Una storia d’amore

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Una storia d’amore

Musical su Giuseppe e Maria

di Fabio Baggio

PERSONAGGI

II BURATTINAIO e alcuni "guitti" (uomini e donne) suoi aiutanti

RAFFAELE

MASSIMO

ANTONELLA

GIUSEPPE                                                .

MARIA

VOCE DELL'ANGELO

Alcune figure in antico costume ebraico e personaggi del presepio

SCENOGRAFIA

Poiche II testo richiederebbe repentini cambiamenti di luogo, la scena può essere neutra e i vari ambienti suggeriti attraverso semplici oggetti.

Se c'e la possibilità, si può creare un'articolazione di quinte che, sempre mantenendo una zona neutra da un lato - luogo deputato allo svolgimento della storia narrata - nell'altro lato dia I'idea di una piazza, dove il Burattinaio fa il suo racconto agli spettatori.

Disponendo di un buon impianto, si può operare questa differenziazione anche per mezzo delle luci.


(Alle prime note della base musicale si apre il sipario sulla scena tutta iiluminata. II Burattinaio e alcuni "guitti" suoi aiutanti sono voltati di spalie rispetto al pubblico. Stanno sistemando i loro "burattini", owero i personaggi di Giuseppe, Maria, alcune comparse in antico costume ebraico e personaggi del presepio. Appena inizia la canzone, i guitti, guidati dal Burattinaio, si rivoigono al pubblico, mentre i burattini sono ancora voltati indietro e immobili).

CANZONE:  PRESTO, VENITE

Coro:             Presto, venite,
su, forza, accorrete,
spettacolo ci sara.
Tutti giu in piazza:
il burattinaio
e giunto gia in citta.

Presto, venite,
su, forza, accorrete,
spettacolo ci sara.
Tutti giu in piazza:
il burattinaio
e giunto gia in citta.

Burattinaio:                                                                 Vagabondo e solitario,
gia conosco il mondo intero,
ma non ho una sola patria
ed ogni luogo e la mia citta.

Coro:             Presto, venite,
su, forza, accorrete,
spettacolo ci sara.
Tutti giu in piazza:
il burattinaio
e giunto gia in citta.

Burattinaio:   Quante storie io conosco,
quante favole racconto
e la gente si diverte;
chi non ci crede venga, e Io vedra.

Coro:             Presto, venite,
su, forza, accorrete,
spettacolo ci sara.
Tutti giu in piazza:
il burattinaio
e giunto gia in citta.

                     Presto, venite,
su, forza, accorrete,
spettacolo ci sara.
Tutti giu in piazza:
il burattinaio
e giunto gia in citta.

Burattinaio: (Gridando e facendosi passare dai suoi aiutanti alcuni sgabelli che comincia a dispone) Signore e signori, piccoli e grandi accorrete! E arrivato il Burattinaio! Grande spettacolo questa sera in piazza! Fate in fretta, gente: Io spettacolo dei burattini sta per cominciare! (Con aria stanca si siede su uno sgabello).

(Gli aiutanti del Burattinaio escono, mentre i burattini rimangono sempre immobili e voltati. Si awicinano tre spettatori).

Raffaele:        (Rivolto al Burattinaio) E allora? Quando comincia Io spettacolo?

Burattinaio: Beh, vorrei aspettare che arrivi un po' di gente; non ci sarete solo voi in paese, spero!

Massimo:        SI... e no.

Burattinaio:     Come si e no?

Massimo: La cosa e semplice: di gente ce n'e tanta in paese, ma stasera e tutta incollata alia tivu per vedere "Beautiful".

Raffaeie:        (Imitando un'annunciatrice) "Beautiful", 4875" puntata. Ricordiamo che il programma e sottotitolato alia pagina 777 di televideo.

Burattinaio:    E voi tre? Come mai non siete davanti al televisore?

Antonella: La verita e che siamo stanchi della tivu... e poi non abbiamo mai visto uno spetta-colo di burattini dal vivo.

Massimo:      Farai lo stesso lo spettacolo, vero? Anche solo per noi tre.

Burattinaio: (Dopo un attimo di riflessione) Si, non solo lo fard lo stesso, ma questa sera vi faro assistere ad uno spettacolo speciale... in esclusiva!

Raffaeie:        (Fingendo di telefonare) Abbiamo Pesclusiva!

Antonella:       Dai, su, smettila di scherzare. Burattinaio, cosa intendi per speciale?

Burattinaio: Vedete, di solito uso questi burattini (mostra due burattini veri che infila nelle mani); ma per occasioni speciali, come questa, tiro fuori dei burattini che recitano, cantano, danzano... insomma, fanno tutto da soli, senza che nessuno li debba guidare.

Antonella:      Dai, non prenderci in giro: e impossibile!

Massimo:      Facceli vedere!

Burattinaio:   Un po' di pazienza e li vedrete all'opera: sono veramente eccezionali!

Massimo:      E che storia ci racconti questa sera, con questi strani burattini?

Burattinaio:   Voglio raccontarvi la piu grande storia d'amore di tutti i tempi.

Raffaeie:        Beh, cala, cala! Piu grande di quella di "Beautiful" e impossibile! Aho, sono 4875 puntate che va avanti.

Burattinaio: Quella che vi raccontero stasera e ancora piu grande: e la piu grande di tutte! I protagonisti sono due giovani ebrei che vivono tranquillamente in un piccolo villag-gio della Palestina. I loro nomi sono: Maria e Giuseppe. Giuseppe fa il falegname e ha sempre parecchio lavoro: i clienti non mancano! E noto a tutti per la sua serieta e per la sua bravura e, inoltre, non chiede molto per il suo lavoro. Non mercanteggia mai con il cliente e consegna immancabilmente alla scadenza promessa.

Raffaele:          E un fesso, insomma?

Burattinaio: Si, secondo i criteri di giudizio che usiamo abitualmente e un fesso, ma io prefer! sco chiamarlo onesto.

Antonella:      E Maria? Raccontaci di Maria!

Burattinaio: Maria e una ragazza tutta speciale, diversa dalle altre. E servizievole con tutti pronta a rendere su di se ogni fatica pur di liberare dalla fatica un altro; sempre pronta a dare una mano. E cosi allegra che quasi ogni momento la senti cantare Prega molto e ama la solitudine e il silenzio.

Antonella:       Sono sposati, vero?

Burattinaio:    No, sono ancora fidanzati; ma stanno facendo gli ultimi preparativi per il matrimonio.

Massimo: Eh, si: bisogna pensare (contando sulle dita) al vestito, al pranzo, agli inviti, alle bomboniere, e poi...

Raffaele:        E poi ai soldi che deve tirare fuori il marito!

Antonella:       (Rivolta a Raffaele) Rozzo maschio sciovinista!

Raffaele:        (Ad Antonella) Brutta rospa repellente!

Burattinaio: Calma, ragazzi, non c'e bisogno di arrabbiarsi. Comunque, Maria non e il tipo che si preoccupa troppo di queste cose. Anzi, spesso se ne va sola sulla collina che sta sopra il paese, e rimane II in silenzio a contemplare la natura e a pregare. Giuseppe Io sa, e cosi, dopo il lavoro, la raggiunge e la riaccompagna a casa. Proprio qui inizia la mia storia. Ecco, sta cominciando Io spettacolo: mettetevi comodi!

(Durante I'intermezzo strumentale "Senza fili" i burattini, al ritmo delta musica, mimano il loro distacco dai fili - che possono essere immaginari - per riappropriarsi del movimenti. Alia fine, si muovono e si trovano in diverse posizioni; tranne Giuseppe e Maria che si trovano distanziati frontalmente. Si danno le spalle).

Giuseppe:      (Voltandosi verso il pubblico) Maria, Maria dove sei?

Maria:            (Anche lei si gira verso il pubblico) Sono qui, Giuseppe.

(Gli altri burattini lentamente escono di scena. Rimangono solamente Giuseppe e Maria. Si guar-dano e, appena inizia la canzone, cominciano ad avvicinarsi I'un I'altro).

CANZONE:      STA ARRIVANDO IL MIO AMORE

Maria:             Sta arrivando il mio amore,
sento gia la sua voce,
corre sulle colline
piu veloce di un cervo.

Ora e gia dietro al muro,
guarda dalla finestra,
sto in silenzio perchè
sta cantando per me.

Giuseppe:      Presto, andiamo, arnica mia,
mia bella, vieni, perche
e finito i'inverno per noi.

Sono terminate le piogge,
gia spuntano i fiori nei campi,
la stagione del canto e gia qui.

                     I fichi hanno gia i frutti,
le viti sono tutte in fiore,
mandano il loro profumo.

Vieni, arnica mia,
fammi vedere il tuo viso
in tutta la sua belta.

Maria:            II mio amore e mio
come io sono sua,
egli e forte e bello,
Io conoscerei tra mille.

                            II suo volto e come I'oro,
i suoi occhi come I'acqua,
le sue labbra come gigli,
questo e I'amore mio.

Giuseppe:     Tu sei bella, arnica mia,
come un giardino in fiore;
sei splendente come il sole.

Fammi sentire la tua voce,
fammi vedere il tuo viso
in tutta la sua belta.

Sposa mia, sorella mia,
hai gia preso il mio cuore
con un solo tuo sguardo.

                     Sei splendente come il sole,
bella come I'aurpra,
per me esisti solo tu.

Maria e Giuseppe:    Questo nostra amore
e piu forte della morte,
e una fiamma che risplende,
e un fuoco che divampa.

                     Tutta I'acqua del mare,
certo, non può bastare
per estinguere nel cuore
questo nostra amore.

(Al termine della canzone Maria e Giuseppe escono di scena e I'attenzione ritoma sul Burattinaio e i tre spettatori)

Antonella:       (Spassionatamente) Ah, che bella coppia!

Raffaele:        "Deve essere veramente grande il loro amore" diceva la solita sentimentalona melensa! Ma dai, apri gli occhi! Anche loro avranno avuto i loro problemi, che ne so: cosa fare il sabato sera... o come sfuggire ai genitori che non ti lasciano uscire, o come evitare i pranzi della futura suocera! Dico bene, Burattinaio?

Massimo: Secondo me ti sbagli: Maria e Giuseppe sono... diversi. Sembra che ci sia qualcosa di speciale in loro.

Burattinaio: Hai ragione: c'è qualcosa di speciale. Vedete, Maria e Giuseppe si amano veramente, perche ciascuno stima e rispetta I'altro piu di se stesso. Ma tutto ques amore ha un segreto...

Antonella:       Un segreto? Mi piacciono i segreti. Dai, dicci qual'e!

Burattinaio:    II loro non e un amore a due... ma a tre persone.

Raffaeie:        E lo sapevo io che e'era il terzo incomodo, ossia il generatore di protuberanze tegumentali sulla superficie dorsale della testa altrui, comunemente dette "corna” (fa un gesto eloquente).

Burattinaio:    No, non fraintendere, ho detto tre persone perche oltre a Maria e Giuseppe c’è anche Dio. I due giovani si sentono veramente amati dal Signore e si amano tra loro di quello stesso amore che ricevono da Dio e che sempre riempie il lo cuore.

Massimo: E questo basta a risolvere ogni problema? II problema deH'appartamento, della diversita di idee, del lavoro, dei figli che verranno...

Burattinaio: Certo non elimina i problemi, ma sicuramente aiuta a risolverli con semplicita con tanta fiducia nell'aiuto di Dio. Ma ora lasciatemi continuare la mia storia: adesso diventa interessante! Mentre Maria e in casa da sola, avviene un fatto strano. Viene da lei un... no! Non voglio rovinarvi la sorpresa: sta riprendendo lo spettacolo.

(Partono te note delta canzone. Maria entra nella zona delta scena in cui si svolge la storia. Porte un'anfora, cheposa in terra. Sisente la voce dell'angelo fuori scena).

CANZONE:      COME E POSSIBILE?

(Parlato)

Angelo:         Ti saluto, Maria. II Signore e con te.
Tu hai trovato grazia presso Dio.
Avrai un figlio: Egli sara grande
e Dio lo chiamera suo Figlio; lo fara Re.
Ed Egli regnera per sempre sul popolo di Israele.

Maria:             Non capisco, mio Signore,
uno sposo ancora io non ho.
Com'e possibile che io
sia madre del Messia?
Cosa troppo grande per me.

(Parlato)

Angelo:         Non temere, Maria.
Lo Spirito Santo scendera su di te
e I'Onnipotente ti avvolgera.
Nulla e impossibile a Dio.

Maria:            Si, si compia in me
la tua volonta, Signore Dio.
SI, si compia in me
la tua volonta, Signore Dio,
Signore mio.

Dico si alla tua Parola
e il tuo Spirito mi invadera,
sarò la madre del Messia,
di chi ci salvera.
Quale grande onore per me.

Maria + Coro: SI, si compia in me
la tua volonta, Signore Dio.
Si, si compia in me
la tua volonta, Signore Dio,
Signore mio.

(Finita la canzone, Maria esce di scena. Riprende il dialogo dei tre giovani spettatori).

Raffaele:        Ma voi avreste reagito cosl? Credere cosi ad uno sconosciuto! Va bene fidarsi, ma almeno una prova, un consiglio...

Massimo: Infatti, un consiglio a Giuseppe, visto che erano tanto uniti, glielo poteva anche| chiedere.

Antonella:      Ma quella mica era una persona normale, era un angelo di Dio.

Raffaele:        Si, un angelo di Dio un corno. Avrebbe potuto essere chiunque, pure io: mi metto a dire un sacco di fesserie...

Massimo: E poi se anche fosse stato vero, non ha pensato che la sua disponibilita poteva essere costrizione per gli altri? Immaginate come I'avrebbero presa i parenti, e mettetevi nei panni di Giuseppe.

Raffaele:        Povero disgraziato!

Massimo:       Se ero io, Giuseppe, a questo punto I'avrei piantata.

Antonella: Ma come siete pessimisti! (Al Burattinaio) Ma non avevi detto che era una bella| storia d'amore?

Burattinaio: Infatti, il loro e un amore speciale. Maria sapeva che se si fosse abbandonata alla volonta di Dio, egli avrebbe sistemato le cose nel migliore dei modi.

Raffaele: SI, pero a me piacerebbe sapere come Giuseppe ha "sistemato" Maria appena ha saputo la cosa.        

Burattinaio: E stata Maria a dirglielo e Giuseppe non aveva reagito in nessun modo: probabilmente non riusciva a capire e le aveva chiesto di restare solo.

 (Nella zona neutra, entra Giuseppe, che sta lavorando con del legno. E visibilmente preoccupato).

Angelo (voce):                                                             Giuseppe, Giuseppe! Ti porto un messaggio del mio Signore: non devi avere paura di sposare Maria, la tua fidanzata: il bimbo che lei aspetta e opera dello Spirito Santo. Maria partorira quel figlio, e tu gli farai da padre.

Giuseppe:      Ehi, aspetta: ma chi e il tuo Signore e come fa a sapere tutte queste cose?

Angelo:         II mio Signore? II mio Signore e il Dio d'lsraele.

(Inizia la canzone di Giuseppe. Si uniscono a lui i guitti che eseguono i cori e le coreografie).

CANZONE:      QUESTO E IL PIANTO Dl UN UOMO

Giuseppe:      Anche se tu sei I'Onnipotente Dio
non puoi fare violenza nella vita mia
e rubare cosl quello che non e tuo.

Tu mi chiedi di bruciare i sogni miei
e accettare in silenzio cio che fai di lei:
madre di un figlio che non e mio.

Coro:             Questo e il pianto di un uomo
che non può lottare
perche troppo grande e il suo Dio.

Questo e il pianto di un uomo
che non pud lottare
perche troppo grande e il suo Dio.

Giuseppe:     A cosa mi serve la mia liberta
se poi devo accettare la tua volonta;
se potessi lottare, giuro, lo farei.

Ti chiedo perdono," io non son più io,
sto dicendo parole che non sono mie;
fammi capire ciò che vuoi da me.

Coro:             Questo e il canto di un uomo
che vede lontano
perche sa ascoltare il suo Dio.

Questo e il canto di un uomo...
Questo e il canto di un uomo...

(Alia fine delta canzone, Giuseppe e i guitti escono).

Antonella:      Visto? Tutto risolto.

Raffaele:        Si, e lo chiami risolto. Gli ha scombinato tutti i programmi.

Massimo:        Chissa quanti progetti sono volati via!  Uno lavora per anni per programmarsi la vita e poi... arriva Dio e ti "appioppa" la il suo progetto.

Antonella: Si, ma tu mica sei costretto ad accettare. Prendi Maria, per esempio: poteva anche rispondere no all'angelo e Giuseppe poteva fare la stessa cosa.

Burattinaio: Ehi, ma per chi avete preso Dio, per uno che viene a rompere le uova nel panie-re? II Signore non ha scombinato i piani di nessuno, anzi li ha comple'tati, perche il grande amore che lui ha per noi lo spinge a far si che con la nostra scelta riuscia-mo sempre a sfruttare ai meglio i nostri doni.

Massimo:     E dopo aver detto di si a Dio, che cosa ha fatto Maria?

Burattinaio: E andata a trovare sua cugina Elisabetta, moglie di un sacerdote del tempio. Lei, pur essendo ormai vecchia, continuava a chiedere a Dio il dono di un figlio, poiche tutti ormai la credevano sterile. Dio ha ascoltato la sua preghiera.

Antonella: E gia anziana e adesso le arriva un figlio: ma come puo mandare avanti la casa da sola?

Burattinaio: E la stessa cosa che ha pensato Maria; per questo si e messa subito in viaggio per raggiungere Elisabetta e darle una mano durante la gravidanza. Un viaggetto di 160 chilometri, tutti in groppa ad un asinello.

Raffaeie:        Bell'affare, mi sa che non fa in tempo ad arrivare neanche per il battesimo!

Burattinaio:    Certo, ci ha impiegato un po' di tempo, ma poi eccola, e arrivata.

(Elisabetta sta portando una brocca d'acqua. Maria entra in scena e le va incontro).

Maria:             Elisabetta, sia pace a te e alia tua casa.

Elisabetta:      Maria, sei proprio tu! (Poggia in terra la brocca).

Maria:             (Si awicina ad Elisabetta e I'abbraccia) Elisabetta, e una gioia rivederti; sono venuta per condividere la tua felicita e per darti una mano.

Elisabetta: (Prende le mani di Maria e si inginocchia) Maria, Dio ti ha benedetta piu di tutte le altre donne e benedetto il bimbo che avrai! Che grande cosa per me: la madre del mio Signore viene a farmi visita! Appena ho sentito il tuo saluto il bambino si e mosso per la gioia. Beata sei tu, che hai avuto fiducia nel Signore e hai creduto che egli puo compiere cio che ti ha annunziato.

(Maria aiuta Elisabetta ad alzarsi, mentre iniziano le prime note delta canzone. Le donne fra i guit-ti eseguono cori e coreografie).

CANZONE:      CANTO LA GIOIA

Coro:              Canto la gioia, canto I'amore,
canto al Signore.
Canto la gioia, canto I'amore,
canto la vita che c'e in me.

Maria:             La mia anima canta al Signore,
grandi cose ha compiuto per me
e in eterno diranno beata
questa umile ancella di Dio.

II Signore ha spiegato su di noi
la potenza e la sua maesta,
ha disperso i pensieri ignobili
di chi crede solo in se.

Coro:             Canto la gioia, canto I'amore...

Maria:            Egli ha fatto cadere i potenti,
mentre i poveri li ha fatti re.
Gli affamati ha colmato di beni,
mentre ai ricchi nulla dono.

Ha prestato aiuto al suo popolo,
alle genti che ha scelto per se;
come aveva promesso agli uomini
che han creduto alia sua fedelta.

Coro:             Canto la gioia, canto I'amore...

(At termine del canto Maria prende la brocca dell'acqua ed esce con Elisabetta. Vanno via anche le donne che hanno ballato. I tre spettatori riprendono a commentare la storia).

Raffaele:        Insomma, Dio ha sistemato tutta la famiglia! Se per Maria non si sa da dove e venuto il bambino, per quest'aitra la faccenda e ancora piu difficile.

Massimo:        E senza pensare al pericolo: era pure vecchia!

Raffaele:        Per non parlare di Maria: che incosciente! Le sorprese non le bastano mai. E proprio un'avventuriera: affrontare in quello stato un viaggio di 160 chilometri, in grop-pa ad un asino che non riusciva a schivare nemmeno una buca.

Antonella: Ma quanto siete sciocchi! Sciupare con questa superficiality un incontro cosi ricco di fede. E certo, perche e stata proprio la fede che ha spinto Maria a dire di si prima a Dio e poi alle esigenze della sua vecchia cugina: sola tra le montagne, con un marito molto anziano.

Raffaele:        Sembra la storia di Heidi!

Burattinaio: Vedete, Maria e stata spinta dall'affetto e dal desiderio di aiutare Elisabetta: e I'in-contro di due madri che hanno saputo rispondere si al piano che Dio aveva su di loro.

Massimo: Voi la fate tanto facile, tanto poetica... ma dimmi: (ad Antonella) tu, tu I'avresti fatto?

Raffaele:        Ma si, lasciala perdere, lo sai com'e fatta questa: tanti bei progetti, tante belle parole, ma poi si sa come va a finire. Tra il dire e il fare c'e di mezzo il...

Antonella: (Interrompendolo) Ci sei di mezzo tu, che rovini tutto con le tue solite frasi: chi se ne importa, perche impicciarsi degli affari suoi, ognuno a casa sua...

Massimo: Senza tener conto che quando ci chiedono un favore abbiamo sempre una cam-biale che ci scade. (Si rivolge ad Antonella) Figurati se ti vieni a trovare in quelle condizioni: mi pare di vedere come te la saresti svignata.

Antonella: E inutile, avete proprio i paraocchi. Non vedete piu in la del vostro naso. II fatto che io, ma anche voi, non siamo capaci di affrontare qualche difficolta per metterci al fianco di un amico che e nel bisogno, non vuol dire che sia impossibile!

Burattinaio:   Hai ragione: dobbiamo imparare a far funzionare meglio la nostra antenna.

Antonella:      Antenna?

Massimo:      Ma che stai dicendo?

Raffaele:        Deve essere un amico di Berlusconi!

Burattinaio: Si, avete capito bene: ciascuno di noi e un'antenna, ma non sempre ci troviamo nella posizione piu giusta per riuscire a captare i messaggi, cioe le necessita e i bisogni dell'uomo.

Massimo:       Certo, ma c'e chi ha tempo e chi invece...

Burattinaio: No, attenzione: servire gli altri non vuol dire venir meno alle responsabilita sociali a cui sei chiamato. Se sei un operaio, devi fare prima di tutto il tuo dovere, cercan-do di capire che non puoi, quando ti.gira male, trovare una scusa e non andare a lavorare, facendoti passare per malato.

Raffaele:        Se uno e operaio, d'accordo; ma se sei studente, come fai a non "marinare" qualche volta? E una questione di onesta professionale!

Burattinaio: No, anche se sei studente o geometra o muratore: il discorso vale per tutti. Sole quando hai fatto bene il tuo dovere puoi, anzi devi, aprirti all'altro per dare una risposta alle sue necessita, non per convenienza o per semplice educazione, ma coinvolgendo tutta la tua persona in un servizio gratuito.

Antonella:      Gratuito? In che senso?

Raffaele:        Guardala la tirchiaccia, appena sente la parola "gratuito" drizza le orecchie!

Burattinaio: Gratuito come quello di Maria, che e andata da Elisabetta e si e fermata a darle una mano per tre mesi non per avere in cambio un compenso, ma solo pe amore; un gioioso servizio a Dio presente in sua cugina Elisabetta.

Massimo: E cosi ha lasciato solo quel poveraccio di Giuseppe. Vorrei proprio sapere com* ha reagito a tutta questa storia!

Burattinaio:    Sarai subito accontentato...

(L'attenzione e rivolta alia zona dove viene rievocata la storia. Entra Giuseppe).

CANZONE:      DICO SI

Giuseppe:     Dico si
all'amore e alia vita insieme.
Dico si
al futuro che verra.
Dico si
aun amore che non ha confini.
Dico si
a una nuova realta.
Dico si
al rispetto e alia comprensione.
Dico si
a un'eterna fedelta.
Dico si
a un amore che sara fecondo.
Dico si
a quel figlio che verra.

Coro:             E ci saranno giorni tristi
e giorni di felicita;
sara importante stare insieme
ed affrontare la realta
sino alia fine delta vita e poi
nell'eternita

Giuseppe:          e da Dio il nostro amore sgorgherà

Giuseppe:      Dico si
all'amore e alia vita insieme.
Dico si
a una nuova realta.
Dico si
a un amore che sara fecondo.
Dico si
a quel figlio che verra.

Coro:             E ci saranno giorni tristi...

(Finita la canzone, Giuseppe va via).

Massimo:      E tutto molto bello quello che dici, pero mi pare che Giuseppe si fidi un po' troppo della sua fidanzata. E fidanzata ancora, vera?

Burattinaio:    Si, sono ancora fidanzati. Proprio ora sta per avere inizio il matrimonio: Maria e tornata a Nazareth e oggi c'e la cerimonia.

(Durante I'introduzione musicale della canzone, I ballerini cominciano una danza intorno agli sposi. Pol Giuseppe e Maria cantano).

CANZONE:      Tl AMERO

Maria:            lo ti prendo come mio sposo
per volere di Dio
e sarà a te fedele
in ogni avversita.

Ti prometto il mio eterno amore,
il mio cuore e per te
e per tutta la vita
io ti rispettero.

Ti amero, ti seguiro,
per sempre sarò accanto a te.

Ti amero, ti curerò,
ti regalero
la vita mia.

Giuseppe:      lo ti prendo come mia sposa
per volere di Dio
e sard a te fedele
in ogni avversita.

Ti prometto il mio eterno amore,
il mio cuore e per te
e per tutta la vita
io ti rispettero.

Ti amero, ti seguiro,
per sempre sarò
accanto a te.

Ti amero, ti curerò,
ti regalero
la vita mia.

Maria

e Giuseppe:   Ti amerò, ti seguirò,
per sempre sarò
accanto a te.

Ti amero, ti curerò,
ti regalero
la vita mia.

(I personaggi della storia escono di scena).

Antonella:       Com'e romantico! Che bella festa: e tutto cosi emozionante!

Raffaele:        (Ironico) E vissero felici e contenti. (Ad Antonella) Ma finiscila con queste sdolcinature! Non lasciarti influenzare dalle apparenze; pensa a Giuseppe che magone che ha! Certo che pure Maria si e venuta a trovare incinta senza forse rendersene conto.

Massimo: Maria ha avuto una grande fede, un grande coraggio; ma Giuseppe ha dimostrato di amarla profondamente.

Antonella: Questo e il vero amore. Giuseppe si era innamorato di Maria sicuramente non solo perche era una bella ragazza, ma soprattutto per la sua semplicita, per Ia purezza, per la sua bonta, per la sua...

Raffaele:        E si, adesso sta a vedere che e una santa! Giuseppe si era innamorato di Maria perche gli piaceva e basta.

Burattinaio:     Ma c'e una bellezza che supera quella dei sensi.

Antonella: (A Raffaele) Ma si, smettila: quanto sei materialista! Non e possibile che due ragazzi si sposino solo perche attratti fisicamente. Ci deve essere alia base un legame piu profondo, altrimenti non si puo giungere ad una scelta cosi importante e affrontare un cammino cosi bello, ma nello stesso tempo cosi difficile come il matrimonio.

Massimo: Pero era veramente difficile! lo penso che Maria e Giuseppe siano partiti con il piede sbagliato, perche Giuseppe non era del tutto sicuro, era nel dubbio.

Raffaele:        Per me, era meglio che non si sposava. Ma chi glielo ha fatto fare, dico io, a caricarsi di una moglie tipo "uovo di pasqua" con la sorpresa dentro!

Burattinaio: Ma no, anzi: Giuseppe ha dimostrato di avere piena fiducia in Maria e nell'opera che Dio stava compiendo in lei.

Antonella:       E vero: ed e proprio la fiducia che sta alia base del matrimonio.

Raffaele:        Ma che fiducia e fiducia! Come dice giustamente un proverbio orientale: quado torni a casa la sera picchia sempre tua moglie, perche se tu non sai che ha com-binatojo sa lei!

Massimo: Adesso mi sembra che stai esagerando: chi I'ha detto che in famiglia deve comandare il marito?

Raffaele:        E chiaro: lo dice il marito, e la moglie sta zitta altrimenti le prende.

Burattinaio: Mi pare che non sia questo il modo migliore di parlare del matrimonio. Vedete, in una famiglia non c'e chi comanda e chi obbedisce, ma ci sono due persone che si amano e che sanno parlare, confrontare le loro idee, esprimere i propri punti di vista e, alia fine, sanno prendere una decisione.

Antonella:       Quello che dici e molto bello, ma mi sembra cosi lontano dalla realta!

Burattinaio: Non dovete pensare che esista una famiglia ideale, in cui moglie e marito abbiano le stesse idee e gli stessi gusti, in cui non ci sia mai occasione d'innervosirsi, di litigare: questa e pura fantasia! La vita nel matrimonio porta spesso i due coniugi a discutere e a doversi confrontare con I'altro: I'importante e saper parlare ed avere il coraggio di dire sempre la verita.

Massimo:        Eh, no: qualche volta, se vuoi tenerti buona la moglie, devi nascondere la verita.

Burattinaio: E cos! che nascono tanti divorzi, dal non avere mai avuto il coraggio di confrontar-si con I'altro in modo sincere Questo sarebbe un discorso da approfondire, ma e gia tardi e devo continuare la mia storia.

Antonella: SI, raccontaci delta vita di Maria in casa di Giuseppe; raccontaci della nascita del bambino!

Raffaele:        (Ironico) Ma come, alia tua eta non sai ancora come nascono i bambini?

Burattinaio: Dovete sapere che, al tempo di Maria e Giuseppe, la Palestina e tanti altri paesi sono sotto il dominio di Roma e I'imperatore da I'ordine di fare un censimento. Ognuno quindi deve andare nella propria citta d'origine. La citta di origine di Giuseppe e Maria e Betlemme ed e molto distante da Nazareth. Nonostante le condizioni di Maria devono mettersi in cammino. A Betlemme tutti gli alberghi sono strapieni di forestieri e, per ripararsi dal freddo, sono costretti a rifugiarsi in una grotta, insieme ad un bue e all'asinello. E II che, durante la notte, viene alia luce il bambino annunciate il Figlio di Dio...

(Inizia la musica. Sul palco illuminato si delinea la acena del Natale: Giuseppe, Maria, il Bambino, gli angeli, la Stella cometa. Poi i pastori, le donne che, danzando, vanno ad adorare Gesu ed ese-guono la canzone).

CANZONE:      UN'ALBA NUOVA

Coro:             Guarda in cielo quella Stella
quanto splende, quant'e bella,
sta correndo le strade della notte.

Con il velo suo di sposa
si sta posando silenziosa
sopra il tetto di un'umile capanna.

                     In quell'umile capanna
nella notte e nato un bimbo,
la speranza dell'umanita.

                     Egli e il Figlio dell'amore,
e il Signore della pace,
il Maestro della verita.

                     Ecco, arrivano i pastori,
ecco i saggi ed i dottori,
sono appena giunti dall'Oriente,

                     Ora ascolta: la creazione
sta cantando una canzone
per la nuova vita che e nata.

                     In quell'umile capanna
nella notte e nato un bimbo,
la speranza dell'umanita.

                     Egli e // Figlio dell'amore,
e il Signore della pace,
il Maestro della verita.

                     E la notte si tuffa nel mare
perche il cielo vuol lasciare
alla luce di un'alba nuova.

(Alla fine della canzone, buio. Tutti i personaggi storici restano immobili. Lattenzione ritorna tre spettatori e sul Burattinaio).

Antonella:       Com'e poetico: la stella, il bue e I'asinello che scaldano il bambino...

Massimo:       Ma che .poetico e poetico! II Figlio di Dio che nasce in una grotta, al fredc Secondo me si poteva anche permettere qualcosa di piu comodo.

Raffaele: Chissa come ci saranno rimasti Maria e Giuseppe: "Tu sarai madre del Figli Dio" aveva detto I'angelo a Maria. Da una frase del genere uno si aspettere grandi onori, e invece... nessuno ad accoglierli, giusto un bue. E per fortuna I'asino se I'erano portato!

Antonella: Non e vero! I pastori sono subito accorsi. (Pausa) Gia, e chissa perche proprio loro per primi?

Burattinaio: Perche un angelo del Signore era apparso loro durante la notte annunciando la nascita del bambino.

Massimo:        E non poteva avvisare anche gli altri?

Raffaele:          Ma tanto ai ricchi non importa niente del poveri.

Antonella: Su, dai, non fermatevi alle apparenze esterne! Pensate: sotto le spoglie di un nor-malissimo bambino si nasconde il Figlio di Dio; e tutto cosl emozionante! Sento che sto per svenire... (accenna ad uno svenimento, ma e subito ripresa da Raffaele).

Raffaele:          Non farci caso, fa cosl anche quando vede le puntate di "Quando si ama".

Burattinaio: Ben, sono d'accordo che e una storia emozionante, ma non e il caso di svenire! Comunque il bambino e veramente il Figlio di Dio, colui che Dio ha mandato sulla terra per salvare tutti gli uomini e insegnare loro la legge dell’amore.

Massimo:       La legge dell'amore? E che cos'e?

Raffaele:          Deve essere qualcosa che ha a che fare con I'amore libero, fate I'amore e non la guerra; roba degli anni Sessanta (e inizia a cantare una canzone degli anni Sessanta).

Burattinaio: No, lascia perdere gli anni Sessanta. La legge dell'amore e la regola che sta alia base della vita di ogni cosa; e quella luce che ci fa vedere chiaro anche quando intorno a noi tutto e tenebra; e quella forza che ci permette di vivere oltre la soffe-renza e la morte.

Antonella: Ora capisco perche Maria e Giuseppe hanno saputo superare tutte le difficolta: perche avevano scoperto la legge dell'amore!

Massimo:        Chiaro! Ed e per questo che erano sempre felici nonostante le disavventure!

Burattinaio: Bravi! Avete capito il senso di tutta la storia. Solo I'amore pub dare la felicita; quel-I'amore che nasce da Dio e si diffonde nel mondo attraverso Maria, Giuseppe e tutte le persone che come loro sono capaci di accoglierlo.

Raffaele: Comincio a capirci qualcosa anch'io. Ma Burattinaio: perche non continui a rac-contare? Che succede poi al bambino?

Burattinaio: || bambino di Maria e Giuseppe avra una vita molto particolare. Dira cose bellissi-me e fara cose grandi. Molti lo ameranno, ma molti lo odieranno; ed un giorno dovra anche affrontare una grande prova d'amore verso Dio e verso tutti gli uomi­ni. Ma questa... e un'altra storia. (Va verso il pubblico e riprende il tono di bandito-re che aveva all'inizio) E se vorrete ancora venirci a vedere, ve la racconteremo meglio che potremo, da poveri teatranti che siamo. Per questa sera (rientrano in scena tutti i personaggi) insieme ai nostri burattini vi ringraziamo per la gentile attenzione con cui avete voluto seguire questa Delia, bellissima storia d'amore.

(Tutti si inchinano al pubblico, compresi i tre attori-spettatori. Parte la base della canzone finale).

CANZONE:       E LA STORIA DELL'AMORE

Donna:            Camminando per la vita
I'uomo scrive la sua storia
sulle pagine del tempo,
quello che non ha memoria.
Sei tu, sei tu,
uomo dell'umanita.
Sei tu, sei tu,
tu che vivi la realta.

Uomo:            E se guardi nel futuro
che sara della tua vita,
scoprirai che la tua storia
in un attimo e finita.
Ma tu, ma tu
non ti arrendi alia realta;
in te, in te
sete di etemita.

Uomo +          

Donna:            Nelle tenebre del mondo
e passata una cometa,
perche Dio si e fatto uomo
e ha donato la sua vita.
In te, in te,
uomo dell'umanita,
in te, in te
ora c'e I'etemita.

Coro:             E la storia dell'amore,
il principio della vita;
una storia senza tempo,
una favola in finita.

                     E la storia dell'amore
che distrugge le frontiere
e trasforma i nostri cuori
e con noi un nuovo mondo nascera.

Donna:          E la storia si ripete
nel cammino della vita,
ogni volta che I'amore
vincera la sua partita.
Con te, con te,
uomo dell'umanita,
con te, con te
che non credi alia realta.

Uomo +    

Donna:          Perche Dio non pud salvare
I'uomo che gli chiude il cuore;
non agisce con violenza
la potenza dell'amore.
Ma tu, ma tu,
solo se tu lo vorrai,
e tu, e tu
uomo nuovo diverrai.

Coro:             E la storia dell'amore,
il principio della vita;
una storia senza tempo,
una favola infinita.

                     E la storia dell'amore
che distrugge le frontiere
e trasforma i nostri cuori
e con noi un nuovo mondo nascera.

(Sul finale della canzone i guitti rimettono a posto i burattini riagganciandoli ai loro fill e su questa scena si spengono le luci).

FINE