Un bebè per tre

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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

Un bebè per tre.

di

Giorgia Brusco

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Commedia in due quadri

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Un bebè per tre di Giorgia Brusco


Un bebè per tre di Giorgia Brusco

PERSONAGGI

ELENA, donna di circa 40 anni

SOFIA, la sua migliore amica, di poco più giovane

DANIELE, compagno di Sofia, circa 40 anni

ACHILLE, vicino di casa

ROCCO, volontario del 118

L’azione si svolge nel soggiorno dell'appartamento di Sofia.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

PRIMO QUADRO

In scena Daniele sta apparecchiando la tavola, evidentemente per una cena romantica: candele, fiori, etc... suon il campanello, si sistema velocemente e va ad aprire la porta visibilmente contento. DANIELE    Eccomi arrivo (apre la porta) Buonasera amore! (Si ritrova davanti Elena, piuttosto nervosa. La sua espressione denota delusione) Che cavolo ci fai tu qui? Sofia non

c'è.

ELENA              Lo so, è per questo che sono venuta. Cercavo te.

DANIELE        E come facevi a sapere che ero qui?

ELENA              Me l'ha detto Sofia. Mi ha chiamato poco fa, dicendomi di raggiungerla qui a casa

sua che ha da darmi una notizia importante.

DANIELE        Ha detto lo stesso anche a me.

ELENA              Sì, lo so, mi ha detto anche questo. Mi ha detto che ti ha lasciato le sue chiavi sotto

lo zerbino per entrare.

DANIELE        Ti ha detto anche di che colore porto le mutande?

ELENA              No, ma probabilmente hai quelle con gli aeroplanini rossi che la eccitano tanto.

DANIELE        Io non...

ELENA              Mi ha detto che tu eri già qui e che lei avrebbe tardato, perciò unendo le cose mi

sono precipitata per trovarti solo.

DANIELE        (con malizia) Per fare?

ELENA              (secca) Per parlarti!

DANIELE        Di cosa?

ELENA              Ecco, è una questione un po'...delicata...

DANIELE        Allora è di certo più sensato che tu ne parli con lei.

ELENA              Non posso.

DANIELE        Perché, le hai rubato il fidanzato? (ride sonoramente di quella che ritiene essere una

grande battuta. Lei lo guarda gelidamente, lui smette di ridere immediatamente e si

ricompone)

ELENA              Siediti, è meglio.

DANIELE        Hai ucciso qualcuno?

ELENA              Non ancora, ma se non mi lasci parlare tu potresti essere il primo.

DANIELE        Ok, scusa. Dimmi tutto.

ELENA              Sono incinta.

DANIELE        Chi?

ELENA              Come chi? Io sono: voce del verbo essere, indicativo presente, prima persona

singolare. IO!

DANIELE        (ridacchiando) Ma dai, è ridicolo. Tu?

ELENA              Perché cos'ho io che non va?

DANIELE        Sei vecchia!

ELENA              E tu sei uno stronzo, ognuno ha i suoi problemi.

DANIELE        (sempre con leggerezza) Oh dai, non prendere alla lettera tutto.

ELENA              Direi che “sei vecchia” non comporta interpretazioni.

DANIELE        Voglio dire che non sei più tanto giovane per rimanere incinta. Le quarantenni non

rimangono incinta.

ELENA              E io invece sì!

DANIELE        Ok, allora congratulazioni!

ELENA              Congratulazioni un corno! Io non lo voglio un figlio. Ma mi ci vedi?

DANIELE        (dopo un breve silenzio) No, in effetti, no. E poi, scusa, come sarebbe accaduto? Tu

sei lesbica.

ELENA              Intanto sono bisessuale...

DANIELE        Sì, ok, ma in questo momento della tua vita preferisci, come dire...le voragini alle

protuberanze, mentre per restare incinta tu hai bisogno di una protuberanza.


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ELENA              Grazie per questo corso accelerato di educazione sessuale. Non ci sarei mai arrivata

senza di te.

DANIELE        Insomma, dove l'hai presa la protuberanza?

ELENA              Da te.

DANIELE        Eh?

ELENA              Da te. L'ho presa da te. E' figlio tuo.

DANIELE        Non parli sul serio vero?

ELENA              Sei l'unica protuberanza che abbia visitato la mia voragine negli ultimi 2 anni.

DANIELE        (Improvvisamente in preda al panico) Io non ho visitato...cioè, io e te non abbiamo

mai fatto...cioè solo quella volta, ma era stato un errore. Era pacifica la cosa, non

volevamo.

ELENA              Non è necessario volerlo.

DANIELE        Ma eravamo ubriachi.

ELENA              Evidentemente i tuoi spermatozoi non lo erano affatto. Hanno centrato in pieno il

bersaglio.

DANIELE        Oh Gesù!

ELENA              Appunto.

DANIELE        L'hai detto a Sofia?

ELENA              Sei matto! Non sono mica scema.

DANIELE        Brava, non diciamole niente.

ELENA              Non possiamo non dirle niente.

DANIELE        Certo che possiamo. Anzi, dobbiamo.

ELENA              E quando mi vedrà col pancione?

DANIELE        Allora e solo allora, le dirai che è stata Cristiana.

ELENA              Oh sì, ci crederà di sicuro.

DANIELE        Le dirai che avete cercato un donatore di sperma e avete fatto tutto in laboratorio.

ELENA              Ma non ci crederà mai. E poi non sto più con Cristiana da due mesi.

DANIELE        Da due mesi? Cioè da quando io e te...

ELENA              Sì, ma le cose non sono necessariamente connesse.

DANIELE        Non ti inventerai che è un caso?

ELENA              Sì lo è.

DANIELE        E' Sofia quella che crede alle coincidenze, al caso, io e te non ci crediamo. Io e te

siamo due persone razionali.

ELENA              Da oggi non più. E poi Sofia lo sa che non lo voglio un figlio.

DANIELE        E che vuoi fare, vuoi abortire? Io sono contrario all'aborto.

ELENA              Certo per te è facile, tanto non è un problema tuo.

DANIELE        Come sarebbe non è un problema mio? Ti ricordo che c'è anche un pezzo di me là

dentro.

ELENA              Ti prego, non me lo ricordare.

DANIELE        Dobbiamo inventarci qualche balla.

ELENA              Sarebbe inutile, lei sa tutto di me, è la mia migliore amica.

DANIELE        E allora vuoi dire alla tua migliore amica che hai fatto un figlio col suo fidanzato?

ELENA              All'epoca del fatto non eravate fidanzati.

DANIELE        Questo è vero. E mi aveva lasciato lei.

ELENA              Come al solito direi. (Suona il campanello della porta di casa) Oh Dio, è lei. Che

facciamo?

DANIELE        Facciamo finta di non essere in casa.

ELENA              Dani, questa è casa sua. Lo sa che ci sei, hai le sue chiavi.

DANIELE        Giusto allora scappiamo.

ELENA              Devi parlarle.

DANIELE        Io? (Il campanello suona nuovamente) Arrivo! Perché io?


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ELENA              Perché tu hai combinato il casino.

DANIELE        E tu dov'eri?

ELENA              Eri tu quello depresso che aveva bisogno di conforto perché l'amore della tua vita ti

aveva lasciato.

DANIELE        Non mi pare tu ti sia tirata indietro.

ELENA              Io l'ho fatto per filantropia. (Il campanello suona nuovamente) Parlale.

DANIELE        E tu che fai?

ELENA              Io mi nascondo.

DANIELE        Dove?

ELENA              Sul davanzale. (Va verso la finestra)

DANIELE        Sei matta? (Altro trillo di campanello) Eccomi.

ELENA              Parlale e dille la verità. (si nasconde fuori dalla finestra. Una tenda le darà la

possibilità di non essere essere vista. Ma in tutta la conversazione che seguirà tra

Daniele e Sofia ogni tanto sbucherà in modo che il pubblico possa vedere le sue

reazioni)

DANIELE        Fosse facile. Sono qui (apre)

SOFIA                Che fine avevi fatto?

DANIELE        Stavo sistemando...i pannolini.

SOFIA                I pannolini?

DANIELE        I tuoi...assorbenti. Avevi lasciato la confezione a mezzo, li ho urtati e sono caduti a

terra, li stavo raccogliendo.

SOFIA                Io non uso gli assorbenti in questi giorni.

DANIELE        Li avrai lasciati lì il mese scorso.

SOFIA                Elena?

DANIELE        (allarmato) Che c'entra Elena?

SOFIA                E' venuta?

DANIELE        (secco, alludendo ad altro) No! Te lo posso giurare. Io credo che sia frigida.

SOFIA                Cosa? (Elena batte alla finestra per protestare) Cosa è stato?

DANIELE        Grandine.

SOFIA                Ma se il cielo era sereno un attimo fa.

DANIELE        Era. Ora invece grandina. E' l'effetto serra. Il tempo è impazzito. Beviamo qualcosa?

SOFIA                Oh, ma che carino, hai preparato la cena.

DANIELE        Eh, sì.

SOFIA                Ma hai apparecchiato per due, io invece ho invitato anche Elena.

DANIELE        Non me lo avevi detto.

SOFIA                Perché pensavo ti scocciasse. Ogni volta mi dici che è sempre a mezzo come il mal

di pancia. (rumori di protesta dalla finestra) Grandina di nuovo?

DANIELE        No, sono i piccioni.

SOFIA                I piccioni?

DANIELE        Sì, ho letto un articolo interessante che diceva che i piccioni stanno diventando

molesti. (riferito ad Elena)

SOFIA                E come mai?

DANIELE        Perché...perché l'inquinamento li fa diventare ciechi e allora non vedono più le

finestre e ci sbattono dentro.

SOFIA                Povere bestie.

DANIELE        Sì, (a voce più alta perché senta anche Elena) però dovrebbero smetterla.

SOFIA                Comunque è strano che Elena non sia arrivata. Avrei giurato di aver visto la sua

bicicletta parcheggiata qua sotto.

DANIELE        Magari non era la sua, ma una che gli assomigliava.

SOFIA                Che assomigliava alla bici di Elena? Non le fabbricano più dagli anni '50.


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DANIELE        Forse è arrivata, ha parcheggiato e poi è andata a prendere una bottiglia dal negozietto qui all'angolo. E comunque non ti preoccupare, temo che a breve sarà qui.

SOFIA                Perché temi?

DANIELE        No, nel senso che volevo stare un po' solo con te.

SOFIA                Lo so, è che volevo parlarvi di una cosa importante e volevo ci fosse anche lei.

DANIELE        Non potevi dirglielo per telefono?

SOFIA                Ma non è la stessa cosa.

DANIELE        E poi cos'è sta storia delle mie mutande con gli aeroplanini rossi?

SOFIA                (Maliziosa) Le hai messe?

DANIELE        No, non le ho messe, ma perché hai detto ad Elena che ti eccitano?

SOFIA                Che ne sai che gliel'ho detto?

DANIELE        No, dico, immagino le avrai detto anche quello.

SOFIA                Voi uomini queste cose non potete capirle. Lei è la mia migliore amica, mi vuole

bene.

DANIELE        (Sarcastico) Da matti. (Elena fa gesti di parlare) Vino?

SOFIA                Aspettiamo Elena no?

DANIELE        Magari si attarda col negoziante all'angolo. E' un bell'uomo.

SOFIA                Ma a Elena non piacciono gli uomini.

DANIELE        Non ci giurerei.

SOFIA                Un giorno mi ha detto che l'unico motivo che la spingerebbe ad andare nuovamente

con un uomo è la disperazione.

DANIELE        Deve stare molto male allora.

SOFIA                (sorpresa e divertita) Perché l'hai vista con un uomo?

DANIELE        No, no.

SOFIA                Peccato, io ci spero sempre.

DANIELE        Ah, sì?

SOFIA                Ma sì, la sua scelta di chiudere con gli uomini è forzata, è dovuta alla delusione. Non

le piacciono davvero le donne.

DANIELE        Inizio a pensarlo anche io.

SOFIA                Secondo me sta solo aspettando quello giusto.

DANIELE        Ecco, e magari è il negoziante dell'angolo.

SOFIA                Ma figurati!

DANIELE        Che ne sai? Magari ora che ha una certa età... non che sia vecchia eh! Però magari

cerca qualcuno per diventare madre, prima che sia troppo tardi.

SOFIA                (ride di gusto) Ma che dici? Elena madre?

DANIELE        Ce l'avete voi donne con sta cosa dell'orologio biologico no? Arrivate ad una certa

età e cercate il primo che vi capita, possibilmente con un buon portafoglio, per

mettere su famiglia.

SOFIA                E' una stronzata quella che dici. Mica tutte noi donne siamo così. Ed Elena men che

meno. Se dovesse mai decidere di diventare madre non si prenderebbe certo il primo

che passa.

DANIELE        La conosci bene eh!

SOFIA                Puoi dirlo forte. Lei è una razionale, anche troppo. Non fa mai colpi di testa. Pensa e

ripensa. Potrebbe mettere al mondo una creatura solo con l'amore della sua vita, sai

di quelli che si conoscono al liceo e vanno avanti così fin che morte non li separi.

DANIELE        Sofia?

SOFIA                Sì?

DANIELE        Da quanto tempo ci conosciamo io, te ed Elena?

SOFIA                Io e lei dai tempi dell'asilo. Tu e lei dalla prima liceo.

DANIELE        Oh cazzo...

SOFIA                Che c'è?


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DANIELE        No niente, pensavo che Elena, magari, inconsciamente, si è innamorata.

SOFIA                Del negoziante dell'angolo.

DANIELE        No, cioè, magari anche...voglio dire, magari lui l'ha messa incinta.

SOFIA                Come mai oggi sei fissato con il tema della maternità?

DANIELE        Io? Fissato? No, si faceva per parlare.

SOFIA                Forse è il tuo orologio biologico che vuole dirmi qualcosa?

DANIELE        No, assolutamente no. (colpi dalla finestra)

SOFIA                Forse dobbiamo chiamare la Lipu.

DANIELE        No, qualche piccione in meno può solo fare bene al mondo.

SOFIA                Secondo me tu stai nascondendo qualcosa.

DANIELE        Io? Figuriamoci.

SOFIA                Ti conosco bene (Si avvicina e cerca di baciarlo. Lui si sposta e si irrigidisce)

DANIELE        Ok, va bene Sofia. Devo parlarti.

SOFIA                Di cosa?

DANIELE        Dunque, siediti. Allora: io e te abbiamo passato dei momenti altalenanti da che

stiamo insieme.

SOFIA                E' normale dopo tutti questi anni.

DANIELE        Ci siamo lasciati e ripresi molte volte.

SOFIA                Ma perché adesso devi rivangare il passato? Stiamo così bene.

DANIELE        Sì, adesso, ma qualche mese fa era diverso...

SOFIA                Non ti capisco, davvero. Chi se ne frega di qualche mese fa.

DANIELE        Vorrei fregarmene anche io di qualche mese fa, ma sono successe delle cose per cui

non posso fregarmene di qualche mese fa. Voglio dire....io e te non abbiamo mai

parlato di alcune cose...

SOFIA                Già questo è vero.

DANIELE        E forse è venuto il momento di parlarne.

SOFIA                Ok.

DANIELE        In pratica: Elena...

SOFIA                Che c'entra Elena? Non dovevamo parlare di noi?

DANIELE        Sì, infatti. Era per dire che tu ed Elena siete molto amiche.

SOFIA                Sì certo.

DANIELE        E vi dite tutto.

SOFIA                Sei geloso di Elena?

DANIELE        Ma no. Però, se lei ti nascondesse qualcosa non la prenderesti molto bene giusto?

(rumori)

SOFIA                Senti, bisogna fare qualcosa con questi piccioni.(fa per avvicinarsi alla finestra ma

lui la blocca)

DANIELE        No, lascia che si suicidino e decidano liberamente della loro morte!

SOFIA                Ma sono ciechi, non sono liberi.

DANIELE        Credi, in questo momento vorrei essere un piccione cieco anche io.

SOFIA                Che dici?

DANIELE        Metti che un piccione sia incinta.

SOFIA                Mi dispiacerebbe doppiamente che si vada ad ammazzare.

DANIELE        Quindi sei contraria all'aborto?

SOFIA                Ma cosa c'entra?

DANIELE        Se Elena fosse incinta le sconsiglieresti di abortire.

SOFIA                Ma perché mai Elena dovrebbe essere incinta?

DANIELE        Potrebbe essere un'eventualità.

SOFIA                Molto remota.

DANIELE        Non scommetterci. E se io diventassi papà come la prenderesti?

SOFIA                Direi bene, perché se tu fossi papà io sarei mamma.


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DANIELE        In teoria dovrebbe essere così, ma...

SOFIA                Guarda che lo so cosa mi vuoi dire.

DANIELE        Ah sì?

SOFIA                E' inutile che continui ad arrampicarti sugli specchi. Tu senti il desiderio di essere

padre.

DANIELE        Non proprio.

SOFIA                Ma è molto strano che tu proprio oggi voglia parlare di questa cosa.

DANIELE        E perché?

SOFIA                Perché...vi volevo riunire qui per dirvi...che sono incinta! (un attimo di silenzio a cui

segue un tonfo ed un urlo. Daniele è rimasto paralizzato.) Questo non sembrava un

piccione. (va alla finestra) Oh mio Dio, ma è Elena.

DANIELE        Ma pensa...

SOFIA                E' spiaccicata sull'asfalto. (alla finestra) Elena stai bene?

DANIELE        E' morta?

SOFIA                No, risponde, rantolando, ma risponde. (si avvia alla porta di casa) E non stare lì

impalato, fa qualcosa.

DANIELE        Posso iniziare con il recitare l'Ave Maria?

SOFIA                Chiama i soccorsi. (esce)

DANIELE        Dio ricordati che non sono più venuto a Messa, solo perché da ragazzino il prete mi

ha cacciato dalla parrocchia perché facevo merenda rubando le ostie dalla sacrestia.

(prende il telefono) 118? Una donna ha preso il volo dal mio davanzale. No, non mi

deve passare la psichiatria. No, non era Wonder woman. Non ho assunto nessun tipo

di droga. Ora è sfracellata a terra. Il secondo piano. Sì parla. Non lo so se muove gli

arti. E' incinta. Di quanti mesi? Ma non lo so, due, tre. Perché? Ah, e potrebbe aver

perso il bambino? Quante possibilità ci sono? Come non lo sa. Potrebbe essere

un'eventualità interessante. Figuriamoci se voglio portare sfiga. De Marchi. Insomma

dovete venire subito. Via Caduti per la patria 115. (entrano Sofia ed Achille

trasportando di peso Elena che è zoppa)

SOFIA                Dani dacci una mano!

DANIELE        Ah no, forse non c'è bisogno. Pronto? Ho detto che non c'è bisogno. Al diavolo!

ACHILLE        Stendiamola sul divano.

DANIELE        Vi aiuto (per aiutare tenta di sollevare energicamente le gambe)

ACHILLE        No!

ELENA              Ahia!!!!

SOFIA                Deve avere una gamba rotta.

ACHILLE        Ed è una fortuna, visto il volo che ha fatto poteva rimetterci le penne.

ELENA              Grazie per la puntualizzazione. (la fanno sdraiare sul divano)

SOFIA                Il signore ha ragione, potevi spaccarti la testa.

ELENA              Volevo risparmiarti la fatica.

SOFIA                Si può sapere che cavolo ci facevi sul davanzale?

ELENA              Ecco io...

ACHILLE        Io pensavo fosse un ladro, per questo mi sono insospettito, stava lì da un po' a tirare

colpi alla finestra.

ELENA              Non tiravo colpi alla finestra. Volevo entrare dalla finestra per farvi una sorpresa.

Così, sai tanto per creare un po' di brio!

SOFIA                Ma come hai fatto ad arrampicarti fin quassù?

ELENA              Eh, come ho fatto...?

ACHILLE        Non si è arrampicata, è uscita di casa, l'ho vista bene.

ELENA              I fatti suoi lei...?

SOFIA                Ma mi avevi detto che non era ancora arrivata.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

DANIELE        Perché mi ha detto di non dirti niente, voleva farti una sorpresa, allora è uscita dalla

finestra.

SOFIA                Perché dalla finestra?

ELENA              Per non incontrarti, sennò che sorpresa era.

DANIELE        Voleva andare a comprare una bottiglia al negozietto all'angolo.

ACHILLE        Ma il negozietto è chiuso per ferie da due settimane, riapre lunedì.

ELENA              Ma pensa. Lei sa tutto eh!

ACHILLE        Abito nella casa proprio qui di fronte, non mi perdo un movimento del quartiere.

DANIELE        Mai pensato di usare il suo tempo per lavorare?

ACHILLE        Sono in cassa integrazione. Ho un sacco di tempo libero.

DANIELE        E così pensa bene di usarlo per rompere le scatole ai vicini.

SOFIA                Dani, non essere maleducato. Il signore è stato così gentile ad aiutarci.

ACHILLE        Me ne sto in terrazza, da lì si vede tutta la strada fino in fondo. Faccio le parole

crociate e intanto osservo se posso essere utile al vicinato.

ELENA              Meglio dei vigili di quartiere.

ACHILLE        Può dirlo forte.

SOFIA                E stava sul terrazzo anche con la grandine?

ACHILLE        Quale grandine?

DANIELE        Grazie del suo preziosissimo aiuto, ora l'accompagno alla porta.

SOFIA                Ma aspetti, mi permetta almeno di offrirle qualcosa da bere.

ELENA              Ma anche no.

DANIELE        Il signore ha fretta. Manca già da troppo tempo dalla torre di guardia.

ACHILLE        No, no nessuna fretta. Bevo una cosa volentieri.

SOFIA                Dani apri la bottiglia che c'è sul tavolo.

DANIELE        Sei matta? Quello è vino costoso, l'avevo comprato per noi.

SOFIA                Non fare il tirchio. Si accomodi.(Daniele tergiversa, prende i bicchieri, apre la

bottiglia, ma alla fine non serve il vino)

ACHILLE        Grazie. Comunque non ha finito di spiegarci perché stava sul davanzale.

ELENA              Come no? Volevo andare a comprare il vino.

ACHILLE        Sì, ma non c'è andata.

ELENA              Infatti , no. Non sono andata... a causa dei piccioni.

ACHILLE        Che piccioni?

DANIELE        Quelli ciechi.

ACHILLE        Ci sono dei piccioni ciechi?

SOFIA                Oh sì, è terribile. Non lo sa? A causa dell'inquinamento diventano ciechi e allora non

vedono più le finestre e ci sbattono dentro.

ACHILLE        Davvero?

SOFIA                E' una cosa terribile, povere bestie.

ACHILLE        Eh, non so dove andremo a finire povero mondo.

ELENA              Non vorrei interrompere i vostri alti discorsi sulla salvezza della Terra, ma io sto qui

con una gamba rotta e ho un male cane!

ACHILLE        Bisogna portarla all'ospedale, non c'è molto da fare.

ELENA              Io non ci vado all'ospedale.

SOFIA                Non essere sciocca.

ACHILLE        Non può mica stare così.

DANIELE        E' ipocondriaca

ELENA              Non sono ipocondriaca, sono nosocomefobica.

ACHILLE        Che?

SOFIA                Ha paura degli ospedali.

ELENA              Non ho paura, semplicemente ci andrò quando starò per morire. Fino ad allora sto

bene così grazie.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ACHILLE        Allora non stia lì a lamentarsi della sua gambetta.

ELENA              Ma questo deve stare qui per forza? (suona il campanello)

SOFIA                E adesso chi è?

DANIELE        Sarà sua moglie che la cerca.

ACHILLE        No, mia moglie se ne è andata di casa 3 anni fa.

ELENA              Chissà come mai! (Daniele nel frattempo ha aperto la porta)

ROCCO             Buonasera. Sono del 118.

DANIELE        Le avevo detto al telefono di non venire: non ne abbiamo più bisogno.

SOFIA                Certo che ne abbiamo bisogno.

ROCCO             Decidetevi.

ACHILLE        Rocco?

ROCCO             Achille??!! Non ci posso credere. (i due si abbracciano fraternamente) Ma quanto

sei bello!

ELENA              Il signore ha problemi di vista?

ACHILLE        Signori voglio presentarvi Rocco Maffei detto Dinamite.

ROCCO             Buonasera a tutti.

ACHILLE        Io e Rocco abbiamo giocato insieme a calcio per una vita. Era un fenomeno.

ROCCO             Solo perché tu mi passavi sempre le palle giuste.

ACHILLE        Ma va, eri bravo e basta. Avrebbe dovuto farlo di professione.

DANIELE        Ma pensa.

ROCCO             Comunque: che è successo qui?

ACHILLE        La signora ha tentato il suicidio lanciandosi dal davanzale.

ELENA              Ma non è vero.

SOFIA                Hai tentato il suicidio?

ELENA              Ma no! Mi è scivolata la mano.

ROCCO             Sì, dicono tutti così. Me ne intendo di suicidi. In carcere erano all'ordine del giorno.

DANIELE        In carcere?

ROCCO             Mi sono fatto 3 anni dietro le sbarre. Mica uno eh!

ELENA              Fa bene a vantarsene.

ACHILLE        Ecco perché non ti ho più visto in giro.

ROCCO             Eh già.

ACHILLE        E come ci sei finito?

ROCCO             E che ne so. Mi avevano detto di guidare una macchina da Milano, fino al porto di

Genova, mi davano un sacco di soldi.

DANIELE        Chissà perché...

ROCCO             Solo che poi arrivato a Genova mi ha fermato la Finanza e hanno scoperto che la

macchina era piena di droga.

ELENA              (sarcastica) Ma no....Mi sembra strano.

ROCCO             Anche a me sembrava strano, io mica lo sapevo. Ma non mi ha creduto nessuno.

ACHILLE        Che bastardi!

ROCCO             Ne ho viste di tutti i colori in carcere, perciò non deve vergognarsi del suo gesto.

ELENA              Ma quale gesto? Io non ho tentato il suicidio.

ROCCO             A volte capitano periodi di depressione in gravidanza.

ACHILLE        E' in gravidanza?

SOFIA                Ma no.

ROCCO             Al telefono mi hanno detto così.

SOFIA                Sono io ad essere incinta.

ROCCO             Ma non è lei ad essere caduta dal davanzale?

ELENA              Esatto.

SOFIA                E io sono incinta. Le due cose non sono collegate.

ROCCO             Eppure al telefono mi hanno detto che Wonder Woman era incinta.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ACHILLE        Chi è Wonder Woman?

ROCCO             Lei.

ELENA              Io non sono Wonder Woman.

ROCCO             Evidentemente pensava di esserlo quando si è lanciata.

ELENA              Io non mi sono lanciata. Io sono caduta.

ROCCO             Si va beh...

SOFIA                Dani diglielo tu che le due cose non sono collegate.

DANIELE        Le due cose non sono collegate.

ROCCO             E' stato lei a chiamare il 118?

DANIELE        Sì.

ROCCO             Al telefono mi ha detto che la donna che ha tentato il suicidio era incinta.

ELENA              Perché gli hai detto questo?

SOFIA                Ma allora è vero che volevi ucciderti!

ELENA              Noo!

DANIELE        Io non le ho detto che ha tentato il suicidio!

ROCCO             Ma mi ha detto che era incinta.

DANIELE        Sì però..

SOFIA                Sei incinta?

ELENA              (insieme a Daniele) Sì

DANIELE        (insieme ad Elena) No!

SOFIA                Sì o no?

DANIELE        Mi sono confuso. Lei è caduta e lei è incinta. Ero sotto stress, ho unito le due cose.

Volevo dire che lei è caduta e la mia ragazza è andata a soccorrerla, ma essendo che

è incinta temevo che lo spavento potesse danneggiare il feto.

ROCCO             Ci sperava!

DANIELE        Ma che dice?

ROCCO             Me l'ha detto lei.

SOFIA                Cosa gli hai detto?

DANIELE        Niente.

ROCCO             Come, niente? Sperava che la caduta provocasse un aborto.

SOFIA                Tu non lo vuoi?

DANIELE        Non è così.

ROCCO             La situazione è chiara. La ragazza è incinta e lei non vuole il figlio, allora ha spinto

l'amica dal balcone per sperare che lo spavento la liberasse del peso. DANIELE Ma no!

ROCCO             Potrei chiamare la polizia sa?

ELENA              Ma pensi ai suoi traffici di droga. Nessuno mi ha spinto.

ROCCO             Quindi si è suicidata?

ELENA              (esasperata) Sì, ok volevo suicidarmi.

SOFIA                Elena, perché?

ELENA              E' una storia lunga.

DANIELE        Ora, le dispiacerebbe fare il suo lavoro?

ROCCO             Sì, ma chi devo soccorrere?

TUTTI                 Lei.

ROCCO             Oh, una cosa è chiara.

ELENA              Fossi stata grave sarei già morta.

ROCCO             Allora che sintomi ha?

ELENA              Io non ho nessun sintomo. Ho una gamba rotta.

ROCCO             Certo tutti dottori adesso. Si fa già la diagnosi.

ELENA              Senta, la gamba è mia e le dico che è rotta.

ROCCO             Proviamo. Se tocco qui ha male?


12


Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ELENA              (trattenendo il dolore) Sì.

ROCCO             E qui?

ELENA              Anche!

ROCCO             E se faccio così? (fa un movimento della gamba che procura ad Elena un dolore

insopportabile)

ELENA              (urlando) Ahhhhh!!!

ROCCO             Eh sì, mi sa che è rotta.

ELENA              Toglietemelo dai piedi!

SOFIA                E cosa possiamo fare?

ROCCO             Poco. L'unica è andare in ospedale a fare un gesso, sempre che non sia una frattura

scomposta e non sia da operare.

ELENA              Non se ne parla!

ACHILLE        E' schizofrenica.

SOFIA                Non è schizofrenica, è ipocondriaca.

ELENA              Non sono ipocondriaca, sono nosocomefobica.

ROCCO             Vede che avevo fatto bene al telefono a consigliarle di parlare con la psichiatria.

DANIELE        Sono mortificato di averla chiamata per nulla.

ROCCO             Quindi me ne vado?

ELENA              E' la prima cosa sensata che dice.

SOFIA                Ma non puoi certo restare qui con una gamba rotta.

ELENA              Credimi, è il minore dei miei problemi in questo momento.

DANIELE        L'accompagno alla porta.

ACHILLE        Aspetta, non te ne andare, i signori avevano aperto una bottiglia di vino, pare sia di

quello buono. Potresti bere una cosa anche tu.

DANIELE        Il signore è in servizio.

ROCCO             No no, ho finito il servizio dieci minuti fa. Posso restare.

SOFIA                Ma certo, Dani, offri il vino ai signori.

ELENA              Sofia ti prego, abbi pietà.

SOFIA                Non posso essere scortese, ci hanno aiutato.

ROCCO             Dico solo al mio collega giù in ambulanza che può andarsene. (Va alla finestra, la

spalanca e si mette ad urlare per farsi sentire da sotto)

SOFIA               (a Elena) Non mi sei sembrata stupita di sapere che sono incinta.

ELENA             Come no? Sapessi che botta che mi hai dato.

ROCCO             (alla finestra) Nicola! Nicola!!! Nico puoi andare, qua tutto a posto. No no, è una

schizofrenica.

ELENA             Non son schizofrenica!

ROCCO             Io mi fermo che ho incontrato un vecchio amico. Ma lei che vuole? Ma si faccia i

fatti suoi, mica parlavo con lei! Io urlo quanto voglio!

DANIELE        Per cortesia chiuda sta finestra.

ROCCO             Guarda che ci metto un secondo a venire lì e spaccarti la faccia.

ACHILLE         Chi è? Il ciccione del piano di sopra?

ROCCO             Sì, un panzone peloso che pensa di fare il gradasso ma non sa con chi ha a che fare.

SOFIA                Per cortesia, non create problemi col vicinato.

ACHILLE         Quello lì merita una lezione, non fa che rompere le scatole a tutto il quartiere.

ROCCO             C'è già l'ambulanza pronta, basta che scendi in strada. Ma muori cretino! (poi agli

altri in casa più a bassa voce) E' il tipico cacasotto.

ACHILLE         Digli che gli prendi il barboncino e glielo fai arrosto. Va in paranoia se gli tocchi il

cane.

ROCCO             Vedi di tenere stretto il tuo barboncino sennò la prima volta che lo incontro lo stiro

con l'ambulanza!

SOFIA                Dani, ti prego fermali.


13


Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ROCCO             E tieni al guinzaglio anche tua moglie!

DANIELE        Abbiate il buon cuore di non crearci problemi. Parlo io al signore.

ROCCO             Vuoi divertirti anche tu? Accomodati, è un bersaglio facile. (lo spinge al davanzale)

DANIELE        Chiedo scusa, i signori non volevano aggredirla... (gli arriva una secchiata d'acqua

in faccia)

ROCCO             Ma brutto figlio  di...(torna  alla  finestra  mentre  Daniele  è  rimasto  immobile

incredulo del gesto del vicino) Te la prendi coi più deboli? E tirala a me l'acqua. Tisfascio la casa ciccione.

ELENA              Sofia fermali, direi che la cosa sta degenerando.

SOFIA                (che sta asciugando Daniele) E cosa posso fare?

ELENA              (si alza saltellando su una gamba e va verso la finestra cercando di chiuderla) Ma

cosa ho fatto di male?

ROCCO             Non toccare i miei amici perché divento una belva.

ELENA              La prego si faccia da parte!

ACHILLE        Fallo nero!

ELENA              Lei non infierisca.

ROCCO             E provaci dai, son qui che aspetto.

ELENA              La smetta per cortesia...(nel mentre Elena riesce a spostarlo, sta per chiudere la

finestra quando il vicino spara tre colpi di fucile) Oh mio Dio!! Mi ha sparato! Miha sparato!! (Sofia chiude la finestra)

ROCCO             Non pensavo avesse il fegato di farlo.

ELENA              Mi ha sparato!

SOFIA                Ti ha preso?

ELENA              Mi ha sparato.

SOFIA                Elena ho capito, ma non ti ha preso?

ACHILLE        Ma va, è storto come una falce.

ELENA              Mi ha sparato!

ROCCO             Si calmi, non è successo niente.

ELENA              Mi ha sparato!!!

DANIELE        Ho paura sia sotto shock.

ACHILLE        Mettiamola sul divano, è meglio.

SOFIA                Calmati Elena, non è successo niente.

DANIELE        Aiutatemi a portarcela.

ELENA              Sono morta?

DANIELE        No, sei vivissima.

ROCCO             Però se stesse zitta sarebbe meglio.

ELENA              Credo siano i miei ultimi momenti di vita.

DANIELE        Meno male che non sei ipocondriaca (mentre cercano di portare Elena al divano,

Sofia ha un malore)

ELENA              Sono nosocomefobica.

SOFIA                Oh mio Dio...

DANIELE        (mollando all'improvviso Elena) Tesoro che succede?

SOFIA                Mi gira la testa.

ROCCO             (Mollando anch'egli Elena che cade a terra) Si sieda, subito!

ELENA              Ehi!

ACHILLE        Troppo stress per una donna in stato di gravidanza.

ELENA              Ma lo stress l'ho subito io, non lei.

ROCCO             Lei sta benissimo.

ELENA              Mi hanno sparato!

ACHILLE        Non l'hanno neanche sfiorata.

ELENA              Ho una gamba rotta!


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ROCCO             Mica è colpa nostra se non vuole andare all'ospedale.

ACHILLE        (a Sofia) Si stenda.

ROCCO             Metta le gambe in scarico, così.

DANIELE        Ti senti meglio?

SOFIA                Sì.

ELENA              Scusate, ci sarei anche io. Oh oh. Insomma on potete lasciarmi qui. Anche io sono

incinta! (la guardano tutti un attimo in silenzio)

ACHILLE        E' incinta?

SOFIA                Io non ne so niente.

DANIELE        Deve aver battuto la testa. (va da Elena) Non mi pare il momento delle confessioni.

ELENA             Sono incinta, va bene? E' per questo che sono caduta dalla finestra!

ACHILLE       Perché le pesava troppo la pancia?

DANIELE       Delira, è evidente.

ACHILLE       Lei non può essere incinta.

ELENA             E perché no?

ROCCO+ACHILLE Perché è vecchia.

ELENA             Io non...

ACHILLE       Le quarantenni non restano incinta

DANIELE       Gliel'ho detto anche io.

SOFIA               Non è detto.

ELENA             Appunto.

SOFIA               E perché non mi hai detto niente?

ELENA             Doveva farlo lui.

SOFIA               Tu?

DANIELE       Non sa quel che dice, sta male non vedi?

ELENA             Ma se fino ad un attimo fa blateravate che stavo benissimo.

SOFIA               E scusa, come sarebbe accaduto? Tu sei lesbica.

ROCCO+ACHILLE E' lesbica???!!

ELENA             Sono bisessuale.

DANIELE        Ma perché adesso dobbiamo discutere di queste cose, abbiamo ospiti no? Verso il

vino!

SOFIA               Direi che il vino può attendere.

ROCCO            Anche secondo me, la storia inizia a farsi interessante.

SOFIA               (A Daniele) Tu sapevi che era incinta?

DANIELE       No, io sono all'oscuro di tutto. Non sono neanche più sicuro del mio nome.

ELENA             E invece sì che lo sapeva e doveva dirtelo!

SOFIA               E perché lo hai detto a lui e non a me?

DANIELE       Perché, per come, ma che ci importa!

ACHILLE       A me importa, sono i dettagli che fanno al differenza.

SOFIA               Perché voi uomini non andate di là a preparare qualcosa da mangiare, mentre noi

chiacchieriamo un po'?

ROCCO            Io non ho fame.

ACHILLE       Neanche io.

DANIELE       Ho idea che non fosse un consiglio, ma un ordine.

ELENA             Perspicace.

ACHILLE       Bene, allora noi andiamo a preparare l'aperitivo.

DANIELE       Elena, mettiti una mano sulla coscienza.

ROCCO            Poi me li racconta i giochini che fa con le sue amiche?

SOFIA               Fuori!

ROCCO            A scopo conoscitivo. (Achille lo tira via. Gli uomini escono)

ELENA             Mi dispiace Sofia, non volevo dirtelo così.


15


Un bebè per tre di Giorgia Brusco

SOFIA                In verità fa lo stesso. E' che ci sono rimasta male, pensavo ci dicessimo tutto,

sapessimo tutto una dell'altra. Proprio non immaginavo frequentassi un uomo.

ELENA             Infatti non lo frequento.

SOFIA               Hai fatto l'inseminazione artificiale!!??

ELENA             No.

SOFIA               Allora?

ELENA             E' una storia un po' complicata...

SOFIA               Ok, ok, non mi dire niente. Quando ti sentirai mi racconterai tutto.

ELENA             Credo mai. Aiutami ad alzarmi. (Sofia esegue)

SOFIA               Ma ci pensi? Io e te, le due migliori amiche del mondo, abbiamo fatto sempre tutto

insieme e ora aspettiamo anche un bambino. Insieme. Non è eccezionale?

ELENA             (sarcastica) Elettrizzante.

SOFIA               E ci pensi, le nostre bambine -perché saranno femmine, ne sono certa-, diventeranno

amiche per la pelle, come noi. Andranno a scuola di danza insieme, si scambieranno i vestiti, si confideranno tutti i loro segreti, (divertita) si ruberanno il fidanzato...

ELENA             Ecco, a proposito di questo...

SOFIA               Adesso per piacere non rivangare il passato. Mi sembri Daniele. E' una storia ormai

stra chiusa quella di Mattia. Ci piaceva a tutte e due e tu hai fatto la furba. Ma eravamo adolescenti.

ELENA             Sono stata anche con Filippo mentre stavate insieme.

SOFIA               Con Filippo?

ELENA             Già...

SOFIA               Questa poi, chi l'avrebbe mai detta.

ELENA             E Gianluca, quello del mare, te lo ricordi?

SOFIA               Ti sei fatta anche lui?

ELENA             All'epoca erano solo baci bavosi e strusciamenti...ma...sì.

SOFIA               Ho capito perché poi sei passata all'altra sponda: avevi esaurito la casistica maschile!

ELENA             Mi dispiace, io non te l'ho mai detto perché poi vi lasciavate, a me non interessavano

realmente e per non farti arrabbiare lasciavo cadere la cosa.

SOFIA               Oddio, devo dire che mi hai stupita, però eravamo ragazzine, è acqua passata.

Capitasse adesso sarebbe tutta un'altra cosa.

ELENA             Beh, certo.

SOFIA               Adesso non potrei mai perdonartelo.

ELENA             No, infatti...

SOFIA               Comunque poi non hai più avuto modo di divertirti, mi sono messa con Dani e la

pacchia è finita.

ELENA             Eh Già...

SOFIA               E ora diventiamo mamme. Ma ci pensi?

ELENA             Sì, purtroppo.

SOFIA               Proprio non me lo vuoi dire chi è il papà?

ELENA             Non ti piacerebbe.

SOFIA               Quindi lo conosco!

ELENA             Abbastanza.

SOFIA               Non mi dire che è Simone!

ELENA             Chi cavolo è Simone?

SOFIA               Ma sì, il tuo collega che ti fa un filo spietato da anni.

ELENA             Si chiama Simone? Ho sempre pensato si chiamasse Sergio.

SOFIA               Io lo so perché non me lo vuoi dire?

ELENA             Ah sì?

SOFIA               Elena ti conosco da quando hai 5 anni, credi davvero di fregarmi?

ELENA             Io? Fregarti??Che dici?


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

SOFIA               E' a causa di questo che volevi suicidarti vero?

ELENA             Io non volevo...

SOFIA               Puoi dirmelo. E' stato un errore vero?

ELENA             Sì.

SOFIA               E ora ti senti in colpa e te ne vergogni.

ELENA             Già.

SOFIA               Ma lui lo sa?

ELENA             Sì.

SOFIA               E non lo vuole.

ELENA             A dire il vero credo che lo voglia anche. Non ho avuto modo di approfondire. Il fatto

è che ne ha già uno.

SOFIA               Ne ha già uno da una vecchia storia o ne ha già uno con la compagna attuale?

ELENA             La seconda.

SOFIA               Cioè fammi capire: hai avuto una storia di sesso con uno che ha una famiglia e che

non intende minimamente lasciarla e sei rimasta incinta?

ELENA             Non è stata una storia. E' stata una sera.

SOFIA               Hanno inventato i preservativi, lo sai?

ELENA             Adesso non mi fare la paternale, è stato un errore.

SOFIA               Ti sei infilata in un gran casino, ne sei consapevole?

ELENA             Sì, grazie.

SOFIA               Ora capisco perché non me lo volevi dire. Pensavi che ti avrei giudicata male?

ELENA             Già.

SOFIA               Elena, tu per me sei come una sorella e per quanto effettivamente io pensi che tu

abbia fatto una stronzata galattica, potrai sempre contare su di me. Ti voglio bene lo

sai. (La abbraccia, rientrano gli uomini. Daniele scambia l'abbraccio per un atto di

aggressione e si precipita in difesa dell'amica)

DANIELE       Levale le mani di dosso, non è colpa sua.

SOFIA               Ti sei ammattito?

DANIELE       Non volevi strangolarla?

SOFIA               E perché avrei dovuto?

DANIELE       No, pensavo magari per quello che vi siete dette. O forse per quello che non ti ha

detto. (Elena da dietro le spalle di Sofia cerca di fargli capire che non gli ha detto

tutta la verità, ma Daniele non capisce)

SOFIA               Mi ha detto tutto.

DANIELE       Tutto, tutto?

ELENA             L'essenziale.

DANIELE       E come l'hai presa?

SOFIA               I segreti non mi sono mai piaciuti, lo sai bene, ma non posso certo avercela con lei.

DANIELE       E con me?

SOFIA               Beh che d'un tratto tu sia diventato il suo preferito un po' mi brucia, ma oggi è un

giorno speciale e nessuno può rovinarmelo.

DANIELE       Tutto qui?

SOFIA               Tutto qui.

DANIELE       Quindi non sei arrabbiata?

SOFIA               No.

DANIELE       E non mi evirerai?

SOFIA               Sei matto?

ACHILLE       Allora festeggiamo.

ROCCO            Care neo mamme, abbiamo preparato per voi cracker con wurstel e maionese.

ELENA             Alta cucina.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ACHILLE       C'è solo un problema: non siamo riusciti a far funzionare il microonde, quindi il

wurstel è crudo.

ROCCO            E a temperatura frigorifero.

ACHILLE       Tanto abbiamo il vino a scaldarci.

SOFIA               Non penserete veramente che noi mangeremo queste porcherie?

ACHILLE       No?

SOFIA               Da oggi io ed Elena penseremo al benessere dei nostri bambini.

ELENA             Non possiamo iniziare domani?

SOFIA               Sai quanti conservanti ci sono nei wurstel?

ELENA             Tanti?

SOFIA               Niente roba chimica, niente carni di dubbia provenienza, niente carni, pesci e verdure

crude.

ELENA             Berrò solo il vino allora.

SOFIA               Niente alcol.

DANIELE       C'è della Coca cola di là.

SOFIA               Niente caffeina, niente bibite gassate o con zuccheri aggiunti.

ELENA             Sono avanzati due cracker sconditi?

SOFIA               Niente cibi con alto contenuto di sodio, come i crakers e niente cibi processati come

merendine o salse.

ELENA             Ma è un incubo!

ACHILLE       Credo che uscendo di qui passerò a salutare mia madre ringraziandola di avermi fatto

uomo!

SOFIA               Oggi mentre ero in attesa dalla ginecologa ho letto un sacco di riviste per neo

mamme.

ELENA             Non potevi leggere topolino?

SOFIA               Ci sono un sacco di cose a cui bisogna prestare attenzione in gravidanza.

ELENA             Sofi, sono stronzate. Se ne inventano una al giorno per poter pubblicare la rivista,

sennò sarebbero già falliti.

SOFIA               Non è così. E' che la scienza va avanti.

ELENA             Mia nonna ha partorito in casa e mi racconta che per farsi passare il dolore delle

doglie si è scolata una bottiglia intera di grappa e mia mamma è nata sana come un pesce.

SOFIA               Tua madre ha la bronchite cronica.

ELENA             Perché ha 75 anni e ha passato la vita a fumare 3 pacchetti di Malboro al giorno,

anche quando era incinta. Comunque fa le gare in bicicletta ed è più in forma di me e te messe insieme.

SOFIA               Tu avevi l'asma da bambina a causa del fumo che ti sei ingurgitata nel grembo di tua

madre.

ELENA             Avevo l'asma perché abitavo in un appartamento sopra una cava e respiravo polveri

tutto il giorno. Dopo che abbiamo cambiato casa l'asma è passato.

DANIELE       Ragazze perché litigare? Facciamo un brindisi, noi col vino, voi con un bel bicchiere

d'acqua a temperatura ambiente, così congediamo i nostri amici e noi possiamo

dedicarci a un poco di pianificazione familiare.

ACHILLE       Ecco i bicchieri.

ROCCO            Propongo un brindisi ai vecchi amici, alle nuove mamme e al novello papà.

DANIELE       Allora per me doppio bicchiere!

ACHILLE       Perché?

DANIELE       Doppio papà, doppio bicchiere.

ACHILLE       In che senso?

ELENA             Nulla, una scusa per bere due volte!

DANIELE       Guarda che loro forse non lo sanno che sono responsabile anche della tua gravidanza.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

SOFIA

Cosa?

ELENA

Ed era meglio continuassero a non saperlo.

ROCCO

Hai capito il furbone!

SOFIA

Credo di non aver inteso bene.

ACHILLE

Ha inteso benissimo: il suo fidanzato ha messo incinta la sua amica. Più chiaro di

così!

SOFIA

Tu...cosa?

DANIELE

Ma tu lo sapevi già no?

SOFIA

Io non sapevo un accidente!

DANIELE

Ma mi hai detto che Elena ti aveva raccontato tutto.

ELENA

Avevo omesso giusto questo piccolo particolare.

DANIELE

Cioè non lo sapeva...?

ELENA

Secondo te poteva prenderla così bene l'avesse saputo?

DANIELE

Mi era sorto un dubbio.

SOFIA

Come avete potuto ingannarmi così?

DANIELE

Non ti abbiamo ingannato, è stato uno sbaglio.

ACHILLE

Dicono tutti così.

SOFIA

E da quanto tempo va avanti questa storia?

ELENA

No, Sofi, non c'è nessuna storia.

SOFIA

E non mi chiamare Sofi, non ne hai alcun diritto.

DANIELE

Non fare così, è stato un malinteso.

SOFIA

Un malinteso?

DANIELE

Esattamente. Era la sera del mio compleanno. Tu mi avevi lasciato qualche giorno

prima ricordi?

SOFIA

Perfettamente e non avrei dovuto tornare sui miei passi!

DANIELE

Avevo bevuto tutto il giorno per cercare di annegare il dolore di averti perso. Poi è

passata Elena a farmi gli auguri...

ROCCO

E ha trovato il modo di farti passare il dolore.

ELENA

Voi due potete anche andarvene.

ROCCO

No, grazie, ho ancora da finire il mio bicchiere di vino.

DANIELE

Ero così sbronzo che mi sono lasciato andare, avevo bisogno di conforto capisci.

ACHILLE

Altro che conforto!

SOFIA

Siete due bastardi.

ACHIELLE E ROCCO

Noi?

SOFIA

No, loro!

ACHILLE

Ah. Beh loro in effetti...

DANIELE

Non mi sono accorto che era lei, pensavo fossi tu.

ACHILLE

Questa è la palla peggiore che abbia mai sentito.

DANIELE

E' colpa sua, lei mi ha attirata nella sua trappola perché era innamorata di me.

ELENA

Io cosa?

ROCCO

Ormai puoi anche confessare, tanto peggio di così...

DANIELE

Tu mi hai detto che ti sei lasciata con Cristiana il giorno dopo che noi...si insomma

che abbiamo...

ELENA

Non c'entra niente questo!

SOFIA

Certo, ora capisco perché non volevi dirmi il motivo per cui vi siete lasciate!

ROCCO

Ma con questa Cristiana facevate i giochini?

DANIELE

Sofia mi ha detto che tu faresti un figlio solo con l'amore della tua vita.

ELENA

Probabilmente è così, ma infatti io e te non abbiamo fatto un figlio.

ACHILLE

Ah no, e cosa?

SOFIA

Sei una falsa schifosa.

ELENA

Davvero, non è cambiato nulla.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

SOFIA               Tu ora sei incinta del mio fidanzato, ecco cosa è cambiato!

ELENA             E' stato un incidente di percorso.

ROCCO            Chiamamelo incidente.

SOFIA               Dovevi finire la collezione eh?

ELENA             Ma che dici?

SOFIA               Dovete sapere che la puttenella...

ACHILLE       Uh-uh!

SOFIA               ...si è fatta tutti i miei fidanzati da quando siamo adolescenti ad oggi.

ELENA             Non ti pare di esagerare?

SOFIA               Mattia, Filippo, Gianluca...

ROCCO            Meno male che era lesbica!

SOFIA               E adesso anche Daniele.

ELENA             Non credo che ai signori possa interessare tutto questo.

ACHILLE       A me interessa moltissimo!

SOFIA               Sei una stronza invidiosa, altro che la mia migliore amica.

ELENA             Tu non hai mai capito un cazzo altroché.

ROCCO            Volano parole grosse!

SOFIA               Ho capito eccome. Tu sei sempre stata invidiosa della mia vita, del fatto che i ragazzi

hanno sempre preferito me a te, del fatto che io ero più brava a scuola, che ho avuto più successo nel lavoro.

ELENA             Sei solo una povera cretina! Io ti amo!

ACHILLE       E mia moglie voleva farmi vedere Beautiful.

ELENA             Ti ho sempre amata, ma tu questo non l'hai mai voluto vedere. E sono stata obbligata

ad amarti in silenzio per anni, conscia che non avrei mai potuto averti. L'unico modo che avevo per poterti possedere era prendere ciò che era tuo.

SOFIA               (Sbalordita) Dovevi dirmelo.

ELENA             Per sentirmi rifiutata? O magari allontanata? A me dei tuoi Filippo, Mattia, Daniele

non me ne è mai fregato un cavolo.

DANIELE       Grazie.

ELENA             E ora piccola principessa viziata, puoi provare, solo per un secondo, a metterti nei

miei panni, tu che di me sai tutto, e provare ad immaginare quale tragedia sia per me

questa gravidanza. Io che non ho una compagna perché l'unica che avrei voluto è per

me irraggiungibile, io che      non ho più una famiglia perché il giorno che ho fatto

outing mia madre ha detto: “potresti riconsegnarmi le chiavi di casa?”, io che porto

un figlio che non avrà mai un padre perché quello che dovrebbe essere suo padre, nei

prossimi anni sarà impegnato a fare il papà per davvero. Io che un figlio non l'ho mai

voluto e mi arriva quando le donne normali pensano a come farsi passare le caldane e

non a cambiare i pannolini. Riesci a vederlo il quadretto Sofia? O l'unica cosa occupa

i tuoi pensieri è che il tuo fidanzato ha sbagliato buco una sera della sua vita quando

tu lo avevi lasciato la quinta volta in 3 mesi. Sai cosa ti dico: vaffanculo Sofia!

(cerca di andarsene ma la gamba le fa male ed arranca)

SOFIA               Ma dove vai con quella gamba rotta?

ELENA             Non deve interessarti Sofi, anzi Sofia, visto che Sofi non ho il diritto di chiamarti.(se

ne va)

SOFIA               Elena aspetta! (poi a Daniele) Sei uno stronzo. (insegue l'amica) Elena!

DANIELE       Io?

ROCCO            Beh amico, detto da uomo a uomo: un po' stronzo sei.

ACHILLE       Vediamo il lato positivo della faccenda.

DANIELE       E quale sarebbe?

ACHILLE       Abbiamo una bottiglia di Chianti da dividere in tre. (Daniele prende la bottiglia di

mano ad Achille e gliela rovescia in testa a mo' di doccia)


20


SOFIA DANIELE SOFIA DANIELE

SOFIA

DANIELE SOFIA DANIELE SOFIA DANIELE SOFIA DANIELE SOFIA DANIELE SOFIA

DANIELE

SOFIA ACHILLE

SOFIA ACHILLE

SOFIA ACHILLE

DANIELE bene?

SOFIA DANIELE SOFIA DANIELE SOFIA DANIELE

Un bebè per tre di Giorgia Brusco

BUIO – FINE I QUADRO

SECONDO QUADRO

La scena non cambia, ma sono trascorsi alcuni mesi. Sofia ha un pancione ben visibile, sta a testa in giù in una posizione yoga e parla con il suo pancione.

SOFIA                Girati amore della mamma, su, fai la brava. Vedi ora la tua testa è qui verso il pavimento, appena la mamma si rimette in piedi, la tua testa deve stare sempre verso il pavimento. Proviamo? Uno, due e tre (si rimette in piedi) Sei bella testarda eh! (si siede sul divano. Si sente una musica molto forte e movimentata provenire dalla stanza a fianco) Dani, Dani!!!

(compare con pennello, sta visibilmente dando la tinta alle pareti. Urlando) Tutto

(urlando anche lei per farsi sentire) Abbassa la musica per cortesia!Cosa?

Abbassa la musica! Non ti sento.

Spegni questa cavolo di radio!!!!!

Achille, spegni la radio! (la radio viene spenta)Ehi bastava dirlo, non c'è bisogno di innervosirsi.

Te l'ho detto. Sono due ore che te lo dico.

Pensavo che la musica avrebbe fatto bene a Camilla.

Di certo non questo genere di musica.

E che ne sai? Invece magari si fa due balletti là dentro, una capriolina e si decide a girarsi.

Credo che così possa decidere solo di non uscire mai più, se qua fuori deve essere sottoposta a tali supplizi. (nota il pennello sporco di pittura viola) Che è sto colore? Il colore che stiamo dando alle pareti della cameretta.

Ma avevamo detto rosa! Questo è rosa. No, questo è viola.

Ti sembra, perché è un rosa un po' carico. Sai col tempo poi sbiadisce.

Dani, è indiscutibilmente viola.

Abbiamo preso questo perché era in offerta. Tre bidoni al prezzo di uno.

Chissà perché.

Sarà viola, ma non è male comunque.

No, potresti rivenderlo al parroco, siamo in periodo di quaresima, magari ci si vuole tinteggiare la sacrestia.

E' originale. Tutte le bambine hanno la cameretta rosa, invece viola non ce l'ha nessuna.

E ti sei chiesto perché?

(compare con uno striscione con su scritto “Camilla girati”) Ecco qua ho finito. Cheve ne pare?

Cosa dovrei farmene?

Niente, lo appendiamo qui, così Camilla lo vede e si decide a girarsi (al pancione)

vero? (inizia ad appenderlo)

Grazie Achille, ma Camilla non sa leggere e dubito che da qui dentro possa vederlo. Non importa, lo vede attraverso te. Ogni volta che poggerai i tuoi occhi anche involontariamente sullo striscione, il tuo cervello le manderà impulsi subconsci. E gli impulsi subconsci sono quelli che funzionano di più.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

SOFIA               Ah sì?

ACHILLE       E' lo stesso principio per cui se ascolti di notte, mentre dormi, i corsi online di

inglese lo impari più in fretta.

DANIELE       Salvo che poi ti alzi col mal di testa.

ACHILLE       Però l'inglese lo sai. (si sente suonare un cellulare)

SOFIA               E' il mio telefono, me lo passi? (Daniele esegue) Sarà mia madre, mi chiama ogni

dieci minuti per sapere se è cambiato qualcosa (prende il telefono e dà uno sguardo

al display). Oh mio Dio, è Elena!

ACHILLE       Quella Elena?

SOFIA               Sì

ACHILLE       Ma allora siete tornate amiche?

SOFIA               No, non l'ho mai più vista da quel giorno. (al telefono con un poco di imbarazzo)

Pronto? Ciao Elena.

DANIELE       Che vuole?

SOFIA               Ma figurati, che disturbo? Sono felice di sentirti. Come va? No, no non è ancora

nata. Sì, è una bimba.

DANIELE       Purtroppo.

SOFIA               Camilla. Tutto bene sì, solo che è podalica.

ACHILLE       E ha la testa dura, oltre che nel posto sbagliato!

SOFIA               No nessun cesareo, si girerà, abbiamo ancora qualche giorno.

DANIELE       Per attendere un miracolo.

SOFIA               Sì l'ho saputo.

ACHILLE       Cosa?

SOFIA               Me l'ha detto Emma.

DANIELE       Ha avuto un aborto spontaneo.

SOFIA               Ah dal dott. Rocchetti.

ACHILLE       Il ginecologo del palazzo a fianco?

SOFIA               E allora sali no? Ci sono anche Daniele e Achille.

ACHILLE       Sale di certo per salutarmi.

SOFIA               Achille, il signore del palazzo di fronte che ti aveva soccorso, ricordi?

ACHILLE       Ma certo che si ricorda, mi deve la vita.

SOFIA               Ma no, non è scemo.

DANIELE       Una grande stima eh!

SOFIA               Ci sta aiutando tanto. Ma figurati, hanno tutti piacere di vederti.

ACHILLE       Io per niente

SOFIA               Soprattutto io.

ACHILLE       Solo tu.

SOFIA               Sarebbe un gran regalo. Ti aspettiamo. Ciao. (chiude la telefonata) Sta arrivando.

DANIELE       Come mai dopo tutto questo tempo si rifa viva?

SOFIA               Era un momento difficile per lei Dani, cerchiamo di capirla. Prima il tentativo di

suicidio, poi l'aborto.

DANIELE       L'abbiamo cercata ovunque, ha rifiutato le nostre visite e le nostre telefonate e

ora..puf! Ricompare?

SOFIA               Vorrà scusarsi.

ACHILLE       Spero lo faccia strisciando.

SOFIA               Mi raccomando, non accenniamo all'aborto. Emma mi ha detto che non vuole

parlarne, deve essere stato un brutto colpo per lei.

DANIELE       Era anche mio quel bambino, non dimentichiamocelo.

SOFIA               Lo so, ma ne parleremo quando le cose si saranno calmate, ok?

ACHILLE       Figuriamoci se io le parlo dell'aborto. Dopo che mi ha dato dello scemo, io non le

parlo proprio.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

SOFIA                Su, non ti conosce, ha un ricordo confuso di te. Quel giorno sono successe tante di

quelle cose.

DANIELE       Troppe. (suona il campanello)

SOFIA               Eccola, mi raccomando.

DANIELE       Non siamo mica scemi Sofia! (Sofia apre la porta, compare Elena)

ELENA             Ciao.

SOFIA               (la abbraccia) Oh Elena, come sono felice di vederti. Entra.

ELENA             Ciao a tutti.

DANIELE       Ciao Elena, come stai?

ELENA             Non c'è male, grazie.

SOFIA               Vieni accomodati.

ELENA             Spero di non avervi disturbato.

ACHILLE       Certo che sì.

SOFIA               Sta scherzando.

ELENA             Buongiorno signor...come hai detto che si chiama?

ACHILLE       Achille, mi chiamo Achille.

SOFIA               Ti va una cosa da bere?

ELENA             Grazie.

DANIELE       Solo acqua, le bibite sono vietate fino a che Camilla non si decide a uscire!

ELENA             Allora magari passo.

ACHILLE       Ha ragione, perché dovrebbe bere l'acqua. Lei non ha mica più il problema

SOFIA               Achille...

ACHILLE       Deve essere stato un brutto colpo abortire.

ELENA             Già.

ACHILLE       Quando è successo?

SOFIA               Perdonalo.

ELENA             Vedo che Emma ha messo al corrente tutti.

SOFIA               Achille ormai è uno di famiglia.

ACHILLE       A differenza sua.

SOFIA                Dani, perché non vai in cantina a vedere se c'è una bottiglia di vino. Io non posso

bere, ma voi sì.

ACHILLE        Oh bravo! Vai.

SOFIA                Vai anche tu Achille

ACHILLE        E che vado a fare? Daniele sa scegliere una bottiglia di vino.

DANIELE        Ma la luce in cantina è rotta.

ACHILLE        E hai paura del buio?

DANIELE        No, ho bisogno che mi fai luce col cellulare.

ACHILLE        Io non ho un cellulare.

DANIELE        Ti presto il mio! (Lo trascina via)

ELENA              Se lo trascini via per me non è il caso.

DANIELE        Figurati! Il vino.

ELENA              Non avrei mai potuto portare a termine quella gravidanza.

SOFIA                Perché?

ELENA              Sono troppo vecchia.

ACHILLE        Io l'avevo detto.

SOFIA                Dani!

DANIELE        Il vino, sì. Andiamo. (Escono)

ELENA              E così Camilla sta per nascere.

SOFIA                Già.

ELENA              Come ti senti?

SOFIA                Benissimo.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ELENA              Si vede, sei raggiante.

SOFIA                Tu?

ELENA              Vado avanti.

SOFIA                Abbiamo cercato di contattarti in ogni modo.

ELENA              Lo so.

SOFIA                Abbiamo passato intere sere a suonare al citofono sotto casa. Ti ho telefonato, ti ho

scritto mail, ho lasciato, messaggi in segreteria...

ELENA              E non ti è passato per la testa che non volessi vedervi?

SOFIA                Il dubbio è venuto a Dani quando Emma ci ha avvisato che eri in ospedale. Siamo

corsi, ma l'infermiera ci ha detto che non potevi vedere nessuno. In realtà non volevo

crederci neanche allora, ma ho ceduto quando ho visto che hanno fatto entrare anche

il cane di Cristiana, tranne noi.

ELENA              Mi dispiace Sofi...Ho il diritto di chiamarti Sofi?

SOFIA                Ma certo.

ELENA              Avevo bisogno di tempo.

SOFIA                Lo capisco sì. E ora che pensi di fare?

ELENA              Suicidarmi? Scherzo. Non lo so. Vivo. Lavoro.

SOFIA                Hai una compagna?

ELENA              No. Mi sa che ho chiuso anche con le donne.

SOFIA                Ma dai!

ELENA              Davvero, pensavo di darmi ai gatti. Ne ho già uno. Si chiama Nemo.

SOFIA                Ma Nemo è un nome da pesce.

ELENA              In effetti è un gatto che abbocca. Credo che smetterò di lavarmi, metterò due

bigodini in testa, una vestaglia logora, riempirò la casa di gatti rognosi, almeno 40, e

caccerò tutti i bambini che si avvicinano. “Via andate via! Giocate a palla da un'altra

parte!”

SOFIA                Non c'è problema. Oggi i bambini non giocano più a palla.

ELENA              Neanche questa soddisfazione.

SOFIA                E che ne diresti invece di fare la zia di Camilla?

ELENA              Mi stai chiedendo di essere tua sorella?

SOFIA                Ad esempio.

ELENA              Mi sa che rinuncio. Diventerei incestuosa a sperare che un giorno tu batta la testa

molto forte e svegliandoti ti accorga di amarmi alla follia.

SOFIA                Quindi mi ami ancora? Avevi detto di aver chiuso con le donne!

ELENA              Parlavo di sesso.

SOFIA                (per cercare di alleggerire e togliersi dall'imbarazzo) Quindi ci vuole una botta in

testa per essere omosessuali!

ELENA              (ironica) Ah sì! Non lo sapevi? L'omosessualità è una roba strana, una specie di

malattia.

SOFIA                Allora come tutte le malattie sarà contagiosa. (Un attimo di silenzio in cui le due si

guardano)

ACHILLE        Eccoci qua! Vino per tutti!

SOFIA                Che rapidità!

ACHILLE        Guarda che la luce della cantina non è affatto rotta!

SOFIA                Ma dai!

DANIELE        Però non funzionava molto bene.

ACHILLE        Per forza, se sviti la lampadina.

ELENA              (a Sofia) Che vuol dire che è contagiosa?

ACHILLE        Chi è contagioso?

SOFIA                Nulla si parlava di malattie.

DANIELE        Chi è malato?


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ELENA              Io.

DANIELE        E vieni qui? Sei impazzita, se Sofia si ammala sono guai.

SOFIA                Non c'è nessun pericolo.

ACHILLE        E' contagiosa o no?

ELENA              Dovreste chiederlo a lei.

DANIELE        Ma sei malata tu o lei?

SOFIA                Nessuna delle due. State sereni.

ACHILLE        Ma lei ha detto di essere malata.

SOFIA                Oh, vuoi uomini non guardate mai oltre la superficie.

DANIELE        Sei di nuovo incinta?

ELENA              Per l'amor del cielo! Dio me ne scampi.

SOFIA                Allora questo vino, l'avete trovato?

ACHILLE        Oh, sì, eccolo.

DANIELE       E mentre cercavamo il vino abbiamo avuto un'illuminazione!

ACHILLE       Ho avuto.

DANIELE       E' vero devo dargliene atto, tutto merito suo.

ELENA             Non so perché mi fa paura.

SOFIA               E quale sarebbe questa illuminazione?

ACHILLE       La luce in fondo al tunnel!

ELENA             Ti stai finalmente disintossicando dalle droghe?

ACHILLE       io non mi drogo.

ELENA             Allora forse dovresti iniziare.

DANIELE       In pratica siamo scesi negli scantinati, che in confronto il labirinto di Cnosso gli fa

un baffo, e ci siamo persi.

ACHILLE        Per altro non c'era modo di accendere la luce. Così brancolavamo nel buio, io in una

direzione e Daniele nell'altra.

ELENA             Immagino la scena.

ACHILLE       Ad un certo punto mi metto a chiamare Daniele per capire dove cavolo fosse finito.

DANIELE       Allora per dargli un segnale ho acceso la torcia del cellulare.

ELENA             Indiana Jones non è nessuno in confronto a voi.

ACHILLE       Ed è lì che ho avuto l'illuminazione.

DANIELE       Lo smarrimento, il corridoio buio, la luce in fondo.

SOFIA               Vuole essere una metafora?

ACHILLE       E' vedendo la luce nel buio che ho capito la direzione da seguire!

ELENA             (ironica) geniale!

DANIELE       Ma non capite? Possiamo far girare Camilla.

SOFIA               E come? Portandola in cantina?

ACHILLE       Dandole dei segnali luminosi dalla porta da cui dovrebbe uscire.

SOFIA               Ma è fantastico!

ELENA             Siete ubriachi?

ACHILLE       No, la bottiglia è ancora chiusa.

DANIELE       Sdraiati sul divano. (Sofia si stende con le ginocchia piegate e le gambe divaricate)

SOFIA               Devo togliermi le mutande?

DANIELE       Direi di sì.

SOFIA               Tu Achille guarda da un'altra parte.

ACHILLE       Non posso partecipare all'esperimento?

SOFIA+DANIELE   No!

ACHILLE       Lo facevo solo a scopi scientifici.

DANIELE       Camilla, segui la luce in fondo al tunnel.

ELENA             Non posso credere che lo stiate facendo.

SOFIA               Falle dei segnali lampeggianti, forse li vede meglio.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ELENA             Apri la bottiglia va!

ACHILLE       Io conosco il codice morse, possiamo provare con quello.

SOFIA               Non credo che Camilla lo riconosca.

ACHILLE       E' internazionale.

ELENA             Ma il tuo cervello no.

DANIELE       Vieni da papà...

SOFIA               Secondo me non funziona.

DANIELE       Bisogna riprovare tra un po'. Ci vogliono varie sedute. (interrompe la pratica)

ELENA             Secondo quale legge scientifica?

DANIELE       Nessuna legge, è logica.

ELENA              Io credo vi dobbiate rassegnare a farla nascere con un cesareo.

SOFIA                Neanche per idea! Sul sito mammaperfetta dicono che i bambini nati con parto

naturale sono più intelligenti del 10% di quelli nati col cesareo.

ELENA              Ah, se lo dice mammaperfetta c'è da crederci.

ACHILLE        Dice anche che i cesarei sono più gracili.

ELENA              Ma almeno sono vivi!

SOFIA                Non portare rogna Elena.

ELENA              Non porto rogna, sono fatti scientifici. La medicina ha fatto grandi passi avanti ne

siete consapevoli?

ACHILLE       Nella mia famiglia siamo nati tutti con parto naturale.

ELENA             Non mi sembra una garanzia.

DANIELE       Anche Giulio Cesare in effetti nacque con il cesareo.

ELENA             L'ha detto a te?

DANIELE       Spiritosa, si sa. Si chiama Cesareo mica per niente.

ELENA             Non voglio sentire. Servi sto vino per piacere.

ACHILLE       Ecco a voi.

SOFIA               Oh Dio....

DANIELE       Che c'è?

SOFIA               Succede qualcosa.

DANIELE       Si muove?

ACHILLE       Ha funzionato, lo sapevo che ero un genio.

ELENA             Modesto soprattutto.

SOFIA               Credo siano contrazioni.

DANIELE       Come contrazioni?

SOFIA               Oh..

ELENA             Respira, siediti.

DANIELE       Fai come ti hanno detto al corso pre-parto.

SOFIA               Non ricordo cosa mi hanno detto.

ACHILLE       Bisogna contare i tempi tra una contrazione e l'altra.

ELENA             Tu cosa ne sai?

ACHILLE       Vedo sempre il programma del pronto soccorso su Real Time

ELENA             A posto siamo.

SOFIA               Non c'è tempo tra una contrazione e l'altra.

DANIELE       Respiriamo insieme, serenamente.

SOFIA               Serenamente un corno!

ACHILLE       Devi rilassarti e fare dei bei respiri lunghi.

SOFIA               Achille va a cagare.

ACHILLE       Non mi scappa ora.

DANIELE       Ha ragione invece, più ti agiti peggio è.

SOFIA               Vorrei vedere voi con un mostro che si agita nel vostro ventre.

ELENA             Prova a cantare una canzone per distrarti.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ACHILLE       Sì, brava cantiamo tutti insieme. (Achille parte e gli altri si accodano. Cantano tutti

tranne Sofia)Volare oh, oh / Cantare oh, oh, oh/ Nel blu dipinto di blu / Felice di

stare lassù / E volavo, volavo...

ACHILLE       Nel cielo sereno più in alto del blu..

DANIELE       Ma guarda che non fa mica così.

ACHILLE       Certo che sì, è la mia canzone preferita.

DANIELE       Sarà anche la tua canzone preferita ma non la sai.

ACHILLE       Ma figurati

ELENA             In effetti dice: felice più in alto del sole/ Ed ancora più su.

ACHILLE       Figuriamoci, non può dire felice!

DANIELE       E perché no scusa?

ACHILLE       Modugno non avrebbe mai scritto “felice”.

ELENA             Per quale ragione?

ACHILLE       Perché “felice” è un termine banale.

ELENA             Invece volareohohcantareohoh non è banale?

ACHILLE       Vedete, non capite niente. E' alta poesia.

SOFIA               La volete finire?!!! Credo che voglia nascere.

DANIELE       Adesso? Ma non è il momento.

SOFIA               Spiegaglielo tu!

DANIELE       Aspetta ancora un po' Camilla, papà deve finire di dare il rosa alla cameretta.

ACHILLE       E' viola non è rosa.

SOFIA               Lo vedi, sei un bugiardo, mi avevi detto che era un rosa carico.

DANIELE       E' un rosa carico, con sfumature opalescenti tendenti al violaceo.

SOFIA               Fate qualcosa!

ELENA             Calmati Sofi.

SOFIA               E' Camilla che deve calmarsi, non io.

ELENA             Dobbiamo andare in ospedale.

ACHILLE       Ma non eri tu quella contraria agli ospedali.

ELENA             Dopo l'aborto mi è passato.

DANIELE       E come ci andiamo? Ho la macchina dal meccanico.

ELENA             Proprio oggi?

DANIELE       Mica ho deciso io che doveva rompersi oggi.

ACHILLE       Andiamo con la tua.

ELENA             Io non ho una macchina, sono in bicicletta.

DANIELE       Come si fa nel XXI secolo a non avere una macchina!

ELENA             Non l'ho mai avuta, lo sai. Sono ecologista.

SOFIA               Achille prendi la tua.

ACHILLE        Io non ho una macchina. Ho un Ciao degli anni '80 truccato. Ma non so se si

accende, sono anni che non lo uso.

ELENA              Andiamo a piedi.

SOFIA                Sei matta? Non voglio mica partorire in mezzo ad una strada.

DANIELE        Rocco!

ELENA              Chi cavolo è Rocco?

ACHILLE        Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima.

ELENA              Chi è Rocco?

DANIELE        Chiamalo subito.

ACHILLE        Sì, prestami il cellulare che io sono senza soldi

DANIELE        Ti pare (gli dà il suo telefono)

ELENA              Si può sapere chi è Rocco?

ACHILLE        (compone il numero) Rocco Dinamite, il mio amico calciatore.

DANIELE        Il volontario del 118.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

SOFIA                L'ex detenuto.

ELENA              Oh mio Dio, non abbiamo proprio altre alternative?

ACHILLE        (al telefono) Ehi bomber, sono Achille! Ti ho disturbato?

SOFIA                Non importa se lo hai disturbato, digli di venire subito!

ACHILLE        Ah ah, sei il solito smandrappone.

DANIELE        Ricordagli l'indirizzo.

ACHILLE        Vuoi che ti richiami tra un po'?

SOFIA                Come tra un po'?

ACHILLE        (fuori telefono) Si stava accoppiando.(poi nuovamente al telefono) Eh sì, avremmo

bisogno di te.

SOFIA                Mai più avrei pensato di aver bisogno di un delinquente per far nascere mia figlia.

ACHILLE        No, non è urgente.

ELENA              Ma cosa dici? Passamelo! (Cerca di prendergli il telefono)

ACHILLE        (a Elena) Stai ferma un attimo. (al telefono) no no, non dico a te. Ti ricordi gli amici

che abitano di fronte. Sì esatto quella che ha tentato il suicidio.

ELENA              Io non ho tentato il suicidio

ACHILLE        No, nessun suicidio. L'amica ha mal di pancia.

SOFIA                Non ho mal di pancia.

ELENA              (cercando di urlare per farsi sentire dall'altra parte del telefono) Ha le contrazioni

pre parto.

ACHILLE        Non ti sento bene.

SOFIA                Dani chiama il 118.

DANIELE Se non mi ridà il telefono come faccio? ACHILLE Ma chi Luisa? E quando? Non lo sapevo.

ELENA              Dammi sto telefono! (glielo strappa di mano)

ACHILLE        Ehi ma che modi?

ELENA              Pronto. Ascoltami bene. La mia amica sta per partorire. Congratulazioni un corno!!

Devi prendere un mezzo qualsiasi, venire a prenderci e portarci in ospedale in tempo

zero! Hai capito? Me ne frego che Mafalda stia sul letto, nuda ad aspettarti. Dille di

fare da sola che di certo godrà di più. Sì hai capito benissimo. Non ho detto che sei

impotente. Non l'ho mai detto. Io sono lesbica, ma tu sei un eunuco. Ecco bravo,

vieni a spaccarmi la faccia e vedi di fare presto. Son qua che ti aspetto. (chiude il

telefono) Sta arrivando.

DANIELE        Sì ma mi pare di capire non venga qua per Sofia.

ELENA              No viene a spaccarmi la faccia. Ma almeno ha una buona ragione per fare in fretta.

ACHILLE        Conoscendolo penso che volerà.

SOFIA                Bene, era ciò che volevamo.

ACHILLE        Sì, ma non credo l'abbia presa molto bene che gli hai dato dell'eunuco.

ELENA              No, l'ha presa molto male, anche se non credo conosca il significato della parola.

DANIELE        Come stai Sofi, va meglio?

SOFIA                No, ci sto solo facendo l'abitudine.

ACHILLE        Vedrai che Rocco arriverà in un battibaleno.

SOFIA                Dammi un bicchiere di vino. (Daniele fa per porgerglielo, Elena glielo strappa di

mano)

ELENA              Sei matta?

SOFIA                Sto male. (Daniele lo riprende per porgerlo a Sofia)

ELENA              Appunto (Elena glielo strappa di mano)

SOFIA                Il vino mi rilasserà. (Daniele lo riprende)

ELENA              Hai resistito 9 mesi e ora ti metti a bere?(Elena lo prende)

SOFIA                Non mi metto a bere, bevo un bicchiere.(Daniele lo riprende)

ELENA              E a Camilla non ci pensi? (Elena lo prende)


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

SOFIA                Non mi pare che lei stia pensando a me. (Daniele lo riprende)

ELENA              Lei non può pensare.(Elena lo prende)

SOFIA                In questo momento neanche io.

ACHILLE        (prende il bicchiere) Facciamo che me lo bevo io? (lo tracanna in un solo sorso)

SOFIA                (ha un dolore acuto) Ah...

ELENA              Resisti.

SOFIA                Mi sa che ci siamo.

DANIELE        No, Camilla aspetta ancora un attimo. Sii ragionevole.

ACHILLE        Cosa vuol dire ci siamo?

ELENA              Le contrazioni aumentano.

SOFIA                Fate qualcosa!!!

ELENA              Hai una borsa dell'acqua calda?

SOFIA                In bagno.

ELENA              Vai a prenderla!

ACHILLE        Vado. (esce)

ELENA              Il caldo rilassa i muscoli e allevierà un po' il dolore. (suona il campanello)

DANIELE        Eccolo! (corre ad aprire la porta)

SOFIA                Grazie a Dio.

DANIELE        Oh Rocco, grazie di essere venuto.

ROCCO             (alterato) Dov'è lesbica suicida?

ELENA              Sono qui.

ROCCO             Cos'è che sarei io?

DANIELE        Rocco, magari ne discutete dopo.

ROCCO             Nessuno mi può insultare è chiaro?

DANIELE        Non l'ha detto con cattiveria, è una situazione difficile, cerca di capire.

ROCCO             Ripetilo se hai il coraggio.

ELENA              Lo ripeto anche ma se prima potessi accompagnarci in ospedale...

ROCCO             Io ti porto al cimitero altroché!

SOFIA                Rocco ti prego, sta per nascere la mia primogenita e io sto morendo dal dolore.

ACHILLE        (rientra) Oh Rocco, meno male che sei arrivato.

ROCCO             Mi dispiace Chil, so che sono tuoi amici, ma questa non la passa liscia.

ACHILLE        Lascia correre ti prego. Ecco la borsa.

ELENA              Serviva piena d'acqua calda, non vuota.

ACHILLE        E io che ne so.

SOFIA                Hai una macchina?

ROCCO             Ho l'ambulanza.

SOFIA                Fantastico, portamici!

ACHILLE        Non serviva prendessi l'ambulanza, bastava la macchina.

ROCCO             Ero già sull'ambulanza.

ELENA              Ma non eri con Mafalda?

ROCCO             Sì, sull'ambulanza.

DANIELE        Cioè lei era sull'ambulanza che faceva...cose, con la sua ragazza???!!

ROCCO             Non è la mia ragazza. Sono andato a fare un soccorso, questa era praticamente nuda

e sosteneva che stava annegando in mezzo metro d'acqua. Le conosco le tipe come

quella, chiamano i soccorsi solo perché sperano che qualcuno finalmente gli metta le

mani addosso. Così, l'ho accontentata, l'ho tirata fuori dall'acqua. Le ho messo una

mano qui (indica il petto) e l'altra...

DANIELE        Non vogliamo sapere dove hai messo l'altra grazie.

ROCCO             L'ho salvata! E' una brava ragazza. Si sentiva in debito e così per riconoscenza

abbiamo fatto... uno scambio culturale.

ACHILLE        E adesso Mafalda dov'è?


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ROCCO             In ambulanza che aspetta. Ma tranquilli, le ho detto di rivestirsi.

ACHILLE        Che peccato.

SOFIA                Dani ti prego vammi a prendere la borsa in camera.

DANIELE        Subito (esegue)

SOFIA                La prego mi porti in ambulanza.

ROCCO             Che vuoi fare birichina?

SOFIA                Voglio andare in ospedale.

ROCCO             No no, un attimo. Il soccorritore sono io e decido io chi va in ospedale. Che sintomi

ha?

SOFIA                Ho contrazioni da mezz'ora e sempre più ravvicinate.

ROCCO             Contrazioni di che tipo?

SOFIA                Contrazioni uterine.

ROCCO             Ah ah. Da quello che riferisce si direbbero i sintomi di una gravidanza.

SOFIA                Sono i sintomi di una gravidanza!

DANIELE        (rientra con una maniglia in mano) C'è un problema.

SOFIA                Uno solo?

DANIELE        Mi è rimasta la maniglia in mano e la porta della camera non si apre.

ELENA              Fa lo stesso.

SOFIA                No, mi serve la borsa.

ELENA              Tu vai intanto, io con calma apro la porta e ti porta la borsa ok?

SOFIA                Non posso andare in ospedale senza borsa. Dentro c'è la mia campanella

portafortuna.

ELENA              Che?

SOFIA                Me l'ha data Selene.

ELENA              La schizoide che legge le carte?

SOFIA                Sì, mi ha detto di suonarla andando in ospedale, perché avrebbe tenuto lontani gli

spiriti maligni.

ELENA              Stai scherzando, vero?

SOFIA                No, succederà qualcosa di brutto se non la porto, lo sento.

ELENA              Esattamente quando è successo che ti sei rincoglionita del tutto?

ROCCO             Non c'è problema, la apro io la porta.

ACHILLE        Ti aiuto.

ROCCO             Tu stai all'occhio, perché non mi scordo mai di chi mi insulta.

DANIELE        Potreste evitare di sfondare la porta?

ROCCO             Non posso garantirlo. (escono seguiti da Daniele)

SOFIA                Non mi giudicare male.

ELENA              Non ti giudico affatto, faccio finta di non aver sentito.

SOFIA                Ho paura Elena.

ELENA              Non hai motivo, andrà tutto alla grande.

SOFIA                Resta con me.

ELENA              Mica mi fanno entrare, ti aspetterò fuori. E poi hai il tuo fidanzato, che te ne fai di

me?

SOFIA                Io non ho un fidanzato.

ELENA              Come no? E Dani cosa sarebbe?

SOFIA                Il padre di Camilla.

ELENA              E il tuo compagno.

SOFIA                Io e Dani non stiamo più insieme. Ci siamo lasciati il giorno che sei caduta dal

balcone.

ELENA              A causa mia?

SOFIA                Quanto sei egocentrica. Ci siamo lasciati perché dopo quello che è successo sono

diventate chiare diverse cose per entrambi.


30


Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ELENA              Quali cose?

SOFIA                Che non eravamo fatti per stare insieme.

ELENA              Solo quello?

SOFIA                Ti sembra poco?...ah...ma perché non arrivano.

ELENA              Voglio dire, hai capito altre cose quel giorno?

SOFIA                Ne ho capite un sacco, ma ora non è il momento giusto per parlarne.

ELENA              Devo sapere Sofi.

SOFIA                Che vuoi sapere?

ELENA              Devo sapere se...

ROCCO             (rientra con la borsa) Missione compiuta.

SOFIA                Dio grazie. Andiamo!

DANIELE        Vieni reggiti a me.(si avviano verso l'uscita)

ACHILLE        Non vi preoccupate, alla porta penso io. Due bulloni e torna come nuova.

ELENA              Noi vi raggiungiamo in bicicletta.

ACHILLE        Sì, però guido io.

ELENA              La bici è mia, non se ne parla.

SOFIA                Elena, l'ho presa.

ACHILLE        Allora io non vengo.

ELENA              Hai preso cosa?

ROCCO             Non sprecare energia a parlare.

SOFIA                La botta in testa.

ACHILLE        Se non vengo in ospedale sappiate che è colpa sua.

ELENA              Che botta?

ROCCO             A più tardi (se ne vanno)

ELENA              Di che parlava?

ACHILLE        A me lo chiedi? E non cambiare discorso perché io in bici se non guido non ci

vengo.

ELENA              Ha detto che ha preso una botta in testa .

ACHILLE        Sì, qualche mese fa. Ma mi fai guidare?

ELENA              Sì, guarda ti regalo la bicicletta.

ACHILLE        Che marca è?

ELENA              Vuoi dirmi della botta in testa?

ACHILLE        Due mesi fa Sofia faceva le pulizie in casa, è scivolata e ha battuto la testa. Ha perso

per un attimo i sensi, eravamo tutti preoccupati per la piccola Camilla, ma poi per

fortuna tutto si è sistemato.

ELENA              E perché mi ha detto...(realizza) oh Dio! Ha preso una botta in testa.

ACHILLE        Eh sì, piuttosto forte anche.

ELENA              (sempre più euforica) Ha preso una botta in testa!!

ACHILLE        Sì, ma guarda che è stato un brutto momento. C'è poco da ridere.

ELENA              Ma allora è davvero contagiata!

ACHILLE        Le botte in testa mica si contagiano, le prendi e basta.

ELENA              Ma non capisci?

ACHILLE        In effetti no.

ELENA              Mia ama.

ACHILLE        Chi?

ELENA              Sofia.

ACHILLE        Non credo.

ELENA              Io le ho detto che speravo prendesse una botta in testa molto forte e che svegliandosi

si rendesse conto di amarmi alla follia. E lei mi ha detto che l'ha presa.

ACHILLE        Forse alludeva ad altro.

ELENA              No, no è stata chiarissima.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ACHILLE        Perché funziona così, a botte in testa?

ELENA              Sii elastico, è una metafora.

ACHILLE        Ci provo ad essere elastico, ma non so perché mi allargo solo in orizzontale.

ELENA              Dobbiamo andare presto.

ACHILLE        Devo aggiustare la porta.

ELENA              Lo farai in un'altra vita (apre la porta e compare Daniele trafelato che richiude

subito la porta alle sue spalle e ci si appoggia in modo che nessuno da fuori possa

aprire). E tu che ci fai qui?

DANIELE        Credo che verrò con voi.

ACHILLE        Non ci stiamo in tre in bicicletta.

DANIELE        Io sull'ambulanza non ci vado.

ELENA              E perché?

DANIELE        Avete presente Mafalda? In verità è Mafaldo.

ACHILLE        Ognuno ha i suoi gusti.

DANIELE        Come sono salito mi ha messo una mano sulle chiappe, dicendo che stava

scivolando.

ELENA              E hai lasciato Sofia da sola?

DANIELE        Non è sola, c'è Rocco.

ELENA              E hai lasciato Sofia da sola?

DANIELE        Vacci tu con Mafaldo!

ELENA              Ci vado sì!

DANIELE        Sono già partiti.

ELENA              Cosa ti dice la testa? Tu dovevi starle vicino, rassicurarla, darle forza.

ACHILLE        Ti sembra la persona adatta a questo genere di attività?

ELENA              In effetti no. Ma devi stare in sala parto con lei.

DANIELE        Sei matta???

ELENA              Sei pur sempre il padre.

DANIELE        Voglio una prova del DNA.

ACHILLE        Potresti metterti un paio di baffi e fingere di essere tu il padre, tanto mi pare di capire

che finirà così.

ELENA              Io non sono un uomo.

ACHILLE        Una delle due dovrà ben fare l'uomo.

ELENA              Non è una recita di carnevale. Faremo ciò che siamo.

ACHILLE        Forse non sai che le due ragazze pare si amino.

DANIELE        Ah, vi siete dichiarate?

ACHILLE        In verità Sofia le ha solo detto di aver preso una botta in testa. Ma è una metafora,

cerca di essere elastico.

ELENA              Non ti stupisce?

DANIELE        Perché dovrebbe? Secondo te perché ho lasciato Sofia?

ELENA              L'hai lasciata tu?

DANIELE        Da che sei sparita l'unico suo pensiero era ritrovarti. Non mangiava, non dormiva,

anche a rischio di mettere in pericolo Camilla. Era evidente che fossi la sua priorità.

ELENA              E perché non me l'hai detto?

DANIELE        Elena, sei stata mesi senza rispondere al telefono, alle mail, al campanello di casa.

ELENA              Ah, è vero. Ma lei ti ha detto che mi ama e che sarebbe disposta a vivere con me?

DANIELE        Assolutamente no. Non credo sia facile per lei ammettere una cosa del genere, è un

po' confusa. La sua famiglia di certo non l'aiuta. Sua madre ieri ha fatto una scenata

isterica perché ha scoperto che non ci siamo ancora sposati.

ELENA              Non sa che non state insieme?

DANIELE        Evidentemente no.

ELENA              Non ho speranze.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

Suona il cellulare di Achille.

ACHILLE        E' Rocco.

DANIELE        Che vuole?

ACHILLE        Pronto? Sì certo. No, non mi pare. Aspetta che chiedo. (agli altri presenti nella

stanza) L'aeroporto è vicino all'ospedale?

ELENA              No è dalla parte opposta della città.

ACHILLE        Mi dicono che è dalla parte opposta.

DANIELE        Ma cosa gliene frega dov'è l'aeroporto?

ACHILLE        No, deve partorire, non deve partire. Eh no infatti. Ha sbagliato strada.

ELENA              E' andato all'aeroporto?

ACHILLE        Sì.

ELENA              Ti avevo detto di non lasciarla sola.

DANIELE        Sempre colpa mia. Digli di tornare indietro.

ACHILLE        E' imbottigliato nel traffico. Non ti sento bene.

ELENA              Digli di prendere Via del santuario, fa prima.

ACHILLE        Non riesco a sentirlo, c'è Sofia che urla come un'aquila.

DANIELE        Come che urla?

ELENA              Fai parlare me.

ACHILLE        Non è questione di parlare, è riuscire a sentire il problema.

ELENA              (al telefono) Rocco ascoltami. Ah Mafalda, dov'è Rocco? Come sarebbe a dire?

DANIELE        Dov'è?

ELENA              Si sono fermati in mezzo al traffico, ha lasciato Mafalda a guidare. Camilla ha deciso

di uscire.

DANIELE        In mezzo al traffico??

ELENA              Dove siete che vi raggiungiamo? Come non lo sai?

DANIELE        (strappa il telefono) Mafalda, devi dirci dove siete. Ho capito su una strada, ma che

strada? No, le strade non sono tutte uguali. In che direzione stai andando? Ah! Che

succede?? Mafalda!

ELENA              Che succede?

DANIELE        Sento delle urla disumane. Mafalda!!

ELENA              Chiamate un'ambulanza!

ACHILLE        Sono già su un'ambulanza.

ELENA              Chiamatene un'altra!

DANIELE        Mafalda, Mafalda ascolta. Devi aiutarlo. Sì, anche a me fa schifo il sangue, ma è

un'emergenza.

ELENA              (riprende il telefono) Passa il telefono a Sofia. La tipa che sta cagando il

marmocchio. (agli altri) Bisogna parlare con il loro linguaggio o non ti capiscono.

(al telefono) Non importa, lo so che non è il momento di parlare adesso. Devo

parlare io, lei deve solo ascoltare. Sofia, Sofia, mi ascolti? Siamo tutti qui con te.

DANIELE        Che dice?

ELENA              Ha distintamente detto: vaffanculo.

ACHILLE        Dite che ce l'ha con noi?

ELENA              Ne avrebbe ragione.

DANIELE        Sofi, respira, rilassati. (si mettono tutti e tre attorno al telefono per poter sentire

meglio)

ELENA              Brava Sofi, così. Spingi, dai che ce la fai.

DANIELE        Camilla aiuta la mamma.

ELENA              Dai Sofi

TUTTI                 Spingi, spingi, spingi!!

ACHILLE        Forza che ce la fai!

DANIELE        Brava Sofi.


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Un bebè per tre di Giorgia Brusco

ELENA              Dai che ce la fai! Così.

DANIELE        Sì, sì...

ACHILLE        Oh issa, oh issa....

ELENA              Forza Sofi. Sì, sì!! E' nata!!

DANIELE        Oh mio Dio, sono papà.

ELENA              E' nata, ce l'ha fatta! E' nata!!

ACHILLE        Congratulazioni! (i tre si abbracciano e si baciano)

ELENA              Sofi come stai? Pronto Sofi. Rocco, Rocco sono Elena. Come sta Sofi? Ma non lo so,

come è fatto? Credo sia il cordone ombelicale. E' da tagliare. E io cosa cavolo ne so?

Qualcuno sa come si taglia un cordone ombelicale?

ACHILLE        Io!

ELENA              Tu?

ACHILLE        Real Time. (prende il telefono) Rocco ascolta, devi mettere la piccola al caldo.

DANIELE        Ma piange?

ACHILLE        Una coperta non c'è? Sì Va bene lo stesso.

ELENA              Sofi come sta?

ACHILLE        Prima di tagliare devi pinzarlo in due posti: a circa dieci centimetri dall'ombelico del

neonato e a circa 15 centimetri dalla prima pinza

ELENA             Ma davvero sei sicuro di quel che dici?

ACHILLE        Assolutamente no.

ELENA             Rocco, vai in ospedale.

ACHILLE        Taglia in mezzo alle due pinze.

ELENA             Sofia sta bene?

DANIELE       Andate al pronto soccorso. Noi arriviamo.

ELENA             Dove cavolo siete? Ah ci siete quasi, Mafalda è un'ottima pilotessa.

DANIELE       Andiamo Elena. Prendi le chiavi Achi.

ELENA              Un attimo. Passami Sofia. Sofi. Sofi sei stata bravissima. Come ti senti? Ci credo,

non ti affaticare. Sì, è stupendo. Sarà bella come te. Ti amo. Cosa hai detto? Pronto.

Rocco! Mafalda ripassami Sofia. Non mi importa che siete all'ospedale. Che cosa ha

detto? L' ultima cosa che ha detto Sofia. Come non lo sai!!! Ha detto “anche io”?

L'ho sentito, l'ha detto. No non ha detto “viva Dio”. Non puoi non aver sentito.

DANIELE        Andiamo Elena.

ELENA              Devi aver sentito! Sì vabbè ciao. (chiude la conversazione telefonica) Ha detto

“anche io”. Io le ho detto: ti amo e Sofia ha detto “anche io”.

ACHILLE        Secondo me te lo sei sognata.

ELENA              Stai scherzando? Non me lo sono sognato, l'ha detto.

DANIELE        Andiamo e chiediamoglielo, mi sembra la cosa più semplice.

ELENA              Ora cosa devo fare secondo voi? Arrivo là e la bacio? Magari pensa che sia troppo

audace. Forse è meglio se faccio finta di niente. Ma poi magari pensa che non me ne

frega niente. Magari non si osa più a ridirlo e spera che sia io a fare il primo passo.

Dovrei chiederle di sposarmi? O forse è prematuro? E a Camilla cosa devo dire? Che

sono la zia? Che sono un'amica? Che sono l'amante della mamma? Cosa devo fare?

ACHILLE        Stare zitta!!

DANIELE        E camminare. (la spingono fuori a forza)

ELENA              Camilla la mamma arriva!!!

DANIELE        Se tutto va bene...

ACHILLE        ...siamo rovinati!

DANIELE        Aspetta Elena! Dobbiamo starci in tre in bicicletta.

ACHILLE        Guido io!! (escono inseguendo Elena)

FINE


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