Una faccia da zio

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­Commedia

Comica

in un ATTO

 “UNA FACCIA DA ZIO”

di

Domenico Borsella

Questo atto unico è,  nel suo svolgimento, un paradosso del paradosso. La sostituzione di un attore con un ipotetico spettatore, che in realtà è un attore che sale dalla platea sul palco, fa si che la commedia esprima la sua comicità nell’assurdità che la presenza di uno “spettatore” senza copione, stravolga tutto il supposto impianto teatrale, creando egli stesso la commedia, con la sua furba spontaneità, facendola proseguire fino alla fine con piccoli colpi di scena al limite del grottesco. Il finale è come si conviene lieto nonostante alla fine qualche malumore serpeggi ancora nel regista. Scritta per un atto unico, dura teatralmente circa un’ora. Si potrebbe portare a due atti qualora chi la dirige voglia creare due tempi di 40 minuti con qualche classico accorgimento teatrale .

Terminata di scrivere il 18 gennaio 2014.

Nulla è dovuto in caso di rappresentazione radiofonica o teatrale

purché si citi l’autore in voce o in cartellone.

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dom.borse777@gmail.com

UNA FACCIA DA ZIO

Commedia comica in un atto

di Domenico Borsella

Personaggi in scena:

 

UN ANZIANO REGISTA - (che si appresta a fare le prove della sua commedia)

UNO ZIO…(uno “spettatore”(attore) seduto in platea che accetta di fare la parte dello zio)

IL NIPOTE FILIPPO(un giovane avvocato che vuole sposarsi e vuole una casa promessa)

LA NIPOTE REBECCA: (la fidanzata del nipote semplice e ingenua)

UNA “MOGLIE” GUENDALINA(un’anziana attrice che si adatta a tutto)

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ATTO UNICO

Si spengono le luci in sala - la commedia comincia con un suono di squillo dietro il sipario chiuso -  si sente la voce del regista che parla al cellulare.

Quando si apre il sipario la scena sarà rappresentata da una scarna scenografia teatrale, con un tavolo, una credenza, delle sedie e arredamento vario. L’ attempato regista ha un trespolo a lato del palco da dove dirige la commedia  - La telefonata è dell’attore che interpreta lo zio, uno dei protagonisti della commedia, costui avverte telefonicamente che non potrà venire perché ammalato

Il REGISTA: (a sipario chiuso parla forte per farsi sentire dal pubblico, è piuttosto agitato e deve farla sembrare una telefonata più vera possibile) (a voce alta) …PRONTO?Come?…E’ ammalato? Ma come è ammalato? Se fino a ieri stava benissimo!/ /..lei aveva la parte più importante…, mi sta mettendo in crisi/ /non ho nessun altro attore in teatro che la possa sostituire/…e certo!… il copione lo ha studiato solo lei…//Accidenti, non ci voleva…come faccio io adesso?/siamo già tutti pronti…//(si sente il regista  che sbatte il copione con violenza) Va bene/va bene… cercherò di sostituirla ameno per questa sera.../ lasci perdere, mi arrangio da solo…si riguardi e cerchi di guarire presto// Ma porco cane ma si può?!....così…all’ultimo momento! (il regista apre leggermente il sipario e da una sbirciatina in sala, poi la lascia un po’ aperta)….Accidenti /la sala è già piena/questo contrattempo è disastroso//…poteva anche avvisare prima quell’imbecille, mannaggia, possibile che si è svegliato a pochi minuti dall’inizio? (Riguarda il pubblico da una fessura della tenda) Non mi resta che chiedere un aiuto al pubblico…Devo fare un appello…non c’è più tempo…mi serve una persona che faccia la parte dello zio (scosta la tenda semiaperta esce fuori dalla tenda, si piazza al centro del palco saluta il pubblico poi, spiegando il contrattempo comincia a chiedere a diversi spettatori se vogliono fare la parte dello zio…)/  Innanzi tutto vi ringrazio della vostra presenza. /Grazie davvero/… vi devo chiedere scusa per un contrattempo… purtroppo un attore si ammalato proprio poco fa…succede…e cosìquesta sera mi manca un attore,//capisco che per qualcuno sia inusuale sentire questa richiesta ma  ho bisogno di qualcuno che faccia la parte dello zio… c’è qualcuno di voi che se la sente?...(aspetta risposte, gesticola per invitare qualcuno a salire sul palco, indica col dito delle persone) Su forza…nessuno che alza la  mano?

...Dunque vediamo…vediamo un po’… (ad un certo punto individua uno spettatore che è l’attore che salirà sul palco)…ecco…lei per esempio/ lei ha proprio una interessante faccia da zio/…se la sente di fare la parte?

(un attore che finge di essere uno spettatore vicino a una donna compiacente)

LO ZIO:…dice a me?

REGISTA: Sì/proprio lei…lei con la giacca scura (o cosa indossa)

LO ZIO: (alzandosi in piedi) ma…io sinceramente/non ho mai fatto lo zio/sono qui con mia moglie…

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REGISTA: Beh…sua moglie non deve fare la zia/lei invece mi sembra perfetto/ ha una bella faccia da zio/ su venga/non abbia paura/venga! //lei pensa che per fare lo zio ci vogliano per caso doti particolari?/ Su…su…venga…venga…salga…le suggerirò io come comportarsi…prego da questa parte…

(lo spettatore esce dalle poltrone della platea, confabulando brevemente con la “moglie” che cerca di trattenerlo e dopo vari strattoni scenici si divincola e sale sul palco piuttosto preoccupato mentre il regista sposta sedie e sistema alcuni oggetti sul palco)

SI APRE TUTTO IL SIPARIO

LO ZIO: io/però//glielo lo dico subito a scanso di equivoci/ non so da dove cominciare…

REGISTA: …non si preoccupi, sarà più facile di quanto creda/in teatro si inventa di tutto

Non le mancherà la parlantina spero…/venga…si sistemi qui al centro del palco..

(il regista lo accompagna e lo sistema al centro del palco – lo zio si pettina i capelli si tira su i calzoni e guardala moglie in sala, e poi il regista che lo squadra compiaciuto, poi dice:)

LO ZIO:scusi se insisto signor regista/ma…credo che per fare uno zio/ come minimo… ci voglia …almeno un copione…

REGISTA: (mentre sistema la scena) No…no…no…niente copione…mi spiace /non posso darle il copione/ per contratto appartiene all’attore ammalato/lei deve solo fare la parte di uno zio/… che ci vuole?//avrei chiamato un altro se non avessi individuato lei che ha una tipica faccia da zio…(poi si ferma e lo guarda) la vedo perplesso… di cos’altro pensa di aver bisogno?

LO ZIO: (molto impacciato) Beh/essendo uno zio senza un copione… avrei almeno bisogno/… di un nipote…

REGISTA: Ah se è per quello non ci sono problemi, in commedia ne abbiamo addirittura due//noi siamo previdenti e molto accurati nei nostri lavori teatrali/ non ci facciamo mancare niente/ tra poco farò entrare un suo nipote e…/ vedremo come se la cava …allora iniziamo//…lei guardi l’arrivo di suo nipote e lo accolga in modo teatrale…proviamo..(guarda le quinte e fa un cenno come dire avanti, poi chiama un nipote) …FILIPPO!

(il regista sale sul trespolo ed entra Filippo, un damerino tutto vestito a scacchi che con le braccia aperte si dirige verso lo zio come se volesse abbracciarlo)

FILIPPO: Ziooooo…carissimo zio!…come stai? /Provo un immenso piacere nel vederti,/ ti trovo in splendida forma/…(pausa mentre lo squadra) magari un po’ più basso/… un po’ più curvo/… leggermente più canuto e con un po’ di pancetta eheheheh…ma in sostanza molto bene//…santo cielo caro zio…è da così tanto tempo che non ci vediamo!

(lo zio è ancora incerto e impacciato e guarda il nipote che lo rimira sorridente e compiaciuto mentre il regista segue dal trespolo il copione)

LO ZIO: Emmm…io….sinceramente non saprei/suppongo da /un po’ di tempo….

REGISTA: STOP!/ lei non deve supporre/se lei fa lo zio /uno zio deve avere sempre un tempo sufficientemente ampio per stabilire da quanto tempo non vede un nipote// Si sciolga, sia naturale, siete parenti voi due…suvvia…riproviamo e sia più disinvolto/su si rilassi… //….Filippo torni dietro le quinte che riproviamo …mi raccomando…sia naturale (Filippo torna dietro le quinte – trascorrono pochi minuti e il regista lo richiama) …Filippo! (che rientra e ripete la parte)

FILIPPO: Ziooooo…carissimo zio!…come stai? /Provo un immenso piacere nel vederti,/ ti trovo in splendida forma/…(pausa mentre lo squadra) magari un po’ più basso/… un po’ più curvo/… leggermente più canuto e con un po’ di pancetta eheheheh…ma in sostanza molto bene…santo cielo caro zio…è da così tanto tempo che non ci vediamo!

 (l’incertezza dello zio continua)

LO ZIO:…già…sì…credo sia da molto/…diciamo un anno?

FILIPPO; Oh…zio/sei ottimista…di più zio!…su guardami bene, io come ti sembro? ti sembro invecchiato o ringiovanito? …fai un piccolo sforzo…su zio…(poi molto lentamente) da …quanti ….anni …è …che….non …ci ….vediamo?….

LO ZIO:(con una leggera sicurezza)…mah…beh…secondo le statistiche parentali/ si potrebbe ipotizzare…che ne so..due anni?

FILIPPO; Uh…Per carità…zio, pensaci bene, /mi stupisce che tu non sappia che è da almeno cinque anni che non ci vediamo? (battendo il piede sul pavimento)

LO ZIO: Ah!...cinque anni…/e// mi dica Filippo// mi dica …

REGISTA: STOP! Ma noooo…lei non deve essere così cerimonioso/lei l’unico zio che ha/gli dia del tu! su…sia spontaneo, gliel’ho già detto /….Il teatro è la trasposizione sul palco della realtà/ più ci si immedesima nella parte più il personaggio diventa naturale…insomma/faccia uno zio amichevole, confidenziale, uno zio che è padrone della situazione,/ specie davanti a un nipote giovane e pimpante..…su…su…risponda!

(lo zio si schiarisce la voce, si tira su i pantaloni, si atteggia ad “attore consumato” e guardando Filippo risponde con voce più sicura)

LO ZIO:…Ah!..sì/ecco…sì/Oh/allora /caro Filippo/ti vedo un po’ dimagrito//studi così tanto?

FILIPPO:..Oh…zio…studiare? …sei rimasto all’epoca del liceo? (ride di gusto)…cosa dici?/ stai scherzando?/(ridacchia)… sono avvocato già da cinque anni! , zio! …Avvocato!/Non ti ricordi proprio niente??

(lo zio preso alla sprovvista comincia a prendere un atteggiamento un po’ più contrastante, e guarda il regista che gli fa cenno di continuare…continuare)

LO ZIO: ..Ah..beh…carissimo Filippo /un avvocato non finisce mai di studiare/e non è detto che uno abbia fatto gli studi fino in fondo / conosco avvocati che consultano libri su libri prima di dare un parere avvocatesco/ altri che senza il codice alla mano non sanno rispondere ne sì e ne no…insomma ci sono avvocati e avvocati… (i due lo guardano come aspettando qualche intervento supplementare, lui invogliato continua)….e  dimmi Filippo/ hai avuto almeno l’abilità di mettere su uno studio tutto tuo?

FILIPPO: Ma zio! /Sembra che ti prendi gioco di me…/ Mi sono laureato da un pezzo e ho conseguito la laurea con il massimo dei voti con un sacco di summa e un sacco di lodi/ e poi…poi zietto caro… (con fare malizioso) … sei venuto nel mio studio per fare le pratiche per il divorzio! /Non ti ricordi gli strascichi penosi con la tua ex moglie?                                  

                                                                                                                                                        

LO ZIO: Ah!//….io quindi avrei divorziato? …E/….quando è successo questo?

REGISTA: STOP!//lei non deve dare l’impressione di aver perso la memoria/ lei è uno zio importante/ forse lo zio …più zio… che Filippo abbia avuto in vita sua…e se lui le ricorda che lei ha divorziato lo segua nella sua partitura…

LO ZIO: (spazientito interrompe il regista)..OOOooo insomma…abbiate pazienza tutti e due/io sono venuto per godermi lo spettacolo/ ero lì in platea con mia moglie/ mi sto impegnando al massimo/….insomma… mi dovete dare almeno un minimo di autonomia per fare lo zio come si deve…e che diamine, uno non nasce zio così, subito …zio si diventa!

REGISTA: E…no..no..no…no caro signore/ lei è uno del pubblico/se lei fosse lo zio vero/ saprebbe tutto di Filippo/ma lei non è lo zio vero/ lei è un finto zio/quindi/ un finto zio nella finzione teatrale / deve come/…come…/arrampicarsi sugli specchi per capire come deve fare la sua parte,/ e con la sua faccia non dovrebbe esserle difficile//qui si recita mio caro zio…./ allora!/ ricominciamo//(fa cenno a Filippo che spazientito prima esce e poi rientra) ….Filippo!

FILIPPO: Ziooooo…carissimo zio!…come stai? /Provo un immenso piacere nel vederti,/ ti trovo in splendida forma/…(pausa mentre lo squadra) magari un po’ più basso/(lo zio piega le ginocchia) … un po’ più curvo/(lo zio s’ingobbìsce) … leggermente più canuto (lo zio fa vedere la nuca) e con un po’ di pancetta (lo zio sporge la pancia ) …ma in sostanza molto bene…santo cielo caro zio…è da così tanto tempo che non ci vediamo!

LO ZIO: (squadra Filippo per qualche secondo, poi con un cipiglio inusuale comincia con una certa sicurezza a camminare sul palco guardando prima il pubblico poi Filippo, poi facendo persino un cenno alla moglie in sala)  FILIPPO!...Filippo…ti prego stai al tuo posto/è da anni che non ci vediamo/ da quando ho divorziato/…magari ti sei anche sposato/ e/non mi ha detto niente/…niente inviti/ niente partecipazioni /(facendo segno di mangiare con le dita chiuse).. niente lauto pranzo nunziale/ (muovendo la testa tipico di chi bacia)…il bacio alla sposa…/ le foto di rito/ il taglio della cravatta/ (sempre più concitato) / il brindisi finale/ la torta con le candeline…e senza tutto questo…secondo te dovrei essere felice nel rivederti?

(Filippo incerto e preso alla sprovvista guarda il regista che lo incita a gesti a proseguire)

FILIPPO: (imbarazzato) ma…zio…non mi sono sposato affatto, anzi…/se sono venuto qui è proprio per presentarti/ la mia fidanzata /Rebecca/una ragazza che ti piacerà di sicuro, se permetti ora la faccio entrare, è giovane e carina, un vero bijou e…e volevo// (rallentando il suo impeto) …volevo anche (pausa sospesa) …e soprattutto! ….parlarti della casa che mi avevi promesso…ricordi? (poi con un cenno dietro alle quinte) Rebecca vieni pure avanti che ti faccio conoscere il mio meraviglioso zio…

(nello stesso momento entra una giovane ragazza, piuttosto timorosa, che fa un delicato inchino allo zio)

REBECCA: Buongiorno signor zio/ mi chiamo Rebecca, sono la fidanzata di Filippo, piacere di conoscerla/…lei è proprio come la immaginavo…Filippo mi ha parlato tanto di lei …incontrarla per me è un vero onore...la trovo in ottima forma…

(Filippo approva poi i due si avvicinano tra loro e si coccolano a vicenda mentre lo zio prende coraggio e il regista fa cenno di continuare…continuare)

LO ZIO: (entra nella parte con cipiglio, facendo pause misurate tra una frase e l’altra e si rivolge al pubblico, a Filippo, a Rebecca e al regista compiaciuto)) …Fidanzata? Casa?/Promessa?//Ma tu guarda!// poco fa ero seduto lì in platea /che mi godevo lo spettacolo e ho accettato di fare lo zio//…senza copione/…mi ritrovo divorziato//con un nipote che si presenta dopo cinque lunghi anni con una fidanzata/ e mi chiede di una casa che gli avrei promesso// (poi rivolgendosi a Filippo in modo duro) ..Quale casa? Quale promessa?  (indignato) Le promesse sono impegni pesanti caro nipote Filippo!/ Promettere è quasi una cambiale in bianco/ chi ti ha assicurato che possa mantenere questa promessa?...

FILIPPO: Ma zioooooo…

REBECCA: questa è nuova!

LO ZIO: Per favore voi due! (poi tra il serio e la recita si rivolge un po’ alterato al regista) …Scusi signor regista, ma lei capisce che regalare una casa a un nipote è una cosa piuttosto costosa, /e potrei anche//…per modo di dire//… non potermelo permettere!/... (lunga pausa meditativa) Io a questo punto …se non le dispiace esco di scena!//non ho mai regalato case a nessuno… soprattutto (toccando la pancia a Filippo che si ritrae) a certi nipoti… /mi dispiace caro regista/ …qui si approfitta troppo di un povero zio!

(e s’incammina lento verso le quinte, poi si ferma a pochi passi dalla tenda ascoltando quello che dice il regista e fa cenno alla moglie in sala di aspettare)

REGISTA: STOP!/ma cosa sta dicendo? Dove sta andando?/Uno zio non si comporta così… In una scena senza copione/ in cui un nipote si prostra ai suoi piedi perché mantenga una promessa …lei reagisce così???/ (il regista s’infervora) Ma qualsiasi zio darebbe l’anima per vedere la felicità del proprio unico nipote!.../ (poi con voce più suadente) Insomma…deve essere più comprensivo…sa cosa le dico? /le darò//…ecco/ho trovato// per aiutarla a rinforzare la presenza su questo palco  /… le darò una nuova moglie/ qui/ adesso//una /brava moglie /magari ottima cuoca, pulita e ordinata/ il tutto per aiutarla a sostenere la parte dello zio/ che ne dice?.... (gridando senza aspettare risposta) GUENDALINA! venga avanti!!

(Lo zio non si volta nemmeno…con sussiego risponde calmo ma deciso)

LO ZIO: OOOooo…regista…una moglie…no…no…no …no…non se ne parla nemmeno!/ io/ di moglie ne ho già una (la addita in sala) … ci mancherebbe…

(intanto entra una attrice piuttosto anziana che allarga le braccia e rimane in questa posizione)

GUENDALINA: Eccomi qua!/..buongiorno caro…sono tua moglie!

(lo zio si volta, fa uno scatto di sorpresa e alza le mani al cielo)

LO ZIO: Mah per carità!…signora! /non vorrà farmi passare dei guai con mia moglie seduta là in sala!//mi faccia la cortesia/ esca immediatamente di scena!

(l’anziana signora si porta le mani alla bocca, poi lentamente si siede su una sedia rimanendo con le mani sulle guance in attesa degli eventi)

REGISTA: STOP! Ma cosa le salta in mente? / lei non può decidere//lei fa parte della commedia ma è uno zio acquisito//e se io voglio far entrare una zia/una sua nuova moglie/ lo posso fare// il regista ha dei poteri illimitati sul palco/(sempre più concitato)  nessuno può contraddire il regista/…gli attori fanno gli attori e il regista li dirige! / vede/ lei ha un atteggiamento troppo superficiale!/…qui sul palco ognuno di noi è un personaggio/ io non sono me stesso/ lei non è sé stesso/(indicando Filippo, Rebecca e Guendalina) nessuno di loro è sé stessi /...lo capisce questo?

LO ZIO: (più conciliante ma deciso e risoluto)…certo che lo capisco/ma tutti voi avete un copione/ io no//quindi/ se mio nipote FILIPPO si vuole sposare in questa commedia e/ vuole la casa che gli avrei promesso/io/ secondo qualsiasi legge potrei non consentirlo//…niente casa niente commedia/ …non ho il copione//eheheheh…bisognerà cambiare la commedia/ insomma…ero seduto lì in platea che mi godevo lo spettacolo/… con la mia legittima moglie /e adesso dovrei prendere una decisione irrevocabile/…insomma mi dispiace // ma io trovo questa imposizione un comportamento pericoloso!

REGISTA: Cooooosa??? /Pericoloso?...Ma come si permette?!

LO ZIO: Eeeeeee…caro regista…lei mi chiede di fare delle cose importanti/ prendere delle decisioni irreversibili /e in una commedia/ si può fare di tutto/però/ (dandosi un contegno altezzoso) …però certe decisioni// insomma//…un matrimonio, la promessa…la casa…hanno un prezzo/…costano!

 

REGISTA: Mi sta ricattando per caso?                                                                                         5

LO ZIO: Per carità…io non ricatto nessuno…

REGISTA: Sì, lei mi sta ricattando//quando l’ho vista  in sala/mai avrei pensato che lei fosse un ricattatore/aveva la faccia da zio…Non vede come siamo avanti con la commedia? /..Il pubblico sta seguendo la storia/…lei… non può tirarsi indietro adesso!

LO ZIO: (con molto sussiego) Certo che posso caro signor regista!... io ero seduto lì in platea che mi godevo lo spettacolo e /sono stato invitato sul palco perché avevo la faccia da zio // e di colpo mi trovo costretto a donare una casa a un nipote che non vedo da cinque anni/…giusto da quando ho divorziato!/ e allora sa cosa le dico caro signor regista/ che questa commedia /se deve continuare/ continuerà come piace a me! /(roteando il dito in alto) …Non avete nessuna possibilità di interferire/ potevate cercarvi un'altra faccia da zio/avete trovato me e io/ ..stabilisco che voi (rivolgendosi ai nipoti e alzando la voce)….caro nipote Filippo e futura nipote Rebecca/non vi sposerete! (poi abbassando la voce con aria di sfida e raggiungendo il regista esterrefatto)//…A meno che/….lei caro regista non mi paghi /….il trasferimento da spettatore a zio

Il regista si avvicina allo zio e prendendolo sottobraccio lo porta lontano dai nipoti

REGISTA: Coooosaaaa???? Venga con me…che dobbiamo parlare io e lei

FILIPPO: Santo cielo!...Nella mia vita di nipote non ho mai visto uno zio così… così ambiguo/…Rebecca, lo sai che rischiamo di non sposarci e di non avere la casa?/ E’ davvero una iattura che si sia ammalato il vero zio,/ lui non avrebbe fatto storie,/ era già tutto scritto sul copione!/ ….(poi guardando lo zio da lontano e alzando la voce) …Ma come avvocato sono capace di citarlo in giudizio …sono capace…

 REBECCA: Calmati Filippo…, /sono certa che il regista saprà come ammansirlo,/ e pensare che appena l’ho visto mi sono chiesta come si potesse avere una faccia da zio come quella, /una faccia straordinaria…anche se la sua faccia tosta dimostra il contrario…

FILIPPO: Ma se se l’è persino presa perché gli ho detto che aveva la pancetta!/…, andiamo…è uno zio indegno di questo nome, mi auguro che la commedia prosegua altrimenti io e te…addio matrimonio…(facendo roteare il pollice e l’indice come dire niente di niente)…

REBECCA: Non lo posso credere…mi viene da piangere…(e fa qualche cenno di singhiozzo)…

Il regista parla con lo zio. I nipoti stanno confabulando con Guendalina che è seduta sulla sedia e ogni tanto spolvera il mobile con un piumino intanto il regista inizia la sua requisitoria sulla richiesta di soldi dello zio

REGISTA: Ho sentito bene?…Mi ha chiesto di pagarle il trasferimento da spettatore a zio/…senta…egregio signore/…si rende conto?/lei mi sta rovinando la commedia! /Nella storia delle commedie serie /non è mai successo che uno del pubblico che accetti di fare lo zio chieda un compenso senza nemmeno avere il copione!/…tutto ciò è inaudito/la prego di ragionare… /non può farmi questo/siamo in una commedia seria/queste richieste sono assurde!...

LO ZIO: Dice assurde? //Ma…caro regista// dove vive lei?/… da quando mondo è mondo / in commedia o fuori da una commedia/ ogni trasferimento da o per…ha diritto a un rimborso…                                          

REGISTA: Un rimborso? /ah! /davvero curioso//In tutta la mia carriera di regista non ho mai sentito una sciocchezza del genere, / che uno spettatore volontario riceva un rimborso…(dopo aver dimostrato tutta la sua impazienza si calma) e sentiamo egregio signor zio/in quanto quantificherebbe il suo impegno?

(Lo zio…dondola gigionando e limandosi le unghie)

LO ZIO:… Oooo…beh…diciamo che/..visto che sono senza copione/ che invece di stare seduto sto in piedi/ che sono indispensabile alla commedia …e soprattutto perché sono l’unica decente faccia da zio trovato in platea….mi accontenterei ….anche solo/di/…diciamo mille euro?

REGISTA: Coooosa???? Mille euro? Ma lei è pazzo/ nemmeno l’incasso di questa serata ammonta a questa cifra!/Non può strozzarmi così/non credevo arrivasse a tanto/… lei è//lei è/…uno zio ladro!

LO ZIO: Ah sì?/…io sarei un ladro?!/Ma lo sa lei egregio regista che se la commedia s’interrompe qui lei dovrà rimborsare tutti i biglietti a questi spettatori? / (pausa perfida)  perché se io me ne vado adesso caro mio/ la commedia finisce qui!// …E non solo! …

REGISTA: Non soloooo? E cos’altro ci sarebbe?

LO ZIO: Glielo voglio proprio dire davanti a tutti/…lei/…lei è un regista senza cuore/ lei un regista ingiusto!

REGISTA: …Lei che si permette di parlare di ingiustiziaaaa!? Questa è bella!

LO ZIO: Ma certo! /Non si rende nemmeno conto del dramma dei miei giovani nipoti/ non ha nemmeno pietà per questi due bravi giovanotti che/ per colpa della sua tirchieria/ non potranno sposarsi// (alzando la voce e guardando gli allibiti nipoti) …povero Filippo, povera Rebecca!

REGISTA: Povero Filippo!?? Povera Rebecca?? /Ma si rende conto che è lei con la sua assurda e vergognosa richiesta di rimborso/ che impedisce loro di sposarsi!/e sta persino spudoratamente rinnegando la promessa della casa…che schifo!/….avete sentito Filippo e Rebecca?

FILIPPO: Eccome abbiamo sentito!/ (recandosi vicino allo zio con eccitazione)…Ziooooo…ti prego/… il regista ha ragione… sii più magnanime/ ho tanto decantato le tue doti alla mia fidanzata che la poveretta è scioccata! Guardala!... la tua richiesta di rimborso è davvero è inopportuna/ scusami ma…sei tu esimio zio… che ci impedisci di sposarci con queste tue pretese a dir poco di basso livello morale/….dillo anche tu Rebecca!

REBECCA: Sì…è vero…Signor Zio….con tutto il rispetto /mi permetto di farle osservare/ che la sua pretesa di rimborso è l’unico e il vero ostacolo al nostro matrimonio/(piagnucolando) di questo passo...non ci sposeremo mai e poi mai…! La prego/…Receda dalle sue posizioni intransigenti,/ abbia un po’ di pietà!/.... La prego…

LO ZIO: (con molto sussiego)Ragazzi!..., nipoti amati e carissimi /…per favore!/... non datemi colpe che non sono mie/( poi,  percorrendo tutto il tragitto fatto con il regista all’inizio) ..io ero seduto lì in platea che mi godevo lo spettacolo/con la mia legittima moglie/sono stato scelto per la mia faccia da zio/ e ho accettato / potevo stare seduto e sono rimasto in piedi per tutta la commedia/… nessuno! E dico nessuno… ha avuto pietà di me che non avevo il copione/ sono stato ripreso e sgridato/ non ho ricevuto nemmeno un applauso dal pubblico pagante, mi sono sacrificato perché avevo la faccia da zio …e dopo tutto questo…dico dopo tutto questo… il vostro regista non vuole scucire nulla per il mio disturbo ?/(Pausa solenne)…insomma…Filippo,/ se vuoi che ti conceda la casa per poterti sposare /…devi almeno dire qualcosa a mia difesa/…e sostenere le mie sacrosante ragioni!... impara caro nipote a curare i tuoi interessi! Che avvocato sei se non difendi tuo zio?

(Filippo si consulta con Rebecca, guarda il regista che sbalordito aspetta, e dopo un attimo di smarrimento…)

FILIPPO: (si reca con umiltà verso lo zio) Emmm…sì in effetti a pensarci bene,/ se devo vedere la cosa dal lato giuridico,/ le argomentazioni che tu carissimo zio hai enumerato non sono poi così esagerate,/ anzi…/se proprio voglio cavillare sono abbastanza d’accordo con te / (poi parlando come un avvocato in tribunale) Poiché …per esempio se si presta una casa uso capione esso non è pari alla donazione pura e semplice poiché c’è di mezzo la gratuità… e non solo si fai un gesto grandioso e generosissimo/… che ogni nipote apprezzerebbe senza riserve/… ma il dono diventa definitivo anche in base ai tanti articoli del codice civile, di cui agli articoli 769-809 Capo I -Titolo V -comma 21! (poi dirigendosi verso lo zio con fare mellifuo) Carissimo zio… penso proprio tu abbia ragione/(poi andando verso il regista in modo solenne) …Signor regista la invito ad essere generoso con …nostro zio!... Questa è la mia richiesta ufficiale/…Dillo anche tu Rebecca!

REBECCA: Signor regista /…scusate ma Filippo e lo zio non hanno tutti i torti/ m’inginocchio davanti a voi/concedete a nostro zio quello che vi chiede /il nostro futuro è nelle vostre mani/ nel vostro buon cuore/ (piagnucolando)…la nostra felicità dipende da una sua parola...la prego, (piagnucolando)…non mandi a monte questo matrimonio d’amore!           

REGISTA: (disorientato)…Mah…mah…questo è troppo! //Voi siete tutti impazziti!! Filippo!/ Rebecca!

LO ZIO: Ma signor registaaaa?Non le fanno pena?/a me fanno davvero pena!/… signor regista/questi due piccioncini mi stanno facendo piangere il cuore/ senta voglio essere magnanimo/e perché il suo cuore s’intenerisca// (abbassando la voce e prendendo un tono solenne) e si renda conto che ha a che fare con una persona dignitosa, ben disposta, altruista, leale e onesta/…le vengo incontro abbassandomi a un’elemosina/(pausa)…una quisquilia/ ..una royalty di presenza…e umiliandomi le vengo incontro…facciamo dunque solo mille euro!//(poi subito concitato) mille euro o sarò costretto ad andarmi a sedere al mio posto /mille miserabili euro e darò tutti gli assensi che vuole e la commedia finisce/la gente batterà le mani/ lei sarà contento e finirà tutto/mille euro/ non un soldo di meno…

REGISTA: Mille euro? Ma io piuttosto ripeto che lei è pazzo!!….Come può perpetrare un furto similealle spalle di un povero regista? Ribadisco! ..lei è un ladro patentato! /adesso basta/facciamola finita con questa commedia/vedo già gente in platea che si sta spazientendo/lei è uno zio sfacciato e /senza ritegno/ un consumato farabutto!              7

(il regista sbatte il copione sul trespolo, poi lo riprende, va su e giù sul palco guarda il pubblico, poi alzando le mani al cielo va dritto e filato verso lo zio che continua a limarsi le unghie)

 …Senta /poiché non voglio che la mia reputazione venga meno/lei sa benissimo che…(abbassando la voce e contando dei soldi presi dalla tasca) sono costretto a cedere… a questo sporco ricatto… e siccome non voglio che il pubblico protesti/ ingoio il fiele che mi ingrosserà la bile fino alla fine dei miei giorni/ / (pausa mentre prende i soldi dalla tasca) …facciamo almeno in modo /che gli spettatori non sentano e non vedano questa scelleratezza// …ecco//mannaggia a lei, farabutto di uno zio/…tega questi maledetti… cinquecento euro!

(lo zio ritrae al mano)

LO ZIO…novecento!

REGISTA: cinquecento!

LO ZIO: ottocento!

REGISTA cinquecento non un euro di più…

(un breve silenzio)

LO ZIO: …affare fatto! (lo zio stende la mano e aspetta…)

REGISTA: …Oh…maledizione lei è una sanguisuga/ cinquecento euro, una vera fortuna!/ alla fine di questa commedia sarò sul lastrico! (abbassando la voce) insomma…eccoli/li metta in tasca… non li faccia vedere a nessuno /ora può fare la sua parte/ su questo palco non si è mai vista una commedia finire così/lei è/ è… uno sporco ricattatore…( con voce più decisa) …su…su vada traditore… vada a fate la sua parte!…

(lo zio sorridente e soddisfatto si volta verso i nipoti e lentamente va loro incontro atteggiandosi a grande magnanime e rivolge loro una allocuzione con esagerata e ostentata declamazione)

LO ZIO: Cari nipoti…miei carissimi nipoti…l’amore degli zii, ragazzi/a volte è davvero insondabile/come si sa c’è sempre la possibilità /che uno dica una cosa poi cambi idea//non è detto che uno zio debba attenersi a quello che dice una prima volta//gli zii sono fatti così/

prima dicono una cosa poi ne dicono un’altra/ dicono di fare così poi fanno cosà…mah!//

(si spolvera compiaciuto la giacca e si batte due volte la tasca con i soldi, poi riprende)

E poi le promesse vanno e vengono//a volte si mantengono /a volte creano dubbi/ spesso quando si promette ci si pente della promessa e/ se una promessa è sincera sarà mantenuta se non è sincera no!// (pausa meditata) Ma, cari nipoti/ fortunatamente per voi / non è il vostro caso / ho dato una parola e la mantengo… nonostante tu/ FILIPPO/ sia un approfittatore…                             

IL REGISTA: STOP! /eee no! Questo è troppo!/ lei non ha il copione… chi l’ha autorizzata a dare / /dell’approfittatore a suo nipote?!

LO ZIO: (molto seccato) regista… per favore!,… io non ho il copione,! non può

interrompermi mentre sto parlando, lei ha il copione?

IL REGISTA: Ma certo!/eccolo!

LO ZIO: (sempre più concitato) Bene allora parli quando c’è scritto che tocca a lei sul copione/ me lo ha insegnato lei che lei non è sé stesso/ io non sono me stesso/nessuno è se stesso… (poi pago della “lezione di regia” al regista si rivolge a Filippo) //quindi/ caro Filippo/ nonostante tu sia uno scellerato approfittatore/ti concedo la casa e la mano di Rebecca//siete felici?

(e mentre il regista sfoglia nervosamente il copione per leggere la sua parte)                                  

FILIPPO: OOoooo… finalmente!./Grazie zio! Sei uno zio meraviglioso! Grazie! Che zio! Che zio! Combinazione avrei già il rogito pronto, lo andrò a prendere quando deciderai di firmare…

(Filippo va verso Rebecca e l’abbraccia mentre lei ringrazia lo zio)

REBECCA Ooooo… Grazie zio! Lei è un tesoro! Lei è lo zio…più zio che si potesse desiderare in questa commedia! Che commedia fantastica…quando mi sposerò dovrà farmi da testimone!

LO ZIO: Beh…era quello che volevate /e per cinquecento eur….emm…dunque…/Però c’è un però… pur dandovi il consenso per la casa promessa c’è ancora un problema… //eeee sì cari e amatissimi nipoti…c’è ancora un problema…//vedete Guendalina seduta lì? // la moglie che mi ha dato il regista? Bene/ questa santa donna di poche parole/ottima cuoca e donna ordinata/ …dovrà venire a vivere con voi nella nuova casa ! //Insomma mi capite//non posso passare per bigamo

REGISTA: STOP! Ma che dice! Dopo tutto quello che ha combinato mi salta fuori con un’altra stupidaggine? Le ricordo che lei sta recitando una commedia non è più uno spettatore!

(sbatte il copione e va vicino allo zio con cipiglio feroce) Cosa sarebbe questa storia della bigamia?

LO ZIO: Signor regista per favore…lei sa benissimo cosa significhi avere due mogli e nella stessa casa per giunta!/ e poi lo vede anche lei/c’è mia moglie in sala che mi fa segni minacciosi/  come a dire non ti azzardare a portare Guendalina in casa!/ (una donna si alza dalla platea facendo segno di no)…Quindi o va a vivere con i nipoti o va fuori scena

FILIPPO: Fuori scena? …ma chi ..Guendalina?...

REBECCA: Ma zio caro, Guendalina è la migliore donna che un uomo si possa augurare…

(Guendalina spolverando i mobili sempre più forte)

GUENDALINA: (da lontano) Ah questi uomini…non basta solo cucinare, spolverare, lavare stirare, tenere tutto in ordine…bisogna saper fare altro…altro!….anche alla mia età…

LO ZIO:lo dico e lo ripeto…o va a vivere con i nipoti o va fuori scena…io non intendo avere due mogli…

REGISTA: Ma cosa sta dicendo?/lei non la porterà in casa// lei è una moglie finta!/ Una finta zia! E poi lei egregio signor zio non ha nemmeno il copione!

LO ZIO: AH!...è una finta zia!...e allora/ caro regista se vuole convincermi/ affinché lei resti in scena (abbassando la voce) mi deve dare altri soldi caro mio/ (alzando poi leggermente la voce) perché la sua parola contro quella della legge non vale nulla…rischio di essere un bigamo! Su questo non ci piove!/…Rischio di essere perseguito per avere due mogli/grane signor regista/ solo grane giudiziarie! Filippo lo può confermare…

FILIPPO: (un po’ impacciato)emmm…..sì…confermo…

REGISTA: Ma lei sta vaneggiando egregio signore ….qui è tutto finto glielo ripeto/lei d’altronde non ha il copione/può dire e fare quello che vuole/ dobbiamo portare a termine questa benedetta commedia…ragioni un attimo per favore…a lei non potrà succedere niente di niente/ non avendo il copione nessuno potrà perseguirla/ può stare tranquillo/la legge è dalla sua parte…Filippo lo può confermare…         

FILIPPO: (un po’ impacciato)..sì…sì…confermo…

LO ZIO: (lanciandosi in una filippica piuttosto concitata) La legge/ la legge/…la legge non da mai la tranquillità mio caro regista…è poi tranquillo non direi proprio/…è una parola tranquillo/io non sono affatto tranquillo // e poi/(abbassando la voce) /anche la tranquillità ha un costo sa?// (rialzando la voce) essere tranquilli non è uno stato d’animo/ la tranquillità  è uno stato fisico//(abbassando nuovamente la voce)… e quindi perché la cosa non susciti scalpore che ne dice se facessimo altri.. (con fare disinvolto) …cinquecento euro?

REGISTA: Cosaaaaaa? Ma lei è completamente pazzo!/cinquecento euro per portarsi a casa sua moglie??? Ma dico sta scherzando??

LO ZIO: ma signor regista …non è mia moglie/glielo l’ho detto/e…e/le ripeto che non voglio passare per bigamo.

REGISTA: Ma insomma! signor zio!… lo vuole capire che non c’è alcun timore per lei? Come si fa a pensare che Guendalina come moglie qui…adesso…le faccia rischiare la galera?…è assurdo…cerchi di ragionare! Lei deve continuare a recitare fino alla fine, ..E’ un ordine!

LO ZIO: E allora… togliete Guendalina dalla commedia!

GUENDALINA: (da lontano) …Bisogna saper fare altro…altro!….anche alla mia età…

                                                                                                                                

REGISTA: Ma non posso!/Guendalina ha il copione e poi con lei ho fatto un contratto!

       

LO ZIO: Un contratto, un copione?…ma bene!… e allora …siccome ne va della mia dignità… (breve pausa e a voce più bassa) e non intendo infrangere leggi e regolamenti checchè se ne dica…farò uno sforzo su me stesso per essere più disponibile che mai…(poi seccamente) che ne dite signor regista?….(subdolamente) .. facciamo solo trecento?

REGISTA: Ma è inaudito!//…lei è lo zio più ladro che abbia mai conosciuto!.. //Trecento euro per togliere una moglie-zia dalla commedia comprensiva di contratto e copione! /Non era mai successo prima! //Povero meeee/…di questo passo questa commedia non arriverà mai alla fine/e tutto per colpa sua!//maledizione! / mi sta prosciugando il conto!...

lei deve ringraziare che il pubblico è al limite della sopportazione,/ lo vedo inquieto/…sta rumoreggiando lo sente?... Se lo spettacolo fallisce fallisco anch’io…e non posso permettermelo!...(va sue giù, cercando comprensione dai nipoti che girano al testa) Ho capito…devo soccombere per il bene del teatro…(pausa mentre tira fuori i soldi) Eccoli!/…(e glieli sbatte in mano) filibustiere di uno zio…/ (grande sospiro)…prenda… prenda questi cento euro così la facciamo finita e…. si tiene Guendalina!

(lo zio si mostra schifato allunga la mano e poi la ritira)

LO ZIO: …centocinquanta e non se ne parla più!

REGISTA: piuttosto morto!

(lo zio intasca veloce i cento euro mentre il regista lo guarda esterrefatto alzando gli occhi al cielo – poi riprende il suo modo di fare malizioso e altezzoso e risponde con mal celato piacere contando e ricontando gli euro)

LO ZIO: Mmmmm…. Sa cosa le dico caro il mio regista? /Che ha trovato lo zio più magnanime che poteva trovare//

REGISTA: farabutto….

LO ZIO: …lei è un uomo fortunato / …e per darle una dimostrazione /di autentico stile/ chiederò al termine di questa commedia a Guendalina di venire a lavorare da me/ che la poveretta non potendo fare né la moglie né la zia/ma sapendo cucinare bene e tenere ordinata la casa/ potrà fare la colf a casa mia e/ di questi tempi trovare un lavoro sicuro non è facile come tutti sanno… GUENDALINA! Lavorerete da me me…sarete benvenuta nella mia casa…. (poi sottovoce, guardando il pubblico e la moglie) tanto/ non avendo il copione /non avrò nemmeno grane con te…vero cara?..…?

GUENDALINA:(con voce stridula)OOOOooo…grazie, grazie…che il cielo ti benedica!

… spero di non dover fare fare anche altro però….

FILIPPO: OOoooo…Che zio meraviglioso!

REBECCA: Ooooo…Che zio fantastico! Sono felice per Guendalina (e l’abbraccia)

REGISTA: Meraviglioso? Fantastico? Ma voi siete tutti impazziti!...(rivolto ai nipoti e Guendalina) Mi meraviglio di voi tre che adesso siete tutto miele con questo bell’imbusto.. //lui era lì seduto in platea che si godeva lo spettacolo e grazie a me è stato introdotto nel mondo dell’arte!/.. Che miserabile! .. (rivolto allo zio)…lei è uno squallido ladro!/ecco cos’è!/è un farabutto/ / è un delinquente// lei ha fatto di tutto per spennare me e rovinare la mia commediaaaaa!!!! (disperandosi senza pace prima di disperarsi sul trespolo)…(poi girandosi verso il pubblico come per giustificarsi) …e pensare che aveva la faccia da ziooooo

(piagnucolando sul trespolo e sbattendo il copione di qua e di la)

(lo zio, soddisfatto, si piazza al centro del palco, il regista ha le mani sul volto, mentre i nipoti si abbracciano felici e si scambiano effusioni, e Guendalina, asciugandosi le lacrime con un fazzoletto, va a consolare il regista.

Lo zio allora si rivolge verso al pubblico e con uno smagliante sorriso fa una dichiarazione…)

LO ZIO: Signore e signori del pubblico/ voi /avete assistito a questa commedia seduti lì in platea, comodi…mentre io che avevo la faccia da zio mi sono preso le mie responsabilità/…e sì…potrete essere d’accordo con me oppure in disaccordo, siete liberi pensatori/ ma vorrei farvi notare che questa commedia è finita benissimo… perché se ci pensate attentamente siete testimoni che tutti qui hanno avuto la loro soddisfazione /nessuno deve dolersi di quanto è successo/nessuno.// (intanto che parla va a prendere il regista sotto braccio e lo porta al centro della scena) /… Venga…venga con me…(il regista lo segue come inebetito) Il regista benché inspiegabilmente amareggiato /ha portato a termine il suo lavoro e tra poco /battendo le mani /lo farete contentissimo…la commedia alla fine c’è stata,/ mi sto sbagliando signor regista?

REGISTA: beh…in effetti.,.. ha ragione/ …(Stupito e convinto) …dovrei ringraziarla!…

LO ZIO: ( poi prendendo sotto braccio i nipoti) i nipoti si sposeranno/ saranno felici e faranno tanti figli nella casa promessa/ mentre Guendalina (mettendole un braccio sul collo) che sa fare di tutto…ha trovato un lavoro più redditizio /…mia moglie (indicandola) non avrà nulla da ridire poiché ero senza copione …e in più avrà un aiuto in casa./  (tutti lo stanno contornando sorridenti)…Quindi/ la commedia finisce qui!…Se il finale vi è piaciuto batterete le mani/ se non vi è piaciuto/ chi se ne importa/io (e tira fuori lentamente la mazzetta dei soldi) …ho seicento euro in tasca e// (il regista ha un gesto di stizza, ma poi si adegua) …. per uno che ha la faccia da zio/ cari spettatori /…meglio di così non poteva proprio finire…..!                                                 

(A questo punto se si vuole, lo zio scende dal palco e va verso la moglie seduta in sala che lo abbraccia e si congratula. Poi torna sul palco per i ringraziamenti).

Domenico Borsella