di Neil Simon
titolo originale
"TOUGHT TO BE IN PICTURES"
PERSONAGGI
LIBBY TUCKER
STEFFY BLONDELL
HERB TUCKER
COMPENDIO DELLE SCENE ATTO PRIMO
SCENA 1 : Un modesto bungalow nella zona ovest di Hollywood.
SCENA 2: Il bungalow; più tardi, di sera.
ATTO SECONDO
SCENA 1: Il bungalow, due settimane dopo.
SCENA 2: Il bungalow, a mezzanotte.
SCENA 3: Il bungalow, un po' dopo le tre di notte
SCENA 4: Il bungalow, pochi giorni dopo, di Sabato, la mattina, alle 11.
ATTO PRIMO
SCENA PRIMA
Il luogo, una piccola casa ad un piano - un bungalow - nella zona ovest di Hollywood. L'ambiente è alquanto impersonale, incolore, con mobili di poco prezzo, scadenti. Sul soggiorno che vediamo si affacciano un cucinotto, una cameretta da letto e un solo minuscolo bagno. Il soggiorno ha una piccola nicchia o alcova con un sommier.
La porta d'ingresso comunica con l'esterno. Un'altra porta da su un cortiletto retrostante, dove spiccano le sagome di tre alberi.
Quando si alza il sipario, sono circa le nove del mattino, è una splendente mattinata californiana carica di sole. La radio trasmette musica. Una ragazza molto giovane - circa vent'anni - non molto alta, è arrivata fuori della porta d'ingresso. Porta dei jeans sfilacciati, calzarotti di maglia, scarpe da escursione, una giacca militare, un berretto. Porta con se una valigia e dietro le spalle un sacco. Il suo nome è LIBBY TUCKER. La sua energia e la sua vitalità ben presto faranno la loro comparsa
STEFFY BLONDELL, una donna ancora seducente, vicina alla quarantina, è in bagno e si sta pettinando.
LIBBY suona il campanello d'ingresso, STEFFY chiude la radio, va alla porta e la apre.
STEFFY Sì ?
LIBBY Salve.
STEFFY Dica pure.
LIBBY Salve.
STEFFY Salve…..le posso essere utile in qualche cosa ?
LIBBY (Lancia un'occhiata dentro la stanza) Non so. Non sono certa che il posto è questo.
STEFFY Lei chi vuole ?
LIBBY Abita qui Herbert Tucker ?
STEFFY Sì. Abita qui.
LIBBY Ma... di quale Herbert Tucker si tratta?
STEFFY Non sapevo davvero che ce ne fossero più di uno. Lei quale cerca ? (intanto prende su il giornale dal giardino)
LIBBY Questo che è qui, è l'Herbert Tucker che è nel mondo dello spettacolo ?
STEFFY Già.
LIBBY Sceneggiatore ?
STEFFY Sì sì. Cosa desidera ? (Fa il gesto di rientrare)
LIBBY Volevo parlargli. C'è adesso ?
STEFFY Adesso dorme. Senta ho un po' da fare. Potrebbe dire a me forse?…
LIBBY E' una cosa moltissimo personale……lei è sua moglie ?
STEFFY No, io no…..E lei è una sua amica ?
LIBBY No, sono sua figlia.
(C'è un silenzio. STEFFY spalanca gli occhi piena di sorpresa)
STEFFY Forse non ho capito bene. Certe volte, quando ascolto, sono distratta.
LIBBY Sua figlia.
STEFFY Sua figlia ????
LIBBY Libby. Libby Tucker. Vengo da New York. Città.
STEFFY Ah. Capisco.
LIBBY Vedo che l'ho intronata.
STEFFY No no. Per niente.
LIBBY Magari un po'…. sconvolta, intronata.
STEFFY Beh, un po' …..Ma venga dentro prego si sieda.
(Libby entra e posa la valigia)
Lui non mi ha per niente accennato del suo arrivo.
LIBBY Semplicemente perché non lo sapeva. Questo che cos'è, il suo ufficio… o roba del genere
STEFFY Diciamo che è tutte e due le cose, lavora qui e ci dorme pure.
LIBBY Non è in grande.
STEFFY Non è come se l'immaginava ?
LIBBY Non so. Certe volte ti ficchi un'idea di Hollywood in testa ! A livelli così ci vivo anch'io a Brooklyn.
STEFFY Beh. Lui paga una donna che viene due volte alla settimana a fare le pulizie.
LIBBY Questa settimana se ne sarà dimenticata no?
STEFFY Chissà. Qua non ci vengo poi tanto spesso.
LIBBY Perché? Non vive qui lei?
STEFFY No. (stendendole la mano) Mi chiamo Steffy Blondell.
LIBBY Felice di conoscerla, Steffy. (si stringono la mano)
STEFFY E' venuta a fargli una visita ?
LIBBY (guardandosi in giro) No. Direi piuttosto per affari, lavoro.
STEFFY Ah ecco. Gradisce qualcosa ?
LIBBY Un bicchiere d'acqua. Sarebbe meraviglioso. Finora credo di essermi bevuta tutta l'acqua degli stati che ho attraversato.
STEFFY (andando al lavandino) Ma perché non si leva quella cosa di dosso ?
LIBBY Quale cosa ?
STEFFY Quel sacco che ha di dietro (scherza) Non sono abituata a parlare con i dromedari.
LIBBY Ma guarda. Mi ero dimenticata di avercelo ancora. (se lo toglie) Ha proprio ragione. Dopo che te lo scarrozzi per tre settimane sul groppone, è come se avessi una gibbosità, voglio dire, una gobba che ti appartiene.
STEFFY Lui si dovrebbe alzare tra pochi minuti. Detesto svegliarlo. Non ha dormito troppo bene ultimamente. (le dà il bicchiere) Ha un sonno leggero come una ragnatela !
LIBBY Davvero ? Qualcosa non va ?
STEFFY No. Tutto a posto. E' solo un po' depresso.
LIBBY Sarà a causa di tutti quei suoi numerosi e vari progetti cinematografici,suppongo. (beve)
STEFFY Certo. E' indaffarato fino al collo. Per questo è esaurito.
LIBBY (ha un sussulto) Ma che razza di acqua è ? Si potrebbe mangiare con ilcucchiaio. Come le minestre
STEFFY Forse ha un sapore strano rispetto all'acqua di New York. Lui è disorganizzato. Non ci pensa mai a comprare un filtro.
LIBBY E magari una canna da pesca.
STEFFY E' una frase che anche lui direbbe. Ma lo sa che parla parecchio come lui.
LIBBY Abbiamo lo stesso accento ?
STEFFY Ma no. E' la maniera con cui lei dice le cose. E mi sa anche che lei deve avere il suo stesso senso dell'umorismo.
LIBBY Sì, forse. Più o meno…. Sarà tutto quello che mi ha lasciato in eredità. (si guarda attorno)
STEFFY Allora lei non va più a scuola immagino.
LIBBY Intende dire all'università, no?
STEFFY Perché suo padre, un po' di settimane fa, tiro fuori che lei avrebbe potuto essere all'università a quest'ora.
LIBBY Lui non è in grado di essere preciso sulle mie attività attuali, come potrebbe?…..Macché, ho propri evitato di entrare ad Harvard in mezzo a quella folla di bambocci…. Io sono un'attrice.
STEFFY Davvero ?
LIBBY Sì. Giuro.
STEFFY Vuol dire come professione?
LIBBY Certo. Quasi come professione. Intendo dire che non sono una star. Se fossi una star lei avrebbe esclamato "ma si, la riconosco", quando ho detto Libby Tucker.
STEFFY E cosa fa, avrà un sacco di lavoro ?
LIBBY No, un sacco di provini.
STEFFY Ma avrà fatto dei corsi…..
LIBBY Intende scuola di recitazione? Mai. Non ho mai avuto ne tempo ne denaro purtroppo. Dovevo lavorare metà della giornata, capisce? Però per un pelo stavo per essere ammessa all'Actor's Studio.
STEFFY E poi che è successo?
LIBBY Niente. Proprio per poco non sono stata accettata.
STEFFY Peccato. E dunque ha preso questa ben precisa decisione di venire. Però dico non gli ha neppure scritto…..non si è messa in comunicazione.
LIBBY Si che gli ho scritto. Quando avevo nove anni….. E lui mi ha risposto quando ne avevo dodici. (guardando in giro) C'è una sola camera da letto qua?
STEFFY Una sola….. Stavo proprio per uscire, a comprare qualcosa da mangiare. Suo padre non è molto bravo a tenere il frigorifero rifornito.
LIBBY Non vada a fare la spesa perché sono arrivata io. Guardi, quel bicchiere d'acqua è come se fosse un pasto completo.
STEFFY Se non lo faccio io lui non lo fa di sicuro. Vado un attimo qui sul cantone della strada.
LIBBY Lo conosce molto?
STEFFY Più o meno da due anni. Ma ci siamo visti solo a pezzi e bocconi.
LIBBY Già, due anni e continua a vederlo solo a "corrente alternata"?
STEFFY Ma io lavoro e ho due bambini da andare avanti. Situazione difficile.
LIBBY Ah sì, conosco conosco. Mia madre ha gli stessi problemi. (Steffy ci passa sopra) Ma lui, com'è, all'incirca?
STEFFY Vuol dire che non ne ha la più pallida idea?
LIBBY No.
STEFFY Mi dispiace.
LIBBY Non è poi un gran guaio. Adesso sto bene. Ho assimilato l'assenza. Veramente stavo per diventare matta, per omissione di padre, ma ne sono venuta fuori.
STEFFY Evviva ! L'ha tirata su la mamma!
LIBBY (si mette la mano all'altezza del fianco) Fino a quando ero così. Da allora me la sono cavata da sola. La mamma era al lavoro tutto il giorno e poi aveva mio fratello Robby a cui badare. A dire la verità è stata la nonna a farmi da padre e da madre. La nonna mi ha dato il senso dell'orientamento. Mi ha insegnato ad avere sicurezza in me stessa. Sono certa che è una sicurezza che lei avrà notato. E' la sola cosa di me che non può esserle sfuggita.
STEFFY L'ho notata sì, fino dal primo attimo, dal modo in cui ha detto "Salve"… un modo un po' alla John Wayne. Mi racconti com'è arrivata qua.
LIBBY Ho preso l'autobus per Denver, poi ho proseguito con l'autostop. Se non seiuna ragazza favolosa, durano più ore gli stop che non i passaggi in auto. Ma badi, non è stato un male. Ho potuto vedere l'America e gli Americani hanno visto me. Ci siamo scambiati una buona impressione a vicenda.
STEFFY Magari andrei a svegliarlo, non crede. Così gli dico che lei è qui.
LIBBY No, va bene così. Ho stabilito di avere già tutto pianificato nella mia mente, quello che sto per dirgli. Tengo sotto controllo la cosa.
STEFFY Ero solo un po' preoccupata di come lui potrebbe prenderla. Così all'improvviso.
LIBBY Pensa che avrà uno shock? Non soffre di cuore per caso?
STEFFY No. Cuore perfetto.
LIBBY Forse prima potrei ficcargli un bigliettino sotto la porta.
STEFFY Senta, con lui andrà tutto bene. Probabilmente sono io che mi sto preoccupando troppo per lui. Ma è un po' il mio carattere, mi dicono che sono un'altruista naturale.
LIBBY Non so neppure com'è. Non ho mai visto una sua fotografia. Non so nemmeno come chiamarlo.
STEFFY Non sa nemmeno come chiamarlo?
LIBBY Già, lui per me non può chiamarsi propriamente "papà", e credo che un "signor Tucker" non lo convincerà molto.
STEFFY Beh, se per lei è un problema, glielo dica tranquillamente. Lui capirà. E' davvero un uomo incantevole, sa.
LIBBY Veramente? Ma che cos'ha di incantevole?
STEFFY Ma perché non aspetta, se ne farà un'idea da sola.
LIBBY E' quello che mi ha detto di fare a nonna, l'altra settimana, al cimitero.
STEFFY Chi le è morto?
LIBBY Appunto. La nonna. Circa sei anni fa. Ma ogni po' di settimane vado là a parlare con lei.
STEFFY Forse non ho capito bene. Certe volte, quando ascolto, sono distratta.
LIBBY Lo so. Sembra una cosa soprannaturale. Quando ho detto a mamma che la nonna ancora mi parlava, ha cercato di darmi dei lassativi…. E' dura spiegarlo alla maggior parte della gente. Ma il fatto è che io, si può dire sempre, sono stata una "nonna dipendente". E quando ho assolutamente necessità di lei, in un modo o nell'altro lei si mette in comunicazione con me. (Steffy la guarda fisso) Mi sta guardando strano. Posso assicurare che non sono una di quelle persone che crede ai miracoli. Qua non si tratta di Bernadette o roba del genere.
STEFFY Per carità, credo di afferrare quello che sta dicendo.
LIBBY Mi consiglia se mangio troppo o se non dormo abbastanza. La settimana scorsa non mi ha dedicato troppe parole perché se l'era presa col nonno. Il nonno è sepolto nella tomba accanto a lei.
STEFFY E comunica pure col nonno? Ci conversa?
LIBBY Per niente. Lui non ci parla con la nonna. Perché dovrebbe parlare con me?
STEFFY Dico la verità, anche a me…..è una cosa che ho sempre desiderato di fare, che mi succedesse. Esattamente questo, andare al cimitero e parlare con mia madre, raccontarle come mi sta andando la vita. Ma poi, ogni volta, mi sono tanto sentita stupida e non l'ho fatto. Ho rimandato. (va al telefono e forma un numero)
LIBBY Non so. Può darsi che sia pazzesco. Una volta che una mia amica dormiva con me, verso le tre di notte ho cominciato questa conversazione con la nonna. Beh, la mia amica è letteralmente fuggita, non è rimasta nemmeno per la prima colazione.
STEFFY (al telefono) Tre-sette-sette. Gli studi? Nessuno ha chiamato per me?
LIBBY Anche lei è nello stesso lavoro?
STEFFY A un dipresso. Faccio la truccatrice. Mestiere da imbianchini. Sgobbo alla Columbia.
LIBBY Alla Columbia Pictures? Negli studi cinematografici? Mi sono quasi venute la palpitazioni al cuore.
STEFFY (al telefono) Se mi cercano può dire che ci sarò alle dieci e mezza. Grazie, (abbassa il ricevitore)
LIBBY Chi trucca? Attori importanti? I principali?
STEFFY Naturalmente.
LIBBY Naturalmente. Per lei è naturale. Come per me parlare ogni giorno con la nonna. Mi faccia il nome di una di queste star. Una grande. Chi è la più grande.
STEFFY Non so… .Per esempio, Jane Fonda.
LIBBY Jane Fonda? Lei ha toccato la faccia di Jane Fonda? Mi spiego, Jane Fonda è la sola attrice al mondo nella quale mi identifico. Io ho plasmato tutta la mia vita su di lei. Sento di avere tante e poi tante delle sue qualità. Anche se per il momento non sono ancora esplose.
STEFFY Bene, un giorno che non ha da fare, può venire allo studio e io glielo farò visitare.
(Steffy prende la borsa e fa per uscire)
LIBBY (andando dietro a Steffy) Cosa vuol dire se non ho da fare? Ha visto quante telefonate ho ricevuto da quando sono qui? Deduca, deduca.
STEFFY Non c'è problema. Ci penserò io a scegliere il momento opportuno.
LIBBY Quant'è vero iddio. La sua faccia mi è piaciuta dall'attimo in cui l'ho vista sulla porta. Quasi quasi mollerei il mio vecchio e mi stabilirei da lei.
STEFFY Come, come? Perché il suo progetto sarebbe di stabilirsi qui da lui?
LIBBY Non so ancora. Bisogna prima vedere se mi viene concessa almeno una stretta di mano.
(Steffy resta in sospeso oltre la soglia riflettendo sulle ultime considerazioni di Libby. Mentre Libby chiude la porta e rientra in casa. Steffy se ne va. Libby si guarda attorno per la stanza e poi si siede. Suona il telefono. Libby scruta verso la camera da letto, poi si precipita a rispondere per evitare di svegliare suo padre. Al telefono) Pronto …. Chi? Oh…..eh….. No, sono, diciamo così, sua figlia… Sì sì. Certo che sono brava a prendere un messaggio. (afferra una penna) Aspetti un minuto che trovo un pezzo di carta. (Si ferma a guardare nel disordine della scrivania. Finalmente trova la carta nel cassetto superiore. Risponde di nuovo al telefono) Ci sto. Vada avanti…. "Ha telefonato Stan Marx. La tua proposta è stata respinta dalla NBC. Vuoi provare di nuovo con la CBS?" E' tutto?…. Si, ho appuntato…. Oh. Molti cari saluti. Buongiorno. (Libby abbassa il ricevitore. La porta della stanza da letto si apre. Ne viene fuori HERB TUCKER, con gli occhi assonnati, indossa la parte sotto del pigiama e una vecchia maglietta a colori. Va diretto a farsi un caffè. Lei si volta e si avvede di lui.) Ah! Aaaah!
HERB Non ti ho sentita alzarti.
LIBBY E' perché non ho dormito qui.
HERB (adesso la guarda) Credevo che fosse Steffy. (chiama forte) Steffy!
LIBBY E' andata a fare la spesa.
HERB Chi? Steffy?
LIBBY Sì sì.
HERB E tu chi sei?
LIBBY Libby.
HERB Sei venuta tu oggi a fare le pulizie?
LIBBY No, sono proprio Libby.
HERB Per caso una nipote di Steffy?
LIBBY No.
HERB Su, bambina. Così di prima mattina, non mi vanno tanto gli scherzi. Quale Libby?
LIBBY Libby Tucker.
HERB (senza reazione) Libby Tucker?
LIBBY Libby Gladice Tucker….. La figlia di Blanche, eh? Non ti ricorda niente?
HERB Ma che mi stai dicendo?
LIBBY Sto dicendo che sono tua figlia. Avrei voluto non insinuarmi così, adesso a te, in questo modo fulminante…. Devi aver provato uno spaventevole shock, no?
HERB Sì sì. Un poco un poco….
LIBBY Non ti sei riavuto?
HERB ...Potresti aspettare un attimo? Lasciami buttare giù un po' di caffè. (si versa il caffè e lo centellina un po')
LIBBY Mi sa che prima avrei dovuto telefonare, ma mi pareva più arduo dire così per telefono che di persona … ora stai bene?
HERB Sto bene sto bene. Vorrei solo buttare giù ancora un po' di caffè. (ne beve ancora un po').
LIBBY Sono venuta ieri, così ho pensato di passare di qua e di farti una visita.
HERB Di farmi una visita, eh?
LIBBY Ho trovato il tuo indirizzo sull'elenco del telefono.
HERB Ah. Hai guardato sulla guida?
LIBBY Certo certo…. .La cosa ti prende un po' a precipizio non è così?
HERB Sì, un po'. Però è davvero straordinario. Ma dov'è….. come si chiama?
LIBBY Steffy?
HERB Steffy. Dov'è andata?
LIBBY A fare la spesa. A prendere qualcosa da mangiare. Tornerà subito.
HERB E' un gran peccato. Volevo presentartela.
LIBBY Ci siamo già presentate.
HERB Dov'è che hai conosciuto Steffy?
LIBBY Attraverso il vano della porta. Nel momento in cui lei ha aperto ed io sono entrata.
HERB Capisco. Allora, ora.
LIBBY Appena ho chiesto di te, subito.
HERB Bene. Ho capito, ho capito. Ma guarda cosa mi capita…. Che improvvisata, accidenti. Provi per caso anche tu la stessa sorpresa?
LIBBY No. Io sapevo che venivo da te.
HERB E quand'è che hai preso questa decisione?
LIBBY Più o meno due anni fa. E' stata lunga per raggranellare i soldi per venire.
HERB E' davvero incredibile. Stavo giusto parlando di te l'altro giorno a…. come si chiama?
LIBBY Steffy?
HERB A Steffy. Improvvisamente non riesco a ricordarmi il nome di qualcuno. Scusa. Ma sono un po' confuso. Ho preso un sonnifero circa un'ora fa.
LIBBY Un'ora fa?
HERB Cerco di resistere fino all'ultimo momento, nell'eventualità di addormentarmi da solo. Scusa, puoi aspettare un secondo? (va al lavandino e si sciacqua la faccia con l'acqua) Senti puoi tirare giù quella tendina? La luce mi da un gran fastidio.
LIBBY Non ti piace il sole?
HERB Non ogni giorno per sedici anni di seguito.
LIBBY Io adoro questo tipo di tempo. Per quanto ho sentito dire che anche qua piove un sacco. (intanto tira giù la tenda).
HERB Quasi un metro di pioggia in due ore. Il resto dell'anno è tutto sole.
LIBBY Pensavo di trovarti completamente abbronzato.
HERB Detesto il sole. Cerca di puntarmi addirittura dalle fessure della porta. Debbo stare nascosto.
LIBBY Però è una sensazione straordinaria dopo tutti quegli inverni di New York!
HERB Comunque qua è provvisorio. Mi sposto. Ho preso una casa deliziosa che ho beccato sulle colline di Hollywood, cercherò di traslocare tra poche settimane. Devo solo aspettare per un paio di cose da sistemare.
LIBBY Che genere di cose?
HERB Beh, cose. Affari. Ho un grosso progetto sul fuoco proprio adesso. Non potresti capire.
LIBBY (prende su il messaggio) A proposito. Hanno lasciato un messaggio per te. Ha telefonato Stan Marx. Ha detto che la tua proposta è stata respinta dalla NBC. E che se vuoi provare di nuovo con la CBS…
HERB Ah! (dà una guardata al messaggio) Bene bene, non era molto importante…. Questa non era la cosa di cui ti stavo parlando…. Hai una bellissima calligrafia, vedo. Fai la W come la faccio io.
LIBBY (orgogliosa) Veramente? Immagino che l'avrò ereditata da te, no?
HERB Accidenti, non riesco a farmi capace che sei diventata così grande. Girati.Fammi guardare come sei.
LIBBY Questo è tutto. Non riesco a diventare più alta.
HERB Non è necessario, sei perfetta.
LIBBY Sono un gamberetto. Anzi un gamberotto.
HERB Sei piccolotta.
LIBBY Una mistilinea…...
HERB Ma io non ti vorrei davvero più grande di così. D'altronde, hai un bel po' di tempo per crescere ancora…..Quanti anni hai?
LIBBY Diciannove anni compiuti.
HERB Diciannove? Già? Possibile?
LIBBY Possibile.
HERB Sei nata in Dicembre, non è così? Il tredici o il quattordici Dicembre…..
LIBBY Il cinque Luglio.
HERB Il cinque Luglio. Come no. Ricordo quel giorno. Ero a una partita di baseball. Arrivai a casa appena in tempo. Era la partita Yankees contro Red Sox. Gli Yankees vinsero cinque a tre proprio alla fine. Fu Hank Bauer a battere… con Berra… (esegue meccanicamente i gesti di due colpi di baseball).
LIBBY Bene bene, come li ricordi bene i compleanni.
HERB E adesso tu sei qui, questa signorina veramente bella.
LIBBY Beh, non poi così bella.
HERB Invece lo sei, di sicuro. Chi ha detto che non lo sei?
LIBBY A dire la verità nessuno mi ha detto che sono bella.
HERB Che significa, l'ho detto io ora.
LIBBY D'accordo, ma questo non conta. Tu sei mio padre.
HERB Già. Ma è roba di molto tempo fa.
LIBBY Comunque grazie. Sono felice che tu pensi che sono bella.
HERB Sì. Tanto carina. E di aspetto florido, come dire…..
LIBBY Ho capito. Grassa.
HERB Non sei grassa. Sei…..solida.
LIBBY Fa lo stesso. Solida vuol dire grassa compatta.
HERB Beh, senti, tu pensala come vuoi. Secondo me sei bella. E poi, accidenti, guardami qua, come me ne sto seduto in uno sporco pigiama. Voglio dire, il momento è importante. Dovrei mettermi un blazer o qualcosa del genere. (si mette una vecchia giacca).
LIBBY Adesso mi sento un po' in imbarazzo.
HERB In imbarazzo? Perché?
LIBBY Perché non so come devo chiamarti.
HERB Non sai come chiamare tuo padre? Dico tuo padre? …. Chiamami Herb, ecco come si chiama tuo padre.
LIBBY Herb?
HERB A meno che non vuoi chiamarmi papi o papuccio, va bene lo stesso. Anche se ancora non mi posso rendere conto come ti ci ritrovi con questi appellativi. C'è stato un così lungo tempo di mezzo….. Ma Herb va benissimo.
LIBBY D'accordo. Herb. Non è arrivato il momento di darsi una stretta di mano o qualcosa di simile? Cioè. Dato che ci chiamiamo per nome. Tu cosa ne pensi?
HERB Ma che dici una stretta di mano. Ma ti do un bacio, accidenti! (Libby fa un passo avanti, con ansia. Lui la prende per le spalle e le dà un bacio in fronte. Lei è delusa. Si allontana) Tua madre come sta?
LIBBY Sta bene.
HERB Si è risposata o roba del genere?
LIBBY No. Per un paio di anni è stata con Slotkin, il macellaio del supermercato. Era un tipo cortese. Portava in regalo cosciotti d'agnello, cotolette di vitella, altre cose come queste.
HERB E che cosa è successo poi? Niente di serio?
LIBBY No. Quando ha cominciato ad arrivare solo con ali di pollo, ci siamo resi conto che la storia sentimentale era agli sgoccioli.
HERB E Carl come sta?
LIBBY Chi?
HERB Carl. Tuo fratello.
LIBBY Vuoi dire Robby?
HERB Perché Robby? Il suo nome è Carl.
LIBBY Mai sentito.
HERB E' proprio così. L'ho chiamato così da Carl Hubbel, il più grande e spericolato lanciatore di baseball degli annali della Lega Nazionale.
LIBBY Me l'avrebbe detto. Lui crede di chiamarsi Robert.
HERB Tua madre gli ha cambiato nome? Un nome bello come Carl?
LIBBY D'altra parte, tu non l'hai mai visto. Lui non ha niente di quel Carl. E' un bambino grasso e tondo. Ha tutto del Robert.
HERB E lo sai perché lo ha fatto? Perché lei odiava il baseball. Mi prendeva a rimproveri tutte le volte che andavo ad una partita. Mentre, che c'è di più straordinario che andare a una partita di baseball? E' lo sport più bello creato dall'uomo.
LIBBY Il nome Libby ti piace?
HERB Certo che mi piace Libby. L'ho sempre amato il nome Libby.
LIBBY Sono stata chiamata così per qualche giocatore di baseball?
HERB Si chiamava così la mia mamma. Tu non l'hai vista. E' morta prima che tu nascessi… Dunque, Robby cosa fa? Va a scuola?
LIBBY Naturale.
HERB E' fanatico dello sport, immagino. Gioca bene a pallone?
LIBBY No, suona il pianoforte.
HERB Il pianoforte. E' un po' diverso dal fare sport.
LIBBY Non vuole farsi male alle dita.
HERB Potrebbe almeno fare il softball.
LIBBY Di quando in quando gioca a ping-pong.
HERB Davvero? Ed è abbastanza bravo?
LIBBY Una volta ha stracciato la nonna.
HERB Il ping-pong non è precisamente il più crudele degli sport. (Libby intanto sgranocchia dei crackers) Ehi! Perché mangi crackers? Ho della frutta fresca qua. Coltivo i miei aranci. Ho il mio albero di aranci dietro nel cortile (prende un'arancia da un cestello, gliela lancia) Arriva! (lei la afferra) Ehilà, bella parata! Forse sei tu il giocatore della famiglia… Forza, assaggiala. (Libby la morde) Succoso, no?
LIBBY Per succhiarlo bisogna mettersi in costume da bagno.
HERB Perché non vieni qui, ti faccio vedere l'albero. (escono fuori nel piccolo cortile) Vedi quello la? Quello è il mio albero di aranci. L'ho fatto crescere io. L'ho piantato. L'ho nutrito. L'ho coltivato. Quello è il mio albero, una pianta di mia creazione.
LIBBY Pensavo che solo Dio potesse creare un albero.
HERB … Dalle parti di New York; ma qua, ognuno può farlo… e quell'altro è il mio albero di limoni. Non avrei mai creduto che sarei potuto riuscire in cose del genere. Io che sono cresciuto sull'asfalto di New York. Giocavo a baseball e adesso coltivo limoni e aranci. E' il mio nuovo hobby.
LIBBY E quell'altro albero cos'è?
HERB Ah, quello è una pena. Butta fuori noccioli senza frutti. Ma non l'ho piantato io, era incorporato nella casa. Gli alberi sono come le persone. Se si accorgono che non gli vuoi bene, ti lasciano con un palmo di naso.
LIBBY Sì… Conosco anche io un sacco di gente così.
(lui la scruta un attimo, afferra una parvenza d'ironia)
HERB (squillante) E tu che fai? Sei in ferie? Una vacanza o giù di li? Ma siediti. Dove alloggi?
LIBBY Stanotte mi sono fermata in un motel. Il Valentino. Tovaglioli di carta invece degli asciugamani.
HERB Beh, ma è pazzesco. Qua c'è una camera. Voglio dire un sommier. Perché non stai qui per il tempo che resti?
LIBBY Non posso.
HERB Non voglio sentire che mi dici di no.
LIBBY Ti ripeto "no", è impossibile.
HERB Ormai è stabilito.
LIBBY E sta bene grazie.
HERB Quanto tempo pensi di restare qui?
LIBBY Per sempre.
HERB (la guarda, sorride) Cioè?
LIBBY Beh, dipende anche da come mi va la carriera.
HERB Perché? Che carriera è?
LIBBY Cinema. Film. Non scarto la televisione ma la mia vera aspirazione sono le pellicole, la celluloide.
HERB Capisco….. ah, i film. Di sicuro hai indovinato la carriera più dura.
LIBBY Tu pure, però sembra che ti sia andata al meglio. (si guarda intorno realizzando la cosa sbagliata che ha detto).
HERB E che ti piacerebbe fare?
LIBBY Recitare!
HERB Recitare? Tu vuoi fare l'attrice? Nel cinema? Ma per questo ci vuole unapiccola cosa chiamata talento, non è così?
LIBBY Ma io il talento lo possiedo, sono carica di talento. C'è qualcuno che mi considera una specie di Dustin Hoffman al femminile.
HERB Chi?
LIBBY Robby e la nonna.
HERB Hai recitato mai in qualche posto?
LIBBY …Vari posti
HERB Che posti?
LIBBY Al liceo Erasmus. Abbiamo dato la commedia "Il fiore degli anni di miss Jean Brodie".
HERB Davvero? E tu che parte facevi?
LIBBY Nessuna parte. Ero sostituta.
HERB Della protagonista?
LIBBY No. Di una delle alunne della sua classe. Sandy.
HERB Sandy? Capisco…..E l'hai mai sostituita?
LIBBY No. abbiamo fatto solo due recite. Io dovevo occuparmi delle luci.
HERB Perbacco. Eri l'addetta alle luci?
LIBBY "Assistente" datrice di luci.
HERB Perfetto: tu eri assistente alle luci che era poi eventuale sostituta del personaggio Sandy, per le due recite della scuola.
LIBBY Sì. Rappresentazioni estive. E all'aperto. Ma poi ha anche piovuto.
HERB Non la chiamerei una grossa esperienza.
LIBBY Non lo è. Potresti chiamarlo un "umile principio". Tutto ciò di cui sono certa è che credo in me stessa.
HERB Questo è stupendo. E' molto importante. Disgraziatamente in questo lavoro anche tutti gli altri credono in se stessi. Che farai quando ti richiederanno un curriculum?
LIBBY Un che cosa?
HERB Un curriculum, un elenco dei tuoi meriti, dei tuoi precedenti. Le cose già fatte insomma. Non penso sia sufficiente metterli al corrente del fatto che ti sei occupata delle luci alla recita della scuola.
LIBBY Posso leggere qualcosa no? Ho questo libro di atti unici, che recito a voce alta ogni giorno nella mia camera. E sono anche brava. Sono veramente brava. Certe volte addirittura da piangere. Ho talento. Ho solo bisogno di venire fuori.
HERB E per venire fuori hai scelto proprio il cinema?
LIBBY Sì. Perché se c'è una cosa che ho è determinazione e fiducia. Perché ho questa piccolissima fiamma che brucia nel profondo del mio io, e bisogna che qualcuno giri la chiavetta per farla avvampare.
HERB Hai immaginato che qualcuno lo farebbe?
LIBBY Forse. Qualcuno di qui. Nel giro dello spettacolo. Qualcuno come un regista o uno scrittore. Qualcuno disposto a dare un'occasione propizia a una ragazza sconosciuta venuta da Brooklyn.
HERB (con un cenno del capo) Dev'essere uno nelle vicinanze?
LIBBY Non mi riferivo a te.
HERB Chiedevo soltanto.
LIBBY Ma se tu per caso volessi fare una telefonata di raccomandazione a mio favore, però non per una forma di obbligo o di parentela o per un complesso di colpa, ma perché riconosci in me qualcosa di potenziale, io lo apprezzerei….
HERB Chi ti ha insegnato a parlare in questo modo?
LIBBY In che modo?
HERB Aggirare gli angoli per arrivare in cima, dallo scantinato attraverso le condutture. Se hai qualcosa da dirmi dimmelo chiaro e tondo.
LIBBY Beh. Normalmente crollerei morta prima di chiedere un favore, ma si da il caso che tu sei in debito con me.
HERB Per che cosa?
LIBBY Sì, in debito. Mi devi un sacco. E la nonna mi ha detto: "Va in California ed accertati che lui ti paghi, ti restituisca cioè quanto ti doveva nella vita".
HERB Ah, davvero? La nonna ti ha detto questo?
LIBBY Tre settimane or sono, al cimitero di Mont Hebron.
HERB Perché eri andata la?
LIBBY E' la dove vive. Voglio dire, è morta. Ma è la che è sepolta. Accanto al nonno.
HERB E' morta, non lo sapevo. Ne sono addolorato. Quando è successo?
LIBBY Sei anni fa. Il quattordici Giugno
HERB Ma allora quand'è che le hai parlato?
LIBBY La settimana scorsa.
HERB La settimana scorsa?
LIBBY E anche il mese scorso. E anche stanotte. E stamattina. Lo so che è alquanto complicato.
HERB Lo immagino anch'io
LIBBY Ma adesso dimentica la nonna. Te lo spiegherò in un'altra occasione. Questa che è davanti a te è Libby, la figlia che non hai mai visto in sedici anni, che ti chiede un semplice favore. Ti interessa o no aiutarmi a lanciarmi nel cinema? Questo è un discorso abbastanza diretto per te?
HERB Ehi. Frena un po', frena un po' per favore. Troppe cose da digerire tutte insieme. Ho scoperto in questo minuto che mio figlio Carl invece lo chiamano Robby, che la mia ex moglie aveva degli incontri con uno che le portava in dono ali di pollo, e che mia figlia conversa con la sua nonna defunta. Lasciami mettere in pari con tutte queste notizie.
LIBBY Bada, se non desideri che io resti qui, dimmelo subito. Non sono mica venuta per raccogliere elemosine.
HERB Ma tu sei veramente un tipo particolare, accidenti ! Parlare con te è come faticare con due ore di ginnastica. Perché adesso non ti dai una calmata, non ti togli qualcosa di dosso, non ti sbottoni, e ti siedi un po'? (Libby lo folgora con lo sguardo) Vuoi sederti per piacere! (lei si siede) Allora, possiamo riepilogare, tutta intera la mattinata, cominciando da capo? Da quando sei entrata dalla porta? Possiamo cominciare col salutarci, dirci "salve" come qualsiasi americano medio?… Salve.
LIBBY (ancora molto tesa) Salve.
HERB Grazie. Gradisci qualcosa da bere?
LIBBY No grazie. Ho appena mangiato un bicchiere d'acqua.
HERB Guarda, a proposito di questo problema del cinema….. possiamo discuterne unpo' più tardi? Non mi piace per niente essere pressato. Non mi va il pressing. Capisci?
LIBBY D'accordo. Mi dispiace se ho avuto delle pretese. Non lo rifarei. Può capitare giusto ogni sedici anni.
HERB (la fulmina con lo sguardo) Non rassomigli a tua madre ma di sicuro parli come lei.
LIBBY Quello che hai detto è proprio mefitico. Lascia mamma fuori dal discorso, ti prego, non è stata certo lei ad abbandonare il letto coniugale.
HERB Hai ragione. Scusa. Sono contrito.
LIBBY Senti, penso davvero che sia meglio che me ne vada fuori di qui. La cosa non sta girando per niente come l'avevo immaginata con la fantasia. Tu non sei come mi aspettavo, sai cosa intendo dire.
HERB No. Non capisco. Ma mi dispiace se sono per te una grande delusione. Forse avevi già un immagine in testa, secondo cui un padre dovrebbe apparire e parlare in un certo modo; ma io sono solo il vecchio e normale Herb Tucker, non qualcosa da sceneggiato, da romanzo televisivo.
LIBBY Non intendevo questo. Mi attendevo soltanto che tu fossi un po' benevolo. Con un po' più di sostegno.
HERB Perché non mi dai una possibilità? Perché non tentiamo di conoscerci a vicenda: invece di scaraventarti qui all'improvviso e di dirmi che ti devo fare entrare nel cinema.
LIBBY Tu non mi devi fare entrare da nessuna parte. Non mi è ancora riuscito di farmi dare un miserevole bacio da te, figuriamoci se conto su una telefonata ai tuoi amici del cinema. Anzi, a giudicare da questo posto, non è detto che tu ne abbia di questi amici….. E nemmeno devo conoscerti, dato che so assolutamente tutto di te. Mamma non ha fatto che parlarmene da quando avevo tre anni. Ma non sono minimamente interessata. Sono problemi tra te e lei. Finora me la sono cavata senza di te. E posso continuare a farcela da me sola anche adesso. Non mi vuoi aiutare? Benone. Capita che alla Columbia Pictures io abbia qualche conoscenza.
HERB Come chi?
LIBBY Come Steffy Blondell….. E tu puoi tenerti i tuoi aranci fatti in casa, a me piacciono quelli che arrivano da noi dalla Florida.
HERB Sei una ragazza sfacciatissima, ti rendi conto?
LIBBY E tu allora? Metti in ridicolo tua figlia perché conversa con sua nonna morta. Sarò pure una svitata, ma non sono una che ha un albero che produce noccioli.
HERB Bada, non mi riguarda come ti esprimi a casa tua, ma cambia con me questo tono di voce. Non mi va che mi si parli in questa maniera.
LIBBY Parlerò con te come mi pare e piace.
HERB Sono tuo padre non puoi farlo.
LIBBY Mio padre? Tu sei l'ultima persona al mondo che si possa far chiamare mio padre. La nonna è stata mio padre. Sedici anni di sogni buttati al cesso, accidenti!
(Steffy entra e si blocca ascoltando)
HERB Chi ti ha chiesto di venire qui? Che cos'è la vendetta di tua madre? Domani comparirà anche Robby con il suo piano?
LIBBY Nonna aveva ragione un'altra volta. avrei voluto darle ascolto. Mi ha detto: " Chi nasce spregevole, spregevole resta".
HERB E' così che ti parla la tua nonna?
LIBBY Il linguaggio è mio, il buon senso è suo….. Devo essere stata pazza. Tremila miglia per ottenere un bicchiere di acqua melmosa.
STEFFY Mi dispiace interrompere. Ma le vostre voci arrivano fino al supermercato.
LIBBY (al padre) Aspetta, ti voglio dire ancora una cosa, signor Herbert Tucker. Chi non ha sfondato nel cinema non sono io, sei tu. Io ascendo, e tu sei in discesa, col rapido. Può darsi, può essere benissimo che io un giorno salga sul podio per ricevere un oscar o qualche altro importantissimo premio di quelli che danno qui. E che dica, sorridente, al mondo intero: " Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato a vincere questo premio. Mia nonna, mia madre, mio fratello Robby, i miei amici, e tutti gli altri, eccetto quell'uomo spregevole di mio padre. Sull'argomento non aggiungo altro"… Mi scusi, Steffy, per il mio modo di parlare. E' stato piacevole incontrarla. Mi dispiace di non poter dire altrettanto per l'altra persona che è in questa casa.
(va verso la porta. Herb la afferra)
HERB (infuriato) Aspetta un minuto ! Stammi a sentire ancora per un minuto. Non mi sono mai figurato che dal passato mi sarebbe arrivato qualcosa. Io ho rinunciato a te, è stata una perdita mia. Ho lasciato quella casa perché se fossi rimasto sarebbe diventata una zona di guerra e non ci sarebbe stato nessun superstite. A te ti va di parlare di colpe, di rimorsi, di rimpianti. Io ne ho abbastanza da riempirci il mio garage. Ma sono affari miei e me li manovrerò sempre a modo mio. Non mi sono mai aspettato niente ne da te ne da tuo fratello. Fuori da questa casa tu puoi insultarmi come maledettamente vuoi. Ma sotto questo tetto io sono il padrone, e se mi parli, devi mostrarmi qualche rispetto. (le volta le spalle. Libby prende il suo bagaglio. Va fuori dalla porta, e una volta fuori grida: )
LIBBY (strilla) Adesso sono fuori. E tu sei sempre più spregevole. Addio, signor Tucker! (e parte per andarsene)
STEFFY Libby, aspetta, aspetta per favore! (viene fuori verso di lei)
HERB Che razza di modo di parlare, dove l'ha imparato? (si dirige in camera da letto) Pazza! Era tutta una famiglia di pazzi, lo so da quando ci sono cascato dentro. (entra in camera e sbatacchia la porta)
STEFFY (afferra Libby) Libby, non te ne andare. Almeno non così. Per favore. Torna indietro.
LIBBY (sull'orlo delle lacrime) Non mi ha neppure ascoltato. Lui pensa soltanto che sono venuta qui per chiedergli qualcosa. Ma poi che cos'ha da darmi, lui, che io possa volere? Niente.
STEFFY Non puoi aspettarti che tutto succeda in dieci minuti. Dagli un po' di tempo.
LIBBY E poi fa delle battute su mia madre. Io, le battute su mia madre non le posso sentire….. Quanto al mondo dello spettacolo, lui non ne sa niente, è a zero. Mi dice che dovrei avere un curriculum. Bene, il mio curriculum è un sacco meglio dei messaggi che lui riceve al telefono. Sono lieta che lei lo consideri uno che vale, ma forse è perché non le capita di essere la figlia che lui ha abbandonato. (Libby corre via. Steffy la guarda sparire, poi si volta e torna dentro casa. Si muove verso la cucina quando Herb viene fuori dalla stanza da letto. Si è messo i pantaloni e una camicia. Si guardano in silenzio. Steffy si mette a spacchettare la merce che ha comprato al supermercato)
HERB Che razza di modo di essere svegliato !
STEFFY Volevo dirti che era arrivata. Ma lei voleva farti una sorpresa. Aveva già tutto in mente quello che voleva dirti.
HERB Vuoi dire che si era preparata il discorso?
STEFFY Herb, ma che è successo?
HERB (dopo una pausa) Come cosa principale mi ha detto che non sono come lei si aspettava….. E lei allora? Una ragazza completamente estranea mi piomba in casa in equipaggiamento da ascensione in montagna, parla come Marlon Brando, mi dice che è stata mandata qui da sua nonna morta a Brooklyn, e mi dice anche che io non sono quello che lei si aspettava !
STEFFY Ma non ti sei reso conto di quanto fosse nervosa? Dopo tanti anni, vedere suo padre per la prima volta. Probabilmente non sapeva cosa dire.
HERB Tu cosa dici? Bene. Ha cominciato subito con la parola spregevole, ripetendomela poi tre volte in tutta tranquillità.
STEFFY Che cosa ti aspettavi da lei? Non credi che la ragazza si sia come intasata dentro una gran quantità di ostilità?
HERB D'accordo, se provava questo, perché non mi ha scritto una lettera, un paio di lettere di insolenze invece di venire fin qua?
STEFFY E' deliziosa. Non pensi che è un amore di ragazza?
HERB Gliel'ho detto. Giuro su Dio. E lei mi fa: " Non mi dai neanche un bacio". Leho dato il bacio . Mi sembrava strano però metterle le braccia attorno. Non sapevo come l'avrebbe presa.
STEFFY Sono cose che si capiscono.
HERB Capita di colpo qui dopo sedici anni. Non mi spiego nemmeno come abbia trovato l'indirizzo. Ci anno messo vent'anni per trovare Eichmann.
STEFFY Cosa farai adesso?
HERB Che ti aspetti che faccia? Le avevo detto che poteva dormire qui. E lei se ne è andata. Ma perché non mi ha scritto prima? Non m'ha telefonato? Per dirmi che stava per venire.
STEFFY Forse aveva paura che tu dicessi di no.
HERB Esatto. Forse le avrei risposto di no. Dopo tanti anni passati, probabilmente avrei preferito lasciare le cose come stavano.
STEFFY Lei vuole sapere chi sei. Vuol sapere come hai lasciato che crescesse senza di te. Le consideri delle domande ingiuste, Herb?
HERB Io la interesso per una ragione sola, questo è sicuro. Vuole che la faccia entrare nel mondo del cinema. Nel cinema, figurati. sulle prime credevo che volesse soltanto un passi per visitare gli studi.
STEFFY Forse dicendo: " Fammi entrare nel cinema", era solo un altro modo di dire:" Lasciami entrare dentro la tua vita".
HERB Ma che stai dicendo?
STEFFY Mah. Non so. Non sono una psicanalista. Forse desidera soltanto qualcosa chela rassicuri che non hai mai finito di volerle bene.
HERB Introdurla nel cinema, per esempio?
STEFFY Sì. Chiedere una cosa impossibile certe volte è più facile. Se magari chiedi una cosa troppo terra terra, c'è di più, sempre, il rischio di una risposta negativa.
HERB Da quand'è che sei così acuta? Hai fatto un corso di psicologia durante gli intervalli per il pranzo?
STEFFY Ho fatto il trucco per anni a persone instabili. Dopo un po', diventi brava a vedere quel che c'è dietro quelle facce.
HERB Non è proprio il momento per occuparsi di lei.
STEFFY Perché no?
HERB E' un brutto momento per me. Sto faticando a finire questa sceneggiatura. Le trovate non vengono, le idee non ci sono. Mi ci vuole un mese per mettere giù tre parole sulla carta. Non ho tempo per buttarmi ad allevare una figlia.
STEFFY Mi sembra già allevata abbastanza. Credo che Libby desideri soltanto scoprire chi è suo padre.
HERB Lo sa chi è. E' sua nonna.
STEFFY Chiedile di stare qui per un paio di giorni. Non sono proprio affari miei, Herb, ma questo poco tu glielo devi. Lei forse è ancora qua sull'angolo, in attesa dell'autobus.
HERB Prima avevi ragione. Non sono affari che ti riguardano.
STEFFY (si è fermata abbattuta) Allora scusa.
HERB Steffy, perché ti disturbi tanto a venire con me? Io con te non sono quasi mai gentile. Faccio l'amore con te tutta la notte, e la mattina non ti dico mai due parole cortesi. Tu sei ancora una donna…. attraente. Straordinariamente attraente.
STEFFY I tuoi complimenti hanno un colore particolare. Sono così rari ma sono così strappati quasi per forza, come se non volessi e al tempo stesso non potessi fare a meno di farli. E' quello che mi piace di te. Rubarti qualche frase buona tra i denti, le dici come se ti sfuggissero. Le tue frasi dolci sono proprio più forti di te.
HERB Allora i miei complimenti sono migliori di quelli degli altri? Grazie.
STEFFY Io sono abituata a riceverne tutto il giorno. Un set cinematografico è pieno di gente che passa la vita a baciare sulla bocca le truccatrici. Ma è solo un'abitudine, non c'è niente di genuino. Tu invece… .
(Herb la bacia sulle labbra)
HERB Ti va?
STEFFY Sempre. Lo sai.
HERB (dà un'occhiata all'orologio) Sono le nove e venti. Corri allo studio, vai,scommetto che troverai la, invece, qualcuno che ti potrebbe apprezzare davvero.
STEFFY Ho pensato di darti altri dieci minuti.
HERB Se ancora puoi dire questa frase dopo due anni, vuol dire che sei davvero unas ignora molto paziente.
STEFFY Già. Oppure stupida.
HERB Mi vedo con altre donne, sai?
STEFFY Lo so. Ma non devi certamente dirmelo.
HERB Beh, in un certo senso ti sono fedele. A loro non ho mai detto niente di te.
STEFFY Io non mi vedo con altri uomini, se la cosa ti interessa.
HERB E' una cosa che apprezzo.
STEFFY Non è che non li guardi. Ma non vado pazza abbastanza per quelli che mi vengono a tiro.
HERB Lo so. Sono così speciale allora?
STEFFY In realtà non mi chiedo mai che razza di attrazione provo per te. La verità potrebbe terrorizzarmi.
HERB Io invece so perché tu mi attrai…..
STEFFY Anche troppo, anche troppo….. no?
HERB No, Non è mai troppo.
STEFFY Secondo me ti succede perché non sono il tipo che cerca marito.
HERB Noooo…. Beh, magari questa è solo una parte. Tu mi attrai perché non hai mai delle pretese. Tu non mi fai pressioni. Certe volte mi chiedo che cosa diresti se io veramente ti domandassi di sposarmi.
STEFFY Non lo so. Domandamelo.
HERB (ride) Sei furba. Adoro le signore furbe. (le dà un bacio) Dovresti fare lo scrittore.
STEFFY (pungente) Anche tu dovresti farlo. (lui volta le spalle) Voglio dire. Certe volte mi rendi così furibonda. Tu possiedi più talento del novanta per cento degli scribacchini di Hollywood, e sei o troppo pigro o troppo spaventato per metterlo su carta. Perché non vuoi?
HERB Perché l'altro dieci per cento si accaparra tutto il lavoro.
STEFFY Sai di che hai bisogno? Di prenderti una bella notte di lavoro, continuamente da sveglio, e di cominciare a riempire il foglio bianco.
HERB E' difficile, complicato. Sarebbe una notte complicata.
STEFFY Complicata come?
HERB Ti faccio un esempio. Come quando, per te, ti chiedo di fare qualcosa di strano a letto, di eroticamente curioso, e tu ti irriti.
STEFFY Vado a lavorare. (prende su la sua borsa)
HERB Avanti. Mi fai un piccolo sorriso?
STEFFY Non è possibile avere una discussione seria con te.
HERB Invece sono serissimo. Vorrei ancora baciarti dappertutto, borsetta compresa.
STEFFY Credo che andrò a fare quel film nelle Hawaii. Tre mesi lontana da Hollywood, può farci parecchio bene.
HERB Mi stai prendendo in giro? Non potresti stare tre mesi senza di me? Non è possibile.
STEFFY Accidenti, Herb. Oggi non mi piaci proprio.
HERB Andiamo, sei pazza di me.
STEFFY Lo so, ma oggi non mi piaci lo stesso. (dalla porta) E non telefonarmi se prima non hai buttato giù cinque pagine scritte. Non importa se sono schifose. Non mi importa neppure se sono copiate da George Bernard Shaw, ma devono essere cinque pagine. E non provare a telefonare perché farò dire che non ci sono.
HERB Steffy ! Ti telefonerò. Ti telefonerò tutto oggi.
STEFFY Perché lo desideri o perché è un altro alibi per non mandare avanti il tuo lavoro?
HERB Forse un po' tutte e due le cose.
STEFFY Sai dov'è lei?
HERB Sì, so dov'è andata.
STEFFY Bene, non tardare ancora. Non vorrai che una ragazza come lei vada in giro da sola per le strade. Tu sai quel che può accadere a una ragazza in questa città.
HERB (muovendosi verso di lei, sorridendole) Stanotte è stato bellissimo, no? Ti ho dato cinque stelle - classifica "eccezionale" - nel mio diario.
(Steffy
esce dalla porta, Herb si precipita verso di lei, la chiama dalla porta).
HERB Hey, Steffy! Sei sicura che devo fare quella sgobbata di pagine ?!
BUIO
SCENA SECONDA
E' più tardi, la sera dello stesso giorno. La casa è al buio. Herb apre la porta da fuori. Libby è dietro di lui. Col suo sacco e con la sua valigia.
HERB Quindici anni fa, da queste parti, non si sarebbe potuto mangiare della carne affettata come quella di stasera. O del vero manzo. Lo dovevano far venire in aereo da New York. Migliaia di ebrei affamati si mettevano in coda in attesa all'aereoporto. (lui entra in casa. Lei resta fuori. Lui cerca l'interruttore della luce) Le focaccine inglesi ci sono arrivate qui solo due anni fa. Questa è ancora una landa desolata, il deserto. (Accende la luce. Si guarda attorno) Ma dove sta? (Va alla porta e la vede fuori) Cosa stai a fare li fuori?
LIBBY Sei proprio sicuro che devo entrare?
HERB Venti dollari per il pranzo e un dollaro e mezzo per il parcheggio. Pensi che stia facendo il pagliaccio?
LIBBY In effetti tu non mi hai invitato formalmente.
HERB "Formalmente"? Vuoi che svegli un tipografo nel cuore della notte e faccia stampare un biglietto d'invito?
LIBBY Tutto quello che mi hai detto è stato: "Prendi le tue cose e andiamo". Così ho sentito parlare solo la "polizia".
HERB Ma accidenti! Tu fai storie sia per uscire che per entrare in una casa. D'accordo. Ti sto invitando. Sei invitata nella mia umile dimora nella quale ti darò il benvenuto con vitto e alloggio, e con la promessa che ogni tua più piccola voglia e desiderio verrà accontentato nel modo più rapido e delizioso possibile.
LIBBY Ecco, così mi piace. E' elegante.
HERB Lo dico sul serio, Libby. Sono sinceramente felice che tu sia qui.
LIBBY Grazie (entrando) Potrò stare solo un paio di giorni.
HERB T'ho fatto qualche altra cosa adesso?
LIBBY Non volevo proprio che ti venisse l'idea che tu dovessi restare incollato a me per l'eternità.
HERB In California? Non preoccuparti. Gli scienziati non danno sei settimane di vita all'intero paese.
LIBBY (Guarda fuori dalla finestra) Ma perché non si vede mai nessuno passare per le strade qua fuori? Dove si ficcano?
HERB Dentro le automobili.
LIBBY E allora dove s'incontra la gente? Per salutarsi, fare la conoscenza?
HERB Li incontri ai semafori rossi. Alle stazioni di rifornimento. Dove si prendono le macchine in affitto, incontri gente formidabile.
LIBBY C'è troppo silenzio. Non senti la mancanza della confusione?
HERB Il frigo si mette a vibrare nel bel mezzo della notte. Non è un gran rumore ma è tutto quello che mi arriva. (Indicando il lettino nella nicchia) Libby, ecco dove dormirai.
LIBBY Accidenti! La mia propria personalissima alcova, la adoro….. E' di tua proprietà la casa?
HERB Mia? Sei impazzita? Le proprietarie sono sei termiti che l'hanno affittata a quattro topi che l'hanno subaffittata a me.
(Lei lo aiuta a fare il letto)
LIBBY Perché questo posto potrebbe essere sistemato con un aspetto moltogradevole. Devo essere sincera con te: stamattina lo odiavo.
HERB Era chiaro.
LIBBY Ma è un appartamento che ha delle possibilità. C'è bisogno di pochi di ritocchi un po' qui un po' là. E non costerebbe quasi niente. Riesco a fare l'imbianchino. So mettere su la carta da parati. Sistemare i mattoni. E intonacare.
HERB E dove hai imparato tutte queste belle cose?
LIBBY A casa a Brooklyn. Stavano per espropriare l'intero isolato. Per dichiararlo inabitabile. Ma gli inquilini si sono riuniti tutti insieme e lo hanno restaurato. Lo abbiamo dipinto, pulito, non lo riconosceresti. Tutti i topi, uscendo dalle fogne, hanno creduto di trovarsi nei quartieri residenziali, e se ne sono andati via cercandoci.
HERB Spero che non gli hai lasciato questo indirizzo.
LIBBY Dovresti vederlo il nostro appartamento. La mia camera da letto ha tutta l'aria di una notte in Marocco. Il mio soffitto è blu mezzanotte con delle piccole stelle che sfavillano sul mio letto e una luna quasi piena sospesa sul mio cassettone. A Robby invece piace Londra, e allora gli ho dipinto sul soffitto nuvole scure e nebbia dappertutto sulle pareti. Ti piacerebbe qualcosa di simile?
HERB No, grazie. Nonostante tutto sono molto contento del tempo che c'è qui.
LIBBY La tua macchina dovrebbe essere messa a punto, sai. Non ho mai sentito colpi di tosse al motore come quelli, roba da epidemia d'influenza. Tu hai gli attrezzi per aggiustare? Posso pensarci io stasera.
HERB Tu sai aggiustare un'automobile?
LIBBY Potrei fabbricarne una se avessi i pezzi.
HERB Eccezionale. Prendi i pezzi della macchina e facci una Mercedes.
LIBBY (Prendendo delle bustine di tè) Faccio un po' di tè. Un minuto è pronto.
HERB Non per me grazie. Credo che andrò a letto.
LIBBY Te ne stai andando a letto? Ma non ci siamo parlati ancora per niente.
HERB E a tavola allora, non abbiamo parlato?
LIBBY "Vuoi un altro gelato"? Questo non è esattamente parlarsi. Non ci siamo più visti da quando avevo tre anni. Abbiamo un sacco di lacune da colmare.
HERB Stanotte? Desideri riempire tutti interi sedici anni stanotte?
LIBBY Hai ragione, la faremmo troppo lunga. Potremmo fare due ore a notte per una settimana, come nelle trasmissioni a puntate.
HERB E va bene. D'accordo. Ma partiremo da domani sera.
LIBBY (Volta la faccia) Sì. Certo. Voglio dire, che non desideri di parlare di queste cose lo capisco. Se io fossi nei tuoi panni, anche a me forse non piacerebbe ancora parlarne.
HERB Stammi a sentire, ti voglio fare una proposta.
LIBBY E quale?
HERB Se tu rinunci a non finirla più di farmi sentire colpevole, io rinuncerò a pretendere di non avere nulla di cui sentirmi colpevole.
LIBBY Io non volevo….
HERB E no! Volevi, volevi, accidenti!
LIBBY Appena un poco.
HERB Bene, dacci un taglio.
LIBBY Tu vuoi dire che non posso mai più accennare al fatto che tu hai abbandonato casa nostra? (gli serve il tè)
HERB Non c'è un altro modo di esprimersi per dirlo?
LIBBY E quale? Che ti sei "allontanato discretamente"?
HERB Ma lo sai che se sapessi scrivere come parli tu, possederei una casa a Beverly Hills. Arrivederci a domattina (Andando verso la camera da letto)
LIBBY Non penso che ci vedremo. Voglio uscire verso le sette.
HERB Perché? Dove vai?
LIBBY Pensavo, di buon mattino, di dare una mossa alla mia carriera. Trovare un agente.
HERB E ti pare che esistono agenti che vanno in giro per le strade alle sette di mattina?… Tu sei davvero risoluta e decisa su questo lavoro, lo sei veramente? Perché mai, Libby? Perché proprio lo spettacolo, il cinema, insomma?
LIBBY Perché no?
HERB Perché così puoi sprecare la tua vita.
LIBBY Ma è la mia vita.
HERB Ti piacciono le delusioni? Ti piace essere scartata?
LIBBY Avrei voluto essere alta. E non lo sono. Sognavo di essere ricca. E non lo sono. Mi sarebbe piaciuto essere bella. E non lo sono. Quando prendi l'avvio così nella vita, che cosa ancora può deluderti?
HERB (La guarda e sorride) Vieni qua. (Libby viene verso di lui ma si ferma ad una certa distanza) Più vicino. (Lei gli si accosta) Mi dispiace per stamattina. Mi dispiace che abbiamo cominciato col piede sbagliato. E sono dispiaciuto se non ti ho dato un bacio vero. Mi piacerebbe dartelo adesso se va bene anche a te.
LIBBY Benissimo.
(Lui si protende, la prende fra le sue braccia, la abbraccia e la bacia sulla guancia. Lei lo guarda turbata)
HERB Cos'è che non va?
LIBBY Niente. E' solo un momento molto intenso per me, e sto cercando di affrontarlo.
HERB Senti. Capisco quello che provi. Tu probabilmente sei trascinata da una serie di emozioni contrarie mescolate tra loro. E' del tutto naturale che tu continui ad avere un bel po' di ostilità verso di me… Non è così? Hai una grande quantità di ostilità verso di me?
LIBBY Non poi tanta. Un po'.
HERB E' per questo che sei venuta? Per sfogarti?
LIBBY No….. anzi. Per liberarmene.
HERB Grazie. Lo apprezzo… . Senti, allora domattina mi svegli alle sei e mezzo e ti preparo la colazione. Ti piacciono le fette biscottate?
LIBBY Tu mi fai le fette biscottate? Quali?
HERB Non so. Io le arrostisco solo nel tostapane. Buonanotte Libby. (Va nella sua camera e chiude la porta)
LIBBY Vuoi per caso vedere una foto di Robby?
HERB (Dalle quinte) Chi?
LIBBY Robby! Carl! Tuo figlio. Desideri vedere che aspetto ha?
HERB Beh, si, certo. Non sapevo che avessi una sua foto.
(Viene fuori di nuovo)
LIBBY Bene, siediti. Allunga le gambe. Mettiti le pantofole. (Lui si siede su una sedia vicino ad una lampada) Possiedi una pipa? Ho sempre immaginato che tu fumassi la pipa. Con pezze di cuoio ai gomiti, e accanto due alani. E attorno una grande libreria con dei vecchi libri inglesi.
HERB Chi pensavi che fossi? David Niven?
LIBBY Naturalmente….. Una specie. (Lui inforca gli occhiali) Comunque questo è Robby… o Carl… o come lo si voglia chiamare. (Lei gli da la foto. Lui la guarda).
HERB Ah. Ha un'aria da bravo ragazzo. Una faccia simpatica.
LIBBY Secondo me ti somiglia.
HERB Davvero? Tu credi? (Guardando di nuovo) Ma si, c'è una certa rassomiglianza. Forse avrà un successo fulminante con le ragazze.
LIBBY E questa è la mamma. La riconosci ancora?
HERB E come potrei averla dimenticata? Non è poi cambiata molto….. Ma che ha, i capelli biondi, adesso?
LIBBY E' passata per tutti i colori. Ogni quindici giorni ne cambia uno. I ragazzi a scuola mia mi sfottevano che avevo una quantità di madri differenti.
HERB Beh, è giusto. capita a tutti di voler restare giovani. Suppongo.
LIBBY E questa è la nonna. Ho dovuto sedermi in braccio a lei, perché non voleva
sorridere.
HERB E' molto dimagrita, come mai?
LIBBY Questa era quando era ammalata. Tre settimane prima che morisse. Stanotte lei mi farà un inferno. Mi dirà che invece dovevo mostrarti la sua foto a Miami Beach con l'abbronzatura.
HERB Stai per parlarle stanotte?
LIBBY Si. Molto probabilmente. Mi spiego, è che sono successi oggi moltissimi eventi importanti. Se non le parlassi stanotte, lei mi butterebbe i guanciali fuori dal letto.
HERB Non è che si aggira per casa? Ho il sonno molto leggero.
LIBBY Steffy me l'ha detto. No. Si aggira solo nella mia testa. (Lei va in bagno)
HERB Comunque chiudo la porta a chiave. A ogni buon conto. Buonanotte Lib.
LIBBY Buonanotte Herb.
(Egli lancia ancora un'occhiata nella direzione di lei, poi va in camera da letto e chiude la porta. La porta si riapre. Lui esce fuori di nuovo)
HERB Questo "Herb" non mi va per niente. Perché non provi a chiamarmi papà?
(Lei viene fuori dal bagno con un maglione da football, fino alle ginocchia, di una misura esagerata)
LIBBY Ma certo. Ti chiamerò come dici tu.
HERB Cos'è quella roba? (Punta il dito sul maglione)
LIBBY La mia camicia da notte. (Torna indietro nel bagno)
HERB Ho fatto un figlio che suona il piano e una figlia che dorme con un maglione da calciatore. Ben mi sta. (Va in camera e chiude la porta. Libby rientra, prende dalla valigia un libro edizione economica, lo apre a una pagina segnata, e stando in piedi al centro della stanza comincia a leggere a voce alta da una commedia)
LIBBY (Legge francamente ma non bene, usando un foglio da macchina da scrivere per sventolarsi) "Non c'è dubbio che sarò la bella di Amerst quando compirò diciassette anni. Non c'è dubbio che a quell'età avrò una gran ressa di ammiratori. Poi, ai balli, farli aspettare il loro turno sarà per me una delizia. E con che gioia mi godrò la loro ansietà mentre io prendo la mia decisione finale".
(La porta di Herb si apre. Lui la guarda)
HERB Stavi parlando con la nonna?
LIBBY No. Stavo esercitandomi su una parte. Ma non lo farò più se ti tiene sveglio.
HERB No no. Va benissimo. Non mi disturba….. La commedia, è lunga?
LIBBY Non recito la commedia intera. Studio solo le parti che mi piacciono. Posso farlo sottovoce.
HERB No! Bisbigliare mai! Non prendere delle brutte abitudini. Se vuoi fare l'attrice, impara a proiettare la voce.
LIBBY Sì. Bene.
HERB Buonanotte, Lib.
LIBBY Buonanotte papi. (La guarda di nuovo, e va verso la camera. Lei gira la pagina e comincia a leggere un'altra parte della commedia, raddoppiando il tono della voce) " Il frutteto è pieno di ghiandaie. Vederle seguire il tubo da innaffiare in cerca di una goccia d'acqua è una vista che commuove. Dalla mia mano non vogliono bere. Volano via stridendo come se qualcuno le volesse ammazzare. La loro gioia è rubare l'acqua! (Lei guarda verso di lui) La proietto, la porgo troppo, La voce?
HERB Non ce la faccio ad andare a dormire, se prima non mi tolgo qualcosa dalla testa.
LIBBY Adesso, dici?
HERB Si, adesso.
LIBBY D'accordo. E di che si tratta?
(Herb si prende una birra dal frigo)
HERB Pensavo: tu vuoi sapere perché è successo che ho lasciato tua madre.
LIBBY No. Per niente. Voglio dire, non sono questioni mie….. Beh, si, mi piacerebbe moltissimo saperlo. (si siede e lo guarda)
HERB La verità è questa, non le volevo troppo bene….. Bada, era una brava donna. Sgobbava a più non posso e non si lamentava mai quando ci trovavamo senza soldi….. L'impiccio, la seccatura era che non era per niente allegra, spassosa. Non aveva un'unghia di umorismo. Non sono mai riuscito a farla ridere. E' quel che mi urtava più di tutto. Se andavamo ad un party, giuro, mi bastavano un paio di bicchieri di Whisky in un'ora per farli rotolare tutti dal ridere. Io guardavo allora verso di lei, alzando gli occhi, e c'era lei che mi guardava fisso. Uno sguardo vuoto era stampato sulla sua faccia. Non arrabbiata, non stravolta, semplicemente come se non capisse. Come se assistesse a un film straniero senza sottotitoli o senza doppiaggio. Era una donna che non era in grado di godersi la vita.. Oh, sapevo bene da dove proveniva tutto questo. Nasci povera, cresci durante la Depressione, la vita non niente altro che lotta, fatica, responsabilità. Ma io avevo le stesse origini, però noi a casa mia ridevamo sempre. Di carne non se ne vedeva troppo spesso, però in compenso eravamo contenti. Suo padre non era andato mai al cinema, a teatro. Aveva ballato una sola volta in tutta la sua vita, al suo matrimonio, e non lo fece per la gioia, per felicità, ma solo per tradizione, per usanza. Se gli davo un libro da leggere, se si accorgeva a un certo punto che era divertente, lo lasciava perdere. Istruzione, va bene. Ma divertimento, mai…. .Insomma un giorno -eravamo sposati da circa quattro anni - me ne stavo seduto a mangiare la sua minestra di funghi e orzo, che, vedi il caso, era deliziosa, io decido di non volerne più. Non della minestra, della mia vita. Sono andato in camera ed ho preparato il mio bagaglio. "Blanche, le ho detto, me ne vado. E credo che non tornerò mai più". …. E ti giuro, Libby, che se lei si fosse messa a ridere, io mi sarei fermato. Se lei avesse notato la pazzia e l'assurdità di quello che stavo facendo, io avrei disfatto il bagaglio e finito la minestra. Ma lei mi ha guardato fredda come il ghiaccio, e ha detto: "Se ti va di farlo, chi ti trattiene?" Così mi sono messo in testa il cappello, le ho lasciato un po' di contanti che avevo in tasca, sono sceso per le scale e non sono più tornato. Ecco come è stato. Non potrebbe essere più semplice.
LIBBY Ah, vedo. Semplicissimo. Ma come te la sei sentita di lasciare Robby?
HERB Vi volevo molto bene. sapevo che mi sareste mancati, però, se io fossi rimasto, sareste cresciuti in una casa dove io e tua madre non ci si amava. Una settimana dopo sono venuto in California. Mi sarebbe piaciuto scriverti, ma tu avevi solo tre anni. Come avrei potuto scriverti, disegnando delle figure coi pastelli per spiegarti perché il papà se ne era andato?
LIBBY Avresti potuto scrivermi una lettera. Così avrei potuto conservarla. Sarebbe stato un ricordo da conservare. Non ho mai visto una tua fotografia. La mamma le ha stracciate tutte.
HERB Ha fatto bene. Me ne sono andato per non tornare mai più. Che bisogno c'era di una fotografia?
LIBBY Non hai mai desiderato di averne una nostra?
HERB L'ho chiesta a tua madre, ma non ha voluto mandarmela. Per un po' le ho telefonato, ma si rifiutava di parlarmi. Ha detto solo che se le scriverò, avrebbe stracciato le lettere. Con lei non era possibile ragionare. Era infuriata, vendicativa…. D'altra parte aveva ragione lei. Dopo un certo periodo ho preso la decisione che non avevo figli, così i miei sentimenti non erano più offesi troppo. Poi, a furia di prendere questo così bene, alla fine ci ho creduto. Sono passati i primi sei, sette anni. Lavoravo a qualche sceneggiatura, sono venuto a New York un paio di volte…. ma quanto a telefonarvi…. ho pensato che non fosse delicato. Lei era stata tutto il tempo con voi, voi eravate i suoi figli. Non avevo il diritto di comparire all'improvviso con le braccia cariche di regali, darvi un abbraccio e un bacio, e poi squagliarmela con il volo successivo per la California.
LIBBY Che tipo di regali? Non si rifiutano mai i regali…...
HERB Libby. Voglio essere molto franco con te. Non mi sono mai pentito di averla lasciata. Non sono per niente adatto al matrimonio…. Lo so perché mi sono sposato altre due volte dopo di allora. Prima una soubrette di rivista; e poi ancora, con una modella per la TV, che appariva in video su un materasso "adatto alla posizione". Si chiamava Patty.
LIBBY E lei, era allegra, spassosa?
HERB Sì, sempre. Pazzamente allegra. Patty rideva per ogni cosa che dicevo. Patty rideva in bagno, e al supermercato. Avrebbe riso pure se la casa fosse stata portata via da un cataclisma. Patty ottenne il divorzio, la metà dei miei soldi, e se ne andò con un altro tizio con cui rideva a tutte le cose che diceva.
LIBBY Raccontami di quell'altra.
HERB Veronica, la soubrette. Un corpo mozzafiato. Il primo anno che eravamo sposati, riuscì a spendere settantunmila dollari di vestiti e gioielli. Considerato che quell'anno ne avevo guadagnati solo cinquantottomila, mi resi conto che avevamo dei problemi domestici. Sei mesi dopo se ne andò con un'altra metà dei miei soldi, e quando Patty lo seppe, rise anche troppo, anche di questo … .Eccotela dunque. La storia della vita di Herb Tucker, condensata e adattata per la TV.
LIBBY Non era necessario che mi dicessi tutto questo, però sono contenta che tu l'abbia fatto. Pare che la confessione faccia bene all'anima.
HERB Perché la chiami confessione? Io ho solo lasciato, non ho mica assassinato la famiglia.
LIBBY Sai quello che voglio dire.
HERB Va bene, ho capito quel che vuoi dire. E allora spero che mi darai la maniera di fare qualcosa di un po' meglio per te nei prossimi sedici anni. Ti va, Libby? Mi darai il modo, Libby?
LIBBY Non devi fare niente. Voglio solo ascoltarti a parlare. Mi piace il suono della tua voce.
HERB Bene, a domani mattina. E parleremo molto della recitazione e di tutto il resto. D'accordo?
LIBBY Per me va bene tutto quello che dici.
HERB Senti, dato che sono alzato. E credo che non riuscirò più a prendere sonno stanotte. Perché non mi leggi qualcosa? Da una di queste tue commedie?
LIBBY Intendi un provino? Con mio padre? Mi verrebbe un infarto.
HERB Macché provino. Non è il mio mestiere. Mi piacerebbe solo ascoltare qualcosa di quel che leggi.
LIBBY (prende il libro) Ah. Allora è tutto diverso. Purché non si tratti di un esame…. E' dalla "Bella di Amperst". Sono lettere trascritte dalla vita di Emily Dickinson. Julie Harris l'ha recitata sul palcoscenico….. L'avrò letta mille volte. Sei pronto?
HERB Sono pronto.
LIBBY (Legge) "Mi sogno mio padre ogni notte, è sempre un sogno diverso, sparisce quello che ho fatto durante le ore del giorno, mi chiedo dove lui possa essere… Il suo cuore era puro e straordinario, non credo che ne esista un altro come il suo. (Si guardano) Sono felice che ci sia l'immortalità, ma avrei voluto saggiarla prima che vi entrasse lui…. Il focolare non è più il focolare, da quando mio padre è morto."
SIPARIO
ATTO SECONDO
SCENA PRIMA
Due settimane dopo, le sette circa del pomeriggio. Il bungalow è stato del tutto trasformato. E' lindo, risplendente e vivace. Alcune riproduzioni, di poco prezzo, sono state fissate con dei chiodi alle pareti. Sono copie di artisti moderni, un Picasso, un Braque, e così via.
Tutte le cianfrusaglie, le vecchie carte e riviste sono sparite dall'ambiente. I mobili sono stati scambiati di posto, e, in qualche modo, aggiustati. Pure la cucina appare ridipinta, di un diverso e vibrante colore. Sulla porta del bagno spicca un paesaggio con una marina.
La scrivania di Herb è stata ripulita dalle cose superflue, e tutto quel che resta è la macchina da scrivere, una risma di carta intatta, e un barattolo del caffè pieno di penne e matite.
Libby è in accappatoio, siede a questa scrivania. I suoi capelli hanno ancora i bigodini. Sta battendo i tasti lentamente e con molta attenzione.
Herb entra dalla porta d'ingresso. La luce del sole sta calando. Herb indossa una giacca dalla cui tasca di fianco spicca un programma pieghevole delle corse.
LIBBY (Senza alzare gli occhi dalla macchina da scrivere) Ciao. Com'è andata la riunione di oggi?
HERB Ah. Eccellente. Un caffè formidabile, e anche delle buone brioches. (Guarda la posta)
LIBBY Sta attento in bagno. La tinta delle pareti non è ancora asciutta.
HERB Non mi avrai pitturato anche il mio spazzolino da denti, eh? Il suo vecchiocolore mi stava benissimo.
LIBBY No. Ma ho cambiato la tenda della doccia. La vecchia sembrava quella dell'uccisione di Janet Leigh in "Psycho". La taglierò a pezzi e ci farò delle cuffie da bagno.
HERB Proprio quello di cui ho bisogno. Sette dozzine di nuove cuffie da bagno. (Lui lascia giù la posta, si gira verso la cucina) Dov'è finita la cucina? Non riconosco più questo posto da quando l'hai trasformato nel museo di arte moderna.
LIBBY Non mi puoi dire che la casa ora non è più allegra. Era così oppressiva prima. Adesso appare come una casa felice.
HERB (Prendendo una birra dal frigo) Vedo vedo. E' una casa che senti a ridere daprima di entrare nell'ingresso. (Va alla finestra e guarda fuori) Ehi, ma guarda come sono belli i miei alberi. Ho l'impressione che questo sarà il mio migliore anno quanto a frutta.
LIBBY L'adopererò per il pranzo. "Pollo all'arancio", "insalata al limone", puoi prendere qualche altra frutta fuori che possa usare per dessert?
HERB "Budino ai noccioli per esempio"?
LIBBY La tua macchina adesso come cammina?
HERB Perfetto. Quest'anno posso partecipare ad Indianapolis. Cinquecento di cilindrata.
LIBBY Volevo controllare le gomme ma non ne ho avuto il tempo.
HERB Come mai ho tanta fortuna in un solo colpo? Improvvisamente mi ritrovo un pittore, un meccanico, una dattilografa, una cuoca. Ho più personale che in una commedia sofisticata. A chi stai scrivendo?
LIBBY Una lettera a mamma e una a Robby. Ho raccontato loro che ieri ho visto Marlon Brando in un supermercato. Mamma ci morirà.
HERB Hai visto Marlon Brando al supermercato? L'hai visto davvero?
LIBBY Diciamo, uno che gli somigliava moltissimo. Vuoi mandargli i saluti a Robby?
HERB Certamente.
LIBBY Come devo dire?
HERB Beh, scrivi saluti a Robby.
LIBBY Da Herb?
HERB Da Herb.
LIBBY E alla mamma?
HERB Alla mamma, cosa?
LIBBY Sarebbe una specie di insulto mandare i saluti a Robby e non a lei.
HERB Già…. bene, dille che spero che stia bene.
LIBBY Così. Non si va più in là?
HERB Che altro? "Spiacente per il fraintendimento di sedici anni fa?" Ma te le vuoi scrivere da te le tue lettere, per favore?
LIBBY Era solo una domanda.
HERB Forse gli potresti pure dire, che secondo me, lei ha fatto un gran buon lavorotirando su sua figlia.
LIBBY Ah. Questo è gentile. Le piacerà. Vorresti firmarla, cosi lei non pensa che io ho inventato?
HERB Ma vuoi battere le tue lettere e lasciarmi stare! E Steffy, a che ore verrà?
LIBBY Verso le sette, sette e mezzo. (Finisce di battere a macchina la sua lettera) Allora, dimmi cosa è accaduto alla tua riunione. A quelli la è piaciuta la tua proposta?
HERB Come no. sono impazziti. Impressionatissimi. Pensano che c'è solo bisogno di un piccolo ritocco, ma quale proposta non ne ha?
LIBBY Ma hai un impegno? Un contratto?….. Ti pagheranno?
HERB Non è questo il loro sistema. Prima devono approvare il progetto. Ci vanno piano, ci vanno molto cauti. Ma questo non mi preoccupa. L'incontro è andato bene.
LIBBY Invece qualcosa è andata storta. Magari la proposta non gli è piaciuta. Tu mi stai nascondendo qualcosa. Me ne rendo conto dalla tua voce.
HERB Tu hai sentito la mia voce solo da due settimane, non puoi indovinare nulla.
LIBBY Perché non sei sincero con me? Io con te sono sincera. Ti dico tutto.
HERB In che cosa non ti ho detto la verità?
LIBBY Ti hanno bocciato l'idea e tu hai paura a dirmelo.
HERB Non è vero, non l'hanno bocciata.
LIBBY Lo giuri davanti a Dio?
HERB Lo giuro davanti a Dio. Non l'hanno bocciata…. perché non sono andato alla riunione.
LIBBY Non sei andato alla riunione?
HERB Ho finito di dirtelo adesso, no? Ho telefonato ed ho annullato l'appuntamento. Avevo una cosa più importante da fare.
LIBBY Che cosa?
HERB Sono andato alle corse a Hollywood Park.
LIBBY Alle corse? Sei andato alle corse?
HERB Ma cos'è? La scuola d'inglese? Tu non devi ripetere tutto quello che ti dico. Sono andato alle corse ed ho azzeccato tre cavalli vincenti. Trecentoquarantasei dollari di vincita. E quindi trecentoquarantasei dollari di più che se fossi andato alla riunione oggi, perché non avrei potuto dare loro niente. Sarei andato col vuoto più totale sulla carta e nel cervello. Capisci?
LIBBY Dunque, non sei andato per niente alla riunione di lavoro?
HERB E dai. Mi fai l'eco? Non ero disposto ad andare a sedermi la, di fronte a tre funzionari adolescenti di canali televisivi, e presentarmi davanti a loro con quarantasei fogli in bianco. E allora me la sono filata, va bene?
LIBBY Che cosa significa quarantasei pagine vuote? Ti ho visto lavorare ogni giorno per due settimane. E la notte, ho sentito ancora la macchina da scrivere. Ero in ansia che le tue dita, oggi, potessero sanguinare dal troppo scrivere.
HERB Non ero al meglio, Libby. non ho scritto quarantasei pagine. Ho scritto la prima pagina quarantasei volte.
LIBBY Però tu hai detto che era una buona idea. Perché non ci sei andato? Sei un parlatore straordinario. L'idea avresti potuto raccontargliela.
HERB Si, sette o otto anni fa poteva succedere. Oggi non più. Parlo in modo arido,divento nervoso. Non so più che diavolo sto dicendo, in questi casi. Entri la, in una sala, e ti trovi seduti davanti cinque ragazzotti splendidamente stupiti, vestiti da Pierre Cardin e con un taglio di capelli da ottanta dollari: tengono le mani dietro la nuca, e ti sfidano a intrattenerli. Io guadagnavo duemila dollari alla settimana, quando loro erano ancora fattorini alla NBC. Vadano a farsi fottere tutti, io posso fare una vita magnifica, giocando ai cavalli. Vado a lavarmi.
LIBBY Sai cos'è che proprio mi fa diventare pazza? Ti piacerebbe saperlo?
HERB No.
LIBBY Te lo dico lo stesso. Quello che mi fa diventare pazza è quando uno finisce di
credere in se stesso. Tu non ti dovresti mai dare una fermata. La nonna me lo ripete sempre: "Non ti possono piacere gli altri finche non piaci a te stessa."
HERB Veramente? Per essere una donna defunta, ha certamente un numero straordinario di cose da dire. Senti, Libby, mi sento molto irrequieto. Mi piacerebbe uscire, stasera. Non avresti niente in contrario se non cenassimo a casa? Usciamo e festeggiamo. Tu, io e Steffy.
LIBBY Per festeggiare cosa?
HERB La grande giornata che ho avuto oggi. Può darsi non nel senso del lavoro, ma sempre una grande giornata…..
LIBBY Va bene per te e Steffy. Io non ci sarei in ogni modo. Stasera ho da fare.
HERB Di nuovo? In questa settimana sono già tre sere che esci. A casa non ci stai quasi più.
LIBBY Sono contenta che tu l'abbia notato.
HERB Ascolta, a me sta bene. Il mio desiderio è che tu trascorra bene il tempo…Dove vai stasera?
LIBBY Ah. E' lavoro.
HERB Che genere di lavoro? Genere….spettacolo?
LIBBY Non è un argomento che discuto con te.
HERB Tu discuti i miei affari di spettacolo, perché io non posso discutere i tuoi? Dove vai tutte le sere?
LIBBY A prendere contatti. Anzi, posso usare la tua macchina?
HERB Perché no? L'hai ricostruita. Stammi a sentire Libby, Los Angeles di notte è un posto molto strano. Se non sei pratica della città, puoi andarti a cacciare in un sacco di fastidi. Perché non puoi dirmi dove stai andando?
LIBBY Perché è importante che io me la risolva da sola. Però apprezzo lo stessomolto che tu mi faccia stare qui come alloggio. Se io avessi mai pensato che tu mi dovevi qualche cosa, tu mi hai più che ripagato. Ho avuto una lunga conversazione con la nonna questo Week-end, e abbiamo stabilito che, se devo lanciarmi in questo lavoro, devo farlo con le mie forze.
HERB La nonna è ancora qui? Credevo che fosse ripartita. Mi avevi detto che sentiva nostalgia di New York.
LIBBY Si, è così. Ma l'altro giorno è andata al cimitero di Hillside vicino all'aeroporto, e ha incontrato delle donne della sua età che aveva conosciuto a New York. Erano venute qui appresso ai figli e poi erano morte. E cosi ora la nonna le tiene informate su quel che è successo nella loro vecchia città nel frattempo. Ma adesso devo andarmene. Se non te la cavi da solo, forse la nonna può aiutarti a preparare la cena. (Libby sparisce dalla porta d'ingresso)
HERB (Alzando gli occhi al cielo, "alla nonna"… ) Io farò la cucina, e tu laverai i piatti.
BUIO
SCENA SECONDA
Mezzanotte circa. Si ente il rumore di un auto che passa. Herb esce dalla sua stanza, in vestaglia e pantofole. Ha un'espressione contrariata. Va alla porta d'ingresso e guarda fuori. Steffy indossa una corta vestaglietta stile giapponese che probabilmente tiene qui per queste occasioni. Sta in piedi sulla porta che da sul giardino e guarda verso Herb, notando il suo malumore.
STEFFY Bene. Afferro quello che stai provando.
HERB L'hai capito?
STEFFY E' stata anche per me una giornata schifosa. La superdiva è arrivata con un'ora e mezza di ritardo, e tutti abbiamo dovuto lavorare fuori orario. Mi dispiace di averti rovinato la cena.
HERB Non mi hai rovinato niente.
STEFFY Ma si. Sono arrivata tardi, e il pollo era tutto rinsecchito. Mi dispiace.
HERB Il time del forno era per le otto. Voglio dire che la bambina a messo su il pollo, le patate ad arrostire, cipolle, e la mousse di cioccolata, avresti almeno potuto telefonare.
STEFFY C'erano una ventina di persone che non mollavano, a cercare di telefonare. E allora ho pensato che avrei fatto più presto a prendere l'autostrada.
HERB (Mostrandole un cartoncino scritto a mano) Ha persino scritto il suo piccolo bel menù. "Patate germaine. Piselli alla Libby… ." E' un lavoretto artistico tutto fatto da lei. Ha disegnato il berretto del cuoco. E ha colorato a acquerello pure gli orli dei pasticcini.
STEFFY Bello. Non saprei cos' altro dire.
HERB Potresti scriverle una piccola frase. Perché non le dici che la cena era fantastica?
STEFFY Glielo dirò stasera, quando torna a casa? (Si siede)
HERB Non ne ho idea. Questa settimana è stata fuori tre o quattro sere. E io non so dove sta, ne che cosa sta facendo. Che ore sono adesso, mezzanotte e mezzo? Non ti pare che è parecchio tardi?
STEFFY (Ride) No. Ma c'è una cosa che mi pare meravigliosa. Benvenuto, Herb mio, nel mondo dei genitori angosciati. Di la verità, come ti senti?
HERB E' una cosa che non mi va.
STEFFY Essere padre o essere angosciato?
HERB Posso scegliere la risposta?
STEFFY No! Affatto! E' tutto un assieme! Amare qualcuno significa stare in ansia ogni minuto della tua vita.
HERB In due anni che stiamo assieme è la prima volta che ho fatto l'amore preoccupato. E' molto difficile avere stimoli quando hai l'orecchio puntato, per vedere se un'automobile si ferma qua davanti.
STEFFY Per tua informazione, questa è stata una delle sere più deliziose che ho passato con te.
HERB Allora sei un tipo strano. A me il sesso piace senza pensieri su altre cose… Vorrei telefonarle da qualche parte, ma non so assolutamente dove.
STEFFY Molto interessante, con quanta esagerazione te la stai pigliando per una perfetta sconosciuta.
HERB La chiami sconosciuta?! Ma se è mia figlia, no?
STEFFY E' stata tua figlia per sedici anni: ma tu non te ne saresti accorto neanche con l'aiuto di un telescopio.
HERB Non sapevo che era così. Per me non era un essere reale. Pensavo che mi odiasse. Mai avrei pensato che desiderava vedermi. Ho vissuto tutti questi anni senza conoscere un accidenti della sua vita.
STEFFY Come mai hai solo due alberi?
HERB Che vuoi dire?
STEFFY Hai un albero di limoni ed un albero di aranci. Avresti posto in giardino per un po' di altre piante. Ce n'è un'altra ma sta morendo, e tu non gli presti nessuna attenzione…Mi sono sempre meravigliata di questo fatto, che avessi solo due piante.
HERB Non so a che diavolo alludi. Ah. Caspita! Non dirmelo. Aspetta che lo indovino. Ho rinunciato a due figli, quindi faccio crescere due alberi. Vorrebbe dire che se avessi abbandonato sedici figli, avrei qua dietro il giardino botanico, è così? Senti, Steffy, è meglio che non ci vediamo più. Non sono sicuro che sia salutare per me fare del sesso con la mia psicanalista.
STEFFY Non scrutarmi. Ho sollevato una domanda. Gli alberi stanno la, non li ho mica piantati io.
HERB Allora quale sarebbe il tuo punto di vista? Che Libby sarebbe il mio arancio e Carl il mio limone? E la loro madre sarebbe la pianta rinsecchita con i suoi noccioli, è così?
STEFFY Non vorrei essere presa così alla lettera. Non so proprio perché mi sia venuto in mente. Ma mi è venuto in mente.
HERB E tu? Dove sei? Che qua in giro non ti vedo crescere, fiorire.
STEFFY (Con un po' di rassegnazione) Già, vedo che io qui non cresco proprio.
HERB (Stufo) E che ti piacerebbe essere? Una rosa? Un tulipano? Un rododendro? Domani prendo un vaso e ti pianto.
STEFFY No. Voglio essere Steffy. E desidero vederti di più di qualche volta che ti viene il ghiribizzo. Desidero migliorare la nostra relazione, Herb.
HERB (Guarda dalla finestra) Se si fosse perduta per strada, telefonerebbe, non credi?
STEFFY Che cosa ti preoccupa di più? Libby o rispondere alla mia domanda?
HERB Che c'è di sbagliato nel nostro rapporto? Finora io e te abbiamo avuto un percorso filato di due anni. Per me è un bel record.
STEFFY T'ho detto una bugia, forse due settimane fa. T'ho detto che non frequentavo altri uomini. Ne ho visti invece. Sono stata a cena due volte con Monte Walsh, è l'operatore del nostro film. A cena, ma niente più. Eppure ho scoperto, con mia sorpresa, che provavo piacere a stare con lui. Che provavo piacere a parlare con lui. Che provavo piacere a provare piacere.
HERB E io ne sono felice. Cosa avete avuto per cena?
STEFFY Conversazione.
HERB Ah. Allora dovete essere andati a mangiare da Angelo. La conversazione è la loro specialità.
STEFFY La c'è la macchina da scrivere. E li c'è la carta. Tutto quel che devi fare, è buttare giù sulla pagina dei dialoghi brillanti; e forse un giorno, anche tu potrai permetterti di portarmi da Angelo. Mi vado a vestire. (Va in camera da letto)
HERB Due settimane fa tutto era pieno di pace qui, accidenti! Adesso, di colpo, c'è un viavai, neanche dirigessi l'hotel Hilton.
STEFFY (Viene fuori, infilandosi la blusa) Una sola figlia e una sola amante, siamo appena nella convenzione. Speravo che avresti saputo controllare la situazione molto meglio.
HERB Sì, ma perché adesso? Perché solo adesso, dopo due anni, anche tu arrivi qua e mi sbatti tutta questa pressione in faccia? Credevo che tu fossi felice. Pensavo che la nostra intesa, il nostro accomodamento fosse perfetto. Pensavo che ti piacesse essere una donna "diventata libera".
STEFFY Sto per avere quarant'anni, a Giugno. Come scelta la "liberazione" è una cosa splendida. Ma è come prospettiva futura che fa un po' spavento.
HERB Non ci tengo a sposarmi di nuovo.
STEFFY Non ho bisogno che tu mi salvi. Ma ho bisogno che tu abbia bisogno di me.
HERB Rinuncerò a vedere altre donne. Per sempre. Comunque, l'ho solo fatto una volta, nel frattempo. E' quello che desideri, no?
STEFFY Ma io non ti ho mica chiesto di passare dal carnevale alla quaresima! Vogliosolo qualcosa di più stabile, Herb. Non il matrimonio, ma un impegno. Ho una casa il doppio di questa. Ho tenuto una stanza tutta per te, dove puoi lavorare. Vieni a vivere da me. E niente obblighi finanziari, io guadagno comunque molto più di te. Tu mi manchi proprio la mattina. E sono infuriata perché vedo che un meraviglioso talento come il tuo accumula polvere sulla macchina da scrivere: perché tu sei un genere di uomo a cui occorre essere pungolato, spinto, ma con delicatezza. Io ci tengo a te ma sono in ansia per te. Non ho bisogno di essere tua moglie, ma credo che sarei per te un fantastico pungolo.
HERB Come mai, le cose come sono non ti piacciono più?
STEFFY Le cose non restano mai come sono. Tutto cambia. Tutto si trasforma, e non c'è nessun dannato modo per farci qualcosa, né tu né io.
HERB (Guarda fuori, con un'aria tranquilla) Rimpiango l'anno 1948. Giocavo a baseball per strada dalle sette di mattina alle sei di sera. Un'estate che mi è rimasta dentro per sempre…..
STEFFY E io ho nostalgia del 1956. Avevo un vestitino prima misura e non avevo mai bisogno di trucco. Ma questo fatto che sono sinceramente cambiata non fermerà Monte Walsh dal telefonarmi domani sera. Cosa debbo fare, Herb?
HERB Ti conviene farti cambiare numero.
STEFFY Mi dispiace, Herb. Non puoi avere sempre quello che vuoi. Non per l'eternità. Quando tu avrai ottantatre anni ed io settantasette, nessuno di noi due si preoccuperà delle mie visite qui il Martedì sera. Io metto ogni mattina i miei bambini sull'autobus della scuola e quando arrivano a casa il pomeriggio, sono già diventati degli adulti. Non domandarmi quindi di accettare quello che tu hai stabilito di accettare. Io per me voglio di più. Anzi, lo voglio per tutti e due. Ma io non intendo aspettare oltre le decisioni che tu sei disposto a darmi.
HERB Accidenti, se c'è una cosa che detesto, è che mi si chieda di essere corretto, leale….. Forse c'è un altro modo. Forse potremmo risolvere con qualche altra via d'uscita.
STEFFY Mai visto un uomo come te che cerca così disperatamente delle vie d'uscita. (Va in camera da letto e ricompare con sottana e scarpe)
HERB Ho una bambina che si è perduta per strada. Possiamo parlarne domani?
STEFFY Non si è perduta. E' solo fuori …. Va bene, ne riparleremo domani. (Si infila la sottana)
HERB Lo so che questa casa è una stamberga. Lo so che dovrei andarmene fuori da qui. Ma non è poi tanto facile. Io qui mi sento a mio agio.
STEFFY E' la tua casa portafortuna?
HERB Forse è quel che penso di meritarmi: la casa del rimorso.
STEFFY Senti, potremmo portare gli alberi con noi. Conosco un tale che trapianta benissimo le piante. Io ho delle piante di mele, di pere. Con i tuoi aranci e i tuoi limoni, avremo una gran bella macedonia di frutta.
(Herb la guarda riscaldandosi)
HERB Monte Walsh, eh?
STEFFY Mi dispiace…. Come mai provi gelosia per lui?
HERB E' il tipo competitivo. Arrabbiato. Diffidente. L'ho visto in giro. Porta in testa un cappello da cow-boy, e guarda sempre come se si fosse nel Far-West. Che acqua di colonia usa? Quella "dell'uomo che non deve chiedere mai"?
STEFFY Lui mi fa sorridere, ma non riesce mai a farmi ridere.
HERB Ah, davvero!? Beh, quel figlio di buona donna comincia a farmi saltare i nervi.
STEFFY E' un sentimento che conosco. E' quello che mi succede con Libby.
HERB Con Libby?
STEFFY (Finisce di sistemarsi la sottana, si ferma per mettersi le scarpe, se le infila) E' dura per una donna che è stata con te due anni, di competere con una figlia che non hai visto mai per sedici.
HERB Sei impazzita? Cosa ha a che fare Libby con noi due?
STEFFY Non chiedermelo. La natura non sono stata io ad inventarla.
HERB Non ti capisco. Non capisco le donne. A dirti la verità, capisco solo chi frequenta il campo di baseball e agguanta una palla al volo.
STEFFY Tu mi conosci. dico quello che penso. Lei ha qualcosa che vorrei avere io.
HERB Che cosa?
STEFFY Tu ti sei mai preoccupato di dove sono a mezzanotte e mezzo?
HERB Io so dove sei. Nel mio soggiorno a vestirti invece di essere nella tua camera da letto a spogliarti. Non darmi nessun termine ultimo, Steffy. Non mi dire che devo prendere una decisione magari entro una settimana. Vuoi uscire a cena con Monte Walsh, escici pure a cena. Vuoi andare a caccia di bufali con lui? Divertiti pure. Vedilo quanto ti pare. Io mi trovo una sceneggiatura non solo da finire, ma addirittura da incominciare. Mi trovo una figlia che vuole entrare nel mondo del cinema prima di domani mattina, e mi trovo una nonna morta a Brooklyn che vigila ogni passo che faccio. Ecco tutto quello che mi sta addosso in questo momento. Tu cerchi un lieto fine, te lo dovrai trovare da sola.
STEFFY Non sono così idiota da badare alle "conclusioni liete". Mi accontenterei di sistemarmi in una promettente via di mezzo.
HERB Sono spiacente, Steffy, la mia riserva di promesse l'ho esaurita, per questa settimana.
STEFFY (China il capo sapendo che è inutile insistere) D'accordo, dimentica quello che t'ho detto. Ho solo pensato di farne così, un cenno casuale. (Va in camera da letto e prende la sua borsetta)
HERB (Guarda fuori dalla finestra) Fuori sembra che faccia freddo. Chissà se si sarà abbastanza coperta.
STEFFY E' un tipo capace di scalare le montagne rocciose in shorts, potrà pure attraversare le strade di Los Angeles col suo giubbotto di lana.
HERB Quanto le sono in debito, io?
STEFFY Per che cosa?
HERB Per aver ritardato sedici anni prima di preoccuparmi se è abbastanza vestita calda.
STEFFY Non so proprio. Tu, appena credi di essere in debito con qualcuno, ti precipiti a pagare, per dei motivi sbagliati. Lascia perdere quei sedici anni, tanto non te li puoi riguadagnare. E in un certo senso sei fortunato. Se non l'avessi piantata, tua figlia avrebbe comunque diciannove anni, e risentirebbe lo stesso di averti come genitore. Io non ho mai mancato di fare colazione con i miei piccoli, ma alla fine finirò esattamente come te.
HERB Vuoi saperla una cosa? Sei una delle donne più in gamba che conosco.
STEFFY Allora come mai, a mezzanotte e mezzo, me ne torno a casa da sola?
HERB Perché quando si tratta di sceglierti gli uomini sei proprio un'idiota.
(Si fermano e si fissano, come se entrambi si sentissero un po' indifesi. Le luci svaniscono)
BUIO
SCENA TERZA
Le tre del mattino. Una lampada è accesa. I fari di una automobile investono la casa mentre si ferma. I fari spariscono; sentiamo uno sbattere di sportello. Libby entra in casa e chiude la porta con molta cautela. Comincia a camminare in punta di piedi verso la camera da letto. Herb è seduto sul canapè osservandola.
HERB Che ragione c'è di andare in punta di piedi? La fermata della macchina si è sentita fino a New York.
LIBBY (Sottovoce) Non volevo svegliarti.
HERB Prima di svegliarmi, dovrei essermi addormentato.
LIBBY (Sottovoce) Perché non hai preso il tuo sonnifero?
HERB Ho preso una pillola. Ma la pillola era più preoccupata di te che di me.
LIBBY (Sottovoce) Scusa tanto. Pensavo che avessi altro a cui pensare.
HERB Certo. Avevo altre cose da fare, a cui pensare. Perché bisbigli?
LIBBY Non voglio svegliare Steffy.
HERB Stanotte non può avere il sonno leggero. E' andata a casa sua due ore fa. (Accende le luci)
LIBBY Come mai? Non resta a dormire secondo il suo solito?
HERB (Coi nervi a fior di pelle) Invece, secondo il solito, non è rimasta a dormire.
LIBBY Cos'è che non va? E' successo qualcosa tra voi due?
HERB Non importa Steffy. Vuoi spiegarmi piuttosto dove sei stata fino alle tre del mattino?
LIBBY Sono stata fuori.
HERB Cosa significa "fuori"? Per tre notti in una settimana sei tornata alle due, alle due e mezza, e alle tre di notte. Io desidero sapere dove sei stata.
LIBBY Va tutto bene, sto bene. Ma perché ti stai così impermalendo?
HERB Impermalendo? Esci, non mi dici dove stai andando, non telefoni, a Los Angeles non conosci anima viva, vai in giro fino alle tre del mattino, e per di più presumi che non dovrei avere ragione di impermalirmi.
LIBBY (Si stringe nelle spalle) Vuoi essere impermalito, fallo pure.
HERB Non mi mettere alla prova! E non fare la furba ! Se credi che io procedo, a pagare sull'unghia, per i sedici anni che ti devo, ti sta per arrivare un'altra bella notizia. Io sono un pessimo debitore. Dimentica il mio debito. Non lo riscuoterai mai.
LIBBY Tutto quello che ti ho chiesto è una schifosa raccomandazione per uno dei tuoi amici pezzi grossi. E non l'ho avuta perché tu di pezzi grossi non ne conosci.
HERB E invece mi stai dietro, chiedendomi liquidazioni morali, da quando sei qui, con quell'aria da orfanella stampata in faccia. "Sei in debito con me, e tu mi devi rifondere". Ecco, non hai fatto altro che dirmi questo. (Guarda verso il cielo) "Non è giusto nonna? Non è la verità? Per caso sto inventando? Tu sei la mia testimone, nonna".
LIBBY Ragazzo mio, è successo qualcosa stanotte.
HERB Sono in spasmodica attesa, dimmi.
LIBBY Fuori ho incontrato gente.
HERB Quale gente?
LIBBY Gente importante…. nel lavoro. (A caso, mangia intanto una zampa di pollo, spiluccandola in ogni parte)
HERB Nel lavoro dello spettacolo?
LIBBY Esatto.
HERB Quale gente importante, dello spettacolo, hai conosciuto stanotte?
LIBBY Produttori, direttori, attori….
HERB Davvero? Magari qualcuno che conosco?
LIBBY Se li conosci non lo so, di sicuro hai sentito parlare di loro.
HERB Come chi?
LIBBY Come Jack Nicholson.
HERB Jack Nicholson?….. Come no, ne ho sentito parlare. E tu lo hai incontrato stanotte?
LIBBY Sì. Proprio.
HERB Bene. E chi altro hai incontrato?
LIBBY Di cinema o di televisione?
HERB L'una o l'altra…
LIBBY James Caan.
HERB Ohi! Hai conosciuto Jimmy? Com'è?
LIBBY M'è sembrato eccezionale.
HERB Non ne dubito. E qualcun altro di cui posso aver sentito parlare?
LIBBY Lasciami pensare…...Candice Bergen, Suzanne Pleschette….. un tale che è vicepresidente della Columbia Pictures, poi il regista del film "La morsa" .. un sacco di altre persone, non mi riesce di ricordare i loro nomi.
HERB Però, devi avere avuto un bel po' da fare. E hai parlato con loro?
LIBBY Sicuro, voglio dire che non sono state delle grandi conversazioni, ma ci ho parlato.
HERB (La fissa) Vuoi dire, nella maniera come parli con la nonna.
LIBBY No. La nonna è morta. Questa era gente tutta in abito da sera. So distinguere, sai.
HERB Ho solo fatto una domanda. E dove li hai incontrati, Jack, Jimmy e Candy?
LIBBY A un party a Beverly Hills, Benedict Canyon, al numero 11704.
HERB Chi ti ha invitata?
LIBBY Gordon Zaharias.
HERB Gordon Zaharias? Chi diavolo è?
LIBBY E' uno che mi ha trovato il lavoro.
HERB Quale lavoro?
LIBBY Parcheggiare le macchine al party di Beverly Hills. Ci ho ricavato trentadue dollari più le mance, e incluso in più il fatto che ho incontrato Jack Nicholson.
HERB E' così che hai incontrato tutte quelle celebrità? Quei nomi enormi?Parcheggiando le loro macchine?
LIBBY Certo, dato che ero quella che chiamava le macchine. Per esempio, Gorge Segal è venuto fuori dal party e ha detto: "Numero 78, una Mercedes blu". E io dovevo precipitarmi come una pazza giù per la collina e gridare ad un altro tale, "Numero 78, Mercedes blu", e questo doveva guidarla su. Ma io invece gli ho dato dieci dollari e metà della mancia, così ho potuto io guidare la macchina su, e incontrare George Segal. E' stato molto carino. Mi ha sorriso e mi ha detto "Grazie", proprio come in Un tocco di classe. Ho fatto una serie di grandi incontri.
HERB George Segal che ti dice "grazie", la chiami una bella conoscenza?
LIBBY Beh, non è certo un danno. La cosa importante era lasciarli uno dei miei cartoncini sotto il tergicristallo.
HERB Che cartoncini?
LIBBY Dunque, dovevamo lasciare su ogni macchina questo cartoncino che dice: "Servizio di parcheggio Sunset. Nessun party è troppo grande o troppo piccolo per noi". Solo che io, dietro ad ogni cartoncino ci ho aggiunto, scritto a mano: " Libby Tucker, attrice, tirocinio a New York. Nessuna parte è troppo grande o troppo piccola". E il numero di telefono. Ne avrò lasciati una trentina. Nel caso chiamino anche solo un paio di persone, valeva i soldi che ho speso.
HERB (La guarda, poi guarda lontano, sforzandosi di capirla) Libby, posso farti una domanda personale seria? Pensi, onestamente, che qualcuno dello spettacolo, un regista, un produttore, un operatore, chiunque, si decida a telefonare per un provino a una persona perché ha lasciato il suo nome sul retro di un tagliando del servizio parcheggio?
LIBBY Non c'è grande probabilità. Ma è sempre un po' più di probabilità che se non avessi lasciato niente.
HERB Ma tu non hai probabilità! Non ne hai nessuna! Ci sono cinquemila agenti qualificati qui a Los Angeles, che non riescono ad ottenere un'audizione per i loro clienti, e tu immagini che telefoneranno a te perché tu hai lasciato il tuo nome sul retro di un biglietto che getteranno via dal finestrino nell'attimo in cui usciranno dal viale della villa.
LIBBY C'è molto pessimismo in questo atteggiamento.
HERB (Si sforza di controllarsi) Benissimo! Per amore di discussione, supponiamo che qualcuno legga il tuo biglietto. Qualcuno a cui serva un servizio di parcheggio del genere. Qualcuno che ha incontrato una ragazza al party e vuole scrivere il suo numero per ricordarselo. Qualcuno a cui è rimasto un rimasuglio del buffet tra i denti e prova a levarselo con il cartoncino. Ma supponiamo che ci siano. Ma presumiamo che uno ci sia. Legge: " Libby Tucker, attrice. Tirocinio a New York. Nessuna parte è troppo grande o troppo piccola". Tu immagini che lui scaraventi il piede sul freno, si metta nella corsia di sosta, e dica a sua moglie. "Questo è esattamente quello che stavo cercando. Un'attrice che ha fatto il suo tirocinio a New York, che non si preoccupa se il suo ruolo sia piccolo o grande. Proprio sotto il mio naso e nella mia macchina. Che opportunità per me. Domattina per prima cosa prenderò contatto con lei, e spero e prego che qualcun altro con un rimasuglio nei denti non la cerchi prima di me".
LIBBY (Scuote la testa) Con un modo di ragionare di questo genere, posso capire perché tu non ce l'hai fatta troppo nella vita.
HERB Scordati quello che ho detto. Mi dispiace, mi sono lasciato andare a parlare. Domani starò fuori di qui, nel caso che tu sia inondata di telefonate. (Si dirige verso la sua camera da letto)
LIBBY Se fossi rimasta a Brooklyn, non sarei mai venuta qui. Se non fossi venuta qui, non avrei mai conosciuta Steffy, lei non mi avrebbe parlato di una certa accademia di arte drammatica a Los Angeles. Se non fossi andata a spiare l'accademia d'arte drammatica di Los Angeles, non avrei incontrato Gordon Zaharias di Peonia, Illinois. Se non avessi incontrato Gordon Zaharias, non avrei mai ricevuto un lavoro che mi consentisse di guidare la macchina di George Segal. Se non avessi parcheggiato tutte quelle macchine di pezzi grossi, il nome e il telefono di Libby Tucker non sarebbe mai stato appiccicato sul loro parabrezza. Il tuo di numero, dove è stato mai appiccicato? Se non ti lanci da te e non fai qualcosa a questo mondo, Ti mandano sottoterra, al cimitero, e sulla lapide ci sarà scritto: "Nato nel 1906, morto nel 1973….e nell'intervallo non ha fatto nulla!"
HERB (Perde la pazienza) Lasciare il proprio recapito sul parabrezza, non è la maniera per diventare un'attrice.
LIBBY E andare all'ippodromo non è una maniera per procurarsi una sceneggiatura.
HERB Non dirmi che devo fare! Non ti ho domandato né il tuo consiglio né il tuo aiuto.
LIBBY Quanto a me, ho smesso di chiedertene. Sono una donna indipendente, che il lavoro se lo cerca da se!
HERB Sei una sognatrice, ecco cosa sei. Dipingi il Marocco sul tuo soffitto e così ti illudi di non vivere a Brooklyn. Immagini che tuo padre sia il re di Hollywood e ti scaraventi qui per entrare nel gran mondo e diventare la mia principessa. E invece, la vita non è fatta di fiabe. E' una fatica maledettamente difficile. (Entra in camera da letto)
LIBBY (Lo chiama da fuori) Scusami! (Lui ricompare) Ti chiedo scusa. Non intendevo davvero crearti turbamento. Pensavo che ti avrebbe fatto piacere che le cose per me si mettevano bene.
HERB Non so. Forse hai ragione tu. Probabilmente ,questa tua risolutezza, completa, a picco, è proprio quello che ti ci vuole. Vai ancora a parcheggiare macchine questa settimana?
LIBBY Sabato sera a Beverly Hills. C'è un grande party.
HERB D'accordo, e se non è di troppo disturbo, nomina anche me sui tuoi cartoncini. Ci vediamo domattina (Va in camera da letto, lei lo osserva seguendolo, poi va sulla porta di lui)
LIBBY Speravo di poter discutere con te ancora di una cosa.
HERB (Dalle quinte) Ho appena preso il sonnifero.
LIBBY Ha carattere di emergenza. E' una cosa che è venuta fuori stasera, e io non so come comportarmi.
HERB (Dalle quinte) Sì, ma i miei occhi stanno per chiudersi.
LIBBY Ah sì, certo. Bene. Non importa. Proverò a cavarmela da sola. Buonanotte.
HERB (Ricompare) Vuoi piantarla di fare così ? Allora di che si tratta?
LIBBY Sesso!
HERB Sesso!?
LIBBY Non diventare nervoso. Appena tu ti innervosisci, io pure mi innervosisco.
HERB Che cosa intendi per "sesso"?
LIBBY (Si stringe nelle spalle) Sesso! Cose che hanno a che vedere col sesso.
HERB E sei in qualche problema?
LIBBY Sì. Penso proprio di sì.
HERB Che razza di guaio?
LIBBY Non so come cavarmela in tutto ciò che è sessuale.
HERB Ed è questa la difficoltà in cui ti trovi?
LIBBY La maggior parte degli invitati aveva lasciato il party. E Gordon e io eravamo seduti in fondo alla collina, nella macchina di Suzanne Pleschette. E lui aveva voglia di fare un po' lo stupido. Gordon non è una bellezza, però il suo fisico è sul genere grazioso. E io mi sentivo molto grata a lui, e non avevo voglia di urtare i suoi sentimenti. E poi avevo voglia anche io di fare un po' la stupida. Solo che non sapevo come comportarmi. Non volevo sembrare una di quelle ragazze che i giovanotti chiamano facili, ma non volevo nemmeno fare troppo la difficile. Allora gli ho dato solo un bacio, e sono uscita fuori dalla macchina, e ho deciso di non andare più in là con lui. Ma Sabato sera penso che andrò più in là.
HERB Ed è di questo che vuoi parlare con me?
LIBBY Non necessariamente in questo momento. Ma Domenica mattina sarebbe troppo tardi.
HERB Tu e tua madre non avete mai parlato di queste cose?
LIBBY Lei non si fida troppo degli uomini. Puoi indovinare il perché.
HERB Oppure con tua nonna?
LIBBY Diciamo che il sesso non è il suo soggetto preferito. Ho provato a parlargliene un paio di volte, ma ha fatto finta di essere morta.
HERB Mi stai dicendo che sul sesso non sai assolutamente niente? Non sai nemmeno le cose più elementari?
LIBBY No. So come si fa. Non ho nessun problema sul meccanismo. Ho visto anche cinque film rigorosamente vietati ai minori. Potrei anche sostenere un esame. Però quello che non so è cosa aspettarsi sul piano emozionale.
HERB Vedo. Potresti sentirti più a tuo agio parlandone con Steffy, non ti sembra?
LIBBY Forse, ma è più importante parlarne con te.
HERB Perché?
LIBBY Perché sei mio padre. E perché per me significa parecchio quello che pensi.
HERB Questa è una cosa molto carina a dirsi. E io l'apprezzo tanto.
LIBBY Se tutto questo rappresenta un grosso trauma per te, non facciamone niente. Va bene, potrei sempre prendere un paio di bicchieri di vino, e alla fine "buttarmi".
HERB Tu non ti "butti" per niente. Mi piacerebbe prima sapere se questo Gordon, o come si chiama lui, è abbastanza importante per te per essere il primo uomo della tua vita.
LIBBY Una prima volta ci deve pur essere. Se non sarà lui, potrei sempre tenere in serbo le tue informazioni.
HERB Libby, sai cosa sei? Unica. La ragazza più unica che abbia mai incontrato. Non saprei davvero da dove incominciare questo discorso.
LIBBY Ti faccio io delle domande?
HERB Buona idea. Fammi delle domande.
LIBBY Per esempio quale?
HERB Che ne so. Sono qui per ascoltare.
LIBBY Bene…. Ecco. Sul piano emotivo, c'è differenza tra un uomo e una donna?
HERB Se è diverso?…. Ma si !
LIBBY Lo è veramente?
HERB Non so. Ho sbagliato?
LIBBY Non è un esame. Volevo solo la risposta. Quanti anni avevi quando ti è successo la prima volta?
HERB Quindici.
LIBBY Quindici?
HERB Sono cresciuto in mezzo ad un vicinato brutale. Un quindicenne vergine era considerato gay.
LIBBY E la ragazza chi era?
HERB Non sono riuscito a vederla in faccia. Era molto buio ed io avevo molta voglia di spicciarmi, di superare quel momento.
LIBBY E con la mamma, come andava?…. E' una domanda troppo personale, no?
HERB Oh, finora lei è in cima alla lista….. .Lei era completamente diversa da tutte le donne che avevo incontrato prima. Era così per bene. Era la cosa che mi piaceva di lei. La sua famiglia aveva sul tavolo la rivista Time; e questo a me sembrava la cultura.
LIBBY E lo avete fatto prima o dopo il matrimonio?
HERB Ah. Non immaginavo che mi facessi una domanda ancora più ardita di quella di poco fa. Lei te lo ha detto?
LIBBY Ha detto dopo.
HERB Ti ha detto così?…. Sì, sì dopo sposati.
LIBBY Non è vero, sapevo che lei mi diceva una bugia. E poi lei non se la sentiva proprio di parlarmi di questa roba. Ed è per questo che ne sto parlando con te. Volevo sentire quello che aveva provato. Se aveva provato paura o eccitazione.. Era divertente? Era doloroso? Non credevo che la domanda fosse irragionevole. Voglio dire, se la mamma mi insegna a camminare, perché non potrebbe insegnarmi a fare l'amore?
HERB Non so proprio.
LIBBY Allora cosa le piaceva? Le piaceva fare l'amore?
HERB Libby, è un po' troppo perché io possa rispondere.
LIBBY Dato che era così arrabbiata quando l'hai lasciata. Così carica di amarezza. Non credo che sia andata a letto con un altro uomo finche c'eri tu.
HERB Non si può mai dire. E' abbastanza attraente.
LIBBY Quando te ne sei andato, è come se l'avessi presa con te. E' per questo che anch'io ero così incollerita con te. Già era un male che te ne eri andato tu, almeno potevi lasciare mia madre, là, per me.
HERB Ma lei è rimasta la con te. Bada, che se non ha frequentato altri uomini, è stato solo per una sua scelta. Forse eravate voi due, tu e Robby, gli altri uomini della sua vita.
LIBBY Magari fosse stato così. Nessuna meraviglia che io sia venuta su come se io fossi il suo dolce, la sua torta.
HERB Che vuoi dire?
LIBBY Tante volte, aveva l'abitudine di abbracciarmi talmente forte. Come se cercasse di strizzare da me tutto quell'amore che non era riuscita ad ottenere in altro modo. Quindi invece di crescere come Libby, come me stessa, venivo su come un surrogato…..
HERB Tu non sei un surrogato. Tu sei in testa in ordine d'importanza. Mai vista una ragazza della tua età così sicura di se. Accidenti, se avessi metà della tua sicurezza, forse avresti parcheggiato la mia macchina al party stanotte.
LIBBY Sicurezza?….. Ma se ho una paura matta dal primo attimo in cui mi sveglio la mattina.
HERB Paura di che?
LIBBY Di ogni cosa. Mi alzo un'ora prima di te per rassicurarmi che tu sia ancoraqui…. La nonna è morta. So che con tutta probabilità non mi può sentire. Ma io le parlo comunque ogni giorno perché non sono per nulla certa che ci sia qualcun altro che mi ascolta. Se devo andare ad un incontro, il mio cuore pulsa talmente forte che lo puoi vedere uscire attraverso la blusa. E la trovata di scrivere il mio nome dietro i cartoncini? Non è stata una mia idea, ma di Gordon. Lui ha scritto sul primo, e io l'ho copiato…. E se vuoi sapere la santa verità, io non desidero per niente fare l'attrice. Non so un bel nulla della recitazione. Non so che cosa voglio essere… (Cominciando a crollare) Ho solo desiderato venire qui a vederti. Volevo solo vedere come eri. Volevo sapere perché ero tanto atterrita tutte le volte che a un ragazzo veniva la voglia di allungare la mano e di toccarmi…. E volevo che qualcuno di famiglia mi abbracciasse perché sono io, Libby, e non in vece di qualcuno che era più in là.
(Si mette a singhiozzare. Lui la raggiunge, con rapidità, e la stringe tra le braccia)
HERB Sono qua io, piccola, sono qua. Va tutto bene. Non piangere. Ti tengo stretta io, piccola. Ti tengo stretta io.
(Lui la culla tra le braccia e lei piange in silenzio)
LIBBY Non andartene più…. per favore.
HERB Puoi restare tra le mie braccia tutto il tempo che vuoi. Puoi installarti tra lemie braccia. Tutti i tuoi vestiti li appendi nelle mie tasche.
LIBBY Adoro troppo la mamma. Non ho voluto dire niente contro di lei.
HERB Questo lo so.
LIBBY Però lei non mi lascia entrare nel suo animo. Quando mi abbraccia, io sento solo le sue braccia… ma non sento mai quello che lei ha dentro.
HERB Capisco.
LIBBY (Adesso piangendo francamente; si volta dall'altra parte) Accidenti…. Mi si è aperto completamente il mio vecchio impianto idrico. Non mi aspettavo per niente che mi succedesse questo. Spero che tu sia assicurato contro le inondazioni.
HERB Libby, può anche essere una cosa meravigliosa.
LIBBY Quale?
HERB Dare se stessi a qualcuno…. amarsi, darsi piacere, fare felice…. e farsi felice. E' quello che succede tra me e Steffy. Ogni volta. Senza troppi rimpianti.
LIBBY Davvero?
HERB Non ti direi mai una bugia.
LIBBY Perché allora gli chiedi di venire soltanto una volta alla settimana?
HERB Tu non sei la sola ad avere una sicurezza malferma.
(Si abbracciano mentre le luci si abbassano)
BUIO
SCENA QUARTA
La domenica mattina, due giorni più tardi, verso le undici.
HERB (Uscendo dalla camera da letto e chiamando verso la stanza da bagno) Libby? Sei già alzata? Sbrigati. Nat e Al ci aspettano per colazione. Voglio ordinare frittata ai funghi e cipolla, qualcosa di cacciagione, formaggio e una tazzona di caffè bollente. E poi andiamo alla partita: "Dodgers" contro "Filadelfia" (Guarda dalle parti del cortile) Che giornata stupenda. Gradevole e nuvolosa. Sai cosa sto pensando? Forse potresti fabbricare una capote per l'automobile? Voglio dire che quella vecchia sta per crollare comunque, non dovrebbe essere un lavoro troppo difficile. Che ne pensi, eh? (Libby vien fuori, vestita con l'equipaggiamento del suo primo arrivo) Vieni vestita così? Non stiamo mica andando in escursione, allo stadio dei Dodgers…. Non ti vedo tanto contenta. Non hai voglia di vedere la partita? Per me è ok. Non sei obbligata a venirci. Avevo solo pensato che ti facesse piacere.
LIBBY (Titubante) Mi piacerebbe. Mi piacerebbe venire con te.
HERB E allora perché quel viso lungo?
LIBBY Non è mica un viso lungo…. E' un viso di addio. Torno a casa. (Comincia ad allacciarsi le scarpe da escursione)
HERB Cosa intendi dire?
LIBBY Intendo dire, sto per tornare a casa, a New York.
HERB Quando?
LIBBY Oggi. Adesso. Aspettavo che ti alzassi. Ho chiamato Steffy per dirle addio. Ha detto che avrebbe cercato di essere qui prima che me ne andassi.
HERB Te ne vai per molto?
LIBBY Spero di no. Spero che tu mi inviterai a venire di nuovo qualche volta…. Spero che tu venga a trovarmi a New York, perché spero di avere una casetta tutta per me un giorno. Forse potrai dormire nella mia alcova per gli ospiti.
HERB Quando hai deciso questo?
LIBBY Stanotte. Non mi riusciva di dormire. Stavo distesa sul letto e improvvisamente ho udito una voce: "Libby, è tempo di tornare a casa. Hai ottenuto quello per cui sei venuta". Ma ho immediatamente realizzato che non era la voce della nonna. Così, stamane mi sono alzata e ho fatto i bagagli.
HERB Che cosa vuoi dire, che hai ottenuto quello per cui sei venuta? Cosa hai ottenuto? Un lavoro di parcheggiatrice di auto? Tutto questo viaggio solo per questo?
LIBBY No. Per ottenere una cosa da te. Pensavo che fosse l'entrata in un mondo, o magari solo dirti che secondo me tu eri un essere spregevole. Ma l'altra notte, quando mi hai tenuta tra le braccia e mi hai detto che potevo restarci quanto mi facesse piacere, ho potuto sentire il tuo cuore che palpitava, ho potuto sentire quello che avevi dentro di te, e allora ho pensato che, mentre tu mi stavi abbracciando, io avevo ottenuto quello per cui ero venuta.
HERB Ma allora, perché vuoi andartene? Perché adesso? Ci sono voluti sedici anni per arrivare a questo punto. Non mi sembra giusto tornare indietro al punto in cui eravamo.
LIBBY Noi non torniamo al punto in cui eravamo. Torno solo a New York. Adesso, fra noi c'è un rapporto. Io so chi sei; tu sai chi sono. Per noi è una situazione nuova.
HERB Cos'è New York per te? Cosa ci vai a fare?
LIBBY A cominciare a pensare, su quello che vorrei fare della mia vita, invece di sciupare il mio tempo a disperarmi su quello che non mi riusciva di fare.
HERB Ma sei appena venuta qui. Un paio di miserabili settimane, che cosa sono mai? Restaci un mese, ancora due settimane. Vieni alla partita dei Dodgers, Libby. Non partire, non andartene a casa oggi. Ti prego… Mannaggia. Come sentirò dannatamente la tua mancanza!
LIBBY Possiamo telefonarci, a vicenda. Possiamo scriverci. Ho sempre immaginato che tu mi scrivessi le lettere più meravigliose, data la tua professione e il resto. Le conserverò e ne farò un libro, come le lettere di Groucho Marx a suo figlio.
HERB "Le cartoline postali di Herbert Tucker".
LIBBY Non è un titolo malvagio.
HERB Avrai bisogno del denaro per l'aeroplano.
LIBBY L'ho tenuto da parte. Ho fatto un bel gruzzolo questa settimana. Fino a Chicago prendo il pullman e poi l'autostop fino a New York.
HERB Non devi fare l'autostop. (Prendendo il portafoglio) Ecco i soldi.
LIBBY No, papà. Non voglio. Per favore.
HERB Ne valeva la pena solo per sentirsi chiamare papà. Accidenti, credo che starei meglio se tu non fossi venuta.
LIBBY Non dirlo.
HERB Ma io sono impazzito, accidenti. Sono stufo di come ti stai comportando. Avresti almeno potuto darmi qualche preavviso. Se avessi saputo che tu dovevi stare solo due settimane, io non avrei…..
LIBBY Che cosa?
HERB Niente. Non importa.
LIBBY Tu non avresti mai che cosa?…. Non ti saresti attaccato così a me?
HERB Non ho detto questo.
LIBBY Ma stavi per dirlo…. Perché non avresti potuto dirlo? Cosa c'è nell’attaccarsi a qualcuno che ti fa tanto spavento?
HERB I distacchi.
LIBBY Ascolta. Vuoi andare alla partita, vengo con te alla partita. Posso partiredomani.
HERB No. A che serve? Darò i biglietti ai due figli di Steffy. (Si siede e si tiene lo stomaco con una smorfia)
LIBBY Ti fa male qualche cosa? Non stai bene?
HERB Ho solo un gran vuoto qua allo stomaco. Forse è fame.
LIBBY Non vorrai di nuovo incominciare a non mangiare, no eh? A non avere cura di te? A costo di spedirti per posta ogni giorno dei bei tramezzini da New York.
HERB Spediscili la mattina per espresso. Così l'affettato arriva fresco.
LIBBY Sono state le due più belle settimane della mia vita. Non le scambierei con nessuna cosa al mondo.
(Steffy appare sulla porta d'ingresso)
STEFFY Sono rimasta senza benzina a due isolati da qui. Avevo paura di non riuscire a salutarti. Oddìo, sono distrutta.
LIBBY A me sembri in piena forma. Non ti sembra, papà?
(Herb si alza e va in giardino)
STEFFY Come l'ha presa la tua partenza?
LIBBY Tremendamente male. Non è meraviglioso?
STEFFY E tu sei molto cambiata dal primo giorno che sei comparsa qui. Sei più grande. E' vero che sei più grande?
LIBBY Si. Dentro. Sono anche diventata bella, ma questo non è venuto ancora fuori.
STEFFY Sarebbe il caso di dire proprio il contrario. Ah. Questo è per te. (Le porge una grande busta di carta grezza)
LIBBY Che cos'è?
STEFFY Un regalo. Aprilo.
(Libby apre la busta e tira fuori una grande fotografia di Jane Fonda)
LIBBY "A Libby…. A quel che sento, la mia anima gemella. I migliori auguri, Jane Fonda". Bene, ecco fatto. Questo paragone ha proprio distrutto una ragazza grande e bella di Brooklyn. In due settimane tutto quello che avevo desiderato è diventato realtà. E' un posto da vivere. (Libby va vicino al suo zaino che è sul tavolino da caffè e ci mette dentro la fotografia)
STEFFY Ero riuscita quasi ad avere anche quella di Candice Bergen.
LIBBY Va bene lo stesso. Candice la conosco. Ci siamo già incontrate.
(Herb
rientra dal cortile con tre aranci in mano. Va in cucina e li mette in un
sacchetto)
HERB Ci sono degli aranci. Dovresti portare qualche arancio da mangiare in
viaggio.
LIBBY Oooh! Ho scordato di avvertire la mamma che sto tornando a casa. Papà? Posso chiamare fuori Los Angeles? Interurbana? Te la pagherò. (Libby corre al telefono e forma il numero)
STEFFY Devo aspettare fuori?
LIBBY No. Va bene così. Resta. (Al telefono) Pronto, mamma?…. Ehi, mamma, sono io, Libby… No, è tutto formidabile… Tu come stai?… I piedi ti danno fastidio?… Allora non stare troppo in piedi….(La mano sul telefono, rivolta a Steffy) Sta dicendo: "Su cosa vuoi che sia?" (Di nuovo al telefono) Mamma? Senti. Volevo solo dirti che sto tornando a casa…. Sto partendo oggi… No, no, no. Le cose qui sono stupende. Ti racconterò tutto, riguardo a qui, quando sarò li….. Anch'io ho sentito molto la tua mancanza…. Penso a te tutto il tempo…. C'è molto di cui desidero parlarti, si, sulle cose di ora…. Mi si sono schiarite molte idee in California…. Mi sono illuminata…. illuminata … Lascia perdere, te lo spiegherò a voce, mercoledi…. Senti, mamma, puoi restare un secondo al telefono, non mettere giù. (Mette una mano sul ricevitore. A Herb) Non sei obbligato a dirmi di sì. Lo so che è una imposizione da parte mia. Ma sarebbe di una straordinaria importanza per me… Non vorresti farle un saluto?
HERB Libby!
LIBBY Non dev'essere una conversazione. Ma un semplice saluto. Sta attraversando un periodo di depressione. L'ho sentita dalla sua voce. Sarebbe un gesto gentile…. col "giorno della mamma che arriva tra tre settimane".
HERB Che cosa diavolo ti salta in mente, Libby? Non ho mai parlato con quella donna per sedici anni. Non puoi, così, alzare il telefono e dirle "ciao".
LIBBY Solo i primi due secondi sono difficili.
HERB Non farmi fare questo, Libby. E non farlo fare a tua madre. L'imbarazzo sarebbe di entrambi.
LIBBY Non sto mica cercando di combinare un matrimonio. Ma pensavo proprio che fosse stato bello, non sciupare il resto delle vostre vite, a stare aggrappati a quel qualcosa che è successo sedici anni fa.
HERB Steffy, per favore, puoi spiegarglielo tu…..
LIBBY Lasciami chiedere a mamma. Se dice che va bene, va bene anche per te?
HERB Non dirà che va bene. Perché dovrebbe dirlo?
LIBBY Potrebbe sorprenderti. Allora glielo chiedo?
HERB Fallo pure. Chiediglielo. Ma io la conosco.
LIBBY (Al telefono) C'è qualcuno qui che vorrebbe farti un saluto… Già. E' qui accanto a me, proprio qui vicino… Ti senti in grado?… Uuh…. Uuuu…. Bene, aspetta un secondo. (La mano sul telefono, si muove verso Herb) Ha detto che se vuoi salutarla, lei non te lo impedirà.
HERB Vedi ! Che cosa ti avevo detto?
LIBBY Questo per lei è come dire un sì! Ha detto sì.
HERB E' il peggiore sì che io abbia mai sentito.
LIBBY Lei sta aspettando al telefono. Se non le dici ciao adesso, faresti proprio un'azione schifosa.
HERB (La fulmina) Libby, ma sei una cosa, sei una cosa unica! Ancora due settimane con te e mi troverei a fare l'autostop per tornare a New York. (Va verso di lei) Dammi quel telefono!
LIBBY (Al telefono) Mamma?…. Ecco: c'è lui. (Gli porge il telefono. Lui lo prende e si guarda attorno con una espressione disperata).
STEFFY Mi vado a lavare le mani. (Va in bagno)
LIBBY Devo farti il letto.
(Libby va nella stanza di lui e chiude la porta. Herb è solo. Guarda l'apparecchio, fa un profondo sospiro, e si butta)
HERB Pronto… Blanche? ….. Sono Herb… Sì… sì, è una sorpresa anche per me... Come va?… Oh?… Ah si, certo, anche a me a volte danno fastidio i piedi… Libby mi ha mostrato una tua foto. Stai benone. Quella in cui sei vestita con un vestito blu e un golf arancione… No, non mi sei sembrata per nulla ingrassata…. A me, sembri sempre la stessa di sempre… La cosa che volevo dirti era… Ecco, penso che Libby sia una ragazza straordinaria…. Un po' schietta, però…. Tu hai fatto un meraviglioso capolavoro con lei, Blanche; dovresti essere molto orgogliosa… orgogliosissima di lei… Sì. Anche a me ha fatto piacere parlarti… E riguardati, Blanche… Chi?… Certo. Ma certo, se è lì, passamelo… (Aspetta, fa un altro profondo respiro) Pronto? Pronto, Robby, come te la passi?… Beh, anche a me fa piacere conoscere la tua voce… Ho sentito che suoni il piano…. Ti piace?…. Piace anche a me. Come no… E' un bello strumento… Che stai dicendo?… Sì, certo, sto lavorando a una sceneggiatura proprio adesso, effettivamente… Ne hai visto uno? Ma quello di quasi tre anni fa…. Sono contento che ti è piaciuto… Non sapevo che l'avevi visto… Dici sul serio? Veramente? Bene, se dici sul serio devi assolutamente venirmi a trovare…. Tua sorella ha l'indirizzo… Ok, anch'io devo interrompere… E' stato bello parlarti… Saluta la mamma… Ciao Robby. (Per un momento piange; poi) Potete rientrare tutt'e due.
(Libby e Steffy rientrano contemporaneamente)
LIBBY Ti ringrazio. E' stato molto bello quello che hai detto di me. Che cosa ne pensi di Robby?
HERB Non aveva il timbro di un Carl. La sua voce era molto acuta, molto fina, non è così?
LIBBY Gli diventa in questo modo quando è nervoso. Non aver paura…. Non è proprio quello che stai pensando.
HERB Chi ha detto niente? Può darsi che venga qui l'estate prossima. Forse andrà a scuola qui. Ha detto che gli fa piacere venire a vedermi.
LIBBY Vedi! Vedi! E adesso non sei felice di avere salutato?!
HERB Presumo che questo significhi che tua madre verrà appresso a Robby quest'estate.
LIBBY No. Tu non riuscirai mai a fare uscire la mamma dal suo guscio. Lei vivrà a Brooklyn fino al giorno della sua morte, e poi la seppelliranno accanto alla nonna.
HERB E allora avrà inizio una conversazione a tre. Dovrai installare un'altra linea.
STEFFY Adesso me ne devo proprio andare. Posso darti un passaggio dove vuoi.
LIBBY No, grazie. Preferisco andarmene come sono venuta. Da sola. Una ragazza di questi giorni dev'essere indipendente. Ho preso tutto?
HERB La frutta. Non dimenticare la frutta.
LIBBY (La guarda) Grazie. Hai coltivato degli aranci e dei limoni bellissimi.
STEFFY Sono proprio felice che tu abbia trovato il vero Herb Tucker che stavi cercando quella mattina.
LIBBY Senti, se dovessi lavorare in un film a New York, noi abbiamo per te una camera a disposizione. E' quella dove dormiva la nonna. L'ho ridipinta con la Costa Azzurra.
STEFFY Io amo la Costa Azzurra. Vado a lavarmi di nuovo le mani. (Va in bagno)
LIBBY E così…. eccoci qua. Un altro addio.
HERB (Si guarda in giro) Sento che dovrei darti qualcosa in più da portare con te.
LIBBY Lo so io.
HERB Dimmi. Cosa?
LIBBY La tua fotografia.
HERB La mia foto? (Si guarda in giro) Mah! Non so proprio se ne ho una buona. (Apre dei cassetti) Ne avevo scattate, per la pubblicità, ma sono vecchie di circa sei anni fa. Avevo i baffi. E non mi somigliano affatto.
(Libby tira fuori una Kodak Instamatic dal sacco)
LIBBY Sono venuta attrezzata. Tutto quello che devi fare è restare fermo li.
HERB Oh Dio. Io odio essere fotografato.
LIBBY Non fare così. Sto facendo la foto. Devi solo metterti in posa.
(Mette a fuoco la macchina, ma lui posa male) Non puoi fare qualcosa? Sembri uno che sta andando in prigione.
HERB Cosa vuoi che faccia? Vuoi che balli sul soffitto?
LIBBY No, basta farmi un sorriso. Su dai... sforzati… Quello sarebbe un sorriso? Quello sembra un sorriso di chi guarda verso il cimitero del monte Hebron. Fai un grande sorriso per Libby ok? (lui sorride e lei scatta) Stai lì! Una ancora per Robby. (lui sorride e lei scatta). E una per la mamma.
HERB Dai sbrigati.
LIBBY Per la festa della mamma. Fai il divertito. (lui sorride e lei scatta). Grazie. Le rimanenti le userò per l'America. Bene, ora devo sbrigarmi perché devo andare a prendere le radici di una pianta di mele da coltivare a New York. Ciao papà ti voglio molto bene.
(Libby esce dalla porta. Il bagno si apre ed esce Steffy)
STEFFY Bene, devo andarmene anch'io ora. Ti fa niente se prendo la tua macchina inprestito per qualche minuto? Devo andare a prendere una tanica di carburante. Poi tornerò indietro.
HERB Certamente.
STEFFY Vorrei andare a prendere la foto con i bambini e poi a prenotare una cena cinese. Ti interessa?
HERB Non saprei. Pensavo di buttare giù qualche pagina oggi.
STEFFY Di Domenica?
HERB La macchina da scrivere non lo sa. Potrebbe essere Mercoledì per lei…..
STEFFY Ah, certo. D'accordo. Sarà per un'altra volta.
HERB Naturalmente.
STEFFY Hai in mente un'idea sulla quale lavorare?
HERB Sì. Credo di sì.
STEFFY Sono contenta di sentirlo… E' un soggetto nuovo?
HERB No. E' un vecchio soggetto. In realtà mi è venuto in mente sedici anni fa.
STEFFY Mi piace già.
(Steffy si gira, ed esce, andando verso la macchina. Herb va allasua scrivania e si siede. Steffy ritorna)
Dimenticavo le chiavi… Vedo che ti sei dato alla pubblicità.
HERB Perché?
(Steffy gli mostra un piccolo cartoncino rosso)
STEFFY L'ho trovato sul tuo volante (Porge il cartoncino a Herb. Lui lo legge e sorride, poi lo ridà a Steffy che legge ad alta voce) "Herbert Tucker, sceneggiatore. Tirocinio a New York. Niente sceneggiature troppo lunghe o troppo corte".