Una storia semplice

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UNA STORIA SEMPLICE

Ideata, scritta e sceneggiata da:

Fabio Federici C.

NOTA BENE:

L’utilizzo di questa commedia è assolutamente gratuito! Usatela, mettetela in scena, cambiatela, fateci quello che volete. L’unica cosa che chiedo, a tutti i gruppi o le parrocchie che la metteranno in scena, è di mandarmi una E-mail, giusto per informazione, solo per sapere chi la sta usando….

Grazie!

L’autore

(bioss77@hotmail.com)


Personaggi:

-Chiara

-Cesare

-10 passeggeri del treno

-controllore

-carrellista

-capostazione

-maestra di ballo

-ragazzi del balletto

          ragazzo1

          ragazzo2

-cameriera

-2 vigili

-voce fuori campo

-famiglia


Introduzione

Mattina di primavera. Costa della Liguria.

Chiara, una ragazza “normalissima”, se ne va di casa: da qui inizia il suo viaggio in treno verso Imperia, dove la aspetta il suo ragazzo. Ma il viaggio che la attende si rivela soprattutto un viaggio dell’anima.

Non è difficile leggere dietro questa “storia semplice” la parabola evangelica del “figliol prodigo”.

Come il figlio della parabola, Chiara fugge di casa, e più è lontana, più le cose si mettono male per lei. Inoltre, c’è un ritorno legato alla infelicità per l’esperienza vissuta; c’è la presenza invisibile del padre che attende e, pur senza dire parola, vive il dramma della distanza.

Chiara se ne va, viandante come tanti giovani del nostro tempo, sognando un’autonomia che di fatto è fuga dalla relazione, dalla responsabilità di “stare in casa” amando la propria storia semplice.

Così ciò che avviene in questa “storia semplice” è espressione della vita quotidiana vista con ironia e sorriso.

Sul treno avviene il viaggio della vita, la fuga: nello scompartimento sono riassunte le incomprensioni e le banalità che esistono abitualmente nei condomini, negli ambienti di lavoro, nelle famiglie…

Un mondo che deve fare i conti anche con l’imprevisto e con chi non può salire sul treno perché emarginato (Cesare), ma che la vita, con le sue “piccole vendette”, fa incontrare.

Tra sogno e realtà si sviluppano le storie del prodigo e di Chiara. Tra sogno e realtà scorre la nostra vita.

“C’è sempre un treno che torna indietro”: conclude la voce fuori campo al termine dello spettacolo. Ciò significa che la vita è continua conversione. Le relazioni vanno vissute così, come possibilità di lasciarsi guidare dalle attese degli altri, non solo dalle proprie. Tornare alle relazioni vere nella vita è l’unico ritorno.

La tentazione che viviamo è quella di fuggire in continuazione dalle relazioni che ci obbligano a metterci in gioco di fronte agli altri: mamma e papà, ma anche Dio, la moglie o il marito, l’amico o l’amica, il ragazzo o la ragazza…

In una  parola: tornare all’Altro è sempre possibile.

E’ la scommessa che vive ogni giorno in quella “storia semplice” che è la nostra vita…

L’autore

Riporto di seguito il testo originale della commedia; ho lasciato anche le indicazioni per le canzoni e i balletti che abbiamo inserito nella prima messa in scena della storia. Ma possono tranquillamente essere eliminati….


ATTO PRIMO

(Fx rumore treno)

(sottofondo musicale)

voce:                Era una calda mattina di primavera. Sulla riviera di ponente il sole non scottava ancora troppo come d'agosto, e l'aria frizzantina invitava ad uscire. Era il giorno adatto per partire. Tante volte avevo detto ai miei che me ne sarei andata, ma quella mattina l'avevo fatto veramente. La classica letterina sul tavolo, tanti sogni da 17enne con me, il biglietto del treno in tasca e un solo pensiero nel cuore: Luca.

(sono in scena i passeggeri 1,2 e 4)

(passeggero2 sta russando, è appoggiato vicino a 1)

passeggero1:   Non è possibile, è da Savona che questo qui dorme! E russa! E poi guarda come mi sta appiccicato!

passeggero4:    (parla e sputacchia) Sì, è veramente maleducato! ma non come quel signore che c'era qui prima

passeggero1:    Ah, non ci son più i treni di una volta...

(arriva passeggero3 con una grossa valigia, però aspetta ad entrare nello scompartimento; intanto passeggero2 si rigira mentre dorme)

passeggero3:    oh, finalmente un posto libero! E' un'ora che giro con questa valigia! Scusate è libero quel posto?

passeggero4:    Prego, prego...

passeggero1:   le serve una mano?

passeggero3:   No, grazie, troppo gentile, faccio da sola (intanto entra nello scompartimento a fatica, e nel sistemare la valigia spinge gli altri, soprattutto passeggero4)

passeggero1:    (rivolto a 4) comunque le dicevo che gira certa gentaccia sui treni

passeggero3:   (si volta e starnuta addosso a 4) Ah, scusate, non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Roberta, piacere! (Allunga la mano sporca)

passeggero4:    (Guarda storto la mano) Piacere.. Io ho 89 anni, a dirlo è una parola, 89!  Ma sono tanti, sa...

(intanto passeggero 2 si rigira e si avvicina sempre più a passeggero 1)

passeggero1:   (Anche lei guarda storto la mano) Piacere.. sono Antonietta

passeggero3:    E quello è il suo fidanzato? Che tenero! Siete proprio innamorati!

passeggero1:    (seccata) No! Questo qui è un parassita che sta invadendo il mio spazio vitale! E' mezz'ora che mi sta così appiccicato... adesso mi ha proprio stufato (lo scuote e lo sposta) Scusi, scusi.... E si sposti una buona volta!

passeggero2:   (svegliandosi) Eh! Cos'è? Cosa succede?

passeggero1:   Ma non lo so! Se vuole venirmi a dormire in braccio, faccia pure!

passeggero2:    oh, ma che modi! Non si può stare neanche accoccolati vicino agli sconosciuti, uffa! Uscirò a prendere una boccata d'aria... vah... mi sa che è meglio

passeggero4:   Sì, sì, prego, prego

(passeggero2 esce dallo scompartimento, intanto entra l'uomo del carrello delle bevande; passaggero2 gli intralcia il passo)

carrellista:        panini, bibite, gelati! Permesso, mi scusi signore...

passeggero2:    oh, signore a chi? Vedi di portarmi un po' di rispetto!

carrellista:        Scusi, non volevo offenderla! Mi dispiace. Vuole qualcosa? Panini? Bibite? Gelati?

passeggero2:   No. L'uomo vero non chiede niente a nessuno

carrellista:        Sì, sì ho capito! (sottovoce) Ma guarda te che razza di gente c'è in giro! Scusi mi fa passare?

passeggero2:   Com'è impertinente! Io ero già qui... se lei riesce a passare...

carrellista:        (intanto cerca di passare col carrello ma il passeggero glielo impedisce) Ma guarda te 'sto tipo! (alla fine gli dà uno spintone verso fuori, così riesce a passare) Panini, bibite, gelati...

passeggero2:   (urlando e gesticolando) Aiuto, aiuto!! Sono caduto giù dal treno!!! Aiuto!!! Miii!!! Sto morendo!!! Aiuto!! Sono cad..

(mentre gli altri lo guardano ridendo, il carrellista lo prende per un braccio e lo tira dentro il corridoio)

carrellista:        (mimando con le braccia) Questo è il bagno!

passeggero2:    Mi! Che paura! Pensavo di essere morto! Grazie! Grazie! Le devo la vita! Grazie! Uao, l'ho scampata bella!

carrellista:        Ma pensa te!

(intanto carrellista entra nello scompartimento, mentre il passeggero 2 resta il corridoio)

carrellista:        Panini, bibite, gelati!

passeggero4:    Cosa avete da bere, giovinotto?

carrellista:        Coca cola, Fanta, Sprite, acqua gassata, vino, cedrata, chinotto, ...

passeggero4:    Voglio l'acqua al naturale

carrellista:        No, guardi, l'acqua naturale non ce l'ho! Però ho Coca cola, Fanta, Sprite..

passeggero4:    Voglio l'acqua al naturale

carrellista:        Mi scusi, ma le ho detto che non..

passeggero4:    Voglio l'acqua al naturale! guardi che io ho 89 anni, a dirlo è una parola!

(il carrellista, spazientito, prende una bottiglietta, si volta e scuotendola la sgasa)

(rumore FX della sgasatura)

carrellista:        Ecco a lei!

passeggero4:    Grazie, mio bel giovinotto 

carrellista:        Qualcos'altro?

passeggero3:    Per me uno sprinz

 

carrellista:        Ma in che scompartimento sono capitato? Mi scusi, ma cos'è uno sprinz?

passeggero3:    Ma come non sa cos'è lo sprinz

 

carrellista:        Senta, io stamattina mi sono alzato alle 4 e 30. (intanto prende un pacchetto e una biro) Sprinz è scritto con la "z" finale, vero?

passeggero3:    Esattamente

carrellista:        Tenga! (le porge il pacchetto dove ha scritto a biro "sprinz")

passeggero:      Qualcuno vuole qualcos'al... no, meglio che vada. con permesso

(il carrellista esce, mentre il passeggero2 si sposta alla svelta)

passeggero2:   Eh! eh!

passeggero3:    Qualcuno vuole un pezzo di sprinz? 

passeggero1:   Ehm, no grazie... sto cercando di smettere, grazie!

(intanto passeggero2 si accorge che sta arrivando il controllore ed entra di corsa nello scompartimento)

passeggero2:    (rivolto a 1) per favore, dica che io ho una grave malattia per cui non posso essere svegliato, capito?

passeggero1:    ma come? Io..

(entra il controllore)

controllore:      Biglietti!

passeggero3:    tenga

controllore:      grazie

passeggero1:    Questo è il mio

controllore:      Sì, grazie

passeggero4:    (tirando fuori dalla borsetta 1000 carte) Ecco qui la mia tessera socio Coop, il libretto per la pensione..

controllore:      Scusi, ma a me serve solo..

passeggero4:    ..la tessera della biblioteca, la tessera per il tram, quella per il noleggio videocassette...

controllore:      Io voglio solo...

passeggero4:    Io ho 89 anni, a dirlo è una parola, 89!  Ma sono tanti, sa... Qui c'è il tesserino del medico curante, la carta d'identità.. vede.. 89 anni... e questo cos'è? ferrovie dello stato... non mi serve mica, questo è da buttare (accartoccia il foglio e lo butta)

controllore:      (va a raccogliere di corsa il biglietto) No! guardi che questo è il biglietto del treno, mi raccomando lo conservi!

passeggero4:    Ah, il biglietto! Quanto le devo per il biglietto?

controllore:      Sì, va bene! (rivolto a passeggero2) Biglietto prego

passeggero1:    Ehm... mi scusi... questo ragazzo ha una strana malattia... ehm... sa, se viene svegliato potrebbe accadere che...

controllore:      Che gli faccia la multa! Sì, sì, ho capito. (lo scuote) Scusi, scusi?

passeggero2:    (urla) Ah! Ah! Oddio oddio! Che spavento! Sono... sono morto?

controllore:      No, no, lei è perfettamente vivo! Mi faccia vedere il biglietto... l'ho già inquadrata io, sa!

passeggero3:    Che spavento! pensavo fosse morto..

passeggero2:    ma che modi! Ma io... potevo morire! Svegliarmi cos' all'improvviso.... ah! ah! che spavento!

controllore:      Sì, sì, ho capito. Biglietto prego.

passeggero2:    Ecco... io.... il biglietto... oddio... sto male... oddio mi sento male... dov'è il bagno... oddio sto male (e scappa fuori)

controllore:      Ma guarda questo tipo! Ma adesso lo becco io! Vedrà che multa! Finisco un attimo la carrozza... A voi l'ho già visto a tutti?

passeggeri:       Sì

 

controllore:      Bene, allora passo nell'altro scompartimento

(si spegne la luce, intanto c'è il cambio di scena. Escono i passeggeri 1,3 e 4 ed entrano 5, 6  e Chiara)

controllore:     oh, ecco, ancora un'altra galleria!

(si riaccende la luce non appena la scena è pronta)

(rumori FX treno)

voce:                Ah, scusate, non mi sono ancora presentata! Io sono quella ragazzina seduta vicino al finestrino. All'epoca ero un tipino niente male, testarda quanto basta, egoista e naturalmente innamorata cotta. Attraversavo quel periodo dell'adolescenza in cui sei tra la voglia di cambiare il mondo (un po' stile '68), il dire "i miei non capiscono nulla" e il voler andarsene di casa. Quella mattina l'avevo fatto veramente. Quello che mi vedete in mano è il mio diario, compagno fedelissimo di quegli anni, amico, confidente, fratello maggiore. Eh sì, ero proprio un bel tipino...

(sono in scena i passeggeri 5,6 e Chiara)

(Chiara è triste e afflitta)

passeggero5:    Dai, non fare così... vedrai che si sistemerà tutto...

passeggero6:    (sta leggendo il giornale) Eh sì, d'altronde è così!

Chiara:             mah, lo spero proprio

 

(entra il controllore)

controllore:     Biglietti, prego! Non sono ancora passato qui, vero?

passeggero6:    No, no. prego, tenga    

controllore:      (prendendo il biglietto) E così, lei prosegue fino a Imperia?

 

passeggero6:    Eh, sì

controllore:      Ma lo sa che io ho dei parenti a Imperia? Si chiamano Giovanni Ross...

 

passeggero6:    Eh, sì

controllore:      Ah, che bella città! Ma lo sa che io...

passeggero6:    Eh, sì

passeggero5:    tenga il mio biglietto

controllore:     Ah, sì... scusate, ogni tanto mi faccio prendere dai discorsi...

Chiara:             tenga

(intanto nel corridoio entra passeggero2, e si accorge che c'è il controllore)

passeggero2:    Ma acciden... (cerca di scappare)

controllore:      (si accorge del passeggero2) Ehi, lei! Si fermi subito!

passeggero2:    Oddio sto male! Sto ancora male!

controllore:      Stavolta non mi scappa... e poi non è vero che lei sta male... mi faccia subito vedere il biglietto!

passeggero2:    Ehm... ce l'ho di là... se mi aspetta un attimo.. torno qui subito col biglietto...

controllore:      Sì, e io mi chiamo Giocondo!            

passeggero2:    Bel nome! Piacere, io invece sono...

controllore:      Non facciamo del cabaret, per favore! Senta, allora...

passeggero5:    Mi scusi, scusate... non potreste uscire in corridoio un attimo... io e la mia amica Chiara stavamo parlando... eh! Se fate baccano...

(intanto che il controllore è distratto il passaggero2 scappa)

controllore:      Mi scusi, signorina. Il fatto è che questo ragazzo non ha pagato il biglietto e... (si accorge che non c'è più) Accidenti! E' scappato un'altra volta! Ma lo ritrovo, ah se lo ritrovo (esce di scena)

passeggero5:    Scusa Chiara, stavi dicendo...

Chiara:             beh, ecco… ti stavo raccontando...Ma scusa, non mi hai ancora detto il tuo nome

Passeggero5:   Scusami… mi chiamo Francesca!

Chiara:             Ma dai! Sai che Francesca è il mio secondo nome?!

Passeggero5:   Ma veramente?

Chiara:             Si! Comunque, ti stavo raccontando che..

(stacco musicale)

FINE PRIMO ATTO


SECONDO ATTO

balletto

(in questo balletto viene rappresentata una scena della vita in famiglia di Chiara prima che lei se ne andasse)

TERZO ATTO

(sul treno. in scena Chiara, passeggero5, passeggero6)

passeggero5:    Ah, mi dispiace veramente tanto...

Chiara:             Così imparano quelli là!

passeggero6:    Sì, ma saranno in pensiero per te! Dovresti almeno chiamare casa!

Chiara:             Meglio se si preoccupano! Non si sono mai preoccupati di me in 17 anni...

passeggero6:    mah, secondo me esageri un po' troppo!

Chiara:             Non me ne frega niente di loro! Che vadano al diavolo i miei genitori! (cambia tono) E poi io ho il mio Luca! Mi sta aspettando ad Imperia

           

passeggero5:    E' il tuo ragazzo?

Chiara:             Sì, sì... lui è il mio ragazzo. Ci vogliamo un sacco di bene. Sono troppo sicura di questo. Guarda, questo walkman me l'ha regalato lui, e questa è la cassettina che lui ha fatto per me

passeggero5:    Cosa stavi ascoltando?

Chiara:             (dice la canzone e l'autore che si deciderà di fare)

passeggero5:    Bello! E' uno dei miei preferiti! Me lo faresti riascoltare?

Chiara:             Certo! Un attimo che mando indietro... ecco

(Chiara e passeggero5 si mettono le cuffie in 2. Si abbassano le luci, entra il cantante)

CANZONE

passeggero5:    E' sempre bellissima questa canzone... grazie per avermela fatta riascoltare!

 

Chiara:             Ma figurati, non c'è di che!

passeggero5:    Comunque sai, anche io ho un ragazzo. Si chiama Andrea. E’ troppo bellissimo. L’ho conosciuto 2 mesi fa in disco e …

Chiara:             In disco? Ma te vai già in disco la sera? Alla tua età?

passeggero5:    Certo! I miei genitori mi fanno fare quello che voglio

Chiara:             ah! Come sei fortunata! Io devo rientrare alle 10 il sabato sera,  e pensa che non mi fanno neanche uscire sola con Luca

passeggero5:    Eh, sai, la mia famiglia è moderna. Mio papà abita a Imperia e mia mamma sta a Livorno, per cui io sono molto libera.. sono molto fortunata da questo punto di vista. Poi sai.. col fatto che abitano lontano, mi danno 2 mance

Chiara:             Che bello, piacerebbe anche a me avere i genitori separati

passeggero5:    Eh sì, sì…

Chiara:             ti invidio molto, sai….  (guarda un attimo fuori dallo scompartimento) Beh,adesso che è libero, ne approfitto per andare in bagno, scusa se ti interrompo… torno subito

passeggero5:    (tono ironico) (non appena Chiara esce) Sì, sono proprio fortunata…

           

(intanto entra nello scompartimento passeggero7 con walkman molto alto)

passeggero7:    (urlando) Scusate, è libero questo posto?

passeggero6:    Sì, sì, prego

(passeggero7 si siede ballando e muovendosi)

passeggero5:    ma non si può abbassare questa musica? Non riesco a parlare!

passeggero6:    Accidenti è altissima! Non si sente niente! Adesso gli dico di abbassare. (alza la voce) Scusi, scusi, può abbassare   un pochino la musica?

passeggero7:    (ballando e canticchiando, fa segno di non sentire)

passeggero6:    (urlando) Puoi abbassare la musica?

passeggero7:    (urlando) non sento!

Passeggero6:   Al mio tre! uno.. due... tre..

tutti:                (urlando) Abbassa la musica!!

passeggero7:    (urlando) Cosa avete detto?

(si alza passeggero5 e gli toglie le cuffie - alzare il volume)

passeggero7:    Stavate dicendo?

Passeggero5:   No, no! fai pure! se ci vuoi assordare tutti!

passeggero7:    Oh, quante storie...

(intanto entra il  carrellista)

carrellista:        panini, bibite, gelati!

passeggero6:    Mi faccia un caffè per favore

carrellista:        Scusi, ho detto forse "panini, bibite, gelati e caffè"? No! Ho detto semplicemente "panini, bibite, gelati!". Punto. Non ho aggiunto "e caffè"!

passeggero6:    oh, ma che modi!

carrellista:        Lei sa a che ora mi sono alzato questa mattina? No, perché...

passeggero7:    per me uno sprinz

carrellista:        Ah, lo sprinz! Il famoso sprinz! l'ho appena finito. Vado nella carrozza ristorante a prenderlo. Con permesso, scusate...

(intanto il carrellista esce, e si spegne la luce. Cambio di scena: escono tutti i personaggi, ed entrano i passeggeri 8, 9 e 10)

(rumore FX treno)

carrellista:        Ma  tutti i matti sono venuti su questo treno? E poi quando finiscono queste gallerie? Questo deve essere l'unico treno in tutta la Liguria che non gli funzionano le luci in corridoio... auffa!... non ci vedo niente

(si riaccende la luce. i passeggeri stanno facendo meditazione)

tutti:                Ohmmmmmmmm.... 

carrellista:        Panini, bibite... No, no, questi è meglio lasciarli stare, si sa mai... (esce di scena)

passeggero8:    E adesso passiamo al secondo stadio! Avete capito?

passeggero9:    Sì.. penso di sì... E' la prima volta, ma non dovrebbe essere difficile..

passeggero8:    Pronti???? Siamooooo...

passeggero9:    ...iiiiii...

passeggero10:  ...miglioriiiii....

passeggero8:    ...troppooooo...

passeggero9:    ...iiiiii...

passeggero10:  ...miglioriiiii....

passeggero8:    ottimo!

passeggero10:  Scusi, maestro... o come si chiama, non ho ancora ben capito.. ma io mi sento un po' stupido a fare queste cose

passeggero8:    Ma no! Vi dovete fidare! Questo è un metodo stra-assolutamente scientifico per eliminare lo stress e catalizzare l'energia interna!

passeggero9:    Mah, se lo dice lei che è la maga!

passeggero8:    E adesso.. l'ultimo esercizio!

passeggero9:    Ma io sono stufo!

passeggero8:    Sù, sù, è l'ultimo! Allora, adesso incrociate le gambe.. sedetevi sul sedile

passeggero10:  (da seduto per terra) Come faccio a salire? ...volo?

passeggero8:    Allora... sedetevi sul sedile... incrociate le gambe... incrociate gli occhi

passeggero9:    oddio la mia cataratta!

passeggero8:    Silenzio! Mani giunte sopra la testa... ecco così... fermi immobili... quando saremo tutti interiormente pronti l'oracolo ci lancerà tutta la sua forza e energia... siete pronti e in posizione?

passeggero10:  Sì, pronti!

passeggero8:    Ohhmmmmmm

(si spegne la luce)

(intanto si prepara il palco per allestire la scena della stazione: sedie, panchine...)

passeggero10:  Oddio cosa accade? Cosa accade?

passeggero9:    (sottovoce) E' una galleria!

passeggero10:  (sottovoce) Ah!

passeggero8:    Slenzio! Ohhmmmmmmmmm.... l'oracolo ci sta inviando la sua forza.... ohmmmmmmmmm

(rumore di incidente)

passeggero10:  funziona! funziona!

passeggero9:    E' vero! Sono andato a sbattere contro la parete! Che bello! E mi sono fatto anche male! Funziona! Ma allora è tutto vero!!

passeggero8:    Ma che bello e bello! Qui deve essere successo qualcosa!

passeggero10:  L'oracolo!!!!!

passeggero8:    ma che oracolo d'Egitto...

voce:                Attenzione! Attenzione! E' il capotreno che vi parla! Abbiamo urtato in galleria un carrello che era sui binari! Voglio sperare che nell'urto non si sia fatto male nessuno! Ora ascoltatemi attentamente. E' necessario che tutti i passeggeri scendano dal treno e seguano il controllore: è quel signore con in mano una torcia. Vi condurrà a piedi alla stazione che abbiamo appena superato, appena fuori dalla galleria. Seguite le istruzioni e andrà tutto bene. Grazie per l'attenzione.

(nel frattempo si sentono bisbigli in sottofondo, comparse che si muovono sul palco buio e il controllore che si muove con la torcia in mano)

passeggero10:  Aiuto! Abbiamo fatto un incidente! Ma è stato il volere dell'oracolo?

passeggero8:    Ma stia zitto e esca dal treno!

controllore:      Siamo scesi tutti?

tutti:                Sì, sì

controllore:      Bene, allora seguitemi, e vi porterò fuori dalla galleria! Non dovete temere nulla! Ci sono io! Non temete! Seguitemi!

(si riaccende luce sul palco)

(nel frattempo, con il sottofondo di Indiana Jones, entrano sul palco  i personaggi: controllore, carrellista, Chiara e tutti i passeggeri)

controllore:      State tutti bene? Qualche problema?

passeggero3:    la signora qui vicino a me penso non stia molto bene

passeggero4:    oddio! oddio! Cosa è successo! Ma io ho 89 anni... a dirlo è una parola... oddio.. un incidente..

controllore:      Sù, sù, signora non si preoccupi..

 

passeggero4:    Signorina! ...per favore!

controllore:      ..signorina..le dicevo che tra poco arriverà un medico... adesso si sieda qui e cerchi di stare calma..

(entra il capostazione, intanto tutti i passeggeri si sistemano)

capostazione:   Voi siete quelli del treno diretto a Imperia che ha fatto l'incidente? Come state? State tutti bene? Che disgrazia... Comunque adesso vediamo... cerchiamo di farvi accomodare nel migliore dei modi... la nostra stazione di Andora è molto piccola, comunque.. l'importante è che stiate tutti bene. I bagni sono da quella parte, tra poco arriverà un medico... se intanto qualcuno non si sente bene, abbiamo improvvisato una infermeria..

passeggero3:    Accompagno questa signora

passeggero4:    Signorina!

capostazione:   Prego, venite! Vi accompagno... di qua..

(escono passeggero 3 e 4 e capostazione)

Chiara:             (parla con se stessa, incavolata) Ci mancava solo l'incidente! E adesso cosa faccio?  Luca mi aspetta alla stazione di Imperia tra 40 minuti! Cavoli! Auffa! (si avvicina al controllore) Scusi, mi scusi.. ci vorrà molto prima di ripartire, o comunque prendere un altro treno per Imperia?

controllore:      Guardi, di preciso non lo so... comunque il treno su cui eravamo chiaramente non potrà riprendere subito la marcia. Bisognerà aspettare il prossimo, che penso arrivi, sempre che non ci siamo ritardi, minimo tra 1 ora... però sarà sicuramente pieno di gente, senza contare che tra poco arriveranno in questa stazione tutti gli studenti che vanno a scuola a Imperia... già che la stazione è piccola...

Chiara:             Ma accidenti! E adesso cosa faccio!

controllore:      Guardi che se deve avvisare la sua famiglia può sempre telefonare, le comunicazioni non sono interrotte..

Chiara:             Ma chi se ne frega di quelli! Anche se fossi morta nell'incidente, non penso che si sarebbero accorti della mia mancanza...

controllore:      Non dica così signorina! Capisco che è sconvolta... no dica così...

(intanto passa lì vicino il passeggero2)

controllore:      (se ne accorge) Comunque il telefono è là in fondo... Mi scusi un attimo... Ehi, tu.. fermati una attimo! Ehi!

(mentre il controllore corre dal passeggero2, Chiara si sposta un attimo dalla scena e prova a telefonare col cellulare)

controllore:      Ehi! Il biglietto!

passeggero2:    Ma signor controllore, abbiamo appena fatto un incidente... sono sconvolto!

controllore:      Ho capito! Allora le devo fare la multa! Poche storie

passeggero2:    Lo vado a fare adesso il biglietto! va bene?

controllore:      Non cerchi di fare il furbo..

(mentre i 2 continuano a litigare sul fondo del palco, la scena si sposta su Chiara che sta telefonando)

Chiara:             Uffa! Perché quello là ha il cellulare spento? Glielo avevo detto di tenerlo acceso!! Ci mancava anche lui! Accidenti anche a te, Luca! E adesso cosa faccio io qui da sola... in questo paesino sperduto... sto qui ad aspettare sola alla stazione?... e dai rispondi... accendi quel cavolo di cellulare... quando hai bisogno della gente figurati se ci sono...

(L'attenzione si sposta da Chiara. Intanto arriva un gruppo di ragazzi alla stazione, con zaini e uno stereo in mano)

maestra:          Allora, ragazzi, mi raccomando! Visto che c'è tanta gente alla stazione, cerchiamo di stare vicini e non perdiamoci come l'altra volta! Capito tutti?

ragazzo1:         Ma perché c'è tutta questa gente?

ragazzo2:         Boh, forse è successo qualcosa..

voce:                Attenzione! Si avvisano i signori passeggeri che, a causa dell'incidente che si è verificato sulla linea Savona - Imperia, tutti i treni subiranno notevoli ritardi. Ci scusiamo per l'inconveniente. Grazie per la vostra collaborazione!

 ragazzo1:       Anna, cosa vuol dire?

maestra:           Non ho capito bene... aspettate qui che adesso chiedo... quello mi sembra il capostazione...

(si avvicina al controllore, il quale, nel rispondere, si distrae, cosicché il passeggero2 riesce a scappare un'altra volta)

 maestra:         Mi scusi...

controllore:      Sì, dica

maestra:           Mi scusi, non ho capito... il ritardo.. l'incidente

controllore:      Vede, è appena successo un incidente. Io ero sul treno. Non ci siamo fatti niente, comunque la linea in entrambe le direzioni è interrotta. Lei dove deve andare?

maestra:           Io devo accompagnare i miei ragazzi del corpo di ballo a fare le prove in teatro a Savona. Pensa dovremo aspettare molto?

controllore:      credo di sì

maestra:           Ho capito, grazie

(mentre la maestra torna dai ragazzi, il controllore si accorge che è riscappato il passeggero2, per cui esce di scena per cercarlo)

controllore:      Accidenti, è riuscito a farmela ancora! Ma adesso lo trovo io!

Chiara:             (che nel frattempo era rimasta un po' in disparte) (incavolta)? Ma che casino c'è qui dentro? Non riesco a sentire al telefono... dai rispondi.... Ho già visto che è meglio che vada fuori dalla stazione a prendere una boccata d'aria ... sono già un po' troppo agitata... qui dentro certamente non mi aiutano di certo... (Chiara esce dal fronte del palco)

maestra:           Ragazzi, mi sa che oggi le prove saltano!

ragazzi:            No!!!

maestra:           Non ce la facciamo ad essere in teatro in orario! Non ci sono treni per adesso!

ragazzo2:         perché non facciamo le prove qui in stazione?

maestra:           No, non si può... non è una bella idea

ragazzo1:         Sì, Anna, dai.. dai

tutti:                sì, sì, dai...

maestra:           mah.. forse... il capostazione non c'è... non lo vedo più... ma sì!

tutti:                evvai!!

maestra:           (rivolta ai passeggeri che sono sulle panchine) A voi dà fastidio se accendiamo un po' di musica?

passeggeri:       no, no!

passeggero9:    No, anzi... tanto qui non abbiamo niente da fare... almeno ci tirate un po' su il morale...

maestra:           Allora... quando siamo pronti iniziamo... Ci siamo?

(un ragazzo sistema in mezzo lo stereo, poi quando parte la musica c'è il balletto)

BALLETTO

passeggeri:       Bravi! Bravi! (applaudono)

maestra:           Grazie a tutti! E.. bravi ragazzi!!

ragazzi:            Uau!!!!!! Yahoo!!!

lPasseggeri:     Bravi! Bravissimi!

Maestra:          Bravi! Se ballate così anche la settimana prossima, sarà un successone!

Passeggero5:   (uscendo dal fronte del palco, mentre sul palco si fa buio) Tutto sommato non è poi così male questo teatro… com’è che si chiama… “sperimentale”… però quei ragazzi sono strani, invece di andare al bar stanno lì a perdere del tempo con del teatro…

(Buio sul palco, escono tutti)

(incontra Chiara)

passeggero5:    Ehi Chiara! Cosa ci fai da queste parti?

Chiara:             Sono uscita un attimo dalla stazione a prendere una boccata d’aria. Poi devo chiamare Luca, ma lui non risponde sul cellulare

passeggero5:    Sai,  il fatto che non risponda può essere una tecnica.. io facevo così col mio moroso

Chiara:             Come? non capisco

passeggero5:    E’ per farsi desiderare…. Sto andando al bar a prendere le sigarette. Mi accompagni?

Chiara:             Cosa? Tu fumi?

passeggero5:    Tu no? Comunque, mica le respiro… però sai, ai ragazzi fa molta scena, mi danno quei 3-4 anni di più… sono i piccoli trucchetti di noi donne. Perché tu non fumi?

Chiara:             (falsa) beh, sì, sì… poco… però qualche volta sì…

passeggero5:    vabbè, ci vediamo dopo. Ciao! (Esce di scena)

Chiara:             Ciao Francesca. (tra sé) Che mito! Forse un po’ strana, ma è un mito…

(Chiara entra nel palco, che nel frattempo si è trasformato in un giardino)

Chiara:             Comunque i miei guai sono sempre lì... sì, una passeggiatina è quello che mi può servire.. a parte il fatto che questo paese è piccolissimo... non ci sarà mica tanto altro all'infuori della stazione... beh, almeno c'è un giardinetto... mi riposerò un attimino...

(scena: giardinetto. Ci sono un paio di panchine; su una di queste è disteso un vecchietto che sta dormendo)

Chiara:             Bello il giardinetto... peccato che non sia frequentato da bella gente (osserva il vecchietto)... però... tutto sommato è giorno... se io mi siedo qui sono abbastanza lontana... al massimo scappo...(cambia tono) ma no! Cosa vuoi che mi faccia quel vecchietto! E poi mica mi capiteranno tutte le sfighe oggi.... meno male che ci sei tu...

(Chiara apre il diario, sfoglia qualche pagina, poi inizia a scrivere. Ogni tanto osserva il vecchietto sulla panchina)

(melodia molto dolce in sottofondo)

Chiara:             Tutto sommato, quel barbone ha l'aria un po' simpatica... (silenzio, riprende a scrivere)... Caro diario, sono successe un mare di cose oggi…(osserva il vecchietto)  Che tipo strano... (silenzio)... per esempio ho conosciuto una ragazza troppo mitica, lei è quello che io non sono mai stata, è simpatica, intraprendente… cioè penso di sì, che vorrei essere come lei,  però non è che proprio ne sono sicura sicura sicura.

(entrano 2 vigili)

vigile1:                        Dai, ultimi 10 minuti del solito giretto e poi abbiamo finito anche per oggi

vigile2:                        Meno male, oggi il turno non mi è proprio passato per niente

vigile1:           Ehi, guarda là!

vigile2:                        No... anche oggi!

 

vigile1:                        A me dispiace mandarlo via tutte le volte... poveretto, è tanto gentile.. e poi non ha nessuno.. vive solo..

 

vigile2:                        Sì, lo so... ma sai cosa ha detto il capo. E' stato molto chiaro: non vuole vagabondi in giro, soprattutto di giorno e soprattutto vicino alla stazione

 

vigile1:                        Dai, stavolta diglielo tu

 

vigile2:                        Sempre io la parte del cattivo...

(i 2 vigili si avvicinano a Cesare per svegliarlo e mandarlo via)

vigile2:                        (scuotendolo) Ehi... ehi... dai alzati...

Chiara:             (che aveva osservato tutta la scena) Ehm... scusate... signori vigili...

vigile2:                        Si?

voce:                Non ricordo bene cosa dissi, né soprattutto perché lo dissi. Non so che idea balorda mi saltò per la mente... sapete... come quando ti si accende una lampadina in testa all'improvviso e neanche tu sai il perché... Sta di fatto che lo dissi. Mi rivolsi al vigile e...

Chiara:             Quel signore è con me. Siamo venuti insieme.

(stacco musicale)   

FINE TERZO ATTO


QUARTO ATTO

(la scena si svolge al bar della stazione. In scena Chiara e Cesare seduti ad un tavolino. Cesare sta bevendo qualcosa; parla in tono molto pacato e lento)

Cesare:            Grazie mille

Chiara:             Di niente...

Cesare:            Grazie veramente Chiara. Ne avevo proprio bisogno.

Chiara:             Come fai a sapere il nome? Non te l'ho ancora detto... Sei forse un mago?

Cesare:            No, semplicemente l'ho letto sul tuo diario. E' un bel nome. Riflette in tuo animo.

Chiara:             (imbarazzata) ...grazie... E tu, invece, come ti chiami?

Cesare:            Il mio nome ha poca importanza... comunque se vuoi saperlo è Cesare.

Chiara:             Sei uno strano tipo, Cesare

Cesare:            Cosa vuol dire per te "strano"? Qual è per te la normalità?

Chiara:             ..cioè.. io non volevo...

Cesare:            ...e poi non sei forse strana anche tu? Cosa ci fa una ragazza giovane come te, in una mattina di scuola, tutta sola in una piccola e sperduta stazione dei treni? Hai aiutato un vecchio - potrei definirmi "barbone" - alla stazione, e anche questo è strano, non trovi? I tuoi genitori non ti hanno insegnato che non si parla con gli sconosciuti?

Chiara:             (seccata) Lascia stare per favore i miei!

Cesare:            Te ne sei andata di casa?

Chiara:             Ma tu cosa sei? Un mago, un veggente o qualcosa del genere?

Cesare:            no, no... è solo un po' di buon senso! Non ci vuole tanto a capirlo... una ragazza giovane che viaggia sola in treno... e poi il tuo sguardo ti tradisce.. i tuoi occhi parlano anche se tu non lo vuoi...

Chiara:             (imbarazzata) ...ah, sì, e cosa dicono?... (cerca di cambiare totalmente discorso) cameriera, scusi!

(mentre la voce parla, entra la cameriera)

voce:                Quella mattina ero veramente arrabbiata. Stava andando tutto storto: l'incidente, Luca che non rispondeva al telefono, io che non sarei mai arrivata in tempo all'appuntamento con lui... e poi non sapevo assolutamente cosa fare! Se non avessi trovato Luca, cosa avrei fatto? Dove sarei andata? Dove avrei passato la notte? Ma tutti questi pensieri mi sembravano molto sfumati, di poca importanza. Il vecchietto che avevo davanti, nonostante  le sue risposte mi imbarazzassero e mi mettessero in crisi, mi infondeva un senso di pace e di tranquillità che prima non avevo mai provato...

 

cameriera:        Sì, avete bisogno di qualcosa?

Chiara:             Cesare, hai ancora fame?

Cesare:            No, grazie. Non bisogna mai mangiare più di quello che è strettamente necessario per sopravvivere

Chiara:             ...sì... ehm... io ho un po' sete. Mi fa uno sprinz.

cameriera:        liscio o con ghiaccio?

Chiara:             liscio, grazie

(la cameriera esce)

Cesare:            Tu cosa fai nella vita?

Chiara:             Io?.. beh, ecco io... vado a scuola, faccio il liceo scientifico... poi ho il moroso che si chiama Luca... poi vediamo... gioco a pallavolo, beh, sì... quando il mio allenatore mi fa giocare, lui mette sù sempre le stesse, poi dice "Gioca che viene agli allenamenti!"... poi... mi piace la musica rock ma quella "soft"... poi..

Cesare:            Cos'è che non ti piace?

Chiara:             Non ti piace cosa? Non capisco...

Cesare:            Se te ne sei andata, ci deve essere qualcosa che non ti piace...                      

Chiara:             (cambiando tono) Ma cos'è questo? Un interrogatorio? Perché tu devi fare le domande e io devo rispondere? ...e poi, scusa, a che cosa te ne frega della mia vita? Non ti conosco neanche, potresti essere anche un drogato...

Cesare:            (molto calmo) Ti da fastidio se parlo dei tuoi genitori?

Chiara:             (arrabbiata) Si può sapere cosa vuoi da me? A te non deve fregare nulla di me, capito!! ...Ci conosciamo? ..e comunque, "prego" per il panino!

Cesare:            (molto sereno e sorridente) Grazie per il cibo che mi hai offerto, e a presto

                       

(Cesare si alza dal tavolo e lentamente esce dalla scena. Nel frattempo rientra la cameriera)

cameriera:        Ecco qua il suo sprinz

Chiara:             (come scendendo dalle nuvole)... ah, grazie (paga il conto)

voce:                Com'ero cretina! E soprattutto maleducata! In fondo un po' me lo meritavo, e il walkman certo non avrebbe risolto i miei guai

Chiara:             (arrabbiata) Ci mancava pure il vecchietto rompiscatole in questo schifo di giornata... (riprova a telefonare) ...magari adesso l'ha acceso.. dai Luca... uffa! uffa e uffa! sai cosa ti dico: vai al diavolo! Te e poi anche i miei genitori! E' tutta colpa loro se adesso mi trovo in questa stazione del cavolo, sola, senza sapere cosa fare e soprattutto dove andare... Beh, ho ancora il mio diario e il mio walkman... almeno quelli non mi abbandonano... (si infila le cuffie del walkman) vediamo di calmarci un pochino...

(si abbassano le luci, mentre inizia la musica e entra il cantante)

CANZONE

Chiara:             E' sempre il mio cantante preferito... ok.... adesso che sono molto più rilassata, vediamo di affrontare i problemi uno alla volta... primo:Luca! Adesso avrà sicuramente il cellulare acceso, per forza, a quest'ora sarei dovuta essere alla stazione di Imperia, per cui lui sapendo che io lo aspetto alla stazione l'ha acceso... (telefona)... su, rispondi.... (cambia tono) Sai cosa ti dico: vai al diavolo! Tu e il tuo cellulare! Aspetta che ti richiami un'altra volta, poi vedi.... (scoppia in lacrime sul tavolino)

(intanto entrano passeggeri 1, 8, 9 e 10. Si siedono nel tavolino vicino per prendere qualcosa)

passeggero1:    Allora, mi stavate raccontando che questa signora è una maga...      

passeggero9:    Certo! E ha dei poteri fantastici! E' incredibile!

passeggero8:    Troppo gentili... è solo la forza dell'oracolo.. io sono solo un umile tramite alla sua potenza..

passeggero10:  E che potenza! Pensa che ha fatto deviare il percorso del treno! E' per quello che poi  abbiamo fatto l'incidente! Mica per altro!

passeggero1:    Ah... quindi mi dite che è stato l'oracolo a farci andare a sbattere.. molto interessante

(intanto entra la cameriera col vassoio con roba da bere. Serve i passeggeri)

passeggero1:    E... mi scusi... non potrebbe chiedere gentilmente all'oracolo quand'è che ripartiamo... sa.... la gente avrebbe anche i suoi impegni... vabbè che è il volere dell'oracolo, però...

cameriera:        Tra 5 minuti dovrebbe arrivare un altro treno. E' in sostituzione a quello danneggiato. L'ha appena detto il capostazione, era al bancone che parlava con il controllore del vostro treno..

passeggero1:    Grazie signorina, finalmente una bella notizia! Allora dovremmo radunarci tutti, altrimenti rischiamo di perderlo...

(esce la cameriera)

passeggero10:  Eh sì! Ho visto diversi dei passeggeri che erano con noi andare in giro... sarebbe meglio cercarli e avvisarli tutti...

(passeggero9 si accorge che in un'altro tavolino c'è Chiara che sta piangendo)

passeggero9:    A proposito, quella ragazza mi sembra fosse con noi sul treno

passeggero8:    Sì, mi sembra anche a me...

passeggero9:    vado ad avvisarla... (si alza a va a chiamarla) Signorina, mi scusi (Chiara alza il viso in lacrime)... ah, scusi, non volevo... scusi...

Chiara:             No, no... (asciugandosi le lacrime)... scusi me... c'è qualche novità?

passeggero9:    Sì. Tra 5 minuti c'è un treno per Imperia. Noi stiamo tornando al binario, per non rischiare di perderlo.

Chiara:             Grazie, molto gentile. Arrivo subito.

passeggero9:    Si figuri

(tutti i passeggeri escono dalla scena)

Chiara:             Ok, Chiara, datti una sistemata. Riordina le idee e fai funzionare il tuo cervellino. Basta piangere, quello lo fanno i bambini. Tu Chiara sei forte e saprai cavartela anche in questa situazione. Allora, adesso la cosa importante è prendere questo maledetto treno... Chiara, non vorrai mica restare qui per sempre! Poi vedremo il da farsi, per adesso bisogna prendere il treno... (si accorge che sul tavolino c'è un biglietto) E questo cos'è? "Scusami se ti ho fatto arrabbiare. Buona fortuna per tutto. Buona strada. Buona vita. Cesare"

(sottofondo musicale – dura fino alla fine dell’atto)

(Chiara esce di corsa dalla scena uscendo dal fronte del palco. Corre per il teatro seguita dall’occhio di bue. Intanto buio sul palco: cambio di scena, ritorna il giardino con panchine dove è seduto Cesare)    

voce:                Attenzione! Si avvisano tutti i gentili passeggeri che è arrivato il treno in sostituzione a quello incidentato. Pertanto i passeggeri diretti a Imperia sono pregati di recarsi immediatamente al binario 2. Grazie.

Chiara:             Accidenti. E' tardissimo.

(Chiara arriva nel giardino e vede Cesare)

Chiara:             (affannata) Ehm.. Ciao Cesare

Cesare:            Ciao Chiara.

Chiara:             Sono venuta per chiederti scusa. Ho pochissimo tempo, il treno è arrivato e io..

Cesare:            Sì, sì, lo so

Chiara:             Mi dispiace per come mi sono comportata prima... scusami... è che sono

 un po'.... sai questa situazione, cioè io..

Cesare:            Non chiedere scusa a me. Domanda scusa a te stessa. E' te stessa che hai ferito.

Chiara:             Non ci crederai, ma forse questa volta ho capito cosa mi vuoi dire. Comunque adesso devo andare, il treno per Imperia mi aspetta ..

Cesare:            Allora forse non hai capito bene...

Chiara:             Beh, comunque io ero solo passata a chiederti scusa per la mia maleducazione. Sono stata contenta di conoscerti ma... la mia vita non migliorerà di certo. Vado. Luca mi sta aspettando. Grazie di tutto. Ciao.

(Chiara si volta e esce velocemente da dove è entrata)

Cesare:            Non ti preoccupare, capirai. Ciao Chiara.

FINE QUARTO ATTO


QUINTO ATTO

(sul treno; sono in scena Chiara, passeggero 5 e 6, che sta leggendo un giornale)

Chiara:             (si sveglia improvvisamente) Ah, scusate... scusate... devo essermi addormentata un attimo... stavo russando?

passeggero6:    No, non si preoccupi. Spero almeno che sia riposata.

Chiara:             Mah, siamo appena ripartiti... avrò dormito 5 minuti... cosa vi stavo dicendo?

passeggero5:    Scusi, ma io è da quando sono salita sul treno a Savona che la vedo lì sul sedile, a dormire...

Chiara:             Ma no, ti stavo raccontando che...

(intanto entra il controllore)

controllore:      Biglietti prego!

passeggero6:    tenga

passeggero5:    tenga prego

Chiara:             Guardi che noi il biglietto glielo abbiamo già fatto vedere... è già passato... non si ricorda?

controllore:      Mi spiace contraddirla, signorina, ma io non sono ancora passato in questa carrozza

Chiara:             Ma sì, prima di fermarci in quel paesino... sa... la sosta di emergenza per l'incidente...

controllore:      Che incidente, scusi? Non ci siamo ancora fermati da quando siamo partiti dal capolinea! E' sicura di sentirsi bene?

Chiara:             (intanto si accorge di una foto sul giornale del passeggero 6) Ma quello... questo è Cesare! Quello che ho incontrato..

passeggero6:    Ah, lo conosce anche lei padre Cesare. Un sant'uomo, guardi. Io sono molto devoto a lui... ha fatto del bene a tantissima gente... mi padre l'ha conosciuto, sa, è stato anche parroco in queste zone, ad Andora se non sbaglio... poi è partito per l'Africa, da dove non è più ritornato. Oggi è il trentennale della sua morte

(Chiara è molto turbata)

controllore:      Signorina, è sicura di sentirsi bene?

(Chiara si fruga tra le tasche, trova un biglietto e lo apre)

Chiara:             Io?... io... credo di sì. Controllore, mi scusi, dove è diretto questo treno?

controllore:      Ad Imperia

Chiara:             E la prossima fermata qual è? Devo scendere subito!

controllore:      Tra 2 minuti saremo alla stazione di Andora

Chiara:             Grazie

(mentre Chiara si volta verso il finestrino, il controllore esce. Si abbassano le luci)

voce:                Mi voltai verso il finestrino. Il sole alto nel cielo faceva brillare il mare turchese della riviera. Non ho mai ben capito cosa accadde quella mattina. Sì, forse mi ero veramente addormentata... Perché vi ho raccontato questa semplice storia? Sinceramente non lo so. Non ho una morale da raccontarvi, un insegnamento da darvi. Ma mentre osservavo il paesaggio che fuori correva veloce, e mentre una melodia uscita da chissà dove riempiva l'aria, mi venne in mente questa frase: nella vita c'è sempre un treno che torna indietro. Basta solo fermarsi un attimo. Papà, mamma, aspettatemi. Sto tornando....

(nel frattempo è partita la musica della canzone finale)

CANZONE

sipario