Una scopa per quattro

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UNA SCOPA PER QUATTRO

di Eva De Rosa e Massimo Canzano

Posizione SIAE: 215040

 

 


Una scopa per quattro di Eva De Rosa e Massimo Canzano                                                                    1


UNA SCOPA PER QUATTRO

di Eva De Rosa e Massimo Canzano

SCENA:

Ad apertura del sipario, la scena presenta una stanza grande con 5 porte disposte sui 3 lati, su ognuna una scritta STANZA BIANCA, STANZA NERA, SPOGLIATOIO DONNE, SPOGLIATOIO UOMINI, USCITA e sul fondo una “macchina della chiromante” con un attore seduto dentro.

N.B.

(A fine copione alleghiamo la piantina della scena ed un prototipo di come abbiamo pensato che dovrebbe più o meno essere la macchina dell’automa, naturalmente ogni altra soluzione della vostra fantasia andrà egualmente bene)

PERSONAGGI:

AUTOMA: è un attore in una macchina elettronica

BARBARA STALLA:diventerà VACCA VOGLIOSA

MARCO LIBATA:diventerà PIDOCCHIO ARRAPATO

PINO LUONGO:diventerà CONIGLIO ALLUPATO

PIA ADDOLORATA:diventerà PECORELLA ILLIBATA


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Una scopa per Quattro

di Eva De Rosa e Massimo Canzano

Si sente un campanello che suona, è qualcuno all’ingresso, nessuno va ad aprire, risuona il campanello e subito dopo si sente un suono di sblocco, classico delle porte ad apertura automatica. Lentamente allo sblocco, si apre la porta ed appare Barbara, una donna che indossa un paio di occhiali neri, un impermeabile ed un foulard in testa, entrando si guarda sospettosa intorno …

SCENA 1: BARBARA E MACCHINA

BARBARA:Buongiorno … Posso entrare? C’è qualcuno? (chiude la porta dietro di se) Iosono entrata hey … Dove siete? Mi sentite? (continuando a cercare qualcuno nella stanza)Bha …Sarà pure discreta questa casa di appuntamenti, manterrà purel’anonimato come diceva la pubblicità, ma qualcuno ci deve pur essere ad accogliere le persone altrimenti come si fa … io qui non vedo nessuno … eppure se mi hanno aperto qualcuno ci deve essere … (mettendo le mani a megafono, si pone di spalle alla macchina ed alzando la voce) Hey c’è qualcuno qui? Sono io…

AUTOMA: (l’attoreche interpreta questo personaggio, si attiva solo quando parla, in ognialtro caso rimane fermo a testa piegata in avanti) Benvenuta io (pensando che io è il nome)

BARBARA: Chi è? Chi ha parlato?

AUTOMA: Scopa

BARBARA: Si lo so, sono venuta per quello, ma datemi il tempo di ambientarmi, è la miaprima volta … (poi realizzando che non vede la persona che parla) ma … ma dove siete che non vi vedo

AUTOMA: Sono qui, al suo servizio

BARBARA: (accorgendosi che è la macchina alle sue spalle si avvicina e bussando sullaterale che dovrebbe, se è possibile essere in plexiglass trasparente) Ma state parlandoda qua dentro?

AUTOMA: Certo, sono il suo concierge

BARBARA:Con … che?

AUTOMA: Concierge, il portiere elettronico di SCOPA = Segreta Confortevole Oasi PerAppuntamento … la nuova e moderna casa per incontri intimi

BARBARA: Ahhhh …Questo significava Scopa? E chi va chiuso qua dentro?

AUTOMA: Nessuno, sono un automa

BARBARA: Un computer dunque ma, da come rispondi mi sembri umano

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AUTOMA: Lo sembro perché sono l’ultimo modello … rispondo a tonoe pure in dialetto seoccorre … questo per far sentire a proprio agio i soci e per garantire la loro riservatezza, zero dipendenti, zero pettegolezzi … privacy assoluta

BARBARA: (togliendosi occhiali e foulard)Ben detto, ed io proprio per questo vi ho scelto,per la vostra riservatezza … così nessuno mi riconosce (ponendosi davanti all’automa)

AUTOMA: Nome, cognome ed età  (Parte un flash di foto scattata)

BARBARA: (cercando di ricoprirsi) We, ma che mi hai fatto una fotografia? (inizia asbattere la macchina e dargli calci) Aprimi questa cosa e cancellala subito sai

AUTOMA: State calma, non vi agitate

BARBARA: Ma che calma e calma (continuando asbattere l’involucro), e questo è perchédovevo essere anonima, all’anima della segretezza … tu mi hai fatto pure una fotografia

AUTOMA: Ferma che mi scassi…

BARBARA: (c.s.)E questo è niente…Dammi subito la foto altrimenti ti apro come unascatoletta di tonno

AUTOMA: Signora mi lasci spiegare, questa è una semplice formalità, la legge lo impone,ma stia tranquilla, i dati non verranno mai divulgati

BARBARA: (calmandosi)Davvero? E chi me lo assicura

AUTOMA: Io … Tutti i dati sarannosegretati nel mio server e nessuno li potrà acquisire, infuturo non dovrà nemmeno più darli perchè basterà dare il Nick Name che oggi vi verrà assegnato ed accedere liberamente alla struttura

BARBARA: Nessuno potrà vederli?

AUTOMA: Nessuno. Allora…nome, cognome ed età e mi raccomando che sia la verità

BARBARA: (pavoneggiandosi)Allora segni… età … 32*

AUTOMA: Ecco la prima palla

BARBARA: Ma come ti permetti

AUTOMA: Su signora sia seria … serve l’età precisa per definire gli accoppiamenti

BARBARA: (sminuendo)Vabene …mi ero toltaqualche annetto …ma visto che bisognaessere precisi allora segni … 35 vabbè

AUTOMA: Signora, ma allora vogliamo fare la nottata?

*L’attrice dovrà dire parecchi anni in meno rispetto alla sua vera età

BARBARA: Uffa è come siete fiscali …avanti scrivete 45 e non ne parliamo più

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AUTOMA: E va bè, diamola per buona … Nome e Cognome

BARBARA: Barbara (tra i denti per non farlo capire)Sralla

AUTOMA: Eh?

BARBARA: (ripete forte e chiaro il nome e tra i denti il cognome)Barbara… Sralla

AUTOMA: (Infastidito) Signò se siete venuta per farmi perdere tempo, quella è la portaarrivederci

BARBARA: Ma no aspetta, io ho bisogno di lavorare

AUTOMA: Ed allora si trovi un lavoro e non mi faccia perdere tempo

BARBARA: (irritata)Io sto qua proprio per quello, per comodità lavorativa

AUTOMA: Non ho capito

BARBARA: Ed allora ti spiego. Ogni volta che trovavo un lavoro, il titolare puntualmente afine giornata mi chiedeva come si dice … (sottolineando) lo straordinario

AUTOMA: Meglio, così poteva guadagnare più soldi

BARBARA: Ma che hai capito, mi chiedeva, quella particolare disponibilità…(alludendo)delle prestazioni extra non pagate … Ed allora ho pensato visto che dovevo darla … questa disponibilità … darla per darla, tanto vale darla per lavoro. Perciò sono qui … per comodità lavorativa

AUTOMA: Si va bene, ma…per poterla iscrivere nei nostri registi, deve darmi legeneralità precise, è la legge che lo impone, ma come ho detto i dati saranno riservati

BARBARA: E va bene, mi fido… allora segna  (scandendo)Barbara Stalla

AUTOMA: Bene Barbara Stalla di anni 45 (sottolineando)diciamo, ora faccio girare i mieicircuiti per estrarre il tuo nuovo Nick name … ora per tutti tu sarai (facendo dei mugolii con la bocca come se fosse una macchinetta del poker) …Vacca Vogliosa

BARBARA: Ma che schifo di nome mi hai dato…scusa ma un nome più aggraziato, nonme lo puoi dare?

AUTOMA: Non sono io che decido è il mio processore che ne sceglie uno appropriato

BARBARA: E vedi se trova un nome di un animale, magari più piccolo

AUTOMA: (ripete il rumore della macchinetta)…Maiala Lussuriosa…le sta bene comeanimale o vuole il nome di un animale ancora più piccolo?

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BARBARA: Non fa niente, va a finire che esce Zoccola Birichina…Vada per VaccaVogliosa

AUTOMA: Allora Vacca Vogliosa, apri il cassetto numero 1 e prelevi il pacco

BARBARA: (prendendolo)Equesto cos’è?

AUTOMA: L’abito da lavoro, vada nello spogliatoio per donne, indossi il contenuto e poiaspetti il suo partner nella stanza NERA

BARBARA: Aspetta un momento, quanto sei bello…ed i soldi?

AUTOMA: Quali soldi?

BARBARA: Come quali soldi… (titubante scandendo a sillabe )stra-or-di-na-rio

AUTOMA: Si lo so … sono straordinario … ultimo modello super accessoriato

BARBARA: Ma che haicapito …come te la tiri e ti dai delle arie… io intendevo dov’è la“marchetta”

AUTOMA: La marchetta? Come siamo arretrati, una volta si chiamava così, adesso dopo

l’avvenuta prestazione il cliente le consegnerà una card che poi lei la inserirà qui

nell’apposita fessura e vi verranno erogati i 100 euro, siamo nel ventesimo secolo è più

moderno

BARBARA: (avviandosi) Sarà pure moderno come dice tu, ma sempre una marchetta è!(entra spogliatoio Donna)

SCENA 2:  MARCO E MACCHINA

Stessa scena di prima, il campanello suona, si sente l’automatico ed entra Marco che rimane sull’uscio, in mano ha un foglio bianco strappato dalla prima pagina di un Copia-Commissione

MARCO: (leggendo) Dunque vediamol’indirizzoè preciso,l’ho scritto per bene sul miocopia-commissione … Via Paradiso 100, terzo piano interno 9, (guardando la porta) questo è il 9 … Non c’è dubbio il posto è questo …. (richiude la posta dietro di se, si

guarda un po’ in torno poi a bassa voce) Permesso ….Disturbo? Ci siete? Sono Marco

Libata

AUTOMA: (gridando)Benvenuto Marco Libata

MARCO: (sobbalzando)Porca miseria ma chi ha parlato?

AUTOMA: Sono io

MARCO: (riflettendo e guardandosi intorno)Io chi? Ma siete raffreddata, Signorina, uscitefuori


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AUTOMA: Non sono una signorina … Masempre a sua completa disposizione, sono ilsuo concierge

MARCO: (guardando l’automa)Allora Sierge … Mi sa che hai sbagliato persona, ho altrigusti io

AUTOMA: Lei non hai capito, io sono il concierge, il portiere di SCOPA = SegretaConfortevole Oasi Per Appuntamento … un automa che le illustrerà come muoversi nella struttura

MARCO: Ah si? Molto bene, allora Sierge, qua dobbiamo fare presto…a me tutte questecose non mi interessano, oggi è la mia prima volta e … sai (strofinandosi le mani) vado un poco di fretta, ho detto a mia moglie che non facevo tardi … e per anticiparmi, controlla, ho già fatto la mia iscrizione ed inviato la mia foto on line … sono Marco Libata … Dove vado?

AUTOMA: Certo Marco Libata, lastavamo aspettando …

MARCO: (inizia a sbottonare la camicia)Si, si certo lo so come volete voi

AUTOMA: Adesso vi darò la tessera che darete alla partner…

MARCO: (come se si volesse togliere la giacca,con le due braccia aperte, l’abbassa sullaschiena come se fosse uno scialle) Si, si certo lo so come volete voi

AUTOMA: Per avere la tessera introducete 200 euro

MARCO: (con un solo gesto risale la giacca e richiude i bottoni)Uh mamma mia e quantisoldi volete voi

AUTOMA: 200 euro

MARCO: (Infastidito)Ma non scherziamo proprio. Ma a chi? Voi così mi inibite, io avevoimmaginato che qui ci sarebbe voluta una bella sommetta, ma mai più di 30 euro … (pausa) Avanti con 30 euro che mi potete dare

AUTOMA: Una bambola di gomma…sentite qui non è il mercato

MARCO: Ma cercate di venirmi in contro (estraendo un fazzoletto con dentro spiccioli)Fate il bravo … (lo appoggia nel contenitore 1) pigliatevi questi … Dove la trovo?

AUTOMA: Ma che cosa? Che cos’è questa mappata?

MARCO: 30 euro a spiccioli ...ho rotto il salvadanaio per l’occasione …moneta sonante… Poi come si dice … a me pesavano, a voi con l’attività servono … (ridendo) Eh eh eh … Avete visto che pensiero ho avuto per voi … Avanti dove vado?

AUTOMA: Togliete questa roba dal contenitore…Ma che devo fare con queste monete?

MARCO:Voi non dovete fare nulla … ma la signorina si … (guardando la porta bianca)Che faccio, entro li?

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AUTOMA: Sentite o mi date 200 euro o ve ne andate, arrivederci

MARCO: Ma che arrivederci ed arrivederci, io hol’ormone impazzito che mi esce da tuttele parti e tu mi dici “arrivederci” … Senti, è vero che tieni il coltello dalla parte del manico, ma un minimo di comprensione per quest’uomo la dovresti pure avere … è una vita che sogno di stare con una donna

AUTOMA: E se non pagate continuerete a sognarla… Arrivederci(fa scattare lo sbloccodella porta)

MARCO: (andando a richiudere)Aspetta, cerchiamo di stare calmi, oltre al valoremateriale dei 30 euro che non è poco, vanno aggiunti 20, e dico 20 anni di arretrati accumulati, di prestazioni non sfogate e di impeti vogliosi … Sai che soddisfazione ne beneficerà la signorina? Avanti, fatemi fare una prova … dove sta?

AUTOMA: Ma mica sono meloni che potete fare la prova. Andate via o chiamo icarabinieri

MARCO: Chiami i carabinieri? (roteando il dito a mò di sbruffone) E chiama, fammi vederecome li chiami questi carabinieri, che quelli poi quando vengono e si guardano intorno, te la chiudono l’attività … (girando in torno alla macchina in cerca dell’entrata) Sentite, ma uscite qui fuori che parliamo meglio

AUTOMA: Ma tuvedi un po’, che giornata è iniziata per me oggi

MARCO: A te?

AUTOMA: (alterandosi) Io non sono umano, sono un automa come ve lo devo far capire

…da qua dentro non posso uscire, o pagate o ve ne andate

MARCO: E non gridate mica sono sordo… stiamo calmi …io sono unuomo d’affarie dibusiness ne capisco … Allora facciamo il punto … vedete sul pallottoliere quanto dovete ancora avere

AUTOMA: Ancora? Ma tu vedi cosa devo sopportare…(facendo un rumore di calcolo conla bocca) Mancano altre 170.00 euro

MARCO: Una sacca di sangue praticamente …

AUTOMA: Avanti il prossimo (risuona l’automatico)

MARCO: (richiudendo la porta)Aspetta Succhia sangue… Stavo scherzando … (estraeun portafoglio ed estrae) Eche miseria … eccole qua … sono altre50 (questo e tutto il resto di dopo verrà versato sempre nello stesso contenitore) … Così va bene?

AUTOMA: Me si stanno attaccando tutti i fili dentro al processore…Le tariffe non sononegoziabili o mettete altre 120 euro oppure (automatico della porta) avviatevi

MARCO: (richiudendo)Mamma mia e come siete fiscali, ma sono certo che ne varrà lapena … (si accovaccia, si guarda in torno, abbassa i calzini e prende altre 100 euro)Allora


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Vampiro, qua stanno altri 100 e con la trasfusione abbiamo completato, non ho più nulla ci siamo capiti … ( gridando) signorinaaa

AUTOMA: Abbassa questavoce …Ma che tigridi …con questisiamo a 180 …mancanoaltri 20.00

MARCO: Ma questa è una rapina

AUTOMA: Chiamala come vuoi tu, ma qua funziona così. Arrivederci (riavvia sbloccoporta)

MARCO: (sbuffando e chiudendo ancora la porta, scruta dalle tasche)Aspetta …Tu nonsei un automa che succhia sangue, tu sei proprio l’incarnazione di Dracula … (svuotando la tasca) Thiè questa è una marca da bollo da 15 euro, ora va bene

AUTOMA: Non andrebbe bene, per stavolta passi, ma stiamo comunque ancora a 195.00

MARCO: Un pacchetto di sigarette da 4.50.

AUTOMA: Mancano 50 centesimi

MARCO:  Ma chi sei  …Nosferatu?

AUTOMA: Tempo scaduto allontanarsi dalla macchina prima che parte una scossaelettrica ad altissimo voltaggio

MARCO: E fammi vedere come mi minacci (finge di prendere una lunga scossa) Ahhhhh… tengo 3 caramelle … 3 caramelle tengo

AUTOMA: Con zucchero?

MARCO: No … so dietetiche

AUTOMA: Allora non vanno bene (altra scossa)

MARCO: Ahhhh bastardo aspè (tirando stremato dalla tasca una bustina di zucchero)tengo pure questa, una bustina di zucchero rubata fresca, fresca stamattina al bar

AUTOMA: (Si sente un suono come di calcolo) Ora ci siamo…importo raggiunto.Benvenuto Marco libata …

MARCO:  Ma vaffa….(si tappa la bocca per non finire la parola)Ah che mi fai dire. Avanti

ora posso andare?

AUTOMA: Prima devi prendere dal dispenser la tessera che darai alla signorina e nelcassetto 2 il Pacco Ospiti … Io nel frattempo inizio a far girare i miei circuiti …

MARCO: … bravo, perché i miei già stanno girando da parecchio


AUTOMA: …(continuando)A girare i miei circuiti per estrarre il tuo Nick Namequale ….


… con il


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MARCO:  Lo so, lo so manterròl’anonimato …avanti, facciamo presto

AUTOMA: MarcoLibata … oraper tutti tu sarai … (rumore come prima)PidocchioArrapato

MARCO:  Pidocchio arrapato?  Ma che razza di nome è questo

AUTOMA: Volete cambiare il nome?

MARCO:Nossignore abbiamo già perso troppo tempo … Pidocchio Arrapato vabenissimo … Avanti, ora dove vado?

AUTOMA: Vai nella spogliatoio UOMINI, indossa quello che troverai nel pacco e poiandrai nella stanza NERA dove aspetterai la compagna che io ti ho assegnato

MARCO: We, mi raccomando mandamela Bona

AUTOMA: Tranquillo sono tutte ad alto livello

MARCO: Meglio per te, perché se non fosse, io qua torno e a calci e pugni ti smonto, haicapito? (sottolineando) Io, sono molto esigente …

AUTOMA: Esigente?… come stai tu …ti andrebbe bene pure un salvagente…

MARCO: (estrae il pacco,poi la tessera e legge il nome)VaccaVogliosa … Ah come mieccita questo nome … (felice sta per avviarsi allo spogliatoio Uomini quando sente bussare alla porta d’ingresso)

SCENA 3:  MARCO, MACCHINA E PINO

MARCO: Uh mamma mia, bussano alla porta ed adesso chi è? E se è qualcuno checonosco? (preso dal panico si nasconde a terra, di lato alla macchina)

Si apre con il solito suono automatico la porta, entra Pino vestito con un cappello, occhiali ed impermeabile nero, sembra un militare in borghese si nasconde il viso con una sciarpa, una volta chiusa dietro di se la porta, si toglie la sciarpa e si vede il viso

PINO: (battendo le mani si avvicina alla macchina dal lato opposto a quello dove c’èMarco in modo da non vederlo) Eccomi qua, buongiorno …

MARCO: (incondizionato risponde ma coprendosi il viso)Buongiorno

PINO: Allora dov’è la mia pulzella?

MARCO:  Ed io che ne so

PINO: Come che ne sai, so tre mesi che vengo qua e parlo con te come un deficiente edadesso mi dici che non lo sai?

MARCO: (titubante)  Ma veramente, io sono appena arrivato

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PINO: Ah … Sei nuovo? Modello aggiornato? (guardandolo meglio)Ti hanno cambiato itransistor? Hai tutto l’apparato elettrico nuovo? Allora mi ripresento Pino Luongo rappresentante di strumenti per la misurazione: chili, litri e metri non hanno segreti per me (prendendo le sue misure con le mani) … ad occhio e croce … capienza 2 metri cubi,1 metro e ottanta l’altezza e 120 kg il peso … Ho indovinato?

MARCO: E che sono uno scaldabagno?

PINO: Ma che strano…(scrutando nei dintorni cercando di capire da dove sente la voce)tihanno cambiato pure la posizione degli altoparlanti? Mi pare che la voce non viene più da qua dietro

MARCO: (tra se)Lo sapevo quel’infame ha chiamato i carabinieri…(a lui)  No, sono io

PINO: Io chi?

MARCO:  (uscendo e scoprendo il viso)Io. Perdonate, ho sentito che si apriva la porta,

pensavo che era qualcuno che mi poteva riconoscere e mi sono nascosto …

(giustificandosi) però vi giuro è la prima volta che vengo qui, (con le mani a mò di

preghiera) io ho famiglia, non dite niente a mia moglie per piacere … Marescià

PINO: Non sono maresciallo

MARCO:  Ah si giusto tenente

PINO: Non sono tenente

MARCO:    Allora Generale

PINO: Ma che state dicendo

MARCO:  Scusate ma voi siete o non siete un carabiniere?

PINO: Volete scherzare, io sono… come dire (sottovoce)un cliente

MARCO: E ditelo subito, mi avete fatto morire dipaura …(porgendo la mano)  io sono …

PINO: (bloccandolo con le mani in avanti)Ah! A…a…a…Per carità, non mi dite ilvostro nome … per la privacy nessuno lo deve sapere, (giustificandosi) prima voi per sbaglio avete ascoltate il mio ma … (passando con le mani davanti agli occhi come se volesse cancellare la visione)…guardami…guardami…guardami…dimenticatelosubito … (continuando) L’hai dimenticato? (Marco annuisce) Bravo … ed ora qual è il tuo Nick Name?

MARCO: Nick cosa?

PINO: Nick Name …Il nome in codice che ti ha assegnato la macchina

MARCO:  Ah si …Arrapato


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PINO: Arrapato …(riflettendo)complimenti ma questo è solol’aggettivo… io volevosapere l’animale a cui ti hanno accoppiato in base alle tue diciamo (alludendo) attitudini sessuali … qual è?

MARCO: (timoroso)Pidocchio

PINO: (ad alta voce)Pidocchio Arrapato … ah …(sicuro di se)ho capito cel’hai piccolo …ma non preoccuparti è cosa da niente … (abbassando la voce) io pure ho lo stesso problema … (orgoglioso) Piacere … Coniglio Allupato … tranquillo … non sono le misure ad essere importanti ... L’importante è la qualità, non la quantità … benvenuto nel club dei sotto misura

MARCO:(imbarazzato)Veramente se è per le misure io sono a norma … anzi direi pure(allargando le braccia per dire molto grande) fuori norma… Pidocchio è riferito che sonoun pò tirato di mani

PINO: Ah! (rimane interdetto perche ha detto il suo segreto)… non cel’hai piccolo?…

(mentendo) E … neppure io se per questo … (accennando di sbottonare l’impermeabile) lo vuoi vedere?

MARCO:  (con le mani lo ferma per non farglielo fare)  No, per carità ti credo

PINO: E ma non basta…potrei aver detto una bugia, meglio che controlli tu stesso (tentadi nuovo di aprirlo) Apro?

MARCO: (lo riferma) Ma chiudi sto coso, ho detto che ti credo …si vede che sei unapersona seria

PINO: Ma che persona seria e persona seria, tu non mi conosci nemmeno, io adesso te lofaccio vedere e poi mi dirai (tenta di nuovo di riaprirlo)

MARCO: (lo riferma) Per amor di Dio mi potrei sentire male…se ho detto che ti credo, ticredo

PINO:E va bene … per ora ti lascio con il dubbio …ma tanto più tardi, quando sentirai lapulzella … (sbruffone) perché la pulzella, la sentirai ansimare sotto i miei colpi … capirai di cosa sto parlando

MARCO: (curioso della risposta)Quindi ansimano? Partecipano, sono collaborative, non èche stanne ferme come una mummia e poi devo fare tutto io?

PINO: Ma che dici (buffone)… Quelle ansimano sotto i colpi potenti, partecipano sestimolate nei punti giusti e collaborano se di fronte trovano un amatore esperto … (indicandosi) come me

MARCO: Quindi con me …

PINO: (lo guarda) …si limitano a respirà

MARCO: Fai poco lo spiritoso, forse non sarò un esperto amatore…ma con vent’annid’astinenza che mi ritrovo, dopo, le raccolgono con il cucchiaino

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PINO: Ahhhh quindi hai arretrati? La tua signora ti tiene a stecchetto, perciò stai qua?

MARCO: Ebbene si, mi tiene a stecchetto (pausa)Ma come hai capito che sono sposato?

PINO: Porti la fede

MARCO: (guardandosi la fede)A giusto. Ma oggi ho deciso di infrangere il giuramento difedeltà … tu sei un uomo e mi puoi capire … oggi sarà per me … il giorno della riscossa

PINO: Ma perché tua moglie ti ha messo le corna?

MARCO: Magari, quella è una santa

PINO: Scusa ma non capisco

MARCO: Mia moglie è una cristiana integralista, di quelle vere, di quelle che la bibbia lasanno a memoria

PINO: Embè non sei contento?

MARCO: Contento di che? Lei è convinta che non si può fare l’amore se non perprocreare, dice che è peccato se il seme della vita viene sprecato inutilmente … Io le voglio bene, voglio rispettare la sua devozione ma dopo vent’ anni, i semi, li tengo tutte accumulate fino a qua (facendo una linea in fronte)

PINO: E quindi tu con lei (facendo con le dita il segno di niente) mai fatto niente?

MARCO: Non esageriamo, la prima notte ci fù, ma fu solo quella, perché poi, il giornodopo si senti male, andammo all’ospedale, facemmo gli accertamenti e scoprimmo che non poteva avere figli e così … come dire … mi mise il tappo

PINO:  E tu oggi  ….

MARCO: Mi vorrei stappare

PINO: Fai benissimo…e visto che ti sei appena confidato con me… anch’io voglioaprirmi (tenta di aprire l’impermeabile)

MARCO: (bloccandolo)Ancora con questo fatto…sono certo che le tue misure sono anorma

PINO: Ecco bravo…soffermiamoci su questa“norma” … no perchègli uomini poi sonobravi ad esagerare, che uno poi inizia a dubitare … ho sentito misure in giro che a confronto la proboscide di un elefante è una cannuccia … e non parliamo poi dei quei luoghi comuni che le donne per capire se un uomo e all’altezza, guardano il naso … che tu sapendolo, con un fazzoletto in mano fai finta di avere il catarro tutta a giornata …

MARCO: Davvero dicono questo?

PINO: Eh si


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MARCO: Ma anche se fosse, ancora non ho capito dove vuoi arrivare

PINO: Voglio arrivare …(mettendogli il braccio al collo)tu per esempio a“norma”, comestai piazzato …

MARCO: (avendo frainteso la situazione si toglie lentamente la mando dalla spalla edallontanandosi ) Amico, mi sa che stai sbagliando persona ... è vero che è passatoparecchio tempo … ma io, me lo ricordo ancora una donna come è fatta (avviandosi allo spogliatoio)

PINO: Aspetta io …

MARCO: Ma che io ed io… Io tengouna vacca che me sta aspettando e tu te ne vienicon la proboscide, il catarro e l’elefante?

PINO: Ma allora non hai capito

MARCO: No invece, ho capito, ho capito moltochiaramente …(indicando Scopa) vedi iljukebox a chi lo deve far passare questo guaio … stammi bene (entra spogliatoio uomo)

SCENA 4:  MACCHINA E PINO

PINO: (Rimane interdetto) Ma che ha capito questo…ma mica mi ha preso perfemminello(GAY)? … Mah (rivolgendosi alla macchina) Io sono Coniglio Allupato

AUTOMA: Benvenuto Coniglio Allupato inserisci il denaro

PINO: (estrae dalla tasca 200 euro, poi guardandosi intorno ed in forma confidenziale)Iote li do i 200 euro ma mi raccomando stavolta una meno esigente, che l’ultima che mi hai dato, appena ho aperto l’abito, tante delle risate che ha fatto che le uscivano le lacrime dagli occhi

AUTOMA: Quindi non vuoi che ridano?

PINO: E’ certo … non mi sembra proprio il caso. Secondo me è statol’abito che mi haidato che era troppo equivoco, io oggi, ne vorrei uno un po’ più serio, di quelli che ispirano fiducia, rassicurante … così che la donna si sente a proprio agio ed è più sincera a giudicare

AUTOMA: Per questa particolare richiesta dovrai attendere unpo’nella stanza BIANCAquando la spia luminosa inizierà a lampeggiare, vieni a ritirare la card per la partner appositamente scelta per te

PINO: Benissimo ed il pacco?

AUTOMA: Lo prenderaidopo con la tessera … Ora introduciil denaro

PINO: (li mette nel contenitore 1) Certo 200 euro benedetti (avviandosi)Sento che questavolta sarà quella giusta (sulla porta sbirciandosi nell’intimo) Hai finito di farmi fare brutte figure (entra nella stanza)

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SCENA 5:  MACCHINA E PIA

Si sente bussare alla porta e come sempre l’automatico apre la porta. Entra Pia, è vestita tipo da suora novizia, gonna lunga con pieghe e pullover grigio, camicia bianca, scarpe e borsa nera ed un Copia-Commissioni sotto al braccio aperto sulla pagina fotocopiante gialla … si guarda intorno

PIA:E’ permesso?  Eminenza …Eminenza sonola signora Pia …mi manda Padre Egidio

…per quella benedizione che mi dovete fare…  (guardandosi intorno in silenzio)

Eminenza … disturbo? (guardandosi l’orologio) E’ giusto, sto un pò in anticipo, a quest’ora starà ancora facendo il ritiro spirituale del mattino … Comunque sono sicura che il posto è questo … (leggendo con difficoltà perché il foglio è quello giallo e normalmente il fotocopiato non è ben leggibile, ricordiamo che la prima pagina, quella bianca, era stata utilizzata da Marco per segnarsi l’indirizzo) Via Paradiso 100, terzo piano interno 9(muovendo tra le mani il foglio) speriamo che Marco me l’ha segnato bene, stamattina andava così di fretta quando gli ho chiesto di prendere nota dell’indirizzo, che non ha trovato di meglio che segnarlo sul suo copia-commissioni … (deve trovarsi di spalle alla macchina) Ma fortunatamente…(alzando la voce) io sono arrivata…

AUTOMA: (parla da prete questa volta)Benvenuta Arrivata

PIA: Chi è? Chi ha parlato

AUTOMA: Sono io

PIA: Io chi?

AUTOMA: Alle tue spalle

PIA: (girandosi intorno)Ma io non ti vedo

AUTOMA: Non mi vede…ma mi può sentire

PIA: (in estasi tra sé)Padre Egidio mi aveva detta che questa casa era benedetta dalSignore, ma non m’immaginavo che parlavo direttamente con (con le mani in preghiera) Siete lo Spirito Santo

AUTOMA: Non sono lo Spirito Santo

PIA:Uh … Allora (facendo il segno della croce si inginocchi, occhi in alto)con il figliolo

AUTOMA: Nemmeno

PIA: Che emozione …Sto parlando direttamente con il Padre Eterno (buttandosi faccia aterra e braccia aperte, alzando la voce)…Signore, e questo è un miracolo, come puòquest’umile donna servirvi … dite che devo fare?

AUTOMA: SCOPA

PIA: Subito, io sono un’esperta … Signore … come scopo io non scopa nessuno …dove sta … dove sta la scopa che questo pavimento lo faccio diventare candito e puro come sua santità merita

Una scopa per quattro di Eva De Rosa e Massimo Canzano

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AUTOMA: Ma cosa hacapito …io sono SCOPA

PIA: (perplessa)Siete voi? (credendo di aver capito)Ah ho capito, non mi dite niente,questa deve essere una parabola … Padrete’, non vi arrabbiate io questa parabola non la conosco, in tanti anni una sola volta sono mancata a messa e sicuramente in quella, Padre Egidio l’avrà spiegata … Ma ho capito il messaggio …

AUTOMA: Quale messaggio?

PIA: Il messaggio della parabola e cioèche voi siete come una scopa … e come tale,spazzate via tutti i peccati del mondo … (estrae dal seno un rosario e sempre in ginocchio) Padre nostro che sei nei cieli sia fatta la tua volontà …

AUTOMA: Ma che stadicendo …

PIA: Il rosario .. (continuando)Come in cielo così in terra …

AUTOMA: Ma sta sbagliando tutto

PIA: Come sto sbagliando, io il rosario lo recito tutti i giorni … Sei volte al giorno …(ricomincia) Padre Nostro che sei nei cieli …

AUTOMA: Ma che dici, chec’entra il rosario … lei non capiscele mie parole

PIA: Ho deluso Nostro Signore? (battendo il pugno in petto)Perdonami …mia culpa, miaculpa, mia grandissima culpa … allora se non capisco, vuol dire che non sono pura, che avrò peccato … vuol dire che ho perso la retta via, allora Signore …(allargando le braccia) fa che la tua pecorella ritorni al tuo ovile, mandami qualcuno ad indicarmi la strada giusta

SCENA 6:  PIA E BARBARA

BARBARA:(Da dentro canta)“ Sono una donna non sono una santa …Non tentarmi nonsono una santa”…

PIA: Una santa? Mi stai mandando una Santa?

BARBARA: (uscendo e continuando a cantare indossa una vestaglia celeste, contantissime piume, sotto si vede un intimo sexy a discrezione della costumista) “Sono unadonna non sono una santa, non …”. We e tu chi sei, che ci fai lì a terra?

PIA: Ti stavo aspettando Angelo Celeste…

BARBARA: Ma chi a me? Ma tu chi sei?

PIA: Sono Pia e sono contenta chel’Altissimo ha mandato te per rimettermi sulla strada

BARBARA: Quale strada?

PIA: La retta via


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BARBARA:La retta via? …(riflettendo)Ah stavi sulla Domiziana*? Ma è una cosavecchia e pericolosa … oggi se si vuole avere … diciamo … un incontro sicuro, è qui che si deve venire

PIA: E perciò sonoqui …prima mi ha parlato sai, maio l’Altissimo non l’ho capito

BARBARA:L’Altissimo?

PIA: Si, (indicando  verso la macchina)la voce dietro di me… non ho capito che devo fare

BARBARA:Ah … non l’hai capito? E quello si spiega male,dice che è l’ultimo modello masecondo me l’hanno trovato dentro una discarica …

PIA: Non ho capito

BARBARA: Non ti preoccupare adesso ti spiego tutto io,è facile …prima di tutto ti devicambiare, perché così vestita non vai bene

PIA: Cambiare? Ma io in queste occasioni indosso sempre questo vestito

BARBARA: Sorella cara, io non so vestita così cosa riuscivi a fare sulla Domiziana, maqui è tutta un'altra storia … Ascolta, c’è bisogno di un abbigliamento più adeguato … più veloce … poi quando ci si incontra non si può perdere troppo tempo

PIA: Ma io mi vesto cosi perrispetto … per devozione … perelevarmi

BARBARA: E levatelloche è meglio …che Nick Name ti ha dato?

PIA: Ma chi?

BARBARA:L’Altissimo, come lo chiamitu

PIA:Ah …non me l’ha dato

BARBARA: Non lo hai ancora avuto? Aspetta ho capito, sicuramente ti ha confuso edavrai saltato dei passaggi … (avviandosi alla macchina) Non ti muovere da qui, adesso me la vedo io …

PIA: Ah intercedi tu per me?

BARBARA:Si, sono più pratica …Quanti anni hai?

PIA: (l’età giusta dell’attrice)47

BARBARA: Ummm veramente? Portatiun po’ male direi ma, questo non importa,vediamo questo che dice … Allora … (alla macchina) qua ci sta … (a Pia) come hai detto che ti chiami?

PIA: Pia Addolorata

*Mettere il tipico nome di una strada frequentata da prostitute


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BARBARA:(guardandola)Bella fantasia mamma e papà eh! (alla macchina)Allora sentibene, che poi dice che non capisci (scandendo e posizionandosi davanti alla macchina) Pia Addolorata di anni 47

AUTOMA: Benvenuta Pia Addolorata(si sente lo scatto con flash)

BARBARA: Ma che hai fatto? Mi hai scattatoun’altrafotografia?

AUTOMA: E’ una semplice formalità, la legge lo impone, ma tranquilla, i dati non verrannomai divulgati

BARBARA: E che tengo 47 anni io? Allora sei scemo… ascoltami bene, questa è laseconda fotografia che mi hai fatto fratello caro, io non sono Pia Addolorata (indicandola) è lei

AUTOMA: Ed allora avete 10 secondi per posizionare la candidata…prepararsi per lafoto … (inizia a numerare e Barbara presa dal panico corre a prendere Pia) 10 … 9 …

BARBARA: Vieni con me

PIA: Che succede?

BARBARA: Ti devi mettere qua

AUTOMA: (continuando a numerare)… 6 … 5 …

PIA: E perché?

BARBARA: Qua così si usa

AUTOMA: (continuando a numerare)…3 … 2 …

BARBARA: (posizionando Pia davanti alla macchina)Sta qua, e mi raccomando prendibene la mira

AUTOMA: (si sente lo scatto con flash)

PIA: (aprendo le braccia)Miracolo!  Miracolo! Ho visto la luce

AUTOMA: Benvenuta Pia Immacolata, ora per tutti sarà… (solita musichetta) PecorellaIllibata … Stanza Bianca e ritirare il pacco cassetto 3

PIA: (che non ha capito nulla, alza le mani in alto e muovendole da destra verso sinistraintona la canzone liturgica “Resta con me …”) Resta con meeee … non mi lasciaaaarr …

BARBARA:Ma ch’è passato?

PIA: (in enfasi)Sono stata illuminata,l’Altissimo mi ha purificato, ora sono pronta perl’incontro … (continuando) Non mi lasciar … La notte mai più scenderaaa


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BARBARA: Questa è mezza scema (guardandola stranita apre il cassetto e prende ilpacco) Smettila…hai sentito che ha detto? Tu ora sei Pecorella Illibata

PIA: No, io sono Pia Addolorata

BARBARA: No, questa è tutta scema … Ascoltami bene, fuori da queste mura sei PiaAddolorata, ma qui sei Pecorella Illibata ed io Vacca Vogliosa … per gli incontri funziona così … Hai capito? (Pia annuisce in modo incerto e Barbara gli porge il pacco) E speriamo, ecco questo è per te

PIA: (contenta)Per me? Grazie e che cos’è?

BARBARA: L’abito per l’incontro

PIA: (stranita)Per l’incontro?

BARBARA: (indicando)Si, te l’ho detto ti devi cambiare … Allora(indicando)quella è lastanza Bianca dove avrai l’incontro e li invece, c’è lo spogliatoio DONNE (alludendo) con tutto il necessario di cui hai bisogno

PIA: (preoccupata)Ma che dici? Di che ho bisogno? Che devo fare?

BARBARA: (paziente)Ma come hai fatto fino e ad oggi… Va benedai, adesso ti facciovedere io, vieni con me (tenendola per mano si avviano allo spogliatoio)

PIA: Grazie mio Angelo Celeste

BARBARA: (come per riprenderla)Sono Vacca Vogliosa

PIA: Grazie mio Angelo Celeste di una Vacca Vogliosa

Entrano nello spogliatoio Donne

SCENA 7:  PINO E MACCHINA

PINO:(uscendo euforico dalla stanza BIANCA va alla macchina)Lampeggia …lampeggiatocca a me (saltellando) sono io … eccomi … (fermandosi davanti alla macchina) Wè, ma siamo sicuri che questa è meglio dell’ultima?

AUTOMA: Stia tranquillo, farà un figurone

PINO: Questa è la quarta volta che vengo, mi hai fatto spendere un capitale, invece diguarirmi dalla mia ossessione, mi stai facendo aggravare ed i miei affari vanno sempre peggio

AUTOMA: Tranquillo … stavolta leho procurato una compagna giusta per lei…unadonna che non riderà delle sue dimensioni anzi, ne esalterà le caratteristiche

PINO: Ma tu davvero dici?Spero proprio che sia cosi … anche perché ormai con la miaautostima sotto i piedi, non riesco più a vendere a nessuno …

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AUTOMA: Io non capisco peròqual’è il suo problema

PINO: E’logico che non capisci sei un automa, che vuoi capire… micatra voi macchineandate in competizione per vedere, chi ha il transistor più grosso

AUTOMA: Quanto mai l’autostima è data dalle dimensioni?

PINO: Sarà purecome dici tu … ma c’èdi fatto che prima ero un venditore eccezionale…da chi andavo, andavo vendevo che era una meraviglia … poi tre mesi fa … i miei colleghi organizzano una partita di calcio e dopo, tutti insieme negli spogliatoi a fare la doccia … e … sarà stato il freddo … sarà stata la stanchezza … sarà stato che molti erano più giovani di me … ma dando un occhiata fugace … subito mi resi conto che ero sotto misura … e di questo se ne accorsero pure loro … tanto che ero entrato nello spogliatoio che mi chiamavano Pino Luongo … e ne uscì dalla doccia preso in giro, come Pipino il Breve.

AUTOMA: E questo che c’entra?

PINO: C’entra … c’entra … perché da quel giorno, non sono stato più capacedi vendere

AUTOMA: E perché mai

PINO: Perchè per vendere bisogna guardare negli occhi il compratore … devi sentirtisuperiore, ti devi sentire uomo … ed invece … l’unica cosa che pensavo quando li guardavo … “questo sarà un’altro piazzato meglio e me” … e mi bloccavo

AUTOMA: E non poteva chiedere a qualcuno, se le sue misure erano normali?

PINO: Ma a chi chiedevo, a mia moglie?

AUTOMA: Esatto, perché no lo ha chiesto a lei?

PINO:Ma che sei scemo? E’ proprio a lei che non dovevo far venire il dubbio, e soloquesto ci mancava … così minavo pure il mio matrimonio … io perciò sono qua, sono io che mi devo convincere che è tutto a posto

AUTOMA: Capisco … Ascolti,non si preoccupi dopo essere stato con la prescelta …sarà persino in grado di vendere crema abbronzante agli africani

PINO: Magari …io mi accontenterei di vendere cappotti agli esquimesi, avanti dammi lacard fammi leggere il nome

AUTOMA: E’ già stata erogata … e,non dimentichi il pacco nel cassetto numero 4

PINO: (prende la card e lentamente come fa il giocatore di poker legge il nome)PE …CO

…RE … LLA … ILLIBATA … Perfetto, questa è lei … (prende il pacco dal cassetto) Che costume mi hai dato stavolta?

AUTOMA: E’ una sorpresa adatta alla situazione, vada nello spogliatoio Uomini e poiStanza Bianca


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PINO: (avviandosi alla porta e canticchiando di Dalla “Attenti al lupo”)Pecorella, pecorella… Attenti al lupo … attenti al lupo … living together (aprendo la porta) Pecorè … guarda il cielo che ti manda (si chiude la porta alle spalle) lalla la la la

SCENA 8:  PINO E MARCO

Si sentono a soggetto delle voci concitate tra Pino e Marco. Poi si riapre la porta e Pino è sbattuto fuori colpito dal pacco che gli viene lanciato dietro

PINO: (dolorante)Ma che ti prende?

MARCO: (uscendo vestito da uomo primitivo e con una clava in mano agitandola tipo FredFlintstones) La vedi questa? Se non esci da qui dentro te la suono in testa

PINO: (riparandosi)Oh ma si scemo? Abbassa questa mazza, io ero entrato solo percambiarmi

MARCO: E qui non c’è niente da cambiare, te lo ho già dettoprima, a me, mi piacciono lefemmine

PINO: E pure a me, che hai capito, io sono una persona seria

MARCO: E pure io

PINO: (indicandolo ed in modo ironico)Così vestito?

MARCO: E che significa, (indicando la macchina)quello, questo mi hadato …

PINO: (sempre ironico) Evidentemente gli stai sul…

MARCO:  Sul che?

PINO: (pausa)Sullo stomaco ah ah ah

MARCO: We, embè, che hai da ridere?

PINO: Niente ti prendevoun po’in giro, per scherzare…io ti vedo troppo agitato, tu tidevi rilassati altrimenti non te lo godi il momento (recupera il pacco)

MARCO: (nervoso)Dopo mi rilasso, ora ho da fare, la devo trovare…Dove sta, dove stala Stanza?

PINO: Ma che fretta hai… abbassa l’arma non siamo mica in guerra e calmati un po’ misembri un pazzo

MARCO: (c.s.) Ma che mi devo calmare, io mi sento teso come una molla, pronto ascattare … Dove vado? Dov’è la stanza Nera?

PINO: (indicando) Là … (calmo)Però caro Pidocchio Arrapato, se fai così non va bene,lasciati consigliare da me, tu sei inesperto e non sai come funziona, qui c’è tutta un (scandendo) metodo da seguire (avvicinandosi) ora te lo faccio vedere

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MARCO: (agitando la clava)E io te lo faccio provare…sarò pure inesperto come dici tu,ma “come funziona“ io me lo ricordo ancora e tu nel “ricordo mio” non ci puoi stare (entrando nella stanza Nera) Mi sono spiegato?

PINO:E’confermato…mi ha preso per recchione (entra nello spogliatoio Uomini)

SCENA 9:  BARBARA E PIA

BARBARA: (uscendo dallo spogliatoio Donne e sulla porta) Ma che mi hai fatto entrare afare con te qui dentro se poi ti metti vergogna di spogliarti davanti a me …

PIA: (da dentro)Hai ragione ma, io sono un poco timida, per favore dammi una mano,questo dove hai detto che lo devo mettere

BARBARA: Ancora? Quello lì è il pezzo di sopra e va messo di sopra e poi, miraccomando non ti dimenticare di farti dare la Card, altrimenti da questo incontro non sarai ricompensata

PIA:(c.s.)Va bene mio Angelo Celeste di una…

INSIEME: … Vacca Vogliosa

BARBARA: (chiudendo la porta) Mamma mia e che pazienza che ci vuole con questa

anche se però, la devo ringraziare … lei senza volerlo, mi sta dando forza e coraggio…

perché allora la scelta che sto facendo è giusta …  se quella così combinata lavora,

(mostrandosi) io, per come sono messa, potrei diventare persino milionaria. (fermandosi

davanti alla porta della stanza Nera). Anima e coraggio, sono pronta, quanto tempo ci

posso mettere … (pausa cercando di ricordarsi) vediamo … se prendo Pasquale come

riferimento che tra i tutti i miei compagni, è stato il più prestante … il più focoso  … ed il più

duraturo …. (pausa) Cinque minute e sono fuori! (entra e chiude la porta)

SCENA 10:  PINO E MACCHINA

Esce dallo spogliatoio Uomini vestito da monsignore, con la particolarità che il dietro dell’abito è aperto e quando l’attore si girerà, si vedrà solo lo slip perché non porta altro sotto

PINO: (andando verso la macchina stando attento a non mostrare al pubblico il dietrodell’abito) Secondo me, a te il calore ti ha fuso tutte le valvole

AUTOMA: Cosa c’èora che non va?

PINO:Cosa c’è? No dico…ti pare normale che in una casa per appuntamenti, tu me faivestire cosi

AUTOMA: Sei stato tu che hai richiesto un abito più serio

PINO: Appunto più serio, non questo, io così vestitomi blocco … mi inibisco e(sottolineando) l’attributo, invece di attizzarsi, si accartoccia tutto quanto


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AUTOMA: Tu devi stare tranquillo, fidati di me, quest’abito non ha mai fallito

PINO: Un abito da prete?

AUTOMA: Certo … non fermarti alle apparenze … non giudicare dalla facciata … “Uccellidi Rovo” ha fatto scuola, non c’è donna che gli abbia resistito

PINO:Tu dici?… Mah… forsesarà pure come dici tu, ma considerando i vari fallimenti .. .a te non ti tengo più di fiducia … Però ora sono qui e … come si dice … siccome sto ballando … continuo a ballare … vado (si ferma vicino alla porta della stanza Bianca, si volta per guardare la macchina e mostra il suo dietro al pubblico) …Consierge, mandamila Pecorella

SCENA 11: PIA E PINO

Pia esce dallo spogliatoio, ha indossato lo slip sopra la gonna che ora le pende ai due lati, il reggiseno l’ha indossato sopra la camicia ed in testa ha un reggicalze con le calze allacciate di cui, una le scende sulle spalle e l’altra a mò di velo sul viso.

PIA: (congiungendo le mani a mò di preghiera)Grazie Signoredell’Angelo Celeste di unaVacca Vogliosa che mi hai inviato, adesso sono pronta per l’incontro, speriamo che sua eminenza mi riceva presto, questo velo in testa mi stringe talmente forte che ho paura che mi farà venire mal di testa e finisco per fare una brutta figura … (guardandosi intorno) Allora …mi ha detto che devo attendere in quella stanza (si avvia verso la stanza Nera … alza la mano per bussare ma legge la targa) ma questa non è la stanza Bianca (si volta ed indicando) Ah si giusto, questo velo davanti agli occhi non mi fa vedere nulla, dovrebbeessere quell’altra lì (si avvia, poi si ferma e bussa) Monsignore sono Pia … mi manda Don Egidio (mettendo l’orecchio vicino alla porta perché non sente risposta) Monsignore ci siete? (tra sé) Ah giusto che scema … l’Angelo Celeste di una Vacca Vogliosa mi ha detto che devo dire quell’altro nome per l’incontro … aspè … come ha detto che mi dovevo chiamare? (riflettendo) Ah si … (ribussando) Monsignore aprite … sono io … Pecorella Illibata

PINO: (apre la porta, esce di un passo ed a braccia aperte)Pecorè, vieni, vieni nelle miebraccia … vieni

PIA: (ammirata)Come siete bello, avete gli occhi di San Gennaro, la bocca diSant’Antonio ed il viso dell’Arcangelo Gabriele

PINO: E questo è sopra, immagina sotto come sto piazzato (la tira dentro e chiude la portaalle spalle)

PIA: (da dentro)Monsignò … ma che state facendo …

PINO: (da dentro) Viene qua, che te voglio cresimà

PIA: (da dentro si sente gridare)Ahhhhhhh (uscendo e coprendosi un occhio perchè lamolla del reggicalze l’ha colpita, non ha più le calze sulla testa)

PINO: (da dentro)Aspetta dove vai


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PIA: (barcollando al centro tra le stanze)Ahhhhhhhh la molla …la molla …dentroall’occhio mi è andata (sembra avviarsi alla stanza Bianca poi invece all’ultimo secondo, raggiunge lo spogliatoio uomini alla ricerca di Barbara) Angelo Celeste di una VaccaVogliosa aiuto (entra)

SCENA 12: MARCO E BARBARA

MARCO: (uscendo)Aspettami qui

BARBARA: (da dentro)Ma dove vai adesso?

MARCO: (rimanendo sull’uscio)Questa voce mi sembra di conoscerla

BARBARA: (mettendo solo mezzo busto fuori la porta coprendosi con un lenzuolo)Si, maprima dammi la Card

MARCO: Ma che dici … mica faccio beneficenza io… Bambolina, noi due, non abbiamoancora fatto niente

BARBARA: (c.s.) Come niente? In un secondo, tuhai battuto tutti i record … Un colpotenevi a disposizione e come mi hai visto, subito l’hai sparato

MARCO: (giustificando)E che centra, quello era un colpo a salve, non vale … noi laguerra ancora la dobbiamo fare … Resta qui dentro e non muoverti che subito vengo, cioè volevo dire “ritorno” … ritorno ok? (spingendola dentro, chiude la porta e tra sè) Sarà che

èla prima volta, sarà che non ho mai tradito mia moglie, sarà il rimorso di coscienza … Ma prima mi è parso di sentire la voce di mia moglie Pia … (camminando e guardandosi intorno, si pone tra i due spogliatoi) Ma vuoi vedere che stamattina mi ha scoperto e chemi ha seguito fin qua sopra? E magari si è pure nascosta per prendermi sul fatto … (entrando nello spogliatoio Donne) … Può essere mai? Pia qui sopra? Che assurdità sto pensando … però, però, però “chi si guarda il suo non sbaglia mai” … meglio controllare … Fammi vedere chi c’è qui dentro

SCENA 13: PIA E BARBARA

PIA: (esce spogliatoio Uomini e parlando arriva alla stanza Nera)Qui non c’è, se n’èandata, l’avrò delusa. (raggiunta la stanza Nera si inginocchia faccia al pubblico e con le mani a mò di preghiera) Dove sei Angelo Celeste, come mi hai chiesto ho indossato laVeste, (alzando i toni) Toooorna mia Vacca Vogliosa, che se recupero la Card di me sarai orgogliooooosa

BARBARA: (aprendo la porta con il lenzuolo)Hey ma la vuoi finire di gridare qui fuori?

PIA: (felicissima corre ad abbracciarla alla porta)Sei tornata mio Angelo Celeste di unaVacca Vogliosa

BARBARA: (allontanandola)Ma che ti prende? Cos’èsuccesso?

PIA: (indicando la stanza ed alzando la voce)Monsignore

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BARBARA: Che ha fatto Monsignore?

PIA: (alludendo)Mi voleva cresimà

BARBARA: E che credevi che ti avrebbe cantato una canzone? Ma chi ti ha mandato,come sei arrivata qua sopra?

PIA: (c.s.)Don Egidio, Don Egidio mi ha presol’appuntamento… ha detto chequadovevo venire, vieni con me e spiegalo pure tu a monsignore (prendendola per mano)

BARBARA: Ma dove devo venire? Cosa vuoi che io dica a quello?

PIA:  Angelo Celeste di una Vacca Vogliosa … (inginocchiandosi)  non mi abbandonare

BARBARA: Ma io non so cosa devo fare, (alzandola)innanzitutto alzati da terra …laregola dice che è vietato sostare fuori dalle stanze, non si può stare, come te lo devo dire

PIA: Un bicchiere d’acqua … dammi un poco di acqua

BARBARA: Va beneentra qui dentro, ti darò un bicchiere d’acqua, ma dopo però,te nedevi andare, perché ho il mio incontro e non posso perdere altro tempo … ci siamo capite?

PIA: Si mio…

INSIEME: Angelo Celeste di una vacca Vogliosa (Pia entra)

BARBARA: Ma che male ho fatto  (entra anche lei e chiude la porta)

SCENA 14:  MARCO

MARCO: (uscendo spogliatoio Uomini)Qui dentro non c’è, ma non ho dubbi, la voce l’horisentita … Adesso due sono le cose o sto diventando pazzo o mia moglie si sarà nascosta da un’altra parte. Qua dentro non c’è (indicando la stanza Nera) perché ci stavo io con la Vacca, (indicando la stanza Bianca) là, è meglio che non entro il coniglio potrebbe lusingarsi … Allora non c’è dubbio sta nello spogliatoio Uomini (pausa poi riflettendo ad alta voce con se stesso) Piuccia mia, dentro un bordello, chiusa in unospogliatoio di uomini? … Ma che sto pensando? Ma pure se aprissi la porta e la trovassi, io non potrei mai crederci (entra)

SCENA 15:  PIA, BARBARA E MARCO

PIA: (uscendo a metà busto)Come dove l’ho visto?(indicando)Sta li dentro, (ad altavoce) nella Stanza Bianca

BARBARA: (uscendo e riportandola dentro)Si, ho capito, ma chiudi questa porta, primavieni a bere l’acqua (entrano)


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MARCO: (apre la porta)Stavolta ho sentito bene ed ha detto che sta nelle Stanza Bianca

…la stanza del coniglio … altro che femminella, quello è a mia moglie che glielo sta facendo vedere (furioso entra nella Stanza Bianca) We ….

SCENA 16:  PIA E BARBARA

BARBARA: (uscendo)Sorella cara adesso devi andare…è la seconda volta che me lospieghi ma io non ho ancora capito bene … Allora hai aperto la porta e l’hai visto

PIA: Si

BARBARA: E ti ha abbracciato

PIA: Si

BARBARA: E ti sei impressionata

PIA: No, mi sono impressionata dopo,quando l’hoabbracciato io

BARBARA: E perche mai?

PIA: (mimando con le mani, fa immaginare quando in un abbraccio si ritrova a stringere trale mani il suo deretano) Perché davanti sembrava un Santone ma da dietro ho abbracciatoun mutandone

BARBARA: Allora stava mezzo svestito?

PIA: Si

BARBARA: E qual è il problema? Qui gli incontri si fanno così, bisogna essereveloci …qua la pezza e qua il sapone … ma la cosa più importante … l’hai fatta? Hai preso la card?

PIA: Ma non me ne ha dato il tempo … Io mi sonosentita prendere da ogni parte, manivicine alle cosce, mani tra i capelli, mani sopra la spalla, mani al petto (inginocchiandosi a lei) Angelo Celeste di una Vacca Vogliosa … ma quantemani può avere un Monsignore?

BARBARA: Quelle che servono…Alzati per carità… ogni tanto ti butti a terra … Maguardati, come ti sei vestita, come ti si combinata, il resto del costume dove sta, che fine gli hai fatto fare?

PIA: (aprendo le braccia per indicare qualcosa di lungo)Ma perchè quel coso enorme lodovevo mettere?

BARBARA: E certo, solo così non vai bene!Non sei completa … non si capisce. Ascoltafacciamo una cosa, adesso ti accompagno nello spogliatoio, (prendendola per mano si avviano alla porta Spogliatoio Donne) ti aiuto ad indossareper bene l’abitoe poi ritornonella mia stanza e tu dovrai andare nella tua … mi sono spiegata? Avanti vieni e facciamo presto che da stamattina ancora devo combinare niente (entrano)


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SCENA 17:  MARCO E PINO

Mentre si apre la porta si sente Marco che emette una serie di Ah di dolore perché Pino lo tiene per un ’orecchio, in quella posizione escono

MARCO: Ah ah ahhhhhh

PINO: Una volta per tutte mettiamo le cose in chiaro, io non sono femminella e a me, mipiacciono le donne

MARCO: (dolorante)E pure a me

PINO: E non mi sembra, perché se ti piacevano le femmine, non ti buttavi in una stanzadove dentro c’era un uomo

MARCO: Ma io stavo cercando mia moglie

PINO: E la cercavi nella mia stanza?

MARCO: Si

PINO: (guardandolo sorpreso)Ma perchè tua moglie fa il mestiere?

MARCO: Si … no … che sto dicendo …lasciami l’orecchio che mi fai male …Ahhhhhhh(Pino lascia la presa) quella mia moglie è una santa quale mestiere, ma mentre ero nella stanza di là (indicando La stanza Nera) ho sentito … cioè mi è parso di sentire più volte la sua voce … ho controllato nelle altre stanze, non l’ho trovata e quindi qua doveva essere, nella tua

PINO: E da me non c’è, hai scavato ovunque e come hai visto la camera è vuota

MARCO: Ed allora mi sarò impressionato

PINO: Tu ti sei impressionato e a me mi sei venuto a disturbare?

MARCO: Che disturbare e disturbare,che stavi solo tu nella stanza …

PINO: E quella se n’è andata

MARCO: Chi se n’è andata?

PINO: (cercando di recuperare)Nessuno,nessuno se n’è andatoperché quellatorna …

MARCO: Ma chi torna?

PINO: La mia partner. (improvvisando, inventa con fare da buffone) Prima che tu arrivassi,stavo con una donna … ma non una qualunque, un femminone talmente sexy, talmente eccitante, talmente prosperoso che appena me la sono trovata a tiro gli sono saltato addosso (con la mano stesa aperta come se stesse affettando) e ci do, che ci do, che ci do … l’ho distrutta

MARCO:L’ haidistrutta?

Una scopa per quattro di Eva De Rosa e Massimo Canzano

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PINO: Ehhh … Tu non puoi immaginare quella com’era (allargando le braccia disegna uncerchio) Era una … una

MARCO: Una mongolfiera?

PINO: Che mongolfiera? Quella era una donna esuberante… Una superfemminaseducente … Devi pensare che da sotto, la teneva per sopra infilata (intende la mutandina infilata sulla gonna) e da qua e da la (mimando il vestito che esce di lato alle mutande come se fossero tentacoli) gli pendevano tutti questi cosi

MARCO: E che era un polipo?

PINO:Che polipo e polipo … che io poida qua (tirando qualcosa di immaginario dallafronte per indicare la giarrettiera con le calze che lui le ha tirato) l’ho presa e glieli ho tiratiforte

MARCO: Gli hai tirato i capelli?

PINO: E lei  (gemendo di piacere)ahhhhhhh …gridava impazzita dal piacere

MARCO: Ed ora dove sta?

PINO: (con falsa modestia)Al manicomio …. Dove vuoi che sia … a riprendersi,perché tu

non ci crederai ma gli è talmente piaciuto che ha detto che lo vuole fare ancora, una seconda volta e forse pure una terza … (guardandolo negli occhi e mettendo la mano a mò di megafono sulla bocca alzando i toni) Agratis

MARCO: (spostandolo con una mano sul braccio lo fa ruotare)Ma non dire fesserie, dadove l’hanno trovata a questa alla Caritas

PINO: (spostato dal movimento di Marcomostra l’apertura posteriore a Marco ecamminando come un gigolò) E che ci vuoi fare … E’ bastata una guardata …

MARCO: (sbalordito dalla vista ed indicando il suo dietro)…per far correrele mosche …ma guarda come ti sei combinato

PINO: (giustificando)Sei invidioso? Giusto per la cronaca, il vestito era sano, è stata lapantera che me lo ha lacerato … (scandendo) a morsi. Ma che ne sai tu … io ho avuto a che fare con una lussuriosa, un’assatanata, un’insaziabile leonessa affamata di sesso

MARCO:Niente di meno … (con un pizzico di invidia)e così questa ritorna e lo farai altredue, tre volte e per giunta Agratis

PINO: (sbruffone) Non so se le voglio dare questa soddisfazione … iopoi, sono comePaganini, non concedo repliche … poi, sai com’è oramai mi sono tolto lo sfizio, e poi mi piace cambiare, sperimentare, provare sempre nuove sensazioni … e tu sei uomo e mi puoi capire

MARCO: (di getto)Ma cosa vuoi che io capisca se ancora non ho fatto niente…

PINO: Come non hai fatto niente? E come mai, che aspetti?

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MARCO: (correggendosi per non sentirsi inferiore all’altro)Aspetto, aspetto …perchè midevo calmare … perché che ti credi, solo la tua era fantastica, pure quella che sta li dentro

èesagerata, e meno male che mi sono impressionato che avevo sentito quella voce e sono uscito, altrimenti quella poverella, tra le mie braccia la lasciavo senza respiro ed a quest’ora ci voleva l’ ossigeno per rianimarla

PINO: (invidioso)Ah si? Quindi anche la tua è una donna… di quelle …Bone

MARCO: Molto di più (mimando desideroso)… Non ha duecosce

PINO: Perchè è’ invalida?

MARCO: Qua invalida,  non ha due cosce perchè ha due colonne di marmo 

PINO: Niente di meno

MARCO: E sopra, non ha un petto, ma due meloni gialli

PINO:(lussurioso) Addirittura? E dietro, no dico … dietro com’è ilpanorama

MARCO: Dietro? Un mandolino che solo a guardarlo ti viene voglia di suonarlo

PINO: Mamma mia…Quindi, adesso vai a suonare?

MARCO: (senza pensarci troppo)E non posso …Ho già sparato

PINO: Non ho capito

MARCO: (cercando di riparare)Passato. Ho detto chemi è già passato …(sbruffonericordandosi che lui virtualmente ha già consumato) Poi, non lo so perché, ma a meadesso, si è rotta la sorpresa … io po’, sono come i bambini ... una volta scartato il regalo … perdo l’entusiasmo … e mi passa la voglia …

PINO: Capisco (riflettendo sul fatto che la sua è scappata) Però a sentirti parlare, mi stavenendo un’idea che diciamo potrebbe andare a pennello ed accontentare tutti e due

MARCO:  E sarebbe?

PINO: Visto che a te piacciono le sorprese ed io non concedo il bis, ti propongo unoscambio

MARCO: Non ho capito

PINO: Ascolta …sai ora che facciamo?…Io vado nella tua stanza dalla tua donna e tuvai nella mia ed ti prendi l’altra

MARCO: (riflettendo che la sua gli ha detto che ha già “consumato”)Ma perchè si puòfare?

PINO: Non si potrebbe perchèsulla card abbiamo già avuto l’accoppiamento, c’è scritto ilnome … ma, se nessuno di noi due lo dice … non potrebbero mai scoprirlo

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MARCO: Dimentichi le nostre partner…quelle ormai ci hanno già visto in viso

PINO: Giusto (riflettendo)  … edallorabisogna usare l’astuzia …tu ora che entri senza

parlare , coprendoti il viso e senza fartene accorgertene sviti le lampadine, così pure se

prova ad accenderle non ci riesce, la stanza resterà al buio e lei non ti potrà riconoscere

MARCO: E tu?

PINO: (aiutandosi con un lembo del vestito)Ed io lo stesso, mi nascondo il viso e le saltoaddosso

MARCO: Ottima idea …  aspè,la tua come si chiama?

PINO: Pecorella Illibata…

MARCO: Azz mi piace

PINO: E la tua?

MARCO: Vacca Vogliosa

PINO: Perfetto

MARCO: (fa finta di rifletterci perché lo scambio è assolutamente vantaggioso)Però …però … (la sua vanità ancora una volta prevale) però

PINO: Però…

MARCO: Però non per vantarmi, ma la mia Vaccarella ora si aspetta una prestazione difuoco … lei mi ha visto come stavo ‘ngrifato prima di uscire dalla stanza e non so se tu, ne sei all’altezza …

PINO: (toccato nella sua virilità anche lui si fa prendere dalla vanità) Stai tranquillo…Paganini non concede bis … ma alla prima … ha sempre l’applauso a scena aperta

MARCO: (Marco che sta per entrare nella stanza Bianca)  Va bè allora possiamo andare

PINO: Aspè,(fermo per entrare nella stanza Nera)invece mi raccomando a te, non mi farfare brutte figure con la Pecorella … che lei ormai si aspetta la stessa prestazione che ha avuto prima con me

MARCO: (prima di entrare) Non preoccuparti…la faccio gridare talmente tanto che asentirla crederanno che è scattato l’antifurto

Entrano in contemporanea con fare guardingo e nascondendo i volti

SCENA 18:  PIA E BARBARA

BARBARA: (Uscendo per prima dallo spogliatoio Donne)Pecorella Illibata esci, vieni quifuori e non ti preoccupare che stai benissimo

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PIA: (esce dalla stanza con un abito che ricorda una pecora, possibilmente un bodyrivestito con lana di pecora, con un frontino con le orecchie, guanti e scarpe nere come se fossero zoccoli) Ma sei sicura che va indossato sto coso?

BARBARA: Ma perché dove lo volevi mettere?

PIA: Io pensavo che questo era il tappetino che si metteva a terra per pregare prima diavere l’incontro

BARBARA: Ma tu con chi te la facevi? Arabi, mussulmane e beduini?

PIA: (confusa)Ma quando?

BARBARA: Questo mantol’hai ricevuto perchèfa parte del tuo personaggio perchè ogniincontro deve essere curato nel particolare

PIA: Ma io non capisco perché devo vestirmi così

BARBARA: Perché il travestimento serveper creare l’atmosfera … anche l’occhio vuole lasua parte …(spiega con pazienza) Chi ti sta aspettando è una persona esigente … quello se non gli stai bene … non ci mette niente a far saltare tutto che ti credi

PIA:Ah ho capito … l’Altissimo, mi sa mettendo alla prova,perciò Monsignore mi ha presodi quella maniera?

BARBARA: E mipare a me … tu prima sembravi la sorella scema di Marilyn Monroe

PIA: E tu dici che adesso vestita così vado bene?

BARBARA: (la guarda e si rende conto che comunque non è molto attraente ma cerca diincoraggiarla) Ummm, non è che cosi sei migliorata di molto, ma già va meglio

PIA: (dispiaciuta) E che gli posso dire per convincerlo

BARBARA: Niente, tu non devi dire niente… e meglio se non parli proprio … lasciafaretutto a lui che, se siamo fortunate … cinque minuti e stai fuori … l’unica cosa che ti devi ricordare però, è la card, ricordati di fartela dare prima … Hai capito? (Pia annuisce) ed ora vai

PIA: Allora vado?

BARBARA: Si

PIA: (indicando ed avviandosi verso stanza Bianca)Di qua?

BARBARA: (avviandosi verso stanza Nera)Siiiii e mi raccomando non dimenticarti …

PIA: … la card

BARBARA: Bravissima

Entrambe poggiano la mano sulla maniglia delle porte in cui devono entrare

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BARBARA: Allora al tre … uno, due e …

INSIEME: Tre (entrambe entrano nelle loro rispettive stanza)

SCENA 19:  PIA, MARCO, PINO E BARBARA

A scena vuota da dentro alla stanza Bianca si sente

PIA: Monsignò io non vedo niente

MARCO:Pecorè …e tu niente devi vedere… devisolo sentì

PIA: Ahhhhhh…Ahhh…ahh…ah!(inizia come uno strillo e si chiude in gola come se lestesse piacendo, a mò di godimento)

Dalla stanza Nera esce prima Barbara e poi Pino

BARBARA: (cercando di coprirsi)Ma tu che ci fai qua?

PINO: Io? Tu che ci fai qua?

BARBARA: Sto lavorando (ed entra nello spogliatoio Donne per rivestirsi)

PINO: Ah complimenti … qui lavori?Così lavoriamo? Sai come sarà contenta mammaquando lo verrà a sapere? (Rendendosi conto che ha ancora il costume, anche lui entra nello spogliatoio Uomini per rivestirsi)

Da questo momento fino a quando non si vestiranno completamente, faranno capolino sulle due porte, se occorre anche uscendo a mezzo busto, mostrando al pubblico che si stanno rivestendo

BARBARA: (facendo come stabilito)Davvero? E chi glielo dovrebbe dire, tu forse?

PINO: (facendo come stabilito) Perché pensi che ho paura di te?

BARBARA: (c.s.)Dime no … madi tua mogliesi …perchè mentre tu vai a fare ilmoccioso da mamma, io appena scendo da qua sopra vado direttamente a casa tua e le racconto tutto

PINO: (atteggiandosi) Non lo faresti mai…uno perchè sei mia sorella, del secondomarito di mamma, ma sempre mia sorella sei e due perchè anche se non sei sposata, anche tu devi dar conto a qualcuno

BARBARA: (c.s.)Come mi conosci poco …A chi, a chi devo dare conto? Alla gente? O aquelli che mi vogliono dare il lavoro solo se ci vado a letto? E visto che questo devo fare per riuscire a lavorare … voglio decidere io dove, come e quanto mi devono dare

PINO: (ironico)Ma che bella pensata che hai avuto sorella cara

BARBARA: Meglio della tua che invece sei venuto qua per spassartela


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PINO: Ma che dici se io sono qui è perchè volevo salvare il mio matrimonio

BARBARA: (uscendo e qualora non fosse riuscita a vestirsi completamente finirà di farloin scena) Azz … Pinù …E questo è perchè lo volevi salvare…e figuriamoci che facevi siti volevi separare …

PINO: (uscendo e qualora non fosse riuscito a vestirsi completamente finirà di farlo inscena) Non scherzare io davvero ho un problema

BARBARA: Davvero? E fammi capìquant’ègrosso questo problema

PINO:  Magari fosse grosso …

BARBARA:  Non ho capito

PINO: Io a te lo posso confessare …perché sei mezzo sangue delmio sangue …hoscoperto di averlo …

BARBARA: Di averlo …

PINO:…(con unpo’di vergogna eliminando la parte iniziale della parola “picco”)…lino.

BARBARA: Chi è Lino?

PINO: No Lino come Lino, ma Lino di… colino …

BARBARA: Colino? Ma mi fai capire di chi stiamo parlando

PINO: Di me.Barbara …. Ce l’ho piccolino

BARBARA: (Pausa, poi calmandosi perché gli vuole bene)Ehhh echi te l’à detta questacosa … Tua moglie perciò stai qua?

PINO: Ma no, che dici, lei non sa proprio niente

BARBARA: Ed allora chi è stato?

PINO: Nessuno, me ne sono accorto da solo che le misure erano sbagliate

BARBARA: E ti sarai impressionato

PINO: E lo vuoi sapere meglio di me, che faccio questo per mestiere?

BARBARA: E pure se fosse, venendo qui sopra cosa avresti risolto?

PINO: E che ti devo dire, sorella cara, così mi ha detto la testa. Sarà solo un fattopsicologico, sarà che sono un fissato delle misure, sarà che mi ha preso il panico … ma questa cosa non mi fa sentire uomo, mi blocca e non riesco più a fare il mio lavoro, a vendere


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BARBARA: Addirittura. E perchè di questo tuo disagio non ne hai parlato con tua moglie,chi meglio di lei poteva rassicurarti

PINO: Ho avuto paura che se pure lei me lo avesse confermato, io mi sarei depressoancora di più e sicuramente avrei messo in crisi il nostro matrimonio

BARBARA: Ma tu vedi un poco quanta scemenze ti sei messo intesta … Sentimi bene,se il tuo problema è questo, per un momento scordati che sono tua sorella, io ora te lo dico come donna con un po’ d’esperienza, tranne Rodolfo Valentino, Rocco Siffredi e Polifemo il resto degli uomini state tutti quanti là.

PINO: Tu dici?

BARBARA: Certo, quindi anche se fosse come dici tu, essere uomini non è unaquestione di misure ma è una questione di testa, di cervello … tu sei il più grande venditore che io abbia mai conosciuto … sei sempre stato il numero uno, perciò stammi a sentì, torna a casa, mettiti a letto con tua moglie e domani svuota tutto il magazzino.

PINO: (pausa, la guarda e riflessivo) Ma si, hai ragione è proprio comedici tu … io hosempre venduto alla grande, all’improvviso perdevo la scienza e non sapevo più vendere

…io ora me ne vado, anzi ce ne andiamo, perché tu te ne vieni con me

BARBARA: Io?

PINO: Si. (porgendo la Card)Thiè, questa è la mia card, pigliati i soldi e da domani in poi,scendi a lavorare per me

BARBARA: Quant’è bello …vado a lavorare con lui

PINO: Ma perché no, scusa?

BARBARA: Perché ti conosco, con la scusa che sono tua sorella mi faresti lavorare ildoppio degli altri … (sottraendo la card) Però accetto il pensiero

Si avvicina alla macchina inserisce la tessera nella fessura

BARBARA: Scopa dammi i soldi

AUTOMA: Quali soldi?

BARBARA: I soldi della prestazione

AUTOMA: Non capire

BARBARA: (scandendo)  …pre-sta-zio-ne

AUTOMA: Ahhhh la marchetta? Inserire la scheda

BARBARA: La scheda già sta dentro

AUTOMA: Scheda illeggibile, dire il Nick Name

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BARBARA: Vacca Vogliosa

AUTOMA: Scandire bene

BARBARA: Va-cca Vo-glio-sa

AUTOMA: Mi dispiace … Nick Name non riconosciuto … tessera sicuramente contraffatta

…la somma verrà sequestrata

BARBARA: Sequestrata? (strattonando) Ne wè … come ti chiami … dammi subito icento euro altrimenti … ti straccio dal muro, ti porto sopra al palazzo e ti butto di sotto

AUTOMA: Allontanarsi immediatamente altrimenti Barbara Stalla tutti i tuoi dati sarannomessi on line

BARBARA: Ma senti questo, adesso vuole mettere i miei dati on line, quindi adesso miriconosci?

AUTOMA: E certo sono un automa mica so strunz

BARBARA: (a Pino)Ma lo senti?

PINO: (tirandosela a se)Barbara…lascialo perdere, andiamo via… tantoquesto lavoronon fa per te … e sai che ti dico? Che se domani vieni a lavorare da me, io ti prometto che ti pagherò bene e non ti faccio lavorare troppo

BARBARA:Tu dici? … Senti,come proposta mi piace ma,accetto solo la metà …

PINO: E sarebbe?

BARBARA: Che mi paghi bene

PINO: Quanto sei scema

Si abbracciano ed escono ridendo a soggetto

SCENA 20:  MARCO

Esce palesemente sconvolto e sembra accusare dolori su tutto il corpo, ha evidenti graffi rossi sparsi ovunque

MARCO: Mamma mia troppo bello, ma chi me l’ha mandata a questa, ad un certo puntomi ha preso per il collo (inizia a mimare tutto quello che dice) che quasi mi mancava l’aria, poi frrrrr (imita il gesto di graffiare) e poi ah, mi ha graffiato proprio qui, dietro la schiena (inarca la schiena emettendo il suono di chi accusa il graffio) ma che animale era … (pausa) secondo me era una polpessa, l’incrocio tra un polpo e una leonessa … (si avvicina alla macchina e bussando sui laterali chiusi) Fratè … fratellooo

AUTOMA: Benvenuto Fratello

MARCO: Nossignorefratello a te … iosono Pidocchio Arrapato


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AUTOMA: Dimmi Pidocchio Arrapato

MARCO: Io ti voglio ringraziare… E’ stato trooooppo bello

AUTOMA: Allora ti è piaciuto?

MARCO: Tantissimo, complimenti, davvero complimenti (entra nello spogliatoio Uomini esi toglie il costume ed infila il pantalone per poi fare capolino)

AUTOMA: E’ normale,SCOPA=Segreta Confortevole Oasi Per Appuntamento ha comeunico obbiettivo la massima soddisfazione per tutti i nostri clienti, perché questa è la nostra garanzia di successo. Cosi voi più vi appagate e più ritornate

MARCO: (esce e continuando a vestirsi, scava nella tasca e prende due caramelle) Bravoe per farti vedere come la penso … thiè mi ero nascosto queste due gelatine piene di zucchero ma, crepi l’avarizia, te le voglio dare di mancia

AUTOMA: E non dar retta, tutto sto zucchero potrebbe farmi salire il diabete nell’harddisck . Piuttosto, (sottolineando) Pidocchio Arrapato … cosa facciamo? Prenoto un altro incontro per la settimana prossima?

MARCO: Ma chi, io con questo posto ho chiuso, qui non torno più

AUTOMA: Ma come, se proprio adesso mi hai detto che eri soddisfatto

MARCO: Appunto, sono così soddisfatto che adesso torno a casa, acchiappo a miamoglie, la metto seduta su una sedia e non la lascio fino a quando non si è convinta che fare l’amore è troppo bello, così bello che il Signore non può che darci la sua benedizione

AUTOMA: E sei sicuro di riuscirci?

MARCO: Si, a costo di prendere la Bibbia ed aprirle la testa. Arrivederci (esce)

SCENA 21:  PIA E MACCHINA

Si apre la porta della stanza Bianca e Pia fa uscire muovendola come se pedalasse solo la gamba e cantando

PIA:“Sono una donna, non sono una santa (mostrando ora anche la testa, guardando ilpubblico) mi hai tentato non sono più santa”(esce soddisfatta indossa ancora il costume da pecorella) Me ne sono fatte di confessioni nella mia vita, ma come sono stata assoltaquesta volta, non mi era mai successo … (alzando gli occhi al cielo e sempre di spalle alla macchina) Signore Pecorella Illibata ti ringrazia

AUTOMA: Anche tu ti senti soddisfatta è qui non tornerai più?

PIA:Ma chi? …Ma quando? Che hai capito? …Ora vado ma dammi il tempo diracimolare sette, otto peccati e torno un’altra vota qua … (cantando) Sono una donna … (esce correndo così come sta) …


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AUTOMA: Interessante sono i dati che ho raccolto oggi da questi umani … per quello cheho sentito ognuno di loro aveva la sua storia e credo di aver capito perchè sono venuti qui. La gente che invece li ha solo visti entrare o uscire da qui dentro, arriverà subito alla conclusione che questi sono o dei depravati o dei traditori.

Gli umani non sono come noi, sono superficiali, pur non conoscendo completamente tutti i dati si sentono autorizzati ad esprimere giudizi, perché giudicare è facile mentre il capire è un po’ più difficile.

Viste dall’esterno molte vite sembrano sbagliate, irrazionali, pazze e finché si sta fuori, è facile fraintendere le persone, ma è soltanto stando dentro e vivendo la loro vita, che invece si può comprendere.

“Prima di giudicare qualcuno, bisognerebbe percorrere la sua strada indossando le sue scarpe”. (poi dirà) BUIO

A questo punto si spengono le luci e con una musica si chiude il sipario

Fine


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