Una specie di gioco

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UNA SPECIE DI GIOCO

(Tragicommedia in 19 quadri di Andrea Jeva)

 

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lavoro

 

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          PERSONAGGI: (tutti i personaggi hanno fra i 20 e 25 anni)

                           - L'ANTIPATICO

                           - IL NOIOSO

                           - IL PIOPPO 

                           - CARLA 

 

 

QUADRO ZERO

 

(A sipario chiuso sale il rumore del mare, dopo poco si sente un

vociare stridulo di pellicani e si aggiunge il 1  movimento, allegro,

del concerto per clavicembalo e archi n  5, in Fa minore, BWV 1056 di

Bach. Si apre poi il sipario, il sonoro si abbassa ma rimane

percettibile. Uno spazio molto ristretto e senza contorni in una

regione tropicale, probabilmente in Sudamerica. Tramonto inoltrato. 

L'ambiente e' squallido come un rifugio di fortuna. Alcune casse fungono

da sedie e tavolo. C'e' un materasso arrotolato, uno ripiegato 

e un'altro (quello del noioso) ben sistemato con le lenzuola. C'e'

una porta-finestra da cui si intravvede l'esterno. Lo spazio deve 

comunque essere piuttosto realistico nella sua essenzialita' ed

assumere, rispetto agli altri spazi, un'importanza primaria. IL PIOPPO

e' appoggiato alla porta e guarda l'esterno. L'ANTIPATICO e' seduto su

di una cassa, sfoglia un libro. IL NOIOSO e' sdraiato sul suo

materasso, sotto le lenzuola. Dopo alcuni minuti, L'ANTIPATICO 

chiude il libro, lo appoggia sulla cassa che funge da tavolo, si 

alza, si guarda intorno ed esce dalla porta senza guardare IL PIOPPO.

La luce cala lentamente fino al buio, mentre sale il suono del 

mare e la musica di Bach. Dopo poco, sfuma velocemente il sonoro 

fino al silenzio)

 

 

QUADRO 1

(Uno spazio senza contorni: casa del Noioso con un tavolo, due sedie,

un letto. L'ANTIPATICO ed IL NOIOSO sono seduti al tavolo, indossano

altri abiti rispetto al quadro zero. IL NOIOSO ha un notes e scrive)

 

L'ANTIPATICO - Vorrei della carne, si', vorrei proprio della carne.

   (Al Noioso) Beh, hai scritto?

 

IL NOIOSO - No, scusa, cosa scrivo: "Vorrei della carne"? o "Si', 

   vorrei proprio della carne"?

 

L'ANTIPATICO - Scrivi: "Vorrei della carne, si', vorrei proprio della

   carne". (IL NOIOSO scrive). E lui dice: "Per fare cosa?". "E 

   a lei che gliene frega?". (Al Noioso) Hai scritto?

 

IL NOIOSO - Scusa, ma se tu gli dici: "E a lei che gliene frega?", 

   diventa piu' difficile, no? dimmi che ne pensi?

 

L'ANTIPATICO - (Nervoso) Hai scritto!

 

IL NOIOSO - Si'. (Scrive) ...Ma io direi: "Non so per cosa, ma mi 

   dia quella". E gliela farei vedere. Dici che non e' meglio?

 

L'ANTIPATICO - Hai scritto come ho detto io?

IL NOIOSO - (Finendo di scrivere) Si'.

L'ANTIPATICO - "Voglio quella!". E lui dice: "Quanta gliene do?". 

   "Mezzo chilo tagliata a fette". Dico io. "Va bene per il burro 

   no?". E lui dice: "Gliele taglio sottili". "Perche' al burro vanno

   tagliate sottili?". E lui dice: "Si'". "Bene". Dico io. "Allora me

   le tagli spesse perche' a me il burro mi fa schifo...". (Si mette a

   ridere con gusto).

 

IL NOIOSO - (Lo guarda scettico) "Si'". E basta?

L'ANTIPATICO - Eh?

IL NOIOSO - No, dico, lui dice: "Si'". E basta?

L'ANTIPATICO - (Lo guarda) Cosa.

IL NOIOSO - No, dopo che tu gli hai detto: (Rileggendo) "Perche' al 

   burro vanno tagliate sottili?". Lui dice: "Si'". E basta? perche' 

   per me lui non dice: "Si'". E basta. Anzi, sai cosa ti dice?

   potrebbe anche dirti: "Si', ...cosi' si rosolano meglio". No? ...e 

   ti frega! (Si guardano) ...Potrebbe succedere cosi' no?

 

L'ANTIPATICO - No!

 

IL NOIOSO - Come no...

L'ANTIPATICO - No! lui dice: "Si'". E basta! ...E dopo che io ho detto:

   "Allora le voglio spesse perche' il burro mi fa schifo". Lui 

   dice ...hai scritto?

 

IL NOIOSO - Hem... (Scrivendo) "Mi fa schifo".

 

L'ANTIPATICO - Lui dice: "Ma me l'ha detto lei..." no... "Ma guardi

   che me l'ha detto lei..." no. No, lui mi dice: "Come vuole, 

   pero' guardi che me l'ha chiesto lei se andavano bene per il burro".

   "Beh". Dico io "Perche' non mi posso correggere? non lo sa 

   che io sono una persona viva e che mi posso correggere?". E lui 

   dice: "Si'". (IL NOIOSO guarda L'ANTIPATICO. Poi L'ANTIPATICO 

   guarda IL NOIOSO) Beh?

 

IL NOIOSO - No, scusa. E' difficile che uno ti dica solo "Si'". Dira':

   "Si', come vuole lei". Anzi, io sai come direi? "Si', per carita'".

   Non trovi?

L'ANTIPATICO - Ah tu diresti: "Si', per carita'"?.

 

IL NOIOSO - Si'... perche' pensi di no?

 

L'ANTIPATICO - Allora scrivi: "Si', per carita', non mi voglio mica 

   mettere in mezzo!".

 

IL NOIOSO - (Buttando via la penna) Cosi' e' sicuro che non

   l'azzecchi. No, credi d'azzecCARLA?

 

L'ANTIPATICO - Perche'?

IL NOIOSO - Perche' devi essere semplice. Gli devi chiedere della

   carne, per l'arrosto, farti aggiungere il rosmarino, pagare e basta.

   Cosi' lui puo' dirti solo: "Questa va bene, paghi alla cassa". E 

   "Buonasera". No, dimmelo tu.

 

L'ANTIPATICO - Dove siamo arrivati?

IL NOIOSO - (Rileggendo) "Si', per carita', non mi voglio mica

   mettere in mezzo".

L'ANTIPATICO - Ecco, "Non mi rompa i coglioni, me l'incarti e mi 

   faccia pagare". (Si guardano) E lui dice... (Al Noioso) Vuoi

   scrivere! (IL NOIOSO scrive) "Si accomodi alla cassa" (IL NOIOSO 

   scuote la testa) io pago e dico: "Buonasera" e la signorina della

   cassa dice: "Buonasera". (Prendendosi la giacca) Andiamo!

 

IL NOIOSO - (Finendo di scrivere) No, che faccio vengo anch'io?

 

L'ANTIPATICO - Si', che fai vieni anche tu? (Prende la giacca del 

   Noioso e gliela butta addosso. Poi uscendo) Prendi il registratore!

 

(IL NOIOSO prende di fretta un miniregistratore ed esce seguendo 

L'ANTIPATICO. Buio)

 

 

QUADRO 2

 

(Stesso spazio del quadro precedente. IL PIOPPO ed IL NOIOSO. IL

NOIOSO e' fuori scena, poi entra)

IL PIOPPO - Noioso! (Pausa). Noioso!

 

IL NOIOSO - (Da fuori) Pioppo, sei tu?

 

IL PIOPPO - Si' ...l'hai visto? Sai qualcosa di lui?

IL NOIOSO - (Da fuori) Che ore sono? 

IL PIOPPO - Le cinque e mezza.

IL NOIOSO - (Entrando vestito con un pigiama molto strano) E' scappato.

   E' sparito dalla circolazione. E' scappato e sai perche'? 

   (Si guardano. IL PIOPPO gli guarda il pigiama).

IL PIOPPO - (Polemico) No, dimmelo tu perche'.

IL NOIOSO - ...Ti piace ilo mio pigiama? l'ho comprato un'ora fa, 

   sai dove? al mercato. Beh, indovina quanto l'ho pagato?

IL PIOPPO - (Polemico) Non lo so! (Gli mostra il titolo di un

   giornale). Guarda! 

IL NOIOSO - (Guardando il titolo) Voleva la bellezza di settantamila

   lire. Un bel figlio di puttana eh? che ne pensi?

IL PIOPPO - Tre colpi di pistola gli ha sparato.

IL NOIOSO - (Come se non avesse sentito) Io gli ho detto: "Ah questo

    pigiama costa la bellezza di settantamila lire e perche'?". E lui 

   mi ha detto: "La roba buona si paga". Cosi' mi ha detto, un bel 

   figlio di puttana no? tu l'avresti pagato questo pigiama

   settantamila lire? no, dimmelo. Lo avresti pagato settantamila

   lire? (Gli si avvicina per mostrargli la stoffa) Io gli ho detto:

   "Te ne do ventimila e l'affare l'hai fatto tu". E lui sai cosa mi

   ha detto?

 

IL PIOPPO - (Urlando con molta tensione) No, non lo so cosa ti ha 

   detto. Avanti dimmelo tu cosa ti ha detto. Cosa ti ha detto!?

(Pausa)

IL NOIOSO - (Si siede sul letto) Che ore sono?

IL PIOPPO - (Quasi sottovoce) Le sei meno un quarto.

IL NOIOSO - Le sei meno un quarto? ...quasi tre ore di ritardo. Io 

   e' dalle quattro che sono preoccupato. Dovevamo vederci alle tre, 

   alle quattro e un quarto sono sceso. Perche'? ...per distrarmi. 

   Perche'? ...perche' lui e' sempre puntuale!

 

IL PIOPPO - Ma te l'ha detto lui che ci provava con CARLA?

IL NOIOSO - Gia'. Sai cosa mi ha fatto fare? tutto mi ha fatto

   scrivere, dal rapimento alle minacce con la pistola e sai cosa mi

   ha detto alla fine? "Noioso, questa volta l'azzecco!". Cosi' mi ha 

   detto. (Si sdraia sul letto) Sai cosa ho sognato questa mattina? 

   Eravamo al mare tutt'e quattro. Forse eravamo proprio ad Alassio,

   ti ricordi?

IL PIOPPO - (Con una punta di commozione) Si', mi ricordo. 

IL NOIOSO - Si' che ti ricordi eh? quanto tempo sara' passato? Ci 

   siamo divertiti vero? ma nel sogno lui stava sempre con noi e 

   rideva piu' di tutti...

IL PIOPPO - (Interrompendolo) Dai vestiti, andiamo a cercarlo.

IL NOIOSO - Ma tu credi di trovarlo? No, rispondi. Credi che sia 

   rimasto in citta'? sai dov'e' andato? e' scappato. Io non so dove 

   cercarlo, ascolta me, sai cosa dovresti fare?

IL PIOPPO - Ascolta me invece, se vuoi venire con me vestiti.

   Sbrigati! (Esce infilandosi il giornale nella tasca della giacca).

 

IL NOIOSO - Un sonnellino dovresti fare, chissa' che non lo sogni.

   (A se stesso) Chissa' che non lo sogniamo. (Si sdraia e guarda 

   il soffitto).

IL PIOPPO - (Rientrando) Allora vieni anche tu?

IL NOIOSO - "Io non ho tempo da perdere!". Cosi' mi ha detto, un vero

   figlio di puttana no? e sai quanto l'ho pagato alla fine?

IL PIOPPO - Noioso, ...Vaffanculo! (Esce di scatto).

IL NOIOSO - ( A se stesso) Sessantanovemila lire l'ho pagato. (Mentre

   si mette sotto le coperte: Buio).

 

 

QUADRO 3

(Uno spazio senza contorni: casa delL'ANTIPATICO con un tavolo, due

sedie, un divano, molti libri. CARLA e IL PIOPPO sono seduti uno di

fronte all'altro alla tavola. Hanno cenato, l'atmosfera e' intima. 

Poi entra L'ANTIPATICO)

 

CARLA - Sono contenta di essere qui.

IL PIOPPO - Bene.

CARLA - Sono contanta di essere qui con te.

IL PIOPPO - Anch'io.

CARLA - Non l'avrei detto l'altro giorno.

IL PIOPPO - Beh, capita. (Le versa da bere. Brindano).

CARLA - Quello che stava con te era un amico? 

IL PIOPPO - Un amico.

CARLA - Amico, amico?

IL PIOPPO - Si'.

CARLA - Non mi e' piaciuto.

IL PIOPPO - Beh, capita.

CARLA - E'... antipatico (Ride).

IL PIOPPO - E' fatto cosi'.

CARLA - E si comporta sempre in quel modo?

IL PIOPPO - Dipende. Beh si', non e' uno che ti mette a tuo agio, ma 

   e' uno su cui puoi contare. Questa casa e' sua.

CARLA - (Con meraviglia) Questa casa e' delL'ANTIPATICO?

IL PIOPPO - Gia'.

CARLA - (Scruta la stanza con interesse) Non si direbbe. (Guarda la 

   tavola) Questi bicchieri, questi piatti ...i libri, e' tutta roba sua?

IL PIOPPO - Si'.

CARLA - Non si direbbe davvero.

 

(IL PIOPPO mette una musica. Riempie i bicchieri. Brindano. Ballano.

Dopo un po' lui tenta di baciarla. Lei si oppone. Si allontana. Si

guardano)

CARLA - Scusami.

IL PIOPPO - Non c'e' niente da scusare.

CARLA - (Con entusiasmo) Parlami di te. (Si siede sul divano. Lui 

   la raggiunge).

IL PIOPPO - (Ironoco) Eccola una buona domanda.

CARLA - Per conoscerci. Su.

IL PIOPPO - Ad un certo punto sono nato...

CARLA - (Interrompendolo) Anche tu? una bella coincidenza! (Ride).

IL PIOPPO - Gia'. (Tenta di baciarla). 

 

CARLA - E poi?

IL PIOPPO - E poi? ...un buon papa', una buona mamma, un fratello 

   cattivo, una sorella cosi', cosi'...

CARLA - Solo cosi', cosi'?

IL PIOPPO - Gia'. 

CARLA - E il fratello cattivo?

IL PIOPPO - Uno che si e' messo in testa di essere perfetto.

CARLA - Cattivissimo! (Ride con grande gusto).

IL PIOPPO - Beh cos'e', mi prendi per il culo?

CARLA - (Diventando seria) No... (Gli prende la mano. Lui la bacia.

   Poi lei interrompendo il bacio) Perche' ti chiamano Pioppo?

(Si sente la porta esterna che si chiude. Si accende la luce prin-

cipale. Entra L'ANTIPATICO, scruta la stanza)

IL PIOPPO - (AlL'ANTIPATICO, cercando di non farsi sentire da Carla)

   Mi avevi detto che stavi fuori a dormire.

L'ANTIPATICO - (Ad alta voce) Perche' non te la sei gia' fatta?

IL PIOPPO - Mi avevi detto che stavi fuori stanotte.

L'ANTIPATICO - Ah ti avevo detto che stavo fuori?

IL PIOPPO - Si'.

L'ANTIPATICO - Beh, vuol dire che mi sono sbagliato, no? (CARLA ride).

L'ANTIPATICO - Vuoi che ti dica come stanno le cose? (CARLA ride).

   Ti sta pigliando per il culo non vedi?

 

IL PIOPPO - (Prende CARLA per il braccio) CARLA, vieni ti accompagno

   a casa. 

CARLA - No, aspetta. (Lancia un'occhiata alL'ANTIPATICO. Poi porta

   IL PIOPPO sul divano. Gli sbottona la camicia. Lo bacia).

L'ANTIPATICO - (A CARLA fra i denti) Stronza!

(IL PIOPPO e CARLA si baciano. L'ANTIPATICO va ad alzare il volume 

della musica. Poi prende una sedia e si avvicina al divano. Si siede.

Guarda i due che si sono sdraiati sul divano continuando a baciarsi

con grande passione. Buio)

 

 

QUADRO 4

(Stesso spazio del quadro precedente. Tutto e' rimasto come il qua-

dro precedente. IL PIOPPO e L'ANTIPATICO sono seduti uno di fronte

all'altro alla tavola. L'ANTIPATICO legge un libro. IL PIOPPO lo

fissa)

 

L'ANTIPATICO - (Dopo un po') Beh tutto bene? no, dico, l'hai

   accompagnata a casa? (Dopo un po') Una bella tipa no? si' mi piace.

   (Dopo un po') Peccato che puzza. Cos'era ciclamino? ti rendi 

   conto? quella stronza mi ha riempito la casa di ciclamino!

 

IL PIOPPO - Io vorrei sapere chi ti autorizza a pensare che debba 

   piacere a te. (L'ANTIPATICO rimette a posto il libro) Mi vuoi 

   rispondere! e vorrei anche sapere cosa ti autorizza a pensare di 

   farmi da angelo custode.

L'ANTIPATICO - (Mostrando lo scaffale dei libri) Vedi? (Breve pausa)

   Qualcuno mi ha spostato i libri. Per caso sei stato tu? (Si 

   avvicina al Pioppo affrontandolo) Dimmi, sei venuto qui e mi hai 

   spostato i libri? (IL PIOPPO cambia lo sguardo) Capisci cosa hai 

   fatto? ...al tuo amico! 

IL PIOPPO - Gli ha dato un'occhiata CARLA.

L'ANTIPATICO - Ah gli ha dato un'occhiata CARLA? ma dico, ti sembra 

   il modo di rispondere? ...e dopo che gli ha dato "un'occhiata" 

   CARLA, tu non potevi rimetterli a posto? da amico? lo sai che io,

   ad un amico, lo avrei fatto?

 

IL PIOPPO - Io ad un amico non sarei andato a rompergli le uova 

   nel paniere come hai fatto tu stasera! 

L'ANTIPATICO - Perche' tu metti sullo stesso piano i libri di un amico

   con una stronza che puzza di ciclamino? E' cosi'?

IL PIOPPO - ...Ci sono delle cose che tu non puoi capire. 

L'ANTIPATICO - Gia', ci sono tante cose che io non capisco. E' per 

   questo che mi piace quando parli di come sono i bambini quando 

   si divertono; di come si costruisce una barchetta di carta; di 

   come scivola via sull'acqua quando c'e' il vento...

IL PIOPPO - (Interrompendolo) Se non ti piacciono le cose che ti 

   racconto, non hai che da dirmelo.

L'ANTIPATICO - ...E poi, come e' fatto un aquilone; di come si e' in 

   sintonia con il filo che si abbassa e che si alza... Ecco perche' 

   non capisco come si possa portare in casa una stronza che hai 

   conosciuto da due giorni...

IL PIOPPO - (Interrompendolo) Questi sono affari miei! 

L'ANTIPATICO - (Interrompendolo) Non mi devi interrompere quando 

   parlo, lo capisci questo! ...comunque pensaci, ti chiedo solo 

   di pensarci.

IL PIOPPO - Sentimi bene, non ho voglia di fare i soliti discorsi.

L'ANTIPATICO - Ah i soliti discorsi, tu li chiami i soliti discorsi...

IL PIOPPO - (Urlando e interrompendolo) Smettila! (Breve pausa. 

   L'ANTIPATICO rimette a posto i libri. Poi accomodante) Sei sta-

   to tu a dirmi di venire qua con lei. Non dovevi tornare

   all'improvviso, ti avrei rimesso tutto a posto domattina, come le

   altre volte.

L'ANTIPATICO - Ecco, questo e' il punto: "Come le altre volte". 

IL PIOPPO - Perche' hai mai trovato qualcosa fuori posto? avanti hai 

   mai trovato qualcosa fuori posto? 

L'ANTIPATICO - No, non hai capito. Quello non e' il punto. Ma voglio 

   chiederti un favore, vorrei che tu rispondessi a questa domanda: 

   "Secondo te, perche' sono venuto qua, io, stasera"? 

IL PIOPPO - Non lo so e non lo voglio sapere.

L'ANTIPATICO - (Scrivendo su di un foglio) Bene, io vado dal Noioso,

   sai, mi sta aspettando. 

IL PIOPPO - Ti sta aspettando? 

L'ANTIPATICO - (Scrivendo) Gia', mi sta aspettando, perche' non lo

   sapevi che stavo fuori stanotte? 

IL PIOPPO - ...Tu sei un bastardo.

L'ANTIPATICO - Gia', anche questo lo so. (Esce. Poi si ferma) Ah, se 

   ti venisse in mente di sapere perche' sono venuto stasera, ti ho 

   lasciato un appunto sul foglietto (Esce).

IL PIOPPO - (Si affretta a leggere l'appunto. Poi urlando) Non ho 

   bisogno io di te, hai capito! (Buttando per terra i libri) E se 

   le cose che ti racconto non ti piacciono non hai che da dirmelo.

   (Pausa. Poi raccoglie i libri) ...Hai la bocca no? puoi anche

   parlare. (Buio).

 

 

QUADRO 5

(Sale il rumore del mare. Stesso spazio molto ristretto del quadro 

zero: zona tropicale. L'ANTIPATICO e' seduto su di una cassa, sfoglia

un libro. Sul suo materasso c'e' IL NOIOSO in bermuda che si rigira e

parla nel sonno, dice: "FATTI SOTTO! FATTI SOTTO!". Disturbando

l'Antipatico. Dopo un po' entra IL PIOPPO in bermuda, con un

asciugamano)

 

IL PIOPPO - (Entra. Si rovescia in faccia dell'acqua con una bottiglia

   di plastica) S'e' messo a dormire con questa luce? tre giorni che

   siamo qui e non ha ancora messo il muso fuori. Come fa?

 

L'ANTIPATICO - Com'era l'acqua? 

IL PIOPPO - L'acqua? ...non si puo' chiedere di piu'. 

L'ANTIPATICO - Proprio il posto che ci voleva no? 

IL PIOPPO - (Rassicurandolo) Si', proprio il posto che ci voleva.

IL NOIOSO - (Nel sonno) No, cedo, cedo!

IL PIOPPO - (Avvicinandosi frettoloso al Noioso) Ma questo ha gia' 

   cominciato a sognare! 

L'ANTIPATICO - Si', ma arrivi in tempo, non ha ancora detto niente.

IL NOIOSO - (Nel sonno) Facciamo cosi', tu mi lasci cedere e io non 

   dico niente.

IL PIOPPO - (Accovacciandosi vicino al materasso) E' il sogno della

   lotta. 

L'ANTIPATICO - (Si avvicina anche lui) E' strano. Poco fa, mentre 

   tu eri fuori a fare il bagno, mi stavo domandando come puo' uno 

   sognare sempre la stessa lotta. La stessa lotta dove finisce 

   sempre per perdere. E' strano no? tu che spiegazione gli dai?

IL PIOPPO - Beh, bisognerebbe capire con chi fa la lotta.

L'ANTIPATICO - Perche', non e' lo stesso?

IL PIOPPO - Si', ma se capissimo con chi fa la lotta, potremmo dargli

   una  spiegazione logica. 

L'ANTIPATICO - Ma scusa, anche se si capisse con chi fa la lotta, 

   e' sempre un avversario no?

IL PIOPPO - Si'... 

L'ANTIPATICO - E lui continua a sognare di perdere una lotta con 

   un avversario, e' strano no? 

IL PIOPPO - Si', ma se l'avversario fosse un amico? 

L'ANTIPATICO - Se l'avversario fosse un amico? 

IL NOIOSO - (Nel sonno) Si', voglio ricominciare perche'? ...fatti 

   sotto! fatti sotto! (L'ANTIPATICO si allontana). 

IL PIOPPO - (AlL'ANTIPATICO) Aspetta! (Fa rumori con la bocca verso

   IL NOIOSO). 

IL NOIOSO - (Si rigira nel letto) Ecco adesso... fatti sotto! fatti

   sotto! 

(L'ANTIPATICO si avvicina e fa cadere il libro in testa al Noioso. IL

PIOPPO recupera velocemente il libro e lo porge alL'ANTIPATICO)

IL NOIOSO - (Nel sonno) La signora e' in casa? (IL PIOPPO fa un cenno

   d'intesa alL'ANTIPATICO) Beh, allora aspetto. Gradirei...

   champagne. Non si preoccupi. (Canticchia: "LA LUNA E' BELLA. LA 

   LUNA E' BELLA QUANDO VIEN LA SERA. TU MI ABBRACCI E IO

   ABBRACCIO TE"). 

L'ANTIPATICO - Beh io vado a fare un giro. (Prende un asciugamano).

IL NOIOSO - (Nel sonno) Si', sono io e tu... sei proprio tu? No, non 

   c'e' tempo... si', mi piaci cosi'... si', vorrei ma non c'e' tempo. 

   Il labbro, cos'hai fatto al labbro? (L'ANTIPATICO si ferma ad 

   ascoltare) Aspetta! (Fa qualche lamento) Il telefono, perche' non 

   hai risposto? (Fa qualche verso come a spaventare qualcun) Via! 

   (Lamenti misti a versi per spaventare qualcuno).

   (L'ANTIPATICO attacca un registratore. Si sente una musica

   assordante. IL PIOPPO guarda L'ANTIPATICO)

IL NOIOSO - (Svegliandosi) Ma che cazzo di stazione avete messo! 

L'ANTIPATICO - (Al Noioso) E' Strawinsky, ignorante! (Esce con

   l'asciugamano).

IL NOIOSO - (Si alza e spegne la musica) Che casino che fa sto 

   Strawinsky! (E' "l'uccello di fuoco"). 

IL PIOPPO - (Brusco) L'hai sognata vero? 

IL NOIOSO - Cosa.  

IL PIOPPO - Hai sognata CARLA vero?

IL NOIOSO - (Brusco) No! 

IL PIOPPO - ...Ti abbiamo sentito mentre parlavi nel sonno.

IL NOIOSO - Beh sapete cosa dovete fare? dovete finirla di sentire i

   miei sogni. Tutt'e due, capito? (Pausa). 

IL PIOPPO - Sai, questa spiaggetta mi commuove... (Si guardano e 

   si sorridono). Ci sono un sacco di pesci dietro lo spuntone. Tu 

   li avvicini, ci puoi nuotare insieme e loro non scappano... 

IL NOIOSO - Si' Pioppo, l'ho sognata, ho sognato CARLA... Io non ho 

   mai avuto un'amica come CARLA... ci pensi ancora non e' vero?

IL PIOPPO - No, sono passati quattro anni dall'incidente, cinque da 

   quando ci siamo conosciuti... no, non potrei ricordarla com'era. 

IL NOIOSO - Sai, nel sogno aveva gli stessi occhi. 

IL PIOPPO - E' un pezzo che volevo dirtelo, tu quando parli dei 

   tuoi sogni, sei un'altra persona. 

IL NOIOSO - E' per questo che mi piace sognare quando dormo. So-

   gnare ad occhi aperti e' un'altra cosa.  

IL PIOPPO - Gia'. 

IL NOIOSO - (Guardando fuori) Vedi? passeggia ed e' antipatico. 

IL PIOPPO - Io non sogno mai e quando lo faccio e' una fortuna, una 

   vera fortuna. Sei fortunato tu, davvero. 

IL NOIOSO - Credi che sia merito mio? no, non e' merito mio. Sai 

   cosa ti dico? e' una questione di pigiami, pensi di no? 

IL PIOPPO - (Sorridendo) Non lo so. Io sogno ad occhi aperti. Ecco 

   qual'e' il punto, ed e' un'altra cosa. 

IL NOIOSO - Ma credi che dicevo di te prima? no, dimmelo, perche' 

   non dicevo di te prima.

IL PIOPPO - Ma io ho capito lo stesso. 

IL NOIOSO - (Guardando fuori) Vedi? si siede ed e' antipatico.

IL PIOPPO - Si' anche tu, sei un amico e sei noioso.

IL NOIOSO - Grazie.

IL PIOPPO - E' un amico, lui, un vero amico. Questo posto l'ha 

   trovato lui.

IL NOIOSO - Con quello che ti ha fatto?

IL PIOPPO - Perche' quello che ha fatto non l'ha fatto anche a te? 

 

IL NOIOSO - Si' ma non e' diverso? no, ti chiedo se non e' diverso,

   lei era la tua donna!

IL PIOPPO - (Interrompendolo) Lei cosa? Quello che ha fatto, l'ha 

   fatto a noi e l'ha fatto anche a lui, a lui stesso.

IL NOIOSO - Perche' siamo amici vero? vuoi che ti dica la mia idea? 

   te l'ha detto lui? te le dice lui queste cose? ...non vedi che 

   sono scuse? ...scuse come per me sono i miei pigiami. 

IL PIOPPO - Cosa c'entrano i tuoi pigiami adesso. 

IL NOIOSO - Perche'? c'entra l'amicizia adesso? 

IL PIOPPO - Mi stai pigliando per il culo? (L'ANTIPATICO entra, 

   scruta la stanza, prende una maglietta, IL PIOPPO e IL NOIOSO 

   fanno finta di fare qualcosa. L'ANTIPATICO esce). Sei proprio 

   un'altra persona quando sogni. 

L'ANTIPATICO - (Rientra, ha indossato la maglietta. Riaccende la 

   musica di Strawinsky. Dopo poco IL PIOPPO l'abbassa) Beh, io vado

   in paese.

IL NOIOSO - Vai in paese? allora mi compri un pigiama? (Pausa. Il 

   Pioppo e L'ANTIPATICO guardano IL NOIOSO) ...perche'? (L'ANTIPATICO

   lo guarda un po', poi esce) ...ma se ha detto che va in paese... ci

   sara' un negozio di pigiami no? (Si affretta a rincor-

   rere L'ANTIPATICO, IL PIOPPO lo insegue fino alla porta, poi si

   ferma e guarda nella loro direzione. Poi si gira verso la stanza,

   si versa dell'acqua sulla faccia con la bottiglia di plastica,

   assorto guarda le sue cose. Dopo un po' di tempo, spegne la musica.

   Contemporaneamente va via il rumore del mare. Buio). 

 

 

QUADRO 6

(Spazio casa Noioso. L'ANTIPATICO e IL NOIOSO sono seduti al tavolo 

come nel quadro 1. IL NOIOSO ha il notes del quadro 1. L'ANTIPATICO 

ha una mano fasciata. Entrambi ascoltano da un registratore) 

DAL REGISTRATORE:

L'ANTIPATICO - Vorrei della carne, si' vorrei proprio della carne.

 

MACELLAIO - Cosa le do? 

L'ANTIPATICO - E a lei che gliene frega? (IL NOIOSO scuote la testa)

 

L'ANTIPATICO - Voglio quella.

Il MACELLAIO - Va bene mezzo chilo?

L'ANTIPATICO - Mezzo chilo tagliata a fette. Va bene per il burro no?

Il MACELLAIO - Si', va bene.

L'ANTIPATICO - No, dico al burro vanno tagliate sottili?

 

Il MACELLAIO - Dipende dai gusti. (IL NOIOSO disapprova).

L'ANTIPATICO - Bene, allora me le tagli spesse perche' al mio gusto il

   burro gli fa schifo.

Il MACELLAIO - Senta giovanotto, se e' venuto qui a rompermi le

   scatole, e' meglio che se ne torni da dove e' venuto per il suo

   bene e anche per il mio!

 

IL NOIOSO - (SPEGNE IL REGISTRATORE) Hai visto? no dico, hai visto?

 

(L'ANTIPATICO  RIACCENDE IL REGISTRATORE) 

DAL REGISTRATORE:

L'ANTIPATICO - Vorrei farle questa domanda: ha sentito mentre mi ha

   detto "senta giovanotto"?

Il MACELLAIO - Le ho anche detto di uscire! (Urlando) Fuori!

L'ANTIPATICO - Non ha visto che sono cresciuto e che non sono piu' un

   giovanotto?

IL NOIOSO - Dai andiamo, non lo vedi? no, dimmi non lo vedi che anche

   tu hai sbagliato?

L'ANTIPATICO - (Nervoso) Sbagliato? perche' non mi posso correggere?

   lo sai che sono una persona viva e che mi posso correggere?

 

IL NOIOSO - (SPEGNENDO IL REGISTRATORE) Ecco lo vedi? no, lo hai 

   sentito? quella risposta dovevi dirla al MACELLAIO non a me (prende

   il notes, cerca la battuta) E' giusto no? aspetta, adesso te lo

   faccio vedere (Gli mostra il notes. L'ANTIPATICO, calmo 

   ma determinato, strappa il foglio e lo appallottola buttandolo 

   sul tavolo. RIACCENDE IL REGISTRATORE. IL NOIOSO prende subito 

   il foglio appallottolato e distrattamente cerca di stirarlo)

 

DAL REGISTRATORE:

Il MACELLAIO - Sentitemi bene. Adesso mi fate il sacrosanto piacere di

   tenervi questa stramale detta carne e andarvene via da qui... e non 

   fatevi piu' rivedere o quanto e' vero iddio...

L'ANTIPATICO - Lo sa che lei ha rovinato tutto? lei, se non lo sa, ha

   avuto l'occasione di sfidare la vita ed ha rovinato tutto. Se n'e'

   accorto? 

Il MACELLAIO - Devo chiamare la polizia? prendetevi questa carne e

   andatevene!

 

L'ANTIPATICO - Ora io la carne gliela pago, alla cassa, per esempio

   (Rumore di cassa). Buonasera.

SIGNORINA - Buonasera.

 

(Rumore di vetro infranto)

 

(L'ANTIPATICO SPEGNE IL REGISTRATORE)

 

IL NOIOSO - (Dopo un po') Ecco te lo chiedo? adesso me lo spieghi?

   no, vuoi spiegarmelo?

L'ANTIPATICO - Adesso voglio spiegartelo.

IL NOIOSO - Perche' hai rotto la vetrina di quel poveretto? 

L'ANTIPATICO - La signorina ha detto buonasera, non hai sentito? 

IL NOIOSO - E perche'? no, sicuro che ho sentito, ma voglio dire...

   perche' l'hai fatto con la mano? hai visto... ti sei fatto male...

L'ANTIPATICO - Ascolta bene quello che sto per dirti. (Pausa) No, 

   ci sono cose che tu non puoi capire... 

IL NOIOSO - (Interrompendolo) Ci sono cose che io non posso capire? 

   perche' credi che non l'abbia capito che vuoi prevedere la vita?

   questo io non l'avrei capito? e allora perche' ti sto aiutando? 

   no, chiedimelo, voglio dire, me lo spieghi?

L'ANTIPATICO - ...Vorrei che tu non m'interrompessi quando parlo 

   (Pausa) ...Ci sono cose che tu non puoi capire. (Strappa i fogli 

   del notes). 

IL NOIOSO - (Cercando di difendere il notes) Beh, hai finito? no, 

   vuoi dirmi che hai finito di parlarmi? 

L'ANTIPATICO - Perche' hai creduto che dovessi aggiungere qualcosa? 

IL NOIOSO - Si'... 

L'ANTIPATICO - Beh sono affari tuoi no? 

IL NOIOSO - No! ...perche' te l'ho detto io di non interromperti? no,

   me l'hai detto tu di non interromperti quando parli, quindi vedi 

   che volevi continuare...

L'ANTIPATICO - Ah si'? Beh mi sono sbagliato. (Breve pausa) Anzi no,

   e' vero, forse volevo aggiungere qualcosa. Forse volevo dirti 

   qualcosa riguardo alla coerenza. La coerenza si'. O forse volevo

   dirti del perche' non abbiamo scritto sul notes la rottura della

   vetrina. Forse volevo persino discutere con te. Mi sono taglia-

   to alla mano no? lo vedi che e' fasciata? o forse volevo dirti 

   che non sapevo che una mano quando si taglia fa male. Forse vo-

   levo anche dirti, dopo, che prima del MACELLAIO, al mercato per 

   esempio o con quel passante, ti ricordi? forse l'intento era 

   semplicemente di prevedere la vita. O forse volevo aggiungere 

   solo che io so che non si puo' negare la possibilita' di variazio-

   ne della vita stessa. O forse, in effetti, volevo dirti che ho 

   rotto la vetrina perche' mi sono eccitato alla risposta della

   signorina. O forse perche' mi sono innervosito per un risultato 

   cosi' scadente. O forse ancora, volevo dirti che mi diverto, si', 

   mi diverte l'idea di muovere le parole della gente con

   l'immaginazione. Ma io ho detto: "Ci sono cose che tu non puoi

   capire". Ed e' questo che conta. Che ha contato. Non trovi? voglio 

   dire, hai capito cosa ho voluto dirti?

 

IL NOIOSO - Vuoi che ti dica cosa ho capito? 

L'ANTIPATICO - Si'.

IL NOIOSO - In che senso? no dimmi, nel senso che vuoi sapere la mia

   idea? voglio dire il mio parere? il mio personale parere? 

L'ANTIPATICO - Adesso e' questo.

IL NOIOSO - Bene, voglio dirti che ho capito. Ma mi rimane una domanda

   ed ora te la faccio: forse tu intendi la vita? hai capito cosa ho

   capito? forse tu vuoi semplicemente scherzare? no, dico, con 

   questa possibilita' di variazione, vuoi scherzare con la vita?

   volevo dire, nel senso che tu non ti prendi sul serio? 

L'ANTIPATICO - Gia', io non mi prendo sul serio.

IL NOIOSO - (Come cogliendolo in fallo) Si', ma con la signorina ti

   sei preso sul serio. No, dimmi, ti sei preso sul serio? 

L'ANTIPATICO - Non io, la signorina, ho preso sul serio la signorina.

   Ha risposto giusto, non hai sentito? e mi sono innervosito, 

   non l'hai capito? 

IL NOIOSO - Vuoi che te lo dica?

L'ANTIPATICO - Si', vorrei che me lo dicessi.

 

IL NOIOSO - Ecco, quando finira' questo gioco? me lo vuoi dire? 

L'ANTIPATICO - E tu quando finirai col sognare tu, me lo vuoi dire? 

IL NOIOSO - Perche', vuoi dirmi che sto sognando? no, le cose che ti 

   ho detto sono sogni? no dimmelo, le ho sognate? 

L'ANTIPATICO - Non voglio dire che stai sognando, volevo dirti quando

   finirai di sognare quando dormi? lo sai che sognare ad occhi 

   aperti e' un'altra cosa? 

IL NOIOSO - E' per quello che dormo sempre! ...Sai? ora te lo dico: 

   non so quando finira' questo gioco.

L'ANTIPATICO - Non sappiamo quando finira', lo sapremo. Come adesso. N

   on lo hai capito. (Esce risoluto).

IL NOIOSO - "Come adesso", Cosa? 

L'ANTIPATICO - (Rientrando) Il nostro dialogo... Hai capito?

IL NOIOSO - No.

L'ANTIPATICO - E' finito! (Esce. Buio).

 

 

QUADRO 9-10 (Unificato)

(Spazio casa Noioso. E' notte; IL NOIOSO dorme sul letto con il

pigiama del quadro 2. Subito entra IL PIOPPO vestito come nel quadro 2)

IL PIOPPO - (Avvicinandosi al letto) Noioso, dai svegliati! 

IL NOIOSO - (Dopo poco) Eh? ...ah sei tu. L'hai trovato? 

IL PIOPPO - No, non l'ho trovato. 

IL NOIOSO - Non te l'avevo detto? E' scappato!

IL PIOPPO - Vieni via anche tu?

IL NOIOSO - Che ore sono?

IL PIOPPO - E' quasi mezzanotte. 

IL NOIOSO - Sai cosa ti dico? ...mi e' venuta un'idea.

IL PIOPPO - (Polemico) Bravo.

IL NOIOSO - Cos'e', non bisogna avere idee? lo so, credi che non lo 

   sappia? ma senti, chi ci dice che sia stato proprio lui? no, tu 

   lo puoi dire? (IL PIOPPO non risponde) ...L'hanno trovata nuda 

   in casa, puo' essere stato chiunque no? 

IL PIOPPO - Gia', ma lei non stava nuda in casa con chiunque! (Gli 

   butta addosso i pantaloni) vestiti!

IL NOIOSO - Sai che certe volte mi fai incazzare? perche' non lo so 

   io che lei non sta nuda in casa con chiunque? si' che lo so, ma 

   qualche volta puo' capitare. Perche', avanti, quando s'e' messa ad 

   uscire con te tu eri uno conosciuto? 

IL PIOPPO - Si puo' sapere perche' tu devi sempre essere strano? 

IL NOIOSO - Io sono strano? 

IL PIOPPO - Dobbiamo sgombrare da qui. Sono stato a casa

   dell'Antipatico, c'e' la polizia. Non ci avevo pensato prima.

   Quanto credi che ci metteranno a venire qui? forse sono gia' stati

   a casa mia. Dai vestiti, dobbiamo andarcene da qui, subito.

 

IL NOIOSO - (Vestendosi lentamente) E dove andiamo? 

IL PIOPPO - Non lo so.  

IL NOIOSO - Sei stato a vedere... CARLA? 

IL PIOPPO - No, non l'ho vista.

IL NOIOSO - Non pensi che dovremmo vederla? 

IL PIOPPO - Si', penso che vorrei vederla, ma non possiamo. Sbrigati.

IL NOIOSO - Dici che e' morta davvero? 

IL PIOPPO - Cazzo! (Gli butta il giornale addosso) L'hai letto si' 

   o no? devi sempre essere strano tu? non lo capisci che non abbiamo

   un minuto da perdere? 

IL NOIOSO - Perche' che ore sono? 

IL PIOPPO - (Scuotendolo) Ma ti vuoi svegliare? se la polizia viene

   qui, c'interroga e io non voglio rovinarlo. Lo capisci questo?

IL NOIOSO - Ma tu dici che e' stato proprio lui? 

IL PIOPPO - E chi e' stato secondo te? l'hanno trovata in casa nuda 

   con due colpi di pistola nella testa... e...

IL NOIOSO - E uno nello stomaco... (Tira fuori alcuni giornali da 

   sotto il cuscino) Ho letto, ho letto anch'io. 

IL PIOPPO - Dai sbrigati! ...Chi si vedeva con lei eh? chi ha avuto la

   bella idea di "rapirla"? chi s'e' portato la pistola per rapirla?

 

IL NOIOSO - Ma era un gioco. Pure CARLA... voglio dire, un gioco 

   pure per lei. (Continua a vestirsi). 

IL PIOPPO - Fino a quando sono partiti i colpi poteva essere un 

   gioco, adesso non lo e' piu'. E' tutto vero ora... non puoi piu' 

   parlare di lei cosi'. 

IL NOIOSO - Perche', come ho parlato? 

IL PIOPPO - E' morta per davvero! allora vieni? 

IL NOIOSO - Hai detto che e' mezzanotte? 

IL PIOPPO - (Con rabbia) Quasi! ho detto che e' quasi mezzanotte! 

IL NOIOSO - Perche' te la prendi con me? 

IL PIOPPO - ...Questa storia tu la tratti come se non ti riguardasse.

IL NOIOSO - E cosa dovrei fare? avanti dimmi, cosa dovrei fare? 

   dovrei andare a cercarlo? dovrei andare a vederla? no, non ci 

   vado ne' a vederla ne' a cercarlo e sai perche'? tu mi chiedi

   perche'? oggi, quando te ne sei andato, sai a quanti perche' ho

   pensato? almeno una dozzina. Vuoi che te ne dica uno? ne vuoi

   sapere uno? e' stata lei a chiamarlo Antipatico per la prima volta.

   Ne vuoi sapere un altro? e' stato lui a chiamarmi Noioso per la

   prima volta. E sai cosa vuol dire questo? che io ci sono

  affezionato a tutt'e due. E siccome io ci sono affezionato, mi

   vengono le idee: tu sei sicuro che sia stato lui? non si puo' mai

   dire no? beh, io sono sicuro che sia stato lui ecco perche' non

   vado a cercarlo. E' scappato e vuoi sapere come lo so? perche'

   anch'io, se esco di qua, scappo! 

IL PIOPPO - E' questo che volevo dirti. 

IL NOIOSO - Questo cosa? io non ti capisco Pioppo. 

IL PIOPPO - Vieni via anche tu. Andiamo via. Scappiamo. Io non ci 

   torno a casa, non ci torno piu'... 

IL NOIOSO - Perche'? (Continua a vestirsi). 

IL PIOPPO - Io a casa non ci posso piu' tornare. Non posso tornare 

   da mio fratello. 

IL NOIOSO - Io credo che tuo fratello in questa storia non c'entri 

   per niente. 

IL PIOPPO - Questo lo puoi dire tu perche' non sei suo fratello. 

   Con questa cosa che e' successa, quando tornero' a casa non potro' 

   piu' sopportare i suoi occhi, lo capisci questo? 

IL NOIOSO - E' un pezzo che volevo dirtelo. Tu con L'ANTIPATICO sei 

   come con tuo fratello, non t'e' mai passato per la testa? 

IL PIOPPO - E me lo dici adesso? doveva succedere tutto questo perche'

   tu me lo dicessi? avremmo potuto parlarne anche prima no? invece

   no, me ne parli adesso. Non posso piu' tornare a casa da mio

   fratello. Quello che e' successo era quello che doveva succedere

   perche' noi ora potessimo "scappare". 

IL NOIOSO - Tu, non io. Sei tu che puoi scappare adesso. Io non faro'

   altro che seguirti, dato che ti seguiro', dato che "vi" seguiro',

   ma voglio che tu lo sappia, (Come una minaccia) ovunque andremo, io

   avro' con me i miei pigiami. (Gli butta addosso con violenza un

   pigiama appallottolato. IL PIOPPO riceve impassibile. Poi IL NOIOSO

   finisce di vestirsi, lo guarda un attimo) Sono pronto, che dici

   andiamo? (IL PIOPPO gli ributta con ancora piu' violenza il

   pigiama. Esce. IL NOIOSO lo segue. Buio). 

 

 

QUADRO 11 

(Spazio casa Antipatico. Tutto e' come alla fine del quadro 4. CARLA 

fuma una sigaretta. L'ANTIPATICO entra ed esce dalla stanza sparec-

chiando la tavola. Cerca di mascherare un certo disagio: CARLA sem-

bra volerlo sedurre) 

CARLA - Proprio non vuoi che ti aiuti? (L'ANTIPATICO non risponde. 

   Esce. Entra) Volevo chiederti scusa per ieri sera.

L'ANTIPATICO - Perche' c'e' da chiedere scusa per ieri sera? 

CARLA - Si', non so cosa mi e' successo ieri sera ...credo di esser-

   mi innamorata. 

L'ANTIPATICO - Beh, non sei la prima, s'innammorano tutte di lui. 

CARLA - Perche' vuoi essere antipatico a tutti i costi? 

L'ANTIPATICO - Antipatico? ma dico! non ti passa per la testa che 

   non sei la prima? 

CARLA - Non occorre che mi passi per la testa. E' normale. 

L'ANTIPATICO - Perche' cambia qualcosa? 

CARLA - Non deve cambiare niente. Ho solo voluto dirti che ieri sera

   mi sono comportata in quel modo perche' credo di essermi

   innamorata. 

L'ANTIPATICO - Questo l'ho capito.

CARLA - "Innammorata". 

L'ANTIPATICO - Senti, questa cosa che ti puzza addosso cos'e'

   ciclamino per caso? 

CARLA - No, non hai capito, potra' sembrarti strano... 

L'ANTIPATICO - (Interrompendola) E' profumo no? 

CARLA - (Affrontandolo) Perche' non ti piace? 

L'ANTIPATICO - E' da ieri sera che volevo dirtelo. Ha... beh si' mi 

   piace. 

CARLA - Finalmente un complimento. 

L'ANTIPATICO - (Si ferma) Ha un qualcosa di velenoso, non trovi? 

   certe volte mi capita di sentire della nausea e mi capita quando ci

   sono delle puttane per casa. Questa volta e' puzza di ciclamino,

   solo un qualcosa di nocivo, non trovi? 

CARLA - Dici sempre cosi' quando vuoi fare un complimento? 

L'ANTIPATICO - (Ha ripreso a sparecchiare) Un complimento? ti ho 

   fatto un complimento? beh si', ti ho fatto un complimento. 

CARLA - ...O volevi spaventarmi? 

L'ANTIPATICO - Spaventarti? ho voluto spaventarti? beh si', volevo 

   spaventarti. Ti ho spaventata? 

CARLA - Non del tutto. Dovresti continuare, ma ti avverto, sei sulla

   buona strada. Vuoi che stiamo insieme stasera? 

L'ANTIPATICO - Non credo sia necessario. 

CARLA - Sai perche' sono venuta da te oggi? 

L'ANTIPATICO - Si' che lo so! mi hai chiesto scusa. 

CARLA - No, sono venuta qua oggi, perche' mi va di prendere per il 

   culo il tuo amico Pioppo. Non lo hai capito? 

(Pausa) 

L'ANTIPATICO - (Guardandola, indica la cucina) Il caffe', e' pronto. 

   (Va in cucina. Rientra con una sola tazzina. Si siede comodo. Beve).

 

CARLA - Per me non ce n'e'? 

L'ANTIPATICO - (Brusco) No! (Continua a bere. Poi) Io devo uscire, 

   cosa vuoi fare? (Prende la giacca). 

CARLA - (Lo ferma prendendogli la giacca) Non credi che sia trop-

   po semplice per uno come te ...andartene? 

L'ANTIPATICO - Non credi che sia troppo semplice per una come te, 

   fermarmi? 

CARLA - (Pausa) Hai ragione. (Esce). 

L'ANTIPATICO - (Fermandola) Sai cosa ti dico? ...hai ragione (L'invita

   a rientrare. Lui si siede sulla sedia, lei sul divano). 

(Pausa. Ogni tanto si guardano) 

L'ANTIPATICO - (Dopo un po') Cos'e', tocca a me parlare? 

CARLA - (Ride) Ho l'impressione che possiamo cominciare a parlare 

   adesso. E tu hai conquistato il diritto ad iniziare, e' naturale 

   che sia tu il "bianco" fra noi. 

L'ANTIPATICO - Il bianco? ma si puo' sapere da dove sbuchi tu? 

CARLA - Da una festa non ricordi? da una festa dove ho incontrato 

   due alfieri bianchi. Due alfieri uguali che si muovono in obliquo,

   senza mai incontrarsi. 

L'ANTIPATICO - Senza mai incontrarsi? in obliquo? 

CARLA - ...Uno si muove sulle caselle bianche e l'altro (Lo guarda) 

   sulle caselle nere. 

L'ANTIPATICO - Cos'e', vuoi dire che io sono quello che si muove sulle

   caselle nere? 

CARLA - Gia'... 

L'ANTIPATICO - Bianco, sulle caselle nere (Breve pausa). Colpa della

   sorte no? 

CARLA - Forse. 

L'ANTIPATICO - E tu? 

CARLA - Io? ...una povera pedina, presto diventata regina. 

L'ANTIPATICO - Una regina. 

CARLA - Nera naturalmente. 

L'ANTIPATICO - (Sorridendo) ...Naturalmente. 

CARLA - Ma non per l'altro pero'. (Si avvicina provocante) E devo 

   stare attenta a non cadere sulle sue caselle nere, altrimenti... 

L'ANTIPATICO - Altrimenti cosa? (Si alza) Altrimenti cosa? avanti. 

   Ma lui lo sa che sei qua? 

CARLA - No, naturalmente. 

L'ANTIPATICO - No, nat... (La guarda) Non lo vedi che ho da fare e 

   che te ne devi andare? 

CARLA - No, non lo vedo. Cos'e' che hai da fare? 

L'ANTIPATICO - Devo pensare! 

CARLA - Pensare? a cosa? a come spaventarmi meglio o a come farmi 

   il prossimo complimento? 

L'ANTIPATICO - Ma si puo' sapere da dove sbuchi tu? Cosa ti ha fat-

   to venire qua da me? 

CARLA - (Molto provocante) L'amore.

L'ANTIPATICO - Ma la vuoi finire! cosa ne sai tu di me? 

CARLA - Non parlavo di te, parlavo di me. L'amore mi ha portato qua 

   ieri sera, non ricordi? 

L'ANTIPATICO - No, non lo ricordo, io ieri sera ho visto solo una 

   stronza che se la faceva sul divano... 

CARLA - E poi sei arrivato tu. Possiamo parlare di te adesso, vuoi? 

L'ANTIPATICO - Ah si'? sono arrivato io ? e non lo hai visto che io 

   non ho nessuna voglia di parlare d'amore? 

CARLA - Si' che l'ho visto ed e' per questo che voglio dirti che non 

   e' difficile, non devi aver paura di parlare d'amore. Tu non sei 

   un tipo particolare. 

L'ANTIPATICO - Ma vuoi stare zitta! te ne vuoi andare! 

CARLA - Sarebbe un peccato non trovi? io so cos'e' il tuo amore. 

L'ANTIPATICO - Ah si'? e cosa sarebbe il mio amore? 

CARLA - Una donna. 

L'ANTIPATICO - Ah una donna ...stammi bene a sentire: lo capisci che

   niente ti da il diritto di venire qua a sprecare il mio tempo?

 

CARLA - C'e' qualcosa che me ne da il diritto. 

L'ANTIPATICO - E cosa sarebbe questo qualcosa? 

CARLA - Tu. 

L'ANTIPATICO - Io? io non credo di darti questo diritto io, lo capisci? 

CARLA - Tu me ne dai il diritto. (Con durezza) Ti ho chiesto io di 

   restare qua ieri sera mentre facevo l'amore con Pioppo? 

 

L'ANTIPATICO - Questa e' una faccenda che riguarda me e lui. 

CARLA - Anche ieri sera c'era una faccenda che riguardava soltanto 

   me e lui. 

L'ANTIPATICO - Si puo' sapere cosa sei venuta a fare da me? 

CARLA - ...Mi diverte l'idea di scompigliare i tuoi stupidi fogli 

   bianchi, anche se il nero che c'e' in te e' un'attrazione lo devo

   ammettere. 

L'ANTIPATICO - ...Ma tu lo sai come deve essere la mia donna?

 

CARLA - (Ironica) Ecco una cosa che vorrei sapere da te, vuoi dirmi,

   per favore, come deve essere la tua donna? 

(Pausa. Si guardano) 

L'ANTIPATICO - (Attacca una musica) Cosi', se lo vuoi sapere, deve 

   essere la mia donna! (E' il concerto per clavicembalo e archi 

   di Bach, BWV 1056, n  5, in Fa minore, I  movimento, allegro. 

   La luce va in lenta dissolvenza fino al buio. La musica suona 

   ancora al buio. Poi si dissolve fino al silenzio). 

 

 

QUADRO 12

(Uno spazio senza contorni. Una panchina nel parco. E' giorno. Carla

e' seduta. Dopo un po' sbuca con la testa da dietro la panchina IL

NOIOSO. Ha un ombrello in mano)

IL NOIOSO - Se n'e' andato? 

CARLA - Si', se n'e' andato. 

IL NOIOSO - Hai visto bene? 

CARLA - Si', se n'e' andato. Ma perche' ti sei nascosto?

IL NOIOSO - (Sedendosi) Perche' mi sono nascosto? non l'hai visto? 

   quello era il MACELLAIO! 

CARLA - Ed ogni MACELLAIO che passa tu ti nascondi? 

IL NOIOSO - (Si guarda intorno) Oh, sai che mi hai fatto una bella 

   domanda? no, perche' e' logico che non basta per nascondersi. Ri-

   maniamo seduti qua? (Apre l'ombrello per nascondersi). 

CARLA - Ma cosa fai? (Ridendo) non lo vedi che non piove? 

IL NOIOSO - (Guardandosi intorno) Questa e' bella, vuoi che non lo 

   sappia che non piove? ...mi piace stare sotto l'ombrello, perche'

   non e' bello? (La stringe a se sotto l'ombrello).

CARLA - E' buffo. 

IL NOIOSO - (Offeso) Ah e' buffo? sai chi me l'ha insegnato? 

CARLA - (Sorridendo) No, non lo so. 

IL NOIOSO - Pioppo. E siccome lui dice che e' bello... beh, io tro-

   vo che sia bello. 

CARLA - Ecco, questo mi colpisce. 

IL NOIOSO - Questo cosa? 

CARLA - Questo vostro modo di stare insieme. E' una cosa bella. 

IL NOIOSO - Ma non e' che mi piace stare sotto l'ombrello perche' lo 

   dice lui. Voglio dire che ha esperienza. Sai che in campagna e' 

   capace di stare sotto l'ombrello tutto il giorno? cosi' se lui 

   mi dice che e' bello, io ci credo. 

CARLA - E' proprio questo che mi colpisce. Vi influenzate l'uno con 

   l'altro. Certe volte parlate nello stesso modo, te ne accorgi? 

IL NOIOSO - Parliamo nello stesso modo? 

CARLA - E non ve ne accorgete neanche. E' una fortuna avervi

   conosciuto. Sono contenta di conoscervi. Sto cosi' bene con voi.

 

IL NOIOSO - Ma davvero non vuoi dirgli che ogni tanto vai a casa 

   dell'ANTIPATICO? no, te lo chiedo. (Breve pausa) Perche' potresti

   dirglielo. Sai cosa penso? lui ne sarebbe contento. Pioppo voglio

   dire. 

CARLA - No, non voglio dirglielo. Te l'ho detto, voglio essere come

   voi. Con L'ANTIPATICO e' un gioco. Mi viene da provocarlo, tutto

....qui. E poi e' stato lui il primo a provocare.

 

IL NOIOSO - Sai cosa ti dico? lui provoca tutti non lo sai? E' normale.

   Pensi di no? no dimmi, pensi di no? 

CARLA - Perche' Pioppo lo chiamate Pioppo? 

IL NOIOSO - No, ma e' incredibile, fai tutte le domande giuste, voglio

   dire, ti ho notata in tutti questi mesi, tu parli piuttosto a

   proposito vero? no, dimmelo perche' tu non hai neanche una parola

   fuori posto. Per esempio quando la prima volta che ti ho visto,

   Pioppo ti ha detto: "Ti va di mangiare insieme?" ti ricor di? tu

   hai risposto "Si'" e basta. No, e' difficile, perche' no? io trovo

   che sia difficile. Potevi anche dire: "Ma come tutt'e quattro

   insieme?", invece tu hai detto "Si'" e basta. 

CARLA - Io sapevo gia' che avremmo mangiato insieme. Era un modo per 

   conoscerci tutt'e quattro. 

IL NOIOSO - Lo sapevi gia'? 

CARLA - Si', Pioppo mi aveva avvertito prima, cosi' e' stata una for-

   malita'. 

IL NOIOSO - Ti aveva avvertito prima? ah e' cosi' che funziona? no, 

   dico, e' vero! basta avvertirsi prima e uno puo' dire "Si'" e ba-

   sta, ecco come. Dovro' dirglielo alL'ANTIPATICO. Ma come ti e' 

   venuto in mente di chiamarlo Antipatico? 

CARLA - M'incuriosisci, perche' dovresti dire alL'ANTIPATICO di quella

   cena? 

IL NOIOSO - No, la cena non c'entra, e' un gioco (Si nasconde

   impaurito dietro alla panchina). 

CARLA - Ma si puo' sapere perche' ti nascondi? 

IL NOIOSO - Zitta! il MACELLAIO, e' di nuovo li'! 

CARLA - Questo l'ho capito, ma perche' ti nascondi? 

IL NOIOSO - Ma che fai, guardi da questa parte? e chiudi l'ombrello! e

   non farti notare! e girati! e chiudi l'ombrello! e fa finta di

   niente! 

CARLA - Mi alzo e me ne vado! 

IL NOIOSO - No, sei pazza! se viene da questa parte devi distrarlo!

CARLA - ...Se n'e' andato.

IL NOIOSO - Sei sicura? 

CARLA - Si', se n'e' andato! (IL NOIOSO si risiede) vuoi spiegarmi? 

IL NOIOSO - Oh, perche' c'e' da spiegare? a me sembra che non ci sia 

   niente da spiegare. No, perche' tu vuoi incontrare tutti? ci sono

   delle persone che non si possono incontrare, tutto qui. Non e'

   normale? dimmi, secondo te e' normale? no, sono curioso di sapere

   la tua idea. E' normale? 

CARLA - (Sorride) ...Siete davvero divertenti. Sono entusiasta di voi

   (Lo abbraccia) Vi voglio bene, davvero. 

IL NOIOSO - No, ci credo. Ecco, mi fa piacere ...senti, mi viene da 

   farti una domanda, che dici te la faccio? 

CARLA - Si' dai. 

IL NOIOSO - Mi viene da chiederti se per caso... beh non so perche' 

   mi viene questa domanda, non mi viene mai da fare questa domanda.

   Chissa' perche' mi e' venuto da farti questa domanda. 

CARLA - Se me la fai... 

IL NOIOSO - Te la faccio? 

CARLA - Siii. (Sorride). 

IL NOIOSO - Ecco, per caso sei felice tu? 

CARLA - (Pensa un attimo) Si', sono felice. 

IL NOIOSO - No... voglio dire, sei sempre felice tu? 

CARLA - Sai? Ogni tanto ho la sensazione di essere stata sempre feli-   ce. 

IL NOIOSO - (Incredulo) Sei felice?

CARLA - Si', spesso lo sono. 

IL NOIOSO - ...E perche' sei felice? 

CARLA - Non so, ci sono cose che io non capisco. 

 

IL NOIOSO - Sentimi bene. Tu credi che io faccia tutti i giorni questa

   domanda? no, io non la faccio mai, non mi viene mai da fare questa

   domanda. Cosi', per una volta che mi viene da farla, vorrei anche

   avere una risposta, non trovi? no dico, lo capisci? 

CARLA - Ma io non so perche' sono felice, non lo capisco e poi forse

   non sono neanche tanto contenta di essere felice. 

IL NOIOSO - Ma come! e no! adesso ci devi pensare, perche' a me questa

   risposta m'interessa. Non e' che per caso ti avverti prima? 

CARLA - Mi avverto prima? ...per essere felice? (Sorride). 

IL NOIOSO - E' cosi'? 

CARLA - (Assorta) Sai, forse mi avverto prima. Ecco perche' non sono 

   contenta di essere felice... 

IL NOIOSO - Non sei contenta? ma se sei felice! voglio dire, come 

   fai a non essere contenta, no, nel senso che hai capito come

   funziona, uno si avverte prima ...no? 

CARLA - Gia' dev'essere cosi' che funziona (Si alza assorta e si

   allontana). 

IL NOIOSO - (Si guarda intorno) Continuiamo la nostra passeggiata?

   (Apre l'ombrello guardandosi intorno e raggiunge CARLA). 

CARLA - Sotto l'ombrello anche se non piove? 

IL NOIOSO - Beh perche'? (Breve pausa) ...Va beh te lo dico: (Furbetto)

   cosi' se viene il MACELLAIO non ci vede (Alludendo all'ombrello).

 

CARLA - E gia', cosi' se viene il MACELLAIO non ci vede, voglio dire: 

   non ci nota sotto l'ombrello (Gli prende il naso) ...senza la 

   pioggia! ...Con il cielo sereno. (Lo prende per mano e si avvia 

   trascinandolo). 

IL NOIOSO - (Prima di avviarsi) Cosa? (Escono. Buio). 

 

 

QUADRO 13 

(Il presente quadro e' la continuazione del quadro 11. Spazio casa 

Antipatico. Nel buio sale il concerto per clavicembalo e archi di 

Bach, BWV 1056, n  5, in Fa minore, 1  movimento, allegro, nel pun-

to interrotto nel quadro 11. L'ANTIPATICO e CARLA sono nelle stesse

posizione della fine del quadro 11)

CARLA - (Alludendo alla musica) Cosi' deve essere la tua donna? (Si 

   avvicina provocante) Mi hai spaventata, o mi hai fatto un compli-

   mento? (Si guardano. Sfuma la luce fino al buio. La musica rima-

   ne al buio, poi sfuma). 

 

 

QUADRO 14

 

(Uno spazio senza contorni: una stanza d'albergo. Musica. CARLA e 

IL NOIOSO ballano. IL PIOPPO e' accovacciato vicino alL'ANTIPATICO 

che e' seduto su di una sedia: parlottano seriamente. L'ANTIPATICO 

sembra disapprovare la situazione)

IL NOIOSO - (Ad alta voce) Visto che siamo ad Alassio, facciamo un 

   brindisi ad Alassio! 

CARLA - (Ad alta voce) Ad Alassio e al fratello cattivo di Pioppo 

   che si e' messo in testa di essere perfetto e non lo lascia bal-

   lare con noi. (Ride. L'ANTIPATICO smette di parlare con il PIOPPO e

   guarda CARLA). 

IL NOIOSO - (Ride con CARLA. Poi al Pioppo e alL'ANTIPATICO) Dai, 

   un brindisi ragazzi! ad Alassio!

L'ANTIPATICO - (Si alza. Spegne la musica. Va da CARLA minaccioso) 

   Io non credo tu lo possa capire, ma c'e' una piccola differenza 

   fra quello che siamo e quello che vorresti che fossimo. Noi vedi?

   siamo amici, amici! tu invece non sei niente, niente! ecco perche'

   non riuscirai a rovinarci. 

CARLA - Rovinarvi? Lui, lo vedi, il tuo amico e' innamorato di me. 

L'ANTIPATICO - Innamorato? (Al Pioppo) capisci? 

IL PIOPPO - (AlL'ANTIPATICO) ...Vorrei dirti una cosa, lei e' la 

   mia donna. 

L'ANTIPATICO - La tua donna? 

CARLA - Sono la donna del tuo amico. 

L'ANTIPATICO - Ah si'? (Si avvicina a CARLA e la bacia. Lei ricambia.

IL NOIOSO e IL PIOPPO li guardano). Cos'e', adesso sei la 

   mia donna? (Al Pioppo) Vedi? E' ridicolo tutto questo! (Uscendo al

   Noioso) ...Ridicolo. (Esce). 

IL NOIOSO - (a CARLA) Senti posso dirglielo? adesso bisogna dirglielo. 

IL PIOPPO - Cosa? 

IL NOIOSO - (al Pioppo) Vedi, lei si vedeva con L'ANTIPATICO. 

CARLA - Adesso capisco. Tutto e' iniziato in questo modo. Anche la 

   prima volta, lui mi ha portato a te fin dalla prima volta. Non 

   abbiamo mai detto d'amarci noi due. L'abbiamo detto a lui adesso...

 

IL NOIOSO - (Al Pioppo) Crederle o non crederle. Tutto qui. Credi 

   di poter far qualcosa di piu'? (Uscendo) No, solo quello. 

IL PIOPPO - Dove vai? 

IL NOIOSO - Ah gia', dove vado. A farmi un sonnellino vado. 

CARLA - Senti... 

IL PIOPPO - Hai mai visto la sera? 

CARLA - La sera? 

IL PIOPPO - In campagna! dove non ci sono macchine, dove non ci sono

   luci ...beh, succede che viene la sera e si scopre la lentezza. In

   citta' non si vede la sera perche' non appena c'e' buio, basta un

   interruttore, un piccolo interruttore, si accende la luce 

   e si brucia la sera. (Buio). 

 

 

QUADRO 15

(Sale il rumore del mare. Spazio ristretto zona tropicale. Si illumina.

Dopo un po' entrano IL PIOPPO, IL NOIOSO, L'ANTIPATICO. Sono in

bermuda, con gli asciugamani. E' sera. Si preparano a mangiare. IL

NOIOSO continua a grattarsi e guardarsi una gamba)

L'ANTIPATICO - Un bel bagno no? 

IL PIOPPO - Si', un bel bagno. 

IL NOIOSO - Ma a voi i pesci vi mordono? no, perche' a me mi mordono.

   Ma che si sono messi in testa. Io domani sapete che faccio? mi

   porto qualcosa e quando mi mordono sapete cosa faccio? li spavento.

   No, perche' quelli cos'e' che si sono messi in testa. Glielo faccio

   capire io che sono dei pesci. Eh? a voi vi mordono? Pioppo, ti

   vengono vicino si', ma ti mordono! no, guarda cosa mi hanno fatto.

   (Gli mostra la gamba) A te no? 

IL PIOPPO - Non ti mordono! (Mostrandogli la gamba) guarda, anche a 

   me, ma non ti mordono, ti toccano e ti irritano. 

IL NOIOSO - Ah mi irritano? (Si guarda la gamba) E gia', mi irritano.

   Ma domani glielo faccio vedere io... 

L'ANTIPATICO - Ma dico! la vuoi finire? ...dove lo trovi un posto 

   dove i pesci ti vengono cosi' vicino? 

IL NOIOSO - Va beh (Pausa) ...ma ti vengono troppo vicino e mi fanno

   incazzare! 

(

IL NOIOSO esce. L'ANTIPATICO e IL PIOPPO apparecchiano alla buona 

la cassa che funge da tavola: birra, scatolette, crackers, ecc.) 

IL PIOPPO - Sai, e' due mesi che siamo qua. 

L'ANTIPATICO - Cos'e', hai contato i giorni? dimmi hai contato i 

   giorni? ...io l'ho perso il conto dei giorni, che t'importa del 

   tempo, a cosa serve? 

IL PIOPPO - Mi sembra che siano passati degli anni. 

L'ANTIPATICO - (Breve pausa) Perche' non e' un bel posto questo da 

   passarci degli anni? 

IL PIOPPO - Si', si sta bene qui, ma forse non e' giusto starsene qua.

   (Va alla finestra, guarda fuori). 

L'ANTIPATICO - Ma lo vuoi capire che noi non siamo scappati? a te 

   sembra che siamo scappati? (Annusa) ...cos'e' questa puzza? 

IL PIOPPO - (Alludendo al Noioso) E' il suo shampoo.

L'ANTIPATICO - Il suo shampoo? 

IL NOIOSO - (Canta fuori scena. Poi entra con un asciugamano in testa,

   si asciuga i capelli) Non e' incredibile? in questo posto si

   trova lo shampoo al pomodoro! 

L'ANTIPATICO - (Prendendolo per l'asciugamano, quasi a strangolarlo)

   Ti proibisco di usare lo shampoo al pomodoro! 

IL NOIOSO - No, cos'e' successo? 

L'ANTIPATICO - (Con rabbia) Hai capito? 

IL NOIOSO - Si', ho capito, non devo piu' usare lo shampoo al

   pomodoro. 

L'ANTIPATICO - (Si allontana. Poi al Noioso) A te sembra che siamo 

   scappati? 

IL NOIOSO - (Riconoscendo la solita storia) No, non siamo scappati

   (Al Pioppo), ce ne siamo andati. Voglio dire, ad un certo punto uno

   si puo' stufare no? di stare sempre in un posto (All'Antipatico),

   non e' cosi'? e se poi uno se ne va, cos'e' scappare? (Al Pioppo)

   no, te lo chiedo, ti sembra scappare? (Finisce di asciugarsi i

   capelli). 

IL PIOPPO - (Al Noioso) Lui, se n'e' andato da un posto che si chiama

   carcere! 

L'ANTIPATICO - Beh, puoi sempre lasciarci no? nessuno ha detto che 

   dobbiamo stare insieme. Ognuno la puo' pensare come vuole. Ma c'e' 

   una cosa che dovresti sapere... mi spiacerebbe se tu te ne andassi.

 

IL PIOPPO - Io non me ne voglio andare. E' che i giorni qua sono 

   lunghi e non riesco a non pensare a quello che e' successo. Credete

   che non mi piacerebbe pensarla come voi? (All'ANTIPATICO) Tu hai da

   leggere. (Al Noioso) Questo dorme, ma io? 

L'ANTIPATICO - Io non leggo, studio! 

IL NOIOSO - E io che faccio dormo? Guarda che io sogno! 

L'ANTIPATICO - (Al Pioppo) Capire la differenza, basta capire la 

   differenza. Stammi a sentire. Qua fuori, ci sono chilometri di 

   sabbia e dopo la sabbia ci sono le montagne e dopo le montagne 

   c'e' la foresta, a te piace la sabbia no? ti piacciono le montagne

   e ti piace pure la foresta. Non ti basta tutto questo? 

IL NOIOSO - Perche' non ci sono anche i pellicani? no dico, i

   pellicani. Oh, i pellicani se ne stanno tutto il giorno sull'acqua

   che non e' mare, ma "oceano" (AlL'ANTIPATICO) non gli basta tutto

   questo? e poi (Al Pioppo), se lo vuoi sapere, anche tu hai 

   qualcosa da fare qua. 

(IL PIOPPO mangiucchia qualcosa. Beve, beve, bevono) 

L'ANTIPATICO - Ci mancano i tuoi racconti. Ecco cosa ci mancano e 

   le tue scoperte. 

IL NOIOSO - Gia', ci mancano i tuoi racconti e pure le tue scoperte. 

(Mangiucchiano ancora qualcosa. Poi L'ANTIPATICO legge un libro, il 

Noioso si sdraia sul suo materasso. IL PIOPPO rimane immobile, ogni 

tanto beve. Dopo poco)

IL PIOPPO - (AlL'ANTIPATICO) Perche' l'hai ammazzata?

(IL NOIOSO, preoccupato, guarda L'ANTIPATICO. L'ANTIPATICO alza lo 

sguardo verso IL PIOPPO, poi lo riabbassa sul libro) 

IL PIOPPO - (Al Noioso) Perche' CARLA e' morta? (IL NOIOSO abbassa lo 

   sguardo. IL PIOPPO lo prende per il bavero) Perche' CARLA e' morta?

   (IL NOIOSO lo guarda senza rispondere. Dopo poco IL PIOPPO lo

   lascia. Si allontana). Mi chiedo cosa ci sto a fare io con voi.

   (L'ANTIPATICO continua a leggere. IL NOIOSO continua a stare

   sdraiato). Ma non adesso. Io mi chiedo cosa ci sto a fare con voi da 

   sempre. (AlL'ANTIPATICO) Forse tu sei il fratello che ho sempre 

   voluto? forse e' quasta la spiegazione? Un fratello con cui

   dividere tutto senza doversi sentire in colpa? e' questa la

   spiegazione! (L'ANTIPATICO impassibile legge. IL PIOPPO beve. Poi

   al Noioso) E tu chi sei? sei davvero una di quelle persone che non

   mi degnavano di uno sguardo e che all'improvviso m'invitava fuori, 

   mi faceva domande e stava a sentire le mie risposte? e' cosi'? (Il 

   Noioso rimane impassibile. IL PIOPPO beve) ...Vi mancano i miei 

   racconti e pure le mie scoperte... (Al Noioso) Io ho il ricordo 

   del mio incubo. Me ne sto sempre seduto, con un sorriso sulle 

   labbra, attento a far coincidere quello che sono con quello che 

   bisogna essere. Ma e' difficile e mai ci riesco se non

....raccontandomi bugie. (Riferendosi alL'ANTIPATICO) Lui e' perfetto.

   Lui l'esempio. Eppure siamo fratelli, dov'e' la differenza? ma piu'

   io faccio come lui e piu' la differenza e' evidente, sempre piu'

   evidente. Io voglio solo piacere, ma lui si comporta come si deve, 

   lui fa la cosa di cui ci si aspetta. E allora? ...cerco la sua 

   approvazione, ma capisce male, il mio fratello, mi vuole come 

   lui e io, colpevole, rimango sempre io. Conquistare i suoi a-

   mici allora, per poter conquistare anche lui. (All'ANTIPATICO) 

   "La strada piu' breve non e' sempre la piu' diretta". Non e' cosi'? 

   "Altri fini conducono alla vera conquista". (All'ANTIPATICO) Non 

   e' cosi'! (Al Noioso) L'ultimo tentativo: mettermi in mostra e ri-

   cevere la grazia di una faccia nuova. Sembrava funzionasse.

   (All'ANTIPATICO) Ma io ti ho solo sostituito al fratello, ecco la 

   mia malattia, non e' cosi'? (Al Noioso) La mia debolezza ha

   riconosciuto in te l'amico no? ...perche' ci si autorizza a non

   sentirsi soli? ecco, sono queste le mie domande. Perche' vi ho dato

   in pasto le mie scoperte ? perche' i miei racconti? perche',

   perche' CARLA? ...ricordo il mio incubo io, in questo posto

   lontano. (L'ANTIPATICO legge. IL NOIOSO e' sdraiato) Sono questi i

   miei racconti adesso. (AlL'ANTIPATICO) Perche' l'hai ammazzata? (Al 

   Noioso) Perche' CARLA e' morta? ...sono queste le scoperte che

   voglio fare adesso. (Va dal Noioso e lo scuote) Ti ho fatto una 

   domanda! 

IL NOIOSO - Perche' credi che stavo dormendo? non stavo dormendo, ho 

   capito. 

IL PIOPPO - (Va dalL'ANTIPATICO e gli butta via il libro) Ti ho

   disturbato? 

L'ANTIPATICO - (Impassibile) Mi hai buttato via il libro, non hai 

   visto? 

IL PIOPPO - (Con disprezzo) Che ci faccio io con voi? 

L'ANTIPATICO - E' da un po' di tempo che volevo parlarti. Anzi, e' 

   da un po' di tempo che volevo parlarvi. (Breve pausa) Me ne sono

   andato da un posto che si chiama carcere e' vero, e me ne sono

   andato contro la mia volonta'. Ed e' grazie a voi se ho potuto 

   andarmene. Ma non e' di questo che voglio dirvi. Quello che voglio

   dirvi e' che ci sono andato io, con la mia volonta' da loro 

   no? ...lo sapete che non mi piace sentirmi inutile (Con rabbia), 

   questo lo sapete! 

IL NOIOSO - (Con sarcasmo) ...Come t'e' andata la? in carcere dico. 

L'ANTIPATICO - Malissimo. 

IL NOIOSO - (Con sarcasmo) Cos'e', ti picchiavano? 

L'ANTIPATICO - Mi picchiavano? (Pausa) Sono andato e ho raccontato 

   tutto. Chi ti ha detto che mi picchiavano? 

IL NOIOSO - (Con sarcasmo) I giornali! ...li ho conservati (Prende 

   gli articoli sotto il materasso e li allunga alL'ANTIPATICO), se 

   vuoi puoi leggerli... dicono che devi essere in gamba, un tipo 

   in gamba. 

L'ANTIPATICO - I giornali mi hanno offeso! 

IL NOIOSO - (Con sarcasmo) No, leggi questo, c'e' scritto "in gamba",    leggi... 

L'ANTIPATICO - Non serve a niente essere in gamba!

IL PIOPPO - Mi da fastidio sentirti parlare cosi', un enorme fastidio.

L'ANTIPATICO - A me ha dato fastidio sentire parlare te prima, non 

   e' lo stesso? 

IL NOIOSO - (Con sarcasmo) Cosi' ti e' andata malissimo la... no, te 

   lo chiedo ...perche' ti e' andata malissimo la? 

L'ANTIPATICO - La tristezza! (Al Pioppo) ...la tristezza. 

IL PIOPPO - Ma come, la tristezza non e' "un privilegio"? 

L'ANTIPATICO - La tristezza e' un privilegio, lo so! 

IL PIOPPO - Beh, la tristezza non serve a niente. Questo te lo dico

   io, adesso!

L'ANTIPATICO - (Al Pioppo) Io non so perche' CARLA e' morta, non so 

   perche' l'ho ammazzata. So solo che e' successo. So solo che la

   vita si puo' correggere anche un attimo prima del suo momento 

   finale. Ecco cos'ha ucciso CARLA. Questo solo dovete mettervi in 

   testa perche' nessuno di noi tre e' innocente. Ma ci sono cose piu' 

   importanti dell'innocenza e della colpa ...e quando uno se ne

   accorge, non esiste altro. Esiste solo e sempre quel pensiero: io

   ho una grande paura: il pensiero e' senza momenti. Non c'e' il

   prima, non c'e' il dopo ...e' tutt'uno con adesso. Pioppo, hai

   ragione, la tristezza non serve a dare ordine. Lanciare i propri

   lamenti, chi a se stesso, chi ai suoi sogni, chi ai suoi libri.

   Questo stiamo facendo. E' questo che dovresti capire... (IL NOIOSO

   esce. Il PIOPPO va alla finestra. Poi L'ANTIPATICO si avvicina al

   Pioppo) Manda i tuoi lamenti all'oceano, alle montagne, alla

   foresta, ecco cosa ci stai a fare qua con noi adesso.

 (L'ANTIPATICO esce. IL PIOPPO guarda fuori verso la direzione

dell'ANTIPATICO. Poi gironzola nello spazio, tocca alcune cose, gli

avanzi della cena ecc. Poi prende il suo zaino, lo riempie alla

rinfusa, con le sue cose, quando ha finito se lo carica in spalle ed 

esce. Si ferma, da' un'ultima occhiata allo spazio e se ne va. Buio. 

Il mare rimane ancora un po' poi sfuma fino al silenzio). 

 

 

QUADRI 16 - 17 - 18

(I presenti tre quadri sono distinti nel tempo, ma avvengono

contemporaneamente sul palcoscenico. Lo spazio del quadro 1 (Casa del

Noioso) e' sovrapposto ad un nuovo spazio senza contorni (Casa di

Carla). Nello spazio casa CARLA c'e' solo un tavolino ed una sedia su 

cui e' seduta CARLA che legge alcuni fogli. IL NOIOSO e' seduto con 

L'ANTIPATICO al tavolo, come nei quadri 1 e 6. L'ANTIPATICO sta

dettando alcune battute al Noioso che le scrive sul solito notes.

L'Antipatico impugna una pistola. Entrambi gli spazi sono visibili

contemporaneamente)

IL NOIOSO - (All'ANTIPATICO) Vuoi provarci con CARLA? no, vuoi

   scrivere il rapimento di CARLA? scusa, voglio dire e' difficile,

   come ti e' venuto in mente? no, credi di azzecCARLA? e'

   impossibile, non lo sai? e' impossibile. Che ne pensi?

 

L'ANTIPATICO - La vuoi finire? scrivi! ...io dico: "Sono venuto qua 

   per rapirti, si', sono proprio venuto qua per rapirti". 

(IL NOIOSO scrive. CARLA legge i fogli e parla come ripetendo a

memoria) 

CARLA - Come? 

L'ANTIPATICO - "Sono venuto qua per rapirti, si', sono proprio venuto

   qua per rapirti". (Al Noioso) Hai scritto? 

IL NOIOSO - Si'. 

CARLA - (Fa una grande risata).

L'ANTIPATICO - (Al Noioso) Hai scritto? 

IL NOIOSO - (Scrivendo) Ah! ah! ha! risata, ho scritto. 

L'ANTIPATICO - E io dico: "Beh, cosa c'e' da ridere?".

CARLA - E' una bella idea. 

L'ANTIPATICO - "No, non e' una bella idea". 

CARLA - E' buffa, ecco perche' rido. 

L'ANTIPATICO - "No, non e' nemmeno buffa". 

IL NOIOSO - (All'ANTIPATICO) No scusa, secondo me lei non dice che 

   e' una bella idea. Dici che dice: "E' una bella idea?". Secondo 

   me non dice neanche che e' buffo. S'accorge subito che e' un gioco,

   non trovi? dici che non e' meglio? 

L'ANTIPATICO - Hai scritto come ho detto io? 

IL NOIOSO - (Finendo di scrivere) Scrivo! 

CARLA - ...E cos'e' allora, un gioco? 

L'ANTIPATICO - Una specie di gioco. Una specie di gioco. 

CARLA - No, te lo dico io cos'e', ...e' amore, questo e' un rapimento 

   d'amore. Tu ti sei innamorato di me. Ecco che cos'e'. 

IL NOIOSO - No, scusa, ma che dici? non hai visto? Pioppo l'ha portata

   pure in campagna. Secondo me lei e' innamorata di Pioppo, perche'

   se no lui non la portava in campagna ...io non credo che lei 

   ti dica cosi'. Anzi, sai cosa ti dico? lei potrebbe dirti: "Visto 

   che a voi va spesso di giocare, non mi rimane che giocare anche 

   con te". E ti frega! ...potrebbe andare cosi' no? 

L'ANTIPATICO - Dove siamo arrivati? 

 

IL NOIOSO - (Rileggendo) "Tu ti sei innamorato di me. Ecco che cos'e'".

 

CARLA - E a me piace fare questo genere di gioco, giochero' anche 

   con te. 

L'ANTIPATICO - Hai scritto? e io dico: "Che significa, anche con 

   te, questo e' un rapimento (Mostra la pistola), la vedi questa? 

   e' una pistola, ti sembra amore?". 

CARLA - Si'. 

L'ANTIPATICO - E io dico: "Ah si'?". 

IL NOIOSO - Si' e basta? 

L'ANTIPATICO - Eh? 

IL NOIOSO - No, tu la fai sempre facile. Gli fai vedere una pistola e

   lei dice solo si'? ...potrebbe anche dirti... No. Aspetta. (Fra se)

   E gia', e' cosi' che funziona, uno si avverte prima e... puo' dirsi

   solo "Si'". 

L'ANTIPATICO - Cosa. 

IL NOIOSO - No, niente, ho capito. 

L'ANTIPATICO - Cosa! 

(IL NOIOSO va con il notes da CARLA. L'ANTIPATICO rimane assorto) 

IL NOIOSO - (A CARLA) Ecco li vedi questi fogli? 

CARLA - Che sorpresa, sono contenta che tu sia qua. Ti preparo da 

   bere. 

IL NOIOSO - No, non c'e' tempo, voglio dire, mi piacerebbe, ma non 

   c'e' tempo. 

CARLA - Ci metto un minuto.  

IL NOIOSO - Non c'e' tempo! L'ANTIPATICO sta venendo qua, non c'e' 

   tempo. 

CARLA - Anche L'ANTIPATICO sta venendo qua? ma che succede oggi? 

   dimmi e' successo qualcosa? 

IL NOIOSO - No, non e' successo niente. Ti ricordi la storia della 

   cena in quattro? tu lo sapevi gia' no? beh, L'ANTIPATICO s'e' messo

   in testa di prevedere la vita, cosi' io ti avverto prima. 

CARLA - Prevedere la vita? ...ma cosa dici? 

IL NOIOSO - Beh, non e' proprio cosi', no, voglio dire, e' un gioco. 

   Lui si diverte a far parlare la gente con l'immaginazione... e' 

   un divertimento ...perche' non puo' essere un divertimento? eh? 

   no che ne pensi? dici che non e' solo un divertimento? 

CARLA - Lasciami vedere questi fogli. (Legge i fogli). 

IL NOIOSO - (Dopo poco) Sai cosa mi ha detto? "Voglio provarci con

   CARLA, mi sento di provarci". E alla fine mi ha detto: "Noioso, 

   questa volta l'azzecco!". Cosi' mi ha detto. E io sono curioso, 

   no, voglio dire, se l'azzeccasse cosa farebbe, mi sono chiesto, 

   sarebbe felice? 

CARLA - (Ride) Sei incredibile tu, davvero. 

IL NOIOSO - ...Cosi' io ti avverto prima e vediamo se diventa felice,

   magari diventa felice no? 

CARLA - D'accordo ho capito. 

IL NOIOSO - Ah si', hai capito? no, voglio dire hai letto cosa c'e' 

   scritto? 

CARLA - Si' ho letto. 

IL NOIOSO - E tu hai capito? no, voglio dire, tu farai quello che 

   c'e' scritto? 

CARLA - Si', perche'? 

IL NOIOSO - Ma come si'! hai letto quello che dovresti fare? 

CARLA - Siii. 

IL NOIOSO - E lo farai? no, dimmi, farai quello che lui ha scritto 

   che dovresti fare? 

CARLA - Non lo farei se lui non fosse quello che e'. 

IL NOIOSO - Perche'  com'e' lui? 

CARLA - Sai con Pioppo abbiamo capito. Tutto quello che lui fa, lo 

   fa per noi. Le sue provocazioni, i suoi insulti, ci mantengono 

   vivi. E' questa la verita'. Se non fosse per lui, io sarei stata 

   dimenticata come tutte le altre, non trovi? 

IL NOIOSO - Eh gia', saresti stata dimenticata, e' cosi' che funziona. 

CARLA - Ma lui fa molto di piu', in questo e' un vero amico, lui non 

   ci mantiene solo vivi, ma ci trasforma ogni volta di piu'. Ogni 

   sua invenzione ci migliora. Questo abbiamo capito io e Pioppo. 

   Sono curiosa di scoprire dove ci portera' questa nuova invenzio-

   ne, perche' io sono curiosa di scoprire ogni volta il mio amore 

   per Pioppo. Vedi? gia' parlo d'amore. 

IL NOIOSO - Eh gia', gia' parli d'amore. E' sempre cosi' che funziona: 

   ci si avverte prima per parlare anche d'amore, cosi'... 

CARLA e IL NOIOSO - ...Poi parli d'amore. (CARLA ride. IL NOIOSO torna

   dall'ANTIPATICO). 

IL NOIOSO - (Dopo aver ripreso posto al tavolo) No, niente, ho capito.

 

L'ANTIPATICO - Cosa! ...cosa vuol dire no, niente, ho capito. Tu la 

   devi finire di interrompermi, lo capisci questo? 

IL NOIOSO - Si', ho capito.

L'ANTIPATICO - Dove siamo arrivati? 

IL NOIOSO - (Rileggendo) "La vedi questa? e' una pistola, ti sembra 

   amore? e lei dice "Si'". e tu dici "Ah si'?". 

L'ANTIPATICO - Io dico: "Ah si'? allora spogliati". (IL NOIOSO alza 

   la testa) Vuoi scrivere! (IL NOIOSO scrive) "Allora spogliati e 

   fatti vedere, voglio vedere com'e' fatta una puttana". E lei dice:

   "Io non sono una puttana. E' strano, l'avresti dovuto capire". E 

   io dico: "Pure questo non e' amore, e' un rapimento, lo vuoi

   capire?" (L'ANTIPATICO pensa). 

IL NOIOSO - (Interessato dalla storia) E lei dice? 

L'ANTIPATICO - (Guarda IL NOIOSO) E lei dice: "D'accordo capisco e' 

   un rapimento". "Che fai?". Dico io, e lei: "Mi spoglio, non ve- 

   di?"... (IL NOIOSO disapprova che lei si spogli) Scrivi! "Mi 

   spoglio, non vedi? non sei il mio rapitore? dicono che e' bene 

   ubbidire al proprio rapitore. Non hai detto di spogliarmi?". 

   Hai scritto? 

IL NOIOSO - (Scrivendo) ...Detto di spogliarmi.

L'ANTIPATICO - "O.K.". Dico io , scrivi! "Mi fa piacere che l'hai 

   capita. Smettila adesso. Pigliati qualcosa e andiamo". E lei di- 

   ce: "No, mi spoglio adesso. Bisogna ubbidire ad un ordine per 

   volta, non e' cosi'? adesso che sono nuda, ho voglia di sentire 

   l'odore del mio rapitore". (IL NOIOSO e' scettico ma interessa-

   to). E io dico: "O.K. Basta! pigliati qualcosa e andiamo". 

IL NOIOSO - Ancora?

L'ANTIPATICO - Si'! E lei dice! ..."E se fossi davvero una puttana? 

   sai e' strano, forse hai ragione, adesso che sono nuda, voglio ve-

   nirti vicino". E io dico: "Tu non sei una puttana". E lei: "Ma io

   mi sento una puttana adesso, e ti ringrazio e' a te che devo tutto

   questo. Grazie per avermi fatto puttana". Hai scritto? 

IL NOIOSO - (Finisce di scrivere, lo guarda) Si'. 

L'ANTIPATICO - Lei mi bacia 

IL NOIOSO - Ti bacia? 

L'ANTIPATICO - Si'! ...poi io dico: (Pausa). "O.K. (Insieme al Noioso)

   Basta, pigliati qualcosa e andiamo". E usciamo. Finito. 

IL NOIOSO - (Finisce di scrivere. Butta via la penna. Poi come se 

   dettasse lui una battuta) "O.K. Io questa volta non ci vengo,

   O.K.?". 

L'ANTIPATICO - Noioso, questa volta l'azzecco! (Si alza per andare 

   da CARLA). 

IL NOIOSO - (Porgendogli il miniregistratore) Il registratore!

L'ANTIPATICO - Ah gia', il registratore (Lo prende e l'infila nella

   camicia. Va decisamente da CARLA. Prima che la raggiunga: Buio 

   di colpo e parte una registrazione che mandera' la regia).

REGISTRAZIONE CHE SI SENTIRA' AL BUIO: 

               L'ANTIPATICO - Questo e' un rapimento, la vedi questa?

                  e' una pistola, ti sembra amore?

               CARLA - Si'.

               L'ANTIPATICO - (Eccitato) Ah si'? allora spogliati e

                  fatti vedere, voglio vedere com'e' fatta una put-

                  tana. 

               CARLA - Io non sono una puttana. E' strano, l'avresti

                  dovuto capire. 

               L'ANTIPATICO - (Sempre piu' eccitato dalle risposte

                  giuste di CARLA) Pure questo non e' amore, e' un 

                  rapimento, lo vuoi capire? 

               CARLA - D'accordo capisco e' un rapimento. 

               L'ANTIPATICO - Che fai?

               CARLA - Mi spoglio non vedi? non sei il mio rapito-

                  re? dicono che e' bene ubbidire al proprio rapitore.

                  Non hai detto di spogliarmi? 

               L'ANTIPATICO - (Esasperato) O.K. mi fa piacere che 

                  l'hai capita. Smettila adesso, pigliati qualcosa 

                  e andiamo. 

               CARLA - No, mi spoglio adesso. Bisogna ubbidire ad 

                  un ordine per volta, non e' cosi'? adesso che sono 

                  nuda, ho voglia di sentire l'odore del mio rapi-

                  tore.

               L'ANTIPATICO - O.K. Basta! pigliati qualcosa e an-

                  diamo.

(Sale la luce nello spazio zona tropicale e si sente il rumore del

mare. IL NOIOSO e L'ANTIPATICO ascoltano da un registratore la

registrazione che sente il pubblico) 

               CARLA - E se fossi davvero una puttana? sai e' stra-

                  no, forse hai ragione, adesso che sono nuda, voglio

                  venirti vicino.

               L'ANTIPATICO - Tu non sei una puttana. 

               CARLA - Ma io mi sento una puttana adesso, e ti ringrazio

                  e' a te che devo tutto questo. Grazie per avermi 

                  fatto puttana. 

               L'ANTIPATICO - Non e' possibile! tutto uguale. Tut-

                  to uguale. No! non baciarmi! (Si sentono tre colpi

                  di pistola). 

(L'ANTIPATICO spegne il registratore. Si sente il mare)

 

 

QUADRO 19 

(Si sta facendo sera. Spazio zona tropicale. Come abbiamo gia' vi-

sto L'ANTIPATICO ha spento il registratore. IL NOIOSO gli e' vicino)

L'ANTIPATICO - Tu c'entri in tutta questa faccenda. Lei ha detto 

   tutto quello che abbiamo previsto... e lo ha fatto perche' tu gli  

   hai portato i fogli! 

IL NOIOSO - ...Tu dici che lo sapra'? voglio dire, tornera'? dici che 

   torna Pioppo? 

(Pausa) 

L'ANTIPATICO - Ma io sono un tipo particolare? 

IL NOIOSO - No, dici che torna? voglio dire, se torna chi glielo dice

   dei fogli, tu? 

L'ANTIPATICO - CARLA ha detto che non sono un tipo particolare. Noi 

   non siamo dei tipi particolari. Noi siamo cosi' normali da non es-

   sere originali neppure agli occhi della prima che capita. 

IL NOIOSO - CARLA non e' stata la prima che capita per nessuno di noi

   tre. vedi? queste sono le cose che tu non capisci. 

L'ANTIPATICO - Gia', ci sono tante cose che io non capisco ecco

   perche' non capisco come neppure CARLA e' riuscita a spiegarci come 

   siamo. Ci riescono di piu' i miei libri e i tuoi sogni, ma non 

   sempre, ogni tanto, e quello che piu' e' peggio, senza un motivo 

   serio. 

IL NOIOSO - Senza un motivo serio? No, voglio dire, io gli ho passato

    i fogli senza un motivo serio?

L'ANTIPATICO - Gia', senza un motivo serio. 

IL NOIOSO - (Pausa) Senti te lo dico? te lo posso spiegare come 

   siamo? sai cosa siamo noi? ...il risultato di quello che sentiamo,

   di quello che vediamo e che nessuno regola, neppure noi  

   stessi. Siamo degli incapaci, e la nostra incapacita' ci fa

   prevedere, ci fa sognare e senza accorgercene, ci fa "scongiurare". 

   E' strano no? La vita non si lascia scongiurare, si difende, 

   disorienta i nostri "avvertimenti" e ci piomba addosso con la sua

   forza che ci distrugge. Strano no?

(Entra IL PIOPPO, tutto impolverato con lo zainetto. E' stanco. Li 

guarda un attimo. IL NOIOSO e L'ANTIPATICO si sorprendono nel veder-

lo. IL PIOPPO si toglie lo zaino e si rovescia dell'acqua dalla sua 

bottiglia di plastica che e' rimasta al solito posto)

IL PIOPPO - Non mi aspettavate cosi' presto vero? (Li guarda) Sono 

   contento di essere tornato. Mi ha fatto bene stare via questi me-

   si, avevate ragione, ho visto tante cose. E voi? cosa avete fatto?

 

L'ANTIPATICO e IL NOIOSO - Le solite cose... 

IL NOIOSO - ...La solita cosa. 

IL PIOPPO - Sapete? sono stato sulle montagne. Ho visto di lassu' la 

   foresta e sono poi sceso nella foresta. (All'ANTIPATICO) Avevi 

   ragione. Ho capito, si ho davvero capito. Ho tante cose da

   raccontarvi. Sapete? nella foresta si sente un grande odore: e'

   legno, legno marcio. Ti entra nel naso e non ne esce piu'. Ti

   rimane dentro e ogni volta che lo ricordi ti viene un tuffo al

   cuore e capisci che non lo dimenticherai mai piu', mai piu'.

   (Pausa) Sulle montagne il sole viene all'improvviso e non te ne

   accorgi e ti dici: "Un'altra notte e' passata e non me ne sono

   accorto". Ma dentro e' passato molto, molto tempo e si scoprono

   tante cose. (All'ANTIPATICO) E' vero e' tutta colpa mia, ho capito,

   sai, e' semplice capire lassu'.

 

L'ANTIPATICO - E cos'e' che hai capito lassu'? 

IL PIOPPO - Sono stato uno stupido vero? (Ironico) ...volevi

   soffiarmela no? avrei dovuto darti un cazzotto al momento giusto. 

   (Ride) Un cazzotto (Si guarda il pugno), e' cosi' che si fa tra 

   amici no? Invece io chissa' cosa pensavo, chissa' cosa

   m'immaginavo, di aver fallito ancora... 

L'ANTIPATICO - Volevo soffiarti CARLA? 

IL PIOPPO - Ti sei innamorato di lei, no? (ironico) non e' una cosa

   meravigliosa? 

L'ANTIPATICO - Gia' ...e' meraviglioso. 

IL PIOPPO - Vedi com'e' semplice. Sono contento di essere tornato. 

   Adesso potremo parlare noi... 

IL NOIOSO - Dimmi Pioppo, com'e' questo legno marcio? voglio dire, 

   l'odore. 

IL PIOPPO - (Lo guarda. Pausa. Poi sottolineando le parole) E'

   intenso, molto intenso. Ogni tanto ti sembra di abituarti ma e' li 

   che diventa piu' intenso e allora basta respirare e ti accorgi 

   che non ti abituerai "mai" all'odore della foresta e quello che 

   piu' e' peggio... (Li guarda) "Senza un motivo serio"! 

 

IL NOIOSO - Senza un motivo serio? Ma tu... 

L'ANTIPATICO - (Al Noioso) Senza! 

(IL NOIOSO va verso la porta, come a verificare se Pioppo, da quel-

la posizione, puo' aver sentito il suo dialogo con L'ANTIPATICO)

IL PIOPPO - Abbiamo tante cose da raccontarci... no? 

L'ANTIPATICO - Si', abbiamo tante cose da raccontarci, ma si sta

   facendo sera adesso. Domani, vedrai ci sara' tempo domani. Sai noi 

   non pensavamo che tu tornassi.

 

IL NOIOSO - Hai sentito l'odore della foresta? ...sei fortunato tu, 

   davvero. (AlL'ANTIPATICO) Ha sentito l'odore della foresta,

   capisci? 

L'ANTIPATICO - Bisogna stare tranquilli adesso. Siamo stanchi ades-

   so. (Al Pioppo) Io ho il mio libro da studiare, vedi? (Gli mostra

   il libro. Poi al Noioso) Tu hai il tuo sonno da sognare, no? (Al

   Pioppo) E tu, tu hai la sera da guardare (Gli mostra la 

   porta-finestra). Domani, ci sara' tempo domani vedrai.

IL NOIOSO - Non ci abitueremo mai all'odore della foresta e quello 

   che piu' e' peggio, senza un motivo serio, no Pioppo? tu hai

   sentito no? voglio dire, sei venuto prima, presto no?

L'ANTIPATICO - (Stancamente) ...Abbiamo tante cose da raccontarci, 

   abbiamo tante cose. E quando tutte le nostre originalita' si

   saranno dimostrate normali, quando i libri, i sogni, le foreste, 

   non avranno piu' niente da dirci. Quando ci saremo scusati

   abbastanza nel girarci verso i pellicani (Sale il suono stridulo

   dei pellicani), verso i pellicani! O verso il silenzio lontano 

   del nostro pensiero, allora sara' il tempo di tornare a convivevere

   con quella "musica" (Sale la musica di Bach), quella musica. E

   scherzare, scherzare, scherzare questa specie di gioco. 

(IL PIOPPO e' appoggiato alla porta e guarda l'esterno. L'Antipatico

e' seduto su di una cassa, sfoglia il libro. IL NOIOSO e' sdraiato sul

suo materasso, sotto le lenzuola. Dopo poco, L'ANTIPATICO 

chiude il libro, lo appoggia sulla cassa che funge da tavolo, si 

alza, si guarda intorno ed esce dalla porta senza guardare il Pioppo.

In pratica si rivede il quadro zero. La musica di Bach sale, il

sipario si chiude)

 

                         - F I N E -

 

 

NOTE PER LA MESSA IN SCENA

 

 

Il QUADRO 3 si colloca nel tempo fra il quadro 1 e 2.

 

Il QUADRO 4 si colloca nel tempo subito dopo il quadro 3.

 

Il QUADRO 5 si colloca nel tempo 5 anni circa dal quadro 2.

 

Il QUADRO 6 si colloca nel tempo dopo il quadro 1.

 

Il QUADRO 9/10 (unificato) si colloca nel tempo dopo il quadro 2.

 

Il QUADRO 11 si colloca nel tempo dopo il quadro 3. 

 

Il QUADRO 12 si colloca nel tempo dopo il quadro 11.

 

Il QUADRO 13 si colloca nel tempo subito dopo il quadro 11.

 

Il QUADRO 14 si colloca nel tempo 1 anno circa dal quadro 12.

 

Il QUADRO 15 si colloca nel tempo 2 mesi circa dopo il quadro 5.

 

I QUADRI 16/17/18 si collocano nel tempo prima del quadro 2.

 

Il QUADRO 19 si colloca nel tempo 2 mesi circa dopo il quadro 15.

 

 

(I quadri 7 e 8 sono stati eliminati rispetto alla versione originale.

Erano due brevi immagini senza parole e servivano piu' che altro al

cambio dei costumi degli attori, ma in fase di allestimento si e'

preferito eliminarli per non rompere la fluidita' della sequenza dei

quadri. Inoltre, il palcoscenico e' stato suddiviso in modo 

tale da contenere tutti gli spazi che erano quindi visibili

contemporaneamente e scanditi soltanto dalle luci)