Una cena a Ca’ Giustinian

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Una cena a Ca’ Giustinian

ATTO I

Scena I

(Sipario chiuso.  Si sente la voce di Arlecchino che legge mentre scrive una lettera alla sua Colombina)

Cara Colombina ti scrivo perchè no’g’ho niente da far e tralassio subito de scriverte perché no g’ho niente da dir. Amami come io t’amo e se hai bisogno di qualcossa,compratela. No’so se camperò fino alla fine di questa lettera. Se non la ricevi, vuol dire che “mi” son MORTO DI FAME, poareto! Baci e baciozzi, tuo Arlecchino.

(Una piazza dove si affaccia Ca’ Giustinian. Si incontrano Arlecchino e Mezzettino. Arlecchino ha in mano la lettera da imbucare per la sua amata.)

ArlecchinoTu qui, Mezzettino?

Mezzettino       Tu qui, Arlecchino?

ArlecchinoCome te va?

MezzettinoAh, non starme a parlar, amico mio!Non mi ricordo più quando gh’ho fato l’ultimo pasto…

ArlecchinoDavvero? Uh che combinazione ! anca mi son digiuno da settimane.

Ormai mi nutro solo d’ amor scrivendo lettere alla mia bella , ma la mia panza non se contenta solo de ciò.

(Passa sulla scena un gruppo di cavalieri e dame assai eleganti che vanno a Ca’ Giustinian).

Mezzettino Ehi, guarda, Arlecchino, quanti nobili!Beati loro stanno andando a Ca’ Giustinian a conversare!

Arlecchino             A conversar? E MAGNAR, magnar niente?

Mezzettino Ma certo, loro son gran siori. Per loro le parole son bistecche, e le virgole insalatina! Non badano a certe miserie come noi altri!

ArlecchinoNON CI BADANO?Che sempi !Il mio stomaco si che ci bada a magnar, e come!

Vieni, Mezzettino,  andiamo anche noi a Ca’Giustinaian e cerchiamo di entrar. Poi Dio vede e provvede!

(Si avviano insieme all’ingresso del palazzo,davanti al quale troneggiaun imponente portiere).

Portiere         Alto là, chi siete?

Arl.- Mezz.      CHI SIAMO? Toco de asino, cioè illustrissimo!

Arlecchino       Noi siamo i più grandi esperti di cucinadella Serenissima.

ArlecchinoMi son il principe della Tavola il re del gran pasto,il duca di pancia piena e questo è il mio aiutante.Largo che le vivande ci aspettano ormai da troppo tempo

Arl.- Mezz.        Marameo!

ATTO II

Scena II

(Il salone delle feste di  Ca’ Giustinian.

Al centro un lungo tavolo apparecchiato, in fondo un caminetto acceso ed un tavolino con i vini. Da un lato un quartetto di flauti allieta la festa.

Il maggiordomo annuncia i nobili invitati al banchetto: i Principi Vattelapesca, i Duchi Vienimiapresso, i Conti Inchinatiancora, i Marchesi Ultimincoda.

Il padrone di casa li riceve andando loro incontro.

Vestiti da cameriere, arrivano anche Arlecchino e Mezzettino che…combinano un mucchio di guai).

Arlecchino       Mezzettino vai a cercare in guardaroba  e mettiti una livrea da cameriere

Mezzettino       Ma mi …ma mi.Mi…non son buono a servir a tavola questi lustrissimi….

Arlecchino Niente paura ,non importa se non sai servire secondo le regole di questi lustrissimi,ricorda solo una cosa , se sbagli, mi te pesto il piede!

(musica di sottofondo)

P.di casa         Signori,propongo un brindisi prima di cominciare.

(Il Maggiordomo versa il vino e i Signori si alzano in piedi)

P.di casa Signori, leviamo i calici ! signori …rinnovo a voi il mio benvenuto nella mia casa. Che questo incontro sia fondamento di sincera amicizia.

Invitati Perenne amicizia !Evviva il Conte Cuorgeneroso!!

P. di Casa          E ora fate onore alla mia mensa!

(si inizia a mangiare)

ContessaUn’iniziativa, questa, che fa onore a lei, padrone di casa!

P.di Casa       Mio dovere principi, mio dovere!

Contessa        Sono prelibatezze, degne di corona ,inizia a viziarci conte, non le conviene sa?

Duca                Ora, Conte, aspettiamo la prossima: una festa nel suo castello fuori città

Conte               Oppure una battuta di caccia magari !

Duchessa        Anche la caccia per me va bene,potremo visitare la vostra vastissima tenuta!

ContessaChe bello sarebbe,vivere per un giorno all’aria aperta,nei boschi in riva al lago!

Conte.             E brava la mia duchessa! un’idea magnifica,davvero!

P. di Casa Si farà,signori,si farà. E’ mia intenzione organizzarla al più presto; appena avrò sistemato tutti gli affari. Voi sapete…

Conte               Certamente, certamente! Propongo un altro brindisi per il padrone di casa !

(Entrano Arlecchino e Mezzettino con le pietanze. Mezzettino   compie il primo errore nel servire. Arlecchino interviene per correggerlo, così Mezzettino  inciampa e fa cadere l’insalata addosso a una duchessa)

Contessa        Che modi sono questi !

MarchesaChe Scandalo!

ConteChe servitori!

Principe       Che rozzo padron di casa!

Conte               Lo sfideremo a duello

Principe             Andiamo via!

(Gli invitati si alzano e vanno via, resta solo la Marchesa che continua a mangiare).

MarchesaMa che peccato lasciare queste prelibatezze!

P.di Casa             (disperato) Aspettate amici miei, dove andate… Scusate, fermatevi…

Marchese             (in piedi sollecita la dama)Andiamo! Andiamo !

P.di Casa  Povero me! povero me! sono rovinato! Come potrò rimediare una figuraccia come questa? Chi accetterà più un mio invito? Chi vorrà avermi ospite? Sono rovinato, povero me!

ArlecchinoAnimo! ostreghetta, animo!

Non te vedi che siamo soli soletti davanti a tutto sto ben di DIO? Forza amico che altrimenti la provvidenza si arrabbia!

(I due si siedono a tavola e mangiano tutto ciò che vi è sopra).

Arlecchino            ( mentre mangia) Però come xe belo conversar!

Mezzettino       Che bela conversazion che mi son fatto!

(Con la pancia piena i due amici si sistemano, Mezzettino in un angolo per dormire, Arlecchino sul tavolo per scrivere un’altra lettera a Colombina) 

Arlecchino       “Cara Colombina, addio,credo che non mi rivedrai più, poareta. Mi non capisso, dicono che una buona magnata e qualche gottin di vino danno forza; com’è che io dopo aver mangiato come un porco e bevuto due damigiane di rosso non mi reggo più in piedi? Eh, quando si nasce  disgraziati! Ma tu sai che ti amerò sempre,tuo Arlecchino.

P.S. Se muoio, averteme”

A    SCUOLA    DI........ASINI

PERSONAGGI:

✗Arlecchino

✗Pulcinella

✗Colombina

✗Dottor Ballanzone

✗Stenterello

✗Brighella

ATTO I

(In aula Arlecchino, Colombina, Pulcinella, aspettano il dottor Balanzone, loro insegnante. Devono sostenere 1'esame finale prima di passare alla classe successiva).

Arlecchino:            Non l'avrei mai pensato... ma oggi ho molta paura per questo esame.

Pulcinella:             Non dirlo a me.

Arlecchino:           Avete studiato?

Pulcinella:            Io non ho aperto libro.

Colombina:          Io ho letto molte volte ogni argomento, ma la mia testa non ricorda niente

Pulcinella:            Ma perché non entra? Chissà cosa sta pensando...

Arlecchino:          Cosa vuoi che pensi? Che ci boccerà tutti.

Colombina:         Poveri noi. Mia madre mi punirà.

Pulcinella:           Mio padre mi bastonerà. Ohi, ohi, sento già il dolore alla schiena.

(Entra il dottor Balanzone; tutti corrono al loro posto).

Balanzone:             Salve ragazzi. Allora, oggi è giorno di esami. Siete pronti? Avete studiato?

Arlecch.Pulc. Colomb.: Certo professore lustrissimo.  (In coro)

Balanzone:             Allora iniziamo con... Pulcinella (che si alza in piedi) Che cosa è l'America?

Pulcinella:             (rivolto a Arlecchino e Colombina)  Cos' è la Merica?

Colombina: A me sembra il nome di un nuovo bagnoschiumal

Pulcinella: Professore, in Igiene e Salute non mi sono preparato bene, mi faccia un'altra domanda.

Balanzone: Francamente cosa c'entra 1'America con la salute non capisco, comunque ti accontento. Cosa è la Manica e dove si trova?

Pulcinella:  Una galleria che consente di far passare un braccio. Di solito sono due, a meno che un braccio non sia stato eliminato.

Balanzone:             Ma di che parli? Fai il serio Pulcinella questo è un esame!!

Pulcinella:  Ma della manica di Arlecchino, di Colombina, delle sue, professore; di quelle di tutti noi, quando ci vestiamo.

Balanzone:             Ma io parlo del braccio di mare che separa la Francia dalla Gran Bretagna.

Pulcinella:             Allora si spieghi bene, professore! La colpa non è mia.

Balanzone:             (irritato) Siediti, fammi il favore.

Balanzone: Arlecchino... (1' interrogato si alza). Chi ha scoperto 1' America? (non risponde, il professore cerca di aiutarlo) Su, Arlecchino, sono sicuro che lo sai, sei un ragazzo intelligente... Cris...

Arlecchino:            Cris... Cris..., Cristo..., Cristo...

Pulcinella:             Poveretto! E poi lo hanno messo in croce?!!

Balanzone:             Silenzio,  Ma....Cristoforo...

Pulcinella:            
Professore,  mio nonno si chiama Cristoforo. Allora è stato lui

Balanzone: Pulcinella, faresti meglio a stare zitto se non vuoi che ti interroghi ancora. Cristoforo Colombo - Arlecchino - Cristoforo Colombo!!!

Colombina: Professore io ho invece mia nonna, la madre di mio padre, che si chiama Colomba!

Arlecchino:            Professore è per colpa di questi due, che mi confondono le idee.

Balanzone:             Anche a te do un'altra possibilità. Ti faccio un'altra domanda.
Qual è la capitale d'Italia?

Pulcinella e Colombina: (suggeriscono) Napoli! Milano!

Arlecchino:            Napoli. . .

Balanzone:             Che dici???

Arlecchino:  no volevo dire . Mi là no.

Balanzone:             Milano??!!

Arlecchino:            No, dicevo, mi là no, non ci sono stato, a Napoli cioé.

Balanzone:             E allora?! Finiamo questa commedia?

Arlecchino:            Lustrissimo sì, sì.

Balanzone:             Bene! Bene!

Colombina:            Siena!  ( si alza Colombina)

Balanzone:             Ma cosa dici?

Pulcinella: (convinto) Professore, non ha detto "Siena", ha detto "Sì, è Napoli", solo che lei non lascia concludere...

Balanzone:            Sei d'accordo Arlecchino? Sei sicuroche Napoli è la capitale d'Italia?

Arlecchino:            Certamente, dicevo proprio così. Sì, è Napoli...

Balanzone: Bocciati tutti e due. Arlecchino e Pulcinella. Veniamo a te Colombina: quanto fa 1+1?

(Arlecchino e Pulcinella si lasciano cadere sulla sedia con aria sconsolata)

Colombina:            (non risponde)

Pulcinella: Ma professore, queste sono domande da bambini delle elementari! Ecco perché non rispondiamo.

Balanzone: Colombina, dimmi il risultato e non facciamo storie! (Colombina non risponde)

Arlecchino: Se potessero parlare lo direbbero anche i banchi; professore ne faccia una più difficile!

Balanzone:             Allora, vediamo... Colombina... quanto fa 2+2?

(Colombina non risponde - Pulcinella alza la mano)

Balanzone:            Pulcinella, vuoi rispondere tu?

Pulcinella:            no.....  ma posso andare in bagno?

Balanzone:            Ti sembra il momento, questo?

Pulcinella: per l'emozione me la faccio addosso

Arlecchino: Ma è facilissima anche questa, professore, mi dica lei chi non sa che abbiamo due orecchie, due narici, due occhi.

Colombina:              Un naso, una bocca...

Balanzone: E quanti denti? (i tre ammutoliscono) BASTA! Mi sono stufato! BOCCIATI! BOCCIATI! Tutti e tre!!!

Colombina: (piagnucolando) Professore lustrissimo, la prego, io ho studiato, ho studiato, ci dia un'altra possibilità!

Pulcinella:  Si, la preghiamo, ci dia un' altra possibilità! Per la prossima volta,lo promettiamo, studieremo.

Balanzone: Va bene, vi darò un' altra possibilità, ma studiate veramente perché altrimenti la BOCCIATURA è assicurata e non vorrò sentire ragioni.

ATTO II

(Entrano in scena ilBrighellae Stenterello.Il  Brighella  porta una borsa-valigia e Stenterello porta un tavolino pieghevole).

Brighella:             Ci piazziamo qua,  Stenterello.

Stenterello:             Si, si! Per me va bene, dottore.

Brighella:            (canticchia mentre sistema i suoi prodotti sul tavolo)

Popopò, popopò, io ricco diventerò! Popopò, popopò,  Stenterello mio aiutante ti farò!!! Popopò, popò!!! (Brighella  parla tra di sé) Ecco qui i miei buoni prodotti: decotto contro i fantasmi  Ecco la portentosa pomata per i calli... (e la sistema insieme ad altri prodotti)  la pozione magica che toglie i veleni ai funghi.

Dulcamara:            Stenterello, ti va bene essere mio aiutante oggi?

Stenterello:            Certamente, con piacere, dottore, ma ... veramente... che cosa devo fare?

Brighella: Shh! Zitto!!! (il dottore tira Stenterello da parte) Nessuno deve sapere che ti ho ingaggiato. (Mentre ascolta Stenterello gesticola, assecondando il dottore con fare semplice). Devi provare la mia merce e fingere di essere soddisfatto (a bassa voce) (pausa) Quando inizio a vendere, vieni da me facendo finta di avere la malattia di cui sto promovendo la cura; assaggi la medicina e fai finta di guarire all'istante.

(Intanto hanno finito di preparare il tavolo).

Brighella:            (con voce sostenuta) Allora, mio valido aiutante, siamo pronti?

Stenterello:            Sì! Sì! Certamente... Prontissimoooo!

Brighella: (rivolto al pubblico) Avvicinatevi, Signore e signori,vendesi polverine magiche per ogni tipo di malattia, decotti, acque miracolose!!! Prezzi scontati; avvicinatevi gente!!! Comprate la mia merce di altissima qualità. Troverete di tutto.

Provate il decotto contro i fantasmi, non avrete più paura, vivrete felici per tutta la vita! (pausa)

Vi piacciono i funghi? Una lacrima di questa ricetta li renderà tutti commestibili.

(Entrano Arlecchino, Pulcinella e Colombina e si siedono da un lato ad ascoltare)

(Entra Stenterello, con la testa fasciata per il mal di denti)

Stenterello: Ohiohi, ohiohiohi, che mal di denti! Oh che dolore! Oh che dolore! Oh che dolore! Avrebbe qualcosa contro il mal di denti?

Brighella:  Qui si trova tutto! (cerca e prende un prodotto) Ecco il vostro rimedio! (versa la pozione in un cucchiaio e imboccando Stenterello) Un cucchiaio di questo estratto vegetale e in un attimo le sofferenze si dileguano.

Stenterello: (appena ingoiata la medicina) Caspita! È superba, incredibile! Mi è passato il mal di denti! (si toglie la benda) E' un miracolo! Me ne dia dieci di flaconi, di questa medicina. (rivolto al pubblico) In casa soffriamo tutti di mal di denti, per non parlare degli amici.Funziona davvero !!! ( concludono l'affare e Stenterello esce)

Brighella: (rivolto al pubblico) Venite avanti gente,venite avanti! Un rimedio qui c'è per

tutto e per tutti. Problemi con la scuola???  Non riuscite a studiare? Troppe ricerche da fare?

Troppi compiti? I1 problema è risolto: (mostrando una bustina) con la mia pasticca impara-materie tutto si studia in un attimo. Le ricerche si scrivono da sole!!!

Arlecchino:            (dando una gomitata a Pulcinella) La polverina della sapienza..

Pulcinella:             però...mica male

Colombina:            (con espressione meravigliata) Ma sarà vero? E se lo fosse?
(sospirando) Che miracolo bello sarebbe!

(Entra Stenterello, con un libro e un quaderno sottobraccio)

Brighella:            (rivolto ai ragazzi) Giovanotti, non vi interessa?

Colombina:            Altro che! Sapesse... (sospira) Siamo stati bocciati.

Arlecchino (si rivolge ai compagni) Ma che propone questo sapientone?

Colombina:            Una pillola magica.

Arlecchino:            (scettico) La pillola sapientina.

Pulcinella:             (canzonatorio) La pillola pro-pelandroni!

Stenterello:            Sapete, io voglio provare. Un proverbio dice "Tentar non nuoce".

Arlecchino: (rivolto a Pulcinella in tono canzonatorio)  È un sapiente costui...  Funziona!!!

Colombina:            Ha ragione, sì! Non vale la pena darsi per vinti.  Dai!! proviamola

 

Pulcinella:             Ma sì, che male può farci una polverina?! Sperimentiamola!

Arlecchino: Calma, calma, calma!!! Mo' divento sapiente anche mi: la prudenza non è mai troppa, dice un altro proverbio.

Arlecchino: (a bassa voce) Facciamo provare per primo questo grullo qui! (rivolto a Stenterello)

Brighella:            Signori, coraggio!!! Venite avanti! Provate!!! Non costa niente provare.

Stenterello: Ha ragione, lustrissimo sior dottore! Io provo! Ma poi come lo provo che sono diventato colto?

Arlecchino:            Le orecchie ti si ridurranno, asino che sei!

Pulcinella:             Bel citrullo!

Stenterello:            (offeso) Ride bene chi ride ultimo!

(rivolto al dottore, deciso) Datemi questa pillola!

Brighella: Giovanotto, non ti lascerò andar via prima di aver verificato la tua cultura.(Gli dà la pillola)

Colombina:            Avete sentito? Stiamo a vedere: speriamo che sia vero!

Stenterello: È anche buona, dolce, morbida, sa di fragola, anzi... di lampone, sì, di lampone!

Brighella:            Allora sei pronto? Vediamo! Quanto fa 1 + 1 ?

(Stenterello si gratta la testa, non risponde: è in difficoltà)

Arlecchino:            Che vi dicevo? Non funziona.

Pulcinella:             È una truffa. È evidente!

Colombina:            Ma un po' di pazienza, forse non 1' ha gustata del tutto!

Dulcamara:            Allora, quanto fa 1 + 1 ?

Arlecch.Pulc. Colomb.: Quanto fa? Quanto fa?

Stenterello:            Uno e uno...  fa undici, Signore!

Brighella:            Bravo, la medicina sta già facendo il suo effetto!

Verifichiamo ancora: allora...Chi era Giulio Cesare?

Stenterello: Un grande capo. Lui per primo ha utilizzato il dado e lo ha estratto dicendo "Il dado è tratto"

Brighella:            Ma bravo, ma bravo!!! E chi ha scoperto l'America?

Stenterello: Questo, per me, è facile. Sa lustrissimo, io allevo piccioni, a casa ne ho uno. Un piccione bello grasso.

Brighella:            Ma Stenterello! Cosa c'entra il piccione??? In America c'è stato Colombo!!!

Stenterello: Appunto, lustrissimo. Colombo uguale piccione. La stessa cosa. Glielo avevo detto che questo per me era facile!

(Arlecchino, Pulcinella e Colombina si guardano stupiti)

Arlecchino:            Allora funziona !!!

Pulcinella:             Non credo ai miei occhi!

Colombina: Forse, volevi dire "alle tue orecchie"? Avevo ragione io, questa polvere la compro subito!

Arlecchino e Pulcinella: Anch'io! Anch'io!

Pulcinella: Dottore questa medicina è proprio  quello che ci serve! La vorremmo, ma...  non abbiamo i soldi.

Dulcamara: Se non avete quattrini, non importa. Io accetto anche pagamenti come biscotti, torte, pasticcini, caramelle....

Arlecch. Pulc. Colomb.: Anche libri??!!

Dulcamara:            Sicuro! Poi li rivendo. C'è sempre qualche stupido che li legge.

Arlecchino:            Allora le lasciamo i nostri libri!

Colombina:            Tanto a noi non servono più!

(Si fa lo scambio e i tre vanno via, fregandosi le mani)

ATTO III

(Siamo nuovamente in aula: il Dottor Balanzone, in cattedra, scrive nel registro. Entrano i Arlecchino, Pulcinella e Colombina)

Arlecch.Pulc. Colomb.: Buongiorno professore!

Balanzone:            Salve ragazzi!

(I tre si siedono; il professore chiude il registro e li guarda)

Balanzone: Allora ragazzi, immagino che abbiate studiato. Iniziamo subito, ché non ho tempo da perdere... Allora vediamo. Arlecchino: quanto fa...

Arlecchino:            Undici!!!

Colombina:            Due!!!

Pulcinella:             Ventidue!!!

Balanzone:            Mi state prendendo in giro? Non ho neanche fatto la domanda!

Allora (paziente) riprendiamo. Arlecchino: quanto fa 1+1 ?

Arlecchino:            (va alla lavagna) Undici!!! Lo sapevo, lustrissimo! Uno e uno fa 11!!!

(Il professore osservava meravigliato, si volge verso Pulcinella)

Balanzone:            Quanto fa 2+2?

Pulcinella:             (va alla lavagna sua volta) Ventidue!!!

(Il professore ascolta e non commenta, poi domanda:)

Balanzone:            Quarantaquattro?

Arlecchino e Pulcinella: Quarantaquattro e 6 + 6: entrambi sessantasei!

Balanzone:             (irritato e con tono severo) Colombina: chi ha scoperto l'America?

Colombina: Ho scoperto, professore... che il nonno di pulcinella non c'entra niente... che mia nonna poteva chiamarsi Picciona e non Colomba...  che un piccione è stato mandato in America... ma è (continua Colombina) stato catturato da Stenterello... che lo ha cucinato col dado di Giulio Cesare...

Balanzone:            Basta! Voi non siete studenti, siete degli ASINI

BOCCIATO, BOCCIATO e BOCCIATA!!!

(I tre piangono)

Arlecchino:            Colombina: la colpa è solo tua! L' hai fatta troppo lunga col brodo di piccione!

(Colombina continua a piangere)

Pulcinella:             Ohi ohi, che dolore!!! Sento già il bastone di mio padre!

Arlecchino:            Colombina: piangi e sei pure stonata

Colombina:             Pensa a te, che sembri un cavallo!

Pulcinella:             Fossimo cavalli! Invece siamo asini! Somari e grulli.

(I tre ridono)

Arlecchino:            Ma, ma, è carnevale e...

Arlecch.Pulc. Colomb.: A  CARNEVALE  OGNI  SCHERZO VALE !!!

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