA XVII^ SIMONA

SIMONA # (Simona rimane sola in mezzo alla stanza, fremente, torcendosi rabbiosamente le mani. Dopo qualche istante da destra riappare Claudio)

SCENA XVIII^ SIMONA CLAUDIO

CLAUDIO # (Esitando) Scusi...

SIMONA # (Volgendosi) Chi è?

CLAUDIO # (Dolcemente) Sono io! Mi scusi mi ero dimenticato il bastone... (Va a prendere il bastone che ha dimenticato e nell'avviarsi per uscire si inchina, con amabile sorriso, davanti a Simona) Arrivederci signora...

SIMONA # (Con voce sorda) Maleducato... Screanzato... Umiliarmi a quella maniera... e poi davanti a tutti... Ma chi si crede di essere? Si crede di essere intelligente... Originale... Spiritoso... Prima si fa mettere sotto... Poi minaccia il processo... Poi i 40.000.000... Poi pretende un bacio... Insomma si può sapere cosa vuole? E è inutile che mi guardi con quel sorriso... Se sapesse la rabbia che mi fa!... Mica per prima... No... No... Per carità... Ma perché... Sì... insomma... Io ce lo dico chiaro e tondo... Io la odio!.... La odio!!!

CLAUDIO # (Che l'ha ascoltata sorridendo, l'afferra improvvisamente e le chiude la bocca con un bacio. Simona dapprima tenta di divincolarsi poi, a poco a poco, si abbandona. Quando si stacca si ritrae senza osare guardare)

SIMONA # (Con un filo di voce) Vada via... Vada via... Possono tornare... (Claudio si ricompone perché in quel momento dalla porta di fondo entrano Franco e Checco)

SCENA XIX^ SIMONA CLAUDIO FRANCO CHECCO

FRANCO # (Sorpreso) Ah, eccolo qua!

CLAUDIO # Mi ero dimenticato il bastone...

FRANCO # (Con tono minaccioso) Ah, sì... Adesso facciamo i conti...

CHECCO # (Minaccioso) Sicura, vigliacco di un farabutto che non è altro!

SIMONA # (Interrompendolo) No, aspettate... Bisogna che vi faccia una confessione...

FRANCO # Che confessione?... Dopo... dopo...

SIMONA # Aspettate! (Guardando intensamente Claudio) Il signore non mi ha baciato!...

FRANCO # No!!! E sul serio?

CHECCO # Siamo proprio sicuri?

CLAUDIO # Se lo dice la signora... Signora... Signori... (Si inchina di nuovo ed esce, dimenticando ancora una volta il bastone in scena)

CHECCO # E che si ricordi che questa volta è andato bene di quel poco!!!

SCENA XX^ SIMONA FRANCO CHECCO

FRANCO # (Avvicinandosi a Simona, felicemente, la quale però è alquanto assente) Proprio, Simona, non ti ha baciato? Oh... Come sono contento!!!

SIMONA # (Si divincola dal tentativo di abbraccio di Franco, si avvicina al mazzo di fiori che aveva portato Claudio, lo prende fra le braccia, lo annusa sognante volgendo lo sguardo verso la porta da dove è uscito Claudio. Franco e Checco si porteranno in proscenio e Checco cercherà di consolare Franco per il rifiuto subito da Simona. Dalla porta del giardino entrano Riccardo e Valentina. Si terranno sul fondo della scena, quasi in second'ordine rispetto ai presenti in scena. Quasi furtivamente)

SCENA XXI^ SIMONA FRANCO CHECCO RICCARDO VALENTINA

RICCARDO # Vieni Valentina... (Allusivo) Sono stanchissimo! Andiamo a riposare...

VALENTINA # Ma non volevi andare a vedere il museo delle ceramiche di Faenza?

RICCARDO # Il Museo? Bhè, può aspettare, non ti pare...

VALENTINA # (Fermandosi nell'angolo dove aveva abbandonato lo zaino con dentro tutte le medicine) Aspetta... Prendo il flacone delle gocce... Non si sa mai!!!

RICCARDO # Lascia stare le goccine. Ti posso assicurare che non c'è bisogno... Andiamo... amore (Escono verso la stanza da letto)

SCENA XXII^ SIMONA FRANCO CHECCO

CHECCO # (Cercando di consolare Franco, alquanto abbattuto, lo conduce verso l'ambulatorio. Simona rimane sola in scena) Stai tranquillo che gli passerà...

SCENA XXIII^ SIMONA

SIMONA # (Che avrà continuato ad annusare, sognante, il mazzo di fiori che le ha portato Claudio, lo stringerà quasi fra le braccia. Uno sguardo sognante verso il fondo. Accortasi del bastone dimenticato, repentinamente, coi fiori in mano, si precipita verso l'uscita.

SCENA XXIV^ PIPPO

PIPPO # (Appena uscita di scena Simona, entrerà in veranda con una grande cesta di verdura, certamente raccolta nell'orto. Dopo una breve pausa si sentirà il rumore dell'accensione di una macchina, una partenza a grande velocità. Come per la chiusura del primo atto si sentirà un violento urto seguito da cozzare di ferraglie e rumore, forte, di vetri rotti. A Pippo, per la paura e nel tentativo di chiudersi le orecchie, volerà in alto la cesta e tutta la verdura sarà disseminata per tutta la veranda.

CALA LA TELA

FINE DELLA COMMEDIA

     Lugo di Romagna, 14 Luglio 1995

POSIZIONE S.I.A.E. 820914 A

Gli aventi diritto del sig. ALDO DE BENEDETTI hanno concesso l'esclusiva alla traduzione ed adattamento al dialetto romagnolo de: "TRENTA SECONDI D'AMORE" al sig. Francesco PIRAZZOLI.

E' vietata la totale o parziale rappresentazione di tale opera in dialetto romagnolo se non preventivamente autorizzata.