Un giorno al supermercato
Scheda copione
Titolo |
Un giorno al supermercato |
Autore ed aventi diritto |
Giuliano Angeletti poetangeletti@gmail.com tel. 3317115597 |
Data pubblicazione |
01 .04.2017 |
Anno di stesura |
2017 |
Genere |
Monologo brillante |
Atti |
1 |
Durata (min) |
20 |
Lingua |
italiano |
Personaggi maschili |
1 |
Personaggi femminili |
(voce fuori campo) |
Minimo attori maschili |
1 |
Minimo attrici femminili |
( voce fuori campo) |
Premi e riconoscimenti |
|
Depositato S.i.a.e. |
Sezione DOR numero posizione SIAE 198563 Codice Opera 927465A |
Reparto proventi : concordato tra gli Aventi Diritto Da effettuarsi dalla SIAE |
100% 100% |
Sinossi: a chi non è mai capitato, di sentirsi dire “ amore, gentilmente mi faresti un saltino al supermercato “: monologo di sicuro effetto e di ottima mimica: ecco un corto tragicomico di ottima fattura tutto al maschile. Il nome di donna , può essere liberamente sostituito : fuori scena, la voce femminile, impreziosisce il testo: nel sottofondo musiche e voci del supermercato, rendono il pubblico più vicino e partecipe: le due borse con la spesa possono essere sostituite con un carrello.
UN GIORNO AL SUPERMERCATO
Monologo
di
GIULIANO ANGELETTI
Numero Posizione SIAE 198563
Codice Opera 927465A
SCENA
Fondo neutro luci spente, un occhio di bue mette a fuoco l’attore , le pause , prevedono un applausi o risate :
( luci di vario colore focalizzano gli stati d’animo dell’attore)
SI APRE IL SIPARIO
Musica introduttiva
( entra l’attore con due borse colme di spesa o al limite con un carrello da supermercato colmo di borse , l’uomo è visibilmente affaticato e per di più alterato)
Questa è purtroppo la vicenda, di noi uomini che tranquilli , anzi già cambiati , in tuta : perché io quando sono a casa mi tolgo le scarpe le butto nel ripostiglio , mi metto le ciabatte , vado in camera, butto tutto sulla poltrona, calzoni, polo e bomber … mi metto la mia classica tuta grigia di fitness mi butto sul divano: prendo il telecomando e faccio zip … e “ zummo “ tutti i canali: per prepararmi psicologicamente , alla partitissima Bayer – Real Madrid , con vicino una scorta di “ schifezze” . Noccioline, pop corn ,birra e una bella coca cola , per fare dei “ ruti “ da fare tremare il palazzo .
(pausa)
Nel mio ozio meritato, non ho notato, il comportamento di mia moglie da sempre acida, ma ora addirittura sorridente, la osservavo, ma non riuscivo a capire, cosa volesse, quale era il suo scopo.
(pausa)
E fu allora che ho sentito, quella sua voce angelica, ma in effetti da “ vipera “
( voce femminile, fuori campo) “ amore; visto che è presto: mi faresti un saltino al supermercato”
Ed io nel sentire quel “ visto che è presto” e “ supermercato”
mi sono sentito gelare, come un hawaiano al polo nord:
( afflitto )
ma come si fa a dire che è presto, ci sono i preliminari della partita, ci sono le interviste: ma non lo sanno le donne cosa vuol dire fare perdere i preliminari di Champions ad un uomo: il fatto è solo paragonabile all’ammaccatura sulla carrozzeria della macchina nuova appena comprata dal concessionario.
(pausa)
ma nel contempo, mi è mancato il coraggio di dire no! Perché *Miranda* mi ha fatto un sorriso, un sorriso subdolo, che sai falso, ma un sorriso di cui non hai la forza di obiettare…
così senza proferire verbo, sono tornato a cambiarmi…
sono tornato nel ripostiglio, ho preso una scarpa, ho faticato per trovare l’altra, perché non sapevo dove l’avevo buttata: dopo mi sono tolto la tuta, rimesso i pantaloni, la polo era ancora alla rovesciata
ero pronto per uscire
( a voce alta)
Dovevo pensare che c’era qualcosa che non andava, la vipera, non si è neppure lamentata del mio disordine , la vile aveva previsto tutto! E io ci sono cascato come un pollo!
Sicura della sua vittoria mi aveva già preparato la lista
( pausa )
(musica)
(alle donne del pubblico) solo per le donne del pubblico: alzi la mano chi di voi si è comportata in questo modo con il marito o il fidanzato
( pausa)
(alle donne con la mano alzata ) siete tante, ma pensavo di più?
(alle donne) adesso alzino la mano le donne che lasciano in pace il marito o il compagno quando è a casa in relax
(pausa)
(conta le donne con la mano alzata)
Nessuna! No ! poche mani alzate! Scusate allora o voi siete sante o spudorate mentitrici.
Allora care mie donne, siete consce delle vostre angherie verso il sesso opposto!
(silenzio)
Immaginavo questo silenzio:
però non sono ancora contento: adesso vorrei sentire i maschietti!
(pausa)
Alzino la mano, coloro che quando sono a casa non sono lasciati in pace dalle mogli e compagne! Dai alzate le mani senza timore, lo so che siete annichiliti e avete paura in privato delle ritorsioni, ma questo consideratolo come un gioco: e per una volta: solo per oggi le donne vi perdoneranno! Vero perdonerete! (pausa) Forse!
(pausa)
( a voce alta)
Non sento niente!
( le donne rispondono ) Siii!
Coraggio uomini!
Alzino la mano, coloro che quando sono a casa non sono lasciati in pace dalle mogli e compagne!
(alzano la mano)
(conta)
Siamo in tanti! E tu : in seconda fila, perché non alzi la mano! Ti ho visto che uscivi dal supermercato con due casse d’acqua , tanto che sembravi un orango
( mima il gesto per il palco)
e tua moglie si lamentava!
(pausa)
Ti capisco, hai paura delle conseguenze!
(pausa)
(musica)
Ma adesso veniamo al mio dramma: prendo la macchina dal parcheggio: un parcheggio sudato: ho girato un’ora a vuoto come un idiota, per trovare un posto sotto casa, erano anni che non mi capitava un “ culo “ simile, era posteggiata proprio davanti al portone: e ora mi tocca lasciarlo… per andare al
( voce alta)
al Supermercato; e a comprare chissà che cosa di urgentissimo, come se abitassimo in un’oasi perduta nel deserto del Sahara, e non al centro di Roma.
( voce normale)
Quando ho preso la macchina, vedevo i ghigni diabolici dei cacciatori di parcheggi, io uscivo verso l’impossibile mentre loro si litigavano il mio posto!
(pausa)
(musica )
Arrivo davanti al supermercato, prendo il carrello: no ho cambiato idea, entro senza, per la fretta non ho letto il biglietto che opportunatamente la vipera mi ha messo nella tasca …
Sono entrato, il cuore mi batteva impazzito
Manca solo un’ ora alla partita
Leggo il biglietto
(ad alta voce)
Stuzzicadenti: capisco: “se mancano gli stuzzicadenti a tavola sarebbe una catastrofe mondiale”!
(pausa)
Tre etti di prosciutto:” ma non potevo andare nell’alimentari sotto casa” ! No non potevo perché non era in offerta, 50 centesimi di meno: ma per questa offerta, ho dovuto prendere la macchina, parcheggiare, dare 1 euro al parcheggiatore abusivo … ed ecco l’offerta bruciata …
(pausa)
Dopo leggiamo:
Un etto di stracchino: Nonno Vanni
( pausa)
Entro al supermercato, di corsa, mi avvicino al banco del prosciutto, vedo il “San Daniele “ e “ il Parma” quale prendo, intanto prendo il numero di prenotazione ! Contemporaneamente prendo il cellulare e telefono a *Miranda*
(mima la scena)
( panico)
Il telefono, è occupato : chissà a chi telefona !
Arriva il mio numero di prenotazione il numero 17
Non è per essere scaramantico, ma preferivo o il 16 o il 18
Voce fuori scena ( offerta prosciutto al banco salumi )
(pausa)
Mi avvicino al banco dei salumi…
… cerco di prendere tempo
(pausa)
riprovo a telefonare (mima la scena) tutto occupato!
Allora mi viene un lampo di genio, e dico al droghiere!
“ vorrei tre etti di prosciutto di quello che è in offerta”
E lui con un sorriso sarcastico mi risponde “ il Parma o il San Daniele”
E io rispondo: “ mi dia quello che è in offerta”
E lui, con quella faccia da ebete” Signore sono in offerta tutti e due”
Allora provo a telefonare, niente … occupato
Allora mi prendo questa grande responsabilità
e
conscio delle conseguenze future in caso di un mio errore
e come per liberarmi di un peso grido
(grido)
“ tre etti di PPPaaaarrrrmmmaaa”
(pausa)
Dopo vado nel banco frigo a prendere il formaggi
Quando sono entrato ho visto lo stracchino sullo scaffale una confezione sola,
e ora vado a colpo sicuro!
(grida)
Non c’è più! Vado nel panico! E ora come faccio!
(pausa)
Riprovo a telefonare … niente … ma stavolta squilla! … non risponde! Riprovo … niente …
Allora cosa faccio!
(pausa)
Secondo voi, cosa fa un uomo in un caso simile!
(pausa)
Ne compra , uno simile… ed io ho fatto proprio così !
Dopo tutto, io ho cercato di telefonare: ma lei non ha risposto! Le telefonate sono documentate! Penso di non avere niente da rimproverarmi.
Finalmente mi dirigo, verso la cassa … ne vedo una vuota, vado di corsa … no mi sono dimenticato gli stuzzicadenti … li prendo e torno verso la cassa, naturalmente c’è una persona con un carello pieno che non ti fa passare nemmeno se sono agonizzante sul pavimento…
Quando finalmente squilla il telefono!
(pausa)
È * Miranda* ,
(pausa)
La vipera quando vuole telefona
Allora appena sento la sua voce, il mio istinto di conversazione mi fa dire quello che ho comprato ma ma lei mi zittisce e mi dice :
(pausa)
( voce femminile, fuori campo) “ Sei già alla cassa! “
Ecco quando una donna ti dice così ! Deve dire
(ad alta voce)
Si! Ho pagato e sono appena uscito dal supermercato!
Ma io invece che non sono intelligente ci sono cascato e ho detto:
“ no, cara non sono ancora alla cassa! “
Allora ecco l’imbroglio della vipera!
( voce femminile, fuori campo) “ Caro, visto che hai ancora tempo ed è presto, vai a prendermi, il detersivo liquido al profumo di limoni di Maratea “
(ad alta voce)
Ed io nel sentire, profumo al limone di Maratea , sono rimasto allibito… perché che cos’ha di tanto speciale il profumo dei limoni di Maratea, e se il profumo fosse dei limoni di Sorrento, o di Monterosso non va bene :
E la vipera, ripete:
( voce femminile, fuori campo) “ mi raccomando che abbia il profumo dei limoni di Maratea”
Allora torno indietro, vedo il detersivo, lo prendo e lo metto nella borsa e vado alla cassa:
la cassa è vuota, pago … addio Supermercato!
esco vado alla macchina:
un Euro all’extracomunitario … e poi metto la spesa sul sedile e a casa di corsa!
Non ci crederete, ma ho trovato parcheggio… subito
Ho preso l’ascensore:
all’uscita dell’ ascensore, ho sentito la musica:
MUSICA CHAMPIONS LEGA
Era una mia vittoria, entro in casa trionfante: metto la spesa sulla sedia
E cosa vedo:
( a voce alta )
Il detersivo al profumo di limone di Maratea era aperto ed aveva tracimato dentro la borsa, il contenitore era aperto, e la borsa della spesa sapeva di profumo di limoni di Maratea
(a voce alta)
Era aperto perché la gente, lo apre per sentire il profumo e poi lo richiude e lo rimette nello scaffale, ma non si accontentano di aprirne una, lo le annusano tutte e tutti finiscono nello scaffale e nello scaffale sono vere bombe di detersivo al profumo di limoni di Maratea
( pausa)
Ma ve lo immaginate la vipera appena ha visto il fatto: urlava così tanto che sembrava la “ sirena dell’Arsenale Militare” e così addio Champions ,e sono dovuto ritornare al supermercato:
ma queste borse della spesa che voi vedete:
è la spesa che porto a mia madre, perché io sono tornato a vivere da lei …
perché io voglio vivere senza “ mugugni “
e vedermi in pace Champions , Europa lega e anche Coppa Italia
(esce di scena con le borse della spesa o in alternativa il carrello )
SIPARIO