Un tranquillo funerale in famiglia

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Un tranquillo funerale in famiglia!

Protagonisti

Carl Wendell III (Don Alejandro Obregon)

(Il morto)

William

(figlio del morto)

Emma

(moglie di William)

Geltrude

(prima sorella di Carl)

Zia Petunia

(seconda sorella di Carl)

Alfie

(Alfred zio di William veterano della II guerra mondiale)

Layton

(Impresario delle pompe funebri

Mortymer

(1° addetto pompe funebri)

Pinkerton

(2° addetto pompe funebri)

Padre Gabriel

(sacerdote)


Albero Genealogico famiglia Wendell

+ Petunia Wendell

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(?)        + Geltrude Wendell

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 |          |                |                  +----- Mortimer

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+------+                +------------+   

 |          |                |                  |

 |          |                |                  +----- Pinkerton

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(?)        | Layton Crown

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+ Carl Wendell III

                        |                                  

                        +--------- William Wendell

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                     (?)          Emma Hives

Zio Alfie



Atto Primo

Atto uno – scena uno ------------------------- Morto, Emma, William, Geltrude.

La scena si apre con Emma, che seduta sul divano, parla al telefono, immobile. Il morto, da le spalle al pubblico, si gira sorridendo al pubblico. Nota quando il morto parla nessuno lo vede.

Morto                     Eccoci qua , nella mia tenuta a West Bay nel Dorset, in Inghilterra. Se avessi saputo che fare un funerale, fosse così traumatico di sicuro sarei morto altrove, o non sarei morto affatto. (pausa) Mi chiamo Carl Wendell III ed ebbene si, io sono il morto, colui che è dipartito, insomma il caro estinto. Lo so, lo so dovrei stare tranquillamente nella bara, aspettando che i cassamortari, ehm pardon, gli impresari delle pompe funebri della ‘Pinkerton e Pinkerton morti e contenti', aho se chiamano così, adempiano a quello che sarà il mio ultimo viaggio. (strizzando gli occhi) ma sapendo quello che avverrà come posso restare tranquillamente morto?

Emma                     Oh mio dio, ma dici davvero?... Mamma mia, William lo sa?...Cosa? Sta arrivando a casa, che notizia (squilla il campanello di casa)... ti lascio che sta squillando il campanello di casa. (attacca il telefono, e si alza per andare ad aprire, William entra, Emma lo abbraccia) oh caro, mi dispiace molto, me lo detto adesso la tua segretaria. Ha chiamato qui perché avevi il cellulare spento.

William                  (capendo subito la situazione) Me lo aspettavo, non ha mai voluto dirmi nulla, sennò mi sarei preoccupato. Cosi sono fatti i genitori… Il chirurgo che aveva operato papà mi aveva detto tutto, non perdiamoci d’animo. (William, presa una birra si siede sul divano)

Morto                     Eccoli, loro sono i miei pupilli. Mio figlio William e mia nuora, Emma. Si sono conosciuti poco dopo la morte di mia moglie, ci siamo presi subito come carattere. Oh come mi mancano… quelle belle litigate che ci facevamo.

Geltrude                 (entrando come un uragano) OhhhhWilliam! Appena ho saputo, sono subito corsa subito da te… IN NOME DI DIO, COSA STAI FACENDO?”

William                  Che… sto… facendo? (con un ombra di terrore, i suoi occhi guizzano sul divano, dove era seduto, passano sulla bottiglia di birra che teneva in mano, una fugace occhiata alla moglie) sto falciando il prato, perché non si vede?

Geltrude                 Tuo padre è morto e tu, te ne stai li a bere birra come se niente fosse?

William                  Beh pensavo di dare sfogo al dolore ballando nudo al centro della piazza, bruciando carta igienica e ululando alla luna ma... non credo che sia una buona idea.

Geltrude                 Ancora non hai organizzato il funerale? Non hai avvertito le Pompe Funebri, il parroco, non hai chiamato il cimitero e…

William                  (rudemente interrompe lo sproloquio) Ho saputo della morte di mio padre un’ora fa. Non muore nessuno se me ne occupo domani… cioè, è già morto e non credo che si alzi e se ne vada offeso, se ritardo di poche ore.

Geltrude                 Se c’è una cosa che odio, di te, è questo tuo sarcasmo fuori luogo.(entra Emma) Vedo che lei è ancora qui.

Morto                     Geltrude, mia sorella, non ha mai supportato che William sposasse Emma.

William                  Emma cara, non ricordo mai, che ha detto quello lì, che si era messo la sottana per l’occasione… aveva detto qualcosa sul fatto del tempo che potevi rimanere.

Emma                     (gelida) Finchè morte non ci separi.

Geltrude                 Sia come sia, è un bene che abbia pensato a tutto io.

Morto                     Tremano le colonne del paradiso quando lei “pensa”.

William                  In che senso… ci hai pensato tu? (campanello) Vado io, tesoro. (aperta la porta, una bara entra strusciando per terra spinta da due tipi che ansimano, come locomotive in salita).

Emma                     (urlando spaventata) Oddio, che è?

 

William                  Niente, è solo la morte che arriva ansimando. Ehm, zia scusa, che ci fa papà qui? (indicando la bara, con il mignolo)

Geltrude                 Così potrete celebrare il funerale senza problemi. Ho avuto o no, una bella idea?

William                  Quand’è l’ultima volta che hai fatto la revisione al cervello? Non ci dormo con un morto in casa. Che ci facciamo fino a che non verrà celebrato il funerale? La usa Emma come piano per stirarci le mutande? (sospiro) Visto che papà è qui, faremo la cerimonia in casa. Per questa notte papà starà in garage e domani faremo la funzione tra le mura che lui ha costruito.

Geltrude                 Con quale cuore, terrai tuo padre, il mio adorato fratello, in garage, come se fosse una vecchia motocicletta?

William                  Se il garage non ti piace, c’è la rimessa delle barche ma penso che sia un po’ troppo umido e non so se la bara galleggia. (portando le mani a coppa davanti alla bocca) NON CI DORMO CON UN MORTO IN CASA. Layton, grazie (guardandolo meglio) la stempiatura si allarga.

Atto uno – scena due ------------- Morto, Emma, William, Geltrude, Layton.

Layton                   Be cosa vuoi, il tempo passa eppure non bevo, non fumo e non faccio stravizi... eppure mi cadono i capelli.

Geltrude                 Secondo me si suicidano per la noia.

Layton                   Vuoi dargli un‘occhiata, per l’ultima volta, Willy? (ne approfitta per dargli un bigliettino da visita)

William                  (triste) Si! (gli addetti aprono la bara e William con passo lento si avvicina) Chi è questo? (anche il morto si avvicina incuriosito a fissa il contenuto della bara)

Layton                   Ti capisco, mi sono chiesto la stessa cosa quando zio Albert è morto. Mi sono detto: Chi è quest’uomo che…

William                  No, no scusami se insisto. Ma chi è quest’uomo nella bara, perché non è mio padre.

Layton                   Sei sicuro di quello che dici?

William                  Stai forse insinuando che non sono in grado di riconoscere mio padre?

Layton                   No, ma l’emozione può fare brutti scherzi.

William                  Guarda questo maledetto corpo.

Layton                    (avvicinandosi alla bara e guardando dentro) Oddio santo.

William                  Avete messo Jackie Chan dentro la bara di mio padre, ma non vi siete acconti che è un cinese?

Layton                   Scusa siamo molto provati, questi disguidi non accadono quasi mai.

William                  Quasi mai?

Layton                   Può succedere…

William                  Non stiamo in un fast food, non ho ordinato un cheeseburger e mi arriva un Happy Meal.

Layton                   Calmati, William credo di riuscire a trovarlo.

William                  Credi? Se mio padre non torna nella sua bara entro un'ora...

 

Layton                   (chiamando i due addetti che subito prendono la bara) Rimedieremo subito, aspettate un attimo, mi mancano… non riesco a trovare le chiavi… ah si certo le ho lasciate in macchina (ed escono)

Morto                     Meno male che mia sorella ha pensato a tutto lei…

                              


Atto uno – scena tre ------------------------------------------------ Emma, William

In casa, adesso ci sono Emma e William

William                  (Legge il biglietto) Perchè piangere due volte, noi vi aiuteremo a farlo a pezzi. Funerale completi a 99 pounds al mese… ma che? (gira il bigliettino) Un vostro parete o il vostro vicino oppure in vostro cane gatto o canarino giù giù su fino a vermi e lombrichi, ha reso l’anima all’improvviso? Chi chiamerete? Pinkerton and Pinkerton morti e contenti, sempre aperti con un centralino sempre attivo… mavaff (appallottolando il biglietto da visita) Emma?

Emma                     Dimmi.

William                  Allora, c’è da organizzare il funerale, fare la chiamata generale ai parenti e… portami un registratore.

Emma                     Si… (fatti due passi, torna indietro) a che ti serve il registratore?

William                  (con un sorrisetto ironico) Capirai.(Emma, con aria pensierosa, esegue, William, parlotta al registratore poi compone un numero) Pronto?... ciao zia, come stai? Si anche io sto bene… ti chiamo per darti una notizia terribile… è morto papà e… cosa?... ah come è successo? soffriva da tempo… si il funerale è mercoledì grazie ziaLo so, che si è sempre preoccupato per me si, si grazie. Va bene se mi serve qualcosa te lo faccio sapere. (altro numero… buio al riaccendersi delle luci ormai è sera. Si sente la frase registrata, l registratore è posizionato vicino al telefono, rumore dello sciacquone, entra William che riprende il registratore che ormai sta finendo la frase. Buio. Un soffusa luce blu e il gioco delle telefonate si ripete altre tre volte con squillo del telefono, luce che si accende e registrazione che parte, mai dall’inizio, l’espressione dei due è di quelli che vorrebbero dormire ma non possono di ripete per altre due volte) si ciao zia grazie, ah come è successo… (attiva il registratore, buio)

Emma                     (tornando a letto mima le parole) Ma quanti parenti ci stanno in giro? Con tutte ‘ste “Oddio, ma perché non ci hai detto nulla, ma come è morta?” abbiamo fuso quattro telefoni (squilla il telefono) Mamma mia, che croce…

William                  (voce fuori campo cantilenata come se fosse un disco) Pronto? Si è terribile… eh? No, non è il 3… 6… 5… non solo chiami alle tre di notte, ma ne avessi azzeccato uno.

Buio


Atto uno – scena quattro ----- William, Layton, Emma, Alfie, Morty, Pinky.

William                  (in piedi, passeggia parlando al telefono) Si zia, il funerale si terrà qui a casa… si abbiamo pensato di fare una funzione solo i parenti stretti, visto che la maggior parte della famiglia è sparsa per i cinque continenti, la bara sarà qui tra due ore, per cui parto tra un’ora e ti vengo a prendere… (riaggancia il telefono)

Bussano alla porta, William apre e rientra la bara sopra un baldacchino con le ruote. William blocca l’avanzamento della bara con la mano

William                  Siamo sicuri che è la bara giusta?

Layton                   Sicuro.

William                  (freddo) Sicuro?

Layton                   Sicuro.

William                  Se ti sbagli lo sostituirai chiaro? (squilla il telefono) Pronto? Si zia dimmi… no sono in ritardo… si la bara è arrivata… nooo è arrivata prima per problemi di traffico… senti non so che ti ha detto quella deficiente di zia Geltrude, ma sono passati circa dieci minuti… senti non so che fuso orario c’è a casa tua ma qui sono passati dieci minuti. (chiude il cellulare, Mortimer e Pinkerton rimangono in piedi, in posa professionale dietro la bara, Layton apre la bara per controllare sgrana gli occhi, chiude la bara e si stampa un bel sorriso in faccia)

Emma                     Fuso orario? Ma chi era?

William                  Zia Petunia. Layton, sei sicuro che hai tutto con te? Chiavi, cellulare perché una volta tumulato non è che ritiriamo fuori perché tu ti sei dimenticato qualcosa, chiaro?

Emma                     William scusa, che fuso orario ha, zia Petunia? Abita a due chilometri da qui.

William                  Lascia perdere.

Alfie                       (spalancando la porta) Corpo di mille bombe, che avventura è stata arrivare qui; questa è l’ultima volta che prendo i voli low-cost.

Emma                     Mi dispiace zio, che tu abbia avuto dei problemi durante il viaggio.

Alfie                       Problemi? (ridendo in modo sguaiata) Problemi? Tesoro, hai davanti a te, uno dei pochi sopravvissuti della quarta squadriglia della RAF. Non temo nulla, non per niente ci siamo alleati con i giapponesi per prendere a schiaffi gli americani.

Mortimer                Lucas?

Pinkerton               No, non credo penso più Spielberg, lo stile sembrerebbe il suo....

Alfie                       Sono un veterano di guerra io, e sono sopravvissuto a tutte e tre le guerre io! Haha! (Layton incomincia ad agitarsi)

William                  Emma, me ne manca una di guerra, è grave?

Emma                     Zio Alfie scusa, ma le guerre sono state due, non tre.


Atto uno – scena cinque ------------------------- Alfie, Morto, Emma, William

Alfie                       Emma tesoro mio, tu sei troppo piccola per potertene ricordare ma prima della grande Guerra del 15-18 c'è stato un altro grande conflitto.

Emma                     La guerra dei Balcani?

Morto                     Guerre avvenute negli anni 1921 e 1913, da molti considerati come preludio alla Prima guerra mondiale in seguito all'assassinio dell'Arciduca d'Austria Francesco Ferdinando nel giugno del 1914.

Alfie                       No, tesoro mio. (con amorevole sorriso)

Emma                     Le guerre della banana?

Morto                     Iniziate con lo scoppio della guerra ispano-americana nel 1898. Tra il termine del conflitto con la Spagna ed il 1934, gli Stati Uniti condussero una serie di operazioni ed occupazioni militari a Panamá, in Honduras, Nicaragua, Messico, Haiti e Repubblica Dominicana, la statunitense United Fruit Company aveva forti interessi economici in gioco nella produzione di banane, tabacco, zucchero di canna e vari altri prodotti provenienti dalle zone dei Caraibi, del Centroamerica e della parte settentrionale del Sudamerica. terminata con la politica del buon vicino voluta da Roosevelt.

Alfie                       Noooo, tesoro mio. Ma dove le leggi queste cose?

Emma                     La prima guerra Matabele?

Morto                     Anno 1839, 1º novembre, quando i Matabele assalirono (con insuccesso) un avamposto inglese.

Alfie                       Ma insomma Emma, sei un insegnate e non conosci la storia? Ti do un indizio... oggi è un sobborgo di Tunisi.

William                  Ma certo zio, ora me ne ricordo. Stavi nelle truppe cammellate...

Alfie                       (esplodendo di gioia) Esatto, che bei tempi... andavamo all'assalto cantando 'Chartago delenda est'.

Morto                     Ne rimarrà solo uno...

Emma                     (spalanca gli occhi, spaventata) ma sta parlando delle guerre Puniche, durante l'impero romano...

Morto                     L'ultimo degl'immortali!

William                  Lascia stare, zio scusa. (Alfie si gira) a quant'è che non prendi le medicine per l'Alzheimer?

Alfie                       (guardando il nipote, come se avesse rotto un tabù, rivelando la malattia dello zio) William, ogni volta sempre la stessa storia, perché torturi questi povero vecchio (pausa, come se cercasse di non piangere) lo sai benissimo, che ho fatto a cambio con una Ferrari!!!

Emma                     (rimanendo basita) Maaa...

Morto                     (al pubblico) Incominciate a capire, quale croce si dovrà abbracciare....


Atto uno – scena sei ----------------- Layton, Mortimer, Pinkerton, Geltrude.

Layton                   (con movimenti sempre più convulsi cerca di attirare l’attenzione dei suoi collaboratori che non capiscono, gag dei saluti ecc. ecc. fino a che non si avvicina ai due e presi per le orecchie, a mezzo tono) branco di deficientia coppia (sorriso verso William) Che cosa fate ciao, ciao come due turisti giapponesi?

Mortimer                La mamma ci ha detto che dobbiamo comportarci in maniera professionale ed essere sempre educati con tutti.

Layton                   (sibilando nelle orecchie dei due figli) La bara è vuota.

Pinkerton               (facendo schioccare le dita) Ecco perché mi sembrava leggera. (rientra Geltrude)

Layton                   Idiota (dando a Pinkerton uno scappellotto in testa, esibendo un largo sorriso verso gli altri) adesso tu e quell’idiota di tuo fratello, non so come, ma portate qui lo stoccafisso ehm... pardon vostro zio Carl, adesso!!!

Geltrude                 (sibilando ogni lettera pronunciata) Cos’altro hanno combinato i TUOI figli?

Layton                   I miei figli? Perché quando fanno qualcosa di bello sono i TUOI figli, mentre quando sbagliano sono i MIEI figli? Comunque sappi che i TUOI figli hanno riportato la bara, ma vuota e ho rispedito i TUOI figli a prendere TUO padre.

Geltrude                 A volte mi domando come ho fatto a partorire…

Mortimer                Semplice, hai fatto sesso con papà e… (Geltrude, spalanca gli occhi con l’intenzione di fulminare i due) Andiamo a prendere lo zio Carl. (i due fratelli e il morto escono)

Geltrude                 Idioti deficienti. (a Layton) Se qualcuno vuole vedere il morto che fai? Gli dici che tornato in vita ed è uscito a fare una passeggiata?

Layton                   In duemila e passa anni non è certo il primo, anche se in effetti il primo ha impiegato tre giorni per ritornare… (Geltrude gli scocca un’occhiataccia, Layton si avvicina a Geltrude, parlando a bassa voce) William non deve sapere… fino a quando i due deficienti, non torneranno, mi fingerò Carl.

Geltrude                 Ancora una volta operazione Lazarus, mai che si riesca a ad essere professionali; mai! (mentre Geltrude si dirige verso Emma e zio Alfie, Layton si infila sotto il baldacchino)


Atto uno – scena sette --------------------------- Petunia, Emma, Alfie, William.

Da fuori si sente la voce di femminile che chiacchiera a vanvera fino a che non entra zia Petunia. Ex-attrice si presenta con un tailleur dagli improbabili colori e un cappello con velina a tesa larga.

Petunia                   … così, tuo padre in scena quando cadde durante la scena dell’accoltellamento di Cesare, non si accorse che dalle mutande gli era uscito il… e si fece tutto il primo atto con il… di fuori (ridacchia, ma arrivati a quasi metà palco, incomincia a piangere)

Emma                     Dai zia non fare così!

Petunia                   (che ha fatto un passo indietro, e tutta sorridente) Emma cara tesoro mio, come stai? Anche tu qui?

Emma                     (basita) Err si certo, ma sai…

Petunia                   Ne parliamo dopo tesoro… (guardandosi in giro) che bella casetta, vi siete trasferiti da poco?

Emma                     Si certo da poco, (a bassa voce) appena quindici anni. Perché una persona così squisita come zia Petunia si è dovuta ammalare della demenza con corpi di Lewy? Perché?

Petunia                   (che non si è accorta di ciò che ha detto Emma) Davvero una bella casetta (fatto un passo… riprende a piangere e ad disperarsi) Carl, Carl, perché te ne sei andato?

William                  Aveva un appuntamento inderogabile, (tutti si girano a guadarlo) che c’è? Tanto toccherà a tutti noi, prima o poi…

Alfie                       William ragazzo mio, era una domanda pleonastica

Emma                     Pleo…

William                  Natica?

Alfie                       …nastica.

William                  (guardando basito sua moglie Emma) Perché zia Petunia ha sentito la necessità di fare una domanda di plastica?

Alfie                       Pleonastica, non di plastica, si intende quelle cose che sono ovvie…

Emma                     Allora se è ovvia, perché farla?

Alfie                       Dio Santo ma dove avete studiato? Al canile municipale? E’ sconvolta dal dolore, li dentro in quella bara, c’è suo fratello morto.

William                  Accidenti Sherlock, non ti si può nascondere nulla. A lei (indicando Petunia) gli è morto il fratello, poverina; pensa, nello stesso giorno in cui a lei gli è morto il fratello io ho perso mio padre, che coincidenza non è vero? (Alfie squadra inferocito William, Emma cerca di tirare da parte William.)

Petunia                   (arrivata in prossimità della bara, cerca di aprirla, subito tallonata da Geltrude, Petunia riesce ad aprire la bara. Nota: lo sportello della bara si apre in modo da nascondere a WILLIAM l’ospite. Layton sgrana gli occhi spaventato, per poi giacere immobile.) Voglio sapere come è morto, tu lo sai William.

William                  No zia, non lo so.

Petunia                   Voglio saperlo, devo saperlo, fratello mio.

Geltrude                 (a bassa voce) perché non lo segui e glielo chiedi?

Petunia                   Carl, Carl rispondimi Carl, perché non mi rispondi, rispondimi Carl. William perché non mi risponde?

William                  Forse è morto zia, (Layton nella bara, ha un accesso di risa, ma viene puntualmente zittito da Geltrude che gli mette una mano sulla bocca) senza zio Layton, non posso dirlo con certezza, però la bara sembra essere un indizio importante.

Alfie                       (dopo aver fulminato William con un occhiata, va a dare conforto a Petunia) Petunia vieni, (Alfie, da un’occhiata alla bara, non riconoscendo Layton) Dio mio, come ti sei ridotto. Ma guardati decadente e flaccido (Petunia ha un ascesso di pianto, che distrae Alfie. Layton si alza dalla bara, come se fosse una mummia che risorge, con l’intenzione di dirgliene quattro, ma Geltrude lo blocca per un paio di volte. Petunia nella suo ennesimo sfogo di pianto da un pugno altezza cuore; Layton che non se lo aspetta, sobbalza) Oddio, oddio è ma è ancora in vita… ci penso io. (incomincia a praticare un massaggio cardiaco in maniera rude, ad ogni colpo Layton sobbalza come se volesse uscire dalla bara. Alfie si accorge che sul mobile vicino c’è una lampada, da cui ne strappa i fili. Mentre Alfie è distratto Layton si alza dalla bara, ma Geltrude ancora una volta riesce a bloccarlo. Petunia, come imbambolata, sia avvicina alla finestra. Alfie preso il filo elettrico all’urlo ‘libera’ con forza da a scossa al povero Layton, tutte luci della casa tremolano)

Petunia                   Ma ciao fratellino, (il morto fa capolino appoggiando la testa alla vetro della finestra) che fai li fuori dai entra che fa freddo.

William                  Zia, ma cosa?

Layton                   (con un pugno stende Alfie, mettendosi seduto) E che cazzo!!! (Effetto blackout.)

Atto secondo

Atto due – scena uno ------ Gabriel, William, Layton, Emma, Pinky, Morty, Petunia

Il sipario si apre. Ma la luce ancora non è tornata. William con la torcetta cerca di fare luce, nel cercare il quadro luce.

Gabriel                   Salve, scusate sono entrata… ma è tutto buio… povera stella… perché l'avete messo seduto?

William                  Accidenti a questi fusibili… (la luce si accende e si spegne due volte, per poi accendersi definitivamente) Padre Gabriel, grazie per essere venuto con solerzia.

Gabriel                   Non ti devi preoccupare figlio mio, quando manca la luce è una vera seccatura. (in scena ci sono Pinkerton, Mortymer e il morto seduto sul divano con una strana parrucca e degli occhiali scuri) sono qui per officiare il funerale di tuo padre.

Layton                   Padre? Ma se è una donna.

Emma                     I ministri di Dio in terra, maschi o femmine che siano, hanno tutti il titolo di Padre. Vi presento Padre Vanessa Gabriel della chiesa M.E.P.O.P.A

Pinkerton               Eh che ha detto? Mepoppa

Mortimer                No, mepopa

Pinkerton               Pepopa?

Mortimer                MEpopa

Pinkerton               Ahh TEpopa...

Gabriel                   Insomma è mai possibile che non capite mai una seppia? Mepopa é un acronimo...

Petunia                   Non si potrebbe qualcosa di più dolce, le cose agronime non mi piacciono.

William                  Zia cara, acronimo, non agronimo, l’acronimo è un nome formato con le lettere o le sillabe iniziali di determinate parole di una frase o di una definizione, leggibili come se fossero un'unica parola.

Alfie                       Ma come, conosci la parola acronimo e non conosci la parola pleonastica?

William                  Beh che dire zio, non ci insegnato tutto al canile municipale, come insegnanti erano dei cani.

Gabriel                   (dandosi una rassettata ai capelli) Dicevo, mepopa è una sigla, il cui significato è: Chiesa Metodista Episcopale Protestante Ortodossa del Primo Acquisto.

Pinkerton               Uh, che vendete di bello?

Gabriel                   (dopo un momento di smarrimento) non vendiamo nulla...      

Mortimer                Ma siamo qui per comprare, e siamo qui in questa pubblica piazza…

Pinketon                 Perché nell'altra c'era il mercato.

Gabriel                   Che cordoni, Layton è mai possibile che i tuoi figli, in due non fanno un cervello… si chiama Chiesa Metodista Episcopale Protestante Ortodossa del Primo Acquisto, perché i materiali per ricostruire la chiesa furono acquistati con il primo salario dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Mortymer               (avvicinatosi a Layton) Abbiamo causato noi il blackout, con l’intenzione di approfittarne per mettere nonno Carl nella bara, ma zio William è stato più veloce di noi.


Atto due – scena due -------- Morto,  William, Layton, Morty, Pinky, Gabriel, Petunia, Alfie.

William                  (notando il nuovo aggiunto) Chi è la palma?

Layton                   (mentre Pinkerton emette uno strano suono, Layton interviene) ehmm lui è Don Alejandro Obregon del ramo spagnolo della famiglia, purtroppo Don Alejandro soffre di narcolessia con paralisi ipnagogica. (notando le facce basite, si sente il tema di Quark, Aria sulla quarta corda, tutti si guardano tra loro basiti) La paralisi ipnagogica , detta anche paralisi nel sonno è un disturbo del sonno in cui nel momento prima di addormentarsi o, più comunemente...

Mortymer               Ma come fa?

Pinkerton               Non lo so, però è bello.

Layton                   (continuando la lezione) al risveglio ci si trova impossibilitati a muoversi. Durante la paralisi tutti i muscoli del corpo sono paralizzati, una protezione che il cervello attua per impedire di mimare i sogni. Nonostante la persona in cui il disturbo si manifesta sia del tutto cosciente, riesce a compiere pochissimi movimenti, in certi casi solo il movimento degli occhi, della lingua o alcuni lievissimi movimenti degli arti; comunque durante le paralisi non si verificano problemi respiratori.

Mortymer               (avvicinandosi al padre) Bravo papà, sei sempre un esempio (dando una pacca al padre, ad ogni pacca, massimo due volte, la musica cambia) ma come?

Layton                   Mica siete soltanto voi, i soli professionali qua dentro (tirando fuori dalla giacca il cellulare che trasmette la musica)

Pinkerton               Ha, che geniaccio!!!

Gabriel                   (incurante di ciò che è successo) Siamo stati sulla luna, ma ancora non siamo in grado di curare, sciocchezze come queste. (un enorme scoreggione, rintrona nella casa. Il morto si piega in avanti, ma viene preso al collo da questo momento sarà Pinkerton a guidarne i movimenti della testa facendolo sembrare vivo.)

Petunia                   Ma che maleducato questo Obregon (Alfie che sta massaggiandosi la mascella si ferma basito. Pinkerton, fa girare la testa di Carl verso Petunia con il risultato di far emettere al cadavere una serie di rutti e scoregge.)

Alfie                       (con un’espressione basita misto scandalizzata) Non… non ci posso credere.

Mortymer               Purtroppo ci dobbiamo sbrigare, i gas della decomposizione hanno cominciato a formarsi, dobbiamo sbrigarci a metterlo nella bara e…

Alfie                       (Quasi urlando di gioia) Era dal tempo della guerra delle Ardenne che non sentivo il codice cifrato Vento Nero. (tutti rimangono immobili come statue a guardarsi basiti. Alfie incomincia ad attaccar discorso usando lo stesso codice)

Mortymer               (ferma Layton che vorrebbe intervenire) almeno cosi si sgonfierà un po’.

Gabriel                   (richiamando l'ordine generale) William, Geltrude, amici e parenti, ora che siamo tutti riuniti, possiamo incominciare la funzione. (indossata la fascia viola e presa la bibbia) Inizierò col passaggio preferito da tuo padre, dalla Bibbia di Re Giacomo, dal primo libro di Samuele, capitolo XVlll.

Alfie                       (parlando nello stesso codice, per un po’) Non conoscevo Don Aljandro, ma la sua sensibilità mi commuove. Sappiamo che deve succedere, ma non siamo mai pronti quando succede.

Gabriel                   ‘Da allora… Gionata strinse con Davide un patto, perchè lo amava come se stesso. L'anima di Gionata s'era già talmente legata all'anima di Davide che Gionata si tolse il mantello che indossava e lo diede a Davide. E vi aggiunse i suoi abiti, la sua spada, il suo arco… e la sua cintura.’ E ora sentiremo qualche parola dalla sorella Petunia; o preferisci farlo tu Wiliam?

William                  No, Padre Gabriel. Zia petunia è più indicata di me.


Atto due – scena tre --------------------------------------------------- Petunia, Geltrude, Gabriel, William, Emma

Petunia                   (recitando come se fosse ancora sul palco) Fermate gli orologi, tagliate i fili del telefono, e regalate un osso al cane affinché non abbai, faccia silenzio il pianoforte, tacciano i risonanti tamburi, che avanzi la bara, che vengano gli amici dolenti. Lasciate che gli aerei volteggino nel cielo e scrivano l’odioso messaggio: lui è morto, guarnite di crespo il collo bianco dei piccioni e fate che il vigile urbano indossi lunghi guanti neri. Lui era il mio nord era il mio sud, era l’oriente e l’occidente, i miei giorni di lavoro e i miei giorni di festa, era il mezzodì, la mezzanotte, la mia musica, le mie parole; credevo che l’amore potesse durare per sempre, ma era un’illusione. Offuscate tutte le stelle perché non le vuole più nessuno; buttate via la luna, tirate giù il sole; svuotate gli oceani e abbattete gli alberi; perché da questo momento niente servirà più a niente… Mio fratello, vostro padre, William e Geltrude, era un uomo eccezionale. Era nato nel 1938, un anno prima che iniziasse la guerra. Non scorderò mai quando vostro papà vi portava nel luogo dove era nato, vicino a una città chiamata Crawley, nel Sussex. (cambiando tono come se stesse raccontando l’ultima gita fatta) È cambiata molto nel corso degli anni, con l'espansione di Gatwick, è diventata una città di pendolari, in parte per la sua vicinanza a Londra… (rimanendo immobile) scusate questa non è casa mia, dove sono e voi chi siete?

Geltrude                 La corte dei Miracoli ci fa un baffo… non c’è uno che si salva, in questa famiglia. (Petunia, viene riaccompagnata sul divano)

Gabriel                   Parole molto toccanti, le detta da nostra sorella Petunia. Noi non dobbiamo dimenticare che adesso Carl, è al cospetto dell’Altissimo.

Petunia                   (che si è ridestata, piange) Fratello, adesso che cosa farò senza di te.

William                  Veramente se c'è un 'adesso che cosa farò senza di te' quella è battuta mia... non incominciamo a rubare le parti.

Emma                     (cercando di non ridere) William, per favore...

Gabriel                   (come se non fosse successo niente) non dobbiamo preoccuparci, perché chi è alla Sua presenza non teme nulla. Leggiamo dal salmo 23 di Davide: ”Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, (in quel momento Petunia si alza, ma inciampa e finisce sulla bara e tutte e due si muovono verso la porta, Padre Gabriel cambiando tono, come se fosse una telecronaca di calcio) ed ecco che la bara va dritta alla porta (nel tentativo di recuperare l’equilibrio costringendo, la bara a muoversi come una trota imbizzarrita. Mentre tutti si muovono in rallenty, Gabriel è il solo che va a velocità normale.) che prontezza di riflessi, ecco Pinkerton, Layton e Mortymer che in formazione a triangolo partono per placcare la bara; incredibile, Layton ha mancato la presa, la distanza verso la porta si sta assottigliando… anche Pinkerton e Mortymer falliscono nel placcaggio ed la bara si invola indisturbata verso la porta, libera, senza nessuno che riesca a fermare la sua pazza corsa… oh no, la bara è stata placcata, Alfie, con un’azione a sorpresa è riuscito la dove hanno fallito tre persone ed ora la bara viene rimessa in posizione e i parenti si dispongo…

Alfie                       (osservando, le persone che si prodigano a sistemare la bara) A momenti ci scappava il morto. (dando una pacca a Carl, accorgendosi che tutti o guardano) Cosa? Che c’è?

Gabriel                   (cambio tono, normale come se non fosse successo nulla) per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni…

In tutto questo trambusto, il povero Carl si è afflosciato, Emma che si trova vicino a Carl, nel tentativo di soccorrerlo, cade la parrucca ed Emma scopre la verità.

Emma                     (basita) Carl!!!

Mortymer               Abbiamo avuto, alcuni problemi, non dire nulla a zio William (guardando William che intanto, con l'aiuto di zio Alfie, stava accompagnando fuori zia Petunia)

Emma                     Se Carl è qui, chi c'è nelle bara?

Morto                     E già, mi dispiace solo che non posso sgranocchiare pop-corn…

Emma, incuriosita, si dirige verso la bara, la apre e sgrana gli occhi.

Layton                   (da dentro la bara) Ciao! (Emma lancia un piccolo urlo)

Emma                     Se William se ne accorge, non avete idea di ciò che succederà. Al confronto Un'esplosione nucleare è uno starnuto in un tornado. Zio Layton, (gettando occhiate furtive) dobbiamo fare attenzione a zia Petunia, zio Alfie e sopratutto Wiliam (Emma si avvicina a Padre Gabriel e gli sussurra qualcosa alle orecchie, Padre Gabriel sgrana gli occhi),

Gabriel                   Santo Piripillo. (facendosi il segno della croce)

Mortimer                Piripillo… che santo è?

Gabriel                   E’ per non dire quello che voglio dire, avendo saputo cosa avete fatto.

Mortimer                Cosa avrebbe voluto dire ma che non può dire?

Gabriel                   Porca tro

Mortimer                TA! Voleva dire porca trota.

Gabriel                   (esibendo quello che voleva essere n sorriso, ma che si rileva essere una sorta di ghigno satanico) Lo vedi? Lo vedi che quando ti impegni, facendo lavorare quel grumo rinsecchito di celluline grigie che hai nel cervello, non sei così stupido? Ma è molto meglio Santo Piripillo.


Atto due – scena quattro ------------------------------------------------- Finale, tutti.

In quel momento rientra William, tutti rimangono congelati, fissando WIlliam. William guarda spaesato gli ospiti.

William                  (titubante) Sa-alve, cos'è il reparto surgelati?

Gabriel                   (cercando di nascondere la rabbia dietro una risatina) Mio caro William (altra risatina) devo dirti una cosa (avvicinandosi a William con gli occhi fiammeggianti, mentre Mortimer e Pinkerton prendono Carl sotto le ascelle e si dirigono verso la bara) tuo padre, una volta mi disse che non riuscite ad avere dei figli…

William                  Ehm padre, sono… come dire, sono lusingato che lei si preoccupi di questo, ma non credo che questo sia il momento.

Gabriel                   E’ sempre il momento, per un momento di riflessione…

Mortimer e Pinkerton sono quasi riusciti ad arrivare alla bara, stanno per mettere Carl dentro quando…

Alfie                       (facendo saltare tutti) Don Alehandro, Mi ricordo che quando i ragazzi rimasero impantanati in Indocina, il pentagono ebbe la bella idea di spedirmi laggiù (pausa) ero una fredda e spietata macchina da guerra nessuna arma o esplosivo aveva segreti per me, addestrato ai combattimenti corpo a corpo. Ovviamente ausiliare impazzivano per me… certe manze… Mi spedirono nella giungla col 22 e una razione “k” non ti racconterò altro ragazzo, poichè ciò che avvenne in seguito mi tormenta ancora oggi… il ricordo di quell'esperienza mi brucia nei visceri come una palla di magma incandescente…. non passa notte che non mi sveglio di soprassalto con in bocca quel sapore ributtante… e quella domanda che mi esplode nel cervello “PERCHE’ LE TAVOLETTE COMBUSTIBILI DELLE RAZIONI 'K' SONO COSI UGUALI A QUELLE DEL CIOCCOLATO?” (Alfie non da segno di voler lasciare stare il morto, negli sguardi dei due addetti alle pompe funebri, incomincia a serpeggiare la paura.)

Layton                   (guardandosi in giro, prende un calice, lo riempie con la prima cosa che trova e lo alza in cielo) E’ un giorno triste per tutti noi, ma credo che ora sia più importante ricordare le qualità migliori di Carl: Il senso dell’umorismo (tutti tranne Petunia e Alfie si guardano prima tra loro e poi Layton con l’espressione ‘che sta dicendo’) raccontava spesso delle barzellette buone o cattive… di solito pessime (tutti ridacchiano, Alfie non si vuole scollare da Carl, anzi cerca più volte di infilarsi nel discorso.) Oh mio dio, Carl non è più con noi, e dove sarà andato? Padre ci illumini lei.

Gabriel                   (preso alla sprovvista, tossicchia cercando di darsi un tono , a bassa voce) Sempre con queste domanda, dove è andato? Starà bene? Non si sentirà solo? E che ne so io, mica faccio l’agente di viaggi. (cercando le parole e nel contempo sganciare Alfie in modo da poter riportare Carl alla tomba) Tutti voi, mi… domandate… (Zio Alfie non vuole mollare Carl, Gabriel da un sonoro ceffone solla mano di zio alfie) e molla (I due addetti lo riportano alla bara) Tutti voi, mi domandate se io so dove i vostri congiunti. Come ministro di Dio io so di sapere dove vanno quando vanno dove devono andare, andando per quello che è l’ultimo grande viaggio.

Mortymer               E dove vanno?

Gabriel                   Chi?

Mortymer               Quando muoiono

Gabriel                   Vanno dove devono andare

Mortymer               E dove?

 Gabriel                  E che ne so.

Mortymer               Ma non sei un prete?

Gabriel                   Si.

Mortymer               E non sai dove vanno?

Gabriel                   L’anima la vera essenza dell’uomo è intangibile e non può essere vista o seguita

Mortymer               Si, si ma dove vanno?

Gabriel                   Santo Piripillo, vanno al… Fish and chips a George Street contento?

Alfie                       Mah io preferisco da Rachel’s si mangia bene e poi la padrona, con lei ho fatto…

 Ormai gabiel è fuori dalla grazia di Dio, sta per uccidere qualcuno con il crocifisso

Emma                     (Vedendo la mal parata Emma distrae padre Gabriel, con la canzone)

                                Amazing Grace, How sweet the sound

                               That saved a wretch like me

                               I once was lost, but now am found

                               T'was blind but now I see

                               T'was Grace that taught my heart to fear

                               And Grace, my fears relieved

                               How precious did that grace appear

                               The hour I first believed

                               Through many dangers, toils and snares

                               We have already come.

                               T'was grace that brought us safe thus far

                               And grace will lead us home,

Durante la canzone, succedono le seguenti cose: Emma cerca di calmare Padre Gabriel, non riuscendoci con molta grazia femminile lo minaccia di prenderlo a pugni e lo allontana prendendolo per un orecchio. Petunia trasportata dalla canzone prende Alfie e incomincia a ballare con lui lasciando via libera ai becchini nelle loro missione di riportare Carl nella sua bara.

Layton                   Adesso basta, Carl voleva che finisse così, la sua veglia? No, noi non siamo qui , per te, per te o per te (indicando le varie persone) noi siamo qui per lui, per Carl. Credete che volesse vedere questo? Lui non vorrebbe vedere questa, non so neanche dargli un nome a questa… Lui vorrebbe sentirvi cantare.

Tutti incominciano a cantare andando per conto proprio

Gabriel                   Canta anche tu.

William                  Ma io non so cantare

Morto                     (cambio di luce, questa è l’unica volta che tutti sentono il morto) CANTA!!! (luci normali.)

Da quel momento tutti cantano divinamente e William tirata fuori una voce da Gospel femminile canta da prima donna. Tutto questo seve ad attirare l’attenzione da un’altra parte mentre Carl esce di scena. I due becchini chiudono la bara e canticchiando muovendosi a ritmo escono.

Avete sentito quella voce?

Quale voce?

Quella che diceva…

Non chiedete ciò che non volete sapere

Tuti escono, le luci si abbassano lentamente, fino a che l’armadio non si apre e Carl esce cadendo in avanti. Girandosi verso il pubblico.

Morto                           Che vi dicevo? Ma si può morire così?

BUIO - FINE