“UN GIORNO COME GLI ALTRI”
COMMEDIA ESISTENZIALISTA
IN DUE ATTI
di Stefania De Ruvo
COD SIAE N. 93 25 55A
Una donna comune scopre di non essere la protagonista della sua vita e che questa è guidata dalla volontà di uno scrittore. Come fareste voi se foste il protagonisti di una storia grottesca e che dovrete affrontare “una serie di sfortunati eventi” solo per rallegrare un ipotetico lettore?
Commedia esistenzialista che coniuga situazioni spassose al confine con la commedia nera, momenti romantici e riflessioni profonde.
Personaggi: 5 personaggi 2D1U+ 2U o D (da 2D 3U a 4D 1U)
MARIA ROSSI donna 30 - 40 anni (Impiegata in una finanziaria, single, modesta, abitudinaria)
FRANCA donna 20 - 30 anni (Receptionist della finanziaria, studentessain letteratura, amica)
CLAUDIO uomo 25 - 35 anni (Garzone del supermercato, aspirante pasticcere, bel ragazzo possibilmente con un bel fisico)
DARIA-O / VOCE uomo o donna30 - 50 anni (Scrittrice-ore di successo in pieno blocco dello scrittore)
ALDO/A uomo o donna 30 - 50 anni (Assistente della scrittrice-ore)
(INT. Intervistatore: Voce registrata)
Nel testo Scrittrice e Assistente sono scritte al femminile, è possibile farlo interpretare da uomini, inviate una mail a deruvostefania@gmail.com per ricevere le variazioni necessarie
N.B. Quando è indicato VOCE si intende sempre una voce fuori campo. Il testo di VOCE deve essere letto al momento dall’attrice che interpreta DARIA. Solo il monologo finale e l’intervista alla radio devono essere registrati.
Scenografia:
Primo atto
Salotto di Maria Rossi con (essenziale) un divano, un tavolino, una sedia, una radioantica.
Secondo atto
Soggiorno della scrittrice con tavolo, sedia da ufficio, portatile e telefono
PRIMO ATTO
SCENA 1
Maria, Voce
Sipario chiuso. Entra in scena Maria, indossa pantaloni ed una camicia,ha una tazza con manico da cui beve sorseggiando. Cammina assonnato.
VOCE Questa è la storia di una donna di nome Maria Rossi. (si ferma un attimo poi avanza per il centro del proscenio mentre la voce parlaed inizia a spazzolarsi i denti molto lentamente) Maria Rossi è una donna semplice ed abitudinaria.Tutta la sua vita è stata segnata da numeri e gesti ripetuti. Ogni giorno feriale per dodici anni Maria Rossi si alzava alle ore 6:45, beveva una tazza di latte con il caffèe si preparava per andare in ufficio.Rimaneva in ufficio fino alle 17:15 prendendosi una pausa pranzo di 45 minuti ed pausa caffè di 4 minuti. In una giornata media di lavoro esaminava 7,3 pratiche di prestiti e mutui. Del suo lavoro a Maria Rossi piacevano i numeri ed i calcoli, leggeva attentamente le pratiche ma non dava mai un giudizio sul perché la gente chiedesse i soldi. Basandosi solo su numeri e calcoli, Maria Rossi decideva dei sogni e dei desideri di 7,3 persone al giorno nella sua posizione di responsabile fidi e prestiti della finanziaria dove lavorava da dodici anni. Se glielo avessero chiesto Maria Rossi avrebbe detto che quel mercoledì era un mercoledì perfettamente uguale a tutti gli altri ed infatti iniziò allo stesso … (Maria si ferma qualche secondo poi ricomincia) … ed infatti iniziò allo stesso modo di sempre … (Maria si ferma di nuovo, ascolta in giro, ascolta latazza)
MARIA Si? (non sente risposta e si rimette a bere)
VOCE … ed infatti iniziò allo stesso modo di sempre.
MARIA C’è nessuno?
VOCE Una qualunque altra persona, …
Maria si gira di scatto verso il sipario, la voce tace e riprende quando lui si rigira davanti.
VOCE Una qualunque altra persona starebbe pensando ai vari impegni della giornata, Maria Rossi no, lei contava i sorsi per finire la sua tazza di latte e caffè.
MARIA Chi ha detto che conto i sorsi? E come fa a sapere che li conto? Allora?
Silenzio, Maria si volta. Il sipario si apre, facendo vedere il soggiorno di Maria Rossi illuminato (sulla sedia una giacca). Maria si avvia verso il divano dove è appoggiata una borsa.
VOCE Era impensabile che,proprio quel giorno … (Maria si gira di scatto verso il pubblico con le orecchie tese, poi si rigira e fa altri passi) era impensabile che, proprio quel giorno, i ripetitivi gesti di una vita sarebbero … (Maria Rossi si giraverso il pubblico, poi si rigira) diventati l’inizio di una vita completamente nuova. Come ogni giorno Maria Rossi, prese la sua giacca marrone, (Maria prende la giacca e se la infila)che aveva lasciato sulla sedia la sera prima. (Maria si ferma imbambolato ad ascoltare la voce) A completare la sua dotazione da ufficio, la fidata borsa di pelle marrone, regalo del diploma risalente a tredici anni prima. (Maria si desta dal torpore e prende la borsa)
MARIA Ah, è vero! La borsa!(timoroso verso il cielo)Grazie?(apre la borsa e controlla il contenuto)
VOCE La sua vita non brillava di eccitazione, Maria Rossi non la cercava, pensava che questa fosse sopravvalutata. A Maria Rossi piaceva la tranquillità, la routine e la sicurezza dei numeri. Senza timore di smentita Maria Rossi potrebbe essere considerata la classica donna qualunque, mediocre ed un po’ sfigata.
MARIA Cosa? Ma …
Mariamette giù la borsa, prende il telefono e compone un numero.
MARIA Pronto? Salve sono Maria Rossi, non credo di sentirmi molto bene…
VOCE Per la prima volta da dodici anni Maria Rossi quella mattina chiamò in ufficio e si diede malata.
Maria si ferma ad ascoltare.
MARIA No, sto decisamente male, oggi non potrò venire in ufficio. Le mie pratiche? Beh si, le ho qui con me… va bene, mandate qualcuno a ritirarle. A presto, spero.
Maria si siede sul divano, tira fuori dalla borsa delle cartelle e le poggia sul tavolino. Buio per pochi secondi o in alternativa musica mentre Maria scrive sulle cartelle interrompendosi a tratti.
SCENA 2
Maria, Voce, Franca
In scena Maria e la voce fuori campo.
Maria è al tavolo con una penna in mano ed un foglio senza scrivere nulla, di fianco una pila di pratiche. Entra Franca, la receptionist della finanziaria.
FRANCA Ciao Maria, sono venuto a prendere delle pratiche. Quali sono?
Maria non risponde.
FRANCA Maria?Come stai?
MARIA Non molto bene. Oggi non vado in ufficio, anzi non credo di poter proprio uscire di casa.
FRANCA Lo vedo. Ma che cos’hai? E’ la prima volta che mandi malattia da quando ti conosco. In ufficio è successo un pandemonio, volevano mandarti un’ambulanza. “Se Maria non è in ufficio gli sarà successo qualcosa”, lo abbiamo pensato tutti.
MARIA Perché? Potevo essere in ferie!
FRANCA Tu? Quando mai! Tocca chiudere a chiave l’ufficio per farti stare a casa!Ammettilo, tu vivi per il lavoro, ed a proposito di quello, quali sono le pratiche che devo ritirare?
VOCE Maria non riusciva proprio a concentrarsi, la sua mente era altrove, quando la receptionist della finanziaria dove lavorava le chiese le pratiche da ritirare, lei fece scena muta.
Maria (scocciato al cielo)Non riesco a pensare mentre parli!
FRANCA Come? Io non ho detto niente! Maria va tutto bene?
MARIA (sussurrando) C’è qualcuno che mi segue.
FRANCA Come fa a seguirti se non sei uscita di casa?
MARIA Sono seguita da una voce, da una voce di donna(o di uomo se lo scrittore è uomo).
FRANCA E che ti dice?
MARIA Sta raccontando quello che sto facendo.
FRANCA Se non stai facendo niente!Cosa sta raccontando?
MARIA Stavo compilando delle pratiche, ho dovuto smettere di scrivere. Senti. (riprende a scrivere)
VOCE Il fruscio della penna sulla carta faceva lo stesso rumore della sabbia che scorre dentro una clessidra e quando Maria ci fece caso, si rese conto che in tutti questi anni aveva sentito così tanta sabbia scorrere da riempire un spiaggia.
MARIA Hai sentito?
FRANCA Cosa? Il silenzio?
MARIA No, la voce.
FRANCA Che voce?
VOCE Sebbene quello fosse un giorno straordinario, che le avrebbe cambiato la vita, per Maria Rossi quello era un mercoledì come un altro.
MARIA (irritata) Non hai sentito! La voce che ha detto: “per Maria Rossi quello era un mercoledì come un altro”.
FRANCA (preoccupata, cercando di calmarla) Sta tranquillaMaria, ti ho sentita. Hai ragione oggi è mercoledì, un mercoledì come un altro.
MARIA (esasperata)No, non me, ascolta la voce!
FRANCA TI vedo un pochettino fuori fase.
MARIA (si siede quasi in trance) Non sto bene.
VOCE Perché Maria parlasse con la receptionist non era chiaro, non avevano niente in comune ed era una strana persona, secondo i canoni di Maria Rossi.
FRANCA Maria?
VOCE Era una persona con la testa tra le nuvole e amava parlare con le piante.
MARIA Si?Scusa. Non sapevo che ti piacessero le piante.
FRANCA E questo cosa centra?
MARIA Così, per dire.
FRANCA Che ti succede? Hai bisogno di una vacanza?Da quanto tempo non ti prendi delle ferie?
VOCE Se solo Mariaavesse saputo che quello era solo l’inizio di una serie di sfortunati eventi che l’avrebbe condotta …
FRANCA Maria mi stai ad ascoltare?
MARIA Eh? cosa? Che sfortunati eventi? E dove mi devono condurre? Non ho sentito puoi ripetere?
Maria si ferma in ascolto e blocca anche Franca, poi sbotta spazientita.
MARIA E va bene, dove sei?”Mariabeveva la sua tazza di latte e caffè”… allora parla! Sfortunati eventi, ti ho sentito! (va in giro per la stanza a fare danni e a parlare al posto della voce raccontando le sue azioni)Dai parla!Maria Rossi era una furia, se la prese con un cuscino del divano. Buttò le pratiche per terra (sta per buttarle ma si ferma), poggiò le pratiche per terra(esegue). Su forza, dì qualcosa, dì qualcosa!! Maria è sconvolta, si sdraia sul divano (si sdraia sul divano, guarda i piedi)senza togliersi le scarpe.
Franca prende una sedia e si siede alla testa del divano, prende un block-notes ed una penna ed incrocia le gambe come fosse una psicologa.
FRANCA Maria, tu senti le voci?
MARIA Una voce, una soltanto.
FRANCA Credo che tu sia schizofrenica.
MARIA No, non sono schizofrenica, è solo una voce nella mia testa.
FRANCA Appunto.
MARIA No!La voce non mi dice di fare qualcosa, mi racconta quello che ho già fatto, con precisione, ed un vocabolario migliore del mio.
FRANCA Hai una voce che parla con te.
MARIA Non con me. Parla di me.
FRANCA Cambia qualcosa?
MARIA Certo che cambia! Io non so come, ma sono dentro una specie di storia dove sono la protagonista. Come se fossi un personaggio della mia vita.
FRANCA Se la vita è tua, dovresti esserne laprotagonista, non un semplice personaggio.
MARIA Va bene, sono la protagonista della storia della mia vita.
FRANCA Per tutti è così.
MARIA Lo so, ma a te nessuno te la racconta, a me sì.
FRANCA Scusa se insisto, ma questa è schizofrenia.
MARIA Non si tratta di schizofrenia.
FRANCA Va bene, ma non ti agitare.
MARIA Prova a credermi per un momento. Se quel che dico fosse vero, se io facessi parte di una storia, tu cosa mi suggeriresti?
FRANCA Di prendere dei farmaci, forti.
MARIA E oltre a questo?
FRANCA Non lo so, ti manderei da un esperto di letteratura.
MARIA Già, sarebbe una buona idea, (si mette a sedere sul divano) se non passassi il rischio di finire internato.
FRANCA Allora ti posso aiutare io!
MARIA Tu? E come?
FRANCA Credi davvero che la mia massima aspirazione sia quella di fare la receptionistper una finanziaria?
MARIA Ah no?
FRANCA Certo che no! Io sono iscritta alla facoltà di lettere, la mia aspirazione è quella di diventare una scrittrice. No, in verità io sono già una scrittrice, la mia speranza è di mantenermi scrivendo.
MARIA Non lo sapevo?
FRANCA Non me lo hai mai chiesto!
MARIA Io credevo fossimo amiche.
FRANCA Come puoi crederlo? Non sai niente di me come io non so niente di te. Ci incontriamo a mala pena in ufficio.
MARIA Mi saluti sempre.
FRANCA Perché sono una persona educata, ma l’amicizia è un’altra cosa.
MARIA Capisco.
FRANCA Mi dispiaceMaria, non credevo ti importasse avere degli amici. Sembri più interessato ai numeri che alle persone.
SCENA 3
Maria, Franca, Voce, Claudio
In scena Maria, Franca e la voce fuori campo. Entra Claudio sovra pensiero, (es. ascoltando della musica con le cuffiette), crede di essere solo.
CLAUDIO (sorpreso) Oh!
MARIA Chi è lei? E come fa ad avere le chiavi di casa mia?
CLAUDIO Sono Claudio, sono venuto a consegnare la spesa.
MARIA Il garzone del supermercato si chiama Gino, si è sempre chiamatoGino.
CLAUDIO E si chiama ancora Gino ma è malato e mi ha chiesto di sostituirlo.
MARIA Ma io non lo sapevo.
CLAUDIO E non doveva saperlo, a quest’ora lei è sempre al lavoro.
MARIA Come lo sa?
CLAUDIO Sono un paio di settimane che vengo io e poi da quello che mi ha raccontato Gino, lei è abbastanza prevedibile.
FRANCA Ci si può regolare l’orologio. Piacere Franca.
CLAUDIO Piacere Claudio.
MARIA Io sono abituato a Gino, lui sa cosa deve portare.
CLAUDIO Lo so anche io.
MARIA Ma io non la conosco.
CLAUDIO Se è per questo non conosce neanche Gino. Non vi incontrate mai, comunicate solo con i bigliettini.
MARIA Ginogli ha detto quello che deve portarmi?
CLAUDIO Si, stia tranquilla.
MARIA E’ sicuro?
CLAUDIO (scocciato)Mi ha dato tutti i suoi bigliettini! (tira fuori dei foglietti e inizia a leggerli) Ogni mercoledì portare due etti di fettine di pollo, due panini del tipo michette e tre pomodori verdi da insalata, se non disponibili, vanno bene anche quelli rossi, mai i ciliegino.
MARIA Non mi piacciono i pomodori ciliegino.
FRANCA Sono davvero tuoi?
MARIA Eh? Cosa? Si, sono i miei.
CLAUDIO Ne ho altri, per il tipo di latte da portarle, per l’acqua minerale mediamente frizzante, per il pesce del venerdì e la scorta mensile di detersivi. Venti in totale.
FRANCA Sono tutti tuoi?
MARIA Sono vent’uno.Si, sono miei.
CLAUDIO Perfetto allora lascio la spesa e vado.
MARIA La lascia qui?
CLAUDIO Certo che no. (tira fuori un bigliettino) Come sistemare la spesa. (Srotola il bigliettino lunghissimo). Inizio dalle cose da mettere in frigo se permette(esce di scenadall’altra quinta)
FRANCA Sapevo che eri una precisina, ma così sei quasi una maniaca.
MARIA Maniaca? Perché?
FRANCA Ti fai sempre portare la spesa a casa? Perché non ci vai tu?
MARIA Così è più efficiente, torno a casa e trovo tutto quello che mi serve e non devo perdere tempo.
FRANCA Ma così non parli con nessuno.
MARIA Appunto.
FRANCA E come fai a scegliere quello che vuoi?
MARIA So già quello che voglio, sono anni che lo so.
FRANCA Sono anni che prendi sempre le stesse cose? Questo è decisamente da maniaca.
Entra Claudiosulla parola “maniaca” con la busta della spesa. Maria la fissa.
VOCE Maria aveva difficoltà a vedere Claudio come un semplice ragazzo delle consegne.
MARIA No, non adesso! (alla voce)
CLAUDIO Non vuole che sistemi la spesa?
MARIA Non dicevo a lei. (Maria rimane imbambolata a fissarlo mentre Claudiotira fuori la spesa sul tavolo. Franca assiste alla scena senza dire niente)
VOCE Le sue braccia forti erano sprecate per tirare fuori dalle buste piccoli pacchetti. I muscoli definiti, gli addominali che facevano capolino da sotto la maglietta e soprattutto il suo sorriso gentile attiravano l’attenzione di Maria. (oppure altri elementi che possono caratterizzare l’attore che impersona Claudio e che possono attrarre una donna ad es. “lo sguardo di Claudio si poggiava su Maria con interesse, indugiava sulle sue forme per poi sostenere lo sguardo di lei. Quasi sapendo l’effetto che questo provocasse nella donna, un sorriso a sottolineare quella intimità rubata”). Maria non era tipo da fantasie erotiche ma con lui non riusciva a frenarsi, non poteva fare a meno di immaginarsi Claudio che l’accarezzava su una guancia, immersa nella schiuma della vasca da bagno e naturalmente nudi nel suo letto solitario.
CLAUDIO Signora Rossi, lei mi sta fissando.
MARIA (imbarazzata) Oh, non credo proprio, non potrei mai.
FRANCA Beh, un po’ lo fissavi! Davanti e di dietro.
Claudio sorride e riprende il suo lavoro al tavolo (deve lasciare il cellulare).
MARIA (verso Franca) Non dovevi tornare in ufficio?
FRANCA Si.
MARIA Ed allora vai!!
FRANCA Vado! Fammi prendere i fascicoli! Non stai molto bene e non è un’influenza. Io fossi in te mi farei vedere da uno bravo.(prende i fascicoli perdendo tempo per ascoltare quel che succede)
CLAUDIO Io ho finito con la spesa, torno al supermercato se non ha bisogno di me.
MARIA (imbarazzata) No, vada pure. Ma Gino quando torna?
CLAUDIO Presto, starà sicuramente meglio, verrà lui se io non le vado bene.
MARIA (imbarazzata) No, cioè si, lei va benissimo ma Gino…
CLAUDIO Non si preoccupi, non mi offendo.
Esce Claudio.
SCENA 4
Maria, Voce, Franca
In scena Maria, Franca e la voce fuori campo.
VOCE Tutto d’un tratto Maria si ritrovò da sola, sconvolta ed esasperata…
MARIA (verso il cielo) Falla finita anche tu!
Franca spaventata si tira indietro.
VOCE … a maledire il cielo inutilmente.
MARIA No, ti sbagli, io non maledico il cielo, maledico te, stupidissima voce! Sta zitta e lasciami in pace! (si butta sul divano) Ho decisamente bisogno di aiuto.
FRANCA Mi sa che hai ragione. (si siede nella sedia accanto al divano come nella scena 2) Va bene, iniziamo.
MARIA Iniziamo cosa?
FRANCA Volevi una consulenza da un esperto di letteratura? Eccomi.
MARIA Cosa devo fare?
FRANCA Sdraiati e raccontami tutto. La voce, questo narratore che dici di sentire…
MARIA Lo sento davvero.
FRANCA Certo.Dicevo, questo narratore, ti racconta la tua vita?
MARIA Si.
FRANCA E com’è?
MARIA Com’è cosa?
FRANCA La tua vita, è una bella vita o no?
MARIA Non saprei, non la racconta tutta, solo man mano che la vivo.
FRANCA Ti avrà anticipato qualcosa?
MARIA Una volta mi ha detto che inizieranno con oggi una serie di sfortunati eventi.
FRANCA Sei pazza? Pensi o sai di essere pazza o qualcosa del genere?Sai per caso se ci sono dei precedenti in famiglia di malattie mentali? Un lontano cugino, uno zio disperso… Si può fare questa domanda a chi èpazzo?
MARIA Non lo so a tutte le domande.
FRANCA Allora com’è la tua vita?
MARIA Non mi ha detto molto, ed è quello che voglio scoprire.
FRANCA Va bene, ma fino ad adesso, com’è la tua vita?
MARIA Lavoro in una finanziaria.
FRANCA Questo lo so. E’ l’unica cosa che so di te. Sei sposata?
MARIA No, avevo un ragazzo, quasi ragazzo, ma mi ha lasciata per una commessa.
FRANCA Hai delle passioni?
MARIA Mi piace contare.
FRANCA A parte questo?
MARIA No, nessuna.
FRANCA Animali?
MARIA No.
FRANCA Amici?
MARIA Si, insomma tu. (ci pensa)No, nessuno.
FRANCA Aspirazioni, ambizioni, sogni, desideri.
Maria alza le spalle.
FRANCA Non mi pare ci sia molto da narrare.
MARIA Perché? Da cosa lo ha deciso?
FRANCA Una veloce analisi preliminare. Ed il narratore che tipo di uomo è?
MARIA E’ una donna.
FRANCA La conosci? Hai riconosciuto la sua voce?
MARIA No.
FRANCA Sei sicura?
MARIA Certo, la riconoscerei immediatamente se la sentissi altrove.
FRANCA Allora questa voce di donna ti ha detto che sta per iniziare …
MARIA Una serie di sfortunati eventi.
FRANCA Ti ha detto quali?
MARIA Non ha aggiunto altro o non lo ha detto a me. Lei non sa che la sto ad ascoltare, almeno io credo sia così, perché ho provato a chiamarla ma non risponde.
FRANCA Ed ha aggiunto altro?
MARIA Che mi cambierà per sempre la vita.
FRANCA Il che non è negativo, da quel che ho capito.
MARIA A me piace la mia vita, non completamente, ma come si dice: si sa quel che si lascia e non si sa quel che si trova.
FRANCA Non sei quel tipo di persona che ama rischiare vero?
MARIA Non proprio.
FRANCA E sei convinta che questa voce sia vera?
MARIA Ha indovinato parecchie cose.
FRANCA Del tipo?
MARIA Cosa penso del mio lavoro.
FRANCA Cioè che non ti piace, non del tutto almeno.
MARIA Esatto!
FRANCA Beh, non è che sia una grande scoperta! La prima cosa che la gente odia è il proprio lavoro, la seconda il traffico e la terza i calzini spaiati. Mi dispiace Marianon credo di poterti aiutare.
MARIA Perché?
FRANCA Non sono un esperto di … voci. Sto studiando teoria letteraria e fino ad ora non trovo niente di letterario in te. Non dubito che senti una voce ma non credo sia di un narratore perché non c’è molto da narrare. Secondo me dovresti tenere un diario, scriveretutto quello che dice la vocee riferirlo ad un dottore, uno bravo.
MARIA Non ce la faccio a ricordare tutto. Io ricordo a mala pena “Se solo avesse saputo che …”
FRANCA Come?
MARIA Se solo avesse saputo.
FRANCA Ha detto “se solo avesse saputo”?
MARIA Si.
FRANCA Accidenti, il “se solo avesse saputo” apre ad una infinità di scenari. Forse il romanzo della sua vita sta cominciando adesso.
MARIA Adesso? Io sono trent’anni che vivo.
FRANCA Non ne sarei così sicuro. Senti, non so se ti servirò a qualcosa ma voglio essere tenuta al corrente.
MARIA Al corrente? Vuoi che ti racconti cosa dice il narratore? Ma io ho bisogno di capire cosa ha intenzione di raccontare prima che lo racconti!
FRANCA Ma io non lo so. Come potrei saperlo.
MARIA (agitata) Io lo devo sapere!Lei, la voce, vuole stravolgere la mia vita. “Serie di sfortunati eventi” ricordi?“una vita completamente nuova” e se fosse peggio di quella che ho adesso?
FRANCA Io studio letteratura, non faccio previsioni.Leggo libri, non tarocchi.
MARIA Con i numeri si possono fare delle previsioni. Vedi come va l’andamento passato ed estrapoli l’andamento futuro. Non si può fare lo stesso con la narrativa?
FRANCA Non saprei, ci possiamo provare. Per prima cosa dobbiamo capire se ti troviin una tragediao in una commedia.
MARIA Tragedia o commedia?
FRANCA Per farla semplice: in una tragedia, muori; in una commedia, ti sposi.
MARIA Preferisco la commedia! Ma come faccio a capirlo?
FRANCA La maggior parte dei protagonisti di una commedia,si innamora di una persona che incontra per caso; all’inizio lei loodia poi se ne innamora.
MARIA Quindi devo vedere se ho incontrato un uomo che mi odia?
FRANCA Oddio, non so se sia più improbabile che tu incontri un uomo o che qualcuno ti possa odiare!
MARIA Non mi sottovalutare! Io autorizzo o nego finanziamenti, mezzo mondo mi odia.
FRANCA Bene! Hai conosciuto di recente qualcuno che ti odia?
MARIA C’è un ragazzo, l’ho conosciuto a casa mia.
FRANCA Incontri i clienti a casa sua?
MARIA No, è il garzone del supermercato.
FRANCA Gino?
MARIA No, Claudio, il suo sostituto.
FRANCA Il ragazzo che è appena uscito!
MARIA Si, lui.
FRANCA Ed è stato il tuo incontro più significativo con un uomo?
MARIA E’ stato il mio unico incontro con un uomo da … da un po’.
FRANCA Beh, se non abbiamo niente di meglio! Ma perché dovrebbe odiarti? Non mi dire che gli hai negato un finanziamento?
MARIA No, ma non gli ho fatto una buona impressione.
FRANCA In effetti.
MARIA Credo di aver fatto la figura del maniaca e non solo dell’ordine.
FRANCA Beh, direi che questa è una commedia, continua così.
MARIA Così come?
FRANCA E che ne so io!
MARIA Sei tu l’esperta di letteratura.
FRANCA Ma solo di quella scritta e non di quella raccontata, nella mente di qualcuno, che solo lei sente …
MARIA Ho capito, ho capito.
FRANCA E’ un’esperienza nuova per me.
MARIA Invece per me è normale!
Franca fa spallucce
MARIA No, non è normale.
Squilla il telefono di Maria. Maria risponde.
MARIA Pronto? Si sono io, Maria Rossi. Desidera? La polizia? Ma che … si ho capito ma io non c’ entro. Io l’ho lasciata qui sotto parcheggiata … no oggi non l’ho presa, non mi sento molto bene e sono rimasta a casa. Devo venirla a prendere? Devo pagare le multe? Io?
Mette giù il telefono.
FRANCA Cosa voleva la polizia da te?
MARIA Sembra che mi abbiano rubato la macchina questa mattina ed hanno accumulato 350 euro di multe in due ore prima di lasciarla vicino alla discarica.
FRANCA Tecnicamente non te l’hanno rubata, ma solo presa in prestito.
MARIA Li dovrei ringraziare secondo te? 350 euro di multe!
FRANCA Perché le devi pagare tu?
MARIA Perché non posso provare che c’era qualcun altro alla guida. Mi hanno consigliato di conciliare.
FRANCA In effetti, una bella sfiga!
MARIA Non ci posso credere, allora la voce aveva ragione! “Una serie di sfortunati eventi”!
FRANCA Certo è una scocciatura, ma da qui a dire che è iniziata la predizione della voce! Maria, è solo una coincidenza.
MARIA Dici? Io non credo alle coincidenze, preferisco le statistiche.
FRANCA Ed un evento sfortunato non diventa certo serie da solo.
MARIA Hai ragione, tutta questa storia non mi fa più pensare lucidamente.
FRANCA Mi dispiace Maria ma io devo proprio tornare in ufficio. Se non porto queste pratiche mi licenziano.
MARIA Si, certo. Devi andare. Io starò bene. E’ stata solo una coincidenza.
FRANCA Solo una coincidenza.
Francaprende le sue cose ed esce di scena.
Buio di pochi secondi o musica.
SCENA 5
Maria, Voce, Claudio
In scena Maria, nervoso, seduto sul divano che tamburella con le dita.
VOCE Maria era immersa nei suoi pensieri, ma per una volta non rincorrevano i solitinumeri che avevano caratterizzato tutta la sua vita. In questo momento i suoi pensierierano rivolti a Claudio, come ad anticipare il suo ritorno inaspettato.
MARIA (scatta in piedi)Cosa? Sta arrivando? Qui?(si precipita alla quinta e si scontra con Claudio)
CLAUDIO Ah! Ma è un’abitudine.
MARIA Claudio! Che ci fa qui?
CLAUDIO Ho dimenticato il mio cellulare.
MARIA Come sta?
CLAUDIO Stanco, ho lavorato dalle cinque di questa mattina. Mi fa entrare?
MARIA Certo, scusi e le chiedo scusa anche per prima, avevo dimenticato le buone maniere.
CLAUDIO Scuse accettate, prendo il mio telefono e vado.(Claudio entra, va al tavolo, prende il cellulare, mentre Maria si pone davanti alla porta/quinta, quando Claudio torna indietro trova l’uscita sbarrata)
MARIA Non posso lasciarla andare così.
CLAUDIO Cosa?
MARIA Le devo aver dato l’impressione del maniaca.
CLAUDIO Beh, bloccarmi l’uscita non aiuta.
VOCE Maria cercava nervosamente di fare conversazione. Provo inizialmente con …
MARIA Ha i denti molto simmetrici.
VOCE … maldestri complimenti …
CLAUDIO (divertito) Grazie.
VOCE … ma fallì miseramente. Maria calcolòallora la probabilità di peggiorare la figura dell’idiota in funzione deltempo che rimaneva a chiacchierare e decise di troncare la conversazione.
MARIA (al cielo) Ma io…
VOCE …(decisa) sul nascere.
MARIA (sconfitta) Devo tornare a lavoro.(va verso il divano lasciando la porta libera)
CLAUDIO (sulla porta/quinta) Ma non si era presa un giorno di malattia?
MARIA Mi sono portato delle pratiche a casa.
CLAUDIO Dovrebbe riposare o almeno distrarsi.
MARIA In genere non sono così. Sono una brava persona, tranquilla, forse troppo. Non so cosa mi è preso oggi.Lo so in verità, ma è difficile da spiegare. Ho avuto una brutta giornata ed è solo l’inizio.
CLAUDIO (prende dalla borsa una bustina con dei biscotti)Tenga. Ne prenda uno. Questo è quello che faccio alle cinque di mattina, lavoro in un forno prima che apra il supermercato.
MARIA Biscotti?
CLAUDIO Pasticceria in genere. Ha avuto una brutta giornata ed io gliel’ho peggiorata, li assaggi. Quando ho una brutta giornata un buon biscotto me la migliora.
MARIA (accetta il sacchetto, prende un biscotto e gli dà un morso) Veramente buono.
CLAUDIO Ho imparato a fare i dolci a scuola.
MARIA Alberghiero?
CLAUDIO Medicina, ci riunivamo spesso per studiare. Si dormiva poco e si andava avanti con i caffè e con il caffèci vuole un dolcetto. Così prima di ogni incontro io infornavo sempre qualcosa di buono ed alla fine del primo anno mi sono trovato con zero esami ed un blocco pieno di ricette.
MARIA E’ strano per un ragazzo, fare i biscotti.
CLAUDIO E’ quello che mi hanno detto anche i miei genitori, è per questo che ho fatto medicina. Ma non faccio solo biscotti, dovrebbe provare i miei Macaron, le tartetatin, e gli éclair, adesso mi sto specializzando in croquembouche. La pasticceria francese è la migliore.
MARIA E medicina?
CLAUDIO L’ho lasciata, perché fare una cosa che non ti piace? La vita è una sola per sprecarla. Ho deciso che se volevo aiutare le persone lo avrei fatto con i miei dolci.
MARIA E come è finito fare il garzone delle consegne?
CLAUDIO Mi servono i sodi per aprire una mia pasticceria. Come sono?
MARIA Buoni.
CLAUDIO Sono contento. Tenga anche gli altri, li mangia domani nel latte.
MARIA La ringrazio. Quanto le devo?
CLAUDIO Niente, è un regalo.
MARIA Ha bisogno di soldi per la pasticceria.
CLAUDIO Me li guadagno i soldi, non ho bisogno dell’elemosina.
MARIA Non è elemosina, la voglio pagare per i biscotti.
CLAUDIO Sono un regalo, per fare una gentilezza.
MARIA Io posso aiutarla, se ha bisogno di soldi io concedo i finanziamenti, è una bella coincidenza che proprio noi ci siamo incontrati.
CLAUDIO Vorrebbe alludere che l’ho fatto apposta? Che avessi dei piani segreti?
MARIA No, no, è che sembra proprio una commedia.
CLAUDIO Cosa?(perplesso)
MARIA (eccitata prende un foglio ed una penna)Il suo lavoro per il supermercato è a tempo indeterminato? Nel forno lavora in proprio?Con un contratto o fa solo esperienza? Quanto prende all’ora?
CLAUDIO Cosa le interessa?
MARIA E’ per sapere se è affidabile finanziariamente. Per ottenere un prestito.
CLAUDIO La smetta, io non voglio un finanziamento, non da lei. Io volevo solo darle dei biscotti.
Silenzio, Maria poggia foglio e penna.
MARIA Scusi, ho incasinato tutto. Le sembrerà strano ma questa è una tragedia.
CLAUDIO Sì, è strano. Ho preso il cellulare, devo andare adesso. La prossima volta verrà Gino a portarle la spesa. (esce di scena)
MARIA Claudio …
Squilla il telefono.Maria risponde di corsa.
MARIA Pronto? La polizia? Si lo so, devo pagare le multe … Come non sapete niente delle multe! Sono 350 euro! … Non siete la polizia urbana ma quella postale!(ride) Non ho pagato il francobollo? … Va bene non si arrabbi non faccio lo spiritosa, è una cosa seria. La ascolto. Mi devo sedere?(si siede).… Cosa intende per furto di identità?
Rimane imbambolata qualche secondo con la cornetta in mano poi mette giù il telefono.
MARIA (sconsolata, ripete come fosse un mantra)E’ solo una coincidenza. E’ solo una coincidenza.(silenzio)Sono solo due coincidenze.Sono solo due coincidenze. (Prende il telefono, compone un numero al telefono)Franca! Questa è una tragedia! E sono due le coincidenze!
Buio o musica.
SCENA 6
Maria, Voce, Franca
Maria è seduta sul divano. Entra Franca con una borsa.
FRANCA Maria, che succede? Al telefono sembravi stana, come stai?
MARIA Sto bene.Ma che ci fai qui?
FRANCA In verità stavo gironzolando qui intorno quando mi hai chiamata. Sono preoccupata per la storia del narratore, ci ho pensato molto.
MARIA Sono contenta che sei qui. Ti devo parlare.
FRANCA Si, anche io. (senza ascoltarla, prende una sedia, la mette vicina al divano e si siede)Ho pensato a come scoprire chi è il tuo narratore e soprattutto cosa ha in mente per te. Prima di tutto dobbiamo capire se sei un personaggio nuovo o è qualcosa di già pubblicato. Potresti essere anche un “liberamente tratto” o “ispirato a”, la ricerca si allargherebbe molto. Sdraiati, mettiti comoda.
Maria si sdraia, si ripropone la posizione vista nella scena 2.
MARIA Franca, devo dirti una cosa.
FRANCA Si, anche io. (senza ascoltarla, prende un block-notes ed una penna dalla sua borsa)Dimmi: hai mai una voglia irrefrenabile di mordere qualcuno alla gola o uno strano appetito di … un esempio … cervelli umani?
MARIA Cosa? No, mai!
FRANCA Bene, allora eliminiamo tutta la narrativa su vampiri, licantropi e mostri similari. (tira delle linee sul block-notes)Guarda che abbiamo scartato un terzo della letteratura degli ultimi dieci anni!
MARIA Ne sono sollevata.
FRANCA Anche io, lo ammetto. Essere tuo amica sarebbe stato problematico. Andiamo avanti: nei tuoi approcci con l’altro sesso…
MARIA Eh?
FRANCA Insomma nei tuoi rapporti sessuali … lascia perdere. Cancelliamo anche la letteratura erotica, soft, hard, di qualunque genere. Stiamo andando bene!(tira delle linee sul block-notes)
MARIA Credi?
FRANCA Assolutamente.
MARIA Assolutamente sì o assolutamente no?
FRANCA Ti piacciono gli omicidi? Risolverli, farli … esserne in qualche modo implicata?
MARIA No, a volte vedo i telefilm.
FRANCA Quello non conta. Hai un buon rapporto con tuo padre?
MARIA Si, ma tutte queste domande cosa servono?
FRANCA A determinare in quale storia ti trovi ed in quale non ti trovi. Non sembra, ma ho appena escluso tutta la letteratura fantastica, erotica, i gialli,e buona parte diquella classica. Volevi dirmi qualcosa?
MARIA Franca,ho rovinato tutto con la storia commedia o tragedia ed adesso gli piaccio ancora di meno di prima.
FRANCA Stai parlando di Claudio vero?
MARIA L’unico uomo che mi interessa.
FRANCA Già, dimenticavo. Credo sia perfetto.
MARIA Come può essere perfetto? Ho rovinato tutto!
FRANCA E’ una buona notizia, hai dimostrato che la voceè condizionata da quello che fai.Può darsi che sei tu che fai procedere la storia.
MARIA Dici? Ed è una buona notizia?
FRANCA Certo. Sarebbe abbastanza ovvio per chiunque altro ma nel tuo caso…
MARIA Ovvio?
FRANCA Che ognuno sia l’agente che fa andare avanti la propria storia. Dai Maria! Sono le scelte che facciamo a determinare il resto della nostra vita.
MARIA Ma nel mio caso?
FRANCA Ammettilo, non sei mai stato una tipa molto decisionista, più correntista.
MARIA Correntista?
FRANCA Nuova parola, coniata per l’occasione. Perfetta per descrivere chi segue la corrente, poi hai notato il doppio senso finanziario!
MARIA Franca! E adesso che faccio?
FRANCA Visto che comandi tu, io ti suggerirei di fare qualcos’altro.
MARIA Per esempio?
FRANCA Niente.
MARIA Niente?
FRANCA Si, niente.
MARIA Neanche conClaudio?
FRANCA Scordatelo.
MARIA Devo dimenticarmelo?
FRANCA Esatto. Non fare niente domani, anzi incomincia adesso a non fare niente.
MARIA E come faccio a non fare niente?
FRANCA Decidi di non fare niente. Non vedrai più Claudio, non ti relazionerai con altre persone …
MARIA Che persone?
FRANCA Già. (ci pensa)
MARIA Allora torno alla vita di prima?
FRANCA No, a meno della vita di prima. Non andare in ufficio. Non dareassolutamente niente da raccontare al narratore, vediamo come se la sbroglia con la trama, insomma, vediamo chi comanda.
MARIA Va bene, se è quello che serve, mi fido.
Marco si mette a sedere. Francava a sedersi accanto a lui. Entrambi immobili in silenzio.
FRANCA Dispiace se accendo la radio? Così sento un po’ di musica mentre non facciamo niente. (accende la radio, che trasmette una musica di sottofondo)
Silenzio, possibile mimica es. Maria batte il piede con nervosismo e Franca la ferma, Maria si gratta la testa e Franca la guarda spazientita.
VOCE In quel giorno la vita di Maria Rossi sembrava avere avuto una svolta, l’incontro con Claudio e le emozioni che lui risvegliava in lei avevano acceso una piccola nota di colore nella monocromatica routine vissuta fino al giorno prima. Troppo per Maria Rossi, spaventata dal cambiamento, quelle piccole fiammelle di emozioni avevano avuto l’effetto opposto facendo piombare Maria Rossi in una apatia quasi assoluta.
MARIA La voce!
FRANCA Silenzio!Nulla, non devi fare nulla.
VOCE Maria Rossi non era in grado di cambiare la sua vita, di dargli un senso. Forse il destino era stato troppo clemente con Maria, lasciandola galleggiare nella sua indolenza. Forse per Maria sarebbe servito uno scossone maggiore per destabilizzarlo nelle sue certe certezze.
MARIA No, è la voce!
FRANCA Hai sentito la voce, allora chi comanda?
MARIA Non lo so, ma vuole destabilizzarmi.
FRANCA Destabilizzarti?
MARIA Non te la prendere con me. Te lo avevo detto che ha un vocabolario migliore del mio.
FRANCA Cosa vuole da te?
MARIA Dice che sono indolente.
FRANCA In effetti.
MARIA E vuole darmi uno scossone. Uno ancora più forte. Franca, ho paura.
Squilla il telefono e Maria salta nervoso, guardando il telefono con sospetto.
MARIA Ahh!!
FRANCA E’ solo il telefono!
MARIA No, è il mezzo della voce per destabilizzarmi.
Il telefono continua a squillare
FRANCA Non vuoi rispondere?
MARIA No, se non è strettamente necessario! Smetterà.
Il telefono continua a squillare
FRANCA Non sembra averne l’intenzione.
MARIA Smetterà prima o poi. Basta aspettare.
FRANCA Vuoi fare l’indolente? Ma se è quello che ti ha messo nei guai!
Il telefono continua a squillare
FRANCA Mi stai facendo impazzire. (prende il telefono) Pronto? (lo allunga a Maria) è per te.
MARIA No, non ci sono!
FRANCA Maria!
MARIA No.
FRANCA (al telefono) In questo momento la Signora Rossi non è in casa, si è fuori, ma fuori completamente! Può dire a me? Ah, ok, si, ah ah(ascolta al telefono e fa cenni di assenso con la testa poi mette giù) Riferirò, grazie.
MARIA Che succede questa volta?
FRANCA Oh niente di grave, la finanza vuole controllare la tua dichiarazione dei redditi.
MARIA Ah beh!(rincuorata)
FRANCA Degli ultimi dieci anni.
MARIA Cosa? Questa non è una coincidenza, è lei, la voce che mi vuole rovinare la vita!
FRANCA Mi dispiace amica mio, ma sembra proprio che non sei tu a controllare il tuo fato. E’ Il tuo narratore a gestire tutto. Ti suggerisco di dimenticare tutta questa storia ed andare a vivere.
MARIA Di andare a vivere? Io la mia vita la vivo.
FRANCA Allora vivila di più, più intensamente, datti da sola uno scossonese hai paura di quello che vuole farti la narratrice. Potrestipartire per un’avventura!Sconvolgi le tue abitudini, che ne so… cambia il look, ti vedrei bene con i capelli biondi ed un paio di tatuaggi da motociclista sulle spalle.
MARIA Non scherzare!
FRANCA Stavo facendo delle riflessioni.
MARIA Questa non èfilosofia o una teoria letteraria,questa è la mia vita!
FRANCA Hai ragione, scusa.Volevo dirti solo questo: Vivila tua vita come hai sempre voluto viverla. Meglio di come l’hai vissuta.
Parte un’intervista registrata tra un intervistatore e la scrittrice.Maria riconosce la voce. L’intervista registrata prosegue mentre Maria e Franca parlano, fino a quando Francaspegne la radio.Non è importante capire cosa dice l’intervista.
INT. (voce registrata)Riprendiamo l’intervista alla scrittrice Daria Mazzante. Benvenuta.Come e quando si è accorta di essere una scrittrice?
VOCE (voce registrata) Fin da piccola.Mia nonna ricopiava i miei temi su un quaderno molto elegante e li leggeva alle sue amiche, ma siccome mi era facile scrivere non pensavo fosse qualcosa con un grande valore.
INT. (voce registrata)Mi ha colpito molto il realismo limpido con cui ha scritto il suo primo romanzo. Ha seguito un modello letterario? S’ispira a qualche autore in particolare?
VOCE (voce registrata)Non ho avuto dei modelli concreti. Però c’è sempre un autore che leggi più di altri; io ho sempre letto tanto e ho tante storie che si sono fermate nella testa. Siamo un mix di tutte le letture che abbiamo fatto nella nostra vita.
INT. (voce registrata)Ha un luogo o una stanza dove preferisce scrivere?
VOCE (voce registrata)Sì, nel mio soggiorno, sul mio pc.
MARIA Oh no, adesso sono due!
FRANCA Cosa sono due?
MARIA Le voci! Non c’è solo la mia narratrice ma c’è anche un’altra voce ma… non sta raccontando della mia vita o meglio si, parla del racconto della mia vita, ma la sta presentando all’altra voce.
FRANCA E’ un’intervista.
MARIA Si, esatto, cosa vorrà dire?
FRANCA O che sono pazza anche io o che questa volta la voce, o meglio le voci, non sono solo nella tua testa. Le sento anche io.
MARIA E’ schizofrenia?
FRANCA No, è la radio. (tocca la manipola della radio sul tavolino ed alza il volume)
L’intervista prosegue, Maria e Franca stanno ad ascoltare.
INT. (voce registrata)Ha rituali “propiziatori” che segue?
VOCE (voce registrata)No… ma ho bisogno di sentire quello che scrivo, così scrivo ad alta voce; mentre scrivo, leggo contemporaneamente.
INT. (voce registrata)Prepara una scaletta prima di scrivere un romanzo o va dove la porta la storia?
VOCE (voce registrata)Fino ad ora ho completato sei romanzi, per tutti avevo già la storia, e si è trattato solo di scegliere cosa narrare e cosa omettere. Il romanzo che sto scrivendo ora invece è nato da un’ispirazione veloce, che mi sta portando dove vuole lei. Ho solo qualche vaga idea di quello che finirà per fare la protagonista.
INT. (voce registrata)Quando e com’è nata l’idea per il nuovo romanzo?
VOCE (voce registrata)L’idea di base mi è giunta un giorno quasi per caso. La mia storia si concentra sulla vita di una donna qualunque, in un giorno come gli altri che finisce per cambiargli la vita.
INT. (voce registrata)E come gliela cambia la vita?
VOCE (voce registrata)Non lo so ancora, vedrò mentre scrivo.
INT. (voce registrata)Non ci ha detto come si intitolerà.
VOCE (voce registrata)Il titolo sarà appunto “Un giorno come gli altri”.
INT. (voce registrata)Ringraziamo ancora una volta Daria Mazzante ed a noi non ci resta che aspettare e vedere cosa succederà a … come si chiama lasua nuova protagonista?
VOCE (voce registrata)Maria, Maria Rossi.
FRANCA Sei tu, oh mio dio! Sei tu Maria!
MARIA E’ lei, oh mio dio!La voce è lei, la narratrice!
Sipario
FINE PRIMO ATTO
SECONDO ATTO
Sipario. Soggiorno della scrittrice, con tavolo, portatile e molta confusione. Sul tavolo una brocca d’acqua con dei bicchieri, varie cartacce e sopra tutto un faldone.
SCENA 7
Daria, Aldo, Maria
In scena Daria,nervosa, al tavolo. Entra Aldo.
ALDO Piacere, io sono Aldoil suo nuovo assistente
DARIA (senza guardarlo) Daria, ma questo lo sa già.Non ho chiesto nessun’assistente.
ALDO Mi manda il suo editore.
DARIA Che, da sciacallo della peggior specie, è preoccupato perché non ho ancora finito il nuovo libro.
ALDO Non è tanto nuovo, ci sta lavorando da sei anni e sono due anni che non manda più neanche un capitolo.
DARIA Sei venuto per offendere?Volete sentirmelo dire tu e lo sciacallo? E va bene ve lo dico: Ho il blocco dello scrittore, contenti? Non so come far proseguire il libro, puoi riferirlo a chi ti ha mandato ed ora puoi anche andartene.
ALDO Io sono qui per aiutarla.
DARIA E come? Se non ha mai scritto due righe nella sua vita! Di quale ispirazione può farmi dono?
ALDO Io lavoro da vent’anni con gli scrittori, ne ho aiutato a decine ad uscire dal loro momento di crisi. Mi parli del libro.
DARIA Dovresti essere il mio assistente e non hai letto quello che ho scritto?
ALDO Certo che l’ho letto, ma voglio sentirlo raccontato da lei.
DARIA E’ un libro che parla di una donna qualunque, che fa una vita qualunque.
ALDO Non c’è molto da narrare, forse è per questo che si è bloccata.
DARIA Non esistono solo gli eroi o i dannati, la maggior parte delle persone lì fuori sono persone comuni, con una vita comune ed è di questo che volevo scrivere. Voglio scrivere di ciò che rende una vita degna di essere vissuta.
ALDO E per farlo ha scelto di raccontare una vita squallida e piatta?
DARIA E’ facile scrivere un romanzo su di una vita straordinaria ed è altrettanto facile capire il senso di quella vita. Ma non siamo tutti così, non lo siamo quasi mai. Considera il significato delle parole, “essere il protagonista della tua vita” ormai lo trovi scritto pure sul cartone del latte, ma che vuol dire? Se la vita è tua per forza ne sei il protagonista. Ma siamo veramentei protagonisti della nostra vita o ci facciamo trascinare passivamente dagli eventi? E se questi eventi non ci portassero a niente?
ALDO Questo è quello che vuoi fare con il tuo personaggio?
DARIA Forse, per adesso sono stata a guardare.
ALDO Ed è quasi interessante nella sua totale mancanza di … tutto. Ma non può continuare così.
DARIA Lo so anche io.
ALDO Dove vuoi arrivare?
DARIA Non lo so.
ALDO Serve una svolta.
DARIA (ironica) Se non me lo dicevi tu…
ALDO Riprendi a scrivere, fatti portare dalla narrazione, qualcosa ne uscirà.
Daria si mette a scrivere al portatile leggendo a voce alta quello che scrive.
DARIA Maria Rossi non capiva del tutto quello che gli stava capitando, sapeva solo che quello non era e non sarebbe stato un giorno come gli altri.
ALDO Mi stai leggendo quello che scrivi?
DARIA Non è per te, è per me. Lo faccio sempre, mi aiuta a capire se quel che scrivo è quello che ho in testa. Ti disturba? (ironica)
ALDO No, no fai pure.
DARIA (ironica)Grazie. (si ferma) Ecco, non so come proseguire.
ALDO C’è praticamente tutto, manca il finale.
DARIA E ti sembra poco?
ALDO Fallo morire!! Una morte è sempre una bella soluzione.
DARIA Lo dici a me? Io uccido sempre i miei protagonisti.
ALDO E allora? Che problema c’è? E’ quello che si aspetta il suo pubblico. Lo faccia morire, la uccida e chiudiamo il libro.
DARIA Anche se mi piacerebbe, non posso semplicemente buttare giùMaria dal venticinquesimo piano. Mi serve un perché, una ragione che la porti alla morte, o meglio, che porti la narrazione alla sua morte. Non si può chiudere una vita inutile con una morte altrettanto inutile, non in un romanzo almeno.
ALDO E questi fogli?(prende dei fogli dalla scrivania ed inizia a leggerli)
DARIA (stizzita) Sono solo una traccia.
ALDO E’ il finale!Allora l’ha già scritto il finale!
DARIA Non è definitivo.
ALDO E’ una possibile fine. Bene, meglio di niente. (si mette a sedere e continua a leggere)
DARIA Si, ma non so, c’è qualcosa che non mi convince. Non è così semplice.
ALDO Devi solo unire quello che hai scritto con questo finale ed avrai finito.
Daria si mette a scrivere al computer.
DARIA In una corsa forsennata contro il tempo ed un nemico misterioso Mariaprese il telefono e compose il numero con una convinzione che non credeva fosse sua.Il telefono squillò. (si sente uno squillo di telefono, la scrittrice allunga la mano verso il telefono che tace, poi torna alla tastiera e continua a scrivere) Il telefono squillò ancora (un altro squillo, la scrittrice allontana le mani dalla tastiera, spaventata, guarda il telefono poi si riavvicina e scrive un tasto per volta)squillò per la terza volta. (ring)Ahhh!!!!
ALDO Rispondi. E metti il viva voce.
DARIA (prende la cornetta, schiaccia dei tasti e poi la ripone)Pronto?
MARIA (voce fuori campo) Parlo con DariaMazzante?Sono Maria Rossi e credo che lei stia scrivendo la mia storia.
DARIA (al telefono) Cos’è uno scherzo?
MARIA (voce fuori campo)No, mi chiamo veramente Maria Rossi e quando scrivo “Il fruscio della penna sulla carta fa lo stesso rumore della sabbia che scorre dentro una clessidra”.
DARIA (al telefono)Come fa a sapere quello che ho scritto?Non l’ho ancora fatto leggere a nessuno, a parte … (verso Aldo) Tu o lo sciacallo avete diffuso il mio lavoro?
ALDO Assolutamente no.
DARIA (al telefono) Non so chi lei sia e come abbia fatto ad entrare in possesso dei miei scritti ma sappia che la posso denunciare per furto!
MARIA (voce fuori campo)Non ho rubato niente a nessuno. E’ stata lei a leggerlo.
DARIA Io?
MARIA (voce fuori campo)Le posso spiegare tutto di persona, sono sotto il suo portone.
DARIA Cosa?
Suona il campanello.
ALDO Che faccio?
DARIA Falla entrare.
Aldopoggia i fogli nel faldonesulla scrivania, va alla quinta e fa entrare Maria.
ALDO Salve, sono Aldo l’assistente di Daria Mazzanti.
MARIA Io sono Maria, la sua protagonista.
Daria si alza dalla sedia.
DARIA Oh mio Dio, sei uguale a lei, i capelli, gli occhi, le mani,lo stesso vestito, pure le scarpe…
MARIA Salve, io sono Maria Rossi.
DARIA Lo so.
Maria avanza verso Daria.
DARIA Oh, mio Dio, anche l’andatura è la stessa.
MARIA (si ferma)La stessa di chi?
DARIA La stessa nella mia testa!Come mi ha trovata?
MARIA Aveva chiesto un finanziamento dieci anni fa e l’ho trovata nel nostro archivio.
DARIA Lei lavora in una finanziaria! E’ tutto così strano…(va da lei ed inizia a toccarla in volto, prima con un solo dito poi tirando come fosse una maschera)
MARIA E lo dice a me?
DARIA Non ha creduto di essere pazza?
MARIA Più o meno. Ma lei indovinava tutto quanto, tutto quello che provavo. Lei capisce che dovevo trovarla e chiederle di non rovinarmi?
DARIA Cosa?
MARIA L’ho sentita dire che voleva … (come se cercasse di ricordare le parole) “destabilizzarmi nelle mie certezze”, ha detto così, non sono cose belle da fare agli altri!
DARIA Quelle erano solo riflessioni, se ne fanno spesso nei libri.
MARIA Mica tanto solo riflessioni. Oggi mi hanno rubato, no hanno preso in prestito la mia macchina e devo pagare 350 euro di multe, poi dovrò subire un controllo della finanza degli ultimi dieci anni e se non bastasse ho scoperto che c’è una certa SignoraMaria Rossi che va in giro spacciandosi per me e dandosi alla bella vita.
DARIA Cavolo! E’ quello che ho scritto.
ALDO Magari sono solo delle …
MARIA (interrompe) Non dica che sono solo coincidenze!
DARIA Non sembrano coincidenze, ma è assurdo!Com’è possibile?
MARIA Non lo chieda a me! Io sono solo la vittima! La sua vittima.
DARIA Mi dispiace ma io sono solo una scrittrice.
ALDO Ha già ricevuto una chiamata dall’ufficio catastale?
MARIA No, non mi hanno chiamato, perché? Lo faranno? E cosa vogliono da me?
DARIA La sua casa … come dire …
Squilla il cellulare di Maria.Maria risponde.
MARIA Pronto il catasto? Come lo sapevo? E’ una storia lunga. Mi lasci indovinare riguarda la mia casa. No, non me lo ha detto nessuno. E’ solo una coincidenza! Ma mi dica …(cambia faccia, è sconvolto) E’ fino a quanto posso restare?
Mette giù il telefono.
DARIA A mia parziale discolpa, i referti trovati sono una eccezionale scoperta archeologica, la più grande degli ultimi cinquant’anni.
MARIA Hanno espropriato la mia casa! Sono per strada! Certo che ne ha di fantasia!Manca qualcosa? Deve succedermi ancora qualcos’altro?
DARIA Beh! In effetti!
MARIA (ironica) Non me lo dica, adoro le soprese.
DARIA Per la verità, lei le odia le sorprese. Io l’ho scritta così.
ALDO Daria ragiona, tu hai scritto solo un romanzo!
MARIA Che mi sta rovinando la vita!
ALDO Per fortuna che hai deciso di non ucciderla!
MARIA Cosa? Uccidermi perché?!?
DARIA Era solo una possibile fine!
ALDO In genere lei li conclude tutti così i suoi romanzi!
MARIA No! Non è giusto!
ALDO Ma non è questo il caso, stia tranquilla!
MARIA Ed io che pensavo dovessi preoccuparmi solo della serie “di sfortunati eventi”! (simula uno svenimento)
Aldo la fa sedere, le dà una busta per respirare dentro.
ALDO Respiri, così brava.
MARIA Allora?Non ha ancora scritto la fine? Insomma, ora che ci siamo conosciute e vede che io esisto, non intende rovinarmi vero? Non più di così! E neanche uccidermi?
DARIA No, non uccido nessuno, non questa volta almeno!
MARIA L’ha già scritto?
DARIA Eh?
MARIA Il finale, lo ha già scritto?
DARIA No,si, soltanto una traccia.
MARIA Soltanto una traccia.
DARIA Si, più o meno.
MARIA Più o meno? E che mi succede?
ALDO Faglielo leggere Daria, faglielo leggere.
DARIA E’ quello lì, lo prenda.
MARIA No, non ce la posso fare! Leggere il mio futuro è troppo per me. Ho bisogno di aiuto! (prende il telefono) Pronto Franca? Sono Maria, non sono coincidenze, è una serie di eventi, decisamente una serie di eventi ed io non ce la faccio da sola. (mette giù il telefono)
Aldo sventola Maria, gli fa bere dell’acqua, Daria ogni tanto lo tocca a provare che è vero. Maria giace imbambolata.
SCENA 8
Maria, Franca, Daria, Aldo
Maria è seduta con la testa dentro un sacchetto di carta per respirare, Alda lo sta sventolando. Daria è alla scrivania. Entra Franca.
FRANCA Scusate se sono entrata ma era aperto, sto cercando una …
MARIA Sono qui Franca.
FRANCA Appena mi hai chiamato sono corsa.
MARIA Grazie. Ma come fai ad arrivare così in fretta!
FRANCA Non ero molto lontana. Mi sono presa una giornata di ferie, quando mi ricapita una storia del genere!
MARIA Non ho fatto in tempo neanche a dirti l’indirizzo!
ALDO Già, come l’ha trovata senza l’indirizzo?
FRANCA Ehm! Ti stavo pedinando. Sapevo che volevi trovare la Signora Mazzante ed io volevo tanto conoscerla. (verso Daria) E’ un onore per me! Ho letto tutti i suoi libri: “Morte e nebbia”, “la ballata della morte”, “io, te e la morte” sono i miei preferiti!
MARIA Allora è vero che li uccide tutti! (e rimette la testa nel sacchetto per respirare)
ALDO (verso Franca) Non credo sia il caso di continuare l’elenco! Desidera qualcosa?
FRANCA Oh no, niente!Sto benissimo così. Una cosa mi piacerebbe, potrei avere un autografo? Lo sa che ho fatto una tesina all’università su di lei?
DARIA Addirittura! Che spreco di energie!
FRANCA Non lo dica neanche, è stato un onore poter studiare i suoi romanzi.
MARIA Scusate, ci sono anche io!
FRANCA Certo, scusa Maria! Come stai?
MARIA Sconvolta grazie. Se vuoi leggere c’è quello. (indica il faldone)
FRANCA Cos’è?
MARIA E’ la mia vita.
ALDO E’ l’ultimo romanzo di Daria, quello non ancora pubblicato.
FRANCA “Un giorno come gli altri”?
DARIA “Un giorno come gli altri”
FRANCA Posso?
DARIA Prego.
Franca prende il faldone come fosse una reliquia.
FRANCA Posso leggerlo tutto?
MARIA L’inizio lo conosci già, leggi il finale.
DARIA Vi lasciamo comodi, se permettete ho bisogno di un po’ d’aria. Vieni Aldo, lasciamoli alla lettura.
Aldo e Daria escono di scena. Musica. Franca sfoglia lentamente alcune pagine mentre Maria, si serve da bere, si asciuga la fronte, ecc…
MARIA Allora? L’ha finito?
FRANCA Si.
MARIA E com’è?
FRANO Tu non lo hai letto?E’ il racconto della tua vita.
MARIA Ho tentato, ma non ci sono riuscita. Ho preferito che lo leggessi tu. Allora?
FRANCA E’ un capolavoro. È il più bel romanzo degli ultimi anni, anzi decenni.
MARIA Franca, cosa devo fare?Posso scamparla?Ho una speranza?
FRANCA Maria mi dispiace. Te ne succederanno di tutti i colori!!
MARIA Cosa? Ma non si può fare niente per evitarlo?
FRANCA Ascoltami Maria. Fino ad adesso la tua presenza in questomondo non ha lasciato segni, non ha cambiato vite.Se non seguigli eventi di questo libro,te ne andrai come hai vissuto, senza lasciare traccia né memoria di te.
MARIA Ma io posso cambiare da sola! Sono già cambiata. Ho intenzione di lasciare illavoro!Posso andare via, posso diventare qualcun’altra.Franca, io mi sono innamorata!
FRANCA Sono contenta per te.
MARIA Posso cambiare io la mia vita, renderla speciale, degna di essere vissuta. Non ho bisogno di una serie indicibile di sfortunati eventi per rendermi conto di cosa ho sprecato fino ad adesso. L’ho già capito.
FRANCA Devifidarti. Hai sempre cercato la tranquillità, in verità ti sei sempre fatta trasportare dalla corrente. Se lasci fare alla Sig.ra Mazzantela tua vita sarà sconvolta ma sarà epica! E poi come protagonista di questo romanzo rimarrai nella storia una volta morta!
MARIA Morta? Perché?Devo morire? C’è scritto che devo morire?
FRANCA No, lo giuro, non muori alla fine del romanzo!Sarà dura ma alla fine sopravvivi!
MARIA Cosa? Sopravvivere! (si risiede e riprende la busta per respirare dentro)
FRANCA Nessuno vuole morire ma sfortunatamente tutti moriamo. L’importante è come si è vissuto. Fino ad adesso non hai fatto una gran lavoro ma se segui questo romanzo, ti garantisco che non potrai mai avere una vita né poetica, né rilevante come quella scrittaqui.
Franca porge il faldone a Maria.
FRANCA Lo vuoi leggere?
MARIA E sapere quello che mi si prospetta nel futuro?
FRANCA Era quello che volevi, quello che mi hai chiesto fin dall’inizio di questa storia!
MARIA Lo so, ma adesso non mi sembra molto corretto.
FRANCA Prendilo, in fondo è tuo. Se cambiassi idea…
Sipario.
SCENA 9
Maria, Claudio
Luce sul sipario chiuso. Maria entra in scenadavanti al sipario da una quinta e passeggia con le mani in tasca fino al centro e poi guarda fisso in platea con aria felice. E’ vestita casual.
VOCE Maria, da quel mercoledì,si promise di fare cose nuove, cose che le erano sfuggite per tanti e tanti anni. Andrà al cinema, si fermerà a chiacchierare con le persone, andrà a passeggiare senza meta nei parchi della sua città. (si avvia verso l’altra quinta)Mariaaveva iniziato avivere la sua vitachesarebbe stata piena di momenti banali ma anche di momenti significativi, come quello, quando arrivò al supermercato dove lavoravaClaudio.
MARIA (respirando a pieni polmoni per farsi forza) Ormai ci sei Maria!
Maria esce di scena.
MARIA (fuori scena) Salve Claudio, sono Maria, sono passata a trovarla. Se ha finito di lavorare e non ha niente da fare, le andrebbe di bere qualcosa insieme?
Rientra Maria seguita poco dopo daClaudio, con una bustina di biscotti.
CLAUDIO Ho altri biscotti, mi era sembrato che ti fossero piaciuti l’altra volta.
MARIA Li ho adorati. Mi hanno cambiato la vita.
CLAUDIO Addirittura!Questi sono al cioccolato con le mandorle ed una punta di peperoncino.
MARIA Ho una bella notizia per lei. Ho trovato i soldi per la sua pasticceria.
CLAUDIO Le ho già detto che non voglio avere niente a che fare con la finanziaria dove lavora, anzi non capisco come fa ancora a lavorare li, sono degli strozzini che approfittano delle debolezze della gente, mentre leimi sembra una brava persona.
MARIA Non le sembro più un maniaca?
CLAUDIO No. Non più di tanto. Ma non roviniamoci la serata parlando di soldi. Non è un problema suo. Le va un aperitivo?
MARIA Si volentieri.
CLAUDIO Mi piace come ci diamo del lei, è un po’ retrò ma crea un certa atmosfera.
MARIA Come di un corteggiamento di altri tempi.
CLAUDIO (sorridendo) Mi sta corteggiando?
MARIA No, cioè forse un po’. (Imbarazzata) Comunque, non è più la mia finanziaria. Mi sono licenziata.
CLAUDIO Cosa ha fatto?
MARIA Mi sono licenziata ed è stata colpa sua.
CLAUDIO Colpa mia?
MARIA Non colpa, merito. E’ stato merito suo.
CLAUDIO Io non ho fatto niente.
MARIA Ha fatto tanto invece, mi è stato d’esempio. La vita è una sola, ricorda? Perché sprecarla? Tornando ai soldi per la pasticceria, non c’entra la finanziaria, è un anonimo finanziatore che si è trovato con una discreta somma di denaro da investire.
CLAUDIO Davvero è così anonimo?
VOCE Maria capì che quel momento era speciale, che lui lo aveva reso tale e capì che lei si stava innamorando di lui.
Maria e Claudio escono di scena. Si apre il sipario.
SCENA 10
Daria, Aldo, Maria
Sipario aperto. Luce. In scena Daria e Aldo.
DARIA Quante persone ho ucciso secondo te?
ALDO Cos’hai fatto?
DARIA Nei miei libri, quante ne ho uccise?
ALDO Ah! Nei libri. Non lo so.
DARIA Otto, le ho contate, ho ucciso otto persone.
ALDO Non sono persone,sono personaggi immaginari.
DARIA Maria non è immaginaria, e se neanche gli altri lo erano allora ho ucciso otto persone ed erano tutte bravissime persone.
ALDO Daria, anche se Maria fosse davvero il personaggio del tuo libro …
DARIA E’ uguale identica a quello che ho immaginato e poi lei sente …
ALDO Dice di sentire.
DARIA Sente la mia voce leggere il romanzo.
ALDO Va bene, ipotizziamo che per qualche strano motivo Maria sia il personaggio del tuo libro, lo è solo lei, intendo dire che è un caso unico.
DARIA Sei sicuro?
ALDO Certo, esiste la narrativa da quando l’uomo ha scoperto la scrittura e non si sono visti in girotanti Dorian Gray, Amleto oAldo Karenina.
DARIA E se fosse una caratteristica solo mia?
ALDO Come Maria si è presentato alla porta, lo avrebbero fatto anche uno degli altri ed invece non è successo.
DARIA Perché sono morti, forse non hanno fatto in tempo.
ALDO Di che ti preoccupi, Maria non la uccidi!
DARIA Non è di consolazione, le farò passare dei gran brutti guai!
ALDO Guai che comunque supererà e che le renderanno la vita spettacolare… hai sentito anche la ragazza “il più bel romanzo degli ultimi anni” ed io sono d’accordo.
DARIA Sono lusingata degli apprezzamenti ma qui non si tratta di narrativa, non solo di quella. Questo romanzo sta decidendo della vita di un’altra persona.
ALDO Se si fosse presacura della propria vita,da sola,non sarebbe stato necessario il tuo intervento.
DARIA Questa storia non farà bene al mio blocco dello scrittore.
ALDO Non lasciarti condizionare.E’Maria. E’ lei quella speciale.
Squilla il citofono. Va Aldo.
ALDO (a Daria) E’ Maria.
DARIA Si ho capito, è lei quello speciale.
ALDO No, è Maria al citofono! Che faccio?
DARIA Falla salire.
Entra Maria trafelata con il faldone in mano.
MARIA Non l’ho finito, non l’ho neanche iniziato. Ma mi fido di Franca, è sicuramente un capolavoro.
DARIA Oh grazie ma…
MARIA Senta, io non sono un critico letterario e sapere in anticipo quello che mi succederà mi sa di sbagliato.
DARIA Cosa vuole che faccia?
MARIA La cosa mi pare semplice. Se Franca adora il suo libro … credo che lei lo debba finire.
DARIA Come?
MARIA Esattamente come lo ha scritto.
DARIA E se questo volesse dire che lei andrebbe incontro a…
MARIA Peggio di quello che mi è successo oggi? No, non me lo dica, non lo voglio sapere.
DARIA Potrei buttare via tutto e lasciarla alla sua vita di sempre!
MARIA Oggi è stato un giorno speciale, è iniziato allo stesso modo di sempre ma mi ha cambiato la vita. Non tornerei mai indietro anche se questo significasse superare tutto quello che ha scritto per me. Mi serviva che qualcuno leggesse a voce alta la mia vita per capire che la stavo sprecando.
DARIA Mi dispiace.
MARIA Di cosa? Non è colpa sua se ho sprecato trent’anni. Da sola non riuscivo a vederlo, vivevo la mia vita senza esserne il protagonista. Lei mi ha dato l’inizio di una vita nuova.
DARIA Che non sarà semplice.
MARIA Ma sarà vissuta, e poi rimarrò nella storia. Il più bel romanzo degli ultimi anni, anzi degli ultimi decenni e sono io la protagonista. D’ora in poi Maria Rossi sarà conosciuto alla stregua di Don Chisciotte, del giovani Holden e del dottor Jekyll con il signor Hyde.
Maria lascia il faldone nelle mani di Daria ed esce di scena. Silenzio.
DARIA Vuole continuare. Non sa quello che lo aspetta.
ALDO Non è detto che succeda tutto tutto quello che hai scritto, il tuo è solo un libro!
DARIA E se succedesse? E’ esattamente come nel mio libro.
ALDO In questo caso lo ha scelto lei. Vuole lei quel finale! L’hai sentita. E se vuole il finale deve accettare anche il percorso.
DARIA Ma proprio tutto?
ALDO Cosa succede? Non vuoi completare il romanzo?
DARIA Devo completarlo, in un modo o nell’altro.(silenzio, poi riprende a scrivere senza parlare)
ALDO Se cambi il percorso, cambierai anche la fine.
DARIA Va bene, ma non è obbligatorio che faccia tutto da sola.
Musica, Daria continua a scrivere mentre Aldo le gironzola intorno, va fuori scena e torna con un caffè, sistema la sala ecc.
DARIA Ho finito. Vieni a leggere.
Aldo si avvicina al computer e legge nella mente.
DARIA Allora?
ALDO È... è ok.
DARIA Non eccezionale.
ALDO No, è ok, non è male. Non è il più brillante contributo alla letteratura degli ultimi anni, ma è ok.
DARIA Sai una cosa? Mi sta bene che sia solo ok.
ALDO Non è affatto coerente con il resto del libro ma…
DARIA No, non ancora; devo riscrivere il resto.Sei il mio assistente, puoi andare dall’editore a chiedere una proroga?
ALDO Certo. Ma perché?
DARIA Perché ho bisogno di tempo per scrivere.
ALDO No, Perché ha cambiato il capitolo finale?
DARIA Per molte ragioni. Mi sono resa conto che non ce la facevo.
ALDO Perché lei esiste?
DARIA Perché era un libro che parlavadi una donna, che aveva sprecato gran parte della sua vita senza accorgersene e che si trova ad affrontare una serie di incredibili disavventure per riuscire a capire come dare un senso alla sua esistenza.
ALDO E allora?
DARIA Adesso è diventata la storia di una donna, che sa di aver sprecato gran parte della sua vita ed è pronta ad affrontare tutte le sfide che gli si porranno davanti, per dare un senso alla propriaesistenza. Non vorresti aiutarla almeno un po’?Non fargli affrontare tutto da sola?
ALDO Dal punto di vista narrativo perde d’interesse. Non sarà più l’eroina solitaria.
DARIA Non sarà il libro del secolo, pazienza. Tutto si supera meglio se non siamo soli.
Buio, sipario.
SCENA 11
Maria, Franca, Daria, Aldo, Claudio
Musica bassa di sottofondo, parte il monologo registrato.
Entra Maria con il pacchetto di biscotti, si ferma al centro e si mette a mangiare un biscotto. Poi entrano alternati dalle due quinte gli altri attori; Claudio, Franca, Aldo ed infine Daria. Ad ognuno Maria da un biscotto che mangiano scambiandosi abbracci e strette di mano.
VOCE (registrata)Quando Mariasi svegliò il giorno dopo e fece colazione con i biscotti che gli aveva dato Claudio ebbe l'impressione che tutto sarebbe finito per il meglio. Qualche volta, quando ci ritroviamo persi,tra routine e monotonia,fra paura e frustrazione, dobbiamo ringraziare per l'invenzione dei biscotti al cioccolato. E, anche in mancanza di biscotti, possiamo sempre fare affidamento sul tocco di una mano amica, su un gesto gentile osu un abbraccio spontaneo. Per non parlare del piacere che dà una fila che scorre,l’erba tagliata di fresco, la pioggia in un’estate torrida, la prima giornata di sole primaverile, la pasta avanzata del giorno prima condivisa con un amico. Nei momenti di difficoltà dobbiamo ricordare che tutti gli attimi, sia quelli significativi che quelli banali vanno vissuti fino in fondo insieme a chi ci è caro e così saranno loro a dare significato alla nostra vita.
Si alza la musica.
Saluti.
FINE
La messa in scena è libera, non occorre il permesso dell’autore, basta pagare la SIAE. Ma gradirei molto averne notizia.
Mandatemi la locandina via mail o messanger vi farò pubblicità sui social e terrò la locandina nel mio archivio personale.
deruvostefania@gmail.com
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