PRIMO TEMPO |
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A sipario chiuso parte la musica, il Pittore si posiziona con il cavalletto ecc…. Quando ha finito di sistemarsi la musica va in sottofondo ed il Pittore inizia |
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Pittore |
C'era una volta, tanto tempo fa, un vecchio falegname di nome Geppetto. _ Viveva in un paese strano dove gli uomini non potevano sentire i profumi anche se il naso l'avevano tutti ugualmente. Espressioni del tipo "hai naso" potevano risultare offensive. Del resto anche gli affari andavano così - così, poichè non potevano esistere persone che avevano naso per gli affari. _ Non c'era nemmeno la classica malattia del raffreddore. Fu così che il nostro Geppetto pensò di cambiare le sorti di questo paese costruendo un burattino con un naso speciale, speciale... _ Non fu lui ad inventare il naso, ma di certo fu lui a dargli importanza; infatti, rimasta storia: quella che stiamo per raccontare. |
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Musica dell'overture. Il sipario si apre, coreografia con tutti i personaggi e montaggio della scena della casa di Geppetto. I personaggi escono, la musica sfuma, rimane solo Geppetto intento a parlare con un pezzo di legno |
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Geppetto |
Vediamo un pò che cosa possiamo fare con questo bel pezzo di legno! Dunque… dunque… E se costruissi un burattino diverso da noi uomini? Già, ma come? (pensa) Ho trovato!! Gli farò una modifica nella faccia (comincia a disegnare al computer). Ecco come sarà (mostra al pubblico il progetto. Sarà un disegno classico di Pinocchio) Devo farlo vedere a Mastro Ciliegia. Morirà di invidia nel vedere la mia nuova invenzione (va alla finestra e chiama) Mastro Ciliegia, Mastro Ciliegia lo so che siete lì, (verso il pubblico) ...mi spia sempre per rubarmi i progetti e poi venderli... Mastro Ciliegia, potete venire qui da me? |
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Mastro Ciliegia |
(entrando prima che Geppetto finisca la battuta) Mi è sembrato di sentire il mio nome? |
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Geppetto |
(verso il pubblico) Fa il finto tonto! Si, vi ho chiamato per farvi vedere la mia nuova invenzione… (srotola il disegno) Che ne dite? |
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Mastro Ciliegia |
Che c'è di nuovo? E' un burattino. Ce ne sono già tanti di modelli. E voi mi avete chiamato per farmi vedere questo? |
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Geppetto |
Guardate bene! Non vedete niente di strano? Guardate. |
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Mastro Ciliegia |
(si avvicina, mette gli occhiali e osserva) Io non vedo nulla. Mi sembra che non avete inventato niente di particolare. |
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Geppetto |
Eppure io vi dico che c'è qualcosa di particolare! Sulla faccia non notate niente di strano? Guardate. |
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Mastro Ciliegia |
E già. Adesso che me lo dite lo noto. Ha un naso come gli uomini… solo un po’ lungo… |
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Geppetto |
E' la mia nuova invenzione. Non so come chiamarla, ma so che avrà successo! Guardate come modifica la faccia, la fa sembrare un'altra cosa. Non vi sembra? |
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Mastro Ciliegia |
Sarà, ma a me pare una… (viene interrotto) |
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Geppetto |
Eh… signor Ciliegia. Non dite così. Non fate l'invidioso perché non ci siete arrivato prima voi a quest'invenzione. Però, se volete possiamo diventare soci nell'affare e brevettare la nostra idea. Che ne dite? Del resto voi mi avete fornito il materiale, questo bel pezzo di legno; io metto il mio genio e facciamo società. Vi va? |
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Mastro Ciliegia |
No, non lo so. Io vi ho dato questo pezzo di legno per potervi scaldare, non per costruire sciocchezze. Siete già anziano, non ridicolizzatevi più di quel che siete. |
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Geppetto |
(guardandosi) Bello lui! Vi piacerebbe che io rimanessi il solito personaggio rognato della storia? Ma non sarà più così. E se voi non volete a far parte della società…bèh non fa niente. Me la faccio da solo.. Anzi ho già un tale a cui piacerebbe la mia nuova creatura. (Mastro Ciliegia fa finta di non ascoltarlo, ma, incuriosito) Si chiama ...aspetta che non ricordo ...si chiama ...Corr ...no, Corradi fa altro. Aspetta... si chiama... inizia per Co... Co... Collodi, ecco sì, Collodi. Sicuramente a lui piacerà la mia invenzione. |
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Mastro Ciliegia |
Io torno a casa mia. Non resto qui un attimo di più. Vi siete ammattito, caro Geppetto, ho paura che il vostro cervello non funzioni pi. Addio!!! (esce) |
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Geppetto |
(smorfiandogli alle spalle mentre esce) Sì va, va! Sempre così, quando fai qualcosa tu non ti danno mai la soddisfazione di dire che è bella. Bèh, non fa niente. Continuiamo con la mia opera (si ri appresta al lavoro). Devo trovare una funzione per la mia idea. chiamerò questo burattino: Nasocchio. Sì, Nasocchio, il burattino che vivrà nei secoli (balla dalla felicità). Il mio burattino con il naso di pino (mentre felicemente congettura....) |
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Preceduta dalla sua musica, entra la Fatina |
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Fatina |
(sembra più la fata primavera; vestita con veli che svolazzano; capelli lunghi, insomma una bella fatina) Ciao, Geppetto, che stai facendo di bello? |
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Geppetto |
Ciao, fatina dolce! Che sorpresa! Guarda, voglio farti vedere la mia nuova invenzione. L'ho fatta vedere a Mastro Ciliegia, ma lui invidioso, mi ha detto che non gli è piaciuta. Perché non lo trasformi in Mastro patata? Tu cosa dici? |
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Fatina |
Un burattino di legno, che carino! E perché ha il naso lungo in faccia? |
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Geppetto |
Perché… perché… perché? |
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Fatina |
E' carino a vedersi! Ma a cosa può servire un naso così lungo? |
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Geppetto |
Questo non lo so ancora. Ci sto pensando, ma non mi è venuto in mente niente. |
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Fatina |
Se vuoi posso darti una mano, una magia… e questo burattino col naso di pino può sentire il profumo dei fiori… dei campi… dei dolci… Sarà un burattino speciale, diverso da tutti e il suo naso sarà la sua fortuna. |
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Geppetto |
Cosa vuol dire sentire? Come le orecchie? Sentire i profumi…? (fa il gesto) |
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Fatina |
Vedi, il mondo a tanti profumi; le cose non solo si vedono, ma si sentono, odorano. Un fiore può essere rosso e… profumato. Il mare, immenso, azzurro, ma ha il suo profumo di sale, di vita marina |
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Geppetto |
Tu dici che un naso di legno può fare tutte queste cose? Se è così, il mondo potrebbe cambiare. La vita acquisterebbe tutto un altro sapore. Mi piace l'idea. Chissà che rabbia per quella patata di Mastro Ciliegia! Allora comincio a costruire il burattino e poi tu gli fai la tua magia. |
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Fatina |
E come lo chiamerai? |
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Geppetto |
Nasocchio. In onore della nostra città e così sarà contento il nostro sindaco. |
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Fatina |
Nasocchio? Sì, potrebbe andare. Io, però, gli darei un altro nome… Ad esempio… Naso… pino…Nasocchio… Chiamalo Pinocchio, il burattino dal naso di pino. Ti piace? |
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Geppetto |
Certo che come fata ne hai di fantasia. Pinocchio. Nessuno mai ricorderà questo nome. |
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Fatina |
Ma la gente ricorderà il suo naso e non dimenticherà il suo nome. Però tu dovrai avere cura di questo burattino. Devi crescerlo come un figlio. Educarlo. Io di tanto in tanto vi farò visita per vedere come funziona e come vive questa tua nuova invenzione. Addio Geppetto, e buon lavoro (vola via, sparisce) |
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Geppetto |
(rimasto solo continua il suo lavoro) |
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Si fa buio in scena. Parte la musica del Pittore |
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Pittore |
Così nasce Pinocchio, alias Nasocchio. Il burattino di legno che nei secoli allieterà la mente di tanti bambini. Ma soprattutto per la prima volta nel mondo, il naso avrà una funzione fondamentale nella vita degli uomini. |
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Luce in scena. La musica continua in sottofondo |
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Geppetto |
(lavora e nel mentre, il pezzo di legno parla…) Chi ha parlato? Mastro Ciliegia siete voi? Scommetto che sta spiando. Ma tanto la società con lui non la faccio più. (riprende il lavoro) (stessa scena di prima) Ma si può sapere chi c'è in casa? (riprende il lavoro) (di nuovo il lamento "ahi" uscito dal legno) Ma cosa sta succ...? Il legno parla ...!!?? Mastro Ciliegia mi ha imbrogliato... mi ha dato una diavoleria non un pezzo di legno. No, Mastro Ciliegia, troppo tonto per fare scherzi. Allora la fata, sì lei, che avesse già fatto la sua magia e trasformato questo legno in un Pinocchio? |
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Pinocchio |
Muoviti, che sto un pò stretto dentro sto coso. |
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Geppetto |
Ma allora sei tu che parli? Miracolo! Cioè, no. Magia! |
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Pinocchio |
Sì, sì magia; ma spicciati. |
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Geppetto |
Sì, mi sbrigo. Che emozione! Un burattino che parla. Un burattino di legno che parla. (intanto lavora) Certo che un Pinocchio può cambiarti la vita. Ti fa sentire diverso, nuovo. Bisognerebbe che tutti gli uomini avessero il proprio Pinocchio col suo bel naso. (mentre congettura così...) |
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Buio in scena. La musica continua in sottofondo. |
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Pittore |
Ora il burattino di legno è finito! Geppetto è soddisfatto. Ma le sorprese cominciano proprio ora… |
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La musica si ferma. Luce in scena |
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Pinocchio |
Finalmente libero. Posso sgranchirmi le gambe. (saltella e corre per la stanza) |
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Geppetto |
Fermati che non t'ho finito per bene. Vieni qui. Nasocchio… cioè no… Pinocchio ti ordino di venire qui… e se non vieni qui subito come t'ho fatto ti distruggo… alla faccia di tutte le biblioteche della terra. |
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Pinocchio |
Come m'hai chiamato? Nasocch… Pinocchio? Ma che nome è questo? Cosa vuol dire? |
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Geppetto |
Se ti fermi te lo spiego. (Pinocchio si siede e Geppetto lo rifinisce e intanto spiega) Pinocchio significa… significa… si… cosa significa Pinocchio? |
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Pinocchio |
E che ne so io? Mi hai chiamato tu così. |
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Geppetto |
Non io, ma la Fatina. Io ho fatto un burattino con il naso e volevo chiamarlo Nasocchio, invece lei mi ha detto di chiamarti Pinocchio perché hai il naso di pino. |
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Pinocchio |
Il naso? E che cos'è il naso? |
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Geppetto |
Il naso è quella cosa che serve per sentire gli odori, cosa che invece noi non possiamo fare. Vedi il mare, rosso ma profuma di marina, il fiore ha il sale e tu con il tuo naso lo puoi sentire anche senza le orecchie… Forse ho fatto un pò di confusione... la Fatina a detto qualcosa di simile. |
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Pinocchio |
Vuoi dire che soltanto io ho questo naso? |
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Geppetto |
Solo Pinocchio può avere un naso così. E' una bella invenzione! Però devi fare il bravo, devi ubbidirmi, ascoltare le mie raccomandazioni e la Fatina ti farà una sorpresa. |
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Pinocchio |
Che cos'è? Voglio saperlo. Dai dimmelo, dimmelo ti prego… |
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Geppetto |
Nemmeno io lo so. Ma adesso andiamo a dormire che è tardi e domattina voglio che tu vada a scuola come tutti i bambini. Vieni, tu dormirai qui, in questo lettuccio (Geppetto accudisce Pinocchio mentre si corica nel lettuccio; poi va a dormire anche lui) |
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Calano le luci sulla stanza di Geppetto; parte la musica del Grillo, il Grillo entra, è in relax accenna alcuni passi di danza. Dopo alcuni secondi entra la Fatina la musica si stoppa |
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Fatina |
Ah, eccoti qua, ti ho cercato dappertutto. Tu appena hai un momento libero subito a ballare, tanto non ti ingaggeranno in nessun musical. Piuttosto ecco lì il burattino che dovrai seguire, accompagnare e assistere. |
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Grillo Parlante |
Ti prego Fatina, ho appena finito una storia, sono stanco e mi sto esercitando. Non puoi dare questo incarico ad un altro? E poi non ho ben capito cosa devo fare con lui. |
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Fatina |
Devi dargli dei buoni consigli; stare attento che non si metta in qualche guaio. Se dovesse succedere che si mette in qualche guaio devi avvisarmi subito. Insomma devi fare come fossi il suo angelo custode. |
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Grillo Parlante |
Cosa dovrei essere io? Un angelo? E cos'è un angelo? |
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Fatina |
E' una persona speciale che non si vede ma c'è. Aiuta la persona che gli è stata affidata. Non è di questa terra; viene da un mondo tutto speciale… una specie di paradiso. Tu forse non hai mai sentito parlare di angeli, o forse non ci credi, ma esistono, soprattutto per i bambini. |
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Grillo Parlante |
Mi pare che i bambini di oggi abbiano anche troppi giocattoli. Adesso anche gli angeli. Bisognerebbe viziarli di meno, allora sì che farebbero i bravi. |
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Fatina |
Sei sempre il solito criticone tu. (con modo affettuoso) Avresti potuto fare la storia dei sette nani… Che confusione… con tutte le favole che esistono non ho più una giornata libera. Adesso ti saluto; devo andare. Mi raccomando, seguilo con amore, abbi cura di lui. A presto... |
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Grillo Parlante |
Aspetta, non andartene subito… E se non ascolta a quello che gli dico… se non mi ubbidisce, cosa faccio? |
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Fatina |
Vedrai che ti ubbidirà. Se non dovesse farlo chiamami… ci penserò io… Addio!!! (esce) |
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Grillo Parlante |
Guarda che riconoscenza per il mio operato! Devo fare la balia ad un burattino di legno. Cosa può imparare un burattino di legno? Avrà la testa dura e… il cercvello di segatura. (s'avvicina e lo gurda mentre dorme. S'accoge del naso…) E che cosè quel coso che a in faccia? Mah, sarà una magia della fata... Che brutto, però, con quel coso lì... secondo me la fatina sta invecchiando... dimentica i pezzi... (si sente una voce fuori campo..., la Fatina)... |
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Fatina |
Guarda che ti sento. Anche se non mi vedi… ti sento. |
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Grillo Parlante |
Che permalosa (pausa) Intanto che dorme che faccio? (siede, aspetta e si addormenta) |
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Inizia il verso del Grillo. Quando Pinocchio si sveglia e sente il verso del Grillo Parlante si guarda intorno sorpreso ed impaurito. Si alza cerca da dove viene il rumore. Lo individua, si arma di un martello e lo scaglia contro il Grillo Parlante. |
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Pinocchio |
Ma chi diavolo sei per venire qui svegliarmi, a quest'ora di notte? Chi sei e che cosa vuoi? |
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Grillo Parlante |
Calmati figliolo, calmati. Non ti agitare. |
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Pinocchio |
Razza di insetto minuscolo e.. Brutto… si può sapere che ci fai nella casa del mio babbo? |
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Grillo Parlante |
Io sono il tuo… tuo… angelo… cioè… la tua coscienza… la tua ragione… mi ha mandato la Fatina per aiutarti e consigliarti… e certo che la tua accoglienza non è stata delle più festose. Maleducato che non sei altro! Potevi anche schiacciarmi. (Intanto Pinocchio riprende il martello ed è pronto a tirarlo...) Ehi, giovanotto, non fare brutti scherzi...Fatina... dove sei... No, no buono, fermo con quel coso che hai in mano... Fatina... Per fortuna che mi sente anche quando non c'è...Fatina..(continua la scena sarabanda per la stanza; Geppetto dorme tranquillo) Ehi, nonno sveglia...Il tuo coso s'è ammattito... nonno... aiuto... aiuto... |
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Pinocchio |
Che cosa vuoi dal mio babbo? |
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Grillo Parlante |
Io, niente. Manco lo conosco. (intanto si sente da lontano la musica delle giostre) |
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Pinocchio |
Cose'è quasta musica? Da dove viene? (s'affaccia alla finestra; guarda; fa per uscire…) |
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Grillo Parlante |
Giovanotto, dove credi dia andare?Vieni subito qui. Ubbidiscimi. (Pinocchio non lo ascolta) Ma non potevano farmi fare una storia meno faticosa? Ehi, ragazzo, torna subito indietro. (s'accosta a Geppetto e lo scuote; lui si sveglia e ancora addormantato cerca di capire chi è quell'essere che gli sta davanti). |
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Geppetto |
Si può sapere cos'è tutto 'sto baccano? Pinocchio che stai facendo? |
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Grillo Parlante |
Adesso si sveglia. Buongiorno! Il tuo coso, sì, il tuo Pinocchio…, scappato… cioè no…, uscito… (non fa in tempo afinire quello che sta dicendo che Geppetto alzandosi di scatto lo travolge) |
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Geppetto |
Pinocchio… scappato? E dove? Dove? (scrolla il povero Grillo) Dove è andato? |
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Grillo Parlante |
Piano, piano signore. Mi rovinate il look. Quel vostro Pinocchio a momenti mi spiattellava… e pensare che non avevo ancora aperto bocca. Iop credo che dovete regolarlo un po’… quel burattino… con quel coso strano in faccia… |
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Geppetto |
(vestendosi di niente perché non ha altri vestiti di quelli che ha addosso) Oh povero me, il mio burattino indifeso, con questo freddo, tutto nudo… E se gli fanno del male? E se lo portano via… |
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Grillo Parlante |
Speriamo! (Geppetto lo guarda severamente) No, no, scherzavo. (Geppetto esce a cercare Pinocchio) Ehi, signore, dove andate? Vengo anch'io aspettate. (inseguendolo esce anche lui) |
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Continua la musica delle giostre. Il sipario si chiude. Si illumina il Pittore. |
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Pittore |
Ecco iniziano le avventure di Pinocchio. Un bambino... ops… pardon, un burattino, un po’ irrequieto e molto disubbidiente. Geppetto è un bravo falegname e ha fatto un ottimo lavoro: Pinocchio è in grado di camminare e di correre. Incuriosito ed affascinato com'è dalle cose del mondo chi sarà in grado di fermarlo? La sua voglia di scoprire e di conoscere lo porterà ha non ascoltare nessuno, nè il Grillo Parlante nè, tantomeno, Geppetto. |
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Si sente in sottofondo la musica delle giostre. All'apertura del sipario la scena è un paese. Via vai di gente: bambini, mamme, signori. Siamo al'inizio di un nuovo giorno. Sullo sfondo un cartello che indica la scuola. |
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Pinocchio |
Quanta gente! Uao!! E quanti bambini che ci sono! Però che strano… sono diversi da me. Io ho il naso lungo. Certo io sono speciale, loro no. (si mischia tra la gente) Però sarò speciale, ma tutti mi guerdano in modo strano. Forse perché sono di legno! Non saranno per caso invidiosi del mio naso? Ho paura! Babbo dove sei? Ho paura. Ho fame. (gli si avvicina un bambino e comincia a parlargli) |
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1° Bambino |
Ciao, come ti chiami? |
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Pinocchio |
Ciao. Io mi chiamo Pinocchio e sono un burattino di legno. |
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1° Bambino |
Un burattino di legno? E parli? Ehi, venite a vedere un burattino di legno che parla! (si fanno sotto i bambini incuriositi e vestiti tutti uguali. Vociare di bambini) |
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2° Bambino |
Che buffo con quel coso sulla faccia. Fammi toccare per vedere se è di legno? |
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3° Bamibino |
Anch'io voglio vedere. (… e così tutti i bambini. Si spingono; prendono in giro il povero Pinocchio, che timidamente cerca di sottrarsi alla ressa che lui stesso a causato, a motivo del suo stato) |
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Pinocchio |
Lasciatemi stare. No, tiprego soffro il solletico. Non toccarmi. (per risposta fa anche lui le bocacce. Spige via i bambini. Grida e chiama…) Babbo! Aiuto!!! |
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Alcuni genitori presenti cercano di riprendersi il proprio bambino |
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1° Genitore |
Vieni qui; e lascia stare quel coso da baraccone! |
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2° Genitore |
(prendendo per le orecchie un ragazzino) Disubbidiente che non sei altro. Ti avevo detto di stare attento a non sporcarti… (interrotto del 3° Genitore) |
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3° Genitore |
Scusi, questo è il mio. (lo prende anche lui per le orecchie…) Disubbidiente che non sei altro. Ti avevo detto di stare attento a non sporcarti… |
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Pinocchio |
(la confusione si gonfi…) Babbo! Babbino, dove sei? |
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4° Bambino |
Mamma guarda, è proprio di legno! |
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2° Genitore |
(prendendolo per le orecchie…) Te lo do io il legno ma su per la schiena… |
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4° Genitore |
Scusi questo è il mio bambino. |
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2° Genitore |
Mi scusi. (prende un altro bambino e…) Vieni qua tu, adesso ti sistemo io.. |
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5° Genitore |
Ma allora lei ce l'ha per vizio… (si prende il bambino con sé e se ne va) |
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2° Genitore |
Ma il mio bambino dov'è, allora? (uscendo) Pollicino… Pollicino, dove sei? |
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Pinocchio |
Babbo, ho paura. (sconsolato si siede in un angolo) |
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Nel frattempo da metà sala entrano Geppetto e il Grillo Parlante |
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Geppetto |
Pinocchio, dove sei? Pinocchio, bambino mio, dove ti sei cacciato? Devi andare a scuola... Pinocchio... (il Grillo lo segue e chiama anche lui) |
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Grillo Parlante |
Si sarà messo in qualche guaio di sicuro. E chi glielo dice alla Fatina? |
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Geppetto |
Stai zitto uccello del malaugurio! |
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Grillo Parlante |
Io non sono un uccello, capito! Sono un grillo e parlo, parlo. Sono un grillo parlante. E il tuo burattino a me non piace. (nel dir equeste cose segue Geppetto che esce di scena) |
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Pinocchio |
(vede da lontano Geppetto) Babbo, babbino, finalmente!! |
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Geppetto |
(correndo verso il palco) Pinocchio. Piccolo mio. Ti ho trovato! |
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Grillo Parlante |
Cosa dicevo? Era in giro a zonzo come tutti i fannulloni di questa terra. Lo sai che è ora di andare a scuola? Eh? Io e tuo padre, il falegname qui, ti cercavamodisperati,tu invece non pensi a noi? Ti diverti a prenderci in giro? |
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Geppetto |
Vuoi tacere una buona volta? Da quando mi sono svegliato non hai ancora smesso di parlare. |
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Grillo Parlante |
Perché io parlo, parlo. Sono il Grillo Parlante. |
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Geppetto |
Per cortesia per un attimo fa' il grillo tacente… Mio piccolo Pinocchio, ho preso uno spavento quando non ti ho visto più nel tuo letto. Devi prepararti per andare a scuola; il tuo primo giorno di scuola. Ti ho portato i vestiti e il sussidiario. Ho impegnato il cappotto del mio matrimonio per comprarti questo libro. |
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Pinocchio |
Babbo, tutti mi scherzavano per il mio naso. Non è vero che è una cosa straordinaria, come dicevi tu. E poi, io non sono un bambino come tutti gli altri, sono diverso. Che cosa ci trovi di bello nella tua opera? (piange) |
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Geppetto |
Non parlare così. Mi strige il cuore a sentirti parlare così. E' vero, sei un po’ diverso dagli altri bambini, ma poi non di molto. Certo sei fatto di legno. Ma, alle volte, anche i bambini hanno la testa di legno, perché non ascoltano i genitori, fanno i capricci... |
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Pinocchio |
Allora anch'io voglio fare i capricci, così sono un bambino come gli altri. E a scuola non ci vado. |
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Grillo Parlante |
E invece tu ci vai. (mentre parlano tutti e tre, Geppetto veste e prepara Pinocchio per andare a scuola). Ma gurda che lo dico alla Fatina! |
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Pinocchio |
Echi se ne frega, stupido insetto! |
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Grillo Parlante |
Brutto insetto a me? Ehi, falegname, hai sentito il tuo nasuto? Mi ha offeso! |
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Geppetto |
Basta litigare. (ha finito di preparare Pinocchio; gli da il libro…) E adesso vieni che ti accompagno a scuola. Ti raccomando, non fare il cattivo; ubbidisci alla maestra e cerca di imparare quello che viene spiegato, così che puoi sentirti come un bambino bravo, vero. |
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Pinocchio |
Sì, babbo. |
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Geppetto |
E quando finiscono le lezioni, uscendo, guardati in giro che sono qui fuori ad aspettarti. Ciao, piccolo mio. (Pinocchio s'avvia verso la scuola; ogni tanto si volta indietro e saluta. Geppetto e il Grillo rispondono al saluto) |
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Grillo Parlante |
Chissà cosa combinerà quel monellaccio… (interrotto) |
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Geppetto |
(infuriato). Taci, taci. |
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Grillo Parlante |
(spavaldo) E io parlo, parlo. Sono il Grillo Parlante. (intanto escono) |
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Pinocchio si nasconde dietro la quinta e poi riappare con fare guardingo, a spiare Geppetto e il Grillo che se ne vanno. |
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Pinocchio |
E chi va a scuola? Voglio vedere quel posto da dove viene questa musica. Farò solo una scappatina e poi tornerò a scuola e Geppetto non lo saprà e non mi sgriderà. (s'avvia) |
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S'abbassano le luci, la musica delle giostre si alza, gira la scena: giostre, banconi da fiera, ballerine, clown, saltimbanchi, . Pinocchio rientra dopo alcuni secondi; la gente entra. Su le luci |
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Pinocchio |
Che posto fantastico. Qui sì che è un bel posto. (si guarda in giro). Se dovessi ascoltare quel brontolone del Grillo non scoprirei le cose belle che ci sono nel mondo. E chissà quanti posti belli ci sono… Altro che andare a scuola. Per questo i bambini fanno i capricci, gli negano le cose migliori. (guarda meravigliato) Guarda come sono bravi. |
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Imbonitore |
Venite gente, venite a provare questa pozione magica, vi farà diventare più alti, più magri, più belli. Venite gente, costa solo un euro. Un euro per cambiare la vostra vita |
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Pinocchio |
Avete qualcosa per farmi diventare un bambino vero? |
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Imbonitore |
Vattene via, stupido legnetto con la faccia da burattino. Non vedi che c'è gente. |
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Pinocchio |
Ma io voglio solo sapere se avete… |
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Imbonitore |
Sparisci o se no ti uso per il camino. (lo scalcia via) |
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Pinocchio |
(Pinocchio sconsolato va da un'altra parte) Antipatico! Chissà cosa c'è lì in fondo? (sta per avviarsi e si sente chiamare) |
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Scena del gatto e della volpe |
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Volpe |
Ehi, piccolo burattino, che fai tutto solo qui alle giostre |
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Pinocchio |
Sto curiosando. |
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Volpe |
E non ti piacerebbe provare una di queste attrazioni? |
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Pinocchio |
Urca!! Ma non ho i soldi. Il babbo Geppetto non ne ha; è povero. Ha dovuto impegnare il suo cappotto per comprarmi questo libro e mandarmi a scuola. |
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Gatto |
Che bravo papà! Che fa i sacrifici per il suo… (lo guarda incuriosito e meravigliato) Ma hai sentito? Parla! |
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Volpe |
Perché, che c'è di strano. Parla. E allora? Noi forse non parliamo? |
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Gatto |
Bèh, io e te siamo il Gatto e la Volpe. Ma si è mai visto un burattino di legno che parla? Se lo viene a sapere Mangiafuoco lo porta nel suo carrozzone dei burattini; non si lascerebbe scappare un'attrazzione così. |
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Pinocchio |
Chi è Mangiafuoco? |
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Volpe |
(anticipando il Gatto prima che possa svelare le malvagie intenzioni di vendere Pinocchio a Mangiafuoco) E' il proprietario del teatro dei burattini, quello lì in fondo alla piazza. Ha tanti burattini come te; però speciale così, no! Non ti piacerebbe andare a vedere lo spettacolo? |
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Pinocchio |
Sì, ma non ho soldi. |
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Gatto |
Ma per quello che ci servi… non occorrono soldi… (mentre parla la Volpe lo scalcia) Che ho detto? Se vuoi vend… (di nuovo stessa scena…) Ahio, mi fai male. Ma si può sapere cosa ti prende? Non mi hai detto che hai… (di nuovo) Ahi, ma allora vuoi la guerra? |
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Volpe |
Non farci caso, è un po’ tonto. Mi stavi dicendo che non hai soldi? Vediamo come possiamo fare per aiutarti. (mimica di chi pensa) Si potrebbe.. sì, si potrebbe vendere il tuo sussidiario nuovo. Tanto non serve per imparare le cose che ci sono in giro nel mondo. Dammi il tuo libro che ci penso io. (S'avvia verso un rigattiere; scena di vendita del libro...) Guarda che bel gruzzoletto di soldi per il tuo libro... |
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Pinocchio |
Povero il mio babbo, che ha fatto tanta fatica per comprarmelo… |
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Volpe |
Di libri ne puoi sempre trovare, dove vuoi… ma di queste attrazioni no! |
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Gatto |
Non capita tutti i giorni di trovare persone come noi disposte a farti divertire… e… (viene scalciato dalla Volpe) Ma che ho detto ancora? … volevo dire e simpatiche… |
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Sul finire della battutta del Gatto parte la musica di Bennato, coreografia passo a tre Gatto, Volpe, Pinocchio |
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Pinocchio |
Siete due tipi un po’ strani e… buffi! Io però non mi fido di voi… sembra che mi volete imbrogliare… |
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Volpe e Gatto |
(insieme) Chi noi? Noooo!!! |
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Gatto |
Caso mai, lui. (indica il compare) (…e viene scalciato immediatamente) |
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Volpe |
Vieni… vieni… ma come ti chiami? |
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Pinocchio |
Pinocchio! E ho il naso! Il mio naso è particolare; posso sentire i profumi… La Fatina lo ha dato a me perché sono il suo racconto preferito… |
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Volpe |
Davvero! Tu conosci una fatina? Chissa quante magie ti regala? |
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Pinocchio |
Sì, qualcuna… (allusivo) Ma finora niente di particolare. Me ne ha promessa una davvero forte… però… non è ancora il tempo…io non so proprio cosa sia… ma il mio babbo lo sa, glielo ha detto la Fatina. |
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Volpe |
Interessante, molto interessante! Non credi? |
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Gatto |
Cosa? |
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Volpe |
Il racconto del nostro amico… e ora nostro compagno... e magari socio. Ma adesso andiamo a divertirci; ti faremo vedere noi questo mondo sconosciuto. |
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Gatto |
Te lo faremo vedere noi… (interrotto e scalciato…) Uffa! Ma dov'è che sbaglio? (escono tutti e tre) |
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Buio in scena. Si illumina il Pittore, musica di sottofondo |
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Pittore |
E così, il nostro Pinocchio ha conosciuto due tipi poco rassicuranti. Chissà il povero Geppetto come ci rimarrà male quando all'uscita della scuola non troverà il suo monello. Cosa penserà? Pinocchio, troppo ingenuo, troppo piccolo per conoscere le brutte cose e le cattive persone che ci sono. E Pinocchio cosa pensava in quel momento? Forse niente, troppo impegnato a scoprire le cose che ci sono nel mondo. |
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Parte la musica dei burattini. Luce in scena balletto dei burattini e cambio della scena. Alla fine la musica sfuma ed entrano… |
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Volpe |
Ecco, vedi quanti burattini come te. Hai visto quanti sono? |
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Pinocchio |
Tutti come me? E quanti Pinocchio ci sono nel mondo? (pausa) Ma allora io non sono speciale! |
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Volpe |
Tu sei speciale: parli. E poi, tu senti i profumi, loro no. Tu puoi andare in giro da solo, loro, invece, devono essere mossi da fili. Tu sei libero, capisci? Loro, no! Caro il mio Pinocchio, la libertà, una gran cosa. Con quella puoi fare tutto quello che vuoi. come gli uomini. |
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Pinocchio |
Io posso fare quello che voglio? Anche non andare a scuola… o … non ubbidire… o fare i capricci… o... fare i dispetti? |
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Gatto |
Quelli li facciamo già noi… (la Volpe lo guarda male…) Ho capito! (e si da un calcio) Ahi!!! |
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Volpe |
Certo, è così. Sei uno che impara in fretta le cose. Ma adesso ti voglio presentare il padrone di questi burattini. Mangiafuoco. Si chiama così perché mangia il fuoco e non solo. Quando lo incontriamo cerca di non contraddirlo mai… altrimenti si arrabbia.. e.. ti mangia. |
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Pinocchio |
Tanto io sono di legno, non può mangiarmi… (ride) |
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Gatto |
T'ha fregato!!! |
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Volpe |
Non sia mai che una volpe venga fregata! Se non ti mangia… ti brucia e poi mangia il fuoco, capito? |
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Gatto |
Infatti lo chiamono Mangiafuoco. Chissa se mangiava cachi come lo avrebbero chiamato…? |
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Entra Mangiafuoco. Rumore di catene, fumo in abbondanza. Alla sua entrata i burattini hanno un sussulto di paura e cominciano a tremare. |
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Mangiafuoco |
Chi è che disturba i miei burattini? (entra) E voi cosa volete da me? Ah, siete voi! I due imbroglioni più esperti che io conosca. Cosa mi avete portato stavolta. |
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Volpe |
Eccellenza… Maestà… (riverentissimo… fa inchinare anche Pinocchio e il Gatto) Vorrei presentarti un nostro amico, un tipo speciale… che se ne vedono pochi in giro… Gradirebbe visitare il tuo spettacolo… e… magari… |
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Gatto |
… comprarcelo… (la Volpe lo scalcia prontamente) |
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Volpe |
Ci siamo permessi di portarlo qui anche se… (interrotto) |
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Mangiafuoco |
Fate vedere di che si tratta. (lo squadra per bene; lo fa girare su se stesso, gli apre la bocca e… guarda il suo naso, controlla gli altri burattini ed eslama…) E' difettato! Dove lo avete trovato questo coso? E come si chiama? |
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Volpe |
Sire… si chiame Pinocchio per via del suo naso… ed era in giro per la città in cerca di nuove avventure; noi allora gli abbiamo fatto da consiglieri… ed eccoci qua… |
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Mangiafuoco |
(grunisce… sbuffa…) Ma a chi volete che possa piacere un burattino così… Pinocchio…Pinocchio, e che nome è? Chi è l'artefice di questo legno mal modellato? |
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Pinocchio |
Il mio babbo, ed è più bravo di te se lo vuoi sapere. Lui lavor abene e … e… adesso chissa come sarà in pensiero. Non vedendopmi arrivare chissà cosa pensa? Devo andare… (viene trattenuto dall Volpe) |
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Mangiafuoco |
Senti senti che strana creatura… Parla! Ma allora mi avete portato qualcosa di veramente speciale. |
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Pinocchio |
Lasciami. Certo che sono speciale. Non sono brutto come te… (Mangiafuoco comincia ad arrabbiarsi) e questi due brutti ceffi… lasciatemi che devo tornare a casa… |
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Volpe |
Non fare così, se no lui si arrabbia, te l'ho detto prima. Lo scusi tanto altissimo… ma non voleva certo dire così… non è vero? |
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Pinocchio |
Certo che volevo dire così. (scalcia per liberarsi e… prende il Gatto) |
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Gatto |
Ma stavolta non ho parlato, miaooooo. |
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Mangiafuoco |
Legatelo a quella catena, così non scappa. Poi venite nel mio studio che vi do la ricompensa. (esce arrabbiato. Solito rumore di catene, fumo… grugniti…) |
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Il Gatto e la Volpe afferrano Pinocchio che cerca di liberarsi, ma invano. Scalcia, si divincola, morde … e chi le prende è sempre il Gatto… Viene incatenato vicino ad un burattino che in realtà e una burattina…Pinocchio piange) |
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Burattina |
Povero Pinocchio, anche tu prigioniero come noi. Non piangere. Non serve a nulla piangere. E poi, più ti muovi e più ti fanno male le catene. Sono catene speciali, fatte da Mangiafuoco; più uno piange e si dispera e più stringono la gola. Dopo un pò che le porti ti rendono inerme ed insensibile a tutto. |
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Pinocchio |
Mica stavo piangendo. E' il sudore che mi cola sulla faccia. |
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Burattina |
Ma chi vuoi prendere in giro? Guarda che ho visto benissimo che piangevi. Non ti devi vergognare… anzi sei ancora fortunato che puoi piangere…è segno che sei vivo… non come noi appesi a questi fili… tu sei vivo e parli… |
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Pinocchio |
Ma anche tu parli. Non sei un burattino comune, come gli altri, sei speciale, come me. |
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Burattina |
Ero speciale, una volta. Adesso sono qui prigioniera di quel mostro e sono come tutti i burattini che vedi qui. Se avessi ascoltato i consigli che mi avevano dato a quest'ora non sarei prigioniera… E tu perché ti trovi qui? Come hanno fatto quei due a prenderti? |
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Pinocchio |
Bèh… ecco vedi… stavo andando a scuola…e il mio babbo… aveva freddo e allora… sono tornato indietro per dargli la mia sciarpetta. Quando sono ritornato a scuola… era già chiuso il portone. Ho chiamato per farmi aprire… ma non mi rispondeva nessuno… allora ho chiesto aiuto. Ho visto quei due tipi strani, e credevo che fossero della scuola e... invece... mi hanno rubato il mio sussidiario e mi hanno rapito... ed eccomi qui... (mentre racconta, Burattina si accorge che il naso si allunga...) |
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Burattina |
Ma , che ti sta succedendi… in faccia…? |
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Pinocchio |
Il mio naso? Si sta allungando! Forse la Fatina… |
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Burattina |
Non ho mai visto un burattino più strano di te. |
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Pinocchio |
Il mio naso è speciale. Io posso sentire il profumo dei fiori, dei prati, delle persone…E' un regalo della Ftaina che vuole tanto bene al mio babbo. Solo io ho un naso così… |
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Burattina |
E' per quello che si allunga? |
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Pinocchio |
Non lo so se è per quello. Prima no mi era mai capitato. (riprende a disperarsi) Povero me, come faccio ora? Il mio babbo sarà in pensiero; starà girando per la città a cercarmi…ed è tutta colpa mia… Se fossi andato a scuola invece di ascoltare quei due imbroglioni... |
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Burattina |
Non hai detto che ti avevano rapito…? |
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Pinocchio |
Sì… quasi. Tu, invece, come mai sei qui? |
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Burattina |
Anch'io ho dato acolto a quei due imbroglioni. Volevo una bambola tutta per me e non me la regalavano… "Fai la brava, ubbidisci e vedrai che te la regaleremo" mi dicevano. Invece io ho fatto i capricci e sono scappata di casa. E' così ho incontrato quei due. "Vieni con noi, ti porteremo nella città delle bambole" ...e io, ingenua, li ho seguiti. Ed eccomi qui... |
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Pinocchio |
Dobbiamo trovare un modo per scappare da qui. Ma come? |
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Burattina |
Portami con te. Ti prego. Possiamo diventare buoni amici. Portami con te, ti prego. E' da tanto che voglio scappare da qui, ma non ho trovato nessuno che avesse il coraggio di scappare. Tu mi sembri un tipo coraggioso e anche simpatico… |
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Pinocchio |
Bisogna trovare un modo per liberarsi di queste catene e il più è fatto. (tenta di sfilarsi dai grossi anelli, ma invano…) |
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Mentre la scena si svolge così racccontata, entra il Grillo Parlante che da tempo cercava Pinocchio. |
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Grillo Parlante |
Ahaaa, eccoti qui. Lo sapevo che non eri andato a scuola. Eri qui a divertirti, a giocare. Tuo padre è in giro preoccupato a cercarti. Ma tu te ne freghi, non pensi. Sei un monellaccio, un cattivo. Se io fossi il tuo babbo ti darei quattro legnate su per la schiena (si gratta la testa e gli tocca la schiena che è di legno!) bèh, qualcosa del genere. |
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Pinocchio |
Oh, Grillo come sono contento di rivederti! Ti prego, aiutami a liberarmi da queste catene. Sbrigati che se arriva Mangiafuoco sono guai. |
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Grillo Parlante |
Guai? Tu sei nei guai. Se lo sa la Fatina ti castiga… e fa bene… Guarda, guarda gli altri burattini come sono ridotti a furia di disobbedire… Vuoi fare la stessa fine loro? |
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Burattina |
Non è colpa loro. Sono stati rubati e rinchiusi qui da Mangiafuoco. Lui li obbliga a fare il suo spettacolo e se qualcuno si rifiuta lo lega alla catena per sempre. Ti prego liberaci. |
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Grillo Parlante |
Chi sei tu? E perché parli? E chi è questo Mangiafuoco che terrorizza tutti i burattini…Ehi un momento, ma quanti siete? (guarda in giro e vede tutti i burattini appaesi ai fili…) Quanti burattini! Chissà se ognuno di loro ha un grillo parlante come custode... A me basta uno ed è sufficiente. |
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Pinocchio |
Vuoi spicciarti a liberarci invece di continuare a parlare. Sbrigati. |
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Grillo Parlante |
Giovanotto non cominciamo a comandare; io non prendo ordini da nessuno, capito? (cerca di togliere le catene ma non vi riesce) Non ci riesco. Ma come diavolo si fa a toglierle? (ritenta) |
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Burattina |
Non si fa così; se cerchi di sfilare le catene, come per magia si stringono di più. Devi trovare qualcosa che possa aprire il lucchetto. |
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Grillo Parlante |
Ehi,signorina, nessuno la interpellata, chiaro? Ma tu guarda questi giovani moderni che vogliono dare consigli ai grandi. " Dvi prendere qualcosa che apre il lucchetto…" , avevo capito… non sono tonto… Vediamo come fare (si sentono dei rumori; Mangiafuoco sta arrivando con il Gatto e la Volpe) |
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Pinocchio |
Muoviti che sta arrivando. Oddio, che paura. Imbranato che non sei altro, invece di continuare a parlare, muoviti… |
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Grillo Parlante |
Ah, è così allora!?… Toglitele da te se ci riesci… io non faccio più niente… (braccia conserte) (stanno per entrare i malvagi) Chi sta arrivando adesso..? |
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Pinocchio |
Sono loro. Adesso che facciamo? |
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Burattina |
Nasconditi perché se ti trova qui ti mangia in un solo boccone. Presto o se no per te sarà finita. Che paura! |
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Grillo Parlante |
Queste sono cose da favole… Voi donniciole avete troppa fantasia…e fifa del Babao (mentre parla entra il "trio") |
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Mangiafuoco |
Chi è che parla qui? (annusa) Sento uno strano odorino di… di… insetto… |
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Gatto |
No, sarà qualcuno che se l'è fatta addosso… |
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Volpe |
Cretino, sono di legno. (intanto il Grillo si spaventa alla vista di Mangiafuoco. Cerca un buco per nascondersi, non trova nulla. Vede dei fili ai quali non è appeso nessun burattino e li utilizza) |
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Gatto |
(girando per la stanza si accorge dello strano personaggio e gli si avvicina e lo annusa. Il Grillo prontamente lo scalcia per mandarlo via) Miaooo!! |
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Mangiafuoco |
Vuoi smetterla di fare versi! Io sento uno strano odorino (il Grillo trema dalla paura) Se lo trovo me lo mangio. Intanto voi due, non state qui a fare niente. Andate e portatemi altri burattini; questa sera dobbiamo partire per un'altra piazza, un'altra città e mi servono nuove attrazioni. Avanti muovetevi. |
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Volpe |
Si, mio splendore… ai vostri ordini. Andiamo Isidoro, dobbiamo lavorare. |
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Gatto |
Isidoro? Che nome è Isidoro? Non mi chiamo Isidoro. Dove ai trovato un nome così? Non mi dire che leggi Topolino? (parlottando escono) |
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Mangiafuoco |
(controlla che tutto sia in ordine e che i fili siano ben attaccati. S'avvicina a Pinocchio e anche al Grillo che trema come una foglia) Che strano burattino è questo. E' troppo brutto per fargli fare uno spettacolo. Domani lo brucerò con quelli vecchi. (esce ed il Grillo sta per svenire) |
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Pinocchio |
Dai, adesso che è uscito, liberaci. |
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Grillo Parlante |
(ancora impaurito balbetta) Be be bello lu lui, sem.. se… se… mbra Die… Die… Diego Abb… Abba... Abbatantutu… tu… ono. Dio. Dio che paura! |
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Pinocchio |
Aiutaci invece di stare lì a fare le tue solite considerazioni. |
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Grillo Parlante |
Me la sono vista proprio brutta. Bruciarmi… A chi?… Ci vuole ben altro (intanto il vano tentatico di liberare Pinocchio continua e allora prende la decisione necessaria…) Fatina! Dolce Fatina, dove sei? Vieni presto, abbiamo bisogno del tuo aiuto… |
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Pinocchio |
No, lascia stare la Fatina. Se viene qui comincia a farmi domande… perché sei qui… come mai no sei a scuola… dov'è Geppetto… perché non hai ascoltato il Grillo… |
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Grillo Parlante |
Hai paura. Birbante di un monello che non sei altro. Io non ci riesco a liberarti, solo la Fatina può. E quando viene ti punirà… Te lo meriti… Fatina… Fatina… ammazzalo se è sorda… |
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Fatina |
(non lasciando finire la frase al Grillo. Entra in scena come all'inizio, cioè da fata) Non sono sordas come pensi tu. Maleduca6to. Ero impegnata da un'altra parte… Non riesco a fare stare Biancaneve nella casa dei sette nani… Perché chiami così urgentemente? |
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Grillo Parlante |
Guarda un po'… Guarda il tuo prediletto figlioccio in che guaio s'è ficcato. |
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Fatina |
Pinocchio! Ma cosa ti è capitato? Incatenato come un furfante. (rivolgendosi al Grillo Parlante) E tu perché non mi hai avvisato subito? Era tuo compito tenerlo d'occhio ed avvisarmi subito, non a fatti già accaduti. |
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Grillo Parlante |
Sta a vedere che adesso è colpa mia. |
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Fatina |
Povero il mio Pinocchio, adesso ti libero subito. (mentre si prepara alla magia) Forse è diventato vecchio il nostro Grillo, bisogna che lo mandi in pensione… |
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Grillo Parlante |
Io, per sua norma e regola, non sono vecchio; né tanto meno devo andare in pensione. Si è mai visto che chi fa il mio lavoro va in pensione? Io sono uneducatore, un consigliere, un saggio e la saggezza non è mai vecchia, capito? |
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Fatina |
Vecchia magari no… però è un tantino pesante il tuo modo di essere saggio, non trovi? Per questi giovani ci vuole più pazienza, più bontà, più attenzione. Troppe parole forse non vanno bene, così come poche… il giusto parlare, a misura; ed anche un'attenzione silenziosa, puntuale, discreta, risolve molto più che i tuoi continui richiami senza respiro... pensa se tu fossi stato un pesce! (ride) |
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Grillo Parlante |
Ma io sono un Grillo Parlante e parlo, parlo, parlo… forse un po’ troppo… ma parlo… ecco! |
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Fatina |
Ecco, ti ho liberato; ora torna da Geppetto che sicuramente ti aspetta preoccupato. E la prossima volta stai più attento, mi raccomando. |
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Pinocchio |
Grazie Fatina buona. Ma ti chiedo un favore: libera anche lei, ti prego! |
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Grillo Parlante |
Giovanotto non cominciamo a fare richieste assurde: lei non fa parte della storia, argomento chiuso. |
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Pinocchio |
No, chiuso il tuo becco. Dai Fatina, ti prego. Anche lei parla come me; Mangiafuoco la tiene prigioniera. Se la porto a casa, Geppetto, anche se è povero, l'accoglierà lo stesso. Ti prego, solo questo favore e non ti chiedo più niente. |
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Fatina |
E va bene; il tuo buon cuore mi ha intenerito, ti concedo questo favore. Ma prima devi promettermi che farai il bravo a casa, che aiuterai il tuo babbo e che non ti lascerai più trascinare dalle brutte compagnie… Promesso? |
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Pinocchio |
Certo Fatina, non ascolterò i cattivi consigli del Grillo e… |
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Grillo Parlante |
Ehi, perché io? Lei alludeva ai tuoi amici animali, quella faccia da marmotta e il suo compare baffuto. Non io. |
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Pinocchio |
Vuoi dire il Gatto e la Volpe? Vedi Fatina, loro mi hanno rapito, mi hanno rubato il mio sussidiario… e mi hanno… (interrotto) |
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Fatina |
Pinocchio, non dire le bugie… altrimenti il tuo naso si allunga… e la gente ti prende in giro. |
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Burattina |
Ecco perché prima s'era allungato. Mi avevi raccontato una bugia… Mi hanno rapito, rubato il libro… Non mi piacciono i bambini che dicono le bugie. |
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Grillo Parlante |
Hai visto che bell'essere che mi hai dato da curare… |
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Fatina |
Vedi Pinocchio, quel bel naso che porti sulla faccia rivela ogni volta che dici una bugia. Questo vuol dire che non devi dirne più e vivere meglio. Se tu dici bugie o disubbidisci… la vita avrà tutto un altro sapore e non gusterai le cose belle che ci sono. Fai buon uso di quello che ti è dato e alla fine sarai premiato. E torna a casa da Geppetto. E tu seguilo e non perderlo d'occhio un istante. E' così piccolo e indifeso, il mio Pinocchio. (escono tutti e tre. Rimane un attimo la Fatina che sospira e poi esce). |
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Buio in scena. Si illumina il Pittore, musica di sottofondo |
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Pittore |
Possiamo dirlo: Pinocchio a rischiato grosso. Per fortuna il Grillo Parlante, sebbene sia noioso, lo ha aiutato ad uscire da quest'impiccio. E la Fatina, sempre pronta a soccorrere, lo ha salvato da una brutta fine. Ora che farà il nostro Pinocchio? Seguirà i consigli della Fatina e del Grillo Parlante? E la sua nuova compagna d'avventura come si troverà in tutta questa storia? (si chiude il sipario e il Pittore esce) |
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SECONDO TEMPO |
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Prima dell'apertura del sipario parte la musica, entra il Pittore e va a posizionarsi |
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Pittore |
Pinocchio insieme al babbo, al Grillo e a Burattina si ritrovarono nella casa. Viene raccontato l'accaduto e progettato il futuro. Pinocchio presenta Burattina a Geppetto e promette che d'ora in poi non disubbidirà più. Ma dobbiamo credergli? E se veramente non dicesse più le bugie, come potrebbe continuare la storia? |
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Apertura del sipario, luce in scena la casa di Geppetto |
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Pinocchio |
Babbo, lei è Burattina un burattino come me che è incappato nelle grinfie di Mangiafuoco. Dovevi vederlo come era grosso , brutto, cattivo… e voleva mangiarmi…sì! |
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Geppetto |
Povero il mio Pinocchio. Chissà che spavento ai provato? Così piccolo, fragile, indifeso. |
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Grillo Parlante |
Io non lo coccolerei tanto. In fondo ti ha disubbidito; non è andato a scuola; si è ficcato in guaio clamoroso e tu stai qui a fargli tutte queste moine. In castigo dovresti metterlo. |
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Geppetto |
Si vede che tu non sei un papà. Bisogna saper perdonare le marachelle dei propri figlioli. Ogni tanto chiudere un occhio fa bene, ci vuole, per saper educare… |
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Grillo Parlante |
Sì ma stai attento a non chiuderli tutti e due altrimenti t'addormenti… e questo coso te la fa sotto il naso senza che tu te ne accorga… A proposito di naso… lo sai che ogni volta che il pupazzetto qui dice una bugia, quest'affare qui (indicando il naso di Pinocchio) s'allunga. Anziché naso avresti dovuto chiamarlo Bugiometro. Sarebbe stato un brevetto straordinario. Sai quante ordinazioni ti avrebbero fatto i genitori. |
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Geppetto |
S'allunga? Ma allora la Fata ha sbagliato magia. Con il naso lui dovrebbe sentire i profumi, gli odori… Non s'era mica parlato di allungamento. |
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Pinocchio |
Non è vero! Non si è allungato per le bugie. Babbo, ero tutto sudato, impaurito ed è probabile che il legno con l'acqua… bèh tu sai che reazione può avere… sei falegname. |
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Burattina |
Bugiardo! Il tuo naso si è allungato perché hai raccontato bugie… (a Geppetto) Io l'ho sentito e ho visto che si allungava. |
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Pinocchio |
Fatti gli affari tuoi, femminuccia! Cosa vuoi capire tu. E non interromperci sono affari di famiglia. |
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Burattina |
Non mi piace chi dice le bugie e fa il maleducato. Adesso fai il gradasso, ma prima quando eri incatenato, piangevi come un bambino, chiamavi il babbo. (indispettita) Tutti così i maschietti: quando sono al sicuro sembrano degli eroi, ma quando si trovano in difficoltà piagnucolano come delle femminucce... |
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Pinocchio |
Era meglio se ti lasciavo dove ti ho trovata. Guastafeste! Non ascoltarla babbo. E' una femmina, come il Grillo Parlante. |
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Grillo Parlante |
Ehi, giovanotto, per tua norma e regola, io non sono una femmina… sono un insetto e gli insetti non sono… bèh sei un po' troppo piccolo per spiegare queste cose. Se fossi andato a scuola sapresti che noi insetti facciamo le uova e che… |
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Geppetto |
Basta dire sciocchezze. E voi due basta litigare. Sono contento che tutti siete salvi. Ora pensiamo a cosa mangiare. |
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Pinocchio |
Sì, che ho tanta fame! |
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Burattina |
Anch'io. Sono tre settimane che Mangiafuoco non ci dà da mangiare. |
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Geppetto |
Povera piccola! (girandosi per la stanza) Vediamo cosa posso impegnare per comprare qualcosa da mangiare. Dunque il cappotto l'ho già impegnato… la sedia è tutta rotta e non la compra nessuno… (da uno scaffale malandato prende un libro impolverato) Ecco cosa posso impegnare... Mi è molto caro questo libro. Qui ci sono tante favole che fanno sognare. Era un regalo di mia moglie... (si commuove) Le favole...(sottofondo musicale) a volte sono così importanti. Principi, cavalieri, dame... un mondo straordinario. Dicono che le favole sono per i bambini. Ma siamo noi grandi che ci lasciamo rapire, che siamo avidi di cose diverse da tutti i nostri giorni. Le raccontiamo ai nostri figli, in fondo, perchè piacciono a noi. Le scrivono i grandi, non i piccoli. Loro, i piccoli le ascoltano. E non si può diventare grandi senza favole. Chi dice il contrario non è mai stato un bambino e quindi non sarà mai grande. Mi spiace impegnarlo, ma se serve per continuare a vivere!... Questa volta le favole ci fanno vivere un pò meno peggio del solito... |
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Grillo Parlante |
Io ti accompagno, falegname. Voi, mi raccomando, fate i bravi mentre noi usciamo. Torniamo presto. (escono e nel mentre… pacca sulle spalle) Bravo, un bel discorso, non ti facevo un buon oratore. |
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Geppetto |
Quando mi metto d'impegno… parlo anch'io- |
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Grillo Parlante |
Anch'io parlo, parlo, sono il Grillo Parlante! (escono) |
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Cambiano le luci sulla scena per il dialogo tra Pinocchio e Burattina sull'amicizia. |
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Burattina |
Grazie per avermi liberato e portato qui. (pausa) Lo sai che sei simpatico. A volte buffo, ma simpatico. (pausa) Tu hai tanti amici? (Pinocchio non risponde perché non sa cosa vuol dire amicizia) Io ne ho pochi. Adesso è tanto che non li vedo. Ti piacerebbe diventare mio amico? |
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Pinocchio |
Cosa vuol dire amico? |
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Burattina |
Vuol dire andare d'accordo. Stare bene insieme, avere gli stessi gusti, a volte le stesse idee. E poi un amico ti aiuta, ti sta vicino nei momenti difficili… ti… |
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Pinocchio |
Io non ho bisogno di nessuno. Alle volte ti fidi di qualcuno e poi ti fregano. Guarda il Gatto e la Volpe come mi hanno fregato. |
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Burattina |
Ma loro non erano amici. Non volevano il tuo bene. Un amico non ti mette mai nei guai. |
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Pinocchio |
E come si fa a capire che uno ti è amico? A me sembrano tutti uguali. Tutti sembrano volerti aiutare e poi… tutti ti dicono quello che devi fare… e poi?… Io non sono capace di distinguere le persone amiche da quelle che non lo sono. |
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Burattina |
E' difficile capirlo, questo è vero. Per prima cosa bisogna fare attenzione a quelli che si dicono amici con troppa facilità. Secondo far attenzione a quelli che danno troppi consigli e fanno credere di saperla lunga. Terzo, e più importante, l'amicizia è qualcosa che cresce, che diventa grande come noi. Non esiste un'amicizia definita, sempre grande o sempre piccola. E' grande o piccola a seconda di come noi la viviamo. E' mobile perché ci segue, ci aiuta a crescere. E' disinteressata; non pretende nulla in cambio. E poi... ancora tante cose. |
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Pinocchio |
Uaoo, quante cose sai! E dove le hai imparate tutte queste cose? |
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Burattina |
Ho avuto persone che mi volevano davvero bene che mi hanno insegnato cose buone. Ma io, spesso non li ascoltavo e facevo di testa mia. Per quello che sono finita nel carrozzone di Mangiafuoco. Poi, quando sei sola, triste e lontana dalle persone care, capisci quello che hai perso e lo rimpiangi. |
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Pinocchio |
Bèh, queste cose a me non possono capitare. Io sono un maschietto, non una femminuccia come te. Io non mi faccio incantare tanto facilmente. |
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Burattina |
Io e te non siamo tanto diversi. Siamo uguali e proviamo gli stessi sentimenti. Magari siamo fatti dello stesso legno! Ma non basta: per essere diversi non importa quello di cui siamo fatti; è dal di dentro che diventiamo diversi. |
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Pinocchio |
Ma che discorsi stai facendo? Non ti capisco. Io sono un burattino speciale, col naso. Tu cosa hai di speciale? |
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Burattina |
Forse non si vede. Quello che di speciale possiamo avere non sempre si vede, come il tuo naso. Vuoi essere ricordato per il tuo naso o per qualcosa di più importante? |
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Pinocchio |
Io col mio naso posso sentire i profumi e poi solo io l'ho! |
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Burattina |
Ma la Fatina a detto di farne buon uso altrimenti… |
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Pinocchio |
La Fatina alle volte parla senza sapere quello che dice, del resto è una femmina come te |
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Burattina |
Cafone, maleducato! |
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Pinocchio |
Io mi sto annoiando ad aspettare. Esco a fare un giro. Se vuoi venire con me muoviti; altrimenti stai qui ad aspettare… |
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Burattina |
Ma dobbiamo aspettare qui. Non hai sentito quello che a detto il Grillo? E se non ci trovano cosa pensano? |
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Pinocchio |
Ecco vedi: sei una palla al piede. Io esco ugualmente, ci vediamo. |
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Burattina |
Aspetta, vengo anch'io con te. |
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Pinocchio |
D'accordo; però stammi un po’ distante. Non vorrei che mi prendessero in giro perché sto con le femminucce. |
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Burattina |
Cretino!!! (escono) |
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Di nuovo cambiano le luci sulla scena. Rientrano Geppetto e il Grillo |
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Geppetto |
Eccoci di ritorno. Pinocchioooo. Burattina. Dove siete? |
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Grillo Parlante |
Ehi, bambocci, dove vi siete ficcati? (cercano entrambi) Ricominciamo da capo? Scommetto che se ne sono andati. Poco male, vorrà dire che mangeremo solo noi. Chi va via perde ilposto all'osteria… e anche in … pizzeria! |
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Geppetto |
Ma come puoi pensare di mangiare in un momento come questo? Pinocchio, Burattina potrebbero cacciarsi in un altro guaio. Presto andiamo a cercarli. |
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Grillo Parlante |
Senti falegname: quel tuo burattino è una cosa insopportabile. Dico io: in questa storia non si mangia mai perché dobbiamo seguire quel pupazzetto ambulante. Potevi farlo senza gambe e tutto era più semplice. Invece no; con le gambe e per di più di legno verde, più resistente e filamentoso. Potevi usare un legno più stagionato, segaturoso... così non farebbe tutti quei chilometri... e noi dietro. Uffa!!! |
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Geppetto |
Nessuno mai farebbe una creatura inferiore a se stesso. Ricordatelo! E adesso andiamo… E taci. |
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Grillo Parlante |
Ma perché mi dici sempre di tacere? Del resto non parlo tanto… a volte… e poi sono un Grillo Parlante, ergo parlo. Se fossi una cicala canterei… (escono) |
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Geppetto |
Per l'amor di Dio… |
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Buio, il sipario si chiude. Una luce sul proscenio per l'entrata di Mangiafuoco, Volpe, Gatto. Nel frattempo sul palco si prepare la scena della piazza del mercato |
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Mangiafuoco |
Sono scappati. Com'è possibile? Nessuno, dico, nessuno può scappare da qui. Nessuno può liberarsi dalle mie catene magiche… Sento la mia collera, la mia rabbia salire, salire… |
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Gatto e Volpe |
(tremano dalla paura, prostrati a terra) Pietà non ci punire… |
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Mangiafuoco |
Buoni a nulla! Vi siete lasciati scappare quel burattino. Il mio nuovo spettacolo con i burattini parlanti non si può più fare. E voi, negletti, interdetti, mezzi animali e mezzi somari andatevene da qui prima che vi mangi. Andate e trovate quel burattino altrimenti, sarà la vostra fine. (esce infuriato) |
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Volpe |
Sciagurato perché ti sei lasciato scappare quel burattino? Sei un incapace. |
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Gatto |
Miaoo. Tutti con me se la prendono. Noi gatto avremo anche sette vite, ma le rogne son tutte nostre da grattare. |
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Volpe |
Andiamo a cercare quel Pinocchio. Dopo tutto non può essere andato lontano. |
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Gatto |
E se portiamo un altro burattino, non è lo stesso? |
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Volpe |
Hai sentito quello che ha detto Mangiafuoco? Vuole Pinocchio. E noi lo riporteremo. Ma stavolta chiediamo un aumento. Del resto se è così speciale dovrà pur pagare un supplemento! |
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Gatto |
Giusto. Io non voglio più mangiare gli avanzi. D'ora in poi carne in scatola altrimenti sciopero! |
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Volpe |
(scalciandolo) Cretino!! Non siamo in fabbrica. Questa è una storia. |
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Gatto |
Uffa!!! Quante storie. (escono) |
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Si spegne la luce sul proscenio e si accende sul Pittore, musica di sottofondo |
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Pittore |
E così il caro Pinocchio è ricercato. Da Geppetto e dal Grillo Parlante; anche dal Gatto e la Volpe: chi vuole il suo bene e, invece, chi vuole la sua rovina. Come nella vita. Intanto Pinocchio e Burattina hanno fatto tanta strada, verso nuovi orizzonti, verso nuove cose da scoprire. Eh, la curiosità alle volte, una brutta compagna. Ti spinge sempre più lontano. Succede così anche ai due burattini. Ora, lontani da casa, sono arrivati... |
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La musica sfuma, si apre il sipario la scena si ambienta in una piazza dove si trovano delle bancarelle e dei negozi. |
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Pinocchio |
Dai vieni. Non avere paura! |
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Burattina |
Sono stanca. E ho fame! |
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Pinocchio |
Anch'io. Non preoccuparti, adesso trovo un rimedio. Vedi quella bancarella laggiù in fondo. Ascoltami: tu fai il palo e io cerco di prendere qualcosa da mangiare, poi ce ne andiamo. |
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Burattina |
Cosa dovrei fare io? |
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Pinocchio |
Il palo! |
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Burattina |
Il palo? Io non faccio cose brutte. |
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Pinocchio |
Che hai capito? Il palo vuol dire fare la guardia. Devi avvisarmi se arriva qualcuno e farmi un fischio, hai capito |
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Burattina |
Un fischio? E che cos'è? |
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Pinocchio |
Non mi dire che non sai fischiare? Guarda ti faccio vedere io (fischia) |
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Burattina |
Che bravo! Dai fallo ancora che mi piace. |
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Pinocchio |
(rifà il fischio 1,2,3 volte…) |
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Burattina |
Ma come fai? Io non sono capace. |
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Pinocchio |
Si vede che tu sei di legno vecchio. Allora… prendi le due dita... così, mettile in bocca… così e poi soffia (le mostra anche nei movimenti) (goffamente Burattina non riesce) (riprovano) Ma sei imbranata! Va bene lascia perdere. Allora fai così: se vedi arrivare qualcuno fai un urlo, chiaro? |
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Burattina |
Perché devo urlare se vedo qualcuno? |
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Pinocchio |
Ma allora sei tonta? Io vado a quella bancarella e rubo qualcosa da mangiare. Se tu vedi arrivare qualcuno urla, così ho il tempo di scappare, capito piccolo essere inferiore? |
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Burattina |
Ma non si può rubare. E' proibito dalla legge. Chi ruba va in prigione. |
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Pinocchio |
Hai fame? (Burattina annuisce) Allora visto che soldi non ne abbiamo, l'unico sistema è questo. |
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Burattina |
Ma… (interrotta) |
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Pinocchio |
Niente più domande idiote. L'ufficio informazioni dementi chiude. Io vado. Stai attenta mi raccomando. (s'avvia verso il luogo del furto. E proprio in quel momento entrano le guardie. Burattina tenta di fischiare, ma non ci riesce. Insiste fino a farsi scoppiare la faccia) |
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Guardia 1 |
Ehi, piccolo ladruncolo cosa stai facendo? Fermati in nome della legge. (lo afferrano) E così stavi rubando? Sei in arresto per furto. |
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Guardia 2 |
Se non ci fossimo noi a sorvegliare sull'onesta dei cittadini, questa città sarebbe in mano a questa razza di furfanti mascherati. Questo travestimento da burattino non ti è servito a nulla. |
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Pinocchio |
Io sono un burattino vero. Lasciatemi. Non sono un ladro. Stavo prendendo qualcosa da mangiare. Burattina scappa, va via…!! |
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Guardia 1 |
Ah, c'è anche un complice e parlano in codice. Burattina! Buffo come soprannome. |
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Guardia 2 |
Ehi, Arturo, ma questo no ha la maschera. E' di legno, senti (lo tastano) |
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Guardia 1 |
E' vero! E' di legno. E parla. Ma chi accidenti sei? |
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Pinocchio |
Io sono Pinocchio, e sì, sono di legno e … gli accidenti che vengano a voi. |
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Guardia 2 |
Insolente d'un ragazzino… cioè no d'un burattino. Come ti permetti di oltraggiare un pubblico ufficiale durante il servizio ( spaventato ma per il fatto insolito di parlare a un pezzo di legno) Arturo, guardami. Sono strano in faccia? |
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Guardia 1 |
No, perché? |
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Guardia 2 |
Stiamo parlando con un pezzo di legno. Ti sembra normale? |
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Guardia 1 |
No. Ma che centra? |
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Guardia 2 |
Hai già parlato con un pezzo di legno? |
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Guardia 1 |
Sì, con mio figlio… ha una testa… non capisce niente… |
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Guardia 2 |
Tutto suo padre allora! Però mi sento strano… non mi era mai capitato di sentire un burattino parlare… |
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Guardia 1 |
Possibile che debba sempre trovare qualcosa che non va? Adesso noi lo portiamo dal giudice e vedremo se è normale o no. |
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Guardia 2 |
Chi? Il giudice? |
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Guardia 1 |
Deficiente, il coso qui, il burattino… (escono e la Guardia 2 continua…) |
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Guardia 2 |
Incredibile! Se lo raccontassi a mia moglie si chiederebbe perché mi ha sposato. |
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Burattina rientra . E' sconvolta per l'accaduto. |
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Burattina |
Povero Pinocchio. Per colpa mia l'hanno preso. Ma che ci posso fare se non so fischiare? E adesso cosa faccio? A chi domando aiuto? Oh.. Se almeno fosse qui il Grillo, mi saprebbe dire che fare;chiamerebbe la Fatina. Oh Fatina, se almeno mi sentisse! (piange) Ha ragione Pinocchio! Sono una femminuccia. Invece di pensare a cosa fare, me ne sto qui a piangere come una femminuccia. (ci pensa) Ma io sono una femminuccia! (così pensando entrano il Gatto e la Volpe) |
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Volpe |
(facendo segno al Gatto della fortuna di aver ritrovato almeno uno dei fuggitivi) Guarda, vedi Burattina lì in fondo? Cerchiamo di inventare una scusa per sapere dov'è Pinocchio. (avvicinandosi a lei) Ciao piccola! Perché piangi? Che ti succede? Dillo a noi, magari possiamo aiutarti. |
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Burattina |
Andate via, imbroglioni. Non vi dico niente. Volete sapere dov'è Pinocchio, eh? Tanto non ve lo dico. (riprendendosi) Oh Dio, perché ho detto di Pinocchio? |
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Volpe |
Non siamo qui per cercare Pinocchio; passavamo (allusivo) e… ti abbiamo visto qui che piangevi. Allora ho detto a lui (al Gatto che vedendosi additato non capisce e cerca questo "lui") guarda là la nostra amica… Forse a bisogno d'aiuto e così ci siamo avvicinati. |
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Gatto |
Io non ricordo di aver sentito. Hai detto così? |
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Burattina |
Io non mi fido di voi due. Voi cercate Pinocchio per riportarlo da Mangiafuoco. Tanto non ve lo dirò mai che è stato preso dalle guardie. (ripensandoci) Oh Dio, ancora! |
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Volpe |
Senti senti, il nostro caro Pinocchio è stato preso dalle guardie. E come mai? |
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Burattina |
Non ve lo dico. E' meglio che stia dov'è piuttosto che nelle vostre grinfie o nel carrozzone di Mangiafuoco. |
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Volpe |
Non devi avere paura di noi. Siamo cambiati e… Mangiafuoco ci ha cacciati perché… vi abbiamo fatti scappare. Adesso anche noi non sappiamo dove andare… e… non siamo più quelli di prima… anzi… la lezione ci è servita. Siamo buoni ora,… e vogliamo seriamente darti una mano a liberare Pinocchio. Vero Felix? |
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Gatto |
Felix??? Io non sono Felix. E che diavolo vai raccontando a questa povera fanciulla… (non fa in tempo a finire che viene scalciato) Miaoo!! La prossima volta tu fai il gatto e io la volpe. |
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Burattina |
Come faccio ad essere sicura di quello che dici? E se dopo c'imbrogliate? |
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Gatto e Volpe |
Chi? Noi? Noooo!!! |
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Volpe |
Ma ti pare che se volessimo imbrogliarti verremmo con te dalle guardie con il rischio di essere messi in prigione anche noi? |
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Gatto |
In prigione? Bèh ragazzi io torno al Colosseo. Miao! |
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Volpe |
Vieni qui. Allora, dicci, quando è stato catturato Pinocchio… (uscendo) Vedrai che lo libereremo… |
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Gatto |
Come? |
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Volpe |
Lasceremo una cauzione… |
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Gatto |
Aaah, come nei film americani… |
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Volpe e Burattina |
Cretino!!! (ed escono) |
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Il sipario si chiude. Si illumina il proscenio,entra Guardia 1che annuncia |
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Guardia 1 |
In piedi, entra la corte. (ripeterà il comando in modo da far alzare il pubblico) |
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Si accendono le luci in sala, parte una musica solenne e dal fondo entra il Giudice accompagnato da Guardia 2. Si avviano sul palco mentre si apre il sipario sulla scena del processo. Pinocchio è alla sbarra, ci sono sedie per le comparse. Il Giuduce si sistema al suo posto |
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Guardia 2 |
Seduti, la corte è entrata. (tutti si siedono) |
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Giudice |
Figliolo, io devo dire seduti, decido io. |
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Guardia 2 |
Scusi, signor Giudice. In piedi e seduti quando lo dice il Giudice. |
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Giudice |
No, no. Non in piedi. Solo seduti devo dire. In piedi lo dice la guardia. |
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Guardia 2 |
Mi scusi! In piedi quando lo dice la guardia e seduti quando lo dice il Giudice |
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Guardia 1 |
Ma io l'ho già detto in piedi. Adesso tocca a lui (indicando il Giudice) |
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Guardia 2 |
Tocca a voi Giudice. |
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Giudice |
Bravo figliolo! Allora seduti. (tutti si rialzano) |
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Guardia 2 |
Ha detto seduti, non in piedi. |
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Giudice |
Ma perché stanno in piedi quando devono stare seduti? |
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Guardia 2 |
Seduti! |
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Giudice |
Figliolo, non cominciamo a confondere i ruoli. Seduti lo dico io. |
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Guardia 2 |
E io che dico? In piedi? |
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Guardia 1 |
No, quello tocca a me. |
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Guardia 2 |
Allora rifacciamo da capo. Scusi, signor Giudice, potete rientrare che rifacciamo meglio? Grazie! (il Giudice esce) Ricomincia. |
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Guardia 1 |
In piedi, entra la corte. (tutti risiedono) |
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Giudice |
(rientrando) Seduti (tutti si rialzano) C'è qualcosa che non funziona. |
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Guardia 2 |
Lasci fare a me. Arturo, ricomincia |
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Guardia 1 |
In piedi, entra la corte (tutti si siedono) |
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Guardia 2 |
Comodi, comodi. Ha visto che abbiamo sistemato? |
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Giudice |
Vabbè!! Allora si apre il processo per l'imputato Pinocchio… Pinocchio… non ha il cognome? |
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Guardia 1 |
No, vostro onore. Quando lo abbiamo preso non era in possesso di alcun documento. |
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Giudice |
D'accordo, procediamo. L'accusa che viene mossa nei confronti dell'imputato è di (legge) furto aggravato di frutta generica senza scasso col favore delle tenebre, vestito di legno, con un complice di nome Burattina. Ma chi ha scritto questo rapporto? |
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Guardia 2 |
Io, vostro merito. |
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Giudice |
Onore, che merito. |
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Guardia 2 |
Grazie, troppo buono… |
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Giudice |
Onore a me, non a voi… Lasciamo perdere. Dunque signor… signor Pinocchio siete accusato di aver rubato delle mele. Cosa avete da dire a vostra discolpa? |
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Pinocchio |
Io, vede, signor Giudice, avevo fame e un tipo mi ha detto che su quella bancarella si potevano prendere le mele e io… (il naso comincia il iter) Avevamo tanta fame, dopo tutta quella strada che abbiamo fatto… |
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Giudice |
Avevamo? Allora eravate in due? Un complice? |
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Pinocchio |
No, ero da solo. Se quel tipo non mi diceva che erano gratis io mica le avrei prese… |
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Giudice |
E sapresti descrivere questo tipo? |
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Pinocchio |
Bèh era alto… cioè no basso. Con la coda… cioè no… due… |
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Giudice |
Due code? |
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Guardia 2 |
Un gatto, allora? |
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Guardia 1 |
Ma nessun gatto ha due code! |
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Guardia 2 |
Allora si vede che un gatto ha una coda in più di nessun gatto! |
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Giudice |
E questo che significa? |
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Guardia 2 |
Che un gatto ha tre code, chiaro? |
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Giudice |
Ma che state dicendo? Tacete! (a Pinocchio) Allora, com'era questo tale? |
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Pinocchio |
Erano due… un gatto e una volpe…mi hanno detto… prendile son di tutti… e io le ho prese. (il naso assume un aspetto riguardevole) |
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Giudice |
Che hai in faccia? E che ti sta succedendo? |
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Pinocchio |
Oh, no! Se capiscono che sto dicendo bugie, mi mettono in prigione! Signor Giudice, non è niente… il caldo… sudo e allora |
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Giudice |
E allora? |
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Pinocchio |
La prego mi lasci andare. Il mio babbo sarà in pensiero. Io dovevo fare una commissione per lui… povero Geppetto… senza di me… è solo signor Giudice, non può camminare… (intanto s'accende la luce sul fondo che illumina Geppetto che cammina nervosamente per la casa seguito dal Grillo)... bloccato su una sedia... non ha nessuno con cui parlare... tranne un noiosissimo amico..., vedovo da prima che nascessi io... (si spegne la luce sul fondo) |
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Giudice |
Come prima che nascessi tu? E come hai fatto a nascere? |
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Pinocchio |
Da un pezzo di legno… signor Giudice (mormorio per l'aula) |
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Giudice |
Da un pezzo di legno? Ma che vai raccontando? |
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Pinocchio |
E' la verità signor Giudice! Lo chieda alla Fatina. |
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Giudice |
Oh, questa è bella! Anche una Fatina c'è. Chi è? La vostra complice? |
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Guardia 2 |
Sì, con un nome in codice: Burattina. |
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Pinocchio |
No, Burattina non c'entra. Lei, è venuta con me perché… perché… |
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Giudice |
Perché?? |
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Pinocchio |
Io l'ho salvata da Mangiafuoco. E' un uomo grande, grande, cattivo, cattivo che mangia i burattini… |
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Giudice |
Un uomo che mangia i burattini? Senti, piccolo ragazzo, se non la smetti di dire bugie ti faccio imprigionare. Allora chi ha rubato le mele? |
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Pinocchio non parla. Parte la musica della Fatina che entra in scena |
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Fatina |
Permette signor Giudice? Io sono la mamma, cioè una specie di mamma dell'imputato. Pinocchio, piccolo mio, non ti preoccupare; adesso ti porto a casa. Signor Giudice chiedo che mi venga affidato questo bambino… questo burattino. E per la punizione che volete dargli mi rendo responsabile affinché si attui. |
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Giudice |
Bèh, la procedura è un po’ irregolare, ma se voi… garantite che… Emetto la sentenza… la corte così ha deciso… Visti i capi d'imputazione condanno… cioè no, decreto (con solennità) che Pinocchio eccetera, eccetera, rimanga per un lungo periodo presso la gentile signora (inchino) al fine di poter garantire un'adeguata educazione morale e spirituale... Direi che và bene, no? La seduta è tolta... |
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Guardia 2 |
In piedi, la corte si ritira… |
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Guardia 1 |
No, in piedi lo devo dire io. (schiarendosi la voce) In piedi, entra la corte… |
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Giudice |
(che stava per uscita… rientra) Seduti, seduti… allora vediamo chi è l'imputato… |
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Guardia 2 |
Ma non c'è più nessun imputato. |
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Giudice |
Allora perché avete detto "entra la corte"? |
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Guardia 2 |
Ma non l'ho detto io… è stato Arturo. |
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Giudice |
(mentre i tre cominciano a discutere) Arturo…? (mimano la discussione ed escono) |
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Anche il pubblico esce portandosi le sedie |
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Fatina |
Adesso torniamo a casa. Geppetto ti sta aspettando con ansia. Pinocchio, tu dici troppe bugie. Non diventerai mai un bambino vero. Sei troppo disubbidiente. E hai incominciato a rubare… |
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Pinocchio |
Io non volevo, te lo giuro. E' stata Burattina a dirmelo. Io gli ho detto che era proibito. Ma lei niente… insisteva… (il naso rivela la bugia)… |
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Fatina |
Pinocchio, stai mentendo ancora |
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Pinocchio |
Ho no, dolce Fatina. A te non direi mai bugie. |
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Fatina |
Ha sì, e allora dov'è adesso Burattina? |
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Pinocchio |
Lei, adesso è… ?! Vai a capirle le donne… Sarà sicuramente a spassarsela… cioè… mi ha lasciato solo… vai a fidarti delle amiche… |
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Fatina |
Meriteresti una punizione. Se continui così rimarrai di legno tutta la vita. Adesso torniamo a casa. (escono) |
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Si spengono le luci in scena. Si illumina il Pittore, parte la musica di sottofondo; nel frattempo si svuota la scena |
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Pittore |
Ancora una volta nei guai e ancora una volta la fata lo salva. Sembra incorreggibile il nostro Pinocchio. E poi tutte quelle bugie! Per salvare chi? Che cosa? La strada del ritorno era lunga, lunga. Pinocchio era andato davvero lontano, lontano dal padre che a casa lo aspettava con amore e tenerezza. Lontano da casa si era messo di nuovo nei guai, e lontano da casa aveva poche possibilità di diventare un bambino vero. In fondo anche lui lo voleva. E fu così che sulla strada del ritorno Pinocchio si ammalò. Dovettero lui e la Fatina sostare in una vecchia casa che la fata aveva già usato per altre storie.Passarono dei mesi e finalmente Pinocchio guarì grazie alle cure e all'amore della Fatina. |
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Si illumina con un solo faro la scena che è tutta nera |
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Fatina |
Adesso, mio piccolo Pinocchio, sei guarito. Hai imparato la lezione. Basta con le bugie, con le tue solite marachelle. Torna a casa dal tuo babbo. Eccoti dei soldi per il ritorno e per Geppetto. Mi raccomando non farli vedere a nessuno e non perderli. |
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Pinocchio |
E tu Fatina, non torni a casa con me? |
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Fatina |
Non posso. Devo andare in un'altra storia, da altri bambini. Eeh, il nostro lavoro e duro, caro Pinocchio! A fare del bene ci vuole tanto tempo e tutti ne hanno bisogno. E' fare il male che basta poco. In un attimo si distrugge, ma poi ci vuole tempo per ricostruire. Forse adesso non capisci, ma quando sarai grande capirai molte cose. |
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Pinocchio |
Grande? Ma allora significa che posso diventare un bambino vero? |
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Fatina |
Sì, Pinocchio. E' il mio regalo. Ora dipende da te non perdere questo bene prezioso. Va, ora, che queste scene mi commuovono e non è bene che una fata pianga. Ciao Pinocchio. E fai il bravo… (le si strozza la parola…) Ecco lo sapevo che mi commuovevo, nonostante gli anni di storie, mi commuovo come fosse la prima volta che vedo la storia. Ciao. |
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Pinocchio |
Ciao Fatina. E grazie di tutto. (le da un bel baci. Musica che accompagna la scena) |
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Fatina |
Sciocco, pure il bacio… allora vuoi vedermi piangere… (la scena va spegnendosi nei toni e nelle luci) Addio piccolo e ricordati di me… ciao… (esce) |
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Il faro si spegne e dopo un attimo si accende tutta la scena |
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Pinocchio |
(Entra dalla parte dove è uscito, canticchia e cammina) |
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Lucignolo |
(entra dalla parte oposta)Ciao, dove vai così allegro? |
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Pinocchio |
Torno a casa dal mio babbo. E tu chi sei? |
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Lucignolo |
Mi chiamo lucignolo, piacere. E tu? |
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Pinocchio |
Pinocchio. E ho il naso. Sono un burattino. |
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Lucignolo |
Un burattino che parla? Simpatico! (s'accorge della mano piena di soldi) Che hai nella mano? Fa vedere. |
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Pinocchio |
No, non posso. Non sono fatti che ti riguardano. |
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Lucignolo |
Io lo so cos'hai. Una rana pescata allo stagno… indovinato? |
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Pinocchio |
Sbagliato! |
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Lucignolo |
Allora… delle ciliegie appena raccolte, giusto? |
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Pinocchio |
Sbagliato! |
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Lucignolo |
Dai, dimmi cos'hai. (Pinocchio fa segno di no con la testa) Se mi dici cos'hai in mano ti confido un segreto, ci stai? |
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Pinocchio |
(ci pensa) D'accordo io ti dico che cosa ho e tu mi dici il tuo segreto. (apre la mano e mostra i denari poi velocemente serra i palmi e…) Adesso dimmi il tuo segreto. |
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Lucignolo |
Uaooo!!! Quanti soldi. Di chi sono? |
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Pinocchio |
Miei. Me li ha dati la Fatina per il mio babbo. Ma non posso spenderli. Allora questo tuo segreto? |
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Lucignolo |
Conosco un posto speciale dove solo i bambini possono andarci. Si chiama "il paese dei balocchi", una specie di Gardaland inizio secolo. Con i soldi che hai possiamo andarci questa sera stessa, che ne dici? |
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Pinocchio |
I soldi sono di Geppetto. Non devo spenderli. Devo tornare a casa perché mi aspetta. E' da tanto tempo che sono via. Chissà come sarà cambiato… più invecchiato… mi riconoscerà ancora? (si riprende) Come hai detto che si chiama questo posto? |
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Lucignolo |
Paese dei balocchi. Stasera il carro passa di qui diretto al paese. Facciamo in tempo a prenderlo. |
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Pinocchio |
Ma non saprei. Io devo tornare a casa. |
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Lucignolo |
Ma guarda che non stiamo là per sempre. Solo un giorno e poi torni a casa dal tuo babbo. Vedrai quanti divertimenti ci sono! E poi niente scuola, solo divertimento per i bambini… una volta nella vita bisogna provare a vivere un giorno così. E' una occasione unica e speciale. Allora che fai? |
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Pinocchio |
Ma non so… |
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Lucignolo |
E deciditi. Come la fai lunga! Pensa ci sono dolci a volontà. Allora? (vede Pinocchio indeciso più che mai) Ci sono giostre, altalene, eemm, palloni… baracconi da divertimento… insomma ti vuoi decidere? Fidati, io ti sono amico, qua la mano. |
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Pinocchio |
Va bene. Però domani torno a casa. Qua la mano (con difficoltà perché ha in mano i soldi) |
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Lucignolo |
Dammeli che li tengo nella tasca. |
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Pinocchio |
No, li tengo io… non che non mi fidi… ma sai… (uscendo di scena) |
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Lucignolo |
E quanti saranno i tuoi soldi? |
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Pinocchio |
Non lo so. Io non so contare |
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Lucignolo |
Io sì, se vuoi te li conto… |
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Pinocchio |
Ah, adesso che ricordo sono trenta… soldi…(ed escono di scena) |
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Si abbassano le luci. Parte la musica del paese dei balocchi. Si alzano le luci, coreografia per portare dentro la scena. Ci saranno tanti ragazzi, luci, musica. Quando entrano tutti salutano Lucignolo. La musica rimane in sottofondo |
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Pinocchio |
Ma ci sei già stato qui? Tutti ti salutano. |
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Lucignolo |
Sì. Sono tutti miei amici. Siamo già stati qui altre volte. Vieni con me; ti porto ad assaggiare i dolci più buoni del mondo. (s'avviano al fondo, sostano per un po’ mimando la scena e poi escono perché nel frattempo giungono il Gatto, la Volpe e Burattina) |
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Gatto |
Ehi, Volpe, guarda quanti bambini ci sono. Come facciamo a ritrovare Pinocchio? |
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Volpe |
Non può che essere qui. Tutti ci vengono prima o poi. |
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Burattina |
Imbroglioni! Mi avete imbrogliato. Lasciatemi. |
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Volpe |
Ma sì, va, va ora. Tanto non puoi tornare sola. Da questo paese non si può andar via ma solo arrivare. (ride da maligno) |
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Burattina |
Cattivi. Cattivi. Non potete lasciarmi così. |
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Volpe |
Non possiamo? Oh sì che possiamo. Anzi lo vogliamo. Adesso non ci servi più. Vattene. Vieni Silvestro, andiamo a cercare Pinocchio e riportiamolo a Mangiafuoco. |
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Gatto |
Silvestro??? Ma io non mi chiamo Silvestro. Possibile che non sai ancora come mi chiamo? E sì che la storia di Pinocchio è stata raccontata milioni di volte. |
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Volpe |
(uscendo) Taci, idiota e cerca. |
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Burattina |
(piangendo) Cosa faccio adesso? Chi mi aiuta? (s'avvia anche lei verso il fondo in cerca di aiuto ed esce) Pinocchiooooo. Qualcuno a visto Pinocchio? |
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Arrivano in scena Geppetto e il Grillo Parlante. |
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Grillo Parlante |
Io non capisco, nonnetto. Perché siamo venuti qui? Non senti che baccano c'è? |
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Geppetto |
Le indicazioni che mi hanno dato portano a questo paese. Tutti i bambini finiscono qui. |
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Grillo Parlante |
Tutti i bambini finiscono in questo inferno? Oh povera generazione umana! Divertimento, rilassamento, sfaccendamento, disobbedienza, vita facile… che mondo! |
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Geppetto |
Dammi una mano a trovare Pinocchio. Tu vai di là e invece io di qua. |
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Grillo Parlante |
Ma non potevamo aspettare a casa? Come quel tale che aveva un figlio prodigo… Lui mica s'è mosso. Ha aspettato. |
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Geppetto |
Quel tale, come dici tu, ha un amore talmente grande e forte, che è capace di attendere, aspettare e sa far ritornare. Sa attirare a sé… Io non sono in grado… ho troppa paura… |
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Grillo Parlante |
Eh, sei vecchio mio caro… non hai più l'età. Vabbè, incominciamo la ricerca. Ci sarà da qualche parte un ufficio bambini smarriti? |
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Geppetto |
Pinocchiooo, dove sei. Sono il tuo babbo. C'è anche il Grillo con me… Forse, è meglio che non lo dica… |
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Grillo Parlante |
Ehi, falegname, poco spirito… (se ne vanno per la scena cercando Pinocchio) |
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Pinocchio e Lucignolo in scena |
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Pinocchio |
E' bellissimo qui. E' la città della gioia! |
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Lucignolo |
No, quella è un'altra faccenda. Vedi qui tutti i bambini possono fare quello che vogliono! |
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Pinocchio |
Posso fare tutto quello che desidero? Giocare, ballare, bigiare la scuola, mangiare, ridere e fare scherzi... senza che nessuno mi dica niente o mi rimproveri? |
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Lucignolo |
Certo! Puoi fare tutto quello che vuoi, ad una condizione però |
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Pinocchio |
Quale? |
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Lucignolo |
Non superare mai la misura |
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Pinocchio |
Quale misura? |
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Lucignolo |
La misura proibita della città. Se superi la misura rimani vittima di un sortilegio che non ti permette più di uscire dalla città e ti rende indifferente alle cose divertenti |
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Pinocchio |
E dov'è questa misura della città? |
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Lucignolo |
Vieni e te lo mostro. Ma attento a non superare la linea o sarà la tua fine. |
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Pinocchio |
No, no. Io sto dietro di te. |
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Lucignolo |
Allora andiamo. (s'incamminano verso la parte del palco più buia) Ma mi raccomando, non voltarti mai indietro perché è pericoloso. Se ti volti vuol dire che hai paura e allora i fantasmi del nulla ti catturano e ti portano via… |
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Pinocchio |
Anche i fantasmi ci sono… Ma sei sicuro che siamo nel paese dei balocchi? …Non è che per caso siamo finiti in un film di Dario Argento? |
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Lucignolo |
Taci e seguimi…(escono) |
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Entra burattina e incontra un tipo strano |
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Burattina |
Pinocchio dove sei? Pinocchiooo! |
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Comparsa |
Ehi, bella bambina cerchi divertimento? Vieni con me; conosco certi posti… |
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Burattina |
Io no vado con nessuno, tanto meno con te. Io cerco un amico… Dev'essere da queste parti… Si chiama Pinocchio… per caso tu l'hai visto? |
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Comparsa |
Qui tutti siamo amici… Ma non si cercano mai… Quando c'è il divertimento… e poi… di Pinocchio qui ne puoi trovare quanti ne vuoi… basta scegliere.. |
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Burattina |
No, il Pinocchio che cerco io è speciale… E' un Burattino di legno, col naso lungo. |
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Comparsa |
Speciale? Che c'è più speciale di questo paese. Chi viene qui diventa per forza speciale… Dai, vieni! Dai non aver paura… io conosco bene questo posto e magari puoi trovare quello che cerchi. |
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Burattina |
No, io non vengo. Non mi interessa il divertimento senza il mio amico. E io da sola mi annoio. Va, va tu, non ho bisogno del tuo aiuto |
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Comparsa |
E va bene, ma sta attenta… (con voce grossa) Questo non è posto per persone sole. Si rischia di finire prigionieri dell'Insoddisfazione, il signore di questa città. E non andare mai oltre quella zona… E' pericolosa. (se ne va) |
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Burattina |
Che stupido! Crede di farmi paura. (gli urla dietro, non certo per coraggio ma per farselo venire) Stupido maschietto! Credi di avermi spaventata? (quasi a bassa voce) Mi ha spaventata! (sente il Gatto e la Volpe che stanno per arrivare) Ancora loro? Devo andar via e non farmi trovare. (presa dall'agitazione della fuga si dirige verso la zona proibita) (poi si sente un urlo) |
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Gatto |
(entrando) Io sono stanco. E' tutta la sera che camminiamo senza averlo trovato. |
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Volpe |
Ma dove può essersi cacciato? Abbiamo girato tutta la città. |
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Gatto |
Torniamo a casa. Diciamo a Mangiafuoco che Pinocchio se lo sono presi. |
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Volpe |
Chi? Stupido gatto! Chi può prendere Pinocchio? Solo noi possiamo e… dobbiamo, altrimenti è la nostra fine. Mangiafuoco ci taglierà a pezzettini, venderà le nostre pellicce, ci ridurrà in niente. |
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Gatto |
Vendere le nostre pellicce? Ma non abbiamo pellicce! |
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Volpe |
Stupido gatto che non sei altro! Ma perché devo avere dei soci così dementi? Le pellicce (urlando) sono quelle che indossiamo. |
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Gatto |
Abbiamo le pellicce addosso? Non ci ho mai fatto caso. |
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Volpe |
Ignorante che non sei altro! Non sai che le pellicce di volpe sono le più richieste? Non sai che le pellicce scaldano? Non sai che una pelliccia può costare un capitale? Non sai? No, tu non sai niente. Riprendiamo le ricerche. Chi per primo lo trova fa un verso, capito? |
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Gatto |
Io che verso faccio? |
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Volpe |
Che verso vuoi fare visto che sei un gatto? |
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Gatto |
Il canarino, mi piace tanto! |
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Volpe |
Idiota! Tu sei un gatto, non puoi fare il canarino. Andiamo Romeo. |
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Gatto |
Romeo? Io non mi chiamo Romeo. Chi è Romeo? |
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Volpe |
Er meglio der Colosseo, l'aristogatto. |
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Gatto |
Bella quella storia. L'ho vista… (fa un fischio) Che sventola Duchessa! E i suoi tre gattini, che carini! Matisse, Milou e… come si chiamava il terzo? |
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Volpe |
(scalciandolo) Sta zitto e cerca. (si dirigono anche loro verso la linea della misura…mentre dall'altra parte entrano Geppetto e Grillo) |
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Grillo Parlante |
Senti falegname: le indagini sono andate a vuoto. Propongo di fare marcia indietro e chiedere l'aiuto della Fatina, che ne dici? |
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Geppetto |
No, indietro non ci torno. Sono venuto fin qui per trovare Pinocchio e lo troverò, anche senza il tuo aiuto. |
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Grillo Parlante |
Perché non costruisci un altro burattino? Tanto tu sei capace. E fallo meno vispo di questo; risparmi fatica e sofferenza. |
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Geppetto |
Non si può rifare un Pinocchio così. Fatto uno, gli altri sono tutte brutte imitazioni. Io voglio riavere il mio Pinocchio, quello vero; quello a cui la Fatina ha promesso di farlo diventare un bambino vero. Lui, la mia felicità, tutta la mia vita. |
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Grillo Parlante |
Non fare il sentimentale con me. "Tutta la mia vita…" ma se te la sta rovinando! Non puoi continuare così. Sei vecchio. Non hai più le forze. Non hai più niente a causa di quello schizzetto di legno. Non hai nemmeno la pensione. |
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Geppetto |
Tu va, se vuoi. Io resto. Continuerò a cercarlo. Dovessi impegnare i giorni che mi rimangono. |
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Grillo Parlante |
Ma non fare l'eroe. Quanti tanti giorni pensi che ti restino, se continui a fare una vita così? Il tuo Pinocchio, magari, è da un'altra parte che se la spassa… e tu… ti dai tanta pena per lui. Sin dal primo momento che lo visto mi ha poco convinto. |
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Geppetto |
Vattene che mi hai stufato. Sei una lagna. (s'avvia verso il punto in cui tutti si sono diretti…) |
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Grillo Parlante |
Ehi, Geppetto, non si può andare di lì. E' pericoloso. Vieni qui. Ehi, nonno… peggio dei bambini diventano… non ascoltano mai… ehi, è pericoloso… e poi io non sono una lagna… sono un grillo parlante e non è colpa mia se ho avuto il dono della parola… (lo segue) |
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Si chiude il sipario. Parte la musica della balena incantata. Balletto sul proscenio, nel frattempo si prepara sul palco la scena dell'interno della balena. Si riapre il sipario. Alla fine del balletto Geppetto precipita in scena |
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Geppetto |
Dove sono? Che posto è questo? |
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Presentatore |
Benvenuti! Avvisiamo i signori che siete nella pancia della balena incantata. Ora siete prigionieri per sempre. (Geppetto trova però tante cose… libri, tavolo, sedia, mobili, piatti, da mangiare, un letto…) Vi ci abituerete. Avrete tutto quello che vorrete, tranne la libertà... |
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Grillo Parlante |
(arrivando a ruzzoloni) Dove siamo finiti? Ti ho detto di fermarti. Ma tu niente. Duro come un mulo. (guardandosi intorno) Oh, meno male che c'è da mangiare… |
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Geppetto |
Davvero? E adesso che facciamo? Come faccio a uscire di qui e cercare Pinocchio? |
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Presentatore |
Non si può andar via di qui. Il tuo Pinocchio presto lo vedrai. |
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Geppetto |
Ma voi chi siete? Dov'è Pinocchio? L'avete visto? |
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Grillo Parlante |
Non t'angustiare troppo. Mangiamo e poi pensiamo il da farsi. |
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Si sente un rumore … Dallo scivolo arriva Burattina |
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Burattina |
Dove sono capitata? Ma tu sei Geppetto! (abbracciandolo) Come sono felice di rivederti! Quei due esseri cattivi, il Gatto e la Volpe mi stavano inseguendo. Oh Geppetto, aiutami ti prego! (guardandosi in giro) ma dove siamo qui? Che strano posto è questo? E Pinocchio dov'è? L'avete visto? Ma ... voi che ci fate qui? E perché è tutto bianco? Il tavolo? Le sedie? Le pareti... |
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Grillo Parlante |
Hai finito di fare domande? Ma per chi ci hai preso? Per un'enciclopedia? |
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Geppetto |
Oh, Burattina! Anche tu sei finita qui? Hai visto il mio Pinocchio? Siamo venuti nel paese dei balocchi a cercarlo… ma invano. |
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Burattina |
Anch'io, ma niente. Il Gatto e la Volpe mi hanno portata con loro per cercare Pinocchio. Volevano catturarlo e portarlo a Mangiafuoco. Povero Pinocchio, dopo tutto quello che ha dovuto subire… E' stato anche arrestato, sapete? Ma lui non aveva colpa… cioè... un pochino... ha rubato delle mele... ma non per rubare, avevamo fame e lui voleva darne anche a me... così... |
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Grillo Parlante |
…così anche ladruncolo! Caro il mio falegname come la mettiamo adesso? Si è messo a fare l'Adamo della situazione… e lei… la nuova Eva… peccato originale… disubbidienza e furto… |
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Geppetto |
Non m'inporta quello che ha fatto. Voglio solo riavere il mio Pinocchio. |
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Burattina |
Ma come facciamo ad uscire di qui? Che posto è questo? |
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Presentatore |
Siete nella pancia della balena incantata… dove tutti i desideri muoiono. Avrete tutto tranne la libertà. E' inutile che cerchiate di uscire da qui… non ci sono uscite… |
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Burattina |
E Pinocchio sapete dov'è? |
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Presentatore |
Pinocchio… Pinocchio… è qui… |
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Si sentono dei rumori… scivolano in scena il Gatto e la Volpe |
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Gatto |
Miiaaooo!!! Che botta! Ehi, ma dove siamo finiti? |
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Volpe |
Corpo di mille balene… |
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Presentatore |
Benvenuti nella pancia della balena incantata. Ora siete prigionieri a vita (modificando la voce) Avvisiamo la gentile clientela che tutto ciò che vedono è a loro disposizione. Avvisiamo inoltre che è vietato uscire, piangere, disperarsi... |
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Grillo Parlante |
Abbiamo capito… |
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Presentatore |
Ah, bene… Allora, buon divertimento! |
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Gatto |
Buon divertimento? Ehi, Volpe, tu che sai tutto… dove siamo? |
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Volpe |
Non lo so. Non ho mai visto questo posto. Ma c'è anche Burattina |
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Gatto |
Ehilà, chi non muore si rivede… |
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Burattina |
Eccoli quei due imbroglioni (riparandosi dietro a Geppetto) E' colpa loro se Pinocchio si trova nei guai… |
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Volpe |
Tu vaneggi, piccola fanciulla… noi non sappiamo dov'è il tuo Pinocchio… volevamo solo aiutarti… ci creda sign… signor? |
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Geppetto |
Geppetto. Io sono il padre di Pinocchio. Se voi sapete qualcosa di lui… ditemelo. |
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Volpe |
Molto onorato sig. Geppetto. Ma ci spiace non sappiamo nulla. Io e il mio socio, il signor Tom, lo abbiamo veduto alcuni giorni fa… e poi… (al Gatto) Vero, Tom? |
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Gatto |
Tom? E chi è Tom? |
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Grillo Parlante |
Io vi conosco. Voi eravate con quel brutto omaccione che mangia di tutto. Voi avete catturato Pinocchio e lo avete incatenato… |
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Volpe |
Lei si sbaglia signora Cavalletta… noi non conosciamo nessun Mangiafuoco. |
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Grillo Parlante |
Io non sono una cavalletta… E poi io non ho detto quel nome… ciò significa che voi siete i "bravi" di quel mostro. |
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Gatto |
I bravi? Grazie, molto gentile… |
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Volpe |
(spintonandolo) Idiota… i bravi non sono bravi… |
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Gatto |
Ah, no? E da quando? |
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Volpe |
I bravi sono i cattivi di un ricco signore… che voleva sposare una ragazza di Como. |
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Gatto |
Ahhhh! E quad'è successo? |
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Burattina |
E' vero, loro hanno preso Pinocchio. E Mangiafuoco li ha mandati a cercarlo perché lo vuole per i suoi spettacoli… |
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Volpe |
Non è vero. Vede signore, Mangiafuoco è un impresario teatrale… sì, noi lo conosciamo… siamo agenti che lavorano per lui, ma non incateniamo nessuno… tantomeno questo Pinocchio… ci sono così tanti bravi attori in giro… senza dover prendere… |
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Geppetto |
Voi siete due tipi loschi. Non c'è da fidarsi. Giuro (irandosi) che se è capitato qualcosa di grave al mio Pinocchio… ve la farò pagare… (altri rumori… scivolo…) |
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Rumori dallo scivolo entra Lucignolo |
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Lucignolo |
Che sballo questo scivolo… |
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Presentatore |
Benvenuti! Siete all'interno della balena incantata. Avvisiamo la spettabile clientela che tutto ciò che vedete è a vostra disposizione. Ricordiamo ancora che è vietato uscire, piangere,disperarsi… |
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Grillo Parlante |
Lo hai già… detto… |
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Presentatore |
Scusate per la ripetizione. Allora di nuovo… buon divertimento. |
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Lucignolo |
(guardato da tutti) Che strano posto questo… mai visto… e sì che sono nel paese dei balocchi tante volte. Buongiorno. (leggero inchino verso i presenti) Buongiorno… (va verso lo scivolo e chiama) Pinocchio… vieni, per di qua… |
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Tutti |
Pinocchio? |
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Lucignolo |
(girandosi di scatto verso i presenti) E voi chi siete? |
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Geppetto |
Io sono il padre di Pinocchio. Dov'è ora? |
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Lucignolo |
Il padre? Io non ho fatto niente. Lui mi ha detto di venire qui… Io non volevo… |
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Grillo Parlante |
Tu sei il socio di quel monello? Dove è andato ora? |
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Lucignolo |
Ma voi chi siete, un altro parente? |
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Grillo Parlante |
Parente io? Figuriamoci! |
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Burattina |
Hai visto Pinocchio, e dov'è andato? |
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Lucignolo |
Era con me… prima che scivolassi.. E tu sei la sorella? Gli somigli.. |
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Grillo Parlante |
Macché sorella. Pinocchio è figlio unico… grazie a Dio… |
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Volpe |
Come mai non è qui con te? (le domande che vengono poste a Lucignolo sono incalzanti…) |
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Lucignolo |
Ma che volete tutti da Pinocchio? (si sente ancora il rumore…) |
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Guardia 1 e 2 |
(ruzzolano all'interno…) |
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Presentatore |
Benvenuti nella balena incantata… Visto i ripetuti avvisi già dati chiedere ai presenti… buon divertimento… |
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Guardia 2 |
Arturo, Arturo… niente di rotto. |
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Guardia 1 |
No niente, per fortuna… Controlla che nessuno esca di qui… |
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Presentatore |
Spiacente ma è un compito che spetta alla direzione. |
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Guardia 2 |
Chi ha parlato? Fermi che nessuno si muova. Chi sono il Gatto e la Volpe? Abbiamo un mandato di arresto per loro. |
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Volpe |
Un mandato di arresto? Per quale reato? |
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Guardia 1 |
E' stato catturato il boss Mangiafuoco che era latitante e ricercato da tutte le guardie di favole. Durante l'interrogatorio ha fatto i nomi dei complici… un gatto e una volpe…(mostrandolo) Questo è il mandato. Sono accusati di sequestro di burattini e inquinamento di favole famose. |
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Burattina |
Sono loro. |
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Grillo Parlante |
Sì, loro. |
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Geppetto |
Ma Pinocchio, dov'è? |
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Guardia 2 |
(consultando l'agenda) Mi faccia guardare… Pinocchio… pi… pi… pi… Pinocchio… eccolo.. Spiacente non è fra gli indagati… ma tra i dispersi. |
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Geppetto |
Dispersi? |
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Guardia 1 |
Appena avremo notizie l'avviseremo… |
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Guardia 2 |
(ammanettando il Gatto e la Volpe) Andiamo vi porto in galera. (cercando l'uscita) Da che parte si esce…? |
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Presentatore |
Avvisiamo che non è possibile uscire. Ogni uscita è bloccata. Perciò avvisiamo la gentile clientela di rassegnarsi. Grazie! (ruzzolone di…) |
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Pinocchio |
Ahio, che male. (si guarda in giro) Babbo!!! Burattina!!! Grillo, ci sei anche tu!!! Come sono contento di rivedervi. Lucignolo, ma dov'eri finito… a un certo punto non ti più visto. Ma ci sono anche il Gatto e la Volpe. Perché ammanettati? …e le guardie... |
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Geppetto |
Pinocchio, piccolo mio… finalmente ti ho trovato. Sono stato tanto in pensiero. Avevo paura di non rivederti più… piccolo… fatti guardare… niente di rotto? |
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Pinocchio |
Sto bene, babbo. E tu? Anch'io ero preoccupato per te… Sai me ne sono capitate delle belle… ascolta… Io stavo tornando a casa dopo che la Fatina mi aveva guarito… |
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Geppetto |
Malato? Sei stato ammalato? |
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Pinocchio |
Sì! E dei conigli chiamati dalla Fatina mi hanno guarito… mi hanno dato una medicina schifosa… poi la Fatina mi ha dato di soldi… (discorrono andando piano piano a spegnere il tono fino a mimare la conversazione e durante quella il naso s'allunga) |
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Grillo Parlante |
Continua imperterrito a raccontare bugie… e Geppetto lo ascolta… dico io… |
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Burattina |
Così sappiamo che è il vero Pinocchio… altrimenti chi lo riconoscerebbe? |
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musica della Fatina che entra |
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Fatina |
Finalmente vi ho trovato! A un certo punto non sapevo dove cercarvi. Ho chiesto a uno vestito d'azzurro dove potevo trovarvi e così… eccomi… Dunque a che punto siamo arrivati? Ah, sì. Ora ricordo, Pinocchio! |
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Presentatore |
Avvisiamo i gentili clienti che è vietato entrare senza passare dall'ingresso principale… gli intrusi saranno severamente puniti. |
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Burattina |
Oh, Fatina. Siamo prigionieri. Non possiamo uscire, aiutaci! |
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Grillo Parlante |
Hai visto dove siamo finiti? E' tutta colpa di quel burattino. Seguilo, stagli vicino e anch'io sono finito in questo buco… |
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Presentatore |
Avvisiamo i gentili ospiti che questo non è un buco… ma la pancia della balena incantata… troverete tutto ciò che vi serve tranne la libertà. Grazie! |
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Grillo Parlante |
Vuoi spegnere quel grammofono? Visto? Ti sembra una bella storia questa? Non ne avevi una migliore? |
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Fatina |
(affettuosamente) Brontolone e chiacchierone… Adesso sistemo tutto io.. (andando a prendere Pinocchio e Geppetto e portandoli in mezzo alla scena) Ho capito una grande cosa. La magia non si dona solo perché uno è stato bravo. No! (a Pinocchio) I doni più belli sono quelli che si danno gratuitamente. Io avevo promesso al tuo babbo che ti avrei fatto diventare un bambino vero... a patto che tu facessi il bravo. Geppetto ti ha seguito con amore... |
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Grillo Parlante |
Anch'io |
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Fatina |
Sì, anche tu! (sempre a Pinocchio) Ti hanno consigliato sempre bene. Hai trovato amici buoni (verso Burattina) che sono stati in pena per te… ti hanno aspettato, cercato… ma tutto questo non basta… L'errore l'ho fatto io all'inizio. |
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Geppetto |
Tu? Non è possibile. Tu sei buona, aiuti sempre… |
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Pinocchio |
E' vero! Quand'ero nei guai, mi hai sempre aiutato. |
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Fatina |
Certo! Ma era il minimo che potessi fare. Vedi Pinocchio, tu sei di legno… Non sei come loro (indicando il pubblico) Io avrei dovuto farti diventare un bambino vero subito… non dopo, a seconda se lo meritavi o no. Questo avrei dovuto fare. La morale della favola sarebbe diversa. Anche Dio, quando a creato Adamo ed Eva, non li ha fatti inferiori agli uomini pretendendo che agissero come tali. Li ha fatti come Lui... Questo è un vero dono... una magia se vuoi... non la mia... Se questa favola ha insegnato tante cose a te, a loro... una cosa importante abbiamo scoperto: l'amore non lo si dà per merito; nè lo si toglie per demerito. Ma lo si dà gratuitamente. |
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Pinocchio |
Ma allora io sarei una favola sbagliata? |
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Fatina |
No! Sei stato il pretesto per far capire questo. (lo abbraccia) E ora direi di fare la magia finale. Diventerai un bambino vero! |
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Guardia 2 |
Scusi signora Maga: prima di incominciare il suo esperimento… ci farebbe uscire che dobbiamo portare questi due in prigione… |
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Fatina |
No, vi prego, liberate anche loro. In fondo sono serviti per la storia. Se li arrestate non potrà più essere raccontata. |
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Gatto e Volpe |
Grazie Fatina. |
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Volpe |
Se hai bisogno di noi, disponi pure. |
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Fatina |
Allora tutti pronti… (esegue la magia) |
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(ballo in cui Pinocchio si trasforma in bambino,) |
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Medley finale |
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SI CHIUDE IL SIPARIO |
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