Una vacanza memorabile

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ALL FOR MARY


Farsa di

Harold BROOKE e Kay BANNERMAN

Traduzione di Maria Teresa Petruzzi


PERSONAGGI:

ALPHONSE

HUMPHREY MILLAR

MARY MILLAR

VICTOR MONTENAY

CLIVE NORTON

INFERMIERA CARTWRIGHT (TATA)

LA SCENA:

La scena una stanza allultimo piano dellHotel SPLENDIDE

in una localit di sport invernali delle Alpi francesi.

ATTO I Una bella mattina assolata

ATTO II SCENA I Tre giorni dopo, sera.

SCENA II Stessa sera, pi tardi

ATTO III Il mattino seguente

Ogni riferimento a qualsiasi persona, viva o morta, casuale.

****

N.B. - La durata della commedia, esclusi gli intervalli, approssimativamente di unora e 45 minuti.


ATTO PRIMO

Il sipario si alza su una stanza allultimo piano dellHotel Splendide. E una stanza gi riservata al personale, ora in disuso. Una porta a destra comunica con il corridoio e unaltra a sinistra comunica con il bagno. Porte finestre sul fondo al centro e a destra si aprono su un terrazzo dal quale si gode la vista di unalta montagna innevata. La stanza scarsamente arredata. Due letti in ferro. Uno coperto da un telo; sullaltro, due sedie rotte. Su entrambi materassi e cuscini. Larredo ridotto al minimo, per una camera da letto, e al muro appeso un telefono.

E una mattinata fresca, assolata - tempo ideale per sciare. Le finestre sono chiuse e cos le persiane, e la stanza poco illuminata. Dal cortile sottostante sale il suono di una fisarmonica.

(Alphonse entra da destra. E un valet de chambre. Indossa un grembiule bianco su pantaloni neri, ed ha un berretto in testa. Porta lenzuola, coperte e un cuscino per uno dei letti, ed uno straccio e un lucido per scarpe. Lascia la porta aperta ed avanza osservando la stanza con disgusto)

ALPHONSE Mon dieu, mon dieu, quelle puanteur ici! (Posa la biancheria e gli stracci sulla cassetta a piedi del letto di destra) Ah, a cest mieux. (Sale sulla pedana al centro e spalanca le porte-finestre. Apre la persiana di destra e la ferma. Si affaccia dal terrazzo e grida al fisarmonicista in basso) Eh, l, en bas, fais un peu moin chalut! Et toi! (apre la persiana di sinistra e la ferma) En avant! (Ritorna nella stanza, raccoglie biancheria e stracci e va verso il letto al centro. Nel passare accanto al tappeto arrotolato al centro gli d un calcio e il tappeto si srotola. Lui posa le coperte, le lenzuola, il cuscino e gli stracci su uno sgabello ai piedi del letto di centro, e va a destra del letto, toglie il telo e lo scuote. Nuvole di polvere si alzano - preso da un accesso di tosse batte il materasso col pugno destro - estremamente duro e lui si fa male alla mano) Quelle abomination - ce lit! Quelle horreur! Tant pis - cest bon pour les Anglais! (ride. Prende le lenzuola piegate e le apre sul letto. Quindi gira dal lato sinistro del letto e incomincia a prepararlo. Si sentono le voci di Humpy e Mary che si avvicinano)

HUMPY (f.c.) Da che parte vado adesso, Mary?

MARY (f.c.) Proprio davanti a te, Humpy. 404 - scritto sulla porta.

(Humpy entra da destra, seguito da Mary. E sui 35 anni, amabile, ostinato e un po tardo a capire. Al momento completamente preso dal proprio stato di salute. Indossa un pigiama di flanella, una veste da camera leggera e pantofole imbottite. Porta una sacca di spugna e un ombrello piegato. Mary, sua moglie, una creatura carina, allegra, molto pi giovane del marito. Indossa pantaloni da sci, un maglione e scarpe da riposo. Porta un grande vassoio sul quale sono disposti romanzi, un termometro, la borsa dellacqua calda, bottiglie di acqua tonica, occhiali da vista, uno specchio per radersi, un pacchetto di Gauloises e una scatola di fiammiferi. Humpy avanza verso il centro, Mary va al letto di destra)

ALPHONSE Bonjour, monsieur, madame.

MARY Bonjour.

HUMPY Bonjour. Mary, questa non pu essere la mia nuova camera.

MARY Sulla porta c scritto 404, ed il numero che ci hanno detto.

(Alphonse sempre impegnato a preparare il letto. Ha steso e rimboccato le lenzuola ed ha messo il cuscino a capo del letto. Prende le coperte, le apre e le rimbocca da piedi)

HUMPY Ma una soffitta!

MARY (va verso Humpy e indicando il bagno, la cui porta aperta) Non poi tanto male; e guarda, Humpy, c anche un bagno.

HUMPY (andando davanti al letto di centro) Dov?

MARY Da quella parte.

HUMPY Quella una bagnarola.

MARY E il bagno. (Mary muove qualche passo verso il centro destra) Piuttosto, Humpy, guarda che bella vista!

HUMPY (va ai piedi della pedana) Non riesco a vedere niente con quellenorme maledetta montagna davanti.

(Humpy sale sulla pedana)

MARY Guarda che meraviglia, Humpy - cielo azzurro, sole, neve.......

HUMPY La neve che ho visto mi baster per tutta la vita!

MARY (viene avanti verso lo scatolone ai piedi del letto di destra, e vi posa sopra il vassoio) Non possibile - siamo arrivati solo ieri sera.

HUMPY Nientaltro che rocce e alberi di Natale. (raggiunge Mary alla destra dello scatolone al centro) Vorrei non esserci mai venuto. Sapevo che non me la sarei goduta, questa vacanza.

(Alphonse gira intorno al letto di destra e rimbocca lenzuola e coperte da quel lato)

MARY Non mica colpa mia se ti ammali appena arrivato.

(Humpy si gratta)

E il dottore ti ha detto di non grattarti.

HUMPY Dice bene, lui - Lui non ha i foruncoli. Vatti a fidare dei mangiarane! Mettere un ammalato in una stanza come questa.

(Il suono della fisarmonica si allontana)

MARY Un albergo inglese ti avrebbe buttato fuori. La varicella molto contagiosa, sai. E poi, Humpy, adesso siamo in Francia, perci evita di chiamarli mangiarane. Non gli piace, lo sai.

HUMPY Beh, e a me non piace questa stanza. (rivolgendosi ad Alphonse) Ehi, tu!

(Alphonse lo ignora)

MARY Lascia fare a me, tesoro.

HUMPY No, e non ho nessuna intenzione di stare a sentire voi due blaterare in francese. Non capisco un accidente di quello che dici.

(Mary si siede sulla cassetta ai piedi del letto di destra e sulla sponda del medesimo. Alphonse sta rimboccando le lenzuola e le coperte sotto la sponda del letto di centro, voltando le spalle a Humpy. Humpy lo punzecchia con la punta dellombrello. Alphonse sussulta)

Vous!

ALPHONSE (voltandosi) Moi?

(Humpy va a sinistra dello scatolone al centro e Alphonse va a porsi alla sua sinistra)

HUMPY Oui. Questa la mia stanza?

ALPHONSE Pardon?

HUMPY Est ce que mon chambre?

ALPHONSE Mais oui, monsieur.

HUMPY Beh, non mi piace.

ALPHONSE Comment?

HUMPY Cette chambre pas bong.

ALPHONSE La chambre nest pas bonne?

HUMPY Nong.

ALPHONSE Mais si, mais si, si si si si.

HUMPY Mais nong, nong nong nong nong nong.

(Alphonse si allontana da Humpy disgustato e si ritira borbottando tra s alla sinistra del letto di centro, dove finisce di rifare il letto)

MARY Humpy! Cos non ottieni niente.

HUMPY Quellidiota non capisce il francese. (Humpy va al centro-sinistra e chiama di nuovo Alphonse) Ici. (Alphonse va alla sinistra di Humpy) Io sono malato. (Humpy mostra la guancia) Foruncoli. Les foruncoli. Hai mai visto foruncoli. Comme a?

ALPHONSE (si sporge e osserva da vicino) Oh, l l! Non va, eh?

HUMPY (a Mary) Ecco, lo vedi? Anche lui pensa che grave.

MARY Beh, io no, e neppure il dottore lo pensa.

ALPHONSE Dottore non bravo! Lui uccidere mia nonna - lei avere stessi foruncoli - come lei.

HUMPY Ne sei certo?

ALPHONSE (osservandolo ancora da vicino) S, s, stessi foruncoli. Lui mandato lei in ospedale - lei perso la gamba, i denti, il braccio, i capelli...

MARY Dunque ospedale non buono?

ALPHONSE Ospedale cattivo. (va verso Mary) Tanti entrano, pochi escono. (torna alla destra di Humpy) Dopo che mia nonna perduto anche...

HUMPY Non voglio sentir pi niente di sua nonna.

ALPHONSE Non c altro da sentire - lei morta. E stato orribile.

MARY Cos sembra.

ALPHONSE Cest la vie.

(Alphonse va di fronte a Humpy - prende i suoi stracci e incomincia a spolverare intorno al tavolo da toletta accanto alla porta del bagno)

HUMPY Che cosa dice?

MARY Dice E la vita.

HUMPY A me sembra piuttosto una morte.

MARY Rilassati, Humpy. (si alza e va alla destra dello scatolone)

HUMPY Come faccio a rilassarmi pensando a sua nonna? Niente gambe, niente denti, niente braccia, niente capelli.

MARY Non sar il tuo caso. (si avvicina a Humpy) Guarda me. Io ho avuto la varicella quando ero in fasce.

HUMPY Magari lavessi avuta allora anchio. La mia tata avrebbe saputo come curarmi.

MARY E io vorrei che fosse qui adesso a curarti.

HUMPY Anchio.

MARY Grazie! (Mary si allontana da Humpy e va verso i gradini della pedana al centro-destra. lui la segue)

HUMPY No, no, no. Non volevo dire questo. A dir la verit ne avevo una paura matta. Solo che lei sapeva tutto su queste cose. Quando ebbi la tosse convulsa rischiai di morire, sai.

MARY Beh, se questa volta correrai questo rischio, la chiamer.

HUMPY Immagino che a questora sia morta, povera vecchia.

MARY Smettila di parlare di morte! Perch non ti infili a letto e cerchi di dormire?

HUMPY Io non lo sopporto questo posto. Mando a chiamare il proprietario.

(Humpy va al centro-sinistra. Mary sale sulla pedana. Alphonse alla toletta a sinistra, volgendo le spalle a Humpy)

Ehi - tu - George - George!

ALPHONSE (si volta e va da Humpy) Io? Io mi chiamo Alphonse - mio fratello si chiama Georges, mia sorella si chiama Georgette e mia nonna si chiamava...

HUMPY Lo so - Georgina.

ALPHONSE No, no, Violette.

(Alphonse posa per terra lo straccio per le scarpe che ha in mano, e comincia a lucidare il pavimento attorno alla porta del bagno)

HUMPY S, s! Bene, Alphonse - Alphonse, smetti di pattinare - et allez vous ong pour le proprietario.

ALPHONSE (smette di lucidare e va alla sinistra di Humpy) Lei volere monsieur Victor?

HUMPY Oui.

ALPHONSE (incredulo) Lei volere monsieur Victor salire quass?

HUMPY Oui.

ALPHONSE Ma monsieur Victor jamais salire quass.

HUMPY Beh, avrebbe dovuto farlo gi molto tempo fa. Vai a prenderlo - subito!

ALPHONSE Vado, subito. (Alphonse va alla porta di destra. Mary arrivata in cima ai gradini della pedana ) Forse signor Victor salir quass perch ama lInglese - anchio amo lInglese, ma signor Victor ama davvero linglese. (Alphonse esce da destra chiudendosi la porta alle spalle)

HUMPY Non ho ancora conosciuto il proprietario, ma sembra una brava persona.

MARY (scende dalla pedana e preleva il vassoio dallo scatolone ai piedi del letto di destra) Forse un anglofilo. Sai, di quei francesi che ci tengono ad essere scambiati per inglesi.

HUMPY Sciocchezze.

(Mary si avia col vassoio verso la toletta a sinistra)

Come pu pensare- uno straniero - di farsi passare per un inglese!

(Mary passa davanti a Humpy)

Ah, il termometro.

(Humpy cerca di prenderlo dal vassoio ma Mary ormai passata oltre e procede verso la toletta, dove posa il vassoio)

MARY No - non vorrai prenderti di nuovo la temperatura!

(Mary prende sigarette e fiammiferi, un bicchiere e i quattro romanzi dal vassoio e passando davanti a Humpy gira dal lato destro del letto di centro e posa il tutto sul comodino accanto al letto. Mette i romanzi allangolo sinistro superiore, il bicchiere allangolo inferiore e le sigarette con i fiammiferi allangolo inferiore destro. Humpy fa qualche passo verso il centro-sinistra)

HUMPY Quando avevo il morbillo la Tata mi prendeva la temperatura ogni mezzora. (va verso la toletta e prende dal vassoio lo specchio da barba. Va davanti al baule ai piedi del letto di centro)

MARY Tu la prendi ogni cinque minuti. Non ho mai visto nessuno farsi prendere dal panico in questo modo.

HUMPY Ci vuole ben altro della nonna di Alphonse per spaventarmi.

(Si guarda la lingua allo specchio)

Mary, Mary! Presto, vieni qui!

(Mary accorre alla destra di Humpy)

MARY Che c, adesso!?

HUMPY Guarda qua. Non vedi niente di strano? (le mostra la lingua)

MARY Hai tirato fuori la lingua!

HUMPY E piena di macchie.

MARY Puoi avere le macchie anche sulle tonsille, per quel che me ne importa. Sono stanca morta.

HUMPY (posa di nuovo lo specchio sul vassoio, mentre Mary si siede sul baule ai piedi del letto di centro) Tu sei stanca morta. Ma sono io lammalato.

MARY E io sono quella che ha passato la notte in bianco. Non potevi grattarti in silenzio?

HUMPY E impossibile grattarsi in silenzio. (Hump viene avanti, grattandosi)

MARY Rieccoti. Gratta, gratta, gratta.

HUMPY Ho prurito dappertutto. (Humpy si guarda attorno cercando qualcosa con cui grattarsi la schiena e va verso la colonnina ai piedi dei gradini della pedana al centro-destra)

MARY Non ho mai visto nessun altro uomo ammalato in modo cos disgustoso come te.

HUMPY Immagino che quando parli di un altro uomo alludi al Farabutto.

MARY Ti sarei grata se non ti riferissi sempre al mio ex-marito come al Farabutto. Clive semplicemente non era un buon marito.

HUMPY Se uno che ti mangia tutto il patrimonio e ti lascia senza un soldo non un farabutto, cosaltro ? Se non altro, io non mi faccio mantenere da te.

MARY Non potresti - non avrei i mezzi per farlo!

(si alza e va verso la toletta a sinistra e prende la borsa dellacqua calda dal vassoio)

Dopo tutto, Clive, quando era malato, non dava fastidio. Lui prendeva una bottiglia di whisky e un centinaio di sigarette e si infilava a letto.

(Mary si avvia verso la porta del bagno)

HUMPY La tua preoccupazione era con chi si infilava a letto quando stava bene. Ah, ah.

(Humpy incomincia a strofinare la schiena contro il pilastro. Mary, sulla porta del bagno, si volta)

MARY Certi apprezzamenti grossolani riservali per i tuoi amici della Borsa. Si d il caso che Clive fosse molto ricercato dalle donne - gli correvano dietro - e forse lo fanno ancora. Humpy, hai mai visto una vecchia puttana piena di pulci grattarsi contro un lampione?

HUMPY No.

MARY Io s - adesso. (Mary lancia la borsa dellacqua calda sul letto. Humpy smette di grattarsi e avanza verso il centro)

HUMPY Mary, non ti ho mai visto cos dura con me, prima dora.

MARY (va a sedersi sul bordo sinistro del baule ai piedi del letto di centro) Ti meravigli? E la prima volta che ti porto a sciare, e siamo costretti a stare relegati quass tutto il tempo, invece di uscire al sole e sulla neve. Tu te ne freghi perch a te non piace, ma a me s!

HUMPY Sono un bruto egoista! Ti ho rovinato la vacanza. E proprio degno di me - non me ne va mai bene una. (va verso di lei)

MARY Non colpa tua, tesoro. E solo che speravo in una vacanza meravigliosa - una specie di seconda luna di miele.

HUMPY Oh, cara... (si siede alla destra di Mary) Ora ti dico che cosa faremo. Quando andremo via di qui, ci faremo una vera vacanza a Troon.

MARY Perch proprio Troon?

HUMPY E dove abbiamo passato la nostra luna di miele. Non ricordi?

MARY S, certo.

HUMPY Ne ricordo ogni minuto. Tu no?

MARY S, Humpy.

HUMPY Anche tutte le cose che abbiamo fatto?

MARY S, Humpy.

HUMPY Vorrei tanto essere di nuovo l. Tu no?

MARY No, Humpy.

HUMPY No? Come sarebbe a dire?

MARY Non mi piaciuta neanche un po.

HUMPY Cosa?!

MARY Ho detto che non mi piaciuta.

HUMPY Non ti piaciuta la luna di miele? Cosaveva che non andava?

MARY Troppo golf. Trentasei buche al giorno - troppo golf.

HUMPY Ma quando ti chiesi di sposarmi ti chiesi anche se ti piaceva il golf, e tu hai detto S.

MARY Ho detto che S, ti avrei sposato, non che mi piaceva il golf.

HUMPY Potevi essere pi precisa, allora.

(si alza e passando davanti alla cassetta al centro va verso i gradini a centro-destra. Sale sul secondo gradino)

Beh, comunque daccordo - a te non piaciuta Troon e tutto quel golf, ma a me non piace questo posto e tutta questa neve.

MARY Ecco, non cambi mai. Non vuoi mai provare qualcosa di nuovo. Sei un abitudinario.

HUMPY Non me ne ero mai accorto.

MARY E immagino che non avrai notato neppure che ci stiamo allontanando?

HUMPY Come possiamo allontanarci se siamo degli abitudinari?

MARY Il tuo guaio che a te piace essere schiavo delle abitudini.

HUMPY (scende dai gradini e viene verso il centro) Il mio guaio che sono troppo vecchio per te, Mary. Non avrei mai dovuto sposarti.

MARY Oh, Humpy, che cosa orribile hai detto!

HUMPY No, no - lo dicevo per te. (si siede di nuovo accanto a Mary) Le ragazze carine come te non dovrebbero mai sposare degli sciocchi come me.

MARY Ma, caro, tu non sei sciocco.

HUMPY Oh, s, eccome. E lo so. E purtroppo ti amo in modo molto sciocco.

MARY (Gli si avvicina) Ma a me piace essere amata in modo sciocco.

HUMPY Vorrei poterti amare in modo pi brillante - pi come Il Farabutto.

MARY Ma - Humpy, io ti amo proprio perch non sei come Il Farabutto - per questo ti ho sposato.

HUMPY Mi sono chiesto spesso perch mi hai sposato - adesso lo so: perch non sono come Il Farabutto.

MARY Vecchio stupido! Ti ho sposato perch ti amavo.

HUMPY Perch non sono come Il Farabutto. Sai, Mary, terribile essere amati perch non sei come qualcun altro, quando invece vorresti essere amato per te stesso.

MARY Quando ti metti in testa una cosa molto difficile amarti comunque.

HUMPY Ecco, vedi - due anni di matrimonio e non sai neppure pi se mi ami. (si alza) - Se somigliassi di pi al Farabutto...

MARY (va a piazzarsi davanti a Humpy) Se nomini ancora una volta Clive, esco da questa stanza e ti lascio per sempre...

HUMPY E non ti biasimerei. Tu non hai la varicella. Esci e divertiti, e lasciami cuocere nel mio brodo...

MARY (salendo i gradini della pedana) Ma Humpy, non lo capisci? Io volevo divertirmi insieme a te. Volevo scalare quella montagna con te.

HUMPY (la raggiunge sulla pedana) A me sembra che faccia un freddo cane!

MARY Ma no, no. (Lo prende per mano e lo guida fuori sulla terrazza) E meraviglioso! Guarda - la baita dove si passa la notte e poi, su, il ghiacciaio, da dove si vede sorgere il sole - e dietro quella nuvola c la vetta, dove si fa colazione... (Mary rientra nella stanza e si ferma in cima ai gradini) Cioccolata e fagioli freddi, cotti al forno - oh, che ricordi!

HUMPY (la raggiunge) Mary, ma tu sei gi stata in questo posto?

MARY Ehm - s. Non te lavevo detto?

HUMPY No. E con chi ci sei venuta?

MARY (scende i gradini, seguita da Humpy) Ehm - con i miei.

HUMPY Non riesco proprio a immaginare nessuno dei tuoi scalare quella montagna. Non riesco a immaginare neanche me, a pensarci bene. Non ho nessuna intenzione di rompermi losso del collo.

MARY Ecco, lo vedi? Non hai proprio il senso dellavventura. Clive, invece, era sempre pronto a tentare nuove esperienze.

HUMPY Soprattutto nuove ragazze. Del resto era un avventuriero. Ti lasciava sempre sola come un cane.

MARY Beh, quando siamo stati qui non mi lasciava certo sola. Non aveva la varicella, lui. (Mary sferra un calcio allo scatolone. Humpy le si avvicina)

HUMPY Mary, sei venuta qui con Clive?

MARY Beh - s. Non te lavevo detto?

HUMPY No. Hai detto che eri venuta qui con i parenti.

MARY E lui non era un parente? Era mio marito. Posso prenderti la temperatura?

HUMPY Adesso non mi va. E che ci facevi, qui, con Clive?

MARY Sciavamo. - E adesso falla finita, caro.

HUMPY Quando ci sei venuta con lui?

MARY Dopo il matrimonio.

HUMPY Solo dopo?

MARY S. - Coraggio, adesso bevi un po dacqua tonica...

HUMPY Mary, non sei mica venuta qui in viaggio di nozze, con Clive?

MARY Ecco - s.

HUMPY Mica in questo albergo?

MARY S - ma era una gestione diversa, allora.

HUMPY Capisco. (si volta, e poi torna a voltarsi di nuovo) No, accidenti, non lo capisco affatto! E troppo complicato. La montagna, la baita, la cioccolata e i fagioli... Tutto con lui?

MARY S, Humpy.

HUMPY E avevi intenzione di ripetere tutto questo insieme a me?

MARY Beh - s, Humpy.

HUMPY Per paragonarmi a lui, passo dopo passo, bacio dopo bacio.

MARY No, Humpy. Detto cos sembra terribile.

HUMPY E terribile - Portare il tuo secondo marito in una seconda luna di miele nello stesso albergo dove hai passato la prima luna di miele con il tuo primo marito...

MARY Messa cos, in effetti, suona strano.

HUMPY Strano! E pi che strano. Non capisco come ti sia venuto in mente.

MARY (va verso Humpy) Beh, io ho passato un periodo stupendo qui con Clive, e volevo passarne uno ancora pi stupendo con te.

HUMPY (volgendole le spalle e allontanandosi) Dobbiamo andarcene immediatamente. Questo posto deve essere saturo di ricordi di lui. Accidenti, non lho mai conosciuto di persona, eppure come se stesse praticamente nella stanza con me.

MARY Ma ti assicuro che Clive non mai venuto quass.

HUMPY Quale stanza vi avevano dato?

MARY Lappartamento nuziale, naturalmente.

HUMPY Questo spiega tutto. (si volta e va verso la porta, seguito da Mary) Si va via immediatamente.

(Si sente bussare alla porta di destra. Humpy si blocca e Mary anche, a due passi da lui. Entra Victor Montenay. E un giovane francese di bellaspetto, abbigliato come un gentiluomo di campagna inglese - completo di tweed, maglione giallo e scarpe di camoscio. Victor chiude la porta)

VICTOR Salve, amico.

HUMPY Ehm - salve. Oh, credo di doverla avvertire: Ho la varicella.

VICTOR S, lo so. Mi dispiace. Voleva vedermi?

HUMPY Chi, lei? No, non mi pare.

MARY (gli si avvicina) Deve essere...

HUMPY Mi hanno relegato in questa soffitta spaventosa. Ho mandato a chiamare il proprietario per esprimergli le mie proteste.

MARY Humpy! Credo che questo sia...

HUMPY E quel maledetto mangiarane dovrebbe essere gi qui.

VICTOR Il maledetto mangiarane arrivato. Sono il proprietario, amico.

HUMPY Dio santo! Sono davvero mortificato.

VICTOR (deglutisce) Non ha importanza. Sono dotato di un senso dellumorismo quasi britannico. Guardi: riesco a ridere anche di me stesso. Ha, ha.

HUMPY Ma lei non ha laria di uno straniero.

VICTOR Infatti non lo sono. E lei che straniero, qui.

(Ridono tutti alla battuta. Ma allimprovviso Humpy si ferma: lo hanno chiamato straniero!.)

HUMPY Uno straniero, io!

VICTOR (diventando meno inglese) Enchant, madame. (a Humpy che gli passa davanti) Pardon.(poi continua, rivolto a Mary, le prende la mano e gliela bacia) Sono ai suoi ordini, madame; per qualsiasi cosa possa occorrerle.

MARY Credo che mio marito volesse parlarle.

HUMPY Ecco, stavo per - Je suis aller...

MARY Humpy, forse non lhai notato, ma il signore parla inglese.

HUMPY Cavolo, se lo parlo! Ho fatto la guerra nella cara vecchia Inghilterra. E l che ho imparato cos bene linglese. Porca miseria.

(Humpy con un cenno gli fa capire che non il linguaggio da usare in presenza di una signora)

Pardon, madame. (prende la mano di Mary e gliela bacia di nuovo, questa volta indugiando un po) Posso esserle utile?

MARY Merci, Msieur. Vous tes bien aimable.

VICTOR Madame parla franais?

MARY Mais oui.

VICTOR Madame parle bien!

MARY Vous trouvez?

VICTOR Mais oui.

(E chiaro che Humpy non ha gradito landamento degli eventi e li interrompe prendendo il braccio di Victor con il manico dellombrello, e allontanandolo)

HUMPY Come stavo per dirle - me ne vado da questalbergo.

VICTOR Se ne va? Non si trova bene, qui?

HUMPY No, niente affatto.

VICTOR E dove andr?

HUMPY Il suo non lunico albergo della zona.

VICTOR Ma lei ha la varicella.

MARY (ponendosi fra i due) Ha ragione, Humpy. Monsieur molto gentile a permetterti di restare qui. Brulichi semplicemente di germi. (rivolge un sorriso a Victor e va alle spalle di Humpy)

VICTOR Se va via da questalbergo, deve andare allospedale - una legge della polizia.

HUMPY Preferisco lospedale.

MARY Humpy! Attento...

VICTOR Non credo che lei preferirebbe lospedale.

HUMPY Lo preferisco a questa topaia.

VICTOR Topaia!

MARY Humpy! Ricordi Alphonse - sua nonna...

VICTOR Se la pensa cos, vada in ospedale e provi pure...

HUMPY E quello che far.

MARY Tanti entrano - pochi ne escono: Ha detto cos.

HUMPY Non me ne importa.

(Victor attraversa la stanza e va al telefono)

VICTOR Faccio venire unambulanza. (solleva la cornetta e aspetta la risposta del telefonista)

MARY Pensaci - niente braccia, n gambe n capelli!

HUMPY (a Victor) Lasci perdere lambulanza. (Victor riabbassa la cornetta) Credo che mi vestir e me ne torner immediatamente in Inghilterra. Dove sono i miei vestiti?

VICTOR Non ci sono. (si avvicina allo scatolone)

HUMPY Ma ne avevo una valigia piena.

VICTOR Li ho mandati a sterilizzare.

HUMPY Tutti?

VICTOR S, tutto quel che cera.

HUMPY Daccordo, non ho niente, ma che cosa mi metto? Prima o poi dovr riportarmeli.

VICTOR Impossibile, amico, ci vogliono diversi giorni. Allospedale le daranno dei panni puliti.

HUMPY Ma io allospedale non ci vado. (si siede sullo scatolone) Ho cambiato idea.

VICTOR Anchio - In questo albergo ci sono dei clienti che non gradirebbero la presenza di una persona malata di varicella.

HUMPY Spero che non voglia farsi condizionare dai suoi clienti?...

VICTOR Se sono americani - s. I dollari sono sempre dollari.

HUMPY Non mi far sbattere fuori di qui per un pugno di Yankees!

MARY Humpy! (rivolta a Victor) Mio marito veramente voleva dire che se lei cos gentile da consentirgli di rimanere qui, lontano da tutti, nessuno si accorger neppure della sua esistenza. Lui si impegnerebbe a non mettere piede fuori di questa stanza. Vero, Humpy?

HUMPY (energicamente) No!

MARY Humpy, ti prego... (lo bacia sulla fronte)

HUMPY E va bene, non uscir dalla stanza.

MARY (a Victor) Ecco, signore. Adesso pu rimanere?

VICTOR Lei mi ha convinto, madame. (le bacia la mano) E una mia debolezza... (le bacia di nuovo la mano) ...Adoro le inglesi. (squilla il telefono) Pardon.

(nuovo baciamano)

MARY Merci, msieur.

(Victor va al telefono, che ha continuato a squillare, e risponde)

VICTOR S, pronto...

(Mary si avvicina a Humpy. Si sente una voce profonda, di donna, americana)

VOCE (proveniente dal telefono) Pronto? Parlo col signor Victor?

VICTOR (con un sussurro, rivolto a Mary e Humpy) Mon Dieu! La signora Hackenfleuger. (al telefono) S, signora Hackenfleuger. Ai suoi ordini.

VOCE Ho sentito dire che c una malattia in albergo.

VICTOR No, nessuna Malattia.

VOCE Nessuno con la varicella?

VICTOR No, niente varicella.

VOCE Ah, s, eh? Bene, mi stia a sentire - Ho appena parlato col dottore.

VICTOR (A loro) Ha parlato col dottore.

VOCE Il dottore dice che in albergo ci sono due casi di varicella.

VICTOR Due casi di varicella? No, ce n uno!

(Mary gli fa un gesto per pregarlo di fare attenzione, e Victor si riprende in fretta)

Cio - non ce n uno.

VOCE Ce n uno nascosto in soffitta e uno che gironzola in fondo alle scale.

VICTOR No, signora Hackenfleuger!

VOCE Ci tiene ad avermi come cliente?

VICTOR S, certo. Io adoro gli americani. Farei non so che cosa per gli americani.

VOCE Allora li spedisca immediatamente allospedale.

(Rumore della comunicazione che viene interrotta)

VICTOR E terribile... Prima una varicella - adesso due. Dovrete andarvene.

HUMPY Ma ha detto che potevo rimanere.

VICTOR Ora no, quella era la signora Hackengleuger della Scuola Superiore del Texas - se se ne va lei, si porta dietro le sue venticinque collegiali e questo per me significherebbe avere venticinque stanze vuote in piena stagione. Sarei rovinato.

HUMPY Se vado in ospedale sono rovinato io.

VICTOR Rovinato o no, si prepari ad andarsene.(va alla porta a destra e lapre) Io devo andare gi e cercare di individuare laltro malato di varicella.

(Giunto sulla porta si volta) Ma non dimentichi - Gli inglesi mi piacciono.

HUMPY Ha uno strano modo per dimostrarlo.

VICTOR Ah! ma i dollari mi piacciono ancora di pi. (tira fuori di tasca una pipa, laccende ed esce)

HUMPY Mary, dovrai fare qualcosa.

MARY Caro, che cosa posso fare?

HUMPY Beh - sei una donna - e lui un uomo.

(Dal basso sale di novo il suono dellarmonica - lo stesso motivetto di prima)

MARY Che cosa mi stai suggerendo, Humpy?

HUMPY Se lo supplicassi, forse...

MARY Humpy! Non ti vergogni?

HUMPY Hai ragione, Mary. Non avrei mai dovuto proporti una cosa simile. Me ne star qui ad aspettare lambulanza - e se non esco vivo da quellospedale, beh, sar la mia fortuna.

MARY No, amore, non permetter che ti portino allospedale. Trover il modo, vedrai. (Bacia Humpy sulla fronte e gli accarezza il mento) Su con la vita! (va alla porta e lapre. Humnpy si volge verso di lei)

HUMPY Fai attenzione, Mary. Sai come sono in francesi.

MARY (dalla porta) Veramente no, ma di certo lo scoprir presto.

(Mary esce allegramente. La risata di risposta di Humpy si trasforma in unocchiata di smarrimento allidea dellimplicazione della battuta di lei. Va al letto, nasconde lombrello sotto il letto, tira gi le lenzuola apprestandosi a mettersi a letto; quindi prende la borsa dellacqua calda e va verso il bagno per riempirla, chiudendosi la porta alle spalle. Una breve pausa, e quindi da destra entra Clive Norton. Clive, un tipo di bellaspetto, comune, pi giovane di Humpy. Indossa pigiama e veste da camera a colori vivaci, il tutto in seta. Ha in mano una bottiglia di whisky, una scatola di sigarette, fiammiferi e una copia de La Vie Parisienne. Ha una sigaretta accesa tra le labbra. Lascia la porta aperta ed avanza guardandosi attorno disgustato. Torna verso la porta, controlla il numero, alza le spalle e chiude la porta. Va verso il letto di centro, lo tasta e vi getta sopra una rivista. Posa la scatola di sigarette e i fiammiferi sul comodino da notte, si versa un whisky e posa la bottiglia. Beve e si stira. Si sforza di trovare il modo di grattarsi la schiena, non ci riesce, prende la rivista, larrotola e se ne serve per grattarsi. Si siede sul bordo del letto, si toglie le pantofole, e senza togliersi la vestaglia si infila a letto. Osserva di nuovo la stanza, spegne la sigaretta nel posacenere e si nasconde dietro la rivista. Humpy entra dal bagno, riavvitando il tappo della borsa dellacqua calda. Va alla destra del letto e sta per mettersi sotto le lenzuola. Tira via le lenzuola e improvvisamente si rende conto che il letto occupato. Contemporaneamente Clive lascia cadere la rivista e vede Humpy. Entrambi si esaminano a vicenda per un po. Poi...)

HUMPY Dio santo! Dico - vous - vous stare in mio letto.

CLIVE Moi nel suo letto?

HUMPY Oui e far bene a filarsela al pi presto perch moi varicella.

CLIVE Moi varicella, pure.

HUMPY Dio buono! Moi inglese - vous?

CLIVE Moi inglese, pure.

HUMPY Allora perch diavolo non lha detto?

CLIVE Perch moi piace sentire vous parlez.

(Il suono dellarmonica si spegne)

HUMPY Che cavolo ci fa nel mio letto?

CLIVE Il suo letto?

HUMPY S, stavo proprio per mettermici.

CLIVE E arrivato in ritardo, vero?

HUMPY Lei ha la faccia tosta, ma questo non le sar di aiuto; quel tizio, Victor, vuole mandarci allospedale.

CLIVE Vorr dire che quel tizio, Victor, vuole mandare lei in ospedale.

HUMPY Se devo andarci io, dovr andarci anche lei.

CLIVE E qui che si sbaglia. Io una stanza ce lho, lei no.

HUMPY Quale stanza?

CLIVE Questa.

HUMPY Ma la mia stanza.

CLIVE Lha pagata?

HUMPY No.

CLIVE Beh, io s - in dollari.

HUMPY Un inglese non dovrebbe trattare in questo modo un altro inglese.

CLIVE Non leale, vuol dire?

HUMPY Niente affatto leale.

(Clive torna al suo giornale, mentre Humpy si allontana un po, poi si volta)

Mia moglie impazzir, se devo andare allospedale.

CLIVE Oh! E qui anche lei?

HUMPY S.

CLIVE Immagino che trover qualcun altro che la distrarr in sua assenza.

HUMPY E proprio una delle cose che mi preoccupano.

CLIVE Ah - allora carina?

HUMPY E meravigliosa - lo dicono tutti.

CLIVE Oh - quand cos, pu restare.

HUMPY Ehi, dice sul serio?

CLIVE Certo, pu occupare quel letto. (indica il letto di destra)

HUMPY Senta, lei davvero molto, molto gentile. Tenga, prenda questa.

(gli porge la borsa dellacqua calda che Clive mette nel letto)

CLIVE Grazie di cuore. Mi dica - dov ora sua moglie?

HUMPY Vorrei saperlo.

CLIVE Non lavr mica piantata in asso, vero?

HUMPY Non potrei certo biasimarla, se anche lavesse fatto. Le ho rovinato la vacanza - capisce, va pazza per lo sci.

CLIVE Come la capisco!

HUMPY Perch evidentemente anche lei scia, ma io no. Lei mi ricorda il Farabutto. Anche lui sciava.

CLIVE Mi sta dando del farabutto?

HUMPY Lei?! Per carit - solo il primo marito di mia moglie. Lo chiamiamo cos.

CLIVE Che male ha fatto per meritarsi questo trattamento?

HUMPY Lha sposata per i soldi e poi lha piantata in asso - cos! (fa schioccare le dita)

(Humpy vorrebbe grattarsi ma non riesce ad arrivare al punto che gli prude, fra le scapole; Clive lo osserva)

CLIVE Qualche problema? (arrotola la rivista) Provi con questo. Guardi - cos.

(gli mostra come si fa, poi gli porge la rivista) Arriva in tutti gli angoli.

HUMPY Grazie. Unidea brillante. (Usa la rivista per grattarsi, con sua grande soddisfazione. Quindi srotola la rivista e d unocchiata alla copertina)

Senta, non mica roba porno? A mia moglie non piacerebbe.

CLIVE Mettiamo in chiaro una cosa: questa la mia stanza, e per bella che possa essere sua moglie - (recupera la rivista) non mi va che si metta a sficcanasare in giro dicendomi quello che posso e non posso fare.

(Una pausa)

HUMPY Lei misogino?

CLIVE Ne ho laria? La verit che ho avuto delle esperienze molto sfortunate con questo noioso, noioso, noiosissimo genere di cose.

HUMPY La donna sbagliata, vero?

CLIVE Piuttosto la moglie sbagliata.

HUMPY Oh - brontolona?

CLIVE Una strega, amico mio.

HUMPY Un po forte, come espressione.

CLIVE E stata mia moglie per un anno e poi mi ha piantato in asso - (fa schioccare le dita) cos!

HUMPY Deve essere stato doloroso per lei.

CLIVE Son cose che lasciano il segno. Ma la vita continua, no?

(Prende il bicchiere e beve un sorso abbondante, quindi riposa il bicchiere)

HUMPY Mi dispiace. Ma non parliamone, se le fa male.

CLIVE Ormai il peggio per me passato, e lei ha avuto la solitudine che cercava - magari ha sposato qualche pallone gonfiato di citt e passa la giornata a sbadigliare.

HUMPY Ben le sta. Certo che deve averne passate, lei! (Humpy si alza, guarda verso la porta e poi si volta verso Clive) Senta - potrei chiederle un consiglio?

CLIVE Ma certo, vecchio mio. Venga qui. Si sieda. (Clive gli fa posto accanto a lui sul letto; Humpy si siede sul bordo)

HUMPY Le cose tra mia moglie e me non vanno troppo bene.

CLIVE Continui litigi o disarmonia generale?

HUMPY Una disarmonia generale, direi. Mi ha trascinato qui per tirarmi fuori da quella che lei chiama la routine. Dovevamo andarcene su per le montagne, mano nella mano, proprio come aveva fatto a suo tempo col Farabutto.

CLIVE Era gi stata qui, con lui?

HUMPY S, e la cosa mi ha dato molto fastidio.

CLIVE Perch?

HUMPY Avevano passato qui la luna di miele.

CLIVE Come molti. In effetti, anchio.

HUMPY Con la S-T-R-E-G-A?

CLIVE S. Ci sapeva fare, con gli sci. E lunica donna che sia mai arrivata in cima a quella montagna.

HUMPY Anche mia moglie dice di averla scalata.

CLIVE Caro mio, le donne ne dicono tante!

HUMPY Dice di esserci andata col Farabutto. Dice che pass la notte in quel rifugio.

CLIVE (assente) Quel rifugio? E vero.

HUMPY E allalba attraversarono il ghiacciaio.

CLIVE (come prima) Vero, anche questo.

HUMPY E una volta in vetta mangiarono cioccolata e fagioli al forno.

CLIVE (incomincia a realizzare) Verissimo anche questo!

HUMPY (trionfante) Dunque stata sulla vetta, eh?

CLIVE (rassegnato) Proprio cos.

(Humpy e Clive ridono entrambi. Humpy si volta verso la porta di destra e Clive smette di ridere e gli lancia unocchiata perplessa. Humpy va a prendere dal comodino di notte la borsa di spugna che ci aveva posato prima)

HUMPY Senta, io adesso vado a darmi una lavata. Se mia moglie ritorna, vuole essere cos gentile da informarla che dividiamo questa stanza. Questo le sollever il morale. (va verso la porta del bagno)

CLIVE Aspetti. Come si chiama, sua moglie?

HUMPY Mary. (entra in bagno, chiudendosi la porta alle spalle)

CLIVE Oh, mio Dio! (salta gi dal letto senza mettere le pantofole - si precipita verso il telefono, lo afferra) Pronto...

VOCE OPERATORE S - pronto.

CLIVE Sono il signor Norton. Devo andarmene immediatamente. Mi mandi su i miei abiti.

VOCE Impossibile. Li stiamo facendo sterilizzare.

CLIVE Allora esca e vada a comperarne degli altri.

VOCE Impossibile.

MARY (la sua voce, f.c., che d istruzioni ad Alphonse) Alphonse!

CLIVE Come non detto! (apre la porta. Mary in fondo alle scale)

MARY (f.c.)Alphonse, vada a prendere lenzuola e coperte per laltro letto.

(Appena sente la voce di Mary, Clive chiude la porta e cerca altre vie di scampo. In bagno c Humpy, dunque quella via esclusa. Corre sulla terrazza, si affaccia da destra e da sinistra, ma lunica via sopra la ringhiera, prova a scavalcarla ma laltezza vertiginosa. Con un rantolo di paura torna alla porta e lapre ma Mary si sta avvicinando, e cos anche quella via di fuga gli interdetta)

ALPHONSE (f.c.) Bien madame.

MARY (f.c.)Penso io ad avvertire mio marito.

(Clive chiude la porta. disperato, si infila a letto e si tira le coperte fin sugli occhi, mentre Mary entra. Clive coricato sul fianco destro)

MARY (entrando) Humpy, tesoro, tutto sistemato. (chiude la porta e va verso il lato destro del letto di centro) C solo una cosa - Dovrai dividere la stanza con una persona, ma non ti dispiacer, vero? (Clive si volta sul fianco sinistro, e Mary va al lato sinistro del letto) Tesoro, non farai mica delle storie, eh? E sempre meglio che andare in ospedale. (C una grande agitazione nel letto) Coniglietto, fai il bravo! (di nuovo Clive si volta nel letto) Humpy, smettila di fare i capricci! (Mary molla uno scapaccione sul didietro di Clive, che con un grido salta su a sedere)

CLIVE Ahi!

MARY (rimane senza parole, poi) Clive!

CLIVE Mary!

MARY Sei proprio Clive!?

CLIVE Certo che sono Clive.

MARY Amore! (lo bacia)

CLIVE Amore!! (Labbraccia e la bacia appassionatamente. Mary si divincola e finalmente riesce a riprendersi)

MARY Farabutto! (gli molla uno schiaffo mentre Humpy entra dal bagno in tempo per vedere il gesto finale, ma non quanto accaduto prima. Rimane inorridito e la trascina verso il proscenio)

HUMPY Mary! Mary, sei impazzita? Non puoi trattarlo cos. E un bravuomo - mi permette di dividere la stanza con lui. (Si allontana da Mary e va alla sinistra del letto da Clive) Sono davvero mortificato, non so che cosa le sia passato per la testa. (ritorna verso Mary) Devi capirlo. Ha avuto una vita molto infelice - sai, una donna...

MARY Ma guarda!

HUMPY Gi. Un matrimonio tragico. Lei lha piantato in asso. (schioccando le dita) Cos, allimprovviso.

MARY Vuoi scherzare?

HUMPY La vicenda gli ha rovinato la vita, naturalmente, ma tira avanti.

MARY E lei? Tira avanti anche lei?

HUMPY Ha fatto la prima cosa che le capitata - ha sposato un pallone gonfiato qualsiasi e si annoia dalla mattina alla sera.

MARY E poi dicono che gli uomini non sono pettegoli.

HUMPY No, no, questo non pettegolezzo - la pura verit. Dice che lei era (sussurrandole allorecchio) una ca-ro-gna.

MARY Vuoi sapere una cosa?

(Clive alle loro spalle lentamente si nasconde sotto le lenzuola coprendosi il viso)

(allorecchio di Humpy) Quella ca-ro-gna ero io!

HUMPY Tu!

MARY Gi - proprio io e questo tipo cos straordinariamente gentile - il tuo nuovo amico - Clive, o meglio il Farabutto come ti piace chiamarlo.

HUMPY Ma Mary, non possibile. Mi ha raccontato cose terribili.

MARY Posso immaginare cosa ti ha raccontato. (passa davanti a Humpy e va verso il letto, da Clive) Sicch ti avrei piantato in asso rovinandoti la vita. Menteur, toi! (Mary avanza verso Clive minacciosa come per colpirlo di nuovo. Clive cerca di scansarla e si rivolge a Humpy)

CLIVE E verissimo - Sono il suo ex marito, e visto che lei lattuale, la prego gentilmente di impedirle di picchiarmi di nuovo.

HUMPY Accidenti - se tu sei il Farabutto e lei quello che tu dici - io allora sarei il pallone gonfiato. (rivolto a Mary) Ma io non sono un pallone gonfiato, vero? E tu non ti annoi dalla mattina alla sera, no?

MARY Quasi. Che altro ti ha raccontato?

CLIVE Non glielho raccontato io. Lha raccontato lui a me!

MARY Che cosa gli hai raccontato, Humpy?

HUMPY Niente. Mi raccontava della routine in cui vivi.

MARY Ma son cose da raccontare ad un estraneo?

HUMPY Ma non un estraneo. E Il farabutto.

MARY Ragione di pi.

CLIVE E mi ha affascinato sentire quanto ti sei divertita nella tua luna di miele qui con me, cara.

MARY Davvero tu apri bocca e le di fiato, sai! (va da Clive e cerca di tirarlo fuori del letto) Alzati, Clive, e vattene.

CLIVE Andarmene dal mio letto e della mia stanza? Non ci penso neanche.

MARY Allora dovrai andartene tu, Humpy.

HUMPY Allospedale? Ma - Mary - sono tanti quelli che entrano, ma pochi quelli che ne escono.

(Clive salta fuori dal lato destro del letto. Mary si allontana. Clive si infila le pantofole e va ai piedi del letto, mentre Humpy va ai piedi del letto di sinistra)

CLIVE Ha ragione, cara. Non ci manderesti neppure il tuo peggiore nemico - figurati una persona cara. A me non secca affatto che lui stia qui. (rivolto a Humpy) Tutto sommato andavamo daccordo, non vero, amico?

HUMPY Beh, s, vecchio mio.

CLIVE Ma certo, amico.

MARY (avvicinandosi ai due) Piantatela con queste smancerie - di prendervi gioco di me alle mie spalle - non ho intenzione di sopportarlo.

CLIVE Ma Mary - questo poveraccio (d una pacca nello stomaco a Humpy) - questo poveraccio non sopravviverebbe in ospedale. Coraggio, amico, mettiti nel mio letto.(accompagna Humpy al lato sinistro del letto. Humpy si siede sul bordo e si sfila le pantofole. Quindi si infila nel letto assistito da Clive che gli rimbocca le coperte e si adopera molto attivamente per lui. Mary va alla destra del letto) Mi sembriun po intontito, vecchio mio.

MARY Non affatto intontito e non poi tanto vecchio. Non hai proprio un briciolo di dignit, Humpy?

CLIVE Non farle caso. Non le permetter di mandarti in ospedale. Sei mio ospite.

HUMPY Grazie. Molto delicato da parte tua.

MARY Adesso il mio secondo marito sfrutta il mio primo marito. Mi disgusti, Humpy.

CLIVE Stai comodo, vecchio mio?

HUMPY Comodissimo, grazie.

CLIVE Hai bisogno di niente?

HUMPY Ehm - no, grazie.

CLIVE Non mi pare che tu stia molto bene. Hai la febbre?

HUMPY Non saprei. Lei non ha voluto che la misurassi.

CLIVE Oh, che vergogna! Mary, tu mi sorprendi. (va al tavolino da notte e prende il termometro) Ora la misuriamo subito.

MARY (si accende una sigaretta) Ma s, s! Coccolatevi pure a vicenda, se vi fa piacere. (va a sedersi voltando le spalle ai due) Fate come se non ci fossi!

CLIVE Apri la bocca. (Humpy obbedisce) Fammi vedere la lingua. (Humpy caccia fuori la lingua) Dio, com sporca! (gli mette il termometro in bocca) Tieni la bocca chiusa. (Clive va verso Mary) Tesoro, un piacere rivederti.

MARY Non posso dire altrettanto.

CLIVE Sai - sono ritornato qui tutti gli anni - proprio per scalare la nostra montagna....

MARY Con chi? O forse non te lo ricordi?

CLIVE Da solo, ovviamente. Cara, non profanerei mai il ricordo della nostra luna di miele portando qui unaltra... (con unocchiata a Humpy) Preoccupazione che non mi sembra tu abbia.

MARY Non fare lo sciocco, Clive. Un posto vale laltro.

CLIVE La cosa mi ferisce, Mary. Dico seriamente... (le si avvicina) per me, questo il nostro posto. Il nostro albergo la nostra montagna - il nostro rifugio...

HUMPY (si toglie il termometro dalla bocca) Guarda un po - salito...

CLIVE I due minuti non sono ancora passati. Rimettilo in bocca. (Humpy obbedisce)

MARY Non usare quel tono con Humpy.

CLIVE Come hai potuto portarlo qui, cara? O questo posto non significa pi niente per te?

MARY Beh, naturalmente significa qualcosa.

CLIVE Lo sapevo... (le si siede accanto) Eravamo molto innamorati, vero, Mary?

HUMPY (togliendosi il termometro) Ma dico - insomma, Mary!

MARY Rimettilo, Humpy. (Humpy obbedisce)

CLIVE E rieccoci qui, cara, di nuovo al punto da dove abbiamo cominciato quattro anni fa. (le prende la mano) Non mi sembra vero.

MARY Gi.

CLIVE Stesso rossetto. Stessa deliziosa ragazza. Stesso albergo. (unocchiata allanello di Mary) Anello diverso.

MARY (ritrae la mano) E diverso marito.

CLIVE Peccato. Un terribile sbaglio. (prende la sigaretta di Mary e tira una boccata)

MARY Sbaglio - ...di chi?

CLIVE Mio, cara.

HUMPY (togliendosi il termometro dalla bocca) Mary, esci immediatamente dalla stanza. (legge il termometro) 42!!1

MARY Uscire dalla stanza?!

HUMPY Quelluomo ti sta facendo la corte.

(Clive si alza e va verso la pedana. Humpy posa il termometro sul tavolino da notte e scende dal letto; si infila le pantofole e va verso Mary)

Coraggio, Mary - andiamocene. (intanto Clive sale sulla pedana) Che si riprenda il suo letto e si tenga i suoi sporchi dollari. Non li voglio.

(si sente bussare alla porta ed entra Alphonse con lenzuola coperte e cuscino per laltro letto. Mary si volta verso di lui)

MARY Bene, Alphonse, rifaccia pure il letto.

ALPHONSE Bien, madame.

(Alphonse posa il tutto sul letto. Humpy va verso di lui)

HUMPY Nong, nong - stop.

ALPHONSE Comme vous voulez. (riprende su le lenzuola)

HUMPY Non ho intenzione di dividere la stanza con lui.

MARY Sshh! (ad Alphonse) Continui pure. Prepari il letto.

ALPHONSE Bien, madame. (posa la biancheria)

HUMPY Nong, stop.

(Alphonse prende su la biancheria. Humpy va verso la toletta a sinistra)

Non intendo stare qui con lui. Non lo sopporto!

MARY Ma se solo un minuto fa pendevi dalle sue labbra! (lo segue)

HUMPY Questo stato prima che lui cominciasse a pendere dalle tue. Io vado allospedale!

MARY Daccordo. Vorr dire che io rester qui a occuparmi di Clive!

HUMPY (voltandosi verso di lei) Senza di me?

MARY Certo. Non posso mica abbandonarlo, no?

HUMPY Dici sul serio, Mary?

MARY Eccome.

HUMPY Quand cos, rimango anchio.

MARY Oh, cos va bene.

HUMPY (andando verso la destra del letto di centro, ad Alphonse) Avanti, fai il letto, sbrigati.

ALPHONSE Fai il letto! Disfa il letto! Avanti - indietro - che casino!

CLIVE Sicch hai deciso di rimanere?

HUMPY S. (si siede sul bordo del letto. Si sfila le pantofole e si infila a letto. Alphonse tira gi le sedie dal letto di destra e le piazza davanti alla porta)

CLIVE Allora avrai bisogno dei miei sporchi dollari? (scende dalla pedana e prende la bottiglia di whisky e si siede sui gradini ai piedi della pedana. Alphonse intanto incomincia a fare il letto)

MARY S, per favore, Clive. (una toccatina a Humpy) Te ne sar grato. Ringrazia, Humpy.

HUMPY Posso anche essere costretto a dividere una stanza con lui, ma non c motivo per cui debba fare conversazione con lui.

MARY Vuoi dire che non gli rivolgerai la parola.

HUMPY S, e ti prego di dirglielo.

MARY Hai sentito, Clive? Humpy ha deciso che non ti rivolger la parola.

CLIVE Digli che a me sta bene, cara.

HUMPY Digli di non chiamarti cara.

MARY Dice di non chiamarmi cara.

CLIVE Digli che ci prover, tesoro.

MARY Dice che ci prover, tesoro.

HUMPY Digli...

MARY Non gli dir pi niente. Ho gi abbastanza da fare a curarvi tutti e due.

HUMPY Non voglio che lo curi. In effetti non voglio che curi nessuno dei due. Prender uninfermiera.

MARY In questo villaggio? A parte che non ho nessuna intenzione di lasciarvi da soli insieme. Magari adesso non vi parlate, ma appena volter le spalle non farete che discutere. (osserva loperato di Alphonse) E questo lei lo chiama rifare un letto? (va verso il letto e tira il capo del lenzuolo. Alphonse ai piedi del letto sta con laltro capo del lenzuolo in mano) A monsieur piace che il lenzuolo da capo sia abbondante. Vero Clive?

CLIVE Certo, cara.

MARY Cos. (d uno strattone al lenzuolo e Alphonse perde lequilibrio, cadendo sul letto. Si rialza e afferra la coperta dal baule ai piedi del letto)

ALPHONSE Ah, no. Questo no. (lancia in aria la coperta e va sul fondo ai piedi dei gradini) Questo troppo!

MARY Daccordo. Il letto lo far io.

CLIVE Lascia che ti aiuti, cara. (va accanto al letto e posa la bottiglia del whisky per terra. Humpy tira fuori un notes e una penna dalla tasca della vestaglia e incomincia a scrivere)

MARY Grazie, Clive. Proprio come una volta. (Clive e Mary incominciano a rifare il letto)

CLIVE E vero.

HUMPY (fa cenno ad Alphonse di avvicinarsi) Psst! Psst!

ALPHONSE Dice a me?

HUMPY S, a lei.

(Mentre Alphonse va da Humpy, Mary solleva il lenzuolo)

MARY Ti piace sempre il lenzuolo ammucchiato ai piedi, Clive?

CLIVE Che memoria! (i due stendono il lenzuolo) E tu lo vuoi sempre tirato su fino alle orecchie?

MARY Gi. Ricordi quante discussioni?

CLIVE Come potrei dimenticarle! Non facile!

(ridono, mentre Clive tira il lenzuolo da piedi e Mary da capo del letto)

HUMPY Porti questo al signor Victor, per favore. (strappa una pagina dal blocco e lo porge ad Alphonse) Ma lo metta sotto il cappello.

ALPHONSE (si toglie il berretto, ci mette sotto il foglio, e si rimette il berretto) Va bene, cos?

HUMPY No. Non intendevo - volevo dire -

ALPHONSE (avviandosi alla porta di destra) Come tutti gli inglesi, completamente sciroccato! (ed esce, chiudendosi la porta alle spalle. Nel frattempo Mary e Clive hanno finito di rifare il letto)

MARY Coraggio, Clive, mettiti a letto.

CLIVE Voil! Atteggiamento ospedaliero. (si siede sul letto e si sfila le pantofole)

MARY Ti aiuto... (Clive si infila a letto aiutato da Mary. Lei gli rimbocca le lenzuola)

HUMPY Cos, non sa mettersi a letto da solo?

MARY Andiamo, Humpy, dora in poi devi vedermi non come moglie, e neppure come donna, ma come infermiera.

HUMPY Lui non ti guarda come uninfermiera.

CLIVE Invece s. (prendendo la mano di Mary) Far tutto quello che vorrai, sorella. (le bacia la mano, con soddisfazione di Mary)

MARY Hai visto, Humpy? Clive ha capito, finalmente. (rivolta a Clive) Hai bisogno di qualcosa, Clive?

CLIVE Potrei avere un bicchier dacqua, per favore?

MARY (dirigendosi rapidamente verso il bagno) Agli ordini! (entra in bagno)

CLIVE Che servizio efficiente, in questo reparto!

MARY (rientrando con un bicchiere e poca acqua, va verso Clive e glielo porge) Ecco lacqua!

CLIVE Grazie, sorella. (prende dal pavimento una bottiglia di whisky e ne versa nel bicchiere, quindi posa la bottiglia sul comodino da notte)

HUMPY Voglio anchio un bicchier dacqua.

MARY Per farne cosa?

HUMPY Lui lha preso, non posso prenderlo anchio?

MARY Oh, come vuoi! (esce)

HUMPY Mia nonna mi dava sempre lacqua dorzo.

MARY (rientra con il bicchiere dacqua che porta a Humpy) Spiacente - io posso darti solo acqua di rubinetto! Tieni!

HUMPY Grazie. (prende il bicchiere, sorseggia e lo posa sul comodino)

MARY Desideri altro, Clive?

CLIVE Non vorrei disturbarti, sorella...

MARY Sono qui per questo.

CLIVE Le mie sigarette - sono sul tavolo. (indica il comodino accanto al letto di Humpy. Mary va a prenderle)

MARY Le tue sigarette - sul tavolo! Eccoti servito. (gli porge le sigarette)

CLIVE Grazie, sorella. (le posa sul comodino, mentre Mary si siede esausta)

HUMPY Vorrei la pipa.

MARY Potevi dirlo prima che mi sedessi! (si alza) Dov?

HUMPY Sotto il letto, credo.

MARY Per terra, vuoi dire?

HUMPY S.

MARY (infilandosi carponi sotto il letto) Humpy Millar! Incominci a stufarmi.

HUMPY (trova la pipa nella tasca della vestaglia) Oh, no, lho sempre avuta in tasca.

CLIVE Ha, ha!

MARY (emergendo da sotto il letto) Hai detto qualcosa, Clive?

CLIVE No, sorella.

MARY (alzandosi e spolverandosi le ginocchia) Allora, sicuro che nessuno dei due voglia ancora qualche altra cosa?

HUMPY Io ho tutto

(insieme)

CLIVE Nientaltro, sorella!

MARY Bene! (si siede sulla cassa a sinistra dei gradini. Clive e Humpy incominciano a grattarsi, Humpy con la rivista che prende dalla pedana dietro il letto, Clive con la bottiglia di whisky che prende dal comodino da notte. Mary li osserva in silenzio, finch...) Basta! Grattarsi gi abbastanza sgradevole - ma grattarsi con Johnnie Walker e La Vie Parisienne il colmo. (si alza e strappa la rivista dalle mani di Humpy e la getta dietro il letto) Basta, Humpy. Te lo proibisco.

(Humpy, cercando di recuperare la rivista, si d da fare per il letto con lunico risultato di dare un calcio alla borsa dellacqua calda e di scoprire i piedi. Mary losserva) Ma dove vai, Humpy?

HUMPY Ti dispiacerebbe - ehm - rimboccarmi le lenzuola?

MARY Subito.

(Humpy torna a raggomitolarsi sul letto. Mary prende la rivista e la posa sulla cassa a piedi del letto. Poi prende la borsa dellacqua calda e, sollevando il lenzuolo dai piedi del letto, la getta con intenzione nel letto. Humpy sussulta)

HUMPY Oh - ah!

MARY (rimbocca le lenzuola dalla parte dei piedi e poi passa dalla parte della testa, fa sdraiare Humpy e gli rimbocca le coperte) A posto, Humpy.

CLIVE Calma, sorella, c un ammalato.

MARY Cos, vuoi che rimbocchi le coperte anche a te?

CLIVE No, io sto bene.

MARY Sei certo di non volere che abbassi un po il lenzuolo? O che lo alzi?

CLIVE No, grazie.

MARY Devo sistemarti il cuscino?

CLIVE Beh, magari... (si siede e Mary dispettosamente sbatte il suo cuscino)

MARY (va verso Humpy) E tu, Humpy? Vuoi che sistemi anche il tuo cuscino, forse?

HUMPY Visto che hai sistemato il cuscino di Clive puoi sistemare anche il mio.

MARY Beh, puoi sistemartelo anche da solo! Sono stufa di di servirvi, tutti e due.

CLIVE Ma hai suggerito tu di sistemarmi il cuscino, sorella.

MARY E non chiamarmi sorella! Se vuoi uninfermiera, procuratene una.

HUMPY Gi fatto.

MARY Fatto cosa?

(si sente bussare alla porta)

HUMPY Avanti.

VICTOR (entra e chiude la porta) Allora vi siete installati! Che bello spettacolo!

HUMPY Ha avuto il mio messaggio?

VICTOR (gli si avvicina) S.

HUMPY E ha trovato uninfermiera?

VICTOR Amico mio, non cosa facile, ma credo di avere combinato.

CLIVE Com? Francese?

VICTOR Inglese.

CLIVE Carina?

VICTOR Brutta.

CLIVE Giovane?

VICTOR Vecchia.

MARY Proprio quel che ci voleva.

CLIVE Non riuscito a trovare di meglio?

VICTOR Quelle anziane quando vanno in pensione vengono a ritirarsi qui dallInghilterra. (avvicinandosi al letto di Clive) Quando le ho detto che ci sono due ragazzi malati di maricella non vedeva lora di venire - come un vecchio cavallo da circo che sente lodore dellarena.

CLIVE (a Humpy) Guarda che in che guai ci hai messo.

HUMPY Se avessi trattato mia moglie col dovuto rispetto, non sarebbe stato necessario.

MARY Ssssh! Humpy!

HUMPY Non posso permettere che tu le prenda le mani e la chiami tesoro.

MARY Trovo meraviglioso che il signor Victor si sia preso tanta pena per noi.

CLIVE Sei tu che la chiami tesoro.

MARY La neve questanno meravigliosa, vero, signore?

HUMPY Accidenti - ma mia moglie - non la tua.

CLIVE (si inginocchia sul letto e gli grida attraverso la stanza) Ma era mia moglie prima che diventasse la tua.

HUMPY (si inginocchia sul letto e abbaia rivolto a Clive) Beh, adesso la mia.

(entrambi si ridistendono sui rispettivi letti)

VICTOR Ma meraviglioso! Due mariti e una moglie tutti insieme in una stanza, a comportarsi da buoni amici. E cos inglese! In Francia una cosa simile non sarebbe possibile. Ci sarebbero drammi e lacrime, scenate e suicidi.

MARY Questo deve sembrarle molto sciocco, signore.

VICTOR No, io capisco gli inglesi. Davanti a situazioni come questa ci ridete su, e fate bene. (si avvicina a Mary) Due mariti in una stanza, una situazione trs amusante, ma due mariti con la varicella nella stessa stanza, una situazione - comme on dit...

CLIVE Esilarante?

VICTOR S, s, proprio esilarante. (va verso Clive) Come mi diverte una sana risata inglese! (d una pacca a Clive che quasi si strozza col suo whisky)

HUMPY Ora mi ascolti. - Mia moglie venuta qui per sciare, e scier. C una persona affidabile che laccompagni, e quanto potrebbe costare?

MARY Humpy!

VICTOR (lanciando unocchiata a Mary) Potrei accompagnarla io stesso.

HUMPY Molto gentile da parte sua. Quanto mi coster?

VICTOR Per una signora cos carina come madame, lo farei per niente.

HUMPY Lei molto discreto. Allora cosa fatta.

VICTOR Porter madame sul campetto dei principianti.

CLIVE Vorr dire che madame porter lei sul campetto dei principianti. Lultima volta che madame stata qui salita sulla Barbe du chvre.

VICTOR La barbe. Ma formidabile! Congratulazioni! Le piacerebbe tornarci?

MARY Magari!.

VICTOR Ho gi organizzato una piccola escursione per oggi. Vuole venire con me, madame?

CLIVE Un momento, Mary.

HUMPY Vai pure, Mary.

CLIVE Senti, Mary, non puoi andare fuori cos...

HUMPY Mia moglie far quello che dico io.

CLIVE Non puoi lasciarla andare cos.

HUMPY Tu pensa ai fatti tuoi. Vai pure, Mary. (Victor va alla porta e lapre) E divertiti con Mooseur.

MARY Sei un angelo, Humpy. Dio ti benedica. (bacia Humpy e si dirige verso la porta) La Barbe du Chevre! Ciao, Clive. Fai il bravo con linfermiera. (Mary esce)

CLIVE Al diavolo!

VICTOR (sulla porta) Non si preoccupi, amico mio, star attento io alla bella signora. Salve! (ed esce, chiudendo la porta)

CLIVE Salve! (Clive salta gi dal letto e scalzo va verso i gradini) Bel capolavoro, hai fatto!

HUMPY Lo sapevo che non ti sarebbe andato a genio.

CLIVE Credo che tu non ti renda conto di quello che hai combinato.

HUMPY Ho allontanato mia moglie da questa stanza e da te.

CLIVE Hai gettato tua moglie tra le braccia di quel cretino mangiarane.

HUMPY E un bravissimo ragazzo e mi fido molto pi di lui che di te.

CLIVE (va verso il letto di Humpy) Forse un bravissimo ragazzo qui, in questa stanza, ma sar altrettanto bravo stasera in quello chalet?

HUMPY Che centra lo chalet?

CLIVE Per scalare quella montagna, bisogna passare la notte in quello chalet.

HUMPY Ma loro non scaleranno mica quella montagna, no?

CLIVE Non hai sentito che cosa hanno detto? Quella montagna si chiama La Barbe du chvre, che in inglese significa La Barba della capra.

HUMPY Potevi dirmelo. lo sai che il mio francese limitato.

CLIVE Ci ho provato, ma tu eri troppo impegnato a fare il marito severo.

HUMPY Credevo che uscissero solo per fare un giretto - per unora o poco pi.

CLIVE In realt sono usciti per passare la notte fuori, e con la tua benedizione.

HUMPY Non mi piace il tuo tono allusivo. E poi, non credo che Mary possa prenderlo sul serio - quello un buffone.

CLIVE Pu darsi, ma quando si esibir su per la montagna non sar un buffone. Mary vedr solo una massa di virilit umana che le indica la pista nella neve vergine. E Victor vedr solo una Mary sfoggiare le sue dolci curve mentre si lancia al suo inseguimento. Lui dir Mon Dieu, quelle femme! - e lei dir Mica male! - e tra i due - beh, sai come sono i francesi, vecchio mio!

HUMPY (salta su a sedere) Santo cielo! E questo, lo sci?

CLIVE E questo.

HUMPY Santo cielo - ma allora una cosa seria. (salta gi dal letto e infila le pantofole) Quello chalet sembra terribilmente piccolo.

CLIVE Quello chalet terribilmente piccolo.

HUMPY (va verso la pedana) Ci ho ripensato - non credo sia opportuno che salga sulla montagna con quel francese.

CLIVE (raggiungendolo sulla pedana) Non dovrebbe andarci con nessuno, a parte me. E la nostra montagna. (esce sulla terrazza) Non ha sensibilit, quella ragazza. (si affaccia)

HUMPY Adesso la chiamo al telefono le le proibisco di andare. (scende i gradini)

CLIVE (voltandosi) Risparmiati la fatica, amico. Eccola l, sta uscendo.

HUMPY (lo raggiunge sulla terrazza) Dove? Dove?

CLIVE In mezzo a quel gruppo di persone.

HUMPY (si sporge dalla ringhiera) Lho vista. (chiama) Mary! Mary! Yu-hu! Mary! Sono io - Humpy. (si volta verso Clive) Mi ha visto. (grida ancora) Mary! Torna indietro. Non voglio che passi la notte con quelluomo. Voglio che la passi con me!

CLIVE Santo cielo! Davanti a tutto lalbergo!

HUMPY Mi ha voltato le spalle. E arrabbiata.

CLIVE E ti meravigli? Ti piacerebbe - a te - se tua moglie si presentasse in camicia da notte davanti a tutti gridando Humpy, Humpy, torna indietro, voglio che passi la notte con me!?

HUMPY Porca miseria! Non intendevo questo. Chiss se tutta quella gente ha creduto che intendessi questo!

CLIVE Tu che ne dici?

HUMPY Faccio sempre gaffes. (scende dalla pedana e va verso la porta) Adesso scendo e spiego tutto.

CLIVE (seguendolo) Pieno di microbi come sei? Pulluli di germi!

HUMPY Me ne frego. Devo riportare indietro mia moglie e nessuno potr fermarmi! (apre la porta e si trova davanti linfermiera Cartwright che stava per bussare) Oh! (LInfermiera si ferma, incerta. E una vecchia tata inglese con cappotto e cappello grigi. Ha un orsacchiotto sotto il braccio sinistro, una barchetta sotto il braccio destro e con la mano destra tiene una valigetta. LInfermiera entra nella stanza)

INFERMIERAOh! Chiedo scusa, devono avermi indicato la stanza sbagliata. Sono la tata Cartwright e sono venuta per assistere due ragazzi con la varicella. (si guarda attorno cercando i ragazzi. Anche i due uomini si guardano attorno)

CLIVE (a Humpy) E venuta per assistere due ragazzi con la varicella. (linfermiera entra e Humpy chiude la porta)

INFERMIERA Gi, e ho portato un orsacchiotto per uno e una barchetta per laltro.

CLIVE Io voglio lorsacchiotto. (si impadronisce dellorsacchiotto mentre linfermiera cerca ancora i ragazzi) A proposito, Tata, io sono Clive e questo mariuolo Humpy, la piccola canaglia. (a Humpy) Di buongiorno, da bravo, Humpy.

TATA Temo ci sia un errore. Il signor Victor ha detto che avrei dovuto badare a due ragazzi. Non credevo che intendesse due giovanotti.

HUMPY (che nel frattempo ha fissato attentamente la Tata) Tata! (le si avvicina) Non ti ricordi di me, Tata? Sono Humpy.

TATA Humpy? Lasciami pensare - non il mio piccolo Humpy Millar?

HUMPY In persona, Tata.

TATA Bene! Come sei cresciuto, caro.

HUMPY Trovi?

CLIVE Lo credo bene, idiota!

(La Tata va ai piedi del letto di centro e posa il battello sulla sinistra della cassapanca e la valigetta sulla destra. Si toglie i guanti e, aperta la valigetta, li ripone, quindi la richiude, ma senza bloccarla)

TATA E che cosa ci fai, fuori del letto, Humpy?

HUMPY Vado a cercare mia moglie, Tata.

TATA (va verso di lui) E poi? Come la metti con la varicella? (lo conduce verso il letto, gli sfila le pantofole) Fila a letto, canaglia.

HUMPY (infilandosi a letto) Ma - Tata - mi trovo in un terribile guaio.

(nel frattempo Clive ha posato lorsacchiotto per terra vicino alla porta, raccoglie la bottiglia di whisky, bicchiere e sigarette e va a sedersi sulla cassa ai piedi del letto; quindi si versa da bere e rimette il tappo alla bottiglia. Col bicchiere nella mano destra, la bottiglia nella sinistra e le sigarette fra le labbra)

TATA No, non preoccuparti, tesoro. Le cose non sono mai cos terribili come sembrano, vero?

HUMPY No, Tata.

TATA Ti sei grattato, tesoro?

HUMPY No, Tata. (La Tata alza un dito accusatore) S, Tata.

TATA Cos va bene, caro. E sempre meglio dire la verit.

CLIVE Giusto - fai il bravo cos la Tata ti d il leccalecca.

TATA (si volta e si dirige verso Clive) Bene, vedo che piuttosto su di giri, e non ci vuole molto a capire perch. (Clive sta bevendo) Basta con questa roba, carino. (prende la bottiglia) E anche con queste. (si impadronisce delle sigarette, va verso la valigetta, lapre , ci mette dentro tutto, quindi chiude il coperchio e lo blocca. Clive si alza e va a posare il bicchiere sulla scatola ai piedi del letto di destra)

CLIVE Questo non lo tollero.

TATA Ah, no? Questa una parolina che noi non conosciamo. (va verso Clive) E una parola buffa. E adesso, a letto, anche tu.

CLIVE Ma a chi crede di parlare?

TATA A un giovane gentiluomo che ha dimenticato le buone maniere. ( vicina a Clive) Comunque, non mai troppo tardi per riparare, e abbiamo tempo a volont per insegnarti. (lo fa girare su se stesso e lo spinge verso il letto a destra) Tanto per cominciare, a letto!

CLIVE (si volta protestando) Ma ridicolo! Non sia sciocca. No! No!!

TATA (spinge Clive sul letto e lo costringe a sollevare le gambe) Molto bene, carino. Tu non mi conosci ancora. (Clive protestando si infila a letto. La Tata lo tiene fermo con la mano destra mentre con la sinistra lo copre con le lenzuola. Clive subisce, mentre le coperte soffocano le sue proteste) Ma presto ti renderai conto. (Il pianto di Clive impercettibile) Molto presto!

CALA IL SIPARIO


ATTO SECONDO

SCENA I

Tre giorni dopo. E buio.

La scena la stessa. La stanza stata riordinata. I letti sono affiancati. Il tavolo da toletta stato sostituito da un tavolo medico sul quale c un vassoio con flaconi di medicinali ecc.; il tavolo da toletta ora alla porta di destra. C uno sgabello al centro e una sedia accanto alla toletta. Sui comodini da notte vi sono dei centrini, lampade sul tavolo delle medicine e fiori sui comodini da notte. Ai piedi di ogni letto la cartella con le temperature - Linfluenza della Tata visibile dappertutto. Fuori della finestra chiusa c un cannocchiale su un tripode.

Clive e Humpy sono entrambi seduti diritti nel letto; appaiono rasati e lavati e con i capelli ben pettinati. Entrambi hanno il termometro in bocca. Indossano guanti bianchi, del tipo che si mettono ai bambini per impedir loro di grattarsi. Sui rispettivi letti sono, ben piegate, le vestaglie. La Tata indossa una crestina inamidata, guanti e grembiule. Humpy nel letto di destra, Clive in quello di sinistra e la Tata sta tra i due, prendendo il polso di Humpy. Clive si gratta. La Tata si volta verso di lui.

TATA Signor Norton, non migliorer mai, se continua a grattarsi. Vero, signor Humpy?

HUMPY (annuendo) Ummmmm!

CLIVE (togliendosi il termometro) Come faccio a grattare qualcosa con questi guanti alle mani?

TATA Per questo li porta. Il signor Humpy li porta, e le bolle sono quasi andate via. Rimetta in bocca il termometro.

CLIVE Voglio una sigaretta.

TATA Non prima di aver misurato la temperatura.

CLIVE Lultima volta era non prima di aver messo i guanti e la volta prima non prima di aver preso la medicina. Ma perch non posso avere una sigaretta?

TATA Perch non pu fare semplicemente quello che le si dice senza una sigaretta? Il signor Humpy non ha bisogno che gli si prometta qualcosa per fare quello che meglio per lui.

CLIVE Non possiamo essere tutti dei piccoli Lord.

TATA Siamo piuttosto irritabili stasera, eh? (toglie il termometro dalla bocca di Humpy, lo legge, lo scuote e lo mette nel bicchiere di disinfettante sul comodino da notte alle sue spalle)

HUMPY Che cosa c, Tata?

TATA Niente di cui preoccuparsi. (La Tata va ai piedi del letto di Humpy, prende la cartella e vi annota la temperatura)

CLIVE Normale - sempre normale. La mia normale. Allora, questa sigaretta?...

TATA Anche se normale, devo controllare, nel caso non lo sia. (rimette a posto la cartella di Humpy e va alla sinistra del letto di Clive)

CLIVE Ho detto, questa sigaretta?

TATA Non prima di aver preso la medicina. (prende il termometro di Clive - lo legge e lo scuote)

CLIVE Ci risiamo!

TATA Il nostro motto prima il dovere, poi il piacere. (mette il termometro di Clive nel bicchiere di disinfettante sul vassoio del tavolo delle medicine)

CLIVE Ma ha promesso, Tata - accidenti, aveva promesso!

TATA (aggiorna la cartella di Clive) Stamatttina una persona scesa dal letto col piede sinistro.

CLIVE E non si prenda la briga di portarmi ancora medicine, perch non le prender.

TATA Ah, no? (rimette a posto la cartella- va alla porta del bagno)Questa una parolina che non si usa, qui! (va in bagno e chiude la porta)

CLIVE Vecchia stupida e petulante!

(Clive e Humpy allunisono scendono dal letto dal lato destro. Clive si toglie i guanti e li getta sul comodino da notte. Entrambi infilano le pantofole. Clive va a prendere la valigetta che sul pavimento davanti alla toletta. La posa sulla sedia e lapre)

Niente sigarette, niente whisky e una serie infinita di banalit. Non migliorer mai di questo passo. Ci siamo svegliati male, oggi? Non ha niente di meglio da fare che togliermi il whisky --

(Humpy nel frattempo ha messo le pantofole, e va alla porta-finestra; Clive hon trova il suo whisky, chiude con forza la valigetta e la rimetta al suo posto)

Vorrei sapere dove cavolo lha nascosta...

(Humpy apre la finestra, va sul terrazzo e apre il cannocchiale; osserva e quindi torna dentro la stanza)

HUMPY Si vede lo chalet. La luce ancora accesa.

CLIVE Vuol dire che hanno in mente di passarci unaltra notte.

HUMPY La terza notte in quello chalet con quel francese. Io divento matto!

CLIVE Beh, anchio, grazie alla tua Tata! Devo liberarmene!

HUMPY Bada a come parli - non so cosa penserebbe se sapesse che Mary lass con Victor.

CLIVE Non avr il tempo di pensare. La licenzier.

HUMPY Non ci riuscirai mai. La mamma ci ha provato tante di quelle volte. Diceva che non cera niente da fare!

CLIVE Gi, ma io non sono la tua mamma. E poi, Venerd prossimo dovremmo saldare il conto di questo purgatorio.

(Humpy torna al cannocchiale e osserva di nuovo. La Tata entra dal bagno con due bicchieri di medicina. Lascia la porta aperta)

TATA Di nuovo in piedi! Bricconcelli! E anche la finestra aperta! (sale sulla pedana e allontana Humpy dal cannocchiale)Signor Humpy, io non le avrei mai permesso di portare quass un cannocchiale.(Chiude le finestre) Che cosa crede di scoprire fissando tutto il giorno quella montagna?

HUMPY Ehm - la vita selvaggia!

TATA Coraggio, ora si metta a letto.

HUMPY (si sfila le pantofole e si rimette a letto, mentre la Tata scende dalla pedana e lo aiuta) S, Tata.

TATA Ecco la medicina. (porge a Humpy il bicchiere e lui manda gi il contenuto, mentre la Tata sottolinea lazione con una canzoncina...)

Basta un poco di zucchero

e la pillola va gi...

(Humpy fa una smorfia. La Tata gli prende il bicchiere e lo posa, quindi dalla tasca del grembiule estrae un sacchetto di caramelle, ne sceglie una e gliela mette in bocca)

E questo il contentino per premio.

HUMPY Grazie, Tata.

TATA Bravo figliolo! (Prende il secondo bicchiere e va da Clive)Ora a letto, anche lei, signor Norton, e prenda la medicina.

CLIVE Non prendo nessuna medicina e non mi rimetto a letto.

TATA Non faccia lo sciocco, sa che le piace il suo bel letto.

CLIVE E un letto schifoso! Voglio solo le mie sigarette e il mio whisky.

TATA Voglio... voglio! Quante storie...

CLIVE La smette di parlarmi come se fossi un ragazzino. Se non mi d whisky e sigarette, la licenzio.

TATA Non si dicono queste cose. Lo sa che non posso darglieli.

CLIVE Mi dica dove sono.

TATA (tira fuori dalla tasca un fazzoletto e scoppia in lacrime)Fa il prepotente perch sono una povera vecchia.

CLIVE Prepotente, io? E lei? Non fa altro da tre giorni!

TATA Signor Humpy!

CLIVE (salta gi dal letto e scalzo le si avvicina, quindi, rivolto a Humpy) Guarda che cosa hai fatto! (alla Tata) Via, via, non voleva offenderla.

TATA Oh, s, eccome. Mi ha presa per un vecchio fossile.

HUMPY Ma no, no. Venga a sedersi, Tata. (Laccompagna verso lo sgabello, seguito da Clive)

CLIVE Non volevo, Tata.

TATA Un relitto - una vecchia ciabatta... (si siede, con i due uomini a lato)

CLIVE Ma no, no. Mi dia almeno il whisky, non chiedo altro.

TATA Lui non capisce che lo faccio per il suo bene.

HUMPY Ma s, certo.

CLIVE Certo, certo. Lei come una madre per noi. E allora, dov il whisky?

TATA Una madre! Questo che ha detto molto bello. Mi viene di nuovo da piangere.

CLIVE No! No, per carit! (si allontana un poco, poi si volta) Vedo che dovr essere sincero con lei, Tata. E molto imbarazzante per me dover affrontare largomento, ma la verit che siamo un po a corto di denaro e sinceramente non possiamo permetterci di tenerla con noi. Perci, purtroppo, anche se triste dirlo, lei dovr andarsene!

TATA Beh, non ci penso affatto.

CLIVE No!? Credevo che questa parolina fosse bandita.

HUMPY Non vuole andarsene?

TATA No. Intendo dire che non voglio denaro.

CLIVE Come dire che disposta a occuparsi di noi gratis?

TATA Proprio cos.

CLIVE Ma non pu!

TATA Signor Humpy, non avr mica creduto che tra noi potesse mai esserci una questione di soldi, vero?

HUMPY No, no, naturalmente no.

TATA Il signor Norton non mi conosce come mi conosce lei, altrimenti non avrebbe commesso un simile errore. (si alza, mette via il fazzoletto e va verso Clive) Si metta a letto, caro signor Norton, e prenda la sua medicina, da bravo.

CLIVE (a Humpy) Aveva ragione la tua mammina! Proprio ragione!

(I due si mettono a letto. La Tata gli porge il bicchiere con la medicina) Dia qua! (prende il bicchiere e manda gi la medicina, chiude gli occhi e fa una smorfia) Puah!

(La Tata tira fuori dalla tasca una caramella e rapidamente gliela mette in bocca, quindi va verso il tavolo, posa il bicchiere e prende i guanti di Clive. Alle sue spalle, Clive sputa la caramella proiettandola fin dentro la porta del bagno. La Tata va da Clive con un guanto in ciascuna mano. Clive prende il primo, poi il secondo, calzandoli entrambi. La Tata va ai piedi del letto e prende a riordinarlo, mentre Clive scalcia dentro il letto)

TATA Il suo letto sembra proprio la cuccia di un cane. Bisogna stare in ordine per lora di visita, vero?

CLIVE A che serve lora di visita, se non viene mai a trovarci nessuno?

TATA (va verso Humpy)Ma certamente la sua mogliettina si far vedere stasera, vero signor Humpy?

HUMPY Lei - ehm - sta ancora... sci-ando.

TATA Oh! Lha presa proprio fitta... Non fa altro, da giorni... (va in bagno)

CLIVE Per non parlare delle notti.

TATA (rientrando dal bagno) E adesso state fermi a letto. La Tata vi far un bel cioccolato caldo. (Clive fa una smorfia di disgusto) Via, signor Norton, faccia un bel sorriso e il mondo sorrider a lei. (Clive e Humpy sorridono entrambi sinistramente) Oh, cos va bene! (Esce da destra chiudendosi la porta alle spalle. I due saltano gi dal letto allunisono, infilando le pantofole)

CLIVE Ho belle capito, non ce ne libereremo pi! E - accidenti! - non mi ha dato le sigarette. (Humpy va alla finestra e lapre) Lascia perdere quellarnese, Humpy. Tanto da qui non puoi farci niente.

HUMPY (va sulla terrazza, quindi rientra)La luce ancora accesa.

CLIVE Non preoccuparti, finch non si spegne.

HUMPY (torna sulla terrazza. La luce nello chalet si spegne. Humpy si agita) Si spenta!

CLIVE Adesso incomincia pure a preoccuparti!

HUMPY (torna a guardare) Si riaccesa! - Hanno aperto la porta. Sta uscendo qualcuno. E lui - Victor. No, non lui. E Mary!

CLIVE(nel frattempo gli si avvicinato)Beh, deciditi.

HUMPY No, lui!

CLIVE Scansati, fammi dare unocchiata... (Prende il suo posto al cannocchiale) No. No, quello non Victor. E Mary.

Dalla porta di destra entra Mary. E appena rientrata dallo sci. Indossa un maglione, pantaloni da sci e scarpon.- Porta i guanti e un pacchetto di sigarette e una scatoletta di fiammiferi. I due uomini sono di spalle e non la sentono. Mary si ferma nel sentir fare il suo nome e afferra la situazione)

Ma s, certo, Mary. Riconoscerei dovunque le sue curve! (la luce nello chalet si spegne)Ehi, ehi - Ci risiamo!

HUMPY Che c?

CLIVE Ha chiuso la porta e ha spento la luce.

(Mary posa i guanti, le sigarette e i fiammiferi sulla toletta e rimane dietro la porta semi-aperta)

HUMPY Mary, come hai potuto farmi una cosa simile?

CLIVE (si ritrae dal cannocchiale e pone un braccio intorno alla spalle di Humpy ed entrambi scendono dalla pedana) Poveretto, povero amico mio! Beh, bisogna affrontare la realt, amico mio, noi due bbiamo sposato una - beh, tu capisci cosa intendo dire.

HUMPUY Non vorrai mica dire una P-U-T-T-A-N-A?

CLIVE Esatto! (intanto Humpy tornato al cannocchiale) E quando torner - se mai ritorner... (Mary silenziosamente chiude la porta e va ai piedi della pedana) ...con lei finito - chiuso - e se tu non sai come mostrarle la porta, ci penso io a farlo... (vede Mary e cambia subito tono) Ciao, cara Mary! (le va accanto e le stringe la mano) Che bello rivederti, e che bella sorpresa!

MARY Gi!

HUMPY (ancora ignaro della presenza di Mary, sta incollato al cannocchiale) Mary, Mary, come hai potuto farlo!

CLIVE Humpy - Humpy, guarda un po chi c.

HUMPY Non mi interessa - guarda piuttosto chi c l... Di nuovo lei. E Mary - guarda.(si fa un po da parte e Mary prende il suo posto) Che cosa vedi?

MARY (d unocchiata e quindi si allontana un poco)E Gaston, il custode del rifugio, sta portando dentro la legna.

HUMPY Mary! Allora sei qui. Come mai?

CLIVE Che bella sorpresa! Non sei contento di vederla? Dlle un bacio, stupido!

(Humpy si accinge a farlo, ma Mary lo evita e gli passa davanti)

MARY Credevate che fossi in quello chalet con Victor, vero?

CLIVE No.

(insieme)

HUMPY S.

MARY Beh, decidetevi.

(fuori incomincia a scendere la notte, mentre il sole tramonta)

CLIVE Sei stata con Victor?

MARY S.

HUMPY Ohhhh!

(insieme)

CLIVE Lo sapevo!

MARY Con Victor - e venticinque studentesse americane. Era un piccolo giro organizzato dalla signora Hackenfleuger. E spero che questo vi faccia sentire sciocchi come sembrate. Bene, visto che a quanto pare con me finita, me ne vado. (scende i gradini e va alla toletta, seguita da Humpy e poi da Clive)

HUMPY Ma se sei appena tornata!

MARY E vorrei non averlo fatto.

CLIVE Sicch ti sei divertita con Victor?

MARY Naturalmente. Victor un uomo affascinante e un bravissimo sciatore.

CLIVE E ovviamente si innamorato di te.

MARY S. S, adesso che mi ci fai pensare, vero. Perdutamente innamorato.

HUMPY Quel francese!

CLIVE (a Humpy) Che ti avevo detto?

HUMPY Ridicolo!

MARY Che c di ridicolo nel fatto che qualcuno si innamori di me? Se vuoi saperlo, mi ha persino chiesto di sposarlo!

CLIVE Haha! Haha! Haha! Haha!

HUMPY Accidenti, se non fosse cos ridicola la cosa, mi arrabbierei.

MARY Mai ridicola quanto te che spii col cannocchiale quel povero vecchio di Gaston con le sue gambe storte, sostenendo che riconosceresti le mie curve tra mille!

HUMPY Lha detto Clive, non io!

MARY Beh, avresti dovuto dirlo tu! Dopo tutto sei tu mio marito. E unaltra cosa, Humpy: mi sono precipitata qui oggi perch temevo che fossi in pensiero per me. Invece no. Eri troppo occupato a farmi a pezzi con questo tuo nuovo amico. Oh, lo so che cosa pensate di me - vi ho sentito. Beh, sapete che cosa penso io di voi? Siete solo due vecchi pettegoli b-a-s-t---

HUMPY Mary!

CLIVE Mary! Non si dicono certe parole.

MARY Beh, visto che secondo voi sono una donnaccia, meglio che me ne vada e mi comporti come tale.

HUMPY Come sarebbe?

MARY Stasera c una festa da ballo qui in albergo, e ci andr con Victor!

HUMPY Oh, no!

MARY Con champagne, luci soffuse e musica! E se alla fine della serata non ho scoperto come sono realmente i francesi... (spegne la sigaretta sul piattino del bicchiere e la getta nel cestino della cartaccia sotto il tavolo) - credetemi, non sar certo per colpa mia!

CLIVE (si precipita verso il cestino) Mary, ma sei matta! Ne hai fumato solo mezza... (la recupera)

MARY Cos, la tua infermiera non ti permette di fumare?

CLIVE Sono rimasto senza. Dammi da accendere.

MARY Non si fida neppure di lasciarti i fiammiferi?

CLIVE Smettila di prendermi in giro e dammi da accendere.

(Mary gli lancia i fiammiferi che lui afferra al volo. Accende la sigaretta, aspirando furiosamente mentre posa i fiammiferi sul tavolo della medicine. Intanto da destra entra la Tata, con un vassoio contenente due tazze di fumante cioccolato. Chiude la porta)

TATA Ecco il cioccolato. (vede Clive) Oh, signor Norton! Ragazzaccio. (Posa il vassoio mentre Clive fuma con furia)Dove le ha prese? (gli strappa di mano la sigaretta e la spegne, poi, tenendogli sempre ferma la mano, con stupore di Clive lo colpisce. Mary osserva divertita. La Tata va da lei)Lei deve essere la mogliettina del signorino Humpy...

MARY Il signorino Humpy?

HUMPY Oh, Tata, posso...

MARY Tata?

HUMPY S, la mia Tata - sai, quella di cui ti ho parlato. Adesso vive qui.

MARY Ma avevi detto che era morta!

CLIVE Beh, lhanno riesumata!

MARY Sono lieta di conoscerla, Tata. E che fortuna! Intendo dire per mio marito. Ora mi dica, Tata, si sono comportati bene?

TATA (con unocchiata a Clive)Beh, i ragazzi sono sempre ragazzi! Ma il suo Humpy un bravo ragazzo. Sempre lo stesso buon carattere che aveva quando era in fasce. (a Humpy)Non cos? (Humpy non risponde) Signorino Humpy, la Tata sta parlando con lei. Cosa le ha preso, caro, le cascata la lingua?

HUMPY No!

TATA Eh!? (E alza un dito ammonitore)

HUMPY S, Tata.

TATA Ed una vera fortuna che il signor Norton e il signor Humpy siano cos buoni amici. Mai una parola meno che gentile tra loro.

MARY Molto commovente. Vero, Clive? (Clive rimane muto) Cos, Clive? Il gatto ha mangiato la lingua anche a te?

(Clive le mostra la lingua)

TATA Allora siete vecchi amici, anche voi?

MARY Oh, eccome!

TATA Bene, bene. Allora quasi una festa di famiglia...

MARY Gi.

TATA Stavo pensando proprio a questo - se ne stavano a chiacchierare con la finestra spalancata... mentre il cioccolato si freddava e loro se ne stavano fuori del letto!

MARY Sono due gran monellacci. Una ne fanno e cento ne pensano.

TATA (rivolta ai due) Avanti, venite a bere il cioccolato prima che si raffreddi.

CLIVE Non mi va quella schifezza.

HUMPY Neanche a me.

TATA Via, non si fa cos. Con tante persone che muoiono di fame e farebbero chiss cosa, per averlo.

CLIVE Ne trovi una e glielo mandi gi di prepotenza.

TATA Cattivone! (a Humpy)E ora di prepararsi per la notte.

MARY Gi, sta arrivando lomino del sonno. Vedo gi i suoi occhietti che si stanno chiudendo.

TATA (a Clive)Coraggio, adesso dar la buona notte alla mogliettina del signor Humpy. (e gli d un buffetto sulla guancia) E le augurer buon divertimento al ballo. Io vado a preparare i bicchieri per gli sciacqui. (ed esce in bagno chiudendosi la porta alle spalle)

CLIVE Finir per strozzarla, quella donna...

MARY Ve lavevo detto che la varicella non una malattia da prendere alla vostra et. Bene, io vado. Buona notte.

(Va alla porta. Humpy si alza e va verso di lei. Clive si precipita a porsi tra lei e la porta. Humpy lafferra e la costringe a tornare indietro)

CLIVE No, non andrai!

HUMPY Non andrai al ballo con quel Victor. Non finch ci sono io qui a impedirtelo.

MARY (chiama) Tata! Tata!

TATA (rientra dal bagno lasciando la porta aperta) Ma che cosa fa, signor Humpy?!

HUMPY (dal basso arrivano le note deboli dellorchestra) Non voglio che vada a ballare senza di me.

TATA Via, non pu mica fare il cane da guardia! (prende per il braccio Humpy trascinandolo verso il bagno)Eppure avrei creduto che le avrebbe fatto piacere che sua moglie andasse a divertirsi un po. Coraggio, tutto pronto.

HUMPY Ma io devo parlare con mia moglie.

TATA Lo far, caro - dopo essersi lavato i denti. Andiamo.

HUMPY Non andartene, Mary. Faccio subito.

CLIVE Come puoi farlo, Mary?

MARY Fare cosa?

CLIVE Trattarlo in quel modo! Naturalmente la colpa di Victor. Solo un mascalzone potrebbe approfittare di uno come Humpy. (le prende la mano) E cos caro, che prenderei a ceffoni chiunque ronzasse intorno a sua moglie. (abbraccia Mary, dando unocchiata alla porta del bagno) Naturalmente, il guaio che ha una moglie cos attraente! (tenta di baciarla. Lei resta immobile e chiama)

MARY Tata! Tata!

(Lui la lascia andare e si allontana, mentre rientra la Tata)

Il signor Norton non sta bene. Sembra alquanto sovreccitato.

TATA (unocchiata al viso stravolto di Clive)S, ha una faccia strana. Un pisolino gli far bene.

CLIVE Se ne vada! Vuole lasciarmi in pace!? (e va in bagno, chiudendosi la porta alle spalle)

TATA Le far vedere io, signor brontolone! (va in bagno, chiudendo la porta. Mary va alla toletta e prende i guanti. Squilla il telefono, e Mary risponde)

MARY Pronto. Sono la signora Millar.

(dallaltro capo arriva una voce con accento straniero)

VOCE Buona sera, signora, sono il dottore.

MARY Buona sera, dottore.

VOCE Ho i risultati delle analisi del signor Norton e del signor Millar - sono negativi.

MARY Negativi? Vuol dire che non hanno la varicella?

VOCE Esatto, signora.

MARY Non lhanno mai avuta?

VOCE No, signora. Mai.

MARY Bene! E allora cosa hanno?

VOCE Deve dipendere da qualcosa che hanno mangiato, credo.

MARY Una specie di intossicazione?

VOCE S. Mi spiace per lerrore, ma era meglio esser sicuri, no?

MARY Oh s, molto meglio. Sicch possono alzarsi ed uscire, dottore?

VOCE Ma certo - e subito. Possono andare a divertirsi al ballo di stasera.

MARY Oh s, certo.

VOCE Allora gliela d lei la buona notizia?

MARY S, glielo dir io.

VOCE Buona notte, signora.

MARY Buona notte, dottore.

(Mary mette gi. Ride tra s e va alla porta del bagno. Sta per bussare quando sente le note dellorchestra; ci pensa su un momento, poi sorride maliziosamente. Va alla porta, muovendosi a ritmo di danza e apre la porta. Ora la musica pi forte. Un cenno col capo verso la porta del bagno come per dire: Cos imparerete! e chiude la porta. Dal bagno giunge la voce della Tata)

TATA E adesso, filate a letto, tutti e due.

(I due escono dal bagno, uno dietro laltro, facendo il trenino)

HUMPY e CLIVE (insieme) Chu-chu. Chu-chu. Chu-chu. Chu-chu.

(vanno al centro della stanza. Clive si tiene con la mano destra alla giacca del pigiama di Humpy, mentre con la sinistra i due simulano il movimento di un motore. Arrivati al centro tirano limmaginaria funicella della sirena con la mano destra)

CLIVE Ho-huu! Hu-huu!

HUMPY Sai una cosa, Clive? Mi sono divertito!

CLIVE Lo rifaremo, vecchio mio.

HUMPY (di colpo realizza che la stanza vuota)Clive, Clive! Mary se n andata!

CLIVE Lo vedo.

HUMPY E adesso, che faccio?

CLIVE Non lo so e non me ne importa.

HUMPY Ma devi aiutarmi. Non mi fido di lasciarla sola con quel francese.

CLIVE Credevo che non ti fidassi di lasciarla sola con me.

HUMPY Mi sbagliavo. Anzi, ti chiedo scusa. E meglio che la facciamo tornar su.

CLIVE (fermando Humpy che stava per prendere il telefono) Prima dobbiamo liberarci della strega.

HUMPY So come fare. Ci infiliamo a letto e diciamo che abbiamo sonno.

CLIVE A proposito, Humpy, per lamor di Dio, impediscile di leggere a voce alta!

(Si infilano a letto. Clive prende lorsacchiotto dalla pedana accanto al letto. Gira il capo verso la Tata che esce dal bagno e le fa un cenno di saluto con la mano destra.)

TATA Bravi, avete fatto presto! - Cos avremo molto tempo per leggere. (Humpy e Clive sbadigliano vistosamente)

HUMPY Ho tanto sonno, Tata.

TATA (prende su dalla pedana tra i due letti un libro) Che cosa leggiamo, stasera? Assassinio in montagna?

HUMPY Quello lo abbiamo gi letto.

CLIVE Quello dove la moglie e il suo spasimante tengono il marito appeso al capo di una fune sopra un precipizio.

TATA Oh, Dio! E che cosa hanno fatto?

CLIVE Hanno tagliato la fune! (si volta sul lato sinistro, afferra lorsacchiotto e si raggomitola sotto le coperte) Buona notte a tutti!

TATA (riordina i letti mentre Humpy a sua volta si gira sul lato destro e si rannicchia nel letto. A Humpy)Le andrebbe un bicchiere di acqua dorzo, tesoro?

HUMPY No, grazie, Tata.

TATA (a Clive)E lei, signor Norton, lo gradirebbe un bicchiere dacqua dorzo?

CLIVE No!

TATA Credo che abbiamo dimenticato una parolina. No - cosa?

CLIVE No, accidenti!

TATA Non era quella parolina cui alludevo io.

CLIVE (salta su a sedere)Grazie! Grazie! Grazie!! E buona notte. (Lancia in aria lorsacchiotto che ricade ai piedi dei due letti. La Tata lo raccoglie)

TATA Se non vuole dormire con il povero orsetto - lorsetto dormir con il signor Humpy. (e va a deporre lorsacchiotto accanto a Humpy)Adesso siamo tutti belli sistemati e comodi. (va alla porta e lapre, ma prima di uscire...)Buona notte, buon riposo - dormi di schiena - e non sul naso!

(La Tata spegne le luci ed esce chiudendosi la porta alle spalle. Humpy e Clive saltano gi dal letto nella semioscurit e infilano le ciabatte. Clive prende la vestaglia dai piedi del suo letto ed entra in bagno dove riaccende le luci)

HUMPY Telefoneremo a Mary.

CLIVE Chiamala tu.

HUMPY (a Clive che va verso la porta)Ehi, dove vai?

CLIVE In cucina - ho un appuntamento con Alphonse. Non posso affrontare il problema con Mary senza aver messo in corpo un whisky.

HUMPY Ma non dovresti lasciare la stanza. Che succede se ti pescano?

CLIVE Correr il rischio. (apre la porta)Vuoi niente, tu?

HUMPY A che pro? Tanto la Tata lo scoprirebbe e lo confischerebbe.

CLIVE Sai, ho il sospetto che quella tua Tata debba averti fatto qualcosa di freudiano quando eri piccolo! (ed esce, chiudendo la porta. Humpy va al telefono e stacca la cornetta. Risponde il centralino)

VOCE S, signore?

HUMPY Per favore, mi dia la stanza 204.

VOCE Subito, signore.

MARY (la sua voce, f.c.)Pronto?

HUMPY Pronto - sei tu? Sono io.

MARY (f.c.) S - qualcosa non va?

HUMPY No. Ma sono solo e volevo parlare con te.

MARY (f.c.)Sono occupata - mi sto preparando per il ballo. (e mette gi. Si sente il click)

HUMPY Amore! Amore!

VOCE (delloperatore) S, signore?

HUMPY Non dicevo a lei. Camera 204.

VOCE Ancora?

HUMPY Ancora.

VOCE Bene, signore.

MARY (voce f.c.) Pronto?

HUMPY Mary, sono Humpy. E caduta la linea.

MARY (f.c.)No, non caduta. Ho messo gi io, e lo far di nuovo. (mette gi. Si sente il click)

(Humpy riaggancia, deluso e avvilito. Fa qualche passo e quindi riprende in esame la possibilit di scendere a parlare con Mary. Si toglie i guanti anti-grattata e con decisione li lancia al di l del letto. Va a prendere la veste da camera e incomincia a infilarsela. Si sente bussare alla porta e, senza aspettare la risposta, Victor apre la porta e apostrofa Humpy)

VICTOR Salve, amico, solo?

HUMPY Ehm - s.

VICTOR Bene! (entra e chiude la porta) Dov il signor Norton?

HUMPY Oh, sceso un momento a prendere una bottiglia di - torna subito.

VICTOR Bene. - Volevo parlare con lei di sua moglie.

HUMPY Mia moglie? Oh, s. Bene, aspetteremo il ritorno del signor Norton.

VICTOR Perch? E lei il marito, no?

HUMPY S.

VICTOR Allora con lei che devo parlare.

HUMPY Bene, allora. Dica pure. (Humpy si toglie la veste da camera e la posa ai piedi del letto, e si siede)

VICTOR Un momento - Devo riflettere. Voi inglesi certe cose le fate meglio dei francesi. Una sigaretta?

HUMPY No, grazie.

VICTOR Un sigaro? (tira fuori un sigaro dalla tasca dei pantaloni)

HUMPY No, no. Mi dica quello che ha da dirmi!

VICTOR (ripone il sigaro e tira fuori una pipa)Questi inglesi - cos civili. Senza emozioni. Senza scenate.

HUMPY Per lamor di Dio, non facciamo scenate.

VICTOR No, certo. (si siede) Dunque, veniamo a noi. Ecco, amico - si tratta di questo. Sono innamorato di sua moglie. (aspira dalla pipa vuota)

HUMPY Ah - si tratta di questo.

VICTOR Ho detto che sono innamorato di sua moglie.

HUMPY S, s, ho sentito.

VICTOR Voglio sposarla. Che cosa ne dice, amico?

HUMPY Ma sposata con me, lo sa.

VICTOR Per questo vengo a dirglielo di persona. Mi piace affrontare i problemi direttamente. Allora?

HUMPY Allora - cosa?

VICTOR Che cosa ha da dire?

HUMPY Che cosa c da dire?

VICTOR (si alza, mette via la pipa) Perdio! Se qualcuno mi venisse a dire che innamorato di mia moglie - avrei molto da dire - davvero molto!

HUMPY Via, non si agiti.

VICTOR Ma deve pur dire qualcosa!

HUMPY Senta, aspettiamo il signor Norton. Certe situazioni, lui le capisce meglio di me.

VICTOR Ma io voglio risolvere tutto mentre siamo soli.

HUMPY Risolvere che cosa?

VICTOR Il problema di sua moglie!

HUMPY Ma non c niente da risolvere.

VICTOR Allora tutto O.K.? (si alza e va a dare un bacio sulle guancie di Humpy)Grazie, amico mio. Grazie.

HUMPY (con espressione schifata tira fuori un fazzoletto dalla tasca del pigiama e si asciuga la faccia)Ma che diavolo le prende?

VICTOR Io chiesto di sposare Mary e lei detto O.K.

HUMPY Mai detto una cosa simile. Se crede di poter sposare Mary cos semplicemente, si sbaglia di grosso. (e rimette via il fazzoletto)

VICTOR Non si agiti - cerchiamo di comportarci da inglesi.

HUMPY Io sono inglese, e non sono affatto agitato. Lei un maleducato, signore, e ho proprio voglia di dargliele di santa ragione. (va verso Victor)

VICTOR Mon Dieu! Dov finita la sua flemma britannica?

HUMPY Nel culo di sua zia!

(Clive entra chiudendo la porta. E in vestaglia e porta una mezza bottiglia di whisky. Va rapidamente al carrello delle medicine, dove si versa una dose abbondante)

VICTOR Ma che ci fa in giro per lalbergo? Non pu mica.

HUMPY Per fortuna sei tornato. - Questo individuo vorrebbe portarmi via Mary. Fai qualcosa.

CLIVE Subito.

VICTOR Dove lha preso?

CLIVE In cucina.

VICTOR La signora Hackenfleuger lha vista?

CLIVE Non credo. (va accanto a Humpy che nel frattempo si seduto) Allora, che cosa succede?

HUMPY Questo individuo un autentico mascalzone! Vuole sposare Mary.

VICTOR Sono uno stupido - Io cerco di comportarmi da inglese, mentre avrei dovuto comportarmi da francese - farmi gli affari miei senza dir niente!

CLIVE Beh, lei sta decisamente esagerando. Non c la pi remota possibilit che Mary la sposi, perch il giorno in cui dovesse lasciare il vecchio Humpy, ritorner direttamente da me. (beve un sorso)

HUMPY Grazie, Clive. (a Victor)Visto? Che cosa le dicevo? (recepisce in ritardo la frase di Clive) Ritorner da te?

VICTOR Non mi aveva detto che Mary avrebbe sposato lui. A quanto pare vi state accordando tra voi alle mie spalle.

HUMPY Un momento - Lei si sbaglia di grosso. Mary non lo sposer.

VICTOR Non sforzatevi di fare il doppio gioco con me -So che cosa devo fare - lo chieder a Mary.

(Squilla il telefono. Victor risponde)

HUMPY Le proibisco di avvicinarsi a Mary.

VICTOR (al telefono) Pronto? (dallaltro capo si sente la voce della signora Hackenfleuger)

VOCE Senta, signor Victor, ho appena visto uno di quegli inglesi malati nella cucina dellalbergo.

VICTOR Nella cucina dellalbergo? E impossibile, signora Hackenfleuger!

VOCE Lho visto con i miei occhi. Non mi aveva detto che se nerano andati? Ora ne ho abbastanza di questa storia - o se ne vanno loro, o ce ne andremo noi. Che cosa decide?

VICTOR Se ne vanno loro, signora, se ne vanno subito.

VOCE Sar meglio, mi creda. (Linterlocutore mette gi con un click. Victor rimette a posto la cornetta e va verso Clive)

VICTOR Lha vista - pertanto deciso - ve ne andrete in ospedale.

HUMPY Io in ospedale non ci vado.

VICTOR Ci andrete tutti e due.

CLIVE Questo le fa comodo, vero? Noi ce ne andiamo e Mary resta.

VICTOR Daccordo - perch no? (va alla porta e toglie la chiave) La prossima volta che uscirete da questa stanza sar per andare in ospedale. (apre la porta e infila la chiave dallesterno)

HUMPY Ma che diavolo fa?

VICTOR Vi chiudo dentro. E dora in poi, ognuno per s - (si sente Victor che chiude a chiave la porta dallesterno - F.C.)e Dio per tutti.

HUMPY Non pu farci una cosa simile.

CLIVE Ma lha fatto. E non neppure una porta che si possa buttar gi facilmente. Se non facciamo subito qualche cosa, ci ritroveremo allospedale.. (va al telefono, prende il ricevitore e lo porge a Humpy)Chiama Mary.

HUMPY Ci ho provato, ma mi ha messo gi il telefono due volte.

CLIVE Beh, a me non lo far. (al telefono)Pronto.

VOCE (delloperatore, F.C.)S, signore?

CLIVE La 204, per favore.

VOCE Subito, signore.

HUMPY Che cosa volevi dire a proposito di Mary che lascia me e ritorna da te?

CLIVE Sciocchezze - a beneficio di Victor.

HUMPY E tra te e Mary, non c niente?

CLIVE No di certo.

MARY (la sua voce F.C.) Pronto?

CLIVE Mary, successa una cosa assolutamente spaventosa. Ci mandano in ospedale.

MARY (f.c.)Che altro avete combinato?

CLIVE Abbiamo avuto una discussione con Victor.

MARY (f.c.)Allora vi sta bene. Mandatemi una cartolina quando ci arriverete.

(Mary riaggancia con un click. Humpy e Clive si guardano. Clive rimette a posto il ricevitore. E furibondo)

CLIVE Guarda come lhai ridotta, quella ragazza. Quando era sposata con me, non si mai comportata in questo modo.

HUMPY Non si comporta mai cos, a casa.

CLIVE Se almeno riuscissi a raggiungerla. Saprei come indurla alla ragione.

HUMPY Beh, non puoi.

CLIVE (a Humpy) Humpy, qual il numero della nostra stanza?

HUMPY 404, credo.

CLIVE E la sua ha il numero 204. (sale sulla pedana e apre la finestra)Questo vuol dire che il suo balcone due piani sotto il nostro. (esce sul balcone, sposta il cannocchiale sul lato sinistro)

HUMPY Dovrebbe.

CLIVE Deve. Perci scendo e vado a dirle quel che si merita. (mentre va verso il letto)Mandami una cartolina - questa poi! Mi serviranno tutte le lenzuola. (toglie via le lenzuola dal letto e le stende sul pavimento. Humpy va ad affacciarsi dal balcone)

HUMPY Non ci arriverai mai.

CLIVE (tira via le lenzuola dal letto di Humpy)Oh, ci riuscir. (annoda insieme le lenzuola di Humpy con un nodo ben stretto, in modo da fare una fune)

HUMPY Ma troppo pericoloso!

CLIVE (annodando le lenzuola di Humpy alle proprie)Ho fatto di peggio, in montagna. Vale la pena di farlo, per arrivare inaspettato nella camera da letto di Mary.

HUMPY (sulle prime ride della battuta, poi riflette sulle sue implicazioni)Tu non ci vai.

CLIVE Non mi dispiace di rischiare losso del collo.

HUMPY Non volevo dir questo. Non voglio che tu veda Mary.

CLIVE Oh, ci risiamo?

HUMPY S. Se c uno che deve andare nella camera da letto di Mary, quello sono io.

CLIVE Vuoi scherzare? Non ce la faresti mai.

HUMPY Voglio provarci.

CLIVE Hai mai fatto niente del genere prima dora?

HUMPY No.

CLIVE Sopporti bene laltitudine?

HUMPY No.

CLIVE Allora non se ne parla neppure.

HUMPY Ci andr. Voglio vedere mia moglie a quattrocchi, almeno una volta - senza avere tra i piedi te o quel francese o chiunque altro. Voglio darle un bacio, dirle che le voglio bene e rispedirla immediatamente a casa.

CLIVE Okay, amico. Accomodati. Prende il capo della corda e lo porge a Humpy, lasciando laltro capo libero, poi si siede sullo sgabello al centro)Ma non dare la colpa a me se ti rompi losso del collo!

HUMPY (avanza incerto verso i gradini)E adesso che cosa faccio?

CLIVE Non chiederlo a me. Hai deciso, no?

HUMPY Ti prego, Clive, aiutami. Tu ti intendi di queste cose - io no.

CLIVE (si alza e prende il capo libero della fune e sale sul terrazzo. Humpy lascia cadere il resto della fune ai piedi dei gradini e lo raggiunge) Credi di farcela a calarti lungo questa?

HUMPY Come?

CLIVE Una mano dopo laltra.

HUMPY (si affaccia e guarda) No.

CLIVE Allora dovr calarti io. (annoda il capo della fune alla ringhiera e scende i gradini) Lultimo tratto dovrai superarlo con un salto. Spero che vada tutto liscio!

HUMPY Se tu sei appeso da una parte e io dallaltra, perch dovrebbe andare storta?

CLIVE Gi, perch? (Humpy recupera la vestaglia tra la massa di lenzuola, mentre Clive comincia a fare un nodo a laccio al capo della fune)Coraggio, Humpy, mette il piede sinistro qui dentro - Ma a che ti serve la vestaglia?

HUMPY Potrebbe nevicare!

CLIVE Non ce la farai mai con quella roba addosso. Toglila.

HUMPY Ma mi congeler!

CLIVE Sempre meglio che romperti la testa. Vieni qui, Humpy. Metti il piede sinistro in questo laccio... Tienti forte alla fune con tutte e due le mani - e usa il piede sinistro per tenerti aderente al muro, e qualsiasi cosa fai, Humpy, non guardare di sotto. - (Humpy chiude gli occhi) Allora, stai comodo?

HUMPY Comodissimo. (Esita, barcolla e si siede pesantemente sui gradini)

CLIVE Senti, lascia che vada io.

HUMPY (con sforzo si rimette in piedi. Il suo piede sinistro scivolato tra le lenzuola)No. E mia moglie e prima se ne rende conto, tanto meglio .

(infila il piede nel laccio e si libera dal lenzuolo avvolgendosi la testa)

CLIVE Ma che stai combinando? Santo cielo, dallo a me. (gli strappa di mano il lenzuolo)Ora vai sul balcone. (Humpy sale sul balcone e si accinge a scavalcare la ringhiera) Humpy, non hai dimenticato qualcosa?

HUMPY Che cosa?

CLIVE Il lenzuolo!

HUMPY Oh! (torna indietro e prende il capo libero dalla ringhiera)

CLIVE Hai preso il capo sbagliato. Il laccio da questaltra parte. (lancia il capo a Humpy)

HUMPY Che ne sapevo!

(si scambiano i capi. Humpy torna sul terrazzo e si affaccia. Clive si annoda laltro capo intorno alla vita come ancora in un tiro alla fune, e si tiene pronto allo strappo)

CLIVE Bene. Sono pronto.

HUMPY (appoggia il suo capo della fune sulla ringhiera e va in cima ai gradini. Clive, per limprovviso allentarsi della tensione, cade pesantemente a terra)Hodato unocchiata. Non credo che andr.

CLIVE Adesso ci vai, dovessi buttartici io!

(adesso Clive completamente immobilizzato nel lenzuolo, che gli avvolge la gamba sinistra e il braccio destro. Si rimette in piedi)

HUMPY Va bene. Andr. (solleva di nuovo il lenzuolo e lo tira selvaggiamente. Clive perde lequilibrio e cade unaltra volta. Humpy si volta e lo guarda stupito)Ma che fai, non sei pronto?

CLIVE Certo che sono pronto, Per lamor del cielo, falla finita! Incominci a innervosirmi.

HUMPY (sale di nuovo e appoggia la fune sopra la ringhiera, quindi si volta) Clive, se dovesse succedermi qualcosa, io ho lasciato tutto a Mary.

CLIVE S. Va bene.

HUMPY E lascio Mary a te. Non voglio che se la prenda quel francese.

CLIVE No. No. Ma adesso falla finita!

HUMPY A proposito, Clive, tu giochi a golf?

CLIVE Mi stai proponendo di fare qualche buca, proprio adesso?

HUMPY No, ma lascer a te anche le mie mazze da golf.

CLIVE (puntando i piedi si prepara allo strappo)Molto gentile da parte tua, ma deciditi!

HUMPY Bene. (si appresta a scavalcare la ringhiera)

CLIVE Metti il piede sinistro nel laccio.

HUMPY Sono sul parapetto. (guarda in basso cercando il laccio)

CLIVE Non guardare gi!

HUMPY Oh, no.

CLIVE (incomincia a mollare la fune)Tutto bene?

HUMPY (f.c.)Credo di s. Molla.

CLIVE (continua a dare corda. Si tiene coi piedi puntati contro i gradini) Bene. Ci siamo! Vai piano, adesso...

(da destra entra Mary in abito da sera. Va verso Clive)

... stai calmo!

(Mary tocca la spalla di Clive. Clive fa un mezzo giro su se stesso. Il lenzuolo gli sfugge di mano e scompare oltre la ringhiera)

MARY Clive!

CLIVE Mary!

(si sente un urlo strozzato, un tonfo lontano, il rumore di vetri infranti e grida)

MARY Che cosera?

CLIVE Era - era Humpy.

(si precipitano tutti e due sul terrazzo)

CALA IL SIPARIO


SCENA SECONDA

Stessa scena. Qualche ora dopo.

Humpy a letto. Ha la testa fasciata. Il braccio sinistro appeso al collo. Il piede sinistro presenta una vistosa fasciatura, ed sospeso in una gabbia formata da due sci, un bastoncino da sci e lombrello. Scrive freneticamente su un notes. Clive vaga per la stanza.

CLIVE Posso solo dire che mi dispiace infinitamente. (Humpy volta pagina e continua a scrivere)Ho detto che mi dispiace. (Humpy continua ad ignorarlo)Poteva capitare a chiunque.

HUMPY Non successo a te. Tu sei stato bene attento a stare dal capo giusto della fune.

CLIVE Mi ero offerto di andare io.

HUMPY Un fatto certo - potevo ammazzarmi!

CLIVE Beh, non sei mica morto!

HUMPY No, ma sono tutto indolenzito. Levami questo maledetto arnese! (tira fuori il piede dalla gabbia e Clive fa roteare la contrazione sulla sinistra. Clive tira fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca della vestaglia e loffre a Humpy)

CLIVE Prendi una sigaretta e dimentica tutto.

HUMPY Non ho nessuna intenzione di dimenticare. (Clive rimette via le sigarette) In realt ci sono un paio di punti che voglio verificare, nella tua deposizione.

CLIVE Non ho fatto nessuna deposizione.

HUMPY Oh, s che lhai fatta. Ho scritto tutto quello che mi hai detto su quanto successo e devo dire che non sono per niente soddisfatto. Dunque, tu dici di essere un provetto alpinista, giusto?

CLIVE E vero.

HUMPY E non ti mai capitato di mollare una corda, prima dora, giusto?

CLIVE No, naturalmente.

HUMPY E allora perch hai mollato proprio la mia?

CLIVE Mary non doveva avvicinarmisi in quel modo.

HUMPY Allora non ti aspettavi di vedere arrivare qui Mary?

CLIVE No. Tu ti aspettavi di trovarla gi. - Non ricordi?

HUMPY Che cosa successo dopo la tua - ehm - per il momento chiamiamola disattenzione?

CLIVE Te lho detto - ci siamo precipitati gi e abbiamo scoperto che eri atterrato in sala da pranzo proprio sul tavolo della signora Hackenfleuger. Lei e le sue venticinque scolare erano in preda a una crisi isterica.

HUMPY Stupide!

CLIVE Non saprei. Non capita tutti i giorni in America che un inglese con la varicella in pigiama arriva planando dal cielo avvolto nelle sue lenzuola a mo di vela. Hanno lasciato lalbergo allistante. E stato allora che Victor diventato isterico!

(La scena che Clive ha descritto troppo forte per il suo senso dellumorismo, e lui soffoca dalle risa. Gira su se stesso per mettersi di fronte a Humpy, che rimane impassibile. Clive smette di ridere e gli volge di nuovo le spalle)

Oh, mio Dio.

HUMPY (consultando i suoi appunti)Hai detto che Mary mi ha gettato le braccia al collo e ha detto delle cose molto carine. Che cosa ha detto?

CLIVE Non vorrai che ti ripeta le stesse parole?

HUMPY Proprio cos.

CLIVE Bene - ha detto Stupido, stupido, vecchio stupido che non sei altro

HUMPY (scrive freneticamente) Stupido, stupido, vecchio stupido che non sei altro!

CLIVE Non lha detto con quel tono. Lha detto molto affettuosamente.

HUMPY Come si pu dire con tono affettuoso vecchio stupido che no sei altro? Che altro ha detto?

CLIVE Ha detto che era un peccato che il nostro piano non fosse riuscito, perch ne sarebbe stata molto felice.

HUMPY (scrivendo)Un peccato che il nostro piano - il nostro piano! Che cosa intendeva per il nostro piano?

CLIVE Il tuo e il mio per calarti sul suo balcone.

HUMPY Sicuro che non alludesse al suo e al tuo?

CLIVE Lei ed io non avevamo nessun piano.

HUMPY Lo dici tu. Bisogna vedere!

(Mary entra da destra e chiude la porta. E ancora in abito da sera)

MARY (entrando) Humpy, amore, come stai? (poi, rivolta a Clive) Come sta, Clive?

CLIVE Non del suo umore abituale, purtroppo.

MARY Fare una cosa cos meravigliosa - e alla tua et, poi! - Ma dico, potevi ammazzarti, e sarebbe stata mia, la colpa. Ti adoro per quello che hai fatto. (si piega su di lui per baciarlo, ma lui si ritrae)

HUMPY Jezabel!

MARY Jezabel - io? (a Clive)Ma che va dicendo?

CLIVE Humpy - Mary. Non ricordi? Mary! (si piega su di lui, che gli punta gli occhi sul viso)

HUMPY Giuda!

MARY Ma cos, un nuovo gioco di societ?

HUMPY S, se per te un omicidio un gioco di societ!

MARY Omicidio? Omicidio di chi?

HUMPY Il mio! da parte di voi due.

CLIVE E uscito di senno!

HUMPY Ho buoni motivi per ritenere, sulla base delle informazioni che ho qui, che tu e questa donna avete cercato di uccidermi. Hai mollato di proposito il lenzuolo!

MARY Deve essere una commozione cerebrale!

HUMPY (a Mary)Sei entrata nella stanza prima o dopo che lui mollasse il lenzuolo?

MARY Quando sono entrata teneva il lenzuolo.

HUMPY Ah! Lo sapevo! Ha mollato il lenzuolo dopo che sei entrata. La tentazione stata troppo forte.

MARY Quale tentazione?

HUMPY La tentazione di liberarvi di me. Io ero l - penzoloni nello spazio - lunico ostacolo che si frapponesse tra te e il tuo spasimante.

MARY Il mio cosa?

HUMPY Il tuo amante - lui!

CLIVE Humpy, per caso la fasciatura ti comprime il cranio?

HUMPY Ah! Incominci a pensare che sarebbe stato meglio non parlare cos liberamente, eh? (rivolto a Mary)Conferma o nega - che le tue prime parole, quando mi hai visto disteso - ma bada bene, ancora vivo - le tue prime parole sono state: (cita dai suoi appunti)Stupido, stupido, vecchio stupido che non sei altro - stupido perch non sono riuscito a rompermi losso del collo.

MARY Humpy, adesso incomincio ad arrabbiarmi.

HUMPY Taci, donna! Conferma o nega -

MARY Io non confermer n negher pi nulla.

HUMPY (a Clive) Conferma o nega che le mie ultime parole quando stavo per scavalcare, sono state che avrei lasciato il mio denaro a Mary, e Mary a te. Ti saresti preso mia moglie e i miei soldi - e, accidenti, anche le mie mazze da golf!

MARY Sai, Humpy, adesso stai diventando davvero ridicolo. Che cosa diresti, adesso, se ti dicessi che non avevi niente e che non hai bisogno di andare in ospedale, dopo tutto?

HUMPY Non ho niente, io? Niente! Ma guardami! E a proposito di ospedale, io voglio andarci, anzi, insisto per andare in ospedale!

MARY Ma perch, visto che non sei obbligato?

HUMPY Perch l sarei pi al sicuro - lontano da voi due. Gli assassini colpiscono sempre due volte. (Mary gli strappa il notes)Mary! La mia prova!

MARY La tua prova! Bel marito, sei! La prova contro tua moglie, davvero! E una fortuna che tu fossi chiuso qui dentro.

HUMPY Quella unaltra storia! Victor non aveva il diritto di chiuderci dentro.

MARY Aveva tutti i diritti. Se c un atteggiamento che capisco, proprio il suo.

HUMPY Ha avuto il coraggio di dirmi che voleva sposarti.

MARY Ma bene! Mi fa piacere sentirlo. Non c cosa che desideri di pi.

CLIVE Su, calmati adesso, Humpy. Calmati.

HUMPY Non voglio calmarmi! E Clive mi viene a dire che tornerai con lui. Benissimo. Torna pure da Clive - se non altro lui inglese!

MARY Allora mi stai cedendo a Clive... Cos, semplicemente! Grazie, grazie tante - e a proposito di tutte quelle chiacchiere sugli inglesi - quando guardo voi due, non vedo lora di vedere un francese.. Lui non cederebbe la moglie al primo venuto come una moneta bucata. (fa per andare verso la porta, ma Clive la ferma e le cinge le spalle col braccio)

CLIVE Mary, stiamo prendendo tutta questa storia troppo sul serio. Ce ne stiamo qui a litigare quando dovremmo riderci su. (accenna a ridere)Lamico Victor ha proprio ragione. Humpy ed io inchiodati quass con la varicella, una situazione trs amusante!

MARY Sarebbe molto pi amusante se tu e Humpy foste rimasti inchiodati quass senza la varicella!

CLIVE Non lo troverei per niente divertente. (e toglie il braccio)

MARY Ah, no? Secondo me sarebbe pi divertente - molto, molto pi divertente! (Mary apre la porta)Ci vedremo quando avrete finito la quarantena. (ed esce ridacchiando)

CLIVE E proprio uscita di senno!

HUMPY Sono preoccupato per lei. Non lho mai vista in uno stato simile.

CLIVE E non mi meraviglio affatto, visto come ti sei comportato. Era pazza di te finch non te ne sei uscito con quel conferma o nega e la cretinata di Jezebel.

HUMPY Deve essere stato per la botta che ho preso alla testa. Non pu certo avermi fatto bene.

CLIVE Comunque, non tutto il male vien per nuocere. Se non altro ci siamo liberati della Hackenfleuger, e visto che se n andata non saremo costretti ad andare in ospedale.

HUMPY E gi qualcosa. La cosa mi disturbava non poco. Non ero esattamente ansioso di andare in ospedale.

(La porta si spalanca ed entra Victor. Va accanto al letto di Humpy, lasciando la porta aperta)

VICTOR(entrando)E arrivata lambulanza.

HUMPY Ambulanza?

CLIVE Per fare cosa?

VITOR Per portarvi allospedale.

HUMPY Ma la signora Hackenfleuger se n andata.

CLIVE Lei stesso aveva detto, o lei o voi.

HUMPY Perci restiamo.

VICTOR No. Ve ne andrete prima di combinare altri guai. (rivolto a Clive)Avete rovinato i miei affari, vi siete presi gioco di me e del mio albergo. Ma adesso lo scherzo ricade su di voi. (di nuovo rivolto a Humpy) Avanti, si alzi. E si vesta.

HUMPY Io non vado.

VICTOR Di sotto, in ambulanza, ci sono due giovanottoni in camice bianco. Come ve ne andate non me ne importa, purch ve ne andiate. (esce, lasciando la porta aperta)

HUMPY Tata! Tata! Voglio la mia Tata!

CLIVE (verso la porta aperta) Tata! Tata!

(Entra la Tata, seguita da Victor.)

TATA Che succede?

HUMPY Tata, ci portano via.

VICTOR E pu andare anche lei. Ho chiuso, con voi.

TATA Parla dellospedale, carino?

HUMPY S, Tata. Molti entrano ma nessuno ne esce.

TATA Lei stato sempre portato a vedere le cose dal lato peggiore. Ricordi quello che dice sempre la Tata - Dallaltra faccia di ogni nuvola brilla il sole...

VICTOR Mon Dieu!

TATA E pertanto giro intorno alle mie nuvole - e le rivolto sottosopra - per vedere la biancheria dargento

CLIVE Quante scempiaggini!

TATA Lo trovo molto sgarbato, caro, quando la Tata cerca di tirarvi su il morale.

HUMPY Faccia qualcosa, Tata, faccia qualcosa.

TATA Non posso fare niente. Non resta che affidarci alla Provvidenza.

VICTOR La provvidenza non vi tirer fuori dellospedale. (tenta di tirar gi dal letto Humpy)Andiamo.

HUMPY Lo fermi, Tata, lo fermi.

TATA Oh, signor Victor, povero signor Victor - che sfortuna...

VICTOR Che cos?

TATA Volti un attimo la testa e mi faccia vedere. (Victor gira la testa)Proprio come temevo - una bella chiazza di macchie.

(Victor si d una manata sul collo e va alla sinistra di Clive, che sempre seduto sullo sgabello)

VICTOR Macchie! No!

TATA Si guardi il petto, amico, e vedr se non ho ragione.

CLIVE (va da Victor e gli tira su il maglione) Vediamo un po!

VICTOR Impossibile! Io lho avuta, la varicella.

CLIVE Sar una ricaduta. (d una manata sul petto di Victor e gli ritira gi la maglia)La Provvidenza, Tata, la cara vecchia Provvidenza!

VICTOR Mon Dieu! Devo andare. (si avvia verso la porta, ma Clive lo prende per un braccio e lo costringe a fare dietro front)

CLIVE A spargere i microbi per tutto lalbergo?; Non sia mai!

TATA E vero, signor Victor. Lei resta qui e io mi occuper di lei come degli altri.

VICTOR No! No!

CLIVE (afferra il braccio di Victor e lo trascina verso la porta di destra)Allora andremo tutti allospedale.

VICTOR No! No!

CLIVE Allora rester qui. Gli abiti devono essere sterilizzati. vero, tata?

TATA Giusto.

VICTOR No! No!

CLIVE Andiamo, Humpy. (gli passa davanti)Guanti anti-grattata. Lo schiaffi a letto. Niente sigarette. Niente liquori. tante medicine. Insomma, il trattamento completo - giusto, Tata?

TATA Giusto!

(Clive spinge Victor in bagno)

VICTOR No! No!

(Humpy scende dal letto - prende il bastoncino da sci da sopra il letto, con una smorfia minacciosa li segue in bagno mentre

CALA IL SIPARIO


TERZO ATTO

(Stessa scena - Il mattino seguente.

Ora ci sono tre letti nella stanza. Quelli di Humpy e Clive sono stati spostati e il carrello delle medicine stato trasferito oltre la porta del bagno per fare posto al letto di Victor, contro la parete di sinistra. Humpy, Clive e Victor sono tutti a letto, con guanti anti-grattata alle mani. Victor ha un termometro in bocca. La Tata, accanto a lui, gli prende le pulsazioni.

Humpy e Clive sono su di morale, lindi e ordinati. Victor in disordine, con la barba lunga e il pigiama sgualcito.

Victor proietta il termometro fuori della bocca)

VICTOR Le assicuro che non ho febbre.

TATA Ecco, mi ha fatto perdere il conto. Dovr ricominciare daccapo. Rimetta il termometro in bocca, signor Victor.

VICTOR No.

TATA Lei non lo sa ancora, signor Victor, ma...

HUMPY e CLIVE (in coro) ... questa una parolina che qui non si usa.

VICTOR E io invece la uso. No - no - no.

HUMPY e CLIVE (in coro) Ah-ah-ah!

TATA Silenzio, non litigate e fate i bravi ragazzi. Ne abbiamo avuto gi abbastanza ieri sera.

VICTOR Non sono stato io a litigare - sono stati loro.

(La Tata va al carrello delle medicine con il termometro, che mette nel barattolo del disinfettante)

TATA Senti da che pulpito viene la predica! Se non mi avessero aiutata il signor Norton e il signor Humpy, credo che non ce lavrei fatta a metterla a letto.

(Humpy e Clive si scambiano unocchiata di reciproca ammirazione)

VICTOR Non volevo stare a letto qui, e non ho intenzione di rimanerci.

(La Tata riempie la cartella clinica di Victor)

HUMPY Cos che non va? Il letto non abbastanza comodo? Perch non protesta con la direzione?

(Clive e Humpy ridono di cuore e si stringono la mano)

VICTOR Idioti!

(La Tata versa della medicina in tre bicchieri, ripone quindi il flacone e dispone i bicchieri su un vassoio)

TATA Siamo nervosi, eh? Quando avr preso la medicina si sentir meglio,

VICTOR Non voglio nessuna medicina.

TATA (posa i bicchieri sui comodini da notte) Sciocchezze. Non voleva neppure mettere il pigiama e i guanti, ma poi se li messi, no?

CLIVE Devo aiutarla di nuovo, Tata?

TATA (gli porge due bicchieri)Ne dia uno al signor Victor, e non dimentichi di prendere la sua. (si volta verso Humpy e gli d la medicina.. Mentre lei volta le spalle, Clive versa il contenuto del suo bicchiere in quello di Victor, e posa il proprio bicchiere sul vassoio. Si sfila i guanti e li posa sul tavolo. Humpy manda gi la medicina. La Tata gli d una caramella e posa il bicchiere vuoto sul vassoio)

CLIVE Il signore servito.

VICTOR (prende il bicchiere da Clive)Che medicina ?

TATA Non si fanno certe domande. Sappiamo solo che ci fa bene. E non faccia storie.

VICTOR Io faccio tutte le storie che voglio. E la sua medicina, non la prendo.

(posa il bicchiere sul comodino da notte. La Tata prende il vassoio. Clive va a sedersi sul bordo del letto di Victor)

CLIVE Non vorr unaltra discussione come quella di ieri sera, spero? (e prende il bicchiere)

VICTOR Me lo dia.

(Clive si alza e tenendo il naso di Victor gli versa in bocca il contenuto del bicchiere)

CLIVE Basta un poco di zucchero

e la pillola va gi...

VICTOR (con una smorfia di disgusto)Puah! Che schifo!

(Clive prende la barchetta dalla pedana dietro i letti e la porge a Victor accompagnando il gesto con un buffetto sulla guancia. Quindi torna a letto e porge il bicchiere vuoto alla Tata)

TATA Voi francesi fate storie per ogni stupidaggine.

VICTOR Stupidaggine?! E una stupidaggine il fatto che io stia qui e non sappia che cosa sta succedendo nel mio albergo?

TATA Non deve preoccuparsi per questo. Ho detto al suo ufficio che tra due settimane sar di nuovo al suo posto. (e va in bagno, chiudendosi la porta alle spalle)

VICTOR Questo sabotaggio! (scende dal letto e prende le ciabatte da sotto il letto. Anche Clive e Humpy scendono dai rispettivi letti)Un sabotaggio!

(Humpy va ai piedi del letto di Victor, che si accinge a raggiungere la porta, ma Clive gli fa lo sgambetto e Victor inciampa cadendo direttamente tra le braccia di Humpy che lo aspettava al varco. Clive prende le ciabatte da sotto il letto, le infila e quindi va da Victor)

HUMPY Oh, no, non si fa.

VICTOR Devo tornare in albergo - altrimenti sono rovinato.

HUMPY Lei resta qui, dove io posso tenerla docchio.

CLIVE Gi, lei qui e Mary l, e io ho la chiave della porta, e a noi sta bene cos.

TATA (rientrando)Ma come! Di nuovo in piedi? Ragazzacci!

CLIVE Tata, Victor non si fatto la barba.

TATA Non voglio sentir chiacchiere. Vada a farsi la barba, signor Victor.

VICTOR (va verso di lei brandendo minacciosamente le ciabatte)Vada a farsi friggere, vecchia tata del cavolo!

TATA Beh, se la mette cos: Enlve-toi de l, fais ta toilette, rase-toi et fais en vitesse - ou veux-tu que je te flanque une belle gifle, hein? Sale gosse!

VICTOR (rimane frastornato, poi si dirige verso il bagno) Vado, vado. (Va in bagno e chiude la porta. Clive e Humpy rimangono senza parole)

HUMPY Accidenti, Tata.

CLIVE Che forza, Tata!

TATA Moderi il linguaggio, signor Norton.

CLIVE Il mio linguaggio? Lei potrebbe insegnarmi un po del suo.

TATA Mi apra la porta, signor Norton.

CLIVE Certo, Tata - con molto piacere. (tira fuori dalla tasca del pigiama la chiave, mentre la Tata va ai piedi del letto di Humpy)

TATA (a Humpy)Allora - quanto credete che il signor Victor debba stare quass?

HUMPY Finch avremo noi la chiave.

TATA In lei la forza muscolare ha avuto sempre la meglio sulla ragione, signor Humpy! Cerchi di riflettere e ricordi che il pesce non abboccher mai se il verme sfugge allamo -- e prima o poi il verme incomincer a dimenarsi. (La Tata esce, Clive richiude la porta a chiave e ripone la chiave in tasca)

CLIVE Quanto vorrei che quella donna di tanto in tanto si esprimesse in modo intelligibile!

HUMPY Sai, si sta facendo vecchia, e sbarella un po...

CLIVE Sciocchezze, pi che lucida, e incomincio a pensare che sia molto pi furba di noi. Dunque - verme, pesce, dimenarsi, amo. Che cosa avr voluto dire?

HUMPY Forse alludeva a quella volta che mi infilai un amo nel dito.

CLIVE Non sforzarti, amico mio, non sforzarti. Ci sono! Mary il pesce, Victor il pesce e noi lo abbiamo appeso allamo.

HUMPY Non capisco.

CLIVE La vecchia ha ragione. Non possiamo tenere prigioniero qui Victor per sempre - il suo albergo - pu andare a smaltire la sua varicella nellappartamento nuziale, se vuole, ma finch qui sfruttiamolo. (va al telefono)Io vado a pescare.

VOCE (del centralinista, f.c.)S, signore?

CLIVE Stanza 204, per favore.

VOCE Subito, signore.

MARY (f.c., risponde) Pronto.

CLIVE Mary, mia cara, non appendere finch non hai sentito quello che ho da dirti - Siamo nella nostra camera e indovina chi c con noi?

MARY (f.c.)Non mi interessa. Chi?

CLIVE Victor.

MARY (f.c.)Victor? E che ci fa, l?

CLIVE Ha preso la varicella.

MARY (f.c.)Cosa? La varicella? Clive - Cli-

CLIVE (mette gi il telefono) Ha abboccato. Tra due minuti sar qui per vedere che ne del suo prezioso Victor. Ora ascoltami bene, ti dir che cosa faremo. Ho escogitato un piano a prova di bomba per sottrarre Mary a quel mangiarane. Humpy, ti suiciderai.

(Victor entra dal bagno, lasciando la porta aperta. Si tolto i guanti ed indossa vestaglia e ciabatte)

Ora - ecco che cosa fai ---

(Victor passa dietro di loro, e ascolta attentamente. Clive continua imperturbabile)

Prendi due etti e mezzo di lardo, due uova e un pugno di farina...

(Prende Humpy per un braccio e lo spinge in bagno)

Porti a ebollizione e servi freddo con un pizzico di prezzemolo.

(Humpy s volta verso Victor come per parlargli. Clive lo spinge in bagno)

Coraggio.

(Humpy grida attraverso la porta del bagno, Clive entra anche lui e chiude la porta. Si sente bussare alla porta di destra e si sente la voce di Mary)

MARY (f.c.) Clive, Humpy, aprite!

VICTOR Mary, Mary, sono io, Victor.

MARY (f.c.)Allora apri.

VICTOR Non posso. La chiave lhanno loro. Sono stati terribili...

MARY (f.c.)Lo immagino. Non preoccuparti, Victor. Mi procuro un passe-partout.

VICTOR Fai presto, presto, prima che ritornino.

MARY (f.c.)Non avrai mica paura di loro, eh?

VICTOR S.

(Clive entra dal bagno e chiude la porta. Indossa la vestaglia)

Cio, no.

MARY (f.c.)Neanche io.

VICTOR Un momento, Mary...

CLIVE E Mary?

VICTOR S, e voglio vederla.

CLIVE Perch no? (tira fuori dalla tasca del pigiama la chiave e la lancia a Victor che la prende al volo)Non far aspettare quella povera ragazza. (si siede ai piedi del letto di Humpy, mentre Victor apre la porta e Mary entra)

MARY Victor - stai bene? Che cosa ti hanno fatto?

CLIVE (mentre Victor si avvicina a Mary) Noi? Niente.

MARY Dov Humpy?

CLIVE (indicando la porta del bagno) L dentro, a curarsi un cuore spezzato.

MARY Poverino! Non me ne importa. Sei pronto, Victor?

VICTOR Ma ho la varicella.

MARY Non hai nessuna varicella.

VICTOR Non ho la varicella?

CLIVE Tu - Non essere sciocca, cara.

MARY Neanche voi avete la varicella.

CLIVE Cosa?

MARY (va verso la porta)Andiamo, Victor.

CLIVE (si alza, va verso Mary, la prende per un braccio costringendola a voltarsi)Ma di che diavolo parli?

MARY Il dottore si sbagliato, una semplice intossicazione alimentare.

CLIVE Semplice intossicazione alimentare?

MARY S, qualcosa che vi ha fatto male. Golosoni.

VICTOR Avresti dovuto dirmelo, Mary.

CLIVE E quando te lha detto, il dottore?

MARY Ieri, credo. Non ricordo.

CLIVE Ieri, credi? Non ricordi? E mi lasci stare qui, in questa topaia, alle prese con quella vecchia insopportabile Tata...

VICTOR (si sfila i guanti e li getta via) E un vero peccato, Mary.

CLIVE Che coshai da protestare? Dopo tutto per te si trattato di una notte soltanto. Se ci penso - se penso a quello che ho...

MARY (va verso di lui) Clive - dov finito il tuo senso dellumorismo? Se riuscivi a ridere del fatto di avere la varicella, dovresti poter ridere anche del fatto di non averla. (Ride. Clive la guarda con espressione truce. Mary si volta) Devi ammettere che tenere docchio con quel cannocchiale per tre giorni lo chalet e le persone sbagliate - cera da morire dalle risate, vero Victor?

VICTOR Gi, stato davvero divertente.

CLIVE (mentre Mary e Victor ridono, guardandoli ferocemente)Mi hai rovinato la vacanza. Non lo trovo affatto divertente!

MARY (non ce la fa pi dal ridere)Non lo trova affatto divertente. Non lo capisce, Victor.

VICTOR Ed io che credevo che gli inglesi sapessero sempre ridere di se stessi. Coraggio, amico mio, ridi. (gli d una pacca sulle spalle. Clive guarda alternativamente i due che ridono sfrenatamente. Anche Clive incomincia a ridere)

CLIVE Avete ragione. E divertente. Molto divertente. (Ridono tutti e tre insieme. Victor si scosta) E ci voleva un francese per insegnare a un inglese a ridere di se stesso. Ora senti, amico mio... (gli si avvicina, gli pone il braccio intorno alle spalle, mentre Victor soffoca ancora per le risate)Hai lalbergo mezzo vuoto, sei quasi rovinato... (Clive si allontana un po, mentre Victor smette allimprovviso di ridere) Eppure riesci a ridere a crepapelle. Sei un simpaticone, dopo tutto. In piena alta stagione, con i prezzi raddoppiati, con tutti gli ospiti che hanno preso il fugone insieme con i loro dollari... E ancora pi divertente delle mie vacanze rovinate.

(Victor ora fa la faccia arcigna, e Clive va verso Mary)

Hai ragione, Mary. Hai trovato proprio un buon diavolo. (indicando Victor)Guardalo. Pi grande il disastro, pi ride...

VICTOR Non lo trovo poi tanto divertente. (va a sedersi sul letto)

CLIVE e MARY (insieme) Non lo trova divertente.

(dalla porta di destra entra la Tata e chiude la porta. Clive laffronta)

CLIVE Tata, sa che cosa abbiamo saputo?

TATA (guardandoli a turno) Che non avete la varicella?

VICTOR Lei lo sapeva?!

CLIVE Allora lo sapeva!

TATA (incomincia a riordinare i letti)Dio la benedica! Conosco la differenza tra una varicella e una intossicazione alimentare, anche se il dottore non la conosce.

CLIVE Perch non ci ha detto niente?

TATA Pensavo che foste pi al sicuro qui, sotto i miei occhi - siete dei ragazzacci - tutti e due.

CLIVE Che cosa abbiamo fatto, Tata?

TATA Non quello che avete fatto, ma quello che vorreste fare. (lancia unocchiata significativa a Mary che scoppia in una risata)

VICTOR Lo sapeva, eppure mi ha messo a letto e mi ha propinato tutte quelle medicine...

CLIVE Avresti dovuto vederlo, Mary: No, no, io non prendo nessuna medicina (si volta verso la Tata)Tata, lei la donna della mia vita!

VICTOR (rivolto a Mary che ride)Mary, che hai da ridere? E cos divertente che proprio tu, la donna che amo, debba aiutami ad andare in rovina?

MARY Ma andiamo, Victor! Devi imparare a ridere di te stesso.

VICTOR Non ho intenzione di passare la vita a ragliare come un asino!

MARY (mentre Clive, seduto sui gradini della pedana, si gode la scena spassandosela un mondo - con molta dignit)Vuoi dire che io raglio come un asino?

VICTOR Sei una sciocca, ridi per nulla.

MARY Mai tanto sciocca come te con tutte le tue moine.

VICTOR Sono rovinato - e tu ridi di me. Vedo che non ti importa niente di me.

MARY Invece s, Victor. Sono molto innamorata di te.

VICTOR Innamorata! Innamorata come lo sei di un pollo quando gli tiri il collo e lo metti in pentola. Guarda come hai ridotto il mio albergo!

MARY Al diavolo te e il tuo albergo! Non serve a niente pensare come un inglese se poi non sai stare allo scherzo.

VICTOR Sono felice di non essere inglese! Non capisco gli inglesi. Ho sudato sette camicie per capirli! Cerco di amarli, gli inglesi! Ma dora in poi imparer ad amare gli americani! (va alla porta e la spalanca)

CLIVE Che fai - te ne vai, amico?

VICTOR E di corsa! Accidenti a tutti voi! (ed esce lasciando la porta aperta. La Tata lo rincorre)

TATA Si portato via i miei guanti! (ed esce chiudendo la porta)

CLIVE Bene. E stata una bella commedia, finch durata. Hai il cuore spezzato, cara?

MARY Perch dovrei?

CLIVE Bene. Perch c la nostra montagna, c il nostro chalet e ci sono io - andiamo!

MARY No, Clive. Se vado per tornarmene a casa con Humpy. Sempre che - che lui lo voglia.

CLIVE Io non mi preoccuperei per Humpy. Vai a prepararti.

MARY Dovrei lasciare il mio Humpy? Non potrei mai.

CLIVE Preparati...

MARY No. Mi sono comportata molto male---

(Si sente un rantolo provenire dal bagno. E Humpy)

HUMPY Oooooh! Oooooh!

(Humpy apre la porta del bagno ed entra vacillando. Si tolto i guanti ed ha un flaconcino di pillole per dormire in mano - vuoto. Mary corre da Humpy)

Oooooh! Oooooh!

MARY Humpy! Che coshai? Che succede?

HUMPY Ne ho prese troppe. Oooooh!

MARY Che cosa hai preso? (Humpy agita il flacone. Mary lo prende)Che roba ? (Mary va verso Clive e gli mostra il flacone) Clive, che cosa ha preso?

HUMPY Non ne ho idea, mia cara.

(Da destra entra la Tata e chiude la porta. Mary va da lei e le mostra il flacone. Clive e Humpy si scambiano unocchiata)

MARY Tata! Tata, dice che ha preso queste. che roba ?

TATA Oh, Dio mio, Dio mio! Pillole per dormire. (accorre da Humpy)

MARY Pillole per dormire!

TATA Signor Humpy, mi dica la verit. Quante ne ha prese?

HUMPY Tutte! Ooooooh!

MARY E pericoloso, Tata?

TATA Potrebbe morire!

(Tata posa il flacone, mentre Mary va da Humpy che la cinge col braccio, appoggiandosi a lei)

HUMPY Non potrei vivere senza di te, Mary.

MARY Stupido, stupido, vecchio stupido che non sei altro! Fare una cosa cos terribile!

TATA (andando rapidamente verso la porta) Una cosa molto stupida! Lultima volta che si avvelenato fu con un fungo velenoso. Tenetelo in piedi e fate in modo che non si addormenti.

MARY (a Tata che apre la porta, mentre Humpy barcolla visibilmente e chiude gli occhi)Dove va?

TATA A prendere un emetico! (Ed esce chiudendo la porta. Humpy si irrigidisce inorridito e Clive ride)

MARY Non startene l cos, Clive. (Si volta verso Humpy che vacilla di nuovo) Hai sentito che cosa ha detto la Tata. Tienilo in piedi.

CLIVE (accorre vicino a Humpy) Va bene, ve bene...

MARY Fallo camminare. Humpy, tesoro, tieni gli occhi aperti. Non devi morire. Tienilo su, Clive. (va al telefono)

CLIVE In piedi? (prendendolo per la vita da dietro e sollevandolo in piedi)E faticoso, ma ci prover.

(Mary prende la cornetta. Clive mette in piedi Humpy e lo trascina avanti al centro)

HUMPY Clive! Clive! Hai avuto unidea grandiosa. Ha funzionato. Posso smettere, adesso?

MARY (tentando di comunicare col centralino)Un dottore - un dottore.

CLIVE Smettere? - Hai appena cominciato. Resisti finch non incomincia a piangere. Se trova le pillole siamo perduti. Dove le hai messe? (Humpy indica la tasca del pigiama)Bene.

(Clive prende sotto braccio Humpy e lo fa andare avanti e indietro mentre Mary ora parla al telefono)

MARY Pronto - pronto... (si volta verso i due, fa loro un cenno con la mano e dice)Continua a farlo camminare. (al telefono)Aiuto - presto - chiamate un dottore - c stato un suicidio.

(Mary rimette gi la cornetta. Clive continua a far camminare Humpy, mentre Mary esce correndo, lasciando la porta aperta)

Tata - Tata...

(Clive e Humpy ora si muovono allunisono, a passo di marcia. Mary rientra, chiude la porta e va verso i due)

Come va, Clive?

CLIVE Adesso non riesce pi a fermarsi, cara.

MARY Humpy, tesoro, tutta colpa mia. (Humpy e Clive si arrestano)Lho spinto io a farlo, di che mi perdoni...

HUMPY Oh, ti perdono.

MARY Oh, Humpy, non sapevo che mi amassi fino a questo punto... - Humpy, non devi morire. Non potrei vivere senza di te.

HUMPY (fa per andare verso di lei)Quand cos -

CLIVE (lo trattiene per il pizzo della giacca e gli d una pacca sulla schiena) Non ancora, idiota!

HUMPY (quasi cadendo allindietro tra le braccia di Clive)Oooooh!

(Mary si volta verso di loro. Intanto la porta si spalanca ed entra Victor. Ora indossa il costume da sci. Lascia la porta aperta. Clive sostiene Humpy)

VICTOR (entrando)Chi morto? Cos questa storia del suicidio?

MARY E Humpy! E terribile!

VICTOR Oh, ancora lui! (va da Humpy e lo afferra per il braccio destro. Mary lo segue) Beh, non puoi morire qui - devi andartene.

MARY (cerca d trattenerlo) Lascialo stare. Clive, non glielo permettere... (corre alla porta) Tata! Tata! (ed esce, chiudendo la porta)

VICTOR Non me me frega niente - (Clive distende Humpy sul pavimento; Humpy rimane immobile)- prima la malattia - (Clive incrocia le braccia di Humpy sul petto, va a prendere il vaso di fiori, e lo depone sul petto di Humpy)- e adesso muore! (toglie il vaso di fiori dal petto di Humpy e glielo posa accanto al capo) Mi sta mandando in rovina!

(Clive prende l vaso e lo posa sul carrello delle medicine. Quindi prende il cuscino dal letto di Victor, che cerca di sollevare Humpy)

Non voglio che muoia qui.

(Clive avanza e colpisce Victor col cuscino; Victor cade a terra; Clive molla il cuscino e aiuta Humpy a rimettersi in piedi. Victor si volta e afferra il braccio destro di Humpy. Clive lascia andare Humpy e recupera il cuscino. Humpy cade. Clive aggredisce Victor e i due lottano. Humpy si gira e strisciando sotto i due, si rimette in piedi e corre verso il bagno. Suoni disarticolati dei due, accompagnati dai rantoli di Humpy)

CLIVE Oh no, no. Lascialo in pace.

VICTOR Coraggio, alzati. Fuori di qui.

(Victor si libera di Clive e rincorre Humpy, seguito da Clive. Tutti gridano, la lotta in pieno svolgimento. Victor esce di corsa dal bagno inseguito da Humpy che brandisce un asciugamano di spugna con il quale tenta invano di colpire Victor. Clive li segue, senza il cuscino)

(entrando)Oh, no. No. No. (corre sulla terrazza inseguito da Humpy)

CLIVE (entrando)Prendilo, Humpy! Prendilo!

VICTOR (sulla terrazza)Alphonse! Polizia! Polizia!

(Victor sfugge a Humpy, che lo colpisce. Clive corre alla porta per tagliare la via di fuga a Victor. Victor corre in bagno, seguito da Humpy. Clive si precipita e blocca Victor sulla porta. Humpy in piedi sul letto di Clive. Clive e Victor lottano)

CLIVE Dgliele, Humpy. Dgliele!

(Clive e Victor girano in tondo, per cui Clive viene a trovarsi sul fondo. Humpy prende la rincorsa e colpisce Clive, che molla la presa su Victor)

Non a me, idiota!

(Victor afferra Humpy e lo tira gi dal letto. Nel parapiglia generale i tre alternativamente si colpiscono, cadono a terra, si rialzano. Alla fine Victor soccombe e Clive alza il braccio di Humpy in segno di vittoria. Entrano la Tata e Mary. La Tata ha in mano una bottiglia di aceto e della mostarda. Avanza, seguita da Mary. Mary lascia la porta aperta)

TATA (entrando)Signor Victor! Signor Victor! Ma che fa! Gli ha gi preparato il conto?

VICTOR Il conto? Per giove, lavevo dimenticato!

(Humpy si siede ai piedi del letto di Clive, e Victor si alza)

TATA E come pu pagare se non glielo prepara?

VICTOR Lo citer per danni! (andando alla porta)Fate in modo che non muoia prima di aver pagato il conto! (Ed esce chiudendo la porta. La Tata va da Humpy, seguita da Mary)

MARY Come le sembra che stia, tata?

TATA Non peggio, comunque. (porgendole laceto)Gli bagni la testa con laceto mentre io preparo lemetico. (va in bagno. Humpy si alza. Mary va a posare il flacone dellaceto sul comodino)

HUMPY Non ho bisogno di emetico.

CLIVE Faccia presto, Tata.

MARY Humpy, tesoro, vedrai che guarirai - sono cos riconoscente, credo che mi metter a piangere. Dammi un fazzoletto, Clive. A proposito, caro, non mi ero resa conto di quanto mi amassi.

CLIVE (estrae il fazzoletto dalla tasca di Humpy, e le pillole di sonnifero che erano nascoste in tasca cadono a terra)Oh!

MARY Che cos?

HUMPY Santo cielo!

MARY Sono pillole! (alla Tata che rientra dal bagno)Guarda, Tata. Sono pillole! (le due donne incominciano a raccoglierle)

HUMPY (in disparte, a Clive) Clive!

CLIVE Mi dispiace moltissimo! Avevo completamente dimenticato dove le avevi messe. Cerca di parlare il meno possibile!

HUMPY Ma avevi detto che sarebbe andata liscia.

TATA Sono pillole di sonnifero!

MARY (mentre Humpy si ritira tra il letto di Clive e quello di Victor)Sonnifero? Ma Humpy ne ha prese tante. Almeno, cos ha detto.

TATA (recuperando le pillole rimaste nelle mani di Clive)Quante ne ha prese - (si alza)Signor Humpy! (si guarda intorno cercando Humpy) Dov? (andando verso di lui) Quante ne ha prese? Voglio la verit.

HUMPY (prendendo tempo)Io - ehm - ecco, ho perso il conto.

TATA (a Mary)Beh, lo sapremo presto. Nel flacone ce nerano dieci. (conta le pillole che lei e Mary hanno raccolto)Una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove. (Clive ne raccoglie unaltra e la depone nella mano della Tata) Dieci!

MARY (a Humpy)Non ne hai presa neppure una!

HUMPY Io - ehm - io - ecco...

TATA Che cosa meschina, che azione meschina! Spaventarci in questo modo! (e rimette le pillole nel flacone)

MARY Come hai potuto, Humpy! E perch?

HUMPY (va verso di lei) Volevo dimostrarti quanto ti volevo bene, Mary.

MARY Me lhai dimostrato, quanto mi vuoi bene! Prendendoti gioco di me!

HUMPY Ma hai detto che mi amavi.

MARY Amarti - dopo tutto quello che hai fatto?

HUMPY Hai detto che non volevi che morissi e adesso che non muoio sei arrabbiata.

MARY Arrabbiata? Pi che arrabbiata! Con te ho chiuso - completamente e definitivamente chiuso. (si allontana)Vattene - non voglio pi vederti. Oh, Tata, come ha potuto farlo - come ha potuto? (scoppia a piangere. Tata va da lei e la conduce allo sgabello dove la fa sedere, e le rimane accanto confortandola. Clive prende da parte Humpy)

CLIVE Sono cos dispiaciuto! Avevo completamente dimenticato doverano.

HUMPY Dovrai dirglielo che stata tutta colpa tua - che mi hai costretto tu a farlo. (va verso Mary)Mary, lascia che ti spieghi.

MARY Non rivolgermi la parola

CLIVE (sospingendolo verso il bagno)Meglio che resti in bagno finch non le ho spiegato che stata colpa mia.

HUMPY Sei davvero disposto a farlo?

CLIVE Le dir tutto e mi prender tutta la colpa.

HUMPY Clive, sei un vero amico! (Humpy va in bagno e chiude la porta. Tata va verso la porta del bagno)

TATA E inutile scappare, signor Humpy, con lei non ho ancora finito.

(Si sente la chiave girare dallinterno)

Ed inutile che si chiuda a chiave -

(squilla il telefono. Clive va a rispondere)

Dovr uscire -

(Clive risponde. Si sente la voce del centralinista)

- prima o poi!

VOCE Per favore, la signorina Cartwright.

CLIVE La signorina Cartwright? Mai sentita nominare. (fa per riagganciare, ma Tata dalla porta si volta)

TATA Non riagganci! (avvicinandosi) Sono io. (Clive le porge il microfono)Pronto. Sono la signorina Cartwright.

VOCE C una persona che chiede di lei.

TATA Oh, s. La stavo giusto aspettando. (unocchiata a Clive, poi, al telefono)Scendo subito. (riaggancia, va alla porta e lapre. Prima di uscire si volta)Mi convince poco lasciare questa stanza anche per un solo istante. Quando il gatto via i topi ballano. Ma ricordi, signor Norton, questo gatto ha gli occhi anche di dietro. (ed esce, chiudendo la porta)

CLIVE (va a sedersi di fronte a Mary)Cara, non so come abbia potuto fare una cosa simile! Giocare un tiro simile, proprio a te! Come gli sar venuta in mente unidea del genere?

MARY Non lo so, non lo so proprio. Lui si fa delle idee e le attua. Mi sta facendo impazzire!

CLIVE Mia povera cara. Cerca di dimenticare. Che vita deve averti fatto fare!

MARY Ma questo non laveva mai fatto!

CLIVE Non detto che non ci riprovi.

(si alza e si inginocchia accanto a Mary, prendendole la mano)

Ascolta, tesoro, quello di cui hai bisogno salire sulle montagne e sciare! Cielo azzurro, aria fresca, una neve stupenda! Se ce ne andiamo subito, possiamo arrivare a Chamonix stasera.

(si alza e aiuta Mary ad alzarsi)

Sarebbe divertente, no?

MARY S, sarebbe divertente!

CLIVE Andiamo, allora! - Corri a prepararti, e - Mary, procurami dei vestiti.

MARY Dei vestiti?

CLIVE Qualsiasi cosa.

MARY E Humpy? Non posso piantarlo cos. Ne soffrirebbe terribilmente.

CLIVE Lascia perdere Humpy. Lui ha la sua Tata. Se la caver.

MARY Ma ci pensi - tornarsene a casa da solo. Non troverebbe mai gli attrezzi da giardino - sono sotto lacquaio della cucina -

CLIVE Accidenti a lui e ai suoi attrezzi da giardino!

MARY E i suoi pigiami sono dietro il condizionatore. Devo vederlo e dirglielo. (va verso la porta del bagno. Clive accorre vicino a lei, la prende per un braccio e lallontana)

CLIVE Lasciagli un biglietto.

MARY Un biglietto?

CLIVE Ma s, cara, un biglietto. E quello che si fa di solito quando si lascia un marito; tutte le persone civili lo fanno.

MARY Immagino sia lunica cosa da fare.

CLIVE Ma certo.

MARY(dalla porta, si volta verso Clive) Non glielo dirai, vero Clive?

CLIVE No, no.

MARY (aprendo la porta) Prometti?

CLIVE Prometto.

MARY Preferirei che lo sapesse da me.

CLIVE Sbrigati, Mary!

MARY Va bene, corro. Cos imparer a prendersi gioco di me. (Mary esce chiudendo la porta)

CLIVE (Clive va alla porta, lapre e le grida dietro)Fai presto! (chiude la porta, poi la riapre e aggiunge)Sbrigati! (chiude la porta, poi va verso il bagno) Humpy! Humpy!

HUMPY (apre la porta del bagno ed entra)Clive, Clive, va tutto bene?

CLIVE Benissimo, amico mio.

HUMPY Le hai spiegato che stata tutta colpa tua?

CLIVE Certo. Mi sono addossato tutta la colpa e le ho parlato come un padre. Ha pianto abbondantemente - adesso andata a rifarsi il trucco.

HUMPY Clive, sei il migliore amico che un uomo possa trovare.

CLIVE Beh, questo non potrei dirlo, vecchio mio. Non pensarci pi. Era il meno che potessi fare. Ora al tuo posto non starei qui - la Tata ti sta alle costole, lo sai.

HUMPY S, il bagno! (va verso il bagno)

CLIVE Humpy, ora io cercher di liberarmi della Tata, cos voi due piccioncini potrete starvene finalmente soli.

HUMPY Clive, non dimenticare - quando Mary ed io saremo tornati a casa, ci sar sempre un posto per te alla nostra tavola, in qualunque momento. (gli tende la mano, che Clive stringe)

CLIVE Sei molto gentile!

HUMPY Sai, Clive, se non avessi avuto la varicella, mi sarebbe piaciuto scalare la montagna - non fosse che per far piacere a Mary.

CLIVE Ma hai avuto la varicella, vero?

(silenziosamente entra la Tata da destra. Chiude la porta e rimane in ascolto)

HUMPY Gi, per fortuna mia. (vede la Tata e si precipita in bagno, chiudendo a chiave la porta)

CLIVE E andato a lavarsi le mani, Tata!

TATA (avvicinandosi a lui)Signor Norton, lei un ragazzaccio.

CLIVE Che cosa ho fatto, adesso, Tata?

TATA Indurre il signor Humpy a inscenare tutta questa commedia...

CLIVE Io? Non capisco che cosa intende dire, Tata!

TATA Via, non racconti balle. Il signor Humpy non mai stato un tipo da riordinare i letti - lui uno che ci si infila dentro. (gli pone una mano sulla spalla)Se lei fosse il figliolo della Tata, andrebbe dalla signora Millar e si darebbe da fare per far rientrare nelle sue grazie il signor Humpy.

CLIVE E se non fossi il figliolo della Tata? se non ci tenessi a rientrare nelle sue grazie? Non ci ha pensato, vero Tata?

TATA Oh, s.

(Squilla il telefono. La Tata risponde. E il centralino. Clive si alza e va verso la porta del bagno)

(al telefono)Pronto?

VOCE La signorina Cartwright?

TATA Sono io. Un momento, prego. (copre il microfono con la mano)Una chiamata per lei, da Londra.

CLIVE (annaspando)Da Londra? Dica che non ci sono.

TATA Ma invece c, no? (gli porge il telefono)Coraggio, signor Norton.

CLIVE (suo malgrado prende il ricevitore)Pronto?

(si sente la voce di una giovane donna, molto tagliente)

VOCE Sei tu, Clive?

CLIVE Oh, ciao, cara.

VOCE (rapidamente)Non so che cosa tu abbia in mente, ma devi tornare immediatamente a casa.

(Clive tenta di rispondere ma la voce stenta a uscire)

Altrimenti ti sospendo gli alimenti. (Clive si siede) Il bambino ha preso la varicella, perci devi tornare a casa col primo volo, e sono molto arrabbiata con te, Clive, e abbraccia per me la Tata e dille che le sono molto grata e ciao. (riaggancia. Si sente un click. Clive mette gi il telefono)

CLIVE Era mia moglie.

TATA Lo so, caro.

CLIVE Il bambino ha la varicella.

TATA Ho sentito, caro.

CLIVE Devo tornare subito a casa.

TATA Fa bene, caro.

CLIVE Ha detto che altrimenti mi sospende gli alimenti.

TATA Non mi sorprende, caro.

CLIVE (a Tata)Come ha conosciuto mia moglie?

TATA Una delle ragazzine pi dolci di cui mi sia occupata! Per fortuna mi sono ricordata che aveva sposato un certo signor Clive Norton.

CLIVE (si alza)E cos le ha detto che ero qui?

TATA Mi sono presa la libert.

CLIVE (avanzando minaccioso verso di lei)E ben altra libert vorrei prendermi con lei!

TATA (imperturbabile)Oh, che faccia cattiva! Supponiamo che il vento cambi e che a lei stia bene cos... (dalla tasca del camice tira fuori un biglietto e qualche banconota) Ecco, qui c il suo biglietto di terza classe e qualche spicciolo - (gli prende la mano e vi mette dentro il tutto. Tira fuori dalla tasca anche un panino)- e un panino per il viaggio. (gli porge il panino e consulta lorologio)E il suo treno parte alle 9,45 - tra dieci minuti.

CLIVE Ha organizzato proprio tutto, vero Tata?

TATA Non potevo starmene l a guardare come menava per il naso il signor Humpy. Tanto pi che ha un carattere dolcissimo e una moglie tanto carina.

CLIVE Lei una vecchia intrigante e mi prenderei a schiaffi da solo per non averlo capito prima. Beh, io non me ne vado senza la mia bottiglia di whisky. Dove lha messa?

TATA In un posto dove non la troverebbe mai neppure se la cercasse per tutto la giornata, e lei non ha tanto tempo, no? Ah, signor Norton, che peccato che siamo stati insieme solo tre giorni invece che tre settimane! Sarebbe diventato pi buono, e sono certa di non sbagliarmi.

CLIVE Tra settimane con lei?! (va alla porta)Mi lasci uscire da qui!

TATA E mi saluti la sua cara mogliettina e le dica che se dovesse avere bisogno di me, mi precipiterei!

CLIVE Dovrebbe passare sul mio cadavere, signorina Cartwright! Sul mio cadavere!

TATA Si sbrighi. Lei svelto a parlare ma lento ad agire. (a Clive che sulla porta)E faccia attenzione a non prendersi la varicella dal bambino...

CLIVE Beh, se dovesse capitare, io ---

TATA (alza un dito ammonitore) Aha!

CLIVE E una delle paroline che mi piacerebbe usare adesso. (ed esce chiudendo la porta. La Tata va alla porta del bagno)

TATA Signor Humpy. Apra. Adesso pu uscire. La Tata non ce lha pi con lei. (prende i termometri e un pezzetto di garza dal carrello delle medicine e va tra i letti di Humpy e Clive)

HUMPY (f.c.)No!

TATA Ma la Tata lha perdonata, caro!

HUMPY (f.c.)Va bene. Esco.

(Tata mette i termometri nella garza e posa il tutto sul letto di Humpy. Humpy apre la porta del bagno ed entra, lasciando aperta la porta per assicurarsi la ritirata in caso di necessit)

Dov mia moglie?

TATA (va verso di lui) Una cosa alla volta! Prima la Tata ha da dirti qualcosa!

HUMPY Eh? (accenna a ritirarsi, ma la Tata lo prende per un braccio)

TATA No - no, finch la Tata non ti ha detto quel che ha da dirti. (lo fa sedere sul letto di Clive) Dunque, gi quando aveva sei anni non mi aspettavo pi che lei usasse il cervello, ma non credevo che ne fosse totalmente privo. Si comportato proprio come uno sciocco.

HUMPY S, Tata.

TATA E le dispiace?

HUMPY S, Tata.

TATA Bene, allora, per dimostrarlo, deve fare qualcosa per la Tata.

HUMPY Tutto quello che vuole lei, Tata. Che cosa?

TATA Deve scalare quella montagna!

HUMPY Cosa? Scalare quella montagna, io? No, Tata. Non ci riuscirei mai!

TATA Via, non vorr mica essere accusato di essere vile fino a questo punto?

HUMPY Non me ne importa!

TATA Non vero. Pensi come sarebbe fiera di lei la sua cara mogliettina.

HUMPY E sicura?

TATA Signor Humpy! (sedendosi sul letto di Humpy)Si mai sbagliata, la Tata?

HUMPY No, Tata. Ma come faccio a scalare quella montagna se ho avuto la varicella?

TATA Varicella, caro? Quando mai! - Non sapeva che non avete mai avuto la varicella - che era una semplice intossicazione alimentare?

HUMPY Una semplice intossicazione alimentare? Nessuno mi dice mai niente!

TATA Adesso non si pianga addosso. Lei pu scalare la montagna come tutti, capisce?

(Bussano alla porta. La Tata si volta)

Avanti.

(entra Alphonse con una valigia e una lettera. Lascia la porta aperta, e avanza)

Ecco i vestiti. (ad Alphonse)Li posi pure.

(Alphonse posa la valigia accanto al letto di Humpy, quindi va verso i due)

ALPHONSE Ho un biglietto per lei, signor Millar, da parte

(La Tata prende il biglietto dalle mani di Alphonse e lo infila nella tasca del camice)

TATA Questo lo prendo io. Immagino sia il conto. Solo il conto. Lo terr io. (ad Alphonse)Che cosa aspetta?

ALPHONSE La mancia!

TATA Oh! (Tira fuori un borsellino dalla tasca e sceglie una monetina, quindi ripone in tasca il borsellino. Fa scivolare la moneta nella mano tesa di Alphonse. Alphonse la prende con espressione grata, poi la guarda. La mostra alla Tata)

ALPHONSE E la chiama mancia?

TATA Se non le va, vuol dire che non ne ha bisogno! (si riprende la moneta e la rimette in tasca. Alphonse va alla porta)

ALPHONSE Ah! a par exemple! a cest malin! Comme tous les anglais - des avares. Vieille crapoule! (ed esce sbattendo la porta)

TATA Povero ragazzo, non capisce. Non limporto della mancia, ma il pensiero che conta. (va a prendere la valigia)E adesso, signor Humpy, si sbrighi e si vesta.

HUMPY S, Tata. (solleva la valigia) Oh, Tata. Mary non pretender mica che salga subito su in cima?

TATA No, certo. Solo fino a quel piccolo grazioso chalet.

HUMPY Oh! E poi?

TATA Signor Humpy, cresciuto, ormai, non faccia domande sciocche. Faccia semplicemente come dice la Tata.

HUMPY (andando verso il bagno)Come vuole lei, Tata.

(Humpy esce, chiudendo la porta. La Tata stacca le cartelle cliniche dai letti e incomincia a fare la valigia. Da destra entra Mary e chiude la porta. Indossa cappello e cappotto)

MARY Tata!

TATA Salve, mia cara.

MARY Tata, quel biglietto che ho lasciato per Humpy, lui non lha visto, vero?

TATA No. Ho pensato che forse avrebbe potuto cambiare idea. Ce lho io qui. (le rende il biglietto, e lei lo nasconde)

MARY Stavo per fare la sciocchezza pi grossa. Beh, arrivederci, Tata. Prenda cura di Humpy per me. (si allontana)

TATA Io - occuparmi di lui? E lei?

MARY Lui ormai non vorr pi saperne di me - dopo quello che ha passato - e tutto per colpa mia!

TATA Io non mi preoccuperei per questo, cara, si comportato come un ragazzo, e spero che la lezione gli sia stata utile.

MARY Ma lui non un ragazzo, un uomo!

TATA Benedetta figliola, ma che differenza fa? Sono tutti ragazzini in calzoncini corti che cercano di comportarsi da uomini con i pantaloni lunghi, oppure uomini coi pantaloni lunghi che si comportano esattamente come ragazzini in calzoncini corti. Li tratti allo stesso modo, e non si sbaglier!

MARY (sedendosi sul letto di Humpy)A sentir lei sembra tutto cos facile,Tata!

TATA E facile, mia cara. Prenda il signor Clive, come un libro aperto, vero?

MARY (vergognosa) Ehm - s, Tata.

TATA E si capisce lontano un miglio che il signor Humpy la fedelt in persona!

MARY Oh, s, Tata.

TATA Queste sono le ragazze che piacciono alla Tata! Perci, dimentichi lidea di lasciare il signor Humpy.

MARY (alzandosi)Ma, Tata

TATA (alza un dito ammonitore) Aha!

MARY Va bene, Tata.

TATA E quando lo vedr, non ci faccia caso.

MARY Daccordo, Tata. Daccordo.

TATA Bene, cara. Ricordi che lei lo pu portare dove vuole, ma senza forzare la mano, altrimenti si impunta come un mulo!

MARY Ma no, Tata, il mio Humpy un agnellino.

TATA Pu darsi. Ma se lo fa arrabbiare diventa un leone. Se ne accorger!

MARY Ma io non voglio farlo arrabbiare! Gli voglio bene perch dolce e carino, e non voglio che cambi. E stata una pazzia portarlo qui e prima lo riporto a casa, meglio !

TATA A casa? Non vuole che dia la scalata a quella montagna?

MARY No! Voglio che torni ad essere il mio caro Humpy.

TATA Oh, cara.

(La porta del bagno si apre ed entra Humpy. E in tenuta da montagna. Indossa un berretto di lana, occhiali e passamontagna. Una fune intorno al collo e uno zaino a spalla. E completamente equipaggiato per la scalata. Mary lo guarda frastornata)

MARY Tata, chi quello?

TATA E il signor Humpy, cara.

HUMPY (si toglie gli occhiali e abbassa il passamontagna)Sono io, Mary. Humpy.

MARY Oh, no!

HUMPY Voglio scalare la montagna.

MARY Tu vorresti scalare quella montagna?

HUMPY S, Mary.

MARY Beh, se proprio ci tieni, la scalerai. Fino in vetta.

HUMPY Proprio sulla vetta?

MARY S.

HUMPY (a Tata)Tata, si sbagliata!

MARY Andiamoci subito. Non passeremo neppure la notte nello chalet.

HUMPY (a Tata)Accidenti, Tata, ha fatto un altro sbaglio!

TATA Mi dispiace, caro. Dovr prendere il coraggio a quattro mani e ricordare che quando si vuole il modo si trova sempre.

MARY S, scaleremo tutta la notte e attraverseremo il ghiacciaio allalba - sai come si divertir il caro vecchio Clive con noi sulla vetta?

MARY Il caro vecchio Clive! Humpy, puoi scalare la montagna col caro vecchio Clive oppure tornare a casa con me! Una o laltra cosa, ma non tutte e due. Allora, vuoi scalare la montagna?

HUMPY No, Mary. Torno a casa con te!

MARY Cos va bene! (si abbracciano)

TATA Arrivederci, caro.

HUMPY (alla Tata)Arrivederci, Tata cara. (La bacia)

TATA Ha mica un fazzoletto pulito?

HUMPY (cercandolo)No, Tata.

(Si sente lorchestrina che suona il solito motivetto. La Tata tira fuori il fazzoletto e lo porge a Humpy)

TATA Allora prenda quello della Tata.

(Humpy mette in tasca il fazzoletto e passando davanti a Mary va alla porta e lapre)

HUMPY Grazie, Tata.

TATA Arrivederci, signora Millar. Ho fatto del mio meglio...

MARY (d un bacio alla Tata) Arrivederci, Tata, e grazie per tutto quello che ha fatto. (va da Humpy)Pensa, Humpy, domani giocheremo a golf nella nostra citt...

HUMPY Dici sul serio, Mary?

MARY S, Humpy. Trentasei buche al giorno... (unocchiata ammiccante alla Tata)... ogni giorno! (esce)

HUMPY Yoo hoo! A casa! Arrivederci, Tata.

(Un cenno di saluto alla Tata ed esce, chiudendo la porta. Tata, rimasta sola, si guarda attorno)

TATA Quello sciocco non sapeva dove cercare!

(si solleva la gonna e da unampia tasca nella sottoveste tira fuori la bottiglia di whisky di Clive. Va in bagno mentre...)

CALA IL SIPARIO


1 Equivalenti a 106 F (NdT).

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