Una decisione

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UNA DECISIONE

UNA DECISIONE...

Finzione teatrale di Giovanni Dimartino

Personaggi in ordine di apparizione:

Gruppi di ragazzi

Laura

Carmela

Giorgio

Carla

Il padre di Laura

La madre di Laura

Il medico

PRIMO QUADRO

sigla introduttiva con la canzone " Vita spericolata " di V.Rossi

I SCENA

Un comune luogo di riunione di ragazzi (anche un’aula scolastica) suddivisi in gruppi,

insieme discutono dei loro problemi. La scena può essere divisa in due con a sinistra una poltrona, il tutto al buio, a destra la scena dei ragazzi.

I   Rag -     Che noia, che cavolo di vita e` questa! Stesse giornate.. una più nera dell’altra...

II  Rag -     Hai ragione. A scuola la solita rottura...a casa pure...Lo sai che Carlo non viene più a scuola?

III Rag -     Beato lui! Per trovare di meglio non ha dovuto faticare.

I   Rag -     Non fa niente...vuole solo divertirsi...adesso ha la macchina, regalo di papà per il compleanno. Rimorchia solo ragazze!

II  Rag  -    Quella si che è vita! Di un padre così ne vorremmo avere tutti! Anche se ha mandato la mamma a quel paese per una Rumena da sballo…

III Rag  -   Che gli sta sfilando un mare di soldi!

II  Rag  -    Lo sapete che Sandro non sta più con Sara?

I   Rag  -    No! E` Sara che sta con Turi!

III Rag  -   Il canniato di turno! E’ possibile che cerchi solo quelli che si fanno? Cambia in continuazione…

III Rag  -    Diciamo che ha un buon ritmo...quasi uno al mese.( risate )

II  Rag  -    Hai sentito l’ultimo delle Spice Girls?

I   Rag  -    Registramelo come al solito....

  

II SCENA

( in primo piano Laura passeggia nervosa e non partecipa ai loro discorsi )

Carmela - Che c’è`...hai un viso da funerale..

Laura -      Niente …

Carmela - Il tuo malessere si chiama Giorgio? Non mi dire che ti ha mollato!

Laura -      No, figurati … e  che … non mi sento bene… continuo ad avere ritardo...sono più` di venti giorni. Non resisto.

Carmela - Non ti preoccupare è successo anche a me.

Laura -      Io pero` mi sento diversa...e poi l’abbiamo fatto… certe volte mi sento mancare, ho la nausea...ho paura di essere...non lo voglio neanche pensare! Aspetto l’esito delle analisi, Carla si è presa l’incarico di portare le urine in laboratorio.

Carmela -  Il Kit lo vendono in farmacia. Potevamo farlo noi stesse.

Laura -      Voglio messere sicura al cento per cento.

Carmela - L’hai detto a tua mamma?

Laura -      Lo sai che sei proprio scema! Come se la mamma fosse una amica!

Carmela – Ma Giorgio cosa dice? Certi pensieri deve averli pure lui.

Laura –     Figurati ! Lui ancora non ci crede...come al solito prende le cose alla leggera.

                                                            III SCENA

( entra Giorgio fischiettando )

Giorgio -    Ciao ragazzi cosa facciamo,  battiamo la fiacca ? Ciao Carmela, ciao tesoro novità? ( rivolto a Laura, dopo averla baciata )

Laura   -    Nessuna novità...oggi ho deciso di fare l’esame delle urine.

Giorgio -    Ma io parlavo di novità in genere...tu pensi solo a quello. E poi sei sicura che sono stato io?

Laura -      Senti Giorgio non fare il cretino! Hai capito! Non è proprio il momento.

Carmela-   Sei sempre il solito irresponsabile.

Ragazzi-   (in coro) A Giorgio che fai il cretino?

Giorgio –   Sentite ragazzi, fatevi i cavoli vostri ok !

Laura -      Io credo... ne sono certa...ho paura di essere incinta …. e poi l’abbiamo fatto.

II Rag. -     Giorgio cos’hai fatto lo sporcaccione?

Giorgio -    Ragazzi smettetela di rompere.( porta Laura al centro ). Sai che scherzo! Proprio uno scherzo del cavolo!

Laura   -    Pensa piuttosto cosa fare...a chi dirlo e soprattutto, come dirlo.

Giorgio –   Io mi sono informato...ci vogliono 500 euro, me l’ha detto Antonella, l’infermiera.

Laura -      Cosi` tu hai già’ deciso?

Giorgio -    Noi non siamo cosa...non siamo capaci.

Laura   -    Capaci di che cosa?

Giorgio -    Ma di tenere un bambino...e poi la gente.... mio padre. Io mi devo ancora diplomare. Voglio andare all’Università… non posso rovinarmi per tutta la vita.

Laura -      E io allora ? A me non pensi? ( piange in silenzio)

Carmela -  Tutti uguali gli uomini ! Siete solo dei grandi egoisti!

Giorgio -   Pensa a farti gli affari tuoi piuttosto.

Carmela – Gli affari miei sono quelli di consigliare la mia amica!

IV SCENA

( entra Carla, i ragazzi del gruppo la stuzzicano )

I Rag.-       Bel taglio di capelli, complimenti!

II Rag.-      Sei la più bella dell’Istituto!

III Rag.-     Quando ti decidi a venire a ballare con me?

Carla -       Sto benissimo da sola! Mi sentirei una scema a mettermi con uno di voi.

Carla –      (porge una busta a Laura) Laura mi dispiace...

Laura -      Che vuoi dire …

Carla -       E’ positivo...questo e` l’esito.

Laura -      (disperata) Porca putt...Lo sapevo che finiva cosi`...ed ora? Chi lo  dice ai miei !

Giorgio -    (impreca anche lui).

II Rag.-      E’ successo qualcosa?

Giorgio -    Ma vai affan.. vuoi impicciarti delle tue cose?

Laura -      Aiutatemi! Cosa devo fare?

Carla -       E` già successo a Toto` e Pina, hanno fatto l’aborto e poi si sono lasciati...lei però ci pensa ancora e maledice il giorno che lo ha fatto.

Giorgio -    Io non voglio lasciarla...però...

Carmela - Ora si convincerà... lei pure deve studiare...

Carla -       Perché lo studio... lo studio è più importante di un bambino? Dovevano pensarci prima.!

Carmela -  A cose fatte ...che fa`, perde la libertà ? Si rovinano gli anni più belli?

Giorgio -    Il sabato a ballare in discoteca...uscire con gli amici.. la pizza... l’estate a mare...insomma vivere...( lo interrompe Laura)

Laura -      E lui? Lui non ha il diritto di vivere? Crescere, come gli altri bambini...

Giorgio –   Sii ! Ma per noi e` presto non siamo preparati...si dai ci vogliamo bene...ma se poi scopriamo che stare insieme… no, no...non mi puoi legare per sempre. Ne stai facendo una tragedia. Fare l’aborto.. sarà una cosa da niente il tempo di fumare una sigaretta...

Laura -      Il tempo di fumare una sigaretta vero? Grazie, grazie del consiglio.

( prende lo zaino e va via )

(si spengono le luci e si illuminerà la scena a sinistra) canzone “Sara” di A. Venditti

SECONDO QUADRO

I SCENA

( a casa, Laura mima i pensieri che le si accavallano in mente e che si

evidenzieranno con voci fuori campo oppure preventivamente registrati.)

Voce di Laur. -  (agitata) .. Come faccio? Come glielo dico? (decisa) Meglio l’aborto!... 

                         Perché devo decidere io?.. (dolce) Io sono solo una ragazza..

Voce di Gior.-   Noi non siamo cosa .. Non siamo capaci.

Voce di Carm.- Ora si convincerà

Voce di Carl. -  Dovevano pensarci prima!

Voce di Laur.-   (rivolta al bambino che porta in grembo) Ah .. ti potessi parlare. (dolce)

                         Tesoro ascoltami, si certo tu hai diritto di nascere.. non l’hai chiesto tu,

                         d’accordo.. (con forza) ma anch’io ho il diritto di vivere la mia età.

Voce di Carl.-    Dovevano pensarci prima..

Voce di Laur.-   (ansiosa) Se i miei mi mandano via? Se Giorgio mi lascia? (in crescendo)

                         Ma come, ti cresco da sola! E’ giusto così?

Voce di Gior.-   Sarà una cosa da niente.. il tempo di fumare una sigaretta.

Voce di Carm.-  Ora si convincerà

Voce di Laur.-   (dolce) Hai gli stessi occhi di.. dammi la manina, vuoi correre? No! Non è

                          possibile.. Alla mia età si va con gli amici.. le gite, lo studio.. i  professori..

Voce di Carl.-    Lo studio è più importante di un bambino?

Voce di Laur.-   (dolce) Poi non dormi.. piangi.. Pinuccia non ha dormito per un anno io,

                         non sarei capace.. sono solo una ragazza..

Voce di Gior.-   Noi non siamo cosa.. non siamo capaci di crescere un bambino, e poi la

                         gente.. mio padre.

Voce di Laur.-   (con forza) Non capisci il dolore che darei ai miei? La nonna, gli zii.. gli

                         amici dei miei genitori.. che vergogna!

Voce di Carl.-   Dovevano pensarci prima.

Voce di Laur.-   (spaventata) In chiesa.. il parroco, (decisa) meglio l’aborto. (titubante) E

                         Dio? (decisa) e chi si confessa. Noo! non ti vogliamo uccidere.. non

                         sentirai dolore. Ma perché vuoi nascere? E’ troppo presto.. io non sono

                         ancora pronta.. non sono preparata. Per venire al mondo hai ancora tanto

                         tempo.

Voce di Carm.- L’hai detto a tua mamma?

(finiscono le voci fuori campo,  si alzano le luci ed entrano i genitori)

II SCENA

Padre –     E’ brava! E’ questo  il modo di ripagarci della fiducia accordata? …Stasera mi ritiro più’ tardi... forse dormo da Carmela. Tua madre complice....

Madre -      Complice di cosa? Tu dovevi controllare ogni tanto...pensi solo al tuo lavoro, ai tuoi amici, a casa solo per cenare, quando non hai inviti a cena fuori.

Padre -      Ma non vi potete lamentare, i soldi non ve li faccio mancare mai...

Madre -    E tu così ti sei messo la coscienza a posto! Con i soldi che adesso rinfacci!

Laura -      Qualche volta parlare...uscire insieme...

Padre -      Quando? Se sei proprio tu che rifiuti di parlare… "Scusami, ma stasera devo studiare.. uscire con noi è una vergogna! Preferisci gli amici. Colloquiamo solo per il motorino, i Jeans e vestiti di marca, profumi, collane. orecchini …  

Madre -      Servivano, non erano capricci! E poi tutti ce li hanno, la  verita` e` che i soldi non bastano mai. Tu non immagini le spese che ci sono. Per te e` importante portare ... a casa, cosi` ti togli il pensiero.

Laura -      Io ora cosa devo fare? ...il bambino...

Padre -      Intanto chi e` lui? Come si chiama? I suoi chi sono?

Laura -      Ma io ...io parlo del bambino...

Padre -      Ma quale bambino ...prima si deve sapere chi e` il padre che intenzioni ha.

Madre -      Se e` un suo compagno di scuola...che età può avere...

Padre -      Non pensare sempre con la tua solita testa. Che importa l’età, se i suoi stanno bene...se a lui garantiscono una posizione..

Madre -      Parli come se si dovesse concludere un affare...come vendere o comprare. Si tratta del futuro di nostra figlia.

Padre -      E proprio perché penso al suo futuro! Legarsi ad uno che non si sa` che cosa farà. Prima la sposa, poi decide di lasciarla..

Laura -      Se mi lascia, potrei... tenermi il bambino...

Padre -      Certo un’altra bocca da sfamare! Si vede che sei ancora una bambina. E poi i commenti degli amici, i parenti.. no, meglio l’aborto.

Madre -      I miei capiranno...sono i tuoi che hanno una mentalità da inizi del secolo. e poi la chiesa...il rimorso..

Laura -      Voi parlate...ma si tratta di decidere della vita di mio figlio...e che ad ucciderlo debba essere io..

Padre -      Avevo tanti progetti su di te...il diploma, la laurea... tutto in fumo! Se decidi di tenerlo e sposarti debbono essere i genitori del tuo lui a mantenervi darvi una casa e pensare alle spese del matrimonio.. altrimenti vai fuori di casa.

Madre -     Andrà a vivere da mia mamma, mia figlia non la butto in mezzo alla strada!

Laura -      Ma io vorrei parlare del bambino...per lui...

Padre -      Ho telefonato a Paolo, lui come medico, può darci un consiglio. Sara` qui a momenti.

III SCENA

( entra Paolo, l’amico medico )

Paolo –     (Saluta) Ciao Laura, come stai?

Laura -      Forse bene. non so dire...

Paolo -      Hai sintomi, per te strani?

Laura -      Ho tanto appetito...ma anche un pò di nausea...

Paolo -      Che ritardo hai?

Laura -      Venti giorni.

Paolo -      Hai un discreto colore, bene...adesso rilassati, parleremo di te e del tuo bambino, vuoi?

Laura -      E` l’unica cosa di cui voglio parlare. Qui si e` parlato solo d’interessi e convenienza. Nessuno mi ha chiesto come sto e come mi sento. Ho sbagliato lo so, ma non si può decidere sulla mia testa.

Paolo -      ( rivolto ai genitori ) Lasciateci soli, per  piacere.

Padre -     Vedi di convincerla tu, per il bene di tutti.

Madre -     Soprattutto per il tuo bene! (escono)

IV SCENA

Paolo -      Naturalmente hai fatto l’esame?

Laura -      Si, ed è positivo.

Paolo -      Adesso rilassati, tuo padre mi ha detto che sei molto frastornata, indecisa.

Laura -      Non so cosa fare, cosa decidere, si tratta del mio futuro.

Paolo -      Ed il tuo Lui come l’ha presa?

Laura -      Lui sarebbe per l’aborto.

Paolo -      Anche tuo padre.

Laura -      Se non e` molto doloroso...e soprattutto se non e` pericoloso

Paolo –     L’aborto non e` un intervento semplice come l’estrazione di un molare. E` senz’altro più pericoloso di un parto. A parte il pericolo di morte, possono insorgere complicazione psicologiche, quali il complesso di colpa o la depressione, che potrai portarti dietro per tutta la vita. Se ogni gravidanza indesiderata, venisse interrotta molti di noi non ci sarebbero.

Laura -      Io lo chiamo bambino...ma forse non e` che un pugno di cellule.

Paolo -      Non e` un pugno di cellule, ma un essere umano in formazione. Il suo piccolo cuore batte, e` una piccola creatura. Il sesso e` già definitamente stabilito Tutti gli organi necessari alla vita sono presenti ed in evoluzione.

Laura -      Io...io lo sento già come mio...

( rientrano i genitori )

V SCENA

Padre -      Senti che cosa? Con quale futuro lo fai nascere? E quale futuro avrai tu?

Madre -     Calmati non ti agitare, ne va della tua pressione.

Padre -     Mi fate agitare voi, con le vostre idee fasulle e i vostri falsi moralismi.

Laura -      E va bene, grazie ...grazie a tutti ho deciso.( esce )

FINE

Sigla di chiusura con la canzone “Cenerentola innamorata” di M.Masini