Farsa
di Lucio De Felici
da COSA DITE?
Editrice Tusculum Frascati
PERSONAGGI:
Professor Mazzoni
Teresina inserviente
1° Signore
2° Signore
Signorina
UN UOMO TUTTO D'UN PEZZO
Scena: Anticamera del laboratorio medico del professor Mazzoni.
QUADRO PRIMO
All'aprirsi del sipario la scena è vuota. Un attimo. Quindi da sinistra entra Teresina, una ragazzona sui quarant’anni un po' tarda di cervello.
Teresina (mentalmente) Tre più cinque... otto. Otto e sei... quattordici. Quattordici e tre quin... sedici... diciassette! Mamma mia, diciassette! Porta disgrazia!
Professore (da destra dov'è il laboratorio, chiama senza entrare) Teresina!
Teresina (non sente) Non sono superstiziosa, però... però...
Professore (c. s.) Teresina! Teresina!
Teresina (c. s.) Questa volta parlo! Cadesse il mondo, questa volta glielo dico chiaro e...
Professore (c. s.) Cretina!
Teresina Deve aver chiamato me!
Professore Cretina, mi senti?
Teresina E... vengo!
Professore (entra di corsa scontrandosi con Teresina. È un uomo nervosissimo, scapigliato, paranoico. L'abito sbottonato, frusto e macchiato rivela un carattere disordinato) Cretina, portami il soprabito! Debbo uscire d'urgenza! Debbo andare di corsa dall'ufficiale giudiziario.
Teresina Subito, professore! (Uscendo) È pazzo! Più passa il tempo e più diventa maniaco! (Via)
Professore Fai in fretta, e non borbottare!... Ogni cosa ti va male!
Teresina (rientra con il soprabito) Ecco, corro...
Professore (mentre infila il soprabito) Mi raccomando, forse mi assenterò un paio d'ore. Non vorrei che, durante la mia assenza, combinassi qualcuna delle tue solite scemenze.
Teresina Ce l'ha con me?
Professore (scattando) Con chi sto parlando? Con il morto, forse?
Teresina Ah, beh, con il morto! (fra sé) È pazzo senza condizionale!
Professore Procura soprattutto... Mi stai a sentire?
Teresina Ascolto.
Professore Quando parlo non devi borbottare.
Teresina Va bene.
Professore Devi guardarmi in faccia anche se sono brutto. Capito?
Teresina Va bene. (fra sé) Che sforzo!
Professore Procura in modo particolare di non dare consigli ai clienti. Se telefonano o vengono a chiederti qualche specialità o per avere ragguagli, non farti uscire mezza parola di più di quelle che ti ho insegnato.
Teresina Io non parlo mai! Io...
Professore Tu, tu... Tu l'altro giorno tanto per dirne una hai scambiato la provetta dei sali con quella della nitroglicerina, così al professor Testoni è saltato in aria il laboratorio!
Teresina Già, una svista può capitare a tutti!
Professore (con le mani tra i capelli) Non deve capitare, non deve...
Teresina Ecco, adesso si strappa i capelli! Qui diventa un manicomio!
Professore Non si deve sbagliare! Ricordati anche che non devi mai dare i barbiturici ai cani dopo i miei esperimenti.
Teresina Diciassette! Ne sono morti diciassette!
Professore (infuriandosi) Disgraziata! Sei stata tu a farli morire! La colpa non è mia, per me è come se fossero ancora in vita. (Al colmo del nervosismo) Un giorno o l'altro se mi arrabbio sul serio, ti scompongo, ti polverizzo e ti utilizzo come farmaco!
Teresina (piagnucolando) Mi facevano tanto pena!
Professore Chi?
Teresina I cani. Dopo le cure, saltavano come tanti grilli ubriachi. Gridavano tutto il giorno, non ne potevano più... Eppoi non mangiavano, erano ridotti a tanti scheletri...
Professore Non significa niente. Col mio nuovo ritrovato non sarebbero morti affatto. La « spiccamicina » risolve il problema del pasto. Con una buona dose di « spiccamicina », somministrata al posto dei pasti, non esiste più la necessità di mangiare.
Teresina Le assicuro, erano ridotti pelle ed ossa dopo tre giorni. Stavano per... spiccare in cielo!
Professore Costituiva solamente una crisi momentanea. Basta superare la crisi e via.
Teresina Cadevano per terra come stracci.
Professore (urlando) Basta! Finiscila! Cosa vuoi capire, tu, di terapia! La « spiccamicina » sarà la medicina del domani, dell'uomo dello spazio...
Teresina Scusi.
Professore Da domani, anzi la proverai tu stessa!
Teresina Non debbo mica andare sulla luna!
Professore Sta’i zitta, cretina. Servirà da studio...
Teresina (fra sé) Siamo all'apice della pazzia!
Professore ...per le mie pubblicazioni sulle riviste e sui maggiori quotidiani. Pensa, potresti anche farti un nome!
Teresina (c. s.) Lo denuncio!
Professore (subito calmo) Dunque... stammi bene a sentire. Io debbo uscire.
Teresina Lo so.
Professore (con un grido) Sta' zitta. (Calmissimo) Però, durante la mia assenza, potrebbero venire dei clienti. Orbene: se viene un signore alto, magro, elegante, che desidera un nuovo ritrovato per ingrassare, gli darai questa scatoletta: contiene pillole da me inventate per far crescere la « trippa » ai clienti. (Porge una scatoletta a Teresina)
Teresina (assentendo cretinamente) Sì, va!... Pover'uomo!
Professore (gridando) Non tollero apprezzamenti sui miei prodotti!
Teresina Signorsì.
Professore (calmo) Eravamo rimasti?
Teresina Alla trippa.
Professore Già, la trippa ser... Che mi fai dire! Al solito! Scommetto che non hai capito niente. Questo prodotto serve per far ingrassare il fisico umano. Tu devi darlo, qualora venisse, ad un signore...
Teresina Alto, magro ed elegante.
Professore Finalmente!
Teresina Siamo a posto.
Professore Non ho finito. Se viene, per caso, una signorina simpatica, le darai quest'altra scatoletta. (Porge un'altra scatoletta)
Teresina A che serve?
Professore Serve... serve... beh, per cantare! Si tratta di una signorina che possiede una forte aspirazione per il canto, purtroppo non ha una gran voce. Con questa sostanza da me creata, potrà soddisfare i propri desideri.
Teresina Accidenti! Che meraviglia!... Scusi, professore, non potrei usufruire anch'io?
Professore Non dire fesserie! Vorresti giovartene tu? (Ride di cuore) Fammi il piacere!... Con la voce che possiedi, faresti solamente pena!
Teresina (offesa) Crede che non abbia mai cantato? Senta... (tira fuori qualche gorgheggio infame)
Professore Smettila, sembri una gatta isterica! La tua voce! Fammi il piacere! la mia, se mai!
Teresina La sua?!
Professore Certo, la mia! Baritono. La mia passione! (Cantando con strazio)
La ran la lera - la ran là là.
Ah, che bel vivere - che bel piacere
per un barbiere - di qualità!
Bella risorsa - poi del mestiere
colla donnetta - col cavalier
colla donnetta - la ran la lera
col cavaliere - la ra là... là... làààà...
Teresina (cantando contemporaneamente)
Una voce poco fa - qui nel cuor mi risuonò
il mio cor ferito è già - e Lindor fu che il piegò.
Professore
Nei cieli bigi,
guardo fumar da mille
comignoli Parigi!
Teresina (sempre contemporaneamente)
Mi lascio reggere, mi fo guidar
Ma! ma se mi toccano...
(Non può continuare perché colpita da violenti colpi di tosse, quindi ripiglia)
Mi chiamano Mimì,
ma il mio nome è...
Professore Cretina! Basta! Siamo dei cani tutt'e due! Potrebbero udirci gli inquilini, e credere che siamo diventati pazzi. Dunque... debbo ancora darti un'altra scatoletta. È per il signor Rodoni. Lo conosci, vero?
Teresina No.
Professore Quel tipo svelto, mingherlino, con gli occhi tagliati un po'...
Teresina Sì, sì, sì...
Professore Se viene, gli consegnerai questa scatola.
Teresina A che serve?
Professore (con segretezza) Si tratta di un ritrovato fuori commercio. Fa venire il tic nervoso. Tu sai bene quel che mi ha fatto il signor Rodoni? È il direttore dell'ufficio delle Imposte Dirette.
Teresina No, non lo conosco.
Professore Beh, non importa! L'essenziale è che utilizzi tale terapia con la speranza di guarire dalla foruncolosi. Quando si accorgerà dello scherzo, sarà troppo tardi... Non ho altro da dirti. Capito tutto?
Teresina Alla lettera.
Professore Allora me ne posso andare via tranquillo?
Teresina Se ne vada.
Professore Me ne posso proprio andare?
Teresina Che aspetta!
Professore Me ne vado. (Via)
Teresina Finalmente! La peggiore disgrazia che mi poteva capitare, sarebbe stata quella di andare a finire sotto le ruote di una « cinquecento » ma da quando sto qui dentro penso che quella sarebbe stata una morte meravigliosa! Se non si affrettano a rinchiuderlo al manicomio, quello manda all'altro mondo mezza città!... Piuttosto, cerchiamo di riordinare le idee. Dunque... vediamo un po' questi benedetti ritrovati!... Non c'è scritto niente sopra. Questo serve... serve... a che serve? Santo Dio, non me ne ricordo più! Povera Tere-sina, che testa che hai! Quest'altra scatola a chi la debbo dare? Ricordo, sì... Mi sembra... questa serve per il tic e questa per la trippa. E la terza? A che... serve questa qui? Ma! Tanto non servono a niente nessuna delle tre. Non vale la pena arrabbiarsi tanto! (Mette le scatole in tasca, quindi comincia a pulire la stanza borbottando) È pazzo integrale!... La trippa, sì, quella del maiale ci vorrebbe!... (Trilla il campanello) Speriamo che non sia uno di quelli. (Apre) Prego, s'accomodi!
1° Signore Il professore?
Teresina Mi spiace. Uscito d'urgenza.
1° Signore Veramente... avevo un appuntamento.
Teresina Ah, fa così con tutti! Prima dà un appuntamento, eppoi se ne dimentica!
1° Signore Ha lasciato almeno detto qualcosa? Sono il dottor Ardone.
Teresina Caspita! Sapesse quante cose ha lasciato detto! (fra sé) Ne ha dette tante che non me ne ricordo neppure una!
1° Signore Vede... io ho un piccolo difetto...
Teresina Uno solo?
1° Signore Uno solo.
Teresina Ringrazi Dio.
1° Signore Del resto, a questo mondo, tutti abbiamo dei difetti!
Teresina Non lo dica a me! Pensi che il figlio del nipote del marito di una mia zia, tutte le notti, come un orologio, la fa a letto.
1° Signore Sul serio?
Teresina Un disastro!
1° Signore Povero bambino!
Teresina Macché bambino! Ha quasi quarant'anni!
1° Signore Che malattia!
Teresina Roba da diventar matti!
1° Signore Le stavo dicendo se il professore...
Teresina Non si preoccupi. Il professore lascia sempre detto tutto. (fra sé) Chissà quale sarà la scatola! Tenga, per lei!
1° Signore Sono pillole o iniezioni?
Teresina Pillole, pillole... Le somministro, io, ai cani!
1° Signore Quando le debbo prendere?
Teresina Prima dei pasti. Se poi riuscirà a mangiare sarà una fortuna! Pagamento rateale anche senza anticipo.
1° Signore Ringrazi pure il professore.
Teresina Va bene.
1° Signore Se riuscirà allo scopo, saprò come compensare il professore. (Porge una mancia)
Teresina (prendendola) Grazie.
1° Signore Arrivederci. (via)
Teresina Anche domani. Salute! (Pausa. Guarda il danaro con soddisfazione) Che simpatica persona! Tutti così dovrebbero essere, perbacco! Per quanto riguarda la scatola, non c'è pericolo tanto non serve a niente!
(Suonano. Apre) Avanti. Desidera?
2° Signore (con aria da superuomo) Il professore?
Teresina (imitandolo) Partì!
2° Signore Sono il grand'ufficiale Filippo Maria dei Conti di Casalecchio.
Teresina Tutto lei?
2° Signore Non faccia dell'ironia fuori posto!
Teresina Scusi tanto.
2° Signore Il professore ha lasciato una scatola di supposte da consegnarmi?
Teresina Ah, le supposte! Sì, sì, eccole!
2° Signore (prendendo di scatto la scatola) Ha lasciato detto il prezzo?
Teresina Pagamento rateale anche senza anticipo.
2° Signore (scattando con rabbia) Uh, dove andranno a pigliarle certe befane, dico io! (Via)
Teresina Ignorante! Neppure la mancia! Conte di qua, conte di là... Conte un corno! Te lo dò io l'ufficiale di picchetto!
(Suonano. Apre)
Signorina (entrando piena di entusiasmo) È lei l'inserviente? (Con un acuto) È lei!
Teresina Teresina, per servirla!
Signorina Ho incontrato per la strada il professore. (Cantando) Casta diva... (D'improvviso) Mi dia la scatola, si sbrighi! Ho fretta!
Teresina Senta, io...
Signorina Si sbrighiii...
Teresina (porge l'ultima scatola) Se la pigli pure! Ma strilli più piano, per carità! Io ci sento benissimo...
Signorina (scoppiando in una risata isterica) Con questa scatola ho risolto il problema, cara mia! Costa molto, è vero, ma potrò cogliere il successo che voglio. Il mondo è tra le mie braccia! (Con un acuto orribile) Mi chiamano Mimì... (uscendo) Mi chiamano Mimììì...
Teresina (sulla porta) Altro che Mimi! Fra poco ti chiameranno dal commissariato!
QUADRO SECONDO
(Dopo un attimo si riaccendono le luci sulla stessa scena. Il professore e Teresina sono di fronte. Sono trascorsi alcuni giorni).
Professore Io mi domando e dico perché ieri non hai pulito il mio studio!
Teresina Era domenica.
Professore In venti anni sei sempre stata puntuale, anche le domeniche e gli altri giorni festivi. Sempre.
Teresina Lo so, però... ecco, debbo essere sincera?
Professore A me lo chiedi? Quando ti faccio una domanda non voglio che mi rispondi con un'altra domanda,
Teresina Sul serio?
Professore Insomma, vuoi rispondere?
Teresina (a testa bassa) Si è sposata...
Professore Chi?
Teresina La mia cagnetta!
Professore La tua cagnetta?! (Feroce) È forse un avvenimento civile il matrimonio della tua cagnetta?
(Suono iterato di campanello. Entra furente il 2° Signore in preda ad un terribile tic nervoso che lo fa sobbalzare come un grillo innamorato. Tutto il quadro corre veloce fino alla fine)
2° Signore (prorompendo in grida diaboliche) Professore, lei è un criminale! Guardi cosa è avvenuto del mio fisico! Sono un uomo distrutto per sempre!
Professore Non capisco. Si spieghi.
Teresina (resta tremante a guardare la scena) Santi del cielo! Questa volta l'ho combinata grossa! Povera me! Come faccio!
2° Signore (va sotto la faccia del professore per farsi meglio notare) Vede come sono ridotto! I miei nervi sono tutti in rivoluzione! Persino la notte salto sul letto come un indemoniato! Ecco, la sua cura! Sono rovinato! Disgraziato!
Professore (alzando la voce) Ah la mia cura! Non faccia insinuazioni volgari, caro dottore! La serietà del mio laboratorio corre per tutto il mondo! Mai nessuno si è...
2° Signore Criminale! Delinquente! Non dica una parola di più, se no... Vigliacco!
Professore Non sento storie! Se ne vada!
2° Signore Farò venire la polizia.
Professore Faccia venire chi le pare!
2° Signore I miei fratelli.
Professore Me ne infischio!
2° Signore Ringrazi Iddio che non ho la possibilità di rompergli il muso!
Professore Ci provi!
2° Signore Stia certo: la denuncerò alla Procura della Repubblica!
(E cade a terra, in quanto Teresina aveva cercato invano di metterlo a sedere; infine aveva tolta la sedia proprio quando il signore, per lo sforzo del grido, si accasciava a sedere. Sulla caduta entra il 1° Signore in preda ad una gran voglia di cantare, per cui tutte le sue battute saranno modulate come i « recitativi » rossiniani)
1° Signore Eccomi qua! Eccomi qua! Ho una grande voglia di canta!
2°Signore Aiutatemi! Anche questo ci voleva! Assassini! Me la pagherà cara!
Professore (furente) Calmatevi, fate silenzio altrimenti scoppio!
1° Signore (all'altro signore) Anche lei rovinato?
2°Signore Anch'io, sicuro! Tutta colpa di quel pazzo! Non ne posso più. Vado alla tomba!
1° Signore Al manicomio bisogna gettarlo!
Teresina Povera me! Come faccio! Madonna santa!
2° Signore Andiamo a denunciarlo immediatamente!
1° Signore (con acuto) Vincerò! Vinceeeeeeròòòò...
Professore Basta! Qui c'è senz'altro un equivoco!
2° Signore Sicuro che esiste l'equivoco!
Teresina Sì, appunto... un equivoco!
2° Signore L'equivoco sta nella sua testa malata. Bisogna farla internare in una casa di cura!
1° Signore Sì, al manicomio bisogna gettarlo! Bravo, bravissimo, fortunatissimo, fortunatissimo, fortunatissimo di qualità! Figaro! Figarooo...
Signorina (si staglia sulla porta enormemente, sproporzionalmente ingrassata. Una autentica botte. Le manca persino il fiato) Professore, professore... Mi salvi!
Teresina (si impietrisce, aiutandosi con i sali per non venir meno)
Professore (appena vede la signorina, si mette le mani nei capelli, mentre gli altri due continuano a urlare a soggetto)
2° Signore Vendetta, vendetta, tremenda vendetta!
1° Signore È pazzo! Bisogna denunciarlo! Delinquente!
Signorina (facendosi largo tra i signori) Professore un rimedio! Per carità, cercate di salvarmi al più presto possibile! Sto gonfiando come un pallone!... Mi sento scoppiare!
1° Signore Anche lei, signora...
Signorina Prego: signorina.
1° Signore ...signorina, mi scusi, ha sperimentato le invenzioni di questo criminale?
Signorina (piangendo) Sì, sì... Proprio così! Io volevo solo cantare... cantare e basta... Invece, guardate, sono diventata una botte. (Piagnucolando) Adesso come farò a trovare marito? (D'improvviso, diventa seria, poi grida) Salvatemi, vi supplico!... Mi sento volare!... Volo! Volo!...
2° Signore (mostrando una spilla) Signorina, permette? (e infila la spilla sul sedere della signora che getta un urlo di disperazione, mentre il 1° Signore saltella per la scena in preda ad una crisi nervosa).