Una partita storica

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La chat di Mario

Una Partita Storica

Commedia adatta per rappresentazione per Non Udenti

con l’uso della Lingua dei Segni (LIS)

Atto unico

di

Salvatore Macri

Autore Posizione SIAE 184727 - Codice Opera SIAE 902863A

mail: macrisa@libero.it - anno 2012

Personaggi:

Mario                                                       U

Rosa                    moglie di Mario                      D

Giovanni               geometra                    U

Roberto                elettricista                   U

Alessandro           falegname                  U

Nicola                   pittore                         U

Ciro                      idraulico                      U

Antonio                 elettricista                   U

Figuranti (numero non prefissato, principalmente persone che utilizzano la lingua dei segni; i dialoghi tra loro e gli altri interpreti dovranno essere tenuti in questa lingua; si auspica che la Regia consenta a ciascuno di esprimersi a suo modo, vestendosi ed attrezzandosi nella maniera che più risponde ai propri desideri, pur curando la coordinazione degli interpreti; alcuni dovranno essere in tuta e portare borse ed attrezzi di lavoro)

Scena: Ambiente moderno, un tavolo, alcune sedie anche su fondo palco; a destra la comune, a sinistra un vano porta ed una porta (del bagno) che si apre verso il palco. Per tale motivo la scena dovrà simulare in quel punto una sorta di corridoio, in modo che sia possibile transitare dal vano porta di sinistra al bagno e viceversa senza impegnare eccessivamente la zona soggiorno, dove sarà sistemato il tavolo.



Prima scena: Mario, Rosa

 

Mario                          (entra con un personal computer portatile, lo sistema sul tavolo, ed esce. Ritorna subito con dei bicchieri di plastica, una bottiglia, una busta di patatine fritte ed una scatola di biscotti che dispone in bell’ordine sul tavolo, intorno alla tastiera del pc.)

                                    E adesso mentre aspetto, vedo chi c’è in linea… (si siede e avvia il computer) ho preso tutto… ahhh, che soddisfazione!

Rosa                           (si affaccia dalla quinta in vestaglia) Mario, c’è un ragno qui, in corridoio! Che schifo! Vieni ad ucciderlo! E’ una bestia enorme!

Mario                          (continuando ad usare il computer) Facciamo così, Rosa… io sto avviando il computer… non farmi muovere, adesso… mettigli la scopa in bocca e mandalo qui a calci, così lo faccio fuori senza muovermi!

Rosa                           Ecco! Questo è il tuo aiuto, il tuo sostegno! Lo sai che ho paura dei ragni! Vai, uccidilo!

Mario                          (si alza ed esce) Va bene, stavo solo scherzando… però dopo mi lasci tranquillo..

Rosa                           Aspetta! Non voglio esserci mentre… non si sa mai, potrebbe scappare…! (si fa scudo di Mario prendendolo per le spalle mentre egli esce, poi va al tavolo ed esamina cosa c’è sopra) E cosa sarebbe questa roba? Questa bottiglia… e queste cose? Brutto sporcaccione... adesso lo aggiusto io...

Mario                          (rientra, con la scopa in mano) Ecco fatto! Adesso posso restare in pace?

Rosa                           La scopa… perché l’hai portata qui? Il suo posto è in cucina!

Mario                          Ho fretta, scusa, la metto in un angolo nel caso venisse un parente del defunto… dopo la metto a posto… (esegue e corre al computer)

Rosa                           Che cosa devi fare di tanto importante? Come mai tu sei portato qui il computer? E perché questa roba da mangiare?

Mario                          Ma c’è la partita! E’ un evento… storico! Aspetto anche Giovanni, così siamo più comodi… e poi dobbiamo vedere chi c’è in linea e non può seguire la partita, gli dobbiamo mandare un messaggio ogni gol! Vedi c’è anche la web cam in funzione… questo è il nostro accordo! La roba… è per apprezzare meglio la partita, tesoro… tu lo sai bene… fai lo stesso quando guardi le tue trasmissioni preferite!

Rosa                           Peccato che sono in vestaglia, altrimenti verrei anche io a vedere i tuoi… amici!

Mario                          Mah… il fatto è che non li conosci così bene, davvero non ti puoi far vedere in vestaglia!

Rosa                           E se guardassi di lato, così la camera non mi inquadra?

Mario                          (armeggiando sulla tastiera) Beh, se proprio vuoi… ma credo che ti annoieresti... e poi, non dovevi andare in bagno?

Rosa                           E’ vero… e poi devo anche preparare la cena… stasera ho deciso di preparare pollo al forno e verdure grigliate!

Mario                          (concentrandosi sullo schermo) Sì… ottima idea, grazie… interessante… ma ora scusami…

Rosa                           Dovrò anche mandare avanti la lavatrice… c’è il bucato che aspetta da troppo!

Mario                          Non mi farai questo scherzo, per favore! L’impianto va in sovraccarico… forse si staccherà l’interruttore… e perderei il collegamento! Il forno… la lavatrice… la griglia elettrica! Non puoi rimandare un poco, tesoro… o evitare di fare tutto insieme?

Rosa                           Certo, amore! Siccome il bucato è urgente, vuol dire che non cucinerò! Mi porterai al ristorante, perché non posso aspettare due ore! Tieniti pronto… appena vestita, andiamo!

Mario                          (innervosendosi) Tesoro… la partita… vorrei vedere la partita… è quella più importante dell’anno… comincia subito… e poi ci sarà Giovanni…

Rosa                           Ecco! Questo è il tuo aiuto, il tuo sostegno! Io lavoro tutto il santo giorno, voglio finire tutto per potermi riposare, viene la quiete della sera… ed esce che mi debbo bloccare per ore intere, a causa di una partita e di un amico! Tempo perso inutilmente… non posso certo riposarmi ora, mi si rovinerebbero i capelli! E non riuscirò a stare senza mangiare! Vuoi forse farmi morire di fame? Rispondi, orco!

Mario                          Veramente, tesoro, io non voglio tutto questo… (digitando sulla tastiera) io vorrei solo vedermi la partita… oggi è davvero una gara speciale… forse non sai che la nostra squadra gioca contro la capolista! Se vinciamo, saremo primi in classifica! Poi, anche se facciamo un poco tardi potremmo fare uno spuntino adesso… e se hai tanta fame, potrei far venire la cena a casa, sai… il ristorante all’angolo… solo che qui mi stanno chiamando, tu parli… non capisco più niente…

Rosa                           (si avvicina al tavolo minacciosamente; Mario gira con il computer intorno al tavolo, come per farsi scudo) Per forza che non capisci… ti stai concentrando solo su questo coso… è diventato più importante di me…(guarda lo schermo) chi è quella ragazza? E’ uno dei tuoi amici? (si gira e prende la scopa, minacciandolo)

Mario                          No, tesoro, è solo la pubblicità… ora mi lasci tranquillo, per favore?

Rosa                           Ma cosa devi fare che io non possa vedere? 

Mario                          Niente! E’ solo che tu non sei tifosa, non capisci quello che sentiamo dentro, io ed i miei amici… basta che vediamo uno dei nostri con la palla che avanza… e se poi ci esce anche la rete… ci sentiamo in paradiso, vorremmo abbracciarci tutti, per la felicità!

Rosa                           E dovete farlo proprio qui, a casa nostra? (depone la scopa) Perché non ve ne andate in un bel locale, tutti insieme… così potrete gioire senza limiti, e soprattutto ingozzarvi senza sporcare questa casa? Poi quelle patatine fritte… io le odio… puzzano! Ora non farmi perdere altro tempo, devo sistemarmi i capelli! (esce per la porta del bagno)


Seconda scena: Mario, Rosa

Mario                          Questa è un’idea geniale… perché non ci ho pensato prima io? Però credo che ci vuole tempo per organizzare… la partita inizia tra poco… chissà che ne pensano i miei amici? (picchietta sulla tastiera ed usando il linguaggio dei segni, chiede se sarebbe una buona idea vedere la partita tutti insieme; si ferma, poi comincia a fare segno di no, che non ha sedie per tutti, che il tavolo è piccolo, infine mostra sconforto, si alza e va vicino alla quinta) Tesoro, sei già qui? Dico… ti stai lavando?

Rosa                           (dall’interno) Sto cercando di mettere i bigodini! Non mi piace che mi si veda così! E non dirmi che devi entrare anche tu!

Mario                          (prende il telefono da una tasca) No, non devo entrare… mi chiedevo… ti dispiace se viene un altro amico… o due a casa?(esamina il telefono e simula la ricezione di un messaggio) Sai, ho parlato della tua splendida idea… e si è invitato un altro amico! (guarda il telefono) Accidenti, adesso!

Rosa                           (dall’interno) Come si chiama il tuo amico? Hai detto “Accidenti”?

Mario                          No, è un messaggio sul telefono… il pc… insomma ho le idee confuse… dicevo, ti dispiace se viene anche Roberto…?

Rosa                           (esce, in vestaglia e un paio di bigodini in testa, col dito puntato verso Mario) Roberto… quel troglodita? No, no e poi no! Il fatto che sia tuo amico non lo autorizza a mettere i piedi sul tavolo, bere come una capra e lasciare lattine e bicchieri sporchi in giro!

Mario                          Non lo farà più, tesoro… (sempre digitando sul telefono) già l’ho avvisato l’altra volta… grazie, ero sicuro che avresti detto di sì… sta arrivando…

Rosa                           (mette minacciosamente le mani sui fianchi) Che cosa?

Mario                          Giovanni sta venendo qua a vedere la partita…

Rosa                           Giovanni è una persona educata… ma quel Roberto… guarda, se si permette solo di… cielo, quello sta arrivando e io sono in vestaglia! (rientra in bagno)

Mario                          Beh, l’ha presa bene…! (corre al pc) Ah, il telefono! (prende il telefonino) Com’è veloce… già arrivato! (va alla porta)


Terza scena: Mario, Giovanni, Roberto

Giovanni                    (porta dei fiori, dei sacchetti di patatine, di cui uno aperto, dal quale prende a mangia, facendo briciole)

Mario                          Buon… oddio! Fermati, per favore!

Giovanni                    (parlando a bocca piena) Che c’è… ah, le patate… sai, non ho avuto il tempo per mangiare, sto morendo di fame! Ne vuoi un po’? Qualcuna a tua moglie? Guarda, ne ho una busta ancora intera… e questi fiori sono per lei! (li dà a Mario)

Mario                          Accomodati… (lo fa entrare e sedere)  grazie per i fiori, ma le patate meglio non offrirle a Rosa… non le va molto l’odore! (gira confusamente per il palco cercando dove mettere i fiori, poi li sistema in un vaso vuoto) Ecco, qui stanno bene… grazie!

Giovanni                    Ah, si vede bene, qui…! Manca ancora molto? (continua a mangiare e far cadere briciole)

Mario                          No, non credo che manchi molto, sono sempre puntuali… ma sta arrivando anche qualche altro amico… (prende la scopa e pulisce, cercando di non farsi vedere)

Giovanni                    Però, che bello schermo grande, complimenti… (si gira a metà e vede Mario che scopa) ma che fai?

Mario                          (imbarazzato) Sto… provando qualche passo di danza! (balla con la scopa, continuando a dare qualche colpo per portare via le briciole)

Giovanni                    Bah… contento tu… (ritorna a guardare lo schermo)

(bussano)

Mario                          Scusa un momento… (depone la scopa e va ad aprire)

Roberto                      (entrando con buste e pacchetti; porta una sedia pieghevole) Ciao! Dov’è il computer? Ah, lo vedo, non ti preoccupare! Ciao, Giovanni! (scosta Mario e si porta al tavolo, apre la sedia, ne prende altre due e le affianca davanti al pc, poi prende delle altre e le dispone vicine, e su di esse comincia a disporre lattine di bibite, salatini, ecc.)

Giovanni                    Ciao, Bobby! Vieni a sederti vicino a me, vediamoci la partita!

Mario                          Roberto, ma non ricordi cosa ti avevo detto? A mia moglie non fa piacere…

Giovanni                    Come, le dispiace se ci vediamo la partita?

Mario                          Ma no, solo che… tutte queste sedie… le buste… i bicchieri sporchi… fa disordine! Dai, te l’ho detto poco fa!

Roberto                      Hai ragione, non metterò i piedi sul tavolo ed userò un bicchiere solo… quando c’è lei…!

Mario                          E… tutta questa roba… ma hai fame anche tu?

Roberto                      No, stanno arrivando Alessandro, Nicola, Ciro, Antonio e… i loro amici!

Mario                          Buonanotte! Ma… li hai invitati tu?

Roberto                      No, tu! Ti sei dimenticato che eri in multichat? Poi forse hai perso qualche schermata, hanno detto tutti che era una buona idea…

Giovanni                    Che bello! Quanti più siamo, meglio stiamo!

Mario                          Ma io non posso ricevere tutta questa gente qui…! Non ho spazio, non ci sono sedie!

Roberto                      Quante storie! Quando finiscono le sedie ci sediamo a terra, o stiamo in piedi, che fa? (indica lo schermo e si siede) Ehi, guarda! Entrano in campo! Dai, mettiamo a tutto schermo il campo! (preme qualche tasto e si immerge nella visione)

Giovanni                    (si siede anche lui e, guardando lo schermo) Ah, il tempo è buono, meno male!


Quarta scena: Mario, Giovanni, Roberto, Alessandro, Nicola, Ciro, Antonio, Rosa, Figuranti

(bussano, Mario va ad aprire. Entrano Alessandro, Nicola, Ciro ed i figuranti, con sciarpe colorate, cappelli ornamentali, vestiti sgargianti, truccati in viso con i colori della loro squadra, alcuni portano sedie e tavolini pieghevoli, inoltre trombe e tamburi)

Figuranti                    (salutano, ciascuno a suo modo, e si dispongono tutti intorno al tavolo, alcuni seduti, altri in piedi; vengono aperte sedie e tavoli pieghevoli, che vengono sistemati in modo che gli occupanti abbiano una visione dello schermo del computer; per la migliore riuscita è bene che il computer riproduca un estratto registrato di una partita di successo, in modo che i figuranti abbiano una guida certa per i momenti in cui dovranno manifestare disappunto o il loro rumoroso giubilo)

Giovanni e Roberto  (ricambiano i saluti)

Mario                          (ricambia i saluti all’ingresso; non appena tutti sono entrati, cerca di raggrupparli, in modo che occupino solo il fondo del palco) Ciao, ciao, benvenuto… ecco, mettiti qui, tu qui… dai che ci si vede bene… sentite… ah, ciao… io devo andare a parlare con mia moglie… dai, tu sei alto, puoi stare in piedi… (con alcuni figuranti il dialogo sarà con la lingua dei segni)  ciao, benvenuto, no, levati quel cappello, se no vai dietro… ragazzi, piano con quelle sedie… i tavolini… cercate di raggrupparli, in modo che non si vedano, cioè che non diano fastidio a chi deve vedere… non sporcate e non fate briciole, altrimenti mia moglie dovrà lavorare più del solito!  Ah, per piacere… fin quando è possibile, non fate rumore, non sa che siete tutti qui! E … perché vi siete portati… gli attrezzi?

Alessandro                (in tuta) Perché oggi è mercoledì… dopo la partita, io devo lavorare!

Nicola                         (in tuta) Anche io!

Ciro                             (in tuta) Figurati, io sono stato chiamato proprio in questo palazzo!

(bussano)                 

Mario                          Scusate un momento, amici! (va ad aprire, e fa entrare Antonio) Ciao! Come mai… sei in ritardo?

Giovanni                    (mentre Mario apre, si alza e si rivolge agli altri) Ragazzi… avete capito bene? Rosa, la moglie di Mario, non sa che siamo qui… stiamo fermi, senza far rumore… appena viene, la salutiamo, con rispetto e signorilità! Le facciamo una bella sorpresa!

Tutti                            (assentiscono e approvano; qualcuno, col linguaggio dei segni, intima il silenzio al suo vicino)

Antonio                      (rivolto prima a Mario e poi a tutti) Dovevo finire un lavoro, ma ce l’ho fatta… ciao, ragazzi!

Tutti                            (ricambiano i saluti)

Antonio                      Mario, mi devi dare una mano… non c’è posto per parcheggiare… (girandosi intorno) ma siete venuti tutti in macchina? Io… ho dovuto lasciare la macchina in doppia fila e ho paura che mi multino, o che la porti via il carro attrezzi… come posso fare?

Mario                          Beh, scendiamo un  minuto, ti apro il mio garage… due auto ci vanno… però ci dobbiamo sbrigare, sta iniziando la partita!

Antonio                      Certo, io non me la voglio perdere, andiamo! (escono insieme, senza avvisare gli altri)

Rosa                           (dall’interno) Mario, aiutami! Esce acqua dappertutto, sotto il rubinetto!

Giovanni                    (intento a guardare il pc) Ragazzi, stanno uscendo… ecco la squadra! Evviva… dai, ragazzi… Mario! C’è tua moglie che ti chiama!

Alessandro                (a bocca piena) Mariooo!

Roberto                      (anch’egli concentrato sullo schermo) Che formazione, ragazzi… è l’ideale! Marioooo!

Ciro                             Ma quando mai? Questa è una partita da vincere, e quel cosiddetto allenatore ha solo rinforzato la difesa! Bisogna attaccare!

Figuranti                    (commentano anche loro la formazione, esprimendo approvazione o dubbi)

Rosa                           (dall’interno) Mario, corri! Si allaga tutto! Non riesco a fermare l’acqua!

Giovanni                    (intento a guardare il pc)  Ragazzi, Ci siamo! Forza, mettetecela tutta! Mario! C’è tua moglie che ti chiama!

Figuranti                    (tutti si assiepano intorno allo schermo)

Rosa                           (esce con i capelli in disordine, il vestito bagnato in alcune zone, profondamente irritata; corre al centro scena verso il tavolo e si blocca vedendo tutti) Santo cielo… Mario! C’è un’invasione! Mario… dove sei? Mario! Santo cielo…. Aiuto!

Tutti                            (si riscuotono e circondano Rosa per salutarla, alcuni cercano di stringerle la mano; lei si dimostra confusa, ma non può allontanarsi a causa della ressa intorno; a questo punto, arriva dal computer la notizia che la squadra ha segnato il primo gol; alcuni figuranti tornano al computer, gli altri scatenano una festosa bagarre, con “ola” e danze intorno a Rosa, suonando trombe e tamburi; magnificano tra di loro le condizioni del goal e qualche figurante lo mima pure, con un pallone immaginario; se le condizioni si prestano, Rosa viene portata in trionfo, nonostante le sue resistenze e le sue proteste)

Mario                          (rientra con Antonio) Ma che succede? Hanno segnato? Uh, Rosa, che fai?

Antonio                      (si unisce a chi festeggia) Evviva! Chi ha segnato?

Alessandro                Vieni, presto, c’è il replay…

Rosa                           (ritornata a terra) Io… la mia povera casa… invasa da centomila diavoli… e tu… dove accidenti ti eri cacciato? Il bagno… c’è una perdita! Acqua che esce da sotto il rubinetto… si è rotto un tubo! E la mia casa… piena di… pazzi! Cacciali fuori tutti, subito! Io… non sopporto il disordine, hai capito? Buttali fuori o… lo farò io!

Mario                          Zitta, questi sono i miei più cari amici…. ti prego, non mi chiedere una cosa del genere… e poi è solo il tempo della partita… ma tu in bagno hai chiuso la chiave principale?

Ciro                             (dal tavolo) Mario, ho capito bene che c’è una perdita d’acqua? (prende la sua borsa di attrezzi) Signora, io faccio l’idraulico… posso vedere che sta succedendo?

Rosa                           Tu… sei idraulico? Possibile? E’ il Cielo che ti manda! Vieni con me!

Ciro                             (invita un figurante) Biagio, vieni a darmi una mano… ragazzi, fateci sapere se ci sono novità!

Rosa                           Venite! (esce insieme a Ciro ed al figurante)

Mario                          Vengo anche io… devo vedere!


Quinta scena: Mario, Giovanni, Roberto, Alessandro, Nicola, Ciro, Antonio, Figuranti

(continua le ressa dei figuranti davanti al computer; pur continuando a guardare verso lo schermo, distendono tovaglie sui tavoli ed accostano le sedie disponendo vivande, bottiglie e piatti sui tavoli ormai raggruppati; alcuni si siedono, altri mangiano in piedi, sempre senza perdere di vista lo schermo)

(Roberto si porta al proscenio e chiama Antonio e Alessandro)

Roberto                      Antonio… ma a te piace la partita?

Antonio                      Si sono addormentati… ormai hanno fatto il gol… e lo difendono!

Alessandro                (da seduto) Roberto… veramente sto bene qui… ma mi chiedevo una cosa… non è che di là hanno bisogno di aiuto?

Giovanni                    Ma sono già in due, e c’è anche Mario…

Nicola                         (anch’egli beatamente seduto, mentre mangia patatine)  Era un problema d’acqua… se è davvero grave ed hanno bisogno di aiuto, lo chiederanno… o ci arriverà l’acqua sotto i piedi… e allora… (indicando lo schermo) ecco… vai, vai, vai….

(Roberto e Antonio tornano a guardare lo schermo)

Figuranti                    (si tendono come per esplodere in grida di giubilo, poi si rilassano tutti e commentano tra di loro l’azione vista sul pc, con la lingua dei segni)

Nicola                         Che roba! Io… li manderei tutti in panchina, no a casa… no, li butterei fuori!

Alessandro                Con quello che prendono… io li vorrei vedere a lavorare sul serio!

Giovanni                    E allora perché ti guardi le partite?

Mario                          (rientra) Nessuna novità?

Nicola                         No… nessuna… hanno finito? Tutto a posto?

Ciro                             (rientra con Biagio, con le tute bagnate in alcuni punti; entrambi si vanno a sedere) Ecco fatto… meno male che avevo il tubo adatto…

Mario                          Ragazzi, non so come ringraziarvi… poi mi dite quel che vi devo…

Ciro                             Ma dai… che vuoi che costi quel tubetto… e poi è un piacere… stare qui e vedere la partita insieme…

Giovanni                    (indicando lo schermo) Uh, comincia a piovere… guarda come si sono ridotti i capelli…

Mario                          Quasi come ce li ha mia moglie…

Roberto                      Senti… mi è venuto un pensiero… Mario, tua moglie… ha ancora i capelli bagnati?

Mario                          Certo… adesso se li asciugherà…

Antonio                      Santo cielo… tu pensi che possa…?

Roberto                      Corriamo! (vanno di corsa alla porta del bagno ed escono)

Mario                          Ehi, dove andate…? Ma che vi prende? E’ in bagno… fermatevi! (li segue)

Giovanni                    Uh… è finito il primo tempo!

Alessandro                Accidenti, proprio sul più bello!

Figuranti                    (si staccano dallo schermo del pc, e formano capannelli discutendo tra loro le azioni della partita; nel corso delle discussioni si allargheranno all’intero palco)

Nicola                         Ragazzi… stiamo calmi, ricordiamoci che siamo ospiti… rimaniamo dietro al computer… non facciamo disordine!

Giovanni                    Nicola ha ragione… dai, mettiamoci seduti… forza!

Mario                          (rientra con Antonio e Roberto) Io non so come ringraziarvi… veramente ci poteva rimanere!

Giovanni                    Che è successo? Mica la signora aveva acceso il phon?

Antonio                      No, non ancora, l’abbiamo bloccata in tempo!

Roberto                      Figurati, era tutto bagnato e lei era a piedi scalzi!

Mario                          Siete stati grandi!

Nicola                         Ma adesso?

Mario                          Ho asciugato tutto, ho acceso io il phon per provarlo un istante… tutto bene, può essere usato, in sicurezza!

Alessandro                Meno male… ehi! Si riprende!

Tutti                            (con la massima concitazione vanno a mettersi in modo da vedere lo schermo; alcuni figuranti insceneranno delle piccole azioni di protesta per chi ha preso il loro posto in precedenza; alla fine saranno tutti seduti, qualcuno mangiucchiando e qualcuno che beve, levando il bicchiere in auspicio di vittoria)


Sesta scena: Mario, Giovanni, Roberto, Alessandro, Nicola, Ciro, Antonio, Figuranti

Tutti                            (seguono per un istante le immagini; si sente il rumore di un motore o di una sirena fuori scena e tutti  cominciano ad assumere un’aria preoccupata)

Alessandro                Mario… ma è normale, questo?

Giovanni                    Sono disturbi… o che cosa?

Antonio                      Qualunque cosa sia, sta provocando oscillazioni di tensione… il computer potrebbe bloccarsi… ma chi è che ha messo in moto questo motore?

Mario                          Ah, è solo l’asciugacapelli di Rosa… è un poco potente… e per il computer non ti preoccupare, ha la batteria tampone!

Roberto                      Tu parli di quel coso che si era bagnato? Buonanotte! Quello a pieno regime consuma quanto una lavatrice! Mica hai delle altre cose accese?

(luci di scena tremolano e poi si abbassano)

Nicola                         Ma che succede, qui? Il computer…

Figuranti                    (mostrano preoccupazione e sconforto)

Ciro                             Mario, non puoi dire a tua moglie di aspettare un poco?

Mario                          Non aspetterebbe… e poi è chiusa dentro, con il rumore che c’è, come pensi che possa sentirmi?

Antonio                      Cos’altro hai acceso, Mario?

Mario                          Io… non lo so, credo niente…

Roberto                      La lavatrice, il frigorifero! Corri a spegnerli, altrimenti si blocca tutto o cade la connessione… e noi rimaniamo senza partita!

Mario                          E’ vero! Non c’è la batteria tampone per il modem! Corro! (esce a sinistra)

Antonio                      Speriamo che ce la faccia…  dai… resisti ancora un poco!

Figuranti                    (protestano perché Antonio si è messo troppo davanti allo schermo)

Antonio                      Ho capito, va bene… (ritorna a sedersi)

(le luci di scena tornano quasi a livello normale; sospiro generale di sollievo)

Mario                          (rientra) Ecco fatto, ho spento il frigo… come va?

Alessandro                Va meglio…

Giovanni                    Ma tua moglie quando finisce?

Mario                          Spero che finisce prima la partita…

(il rumore del motore cessa; le luci riprendono intensità e tutti esprimono soddisfazione)

Ciro                             Ma… hai da fare con tua moglie, Mario?

Mario                          Beh… tu sai com’è… dopo la partita… forse… sarà ora di cena…

Giovanni                    Zitti… guardate, invece di perdere tempo…. (guarda fisso lo schermo) vai, vai… vaiiiiiii!

Tutti                            (inneggiano ed incitano l’azione che si sta svolgendo in campo)

Roberto                      Dai… ci vuole un altro gol… no!

Tutti                            (dimostrano prima disappunto poi preoccupazione)

Alessandro                Lo sapevo, io… si sono scoperti troppo… e quel dannato corre come un razzo…

Figuranti                    (sospendono le altre attività, rimanendo con i bicchieri sospesi e guardano lo schermo, allarmati da un’azione di contropiede)

Mario                          Nooo… fermatelo!

Antonio                      Buttatelo giù… accidenti!

Giovanni                    Non ci voleva proprio! Ma che sfortuna!

Figuranti                    (esprimono disappunto)

Alessandro                Quel portiere dormiva! Ecco… vedi… non si è neppure mosso!

Roberto                      Beh… uno a uno… ce la possono fare…

Nicola                         Possono? Ce la debbono fare! Altrimenti io… io… li faccio neri!

Ciro                             Lascia perdere… ecco… guarda quello che si è smarcato… vai vai… forza…

Tutti                            (incitano un giocatore ad avanzare, poi rimangono delusi)

Alessandro                Non vale! Ha fatto apposta a entrare fuori gioco, quello!

Antonio                      Arbitro della malora!

Mario                          Lui ha fatto il suo dovere…

(di nuovo il rumore di motore fuori scena, con le luci che si abbassano; scene di disperazione da parte dei figuranti)

Giovanni                    Oh, no!

Alessandro                Ancora?

Nicola                         Speriamo che regga… che dici Antonio?

Mario                          Non vi preoccupate, questo dura poco… è l’ultimo ritocco… (il rumore cessa e le luci riprendono intensità)

Ciro                             Meno male…

Antonio                      Mario, ma il tuo impianto ha qualcosa che non va…  chiamami quando vuoi, gli darò uno sguardo!

Roberto                      Per ora guarda questo… vai, vai…. vai…

Mario                          Forza, corri!

Figuranti                    (incitano con accentuata gestualità l’azione al computer)


Settima scena: Mario, Giovanni, Roberto, Alessandro, Nicola, Ciro, Antonio, Rosa, Figuranti

(si abbassano di nuovo le luci, senza il rumore fuori scena; i figuranti mostrano disappunto e sconcerto)

Antonio                      Lo dicevo, io, che qui c’è qualcosa che non va…

Mario                          (continuando a guardare lo schermo)  Non lo ha mai fatto prima, e poi siamo agli ultimi minuti… ce la faremo… e anche loro ce la faranno… vedete come stanno attaccando! C’è possibilità di vincere!

Giovanni                    Io non ci credo più…

Alessandro                Non cominciare con la tua… eccoli!

(le luci riprendono intensità)

Nicola                         Chissà perché fa così…

Ciro                             Eccoli… vai, vai, vaiii! (si infiamma)

Figuranti                    (seguono la partita attentissimi, in silenzio)

(le luci sul palco si spengono, lo schermo del computer rimane acceso)

Antonio                      Buonanotte! E’ caduta la connessione!

Tutti                            (esprimono delusione)

Roberto                      Io ne ho abbastanza!

Mario                          Ragazzi… chi ha un telefono con internet?

Tutti                            (tirano fuori il proprio telefonino, puntando gli schermi illuminati verso la sala)

Giovanni                    Io! Io ce l’ho! Però ho poco credito…

Alessandro                Anche io! forza, venite, mettiamoci insieme… ma non funziona!

Nicola                         Neanche il mio! Non c’è rete!

Antonio                      Non è possibile… proviamo cambiando posto! (tutti si raggruppano,  in modo da creare un’ondata luminosa, che dovrebbe possibilmente richiamare un’ola e successivamente muovendosi disordinatamente, andando nei posti meno probabili per trovare la rete, eventualmente anche in sala tra gli spettatori, disturbandoli volutamente e interagendo dove possibile)

Roberto                      (arriva davanti alla porta del bagno) Qui! Venite tutti, qui la rete è buona!

Tutti                            (si portano tutti in quella zona, ostacolandosi a vicenda; non riuscendo a sistemarsi per bene, qualcuno si porta una sedia e ci sale sopra; l’esempio viene seguito da altre persone che, in pratica, erigono una barricata davanti alla porta del bagno; ritorna la luce sul palco e tutti respirano di sollievo; ritornano in massa davanti al computer)

Mario                          Ecco… si sta riconnettendo… eccoci… uh!

Giovanni                    E’ finita! Ma… chi ha vinto? Non si capisce niente!

Alessandro                Non c’è audio… Mario, aumenta… almeno cerchiamo di sentire qualcosa…

Mario                          E’ al massimo… la connessione… non va!

Nicola                         Io… me ne vado… ho quella chiamata… e mi stanno aspettando… che brutta giornata, meglio andare a lavorare! Ciao ragazzi, ci sentiamo domani! (esce a destra)

Alessandro                Vado anche io… che delusione, oggi… mi informerò per sapere qualcosa, giù…

Ciro                             Aspetta, vengo anche io! Ciao, ragazzi… Mario… grazie per l’ospitalità… (escono entrambi)

Antonio                      Mario, debbo andare anche io… però devi scendere un minuto per il garage… la mia macchina è dentro!

Mario                          E’ vero! Vieni, ti apro e risalgo… (mentre escono insieme) poi un giorno vieni e dai uno sguardo all’impianto…

Giovanni                    (alzandosi) Bene, ragazzi, credo che anche noi dobbiamo… ehi! Guardate il tabellone! (indica lo schermo, e richiama tutti al computer)

Roberto                      (esulta)  Abbiamo vinto! Primi in classifica!

Figuranti                    (si lasciano andare alla gioia più sfrenata, prendono anche i fiori e gettano petali in aria, suonano trombe e tamburi)

Rosa                           (dall’interno, dando dei colpi alla porta) Ma che succede? Cos’è questo chiasso? Mario! Mariooo! (altri colpi alla porta, che fanno oscillare la barricata) Si è rotta la porta, non si apre più! Mario! Mi senti? Povera me… Mario! Marioooo! (dà dei colpi più forti ed alla fine riesce a far cadere la barriera ed entra in scena)

Figuranti                    (continuando a ballare circondano Rosa e la portano in trionfo, mentre lei protesta, urla e cerca di non cadere)

Giovanni                    Evviva! Abbiamo vinto una partita storica!

Roberto                      Evviva, evviva! Domani comprerò tutti i giornali!

Mario                          (entra da sinistra, si ferma a guardare la scena)  Rosa… che bello che festeggi anche tu! Non immaginavo che fossi diventata tifosa così all’improvviso! E’ davvero una partita storica! Brava, evviva! (prende la scopa e si unisce al ballo, cercando di scopare i rifiuti per terra) Evviva! Siamo i primi… e nessuno ci fermerà! Ah… la prossima partita… ce la vediamo di nuovo tutti insieme!

fine